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scarica qui il codice violato 2001 - Ibfan Italia

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<strong>il</strong><br />

Codice<br />

<strong>violato</strong><br />

8<br />

Promozione<br />

attraverso<br />

<strong>il</strong>sistema<br />

sanitario<br />

Il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del<br />

Latte Materno e le successive Risoluzioni dell’Assemblea Mondiale<br />

della Sanità affermano che:<br />

•È vietata la promozione dei sostituti del latte materno all’interno del<br />

sistema sanitario, compresa la fornitura gratuita o a basso costo di<br />

formula iniziale, altri sostituti o biberon e tettarelle.<br />

•È vietato <strong>il</strong> contatto diretto o indiretto tra personale di vendita e<br />

le madri .<br />

• Il materiale informativo deve contenere avvertenze speciali e non<br />

deve riportare immagini o testi che possano idealizzare l’uso di sostituti<br />

del latte materno.<br />

•È vietato offrire doni agli operatori sanitari; i campioni sono permessi<br />

solo per ricerca e valutazione a livello istituzionale; le informazioni<br />

sui prodotti dirette agli operatori sanitari devono essere limitate a<br />

considerazioni scientifiche e basate sui fatti.<br />

•Le compagnie produttrici dovrebbero adeguarsi al Codice in ogni sua<br />

parte, a prescindere dalle misure prese dai governi.<br />

Le istituzioni sanitarie ed i<br />

loro operatori costituiscono<br />

le vie più efficaci e <strong>qui</strong>ndi le<br />

più usate dalle compagnie<br />

per entrare in contatto con<br />

le madri. Con questa strategia<br />

i produttori dei sostituti<br />

del latte materno si<br />

procurano clienti fiduciose<br />

<strong>il</strong> prima possib<strong>il</strong>e e, ciò<br />

che più conta, fedeli: le<br />

compagnie sono consapevoli<br />

di poter ampia-<br />

mente recuperare le loro<br />

spese di promozione<br />

mediante le vendite alle<br />

madri, dopo che saranno<br />

state dimesse dagli<br />

ospedali, almeno per tutto <strong>il</strong><br />

primo anno di vita del bambino.<br />

Promozione attraverso <strong>il</strong> sistema sanitario<br />

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ll’’iinnccapaciittàà ddella mmaaddrree ddi farrceella ddaa ssoollaa..<br />

COME?<br />

Quasi tutte le compagnie oggetto di questa inchiesta forniscono gratuitamente<br />

i loro prodotti agli ospedali. Anche a livello mondiale, <strong>il</strong> monitoraggio<br />

svolto nel 2000 ha rivelato un’allarmante ripresa delle forniture gratuite<br />

Lettere di dimissioni fornite agli ospedali dalle compagnie Nestlé ed Humana, cortesemente messe a nostra disposizione dal professor A. Pisacane.<br />

L'allattamento artificiale è di fatto e<strong>qui</strong>parato a quello materno, la firma del pediatra sotto alla specificazione di quale marca usare (Nativà, M<strong>il</strong>tina...) trasforma una réclame<br />

in una prescrizione medica! Le compagnie che, a turno, provvedono alla fornitura colgono l'occasione per pubblicizzare anche prodotti di altri generi, come le linee<br />

ipoallergeniche per l'igiene dei neonati "Babigoz" (Nestlé) o "Dermana" (Humana) o l'acqua minerale "Amorosa" (Humana).

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