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v a l d i n o n
San romedio, luogo di culto
n I comuni della Valle di Non chiedono il rilancio del sanutario che potrebbe
passare anche tramite il ritorno dell’orso nel grande recinto
comuni della Valle di Non so-
I no d’accordo per rilanciare il
santuario di San Romedio e le
aree limitrofe.
A questo scopo, i comuni di
Coredo, Romeno e Sanzeno,
la provincia di Trento e l’Arcidiocesi
hanno sottoscritto
un protocollo d’intesa per la
riqualificazione del santuario,
con la Provincia a coprire
l’80% delle spese attraverso la
Soprintendenza per i beni storico-artistici.
Un investimento
di circa 4 milioni di euro spalmato
su 4 anni per il restauro
dello storico santuario di proprietà
dell’Arcidiocesi e delle
aree esterne, oltre che della via
d’accesso. Il resto della spesa
sarà coperto dall’Arcidiocesi e
dalla Comunità di valle.
Nel parcheggio a valle del
santuario saranno realizzati i
nuovi bagni a servizio dei nu-
merosi turisti che visitano il
santuario. Sarà poi illuminato
6/2010
il percorso pedonale e la scalinata
che portano al sacro edifico.
Saranno anche restaurati
gli affreschi dell’ottavo secolo
e tutto il sacello di San Romedio,
oltre che l’approntamento
di pannelli esplicativi. Saranno
risistemati anche la cappella di
San Vigilio, l’esterno della cappella
di San Giorgio, le scale
esterne, la chiesa di San Romedio
e il priorato di San Michele.
Al comune di Sanzeno spetterà
l’allestimento del servizio di
bus navetta durante il periodo
estivo.
I sottoscrittori del protocollo
d’intesa hanno anche discusso
della presenza dell’orso, da
tempo immemorabile presenza
fissa e attrazione del santuario,
tanto che alcuni anni fa era
stata allestita un’apposita area
a valle del santuario. I comuni
spingono per il ritorno della
tradizione dopo la morte dei
vecchi orsi, ma le associazioni
ambientaliste si oppongono.
Potrebbe essere l’occasione
per dare una casa all’irrequieto
orso Dino che i veneti non vogliono
più ad Asiago?
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