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aprile 2007 definitivo - Giuseppini del Murialdo

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di<br />

Sandro<br />

Palumbo<br />

vita.g@murialdo.org<br />

Nella foto<br />

Gesù Risorto<br />

nell’affresco<br />

Bizantino <strong>del</strong>la<br />

Chiesa <strong>del</strong><br />

S.Salvatore<br />

in Chora,<br />

Costantinopoli,<br />

XVI secolo.<br />

Dagli scritti di Mons. Bello lo spunto per un augurio pasquale. Il mistero<br />

<strong>del</strong> dolore si scioglie nella gioia <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong>la Resurrezione.<br />

Nella quotidianità convulsa e affannata,<br />

spesso più tribolata di<br />

quanto meriti, mi sforzo di ritagliarmi<br />

un piccolo spazio di meditazione<br />

sulla speranza cristiana.<br />

Quest’anno la fonte a cui attingo è<br />

costituita dagli scritti di don Tonino Bello,<br />

raccolti in cinque volumi, recentemente<br />

ripubblicati.<br />

Come molti altri uomini, anch’io<br />

talvolta avverto un senso di inadeguatezza<br />

e mi sento angosciato sotto il peso<br />

di una croce che sembra schiacciarmi.<br />

Spesso il cancro <strong>del</strong>lo sconforto<br />

corrode i nostri pensieri inquieti.<br />

Sgraniamo un rosario di fallimenti, di<br />

incomprensioni e di malattia fino a cercare<br />

la morte come fine di un travaglio.<br />

Quanti filosofi <strong>del</strong> secolo scorso hanno<br />

fatto la loro fortuna su “morte” e<br />

“niente”!<br />

Don Tonino Bello, con la forza <strong>del</strong>la<br />

sua fede, ci spinge su un altro versante<br />

che parte dalla croce e va oltre.<br />

Ci parla, in una omelia quaresimale<br />

<strong>del</strong> 1985, di una scoperta fatta nel<br />

Duomo vecchio di Molfetta.<br />

Uno scultore <strong>del</strong> posto aveva realizzato<br />

un crocifisso in terracotta e l’ha<br />

donato al parroco che, in attesa di sistemarlo<br />

adeguatamente, l’ha addossato<br />

a una parete <strong>del</strong>la sacrestia annotando<br />

su un cartoncino ingiallito “sistemazione<br />

provvisoria”.<br />

Non so se la sistemazione continui<br />

a essere provvisoria, ma tale la<br />

volle il venerato Vescovo che pregò il<br />

parroco di non rimuovere il crocifisso<br />

per nessuna ragione.<br />

Pensò l’illuminato uomo di chiesa:<br />

la croce merita una siffatta definizione:<br />

“collocazione provvisoria”. E aggiunse:<br />

uomo che avverti i morsi <strong>del</strong>la solitudine<br />

e ti senti inchiodato dalla tua<br />

croce personale, non disperare. Abbi<br />

fiducia e asciuga le tue lacrime. Non<br />

ingoiare più bocconi amari. La tua croce,<br />

come quella di Cristo, è sempre<br />

collocazione provvisoria.<br />

La provvisorietà si può rinvenire in<br />

una frase ritenuta oscura e che invece<br />

è irradiata di luce: “da mezzogiorno fino<br />

alle tre <strong>del</strong> pomeriggio, si fece buio<br />

su tutta la terra”.<br />

Il buio sulla terra è durato tre ore.<br />

È lo spazio in cui si consumano tutte le<br />

agonie dei figli <strong>del</strong>l’uomo.<br />

Al di fuori di quelle ore c’è divieto<br />

assoluto di parcheggio. Perché seguirà<br />

la rimozione forzata di tutte le croci.<br />

Una permanenza più lunga sarebbe<br />

considerata abusiva anche da Dio!<br />

Noi abbiamo occhi annebbiati dalle<br />

lacrime, talvolta dalla rabbia. E non<br />

ci accorgiamo che proprio dalle tre ore<br />

<strong>del</strong>la tribolazione nasce la speranza<br />

cristiana.<br />

Il mistero <strong>del</strong> dolore non è per<br />

sempre. Tre ore bastano per convertire<br />

l’annientamento in coraggio.<br />

So che il tunnel può sembrare lungo<br />

e senza fine. Ma non sono che tre<br />

ore. Poi il buio cederà il passo alla luce.<br />

Maria di Magdala piange davanti a<br />

un sepolcro vuoto. Serpeggia tra il popolo<br />

il dubbio che quel corpo schiodato<br />

sia stato rubato. Ma il Signore <strong>del</strong>la<br />

vita le si accosta e le chiede: “Perché<br />

piangi?”.<br />

La meditazione cristiana continua<br />

con la riflessione <strong>del</strong> Vescovo di Molfetta:<br />

puoi cercare di suggestionarmi<br />

parlandomi <strong>del</strong>la fame, <strong>del</strong>le torture,<br />

<strong>del</strong>la droga, <strong>del</strong>la violenza, di una giovane<br />

che piange un “per sempre” annientato<br />

da incomprensioni e egoismi.<br />

Queste cose le so... “Ma io voglio giocarmi,<br />

fino all’ultima, tutte le carte <strong>del</strong>l’incredibile<br />

e dire ugualmente che il<br />

nostro pianto non ha più ragione di esistere”.<br />

Voglio riconciliarmi con la gioia,<br />

perché Cristo ha vinto la morte. Le croci,<br />

tutte le croci, sono provvisorie.<br />

Ce lo ha detto lui e noi, come il<br />

buon ladrone, crediamo alla sua promessa:<br />

“oggi sarai con me in paradiso”.<br />

Buona Pasqua a tutti.<br />

Padre Rinaldo Rey da venticinque anni si occupa <strong>del</strong>l’Archivio storico dei giuseppini. Tra ricordi, documenti,<br />

immagini, la sua giornata trascorre in mezzo alla vita <strong>del</strong>la Congregazione. Un patrimonio<br />

che è anche un percorso che si intreccia con le esperienze personali di molti confratelli.<br />

Ci accoglie con passo spedito sulla<br />

porta <strong>del</strong>la Casa Generalizia.<br />

Classe 1915, romano <strong>del</strong> quartiere<br />

di san Lorenzo, di quella parrocchia<br />

<strong>del</strong>l’Immacolata che in passato ha<br />

dato molte vocazioni alla Congregazione.<br />

Ci conduce subito su per le scale.<br />

Niente ascensore per lui (sarà questo il<br />

segreto per arrivare ai 92 anni in questa<br />

forma?) e così raggiungiamo il suo<br />

“regno”: l’Archivio storico <strong>del</strong>la Congregazione.<br />

Da venticinque anni si occupa <strong>del</strong>l’Archivio,<br />

a contatto con la storia <strong>del</strong>la<br />

Congregazione, con la vita dei sacerdoti,<br />

confratelli laici, allievi ed ex-allievi.<br />

Nel suo ufficio ha uno schedario:<br />

“Qui sono indicati i confratelli viventi,là<br />

quelli in formazione, poi i confratelli laici.<br />

Qui sono raccolti i nominativi dei defunti”.<br />

Per ognuno rappresentato dietro<br />

un numero c’è un particolare ricordo,<br />

un’attenzione. Affiorano aneddoti, momenti<br />

di vita, caratteristiche che hanno<br />

accompagnato la vita trascorsa nelle<br />

VITA GIUSEPPINA<br />

MENSILE DEI GIUSEPPINI<br />

DEL MURIALDO<br />

APRILE <strong>2007</strong> Anno CXIII - N. 4<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Giuseppe Novero<br />

REDATTORE: Angelo Catapano<br />

REDAZIONE<br />

Mario Aldegani – Modesto De Summa –<br />

Massimo Angeli – Marina Lomunno –<br />

Alessandro Agazzi – Emma Bellotto –<br />

Sandro Palumbo – Mauro Peserico –<br />

Maurizio Regosa<br />

CORRISPONDENTI:<br />

Mario Parati (Africa) – Geraldo Boniatti<br />

(Brasile) – Carlos Barra (Argentina Cile) –<br />

varie comunità. Ci porta nella stanza<br />

che raccoglie i ricordi <strong>del</strong> <strong>Murialdo</strong>.<br />

“Ecco questi sono i libri che lui consultava,<br />

leggeva; quelli che stavano nella<br />

sua camera”. Mostra una vetrinetta dove,<br />

allineati in ordine, troviamo i testi di<br />

san Leonardo <strong>Murialdo</strong>.<br />

Padre Rinaldo Rey muove i suoi<br />

occhi mobilissimi, già sta pensando a<br />

qualcosa. “Venite, venite”, ci conduce<br />

nel corridoio. Entriamo in altre stanze,<br />

ci sono altri libri, altri scaffali. “Qui ci sono<br />

tutti i documenti <strong>del</strong>la canonizzazione<br />

<strong>del</strong> <strong>Murialdo</strong>: le fotografie, i filmini, i<br />

faldoni contenenti le relazioni, i ricordi”.<br />

Ci mostra alcune fotografie: vediamo il<br />

papa Paolo VI celebrare nella Basilica<br />

di san Pietro per la Canonizzazione <strong>del</strong><br />

<strong>Murialdo</strong>. “Quello è p. Minciacchi, quell’altro<br />

è p. Casaril, e poi c’è p. Boschetti”,<br />

il dito scorre sull’immagine ad individuare<br />

un volto, una figura, a dare una<br />

data certa ad un avvenimento.<br />

“Eh, ma io non mi occupavo mica<br />

di questo”, quasi si schermisce. “Sono<br />

stato direttore e parroco all’Immacola-<br />

José Novoa (Ecuador Colombia) –<br />

Agostino Petroselli (Messico) – Giampietro<br />

Gasparin (USA) – Eugenio Beni (India)<br />

- José Ramón Ruiz (Spagna) – Giuseppe<br />

Locatelli (Casa gen.)<br />

GRAFICA - IMPAGINAZIONE<br />

Sandro Girodo - Claudio Brescia<br />

SEGRETERIA: Anna Romozzi<br />

DIREZIONE – AMMINISTRAZIONE<br />

Via Belvedere Montello, 77<br />

00166 Roma<br />

Tel. (06) 62.471.44 - Fax (06) 62.408.46<br />

ABBONAMENTO<br />

Ordinario € 20,00 – Sostenitore € 50,00<br />

benefattore € 100,00<br />

BORSE DI STUDIO € 155,00<br />

c.c.p. 62635008<br />

ta, a Roma, poi a Lucera, a Santa Marinella,<br />

Viterbo, san Giuseppe Vesuviano,<br />

vice maestro dei novizi”. La sua<br />

lunga vita è un lungo elenco di opere<br />

ed attività.<br />

“Poi mi è stato affidato questo archivio.<br />

In questo lavoro molto mi ha<br />

aiutato mons. Paolo Mietto (attuale vicario<br />

apostolico <strong>del</strong> Napo); è lui che mi<br />

ha insegnato a muovermi tra questi<br />

scaffali, anche perché io non ne capivo<br />

niente”. Entriamo in un’altra stanza:<br />

“Qui c’è tutta la Missione <strong>del</strong> Napo”.<br />

Apriamo altri faldoni, altri album. Riaffiorano<br />

fotografie di missionari, momenti<br />

di vita <strong>del</strong> Vicariato. Ci sono volti,<br />

storie, luoghi: Archidona, Tena, Ambato.<br />

Padre Rinaldo si gira e già prende<br />

qualcosa: “guardate qua”. Tutto un<br />

mondo scorre tra le sue mani. Più di un<br />

secolo. Quando ci accompagna all’uscita<br />

il suo “tornate!” non è una parola<br />

di cortesia ma il piacere di far conoscere<br />

agli altri quella storia, quel mondo<br />

che lui incontra ogni giorno.<br />

PER SCRIVERE ALLA REDAZIONE<br />

Vita giuseppina: via degli Etruschi, 7<br />

00185 Roma<br />

E-mail: vita.g@murialdo.org<br />

PER LEGGERE<br />

in anticipo il prossimo numero<br />

collegarsi a:<br />

www.murialdo.org<br />

Autorizzazione <strong>del</strong> Tribunale di Roma<br />

26-7-1954 -n. 4072 <strong>del</strong> Registro <strong>del</strong>la Stampa<br />

La testata fruisce dei contributi statali diretti<br />

di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250<br />

Impaginazione fotocomposizione e<br />

stampa:<br />

Scuola Tipografica S. Pio X<br />

Via degli Etruschi, 7 - 00185 Roma<br />

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