Associazione - Camper emergenza

SULLA STRADA. VITA DELL'ASSOCIAZIONE
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Il nostro servizio con il
Camperemergenza
Giuseppe Bonometti, Gruppo Scout Brescia 11
Il Gruppo scout BRESCIA 11 di S. Eufemia ha
iniziato circa due anni fa a collaborare con il
Camperemergenza, proponendo ai propri ragazzi del
Clan/Fuoco, questo tipo di servizio agli ultimi.
Per Clan/Fuoco s'intende (per i non addetti ai
lavori), ragazzi e ragazze dai 16 ai 20 anni, che
incarnano nel motto scout tre punti fondamentali:
STRADA, COMUNITÀ e SERVIZIO.
Il servizio da compiere è inteso ad ampio raggio,
nelle più svariate forme, e l'intento è di formare
ragazzi sempre pronti a servire gli altri, una palestra di
formazione che rimarrà impressa nella loro vita.
Il nostro servizio con il Camper è molto
semplice: ogni mercoledì sera dalle ore 20 alle ore 22,
ci troviamo in Via Leonardo Da Vinci e, con gli altri
volontari, aiutiamo questi nostri fratelli, cercando di
portare loro conforto con semplici parole, dialogando
con loro, oltre che servire loro qualcosa da mangiare.
E' partita come un'esperienza di “prova” per i
ragazzi, che invece continuano a volerla vivere con
Ci attendono e noi li attendiamo
Monica
Servizio ai bisognosi, servizio tra bisognosi.
Il servizio è prima di ogni altra cosa dono. E' dono di tempo e
di spazio; è dono di cibo, di un giubbotto, di una bevanda, di
una coperta. Ma è soprattutto dono di parole buone,
d'affetto, dono di sé. E' disponibilità all'apertura. E' ascolto.
Loro ci attendono,ma anche noi li attendiamo!
Allora, sono convinta, che noi che scegliamo il servizio sulla
strada dobbiamo mantenere il nostro cuore caldo: Un cuore
disposto a dare calore e disposto a farsi riscaldare
nell'incontro con l'altro. Un cuore capace di dare amore e
capace di ricevere amore scoprendo ancora una volta quanto
la diversità sia ricchezza reciproca. Sempre!
volontà e tenacia per essere utili a
qualcuno, ampliando così le loro
conoscenze anche in ambiti diversi.
Abbiamo toccato con mano
situazioni disperate, storie di
emarginazione totale, di persone che
hanno toccato il fondo; cerchiamo di
dare una speranza, un qualcosa in cui
credere, anche un poso di amicizia e
solidarietà.
Francamente penso che questo
servizio serva a noi tantissimo; il
capire le situazioni più impossibili dal
vivo e non per “sentito dire”.
Personalmente sarò sempre
grato al Signor Romano per come ci
ha accolto e per come ci fa sentire
importanti nel servizio a queste
persone.
Il mio augurio è quello che altri
volontari, soprattutto giovani,
vengano a provare questo tipo di
esperienza a collaborare con tutti noi
mettendo il proprio tempo a
disposizione di gente meno fortuna.
Solo così il nostro servizio diventa dono
vero di noi ai fratelli che ogni sera
troviamo sulle nostre strade e dono di noi
tra noi che ci impegniamo, collaboriamo e
ci sappiamo ascoltare per crescere
insieme. Rispettando tempi e modi di
ciascuno.
Allora, caldi per l'affetto che scaturisce da
ogni relazione sincera e autentica,
sapremo riscoprire la meraviglia di un
sorriso, di una parola, di un gesto. E
continuare a camminare tutti insieme.