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a cencinforma 41 maggio 2010 - Mce

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5 - 15 AGOSTO <strong>2010</strong><br />

Milòn Mèla<br />

La ricerca delle sorgenti<br />

Canto, Arti Marziali, Motions, Respirazione<br />

Arti Performative dell’India proposte da Abani Biswas<br />

€. 600 (vitto e alloggio compresi)<br />

sconto per studenti e professionisti del teatro: €.500<br />

Sessione di lavoro su tecniche vocali e psico-fisiche provenienti da antiche discipline<br />

dell’India e da tecniche elaborate da Jerzy Grotowski nel Teatro delle Sorgenti.<br />

Il laboratorio è guidato da Abani Biswas in collaborazione con:<br />

un maestro di Canto Dhrupada, un percussionista<br />

tre maestri dell’arte marziale Kalaripayattu<br />

un musicista Baul,<br />

Abani Biswas, uno degli allievi di Grotowski nel Teatro delle Sorgenti, dirige un centro di<br />

lavoro Theatre House in West Bengal, India, dove approfondisce i principi e le tecniche della<br />

tradizione induista secondo il metodo trasmessogli da Grotowski, guiderà i partecipanti alla<br />

sperimentazione delle tecniche psicofisiche del risveglio interiore, all’osservazione del respiro<br />

e dei propri processi mentali, al mantenimento e ampliamento della concentrazione, agli effetti<br />

della musica sulle nostre emozioni. L’esperienza di una presenza trasparente, meditativa.<br />

La Ricerca delle Sorgenti è un progetto di pratica teatrale, di ricerca e preservazione di antiche<br />

discipline e di scuole e comunità artistiche . E’ diretto a professionisti del teatro, insegnanti e<br />

studenti di arti performative, educatori e pedagoghi.<br />

Il lavoro fisico è molto energetico ed intenso e propone la pratica delle seguenti azioni:<br />

Motions<br />

Un’azione collettiva messa a punto da Grotowski durante il Teatro delle Sorgenti, consiste in una<br />

serie di posizioni-stiramento della spina dorsale, in direzione dei quattro punti cardinali, dello Zenit e<br />

del Nadir. Il flusso mentale meccanico viene rallentato dando luogo ad una percezione più ampia e<br />

spaziale. Una forma di “Meditazione Attiva”.<br />

Canto Dhrupada<br />

Nella musica indiana classica i Raga sono le numerose forme musicali che esprimono le emozioni, gli<br />

stati mentali, il ritmo della natura e le attività dell’uomo in connessione con il trascorrere del giorno e<br />

della notte. Nel canto Dhrupada la voce è usata come uno strumento. La scala musicale indiana è<br />

basata sulle diverse armonie che sono presenti nella natura, come per esempio il canto degli uccelli,<br />

ed include una serie di microtoni che esistono appunto già in natura. Nella scala musicale occidentale<br />

invece l’armonia è data dall’aver fissato una precisa scala frequenza per ogni tono. Guidati da un<br />

maestro pratichiamo: il Bhairavi Sangeet (L’unione dei canti all’alba), il Raga Bagswari (La melodia<br />

delle parole di sera), il Miyaki Mallhar (Il Monsone di sera), Hanbir (La festa notturna).<br />

La respirazione<br />

E’ stata elaborata da Abani durante il Teatro delle Sorgenti ed è centrata sull’osservazione del<br />

respiro. Una parte si svolge nell’immobilità del corpo. Partendo dal respiro, che è strettamente legato<br />

al nostro corpo, l’osservazione passa alla sfera mentale.<br />

Il Kalaripayattu

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