National Geographic Riccardo Sinigallia Nuovo regolamento ... - VIC
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42 | <strong>VIC</strong> • Rubrica a cura di Federico Giannini • Vivi il Centro | Marzo 2009<br />
• Associazioni del Centro Storico • <strong>VIC</strong> | 43<br />
Presidente, quali sono le problematiche<br />
legate al commercio di<br />
Testaccio e al suo storico mercato?<br />
Come vede, anche lei quando nomina<br />
Testaccio, non può fare a meno<br />
di pensare al suo storico mercato.<br />
Purtroppo fra poco più di un anno il<br />
ASSOCIAZIONI DEL CENTRO STORICO<br />
Ztl, ordinanze anti alcol, inquinamento acustico notturno, sicurezza, mancanza di<br />
parcheggi, abusivismo… Testaccio è forse il quartiere che più di tutti a Roma concentra<br />
tutte le problematiche che l’attualità pone all’amministrazione capitolina. Se questo si<br />
aggiunge il difficile momento economico delle molte attività commerciali tradizionali<br />
che caratterizzano il rione, si ha un quadro completo delle questione che dovranno<br />
essere risolte nei prossimi anni.<br />
Testaccio: le emergenze del<br />
rione che non dorme mai<br />
di Federico Giannini<br />
Antonella Calfapietro dal 2008 è presidente del neo costituito Comitato<br />
Esercenti Rione Testaccio, che annovera tra i suoi iscritti oltre 140 locali<br />
di somministrazione, compresi alcuni ristoranti storici, ma anche gli antichi<br />
negozi artigiani in una delle zone più antiche della città.<br />
rione perderà questo legame con la<br />
storia e le nostre tradizioni; nel 2003,<br />
infatti si pensò non di riprogettarlo<br />
sulla stessa piazza ma di ricostruirlo<br />
qualche isolato più in là nell’ennesimo<br />
centro commerciale (mercato<br />
rionale più 30 negozi), facendo una<br />
scelta netta e precisa che implicava<br />
la cancellazione della memoria storica<br />
del mercato. Strane scelte in una<br />
società che invece va sempre più<br />
verso il recupero e la tutela di tutto<br />
ciò che costituisce storia e tradizione<br />
di un territorio. Sono state scelte<br />
certamente opinabili delle amministrazioni<br />
precedenti, su cui oggi ormai<br />
ben poco si può fare se non preoccuparsi<br />
che tali cambiamenti non<br />
si trasformino in nuovi problemi.<br />
Come vede il futuro del commercio<br />
a Testaccio?<br />
Non a caso il piano programmatico<br />
per il 2009 del mio comitato si chiama<br />
“Testaccio 2010”, proprio perché<br />
consideriamo questo un anno di<br />
passaggio che prelude ad un nuovo<br />
decennio in cui tante realtà nel<br />
tessuto commerciale economico e<br />
strutturale del rione cambieranno.<br />
Noi vogliamo che ciò avvenga nel<br />
rispetto delle esigenze di tutti coloro<br />
che vivono nel quartiere o che vi<br />
esercitano attività commerciali (molti<br />
dei quali residenti a Testaccio da<br />
generazioni). Lo sforzo del Comitato<br />
è di raccogliere le istanze di tutti, affinché<br />
in futuro il nuovo centro commerciale<br />
e le altre attività già esistenti<br />
convivano e traggano benefici l’uno<br />
dall’altro. Auspichiamo un centro<br />
commerciale con la caratterizzazione<br />
moderna e globalizzata da una parte,<br />
e dall’altra un tessuto rionale contraddistinto<br />
da botteghe storiche, maestri<br />
artigiani, attività ed esercizi commerciali<br />
noti in tutta Roma per qualità e tradizione;<br />
oltre a teatri e ristoranti di qualità<br />
che, senza dubbio, hanno costituito e<br />
resteranno un vanto per Testaccio se<br />
si permetterà nei prossimi anni la loro<br />
riqualificazione.<br />
Si parla tanto di recupero di botteghe<br />
storiche e dell’artigianato,<br />
come pensa che questo processo<br />
sia possibile nel suo rione e nel<br />
centro storico in generale?<br />
In questi anni sono state spese tante<br />
belle parole sulla valorizzazione delle<br />
botteghe storiche e delle eccellenze artigiane,<br />
senza però prevedere operativamente<br />
un vero e proprio progetto di<br />
rete. Più che un asfittico albo, che serve<br />
a ben poco, c’è bisogno di un sistema<br />
integrato che consenta a queste attività<br />
di sopravvivere, nonostante la blindatura<br />
al traffico del centro storico e l’aumento<br />
dei prezzi degli affitti dei locali e<br />
delle tasse comunali. Come Comitato<br />
abbiamo iniziato a censire, fra i nostri<br />
associati, coloro che hanno attività continuativa<br />
da oltre 50 anni, requisito per<br />
divenire bottega storica; molte di queste<br />
attività si caratterizzano per una ininterrotta<br />
continuità gestionale di tipo familiare.<br />
Aggiungo che lo scorso dicembre<br />
abbiamo proposto all’amministrazione<br />
comunale due dei nostri maestri artigiani,<br />
i quali hanno poi ricevuto il premio<br />
“Maestri dell’Artigianato 2008” in Campidoglio,<br />
e siamo già pronti per proporre<br />
nuove eccellenze per il prossimo anno.<br />
Ovviamente il nostro piano programmatico<br />
è accompagnato da una proposta<br />
organica che contempla delle vere<br />
e proprie agevolazioni: riduzione della<br />
Tarsu, esenzione dall’imposta sulle insegne,<br />
agevolazioni a mezzo finanziamenti<br />
in conto capitale o a capitale garantito,<br />
e molte altre proposte che assicurino la<br />
continuità nel tempo per le botteghe artigiane<br />
e storiche del rione.<br />
Pensa che il problema della mobilità<br />
a Testaccio sia un fattore determinante<br />
per evitare che il commercio<br />
muoia?<br />
È lo stesso discorso che le facevo per<br />
le botteghe storiche e in generale per il<br />
commercio diurno: non si può pensare<br />
di agevolare i negozianti e gli artigiani,<br />
se si continua a non poter fare in modo<br />
che i clienti possano recarsi da loro.<br />
Il monte è una delle zone con mag-<br />
giore concentrazione di locali notturni<br />
nella capitale. È possibile riuscire<br />
a far convivere la movida e la<br />
residenzialità?<br />
Movida e residenzialità possono convivere<br />
laddove si riesce a controllare il<br />
territorio dal punto di vista del rumore<br />
e dell’ordine pubblico nei suoi punti nevralgici,<br />
senza necessariamente operare<br />
chiusure. Certo, è chiaro che creare<br />
dei veri e propri lunapark notturni, come<br />
quello sotto il Monte Testaccio, a lungo<br />
andare può far nascere delle complicazioni.<br />
Non sono state prorogate le due<br />
ordinanze a firma del Sindaco e del<br />
Prefetto che vietavano la vendita da<br />
asporto di alcool e in vetro dopo le<br />
21, che avevano rappresentato un<br />
danno per molte attività commerciali<br />
presenti nel I Municipio. Ci può<br />
fare un bilancio?<br />
Il mio Comitato ha compreso le ragioni<br />
d’urgenza, ma ha anche stabilito che<br />
bisogna fare un po’ d’ordine fra chi ha<br />
la licenza di somministrazione e chi, in<br />
questi anni, ha venduto alcolici pur non<br />
detenendola. Dopo la revoca da parte<br />
del Prefetto, insieme a tutte le altre<br />
associazioni dei residenti, stiamo discutendo<br />
al tavolo del Campidoglio sul<br />
Centro Storico. Visto che la discussione<br />
è aperta, mi aspetto che vi sia una linea<br />
comune, ma le posso anticipare che<br />
ho portato a quel tavolo l’ordinanza del<br />
Sindaco di Veniano (Como) del 1 ottobre<br />
scorso che fa giurisprudenza, e che<br />
multa gli avventori i quali, dopo un certo<br />
orario, circolano per il centro storico<br />
con bottiglie in mano. È un modo per<br />
responsabilizzare un po’ tutti al rispetto<br />
delle regole.<br />
Testaccio è un rione ricco di zone<br />
poche utilizzate, quali progetti ci<br />
sono per riqualificare questi spazi?<br />
È vero: c’è tanto spazio abbandonato<br />
che servirebbe al rione. Noi abbiamo<br />
cominciato a proporre all’Assessorato<br />
alla Mobilità degli spazi tuttora abbandonati<br />
che potrebbero essere funzionali<br />
come parcheggi sia di giorno che di<br />
notte.<br />
“Inferno Testaccio”, questo il titolo<br />
di un quotidiano nazionale pochi<br />
giorni fa. La sicurezza è un tema<br />
fondamentale. I controlli delle forze<br />
dell’ordine sono aumentati eppure i<br />
fenomeni di violenza non sembrano<br />
diminuire. Per quale motivo?<br />
Quando parliamo di sicurezza, dobbiamo<br />
parlarne seriamente e con dati alla<br />
mano. Penso che non faccia assolutamente<br />
bene a nessuno lanciare simili<br />
proclami; più che correre dietro ai giornali,<br />
è invece opportuno rivolgersi alle<br />
forze dell’ordine e alle istituzioni, con le<br />
quali è necessario instaurare un clima di<br />
collaborazione operativa.<br />
_Il mercato rionale di Testaccio