National Geographic Riccardo Sinigallia Nuovo regolamento ... - VIC

Periodico Mensile d’Informazione, Attualità e Cultura | Registrazione al Tribunale di Roma n°205 del 5/5/2003 | Anno XII | n° 107 | Marzo 2009 

al teatro Sistina dal 17 marzo 

Mostre 

National Geographic 

Riccardo Sinigallia 

Nuovo regolamento per le piazze 

Laura Pausini 

Bob Dylan 

Giusi Ferreri 

Piero Pelù 

Piper in Rock 

Foto di Marco Rossi

2 | VIC Vivi il Centro | Marzo 2009 

Vivi il Centro | Marzo 2009 VIC | 3 

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PERSONAGGI 

Lorenza Mario 

MUSICA 

I concerti di marzo 

Riccardo Sinigallia al Piper 

ARTE & CULTURA 

National Geographic 

CENTRO STORICO 

Emergenza Testaccio 

Il regolamento delle piazze storiche 

RUBRICHE 

Teatri 

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Reg. al tribunale di Roma n° 205 del 05/05/2003. 

Anno XII | n° 107 | Marzo 2009 

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Editore 

Nuova Vivi il Centro s.r.l. 

Via Tagliamento, 9 | 00198 Roma 

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Redazione 

redazione@alfcom.it 

Direttore Responsabile 

Giuliano Giulianini 

Collaboratori 

Daniela Perrone 

Domitilla Coltellacci 

Federico Giannini 

Foto di Copertina 

Marco Rossi 

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INTERVISTA DI COPERTINA 

Lorenza Mario 

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Servizi grafici ed editoriali 

Alfcom s.r.l. 

Progetto Grafico 

Michele Salcito 

Tipografia 

Centro Poligrafico Romano srl 

Via Dorando Petri, 20 

00019 Tivoli 

Più cavalli meno calessi 

Pare proprio che nel prossimo futuro, 

a Roma vedremo meno quadrupedi 

attaccati alle botticelle ma più cavalli: 

quelli imbrigliati nei motori delle 

Formula Uno che correranno per 

le vie dell’Eur. Nel centenario del 

Futurismo si compie l’evoluzione che 

il progresso aveva rivendicato dalle 

tele dei pittori di inizio ‘900: velocità, 

romore, frenesia, cromature, al 

posto di zoccoli, calessi, paraocchi e 

frustini. Dai 30 ai 300 chilometri l’ora. 

Il Campidoglio in queste settimane 

ha preso due decisioni: togliere le 

botticelle dalle strade, una tradizione 

rimasta ormai in piedi solo per i turisti 

danarosi, per lasciarne qualcuna 

soltanto nei parchi pubblici; e avallare 

il progetto del Gran Premio di Roma 

di Formula Uno, individuando nelle 

strade dell’Eur l’ideale ambientazione 

della corsa. 

La questione delle botticelle è aperta, 

con i conducenti a protestare, 

ovviamente, gli animalisti a esultare, 

e i diretti interessati, turisti e cavalli, 

probabilmente ignari della vicenda. Da 

parte nostra, visto che sono lontani i 

tempi in cui in carrozza salivano le 

verduraie e i pesciaroli (ricordate il 

film con la Magnani e Aldo Fabrizi?), 

diremmo che si può ben rinunciare 

a far arrancare quelle povere bestie 

sotto il sole e in mezzo al traffico, 

magari riservando loro qualche 

comodo percorso nel verde, ad uso 

di bambini e coppiette. Oppure li 

di Giuliano Giulianini 

si potrebbe mandare alla meritata 

pensione in qualche fattoria comunale, 

dove potrebbero pascolare tranquilli 

di fronte ai nonni che li mostrano ai 

nipotini: “Vedi caro? Quello era un 

cavallo; andava a biada, inquinava 

niente, si parcheggiava bene, faceva 

i 20-30 Km orari nel ciclo urbano, e 

arrivava ai 70 in autostrada.” 

Sulla Formula Uno sembrano 

invece essere tutti d’accordo: 

Sindaco, Municipio, la federazione 

internazionale,,, sui romani non ci 

dovrebbero essere dubbi, visto 

l’amore sconfinato che abbiamo per le 

quattro ruote (che compriamo senza 

sosta), per la velocità eccessiva, i 

sorpassi a destra e a sinistra, e le 

partenze brucianti allo scatto del 

semaforo verde. 

Gran Premio dei Fori, si potrebbe 

chiamare, se non fosse che qualcuno 

ha già ironizzato sull’altro significato 

di quella parola, alludendo alle 

condizioni disastrate dei nostri asfalti. 

Ecco un altro incentivo che hanno 

i residenti dell’Eur, per sopportare 

il disagio del circo iridato per una 

settimana all’anno: visti gli standard di 

sicurezza giustamente richiesti dalla 

federazione intenazionale, partiti i 

piloti, i meccanici, le televisioni, i tifosi 

e le ragazze immagine, se non altro 

rimarrebbero loro due o tre chilometri 

ininterrotti di strade perfettamente 

levigate e asfalti senza crepe. Non è 

poco, a Roma. 

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Vivi il Centro | Marzo 2009 

Vivi il Centro | Marzo 2009 • COPERTINA • 

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Facciamo l’amore 

Lorenza Mario debutta il 17 marzo al Sistina con “Facciamo l’amore” nel 

ruolo che al cinema fu di Marilyn Monroe. Al suo fianco Gianluca Guidi ed 

Enzo Garinei, profeta in patria. Ne parliamo con l’attrice, che dopo anni di 

successi come prima ballerina nei varietà televisivi, ha intrapreso una carriera 

teatrale ricca di soddisfazioni. 

di Giuliano Giulianini | foto di Marco Rossi 

Parliamo subito della commedia 

che debutta al Sistina il 17 

marzo. 

È una commedia di Norman Krasna 

di cui probabilmente è più conosciuta 

la versione cinematografica con 

Ives Montand e Marilyn Monroe. È 

una storia d’amore: un miliardario 

viene a sapere che in un teatrino 

off Broadway si sta preparando 

una commedia che lo metterà alla 

berlina. Per la curiosità di sapere 

ciò che si pensa di lui si presenta 

alle prove dello spettacolo. Lì viene 

folgorato dalla protagonista dello 

spettacolo, che nel film è Marilyn e 

nello spettacolo del Sistina sono io. 

Da quel momento il protagonista, 

interpretato da Gianluca Guidi, 

finge di essere sosia di se stesso 

per ottenere la parte del miliardario 

e continuare a frequentare l’attrice. 

Così nasce la storia d’amore. È una 

commedia molto divertente. 

Più divertente o più romantica? 

Molto romantica: è una favola. 

Nella rappresentazione però si 

susseguono diversi generi teatrali, 

come il varietà (del resto nel cast ci 

sono Enzo Garinei e Aldo Ralli); poi 

c’è Stefano Bontempi, bravissimo 

ballerino che ha curato le coreografie 

dello spettacolo e che interpreta un 

ruolo en travesti, un po’ grottesco 

ma che quasi per magia si sposa 

perfettamente con tutti il resto. 

La regia di Guidi è molto bella e 

particolare: grazie all’eleganza e 

alla naturalezza ha conquistato il 

pubblico nelle precedenti date della 

tournée. 

Lei fa spettacoli musicali da 

molti anni, tra tv, teatro e musical 

propriamente detti. Che ne 

pensa della rinascita del genere 

musicale che sta caratterizzando 

queste ultime stagioni teatrali? 

Ci sono molte produzioni di musical, 

sia italiane che non. È un genere 

che funziona e per fortuna ha preso 

piede anche in Italia, forse perché 

coinvolge un pubblico molto vario. 

Qual è il livello di qualità di queste 

produzioni? 

C’è un po’ di tutto. Alcuni spettacoli 

sono ben confezionati, altri… diciamo 

che non tutte le ciambelle riescono 

col buco. Ma del resto è sempre 

stato così. Io ho avuto la fortuna di 

aver preso sempre parte a produzioni 

molto grandi: questa con Gianluca 

Guidi è un successo sia di critica sia 

di pubblico, visto che ha registrato il 

record di incassi a Milano; in passato 

ho fatto “Chicago”, anche quello con 

ottime critiche, e un altro spettacolo 

con Christian De Sica, “Tributo a 

George Gershwin”, nel 1998. 

Sente una responsabilità 

particolare a portare lo 

spettacolo al Sistina, visto che 

nel cast c’è anche Enzo Garinei? 

La responsabilità che mi sento 

addosso è quella di affrontare al 

meglio il mio ruolo. Lavorare con Enzo 

Garinei è un grandissimo piacere; 

perché è un grande attore, con 

un’esperienza incredibile accumulata 

durante una vita passata tra teatro, 

doppiaggio, televisione. Oltre ad 

essere una persona squisita ha 

molto da insegnare. È bello recitare 

al Sistina con Garinei, e forse per 

lui può essere una bella emozione 

recitare “in casa”, ma credo proprio 

che lo abbia già fatto molte volte in 

passato. 

A proposito di casa: lei è veneta, 

che rapporto ha con Roma? 

Ho vissuto a Roma per diversi anni, 

nel periodo degli show televisivi. Ho 

cambiato diverse case in città; poi, 

da quando sono diventata mamma, 

Enzo Garinei e Aldo Ricci 

ho deciso di ritornare a Padova per 

riavvicinarmi alla famiglia. Ho molti 

Lorenza Mario e Gianluca Guidi 

amici nella capitale, ci torno sempre 

volentieri, soprattutto per lavoro. 

A fine anni ’90 lei era tra i 

protagonisti del varietà in 

televisione, dal Bagaglino a 

“Buona Domenica” e “Domenica 

In”; che ne pensa della tv di oggi 

e degli spettacoli che si vedono 

sul piccolo schermo? 

Le cose sono un po’ cambiate 

rispetto ad allora: adesso assistiamo 

all’invasione (mi permetto di dire così) 

dei reality. Il varietà mi sembra quasi 

scomparso; ma la televisione ha una 

sua storia e un suo percorso: tutto 

torna a riproporsi prima o poi, magari 

in forma diversa. Io sono contenta di 

fare il teatro in questo momento. 

Non tornerebbe in tv? 

Ho un bellissimo ricordo degli anni 

trascorsi negli studi televisivi di Rai 

e Mediaset. Ho fatto alcune cose 

belle ed altre meno interessanti ma 

comunque divertenti. La televisione

8 | VIC • COPERTINA • 



mi ha aperto le strade del teatro: 

dopo “Domenica In” ho avuto 

l’occasione del musical con De 

Sica e da li in poi ho continuato col 

teatro, senza fare provini e audizioni. 

Sono stata privilegiata in questo 

senso; una possibilità offertami dalla 

televisione. Adesso però non mi 

sembra che non ci sia molto in tv, 

per me. 

In quegli anni ha lavorato anche 

con Oreste Lionello. Che ricordo 

ne conserva? 

La sua scomparsa, in questi giorni, 

è per me un grande dolore. Ho un 

bellissimo ricordo di Oreste: una 

bellissima persona, un grande artista 

e un amico. Mi sento molto vicina ai 

familiari. 

Ha già progetti per il dopo 

tournée? 

È presto per fare progetti e per 

parlare della prossima stagione. 

Nell’immediato, dopo il Sistina e una 

pausa per la Pasqua, lo spettacolo 

si sposterà a Genova per la chiusura 

della tournée.

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Vivi il Centro | Marzo 2009 • MUSICA • 


Concerti di Marzo 

Un inizio di primavera quasi completamente all’insegna della musica italiana e dei 

cantautori: Luca Carboni, Fiorella Mannoia, i Nomadi, Giusy Ferreri, gli Stadio 

e Pierò Pelù. Sono questi i concerti più importanti di trenta giorni che si aprono con 

l’evento del triplo spettacolo di Laura Pausini al Palalottomatica e si chiuderanno a 

metà aprile, sempre all’Eur, con il concerto epocale di Bob Dylan. 

L’appuntamento clou di marzo arriva 

presto: il 14, 15 e 16 marzo, al 

Palalottomatica, tre serate per il 

concerto romano di Laura Pausini. 

La cantante è impegnata in queste 

settimane nelle tappe italiane del suo 

World Tour 2009, prima di valicare 

le frontiere, a primavera inoltrata, a 

mietere successi in Europa e nel resto 

del mondo. Sono già state fissate 

infatti le date dei concerti all’estero 

che porteranno la Pausini ad esibirsi 

quattro dei cinque continenti. Intanto 

l’ultimo cd resta in testa alla classifica 

degli album; si tratta di “Primavera in 

anticipo”, pubblicato prima di Natale 

e presentato in un’incredibile serata 

sulla scalinata di Piazza di Spagna, 

lo scorso novembre. 

Il 19 marzo arriverà in città il 

fenomeno musicale più importante 

dell’anno, per la musica pop italiana: 

Giusy Ferrery farà tappa nella 

capitale con il suo Tour 2009. È 

ovviamente la prima tournée della 

rivelazione del programma X Factor, 

e partirà il 12 da Treviso prima di 

toccare le maggiori città italiane, 

Torino, Napoli, Bologna, Firenze fino 

al concerto conclusivo di Milano, 

il 7 aprile. A Roma la cantante si 

esibirà all’Atlantico dell’Eur con una 

band composta da Andrea Polidori 

alla batteria, Simone Bertolotti 

alle tastiere, Elvezio Fortunato alla 

chitarra e Andrea Torresani al basso. 

Nel frattempo il suo primo album, 

“Gaetana”, titolo che trae spunto 

dal secondo nome dell’artista 

palermitana, continua a vendere 

centinaia di migliaia di copie, 

trascinato dal successo dell’ultima hit 

“Novembre” e del primo brano che 

l’ha imposta nel panorama musicale: 

“Non ti scordar mai di me”. 

Il 20 marzo Luca Carboni. 

approderà all’Auditorium della 

Conciliazione. Il cantautore 

bolognese è in pieno tour 

promozionale per il lancio del suo 

nuovo album “Musiche ribelli”, 

realizzato sull’isola d’Elba a fine 

2008 e pubblicato a metà gennaio. 

Anticipato dal singolo “Ho visto 

anche gli zingari felici” (brano inciso 

nel ‘76 da Claudio Lolli), il disco è 

una raccolta di cover di cantautori 

italiani degli anni ‘60 e ‘70, tra cui De 

Gregori, Bennato, Jannacci e Finardi, 

il cui brano “Musica ribelle” ha ispirato 

il titolo dell’album e del tour. 

Il 24 marzo sarà la volta degli Stadio: 

lo storico gruppo musicale terrà un 

concerto che si annuncia importante 

al Gran Teatro di Tor di Quinto. 

La data seguirà di pochi giorni la 

pubblicazione del nuovo album; dopo 

“Parole al vento” del 2007, e il triplo 

cd antologico “Platinum Collection” 

dello stesso anno, gli Stadio infatti 

torneranno sugli scaffali dei negozi 

di dischi dal 20 marzo con “Diluvio 

universale”, l’ultima fatica della band. 

L’album è il frutto di più di un anno 

di lavoro di Gaetano Curreri, Roberto 

Gli Stadio 

Drovandi, Andrea Fornili e Giovanni 

Pezzoli, i quali, per il brano che da 

il titolo al disco, hanno goduto della 

collaborazione di Vasco Rossi 

Piero Pelù sarà il 26 marzo 

all’Ambra Jovinelli per continuare 

il tour del suo innovativo spettacolo 

teatrale: “Fenomeni”, che trae il nome 

dall’omonimo album dell’artista 

toscano. Dopo il successo del 

“Fenomeni Tour” della scorsa estate, 

Pelù ha infatti intrapreso la via del 

palcoscenico con questo spettacolo 

che costituisce un’interessante 

contaminazione tra teatro e musica, 

canto, pantomima e recitazione. A 

questo impegno artistico collabora 

col cantante, il regista e attore 

Sergio Bini, in arte Bustric, noto in 

ambiente teatrale per l’originalità dei 

suoi progetti. Sul palco dello Jovinelli 

saliranno anche “Zio Paul” Baglioni 

(batteria, percussioni); Daniele “Tom 

Tom” Barni (basso, contrabbasso, 

voce); Cosimo “Zanna” Zannelli 

(chitarra acustica, chitarra elettrica, 

effetti, voce) e Federico “Sago” 

Sagona (tastiere, fisarmonica, effetti, 

voce). 

Il Gran Teatro, dopo gli Stadio, 

l’1 e 2 aprile aprirà le porte anche 

a Fiorella Mannoia. Le due date 

romane sono il momento centrale 

dell’itinerario di un tour iniziato dalla 

cantante il 28 febbraio, che avrà 

conclusione il 21 aprile a Milano. 

Una tournée “In movimento” (questo 

è il nome del tour) organizzata dopo 

la pubblicazione, a novembre, del 

disco più recente dell’artista romana. 

L’album, intitolato “Il movimento del 

dare”, è una raccolta di 10 brani 

inediti realizzati in collaborazione 

con importanti artisti: da Ligabue a 

Battiato, da Fossati a Pino Daniele, 

da Jovanotti a Tiziano Ferro. 

I Nomadi tornano a Roma per un 

concerto in periferia. Il 7 aprile 

prossimo, infatti, la storica band 

italiana ha dato appuntamento 

a diverse generazioni di fan al 

Teatro Tendastrisce di via Giorgio 

Perlasca, a Centocelle. Un luogo 

“popolare” per un gruppo che da 

oltre quattro decenni riempie piazze 

e location per concerti, in ogni angolo 

d’Italia. Sebbene la formazione 

attuale sia frutto del ricambio degli 

anni ‘90, i nostalgici dei Nomadi 

potranno contare di vedere sul 

palco l’inossidabile Beppe Carletti, 

il tastierista storico, tra i fondatori 

della band nel 1963. Ma la loro 

non è solo storia passata: i Nomadi 

continuano a pubblicare singoli e 

album, a promuovere iniziative di 

solidarietà con l’evento annuale 

“Nomadincontro” e, da decani 

della musica italiana, ad assegnare 

ogni anno il premio “Nomade 

dell’anno” per chi unisce impegno 

artistico e sociale: negli ultimi anni il 

riconoscimento è andato a Roberto 

Vecchioni, Luciano Ligabue e, non 

senza qualche polemica, a Letizia 

Moratti. 

Bob Dylan 

Dulcis in fundo annunciamo un 

evento cardine di questa stagione 

musicale, su cui torneremo nel 

prossimo numero: il concerto di 

Bob Dylan al Palalottomatica del 

17 aprile. Il cantautore americano 

sarà in Italia per tre attesissime 

date: il 15 a Milano, il 17 a Roma 

e il 18 a Firenze. Agli amanti della 

musica converrà piantare le tende 

all’Eur in quei giorni di inizio aprile: al 

Palalottomatica infatti, oltre al poeta 

di “Blowin’ in the wind”, sono attesi 

Biagio Antonacci, il 6 aprile, e 

Giorgia il 15. 

Il nuovo disco di Giusy Ferreri

12 | VIC • MUSICA • 



Nuovi Talenti 

Riccardo Sinigallia ha inaugurato la rassegna PIPERINROCK, ospitata 

nello storico locale di via Tagliamento che, per i prossimi due mesi, metterà in 

mostra i giovani talenti della musica italiana. 

di Loredana Gelli 

Grande successo di pubblico giovedì 

12 febbraio per l’apertura ufficiale 

della rassegna PIPERINROCK 

che vedrà alternarsi, sul palco di 

via Tagliamento, diciotto giovani 

rock band in sei appuntamenti 

musicali che si protrarranno fino 

ad aprile. Fortemente voluta dalla 

2PieR, l’iniziativa è alla sua seconda 

edizione. Al taglio del nastro e 

“padrino artistico” della prima serata, 

il musicista Riccardo Sinigallia 

che ha aperto e chiuso il primo 

appuntamento con alcuni dei suoi 

più famosi brani (tra cui Bellamore), 

eseguiti in acustico, assieme alla sua 

bassista Laura Arzilli, alla quale ha 

dedicato il brano Laura. 

Riccardo, quali sono stati gli 

elementi che hanno contribuito 

a creare la tua “impronta 

musicale”, che ha fatto la fortuna 

dei Tiromancino, e che oggi 

continua a renderti un artista 

originale e riconoscibile? 

Forse la grande passione per la 

canzone d’autore italiana e per la 

musica del mondo. L’equilibrio cioè 

tra armonia, ritmo e parole, con una 

personale attenzione sulle sorgenti 

sonore acustiche e le possibilità di 

manipolazione digitale del suono. 

Tutto questo ovviamente in funzione 

del senso stesso di una proposta 

artistica originale e motivata. 

Sei anche un apprezzato talent 

scout. Quali sono secondo te gli 

ingredienti che possono forgiare 

un giovane amante della musica 

in un vero artista? 

È difficile dare una ricetta. È molto più 

facile riconoscere un artista valido, 

perché ha un percorso alle spalle o 

davanti a sé. Non sono sempre stato 

un buon talent scout. Anzi, spesso 

ho buttato via dei mesi a costruire 

il contorno di un artista senza aver 

considerato se ne valesse la pena. 

Credo comunque di avere affinato 

quello che era solo un istinto a 

riguardo. 

Sei stato scelto tra i musicisti 

contemporanei quale “padrino 

artistico” dell’apertura ufficiale 

della rassegna PiperinRock. 

Iniziative del genere possono 

contribuire alla crescita della 

cultura musicale nelle nuove 

generazioni? e come? 

Tutte le iniziative che consentono 

a nuovi talenti di esprimersi e farsi 

notare sono benedette. In questo 

senso, una struttura storica per la 

musica dal vivo come quella del 

Piper, potrebbe diventare di nuovo 

un bel trampolino di lancio. 

Nel tuo show acustico hai 

duettato con Laura Arzilli, 

la tua compagna. Una bella 

atmosfera! Ci sono in cantiere 

progetti artistici che vi vedranno 

insieme? 

Siamo sempre insieme, nella vita e 

nella musica, da quando ci siamo 

innamorati. Quindi qualunque sia 

il mio futuro artistico, per lo meno 

quello prossimo, ci vedrà coinvolti 

entrambi nello stesso modo. 

Come ti sono sembrate le band 

che si sono esibite in questa 

serata? 

Spesso ascolto band di esordienti 

e trovo quasi sempre un grande 

livello tecnico, applicato ad una 

scarsa ricerca autorale o, anche, 

tecnica fine a se stessa. Nel caso 

delle tre band che ho ascoltato 

questa sera in occasione della 

rassegna PiperinRock posso dire, 

onestamente, che sono rimasto 

molto colpito, perché oltre alla tecnica 

ho sentito anche un’espressione 

artistica meritevole di attenzione.

14 | VIC • TEATRI • 


Vivi il Centro | Marzo 2009 • TEATRI • 


IL CARTELLONE DI 

MARZOa cura di Giuliano Giulianini 

Facciamo l’Amore 

Teatro Sistina 

Dal 17 marzo al 5 aprile 

Via Sistina 129 (centro storico) 

Spettacoli: ore 17 o 21 

Biglietti: da 21 a 44 euro 

Per informazioni: 064200711 

www.ilsistina.com 

Il musical torna al Sistina e con la 

musica torna Enzo Garinei. Il nostro 

figura infatti nel cast di “Facciamo 

l’amore”, commedia romantica interpretata 

e diretta da Gianluca Guidi. 

L’opera originale è il film del 1960 

“Let’s make love”, interpretato da Marilyn 

Monroe e Ives Montand, diretti 

da George Cukor su sceneggiatura 

di Norman Krasna, Hal Kanter e Arthur 

Miller. Molti ricorderanno Marilyn 

cantare la canzone di Cole Porter “My 

heart belongs to daddy”, indossando 

nient’altro che un maglione e le calze, 

di fronte a un Montand in adorazione; 

i loro panni sono ora indosso a Gianluca 

Guidi, nella parte del miliardario 

Clément, e Lorenza Mario, in quella 

dell’attrice Amanda. Il primo è un 

ricco signore che si reca in incognito 

alle prove di uno spettacolo che ha 

per soggetto la sua vita. Amanda è la 

vedette di cui il miliardario si invaghisce. 

Per starle vicino, e contendere 

le sue grazie al rozzo cantante della 

compagnia, il protagonista si fa passare 

per attore e ballerino. Nel cast 

di questa ottima produzione, che ha 

già spopolato a Milano, figura anche 

Aldo Ralli. La commedia è un misto 

di comicità e romanticismo, arricchita 

dalle canzoni e dalle musiche dirette 

da Riccardo Biseo, e dai balletti coreografati 

da Stefano Bontempi. 

Lady Oscar François 

Versailles Rock Drama 

Teatro Vascello 

Dal 19 marzo al 5 aprile 2009 

Via Giacinto Carini 72 (Gianicolo) 




www.teatrovascello.it 

Il Teatro Vascello, in linea con la sua 

tradizione di innovazione e contaminazione 

di generi, ospita in cartellone 

un interessante musical basato su 

un noto anime giapponese. Si tratta 

del cartone animato Lady Oscar che 

a sua volta fu tratto da un romanzo 

di Ryoko Ikeda intitolato “Versailles 

no bara”. Andrea Palotto ne ha ricavato 

un “rock drama”, in sostanza 

un musical a tempo di rock, di cui è 

“Facciamo l’amore” al Teatro Sistina 

autore dei testi e delle musiche, oltre 

a curarne la regia. I protagonisti della 

storia, Lady Oscar/François e André, 

sono interpretati da Alice Mistroni 

e Danilo Brugia. La storia è nota ai 

trenta-quarantenni di oggi che erano 

bambini quando il cartoon arrivò 

sugli schermi italiani: la protagonista 

è François, nome da maschio assegnato 

alla figlia da un generale del re 

Luigi XV. Il soldato alleva la bambina 

come fosse un uomo finché tutti i 

conflitti (generazionali, psicologici e 

sessuali) esplodono nella ragazza al 

momento della maturità, proprio in 

concomitanza con lo scoppio della 

Rivoluzione Francese. Nella storia si 

incrociano i destini di François/Lady 

Oscar e del suo amico/amante André, 

quelli della giovane regina Maria 

Antonietta e del suo spasimante 

conte Fersen; a muovere la giostra, 

a tempo di musica in questa versio- 

ne, sono le satireggianti apparizioni 

del burattinaio Robespierre (Massimiliano 

Micheli) terzo protagonista 

dell’opera. Sul tema immortale 

dell’amore contrastato (dal genitore, 

dall’etichetta, dalla Storia), si innestano 

altre chiavi di lettura: l’opulenza di 

una élite opposta alla miseria del popolo, 

le ragioni della politica opposte 

agli interessi personali, l’ambiguità 

sessuale e la promiscuità dei rapporti 

opposti alla facciata di rispettabilità 

ostentata dai nobili di corte. Canzoni, 

balletti, combattimenti e costumi 

Danilo Brugia al teatro Vascello 

sgargianti aggiungono suggestione a 

una trama interessante. 

Rugantino 

Teatro Euclide 

Piazza Euclide 34/a (Parioli) 


Spettacoli: ore 17.30 o 21 

Ingresso ad offerta libera 


Segnaliamo un’iniziativa che unisce 

teatro e solidarietà, che avrà luogo 

nel Teatro Euclide a fine mese/inizio 

aprile. La compagnia formata dai dipendenti 

della Banca Nazionale del 

Lavoro di via Aldobrandeschi, già 

promotrice in passato di simili inizia- 

tive, ha allestito per questa stagione 

una rappresentazione di Rugantino. 

La valenza dell’iniziativa sta anche 

nella volontà di devolvere l’incasso, 

al netto delle spese, al fondo di Telethon. 

I bancari smetteranno giacche 

cravatte e tailleur per vestire i panni 

dei guappi e donzelle romani di fine 

Ottocento per inscenare la storia di 

Rugantino e Rosetta. La commedia 

musicale, firmata Garinei e Giovannini 

è infatti la rievocazione, nostalgica 

e romanzata, della Roma papalina, 

tra risse, corna, carnevali, truffe, amicizie 

e amori che nascono e muoiono. 

Rugantino, giovane sfaccendato 

e spaccone, scommette con gli amici 

di sedurre la bella Rosetta, moglie 

del losco Gnecco. Ci riuscirà ma non 

se ne vanterà, per rispetto dell’amore 

nato per la donna. Gnecco però 

muore accoltellato e Rugantino, per 

farsi bello con tutti si attribuisce il 

delitto. Onore e voglia di vivere combatteranno 

in lui un’epica battaglia 

Edy Angelillo e Michele La Ginestra al Teatro Italia 

quando, messo di fronte alla prospettiva 

del patibolo, dovrà decidere se 

dire la verità e passare da vigliacco, 

o mentire fino alla morte per dimostrarsi 

un vero uomo. Ultima menzione 

per le musiche realizzate all’epoca 

da Armando Trovajoli, e ancora oggi 

parte integrante del repertorio migliore 

della musica italiana: canzoni 

come “Roma nun fa’ la stupida stasera” 

e “Ciumachella de Trastevere” 

sono state interpretate dalle più belle 

voci della canzone romana e fanno 

parte ormai del patrimonio culturale 

capitolino. 

Radice di due 

Teatro Italia 


Via Bari 18 (Policlinico) 


Biglietti: 23 euro 


www.teatroitalia.info 

Matematica dell’amore. È la sintesi 

della commedia “Radice di due” che 

torna in cartellone dopo il buon successo 

della scorsa stagione teatrale. 

Il testo di Adriano Bennicelli, vincitore 

del premio Diego Fabbri, analizza la 

genesi e lo sviluppo di un rapporto a 

due come fosse un teorema, una sequenza 

di somme, divisioni e condivisioni, 

sottrazioni, a partire da quando 

i due protagonisti si conoscono, da 

bambini, fino a quando si uniscono, 

si “sommano”, da adulti. Geraldina 

e Tommaso, interpretati da Edy Angelillo 

e Michele La Ginestra, rievocano 

la storia del loro amore con 

tenerezza e ironia, rimbrotti e provocazioni 

che fanno tremolare ma non 

spengono, la fiamma del sentimento. 

Il risultato di questa prova d’attore, 

cui i due protagonisti rispondono con 

brillantezza, è far divertire il pubblico 

e mantenere frizzante il tono della 

commedia, diretta con sensibilità da 

Enrico Maria Lamanna.

16 | VIC • TEATRI • 



Meraviglioso 

Teatro Olimpico 

Fino al 22 marzo 

Piazza Gentile da Fabriano 17 

(Flaminio) 




www.teatroolimpico.it 

Max Giusti mette per un paio d’ore 

da parte i pacchi televisivi e torna 

a teatro con uno spettacolo molto 

sfaccettato. Di base c’è la sua comicità 

romana, cinica e canzonatoria, 

che il pubblico ha imparato a 

conoscere ed apprezzare grazie al 

successo televisivo di questi ultimi 

anni. Max, che è anche autore dei 

testi che porta sul palco, prenderà 

di petto la politica, i suoi personaggi 

improbabili, i suoi slogan altisonanti, 

e le contraddizioni tra le preoccupazione 

dei governanti e la realtà della 

vita quotidiana: Veltroni, Berlusconi, 

Calderoli, Bondi, sono alcune delle 

“vittime” degli strali del comico, che 

però scende anche in strada per ironizzare 

su temi altrimenti seri, come 

prostituzione, immigrazione, caro 

vita. La romanità dell’attore emerge 

quando questa analisi dell’attualità si 

concentra sui vecchi quartieri della 

città, sui loro abitanti, sui negozi tradizionali 

che cedono il passo a una 

Alessandro Gassman all’Eliseo 

nuova edilizia fatta di dormitori chiamati 

parchi, e a nuovi commerci con 

ristoranti esotici, multisala e solarium. 

Non mancherà la vena trasformista 

del Max Giusti imitatore: durante lo 

spettacolo “normale” irromperanno 

Lotito, Malgioglio e le altre maschere 

che Giusti indossa per far ridere il 

pubblico. Una parte dello show poi 

è dedicata agli anni ’80: alle conseguenze 

culturali, sociali, e anche politiche 

che quel decennio ha lasciato 

nel nostro presente. In questo, Max 

sarà supportato da una band dal 

vivo che lo accompagnerà nell’interpretazione 

di brani di successo di 

quegli anni. 

La parola ai giurati 

Teatro Eliseo 

Dal 3 al 22 marzo 

Via Nazionale 163 (centro storico) 

Spettacoli: ore 16.30, 17 o 20.45 



www.teatroeliseo.it 

Alessandro Gassman mette 

in scena una storia divenuta un 

classico sui temi del pregiudizio e 

del garantismo giuridico. In Italia 

la trama è ben conosciuta grazie 

al bellissimo film di Sidney Lumet 

del 1957 con Henry Fonda; ma il 

testo ha una storia più complessa: 

nato per la tv, l’autore, Reginald 

Rose, lo adattò per il teatro, e 

subito dopo divenne un film per il 

cinema. La trama: in chiusura di un 

dibattimento processuale il giudice 

istruisce la giuria sul giudicare “oltre 

ogni ragionevole dubbio” colpevole 

o innocente un ragazzo imputato di 

parricidio, i 12 giurati vanno in camera 

di consiglio con ben pochi dubbi viste 

le prove che sembrano schiaccianti; 

ma uno di loro il dubbio lo ha, e 

proprio con la “ragione” abbatterà 

una ad una le certezze degli altri. 

“12 angry men” è un capolavoro di 

denuncia sui pregiudizi razziali e 

generazionali dell’America degli anni 

50: i protagonisti rappresentano tutti 

un aspetto della società (il razzismo, 

il qualunquismo, l’indifferenza, il 

moralismo, il disagio familiare e così 

via), e tutti vedono nell’imputato il 

capro espiatorio perfetto per le loro 

frustrazioni. “La parola ai giurati” è 

una vicenda emblematica di come 

un sistema giudiziario, se minato dal 

risentimento sociale e dalle riserve 

mentali dei cittadini, possa fallire 

nel suo compito. È anche però un 

elogio della ragione, dell’intelligenza 

e della capacità deduttiva dell’uomo 

comune (il protagonista) che 

Alessandro Gassman interpreta in 

questo adattamento, vincitore del 

biglietto d’oro l’anno scorso, di cui 

cura anche la regia.

18 | VIC 

• Rubrica a cura di Federico Giannini • 

Geografia urbana delle botteghe storiche dei rioni di Roma e dei maestri che ancora ci lavorano. 

Nel secondo dopoguerra, il ferro 

battuto ha subito un declino a favore 

di opere meno elaborate e meno 

costose. Innumerevoli botteghe, nel 

tentativo di soddisfare le richieste 

del mercato, tendevano a tralasciare 

l’antica arte del ferro battuto. Alcune 

attività artigianali non hanno retto 

l’impatto delle grandi fabbriche, 

chiudendo per sempre i battenti. Sono 

passati secoli dall’ultima volta che 

ad un fabbro è stata commissionata 

una spada, eppure questo mestiere 

ARTIGIANI DEL CENTRO STORICO 

La mitologia greca consacrò il fabbro e la sua arte. Secondo gli antichi greci, 

questo artigiano possedeva il dono di domare il metallo. I romani, pur attribuendo 

all’homo faber un ruolo fondamentale nella società, lo alleggerirono della sua aura 

mistica. Insomma, da demiurgo fu trasformato in una figura più pratica: produttore 

di armi ed armature, dedito anche alla fabbricazione di utensili come serrature, 

maniglie e cardini di ferro. 

I fabbri 

è stato tramandato fino ai nostri 

giorni. Ancora oggi, massa di ferro 

fuso, acqua e fuoco sono gli elementi 

fondamentali per forgiare un metallo. 

Al Circo Massimo (via dei Cerchi 

55) quelle che un tempo erano delle 

scuderie, da oltre cinquanta anni sono 

la dimora di un fabbro. Da piccola 

fabbrica con quasi dieci dipendenti, 

la crisi l’ha trasformata in un’impresa 

a conduzione familiare. Da grandi 

commesse si è passati a piccoli lavori. 

“Un tempo - come ricorda Fabrizio 

Coccia, titolare dell’omonima ditta di 

metalli - si lavoravano molto il rame e 

l’ottone. Oggi, questi materiali hanno 

costi proibitivi ed è impensabile fare 

concorrenza alle grandi fabbriche. 

Al massimo ci vengono richieste le 

lucidature”. Questo giovane artigiano 

è riuscito a “rinnovare” il suo antico 

mestiere grazie alla creazione di 

lampade e complementi d’arredo 

che sposano l’arte di lavorare il ferro 

con l’innovazione ed il gusto per il 

design. 


Negli anni sessanta davanti alla porta 

carraia del carcere Regina Coeli, in 

vicolo di San Francesco, operavano 

due giovani fabbri: Armando Zucconi 

e il suo apprendista Remo Cascioli. È 

passato mezzo secolo e li ritroviamo a 

pochi metri di distanza dalla loro vecchia 

bottega, in via della Lungara 141, 

ancora insieme. Oggi Remo e Armando 

sono soci e fanno ancora lavorazioni 

artigianali utilizzando dei macchinari che 

• Artigiani del Centro Storico • VIC | 19 

si possono vedere solo nei documentari 

dell’Istituto Luce: piegatrici a verricello 

manuale, rullatici a mano, trapani a 

colonna con cinghia. “Utilizziamo questi 

strumenti solo per lavorazioni particolari 

dove serve maggiore manualità, oggi si 

possono comprare direttamente e a 

pochi euro le parti da assemblaggio. 

Altrimenti ci si impiega troppo tempo e 

si rischia di non essere più competitivi”. 

La passione nel plasmare il metallo brilla 

ancora nei loro occhi, basta accennare 

ad un lavoro che immediatamente tirano 

fuori la forgia nella certezza di offrire 

prodotti di qualità superiore, basandosi 

sugli insegnamenti degli antichi maestri. 

In queste pagine gli strumenti e i macchinari della 

bottega di Armando Zucconi e Remo Casioli (foto 

Giulianini).

20 | VIC • APPUNTAMENTI a cura di Lucia Rambelli (luciarambelli@tiscali.it) - foto Sirolesi • 

Vivi il Centro | Marzo 2009 Vivi il Centro | Marzo 2009 • APPUNTAMENTI a cura di Lucia Rambelli (luciarambelli@tiscali.it) - foto Sirolesi • 


Tutti in forma! 

Salutisti e Glamour al 

dinner party organizzato al 

Gilda per il compleanno di 

Eleonora Vallone, pioniera 

dell’acquagym. 

Da sempre attenta al suo fisico Eleonora 

Vallone ha mantenuto una forma così 

invidiabile che “Se avesse partecipato 

all’isola dei famosi, il suo lato B avrebbe 

superato quello di Belen e anche le 

sue performance sportive”. Questo il 

pensiero di Leopoldo Mastelloni, uno 

dei tanti ospiti che sono arrivati al Gilda 

per festeggiarla. Da buon acquario, 

innovativa e precorritrice, ha infatti 

spiegato ai suoi amici presenti tutti 

i segreti per una buona “remise en 

forme”. Niente più dubbi! Per chi ha 

accumulato qualche chilo di più e per chi non vuole 

arrivare impreparato al primo sole estivo, niente di meglio che scegliere tra i 2000 

esercizi in acqua da effettuare anche in coppia. Vero benessere per il corpo e per la 

mente. Basta provare! Oltre ai pierre del Gilda Deborah Bettega e Angelo Ciccio 

Nizzo, e alla Reo Confesso Band che ha accolto gli ospiti con le sue sonorità 

più soft, sono intervenuti al party il giornalista Marcello Veneziani, la 

principessa Alessandra del Drago, 

il principe Carlo Giovanelli, Andrea 

Rispoli, Don Santino Spartà, Paolo 

Pazzaglia, la scrittrice Irene Bozzi, 

Donatella Luttazzi, il musicista jazz 

Lino Patruno, Enio Drovandi, Fulvio 

Rocco, Belfiore, Rita Corradini, 

Marino Collacciani (Il Tempo), 

l’attrice Cristiana Borghi, e l’attore 

Pietro Delle Piane. 

C’era una volta il beat… il passato che ritorna! 

I magnifici Sessanta sul palco del Piper Club 

Come in una macchina del tempo che viaggia nel passato della musica italiana, il Piper 

Club di via Tagliamento ha ritrovato l’atmosfera inconfondibile dei magnifici anni Sessanta: 

l’energia che 40 anni fa elettrizzava un’intera generazione. Protagonista della notte 

“C’era una volta il Beat… ” è stato 

un gruppo di cinque navigati musicisti 

che ha riproposto alcuni dei brani 

più belli di quegli anni, riarrangiati 

da Giancarlo Nisi già autore e 

leader della formazione originale 

dei leggendari “Milk and Coffee”, 

tra cui “Prendi la chitarra e vai” dei 

Motowns, “Con le mie lacrime” dei Rolling Stones, “Mi si spezza il cuore” 

dei Sorrows, “Yeeeeeeh” dei Primitives, “Sugar Sugar” degli Archies, “Se 

qualcuno cercasse di te” dei Novelty, e tanti altri ancora. 

Formando “Epoca” una band composta da G.Franco Fattorini, Mike 

Micarelli, Sergio Melelli 

ed Evans Gabiati, tutti 

musicisti che hanno vissuto ed amato quel periodo, 

Nisi ha esaudito un desiderio che coltivava da tanto tempo, quello di poter 

riproporre i brani che cantava e suonava da ragazzino nelle famose “cantine” verso 

la fine degli anni 60, facendo rivivere quelle magiche ed emozionanti atmosfere 

al pubblico presente. Tra i nostalgici della beat generation che si sono scatenati 

sulla pista del Piper si sono notati anche i calciatori Pulici, Spinosi e Ugolotti. 

Ducati “in pista” al Gilda… 

con la musica dei Liberpool 

Il binomio musica - moto è risultato assolutamente 

vincente qualche sera fa al Gilda, dove i giovanissimi 

rocker Alessandro De Simone, voce e basso, Gabriele 

Gallassi, voce e chitarra (entrambi ex Lunapop), e 

Andrea Capoti, batteria, hanno presentato il loro primo 

lavoro discografico “LP”. Assieme ad Alessandro 

Perino (promotore dell’evento), ad attenderli in via Mario 

de’ Fiori, due accattivanti “dive”: la moto GP ufficiale CASEY STONER, 

con cui il campione correrà nel prossimo campionato, e la replica stradale della moto di 

Troy Bayliss. Dopo la presentazione del primo album dei Liberpool, tutti gli amanti delle 

due ruote, rappresentati dai responsabili del Ducati Club di Roma e della Ducati Bologna, 

hanno fatto la fila per farsi immortalare sulla rossa di Stoner. Musica e foto a non finire fino a notte inoltrata assieme all’attore 

della Fiction “I Cesaroni” Matteo Branciamore.

22 | VIC • APPUNTAMENTI • 

Vivi il Centro | Marzo 2009 Vivi il Centro | Marzo 2009 

• APPUNTAMENTI • 


Vent’anni di moda con Mara Parmegiani Alfonsi 

Alcuni dei più grandi ed apprezzati stilisti del Made in Italy si 

sono riuniti al Gilda per omaggiare la moda e la sua storica 

portavoce. 

L’evento era goloso, come sempre 

quando a firmare l’invito è la scrittrice 

e storica Mara Parmegiani Alfonsi, 

che per l’occasione festeggiava i 

suoi venti anni dedicati alla moda 

assieme al suo compleanno 

e a quello di tutti gli acquari 

presenti. Fra questi la brillante 

imprenditrice e presidente di 

AltaRoma, Nicoletta Fiorucci, a cui è stato consegnato il 

premio dedicato alla moda, “TeleromaDue” di Marina Bertucci, 

giunto alla quarta edizione. Primo ad arrivare Camillo Bona, in 

compagnia delle sue modelle Eva e Chiara che durante la serata 

hanno indossato le ultime creazioni (primavera-estate) presentate ad AltaRoma: abiti 

in doppio crep di lana, lavorati a mano e realizzati con tante strisce sovrapposte. 

Hanno seguito Renato Balestra, Jamal Taslac, Francesca Rettondini che ha 

presentato la sua ultima linea di jeans “Sakè by Francesca Rettondini”, e le collane di 

Myriam Palermo. “La moda italiana sta bene e va sempre di più verso un nuovo ‘chic’ 

fatto di qualità, di colore e di sfumature variopinte” ha detto Renato Balestra intervistato 

dalle telecamere del Tg2 Costume e Società (presenti anche le telecamere di “La vita in 

Diretta”). Tra un cambio d’abito delle modelle, un brindisi e la degustazione di deliziosi 

piatti elaborati dallo chef di casa Bornigia, la serata è stata arricchita dalle coreografie 

di Alex La Rosa che ha danzato personalmente, dedicando le sue performance alla 

festeggiata e a Giancarlo e Lucia Bornigia, padroni di casa. A Mara Parmegiani è stata 

riservata una sorpresa: la sua nomina a membro dell’Osservatorio Parlamentare Europeo della Moda, Turismo e Spettacolo. 

Ad annunciare la prestigiosa carica è stata Francesca Rettondini, anche lei membro dello stesso organismo. Alla serata, ideata 

da Loredana Gelli e presentata da Pino Gagliardi, erano presenti anche l’architetto Giusto Puri Purini, l’attrice di teatro 

Manuela Kustermann, una “ironica della moda” Silvana Augero (Madame Picassò), Patrizia De Blanck con il suo “fido” 

cagnolino, e Craig Warwick che collabora anche con l’F.B.I per la ricerca di bambini scomparsi. 

Buon Compleanno a Marco Meloni! 

Protagonista di un corto in gara al Los Angeles Italia Film Festival 

Fan, torta e spumante hanno accolto al Gilda Marco Meloni in compagnia 

di tanti amici di… “Amici”, per festeggiare il suo compleanno e brindare 

alla sua partecipazione, al Los Angeles Italia Film Festival. Infatti 

il trentatreenne protagonista di “Uomini e Donne“, acquario ancora 

single, che ha studiato recitazione con Proietti, assieme all’attrice e 

conduttrice Raffaella Fico (non presente perché fuori Roma per lavoro) 

e al modello Miky Falcicchio (ex corteggiatore di Uomini e Donne), è 

uno dei protagonisti del cortometraggio “Cloud, Just Clouds” 

(Nuvole e soltanto nuvole) prodotto da Rosario Porzio e 

firmato dal regista Pino Sondelli, che vede tra gli altri anche 

il grande attore napoletano Beppe Barra. A brindare con lui, 

oltre a Deborah Bettega e Angelo Ciccio Nizzo ideatori 

dell’evento, Chiara Bonati, il corteggiatore di “Uomini e 

Donne” Carmine Fummo con la fidanzata Edith, l’attrice 

Manuela Tittocchia, il regista Massimo Monni e il 

presentatore Rai Roberto Onofri. Ospiti a sorpresa 

del Gilda, alcuni atleti Tae Kwon Do 

(disciplina delle arti marziali) che hanno 

partecipato alle recenti Olimpiadi di 

Pechino, assieme alla medaglia d’oro 

Mauro Sarmiento accompagnato 

dalla fidanzata Veronica. Dopo il 

brindisi i ragazzi si sono intrattenuti 

per ascoltare musica fino a notte 

inoltrata. 

Il San Valentino di Sarah Maestri 

Per festeggiare al Gilda l’uscita del suo romanzo “La bambina dei fiori di carta” 

Sarah Maestri (Alice in “Notte prima degli Esami” accanto a Scamarcio) ha scelto proprio 

il 14 febbraio. Infatti per lei San Valentino “è un giorno molto speciale. In questa data è 

morta la persona più importante della mia vita: mio nonno, e ricordo che da piccola in 

questo giorno aspettavo sempre un regalo dal mio fidanzatino, che non arrivava mai. 

Poi mi sono riscattata: il 14 febbraio del 2007 è uscito il film “Notte prima degli esami” e 

oggi, nel 2009, è uscito il mio libro che è andato esaurito in un solo giorno. So di certo 

che ho un angelo custode, mio nonno, che in particolare in questo giorno, mi aiuta con 

tanto amore”. Al Gilda, Sarah è stata accompagnata e festeggiata dai suoi 

più cari amici: il cantante Flavio Gismondi 

(Romeo nel musical di Riccardo Cocciante “Romeo e 

Giulietta” ) che le ha dedicato la canzone di Renato Zero “Il 

Cielo”; l’attrice Teresa Battaglia che ha interpretato in “Ti 

stramo” di Pino Insegno proprio la caricatura di “Alice” ovvero 

“Giuggiola” l’innamorata persa di “Stramarcio”; Marco Rulli 

e Carlotta Tesconi, altri protagonisti di “Ti stramo”; il modello 

Roger Garth; il suo più caro amico e collega Raffaello 

Balzo; Agata Reale, Andrea Dianetti, Serena Carassei, 

Francesco di Nicola, Valentina Mele (i ragazzi di “Amici”); 

Gabriele Paoli, regista di videoclip, Lorenzo De’ Medici. 

Con loro anche Giancarlo e Lucia Bornigia, Angelo Ciccio 

Nizzo e Deborah Bettega. A tutti, innamorati e non, Sarah 

ha voluto dedicare la canzone “Albachiara” di Vasco Rossi, 

accompagnata dalla band di Reo Confesso.

24 | VIC • OBIETTIVO SIROLESI • 


• OBIETTIVO SIROLESI • 


O B I E T T I V O 

SIROLESI 

Gli eventi mondani della capitale visti da un grande fotografo 

Alla serata inaugurale erano intervenuti 

diversi volti noti dello spettavolo tra cui: 

Massimo Bonetti, Jonis Bascir, Vladimir 

Luxuria e Giacomo Franciosa. 

Dopo la serie di film-denuncia che tanto hanno fatto 

discutere stampa e opinione pubblica, il regista Stefano 

Calvagna è sbarcato in teatro con un’opera prima di 

grande attualità: “Incastrati nella rete”, commedia brillante 

incentrata sull’ uso smodato, e a volte improprio, 

di internet, ed in particolare di Facebook. Qualche sera 

dopo la prima dello spettacolo al Teatro Anfitrione, il regista 

ed attore è stato aggredito al momento di lasciare il 

teatro, e colpito da alcuni colpi di arma da fuoco. A lui va 

il nostro augurio di una pronta guarigione. 

Il 17 febbraio Max Giusti ha presentato alla 

stampa il suo spettacolo “Meraviglioso”; il 

comico, conduttore di Affari Tuoi ha incontrato 

i giornalisti al Teatro Olimpico che ospita lo 

show fino al 22 marzo. 

Ad inizio febbraio è stato presentato lo spettacolo “Donne, Velocità, Pericolo”, una pièce futurista che 

ha iniziato la sua tournée italiana alla Galleria Colonna il 20 e 21 febbraio. Alla conferenza di presentazione 

tenutasi al Palazzo Borghese 

erano presenti tra gli altri 

Edoardo Sylos Labini, 

l’ideatore del progetto “I 

Futuristi. Caffeina d’Italia” in 

cui è inserito lo spettacolo, e 

la “stilista futurista” Valentina 

Barberini.

26 | VIC • OBIETTIVO SIROLESI • 


• VIPPANDO • 


È stato pubblicato il nuovo libro del popolare 

attore Andrea Roncato, che lo ha presentato 

al MòMò in una serata con molti Vip, tutti 

i suoi amici e tanti ammiratori. In “Ti avrei 

voluto”, questo il titolo della fatica letteraria, 

l’attore ripercorre la sua vita, tappa per 

tappa: la televisione, lo spettacolo, la storia 

del costume degli ultimi vent’anni. Tante 

interviste nel libro: oltre all’autore, Stefano 

Bettarini ed Emanuela Aureli, il principe 

Giovannelli e Maria Monsé, Andrea 

Montovoli ed Alessio Di Clemente. 

VIPPANDO 

a cura di Moreno Amantini 

Marzo pazzerello… se c’è il sole esci ma 

prendi l’ombrello! Eh già, come detto 

vuole, marzo è il mese dedicato alla 

pazzia, e per non essere da meno anche 

la mia rubrica Vippando di questo 

mese voglio dedicarla alle “follie Vip”! 

Inizierei subito con una follia davvero 

“piccante”… passatemi il termine! Un 

comportamento decisamente “hot” che 

ha visto protagoniste due grandissime 

della musica italiana. Mi riferisco a 

Loredana Bertè e Ivana Spagna. 

Le due, dopo aver cantato insieme sul 

palcoscenico dell’Ariston durante la 58° 

edizione del Festival di Sanremo, nel 

2009 non si sono presentate al festival 

hanno pubblicato un album che le vede 

insieme protagoniste. Per presentare 

questo nuovo lavoro e suggellare 

la loro intesa professionale, le due 

trasgressive cantanti hanno posato 

per un noto settimanale scambiandosi 

tenere effusioni. Proprio come avevano 

fatto le colleghe americane Britney 

Spears e Madonna confermando la 

loro collaborazione con un bacio shock, 

anche Ivana Spagna e Loredana Bertè 

non sono state da meno! Rimanendo 

in tema Sanremese, ha lasciato tutti a 

bocca aperta la pungente battuta di 

Vladimir Luxuria, rivolta al conduttore 

Paolo Bonolis, durante un collegamento 

tra Porta a Porta di Bruno Vespa e lo 

stesso Bonolis in quel di Sanremo, la sera 

prima dell’inizio del Festival. Si parlava 

della tanto chiacchierata canzone di 

Giuseppe Povia dal titolo “Luca era 

Gay” e Vladimir Luxuria, totalmente 

contraria alla possibilità di redimersi da 

una condizione di omosessualità, per 

rimarcare il concetto ha proposto a 

Paolo Bonolis di passare una serata 

insieme, in modo da poterle permettere 

di scrivere un’altra canzone sulla scia 

di quella di Povia. Questa volta il titolo 

sarebbe: “Paolo era etero”! Sarcasmo o 

ironia? Lascio a voi ogni interpretazione! 

Da pungenti battute e baci shock 

sanremesi passerei a un bacio proibito, 

anche se, a detta dei protagonisti, si 

sarebbe trattato di un vero e proprio 

flop! Di chi sto parlando? Ma della 

splendida Manila Nazzaro e del 

simpatico Andrea Roncato, immortalati 

sulle pagine di un noto settimanale 

mentre sembrano scambiarsi un bacio 

davvero appassionato. Fin qui non ci 

sarebbe niente di male se non fosse 

che la “primadonna” del “Bagaglino” 

è felicemente sposata. I due negano e 

dicono che si è trattato esclusivamente 

di un semplice e affettuoso abbraccio 

tra amici. Che dire? Viva l’amicizia! 

Ultima follia, decisamente tenera e 

principesca, quella che vede protagonisti 

i neo sposini Flavio Briatore ed 

Elisabetta Gregoraci in Briatore! Per 

festeggiare il compleanno della sua 

mogliettina il buon Briatore ha organizzato 

una tre giorni davvero esaltante in quel 

di Saint Moritz. Suite vista lago, gite in 

baita con tanto di prelibatezze locali, 

massaggi e relax nel comfort di una 

lussuosa Spa e… ciliegina sulla torta: 

lunghe passeggiate romantiche su slitte 

trainate da cavalli! Una cosa è certa, 

anche se Briatore è un principe azzurro 

un po’ brizzolato, la sua dolce Elisabetta 

la tratta davvero come una principessa! 

Vippando, vippando siamo arrivati alla 

fine. Vi ricordo il consueto appuntamento 

con www.vippando.it per saperne 

sempre di più sul mondo delle celebrità. 

Fate i bravi e… occhio al Vip!

28 | VIC • PIGALLE • 


• PIGALLE • 


Muscoli di lusso 

Non è certo la classica palestra col 

pavimento gommato e i manifesti di 

Schwarzenegger alle pareti, quella 

che è stata inaugurata il 25 febbraio 

in via S.Sebastianello. Poltroncine 

dorate, parquet di pregio, eleganti 

tende alle finestre fanno infatti 

da cornice di lusso alla Dabliu 

Fitness Suite, uno spazio che offre 

a una clientela, per forza di cose 

ristretta, un programma di personal 

training a due passi da piazza 

di Spagna. Per l’inaugurazione, 

insaporita da un buffet a base di frutta, 

pesce e ovviamente champagne, sono 

stati invitati molti giovani volti del cinema 

e della tv, tutti incerti se ammirare di più i 

macchinari ultratecnologici che si suppone 

useranno, o piuttosto alzare gli occhi 

all’affresco settecentesco che decora 

il soffitto di quel che è riduttivo definire 

palestra. Tra i presenti abbiamo notato 

Giorgia Wurth, in copertina su Vic di gennaio e protagonista al cinema nel film 

“Ex”, il regista Fausto Brizzi, Loredana Cannata, Federico Fremont, Matteo 

Branciamore, la showgirl del Bagaglino Antonella Mosetti, Giulia Elettra 

Gorietti prossimamente protagonista della fiction “Suor Backita” su Rai Uno, l’ex 

miss Italia Nadia Bengala, Marco Battelli protagonista degli spot Tim, e Fabio 

Troiano del cast di RIS. 

Uno schermo per la Storia 

L’Auditorium della Conciliazione, che si sta segnalando per una serie di 

eventi di grande rilevanza culturale, ha ospitato recentemente il primo Festival 

del Documentario Storico tenuto a Roma. Il festival è stato promosso da 

Istituto Luce, Rai Educational e History 

Channel, che rappresentano i maggiori 

canali di divulgazione di questo genere 

televisivo sempre più apprezzato in 

Italia. Il festival ha sancito l’importanza 

del documentario storico come 

testimonianza per le future generazioni 

degli accadimenti del passato, sfruttando 

un mezzo, quello televisivo, che 

indubbiamente aggiunge spettacolarità 

e suggestione alle vicende storiche. 

Il patrocinio della Presidenza della 

Repubblica è il giusto riconoscimento 

per la valenza culturale dei documentari 

storici. Altra incarnazione della qualità 

del genere documentario è il presidente 

del festival, Folco Quilici, pioniere 

di questa arte e incarnazione della 

p r o f e s s i o n a l i t à 

italiana in questo 

campo. Alla serata 

inaugurale, presentata dal noto 

doppiatore Claudio Sorrentino e 

dall’attrice Nadia Bengala, sono 

intervenuti Ricky Tognazzi, 

Simona Izzo, Leonardo Tiberi, 

Francesco Carducci, Giuppy 

Izzo e il presidente della 

Provincia Nicola Zingaretti. 

Tra gli addetti ai lavori erano 

presenti Luciano Sovena, 

AD dell’Istituto Luce, 

Pietro Corsini autore de 

“La Storia siamo Noi” per 

Rai Educational, Sherin 

Salvetti di Fox Channels Italy, e il documentarista Raffaele 

Quagliarella, che ha presentato l’inedito “Roma a tutto schermo - Avvenimenti e personaggi che hanno fatto la storia televisiva 

di Roma”, Altra chicca a fine serata: l’esibizione del premio Oscar Nicola Piovani che ha aggiunto la forza della musica alla 

suggestione delle immagini.





Capit Mundi 

Un anno di “Capito?!?” sfogliando il calendario. 

I due Consoli della risata, Danilo e Sandro, hanno 

presenziato qualche settimana fa alle celebrazioni del 

nuovo “annus capitorum”. I due autori e conduttori del talk 

show radiofonico “Capito?!?, in onda ogni 

mattina dalle 7 alle 8.30 su TeleRadioStereo 

92.7, hanno infatti presentato al popolo il 

numero zero del Capendiario. Si tratta di 

un calendario realizzato grazie alla simpatica 

collaborazione di 11 ascoltatrici, che fanno 

bella mostra di se, mese dopo mese. La 

festa, tenutasi al Dada Umpa Cafè in 

Piazza Cairoli, ha visto la partecipazione 

di molti amici, ascoltatori, e alcuni vip del 

mondo dello spettacolo. 

Bocciarelli canta “Je t’aime” 

In clima di San Valentino l’attore presenta il suo cd inciso con Eva Lopez 

Foto di R.Cimini 

Vincenzo Bocciarelli, noto finora come doppiatore e attore cinematografico, 

televisivo e teatrale, aggiunge un’altra disciplina alla sua arte: la musica. A 

ridosso di San Valentino Bocciarelli ha infatti presentato a 

pubblico e stampa un cd di classici della canzone italiana 

e francese, interpretati insieme ad Eva Lopez. La serata, 

ospitata al Mò Mò Republic di piazza Forlanini ha goduto 

di un’atmosfera molto romantica e “zuccherosa” grazie 

agli speciali allestimenti “cioccolatosi” e alle delizie culinarie 

decorate in tema. L’esibizione dei due cantanti, supportati 

da due eleganti ballerini, ha intrattenuto i molti ospiti tra cui 

abbiamo riconosciuto Nadia Bengala, Maria Monsè, 

Moreno Amantini, Rocco Ciarmoli, Daniele Rocca, 

Elena Russo, Antonio Zequila, Giada Di Miceli, 

il notaio Giovanni Pocaterra, Antonio e Alpha dei 

Carramba Boys. Il tema dell’amore ha caratterizzato 

anche la presentazione del videoclip della conturbante 

Linda Batista “Ciao Amore Ciao”, prodotto da Musidora Film. 

Per tornare al disco di Vincenzo Bocciarelli, un amore di diverso genere, quello 

per il prossimo, permetterà di devolvere parte dei proventi del cd all’associazione 

Mamma Italia Onlus, che sta realizzando un ospedale a N’Djamena, in Africa, come 

ha spiegato ai presenti il presidente dell’associazione Nicola Paparusso. 

Arte e solidarietà all’Hassler 

Maurizio Costanzo e Luca 

Faccenda banditori d’asta per 

beneficienza 

Il 31 gennaio scorso, il lussuoso hotel di Trinità 

dei Monti è stato luogo di un evento particolare 

e benemerito: Maurizo Costanzo, Luca 

Faccenda e Marco Parri, rispettivamente 

direttore artistico e presidente della National 

Gallery di Firenze, hanno organizzato e presieduto 

una raccolta fondi a favore dei bambini sordi e sordo 

ciechi della Roberto Wirth Fund 

Onlus, e della Congregazione Suore 

di San Giuseppe dell’Apparizione, 

per la costruzione di una scuola 

a Gonaives (Haiti). Si è trattato in 

pratica di un’asta di opere d’arte, tra 

cui spiccavano opere di Luigi Ballarin 

e Mario Schifano, che ha fruttato ben 

50.000 euro da devolvere alle due 

cause. Il successo dell’iniziativa è stato dovuto anche 

alla presenza di numerosi volti noti del jet set romano, a 

cominciare da Roberto Wirth, proprietario dell’Hassler 

e presidente della Onlus, per continuare con Miss Italia 

Miriam Leone, madrina della serata, i principi Guglielmo 

Giovanelli Marconi, Patrizia Kunz d’Asburgo, Carlo 

Ruspoli e Olimpia Colonna, il marchese Giuseppe 

Ferrajoli, il professor Roly Kornblit, dentista dei vip, 

Irene Ghergo, che ha comprato un quadro raffigurante 

la luna, Ada Alberti con il marito Franco Oppini, 

Ilona Staller, Roberta 

Beta, che da quella sera possiede un 

bel quadro raffigurante un Gesù stilizzato; e ancora: 

Beppe Convertini, gli attori Roberta Scardola de “I Cesaroni”, Edoardo 

Sylos Labini, Simona Borioni e Giulietta Revel, la scrittrice Susanna 

Schimperna, il chirurgo plastico Marco Gasparotti, Fabio Tamburini del 

Tg5, la psicoterapeuta 

Irene Bozzi, la 

cantante Elena 

Bonelli, anch’ella tra 

gli acquirenti, come 

pure l’immobiliarista 

Andrea Meschini, 

accompagnato dalla 

moglie Domitilla.





Secondo Me 

Ha debuttato al Teatro della Cometa il nuovo testo 

di Michele La Ginestra 

Michele La Ginestra è tornato 

con nuovissimo spettacolo al 

Teatro della Cometa; l’attore 

teatrale e televisivo ha proposto 

per la prima volta “Secondo me”, 

testo dal sapore delicatamente 

introspettivo di cui non è soltanto 

l’interprete ma anche l’autore. 

Al suo fianco, applauditissimi 

da amici ed addetti ai lavori, 

Sergio Fiorentini e Corinne 

Bonuglia, con l’ottima regia 

di Augusto Fornari. 

Menzione speciale per l’esordiente 

Manuel Caserio che si è dimostrato 

pienamente all’altezza del ruolo da 

giovanissimo protagonista che gli è stato 

assegnato. La passerella di ospiti che ha 

animato la prima è stata come sempre 

ricca: tra i tanti il maestro Pingitore, 

Beatrice Fazi, Arianna Ciampoli, 

Samuela Sardo, Massimo Romeo 

Piparo, Edy Angelillo, Pietro Longhi. 

PazZodiaco 

A metà febbraio 

Palazzo Ferrajoli ha ospitato il 

Gran Galà dell’Acquario 

Festa di stelle in piazza Colonna la sera del 12 

febbraio. Per festeggiare quello che si annuncia 

come l’anno dell’Acquario, Sara Iannone ha 

organizzato, con Camilla Nata e Giuseppe 

Ferrajoli il Gran Galà dell’omonimo segno 

zodiacale, dando appuntamento ai vip nati 

tra il 21 gennaio e il 18 febbraio… ma non 

solo. Nelle sale decorate con i colori e i 

simboli dell’undicesimo segno, si sono 

visti infatti anche tanti personaggi “non 

in tema”, perché appartenenti ad altre… 

costellazioni: come Vince Tempera, Laura 

Troschel, Alessandro Di Pietro, Janet 

De Nardis, Rosanna Vaudetti, Antonio 

Marino, Nadia Bengala, Domitilla e Andrea Meschini, 

Lorenzo Carnebianca, Masha Sirago, Guglielmo Giovannelli, Lilian Ramos, Maria 

Giovanna Elmi, Sandro Maccallini, Marco Lorenzoni e 

Antonello de Pierro. Tra 

i “festeggiati” acquariani 

invece si sono notati: 

Eleonora Brigliadori, 

Maria Monsé, Claudio 

Arcioni, Eleonora 

Vallone, Daniela Pacelli, 

Emma Rossi Bernardi. 

Note culturali e artistche 

della “cosmica” serata: 

l ’ a c c o m p a g n a m e n t o 

musicale di Deniele 

Dolcini e Gianni Gandi, 

gli “Aforismi fotografici” 

di Masha Sirago, e il 

libro di poesie “Un manto 

d’ombra”, firmato da 

Maria Grazia Emiliani e 

regalato a tutti i presenti.

34 | VIC • FOTORICORDO • 


Vivi il Centro | Marzo 2009 • Rubrica di attualità per immagini. Testo e foto di Giuliano Giulianini • 


Roma come Isabela 

…che poi è l’isola principale 

dell’arcipelago delle Galàpagos, 

visitato da Charles Darwin che 

studiandone la fauna pose le 

basi per la teoria dell’evoluzione. 

In queste pagine facciamo un 

viaggio nell’allestimento, molto 

scenografico, della mostra in 

corso al Palazzo delle Esposizioni. 

Tra animali vivi (l’iguana verde, le 

tartarughe marine e un armadillo) 

ex vivi (le farfalle e il serpente 

“ferro di lancia”) estinti e ricostruiti 

(il flemmatico bradipo tridattilo, il 

corazzato gliptodonte, l’orango 

Jenny, prima scimmia mai vista da 

Darwin allo zoo di Londra), e con 

la partecipazione del busto di Lucy, 

nostra antenata di oltre 3 milioni 

di anni fa, ecco la galleria delle 

suggestioni della mostra: un viaggio 

nell’avventura umana e scientifica 

di Darwin che le sue parole, qui di 

seguito, ben rappresentano. 

“… e pensare che tutte 

queste forme elaborate, così 

differenti l’una dall’altra, e 

dipendenti l’una dall’altra 

in maniera così complessa, 

sono state prodotte da leggi 

che agiscono intorno a noi... 

Vi è qualcosa di grandioso 

in questa visione della vita, 

con le sue varie facoltà, che 

furono in origine impresse 

in poche forme o in una 

sola; e nel pensare che, 

mentre il nostro pianeta 

ha continuato a percorrere 

la sua orbita mossa dalla 

legge immutabile della 

gravità, da un inizio così 

semplice si sono evolute 

e continuano a evolversi 

innumerevoli forme, 

bellissime e meravigliose”. 

Charles Darwin

36 | VIC • FOTORICORDO • Vivi il Centro | Marzo 2009 

Vivi il Centro | Marzo 2009 • Rubrica di attualità per immagini. Testo e foto di Giuliano Giulianini • 


Roma come Dublino 

Facce da rugby allo Stadio Flaminio, 

il 15 febbraio per assistere ad Italia 

Irlanda valevole per il 6 nazioni 

2009. Abbandonata da tempo 

l’idea di vedere la nostra nazionale 

vincere una partita di questo torneo, 

ai fan e ai curiosi del rugby non 

resta che godersi lo spettacolo di 

colore che offrono i loro omologhi 

nordeuropei. Sono venuti, hanno 

bevuto, e hanno vinto: come 

suggerisce la foto che ritrae un 

folto gruppo di irlandesi incoronati 

d’alloro: i nuovi conquistatori sono 

loro, per lo meno con la palla 

ovale in mano. La partita infatti ha 

avuto poca storia e ai nostri non è 

restato che farsi una bevuta con i 

simpatici rivali durante il famoso 

terzo tempo. Per la verità i “celtici”, 

con o senza corna, per bere non 

hanno aspettato la fine della partita: 

era più facile vedere una meta 

azzurra piuttosto che un irlandese 

(o una irlandese) senza una birra in 

mano, tanto che la situazione dei 

tavolini del villaggio d’accoglienza, 

ovviamente sponsorizzato da un 

noto marchio di birra italiana, era 

quella che si vede nella foto già 

molto prima che la partita iniziasse. 

Che dire? Almeno britannici, e 

italiani solidali, si saranno riscaldati 

per bene, visto che la giornata era 

gelida, il Flaminio è pieno di correnti, 

e il punteggio finale di 9 a 38 non 

riscaldava certo i cuori degli sportivi 

azzurri. Appuntamento dunque al 

14 marzo, quando il clima, se non gli 

avversari gallesi, sarà certamente 

più clemente.

38 | VIC • A cura di G. Giulianini • 


Vivi il Centro | Marzo 2009 • CAPOLAVORI IN CORSO • 


CAPOLAVORI 

IN CORSO 

FUTURISMO. 

AVANGUARdIA- AVANGUARdIE 

Scuderie del Quirinale 

La grande mostra in corso alle 

Scuderie del Quirinale è la più 

importante tra le molte che 

celebrano i cento anni trascorsi 

dal pronunciamento di Marinetti 

nel Manifesto del Futurismo. La 

ricchissima raccolta di capolavori, 

provenienti da una trentina di 

istituzioni museali di tutto il mondo 

è stata realizzata in collaborazione 

con il Centre Georges Pompidou di 

Parigi e la Tate Modern di Londra. 

La mostra infatti ha avuto la sua 

anteprima al Pompidou (un luogo 

che sembra la materializzazione 

dei concetti artistici futuristi) 

dall’ottobre scorso fino a gennaio, 

resterà a Roma fino al 24 maggio, 

per spostarsi infine nella capitale 

inglese da giugno a settembre. 

Ferma restando l’idea di ricreare 

la mostra futurista che si tenne 

a Parigi, alla galleria Bernheim- 

Jeune, l’esposizione si apre alle 

conseguenze del movimento 

artistico, alle sue evoluzioni 

e ai connubi con altri stili che 

caratterizzarono i decenni successivi 

agli esordi. “Vogliamo cantare 

l’amore del pericolo, l’abitudine 

dell’energia e della temerarietà”. 

Sono le parole che aprono il 

manifesto futurista pubblicato il 20 

febbraio 2009 in prima pagina da 

Le Figaro; con queste premesse è 

chiaro che il Futurismo non poteva 

Umberto Boccioni, Dinamismo di un corpo umano, 1913, Museo del Novecento, Milano 

avere una forma, né una sede 

geografica, fisse ed immutabili. 

Il sottotitolo della mostra allude 

proprio a questo: “Avanguardia”, 

perché il Futurismo aprì la strada 

ad un’esplosione di creatività, uno 

sconvolgimento di regole che dura 

ancora oggi in campo artistico; 

“Avanguardie”, in quanto ben presto 

il Futurismo italiano si confrontò e 

si fuse con il cubismo, ad esempio 

nel filone russo del movimento, 

mutò nel Vorticismo inglese e nel 

Sincromismo americano; la mostra 

del Quirinale testimonia tutto questo 

affiancando alle opere dei primi 

anni, i lavori di innumerevoli artisti 

debitori del Futurismo. Il movimento 

invase ogni campo dell’arte: 

musica, architettura, cinema, 

teatro; limitandosi alla pittura si 

dedicò a tutti i temi: alle Scuderie 

si potranno ammirare ritratti come 

“Le grand nu” di Georges Braque e 

“La femme assise dans un fauteuil” 

di Picasso, scorci urbani come “La 

stazione di Milano” di Carlo Carrà, 

testimonianze storiche come “I 

funerali dell’anarchico Galli” dello 

stesso Carrà, esercizi di stile e 

di ricerca spaziale come “Volumi 

orizzontali” di Umberto Boccioni. 

Ma la lista dei nomi è lunga: da 

Severini a Duchamp, da Delaunay a 

Malevitch, da Exter a Russolo. 

Futurismo. 

Avanguardia-Avanguardie 

In corso fino al 24 maggio 

Via XXIV Maggio 16 

Ingresso: intero 10 euro; 

ridotto 7,50 euro 

Orari: dom-gio 10-20; 

ven-sab 10-22.30. 


www.scuderiequirinale.it 

ROMA, LA MAGNIFICA VISIONE 

Museo di Roma Palazzo Braschi 

Al Museo di Roma sono esposte 

decine di vedute della città, 

realizzate tra Settecento e 

Ottocento. Una moda ad uso dei 

viaggiatori che ci ha lasciato in 

eredità il fascino romantico di una 

Roma scomparsa. I curatori, Patrizia 

Masini, Anna Aletta e Fabio Betti, 

hanno selezionato 35 opere presenti 

nella vasta collezione archiviata 

nel museo. La città eterna era, in 

quei secoli, una visione riservata ai 

pochi cittadini, ai prelati nell’orbita 

del Vaticano, a stanchi pellegrini, 

e ai rari, privilegiati viaggiatori che 

potevano permettersi il Grand Tour. 

Queste incisioni, cartigli, acqueforti 

e acquerelli, erano destinati a 

loro, come ricordo del soggiorno 

romano, da riportare in patria per 

adornare un salotto, uno studio 

o una canonica. Per la verità la 

Roma di quei tempi non era solo la 

sonnacchiosa capitale pontificia che 

si ammira in queste opere: alcune 

di esse, come le due acqueforti 

parimenti intitolate “Veduta generale 

dell’assedio di Roma nel giugno del 

1849”, testimoniano di un momento 

drammatico della millenaria storia 

cittadina. Sono opera di Wilhelm 

Kandler e Karl Christian Andreae 

e si per differenziano il punto di 

“ripresa“: Villa Pamphili dove si 

trovò Kandler, e Palazzo Caffarelli 

per Andreae. Di quei giorni convulsi 

del ’49 rimangono anche due 

dipinti di Alberto Alborghetti: “Villa 

Savorelli dopo l’assedio del 1849” 

e “Il Vascello dopo la battaglia 

del 1849”. Ma in gran parte la 

mostra riguarda pacifiche vedute 

panoramiche, di una città romantica 

immersa nel verde da cui spuntano 

come oasi chiese, ville e monumenti 

antichi. Gli artisti privilegiavano la 

tecnica dell’incisione, più adatta 

a riproduzioni e pubblicazioni, 

e, come punti prospettici, le 

alture del Pincio, di Monte Mario, 

dell’Aventino e del Gianicolo. Tra 

le opere particolari vanno citate: il 

“Panorama di Roma dal casino di 

Villa Ludovisi” di Carl Ferdinand 

Sprosse, che ha la spettacolare 

caratteristica di occupare più di 

sette metri di parete; il “Panorama 

circolare del Palatino” di Thomas 

Sutherland su disegno di Thomas 

Jean Baptiste Arnout, Veduta di Roma con il Colosseo e il Foro romano, litografia, 1860 

Shew (una “soluzione” ancora 

adottata per le cartoline moderne); 

e il “Panorama di Roma dalla Torre 

del Campidoglio” di Samuel Rawle, 

che veniva stampato a Londra ad 

inizio ‘800 come un pieghevole ad 

uso dei viaggiatori in partenza per 

l’Italia. 

GIULIO CESARE 

Chiostro del Bramante 

Una mostra inconsueta è stata 

allestita al Chiostro del Bramante. 

Un’intera esposizione, della durata 

di oltre sette mesi, tutta incentrata su 

un uomo: Giulio Cesare. Il visitatore 

uscirà dal museo sapendo tutto 

Roma, la magnifica visione. 

Vedute panoramiche del 

XVIII e XIX secolo 

In corso fino al 19 aprile 

Via di San Pantaleo 10 

(piazza Navona) 

Orari: mar-dom 9-19; 


ridotto 6 euro 


museodiroma.it 

del dittatore romano: dalla nascita 

all’assassinio, dalla divinizzazione 

ad opera dei suoi successori, alla 

mitizzazione che emuli e letterati

40 | VIC • CAPOLAVORI IN CORSO • 


Vivi il Centro | Marzo 2009 • ARTE E CULTURA • 


contribuirono a creare a partire dal 

medio evo; per finire con il cinema, 

che sin dai suoi esordi, un secolo fa, 

ha incluso Cesare nel suo pantheon 

di personaggi da colossal. È curioso 

vedere accostati i mosaici imperiali 

e i costumi di Cinecittà; le monete e 

le medaglie con l’effige del generale 

vittorioso, e le plastiche pose in cui 

lo ritrassero i pittori neoclassici; la 

statua di Venere (mitica progenitrice 

della gens iulia) proveniente dal 

Louvre, esposta non lontano dal 

plastico (realizzato per l’occasione) 

di quella Roma antica dove essa 

era stata commissionata. Affreschi, 

sculture, gioielli e reperti sono stati 

riuniti a Roma, provenienti da Parigi, 

Londra, Napoli, Berlino, Vienna; 

e dal Vaticano è arrivato il globo 

dorato che un tempo stava in cima 

all’obelisco che oggi domina Piazza 

San Pietro. L’obelisco, che ha circa 

quattromila anni, fu spostato da 

Cesare ad Alessandria d’Egitto, 

capitale della sua Cleopatra; poi 

portato da Caligola e Nerone sul colle 

vaticano per adornare il loro circo; e 

infine venne sistemato davanti alla 

basilica michelangiolesca per volere 

di Sisto V nel ‘500. Per accontentare 

lo scettico Papa, con l’occasione 

si guardò in quella sfera dove la 

tradizione medievale voleva fossero 

conservate le ceneri di Cesare, tanto 

che i lanzichenecchi l’avevano presa 

a fucilate durante il sacco di Roma. 

Non si trovò nulla, e una croce di 

bronzo (con altrettanto leggendaria 

reliquia della “vera croce”) prese da 

allora il posto del globo, che ora ha 

trovato dimora nei Musei Vaticani. 

Tutto ciò ha contribuito alla leggenda 

del divo Giulio, insieme a Guido Reni, 

Rubens, Tiepolo, Shakespeare, Rex 

Harrison e Joseph Mankiewicz (attore 

e regista del colossal “Cleopatra”), 

delle cui opere la mostra rende 

conto. 

Giulio Cesare 

Chiostro del Bramante 

Via della Pace (pza Navona) 

In corso fino al 3 maggio 


ridotto 7 euro (martedì per tutti) 

Orario: mar-ven 10-20; 

sab-dom 10-21 

Per informazioni: 06 68809035 

www.chiostrodelbramante.it 

DARWIN 1809-2009 

Palazzo delle Esposizioni 

La mostra dedicata alla figura e 

alle teorie di Darwin è un evento 

espositivo di grande rilevanza: per 

l’importanza e attualità del tema 

scientifico, per la coincidenza 

temporale del bicentenario dalla 

nascita dello scienziato, e soprattutto 

per la ricchezza di documenti e la 

spettacolarità delle ambientazioni 

che sono state allestite. 150 anni fa, 

con la pubblicazione de “L’origine 

delle specie”, Darwin diede il via a un 

dibattito che rivoluzionò la scienza. 

Biologia, etologia, antropologia, 

e persino la storia e le religioni 

dovettero fare i conti con l’intuizione 

dell’evoluzione di questo inglese, 

studioso quasi dilettante, che 

ambiva a fare il curato di campagna. 

Questa mostra, curata da due 

esperti dell’American Museum of 

Natural History di New York, e dal 

divulgatore ed evoluzionista italiano 

Telmo Pievani, ricostruisce la vita di 

Darwin, il suo secolo e l’evoluzione 

del suo pensiero scientifico. Le 

prime sezioni descrivono il mondo 

e l’epoca di Darwin: il contesto 

scientifico, le nozioni acquisite, la 

sua formazione culturale e umana, 

tutto ricostruito con documenti, 

illustrazioni, reperti raccolti all’epoca 

ed esposti secondo i dettami di quel 

tempo. La sezione più suggestiva è 

quella relativa al viaggio del Beagle 

attraverso l‘America del Sud: 

giungle, isole, ed interi ecosistemi 

sono ricostruiti con gli appunti dello 

scienziato, ricostruzioni a grandezza 

naturale, fossili di creature ormai 

estinti ed anche animali vivi come 

iguane, tartarughe e armadilli. 

La mostra, che è itinerante, si 

arricchisce in Italia da un paio di 

sezioni che approfondiscono il 

rapporto di Darwin con il nostro 

paese, che fu tra i più solleciti a 

discutere ed accettare le nuove 

teorie. In esposizione ci sono lettere 

e documenti che gli studiosi italiani 

scambiarono con l’insigne inglese, 

oltre a diplomi e riconoscimenti 

che molte istituzioni scientifiche 

gli conferirono. Altra esclusiva 

della mostra romana è la sezione 

“L’evoluzione umana” che presenta 

le attuali conoscenze sull’evoluzione 

della “nostra” specie, con l’albero 

dei nostri antenati aggiornato alle 

ultime scoperte. In questa sala 

sarà esposto per la prima volta al 

pubblico il cranio fossile de “l’uomo 

di Ceprano”, ritrovato appunto nei 

nostri territori. 

Darwin 1809-2009 

in corso fino al 3 maggio 

Via Nazionale 194 

Orari: mar-dom 10-20; ven-sab 

10-22.30 

Ingresso a tutte le mostre: 

intero 10 euro; ridotto 7,50 euro 


www.palazzoesposizioni.it 

Tutti sulla stessa barca 

Una mostra di fotografie del National Geographic porta di nuovo lo spettacolo 

del pianeta sulle pareti del Palazzo delle Esposizioni. Immagini bellissime e 

forti, poetiche e drammatiche invitano a riflettere sul presente e sul futuro della 

mostra comune “Madre Terra”. 

Tutti sulla stessa barca; questo 

sembra essere il messaggio che la 

mostra “Madre Terra”, organizzata 

dalla rivista National Geographic e 

curata dal suo direttore Guglielmo 

Pepe, vuole lanciare ai tanti visitatori 

che affollano lo spazio della fontana, 

al piano terra del Palazzo delle 

Esposizioni. Orsi polari e monaci 

tibetani, tigri feroci e donne Inuit, i 

bambini africani e i pastori asiatici, 

i gorilla in estinzione e i tedeschi a 

passeggio in bicicletta: tutti siamo 

legati alle sorti del pianeta, ai capricci 

del suo clima e agli effetti dei suoi 

mutamenti. Come di consueto le foto 

dei professionisti del magazine sono 

quanto di più vicino allo spettacolo 

della natura si possa realizzare con 

una macchina fotografica. I colori, 

le danze, i panorami, le creature 

animali che popolano il mondo, 

sfilano davanti al visitatore divisi 

questa volta per continenti (la volta 

scorsa c’erano sezioni tematiche: 

acqua, aria, terra, fuoco). Molte delle 

immagini sono inedite, e questo fa 

intuire la qualità del materiale di cui 

dispone la rivista e le scelte sofferte 

che deve fare per illustrare i suoi 

articoli. Nei crediti sotto le 101 foto 

esposte appaiono infatti i maggiori 

nomi del fotoreportage naturalistico 

e sociale, come Steve McCurry e 

Michael Yamashita. La mostra, ad 

ingresso gratuito, rimarrà aperta 

fino al 29 marzo, ed è decisamente 

consigliabile a tutti, soprattutto a 

famiglie e scuole per incoraggiare 

i bambini a stupirsi della natura e 

insegnar loro a rispettarla. (GG) 

National Geographic. 

Madre Terra 

In corso fino al 29 marzo 

Palazzo delle Esposizioni 

Via Milano 13 (via Nazionale) 

Orari: mar-dom 10-20 

ven-sab 10-22.30 

Ingresso libero 


www.palaexpo.it

42 | VIC • Rubrica a cura di Federico Giannini • Vivi il Centro | Marzo 2009 

• Associazioni del Centro Storico • VIC | 43 

Presidente, quali sono le problematiche 

legate al commercio di 

Testaccio e al suo storico mercato? 

Come vede, anche lei quando nomina 

Testaccio, non può fare a meno 

di pensare al suo storico mercato. 

Purtroppo fra poco più di un anno il 

ASSOCIAZIONI DEL CENTRO STORICO 

Ztl, ordinanze anti alcol, inquinamento acustico notturno, sicurezza, mancanza di 

parcheggi, abusivismo… Testaccio è forse il quartiere che più di tutti a Roma concentra 

tutte le problematiche che l’attualità pone all’amministrazione capitolina. Se questo si 

aggiunge il difficile momento economico delle molte attività commerciali tradizionali 

che caratterizzano il rione, si ha un quadro completo delle questione che dovranno 

essere risolte nei prossimi anni. 

Testaccio: le emergenze del 

rione che non dorme mai 

di Federico Giannini 

Antonella Calfapietro dal 2008 è presidente del neo costituito Comitato 

Esercenti Rione Testaccio, che annovera tra i suoi iscritti oltre 140 locali 

di somministrazione, compresi alcuni ristoranti storici, ma anche gli antichi 

negozi artigiani in una delle zone più antiche della città. 

rione perderà questo legame con la 

storia e le nostre tradizioni; nel 2003, 

infatti si pensò non di riprogettarlo 

sulla stessa piazza ma di ricostruirlo 

qualche isolato più in là nell’ennesimo 

centro commerciale (mercato 

rionale più 30 negozi), facendo una 

scelta netta e precisa che implicava 

la cancellazione della memoria storica 

del mercato. Strane scelte in una 

società che invece va sempre più 

verso il recupero e la tutela di tutto 

ciò che costituisce storia e tradizione 

di un territorio. Sono state scelte 

certamente opinabili delle amministrazioni 

precedenti, su cui oggi ormai 

ben poco si può fare se non preoccuparsi 

che tali cambiamenti non 

si trasformino in nuovi problemi. 

Come vede il futuro del commercio 

a Testaccio? 

Non a caso il piano programmatico 

per il 2009 del mio comitato si chiama 

“Testaccio 2010”, proprio perché 

consideriamo questo un anno di 

passaggio che prelude ad un nuovo 

decennio in cui tante realtà nel 

tessuto commerciale economico e 

strutturale del rione cambieranno. 

Noi vogliamo che ciò avvenga nel 

rispetto delle esigenze di tutti coloro 

che vivono nel quartiere o che vi 

esercitano attività commerciali (molti 

dei quali residenti a Testaccio da 

generazioni). Lo sforzo del Comitato 

è di raccogliere le istanze di tutti, affinché 

in futuro il nuovo centro commerciale 

e le altre attività già esistenti 

convivano e traggano benefici l’uno 

dall’altro. Auspichiamo un centro 

commerciale con la caratterizzazione 

moderna e globalizzata da una parte, 

e dall’altra un tessuto rionale contraddistinto 

da botteghe storiche, maestri 

artigiani, attività ed esercizi commerciali 

noti in tutta Roma per qualità e tradizione; 

oltre a teatri e ristoranti di qualità 

che, senza dubbio, hanno costituito e 

resteranno un vanto per Testaccio se 

si permetterà nei prossimi anni la loro 

riqualificazione. 

Si parla tanto di recupero di botteghe 

storiche e dell’artigianato, 

come pensa che questo processo 

sia possibile nel suo rione e nel 

centro storico in generale? 

In questi anni sono state spese tante 

belle parole sulla valorizzazione delle 

botteghe storiche e delle eccellenze artigiane, 

senza però prevedere operativamente 

un vero e proprio progetto di 

rete. Più che un asfittico albo, che serve 

a ben poco, c’è bisogno di un sistema 

integrato che consenta a queste attività 

di sopravvivere, nonostante la blindatura 

al traffico del centro storico e l’aumento 

dei prezzi degli affitti dei locali e 

delle tasse comunali. Come Comitato 

abbiamo iniziato a censire, fra i nostri 

associati, coloro che hanno attività continuativa 

da oltre 50 anni, requisito per 

divenire bottega storica; molte di queste 

attività si caratterizzano per una ininterrotta 

continuità gestionale di tipo familiare. 

Aggiungo che lo scorso dicembre 

abbiamo proposto all’amministrazione 

comunale due dei nostri maestri artigiani, 

i quali hanno poi ricevuto il premio 

“Maestri dell’Artigianato 2008” in Campidoglio, 

e siamo già pronti per proporre 

nuove eccellenze per il prossimo anno. 

Ovviamente il nostro piano programmatico 

è accompagnato da una proposta 

organica che contempla delle vere 

e proprie agevolazioni: riduzione della 

Tarsu, esenzione dall’imposta sulle insegne, 

agevolazioni a mezzo finanziamenti 

in conto capitale o a capitale garantito, 

e molte altre proposte che assicurino la 

continuità nel tempo per le botteghe artigiane 

e storiche del rione. 

Pensa che il problema della mobilità 

a Testaccio sia un fattore determinante 

per evitare che il commercio 

muoia? 

È lo stesso discorso che le facevo per 

le botteghe storiche e in generale per il 

commercio diurno: non si può pensare 

di agevolare i negozianti e gli artigiani, 

se si continua a non poter fare in modo 

che i clienti possano recarsi da loro. 

Il monte è una delle zone con mag- 

giore concentrazione di locali notturni 

nella capitale. È possibile riuscire 

a far convivere la movida e la 

residenzialità? 

Movida e residenzialità possono convivere 

laddove si riesce a controllare il 

territorio dal punto di vista del rumore 

e dell’ordine pubblico nei suoi punti nevralgici, 

senza necessariamente operare 

chiusure. Certo, è chiaro che creare 

dei veri e propri lunapark notturni, come 

quello sotto il Monte Testaccio, a lungo 

andare può far nascere delle complicazioni. 

Non sono state prorogate le due 

ordinanze a firma del Sindaco e del 

Prefetto che vietavano la vendita da 

asporto di alcool e in vetro dopo le 

21, che avevano rappresentato un 

danno per molte attività commerciali 

presenti nel I Municipio. Ci può 

fare un bilancio? 

Il mio Comitato ha compreso le ragioni 

d’urgenza, ma ha anche stabilito che 

bisogna fare un po’ d’ordine fra chi ha 

la licenza di somministrazione e chi, in 

questi anni, ha venduto alcolici pur non 

detenendola. Dopo la revoca da parte 

del Prefetto, insieme a tutte le altre 

associazioni dei residenti, stiamo discutendo 

al tavolo del Campidoglio sul 

Centro Storico. Visto che la discussione 

è aperta, mi aspetto che vi sia una linea 

comune, ma le posso anticipare che 

ho portato a quel tavolo l’ordinanza del 

Sindaco di Veniano (Como) del 1 ottobre 

scorso che fa giurisprudenza, e che 

multa gli avventori i quali, dopo un certo 

orario, circolano per il centro storico 

con bottiglie in mano. È un modo per 

responsabilizzare un po’ tutti al rispetto 

delle regole. 

Testaccio è un rione ricco di zone 

poche utilizzate, quali progetti ci 

sono per riqualificare questi spazi? 

È vero: c’è tanto spazio abbandonato 

che servirebbe al rione. Noi abbiamo 

cominciato a proporre all’Assessorato 

alla Mobilità degli spazi tuttora abbandonati 

che potrebbero essere funzionali 

come parcheggi sia di giorno che di 

notte. 

“Inferno Testaccio”, questo il titolo 

di un quotidiano nazionale pochi 

giorni fa. La sicurezza è un tema 

fondamentale. I controlli delle forze 

dell’ordine sono aumentati eppure i 

fenomeni di violenza non sembrano 

diminuire. Per quale motivo? 

Quando parliamo di sicurezza, dobbiamo 

parlarne seriamente e con dati alla 

mano. Penso che non faccia assolutamente 

bene a nessuno lanciare simili 

proclami; più che correre dietro ai giornali, 

è invece opportuno rivolgersi alle 

forze dell’ordine e alle istituzioni, con le 

quali è necessario instaurare un clima di 

collaborazione operativa. 

_Il mercato rionale di Testaccio

44 | VIC • CENTRO STORICO • 



Piazze storiche: ecco il regolamento 

Il Campidoglio ha divulgato un documento che stabilisce i criteri di concessione 

delle piazze per feste e mercatini. La proposta vuole tutelare le manifestazioni 

culturali e impedire quelle più smaccatamente commerciali. 

di Federico Giannini 

Il mese scorso il delegato del Sindaco, 

Dino Gasperini ha depositato 

una proposta di delibera per la tutela 

e la salvaguardia del cuore della 

Città con oggetto “il regolamento 

d’uso delle piazze del centro storico 

di Roma”. Prima di consegnare un 

documento così importante, il consigliere 

Gasperini ha voluto sentire il 

parere delle associazioni di categoria 

operanti in questi Rioni, nel totale 

rispetto delle esigenze di chi vive e 

lavora nel I Municipio. Una delibera 

nata attorno al “tavolo permanente 

sul centro storico” in nome della 

concertazione tra amministrazione, 

residenti ed operatori economici. 

Da questa collaborazione sono 

nate idee e proposte di modifica 

emendate su più articoli in calce al 

documento. La premessa è di per 

se una garanzia: “Le piazze del centro 

storico di Roma costituiscono 

un patrimonio di inestimabile valore 

storico-culturale-artistico unico al 

mondo”. Proprio per questo motivo, 

riportato in neretto sulla delibera, 

le piazze necessitano di un regolamento 

d’uso e di un quadro normativo 

di riferimento. Il termine “usi 

impropri delle piazze” vuole indicare 

quelle manifestazioni “senza alcuna 

attenzione alla qualità dei luoghi, ne 

nel contenuto delle iniziative”. Troppo 

spesso, da eventi culturali senza 

scopo di lucro si è passati a “suk” o 

“mercatini” con una strana omologazione 

della merce in vendita. Alcune 

manifestazioni atte a promuovere le 

arti, gli usi popolari e i mestieri tradizionali, 

sono state trasformate in vere 

e proprie “sagre della porchetta”. 

Da oggi, chiunque faccia richiesta 

all’ufficio del Gabinetto del Sindaco 

della concessione di occupazione di 

una piazza nel cuore dell’Urbe dovrà 

sottostare a queste regole: 1) divieto 

assoluto di eventi o manifestazioni a 

carattere commerciale; 2) ciascuna 

delle piazze non potrà essere concessa 

più di una volta al mese; 3) le 

richieste di concessione dovranno 

pervenire agli uffici preposti almeno 

sessanta giorni prima dalla data di 

inizio della manifestazione; 4) sono 

previste comunicazioni ai residenti 

e indicazione di spazi di sosta alternativi. 

Queste anticipazioni sono 

solamente alcune disposizioni presenti 

nella delibera. Il regolamento 

è molto complesso e l’iter di approvazione 

prevede vari passaggi. 

I progetti saranno valutati da un’apposita 

commissione composta dai 

rappresentanti del primo Municipio, 

ma anche dall’Assessorato della 

Cultura e dalla Soprintendenza di 

Stato. Esistono, tuttavia, alcune manifestazioni 

che riescono, grazie alla 

loro presenza, a valorizzare gli spazi 

e le piazze antiche di Roma. A titolo 

esemplificativo, l’amministrazione 

comunale ne indica i contenuti: mostre 

di musica, del restauro, di mobili 

antichi. Insomma, i maestri artigiani 

possono stare tranquilli.

46 | VIC • VADEMECUM • 



Informazioni e servizi utili 

per vivere il centro di Roma 

Comune di Roma 

Numero unico di info H24 060606 

www.comune.roma.it 

• Municipio I “Centro storico” 

Ufficio Relazioni con il Pubblico 

Via Petroselli, 50 | 06.69601333 

Polizia Municipale 

Gruppo I | Via dei Montecatini 11 

06.67693702/04/06 

ASL Roma A 

06.77307209 | 06.77307215 

• Telefoni utili: 

Carabinieri 112 

Polizia di Stato 113 

Guardia di Finanza 117 

Vigili del Fuoco 115 

Polizia Municipale 06.67691 

Emergenza Infanzia 114 

Telefono Rosa 06.37518261 

Soccorso stradale 803116 

Ambulanze 118 

Guardia Medica 06.58201030 

AMA 800.867035 

ATAC 800.431784 

• Farmacie del Municipio I 

http://www.federfarmaroma.com/ 

asp/turni_BETA.aspx 

• Servizio taxi 

Chiamataxi Com. di Roma 060609 

Autoradiotaxi Roma 06.3570 

Assotaxi 800.090214 

Cooperativa Samarcanda 06.5551 

Radiotaxi Eurocosmo 06.8822 

Radiotaxi Cosmo 06.88177 

Pronto TaxiRoma 06.6645 

Radiotaxi La Capitale 06.4994 

Radiotaxi Ostia Lido 06.5601646 

Radiotaxi Tevere 06.4157 

• Metropolitane 

Linea A: (27 stazioni) 

Battistini / Termini / Anagnina 

Frequenza dichiarata: 3/5 minuti 

Orari: dom/ven | 5.30/23.30 

sab | 5.30/01.30. 

I treni effettuano l’ultima partenza dai 

capolinea alle ore 23.30, venerdì e sabato 

alle 01.30. Il servizio bus di superficie 

delle linee MA1 e MA2, sul percorso della 

metropolitana, è stato soppresso. 

Linea B: (22 stazioni) 

Rebibbia / Termini / Laurentina 

Frequenza dichiarata: 4/6 minuti 

Orari: dom/ven | 5.30/23.30; 

sabato | 5.30-01.30. 

• Orari di chiusura della 

Zona a Traffico Limitato (ZTL) 

Centro Storico e Monti 

ZTL diurna (zona A): 

lun/ven 6.30/18; sab 14/18 

ZTL diurna (zona A1 Tridente): 

lun/sab 10/18 

ZTL notturna: 

venerdì e sabato 23/03 

Trastevere 

nei giorni feriali lun/sab 6.30/10 


Per la mappa si ringrazia il sito www.atac.roma.it 

San Lorenzo 

Da novembre ad aprile: 


Da maggio a ottobre (escluso agosto) 

mer/gio/ven/sab | 21/03 

Testaccio 


Moto e ciclomotori hanno libero accesso 

a tutte le ZTL, tutti i giorni, in tutte le ore 

del giorno e della notte, e possono sostare 

negli spazi per i veicoli a due ruote. 

• Siti utili 

www.comune.roma.it 

(sito istituzionale del Comune) 

http://infotraffico.atac.roma.it 

(informazioni sul traffico in tempo reale) 

www.atac.roma.it 

(percorsi e mappe del trasporto 

pubblico, parcheggi e ZTL) 

www.romaturismo.it 

(soggiorno, mappe ed eventi a Roma; 

anche in inglese) 

www.museiincomune.it 

(portale dei musei comunali di Roma) 

www.metroroma.it 

(informazioni, orari e mappe di metropolitane 

e treni urbani)

48 | VIC 

Vivi il Centro | Marzo 2009

National Geographic Riccardo Sinigallia Nuovo regolamento ... - VIC

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