Il Ferrarino Anno 6 n.4 - Francescoferrara.Org
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10<br />
La cultura della legalità<br />
In questi ultimi anni abbiamo<br />
avuto un cambiamento radi-<br />
cale dei mezzi di comunica-<br />
zione (dal telefono al cellula-<br />
re, dalle lettere agli sms e le chat, ecc) e in<br />
particolare di Internet,.<br />
Nella rete delle regole<br />
<strong>Il</strong> video del Ferrara 1° classificato<br />
È stato questo il tema affrontato negli<br />
incontri organizzati dall‘ASC<br />
(Associazione Siciliana di Criminologia)<br />
cui abbiamo preso parte noi allievi della<br />
4PR1. <strong>Il</strong> progetto intitolato “Nella rete<br />
delle regole” ci ha consentito di appro-<br />
fondire, grazie agli esperti Angela<br />
Laudicina, Ivana Solito e Umberto Lo<br />
Buono, gli aspetti positivi e negativi del<br />
più grande mezzo di comunicazione che<br />
esista al mondo. Attraverso alcuni video,<br />
abbiamo scoperto i “buoni” e soprattutto<br />
i “cattivi” usi che si possono fare della<br />
rete. Quelli buoni sono la comunicazione<br />
istantanea e globale, la ricerca in tempo<br />
reale di qualunque informazione, mentre<br />
quelli cattivi, come sapete, sono quelli<br />
legati all’uso della falsa identità per scopi<br />
di Sebastiano Marino IV Pr1<br />
principalmente sessuali, cyberbullismo e<br />
violazione della privacy.<br />
L’ASC infine ci ha affidato il compito di<br />
creare un video che trattasse uno di questi<br />
argomenti e noi abbiamo scelto il<br />
CyberBullismo. <strong>Il</strong> nostro video, con nostra<br />
grande soddisfazione, si è classificato al<br />
primo posto nella graduatoria degli Istituti<br />
che hanno aderito al progetto.<br />
Guardatelo su you-tube (basta cercare:<br />
L’I.T.C. “F.Ferrara” e l’Associazione<br />
Siciliana di Criminologia presentano<br />
“Nella rete delle regole”).<br />
Siamo e dobbiamo rimanere liberi<br />
Anche quest’anno si è svolto<br />
nell’aula magna del nostro<br />
Istituto l’incontro con i ragazzi<br />
del comitato “Addiopizzo”.<br />
Un video ci ha raccontato come è nata<br />
negli anni ‘90 l’associazione. Un gruppo<br />
di ragazzi invece di aprire un pub come<br />
avevano precedentemente previsto, si<br />
ritrovano a combattere contro la piaga del<br />
racket che colpisce ancora oggi il nostro<br />
territorio.<br />
L’incontro con i ragazzi di Addiopizzo<br />
È vero, rispetto ai 198 commercianti ini-<br />
ziali che avevano aderito ad Addiopizzo,<br />
oggi sono circa 700 i commercianti asso-<br />
ciati, ma bisogna fare molto di più.<br />
L’incontro è stato sensazionale perché,<br />
oltre ai consueti discorsi sulla mafia, è<br />
stato possibile immedesimarci nei volon-<br />
tari che ogni giorno cercano di sensibiliz-<br />
zare i negozianti dei vari quartieri di<br />
Palermo spingendoli a denunciare gli<br />
estorsori e a concepire lo Stato e la lega-<br />
lità come unico mezzo di protezione.<br />
Si tratta di un’impresa difficile e la volon-<br />
tà di questi giovani, a mio avviso, va<br />
apprezzata; loro preferiscono dedicare i<br />
loro pomeriggi liberi impegnandosi per il<br />
di Anna La Barbera IV Pr2<br />
prossimo, per la legalità, per affermare i<br />
sani principi dimenticati da molti perché<br />
hanno paura di ribellarsi.<br />
Allora, anche noi nel nostro piccolo pos-<br />
siamo fare qualcosa: basta raccomanda-<br />
zioni, basta cercare gli “amici” in qualsia-<br />
si posto si vada, basta far finta di niente,<br />
tutti questi comportamenti alla fine si<br />
ritorceranno contro di noi; tanto vale ini-<br />
ziare fin da subito a battersi per le cose<br />
giuste, per far valere le nostre idee, siamo<br />
esseri umani dotati di pensiero e non<br />
burattini nelle mani dei più prepotenti,<br />
siamo e dobbiamo rimanere LIBERI!<br />
Risorgimento e<br />
lotta alla Mafia<br />
In occasione della celebrazione del 150°<br />
anniversario dell’Unità d’Italia, la nostra<br />
scuola ha offerto agli studenti delle quarte<br />
e quinte classi la possibilità di visitare il<br />
Museo del Risorgimento di Salemi (nella<br />
foto sopra). L’iniziativa, organizzata dal<br />
prof. Ciccarelli, si è svolta il 4 aprile scorso<br />
e nell’occasione gli allievi hanno visitato<br />
anche il Museo della mafia “Leonardo<br />
Sciascia” ospitato nella stessa città.<br />
Insomma, una bella “accoppiata” per ricor-<br />
dare non solo gli eroi che, 150 fa, hanno<br />
combattuto per l’Unità d’Italia ma anche<br />
quelli che, come Falcone e Borsellino, in<br />
tempi più recenti, hanno dato la loro vita per<br />
liberare la nostra terra dalla piaga della cri-<br />
minalità organizzata.<br />
Interagire con tutti<br />
Interagire con tutti, anche con chi<br />
non parla la nostra lingua. Esistono<br />
vari tipi di comunicazione, non solo<br />
verbali.<br />
La LIS (lingua dei segni italiana), uti-<br />
lizzata dalle persone sorde, è una lin-<br />
gua segnica riconosciuta a livello<br />
mondiale in cui “l’uso del suono” viene<br />
meno. Walter, un alunno della I B, ci<br />
insegna ad entrare nel suo mondo.<br />
Attraverso un percorso portato<br />
avanti dai professori Greco, Sillitti e<br />
Sinatra, gli alunni della I B hanno<br />
imparato le basi della LIS, hanno<br />
imparato ad entrare nella sfera<br />
comunicativa di Walter. Tanta curio-<br />
sità, tanta voglia di apprendere, a tal<br />
punto che non solo ciò è servito a<br />
farli interagire con lui ma gli alunni<br />
hanno conosciuto anche una nuova<br />
lingua, la lingua dei segni (con le sue<br />
regole grammaticali e la sua struttu-<br />
ra) che spesso ora usano anche tra<br />
loro, in assenza di Walter!<br />
L’integrazione per questi ragazzi “in<br />
difficoltà” è importante, ma lo è<br />
ancora di più essere disponibili ad<br />
entrare nel loro mondo e non insiste-<br />
re affinché essi entrino nel nostro…<br />
D. Sinatra