6 | <strong>VIC</strong> • COPERTINA • Vivi il Centro | <strong>Aprile</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Aprile</strong> 2010 • COPERTINA • <strong>VIC</strong> | 7 Vi mostro l’Italia migliore Max Giusti porta in tv le storie di gente comune che si dedica al prossimo e cova in segreto un animo d’artista. Abbiamo incontrato l’attore al momento della presentazione di “Stasera è la tua sera”, il nuovo programma del giovedì sera che l’attore conduce su Rai Uno. Quello che abbiamo incontrato a viale Mazzini è un Max Giusti entusiasta del livello raggiunto dalla sua carriera. Dal successo ottenuto con “Affari Tuoi”, l’artista romano ha ottenuto un programma nuovo, tutto suo e, soprattutto, la prima serata di Rai Uno. Un bel salto per chi ha iniziato con le imitazioni. Il mio presente è roseo e lo devo a Rai ed Endemol. Chi poteva immaginare, qualche anno fa, che la tv pubblica e una delle più grandi realtà produttive avrebbero pensato che Max Giusti fosse la persona giusta per un programma così? Non bisogna dimenticarsi chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Dove vado non lo so, ma sono consapevole e sereno. Un programma nuovo è sempre un rischio. Sono sereno. È vero che questo programma va in onda in un momento storico in cui i nuovi prodotti sono rischiosi, ma siccome a quarant’anni si è grandi, è giusto prendersi le proprie responsabilità. Se devo rischiare sono contento di farlo in prima serata, con un programma che nasce con me. Sono contento di essere stato il quinto conduttore di “Affari Tuoi”, ma sono fiero e orgoglioso, da artista quale mi ritengo, di iniziare un programma totalmente nuovo, comunque vada. Tengo a citare chi fa questo programma: soprattutto il regista Stefano Mignucci, che ho voluto fortemente perché è molto bravo ed ha la mia età. Vorrei che quelli della mia generazione, i quarantenni, avessero il coraggio e la forza di far lavorare persone della nostra età. Se oggi sono qui lo devo a Pietro Garinei che ha insistito su di me come protagonista delle sue commedie musicali, quando nessuno mi riteneva pronto o adatto a un grande show. E “Stasera è la tua sera” ha proprio il respiro del grande show, dopo un programma “minimale” come “Affari Tuoi”. È un programma che mi rispecchia totalmente: ha dato modo al Max di “Affari Tuoi” di rimanere vicino alla gente. I pacchi mi hanno dato la possibilità di rendermi conto di quello che ci accade intorno: mi hanno insegnato che 50.000 euro in Basilicata hanno un valore diverso che in Emilia Romagna. Ho imparato che purtroppo ci sono concorrenti che giocano per accendere un mutuo ed altri che lo fanno per estinguerlo. Nel nuovo programma mi tolgo la briglia. Ho scoperto quanta gente per bene che c’è in Italia: ho girato il paese e incontrato persone che non sapevano di andare in tv: persone segnalate da colleghi di lavoro, parenti e amici. Non li abbiamo però scelti per il loro talento particolare, ma dal motivo per cui gli altri ce li segnalavano: c’è chi va a fare la spesa per un vicino di casa anziano e chi mette su una scuola di musica in una realtà difficile della sua città. Lasciatemelo dire: quanto è bello questo programma! A questo punto è chiaro che “Stasera è la tua sera” non è un talent show: il tranviere e il panettiere, dopo la serata da protagonisti tornano a fare il loro mestiere, senza promesse di un futuro in tv. Non è una critica agli alti programmi. Per me la tv è come il mercato di via Sannio: il telespettatore ha il telecomando per fare la spesa. Ma da front man di questa trasmissione dico che è bello che la tv faccia un passo indietro. Il programma non cambia la vita di queste persone, non da loro neanche la chance di diventare quello che non sono, ma assicura loro, per una serata, tutte le professionalità e i mezzi della Rai per mettere in mostra la loro passione e il loro talento. Nel programma non ci sono “sfide”, ma esibizioni. Le gare tra le varie professioni più che altro sono un pretesto per vedere gente unita dal proprio mestiere. È stato bello vedere quante persone, staccando dalla catena di montaggio o scendendo da un’impalcatura, hanno la forza e la voglia di andare in sala prove per poi esibirsi nei teatri di provincia. Un’Italia di provincia che Giusti ha percorso in lungo e in largo in cerca di talenti, ma soprattutto di belle storie da raccontare. Sono stato in giro ininterrottamente per 45 giorni dopo “Affari Tuoi”. La cosa fondamentale è che i protagonisti del programma non hanno chiesto di parteciparvi: sono persone apprezzate dagli altri, che sanno fare delle cose, e ci sono state segnalate. Questa è la grande differenza: in un momento in cui tutti vogliono stare in tv a me piace approcciare persone che, a detta di altri, meritano di starci e magari neanche lo sanno. Le esibizioni dei “tipi qualunque” sono nobilitate però dagli ospiti famosi. Voglio ringraziare gli artisti e i personaggi che hanno accettato di venire nel programma prima che cominciasse, perché è facile partecipare alla ennesima puntata di una trasmissione di successo. Grazie a Elisa, Malika Ayane, Giancarlo Fisichella, la compagnia Bollywood, i Simply Red, Patty Pravo, Raimondo Todaro (il maestro di ballo della vincitrice di “Ballando con le stelle”, ndr.). Sono particolarmente fiero del fatto che