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20 n Francesco Guardi a Palazzo Thun In concomitanza con l’apertura di Castel Thun, la mostra si propone di rimarcare la forte impronta lasciata dalla nobile famiglia Thun nel tessuto artistico e culturale della città di Trento. Questo retaggio è simboleggiato dal palazzo urbano dei Thun, che nel 1873 fu acquistatodall’amministrazionecomunale per stabilirvi il municipio. Parte integrante del palazzo è la Cap- pella Vantini, uno spazio monumentale recentemente restaurato e ancora poco noto, che viene aperto al pubblico per la prima volta in questa occasione. Già dedicata a San Biagio, la cappella – da tempo sconsacrata n Alla scoperta dell’arte ad Ala La prima domenica di ogni mese, da maggio a settembre, dalle ore 14,30 alle 18,30 il comune di Ala organizza una visita guidata alle bellezze artistiche del proprio centro storico, uno degli esempi di arte barocca tra i più significativi e meglio conservati del Tren- ALA CENTRO STORICO 1 giugno 2010 tino. La città di Ala ha raggiunto il suo massimo splendore economico ed un intenso fermento culturale nel corso del TRENTO PALAZZO ThUN Fino al 18 luglio 2010 orario 14.30-18.30 a p p u n t a m e n t i & s p e t t a c o l i – prende oggi il nome dal suo progettista, l’architetto bresciano Rodolfo Vantini (1792-1856) che la eresse tra il 1833 e il 1835 per volontà del conte Matteo Thun, ultimo abitante del palazzo. Nel “Santo in a d o r a z i o n e dell’Eucarestia” di Francesco Guardi (1712- 1793) la critica ha riconosciuto uno dei vertici della pittura sacra del Settecento. Il dipinto fu orario 10-18 realizzato a Venezia per conto di un esponente della famiglia Thun, presumibilmente Domenico Antonio, principe vescovo di Trento dal 1730 al 1758. L’opera fu realizzata da Francesco Guardi in collaborazione con il fratello Antonio. Settecento grazie alla produzione e commercializzazione dei velluti di seta. I suoi sontuosi palazzi, dove soggiornarono regnanti ed artisti di tutt’Europa sono tutt’oggi testimonianza di quel periodo di grande fulgore. Le visite partono da piazza S. Giovanni dinanzi al m u n i c i p i o . La visita prevede anche l’ingresso a Palazzo De’ Pizzini, sede del Museo del p i a n o f o r t e antico, dove si ascolterà anche un concerto realizzato su strumenti antichi dell’epoca di Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin e Liszt, restaurati nel loro antico splendore dalla pianista Temenuschka Vesselinova che eseguirà delle sonate. 6/2010 n La grande lirica all’Arena di Verona Il Festival Lirico 2010 dell’Arena di Verona, giunto quest’anno alla 88ª edizione, si svolge all’insegna di Franco Zeffirelli e il suo rapporto con l’Arena e la musica lirica. Tutti i titoli in cartellone quest’anno sono infatti firmati dal grande regista fiorentino: da Turandot di Giacomo P u c c i n i (18 giugno; 1, 16, 24, 30 luglio; 13, 20 agosto), Aida di Giuseppe Verdi (19, 25 giugno; 3, 8, 13, 18, 22, 25, 27, 31 luglio; 8, 10, 15, 17, 22, 26, 29 agosto), Madama Butterfly di Giacomo Puccini (26 giugno; 2, 9, 14, 17, 21, 28 luglio, 6 agosto), Carmen di Georges Bizet (10, 15, 20, 23, 29 luglio; 12, 18, 21, 24, 27 agosto), Il Trovatore di Giuseppe Verdi (7, 11, 14, 19, 25, 28 agosto). Ad aprire il Festival, il 6 giugno una serata d’eccezione che sarà trasmessa in diretta da RaiUno che si svolgerà all’insegna del bel canto nelle varie epoche e stagioni. La serata condotta da Antonella Clerici prevede la partecipazione di artisti come Lucio Dalla, Gianni Morandi, Riccardo Cocciante, Francesco Renga, la prestigiosa mezzosoprano inglese Katherine Jenkins e il Trio dei ARENA DI VERONA Fino al 29 agosto 2010 famosi “tenorini”, Gianluca Ginobile, Ignazio Boschetto e Piero Barone. Inoltre, le opere del cartellone 2010 del Festival saranno le protagoniste della serata e saranno raccontate con naturalezza e rappresentate nel massimo del loro splendore, con le scene più famose e le più belle romanze grazie alle oltre 400 persone che saranno sul palco. Tornando al Festival, Nuovo è l’allestimento di Turandot, ideato appositamente per quest’edizione del festival; le altre quattro mises en scène (Aida, Madama Butterfly, Carmen, Il Trovatore) sono riprese di già famoseproduzio- orario 21.15 ni allestite per l’Arena di Verona. Q u a n t o alla decisione di utilizzare un unico s c e n o - grafo per il Festival 2010, si tratta di una sceltastra- ordinaria, visto che è la prima volta che la Fondazione Arena di Verona dedica un’intera stagione lirica ad un unico artista: anche per lo stesso Zeffirelli, è la prima volta che riceve un simile riconoscimento da un teatro. Un Festival che, probabilmente, sarà ricordato negli annali della Fondazione Arenza di Verona. Vuoi suggerir di successo? toimagazin
ci un evento Contattaci! e@athesia.it n Mostra a Riva del Garda Con la mostra “Le soglie della Natura”, centrata sulla narrazione della natura intesa come paesaggio, il Museo Alto Garda ha aperto la stagione espositiva 2010 all’insegna di un nutrito calendario di appuntamenti. Alle soglie del Novecento la pittura italiana si arricchisce di nuove Fino al complessi- tà: lo studio della luce diventa studio della forma. Lo spazio della figura e lo spazio della natura si incontrano nelle settantaesposte, tra cui opere di Segantini, Fornara, Ciolina. La narrazione della natura, inte- n Carlo Ciussi “Quadratura del cerchio” Il protagonista della 16ª edizione della mostra monografica nel Castello di Pergine Valsugana (Trento) è Carlo Ciussi, uno dei protagonisti dell’arte italiana del secondo ‘900 e tuttora attivo tra Udine – sua città natale – e Milano, dove opera nel suo studio fin dalla metà degli anni ’60. È questa l’occasione per festeggiare gli 80 anni dell’artista con una grande esposizione, curata come sempre da Franco Batacchi, Theo Schneider e Verena Neff. La mostra c o m p r e n d e una ventina di sculture installate nel percorso tra le cinta murarie. Altrettanti dipinti di grandi dimensioni sono ambientati nelle sale del maniero medievale. ARCO PAL. PANNI RIVA MUSEO 20 giugno PERGINE VALSUGANA CASTELLO Fino al 7 novembre 2010 a p p u n t a m e n t i & s p e t t a c o l i sa come paesaggio, ha da sempre interessato la ricerca artistica come fondale dell’opera o come soggetto offrendo spunti di osservazione sul rapporto tra esperienza artistica e dimensione umana. In particolare alle s o g l i e del Novecento la pittura 2010 orario 9-18 La mostra è corredata da un catalogo bilingue (italianotedesco), che documenta tutte le opere esposte, fotografate in loco e contiene saggi critici di Franco Batacchi e Massimo Donà. Carlo Ciussi ha partecipato a numerose esposizioni internazionali. Tra queste, due edizioni della Biennale di Venezia (1964 e 1986), la Biennale di San Paolo del Brasile (1967) e le Quadriennali di Roma del 1955 e del 1972. Tra i maggiori esponenti della seconda orario 10-22 italiana si arricchisce di nuove complessità: lo studio della luce diventa studio della forma. Lo spazio della figura e lo spazio della natura si incontrano nelle s e t t a n t a opere esposte nelle sedi di Palazzo dei Panni ad Arco e al Museo Civico di Riva del Garda. a v a n g u a r d i a italiana del secolo scorso, Ciussi ha operato con straordinaria coerenza nel solco dell’astratto-concreto: un filone che ha visto emergere le figure più rappresentative dell’arte italiana, nell’ambito 6/2010 n Luci ed ombre del legno P resso lo spazio Klien di Borgo Valsugana è possibile visitare la mostra “Luci ed ombre del legno”, un evento culturale itinerante per l’Italia. Hermann Josef Runggaldier, Lara Steffe, Mario Iral, Vinznez Senoner, quattro artisti che, pure diversi nelle origini e nella crescita, raccontano di un’arte antica che non si è mai perduta, che, nella tipicità delle vallate alpine, vive ancora con grande forza e vivacità, in un rapporto intenso e vissuto con il proprio territorio. La mostra, attraverso 20 opere originali vuole rappresentare l’espressione artistica legata ad uno dei prodotti che più squisitamente caratterizzano la ore 10-18 BORGO VALSUGANA SPAZIO KLIEN Fino al 13 giugno 2010 regione Trentino-Alto Adige quale è appunto il legno. Vuole essere un invito a scoprire un territorio attraverso le suggestioni e gli odori rimasti impressi nell’opera d’arte, resa contemplabile, densa di significati allegorici ed emozionali. Un’idea nata dal Centro di Documentazione del Lavoro nei Boschi, sull’altopiano del Tesino, in Provincia di Trento, dove, ogni metà estate, 28 artisti internazionali vengono invitati e, per una settimana, scolpiscono per le vie e le piazze di quattro paesi, a stretto contatto con la gente e i visitatori. Un modo innovativo per portare il legno e la sua scultura nel mondo. 21
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