L'Io pelle familiare e gruppale Didier Anzieu* - Rivista Interazioni
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<strong>gruppale</strong>. Michel Foucault l'ha descritta (senza denominarla) nell'azione di rinchiudere<br />
alienati e asociali. Nelle riunioni le discussioni sulla procedura nascondono spesso le questioni<br />
di fondo fino a quando un involucro muscolare di gruppo sia sufficientemente costituito.<br />
Tra l'involucro narcisistico e quello muscolare <strong>gruppale</strong>, il gruppo si costituisce una <strong>pelle</strong><br />
psichica <strong>gruppale</strong>, estensione al gruppo dell'Io-<strong>pelle</strong> individuale. Essa si costituisce con un<br />
duplice appoggio, sugli Io-<strong>pelle</strong> individuali e sul "corpo" sociale. La distinzione lacaniana:<br />
reale, simbolico, immaginario può, in questo caso, rivelarsi illuminante.<br />
La <strong>pelle</strong> psichica <strong>gruppale</strong> reale delimita un territorio di gruppo (spazio occupato, posti,<br />
temporalità <strong>gruppale</strong>, ritmo delle riunioni). Essa è l'involucro, che contiene l'oggetto del<br />
desiderio del gruppo: cfr. la capanna e il tesoro ne La guerra dei bottoni, le crociate per la<br />
conquista dei luoghi santi (o sani).<br />
La <strong>pelle</strong> psichica <strong>gruppale</strong> immaginaria corrisponde:<br />
1. all'involucro del gruppo prodotto dai fantasmi del gruppo: illusione <strong>gruppale</strong>, fantasmi di<br />
rottura, per esempio;<br />
2. alle metafore organiche del linguaggio corrente relative al gruppo: organismo, membri,<br />
corpo mistico, etc.;<br />
3. all'esperienza della ricerca nella situazione di gruppo di una continuità con la <strong>pelle</strong> e lo<br />
sguardo del vicino (Turquet);<br />
La <strong>pelle</strong> psichica <strong>gruppale</strong> simbolica comprende:<br />
1. i segni d'appartenenza al gruppo: distintivo, spille, uniforme, tatuaggio, circoncisione,<br />
etc.;<br />
2. i rituali;<br />
3. le professioni di fede, etc.<br />
L'opposizione dell'involucro e dell'oggetto, della scorza e del nocciolo (N. Abraham e M.<br />
Torok) è secondaria. Allo stadio originario, l'oggetto primordiale (la madre o la persona che<br />
prodiga le cure materne) è nello stesso tempo oggetto della soddisfazione del desiderio (il<br />
buon seno idealizzato) e involucro contenitore e protettivo (la madre come para-eccitazione<br />
rispetto agli stimoli esterni e ai bisogni vitali interni la cui non soddisfazione produce lo stato<br />
di solitudine e abbandono). C'è continuità tra la madre-seno e la madre-<strong>pelle</strong>. L'involucro è lo<br />
sviluppo dell'oggetto (Bick).<br />
C'è una doppia identificazione del neonato con la madre: al capezzolo che nutre, alla <strong>pelle</strong><br />
che contiene. La coppia madre/bambino riposa sul presupposto di base della dipendenza<br />
(Bion).<br />
Stessa dinamica nei gruppi: essi sviluppano i loro involucri dallo "oggetto" che è per loro<br />
primordiale. Questi può essere: un'istanza psichica, una persona investita di un'immagine,<br />
una teoria (cfr. l'efficacia delle minoranze attive di fronte a un centro molle o disperso).<br />
Le funzioni dell'Io-<strong>pelle</strong> <strong>gruppale</strong> scaturiscono da quelle che io ho già descritto per Fio-<strong>pelle</strong><br />
individuale:<br />
- Mantenimento dei membri intorno ad un asse direzionale di pensiero e/o d'azione che<br />
assicura la coesione del gruppo; la consistenza di un gruppo dipende dalla sua capacità di<br />
organizzarsi in un "gruppo di lavoro" appoggiandosi su un "presupposto di base" inconscio e<br />
cambiando secondo le circostanze (Bion); ci sono consistenze gruppali dure (solide) o molli<br />
(liquide, viscose,...); i membri di una minoranza attiva sono dei "duri"; il centro è molle (lo<br />
"stagno").<br />
- Contenimento che comprende numerose sotto-funzioni:<br />
- involucro/borsa con orifizi che contiene gli "aderenti" ed es<strong>pelle</strong> i dissidenti (la sala di<br />
riunione, le attività di chiusura e di sutura,...);<br />
- bordi che delimitano un dentro e un fuori del gruppo, con una zona di transizione e con<br />
fluttuazioni, limiti;<br />
- interfaccia che mette in contatto l'intra-gruppo e l'out-gruppo 1 , con interstizi, attriti,<br />
erosioni, fessure nelle zone di contatto;<br />
- confini che filtrano i passaggi (barriere di contatto, aperte o chiuse, canali di<br />
comunicazione, controllo degli scambi, selezione delle ammissioni, etc....);<br />
1 Nel testo originale "out-groupe" (N.d.T.).<br />
<strong>Interazioni</strong>, 1, 7, 1996, pp. 9-17