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TN Magazine 5/2010<br />
Mens<strong>il</strong>e trentino d’informazione<br />
70.000 copie<br />
pag. 23<br />
immob<strong>il</strong>iari<br />
p. 39 automercato<br />
Manuela Zanoni: industria,<br />
Confindustria e scuola
n Tramontin, nuove proposte per camerette<br />
La camera dei ragazzi è un<br />
mondo particolare che merita<br />
molta attenzione.<br />
Da Tramontin,specialista<br />
per l’arredo<br />
di stanze<br />
per ragazzi e<br />
ba<strong>mb</strong>ini, si<br />
trova un bellissimospazio<br />
dedicato<br />
proprio a loro<br />
con proposte<br />
che rispondono a tutte le richieste,<br />
laddove si cerchi personalità,<br />
creatività, affidab<strong>il</strong>ità<br />
4 Il personaggio<br />
Manuela Zanoni<br />
6 La passeggiata<br />
La collina della Vallagarina<br />
8 Forum<br />
10 Trento <strong>–</strong> Rotaliana<br />
12 Valsugana<br />
14 Val di Non<br />
16 Fiemme e Fassa<br />
TOI saluta i suoi lettori<br />
p r o p o s t e d e l m e s e<br />
del prodotto e garanzia di sicurezza.<br />
Acquistando una cameretta in<br />
giugno, la rete<br />
ortopedica<br />
e <strong>il</strong> materasso<br />
a molle sono<br />
compresi nel<br />
prezzo e <strong>il</strong><br />
pagamento è<br />
fino a 36 mesi<br />
visto da:<br />
Via Nazionale, 154<br />
Stat. Brennero Lavis<br />
Tel. 0461 240666<br />
www.tramontin.it<br />
6/2010<br />
Sommario<br />
18 Vallagarina<br />
19 Alto Garda<br />
Editoriale<br />
Cari lettori<br />
TOI è nato nel dice<strong>mb</strong>re 1996.<br />
È stato <strong>il</strong> primo mens<strong>il</strong>e gratuito di informazioni trentine. Aveva iniziato con 15.000, diffuse in tutto <strong>il</strong><br />
Trentino; l’ultima edizione ne aveva 70.000. Si è occupato di temi di attualità e, soprattutto, dei personaggi che hanno contribuito alla<br />
crescita del Trentino.<br />
La casa editrice Athesia, consapevole del successo di Toi, ha portato nel giugno 2009 i nuovi quindicinali QuiTrento e QuiRovereto. Si tratta<br />
di due iniziative editoriali moderne, fresche, con una sensib<strong>il</strong>ità spiccata per <strong>il</strong> territorio, che hanno subito conquistato i lettori trentini: dalla<br />
Piana Rotaliana fino in fondo alla Vallagarina. Sono 90.000 copie che arrivano a tutte le famiglie.<br />
Il gradimento dei nostri lettori ci ha spinti a concentrarci su questi due nuovi periodici, per accrescere le loro sinergie e per poter spaziare<br />
meglio nelle problematiche più vicine ai nostri lettori e clienti.<br />
Più che di una chiusura di TOI si tratta di una trasformazione, che si adegua al pubblico e al tempo, senza oneri per nessuno. Mentre<br />
ringraziamo tutti i lettori, i clienti e i redattori che hanno accompagnato e sostenuto TOI in questi 14 anni, esprimiamo l’auspicio che<br />
QuiTrento e QuiRovereto continuino a accrescere la strada del successo attraverso l’apporto di una maggiore attenzione di tutti voi.<br />
20 Appuntamenti &<br />
spettacoli<br />
22 casa dolce casa<br />
30 Mondo agricolo<br />
32 Salute<br />
33 Mondo famiglia<br />
n Il colore entra negli aspirapolvere<br />
Il colore approda in grande<br />
st<strong>il</strong>e nel settore<br />
delle scope<br />
elettriche con<br />
la nuova FreeJet<br />
di Hoover.<br />
L ’ e l e t t r o d o -<br />
mestico è disponib<strong>il</strong>e<br />
in<br />
numerose varianti<br />
di colore<br />
(bianca-viola,<br />
bianca-azzurra,<br />
bianca-arancione<br />
e biancaverde)<br />
e unisce<br />
la praticità di una potente batteria<br />
che rende l’apparecchio<br />
indipendente dal cavo elettrico<br />
(se non per le<br />
fasi di ricarica)<br />
all’assenza del<br />
sacchetto, grazie<br />
ad un sistema<br />
di cicloni<br />
che sfruttano<br />
la forza centrifuga<br />
per separare<br />
l’aria dallo<br />
sporco.<br />
La presenza di<br />
numerosi snodi<br />
premettono di<br />
inf<strong>il</strong>are FreeJet<br />
in qualsiasi luogo senza fatica.<br />
Grazie alla sua elevata potenza,<br />
36 Libri dvd musica<br />
37 Mondo ba<strong>mb</strong>ini<br />
38 Mondo motori<br />
40 A tavola<br />
42 Moda & bellezza<br />
3
4<br />
In alto e sopra, Manuela Zanoni all’interno della sua azienda. Nella pagina a<br />
fianco, dall’alto assieme al figlio Alessandro, mentre pagaia sulle acque del lago<br />
di Garda e impegnata in un’escursione di sci alpinismo sulla vetta del monte<br />
Altissimo.<br />
Manuela Zanoni<br />
n Imprenditrice di seconda generazione,<br />
componente giunta Confindustria<br />
Trento e nazionale, mamma<br />
Dalla Busa in tutt’Italia,<br />
passando per una serie di<br />
esperienze internazionali prima<br />
di entrare a tempo pieno<br />
nell’azienda di servizi tess<strong>il</strong>i<br />
integrati, la Lavanderia industriale<br />
Z.B.M., fondata dal padre<br />
U<strong>mb</strong>erto in quel di Arco:<br />
questa è Manuela Zanoni, imprenditrice,<br />
componente della<br />
giunta di Confindustria Trento<br />
(una delle due donne dell’esecutivo:<br />
l’altra è la presidente<br />
Ilaria Vescovi) e presidente nazionale<br />
della categoria di servizi<br />
alla sanità.<br />
Diffic<strong>il</strong>e entrare nell’azienda<br />
fondata da suo padre?<br />
Affatto. Si può dire che mio<br />
fratello Claudio ed io siamo<br />
entrati in azienda fin da piccoli.<br />
Avevo 7-8 anni quando, dopo<br />
avere fatto i compiti a casa<br />
con la mamma, andavamo da<br />
papà che ci faceva fare piccoli<br />
lavoretti, come la piegatura dei<br />
tovaglioli. Noi avremmo voluto<br />
vedere i cartoni animati di<br />
Goldrake nella televisione a<br />
colori (una delle primissime di<br />
allora!) del custode, ma quando<br />
avevamo finito era ormai<br />
ora di andare a cena. Mi ricordo<br />
ancora quando mio fratello<br />
fu bocciato in prima superiore<br />
(e io ero stata promossa agli<br />
esami di terza media): mio pa-<br />
i l p e r s o n a g g i o<br />
6/2010<br />
dre ci spedì entra<strong>mb</strong>i a lavorare<br />
in linea per tutta l’estate<br />
con orario 6-13. Un’esperienza<br />
assolutamente formativa.<br />
Dopo un’esperienza all’estero<br />
in Colo<strong>mb</strong>ia e in Svizzera in<br />
una compagnia aerea, io sono<br />
tornata in Italia ed entrata<br />
nell’azienda di famiglia.<br />
Quale è stato <strong>il</strong> suo primo<br />
compito in ditta?<br />
Sono entrata in punta di piedi<br />
e mi sono occupata della certificazione<br />
di qualità dell’azien-<br />
PrOfILO<br />
Manuela<br />
Zanoni<br />
n Nata:<br />
Langen (D), 7 febbraio 1969, segno<br />
zodiacale Acquario<br />
n Studi:<br />
liceo scientifico; laurea in economia<br />
e commercio<br />
n Stato famiglia:<br />
divorziata, 1 figlio (Alessandro, 13)<br />
e un compagno (David)<br />
n Lavoro:<br />
imprenditrice<br />
n Hobby:<br />
sport e attività all’aria aperta
da, un passaggio indispensab<strong>il</strong>e<br />
nella trasformazione della<br />
nostra azienda che ora è attiva<br />
esclusivamente nei servizi di<br />
noleggio e lavaggio per <strong>il</strong> settore<br />
sanitario.<br />
Suo padre è ancora attivo<br />
in azienda o <strong>il</strong> timone è in<br />
mano a lei e suo fratello?<br />
Mio padre è un imprenditore<br />
vecchio st<strong>il</strong>e: quando può<br />
è sempre qui a controllare e<br />
supervisionare e a dare consigli.<br />
Io sono la responsab<strong>il</strong>e<br />
commerciale, mentre mio<br />
fratello segue tutta<br />
l’area tecnica<br />
che nel nostro<br />
settore è importantissima.<br />
Cosa significa<br />
fare oggi l’imprenditore?<br />
Innanzitutto una grandissima<br />
soddisfazione, seguita<br />
dalla responsab<strong>il</strong>ità verso i<br />
nostri 160 collaboratori. Credo<br />
che sia una questione di responsab<strong>il</strong>ità<br />
anche verso la società,<br />
per cercare di incrementare<br />
<strong>il</strong> benessere di tutti.<br />
Lei è impegnata anche nel<br />
sindacato di categoria...<br />
Sono entrata nella giunta di<br />
Confindustria Trento con la<br />
presidenza di Ilaria Vescovi: è<br />
una bellissima esperienza di<br />
crescita professionale. Ricopro<br />
TrE DOMaNDE<br />
n Lei consiglia ad un giovane di<br />
fare l’imprenditore?<br />
Certamente è un mestiere gratificante<br />
anche se non fac<strong>il</strong>e sia per le<br />
scelte che per le responsab<strong>il</strong>ità che<br />
comporta, ma ritengo che in ciascun<br />
giovane ci dovrebbe essere <strong>il</strong> coraggio<br />
di rischiare e di mettersi in gioco<br />
Per un imprenditore<br />
è fondamentale<br />
<strong>il</strong> rapporto con i<br />
propri collaboratori<br />
poi la carica di presidente nazionale<br />
sezione sanità di Assosistema,<br />
che rappresenta le più<br />
importanti aziende che si occupano<br />
di servizi tess<strong>il</strong>i alla sanità<br />
(circa 30 in Italia): un impegno<br />
che mi porta a Roma e in giro<br />
per l’Italia più volte al mese.<br />
In Confindustria Trento lei è<br />
responsab<strong>il</strong>e del “progetto<br />
education”...<br />
Un progetto che vuole avvicinare<br />
maggiormente <strong>il</strong> mondo<br />
della scuola a quello<br />
dell’industria trentina,<br />
anche per incentivare<br />
i giovani<br />
a cercare sbocchi<br />
professionali<br />
adeguati alle esigenze<br />
del mondo<br />
del lavoro e ad<br />
indirizzarli verso<br />
l’intrapresa.<br />
Come riesce a conc<strong>il</strong>iare<br />
<strong>il</strong> ruolo di imprenditrice, di<br />
sindacalista di categoria e di<br />
madre?<br />
Cerco di organizzare attentamente<br />
ogni momento della<br />
giornata. Mio figlio Alessandro<br />
è fondamentale: tutti i giorni<br />
cerchiamo di stare assieme e<br />
quando non posso io fortunatamente<br />
ci sono i miei genitori.<br />
Mio padre U<strong>mb</strong>erto ha poi un<br />
rapporto speciale con Alessandro,<br />
che è <strong>il</strong> suo unico nipote<br />
maschio.<br />
sperimentando le proprie capacità.<br />
n E nei momenti di riposo?<br />
Amo fare giardinaggio o dipingere<br />
quando fuori piove.<br />
n Un sogno nel cassetto?<br />
Fare una settimana di vacanza<br />
a cavallo. Ma ciò comporta<br />
allenamento e <strong>il</strong> relativo tempo.<br />
5
6<br />
La collina della Vallagarina<br />
n A piedi tra vigne e vino, tra cultura e storia in un affascinante scenario naturale<br />
Le colline della Vallagarina<br />
ben si prestano a piacevoli<br />
passeggiate, tra vigne e vino,<br />
tra cultura e storia, attraversando<br />
un vero e proprio giardino<br />
curato da secoli dagli<br />
agricoltori della zona.<br />
L’itinerario parte dalla chiesa<br />
di Santa Maria Assunta di<br />
V<strong>il</strong>lalagarina, nei cui pressi<br />
si può anche comodamente<br />
parcheggiare. L’attuale chiesa<br />
(una delle più belle di tutto <strong>il</strong><br />
Trentino) è stata riedificata<br />
nella prima metà del Seicento<br />
sulla base dell’antica pieve<br />
gotica a tre navate. Essa assurge<br />
a si<strong>mb</strong>olo della potenza<br />
politica ed economica dei<br />
conti Lodron, con numerosi<br />
affreschi ed opere lapidee.<br />
Particolarmente interessante<br />
è la cappella di San Ruperto,<br />
ricca di dipinti su rame di Arsenio<br />
Mascagni, testimonianza<br />
della prima realizzazione<br />
del barocco in Trentino.<br />
Dalla chiesa, a piedi si attraversa<br />
la piazza per giungere<br />
nel centro di V<strong>il</strong>lalagarina, da<br />
dove si può andare a vedere<br />
Palazzo Libera e la sede staccata<br />
del Museo Diocesano di<br />
Trento. Da qui, si sale verso<br />
la collina fino all’abitato di<br />
Molini lungo la comoda strada<br />
provinciale asfaltata (per<br />
chi va a piedi attenzione alla<br />
l a p a s s e g g i a t a<br />
6/2010<br />
mancanza del marciapiedi),<br />
da dove s’inizia a godere<br />
di una splendida vista sulla<br />
valle e sull’abitato di Rovereto.<br />
Subito dopo, al bivio si<br />
svolta a sinistra seguendo le<br />
indicazioni per Castel Noarna<br />
e Patone. Dopo poche<br />
centinaia di metri è possib<strong>il</strong>e<br />
ammirare l’imponente complesso<br />
del castello, un edificio<br />
cinquecentesco realizzato dai<br />
Lodron sui resti di una fortificazione<br />
romana. Il castello,<br />
oggi di proprietà della famiglia<br />
Zani che l’ha trasformato<br />
in una bella cantina che produce<br />
interessanti vini lavorando<br />
le uve delle campagne<br />
circostanti, è visitab<strong>il</strong>e. Particolarmente<br />
interessante, la<br />
volta michelangiolesca finemente<br />
affrescata ed <strong>il</strong> giardino<br />
d’inverno. Dagli spalti del<br />
castello si gode un panorama<br />
incantevole sul cuore della<br />
Vallagarina, una realtà che ha<br />
saputo coniugare lo sv<strong>il</strong>uppo<br />
industriale con la viticoltura.<br />
Dal castello si prosegue fino<br />
ad arrivare all’abitato di Noarna<br />
con <strong>il</strong> suo caratteristico<br />
centro storico con vecchi edifici<br />
rurali. Da qui si devia dalla<br />
strada principale (che porterebbe<br />
a Patone e, successivamente,<br />
ad Isera) per dirigersi<br />
verso l’abitato di Sasso: una
strada pianeggiante caratterizzata<br />
da alcuni capitelli votivi<br />
che attraversa magnifici<br />
vigneti.<br />
Da Sasso si discende verso <strong>il</strong><br />
fondovalle per arrivare a Nogaredo,<br />
<strong>il</strong> comune “gemello”<br />
di V<strong>il</strong>lalagarina, vista la loro<br />
vicinanza. Qui merita attenzione<br />
(e una visita) <strong>il</strong> ricco<br />
Palazzo Lodron, famoso per<br />
essere stato sede del tribunale<br />
d’inquisizione che nel 1647<br />
tenne uno degli ultimi processi<br />
alle streghe in Trentino,<br />
con la condanna di quattro<br />
donne del posto con l’accusa<br />
di aver dato la morte a bestiame,<br />
ba<strong>mb</strong>ini, adorato Satana<br />
e causato malattie. Il palazzo<br />
è ancora di proprietà della fa-<br />
miglia Lodron, uno dei casati<br />
più importanti del Trentino,<br />
estesosi anche in Austria, do-<br />
ve Paride Lodron fu a lungo<br />
arcivescovo di Salisburgo. Il<br />
palazzo è disposto su tre lati:<br />
un lungo corpo centrale e due<br />
ali. Nelle sale del palazzo fu<br />
ospitato anche Wolfang Amadeus<br />
Mozart, che compose in<br />
onore dei Lodron diversi pezzi<br />
(oggi noti come Serenate<br />
Lodroniane), oltre ad immortalare<br />
in una delle sue opere<br />
più famose, <strong>il</strong> Don Giovanni,<br />
la celebre aria sul Marzemino,<br />
vino tipico della zona.<br />
In alto da sx: palazzo Lodron a Nogaredo; la chiesa di Santa Maria Assunta di<br />
V<strong>il</strong>lagarina; <strong>il</strong> portone d’ingresso della chiesa di Santa Maria Assunta; <strong>il</strong> centro<br />
storico di V<strong>il</strong>lalagarina. Sotto, una panoramica della Vallagarina da Castel<br />
Noarna. Nella pagina a fianco in alto, castel Noarna.<br />
l a p a s s e g g i a t a<br />
Estratto da piantina KOMPASS, Licenza n. 2-0107-VB<br />
6/2010<br />
7
8<br />
Nomine<br />
pubbliche,<br />
occasione<br />
mancata<br />
altra occasione mancata nella<br />
recente infornata provinciale<br />
di nomine pubbliche.<br />
Da sempre, si dice che su tutto<br />
dovrebbe fare premio la capacità<br />
professionale e l’esperienza<br />
quando si tratta di individuare i<br />
nuovi amministratori di società<br />
pubbliche. Peccato che ai propositi<br />
non seguano mai, o quasi,<br />
i fatti, preferendo proseguire<br />
sulla vecchia logica lottizzatoria<br />
tanto cara ai politici di governo<br />
della provincia di Trento.<br />
Così, via libera all’ennesima<br />
infornata di ex, tro<strong>mb</strong>ati, figli<br />
e amici di e pensionati di lusso<br />
che non si rassegnano al meritato<br />
riposo. Uno strapuntino<br />
agli “amici” non è stato negato a<br />
nessuno, a prescindere da tutto<br />
<strong>il</strong> resto. Che tale provvedimento<br />
sia rimasto indigesto a molti, è<br />
testimoniato anche dalla vivace<br />
polemica insorta tra i presidenti<br />
della Giunta e del Consiglio<br />
provinciale (non nuovi a sca<strong>mb</strong>i<br />
di fioretto), con <strong>il</strong> PD Kessler<br />
che ha criticato pesantemente<br />
la gestione di tutta la tornata di<br />
nomine da parte del governatore<br />
Dellai. Una polemica supportata<br />
dal fatto che la raffica di<br />
nuove nomine è avvenuta a ridosso<br />
della discussione in Consiglio<br />
provinciale della nuova<br />
legge in materia di norme per<br />
le nomine pubbliche proposta<br />
proprio dalla maggioranza del<br />
governatore Dellai. Letta tra le<br />
righe, si è trattato di uno sgarbo<br />
bell’e buono, che evidenzia come<br />
i rapporti tra le due anime<br />
della maggioranza di centrosinistra<br />
(<strong>il</strong> centro Upt di Dellai<br />
e la sinistra del PD) non siano<br />
così id<strong>il</strong>liaci.<br />
Rimane <strong>il</strong> fatto che ancora una<br />
volta si è persa un’importante<br />
occasione per fare entrare vere<br />
e fresche capacità provate<br />
ed indipendenti nelle aziende<br />
pubbliche locali. Per i prossimi<br />
tre anni, ex, tro<strong>mb</strong>ati, figli<br />
o amici di e pensionati di lusso<br />
saranno felici e contenti.<br />
f o r u m<br />
6/2010<br />
mi dica<br />
Gianni Bort<br />
Presidente Unat (Unione Albergatori del Trentino)<br />
Bene <strong>il</strong> turismo trentino,<br />
ma attenzione ai costi<br />
Gianni Bort, presidente<br />
dell’Unione albergatori del<br />
Trentino, come è andata la<br />
stagione invernale?<br />
La stagione invernale 2009-’10<br />
è andata bene, anche perché<br />
ha avuto <strong>il</strong> vantaggio di una Pasqua<br />
bassa che ha fac<strong>il</strong>itato <strong>il</strong><br />
prolungamento della stagione<br />
delle settimane bianche. Tutto<br />
<strong>il</strong> settore turistico trentino è<br />
andato bene, con presenze in<br />
aumento, segno che l’offerta<br />
è stata ben organizzata e ben<br />
equ<strong>il</strong>ibrata sul fronte dei prezzi.<br />
I turisti hanno speso di più o<br />
di meno?<br />
Abbiamo notato negli ultimi<br />
anni un incremento della contrattazione<br />
tra operatori e clienti,<br />
segno che i turisti stanno<br />
maggiormente attenti a quanto<br />
spendono, anche per gestire<br />
meglio le loro vacanze. Solo<br />
pochi anni fa, chi andava in vacanza<br />
non stava a contrattare su<br />
tutte le voci. Anche se ciò comporta<br />
per la categoria maggiore<br />
impegno, non vi è dubbio che<br />
<strong>il</strong> mercato sia cresciuto in tutte<br />
le sue componenti e chi viene<br />
da noi in vacanza lo fa a ragion<br />
veduta. Quanto alla capacità di<br />
spesa, le famiglie hanno contenuto<br />
le loro uscite tagliando sui<br />
giorni di vacanza più che sulla<br />
qualità dei servizi richiesti.<br />
Ciò spinge gli albergatori ad<br />
una maggiore concorrenza<br />
per accaparrarsi la clientela?<br />
In parte sì, ma un operatore<br />
serio sta ben attento ai propri<br />
margini operativi per non andare<br />
a rimetterci. Comunque,<br />
tutte le aziende hanno provveduto<br />
a diventare più efficienti<br />
in modo da comprimere i costi<br />
senza perdere nella qualità<br />
dell’offerta, che in molti casi è<br />
aumentata con la disponib<strong>il</strong>ità<br />
di nuovi servizi qualificanti.<br />
In questo settore si segnala<br />
l’aumento delle stelle alle<br />
strutture alberghiere...<br />
L’offerta turistica trentina si è<br />
sempre segnalata per una qualità<br />
medio alta della propria<br />
offerta: oltre <strong>il</strong> 70% degli alberghi<br />
possiede tre stelle, un 15%<br />
circa quattro o più, <strong>il</strong> restante<br />
è di categoria inferiore. Tutti<br />
gli imprenditori hanno investito<br />
per migliorare la propria<br />
offerta, spesso puntando sul<br />
f<strong>il</strong>one del benessere, dotando<br />
gli alberghi di palestre, saune,<br />
idromassaggi, ecc,. incontrando<br />
<strong>il</strong> gradimento della clientela.<br />
Anche gli investimenti in corso<br />
per realizzare nuove strutture<br />
a cinque stelle serviranno per<br />
innalzare l’offerta complessiva<br />
del turismo trentino.<br />
Negli ultimi anni come è<br />
ca<strong>mb</strong>iata la vacanza tipo?<br />
La tendenza è quella di ridurre<br />
i giorni di permanenza in una<br />
determinata località, per poi<br />
passare ad altre zone. Non si<br />
fanno più, come avveniva fino<br />
a dieci anni fa, due settimane<br />
di ferie in un unico posto, ma<br />
si preferisce fare tre-quattro<br />
giorni sul lago e altrettanti in<br />
montagna. In questi ultimi anni<br />
è poi cresciuta la tendenza del<br />
fine settimana lungo: dal giovedì-venerdì<br />
alla domenica-lunedì,<br />
magari più volte nel corso<br />
di un mese, anche per staccare<br />
con maggiore frequenza dallo<br />
stress cittadino tipico delle<br />
grandi metropoli.<br />
Unat ha svolto un’indagine<br />
sull’azione svolta dalle 14<br />
apt di a<strong>mb</strong>ito attive sul<br />
territorio provinciale. Cosa<br />
ne avete ricavato?<br />
La nostra struttura ha svolto<br />
un’indagine comparata sui b<strong>il</strong>anci<br />
delle Apt d’a<strong>mb</strong>ito e li ha<br />
interpolati ricavandone dati<br />
interessanti sull’efficacia ed<br />
efficienza di ciascuna azienda.<br />
Pur facendo le giuste tare alla<br />
ricerca (sia per dimensioni<br />
che per eventi straordinari), è<br />
emerso che ci sono Apt più valide<br />
di altre nella commercializzazione<br />
del prodotto turistico<br />
locale, altre più attente alla gestione<br />
delle risorse, altre ancora<br />
hanno risparmiato sulle iniziative<br />
accumulando una consistente<br />
massa di risorse liquide<br />
che andrebbero impiegate per<br />
valorizzare <strong>il</strong> sistema trentino,<br />
altre sono appesantite da eccessivo<br />
personale, altre ancora<br />
che hanno ancora un’incidenza<br />
troppo elevata dei contributi<br />
provinciali sul proprio b<strong>il</strong>ancio.<br />
Lungi dal fare una pagella<br />
di buoni e di cattivi, l’indagine<br />
che abbiamo svolto vuole essere<br />
uno strumento per migliorare<br />
l’efficienza di tutto <strong>il</strong> sistema<br />
turistico trentino.<br />
Peccato che alla<br />
presentazione dei dati, oltre<br />
all’assessore provinciale<br />
Mellarini, fosse presente<br />
solo un’apt...<br />
Mellarini ha sottolineato questo<br />
aspetto. Unat metterà comunque<br />
i dati a disposizione di tutti<br />
i soggetti interessati. In un periodo<br />
economicamente diffic<strong>il</strong>e<br />
come l’attuale è un obbligo per<br />
tutti spendere in modo efficiente,<br />
razionalizzando le risorse a<br />
disposizione. Se un’Apt riesce a<br />
svolgere bene <strong>il</strong> proprio lavoro<br />
spendendo meno, perché ciò<br />
non può essere fatto anche da<br />
altre aziende?
chi chi è chi<br />
roberto Castelli da Lecco,<br />
viceministro al dicastero<br />
delle infrastrutture e dei trasporti<br />
del Governo Berlusconi,<br />
discute sulle principali opere<br />
pubbliche che interesseranno<br />
<strong>il</strong> Trentino nei prossimi anni.<br />
Senatore Castelli, cosa dice<br />
del traforo ferroviario del<br />
Brennero?<br />
Si tratta di un’opera pubblica<br />
internazionale volta a migliorare<br />
i collegamenti ferroviari<br />
europei lungo <strong>il</strong> cosiddetto<br />
“Corridoio 1” che collega Palermo<br />
con Berlino. Un’opera<br />
pubblica fondamentale, che<br />
vede <strong>il</strong> governo impegnato per<br />
assicurare la sua realizzazione.<br />
Il traforo del Brennero rappresenta<br />
una parte dell’intero<br />
progetto di quadruplicamento<br />
della linea ferroviaria del Brennero,<br />
volto ad incrementare la<br />
capacità di trasporto merci su<br />
ferrovia dell’attuale linea. Per<br />
<strong>il</strong> traforo, che una volta completato<br />
sarà uno dei più lunghi<br />
tunnel al mondo, si stanno realizzando<br />
i lavori preliminari<br />
per saggiare la composizione<br />
delle rocce, in modo da arrivare<br />
ad una progettazione esecutiva<br />
senza sorprese, tale da dare<br />
tempi certi di realizzazione<br />
dell’opera a cantieri avviati.<br />
Sulla realizzazione del<br />
tunnel ferroviario nelle<br />
ultime settimane <strong>il</strong> governo<br />
austriaco se<strong>mb</strong>ra avere<br />
frenato...<br />
Credo che si tratti di una soluzione<br />
transitoria. L’Unione Europea<br />
ha messo a disposizione<br />
della nuova linea ferroviaria<br />
del Brennero ingenti risorse<br />
che rischiano di essere perse<br />
se non si avviano i lavori entro<br />
breve. C’è poi <strong>il</strong> finanziamen-<br />
to incrociato dell’Autostrada<br />
del Brennero che è vincolato<br />
alla realizzazione del tunnel.<br />
Prossimamente ci saranno degli<br />
incontri tecnici tra i due governi<br />
e credo che la situazione<br />
si potrà chiarire e sbloccare.<br />
Ritengo sia interesse reciproco<br />
di Italia e dell’Austria avere<br />
una rete di trasporti ferroviaria<br />
moderna ed efficiente.<br />
Il tracciato della nuova linea<br />
ferroviaria del Brennero sta<br />
suscitando malumori nelle<br />
popolazioni attraversate<br />
che temono di subire<br />
pesanti disagi...<br />
Personalmente ritengo queste<br />
preoccupazioni infondate.<br />
Queste erano presenti anche<br />
lungo <strong>il</strong> tracciato della linea<br />
ferroviaria ad alta velocità Torino-M<strong>il</strong>ano-Bologna-Roma-<br />
Napoli. Mi pare che a lavori<br />
ultimati tutti siano stati contenti<br />
e le opere di mitigazione<br />
realizzate lungo <strong>il</strong> tracciato siano<br />
pienamente soddisfacenti<br />
per le popolazioni interessate.<br />
Anche per la nuova linea del<br />
Brennero la progettazione è<br />
ancora agli inizi e c’è tutto <strong>il</strong><br />
tempo per introdurre opere<br />
di mitigazione e di difesa delle<br />
aree interessate al tracciato,<br />
che è in gran parte sotterraneo.<br />
Se ci sono problemi di tutela di<br />
una determinata zona, si possono<br />
realizzare trincee o tunnel<br />
artificiali per minimizzare<br />
ogni problema. La mia struttura<br />
ministeriale è comunque a<br />
disposizione di tutti i cittadini<br />
per arrivare ad una progettazione<br />
esecutiva che sia <strong>il</strong> più<br />
possib<strong>il</strong>e condivisa da tutti.<br />
Dalla ferrovia alla<br />
gomma: cosa succederà al<br />
progettato prolungamento<br />
f o r u m<br />
6/2010<br />
Roberto Castelli<br />
Viceministro alle infrastrutture e trasporti<br />
Le opere pubbliche secondo <strong>il</strong><br />
viceministro Castelli<br />
dell’autostrada della<br />
Valdastico in territorio<br />
trentino?<br />
L’autostrada Serenissima ha<br />
in mano la concessione per <strong>il</strong><br />
completamento del tracciato<br />
odierno Piovene Rocchette-<br />
Vicenza sia verso sud che verso<br />
nord. I lavori verso sud sono<br />
già a buon punto e entro<br />
qualche anno ci sarà un nuovo<br />
percorso che consentirà di alleggerire<br />
<strong>il</strong> traffico in una zona<br />
molto congestionata. Quanto<br />
al prolungamento verso nord<br />
la società concessionaria ha<br />
avviato le procedure di progettazione.<br />
Anche <strong>il</strong> Tar che era<br />
stato adito dalla provincia di<br />
Trento per bloccare i lavori ha<br />
negato la sospensiva, autorizzando<br />
<strong>il</strong> proseguimento della<br />
gara di progettazione europea.<br />
Personalmente, credo che <strong>il</strong><br />
completamento di questa arteria<br />
verso nord sia ut<strong>il</strong>e se non<br />
indispensab<strong>il</strong>e, sia per velocizzare<br />
lo sbocco verso i mercati<br />
dell’Europa centrale delle<br />
merci prodotte dal quadrante<br />
veneto, che per incrementare<br />
i flussi di traffico merci sulla<br />
linea del Brennero tramite l’interporto<br />
di Trento.<br />
I fautori del no alla<br />
Valdastico affermano che la<br />
struttura abbia un impatto<br />
a<strong>mb</strong>ientale notevolissimo...<br />
A quanto mi risulta, <strong>il</strong> tracciato<br />
tra Piovene Rocchette e<br />
lo sbocco in Trentino è quasi<br />
tutto in galleria e la struttura<br />
sarebbe presente in Trentino<br />
solo per qualche ch<strong>il</strong>ometro<br />
di tracciato, a seconda della<br />
zona di interconnessione prescelta<br />
con l’Autobrennero. Mi<br />
pare che i problemi a<strong>mb</strong>ientali<br />
odierni, specie in Valsugana,<br />
siano oggi ben più gravi della<br />
prospettata autostrada della<br />
Valdastico, che con un tracciato<br />
più breve contribuirebbe<br />
a ridurre i costi di trasporto e<br />
l’inquinamento a<strong>mb</strong>ientale.<br />
Grafica: QuiMedia<br />
9
10<br />
Trento d<strong>il</strong>agano gli accam-<br />
a pamenti abusivi di zingari.<br />
Oltre al campo storico di Ravina,<br />
sul territorio comunale<br />
nascono e muoiono periodicamente<br />
numerosi campi<br />
abusivi: da quello vicino alla<br />
Motorizzazione civ<strong>il</strong>e, a quello<br />
presso i campi sportivi delle<br />
Ghiaie, a quelli di Spini di<br />
Gardolo, agli spiazzi occupati<br />
vicino ai parchi urbani. Una<br />
situazione diffic<strong>il</strong>e da sostenere,<br />
sia per una mera questione<br />
estetica che per la vivib<strong>il</strong>ità<br />
delle zone interessate dai campi<br />
zingari abusivi, nei cui pressi<br />
fioccano cumuli di immondizia<br />
e di rifiuti organici.<br />
Per l’assessora comunale alle<br />
politiche sociali Violetta Plotegher,<br />
“la via per uscire da questa<br />
situazione è <strong>il</strong> superamento<br />
del tradizionale campo zingari<br />
(come quello di Ravina) per<br />
sostituirlo con delle microaree<br />
sparse sui diversi quartieri dove<br />
insediare nuclei omogenei<br />
di zingari”. In pratica, <strong>il</strong> comune<br />
concederebbe ai singoli clan<br />
delle aree di 1.000/1.500 metri<br />
quadri dotate dei servizi di base<br />
dove potere parcheggiare<br />
roulotte e camper. Per Plotegher<br />
“sarebbe una soluzione<br />
anche per radicare in città<br />
tutti quei clan di Sinti e Rom<br />
che vivono stab<strong>il</strong>mente in città<br />
da anni, che sono riusciti<br />
ad i<strong>mb</strong>occare una via di integrazione<br />
nel tessuto sociale<br />
mandando i figli alla scuola<br />
dell’obbligo”. Per l’amminis<br />
t r a z i o n e<br />
c o m u n a -<br />
le, quella<br />
delle microareesarebbe<br />
una<br />
soluzione<br />
intermedia<br />
tra la concessione<br />
di<br />
un alloggio<br />
pubblico e<br />
<strong>il</strong> perma-<br />
t r e n t o<br />
Microaree per gli zingari?<br />
n Fa discutere <strong>il</strong> progetto della giunta comunale di realizzare sul territorio una serie<br />
di aree da destinare ai singoli clan di zingari. Preoccupata la popolazione<br />
nere nel campo nomadi.<br />
In questo modo, gli attuali spazi<br />
del campo nomadi di Ravina<br />
(circa 4.000 mq) potrebbero<br />
essere ristrutturati e concessi<br />
ai singoli nuclei, mentre altre<br />
aree potrebbero essere realizzate<br />
nelle varie circoscrizioni.<br />
Aree e servizi che sarebbero<br />
concesse per un certo numero<br />
di anni dietro <strong>il</strong> pagamento di<br />
un canone.<br />
La proposta è stata immediatamente<br />
respinta dalle opposizioni<br />
in Consiglio comunale,<br />
bollandola come irricevib<strong>il</strong>e.<br />
Il capogruppo della Lega Nord<br />
Trentino Vittorio Bridi dice di<br />
“non capire perché l’amministrazione<br />
comunale di centro<br />
sinistra abbia così a cuore i<br />
problemi dei zingari che sostano<br />
in città. Trento ha già un<br />
campo nomadi: se ce ne sono<br />
troppi, questi possono trasferirsi<br />
altrove. Non è solo la città<br />
di Trento che deve farsi carico<br />
del problema degli zingari che<br />
sono in continua crescita”.<br />
Sulla proposta delle microaree,<br />
Bridi è drastico: “la Lega Nord<br />
e le altre opposizioni sono<br />
nettamente contrarie a questa<br />
proposta.<br />
Il comune<br />
non può<br />
sparpagliare<br />
i nomadi<br />
sui vari<br />
quartieri:<br />
si diffonderebbero<br />
sul<br />
territorio<br />
comunale<br />
i problemi<br />
che oggi<br />
v e n g o n o<br />
localizzati solo in determinate<br />
aree. Se poi <strong>il</strong> Comune insiste<br />
si questa proposta, noi<br />
chiederemo che i quartieri<br />
siano chiamati ad esprimersi<br />
con un referendum <strong>il</strong> cui<br />
risultato sia cogente per la<br />
giunta di centro sinistra”.<br />
Perché le opposizioni sono<br />
6/2010<br />
Sopra, alcuni campi nomadi abusivi presenti sul territorio comunale<br />
A sx, l’assessora alle attività sociali del comune di Trento, Violetta Plotegher, e <strong>il</strong><br />
capogruppo della Lega Nord Trentino, Vittorio Bridi<br />
così nette nel dire no alle microaree?<br />
“Prima di dare risposte<br />
ai problemi residenziali<br />
degli zingari, l’amministrazione<br />
comunale dovrebbe dare risposte<br />
alle numerose famiglie,<br />
comprese le tantissime giovani<br />
coppie, che aspettano da anni<br />
di trovare la loro prima casa”<br />
dice Bridi secondo cui “non si<br />
possono dare aree agli zingari<br />
quando queste non ci sono<br />
nemmeno per le cooperative<br />
ed<strong>il</strong>izie. Quindi prima i residenti,<br />
poi gli zingari, sempre<br />
che questi vogliano stare qui”.
o t a l i a n a<br />
6/2010<br />
La fluitazione<br />
n Fino al 27 giugno mostra al Museo<br />
degli usi e costumi di San Michele<br />
La pratica della fluitazione,<br />
ovvero <strong>il</strong> trasporto dei tronchi<br />
degli alberi tagliati ricorrendo<br />
alla corrente di fiumi e<br />
torrenti, è <strong>il</strong> tema della mostra<br />
“Un fiume di legno” allestita<br />
presso le sale espositive del<br />
Museo degli usi e costumi di<br />
San Michele all’Adige.<br />
La mostra, che sarà itinerante<br />
lungo <strong>il</strong> percorso storico di<br />
trasporto del legname dai boschi<br />
trentini fino alla laguna<br />
di Venezia dove la Serenissima<br />
usava <strong>il</strong> legno delle foreste<br />
locali per costruire la città<br />
e <strong>il</strong> suo immenso arsenale, si<br />
avvale di un percorso di pannelli<br />
informativi, disegni ed<br />
immagini che percorre tutto<br />
<strong>il</strong> ciclo di lavorazione del legno:<br />
dal taglio degli alberi, alla<br />
prima lavorazione nelle segherie<br />
della zona, al trasporto<br />
via torrente o via fiume fino<br />
a destinazioni anche molto<br />
lontane.<br />
La mostra organizzata in collaborazione<br />
tra <strong>il</strong> Museo di<br />
San Michele e <strong>il</strong> Parco di Paneveggio<br />
racconta la storia<br />
del legname che dalle valli del<br />
Primiero arrivava fino ai cantieri<br />
della laguna veneta ut<strong>il</strong>izzando<br />
i corsi d’acqua della<br />
zona. La Serenissima era<br />
grande ut<strong>il</strong>izzatrice di legno<br />
di qualità, sia per allargare <strong>il</strong><br />
perimetro urbano di Venezia<br />
infiggendo tronchi nella mel-<br />
ma del fondale della laguna<br />
per consolidare le fondazioni<br />
degli edifici, che per alimentare<br />
la fiorente attività dei<br />
cantieri navali per accrescere<br />
la propria potenza marina.<br />
La mostra riprende ed allarga<br />
l’iniziativa curata dal Parco di<br />
Paneveggio nel 1994 ispirata<br />
alle opere dell’artista Roswitha<br />
Asch (scomparsa nel Primiero<br />
quattro anni fa), che<br />
ritrasse paesaggi e manufatti<br />
ora perduti presenti lungo i<br />
corsi d’acqua del Vanoi, del<br />
Cismon e del Brenta. Un prezioso<br />
lavoro etnografico che<br />
fa rivivere un mondo scomparso.<br />
Nella mostra ampio spazio è<br />
dato anche alla vita, durissima,<br />
delle maestranze addette<br />
alla lavorazione del legname:<br />
dai “boschieri” impegnati<br />
nell’abbattimento delle<br />
piante, ai “menadàs” <strong>il</strong> cui<br />
incarico era di guidare <strong>il</strong> legname<br />
lungo i torrenti stretti<br />
ed impetuosi perché questo<br />
arrivasse fino al Cismon e poi<br />
al Brenta che sfociava in laguna,<br />
ai “zattieri” che erano<br />
incaricati di guidare <strong>il</strong> legname<br />
riunito in zattere lungo le<br />
acque del Brenta fino al porto<br />
delle Zattere di Venezia o al<br />
porto di Padova.<br />
Un viaggio molto interessante<br />
in un’epopea che pose le<br />
basi per <strong>il</strong> moderno sv<strong>il</strong>uppo.<br />
11
12<br />
v a l s u g a n a<br />
Pergine, rinasce via Maier<br />
n Inaugurati tra un grande pubblico i lavori di arredo urbano e la nuova fontana<br />
Grande festa popolare in<br />
quella che era la “contrada<br />
taliana” agli inizi del 1900 per<br />
festeggiare la conclusione dei<br />
lavori di arredo urbano in via<br />
Maier a Pergine.<br />
Una gran folla ha animato la<br />
strada fresca della nuova pavimentazione<br />
e dei nuovi arredi<br />
realizzati dall’amministrazione<br />
comunale. Tutti assieme<br />
per dimostrare <strong>il</strong> proprio attaccamento<br />
ad uno dei quartieri<br />
storici di Pergine, con in<br />
testa le famiglie più anziane<br />
della strada, evidentemente<br />
commosse per tanta gioia.<br />
Fino alla metà del secolo<br />
scorso, questa strada pulsava<br />
di attività artigianali, commerciali<br />
e manifatturiere che<br />
si svolgevano nei numerosi<br />
avvolti che sono realizzati al<br />
piano terra degli edifici che<br />
si affacciano sulla via. C’era <strong>il</strong><br />
fabbro, <strong>il</strong> maniscalco, <strong>il</strong> falegname,<br />
<strong>il</strong> macellaio, <strong>il</strong> moleta<br />
e tanti altri che con gli anni<br />
sono andati scomparendo.<br />
In questo angolo della borgata<br />
c’era dapprima la caserma<br />
delle truppe austriache, poi<br />
trasformata in ospedale m<strong>il</strong>itare<br />
durante la Grande Guerra<br />
e poi in edificio scolastico.<br />
Per <strong>il</strong> rifacimento dell’arredo<br />
urbano, <strong>il</strong> comune di Pergine<br />
ha investito 660.000 euro,<br />
mentre la Cassa rurale di Pergine<br />
per festeggiare i suoi 90<br />
anni d’attività ha finanziato<br />
con 30.000 euro i lavori di rifacimento<br />
della fontana, che<br />
presenta una vistosa modifica:<br />
<strong>il</strong> cesto di frutta in cima<br />
alla colonna centrale è stato<br />
sostituito da un vaso con una<br />
palla in pietra.<br />
Pergine, dubbi sul nuovo<br />
Palatenda<br />
n Interviene <strong>il</strong> “Pergine Attiva”<br />
Il comitato “Pergine Attiva”<br />
torna alla carica sulla realizzazione<br />
del nuovo Palatenda.<br />
I dubbi del comitato riguardano<br />
le dimensioni dell’opera<br />
progettata e finanziata dalla<br />
Provincia: dimensioni che<br />
comporterebbero un dirompente<br />
impatto a<strong>mb</strong>ientale,<br />
paesaggistico e urbanistico in<br />
un’area già molto congestionata.<br />
Pergine Attiva lamenta la<br />
scarsa trasparenza dell’ammi-<br />
nistrazione comunale attorno<br />
all’operazione: nonostante i<br />
ripetuti solleciti, non sono ancora<br />
noti i dati ufficiali attorno<br />
ai costi di realizzazione e,<br />
soprattutto, di gestione di una<br />
struttura capace di 2.000 posti<br />
e quali siano i vantaggi per la<br />
popolazione di Pergine, visto<br />
che la nuova opera porterà un<br />
deciso incremento di traffico<br />
nella zona che potrebbe essere<br />
<strong>il</strong> grimaldello per nuove<br />
strade e parcheggi.<br />
6/2010<br />
L’Acciaieria di<br />
acciaieria di Borgo,<br />
l’inquinamento ci sarebbe<br />
n Le analisi di Medici per l’a<strong>mb</strong>iente<br />
Inquinamento dell’Acciaieria<br />
di Borgo Valsugana, nuovo<br />
atto. Secondo le indagini a<strong>mb</strong>ientali<br />
condotte da Medici per<br />
l’a<strong>mb</strong>iente che hanno raccolto e<br />
fatto analizzare in un laboratorio<br />
tedesco specializzato alcuni<br />
campioni, l’inquinamento a<strong>mb</strong>ientale<br />
da parte dell’Acciaieria<br />
ci sarebbe e sarebbe pure grave.<br />
Tanto è bastato per riattizzare<br />
la polemica con la Giunta<br />
provinciale, secondo cui le indagini<br />
condotte da Medici per<br />
l’a<strong>mb</strong>iente sarebbero prive<br />
di fondamento, oltre che decisamente<br />
contrastanti con i<br />
risultati scaturiti dall’indagine<br />
condotta dall’Appa trentina.<br />
Quale è la reale situazione?<br />
Nel corso di una seduta straordinaria<br />
del Consiglio provinciale<br />
di Trento indetta su<br />
richiesta delle minoranze, le<br />
posizioni non sono ca<strong>mb</strong>iate,<br />
con la Provincia ferma a difendere<br />
i dati “ufficiali” sca-<br />
turiti dalle indagini dell’Appa<br />
e le opposizioni a supportare<br />
i dati presentati da Medici per<br />
l’a<strong>mb</strong>iente ritenuti più credib<strong>il</strong>i.<br />
Una seduta che ha scontentato<br />
i numerosi abitanti di<br />
Borgo venuti in delegazione<br />
ad assistere i lavori cons<strong>il</strong>iari.<br />
Intanto, dalla Procura della<br />
Repubblica di Trento che<br />
sta conducendo le indagini<br />
ci si attende una risposta che<br />
possa essere univoca per fare<br />
chiarezza. Proprio alla Procura,<br />
Medici per l’a<strong>mb</strong>iente ha<br />
consegnato i risultati dell’indagine<br />
condotta. Spetterà al<br />
magistrato valutare le due indagini<br />
e trarre adeguate conclusioni.<br />
Intanto, prosegue la polemica<br />
sulle metodologie dei controlli<br />
e sull’impiego della Forestale<br />
dello Stato da parte della Procura,<br />
dove si evidenzia una<br />
scarsa fiducia sugli organi provinciali<br />
deputati ai controlli.
v a l s u g a n a<br />
“Pedalata per la vita”<br />
n Successo per <strong>il</strong> tradizionale appuntamento solidale<br />
Tradizionale successo per<br />
la dodicesima edizione de<br />
“Pedalata per la vita” organizzata<br />
dall’A<strong>il</strong> Trentino che<br />
si è svolta per le strade di Pergine.<br />
L’associazione Onlus che lotta<br />
contro leucemie e linfomi<br />
organizza ogni anno la più<br />
importante manifestazione<br />
cicloturistica di solidarietà<br />
del Trentino.<br />
Quasi 4.000 gli iscritti che<br />
6/2010<br />
hanno preso parte alla gara<br />
che è decollata da viale<br />
dell’Industria. Oltre 500 i volontari<br />
espressione di una<br />
trentina di associazioni del<br />
volontariato trentino che curano<br />
gli aspetti logistici della<br />
manifestazione che prevede<br />
anche numerose attività di<br />
contorno.<br />
La manifestazione verte, oltre<br />
che sul circuito di gara,<br />
sugli ampi spazi del piazzale<br />
della caserma dei pompieri,<br />
dove sono allestiti gli stand<br />
dell’accoglienza, la cucina da<br />
campo, <strong>il</strong> palco per i numerosi<br />
spettacoli, i giochi per<br />
i ba<strong>mb</strong>ini, le strutture per <strong>il</strong><br />
pranzo di tutti i partecipanti<br />
della manifestazione ed altro<br />
ancora.<br />
Uno strumento fondamentale<br />
sia per la raccolta di fondi<br />
per alimentare l’attività delle<br />
associazioni che per diffondere<br />
conoscenza e consapevolezza<br />
attorno a queste<br />
patologie, per le quali c’è ancora<br />
molto da fare.<br />
La gara si è svolta su tre differenti<br />
percorsi con tragitti di<br />
8, 12 e 25 km a scelta: <strong>il</strong> primo<br />
attorno a Pergine, <strong>il</strong> secondo<br />
fino al colle di Tenna, <strong>il</strong> terzo<br />
un itinerario attorno ai laghi<br />
di Levico e Caldonazzo.<br />
Particolarmente graditi dai<br />
più piccoli (e dai loro genitori)<br />
i giochi gonfiab<strong>il</strong>i, la gimkana<br />
e la palestra di roccia.<br />
Per tutti, risate ed applausi<br />
per lo spettacolo di Supermario.<br />
13
14<br />
Durante la bella stagione, <strong>il</strong><br />
lago Smeraldo e <strong>il</strong> canyon<br />
del rio Sass sono la méta preferita<br />
per gli escursionisti alla<br />
ricerca di refrigerio.<br />
Seguendo l’emissario del lago<br />
si entra in un mondo fatato.<br />
L’incessante lavoro di erosione<br />
delle acque del rio hanno<br />
scavato la roccia calcarea ricavando<br />
un percorso sinuoso che<br />
a volte pare immergersi nella<br />
viva roccia. All’interno del canyon<br />
fac<strong>il</strong>mente visitab<strong>il</strong>e grazie<br />
alle comode attrezzature messe<br />
a disposizione degli escursionisti<br />
dalla locale Apt, si entra in<br />
un microcosmo naturalistico<br />
unico, passando attraverso organismi<br />
vegetali e fauna tipica<br />
di questo posto, che possiede<br />
una temperatura di molti gradi<br />
inferiore all’a<strong>mb</strong>iente esterno,<br />
dove la luce giunge in molti<br />
punti soffusa e tenue.<br />
Se<strong>mb</strong>ra di camminare al centro<br />
della terra, fintanto che non<br />
si raggiunge la fine del canyon,<br />
quando le rocce si aprono, le<br />
acque cessano di essere tumultuose<br />
e la luce entra agevolmente<br />
portando con sé <strong>il</strong><br />
calore del sole. Un posto da<br />
conoscere, anche perché la visita<br />
necessita solo di un paio<br />
d’ore per effettuare <strong>il</strong> percorso<br />
completo che avviene sempre<br />
per <strong>il</strong> tramite delle guide per<br />
prevenire eventuali situazioni<br />
di pericolo.<br />
v a l d i n o n<br />
Lago Smeraldo e canyon Sass<br />
n In estate <strong>il</strong> luogo è méta di fresche passeggiate tra spruzzi e rumori d’acqua che<br />
avvolgono gli escursionisti in un a<strong>mb</strong>iente unico<br />
6/2010<br />
Sopra, <strong>il</strong> lago Smeraldo. Sotto, in senso orario da sx, <strong>il</strong> canyon del rio Sass visto dall’alto; l’interno del canyon lungo <strong>il</strong><br />
percorso attrezzato; la fine del canyon; l’ìngresso del percorso nel centro del paese di Fondo
v a l d i n o n<br />
San romedio, luogo di culto<br />
n I comuni della Valle di Non chiedono <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio del sanutario che potrebbe<br />
passare anche tramite <strong>il</strong> ritorno dell’orso nel grande recinto<br />
comuni della Valle di Non so-<br />
I no d’accordo per r<strong>il</strong>anciare <strong>il</strong><br />
santuario di San Romedio e le<br />
aree limitrofe.<br />
A questo scopo, i comuni di<br />
Coredo, Romeno e Sanzeno,<br />
la provincia di Trento e l’Arcidiocesi<br />
hanno sottoscritto<br />
un protocollo d’intesa per la<br />
riqualificazione del santuario,<br />
con la Provincia a coprire<br />
l’80% delle spese attraverso la<br />
Soprintendenza per i beni storico-artistici.<br />
Un investimento<br />
di circa 4 m<strong>il</strong>ioni di euro spalmato<br />
su 4 anni per <strong>il</strong> restauro<br />
dello storico santuario di proprietà<br />
dell’Arcidiocesi e delle<br />
aree esterne, oltre che della via<br />
d’accesso. Il resto della spesa<br />
sarà coperto dall’Arcidiocesi e<br />
dalla Comunità di valle.<br />
Nel parcheggio a valle del<br />
santuario saranno realizzati i<br />
nuovi bagni a servizio dei nu-<br />
merosi turisti che visitano <strong>il</strong><br />
santuario. Sarà poi <strong>il</strong>luminato<br />
6/2010<br />
<strong>il</strong> percorso pedonale e la scalinata<br />
che portano al sacro edifico.<br />
Saranno anche restaurati<br />
gli affreschi dell’ottavo secolo<br />
e tutto <strong>il</strong> sacello di San Romedio,<br />
oltre che l’approntamento<br />
di pannelli esplicativi. Saranno<br />
risistemati anche la cappella di<br />
San Vig<strong>il</strong>io, l’esterno della cappella<br />
di San Giorgio, le scale<br />
esterne, la chiesa di San Romedio<br />
e <strong>il</strong> priorato di San Michele.<br />
Al comune di Sanzeno spetterà<br />
l’allestimento del servizio di<br />
bus navetta durante <strong>il</strong> periodo<br />
estivo.<br />
I sottoscrittori del protocollo<br />
d’intesa hanno anche discusso<br />
della presenza dell’orso, da<br />
tempo immemorab<strong>il</strong>e presenza<br />
fissa e attrazione del santuario,<br />
tanto che alcuni anni fa era<br />
stata allestita un’apposita area<br />
a valle del santuario. I comuni<br />
spingono per <strong>il</strong> ritorno della<br />
tradizione dopo la morte dei<br />
vecchi orsi, ma le associazioni<br />
a<strong>mb</strong>ientaliste si oppongono.<br />
Potrebbe essere l’occasione<br />
per dare una casa all’irrequieto<br />
orso Dino che i veneti non vogliono<br />
più ad Asiago?<br />
15
16<br />
Con la firma dell’atto fondativo<br />
avvenuta a Belluno,<br />
nasce ufficialmente la Fondazione<br />
interregionale “Dolomiti<br />
- Dolomiten - Dolomites - Dolomitis<br />
Unesco” <strong>il</strong> cui scopo<br />
sarà preservare e valorizzare <strong>il</strong><br />
patrimonio naturalistico costituito<br />
dal gruppo delle Dolomiti.<br />
Tre le regioni interessate con<br />
5 province: alla firma presso la<br />
sede della provincia di Belluno<br />
c’erano l’assessore al turismo<br />
con delega alla montagna della<br />
Regione Veneto, Marino Finozzi,<br />
l’assessore friulano Roberto<br />
Molinaro, <strong>il</strong> presidente della<br />
provinca di Belluno Gianpaolo<br />
Bottacin, la provincia di Bolzano<br />
con l’assessore all’a<strong>mb</strong>iente<br />
Michl Laimer, per <strong>il</strong> Trentino<br />
l’assessore Mauro G<strong>il</strong>mozzi,<br />
per la provincia di Udine <strong>il</strong> presidente<br />
Piero Fontanini e per<br />
quella di Pordenone <strong>il</strong> presidente<br />
Alessandro Siriani.<br />
Un evento senza dubbio storico,<br />
con cui ora la Fondazione<br />
può entrare nel vivo dell’attività<br />
a meno di un anno dalla<br />
proclamazione delle Dolomiti<br />
Patrimonio dell’Umanità avvenuta<br />
a Siviglia lo scorso 26 giugno<br />
2009.<br />
Non semplici i compiti della<br />
Fondazione, cui spetterà fare<br />
innanzitutto rete tra le diverse<br />
realtà territoriali interessate al<br />
progetto, valorizzando tutti gli<br />
aspetti presenti in questo territorio<br />
sicuramente vario per<br />
a<strong>mb</strong>iente, culture e popoli, dai<br />
friulani ai ladini ai ci<strong>mb</strong>ri, ai<br />
tedeschi. Compito della Fondazione<br />
sarà anche quello di<br />
costruire una via di sv<strong>il</strong>uppo<br />
che non si scontri con la mera<br />
conservazione del territorio e<br />
della natura, in modo da consentire<br />
la vita delle popolazioni<br />
che abitano questo territorio,<br />
sicuramente splendido dal<br />
punto di vista naturalistico, ma<br />
anche ostico per numerosi mesi<br />
all’anno.<br />
La neonata Fondazione decolla<br />
con un patrimonio iniziale<br />
v a l d i f i e m m e<br />
6/2010<br />
Dolomiti patrimo<br />
n Nata la Fondazione interregionale “Dolom<br />
Unesco” che dovrà valorizzare <strong>il</strong> patrimoni
nio Unesco<br />
iti - Dolomiten - Dolomites - Dolomitis<br />
o naturalistico che abbraccia <strong>il</strong> Nordest<br />
v a l d i f a s s a<br />
6/2010<br />
In alto <strong>il</strong> Sassolungo visto dal Col Rodella; sotto, a sx le Dolomiti di Brenta, a dx le torri del Vajolet<br />
di 70.000 euro, mentre 600.000<br />
euro saranno destinati al fondo<br />
di gestione per <strong>il</strong> primo anno di<br />
attività. I vertici della Fondazione<br />
saranno retti a rotazione<br />
tra i me<strong>mb</strong>ri fondatori: i primi<br />
3 anni saranno coperti da<br />
un rappresentante bellunese,<br />
mentre uno dei primi compiti<br />
della Fondazione sarà l’individuazione<br />
del direttore e del<br />
piano di gestione, cui spetterà<br />
di coinvolgere nel progetto innanzitutto<br />
le popolazioni del<br />
territorio.<br />
Secondo l’assessore Mauro G<strong>il</strong>mozzi<br />
che rappresenta <strong>il</strong> Trentino<br />
in seno alla Fondazione,<br />
“la nuova realtà sarà un’organizzazione<br />
snella e dinamica,<br />
che si avvarrà di tutte le risorse<br />
presenti sul territorio facenti<br />
capo agli enti territoriali interessati<br />
all’iniziativa senza per<br />
questo dovere creare una nuova<br />
struttura complessa e costosa.<br />
La Fondazione può e deve<br />
diventare lo strumento con cui<br />
le tre regioni e le cinque pro-<br />
vince interessate possano dialogare<br />
ed interagire meglio tra<br />
loro, anche per attivare concretamente<br />
quella politica per<br />
la montagna di cui si è sempre<br />
parlato”.<br />
L’aver portato le Dolomiti<br />
all’interno dei patrimoni<br />
dell’Unesco costituisce un formidab<strong>il</strong>e<br />
volano per i territori<br />
interessati: secondo G<strong>il</strong>mozzi<br />
“sicuramente le Dolomiti saranno<br />
uno dei punti di forza<br />
di tutta la comunicazione a<strong>mb</strong>ientale<br />
e turistica. Le Dolomiti<br />
sono un qualcosa di unico a<br />
livello mondiale e come tale<br />
sono state sempre studiate e<br />
visitate. Ora, la dichiarazione<br />
dell’Unesco costituirà un ulteriore<br />
impulso per la loro conoscenza<br />
internazionale e spetta<br />
alla Fondazione farla conoscere<br />
ed apprezzare al meglio, specie<br />
in vista di un altro evento mondiale<br />
come quella dell’Expo di<br />
M<strong>il</strong>ano che attirerà visitatori da<br />
ogni angolo del Mondo. Un’occasione<br />
da non mancare”.<br />
17
18<br />
lavori di arredo urbano sul<br />
I Lungoleno sono finalmente<br />
iniziati per dare ai cittadini<br />
di Rovereto amanti delle passeggiate<br />
al fresco un percorso<br />
finalmente confortevole e sicuro.<br />
Nel tratto compreso tra via<br />
Circonvallazione e <strong>il</strong> ponte in<br />
ferro battuto che collega via<br />
Calcinari sarà rifatto <strong>il</strong> fondo<br />
stradale in mattoncini di cemento<br />
rialzata rispetto all’attuale<br />
lastra in cemento ormai<br />
sconnessa in più punti. Nuovo<br />
anche <strong>il</strong> parapetto: al posto di<br />
quello esistente in cemento<br />
ci sarà una nuova ringhiera in<br />
ferro battuto, uguale a quella<br />
già esistente sul lato sinistro<br />
del torrente. La larghezza della<br />
passeggiata rimarrà invariata<br />
nel tratto tra via Dante e via<br />
Calcinari, mentre sarà allargata<br />
nel tratto settentrionale, tra<br />
via Dante e la passerella ciclopedonale<br />
in ferro battuto.<br />
Per consentire i lavori di riqualificazione,<br />
sono state rimosse<br />
le panchine esistenti, che saranno<br />
ripristinate a lavori terminati.<br />
Per garantire la sicurezza anche<br />
in orari serali, sarà rinnovata<br />
anche l’<strong>il</strong>luminazione per<br />
garantire adeguata visib<strong>il</strong>ità,<br />
mentre gli spazi verdi esistenti<br />
godranno di manutenzione<br />
straordinaria. Rimane invariata<br />
la fascia verde che separa la<br />
passeggiata dal sedime stradale<br />
dove scorre <strong>il</strong> traffico.<br />
Per la realizzazione dei lavori<br />
che impegnano 200.000 euro<br />
stanziati dal comune saranno<br />
necessari tre mesi: entro la fine<br />
v a l l a g a r i n a<br />
Passeggiata sul Lungoleno<br />
n Partiti i lavori di arredo urbano in un luogo molto frequentato dai rovretani<br />
Entro tre mesi nuovi parapetti e pavimentazione<br />
6/2010<br />
di luglio, si potrà passeggiare<br />
in totale sicurezza su entra<strong>mb</strong>e<br />
le sponde del torrente Leno,<br />
méta ideale per “sga<strong>mb</strong>ate”<br />
Vallagarina torna la zanzara tigre<br />
Il Lungoleno a Rovereto<br />
urbane, sia per sportivi che<br />
per tranqu<strong>il</strong>li cittadini, magari<br />
usciti con <strong>il</strong> proprio cane a fare<br />
la consueta passeggiatina.<br />
n Scattato l’allarme per <strong>il</strong> fastidioso insetto: ordinanze dei comuni per eliminare i ristagni d’acqua<br />
In Vallagarina è nuovamente<br />
scattato l’allarme zanzara tigre<br />
(Aedes Albopictus) grazie<br />
all’arrivo delle prime giornate<br />
calde che hanno favorito la<br />
schiusa delle uova.<br />
Nonostante la massiccia opera<br />
di disinfestazione<br />
operata dalle amministrazionicomunali,<br />
la presenza<br />
della zanzara tigre<br />
è ancora molto diffusa.<br />
L’anno scorso<br />
si è estesa fino a<br />
la<strong>mb</strong>ire la città di<br />
Trento, con i quartieri<br />
meridionali del<br />
capoluogo attaccati<br />
dalla zanzara tigre.<br />
Ciò che infastidisce<br />
è <strong>il</strong> virulento<br />
attivismo di questo<br />
insetto che, a differenza<br />
delle zanzare<br />
“tradizionali” attive<br />
solo all’i<strong>mb</strong>runire e<br />
La zanzara tigre<br />
di notte, punge anche di giorno,<br />
rendendo molto fastidiose<br />
le attività all’aperto e le cui<br />
punture sui malcapitati lasciano<br />
segni piuttosto lunghi<br />
da far guarire.<br />
Nel periodo compreso tra <strong>il</strong><br />
15 maggio e <strong>il</strong> 31 ottobre è<br />
fatto obbligo a tutti di evitare<br />
qualsiasi ristagno d’acqua<br />
(dalle caditoie ai sottovasi),<br />
svuotando sempre i contenitori<br />
di uso comune, introducendo<br />
nelle fontane or-<br />
namentali pesci larvivori o<br />
pastiglie specifiche di disinfettante.<br />
Si deve curare anche<br />
<strong>il</strong> perfetto stato di efficienza<br />
degli impianti irrigui e di tutti<br />
gli impianti idraulici. Tutti gli<br />
oggetti atti in qualche modo<br />
a fac<strong>il</strong>itare i ristagni<br />
d’acqua (come<br />
anche i copertoni<br />
lasciati all’aperto)<br />
devono essere svuotati<br />
e messi al riparo<br />
delle intemperie.<br />
Ai comuni tocca <strong>il</strong><br />
compito di provvedere<br />
di disinfestare<br />
<strong>il</strong> territorio con appositi<br />
trattamenti<br />
atti ad impedire <strong>il</strong><br />
proliferare dell’insetto.<br />
Per tutti sono previste<br />
sanzioni: da 25 a<br />
250 euro per i privati<br />
e da 50 a 500 euro<br />
per le aziende.
a l t o g a r d a<br />
Grandi manovre sul Garda<br />
n Con <strong>il</strong> federalismo demaniale Trentino, Veneto e Lo<strong>mb</strong>ardia avviano i contatti<br />
per la comune gestione del più grande lago italiano<br />
Dopo tante promesse,<br />
<strong>il</strong> federalismo demaniale<br />
è diventato una<br />
realtà e anche per la gestione<br />
del lago di Garda,<br />
<strong>il</strong> più grande dei laghi italiani,<br />
potrebbero esserci<br />
delle interessanti novità.<br />
Con l’approvazione della<br />
nuova legge, se le regioni<br />
rivierasche troveranno un<br />
accordo per la cogestione,<br />
lo Stato passerà <strong>il</strong> demanio<br />
del Garda agli enti<br />
locali, ovvero la provincia<br />
di Trento e le regioni<br />
Veneto e Lo<strong>mb</strong>ardia. Un<br />
traguardo che potrebbe<br />
essere a portata di mano,<br />
che consentirebbe di fare<br />
decollare in tutta la sua<br />
potenzialità di progetto<br />
di governo interregionale<br />
del Garda di cui gli enti<br />
interessati discutono da<br />
tempo.<br />
Strettamente legata al futuro<br />
della gestione interregionale<br />
del lago, è la decisione<br />
di pochi giorni fa<br />
di rinnovare per solo un<br />
anno <strong>il</strong> mandato all’attuale<br />
vertice di Ingarda Spa,<br />
l’Apt dell’alto Garda che<br />
si occupa della promozione<br />
turistica e dei prodotti<br />
locali. L’attuale presidente<br />
Enio Meneghelli è infatti<br />
dato in pole position<br />
per assumere la guida del<br />
Progetto interregionale<br />
del Garda che vede già ad<br />
un buon punto l’accordo<br />
di gestione tra gli enti<br />
territoriali che si affacciano<br />
sul bacino lacustre. A<br />
questo nuovo organismo<br />
andrebbe la competenza<br />
per la promozione turistica<br />
e non solo di tutto<br />
quanto è lago di Garda:<br />
un progetto dal respiro<br />
a<strong>mb</strong>izioso che potrebbe<br />
portare non pochi benefici<br />
a tutte le popolazioni<br />
interessate, visto che già<br />
6/2010<br />
Il lago di Garda visto dal satellite con la tecnica dei falsi colori<br />
oggi <strong>il</strong> lago attira schiere<br />
di turisti, in maggioranza<br />
dalla Germania e dal Benelux.<br />
Un territorio che<br />
spazia da un a<strong>mb</strong>iente<br />
prettamente alpino della<br />
parte a nord in quota a<br />
quella mediterranea della<br />
parte meridionale, con un<br />
paesaggio tra i più vari ed<br />
affascinanti.<br />
La scommessa della gestione<br />
unitaria del territorio<br />
gardesano passerebbe<br />
anche attraverso un migliore<br />
controllo a<strong>mb</strong>ientale,<br />
ad iniziare dall’annosa<br />
questione della costruzione<br />
di tante, troppe seconde<br />
case che consumano<br />
tantissimo territorio per<br />
essere occupate solo poche<br />
settimane all’anno.<br />
Di qui anche l’esigenza<br />
di una riqualificazione<br />
dell’offerta turistica che<br />
passi maggiormente attraverso<br />
strutture alberghiere<br />
di qualità.<br />
Intanto, attorno alla gestione<br />
di Ingarda Spa sono<br />
in corso le manovre per <strong>il</strong><br />
nuovo assetto di vertice di<br />
una delle più importanti<br />
aziende di promozione turistica<br />
del Trentino. Detto<br />
dell’attuale presidente<br />
Meneghelli, i nomi che<br />
circolano per la sua sostituzione<br />
sono quelli dell’ex<br />
assessore arcense all’industria<br />
Marco Benedetti<br />
e dell’albergatore rivano<br />
Gianni Zontini. Sulla successione<br />
del presidente e<br />
sulla gestione della stessa<br />
Ingarda Spa non mancano<br />
le polemiche, come quella<br />
sollevata dalla presidente<br />
Asat uscente Anna Perugini<br />
che ha fortemente criticato<br />
la gestione dell’Apt<br />
per non avere coinvolto<br />
nella gestione del anche<br />
gli altri comparti che vivono<br />
di turismo.<br />
19
20<br />
n Francesco Guardi a Palazzo Thun<br />
In concomitanza con l’apertura<br />
di Castel Thun, la mostra<br />
si propone di rimarcare la forte<br />
impronta lasciata dalla nob<strong>il</strong>e<br />
famiglia Thun nel tessuto artistico<br />
e culturale della città di<br />
Trento.<br />
Questo retaggio è<br />
si<strong>mb</strong>oleggiato dal<br />
palazzo urbano<br />
dei Thun, che nel<br />
1873 fu acquistatodall’amministrazionecomunale<br />
per stab<strong>il</strong>irvi<br />
<strong>il</strong> municipio. Parte<br />
integrante del<br />
palazzo è la Cap-<br />
pella Vantini,<br />
uno spazio<br />
monumentale<br />
recentemente<br />
restaurato e an-<br />
cora poco noto, che viene<br />
aperto al pubblico per la prima<br />
volta in questa occasione. Già<br />
dedicata a San Biagio, la cappella<br />
<strong>–</strong> da tempo sconsacrata<br />
n Alla scoperta dell’arte ad Ala<br />
La prima domenica di ogni<br />
mese, da maggio a sette<strong>mb</strong>re,<br />
dalle ore 14,30 alle 18,30<br />
<strong>il</strong> comune di Ala organizza una<br />
visita guidata alle bellezze artistiche<br />
del proprio centro storico,<br />
uno degli esempi di arte<br />
barocca tra i più significativi<br />
e meglio conservati del Tren-<br />
ALA CENTRO STORICO<br />
1 giugno<br />
2010<br />
tino.<br />
La città di Ala ha raggiunto<br />
<strong>il</strong> suo massimo splendore<br />
economico ed un intenso fermento<br />
culturale nel corso del<br />
TRENTO PALAZZO ThUN<br />
Fino<br />
al 18 luglio<br />
2010<br />
orario<br />
14.30-18.30<br />
a p p u n t a m e n t i & s p e t t a c o l i<br />
<strong>–</strong> prende oggi <strong>il</strong> nome dal suo<br />
progettista, l’architetto bresciano<br />
Rodolfo Vantini (1792-1856)<br />
che la eresse tra <strong>il</strong> 1833 e <strong>il</strong> 1835<br />
per volontà del conte Matteo<br />
Thun, ultimo abitante del palazzo.<br />
Nel “Santo in<br />
a d o r a z i o n e<br />
dell’Eucarestia”<br />
di Francesco<br />
Guardi (1712-<br />
1793) la critica<br />
ha riconosciuto<br />
uno dei vertici<br />
della pittura sacra<br />
del Settecento.<br />
Il dipinto fu<br />
orario<br />
10-18<br />
realizzato a Venezia<br />
per conto<br />
di un esponente<br />
della fami-<br />
glia Thun, presumib<strong>il</strong>mente<br />
Domenico Antonio, principe<br />
vescovo di Trento dal 1730 al<br />
1758. L’opera fu realizzata da<br />
Francesco Guardi in collaborazione<br />
con <strong>il</strong> fratello Antonio.<br />
Settecento grazie alla produzione<br />
e commercializzazione<br />
dei velluti di seta.<br />
I suoi sontuosi palazzi, dove<br />
soggiornarono regnanti ed<br />
artisti di tutt’Europa sono<br />
tutt’oggi testimonianza di<br />
quel periodo di grande fulgore.<br />
Le visite partono<br />
da piazza<br />
S. Giovanni<br />
dinanzi al<br />
m u n i c i p i o .<br />
La visita prevede<br />
anche<br />
l’ingresso a<br />
Palazzo De’<br />
Pizzini, sede<br />
del Museo del<br />
p i a n o f o r t e<br />
antico, dove<br />
si ascolterà anche un concerto<br />
realizzato su strumenti<br />
antichi dell’epoca di Mozart,<br />
Beethoven, Schubert, Chopin<br />
e Liszt, restaurati nel loro antico<br />
splendore dalla pianista<br />
Temenuschka Vesselinova<br />
che eseguirà delle sonate.<br />
6/2010<br />
n La grande lirica all’Arena di Verona<br />
Il Festival Lirico 2010<br />
dell’Arena di Verona, giunto<br />
quest’anno alla 88ª edizione,<br />
si svolge all’insegna di Franco<br />
Zeffirelli e <strong>il</strong> suo rapporto con<br />
l’Arena e la musica lirica.<br />
Tutti i titoli in cartellone<br />
quest’anno sono infatti firmati<br />
dal grande regista fiorentino:<br />
da Turandot<br />
di<br />
Giacomo<br />
P u c c i n i<br />
(18 giugno;<br />
1,<br />
16, 24, 30<br />
luglio; 13,<br />
20 agosto),<br />
Aida<br />
di Giuseppe<br />
Verdi<br />
(19, 25<br />
giugno; 3,<br />
8, 13, 18, 22, 25,<br />
27, 31 luglio; 8,<br />
10, 15, 17, 22, 26,<br />
29 agosto), Madama Butterfly<br />
di Giacomo Puccini (26 giugno;<br />
2, 9, 14, 17, 21, 28 luglio,<br />
6 agosto), Carmen di Georges<br />
Bizet (10, 15, 20, 23, 29 luglio;<br />
12, 18, 21, 24, 27 agosto), Il<br />
Trovatore di Giuseppe Verdi<br />
(7, 11, 14, 19, 25, 28 agosto).<br />
Ad aprire <strong>il</strong> Festival, <strong>il</strong> 6 giugno<br />
una serata d’eccezione<br />
che sarà trasmessa in diretta da<br />
RaiUno che si svolgerà all’insegna<br />
del bel canto nelle varie<br />
epoche e stagioni. La serata<br />
condotta da Antonella Clerici<br />
prevede la partecipazione di<br />
artisti come Lucio Dalla, Gianni<br />
Morandi, Riccardo Cocciante,<br />
Francesco Renga, la prestigiosa<br />
mezzosoprano inglese<br />
Katherine Jenkins e <strong>il</strong> Trio dei<br />
ARENA DI VERONA<br />
Fino<br />
al 29 agosto<br />
2010<br />
famosi “tenorini”, Gianluca<br />
Ginob<strong>il</strong>e, Ignazio Boschetto e<br />
Piero Barone. Inoltre, le opere<br />
del cartellone 2010 del Festival<br />
saranno le protagoniste della<br />
serata e saranno raccontate<br />
con naturalezza e rappresentate<br />
nel massimo del loro splendore,<br />
con le scene più famose<br />
e le più belle romanze grazie<br />
alle oltre 400 persone che saranno<br />
sul palco.<br />
Tornando al Festival, Nuovo<br />
è l’allestimento di Turandot,<br />
ideato appositamente per<br />
quest’edizione del festival;<br />
le altre quattro mises en scène<br />
(Aida, Madama Butterfly,<br />
Carmen, Il Trovatore) sono<br />
riprese di già famoseproduzio-<br />
orario<br />
21.15<br />
ni allestite per<br />
l’Arena di<br />
Verona.<br />
Q u a n t o<br />
alla decisione<br />
di<br />
ut<strong>il</strong>izzare<br />
un unico<br />
s c e n o -<br />
grafo per<br />
<strong>il</strong> Festival<br />
2010, si<br />
tratta di<br />
una sceltastra-<br />
ordinaria, visto che è la prima<br />
volta che la Fondazione Arena<br />
di Verona dedica un’intera<br />
stagione lirica ad un unico artista:<br />
anche per lo stesso Zeffirelli,<br />
è la prima volta che riceve<br />
un sim<strong>il</strong>e riconoscimento<br />
da un teatro. Un Festival che,<br />
probab<strong>il</strong>mente, sarà ricordato<br />
negli annali della Fondazione<br />
Arenza di Verona.<br />
Vuoi suggerir<br />
di successo?<br />
toimagazin
ci un evento<br />
Contattaci!<br />
e@athesia.it<br />
n Mostra a Riva del Garda<br />
Con la mostra “Le soglie della<br />
Natura”, centrata sulla<br />
narrazione della natura intesa<br />
come paesaggio, <strong>il</strong> Museo Alto<br />
Garda ha aperto la stagione<br />
espositiva 2010 all’insegna di<br />
un nutrito calendario di appuntamenti.<br />
Alle soglie del Novecento<br />
la pittura italiana<br />
si arricchisce<br />
di nuove<br />
Fino<br />
al<br />
complessi-<br />
tà: lo studio<br />
della luce<br />
diventa studio<br />
della<br />
forma. Lo<br />
spazio della<br />
figura e lo<br />
spazio della<br />
natura si<br />
incontrano<br />
nelle settantaesposte,<br />
tra cui opere di Segantini,<br />
Fornara, Ciolina.<br />
La narrazione della natura, inte-<br />
n Carlo Ciussi “Quadratura del cerchio”<br />
Il protagonista della 16ª edizione<br />
della mostra monografica<br />
nel Castello di Pergine<br />
Valsugana (Trento) è<br />
Carlo Ciussi, uno dei protagonisti<br />
dell’arte italiana del<br />
secondo ‘900 e tuttora attivo<br />
tra Udine <strong>–</strong> sua città<br />
natale <strong>–</strong> e M<strong>il</strong>ano,<br />
dove opera nel suo<br />
studio fin dalla metà<br />
degli anni ’60.<br />
È questa l’occasione<br />
per festeggiare<br />
gli 80 anni dell’artista<br />
con una grande<br />
esposizione, curata<br />
come sempre da<br />
Franco Batacchi,<br />
Theo Schneider e<br />
Verena Neff.<br />
La mostra<br />
c o m p r e n d e<br />
una ventina di<br />
sculture installate<br />
nel percorso<br />
tra le cinta murarie. Altrettanti<br />
dipinti di grandi dimensioni<br />
sono a<strong>mb</strong>ientati nelle sale del<br />
maniero medievale.<br />
ARCO PAL. PANNI RIVA MUSEO<br />
20 giugno<br />
PERGINE VALSUGANA CASTELLO<br />
Fino<br />
al 7 nove<strong>mb</strong>re<br />
2010<br />
a p p u n t a m e n t i & s p e t t a c o l i<br />
sa come paesaggio, ha da sempre<br />
interessato la ricerca artistica<br />
come fondale dell’opera o<br />
come soggetto offrendo spunti<br />
di osservazione sul rapporto tra<br />
esperienza artistica e dimensione<br />
umana. In particolare alle<br />
s o g l i e del Novecento la<br />
pittura<br />
2010<br />
orario<br />
9-18<br />
La mostra è corredata da un<br />
catalogo b<strong>il</strong>ingue (italianotedesco),<br />
che documenta tutte<br />
le opere esposte, fotografate<br />
in loco e contiene saggi critici<br />
di Franco Batacchi e Massimo<br />
Donà.<br />
Carlo Ciussi ha partecipato<br />
a numerose<br />
esposizioni internazionali.<br />
Tra queste,<br />
due edizioni della<br />
Biennale di Venezia<br />
(1964 e 1986), la<br />
Biennale di San Paolo<br />
del Bras<strong>il</strong>e (1967)<br />
e le Quadriennali<br />
di Roma del 1955 e<br />
del 1972. Tra i maggiori<br />
esponenti<br />
della seconda<br />
orario<br />
10-22<br />
italiana si arricchisce<br />
di nuove<br />
complessità:<br />
lo studio<br />
della luce<br />
diventa studio<br />
della<br />
forma.<br />
Lo spazio<br />
della figura<br />
e lo spazio<br />
della natura<br />
si incontrano<br />
nelle<br />
s e t t a n t a<br />
opere es-<br />
poste nelle sedi di Palazzo dei<br />
Panni ad Arco e al Museo Civico<br />
di Riva del Garda.<br />
a v a n g u a r d i a<br />
italiana del<br />
secolo scorso,<br />
Ciussi ha operato<br />
con straordinaria coerenza nel<br />
solco dell’astratto-concreto:<br />
un f<strong>il</strong>one che ha visto emergere<br />
le figure più rappresentative<br />
dell’arte italiana, nell’a<strong>mb</strong>ito<br />
6/2010<br />
n Luci ed o<strong>mb</strong>re<br />
del legno<br />
P resso<br />
lo spazio Klien<br />
di Borgo Valsugana è<br />
possib<strong>il</strong>e visitare la mostra<br />
“Luci ed o<strong>mb</strong>re del legno”,<br />
un evento culturale itinerante<br />
per l’Italia.<br />
Hermann Josef Runggaldier,<br />
Lara Steffe, Mario Iral, Vinznez<br />
Senoner, quattro artisti<br />
che, pure diversi nelle origini<br />
e nella crescita, raccontano<br />
di un’arte antica che non<br />
si è mai perduta, che, nella<br />
tipicità delle vallate alpine,<br />
vive ancora con grande forza<br />
e vivacità, in un rapporto<br />
intenso e vissuto con <strong>il</strong> proprio<br />
territorio.<br />
La mostra, attraverso 20 opere<br />
originali vuole rappresentare<br />
l’espressione artistica legata<br />
ad uno dei prodotti che più<br />
squisitamente caratterizzano<br />
la<br />
ore<br />
10-18<br />
BORGO VALSUGANA SPAZIO KLIEN<br />
Fino<br />
al<br />
13 giugno<br />
2010<br />
regione Trentino-Alto Adige<br />
quale è appunto <strong>il</strong> legno. Vuole<br />
essere un invito a scoprire<br />
un territorio attraverso le suggestioni<br />
e gli odori rimasti impressi<br />
nell’opera d’arte, resa<br />
contemplab<strong>il</strong>e, densa di significati<br />
allegorici ed emozionali.<br />
Un’idea nata dal Centro di<br />
Documentazione del Lavoro<br />
nei Boschi, sull’altopiano del<br />
Tesino, in Provincia di Trento,<br />
dove, ogni metà estate,<br />
28 artisti internazionali vengono<br />
invitati e, per una settimana,<br />
scolpiscono per le vie<br />
e le piazze di quattro paesi, a<br />
stretto contatto con la gente e<br />
i visitatori. Un modo innovativo<br />
per portare <strong>il</strong> legno e la sua<br />
scultura nel mondo.<br />
21
22<br />
c a s a d o l c e c a s a<br />
Cucine sempre più importanti<br />
n Nella suddivisione degli spazi abitativi, lo spazio destinato alla cottura cresce<br />
all’edizione 2010 di Eurocucina<br />
alla Fiera di M<strong>il</strong>ano le<br />
aziende del settore hanno presentato<br />
numerose proposte per<br />
l’a<strong>mb</strong>iente cucina.<br />
Il comune denominatore è<br />
costituito dagli spazi impiegati<br />
dall’a<strong>mb</strong>iente cucina,<br />
che crescono sensib<strong>il</strong>mente,<br />
facendo della cottura sempre<br />
più l’a<strong>mb</strong>iente principale di<br />
vita e di relazione della casa,<br />
con mob<strong>il</strong>i di un certo ingo<strong>mb</strong>ro<br />
declinati in strutture a<br />
parete e penisole. Molto gettonate<br />
le isole a centro stanza<br />
che raggruppano i fuochi<br />
e i lavelli, con un mob<strong>il</strong>e che<br />
integra cassetti e cassettoni<br />
di ogni foggia per contenere<br />
tutti gli accessori ut<strong>il</strong>i per cu-<br />
6/2010<br />
Veneta cucine “Vintage”<br />
Gicinque “Charme” Stosa cucine “Beverly biancospino”<br />
Copat “Caribe Piazza Duomo”<br />
cinare e non solo.<br />
Grande attenzione è data anche<br />
ai forni, con apparecchi<br />
spesso separati dai piani di<br />
cottura a gas o in vetroceramica,<br />
posti ad adeguata altezza<br />
su colonne. Anche per<br />
<strong>il</strong> reparto freddo si nota la<br />
tendenza alla crescita delle<br />
dimensioni degli apparecchi,<br />
con la sempre più massiccia<br />
presenza dei frigo a doppia<br />
porta (o americani) che integrano<br />
<strong>il</strong> reparto freddo e freezer<br />
con <strong>il</strong> dispenser per l’acqua<br />
e la produzione di cubetti<br />
di ghiaccio.<br />
Spazi cucina sempre più<br />
grandi e luminosi, resi talvolta<br />
eterei dai materiali impiegati,<br />
come trasparenze e vetri che<br />
donano classe all’a<strong>mb</strong>iente.
30<br />
Era nell’aria da qualche tempo<br />
e puntualmente si è avverata:<br />
è la crisi del mercato<br />
del vino, che negli ultimi mesi<br />
ha fatto registrare una brusca<br />
contrazione delle vendite e,<br />
conseguentemente dei prezzi,<br />
in questo probab<strong>il</strong>mente aiutato<br />
dalla nuova azione contro<br />
i consumi di alcool specie<br />
quando si è alla guida, pena <strong>il</strong><br />
ritiro della patente e la confisca<br />
dell’automob<strong>il</strong>e se si eccede<br />
troppo con i bicchieri.<br />
Il contraccolpo è stato avvertito,<br />
e forte, specie dalle cantine<br />
del mondo cooperativo locale,<br />
che negli anni scorsi, forti del<br />
buon mercato e di una politica<br />
sempre pronta a sostenere gli<br />
investimenti per nuove attrezzature<br />
e nuove acquisizioni,<br />
sono cresciute, forse troppo,<br />
con <strong>il</strong> risultato che, quando <strong>il</strong><br />
m o n d o a g r i c o l o<br />
6/2010<br />
Vino trentino: come uscire dall<br />
n Dopo gli investimenti a mani basse degli anni scorsi, <strong>il</strong> mercato oggi ha rallentato fort<br />
vento è girato, si sono trovate<br />
piene di debiti e le cantine piene<br />
di invenduto.<br />
Fin quando <strong>il</strong> mercato tirava e<br />
agli agricoltori erano liquidate<br />
rese di oltre 100 euro al quintale,<br />
nessuno o quasi nel mondo<br />
del vino cooperativo si è posto<br />
<strong>il</strong> problema di come affrontare<br />
i tempi di magra, ma si è<br />
proceduto con le politiche di<br />
espansione, ampliando la capacità<br />
produttiva in campagna<br />
e nelle cantine, spesso ricorrendo<br />
all’indebitamento bancario.<br />
Con <strong>il</strong> progressivo calo<br />
delle rese delle vendemmie che<br />
nell’ultima campagna ha fatto<br />
registrare una contrazione<br />
decisa, l’equ<strong>il</strong>ibrio di b<strong>il</strong>ancio<br />
di molte cantine sociali non<br />
ha più retto, con <strong>il</strong> risultato di<br />
fare esplodere l’indebitamento<br />
e forti problemi per la sussistenza<br />
di molte cantine, tra cui<br />
le più esposte risultano essere<br />
quella di Nomi e La-Vis.<br />
Mentre <strong>il</strong> vino cooperativo (che<br />
abbraccia oltre <strong>il</strong> 90% dell’enologia<br />
provinciale) naviga in<br />
acque perigliose, la viticoltura<br />
degli operatori privati prosegue<br />
senza evidenti scossoni, forse<br />
anche per <strong>il</strong> fatto di non poter<br />
disporre, rispetto alle cantine<br />
sociali, di canali di finanziamento<br />
agevolati o di adeguate<br />
coperture politiche.<br />
Per risollevare <strong>il</strong> mondo del vino<br />
cooperativo che fa registrare<br />
debiti per poco meno di 100<br />
m<strong>il</strong>ioni di euro, la Federazione<br />
trentina delle cooperative ha<br />
incaricato un esperto del settore<br />
quale Em<strong>il</strong>io Pedron, che<br />
ha presentato un suo piano di<br />
riorganizzazione e salvataggio<br />
delle cooperative vitivinicole.<br />
In cosa consiste <strong>il</strong> piano Pedron?<br />
Di fatto agisce su due<br />
livelli: uno sul piano di Cavit<br />
facendo emergere attività e<br />
plusvalenze oggi nascoste nelle<br />
pieghe dei b<strong>il</strong>anci del consorzio<br />
per trasferire a valle presso<br />
le cantine sociali socie ricchezza<br />
pro quota, mentre l’altro<br />
agisce sul risanamento delle<br />
singole cantine indebitate attraverso<br />
un piano di dismissioni<br />
p<strong>il</strong>otate.<br />
Sul fronte Cavit - <strong>il</strong> consorzio di<br />
secondo grado del mondo vitivinicolo<br />
cooperativo trentino
a crisi<br />
emente, creando forti problemi di b<strong>il</strong>ancio<br />
che fino ad oggi si è occupato<br />
prevalentemente di commercializzare<br />
sui mercati mondiali<br />
<strong>il</strong> vino prodotto dalle cantine<br />
sociali associate - <strong>il</strong> piano Pedron<br />
prevede la trasformazione<br />
del consorzio in una Spa<br />
commerciale, facendo emergere<br />
valori che oggi non figurano<br />
nel b<strong>il</strong>ancio del consorzio. In<br />
questo modo, alle 11 cantine<br />
socie verrebbe trasferita pro<br />
quota una partecipazione di<br />
almeno 10 m<strong>il</strong>ioni di euro ciascuna.<br />
A questo punto, le cantine<br />
socie potrebbero vendere<br />
una parte di queste quote per<br />
ridurre <strong>il</strong> loro indebitamento.<br />
Il governo di Cavit Spa dovrebbe<br />
essere garantito dalle cantine<br />
sociali tramite la stipula di<br />
alcuni accordi parasociali per<br />
la gestione del 51% del capitale<br />
sociale di Cavit Spa.<br />
Al livello delle cantine sociali,<br />
Pedron ha progettato un piano<br />
di razionalizzazione e dismissione.<br />
La più indebitata di tutte,<br />
la cantina La-Vis, dovrebbe<br />
tornare a concentrarsi solo sulla<br />
produzione di vino sul territorio<br />
provinciale, dismettendo<br />
le cantine extraprovinciali acquisite<br />
nel corso degli anni. La-<br />
Vis dovrebbe vendere anche <strong>il</strong><br />
ramo spumantistico di Cesarini<br />
Sforza (che potrebbe essere<br />
acquisito a Cavit per integrare<br />
la sua offerta spumantistica sui<br />
mercati internazionali con un<br />
marchio più forte dello stesso<br />
Cavit); lo stesso futuro si prospetta<br />
per <strong>il</strong> ramo commerciale<br />
di Casa Girelli, su cui gioca<br />
anche un importante riassetto<br />
urbanistico, visto che la società<br />
incorpora una vasta area ormai<br />
posta nel cuore residenziale nel<br />
quartiere della Clarina a Trento<br />
su cui si tra progettando una<br />
destinazione urbanistica residenziale<br />
con conseguente sensib<strong>il</strong>e<br />
rivalutazione del valore<br />
del terreno.<br />
Per la cantina di Nomi si prospetta<br />
una ristrutturazione del<br />
debito, oltre che una sua in-<br />
corporazione in Vivallis, strada<br />
su cui se<strong>mb</strong>ra avviata anche la<br />
vicina cantina di Aldeno allo<br />
scopo di fare una massa critica<br />
sufficiente in Vallagarina.<br />
Razionalizzazione con fusione<br />
anche per le cantine di Toblino<br />
che dovrebbe andare a nozze<br />
con l’Agraria di Riva del Garda.<br />
Quanto alle altre cantine (Roverè<br />
della Luna, Rotaliana Mezzolo<strong>mb</strong>ardo,<br />
Mori Colli Zugna,<br />
Isera ed Avio) continueranno<br />
sulla loro strada, così come lo<br />
farà <strong>il</strong> colosso di Mezzacorona<br />
assieme alla sua commerciale<br />
Nosio Spa.<br />
Pedron va anche oltre, affermando<br />
che oggi in Trentino la<br />
presenza di ben 14 cantine sociali<br />
(11 delle quali aderenti a<br />
Cavit) sono forse troppe e che è<br />
giusto provvedere ad uno sfoltimento<br />
per valorizzare meglio<br />
gli 1,2 m<strong>il</strong>ioni di quintali di uve<br />
prodotti dagli 8.100 ettari di vigneto<br />
che fanno capo a 8.000<br />
viticoltori soci delle cantine<br />
cooperative. Una razionalizzazione<br />
che potrebbe iniziare<br />
da subito nello sfoltire la parte<br />
amministrativa delle cantine<br />
sociali, accentrando i servizi<br />
in un’unica struttura. Azioni<br />
che potrebbero portare ad un<br />
risparmio di 15-20 m<strong>il</strong>ioni di<br />
euro all’anno, incrementando<br />
le liquidazioni agli agricoltori.<br />
La strategia punta anche sulle<br />
tipologie di vini su cui sv<strong>il</strong>uppare<br />
l’enologia trentina. Secondo<br />
Pedron è giunto <strong>il</strong> momento<br />
di ridurre la produzione<br />
di vitigni internazionali, puntando<br />
maggiormente sui cloni<br />
autoctoni per avere un migliore<br />
ritorno per i produttori.<br />
Infine una nota: la Federazione<br />
trentina delle cooperative è<br />
br<strong>il</strong>lata per non sapere “leggere”<br />
nei b<strong>il</strong>anci delle cantine socie<br />
ed intervenire con i mezzi a<br />
disposizione prima che la crisi<br />
deflagrasse. Davvero un cattivo<br />
esempio di come si gestisce un<br />
notevole patrimonio economico,<br />
sociale e d’immagine.<br />
m o n d o a g r i c o l o<br />
6/2010<br />
Mostra Vini Trentino 2010<br />
n Gran folla per <strong>il</strong> tradizionale evento<br />
enologico provinciale<br />
La “Mostra Vini del Trentino”<br />
2010 si è chiusa<br />
all’insegna del successo con<br />
numeri in crescita rispetto a<br />
quelli della passata edizione.<br />
Nei tre giorni della manifestazione<br />
sono stati quasi 4.000 i<br />
visitatori che hanno varcato<br />
la soglia del Teatro Sociale e<br />
dell’Enoteca provinciale di<br />
Palazzo Roccabruna.<br />
Tante le novità dell’edizione<br />
74 della mostra: accanto alle<br />
nuove aziende e a molte re-<br />
altà consolidate, sono stati<br />
protagonisti alcuni prodotti<br />
lanciati per la prima volta<br />
sul mercato ed etichette<br />
che rappresentano <strong>il</strong> meglio<br />
dell’enologia trentina.<br />
Oltre alle degustazioni dirette<br />
con le aziende presenti, cuore<br />
dell’evento, <strong>il</strong> pubblico è stato<br />
messo alla prova con molte<br />
altre attività inerenti i vitigni<br />
e i vini, che hanno registrato<br />
<strong>il</strong> tutto esaurito, come gli approfondimenti<br />
di cucina.<br />
31
32<br />
s a l u t e<br />
6/2010<br />
Viagra, attenzione agli abusi<br />
n Si diffonde l’uso in classi d’età sempre più giovani che non ne hanno alcun bisogno<br />
fisico. Registrati casi di intossicazione per abuso del farmaco<br />
Quando è arrivata sul mercato<br />
è stata un’autentica<br />
rivoluzione per migliaia di uomini<br />
(e delle loro compagne):<br />
la p<strong>il</strong>lola blu di Viagra ha risolto<br />
quasi per incanto numerosi<br />
problemi legati alla disfunzione<br />
erett<strong>il</strong>e masch<strong>il</strong>e. Ma ora,<br />
dopo anni di crescita tumultuosa<br />
di consumo del farmaco<br />
in tutto <strong>il</strong> mondo, si affacciano<br />
anche casi di abuso, specie<br />
tra i giovani, soggetti che del<br />
Viagra non avrebbero assolutamente<br />
bisogno, a meno che<br />
non si ritenga la p<strong>il</strong>lola blu<br />
buona per tutti gli usi, anche<br />
per uno sballo.<br />
Dopo 11 anni, la popolazione<br />
mondiale consuma qualcosa<br />
come 4 m<strong>il</strong>iardi di p<strong>il</strong>lole blu,<br />
aprendo le porte anche a numerosi<br />
tentativi - più o meno<br />
riusciti - di contraffazione del<br />
prodotto. Quello che preoccupa<br />
le autorità sanitarie è l’impiego<br />
sempre più diffuso da<br />
parte di fasce di popolazione<br />
che non ne hanno alcun bisogno<br />
fisiologico. Il fenomeno è<br />
marcato specie tra i giovani (e<br />
<strong>il</strong> recente caso d’intossicazione<br />
del chitarrista dei Tokio Hotel,<br />
Tom Kaulitz, ha portato alla<br />
ribalta l’argomento) che assumono<br />
una o più pasticche per<br />
vincere l’insicurezza da prestazione,<br />
assumendo <strong>il</strong> Viagra<br />
alla stregua di qualsiasi vitamina<br />
o integratore, ignari dei<br />
meccanismi delicati su cui va<br />
ad incidere <strong>il</strong> farmaco, capace<br />
sì di generare vistose erezioni,<br />
ma di generare effetti collaterali<br />
anche r<strong>il</strong>evanti a breve e<br />
lungo termine, come gli infarti<br />
al miocardio. Proprio le statistiche<br />
fotografano un’anomalo<br />
incremento degli infarti tra gli<br />
uomini sotto i 40 anni d’età. Se<br />
poi s’intreccia questo dato con<br />
<strong>il</strong> fatto che nella fascia d’età tra<br />
i 20 e i 40 anni d’età è sempre<br />
più frequente che i ragazzi as-<br />
sumono varie sostanze stimolanti<br />
o eccitanti, diventa molto<br />
probab<strong>il</strong>e lo scatenamento di<br />
concause derivanti dall’accumulo<br />
nell’organismo di queste<br />
sostanze, con gravi ripercussioni<br />
per la salute. Inut<strong>il</strong>e divertirsi<br />
con <strong>il</strong> Viagra in giovane<br />
età: a detta del fratello gemello<br />
di Kaulitz, B<strong>il</strong>l, “Tom, sotto<br />
l’effetto di tre, quattro pasticche<br />
di Viagra, vedeva doppie<br />
anche le ragazze”: proprio i<br />
classici effetti da sovradosaggio<br />
del farmaco, che comportano<br />
la doppia visione, nausea,<br />
vomito, cefalea, tachicardia<br />
e complicanze<br />
muscolari varie.<br />
Attenzione anche<br />
alla qualità<br />
delle confezioni<br />
acquistate: <strong>il</strong><br />
Viagra originale<br />
è un farmaco<br />
costoso e le numerose<br />
imita-<br />
zioni presenti soprattutto sul<br />
mercato virtuale della rete sono<br />
o depotenziate del principio<br />
attivo o delle vere e proprie<br />
bufale, p<strong>il</strong>lole placebo buone<br />
solo per darsi un po’ più di sicurezza<br />
psicologica ai maschi<br />
giovani sessualmente sani,<br />
ma probab<strong>il</strong>mente ansiosi per<br />
la loro scarsa esperienza. Ma<br />
è parimenti fac<strong>il</strong>e i<strong>mb</strong>attersi<br />
anche in copie con dosaggi<br />
maggiorati, esponendo gli ut<strong>il</strong>izzatori<br />
ai conosciuti effetti<br />
collaterali da sovradosaggio<br />
del farmaco.<br />
Gli esperti di settore che analizzano<br />
<strong>il</strong> comportamento dei<br />
ragazzi ritengono che buona<br />
parte del consumo di Viagra<br />
in età giovan<strong>il</strong>e sia tranqu<strong>il</strong>lamente<br />
eliminab<strong>il</strong>e solo con<br />
una maggiore consapevolezza<br />
di sé stessi, controllando<br />
l’ansia e l’insicurezza tipica<br />
dei giovani che iniziano a confrontarsi<br />
con l’altro sesso. Una<br />
questione più psicologica che<br />
meccanica. Inoltre, è sempre<br />
meglio sottolineare come un<br />
rapporto sessuale non deve<br />
essere <strong>il</strong> frutto di una programmata<br />
eccitazione farmacologica,<br />
ma <strong>il</strong> naturale ep<strong>il</strong>ogo di<br />
una pulsione ormonale spontanea<br />
corredata da adeguato<br />
corteggiamento della persona<br />
desiderata. Sempre che, ovviamente,<br />
qualcuno non ritenga<br />
l’erezione a comando l’unico<br />
sistema di raggiungimento del<br />
piacere, un piacere inevitab<strong>il</strong>mente<br />
destinato ad essere<br />
sempre meno coinvolgente ed<br />
emozionante.
m o n d o f a m i g l i a<br />
Mutui casa, interessi ballerini<br />
n Il Comitato consumatori del Trentino chiede alla Provincia di slegare i contributi<br />
provinciali dell’ed<strong>il</strong>izia abitativa agevolata dalle banche<br />
In questi giorni è partita la<br />
nuova campagna per l’ed<strong>il</strong>izia<br />
agevolata attivata dalla<br />
Provincia di Trento. Fino al 30<br />
giugno sarà possib<strong>il</strong>e avanzare<br />
domanda per la concessione<br />
di un mutuo agevolato per<br />
l’acquisto, risanamento e costruzione<br />
della prima casa.<br />
Un’operazione che mette in<br />
moto ingenti risorse finanziarie:<br />
la Provincia ha stanziato<br />
120 m<strong>il</strong>ioni di euro per le graduatorie<br />
del 2010, cosa che<br />
consentirà di attivare mutui<br />
per un controvalore di oltre<br />
210 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />
Tuttavia, in agguato ci sono alcune<br />
zone d’o<strong>mb</strong>ra, che <strong>il</strong> Comitato<br />
tutela dei consumatori<br />
di Trento ha evidenziato in<br />
una richiesta avanzata proprio<br />
alla Provincia, chiedendole<br />
maggiore chiarezza e trasparenza,<br />
per evitare di agevolare<br />
gli interessi solo di una parte,<br />
quella delle banche.<br />
Secondo quanto previsto oggi<br />
dalla normativa locale la<br />
Provincia definisce<br />
le tipologie di mutuo ammissib<strong>il</strong>i,<br />
<strong>il</strong> parametro di riferimento<br />
e lo spread massimo da<br />
applicare ai mutui: in pratica,<br />
condizioni e costi massimi.<br />
Il problema è che la fissazione<br />
di livelli massimi di costo e <strong>il</strong><br />
trasferimento di denaro direttamente<br />
dalla Provincia alle<br />
banche può dar luogo a meccanismi<br />
distorsivi del mercato:<br />
un mutuo di 150.000,00<br />
euro a tasso variab<strong>il</strong>e della<br />
durata di 15 anni, può costare<br />
sul libero mercato 1,73%* (Euribor<br />
1 mese 365 al 13.05.2010<br />
= 0,43% + spread 1,30%),<br />
mentre con contributo pubblico<br />
può arrivare a costare<br />
2,63% (Euribor 6 mesi 360 al<br />
13.05.2010 = 0,98% + spread<br />
1,65%).<br />
Le rappresentanze delle associazioni<br />
consumeristiche sono<br />
state ricevute dall’assessorato<br />
provinciale competente per<br />
valutare l’impianto normativo<br />
provinciale in materia ed<br />
in particolare, in previsione<br />
di una modifica, sulle condizioni<br />
economiche fissate<br />
con la delibera provinciale<br />
n. 806 del 09 apr<strong>il</strong>e<br />
2009, quella con cui ad<br />
oggi vengono fissate<br />
le condizioni a cui le Banche<br />
possono convenzionarsi con<br />
la Provincia. Per <strong>il</strong> Crtcu i contributi<br />
provinciali per l’ed<strong>il</strong>izia<br />
abitativa agevolata devono essere<br />
slegati dalle banche. Alla<br />
Banca non deve interessare se<br />
6/2010<br />
un soggetto ha o meno diritto<br />
ad un contributo pubblico. Le<br />
agevolazioni devono andare<br />
direttamente alle persone e<br />
non all’istituto finanziario.<br />
In dettaglio, le associazioni<br />
consumeristiche hanno chiesto<br />
alla Provincia di portare<br />
lo spread massimo all’1% (attualmente<br />
è 1,90% per i prestiti<br />
oltre 15 anni a tasso variab<strong>il</strong>e<br />
e al 2,10% sempre per<br />
prestiti oltre 15 anni a tasso<br />
fisso, però), imporre alle Banche<br />
l’offerta di un mutuo legato<br />
al tasso BCE invece che<br />
all’Euribor (come già a livello<br />
nazionale con la legge 2/2009,<br />
art. 2, co. 5) ed eliminare i tassi<br />
floor, in convenzione fissati<br />
a max 2,90% (tetto sotto <strong>il</strong><br />
quale <strong>il</strong> tasso del mutuo non<br />
può andare).<br />
L’obiettivo è quello di ridurre<br />
i margini ingiustificati di guadagno<br />
da parte degli istituti di<br />
credito, che a fronte dell’agevolazione<br />
provinciale, sono<br />
spesso tentate di incrementare<br />
le spese, con ciò danneggiando<br />
la collettività. Inoltre,<br />
prima di valutare la convenienza<br />
di un mutuo provinciale<br />
con i conseguenti limiti<br />
in fatto di reddito e di superficie<br />
abitab<strong>il</strong>e acquistab<strong>il</strong>e, è<br />
sempre opportuno consultare<br />
le sempre più numerose banche<br />
dati specializzate nei mutui<br />
immob<strong>il</strong>iari disponib<strong>il</strong>i in<br />
rete, dove è possib<strong>il</strong>e anche<br />
i<strong>mb</strong>attersi in condizioni finanziarie<br />
molto convenienti.<br />
Pari attenzione deve essere<br />
posta quando<br />
si acquista direttamente dal<br />
costruttore accollandosi pro<br />
quota <strong>il</strong> muto che questi ha<br />
acceso per finanziare la costruzione<br />
dell’immob<strong>il</strong>e: le<br />
condizioni pattuite potrebbero<br />
essere poco convenienti.<br />
33
34<br />
Baselga di Pinè da anni esi-<br />
a ste un punto di riferimento<br />
per <strong>il</strong> mondo dell’equitazione e<br />
per gli appassionati di cavalli:<br />
si tratta di Gd Farm ideato da<br />
Giuliano Dallapiccola.<br />
In un grande spazio, trova posto<br />
la scuderia per i cavalli dove<br />
si può tenere a pensione <strong>il</strong> proprio<br />
beniamino, che affittare<br />
per qualche ora o per qualche<br />
giorno un cavallo per un’escursione,<br />
sia in solitaria che scegliendo<br />
tra le tante proposte<br />
s p e c i a l e e q u i t a z i o n e<br />
Cresce la passione per i cavalli<br />
n Gd Farm, tutto al servizio dell’equitazione<br />
dal titolare. I cavalli affidati in<br />
pensione possono contare su<br />
cure giornaliere e su un vasto<br />
paddok dove scorrazzare liberamente<br />
per tenersi in piena<br />
salute.<br />
Particolare attenzione è posta<br />
all’addestramento del cavallo,<br />
fin dalla più tenere età, visto<br />
che GD Farm è anche un rinomato<br />
allevamento con successiva<br />
vendita di cavalli di razza<br />
Quarter.<br />
Punto qualificante di Gd Farm<br />
6/2010<br />
è la scuola di equitazione che<br />
è sempre più frequentata da<br />
persone di qualunque età, ma<br />
soprattutto giovani ed adolescenti<br />
che nel cavallo trovano<br />
un compagno serio ed affidab<strong>il</strong>e<br />
per fare sport e per trascorrere<br />
<strong>il</strong> tempo libero. Per i giovani<br />
è possib<strong>il</strong>e organizzare anche<br />
delle settimane a tema dedicate<br />
al mondo della scuola.<br />
Interessante è anche l’organizzazione<br />
di escursioni a cavallo<br />
sia sulla zona dell’altopiano di<br />
Redazione e amministrazione<br />
Athesia Druck Srl Tn<br />
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Athesia Trento - Tel. 0461 1731607<br />
Sig. Marco Costa<br />
Cell. 347 8188351<br />
IMPRESSUM<br />
IMPrESSUM<br />
Pinè che con destinazioni di<br />
maggior respiro, a testimonianza<br />
del fatto che <strong>il</strong> trekking a cavallo<br />
è sempre più richiesto dal<br />
pubblico. GD Farm organizza<br />
trekking di limitata difficoltà,<br />
alla portata anche di principianti,<br />
e itinerari più complessi,<br />
che si svolgono su più giorni di<br />
entusiasmanti cavalcate alla<br />
scoperta di una dimensione<br />
nuova del territorio.<br />
Venite a scoprire <strong>il</strong> mondo del<br />
cavallo GD Farm.
s p e c i a l e a n i m a l i d o m e s t i c i<br />
Il benessere degli amici quattrozampe<br />
n L’importanza della cura periodica e l’igiene dell’animale domestico<br />
La cura e l’igiene periodica<br />
del proprio animale domestico,<br />
cane o gatto, è molto importante<br />
e Salone Fido di Mezzocorona<br />
è a disposizione per<br />
dare ai propri beniamini tutte<br />
le attenzioni di cui abbisognano.<br />
Se non si può badare direttamente<br />
alla cura del proprio<br />
animale, meglio affidarsi ad un<br />
esperto. Le mani di Sabrina sono<br />
in grado di restituire bellezza,<br />
salute ed igiene al proprio<br />
animale.<br />
La nascita del salone di bellezza<br />
per animali si deve all’intraprendenza<br />
della giovane<br />
titolare, Sabrina, che si è inventata<br />
una professione dopo<br />
avere perso <strong>il</strong> suo precedente<br />
lavoro per una crisi aziendale.<br />
Vivere a contatto con gli animali<br />
era la sua aspirazione,<br />
magari fare anche l’allevatrice<br />
di cani, ma in carenza di spazio<br />
l’alternativa è stata posta<br />
sulla cura degli animali d’affe-<br />
6/2010<br />
zione. Ecco la nascita di Salone<br />
Fido, posto nel centro di Mezzocorona<br />
in via Dante Alighieri<br />
22H, in una zona fac<strong>il</strong>mente<br />
raggiungib<strong>il</strong>e con ampia disponib<strong>il</strong>ità<br />
di parcheggi, dove Sabrina<br />
presta la sua opera frutto<br />
della passione e di continui<br />
corsi di perfezionamento per<br />
offrire alla clientela le metodiche<br />
e i prodotti più aggiornati<br />
del momento.<br />
Nel Salone Fido si eseguono<br />
tolettatura di cani e gatti, taglio<br />
del pelo con forbice e stripping,<br />
bagni medicati per la cura<br />
di problemi sanitari al pelo<br />
su richiesta del veterinario.<br />
Il salone presta i servizi solo<br />
su appuntamento (dal martedì<br />
al venerdì), mentre al sabato è<br />
aperto con orario continuato.<br />
Il fatto di lavorare su appuntamento,<br />
consente ai proprietari<br />
di cani e gatti di portare i loro<br />
animali a farsi belli anche in<br />
orari insoliti.<br />
Il Salone Fido vi aspetta.<br />
35
36<br />
Il piacere di leggere...<br />
n Le proposte dell’editoria<br />
Per i tipi di Pr<strong>il</strong>uli & Verlucca, Oltre la<br />
Frontiera di Steve House è la prima pubblicazione<br />
italiana in assoluto di quello che,<br />
a detta di Reinhold Messner, è <strong>il</strong> miglior alpinista<br />
d’alta quota del mondo. Secondo<br />
Messner che cura la prefazione al volume,<br />
House ha un approccio diverso alle grandi<br />
vette, che parte dalla preparazione per raggiungere<br />
l’obiettivo. Numerose le immagini<br />
presenti nel volume.<br />
...e di vedere<br />
n In DVD dramma e commedie<br />
Hachiko (Lucky Red, 2009)<br />
è un f<strong>il</strong>m drammatico con<br />
protagonista un ottimo Richard<br />
Gere nei panni di un professore<br />
che al ritorno della scuola alla<br />
sera trova abbandonato un cane,<br />
Hachiko, che porta a casa.<br />
Basato su una storia vera di un<br />
cane fedele che accompagnava<br />
ogni mattina <strong>il</strong> suo padrone alla<br />
stazione ferroviaria e poi veniva<br />
a prenderlo alla sera, Hachiko<br />
scopre <strong>il</strong> dramma quando <strong>il</strong> suo<br />
padrone muore per un infarto<br />
all’università. Un f<strong>il</strong>m sulla<br />
fedeltà del mondo animale, <strong>il</strong><br />
particolare e profondo rapporto<br />
che si crea tra uomo e cane. Una<br />
grandissima storia d’amore e di<br />
devozione. Da vedere.<br />
Grazie all’Istituto Ci<strong>mb</strong>ro di Luserna,<br />
arrivano in libreria tre nuove favole<br />
b<strong>il</strong>ingui: Gli occhi del sole, Cerco amici<br />
e Voglio volare. Tre favole riccamente<br />
<strong>il</strong>lustrate realizzato per i ba<strong>mb</strong>ini della<br />
scuola primaria di Luserna che raccontano<br />
antiche favole altrimenti a rischio<br />
di estinzione. Un volumetto b<strong>il</strong>ingue<br />
(italiano-ci<strong>mb</strong>ro tedesco) bello da<br />
sfogliare e piacevole da raccontare ai<br />
più piccoli.<br />
Cheri (01 Distribution, 2009)<br />
è una romantica commedia<br />
a<strong>mb</strong>ientata agli inizi del ventesimo<br />
secolo a Parigi. L’a<strong>mb</strong>ientazione<br />
è tra le prostitute d’alto<br />
bordo che frequentano e intrattengono<br />
i rampolli aristocratici.<br />
Tra queste, Lea De Lonval (Michelle<br />
Pfeiffer) che nonostante<br />
sia ancora molto bella, si ritira<br />
dalla professione. Un giorno,<br />
una sua “collega” le chiede <strong>il</strong><br />
favore di “svezzare” <strong>il</strong> figlio<br />
Cherì e prepararlo alla vita da<br />
adulti. Ma tra i due nasce una<br />
forte passione reciproca, che si<br />
trasforma in una duratura relazione...<br />
Bella la sceneggiatura e<br />
curati i costumi d’epoca.<br />
l i b r i d v d m u s i c a<br />
6/2010<br />
Nella collana Quaderni di<br />
Archivio trentino, <strong>il</strong> Museo<br />
storico di Trento pubblica<br />
un nuovo contributo alla conoscenza<br />
della storia recente:<br />
Il Comitato provinciale di liberazione<br />
nazionale di Trento.<br />
Nel volume viene documentata<br />
l’attività del CLN di Trento<br />
nell’immediato secondo dopoguerra<br />
attraverso l’inventario<br />
del suo archivio depositato<br />
presso la Fondazione museo<br />
storico di Trento. Un contributo<br />
che porta nuova luce nella<br />
comprensione dei fatti della<br />
prima metà del secolo scorso.<br />
Cado dalle nubi (Medusa,<br />
2009) vede come protagonista<br />
<strong>il</strong> comico Checco Zalone<br />
che interpreta un giovane pugliese<br />
che sogna di diventare<br />
cantante. Per seguire <strong>il</strong> suo sogno,<br />
Checco lascia la casa di<br />
Polignano per andare a M<strong>il</strong>ano<br />
ospite del cugino Alfredo che<br />
convive da anni con un altro<br />
uomo. A M<strong>il</strong>ano, Checco conosce<br />
una bella ragazza, Marika,<br />
ma <strong>il</strong> colpo di fulmine è osteggiato<br />
dal padre di lei, segretario<br />
locale della Lega Nord. Dopo<br />
avere partecipato a vari provini,<br />
una telecamera rimasta accesa<br />
immortala <strong>il</strong> suo show che<br />
viene visto dalla responsab<strong>il</strong>e<br />
quando Checco ha già lasciato<br />
gli studi...<br />
n Novità CD<br />
Brahms the violin sonatas di<br />
Deutsche Grammophon propone<br />
la prima registrazione<br />
delle tre sonate (la 1, 2 e 3) di<br />
Johannes Brahms interpretate<br />
dalla celebre violinista Anne-<br />
Sophie Mutter accompagnata<br />
al pianoforte da La<strong>mb</strong>ert Orkis.<br />
Nel disco le sonate sono proposte<br />
in modo molto intimo e penetrante<br />
con una convincente<br />
interpretazione, dove ancora<br />
una volta emerge la particolare<br />
capacità espressiva di Mutter<br />
che nell’accompagnamento di<br />
Orkis trova una spalla estremamente<br />
ab<strong>il</strong>e. Una registrazione<br />
estremamente pulita e curata<br />
rende l’ascolto piacevole.<br />
Harp Dances di Decca propone<br />
l’ultimo lavoro dell’arpista<br />
italiana Floraleda Sacchi impegnata<br />
per valorizzare l’arpa<br />
e le partiture scritte per questo<br />
strumento da compositori latini.<br />
Nel disco sono contenuti<br />
anche due prime registrazioni<br />
mondiali per arpa: la Za<strong>mb</strong>ra<br />
Gitana di Ernesto Lecuona e<br />
la Danza de la Amapola di Joaquin<br />
Rodrigo. Completano <strong>il</strong><br />
disco la Suite of Dances di Carlos<br />
Salzedo, le Danzas Espagnolas<br />
di Enrique Granados, la<br />
Suite Espagnola di Isaac Albeniz<br />
e Song of the night di Carlos<br />
Salzedo. Una musicalità piacevole<br />
con registrazione curata.
m o n d o b a m b i n i<br />
Ba<strong>mb</strong>ini e <strong>il</strong> sole<br />
n Come esporre in sicurezza i piccoli fino a 5 anni ai raggi solari<br />
agiugno <strong>il</strong> caldo spinge inesorab<strong>il</strong>mente<br />
verso <strong>il</strong> mare,<br />
i laghi e le piscine. Cosa fare<br />
con i più piccoli per proteggerli<br />
adeguatamente contro le radiazioni<br />
solari?<br />
I raggi UVA e UVB sono nemici<br />
della pelle e possono causare<br />
alterazioni e danni cutanei<br />
come eritemi e scottature. I<br />
ba<strong>mb</strong>ini, in modo particolare,<br />
vanno protetti nei confronti<br />
delle scottature in quanto le<br />
ustioni solari, durante l’infanzia,<br />
possono esporre a un<br />
maggior rischio di tumori cutanei<br />
in età adulta.<br />
Prima di tutto evitare l’esposizione<br />
ai raggi solari diretti per<br />
i ba<strong>mb</strong>ini che hanno meno<br />
di 6 mesi. Fino a questa età, i<br />
piccoli vanno sempre tenuti<br />
all’o<strong>mb</strong>ra: la loro pelle infatti<br />
non è ancora fornita di meccanismi<br />
di difesa naturali (strato<br />
corneo e melanina).<br />
I più grandicelli possono permettersi<br />
qualche incursione<br />
fuori dall’o<strong>mb</strong>rellone, ma non<br />
vanno lasciati giocare troppo<br />
a lungo sotto <strong>il</strong> sole. Assolutamente<br />
da evitare, poi, le ore<br />
centrali della giornata, che sono<br />
le più cariche di raggi ultravioletti.<br />
Il momento di maggior<br />
irradiazione va infatti dalle<br />
undici del mattino alle tre del<br />
pomeriggio: in questa fascia<br />
oraria viene emesso <strong>il</strong> 50 per<br />
cento dei raggi ultravioletti di<br />
un’intera giornata. Durante i<br />
primi giorni di vacanza è consigliab<strong>il</strong>e<br />
coprire i bi<strong>mb</strong>i con una<br />
maglietta di cotone, per evitare<br />
che i raggi colpiscano direttamente<br />
la cute, non ancora<br />
pronta a difendersi. Indispensab<strong>il</strong>e<br />
per proteggersi dal sole è<br />
anche un cappellino, meglio se<br />
dotato di ampia visiera, in modo<br />
da riparare non solo la nuca<br />
ma anche <strong>il</strong> volto del ba<strong>mb</strong>ino<br />
(occhi, naso e labbra sono parti<br />
molto delicate). Importante<br />
l’applicazione di creme solari<br />
o creme proteggenti. In età pediatrica<br />
si raccomanda l’applicazione<br />
di prodotti, sotto forma<br />
di latte o crema, contenenti<br />
schermi fisici (ossido di zinco e<br />
di titanio), meglio tollerati dei<br />
f<strong>il</strong>tri chimici. Assicurarsi che <strong>il</strong><br />
fattore di protezione sia elevato<br />
(almeno 20-25), soprattutto<br />
se la cute del ba<strong>mb</strong>ino è particolarmente<br />
chiara o caratterizzata<br />
da lentiggini o angiomi.<br />
Infine, buona norma proteggere<br />
gli occhi con un buon paio<br />
di occhiali da sole.<br />
6/2010<br />
37
38<br />
m o n d o m o t o r i<br />
Suv per tutti: grandi e piccoli<br />
n Arrivano sul mercato le inedite Mini Countryman e Mitsubishi Asx. Rinnovata la<br />
Bmw X5 con piccoli dettagli nella carrozzeria e nuovi motori più potenti<br />
Nonostante i Suv siano odiati<br />
da frange di ecologisti<br />
estremisti e da schiere di amministratori<br />
pubblici, l’industria<br />
non cessa di proporre novità in<br />
questo segmento sempre più affollato.<br />
La classica Mini si prepara ad<br />
un’evoluzione della specie<br />
con l’arrivo della nuova versione<br />
Countryman che si va<br />
ad aggiungere a Mini e Mini<br />
Clubman. Due le differenze di<br />
fondo: la carrozzeria a cinque<br />
porte e la trazione integrale<br />
permanente con assetto rialzato.<br />
La nuova Mini Countryman<br />
propone un abitacolo finalmente<br />
degno di questo nome<br />
anche ai posti posteriori grazie<br />
all’allungamento del telaio,<br />
con spazio adeguato anche per<br />
<strong>il</strong> bagagliaio (<strong>il</strong> volume spazia<br />
da 350 a 1.170 litri). L’assetto<br />
è stato rialzato da terra per garantire<br />
una certa ag<strong>il</strong>ità anche<br />
sui terreni sconnessi, pur senza<br />
voler essere un Suv vero e<br />
proprio. La trazione integrale<br />
è disponib<strong>il</strong>e sui motori più<br />
potenti (entra<strong>mb</strong>i 1,6 litri: 184<br />
Cv della Cooper S a benzina e<br />
112 Cv della Cooper D a gasolio)<br />
e prevede un differenziale<br />
elettromagnetico al posteriore<br />
in grado di trasferire dal 50 al<br />
100% della coppia all’asse con<br />
maggiore aderenza. Numerosi<br />
i dispositivi elettronici di controllo<br />
presenti sulla vettura,<br />
che non cancellano <strong>il</strong> dinamismo<br />
tipico di un kart del modello<br />
normale.<br />
Mitsubishi, dopo l’esperienza<br />
di Outlander (disponib<strong>il</strong>e<br />
anche con i marchi Citroen e<br />
Peugeot), lancia un Suv di dimensioni<br />
contenute: ASX. Gli<br />
ingo<strong>mb</strong>ri di carrozzeria sono<br />
quelli di una vettura media<br />
del segmento C (quello della<br />
Vw Golf o della Opel Astra,<br />
reginette incontrastate della<br />
categoria), ma con un assetto<br />
più alto, in modo da rendere<br />
<strong>il</strong> posto di guida sopraelevato<br />
a tutto vantaggio della sicurezza<br />
e della visib<strong>il</strong>ità. Il frontale<br />
ripropone la calandra più<br />
recente di Mitsubishi, sim<strong>il</strong>e a<br />
quella di Lancer e Outlander,<br />
mentre la vettura si caratterizza<br />
per gli sbalzi anteriori e<br />
posteriori ridotti. ASX coniuga<br />
una buona abitab<strong>il</strong>ità interna<br />
per cinque passeggeri ad<br />
ingo<strong>mb</strong>ri contenuti, con una<br />
buona qualità delle finiture<br />
Mitsubishi Asx<br />
interne. Nella meccanica, ASX<br />
ripropone i temi di Outlander,<br />
mentre i motori sono due<br />
compatti 4 c<strong>il</strong>indri turbodiesel<br />
1,8 litri da 150 Cv e un benzina<br />
da 1,6 litri con 117 Cv.<br />
Novità anche ai piani alti del<br />
settore dei Suv, con l’arrivo<br />
della rinnovata X5 di Bmw. Le<br />
modifiche riguardano alcuni<br />
dettagli della carrozzeria volti<br />
ad aumentare la sportività del<br />
veicolo, come l’adozione di<br />
una nuova fanaleria anteriore<br />
e posteriore e un nuovo spoi-<br />
6/2010<br />
Mini Countryman<br />
ler posteriore. L’affinamento<br />
più importante<br />
è avvenuto<br />
sotto la carrozzeria,<br />
con una meccanica<br />
ancora più affinata<br />
e performante,<br />
volta ad incrementare<br />
le prestazioni<br />
contenendo consumi ed inquinamento.<br />
I motori sono<br />
totalmente rinnovati: due i<br />
benzina e due i diesel. Tra i<br />
primi, al vertice della gamma<br />
<strong>il</strong> performante V8 biturbo da<br />
4,4 litri con 407 Cv, seguito dal<br />
sei c<strong>il</strong>indri in linea da 3.0 litri<br />
sovralimentato con doppio<br />
turbo da 306 Cv. Nei diesel,<br />
un unico sei c<strong>il</strong>indri in linea<br />
da 3 litri con sovralimentazione<br />
a turbo singolo (245 Cv) e<br />
doppio (306 Cv e ben 600 Nm<br />
di coppia). Affinata anche la<br />
trazione integrale con minore<br />
inerzia nella ripartizione di<br />
coppia e totalmente nuovo <strong>il</strong><br />
ca<strong>mb</strong>io automatico a 8 rapporti<br />
di serie su tutti i modelli.<br />
Bassi i consumi: per <strong>il</strong> 3,0 litri<br />
diesel da 245 Cv i consumi<br />
medi d’uso dichiarati s’attestano<br />
a 7,5 litri/100 km.<br />
Bmw X5
a-22 e Polizia stradale<br />
n Firmata la nuova convenzione per<br />
garantire migliori controlli<br />
L<br />
’attività di vig<strong>il</strong>anza lungo<br />
i 313 km di tracciato<br />
dell’autostrada del Brennero<br />
è stata rivista con la firma<br />
di una convenzione tra la<br />
società e la Polizia stradale.<br />
Con la firma del documento<br />
da parte di Paolo Duiella<br />
(presidente di A22) e del<br />
prefetto Oscar Fioriolli (direttore<br />
centrale di tutti i corpi<br />
della Polizia di Stato) si<br />
pongono le basi per una rin-<br />
novata collaborazione, oltre<br />
ad essere la prima del suo<br />
genere tra le varie società<br />
autostradali attive in Italia.<br />
L’iniziativa porterà alla realizzazione<br />
della nuova caserma<br />
polstrada presso <strong>il</strong><br />
casello di Trento centro e i<br />
potenziamento delle pattugli<br />
in servizio lungo l’arteria,<br />
con l’obiettivo di ridurre ulteriormente<br />
l’indice di incidentalità<br />
che è già tra i più<br />
bassi d’Italia.<br />
In questo modo, le<br />
quattro sottosezioni<br />
di Polizia attive<br />
lungo <strong>il</strong> tracciato<br />
potranno organizzare<br />
controlli su tratte<br />
più brevi (40-50 km)<br />
e con maggior frequenza<br />
specie nelle<br />
aree di servizio.<br />
m o n d o m o t o r i<br />
6/2010<br />
39
40<br />
n L’asparago, re della tavola di<br />
primavera<br />
un prodotto diffuso in varie<br />
É zone del Trentino (Vallagarina,<br />
Alto Garda, Valsugana),<br />
ma è in valle dell’Adige e, in<br />
particolare, nei terreni sabbiosi<br />
intorno a Za<strong>mb</strong>ana che trova<br />
condizioni di sv<strong>il</strong>uppo ideali:<br />
è l’asparago del Trentino.<br />
Una specialità gastronomica<br />
che vanta un lungo legame con<br />
<strong>il</strong> territorio: le prime citazioni<br />
attendib<strong>il</strong>i risalgono agli inizi<br />
dell’Ottocento, quando in seguito<br />
all’annessione del Trentino<br />
al Regno italico, come<br />
conseguenza delle conquiste<br />
napoleoniche,<br />
furono<br />
pubblicati<br />
sulla rivista<br />
“Annali<br />
d e l l ’ a g r i -<br />
c o l t u r a<br />
del Regno<br />
d’Italia” alcuniarticoli<br />
dedicati<br />
ai prodotti<br />
locali.<br />
L’asparago bianco trentino<br />
appartiene a varietà importate<br />
da altre regioni europee o<br />
autoprodotte in zona a partire<br />
dal seme di queste. Coltivato<br />
in pieno campo, trae le sue<br />
particolari caratteristiche (delicatezza<br />
di gusto, tenerezza<br />
e sostanziale assenza di fibra)<br />
dalle condizioni pedoclimatiche<br />
in cui è coltivato e dalle<br />
stesse tecniche di produzione.<br />
Dell’asparago si ut<strong>il</strong>izza la<br />
parte superiore della pianta,<br />
<strong>il</strong> “turione” che è tanto più<br />
pregiato maggiore è l’assenza<br />
di colore. Proprio per questo<br />
motivo, sulle radici dell’asparago<br />
(le cosiddette “zampe”)<br />
vengono realizzati i caratteristici<br />
cumuli di terra (le “andane”)<br />
per consentire lo sv<strong>il</strong>uppo<br />
della pianta al riparo della luce<br />
del sole.<br />
L’Asparago di Za<strong>mb</strong>ana, che<br />
grazie all’impegno dell’amministrazione<br />
comunale ha ottenuto<br />
la De.Co. (denominazione<br />
comunale), è un asparago<br />
bianco con peculiari caratteristiche<br />
di delicatezza, tenerezza<br />
e assenza di fibra. Ciò è dovuto<br />
alle particolari condizioni cli-<br />
m a t i c h e ,<br />
del terreno<br />
e ai sistemi<br />
di coltivazione.<br />
I<br />
produttori<br />
del comune<br />
di Za<strong>mb</strong>ana<br />
<strong>–</strong> area cui è<br />
delimitata<br />
la denominazione<br />
- devono rispettare un preciso<br />
disciplinare di produzione<br />
per conseguire <strong>il</strong> marchio che<br />
attesta la genuinità e l’autenticità<br />
del prodotto a garanzia<br />
del consumatore. L’Asparago<br />
di Za<strong>mb</strong>ana è anche <strong>il</strong> primo<br />
asparago bianco ad essere inserito<br />
fra i prodotti dell’Arca di<br />
Slow Food.<br />
Molti dei produttori di asparagi<br />
trentini sono rappresentati<br />
dall’As.TA, Associazione asparagicoltori<br />
trentini, che riunisce<br />
e commercializza direttamente<br />
<strong>il</strong> prodotto dei propri<br />
iscritti.<br />
a t a v o l a<br />
6/2010<br />
Trota iridata su a<br />
n Una ricetta di stagione che sposa verdure e<br />
n Ingredienti (4 persone)<br />
600 gr di f<strong>il</strong>etti di trota<br />
iridata<br />
1 l di fondo di pesce<br />
asparagi<br />
1 l di acqua<br />
12 punte di asparagi bianchi<br />
2 cucchiai di zucchero<br />
1 limone<br />
30 gr di burro<br />
Marinata di asparagi<br />
100 ml di acqua di cottura<br />
degli asparagi<br />
30 ml di olio d’oliva<br />
30 ml di olio di semi d’uva<br />
1 cucchiaio di aceto di<br />
champagne<br />
sale e pepe macinati al<br />
momento<br />
3 baccelli di piselli tagliati a<br />
dadini<br />
1 pomodoro al forno tagliato<br />
a dadini<br />
1 uovo sodo tritato<br />
Spuma di salsa bolzanina<br />
2 cucchiai di olio d’oliva<br />
50 gr di scalogno tagliato fino<br />
100 ml di vino bianco secco<br />
15 grani di pepe nero<br />
5 tuorli d’uovo<br />
2 uova<br />
500 gr di burro schiarito<br />
<strong>il</strong> succo di due limoni<br />
scorza di un limone
a t a v o l a<br />
sparagi e spuma di salsa<br />
pesce del territorio<br />
n La ricetta<br />
Gli asparagi sono <strong>il</strong> piatto<br />
del momento, dato che <strong>il</strong><br />
loro periodo tipico di consumo<br />
è tra la fine di apr<strong>il</strong>e e l’inizio di<br />
giugno. In questa ricetta sono<br />
proposti in abbinamento con <strong>il</strong><br />
f<strong>il</strong>etto di trota iridata.<br />
n Preparazione<br />
Pelare le punte degli asparagi<br />
sbollentandole 10-15 minuti in<br />
acqua con sale, zucchero, succo<br />
di limone e un po’ di burro.<br />
Successivamente, marinare<br />
gli asparagi mescolando l’acqua<br />
di cottura, l’olio d’oliva,<br />
l’olio di semi d’uva e l’aceto di<br />
champagne per formare una<br />
marinata, insaporendola con<br />
sale e pepe, ricoprendo poi gli<br />
asparagi. Affogare per circa 6-7<br />
minuti i f<strong>il</strong>etti di trota nel fondo<br />
di pesce a 75°C.<br />
Per la spuma di salsa bolzanina,<br />
rosolare nell’olio d’oliva<br />
gli scalogni tagliati fini, bagnandoli<br />
con vino bianco. Aggiungere<br />
le spezie e fare ridurre<br />
lentamente a fuoco basso.<br />
Passare <strong>il</strong> fondo aromatizzato<br />
in un colino fino, sbattendolo<br />
con una frusta da neve insieme<br />
agli albumi e all’uovo in una<br />
ciotola di metallo, cuocendolo<br />
a bagnomaria a 70°C. La massa<br />
dovrebbe raddoppiare circa.<br />
Incorporare quindi <strong>il</strong> burro<br />
6/2010<br />
sciolto, ancora caldo, mescolando<br />
lentamente fino a creare<br />
un’emulsione omogenea. Insaporire<br />
con sale, zucchero, pepe<br />
bianco, succo e buccia di limone.<br />
Mettere <strong>il</strong> tutto in un sifone<br />
e fare riposare.<br />
Mescolare gli asparagi con<br />
l’uovo sodo, i dadini di pomodoro<br />
e i baccelli di piselli<br />
tagliati a dadini e disporli sui<br />
f<strong>il</strong>etti di trota, Guarnire con la<br />
spuma di salsa bolzanina.<br />
La ricetta è stata tratta dal volume<br />
St Hubertus la grande cucina<br />
internazionale di Norbert<br />
Niederkofler edito da Athesia.<br />
Il cuoco stellato propone le sue<br />
interessanti ricette culinarie,<br />
spaziando dalla cucina regionale<br />
a quella italiana ed internazionale.<br />
41
42<br />
m o d a & b e l l e z z a<br />
Moda mare: cosa mettere sul costume<br />
n Parei, tuniche, camicioni aperti: capi comodi e ut<strong>il</strong>i per l’eleganza fuori spiaggia<br />
6/2010<br />
D opo le ore di tintarella<br />
sulla spiaggia, si torna<br />
all’albergo o alla casa di vacanze.<br />
Ma come muoversi<br />
fuori dalla spiaggia senza essere<br />
fuori luogo?<br />
Parei, tuniche, camicioni<br />
aperti servono efficacemente<br />
allo scopo di coprire i corpi<br />
più o meno bruniti con un<br />
tocco di eleganza e di comodità,<br />
ut<strong>il</strong>i anche per fare una<br />
capatina nei negozi alla moda<br />
o per un veloce pranzo al<br />
ristorante.<br />
Tutti capi dove predominano<br />
i nuovi tessuti tecnici, rapidi<br />
da asciugare, diffic<strong>il</strong>i da<br />
stroppicciare anche se inf<strong>il</strong>ati<br />
senza tanti riguardi nella<br />
sacca da mare. Si può scegliere<br />
tra capi con alto indice<br />
di copertura e quelli che giocano<br />
sul vedo-non-vedo per<br />
fare balenare qualche prof<strong>il</strong>o<br />
sottostante. Anche per i colori<br />
c’è l’i<strong>mb</strong>arazzo della scelta,<br />
spaziando da quelli caldi<br />
a quelli acidi, così come per<br />
le fantasie o le tinte unite.
BENESSErE<br />
Capelli, lavare con<br />
cura e senza eccessiva<br />
frequenza<br />
Come e quando lavare i capelli<br />
dell’uomo senza rovinarli?<br />
Per avere un capello forte e<br />
lucente è necessario evitare<br />
lavaggi troppo frequenti e di<br />
applicare sul capello gel. La<br />
cosa migliore è lavarli non<br />
tutti i giorni e tenerli abbastanza<br />
corti, anche se la moda<br />
del<br />
momentopred<strong>il</strong>ige<br />
un<br />
taglio di<br />
tipo m<strong>il</strong>itare<br />
con<br />
capelli a<br />
spazzola.<br />
Q u a n d o<br />
li si lava,<br />
usare sempre uno shampoo<br />
delicato, seguito da una frizionatura<br />
del cuoio capelluto<br />
con un asciugamano. Se possib<strong>il</strong>e,<br />
specie quando fa caldo,<br />
evitare l’uso del phon, che fac<strong>il</strong>ita<br />
le seccature del capello<br />
e delle punte in particolare.<br />
Lo shampoo va scelto sulla<br />
base del tipo di capello di ciascuno,<br />
in modo da controllare<br />
anche l’eccesso di sebo.<br />
L’eventuale presenza di forfora<br />
si co<strong>mb</strong>atte agevolmente<br />
ut<strong>il</strong>izzando per due-tre lavaggi<br />
di seguito uno specifico<br />
shampoo antiforfora (ottimi<br />
quelli a base di aloe), ripetendo<br />
<strong>il</strong> trattamento ogni 3-4 lavaggi<br />
con shampoo delicati.<br />
SUDOKU<br />
assieme al viso e alle mani,<br />
<strong>il</strong> collo è la parte di corpo<br />
che più denota la bellezza di<br />
una donna.<br />
Quando si cura <strong>il</strong> volto, non si<br />
deve mai dimenticare di estendere<br />
<strong>il</strong> trattamento anche al<br />
collo. Un piccolo gesto che si<br />
tende a dimenticare, compromettendo<br />
così la bellezza di<br />
una parte fondamentale del<br />
corpo femmin<strong>il</strong>e, che viene<br />
valorizzato da scollature più o<br />
meno ampie.<br />
Per un collo bello a qualunque<br />
età è necessario curare questa<br />
parte del corpo già da giovani<br />
per contrastare l’azione d’invecchiamento<br />
precoce causata<br />
dai raggi solari. Assieme al viso<br />
e alle mani, questa è la parte<br />
del corpo che rimane scoperta<br />
quasi sempre durante l’anno.<br />
Se si vuole evitare antiestetiche<br />
macchie cutanee è sempre<br />
opportuno mettere una crema<br />
m o d a & b e l l e z z a<br />
6/2010<br />
Un collo giovane<br />
n Consigli per prevenire le chiazze scure e inestetismi<br />
protettiva, specie ai lati per<br />
prevenire le chiazze scure ai<br />
lati del collo. Tanto la pelle è<br />
chiara, più elevato deve essere<br />
<strong>il</strong> fattore di protezione.<br />
Nel caso che le macchie siano<br />
già comparse, si può evitare<br />
che peggiorino, ut<strong>il</strong>izzando<br />
creme schiarenti a base di acidi<br />
della frutta e di resveratrolo.<br />
Mattino e sera deve essere ut<strong>il</strong>izzata<br />
una crema antirughe: si<br />
può scegliere tra creme antios-<br />
sidanti, tonificanti, con o senza<br />
collagene e acido ialuronico.<br />
Per avere un effetto maggiore è<br />
opportuno associare le creme<br />
ad un massaggio manuale che<br />
hanno <strong>il</strong> vantaggio di tonificare<br />
maggiormente la pelle. Ut<strong>il</strong>e<br />
fare anche della ginnastica specifica<br />
per i muscoli del collo,<br />
consistenti in alcuni minuti di<br />
rotazione del collo prima in un<br />
senso e poi nell’altro e dall’alto<br />
in basso e viceversa.<br />
Soluzione del<br />
numero 04/2010<br />
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