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I parte (pag. da 1 a 81) - Istituto Comprensivo Bosco Chiesanuova

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teorie <strong>da</strong>rwiniane; il progressivo approfondirsi della conoscenza della biologia molecolare<br />

e della struttura degli acidi nucleici permise, nel corso del XX secolo, di <strong>da</strong>re<br />

coerenza alla teoria evolutiva del naturalista britannico e di approfondirla.<br />

Benché la teoria <strong>da</strong>rwiniana abbia incontrato notevoli resistenze, specialmente tra<br />

la gerarchia ecclesiastica, oggi i suoi fon<strong>da</strong>menti razionali appaiono così convincenti<br />

che l’idea dell’evoluzione di tutti i viventi <strong>da</strong> altre specie precedenti è stata accolta<br />

con favore <strong>da</strong> gran <strong>parte</strong> della comunità scientifica.<br />

Numerose sono le prove e gli esperimenti fatti a sostegno di questa teoria, quali:<br />

Biogeografia isole: nel 1835, nelle isole Galà<strong>pag</strong>os, Darwin raccolse alcuni<br />

uccellini marroni: non avevano nulla di speciale se non le diverse dimensioni<br />

e forme del becco. Una volta in Inghilterra, l’ornitologo<br />

John Gould li classificò come “fringuelli terricoli”: oltre 10 specie<br />

prima ignote alla scienza. Darwin aveva osservato un’analoga differenziazione<br />

nella testuggine delle Galà<strong>pag</strong>os. Perché quelle isole ospitano<br />

tanta diversità? La sua risposta fu che l’isolamento (assieme al<br />

tempo e l’a<strong>da</strong>ttamento alle condizioni locali) porta alla nascita di nuove<br />

specie.<br />

Brodo Primordiale: la Terra primordiale possedeva un’atmosfera contenente probabilmente metano,<br />

ammoniaca, anidride carbonica, azoto e altri gas, ma<br />

non molecole organiche, fon<strong>da</strong>mentali costituenti degli<br />

organismi viventi (“brodo primordiale”). Il pianeta<br />

era ricoperto <strong>da</strong> oceani; la sua superficie era sconvolta<br />

<strong>da</strong> temporali di gran lunga più violenti di quelli attuali,<br />

che liberavano potenti scariche elettriche.<br />

Nel 1953 lo statunitense Miller ha fatto un esperimento<br />

per verificare se fosse possibile la formazione di molecole<br />

organiche in una miscela simile al “brodo primordiale”.<br />

In tali condizioni, avvenne effettivamente un<br />

processo spontaneo di sintesi di alcune molecole organiche<br />

Biston Betularia: la Biston Betularia durante il giorno riposa sul tronco delle betulle. Nei secoli scorsi<br />

le cortecce erano chiare e ricoperte <strong>da</strong> licheni grigio – bianchi. Questa farfalla, <strong>da</strong>lle ali grigio<br />

– chiaro, si mimetizza bene su questo sfondo. Nel secolo scorso<br />

vi erano casi rari di Biston melanica, tanto che venivano individuati<br />

e divorati <strong>da</strong>gli uccelli. Nel 1848, nei pressi di Manchester,<br />

solo l’1% delle farfalle di questa<br />

specie era in forma scura. Successivamente,<br />

a causa dei fumi delle industrie<br />

e delle città, i licheni scomparvero<br />

e i tronchi si coprirono di fumo nero rendendo quasi tutte<br />

le Biston ben visibili sulla corteccia scura. Si ebbe quindi un processo<br />

di selezione naturale che penalizzava gli individui chiari<br />

favorendo quelli scuri, meno visibili, invertendo la tendenza.<br />

Strutture omologhe: (evoluzione convergente) le strutture omologhe sono<br />

quelle strutture proprie di specie provenienti <strong>da</strong>llo stesso<br />

ceppo evolutivo, aventi quindi un antenato comune, che svolgono<br />

funzioni diverse, ma con simile organizzazione strutturale;<br />

è il caso della mano dell'uomo, della gamba del cavallo,<br />

l’arto della balena e dell'ala del pipistrello.<br />

Morfologia: Gli esseri viventi possono essere facilmente assegnati a una gerarchia di categorie - non solo<br />

specie, ma generi, famiglie, ordini, interi regni - basandosi sui caratteri anatomici che hanno<br />

26<br />

Mendel

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