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lavori di arredo urbano sul
I Lungoleno sono finalmente
iniziati per dare ai cittadini
di Rovereto amanti delle passeggiate
al fresco un percorso
finalmente confortevole e sicuro.
Nel tratto compreso tra via
Circonvallazione e il ponte in
ferro battuto che collega via
Calcinari sarà rifatto il fondo
stradale in mattoncini di cemento
rialzata rispetto all’attuale
lastra in cemento ormai
sconnessa in più punti. Nuovo
anche il parapetto: al posto di
quello esistente in cemento
ci sarà una nuova ringhiera in
ferro battuto, uguale a quella
già esistente sul lato sinistro
del torrente. La larghezza della
passeggiata rimarrà invariata
nel tratto tra via Dante e via
Calcinari, mentre sarà allargata
nel tratto settentrionale, tra
via Dante e la passerella ciclopedonale
in ferro battuto.
Per consentire i lavori di riqualificazione,
sono state rimosse
le panchine esistenti, che saranno
ripristinate a lavori terminati.
Per garantire la sicurezza anche
in orari serali, sarà rinnovata
anche l’illuminazione per
garantire adeguata visibilità,
mentre gli spazi verdi esistenti
godranno di manutenzione
straordinaria. Rimane invariata
la fascia verde che separa la
passeggiata dal sedime stradale
dove scorre il traffico.
Per la realizzazione dei lavori
che impegnano 200.000 euro
stanziati dal comune saranno
necessari tre mesi: entro la fine
v a l l a g a r i n a
Passeggiata sul Lungoleno
n Partiti i lavori di arredo urbano in un luogo molto frequentato dai rovretani
Entro tre mesi nuovi parapetti e pavimentazione
6/2010
di luglio, si potrà passeggiare
in totale sicurezza su entrambe
le sponde del torrente Leno,
méta ideale per “sgambate”
Vallagarina torna la zanzara tigre
Il Lungoleno a Rovereto
urbane, sia per sportivi che
per tranquilli cittadini, magari
usciti con il proprio cane a fare
la consueta passeggiatina.
n Scattato l’allarme per il fastidioso insetto: ordinanze dei comuni per eliminare i ristagni d’acqua
In Vallagarina è nuovamente
scattato l’allarme zanzara tigre
(Aedes Albopictus) grazie
all’arrivo delle prime giornate
calde che hanno favorito la
schiusa delle uova.
Nonostante la massiccia opera
di disinfestazione
operata dalle amministrazionicomunali,
la presenza
della zanzara tigre
è ancora molto diffusa.
L’anno scorso
si è estesa fino a
lambire la città di
Trento, con i quartieri
meridionali del
capoluogo attaccati
dalla zanzara tigre.
Ciò che infastidisce
è il virulento
attivismo di questo
insetto che, a differenza
delle zanzare
“tradizionali” attive
solo all’imbrunire e
La zanzara tigre
di notte, punge anche di giorno,
rendendo molto fastidiose
le attività all’aperto e le cui
punture sui malcapitati lasciano
segni piuttosto lunghi
da far guarire.
Nel periodo compreso tra il
15 maggio e il 31 ottobre è
fatto obbligo a tutti di evitare
qualsiasi ristagno d’acqua
(dalle caditoie ai sottovasi),
svuotando sempre i contenitori
di uso comune, introducendo
nelle fontane or-
namentali pesci larvivori o
pastiglie specifiche di disinfettante.
Si deve curare anche
il perfetto stato di efficienza
degli impianti irrigui e di tutti
gli impianti idraulici. Tutti gli
oggetti atti in qualche modo
a facilitare i ristagni
d’acqua (come
anche i copertoni
lasciati all’aperto)
devono essere svuotati
e messi al riparo
delle intemperie.
Ai comuni tocca il
compito di provvedere
di disinfestare
il territorio con appositi
trattamenti
atti ad impedire il
proliferare dell’insetto.
Per tutti sono previste
sanzioni: da 25 a
250 euro per i privati
e da 50 a 500 euro
per le aziende.