14.06.2013 Views

Marzo - VIC

Marzo - VIC

Marzo - VIC

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Periodico Mensile d’Informazione, Attualità e Cultura | Registrazione al Tribunale di Roma n°205 del 5/5/2003 | Anno XIII | n° 117 | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Intervista a pagina 4


Gilda<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 <strong>VIC</strong> | 3<br />

Discoclub<br />

Dal giovedì alla domenica<br />

le migliori selezioni<br />

R&B • House • Happy • Anni ‘80<br />

Feste Private | Ristorante<br />

06.6797396 | Sig.ra Susanna<br />

GILDA<br />

Via Mario de’ Fiori 97 | Info 06.6784838 - 335.305525 | www.gildabar.it


PERSONAGGI<br />

06 Valentina Pace<br />

10 Elena Arvigo<br />

20 Moreno Amantini<br />

20 Roberta Garzia<br />

12<br />

MODA<br />

Le collezioni primavera-estate 2010<br />

ARTE E CULTURA<br />

14 I concerti del mese<br />

44 La mostra di Edward Hopper<br />

46 F. Pompei fotografa Borromini<br />

47<br />

CENTRO STORICO<br />

I lavori per la Metro C<br />

RUBRICHE<br />

18 Teatri<br />

22 Vippando<br />

24 Appuntamenti<br />

30 Obiettivo Sirolesi<br />

40 Pigalle<br />

43 Il Monsè Pensiero<br />

Mensile d’informazione, attualità e cultura.<br />

Reg. al tribunale di Roma n° 205 del 05/05/2003. Anno XIII | n° 117 | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

www.viconweb.com<br />

Editore<br />

Nuova Vivi il Centro s.r.l.<br />

Via Tagliamento, 9 | 00198 Roma<br />

Tel. 06.85357071 | Fax. 06.85353748<br />

info@viconweb.com<br />

Amministrazione<br />

Tel. 06.8413740 | Fax. 06.85353748<br />

Pubblicità<br />

06.8555398 | 335.305525<br />

Direttore Responsabile<br />

Giuliano Giulianini<br />

ggiulianini@libero.it<br />

Collaboratori<br />

Daniela Perrone<br />

Domitilla Coltellacci<br />

Federico Giannini<br />

In copertina<br />

Valentina Pace<br />

Foto di Luis Condrò<br />

PERSONAGGI<br />

Valentina Pace<br />

06<br />

20<br />

44<br />

46<br />

Progetto Grafico<br />

Michele Salcito<br />

Tipografia<br />

Gruppo Colacresi & C.<br />

Via Tazio Nuvolari, 3 e 16<br />

00011 Tivoli Terme (RM)<br />

Raccolta “differenziata”<br />

Dal 22 febbraio in centro<br />

sono cambiate le modalità<br />

di raccolta dei rifiuti negli<br />

esercizi commerciali.<br />

Lo scopo dichiarato del<br />

Campidoglio, che ha<br />

presentato l’iniziativa con un<br />

incontro tra i rappresentanti<br />

di categoria, il Sindaco,<br />

l’assessore al commercio<br />

Bordoni e il delegato al centro<br />

storico Gasperini, è quello di<br />

far sparire i sacchi di rifiuti<br />

da strade, vicoli e piazze del<br />

centro. La soluzione pensata<br />

dall’amministrazione è stata<br />

“differenziare” non solo i<br />

rifiuti ma anche le categorie<br />

commerciali. D’ora in poi<br />

negozi che non fanno<br />

ristorazione consegneranno<br />

l’immondizia in loco agli<br />

operatori Ama: dal lunedì al<br />

sabato, il cartone dalle 13 alle<br />

20, tutto il resto dalle 9 alle<br />

12. Invece ristoratori, baristi,<br />

gestori di pub e affini (tranne<br />

per alcune zone particolari<br />

che hanno a disposizione<br />

dei punti raccolta) dovranno<br />

differenziare all’interno<br />

del locale vetro, plastica,<br />

metallo, cartone e organico;<br />

riceveranno la visita degli<br />

operatori dell’Ama, ogni<br />

giorno dalle 22 alle 2 per i<br />

materiali non riciclabili, dal<br />

lunedì al sabato dalle 13 alle<br />

20 per il cartone, e tutti i<br />

giorni in orari da concordare<br />

per i rifiuti organici e la<br />

differenziata. Qui sta il nodo<br />

della questione: per ora<br />

di Giuliano Giulianini<br />

questi “orari da concordare”<br />

sono stati gli stessi, cioè<br />

fino alle 2 di notte; e questo<br />

ha creato dei problemi.<br />

Ovviamente i rifiuti organici<br />

sono quelli più “difficili”:<br />

emanano cattivo odore<br />

molto presto e, per chi fa<br />

ristorazione, sono in quantità<br />

ingenti. Alcuni esercenti<br />

segnalano che il limite delle 2<br />

di notte arriva troppo presto,<br />

quando la clientela è ancora<br />

nei locali, e il personale<br />

non può certo dedicarsi<br />

a scambi di contenitori e<br />

sacchi d’immondizia con gli<br />

operatori Ama. Che fare?<br />

Tenere i rifiuti fino al giorno<br />

dopo? Evidentemente non si<br />

può fare.<br />

Il Campidoglio ha predicato<br />

rigore: chi abbandona i<br />

rifiuti in strada verrà punito<br />

severamente, ma forse<br />

occorrerà prima registrare<br />

bene il meccanismo.<br />

Smaltire presto e bene i rifiuti<br />

del centro di Roma richiede<br />

professionalità e tempi certi,<br />

orari e mezzi adeguati. Come<br />

hanno dimostrato le grandi<br />

difficoltà incontrate dai<br />

residenti, quando si è avviato<br />

il porta a porta per i privati<br />

a fine 2009, questo sistema<br />

di raccolta è un ingranaggio<br />

delicato, che deve funzionare<br />

alla perfezione per il bene di<br />

tutti, esercenti, cittadini, Ama<br />

e frequentatori del Centro<br />

Storico.<br />

Personaggi, Arte, Novità,<br />

Moda e Mondanità<br />

selezionati per Voi<br />

ogni mese da <strong>VIC</strong><br />

nei migliori esercizi<br />

pubblici del Centro<br />

e del tuo quartiere.<br />

Se il tuo messaggio<br />

è su <strong>VIC</strong> sei nel<br />

cuore di Roma<br />

Lo trovi sempre presso<br />

• Gilda<br />

Via Mario de’ Fiori, 97<br />

• Alien<br />

VIa Velletri, 19<br />

• Piper<br />

VIa Tagliamento, 9<br />

• C’est moi<br />

Via VelletrI, 11<br />

• Jeff Blynn’s<br />

Via della Mercede, 10d<br />

• Target Ristorante<br />

VIa Torino, 33<br />

• Vanni<br />

Via Col di Lana, 10<br />

• Oppio Caffé<br />

VIa delle Terme di Tito, 72<br />

• ABC Pyramid<br />

Via dei Magazzini Generali, 4<br />

• CIUTI & CIUTI<br />

Viale Regina Margherita, 42<br />

(Lista completa su www.viconweb.<br />

com/site/distribuzione.html)<br />

Per informazioni<br />

sui punti di distribuzione<br />

e sulle inserzioni<br />

commerciali<br />

335.305525


6 | <strong>VIC</strong> • COPERTINA •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • COPERTINA •<br />

<strong>VIC</strong> | 7<br />

Valentina non è Elena<br />

Conosciamo meglio Valentina Pace attraverso il confronto con il<br />

suo personaggio più celebre, la controversa Elena Giordano di “Un<br />

posto al sole” di G.Giulianini | foto di Luis Condrò<br />

Valentina Pace è l’attrice<br />

romana che, da anni, presta<br />

il volto a Elena Giordano,<br />

uno dei personaggi dalla<br />

storia più travagliata tra<br />

quelli che animano lo<br />

sceneggiato “Un posto al<br />

sole”. Nulla di più lontano<br />

dalla tranquillità che ricerca<br />

nel privato Valentina, che<br />

abbiamo raggiunto durante<br />

un periodo di vacanza,<br />

mentre porta avanti i<br />

primi mesi della sua prima<br />

gravidanza. L’attrice sarà<br />

in onda a marzo, con un<br />

ruolo da coprotagonista,<br />

in una delle nuove puntate<br />

de “Il Commissario Rex”.<br />

Valentina, parliamo<br />

innanzitutto della<br />

tua partecipazione<br />

alla serie poliziesca.<br />

Ho recitato in un episodio,<br />

come coprotagonista<br />

in una storia basata<br />

sull’astronomia: sono<br />

l’amante di un astronomo,<br />

sposato, che sta per fare<br />

un’importane scoperta. Ci sarà<br />

però un giallo ed io sarò indagata.<br />

Hai “recitato” con Rex?<br />

Certo. È molto carino; il vero<br />

protagonista è lui. Viene trattato<br />

come una star: ha il suo camper<br />

e due padroni che lo seguono<br />

passo passo e lo coccolano. È<br />

super addestrato: difficilmente si<br />

ripete una scena per colpa sua.<br />

All’inizio della tua carriera hai<br />

lavorato un po’ nel cinema. è una<br />

strada che hai abbandonato?<br />

Magari mi proponessero del<br />

cinema; ma è un po’ un circolo<br />

chiuso, in cui è difficile entrare.<br />

Hai recitato in diverse fiction di<br />

successo, da “Rivombrosa” a<br />

“ C a r a b i n i e r i ”, e p o i i l r u o l o f i s s o i n<br />

“Un posto al sole”; che differenze<br />

ci sono tra queste produzioni?<br />

La differenza principale è tra quelle<br />

che si girano in pellicola e con le<br />

macchine da presa, e quelle riprese<br />

con le telecamere. Per una soap<br />

opera come “Un posto al sole” che va<br />

in onda tutte le sere, si entra in una<br />

routine in cui si lavora velocemente<br />

per portare a termine un prodotto:<br />

la qualità è ovviamente leggermente<br />

più bassa. In una miniserie invece<br />

tutto è più curato; la pellicola<br />

rende tutto più bello e il direttore<br />

della fotografia ha più possibilità di<br />

curare luci e inquadrature. Inoltre,<br />

nei mesi delle riprese si è spesso<br />

fuori, su set esterni, mentre la soap<br />

opera diventa un po’ come casa<br />

tua, come un lavoro fisso con gli<br />

stessi attori e la stessa troupe.<br />

Il tuo personaggio in “Un posto<br />

al sole”, Elena Giordano, per<br />

alcune stagioni era scomparso<br />

dalla storia; poi è tornato.<br />

Ero stanca; non di lavorare: avevo<br />

bisogno di ritrovare l’entusiasmo.<br />

Quando per anni si lavora nella<br />

stessa produzione c’è un calo<br />

fisiologico e non si riesce a avere<br />

lo stesso entusiasmo. Ho cercato di<br />

fare altro, per poi tornare con una<br />

voglia maggiore e per dare al mio<br />

personaggio qualche sfumatura in più.<br />

In realtà Elena ne ha passate<br />

tante. Ad esempio è diventata<br />

madre in seguito ad una<br />

gravidanza non proprio voluta.<br />

La maternità è un’esperienza che<br />

devo ancora provare. Viverla nella<br />

finzione è stato emozionante e<br />

piacevole, perché nel momento di<br />

recitare, anche se la bambina non<br />

era mia figlia, era come se lo fosse.<br />

Nella fiction Elena era separata, con<br />

una figlia avuta più per suo desiderio<br />

che per quello del suo partner…<br />

sono tutte storie che per fortuna<br />

nella mia vita non ho vissuto. Non si<br />

può mai dire, ma spero di non entrare<br />

mai nel girone dei separati. Elena e<br />

Valentina sono sicuramente diverse.<br />

Elena ha un rapporto<br />

conflittuale con sua madre.<br />

Anche questo è completamente<br />

differente nella mia realtà. L’unica<br />

similitudine è la vicinanza di età tra<br />

madre e figlia. Il rapporto tra Elena e<br />

sua madre Marina è continuamente<br />

conflittuale e a volte competitivo;<br />

se ne son fatte di tutti i colori, fino<br />

al tentativo di Marina di uccidere<br />

Elena: qualcosa di surreale.<br />

Che cosa ti auguri, da<br />

spettatrice, per Elena: che<br />

sua madre “sparisca” o che<br />

ci sia una riconciliazione?<br />

Bisogna raccontare storie che<br />

intrighino gli spettatori: se<br />

tutto andasse bene a casa si<br />

annoierebbero. Mi piacerebbe<br />

una riconciliazione, che magari<br />

accadrà; la trama è una ruota:<br />

prima o poi succede tutto.<br />

Ad Elena è capitato anche di<br />

posare per un calendario osé,<br />

circostanza che l’ha portata a<br />

una crisi sentimentale. Tu hai


8 | <strong>VIC</strong> • COPERTINA •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 <strong>VIC</strong> | 9<br />

mai avuto proposte del genere?<br />

Me lo hanno proposto “da grande”;<br />

non ho avuto necessità di farlo e del<br />

resto non sono amante del genere<br />

calendario. Quando ero giovanissima<br />

mi hanno proposto servizi fotografici<br />

di nudo ma ho rifiutato, proprio per<br />

non creare dispiaceri e problemi<br />

sentimentali. Ho un ottimo rapporto<br />

con il mio corpo ed ora potrei farlo,<br />

ma solo se fosse una cosa<br />

scelta da me, bella, curata<br />

e progettata a tavolino.<br />

Si può dire che se una<br />

donna posa nuda da<br />

giovane la cosa è un po’<br />

ambigua, mentre in età<br />

matura è più ammissibile?<br />

Quando si è più maturi si<br />

ha una consapevolezza<br />

maggiore di se: si sa<br />

come gestire se stessi,<br />

come apparire in una<br />

foto. Una ragazzina può<br />

cercare di apparire sexy<br />

ma poi quello che esce è<br />

tutt’altro. Credo che sia<br />

più sensuale il nudo di una<br />

donna matura che quello<br />

di una diciottenne acerba.<br />

Elena ha impersonato<br />

i peggiori stereotipi<br />

della donna arrivista:<br />

per tornaconto è stata<br />

con un calciatore, con<br />

un industriale, è stata<br />

raccomandata in tv; tu<br />

come giudichi questo<br />

tipo di donna? La perdoni,<br />

avendola interpretata?<br />

Non posso condividerne<br />

le scelte, perché io<br />

non ho fatto tutto ciò. Nella mia<br />

concezione di vita non è compreso<br />

quel comportamento. Però non<br />

mi permetto di giudicare. Sono<br />

sempre dalla parte delle donne: le<br />

apprezzo e le stimo, e vorrei che<br />

loro stesse si valutassero di più per<br />

quelle che sono, e non come vuoti<br />

a perdere. Questa è l’immagine che<br />

si da comportandosi in quel modo.


10 | <strong>VIC</strong> • TEATRO •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • TEATRO •<br />

<strong>VIC</strong> | 11<br />

Elena Arvigo<br />

Da Monti a Hollywood<br />

Elena Arvigo, attrice genovese trapiantata nel quartiere Monti, è protagonista<br />

al Teatro Argentina della pièce “Le signorine di Wilko”. L’abbiamo<br />

incontrata per parlare della rappresentazione e del suo recente ruolo in un film<br />

hollywoodiano, in cui ha recitato al fianco di Julia Roberts.<br />

di Giuliano Giulianini | foto di Marcello Norberth<br />

Una solida formazione teatrale, un repertorio<br />

che annovera i più importanti testi teatrali, da<br />

Shakespeare a Checov, da Molière ad Ariosto,<br />

Elena Arvigo, attrice originaria di Genova ma<br />

trapiantata nel rione Monti, è in scena al Teatro<br />

Argentina fino al 14 marzo con “Le signorine<br />

di Wilko”. Si tratta di romanzo di Jaroslaw<br />

Iwaskiewicz, già oggetto di una versione<br />

cinematografica del 1979 che valse al regista<br />

Andrzej Wajda la nomination all’Oscar per il film<br />

straniero. Questo in scena è un adattamento<br />

del regista Alvis Hermanis.<br />

Elena, puoi presentare ai lettori “Le<br />

signorine di Wilko”?<br />

È quel genere di storia “alla ricerca del tempo<br />

perduto”: il protagonista, Wiktor, l’unico uomo<br />

del racconto interpretato da Sergio Romano,<br />

nel mezzo del cammin della sua vita torna<br />

nei luoghi delle vacanze della sua giovinezza.<br />

Questo villaggio, Wilko, è come un “posto<br />

delle fragole” dove passato e presente si<br />

confondono, tra ricordi, rimpianti e sogni<br />

infranti. La storia è ambientata nel 1947, dopo<br />

la guerra, in Polonia. Le altre protagoniste sono<br />

sei sorelle (interpretate da me, Laura Marinoni,<br />

Patrizia Punzo, Irene Petris, Fabrizia Sacchi<br />

e Alice Torriani) che hanno tutte un qualche<br />

legame con Wiktor. Io interpreto Kazia, colei<br />

che l’ha più sognato e più si è distaccato dalla<br />

realtà; ed infatti, ad un certo punto del racconto,<br />

indosserà in maniera molto provocatoria un<br />

abito da sposa. È la sorella più introversa, che<br />

in una battuta dice: “Sono sempre stata isolata<br />

e in disparte, ed è la cosa più importante<br />

della mia vita” . Succede che le persone più<br />

introverse poi facciano atti molto eclatanti: in<br />

una scena a metà tra sogno e realtà, Kazia<br />

tenta di uccidere Wiktor. È stato bello lavorare<br />

su questo personaggio: il testo punta molto<br />

sulle immagini ed essendo tratto da un<br />

racconto nasce da molte improvvisazioni. Del<br />

resto il teatro dell’est è più fatto di immagini che<br />

di parole.<br />

Quanto di te c’è in questo personaggio?<br />

Ho ritrovato qualcosa di me proprio nella<br />

battuta che ho riferito prima. L’isolamento.<br />

Nel racconto di Iwaszkiewicz, come nel film<br />

di Waida, Kazia è una ragazza bruttina; io<br />

ho lavorato sul brutto anatroccolo che c’è in<br />

ognuno di noi. Indipendentemente dall’aspetto<br />

fisico c’è qualcosa che ci fa sentire lontani dagli<br />

altri. Anche in me c’è questa componente, che<br />

forse è anche il motivo che mi spinge a fare<br />

questo mestiere. Ogni vocazione a fare l’attore<br />

nasce da un problema di comunicazione; ci<br />

sono anche gli istrioni, ma se si va a scavare<br />

nella loro vita privata risulta che magari sono<br />

molto timidi.<br />

Dopo la tappa romana dove sarà lo<br />

spettacolo?<br />

A Lisbona, perché la nostra è una tournée<br />

internazionale; poi a Brescia.<br />

Il tuo vasto repertorio teatrale comprende<br />

Shakespeare, Manzoni, Bulgakov, e<br />

collaborazioni con Ronconi, Albertazzi,<br />

Strehler . A quale dei tanti personaggi<br />

interpretati sei più legata?<br />

I personaggi shakespeariani sono “rotondi”, a<br />

360 gradi, me li porto dietro in ogni cosa che<br />

faccio. Un personaggio non si esaurisce alla<br />

fine dello spettacolo. Se si è fatto un viaggio<br />

dentro un personaggio, qualcosa rimane<br />

anche quando le repliche sono finite. Ofelia<br />

è un personaggio che ho molto amato: è il<br />

perdersi, il togliere i confini, il “femminile” per<br />

eccellenza.<br />

Passiamo al cinema: hai recitato in “Tutta<br />

la vita davanti” di Virzì e, recentemente<br />

in “Eat, pray and love”, una produzione<br />

hollywoodiana con Julia Roberts, Javier<br />

Bardem e James Franco.<br />

Il mio ruolo per Virzì è stato una piccola parte:<br />

ero la moglie di Valerio Mastrandrea. Avevo<br />

fatto il provino anche per la protagonista, ma<br />

poi per vari motivi non è andata. Poi Virzì mi<br />

ha chiesto di partecipare con questo ruolo<br />

che prima non esisteva: l’ho fatto volentieri,<br />

per essere in un suo film. “Eat, pray and<br />

love” è stato il fuoco d’artificio dell’estate,<br />

un’esperienza molto divertente: sono stata su<br />

un set in cui erano riuniti non so quanti premi<br />

Oscar. Io ho interpretato Maria, la moglie del<br />

personaggio interpretato da Andrea Di Stefano,<br />

e poi c’era Luca Argentero: siamo i tre amici<br />

italiani che Elizabeth, la donna interpretata da<br />

Julia Roberts, incontra nel nostro paese, nella<br />

fase “eat” del suo viaggio di riconciliazione con<br />

i piaceri semplici della vita. La fase spirituale<br />

si svolge in India (“pray”, ndr.), e in America<br />

ritrova l’amore (“love”, ndr.). Nel film mangiamo<br />

continuamente.<br />

Hai potuto toccare con mano la differenza<br />

tra una produzione hollywoodiana e una<br />

europea.<br />

È stato bellissimo lavorare con una star come la<br />

Roberts. Attori come lei o come Brad Pitt sono<br />

all’interno di un sistema che li elegge star. Da<br />

noi un attore, come Juliette Binoche o Vanessa<br />

Redgrave possono essere considerati grandi<br />

artisti ma manca star system. Ero a contatto<br />

con questa specie di “pantera rosa”, quasi<br />

irreale, anche se in realtà lei è molto simpatica.<br />

Quello che mi ha sorpreso è che, a dispetto di<br />

tutto ciò, nel momento in cui si gira ci sono un<br />

ordine, un silenzio, una concentrazione e una<br />

semplicità che sono il completo opposto di<br />

ciò che avviene sui nostri set, così complicati<br />

e confusionari. Io amo molto il mio paese ma a<br />

volte questo amore viene meno, quando tutto<br />

risulta complicato. Sui nostri set c’è sempre<br />

qualcuno che urla “silenzio”, ed anche queste<br />

urla contribuiscono al caos.<br />

Tu sei genovese, che rapporto hai con<br />

Roma?<br />

Ho casa a Roma; prima abitavo in zona Trionfale,<br />

adesso ho un appartamento-francobollo nel<br />

quartiere Monti. Era un mio sogno trasferirmi a<br />

Monti: è bellissimo, mi trovo benissimo. Non mi<br />

sento romana; vivo Roma un po’ da straniera:<br />

mi sento sempre come in vacanza. Ad esempio<br />

esco per fare la spesa e torno quattro ore dopo,<br />

perché mi perdo tra le sue bellezze barocche.<br />

In questo senso è difficile lavorare qui, se come<br />

me hai la propensione a “perdersi”.<br />

Hai un luogo del cuore, in città?<br />

La chiesa della Madonna dei Monti, a cui<br />

sono molto legata. È uno dei motivi del mio<br />

trasferimento nel quartiere. Lo scorso anno ho<br />

aiutato con uno spettacolo il parroco e il liceo<br />

artistico che è ospitato li. Altro posto che amo<br />

è il Divino Amore, un po’ per il ricordo del film<br />

Cabiria, e poi perché è un luogo bellissimo.


12 | <strong>VIC</strong> • MODA •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • MODA •<br />

<strong>VIC</strong> | 13<br />

Aspettando la primavera<br />

Le collezioni primavera-estate 2010 presentate ad AltaRoma sono tutte<br />

un fiorire di colori ed accessori vivaci. Curiel, Bona, Abed Mahfuz e<br />

Rami Al Ali, vestono una donna leggiadra e molto femminile.<br />

di Domitilla Coltellacci | foto di Luca Sorrentino, Paolo Lanzi e Raffaele Soccio, per gentile concessione di AltaRoma<br />

Siamo ormai alle soglie della bella stagione,<br />

lontani dai rigori invernali, le giornate<br />

si sono allungate e tanta è la voglia di<br />

alleggerire il guardaroba, variare nei colori<br />

e nei tessuti. Ecco allora le proposte<br />

degli stilisti che hanno fatto sfilare sulle<br />

passerelle romane le loro splendide<br />

creazioni. Grande ritorno per Lella Curiel<br />

con una collezione che dedica alla Città<br />

Eterna, ai suoi fiori e colori: motivi floreali<br />

e tessuti pregiati per gli abiti da sera e<br />

da cocktail; per il giorno predilige invece<br />

tessuti come la rafia, mischiata al tulle o<br />

allo shantung per l’intramontabile tailleur,<br />

da sempre suo cavallo di battaglia. I colli<br />

delle giacche si sfrangiano come petali, le<br />

gonne sono tagliate a corolla, i teli degli<br />

abiti si sovrappongono come boccioli.<br />

Camillo Bona, ad ogni stagione<br />

stupisce per la sua classe e l’eleganza<br />

delle sue creazioni; uscendo fuori<br />

dagli schemi suggerisce un’idea<br />

nuova di femminilità, romantica e<br />

delicata: intarsi di rose e pizzi ad<br />

impreziosire i tessuti più semplici,<br />

eleganti gli abiti da sera in lino con<br />

nuances di colori che oscillano<br />

dal bianco al beige o ai colori del<br />

deserto. Il tempo della “signora” di<br />

Bona è scandito dal buon gusto e<br />

dall’eleganza in ogni occasione.<br />

Si respira aria d’oriente da Abed<br />

Mahfouz che disegna una silhouette<br />

internazionale, vestita di lusso, di<br />

stoffe pregiate, sempre in tema con<br />

la femminilità. 42 abiti costruiti in uno<br />

stile tipicamente orientale, ricco nei<br />

materiali e nelle linee. I suoi abiti,<br />

tutti da gran sera, sono in tessuti<br />

preziosi come la seta, il satin, la<br />

In questa pagina, a sinistra:<br />

Collezione Camillo Bona foto Raffaele Soccio-L.Sorrentino<br />

Sopra: Collezione Raffaella Curiel foto Luca Sorrentino Collezione Rami Al Ali foto Paolo Lanzi<br />

Ha fatto sognare la collezione di Rami Al Ali<br />

con tessuti sofisticati e preziosi, arricchiti da<br />

volant, ruches e frange. Bellissime le giacche<br />

bolero, tipiche dei danzatori di flamenco, sopra<br />

ampie gonne che modellano i fianchi, per<br />

rappresentare al meglio l’allure della donna<br />

moderna. Ricami, decorazioni ed originali<br />

crochet fatti a mano, sono principalmente<br />

ispirati dai ricami dei matador e dagli scialli<br />

spagnoli, con i loro particolari tessuti e colori<br />

vivaci.


14 | <strong>VIC</strong> • MUSICA •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • MUSICA •<br />

<strong>VIC</strong> | 15<br />

I CONCERTI DEL MESE<br />

Dal Palalottomatica all’Auditorium, Elisa, Cammariere, Morgan, i<br />

Tokio Hotel ed altri artisti annunciano la primavera dei concerti romani.<br />

Menzione speciale per il concorso riservato ai giovani autori di canzoni<br />

e video romaneschi promosso dalla cantante Elena Bonelli.<br />

Sergio Cammariere passerà da Roma con<br />

il suo tour teatrale “Carovane”. Dopo Napoli<br />

e Milano, il cantautore sarà nella capitale il<br />

6 aprile, ospitato nella Sala Santa Cecilia<br />

dell’Auditorium Parco della Musica. Il<br />

suo concerto è un suggestivo mix di jazz e<br />

sonorità etniche, arricchito dalla presenza di<br />

un nutrito gruppo di ottimi musicisti. Sul palco<br />

saliranno infatti anche Fabrizio Bosso alla<br />

tromba, Amedeo Ariano alla batteria, Luca<br />

Bulgarelli al contrabbasso, Bruno Marcozzi<br />

alle percussioni e Olen Cesari al violino; tutti<br />

artisti che da anni suonano con Cammariere.<br />

Inoltre saranno presenti Michele Ascolese<br />

alle chitarre e al bouzuki, e Sanjay Kanja<br />

Banik alla tabla: due aggiunte “etniche” che<br />

contribuiranno a colorare di suoni esotici<br />

la serata musicale. La playlist è quella<br />

dell’ultimo album di Cammariere, anch’esso<br />

intitolato “Carovane”. Per prepararsi alla<br />

tournée il cantante ha trascorso un periodo<br />

in nord Africa, alle porte del deserto: “Penso<br />

che saranno i concerti più belli della mia<br />

vita” ha dichiarato Cammariere, prima di<br />

iniziare il tour.<br />

Dimensione teatrale anche per Roberto<br />

Vecchioni, che sarà il 28 marzo al Teatro<br />

Brancaccio. Vecchioni ha iniziato il suo<br />

tour “In Cantus” da Firenze a fine febbraio,<br />

esibendosi con i brani del nuovo, omonimo,<br />

album pubblicato lo scorso ottobre. Il tutto<br />

ha avuto origine da quattro concerti tenuti in<br />

chiese e cattedrali nell’inverno del 2008, che<br />

hanno rappresentato il preludio al disco e<br />

alla successiva tournée. Il cantautore esegue<br />

dal vivo successi passati e arie liriche, brani<br />

di musica classica e canzoni tradizionali:<br />

da Puccini a “Jingle Bells”, da Chopin a<br />

“Sogna Ragazzo Sogna”. Seguendo il filo<br />

rosso dei temi dell’esistenza e del rapporto<br />

con il divino, nello spettacolo trovano posto<br />

sia la musica che la poesia, note e parole<br />

si inseguono per contaminarsi a vicenda e<br />

creare, appunto, l’incanto. Gli arrangiamenti<br />

sono per pianoforte e quintetto d’archi,<br />

grazie alla presenza sul palco del Nu-Ork<br />

String Quintet.<br />

Facciamo un’escursione fuori porta per<br />

citare un’interessante rassegna che si terrà al<br />

Teatro Traiano di Fiumicino dal 26 al 28<br />

marzo. Si tratta della seconda edizione del<br />

“Women in Soul Festival 2010”, rassegna<br />

di musica soul,<br />

funk, blues,<br />

gospel, jazz e<br />

pop, declinata<br />

al femminile. Il<br />

calendario allinea<br />

infatti una serie di<br />

artiste italiane ed<br />

internazionali presentate di volta in volta dalla<br />

cantante Babyra: le statunitensi Wendy<br />

D.Lewis e Cheryl Nickerson, la francese<br />

Awa Ly, il quartetto gospel-spiritual Feel The<br />

Spirit, la romana Paola Canestrelli (nota al<br />

pubblico per la partecipazione ad X Factor), e<br />

l’Emanuela Ottaviani Quartet. Un festival<br />

che, come sostengono gli organizzatori, “è<br />

dedicato a tutte le donne che non aspirano<br />

ad essere eroine, che non si fermano troppo<br />

allo specchio, che lavorano per un futuro di<br />

condivisione e consapevolezza”. A margine<br />

dei concerti si svolgerà anche la rassegna<br />

cinematografica Female Visions: un luogo<br />

di incontro e un’opportunità per registe<br />

e videomaker, ovviamente donne. (Per<br />

informazioni: 066507097).<br />

Elena Bonelli, che da anni promuove nel<br />

mondo la tradizione della canzone romana<br />

con il suo spettacolo “Roma in the world”,<br />

ha annunciato le selezioni per un concorso<br />

riservato a cantautori e videomaker sotto<br />

i trent’anni. “Roma…note di giovani<br />

tradizioni 2010” mette in palio premi<br />

in denaro e la possibilità di esibirsi in un<br />

grande concerto il prossimo 21 aprile,<br />

Natale di Roma. I partecipanti, entro il 22<br />

marzo, dovranno inviare all’organizzazione<br />

un’opera originale per una delle due<br />

categorie, canzoni e video, e una pre<br />

adesione via email a elenabonellishow@<br />

libero.it. I dieci migliori artisti per ogni<br />

categoria si esibiranno, cantando o<br />

proiettando il proprio video, nello spettacolo<br />

di Elena Bonelli del 21 aprile, durante il quale<br />

verranno premiati i due vincitori. Ovviamente<br />

le canzoni dovranno essere in romanesco,<br />

mentre i video dovranno raccontare la città.<br />

La Bonelli vuole così contribuire a rilanciare<br />

una tradizione canora e artistica romana<br />

nel ricordo di artisti come Alvaro Amici,<br />

Gabriella Ferri, Romolo Balzani, Petrolini<br />

e tanti altri. Per trovare gli eredi di questo<br />

patrimonio nel nuovo millennio, il concorso


16 | <strong>VIC</strong> • MUSICA •<br />

è gratuito e aperto a tutti i ragazzi, italiani e<br />

non. I dettagli della partecipazione e il bando<br />

del concorso sono reperibili sul sito www.<br />

elenabonelli.net.<br />

Dopo Sanremo il fenomeno giovanile dei<br />

Tokio Hotel sbarca a Roma, l’11 aprile<br />

al Palalottomatica. La data fa parte<br />

del tour mondiale della band, “Welcome<br />

to Humanoid City”, che prevede altri tre<br />

appuntamenti italiani. L’album di riferimento<br />

del concerto è “Humanoid”, pubblicato lo<br />

scorso ottobre. I quattro rocker tedeschi,<br />

Bill e Tom Kaulitz, Georg Listing e<br />

Gustav Schaefer, porteranno dunque<br />

nella capitale il loro sound fantascientifico<br />

che ha incantato folle di ragazzi in tutto il<br />

mondo, almeno a giudicare dai sei milioni<br />

di album venduti e dai dieci dischi di platino<br />

conquistati.<br />

Nuovo tour anche per Elisa. La cantante di<br />

Monfalcone sarà al Palalottomatica il 16<br />

aprile, non molti giorni dopo il debutto della<br />

sua tournée che prevede 14 date italiane. Sarà<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

accompagnata<br />

dalla sua ormai<br />

storica band<br />

formata da Max<br />

Gelsi al basso,<br />

Andrea Rigonat<br />

alle chitarre,<br />

Andrea Fontana<br />

alla batteria e<br />

Gianluca Ballarin<br />

alle tastiere. Gran<br />

parte della playlist<br />

è fatta dai brani<br />

dell’ultimo lavoro<br />

discografico della<br />

cantautrice. Sesto album di Elisa, “Heart” è<br />

stato pubblicato a distanza di cinque anni<br />

dall’ultima raccolta di inediti; è un insieme di<br />

cover, ballate e canzoni “del cuore”: istintive,<br />

dirette e nate dai ricordi dell’artista; “Meno<br />

artista e più artigiana. Ecco perché ho<br />

voluto produrre io il disco” ha precisato Elisa<br />

spiegando così il lungo lavoro che c’è dietro<br />

a queste canzoni.<br />

Il fascinoso e controverso Morgan sarà<br />

protagonista di uno dei concerti della<br />

rassegna “Solo” dell’Auditorium Parco<br />

della Musica. Si tratta di appuntamenti con<br />

artisti che suonano da solisti, con l’unico<br />

ausilio della propria voce e dello strumento.<br />

Nel caso di Morgan sarà il pianoforte,<br />

sul palco della Sala Sinopoli il 20 marzo<br />

prossimo. Dopo l’ennesima vittoria personale<br />

nel talent show X Factor, e soprattutto dopo<br />

le polemiche Sanremesi, Marco Castoldi in<br />

arte Morgan potrà finalmente far parlare la<br />

sua musica, interpretando brani che fanno<br />

parte della storia della canzone italiana:<br />

da Sergio Endrigo a Modugno, da Piero<br />

Ciampi a Tenco, da Bindi a De André, il<br />

cantante monzese darà la sua personale<br />

interpretazione, espressa così spesso a<br />

parole, del migliore, e anche più difficile,<br />

repertorio della canzone italiana d’autore.<br />

Tra tanti omaggi illustri non mancheranno<br />

comunque le esecuzioni dei suoi migliori<br />

brani, per la gioia dei suoi numerosi fan.


18 | <strong>VIC</strong> • TEATRI •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • TEATRI •<br />

<strong>VIC</strong> | 19<br />

IL CARTELLONE DI MARZO<br />

Un sogno di famiglia<br />

Teatro Sistina<br />

Un Enrico Montesano attore, cantante,<br />

regista e autore di se stesso è in cartellone<br />

al Sistina f i no a l 21 m a r zo. L’ar tista romano<br />

mette in scena la commedia musicale “Un<br />

sogno di famiglia”, scritta a sei mani con<br />

Anna Maria Carli e Francesco Asioli. La<br />

storia narrata prende spunto dall’attualità<br />

televisiva, rappresentando le vicissitudini<br />

di una famiglia “normale”, i Torelli,<br />

sconvolta e sballottata dall’irruzione,<br />

nella loro privacy, della televisione. La<br />

commedia è infatti, principalmente, una<br />

riflessione divertita ma satirica, sullo<br />

strapotere televisivo, capace di orientare<br />

le coscienze dei telespettatori, manipolare<br />

la verità in cerca di ascolti, e disintegrare<br />

i legami sentimentali che tengono unita<br />

e solidale una famiglia. Montesano<br />

rappresenta tutto questo con il sorriso<br />

sulle labbra e con la musica, cercando di<br />

divertire lo spettatore e di farlo riflettere<br />

sulla potenza di quello strumento che<br />

campeggia in ogni salotto domestico.<br />

Per informazioni: www.ilsistina.com<br />

Nerone Superstar<br />

Salone Margherita<br />

Fino al 21 marzo Roberto D’Alessandro<br />

porta in scena una sua opera comica.<br />

Nerone: saggio imperatore o pazzo<br />

incendiario? Amato dal popolo o da esso<br />

abbattuto dopo anni di malgoverno?<br />

La critica storica ha molte domande e<br />

poche risposte; Roberto D’Alessandro<br />

no: sono vere tutte le ipotesi, perché di<br />

Nerone... ce ne furono due. Tutta colpa<br />

di Agrippina, sua madre, che bramosa di<br />

generare un futuro imperatore, quando<br />

vide i gemelli che aveva partorito decise<br />

Una scena di Un sogno di famiglia al Sistina<br />

di farne sparire uno, spedendolo lontano<br />

da Roma. Questa la rivoluzionaria tesi<br />

“storica” dell’autore, che nella migliore<br />

tradizione del teatro picaresco, da il<br />

via a una serie di equivoci, rivelazioni,<br />

sotterfugi, scambi di persona ed episodi<br />

esilaranti alla base della commedia. In più<br />

D’Alessandro ha condito il copione con<br />

allusioni alla contemporaneità: dipingendo<br />

un Nerone populista e gigione, amato da<br />

molti ma perseguitato da giudici, politici<br />

e intellettuali. Tra i protagonisti anche<br />

Milena Miconi e Nadia Rinaldi.<br />

Per informazioni:<br />

www.salonemargherita.com<br />

Canto perché non so nuotare…<br />

da 40 anni<br />

Teatro Sistina<br />

Massimo Ranieri torna al Sistina<br />

dal 24 marzo al 4 aprile. Come nella<br />

scorsa stagione il cantante rivisita il<br />

suo repertorio più celebre, in uno show<br />

scintillante scritto da lui, in coppia con<br />

Gualtiero Peirce. Ranieri, oltre a cantare,<br />

balla e recita raccontando in musica la sua<br />

vita e la sua carriera, con il fil rouge della<br />

presenza di un interlocutore immaginario,<br />

interpretato dal piccolo Lele D’Angelo.<br />

Alle sue canzoni si aggiungono cover di<br />

successi di Mina, Battisti, Battiato ed<br />

altri; di contorno un’orchestra di sole<br />

donne e un corpo di ballo da gran varietà.<br />

Le coreografie sono di Franco Miseria, le<br />

scenografie di Massimo Ranieri, i costumi<br />

di scena, che cambiano in continuazione,<br />

di Giovanni Ciacci.<br />

Per informazioni: www.ilsistina.com<br />

Roma se nasce<br />

Capitolo secondo<br />

Teatro Parioli<br />

Dal 9 al 28 marzo Antonio Giuliani torna<br />

a calcare le tavole del Parioli con uno<br />

spettacolo comico-musicale dedicato a<br />

Roma e ispirato alla sua storia. Sul palco<br />

salgono lo stesso Giuliani, Giuseppe<br />

Bisogno, Samantha Fantauzzi, Enrico<br />

Pittari, Veronica Rega ed Oriana Pollio.<br />

Interpretano sei coatti di periferia che,<br />

discutendo della vita e della quotidianità,<br />

offrono spunto a flash back e rievocazioni<br />

della Roma che fu: dall’antichità classica<br />

alla Roma papalina. Il testo è firmato da<br />

Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime, le<br />

musiche sono di Pino Perris e la regia di<br />

Marco Mattolini.<br />

Per informazioni: www.teatroparioli.it<br />

Masked - Legami di sangue<br />

Shoes! (Scarpe!)<br />

Teatro Due Roma<br />

Dal 9 al 21 marzo, al Teatro Due Roma di<br />

vicolo Due Macelli, va in scena un testo<br />

teatrale israeliano: “Masked”. I legami di<br />

sangue del titolo sono quelli tra i tre fratelli<br />

protagonisti della storia: Da’ud, Na’im e<br />

Halled, palestinesi di Tel Aviv i cui rapporti<br />

sono lacerati dalla politica e dall’intifada.<br />

Uno dei tre si da al terrorismo, un altro<br />

è sospettato di fare la spia per Israele, il<br />

terzo si trova nel mezzo di diatribe sociali<br />

e familiari. L’opera di Ilan Hatsor, tradotta<br />

Masked - Foto di scena Manuela Giusto e Omar Falcini<br />

da Maddalena Fallucchi che cura anche<br />

la regia, ha riscosso consensi sia in Israele<br />

che a New York. A Roma ha debuttato al<br />

Teatro dell’Orologio. In questa messa in<br />

scena i tre fratelli sono interpretati da<br />

Massimiliano Mecca, Fabio Pappacena<br />

e Michele Degirolamo.<br />

Dal 23 marzo al 4 aprile la scena sarà<br />

per la commedia “Shoes!”, scritta a<br />

più mani da Antonia Brancati, Paola<br />

Pascolini, Cinzia Villari e Maddalena<br />

Fallucchi, per la regia di quest’ultima<br />

e di Lorenzo Profita. In un condominio<br />

di periferia convivono porta a porta sei<br />

donne di ceto e nazionalità diverse. Una<br />

di loro è un’investigatrice, che entrerà<br />

in azione in seguito all’assassinio del<br />

signor Arnoldo, un personaggio ambiguo<br />

e feticista. La commedia al femminile<br />

lascia spazio a confessioni, tenerezze,<br />

moti dell’anima e discussioni sulla vita,<br />

il sesso, il cibo, gli uomini. Le interpreti<br />

di questa catarsi sono Francesca<br />

Romana Degl’Innocenti, Beatriz Prior<br />

Fernandez, Antonina Stolyarchuk,<br />

Federica Ugolini, Emanuela Caruso e<br />

Sara Meoni.<br />

Per informazioni: tel. 06 6788259;<br />

www.teatrodueroma.it<br />

Le date degli spettacoli possono subire<br />

variazioni. Si consiglia di richiedere<br />

informazioni telefonicamente presso i<br />

teatri.


20 | <strong>VIC</strong> • TEATRI •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • TEATRI •<br />

<strong>VIC</strong> | 21<br />

Le avventure di Anna e Alfonso<br />

Dopo il successo dello scorso anno torna in scena al Teatro Agorà di<br />

Trastevere una divertente commedia di Aldo Alatri, “Anna”, che vede<br />

protagonisti Roberta Garzia e Moreno Amantini.<br />

di Giuliano Giulianini | foto di Roberto Cimini<br />

Un anno fa una compagnia di attori non<br />

professionisti portò sul palco del Teatro<br />

Euclide una nuova commedia di Aldo Alatri:<br />

“Anna”. Nessuno nel pubblico si accorse<br />

del “dilettantismo” dei protagonisti, grazie<br />

alla comicità del testo e all’interpretazione<br />

di attori come Moreno Amantini, nostro<br />

collaboratore con la rubrica Vippando, la<br />

cui vera vocazione sembra proprio quella<br />

di calcare le scene. Moreno (che interpreta<br />

Alfonso) e Flavio Domenici (nella commedia<br />

Giorgio) sono i reduci dal cast dello scorso<br />

anno; per il resto regia (Salvatore Di Mattia)<br />

e interpreti sono cambiati, e la commedia è<br />

stata messa in cartellone dal Teatro Agorà di<br />

Trastevere, dal 9 al 22 marzo. Tra equivoci e<br />

battute salaci si dipana la vicenda di Anna,<br />

donna in carriera con desiderio di maternità,<br />

che si ritrova all’improvviso a dover custodire<br />

il neonato di una vicina scomparsa. Intorno a<br />

lei si agitano familiari invadenti, fidanzati ed ex<br />

bamboccioni, e l’amico Alfonso, confidente<br />

devoto ma anche detonatore di molte delle<br />

situazioni comiche della pièce.<br />

Moreno, che cosa è cambiato rispetto<br />

all’allestimento dello scorso anno?<br />

Dal punto di vista della regia ci sono intenzioni<br />

e soluzioni sceniche diverse. Ogni regista<br />

mette del proprio. Il succo comunque è lo<br />

stesso: il brio e la dinamicità del testo di Aldo<br />

Alatri sono rimasti invariati.<br />

Che riscontri avete avuto lo scorso<br />

anno, e che cosa vi aspettate da questa<br />

nuova messa in scena?<br />

Lo spettacolo dello scorso anno è stata<br />

una scommessa, con una compagnia di<br />

attori non professionisti impegnati per fare<br />

beneficenza. È andato bene perché abbiamo<br />

raccolto molti fondi in una sola settimana di<br />

programmazione. Questa volta ci sono attori<br />

professionisti e ci aspettiamo un riscontro di<br />

pubblico e critica migliore.<br />

Un anno fa, era la prima volta che il testo<br />

di “Anna” veniva portato in scena?<br />

Si. Aldo Alatri è un giovane sceneggiatore; le<br />

sue commedie sono molto lineari e realistiche.<br />

Si distaccano dalla forma un po’ impostata<br />

del teatro. Nonostante sia un testo teatrale,<br />

“Anna” potrebbe invece essere trasformato<br />

in una sit com.<br />

Presenta il tuo personaggio.<br />

Alfonso è un personaggio energico.<br />

Quest’anno sarà diverso: più riflessivo e<br />

introspettivo, anche perché si affronta un tema<br />

importante: è un ragazzo omosessuale che<br />

vive una relazione pseudo stabile ed ha una<br />

grande voglia di paternità. Tutti conosciamo<br />

la difficoltà per le coppie omosessuali ad<br />

avere figli. È anche il migliore amico di Anna,<br />

con la quale si confida e alla quale confessa<br />

questa sua volontà. Rispetto alla precedente<br />

messa in scena il concetto di paternità verrà<br />

approfondito.<br />

Roberta, come hai conosciuto Anna?<br />

Ho visto la commedia lo scorso anno e<br />

dall’entusiasmo di quella sera è nata l’idea di<br />

riprendere il ruolo di Anna.<br />

Anna rappresenta un tipo di donna molto<br />

“moderno”.<br />

È la fotografia di tante trentenni che vivono<br />

una realtà non molto soddisfacente: se non<br />

mettono la carriera al primo posto sono<br />

viste come lavoratrici disinteressate che<br />

vengono quindi messe da parte, magari<br />

a favore di ragazze più… scaltre. Anche le<br />

relazione sentimentali sono molto difficili:<br />

nella commedia gli uomini non fanno una<br />

bella figura, fidanzati o ex che siano. Le<br />

commedie di Aldo sono fotografie della realtà;<br />

ovviamente per rappresentarla a teatro, e<br />

per arrivare allo spettatore, si spinge un po’<br />

sull’acceleratore.<br />

Nella tua cerchia di rapporti personali,<br />

conosci molte donne come Anna?<br />

Sono circondata da amiche che stanno<br />

vivendo l’esperienza della maternità o<br />

vorrebbero viverla, e non è facile. Anche<br />

Anna desidera un figlio, ma quando si trova<br />

a gestire un bambino non sa dove mettere<br />

le mani. In realtà il problema maggiore è il<br />

rapporto con il suo uomo, ed anche questa è<br />

una realtà di oggi: il rapporto con gli uomini è<br />

una bella gatta da pelare.<br />

Qual è la battuta che più ti diverte<br />

recitare nella commedia?<br />

“Che dici, piacerà il biscotto?”, chiede<br />

Alfonso; “Avoja”, risponde Anna… e non si<br />

parla di un bambino.<br />

I vostri progetti futuri?<br />

[Amantini] Vippando è diventando finalmente<br />

un format televisivo che abbiamo l’idea<br />

di proporre; ed in più c’è un progetto<br />

radiofonico.<br />

[Garzia] Per quanto riguarda me c’è qualcosa<br />

di televisivo in un cassetto, di cui però non<br />

posso ancora parlare.<br />

Anna, di Aldo Alatri<br />

Regia Salvatore Di Mattia,<br />

sceneggiatura Aldo Alatri,<br />

scene Fabio Valente, con<br />

Roberta Garzia, Moreno<br />

Amantini, Paco Rizzo,<br />

Diego D’Elia, Eleonora Siro,<br />

Francesca Di Nicola, Gabriella<br />

Arena, Giuseppe Morrone,<br />

Luca Scapparone, Flavio<br />

Domenici.<br />

Teatro Agorà<br />

dal 9 al 22 marzo<br />

Via della Penitenza 33<br />

(Trastevere)<br />

Per informazioni: 066874167<br />

www.teatroagora80.com


22 | <strong>VIC</strong> • VIPPANDO •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

• VIPPANDO •<br />

<strong>VIC</strong> | 23<br />

Cari amici e care amiche di Vic è da poco<br />

trascorso il San Valentino ed essendo io un<br />

“romanticone” per eccellenza, ho deciso di<br />

aprire questo mio consueto appuntamento<br />

raccontandovi news e pettegolezzi di<br />

alcune coppie Vip che, nonostante qualche<br />

litigio e qualche dissapore, continuano ad<br />

amarsi… almeno così dicono! I neo sposini<br />

Luca Argentero e Myriam Catania<br />

sembrano andare d’amore e d’accordo.<br />

Lei ha persino dichiarato ai microfoni di<br />

Vippando di amare così tanto il suo Luca<br />

da poterci persino lavorare sul set. Alla<br />

faccia di chi sostiene che lavorare insieme<br />

soffoca il rapporto! Due figli e tante coccole per Giancarlo Fisichella e sua moglie Luna,<br />

ex ragazza di “Non è la Rai”. Lui, papà ormai esperto, ha persino dato dei consigli e<br />

suggerimenti all’amico Max Biagi che da poco si trova alle prese con pappe, biberon<br />

e pannolini. Dopo alcuni dissapori, dovuti alla scelta di lei di posare per un calendario<br />

sexy senza aver interpellato il suo lui, tutto sembra essere tornato in perfetta armonia.<br />

Mi riferisco a Leonardo Tumiotto e Veridiana Mallmann che da qualche settimana<br />

sono andati a convivere sotto lo stesso tetto. Che dire? Se sono rose fioriranno! Dopo<br />

presunti tradimenti, liti in diretta televisiva e smentite sui rotocalchi, ecco che sboccia<br />

di nuovo l’amore tra Guendalina Canessa e Daniele Interrante. Tanto innamorati da<br />

suggellare il loro legame con una dolce attesa. Auguri e figli maschi! Molti li avevano dati<br />

per la classica coppia mediatica, visto che il loro amore era sbocciato sotto gli occhi di<br />

tutti all’interno della casa del “Grande Fratello”, eppure dopo un anno Vanessa Ravizza<br />

e Alberto Scrivano vanno ancora d’amore e d’accordo. L’unica coppia nata nel reality<br />

e giunta al matrimonio è quella composta da Ascanio Pacelli e Katia Pedrotti: Alberto<br />

e Vanessa vorranno seguire il buon esempio? Non ci<br />

resta che aspettare. Un’altra coppia a cui va tutta la mia<br />

ammirazione è quella composta da Ambra Angiolini e<br />

Francesco Renga. I due, nonostante l’enorme successo<br />

e la tanta sovraesposizione mediatica, hanno scelto di<br />

vivere la loro storia lontani dai riflettori, per quanto gli sia<br />

possibile, senza rincorrere copertine e posati fotografici.<br />

Bravi, belli e innamorati. Speriamo che possano essere un<br />

esempio per i tanti neo fidanzatini vip che ad ogni litigio<br />

o battibecco non perdono occasione di farsi immortalare<br />

sui rotocalchi di cronaca rosa. Ricordate: i panni sporchi<br />

si lavano in famiglia! Chiusa la parentesi “amore” tornerei<br />

a parlare del piccolo schermo, e mai come in questo<br />

periodo l’attenzione cade su un altro reality show: “L’Isola<br />

dei Famosi”. Che ne pensate del cast del programma?<br />

Rossano Rubicondi come inviato, la solita Super<br />

Simo alla conduzione e nel gruppo dei “famosi” Aldo<br />

Busi, Simone Rugiati, Luca Ward, il rugbista Dallan,<br />

Federico Mastrostefano e le bellissime Clarissa<br />

Burt, Sandra Milo, Nina Senicar, Claudia Galanti e<br />

Loredana Lecciso. Per il momento l’occhio indiscreto<br />

del pubblico, e dei soliti<br />

pettegoli, è caduto<br />

sulle presunte labbra<br />

ritoccate e leggermente gonfiate di Claudia Galanti, ma è<br />

già in procinto di iniziare una gara per decretare la nuova<br />

“Belen” dell’isola. Certo, di Rodriguez ce n’è una sola, ma<br />

secondo voi chi ricorderà la spontaneità e la sensualità<br />

della bella argentina? E la Milo secondo voi riuscirà a<br />

resistere alle dure prove dell’isola? Una cosa va detta:<br />

complimenti agli autori e a Simona Ventura per la scelta<br />

di un cast così tanto diverso e variegato. Comunque<br />

vada sarà un successo. Anche per questo mese è<br />

davvero tutto. Vi ricordo il consueto appuntamento<br />

su www.vippando.it, per saperne sempre di più sul<br />

mondo delle star. Fate i bravi e… occhio al Vip!


24 | <strong>VIC</strong> • APPUNTAMENTI a cura di Lucia Rambelli (luciarambelli@tiscali.it) - foto Sirolesi •Vivi<br />

il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

• APPUNTAMENTI •<br />

<strong>VIC</strong> | 25<br />

Scatti esotici<br />

Il Gilda ha ospitato l’assegnazione a Maurizio Righi<br />

del “Premio Arbiter” di Federabbigliamento.<br />

Ha immortalato bellezze glamour sulle passerelle più<br />

importanti, collaborando con riviste prestigiose come<br />

Vogue, e i suoi scatti sono stati apprezzati dagli stilisti più<br />

famosi come Ferrè, Shon, Sarli, Gattinoni, Gai Mattiolo e<br />

molti altri: si tratta di Maurizio Righi, il fotografo che è<br />

stato protagonista di<br />

una serata di fine<br />

febbraio al Gilda.<br />

Nella discoteca è<br />

stata allestita una<br />

mostra fotografica<br />

antologica di trenta<br />

anni di attività e,<br />

nell’occasione, il<br />

mondo della moda ha premiato l’artista con il “Premio<br />

Arbiter”; è questo un riconoscimento assegnato a<br />

chi si è distinto in Italia e nel mondo nel campo della<br />

moda e del design. Lo ha consegnato a Righi Roberto<br />

Polidori, presidente di Federabbigliamento, che ha<br />

sottolineato la professionalità e l’importanza del suo<br />

lavoro. Il fotografo ha colto l’occasione per presentare<br />

una sua recente<br />

iniziativa: “Africa<br />

Children Help”<br />

con la quale si<br />

propone di far<br />

conoscere tutti<br />

i suoi reportage realizzati dal 1979 nel continente<br />

africano e contribuire alla sovvenzione di alcuni<br />

progetti di solidarietà come quello, a breve scadenza,<br />

della realizzazione di un nuovo pozzo di acqua in<br />

Mozambico. Ad accompagnarlo, al Gilda, la bellissima<br />

figlia Margherita. A fare gli onori di casa i pierre Angelo<br />

Nizzo e Deborah Bettega, che hanno accolto molti<br />

volti noti del jet set romano, tra i quali: Max Parodi, il<br />

prestigiatore Heldin, il regista Massimo Scaglione,<br />

Mario Zamma, Amedeo Goria, Ennio Drovandi,<br />

Conny Caracciolo, e la giornalista Rai Stefania<br />

Giacomini. La festa si è adeguata alle ambientazioni<br />

esotiche delle foto esposte: si sono potuti apprezzare<br />

esibizioni di danzatrici del ventre, il tè alla menta e un<br />

ottimo cous cous servito da splendide odalische.<br />

Bollicine in diretta radio per Dario Cassini<br />

“Non vado mai in discoteca”. E’ vero, Dario<br />

Cassini non è un habitué dei locali notturni<br />

ma, per festeggiare ‘’Uomini che oliano<br />

le nonne” (sorta di decalogo per convivere<br />

con l’altra metà del cielo, scritto con Marco<br />

Terenzi che ne firma anche la regia) l’attore<br />

è approdato al Gilda, accolto dal suo<br />

amico Angelo Nizzo conosciuto a Todi,<br />

da Deborah Bettega e da tutto lo staff del<br />

locale. Nel privé riservato per l’occasione,<br />

torta e bollicine per brindare in allegria<br />

al successo dello spettacolo. Ma c’era<br />

da aspettarsi per lui una sorpresa. Ecco<br />

l’inviato di Radio Radio che catalizza<br />

l’attenzione degli ospiti e intervista, in diretta radiofonica, l’attore che svela che presto lavorerà<br />

per il prossimo film di Luca Rea “Cacao”. Al party sono stati presenti: Marco Terenzi, Ciccio<br />

Giuffrida, Paolo Gasparini, Leo Sartogo, Erika Savastani, Danilo Pao.


26 | <strong>VIC</strong> • APPUNTAMENTI •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

• APPUNTAMENTI •<br />

<strong>VIC</strong> | 27<br />

Piper Club 45<br />

La cantina storica di via Tagliamento ha compiuto 45 anni. Una<br />

folla di artisti, amici e appassionati di musica e degli anni ‘60<br />

hanno festeggiato la ricorrenza con la “vidimazione” ufficiale delle<br />

Poste che hanno emesso una cartolina celebrativa.<br />

Nonostante la pioggia, Sanremo<br />

e le sempre numerose iniziative<br />

che interessano la Capitale, in via<br />

Tagliamento, nella notte del 17<br />

febbraio, si sono dati appuntamento<br />

i “piperini” di ieri e di oggi. “Avevo<br />

un sogno” ha detto Giancarlo<br />

Bornigia, tra i fondatori della cantina<br />

pop, “festeggiare i 45 anni di attività<br />

del Piper con un’iniziativa originale”.<br />

E così è stato. Per l’occasione Poste<br />

Italiane ha,infatti emesso una<br />

cartolina e annullo filatelico speciale<br />

dedicato alla celebrazione. Così<br />

amanti di marcofilia, del ballo, amici<br />

che in quei particolari anni Sessanta<br />

erano lì, in pista, ad applaudire i grandi della musica italiana e internazionale, hanno<br />

potuto far apporre l’annullo speciale del Piper Club su copertine di dischi, locandine<br />

e libri che tenevano da parte con grande affetto.<br />

“In quella cantina poteva succedere davvero di tutto” ricorda Giancarlo Bornigia<br />

parlando di quel fantastico 1965, “Accadeva che gruppi di ballerini afroamericani,<br />

che lavoravano alla Rai, insegnassero passi di danza ai ragazzi solo per divertimento,<br />

e che poi questi si ritrovassero a ballare con Rita Pavone nel popolarissimo show“<br />

Stasera Rita”; accadeva che amicizie e collaborazioni professionali iniziassero tra<br />

“Sono tutti quei giovani, musicisti, cantanti,<br />

artisti che hanno creato il Piper e per i quali il<br />

Piper è stato creato e, oggi, sono ancora loro,<br />

i giovani, che continuano ad alimentarlo”<br />

Giancarlo Bornigia<br />

uno shake e l’altro, e che personaggi<br />

come Renato Zero e Loredana Bertè,<br />

Ugo Tognazzi, Virna Lisi, Sandie<br />

Shaw, Catherine Spaak, Romina<br />

Power, Renzo Arbore, Raffaella<br />

Carrà, Luigi Tenco, Nanny Loy, Anna<br />

Magnani, Franco Zeffirelli, Federico<br />

Fellini e Giulietta Masina, Jane<br />

Fonda, Giorgio Gaber, Lucio Dalla<br />

e tantissimi altri si ritrovassero,<br />

giovanissimi, a condividere le stesse<br />

emozioni. Sono tutti quei giovani,<br />

musicisti, cantanti, artisti che hanno<br />

creato il Piper e per i quali il Piper<br />

è stato creato e, oggi, sono ancora<br />

loro, i giovani, che continuano ad


28 | <strong>VIC</strong> • APPUNTAMENTI •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

• APPUNTAMENTI •<br />

<strong>VIC</strong> | 29<br />

alimentarlo”.<br />

Tutto si è svolto come<br />

una grande festa ma,<br />

soprattutto, come una notte<br />

di musica ad oltranza, in cui<br />

gruppi noti e meno noti si<br />

sono alternati sul palco del<br />

Piper. Tra questi la cantante<br />

Miha, Mauro Chiari, Elia<br />

Caprera. Ma sono state<br />

la voce e la verve di Mal<br />

(vero nome Paul Bradley<br />

Couling nato il 27 febbraio<br />

1944 in Gran Bretagna) a<br />

scatenare il parterre. Ha<br />

esordito con la fantastica<br />

“Yeeeeeh” per proseguire<br />

con “Tu sei bella come sei” , “Betty Blu”, “Pensiero d’amore” e “Coming<br />

Home”. In forma smagliante, Mal ha tagliato la grande torta a forma di cartolina<br />

con impressa la grafica dedicata all’evento assieme a Giancarlo e Lucia Bornigia,<br />

Vincenzo Bocciarelli (sbarcato anche a “Bollywood” nei panni del protagonista del<br />

film “In Love with Kerala”) accompagnato dalle sorelle Cecilia e Virginia Taddei (li<br />

vedremo assieme a Teatro ne “Il bello delle Bambole”), Tony Santagata, Cristian<br />

Marazzita, Fulvio Rocco, Guglielmo Giovanelli, Alberto Marozzi, Beppe<br />

Farnetti, il notaio Giovanni Pocaterra. A presentare la serata: Roberta Beta,<br />

Maria Tona e Riccardo Modesti.<br />

Una particolarità: nell’elenco delle emissioni relative al 2010 l’annullo del Piper<br />

Club segue immediatamente quello del Comune di Sanremo relativo al 60° Festival<br />

della Musica Italiana. Il timbro speciale farà<br />

parte del Museo Storico di Poste Italiane<br />

e questo sottolinea la valenza sociale,<br />

culturale e artistica della manifestazione. Per<br />

ringraziare Poste Italiane sono state ideate<br />

delle targhe ricordo che saranno consegnate<br />

alla dottoressa Marisa Giannini, direttore<br />

della Divisione Filatelia di Poste Italiane, e<br />

al ministro delle Attività Produttive Claudio<br />

Scajola. Il coordinamento con Poste Italiane<br />

è stato curato da Loredana Gelli, mentre il<br />

parterre vip da Ciccio Nizzo e Deborah<br />

Bettega. Per Poste Italiane erano presenti<br />

anche Concetta Rullo, referente filatelia P.I. Roma Centro, e Mauro Lattanzio<br />

Responsabile Comunicazione P.I. Lazio, Abruzzo e Sardegna.


30 | <strong>VIC</strong> • OBIETTIVO SIROLESI •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

• Foto di Giancarlo Sirolesi •<br />

<strong>VIC</strong> | 31<br />

O B I E T T I V O<br />

SIROLESI<br />

Gli eventi mondani della capitale visti da un grande fotografo<br />

Al Bòeme si festeggia il<br />

compleanno di Giada De<br />

Blank: un sexy-party con<br />

tanto di spettacolo burlesque<br />

al quale sono intervenuti: la<br />

scrittrice Valeria Luzzi, l’attrice<br />

Dandy, Susanna Galeazzi,<br />

Ingrid Nuccitelli, Stefano<br />

Sanmarco con Leonia (ex<br />

GF), Elma Nitti in arte Grace Hall, Lucia Stara ed Elena<br />

Russo, Matteo Branciamore, Patrizia De Blank, Francesco<br />

Dominedò, Christian Morazziti ed Enio Drovandi.<br />

Serata d’arte e beneficenza al Centro Infiniti Roma di<br />

via Salaria: Bob Krieger ha esposto 60 ritratti fotografici<br />

messi in vendita al pubblico presente. Il ricavato andrà a<br />

sostenere la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi<br />

Cistica. Tra i vip intervenuti: Luisa Corna, Paola Severini<br />

dell’associazione “Gli Angeli”, Benedetta Valenzano e<br />

Matteo <strong>Marzo</strong>tto.<br />

Al Teatro Palladium si festeggiano i 90 anni della<br />

Garbatella. Laura Freddi ha presentato l’evento che ha<br />

visto la partecipazione anche di Sabrina Mariangeli,<br />

che si è esibita cantando, Michela Rocco di<br />

Torre Padula e Gabriella Germani. Sul<br />

palco hanno sfilato anche alcune creazioni<br />

dello stilista Fausto Sarli.


32 | <strong>VIC</strong> • OBIETTIVO SIROLESI • Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

• OBIETTIVO SIROLESI •<br />

<strong>VIC</strong> | 33<br />

Serata di alto profilo al Teatro Ghione: Giorgio Albertazzi è salito sul palcoscenico<br />

per leggere ed interpretare l’opera di Dante Alighieri. Folta platea di personaggi noti, tra<br />

i tanti: Marco Falaguasta, Rosa Fumetto, Enrico Brignano, Alessandro Di Pietro,<br />

Mimosa Campironi, Marta Gastini, Beatrice Palme, Martina Tagliaferri, Milena<br />

Vukotic e Serena Altieri.<br />

La compagnia del Bagaglino ha festeggiato<br />

l’ultima replica dello spettacolo di questa<br />

stagione, con una serata all’Art Cafè. Presenti<br />

tutte le stelle di “Polvere di Stalle” e tanti amici<br />

vip: Pippo Franco, Monica Riva, la stilista<br />

Grace Pear, Salvatore Marino, Daniela<br />

Martani, Gabriella Labate, Martufello qui in<br />

compagnia delle ballerine Alessandra e Marita,<br />

e naturalmente Pierfrancesco Pingitore.<br />

Al Salone Margherita ha debuttato la commedia in costume<br />

“Nerone Superstar”. Dietro le quinte le protagoniste Valentina<br />

Roma nei panni di Messalina, Nadia Rinaldi e Milena Miconi.<br />

In platea o nelle vicinanze: Chiara Giallonardo, Alessandra<br />

Pierelli e Dario Ballantini nei panni del ministro Maroni.


34 | <strong>VIC</strong> • OBIETTIVO SIROLESI •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

• OBIETTIVO SIROLESI •<br />

<strong>VIC</strong> | 35<br />

Dopoteatro al Gilda per i protagonisti de “La notte<br />

degli dei” andato in scena al Teatro Allo Scalo di<br />

San Lorenzo. Nel locale di via Mario de’ Fiori hanno<br />

festeggiato l’autore Miro Gavran, la compagnia dello<br />

spettacolo con Claudio Gnomus, Pietro Bontempo<br />

e Sandro Torella; Antonio Zequila, Susy Abbati,<br />

Enrico Mutti e Caterina Misasi.<br />

Al Sistina va in scena la prima del nuovo<br />

spettacolo di Enrico Montesano: “Un<br />

sogno di famiglia”. In platea: Paolo Fox,<br />

Gigi Proietti, Iaia Fiastri, il presidente<br />

di Titanus Guido Lombardo, Emy<br />

Bergamo, Edy Angiolillo.<br />

In Campidoglio si ricorda la figura di<br />

Mario Verdone, critico cinematografico<br />

scomparso meno di un anno fa. Hanno<br />

presenziato alla cerimonia i figli: l’attore<br />

Carlo e il regista Luca. Tra gli intervenuti:<br />

Gianluigi Rondi, Giordano Bruno<br />

Guerri, Lino Capolicchio, Christian De<br />

Sica e suo figlio Brando; presente anche<br />

Paolo, figlio di Carlo Verdone.


36 | <strong>VIC</strong> • OBIETTIVO SIROLESI • Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

• OBIETTIVO SIROLESI •<br />

<strong>VIC</strong> | 37<br />

Ilaria De Grenet oranizza la sua festa all’Open Gate. Molti i vip accorsi:<br />

Franco Miseria con Silvia Specchi, Ramona Badescu, Rosy Greco,<br />

Elena Sofia Ricci con Stefano Mainetti, Susanna Galeazzi, le gemelle<br />

Luisa e Lucia Nardelli in maschera, Mita Medici, Pietro delle<br />

Piane, Maria Grazia Nazzarri, Federico Coccia con la moglie Alba, Janet De Nardis,<br />

Andrea Roncato, e naturalmente la sorella della festeggiata, Samantha De Grenet.


38 | <strong>VIC</strong> • OBIETTIVO SIROLESI •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

<strong>VIC</strong> | 39<br />

Serata unica al Teatro Parioli: il 22 febbraio Sergio<br />

Friscia ha portato sul palco il suo spettacolo<br />

comico “Friscia Night Show”. A godere delle<br />

battute e delle imitazioni dell’attore erano presenti<br />

in teatro numerosi vip, tra gli altri: Roberta<br />

Gangieri, Max Parodi, Pietro Delle Piane,<br />

Massimiliano Buzzanca con la moglie Serena,<br />

Valentina D’Agostino, le gemelle Laura e Sara<br />

Squinzato, Denny Mendez e Ingrid Nuccitelli.<br />

il 4 febbraio Giorgio Pasotti ha<br />

presentato il suo libro, “Dentro un<br />

mondo nuovo”, presso la libreria<br />

Mondadori di via del Corso. Eccolo<br />

posare a fianco dello scaffale che<br />

mette in mostra il suo romanzo.


40 | <strong>VIC</strong> • PIGALLE •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • PIGALLE •<br />

<strong>VIC</strong> | 41<br />

I Gioielli nel Cuore<br />

La Casina Valadier ha ospitato la presentazione del calendario di<br />

Tiziana Luxardo per la onlus The Heart of Children.<br />

L’esclusiva location del Pincio ha accolto vip e organizzatori in occasione<br />

della presentazione del calendario “I Gioielli nel Cuore”. Si tratta di una<br />

raccolta di 12 foto firmate da Tiziana Luxardo, pubblicata<br />

con una tiratura limitata a 1000 copie che verranno vendute<br />

per sostenere l’associazione “the Hearth of Children”. La onlus<br />

presieduta dal professor Vittorio Vanini raccoglie<br />

fondi per i bambini cardiopatici attraverso il sito<br />

www.theheartofchildren.org; i benefattori che<br />

vorranno contribuire, riceveranno in omaggio<br />

il calendario fino ad esaurimento scorte. Le<br />

fotografie, in rigoroso bianco e nero stile<br />

Luxardo, ritraggono celebri nonne e nipoti. La<br />

serata, presentata da Antonella Salvucci,<br />

ha visto la presenza di Mara Venier, madrina<br />

del progetto, del professor Luigi Ballerini,<br />

in rappresentanza di “the Heart of The Children”, delle “modelle” Jaqueline De Laurentiis,<br />

Franca Fendi, Bona Frescobaldi, Rosalba Giugni, Mirella Haggiag, Virna Lisi, Isa Stoppi.<br />

A godere dello spettacolo, allietato dall’esibizione della cantante Dajana, un folto parterre di<br />

personalità: Gisella Sofio, Erminia Manfredi, Bobo e Scilla Craxi, Carla e Paola Fendi,<br />

Dede Pratesi, Guido, Andrea, Cristina, Luca e Simona Formilli Fendi, Alberto e Brigitte<br />

Michelini, Angelo e Annamaria Jacorossi, Renzo Lusetti, Antonio Marini, Francesco<br />

Palazzi e Stefania Lippi, il duca Giulio Grazioli e la duchessa Assia, la contessa Maria Josè<br />

Petruzzi di Pietroforte, il principe Angelo Granito Pignatelli di Belmonte, monsignor Giulio<br />

Dellavite , Antonia De Mita, il cantante Gangsta-Lu, Attilio e Angela Romita, Emilio<br />

Albertario e Simonetta Matone, Fabrizio Ferragni, Corrado e Veronica Lisi, monsignor<br />

Francesco Gioia, Peppino Acroianò, Luigi Mazzella, Piera Salabè, Anna De Angelis,<br />

Idris Ana Maria Zenoussi di Libia, Gerald Piltzer, Lorenzo Pucci della Genga, Jacque<br />

Hannessy, Corrado e Veronica Pesci.<br />

Mens sana in corpore sano<br />

Sabato 20 febbraio gran festa per l’apertura<br />

del centro Ester Vogue in zona Corso<br />

Francia. Tra i raffinati ambienti della struttura,<br />

tra sauna e bagno turco, sala fitness e living<br />

bar, si aggirava una folta rappresentanza di<br />

vip e amici accorsi al richiamo delle cure di<br />

bellezza e benessere che il centro promette;<br />

durante la serata si sono visti: Hoara<br />

Borselli, Natalie Caldonazzo, Brando<br />

Giorgi, Francesca Rettondini, Pamela<br />

Prati, Antonio Catania<br />

e Rosaria Russo,<br />

Marco Falaguasta<br />

e la moglie Alessia,<br />

Aurora Cossio, Giulia<br />

Elettra Gorietti, Nicola<br />

Canonico, Angelo<br />

Orlando e Christian


42 | <strong>VIC</strong> • PIGALLE •<br />

Vivi il Centro | Febbraio 2010<br />

Avvocati in festa<br />

Marazziti, Roberta Beta, Pamela<br />

Prati, Janet De Nardis, Maria<br />

Grazia Nazzari, Maria Monsé,<br />

Denny Mendez, Edoardo Leo.<br />

230 invitati sono intervenuti alla Casina di Macchia<br />

Madama per festeggiare il diciottesimo compleanno<br />

di Enrico Berruti, figlio del noto avvocato Paolo<br />

Berruti, Consigliere Nazionale Forense di Roma. Alla<br />

serata animata dal dj<br />

Francesco Fabiani<br />

sono numerosi<br />

esponenti del mondo<br />

d e l l ’ a v v o c a t u r a<br />

capitolina, tra i quali:<br />

l’avvocato Giuliano Berruti il notaio Mario Scattone, il<br />

dott. Carlo Massi, il prof. Massimo Zaccheo, ed il dott.<br />

Alessandro De Francesco, tutti accompagnati dalle<br />

rispettive signore.<br />

Sorriso<br />

Vivi il Centro | Febbraio 2010<br />

• Il Monsè Pensiero •<br />

rubrica a cura di Maria Monsè<br />

<strong>VIC</strong> | 43<br />

“Sorriso... Sporgi dal davanzale il tuo sorriso e con quello fai ingelosire le rose, mortifica<br />

le viole del pensiero, annienta i ranuncoli gialli, distruggi i tulipani vanitosi”<br />

(tratto dal libro “Il Monsè Pensiero”)<br />

Quando guardiamo una persona, di<br />

fatto il nostro sguardo, inevitabilmente,<br />

si sposta dagli occhi alle labbra. Come<br />

una calamita, perché è il mezzo tramite<br />

il quale comunichiamo verbalmente, la<br />

bocca è anche la massima espressione<br />

della persona. Quante volte ci sarà<br />

capitato di non parlare, ma di esprimere<br />

solo con movimento delle labbra quello<br />

che pensavamo o sentivamo in quel<br />

momento? Una piccola distensione<br />

ad esprimere compiacimento, un<br />

arricciarsi delle labbra per esprimere<br />

disappunto, un sorriso per comunicare<br />

serenità, il mordersi della labbra<br />

perché si è nervosi, o come si suole<br />

dire g mettere il broncio h per esprimere che siamo arrabbiati, o ancora gun sorriso a<br />

trentadue denti h per indicare che si sorride pienamente. Mille sfaccettature, che danno<br />

l fidea dello stato d fanimo della persona che ci sta di fronte in quel momento. La bocca<br />

è anche il mezzo tramite il quale ci nutriamo ed il modo in cui assaporiamo il cibo può<br />

richiamare l fattenzione alle nostre labbra, se sono curate, se portiamo il rossetto, se<br />

abbiamo un bel sorriso con dei bei denti. Quante volte avrete osservato quelle pubblicità<br />

dove compaiono denti cosi splendenti e curati, labbra morbide e carnose, magari aiutate<br />

un po f dal bisturi e gloss capaci di farle brillare fino a farci desiderare di baciarle. Tutto<br />

determinato dalla propria bocca. Labbra illuminate da rossetti rossi, scintillanti, fruttati,<br />

addirittura al peperoncino, che oltre al piccante, danno un po f di turgore alle labbra<br />

c insomma labbra da far girare la testa. Un sorriso è un segno tangibile di amicizia,<br />

rassicura nei momenti peggiori, scalda, è medicina se siamo tristi, magari con dei bei<br />

denti, è una magia del volto umano, ci illumina, a volte basta un sorriso per far stare<br />

bene una persona. La risata è seduzione, che fa bene al cuore, ma si può trasformare,<br />

se troppo chiassosa, in un qualcosa di fastidioso e poco femminile. Charlie Chaplin<br />

diceva gUn giorno senza un sorriso è un giorno perso h. Sorrisi famosi, come quello<br />

della Gioconda di Leonardo Da Vinci, studiato ed ammirato del mondo intero che s<br />

fincanta dinanzi a questo dipinto. È accertato che il sorriso è presente e si manifesta in<br />

tutti noi fin dal quarto mese di vita, è spontaneo, non è un fimitazione dell fadulto visto<br />

dal bambino, ma una reazione istintiva agli stimoli esterni ed un falta manifestazione dell<br />

fanimo umano. Espressione di noi stessi c donare un sorriso non ti costa nulla, tocca<br />

nel profondo chi lo riceve, arricchisce chi lo dona.<br />

Maria Monsè<br />

www.mariamonse.it | info@mariamonse.it


44 | <strong>VIC</strong> • ARTE •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • ARTE •<br />

<strong>VIC</strong> | 45<br />

La realtà di Hopper<br />

Il Museo Fondazione Roma di via del Corso ospita la prima grande mostra<br />

organizzata dedicata a Edward Hopper nella capitale. Un’occasione unica<br />

per “entrare” quasi letteralmente nei suggestivi paesaggi urbani e sociali<br />

del pittore americano. di Giuliano Giulianini<br />

L’emozione maggiore, per un amante<br />

dell’opera di Hopper, si prova ad inizio<br />

mostra; soprattutto se non si sa che cosa<br />

riservi la prima sala dell’esposizione allestita<br />

nel Museo Fondazione Roma. Per non<br />

rovinare l’effetto sorpresa non descriveremo<br />

questo primo ambiente. Basti sapere che<br />

il visitatore potrà forse realizzare uno dei<br />

sogni impossibili di ogni amante dell’arte,<br />

soprattutto se già conosce ed ammira i quadri<br />

di Edward Hopper. Fu uno dei pittori più<br />

rilevanti del Novecento americano: testimone<br />

della realtà urbana e suburbana di cui seppe<br />

trasporre sulla tela la poetica dell’isolamento,<br />

la suggestione del silenzio in luoghi che, di<br />

solito, sono sinonimo di frenesia e progresso.<br />

Hopper era un uomo ordinario ma con il fuoco<br />

e l’ambizione dell’arte nell’anima: ambedue le<br />

affermazioni sono dimostrate dagli autoritratti<br />

che aprono la mostra, insieme ai primi<br />

disegni e schizzi anatomici che furono parte<br />

della sua formazione artistica. In particolare<br />

sono messi a confronto tre autoritratti, uno<br />

del 1900, uno del ‘25 e uno del ‘45, quando<br />

Hopper aveva 18, 43 e 63 anni; ebbene, due<br />

guerre mondiali, una grande depressione e<br />

il succedersi di diverse correnti artistiche,<br />

sembrano non aver prodotto alcuna<br />

variazione nell’immagine che l’artista voleva<br />

dare di se: stesso sguardo serio, stessa<br />

posa composta e quasi lo stesso abito<br />

caratterizzano i tre quadri, a parte gli ovvi<br />

particolari che indicano i segni del tempo.<br />

Sembra di guardare un ragazzo concreto<br />

ed ambizioso che si rispecchia nell’uomo<br />

di mezzo secolo dopo. Concretezza che<br />

si tradusse, nella sua arte, in quel realismo<br />

che il suo maestro Robert Henri codificò<br />

come “trasposizione della vita nelle strade”.<br />

Il mestiere di illustratore, anche pubblicitario,<br />

lasciò al giovane Hopper una preferenza<br />

per il tratto pulito e per il colore uniforme<br />

che caratterizzò tutta la sua produzione<br />

artistica. Il soggiorno a Parigi probabilmente<br />

gli regalò quel gusto di osservare i diversi<br />

tipi umani, ritratti nella loro individualità e<br />

solitudine. In una delle sale più interessanti<br />

sono esposti i disegni parigini: l’operaio, il<br />

dandy al tavolino, la dama a passeggio, il<br />

florido borghese in marsina e cilindro, e la<br />

“fille de joie”, la prostituta. Tutte maschere di<br />

un’epoca, molte delle quali finirono in uno dei<br />

quadri più belli che Hopper dipinse appena<br />

tornato a New York: “Soir Bleu”, esposto<br />

nella stessa sezione. Altre sale mostrano,<br />

con sussidi tecnologici innovativi, i bozzetti<br />

preparatori del pittore. Molti dei quadri sono<br />

infatti affiancati, sulle pareti, dai disegni che li<br />

hanno preceduti, con le annotazioni certosine<br />

di ogni sfumature di colore osservata nella<br />

realtà e poi riprodotta nel quadro. Meritano<br />

una citazione i nudi femminili, conturbanti<br />

nella loro semplicità, che sembrano indagare<br />

la donna nei momenti più privati e solitari;<br />

per la maggior parte sono ritratti della moglie<br />

Josephine, compagna di una vita, ed anche<br />

modella preferita delle malinconiche figure<br />

femminili che popolano verande assolate e<br />

interni urbani: una delle icone più riconoscibili<br />

dell’opera di Hopper.<br />

Pagina accanto:<br />

Soir Bleu, 1914<br />

Whitney Museum of American Art, New York. Lascito<br />

Josephine N. Hopper 70.1208 © Heirs of Josephine N.<br />

Hopper, licensed by the Whitney Museum of American<br />

Art. Fotografia di Jerry L. Thompson<br />

In questa pagina<br />

In alto:<br />

New York Interior, 1921 circa<br />

New York, Whitney Museum of American Art. Lascito di<br />

Josephine Nivison Hopper, 70.1200. © Heirs of Josephine<br />

N. Hopper, licensed by the Whitney Museum of American<br />

Art. Fotografia di Robert M. Mates<br />

In basso:<br />

Second Story Sunlight, 1960<br />

Whitney Museum of American Art, New York; acquisito<br />

grazie ai fondi dei Friends of the Whitney Museum of<br />

American Art 60.54 © Whitney Museum of American Art,<br />

N.Y. Fotografia di Steven Sloman<br />

Edward Hopper<br />

In corso fino al 13 giugno<br />

Fondazione Roma Museo<br />

Via del Corso 320<br />

Orari: lun 10-15; mar-dom<br />

10-20; ven-sab 10-22<br />

Ingresso: intero 10 euro;<br />

ridotto 8 euro<br />

Per informazioni: 066786209;<br />

www.fondazioneroma.it


46 | <strong>VIC</strong> • ARTE •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • ARTE •<br />

<strong>VIC</strong> | 47<br />

Il fascino discreto del Borromini<br />

Abbiamo incontrato Francesca Pompei, in occasione della sua mostra<br />

“Borromini e la scoperta della luce”; un progetto per il quale ha visitato,<br />

e indagato con la macchina fotografica, i luoghi a Roma caratterizzati<br />

dall’opera dell’artista. di Giuliano Giulianini | foto di Francesca Pompei<br />

Il risultato del lavoro di Francesca Pompei,<br />

giovane fotografa professionista romana, sono<br />

una serie di scatti che ritraggono luoghi più o<br />

meno noti della Roma barocca: gallerie, statue,<br />

volte e prospettive, ripresi con inquadrature<br />

inconsuete, in momenti particolari della<br />

giornata quando la luce sembra scolpire forme<br />

nuove e geometrie ardite. Abbiamo assistito al<br />

vernissage della mostra presso la “b>gallery”<br />

di Trastevere, ed abbiamo approfondito, con<br />

l’autrice delle foto, il tema che ha fatto da sfondo<br />

all’esposizione.<br />

Come è nato questo progetto incentrato<br />

sull’opera di Borromini?<br />

Dalla mia personale passione per le sue opere.<br />

Roma è una città d’arte, e una delle sue anime<br />

è barocca; il barocco romano rimanda subito<br />

a due figure principali: Bernini e Borromini.<br />

Due artisti che hanno lavorato soprattutto nella<br />

capitale. Da una parte quindi c’era la comodità<br />

di non affrontare trasferte, e poi perché amo<br />

molto l’architettura di Borromini che trovo piena<br />

di soluzioni moderne, essenziali e innovative,<br />

tanto che furono riprese anche da architetti<br />

successivi. Borromini si ama anche per l’aspetto<br />

umano: per la sua figura di artista sfortunato,<br />

rispetto al più esuberante e “cortigiano”<br />

Bernini.<br />

Poiché la mostra è terminata, dove<br />

si possono vedere le foto di questo<br />

progetto?<br />

Le foto sono postate sul sito www.<br />

francescapompei.it. Spero di dare loro ulteriore<br />

visibilità, trovando nuovi spazi espositivi. Da più<br />

parti poi mi è stata sollecitata l’idea di tradurlo<br />

in un catalogo o in un foto libro. Del resto anche<br />

questa mostra è stata una sfida: autofinanziata<br />

e autopromossa, in quanto gli spazi per la<br />

fotografia, in Italia e a Roma, sono abbastanza<br />

ristretti. Comunque non mi aspettavo dalla<br />

mostra i riscontri positivi che mi sono arrivati da<br />

più parti.<br />

Come si prepara un lavoro come questo?<br />

Bisogna innanzi tutto conoscere l’opera<br />

completa dell’artista. Chiedere molti permessi.<br />

Fare sopralluoghi sui siti per vedere ciò che<br />

l’artista ha realizzato li. Il primo è un approccio<br />

“neutro”: senza la macchina fotografica, per<br />

controllare la luce e capire come affrontare<br />

l’opera. In questo caso non volevo dare un<br />

impianto descrittivo del progetto: di foto delle<br />

chiese e dei palazzi ce ne sono molte. Mi<br />

interessava rendere l’immagine che ho io del<br />

Borromini: un artista attento al dettaglio, che<br />

si incaponiva sui particolari anche dal punto di<br />

vista matematico e tecnico: faceva il capitello<br />

aperto se aveva una funzione di sostegno;<br />

chiuso, concavo o convesso, se ne aveva una<br />

decorativa. Ho voluto trasmettere la stessa<br />

emozione che l’artista aveva dato nell’impianto<br />

scenico complessivo, e qui entra in gioco la<br />

luce. La luce è quindi ambivalente, legata al<br />

mezzo fotografico e a quello architettonico, in<br />

quanto l’artista non ha plasmato solo la materia<br />

architettonica, ma anche la luce all’interno<br />

dei luoghi da lui creati. Era attentissimo al<br />

posizionamento delle finestre, a come la luce<br />

avrebbe invaso gli ambienti.<br />

Puoi suggerire alcuni luoghi “borrominiani”<br />

da non perdere a Roma.<br />

Sicuramente San Carlo alle Quattro Fontane:<br />

uno dei luoghi che rappresentano la summa<br />

dell’architettura. Un posto poco frequentato<br />

ma che contiene dei piccoli gioielli è Palazzo<br />

Falconieri a via Giulia, sede dell’Accademia<br />

Ungherese, il cui esterno è decorato da figure<br />

di animali fantastici: aquile con attributi femminili<br />

che rappresentano idealmente le sentinelle del<br />

luogo. Il primo piano è invece decorato con<br />

figure alchemiche che ancora oggi sono studiate<br />

per il loro criptico significato. Un’altra opera di<br />

Borromini è Santa Maria dei Sette Dolori a viale<br />

Garibaldi, un luogo “nascosto” che è tuttora<br />

in parte un convento di clausura. Poi ancora<br />

Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia di<br />

San Luca, e Palazzo Barberini dove l’artista<br />

ha lavorato contemporaneamente al Bernini,<br />

in un’ala diversa dell’edificio. Da non perdere<br />

neanche la galleria prospettica affrescata da<br />

Pietro Da Cortona dentro Palazzo Pamphili a<br />

piazza Navona, sede oggi dell’ambasciata del<br />

Brasile. Borromini la progettò come la vediamo<br />

ora, chiamato d’urgenza dal papa Innocenzo X<br />

per sopperire alle lacune tecniche lasciate dai<br />

primi artefici della galleria.<br />

Da dove nasce la tua passione per la<br />

fotografia?<br />

Da un’impellente necessità e urgenza di<br />

comunicare. Ognuno sceglie il mezzo a se più<br />

congeniale; la macchina fotografica è un medium<br />

per trasmettere le mie sensazioni e suggestioni<br />

che, legate all’arte e al bello, secondo me<br />

dovrebbero aiutare a vivere meglio. Le foto sono<br />

un alfabeto visivo che serve a comunicare. Finiti<br />

i miei studi di filosofia, immaginando che non<br />

avrei avuto grandi sbocchi lavorativi, ho pensato<br />

che potesse essere utile e bello coniugare<br />

queste mie due passioni: l’arte, l’immagine, e<br />

l’approccio filosofico all’esistenza.<br />

Sei il tipo di fotografo che ha sempre con<br />

se la macchina o fotografi solo quando hai<br />

un progetto?<br />

Faccio entrambe le cose. Quando posso porto<br />

la macchina reflex, a cui ho dato anche un<br />

nome; altrimenti uso una compatta; in extremis<br />

uso il telefonino. È ovvio che le foto migliori<br />

sono quelle che non farai mai, perché quel<br />

giorno, in quella situazione, con quella luce, sei<br />

senza macchina. Ma la fotografia è anche una


48 | <strong>VIC</strong> • ARTE •<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • CENTRO STORICO •<br />

<strong>VIC</strong> | 49<br />

forma mentis, come per un musicista è naturale<br />

pensare sempre alla musica.<br />

A parte i lavori su commissione, ci sono<br />

momenti in cui tu “diventi” una fotografa,<br />

magari programmando un percorso o<br />

un tema, o ogni momento è buono per<br />

mettersi a fare foto?<br />

C’è sempre il momento giusto, il “carpe diem”.<br />

Cartier-Bresson diceva che il momento giusto<br />

per fotografare è quando cuore e cervello sono<br />

sulla stessa lunghezza d’onda. La fotografia<br />

per me è un approccio alla quotidianità. La<br />

composizione fotografica è il modo in cui<br />

riesco a vedere le cose dal punto di vista del<br />

frame fotografico: è una sorta di deformazione<br />

professionale. Alcune foto nascono da una<br />

progettualità, o dalle richieste di un cliente, ma<br />

quando ho vincoli sento l’esigenza personale,<br />

almeno una volta alla settimana, di uscire con<br />

la macchina fotografica: può darsi che torni con<br />

molte foto oppure con nessuna, dipende da<br />

quello che trovo sul mio precorso.<br />

Architettura a parte, quali generi fotografici<br />

preferisci?<br />

La foto d’arte e d’architettura sono un approdo,<br />

quello a cui mi vorrei dedicare. In passato ho<br />

lavorato nei reportage giornalistici e sociali,<br />

nella fotografia pubblicitaria, e nei backstage di<br />

cinema e tv. Come un musicista ama la musica<br />

ma poi arriva al suo strumento, attraverso<br />

quel percorso ho capito che la mia preferenza<br />

andava all’arte e all’architettura. Dal punto di<br />

vista lavorativo la mia è una nicchia: vanno per la<br />

maggiore le foto di moda, pubblicità e reportage,<br />

perché ce n’è un consumo maggiore. La foto<br />

d’architettura ha una divulgazione più ristretta,<br />

si rivolge a utenti più selettivi, più esclusivi, a<br />

critici o persone particolarmente interessate, a<br />

enti e pubblicazioni specifici. Ciò non toglie che<br />

si possano fare dei lavori meravigliosi, come<br />

quelli che hanno colpito e indirizzato anche me:<br />

le foto di Mimmo Jodice e Gabriele Basilico<br />

mi hanno fatto capire come si può rendere un<br />

soggetto statico estremamente affascinante,<br />

vitale e quasi umano. In questo genere ciò che<br />

mi affascina è il fattore tempo: architetture ed<br />

opere portano le tracce del tempo. Io sono<br />

“malata” di tempo, ho con esso un rapporto<br />

quasi ossessivo e morboso, in termini filosofici e<br />

personali. Il mio lavoro è una sfida con il tempo:<br />

mi piace l’idea che le mie fotografie possano<br />

cristallizzare dei momenti.<br />

Non hai paura che le tue opere siano<br />

deperibili? Le stampe, i formati digitali:<br />

quanto potranno durare?<br />

Mi fido del digitale. Grazie ad esso si stanno<br />

salvando opere che altrimenti<br />

sarebbero a rischio: vecchi<br />

archivi, e libri che il solo tocco<br />

potrebbe danneggiare. Il<br />

digitale è più resistente al<br />

tempo: stampe, diapositive e<br />

soprattutto negativi sono più<br />

delicati e vanno conservati<br />

meglio.<br />

Tu fotografi la pietra. Non hai<br />

pensato che i tuoi soggetti<br />

possano durare più della<br />

tua opera?<br />

Finora non mi sono posta<br />

questo problema. Sento più<br />

il peso del tempo che l’opera<br />

mi mette di fronte rispetto a<br />

quello che potrebbe dare in<br />

prospettiva la mia opera.<br />

Metro C: costi eccessivi?<br />

Problemi economici per il segmento Colosseo-San Giovanni. I residenti<br />

del centro storico chiedono chiarezza.<br />

di Federico Giannini<br />

La realizzazione della “Metro<br />

C” appare sempre più lontana.<br />

L’ultimo problema è la tratta T3 che<br />

collega San Giovanni al Colosseo<br />

e che il mese scorso ha subito un<br />

nuovo stop dal Comitato Regionale<br />

dei Lavori Pubblici. Secondo Carlo<br />

Ripa di Meana, presidente di Italia<br />

Nostra, questa nuova interruzione<br />

è da attribuire ad un aumento dei<br />

costi di produzione, “La cui spesa<br />

iniziale era stata fissata in 3,1<br />

miliardi di euro, invece costerà alla<br />

collettività oltre 5 miliardi di euro”.<br />

“La Tratta T3, lunga poco più di 2,5<br />

km”, dichiara Antonio Tamburrino<br />

consigliere di Italia Nostra, “era<br />

stata preventivamente accreditata per 510<br />

milioni di euro. Già nel progetto definitivo<br />

si arrivò a raddoppiare la spesa, fino ad 1<br />

miliardo e 305 milioni di euro. Se si fosse<br />

fatta una gara internazionale, visti i costi<br />

ridotti delle opere in Europa, si sarebbe<br />

potuto spendere poco più di 200 milioni,<br />

con un avanzo di più di 800 milioni di euro,<br />

con cui lastricare binari d’oro e garantire un<br />

vitalizio a tutti gli abitanti del centro storico.<br />

Non siamo contrari alla realizzazione della<br />

metropolitana, ma i costi colossali dell’opera,<br />

connessi ai rischi legati alla metodologia<br />

di scavo in aree archeologiche sensibili,<br />

impongono un confronto pubblico con la<br />

collettività che non c’è mai stato”. Sul piede di<br />

guerra anche le associazioni di commercianti<br />

e residenti del I e IX municipio. In prima fila<br />

contro i disagi legati alla realizzazione della<br />

linea C sono i comitati di cittadini “Progetto<br />

Celio” e la “Associazione degli Abitanti per la<br />

Tutela e Valorizzazione del Centro Storico di<br />

Roma” che si oppongono fermamente ad un<br />

cantiere a cielo aperto senza avere garanzie<br />

sulla viabilità, parcheggi e occupazione di<br />

suolo pubblico dei prefabbricati. Modera i<br />

toni della polemica il direttore tecnico della<br />

linea C di Roma Metropolitane, Giovanni<br />

Simonacci, che in merito alla tratta T3 ha<br />

specificato: “Il 23 ottobre abbiamo ottenuto<br />

i pareri favorevoli di tutti i soggetti interessati.<br />

Solo il comitato regionale Lavori pubblici<br />

aveva dato parere negativo a causa della<br />

mancata copertura finanziaria. Ma si tratta di<br />

un organo consultivo la cui posizione è stata<br />

superata il 21 gennaio, data in cui anche la<br />

Regione Lazio ha dato l’ok. Ora attendiamo<br />

l’approvazione del CIPE tra febbraio e<br />

marzo e non abbiamo sentori di contrarietà”.<br />

L’esame del CIPE (Comitato Interministeriale<br />

per la Programmazione Economica) è<br />

tuttora in corso. I cittadini romani attendono<br />

con ansia il parere del comitato per poter<br />

sperare che, anche la Capitale, come molte<br />

città Europee, possa usufruire della terza<br />

linea metropolitana. In tempi brevi. Si spera.


50 | <strong>VIC</strong> • VADEMECUM •<br />

Comune di Roma<br />

Numero eventi culturali 060608<br />

www.comune.roma.it<br />

• Municipio I “Centro storico”<br />

Ufficio Relazioni con il Pubblico<br />

Via Petroselli, 50 | 06.69601333<br />

Polizia Municipale<br />

Gruppo I | Via dei Montecatini 11<br />

06.67693702/04/06<br />

ASL Roma A<br />

06.77307209 | 06.77307215<br />

• Telefoni utili:<br />

Carabinieri 112<br />

Polizia di Stato 113<br />

Guardia di Finanza 117<br />

Vigili del Fuoco 115<br />

Polizia Municipale 06.67691<br />

Emergenza Infanzia 114<br />

Telefono Rosa 06.37518261<br />

Soccorso stradale 803116<br />

Ambulanze 118<br />

Guardia Medica 06.58201030<br />

AMA 800.867035<br />

ATAC 800.431784<br />

• Farmacie del Municipio I<br />

http://www.federfarmaroma.<br />

com/asp/turni_BETA.aspx<br />

• Servizio taxi<br />

Chiamataxi Com. di Roma<br />

060609<br />

Autoradiotaxi Roma 06.3570<br />

Assotaxi 800.090214<br />

Cooperativa Samarcanda<br />

06.5551<br />

Radiotaxi Eurocosmo 06.8822<br />

Radiotaxi Cosmo 06.88177<br />

Pronto TaxiRoma 06.6645<br />

Radiotaxi La Capitale 06.4994<br />

Radiotaxi Ostia Lido 06.5601646<br />

Radiotaxi Tevere 06.4157<br />

• Metropolitane<br />

Linea A: (27 stazioni)<br />

Battistini/Termini/Anagnina<br />

Frequenza dichiarata: 3/5 min<br />

Orari: dom/ven | 5.30/23.30<br />

sab | 5.30/01.30.<br />

I treni effettuano l’ultima<br />

partenza dai capolinea alle<br />

23.30, Venerdì e sabato alle<br />

01.30.<br />

Linea B: (22 stazioni)<br />

Rebibbia/Termini/Laurentina<br />

Frequenza dichiarata: 4/6 minuti<br />

Orari: dom/ven | 5.30/23.30;<br />

sabato | 5.30-01.30.<br />

• Orari di chiusura Zona a<br />

Traffico Limitato (ZTL)<br />

Centro Storico e Monti<br />

ZTL diurna (zona A):<br />

lun/ven 6.30/18; sab 14/18<br />

ZTL diurna (zona A1 Tridente):<br />

lun/gio 10/20 ven/sab 10/18<br />

ZTL notturna:<br />

venerdì e sabato 23/03<br />

Trastevere<br />

nei giorni feriali lun/ven 6.30/10<br />

venerdì e sabato 23/03<br />

San Lorenzo<br />

Da novembre ad aprile:<br />

venerdì e sabato 21/03<br />

Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />

Da maggio a ottobre (escluso<br />

agosto) mer/gio/ven/sab 21/03<br />

Testaccio<br />

venerdì e sabato 23/03<br />

Moto e ciclomotori hanno libero<br />

accesso a tutte le ZTL, tutti i<br />

giorni, in tutte le ore del giorno<br />

e della notte, e possono sostare<br />

negli spazi per i veicoli a due<br />

ruote.<br />

• Siti utili<br />

www.comune.roma.it<br />

(sito istituzionale del Comune)<br />

http://infotraffico.atac.roma.it<br />

(traffico in tempo reale)<br />

www.atac.roma.it<br />

(percorsi e mappe del trasporto<br />

pubblico, parcheggi e ZTL)<br />

www.romaturismo.it<br />

(soggiorno, mappe ed eventi a<br />

Roma; anche in inglese)<br />

www.museiincomune.it<br />

(portale dei musei comunali di<br />

Roma)<br />

www.metroroma.it<br />

(informazioni, orari e mappe di<br />

metropolitane e treni urbani)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!