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Periodico Mensile d’Informazione, Attualità e Cultura | Registrazione al Tribunale di Roma n°205 del 5/5/2003 | Anno XIII | n° 117 | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Intervista a pagina 4
Gilda<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 <strong>VIC</strong> | 3<br />
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GILDA<br />
Via Mario de’ Fiori 97 | Info 06.6784838 - 335.305525 | www.gildabar.it
PERSONAGGI<br />
06 Valentina Pace<br />
10 Elena Arvigo<br />
20 Moreno Amantini<br />
20 Roberta Garzia<br />
12<br />
MODA<br />
Le collezioni primavera-estate 2010<br />
ARTE E CULTURA<br />
14 I concerti del mese<br />
44 La mostra di Edward Hopper<br />
46 F. Pompei fotografa Borromini<br />
47<br />
CENTRO STORICO<br />
I lavori per la Metro C<br />
RUBRICHE<br />
18 Teatri<br />
22 Vippando<br />
24 Appuntamenti<br />
30 Obiettivo Sirolesi<br />
40 Pigalle<br />
43 Il Monsè Pensiero<br />
Mensile d’informazione, attualità e cultura.<br />
Reg. al tribunale di Roma n° 205 del 05/05/2003. Anno XIII | n° 117 | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
www.viconweb.com<br />
Editore<br />
Nuova Vivi il Centro s.r.l.<br />
Via Tagliamento, 9 | 00198 Roma<br />
Tel. 06.85357071 | Fax. 06.85353748<br />
info@viconweb.com<br />
Amministrazione<br />
Tel. 06.8413740 | Fax. 06.85353748<br />
Pubblicità<br />
06.8555398 | 335.305525<br />
Direttore Responsabile<br />
Giuliano Giulianini<br />
ggiulianini@libero.it<br />
Collaboratori<br />
Daniela Perrone<br />
Domitilla Coltellacci<br />
Federico Giannini<br />
In copertina<br />
Valentina Pace<br />
Foto di Luis Condrò<br />
PERSONAGGI<br />
Valentina Pace<br />
06<br />
20<br />
44<br />
46<br />
Progetto Grafico<br />
Michele Salcito<br />
Tipografia<br />
Gruppo Colacresi & C.<br />
Via Tazio Nuvolari, 3 e 16<br />
00011 Tivoli Terme (RM)<br />
Raccolta “differenziata”<br />
Dal 22 febbraio in centro<br />
sono cambiate le modalità<br />
di raccolta dei rifiuti negli<br />
esercizi commerciali.<br />
Lo scopo dichiarato del<br />
Campidoglio, che ha<br />
presentato l’iniziativa con un<br />
incontro tra i rappresentanti<br />
di categoria, il Sindaco,<br />
l’assessore al commercio<br />
Bordoni e il delegato al centro<br />
storico Gasperini, è quello di<br />
far sparire i sacchi di rifiuti<br />
da strade, vicoli e piazze del<br />
centro. La soluzione pensata<br />
dall’amministrazione è stata<br />
“differenziare” non solo i<br />
rifiuti ma anche le categorie<br />
commerciali. D’ora in poi<br />
negozi che non fanno<br />
ristorazione consegneranno<br />
l’immondizia in loco agli<br />
operatori Ama: dal lunedì al<br />
sabato, il cartone dalle 13 alle<br />
20, tutto il resto dalle 9 alle<br />
12. Invece ristoratori, baristi,<br />
gestori di pub e affini (tranne<br />
per alcune zone particolari<br />
che hanno a disposizione<br />
dei punti raccolta) dovranno<br />
differenziare all’interno<br />
del locale vetro, plastica,<br />
metallo, cartone e organico;<br />
riceveranno la visita degli<br />
operatori dell’Ama, ogni<br />
giorno dalle 22 alle 2 per i<br />
materiali non riciclabili, dal<br />
lunedì al sabato dalle 13 alle<br />
20 per il cartone, e tutti i<br />
giorni in orari da concordare<br />
per i rifiuti organici e la<br />
differenziata. Qui sta il nodo<br />
della questione: per ora<br />
di Giuliano Giulianini<br />
questi “orari da concordare”<br />
sono stati gli stessi, cioè<br />
fino alle 2 di notte; e questo<br />
ha creato dei problemi.<br />
Ovviamente i rifiuti organici<br />
sono quelli più “difficili”:<br />
emanano cattivo odore<br />
molto presto e, per chi fa<br />
ristorazione, sono in quantità<br />
ingenti. Alcuni esercenti<br />
segnalano che il limite delle 2<br />
di notte arriva troppo presto,<br />
quando la clientela è ancora<br />
nei locali, e il personale<br />
non può certo dedicarsi<br />
a scambi di contenitori e<br />
sacchi d’immondizia con gli<br />
operatori Ama. Che fare?<br />
Tenere i rifiuti fino al giorno<br />
dopo? Evidentemente non si<br />
può fare.<br />
Il Campidoglio ha predicato<br />
rigore: chi abbandona i<br />
rifiuti in strada verrà punito<br />
severamente, ma forse<br />
occorrerà prima registrare<br />
bene il meccanismo.<br />
Smaltire presto e bene i rifiuti<br />
del centro di Roma richiede<br />
professionalità e tempi certi,<br />
orari e mezzi adeguati. Come<br />
hanno dimostrato le grandi<br />
difficoltà incontrate dai<br />
residenti, quando si è avviato<br />
il porta a porta per i privati<br />
a fine 2009, questo sistema<br />
di raccolta è un ingranaggio<br />
delicato, che deve funzionare<br />
alla perfezione per il bene di<br />
tutti, esercenti, cittadini, Ama<br />
e frequentatori del Centro<br />
Storico.<br />
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6 | <strong>VIC</strong> • COPERTINA •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • COPERTINA •<br />
<strong>VIC</strong> | 7<br />
Valentina non è Elena<br />
Conosciamo meglio Valentina Pace attraverso il confronto con il<br />
suo personaggio più celebre, la controversa Elena Giordano di “Un<br />
posto al sole” di G.Giulianini | foto di Luis Condrò<br />
Valentina Pace è l’attrice<br />
romana che, da anni, presta<br />
il volto a Elena Giordano,<br />
uno dei personaggi dalla<br />
storia più travagliata tra<br />
quelli che animano lo<br />
sceneggiato “Un posto al<br />
sole”. Nulla di più lontano<br />
dalla tranquillità che ricerca<br />
nel privato Valentina, che<br />
abbiamo raggiunto durante<br />
un periodo di vacanza,<br />
mentre porta avanti i<br />
primi mesi della sua prima<br />
gravidanza. L’attrice sarà<br />
in onda a marzo, con un<br />
ruolo da coprotagonista,<br />
in una delle nuove puntate<br />
de “Il Commissario Rex”.<br />
Valentina, parliamo<br />
innanzitutto della<br />
tua partecipazione<br />
alla serie poliziesca.<br />
Ho recitato in un episodio,<br />
come coprotagonista<br />
in una storia basata<br />
sull’astronomia: sono<br />
l’amante di un astronomo,<br />
sposato, che sta per fare<br />
un’importane scoperta. Ci sarà<br />
però un giallo ed io sarò indagata.<br />
Hai “recitato” con Rex?<br />
Certo. È molto carino; il vero<br />
protagonista è lui. Viene trattato<br />
come una star: ha il suo camper<br />
e due padroni che lo seguono<br />
passo passo e lo coccolano. È<br />
super addestrato: difficilmente si<br />
ripete una scena per colpa sua.<br />
All’inizio della tua carriera hai<br />
lavorato un po’ nel cinema. è una<br />
strada che hai abbandonato?<br />
Magari mi proponessero del<br />
cinema; ma è un po’ un circolo<br />
chiuso, in cui è difficile entrare.<br />
Hai recitato in diverse fiction di<br />
successo, da “Rivombrosa” a<br />
“ C a r a b i n i e r i ”, e p o i i l r u o l o f i s s o i n<br />
“Un posto al sole”; che differenze<br />
ci sono tra queste produzioni?<br />
La differenza principale è tra quelle<br />
che si girano in pellicola e con le<br />
macchine da presa, e quelle riprese<br />
con le telecamere. Per una soap<br />
opera come “Un posto al sole” che va<br />
in onda tutte le sere, si entra in una<br />
routine in cui si lavora velocemente<br />
per portare a termine un prodotto:<br />
la qualità è ovviamente leggermente<br />
più bassa. In una miniserie invece<br />
tutto è più curato; la pellicola<br />
rende tutto più bello e il direttore<br />
della fotografia ha più possibilità di<br />
curare luci e inquadrature. Inoltre,<br />
nei mesi delle riprese si è spesso<br />
fuori, su set esterni, mentre la soap<br />
opera diventa un po’ come casa<br />
tua, come un lavoro fisso con gli<br />
stessi attori e la stessa troupe.<br />
Il tuo personaggio in “Un posto<br />
al sole”, Elena Giordano, per<br />
alcune stagioni era scomparso<br />
dalla storia; poi è tornato.<br />
Ero stanca; non di lavorare: avevo<br />
bisogno di ritrovare l’entusiasmo.<br />
Quando per anni si lavora nella<br />
stessa produzione c’è un calo<br />
fisiologico e non si riesce a avere<br />
lo stesso entusiasmo. Ho cercato di<br />
fare altro, per poi tornare con una<br />
voglia maggiore e per dare al mio<br />
personaggio qualche sfumatura in più.<br />
In realtà Elena ne ha passate<br />
tante. Ad esempio è diventata<br />
madre in seguito ad una<br />
gravidanza non proprio voluta.<br />
La maternità è un’esperienza che<br />
devo ancora provare. Viverla nella<br />
finzione è stato emozionante e<br />
piacevole, perché nel momento di<br />
recitare, anche se la bambina non<br />
era mia figlia, era come se lo fosse.<br />
Nella fiction Elena era separata, con<br />
una figlia avuta più per suo desiderio<br />
che per quello del suo partner…<br />
sono tutte storie che per fortuna<br />
nella mia vita non ho vissuto. Non si<br />
può mai dire, ma spero di non entrare<br />
mai nel girone dei separati. Elena e<br />
Valentina sono sicuramente diverse.<br />
Elena ha un rapporto<br />
conflittuale con sua madre.<br />
Anche questo è completamente<br />
differente nella mia realtà. L’unica<br />
similitudine è la vicinanza di età tra<br />
madre e figlia. Il rapporto tra Elena e<br />
sua madre Marina è continuamente<br />
conflittuale e a volte competitivo;<br />
se ne son fatte di tutti i colori, fino<br />
al tentativo di Marina di uccidere<br />
Elena: qualcosa di surreale.<br />
Che cosa ti auguri, da<br />
spettatrice, per Elena: che<br />
sua madre “sparisca” o che<br />
ci sia una riconciliazione?<br />
Bisogna raccontare storie che<br />
intrighino gli spettatori: se<br />
tutto andasse bene a casa si<br />
annoierebbero. Mi piacerebbe<br />
una riconciliazione, che magari<br />
accadrà; la trama è una ruota:<br />
prima o poi succede tutto.<br />
Ad Elena è capitato anche di<br />
posare per un calendario osé,<br />
circostanza che l’ha portata a<br />
una crisi sentimentale. Tu hai
8 | <strong>VIC</strong> • COPERTINA •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 <strong>VIC</strong> | 9<br />
mai avuto proposte del genere?<br />
Me lo hanno proposto “da grande”;<br />
non ho avuto necessità di farlo e del<br />
resto non sono amante del genere<br />
calendario. Quando ero giovanissima<br />
mi hanno proposto servizi fotografici<br />
di nudo ma ho rifiutato, proprio per<br />
non creare dispiaceri e problemi<br />
sentimentali. Ho un ottimo rapporto<br />
con il mio corpo ed ora potrei farlo,<br />
ma solo se fosse una cosa<br />
scelta da me, bella, curata<br />
e progettata a tavolino.<br />
Si può dire che se una<br />
donna posa nuda da<br />
giovane la cosa è un po’<br />
ambigua, mentre in età<br />
matura è più ammissibile?<br />
Quando si è più maturi si<br />
ha una consapevolezza<br />
maggiore di se: si sa<br />
come gestire se stessi,<br />
come apparire in una<br />
foto. Una ragazzina può<br />
cercare di apparire sexy<br />
ma poi quello che esce è<br />
tutt’altro. Credo che sia<br />
più sensuale il nudo di una<br />
donna matura che quello<br />
di una diciottenne acerba.<br />
Elena ha impersonato<br />
i peggiori stereotipi<br />
della donna arrivista:<br />
per tornaconto è stata<br />
con un calciatore, con<br />
un industriale, è stata<br />
raccomandata in tv; tu<br />
come giudichi questo<br />
tipo di donna? La perdoni,<br />
avendola interpretata?<br />
Non posso condividerne<br />
le scelte, perché io<br />
non ho fatto tutto ciò. Nella mia<br />
concezione di vita non è compreso<br />
quel comportamento. Però non<br />
mi permetto di giudicare. Sono<br />
sempre dalla parte delle donne: le<br />
apprezzo e le stimo, e vorrei che<br />
loro stesse si valutassero di più per<br />
quelle che sono, e non come vuoti<br />
a perdere. Questa è l’immagine che<br />
si da comportandosi in quel modo.
10 | <strong>VIC</strong> • TEATRO •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • TEATRO •<br />
<strong>VIC</strong> | 11<br />
Elena Arvigo<br />
Da Monti a Hollywood<br />
Elena Arvigo, attrice genovese trapiantata nel quartiere Monti, è protagonista<br />
al Teatro Argentina della pièce “Le signorine di Wilko”. L’abbiamo<br />
incontrata per parlare della rappresentazione e del suo recente ruolo in un film<br />
hollywoodiano, in cui ha recitato al fianco di Julia Roberts.<br />
di Giuliano Giulianini | foto di Marcello Norberth<br />
Una solida formazione teatrale, un repertorio<br />
che annovera i più importanti testi teatrali, da<br />
Shakespeare a Checov, da Molière ad Ariosto,<br />
Elena Arvigo, attrice originaria di Genova ma<br />
trapiantata nel rione Monti, è in scena al Teatro<br />
Argentina fino al 14 marzo con “Le signorine<br />
di Wilko”. Si tratta di romanzo di Jaroslaw<br />
Iwaskiewicz, già oggetto di una versione<br />
cinematografica del 1979 che valse al regista<br />
Andrzej Wajda la nomination all’Oscar per il film<br />
straniero. Questo in scena è un adattamento<br />
del regista Alvis Hermanis.<br />
Elena, puoi presentare ai lettori “Le<br />
signorine di Wilko”?<br />
È quel genere di storia “alla ricerca del tempo<br />
perduto”: il protagonista, Wiktor, l’unico uomo<br />
del racconto interpretato da Sergio Romano,<br />
nel mezzo del cammin della sua vita torna<br />
nei luoghi delle vacanze della sua giovinezza.<br />
Questo villaggio, Wilko, è come un “posto<br />
delle fragole” dove passato e presente si<br />
confondono, tra ricordi, rimpianti e sogni<br />
infranti. La storia è ambientata nel 1947, dopo<br />
la guerra, in Polonia. Le altre protagoniste sono<br />
sei sorelle (interpretate da me, Laura Marinoni,<br />
Patrizia Punzo, Irene Petris, Fabrizia Sacchi<br />
e Alice Torriani) che hanno tutte un qualche<br />
legame con Wiktor. Io interpreto Kazia, colei<br />
che l’ha più sognato e più si è distaccato dalla<br />
realtà; ed infatti, ad un certo punto del racconto,<br />
indosserà in maniera molto provocatoria un<br />
abito da sposa. È la sorella più introversa, che<br />
in una battuta dice: “Sono sempre stata isolata<br />
e in disparte, ed è la cosa più importante<br />
della mia vita” . Succede che le persone più<br />
introverse poi facciano atti molto eclatanti: in<br />
una scena a metà tra sogno e realtà, Kazia<br />
tenta di uccidere Wiktor. È stato bello lavorare<br />
su questo personaggio: il testo punta molto<br />
sulle immagini ed essendo tratto da un<br />
racconto nasce da molte improvvisazioni. Del<br />
resto il teatro dell’est è più fatto di immagini che<br />
di parole.<br />
Quanto di te c’è in questo personaggio?<br />
Ho ritrovato qualcosa di me proprio nella<br />
battuta che ho riferito prima. L’isolamento.<br />
Nel racconto di Iwaszkiewicz, come nel film<br />
di Waida, Kazia è una ragazza bruttina; io<br />
ho lavorato sul brutto anatroccolo che c’è in<br />
ognuno di noi. Indipendentemente dall’aspetto<br />
fisico c’è qualcosa che ci fa sentire lontani dagli<br />
altri. Anche in me c’è questa componente, che<br />
forse è anche il motivo che mi spinge a fare<br />
questo mestiere. Ogni vocazione a fare l’attore<br />
nasce da un problema di comunicazione; ci<br />
sono anche gli istrioni, ma se si va a scavare<br />
nella loro vita privata risulta che magari sono<br />
molto timidi.<br />
Dopo la tappa romana dove sarà lo<br />
spettacolo?<br />
A Lisbona, perché la nostra è una tournée<br />
internazionale; poi a Brescia.<br />
Il tuo vasto repertorio teatrale comprende<br />
Shakespeare, Manzoni, Bulgakov, e<br />
collaborazioni con Ronconi, Albertazzi,<br />
Strehler . A quale dei tanti personaggi<br />
interpretati sei più legata?<br />
I personaggi shakespeariani sono “rotondi”, a<br />
360 gradi, me li porto dietro in ogni cosa che<br />
faccio. Un personaggio non si esaurisce alla<br />
fine dello spettacolo. Se si è fatto un viaggio<br />
dentro un personaggio, qualcosa rimane<br />
anche quando le repliche sono finite. Ofelia<br />
è un personaggio che ho molto amato: è il<br />
perdersi, il togliere i confini, il “femminile” per<br />
eccellenza.<br />
Passiamo al cinema: hai recitato in “Tutta<br />
la vita davanti” di Virzì e, recentemente<br />
in “Eat, pray and love”, una produzione<br />
hollywoodiana con Julia Roberts, Javier<br />
Bardem e James Franco.<br />
Il mio ruolo per Virzì è stato una piccola parte:<br />
ero la moglie di Valerio Mastrandrea. Avevo<br />
fatto il provino anche per la protagonista, ma<br />
poi per vari motivi non è andata. Poi Virzì mi<br />
ha chiesto di partecipare con questo ruolo<br />
che prima non esisteva: l’ho fatto volentieri,<br />
per essere in un suo film. “Eat, pray and<br />
love” è stato il fuoco d’artificio dell’estate,<br />
un’esperienza molto divertente: sono stata su<br />
un set in cui erano riuniti non so quanti premi<br />
Oscar. Io ho interpretato Maria, la moglie del<br />
personaggio interpretato da Andrea Di Stefano,<br />
e poi c’era Luca Argentero: siamo i tre amici<br />
italiani che Elizabeth, la donna interpretata da<br />
Julia Roberts, incontra nel nostro paese, nella<br />
fase “eat” del suo viaggio di riconciliazione con<br />
i piaceri semplici della vita. La fase spirituale<br />
si svolge in India (“pray”, ndr.), e in America<br />
ritrova l’amore (“love”, ndr.). Nel film mangiamo<br />
continuamente.<br />
Hai potuto toccare con mano la differenza<br />
tra una produzione hollywoodiana e una<br />
europea.<br />
È stato bellissimo lavorare con una star come la<br />
Roberts. Attori come lei o come Brad Pitt sono<br />
all’interno di un sistema che li elegge star. Da<br />
noi un attore, come Juliette Binoche o Vanessa<br />
Redgrave possono essere considerati grandi<br />
artisti ma manca star system. Ero a contatto<br />
con questa specie di “pantera rosa”, quasi<br />
irreale, anche se in realtà lei è molto simpatica.<br />
Quello che mi ha sorpreso è che, a dispetto di<br />
tutto ciò, nel momento in cui si gira ci sono un<br />
ordine, un silenzio, una concentrazione e una<br />
semplicità che sono il completo opposto di<br />
ciò che avviene sui nostri set, così complicati<br />
e confusionari. Io amo molto il mio paese ma a<br />
volte questo amore viene meno, quando tutto<br />
risulta complicato. Sui nostri set c’è sempre<br />
qualcuno che urla “silenzio”, ed anche queste<br />
urla contribuiscono al caos.<br />
Tu sei genovese, che rapporto hai con<br />
Roma?<br />
Ho casa a Roma; prima abitavo in zona Trionfale,<br />
adesso ho un appartamento-francobollo nel<br />
quartiere Monti. Era un mio sogno trasferirmi a<br />
Monti: è bellissimo, mi trovo benissimo. Non mi<br />
sento romana; vivo Roma un po’ da straniera:<br />
mi sento sempre come in vacanza. Ad esempio<br />
esco per fare la spesa e torno quattro ore dopo,<br />
perché mi perdo tra le sue bellezze barocche.<br />
In questo senso è difficile lavorare qui, se come<br />
me hai la propensione a “perdersi”.<br />
Hai un luogo del cuore, in città?<br />
La chiesa della Madonna dei Monti, a cui<br />
sono molto legata. È uno dei motivi del mio<br />
trasferimento nel quartiere. Lo scorso anno ho<br />
aiutato con uno spettacolo il parroco e il liceo<br />
artistico che è ospitato li. Altro posto che amo<br />
è il Divino Amore, un po’ per il ricordo del film<br />
Cabiria, e poi perché è un luogo bellissimo.
12 | <strong>VIC</strong> • MODA •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • MODA •<br />
<strong>VIC</strong> | 13<br />
Aspettando la primavera<br />
Le collezioni primavera-estate 2010 presentate ad AltaRoma sono tutte<br />
un fiorire di colori ed accessori vivaci. Curiel, Bona, Abed Mahfuz e<br />
Rami Al Ali, vestono una donna leggiadra e molto femminile.<br />
di Domitilla Coltellacci | foto di Luca Sorrentino, Paolo Lanzi e Raffaele Soccio, per gentile concessione di AltaRoma<br />
Siamo ormai alle soglie della bella stagione,<br />
lontani dai rigori invernali, le giornate<br />
si sono allungate e tanta è la voglia di<br />
alleggerire il guardaroba, variare nei colori<br />
e nei tessuti. Ecco allora le proposte<br />
degli stilisti che hanno fatto sfilare sulle<br />
passerelle romane le loro splendide<br />
creazioni. Grande ritorno per Lella Curiel<br />
con una collezione che dedica alla Città<br />
Eterna, ai suoi fiori e colori: motivi floreali<br />
e tessuti pregiati per gli abiti da sera e<br />
da cocktail; per il giorno predilige invece<br />
tessuti come la rafia, mischiata al tulle o<br />
allo shantung per l’intramontabile tailleur,<br />
da sempre suo cavallo di battaglia. I colli<br />
delle giacche si sfrangiano come petali, le<br />
gonne sono tagliate a corolla, i teli degli<br />
abiti si sovrappongono come boccioli.<br />
Camillo Bona, ad ogni stagione<br />
stupisce per la sua classe e l’eleganza<br />
delle sue creazioni; uscendo fuori<br />
dagli schemi suggerisce un’idea<br />
nuova di femminilità, romantica e<br />
delicata: intarsi di rose e pizzi ad<br />
impreziosire i tessuti più semplici,<br />
eleganti gli abiti da sera in lino con<br />
nuances di colori che oscillano<br />
dal bianco al beige o ai colori del<br />
deserto. Il tempo della “signora” di<br />
Bona è scandito dal buon gusto e<br />
dall’eleganza in ogni occasione.<br />
Si respira aria d’oriente da Abed<br />
Mahfouz che disegna una silhouette<br />
internazionale, vestita di lusso, di<br />
stoffe pregiate, sempre in tema con<br />
la femminilità. 42 abiti costruiti in uno<br />
stile tipicamente orientale, ricco nei<br />
materiali e nelle linee. I suoi abiti,<br />
tutti da gran sera, sono in tessuti<br />
preziosi come la seta, il satin, la<br />
In questa pagina, a sinistra:<br />
Collezione Camillo Bona foto Raffaele Soccio-L.Sorrentino<br />
Sopra: Collezione Raffaella Curiel foto Luca Sorrentino Collezione Rami Al Ali foto Paolo Lanzi<br />
Ha fatto sognare la collezione di Rami Al Ali<br />
con tessuti sofisticati e preziosi, arricchiti da<br />
volant, ruches e frange. Bellissime le giacche<br />
bolero, tipiche dei danzatori di flamenco, sopra<br />
ampie gonne che modellano i fianchi, per<br />
rappresentare al meglio l’allure della donna<br />
moderna. Ricami, decorazioni ed originali<br />
crochet fatti a mano, sono principalmente<br />
ispirati dai ricami dei matador e dagli scialli<br />
spagnoli, con i loro particolari tessuti e colori<br />
vivaci.
14 | <strong>VIC</strong> • MUSICA •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • MUSICA •<br />
<strong>VIC</strong> | 15<br />
I CONCERTI DEL MESE<br />
Dal Palalottomatica all’Auditorium, Elisa, Cammariere, Morgan, i<br />
Tokio Hotel ed altri artisti annunciano la primavera dei concerti romani.<br />
Menzione speciale per il concorso riservato ai giovani autori di canzoni<br />
e video romaneschi promosso dalla cantante Elena Bonelli.<br />
Sergio Cammariere passerà da Roma con<br />
il suo tour teatrale “Carovane”. Dopo Napoli<br />
e Milano, il cantautore sarà nella capitale il<br />
6 aprile, ospitato nella Sala Santa Cecilia<br />
dell’Auditorium Parco della Musica. Il<br />
suo concerto è un suggestivo mix di jazz e<br />
sonorità etniche, arricchito dalla presenza di<br />
un nutrito gruppo di ottimi musicisti. Sul palco<br />
saliranno infatti anche Fabrizio Bosso alla<br />
tromba, Amedeo Ariano alla batteria, Luca<br />
Bulgarelli al contrabbasso, Bruno Marcozzi<br />
alle percussioni e Olen Cesari al violino; tutti<br />
artisti che da anni suonano con Cammariere.<br />
Inoltre saranno presenti Michele Ascolese<br />
alle chitarre e al bouzuki, e Sanjay Kanja<br />
Banik alla tabla: due aggiunte “etniche” che<br />
contribuiranno a colorare di suoni esotici<br />
la serata musicale. La playlist è quella<br />
dell’ultimo album di Cammariere, anch’esso<br />
intitolato “Carovane”. Per prepararsi alla<br />
tournée il cantante ha trascorso un periodo<br />
in nord Africa, alle porte del deserto: “Penso<br />
che saranno i concerti più belli della mia<br />
vita” ha dichiarato Cammariere, prima di<br />
iniziare il tour.<br />
Dimensione teatrale anche per Roberto<br />
Vecchioni, che sarà il 28 marzo al Teatro<br />
Brancaccio. Vecchioni ha iniziato il suo<br />
tour “In Cantus” da Firenze a fine febbraio,<br />
esibendosi con i brani del nuovo, omonimo,<br />
album pubblicato lo scorso ottobre. Il tutto<br />
ha avuto origine da quattro concerti tenuti in<br />
chiese e cattedrali nell’inverno del 2008, che<br />
hanno rappresentato il preludio al disco e<br />
alla successiva tournée. Il cantautore esegue<br />
dal vivo successi passati e arie liriche, brani<br />
di musica classica e canzoni tradizionali:<br />
da Puccini a “Jingle Bells”, da Chopin a<br />
“Sogna Ragazzo Sogna”. Seguendo il filo<br />
rosso dei temi dell’esistenza e del rapporto<br />
con il divino, nello spettacolo trovano posto<br />
sia la musica che la poesia, note e parole<br />
si inseguono per contaminarsi a vicenda e<br />
creare, appunto, l’incanto. Gli arrangiamenti<br />
sono per pianoforte e quintetto d’archi,<br />
grazie alla presenza sul palco del Nu-Ork<br />
String Quintet.<br />
Facciamo un’escursione fuori porta per<br />
citare un’interessante rassegna che si terrà al<br />
Teatro Traiano di Fiumicino dal 26 al 28<br />
marzo. Si tratta della seconda edizione del<br />
“Women in Soul Festival 2010”, rassegna<br />
di musica soul,<br />
funk, blues,<br />
gospel, jazz e<br />
pop, declinata<br />
al femminile. Il<br />
calendario allinea<br />
infatti una serie di<br />
artiste italiane ed<br />
internazionali presentate di volta in volta dalla<br />
cantante Babyra: le statunitensi Wendy<br />
D.Lewis e Cheryl Nickerson, la francese<br />
Awa Ly, il quartetto gospel-spiritual Feel The<br />
Spirit, la romana Paola Canestrelli (nota al<br />
pubblico per la partecipazione ad X Factor), e<br />
l’Emanuela Ottaviani Quartet. Un festival<br />
che, come sostengono gli organizzatori, “è<br />
dedicato a tutte le donne che non aspirano<br />
ad essere eroine, che non si fermano troppo<br />
allo specchio, che lavorano per un futuro di<br />
condivisione e consapevolezza”. A margine<br />
dei concerti si svolgerà anche la rassegna<br />
cinematografica Female Visions: un luogo<br />
di incontro e un’opportunità per registe<br />
e videomaker, ovviamente donne. (Per<br />
informazioni: 066507097).<br />
Elena Bonelli, che da anni promuove nel<br />
mondo la tradizione della canzone romana<br />
con il suo spettacolo “Roma in the world”,<br />
ha annunciato le selezioni per un concorso<br />
riservato a cantautori e videomaker sotto<br />
i trent’anni. “Roma…note di giovani<br />
tradizioni 2010” mette in palio premi<br />
in denaro e la possibilità di esibirsi in un<br />
grande concerto il prossimo 21 aprile,<br />
Natale di Roma. I partecipanti, entro il 22<br />
marzo, dovranno inviare all’organizzazione<br />
un’opera originale per una delle due<br />
categorie, canzoni e video, e una pre<br />
adesione via email a elenabonellishow@<br />
libero.it. I dieci migliori artisti per ogni<br />
categoria si esibiranno, cantando o<br />
proiettando il proprio video, nello spettacolo<br />
di Elena Bonelli del 21 aprile, durante il quale<br />
verranno premiati i due vincitori. Ovviamente<br />
le canzoni dovranno essere in romanesco,<br />
mentre i video dovranno raccontare la città.<br />
La Bonelli vuole così contribuire a rilanciare<br />
una tradizione canora e artistica romana<br />
nel ricordo di artisti come Alvaro Amici,<br />
Gabriella Ferri, Romolo Balzani, Petrolini<br />
e tanti altri. Per trovare gli eredi di questo<br />
patrimonio nel nuovo millennio, il concorso
16 | <strong>VIC</strong> • MUSICA •<br />
è gratuito e aperto a tutti i ragazzi, italiani e<br />
non. I dettagli della partecipazione e il bando<br />
del concorso sono reperibili sul sito www.<br />
elenabonelli.net.<br />
Dopo Sanremo il fenomeno giovanile dei<br />
Tokio Hotel sbarca a Roma, l’11 aprile<br />
al Palalottomatica. La data fa parte<br />
del tour mondiale della band, “Welcome<br />
to Humanoid City”, che prevede altri tre<br />
appuntamenti italiani. L’album di riferimento<br />
del concerto è “Humanoid”, pubblicato lo<br />
scorso ottobre. I quattro rocker tedeschi,<br />
Bill e Tom Kaulitz, Georg Listing e<br />
Gustav Schaefer, porteranno dunque<br />
nella capitale il loro sound fantascientifico<br />
che ha incantato folle di ragazzi in tutto il<br />
mondo, almeno a giudicare dai sei milioni<br />
di album venduti e dai dieci dischi di platino<br />
conquistati.<br />
Nuovo tour anche per Elisa. La cantante di<br />
Monfalcone sarà al Palalottomatica il 16<br />
aprile, non molti giorni dopo il debutto della<br />
sua tournée che prevede 14 date italiane. Sarà<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
accompagnata<br />
dalla sua ormai<br />
storica band<br />
formata da Max<br />
Gelsi al basso,<br />
Andrea Rigonat<br />
alle chitarre,<br />
Andrea Fontana<br />
alla batteria e<br />
Gianluca Ballarin<br />
alle tastiere. Gran<br />
parte della playlist<br />
è fatta dai brani<br />
dell’ultimo lavoro<br />
discografico della<br />
cantautrice. Sesto album di Elisa, “Heart” è<br />
stato pubblicato a distanza di cinque anni<br />
dall’ultima raccolta di inediti; è un insieme di<br />
cover, ballate e canzoni “del cuore”: istintive,<br />
dirette e nate dai ricordi dell’artista; “Meno<br />
artista e più artigiana. Ecco perché ho<br />
voluto produrre io il disco” ha precisato Elisa<br />
spiegando così il lungo lavoro che c’è dietro<br />
a queste canzoni.<br />
Il fascinoso e controverso Morgan sarà<br />
protagonista di uno dei concerti della<br />
rassegna “Solo” dell’Auditorium Parco<br />
della Musica. Si tratta di appuntamenti con<br />
artisti che suonano da solisti, con l’unico<br />
ausilio della propria voce e dello strumento.<br />
Nel caso di Morgan sarà il pianoforte,<br />
sul palco della Sala Sinopoli il 20 marzo<br />
prossimo. Dopo l’ennesima vittoria personale<br />
nel talent show X Factor, e soprattutto dopo<br />
le polemiche Sanremesi, Marco Castoldi in<br />
arte Morgan potrà finalmente far parlare la<br />
sua musica, interpretando brani che fanno<br />
parte della storia della canzone italiana:<br />
da Sergio Endrigo a Modugno, da Piero<br />
Ciampi a Tenco, da Bindi a De André, il<br />
cantante monzese darà la sua personale<br />
interpretazione, espressa così spesso a<br />
parole, del migliore, e anche più difficile,<br />
repertorio della canzone italiana d’autore.<br />
Tra tanti omaggi illustri non mancheranno<br />
comunque le esecuzioni dei suoi migliori<br />
brani, per la gioia dei suoi numerosi fan.
18 | <strong>VIC</strong> • TEATRI •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • TEATRI •<br />
<strong>VIC</strong> | 19<br />
IL CARTELLONE DI MARZO<br />
Un sogno di famiglia<br />
Teatro Sistina<br />
Un Enrico Montesano attore, cantante,<br />
regista e autore di se stesso è in cartellone<br />
al Sistina f i no a l 21 m a r zo. L’ar tista romano<br />
mette in scena la commedia musicale “Un<br />
sogno di famiglia”, scritta a sei mani con<br />
Anna Maria Carli e Francesco Asioli. La<br />
storia narrata prende spunto dall’attualità<br />
televisiva, rappresentando le vicissitudini<br />
di una famiglia “normale”, i Torelli,<br />
sconvolta e sballottata dall’irruzione,<br />
nella loro privacy, della televisione. La<br />
commedia è infatti, principalmente, una<br />
riflessione divertita ma satirica, sullo<br />
strapotere televisivo, capace di orientare<br />
le coscienze dei telespettatori, manipolare<br />
la verità in cerca di ascolti, e disintegrare<br />
i legami sentimentali che tengono unita<br />
e solidale una famiglia. Montesano<br />
rappresenta tutto questo con il sorriso<br />
sulle labbra e con la musica, cercando di<br />
divertire lo spettatore e di farlo riflettere<br />
sulla potenza di quello strumento che<br />
campeggia in ogni salotto domestico.<br />
Per informazioni: www.ilsistina.com<br />
Nerone Superstar<br />
Salone Margherita<br />
Fino al 21 marzo Roberto D’Alessandro<br />
porta in scena una sua opera comica.<br />
Nerone: saggio imperatore o pazzo<br />
incendiario? Amato dal popolo o da esso<br />
abbattuto dopo anni di malgoverno?<br />
La critica storica ha molte domande e<br />
poche risposte; Roberto D’Alessandro<br />
no: sono vere tutte le ipotesi, perché di<br />
Nerone... ce ne furono due. Tutta colpa<br />
di Agrippina, sua madre, che bramosa di<br />
generare un futuro imperatore, quando<br />
vide i gemelli che aveva partorito decise<br />
Una scena di Un sogno di famiglia al Sistina<br />
di farne sparire uno, spedendolo lontano<br />
da Roma. Questa la rivoluzionaria tesi<br />
“storica” dell’autore, che nella migliore<br />
tradizione del teatro picaresco, da il<br />
via a una serie di equivoci, rivelazioni,<br />
sotterfugi, scambi di persona ed episodi<br />
esilaranti alla base della commedia. In più<br />
D’Alessandro ha condito il copione con<br />
allusioni alla contemporaneità: dipingendo<br />
un Nerone populista e gigione, amato da<br />
molti ma perseguitato da giudici, politici<br />
e intellettuali. Tra i protagonisti anche<br />
Milena Miconi e Nadia Rinaldi.<br />
Per informazioni:<br />
www.salonemargherita.com<br />
Canto perché non so nuotare…<br />
da 40 anni<br />
Teatro Sistina<br />
Massimo Ranieri torna al Sistina<br />
dal 24 marzo al 4 aprile. Come nella<br />
scorsa stagione il cantante rivisita il<br />
suo repertorio più celebre, in uno show<br />
scintillante scritto da lui, in coppia con<br />
Gualtiero Peirce. Ranieri, oltre a cantare,<br />
balla e recita raccontando in musica la sua<br />
vita e la sua carriera, con il fil rouge della<br />
presenza di un interlocutore immaginario,<br />
interpretato dal piccolo Lele D’Angelo.<br />
Alle sue canzoni si aggiungono cover di<br />
successi di Mina, Battisti, Battiato ed<br />
altri; di contorno un’orchestra di sole<br />
donne e un corpo di ballo da gran varietà.<br />
Le coreografie sono di Franco Miseria, le<br />
scenografie di Massimo Ranieri, i costumi<br />
di scena, che cambiano in continuazione,<br />
di Giovanni Ciacci.<br />
Per informazioni: www.ilsistina.com<br />
Roma se nasce<br />
Capitolo secondo<br />
Teatro Parioli<br />
Dal 9 al 28 marzo Antonio Giuliani torna<br />
a calcare le tavole del Parioli con uno<br />
spettacolo comico-musicale dedicato a<br />
Roma e ispirato alla sua storia. Sul palco<br />
salgono lo stesso Giuliani, Giuseppe<br />
Bisogno, Samantha Fantauzzi, Enrico<br />
Pittari, Veronica Rega ed Oriana Pollio.<br />
Interpretano sei coatti di periferia che,<br />
discutendo della vita e della quotidianità,<br />
offrono spunto a flash back e rievocazioni<br />
della Roma che fu: dall’antichità classica<br />
alla Roma papalina. Il testo è firmato da<br />
Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime, le<br />
musiche sono di Pino Perris e la regia di<br />
Marco Mattolini.<br />
Per informazioni: www.teatroparioli.it<br />
Masked - Legami di sangue<br />
Shoes! (Scarpe!)<br />
Teatro Due Roma<br />
Dal 9 al 21 marzo, al Teatro Due Roma di<br />
vicolo Due Macelli, va in scena un testo<br />
teatrale israeliano: “Masked”. I legami di<br />
sangue del titolo sono quelli tra i tre fratelli<br />
protagonisti della storia: Da’ud, Na’im e<br />
Halled, palestinesi di Tel Aviv i cui rapporti<br />
sono lacerati dalla politica e dall’intifada.<br />
Uno dei tre si da al terrorismo, un altro<br />
è sospettato di fare la spia per Israele, il<br />
terzo si trova nel mezzo di diatribe sociali<br />
e familiari. L’opera di Ilan Hatsor, tradotta<br />
Masked - Foto di scena Manuela Giusto e Omar Falcini<br />
da Maddalena Fallucchi che cura anche<br />
la regia, ha riscosso consensi sia in Israele<br />
che a New York. A Roma ha debuttato al<br />
Teatro dell’Orologio. In questa messa in<br />
scena i tre fratelli sono interpretati da<br />
Massimiliano Mecca, Fabio Pappacena<br />
e Michele Degirolamo.<br />
Dal 23 marzo al 4 aprile la scena sarà<br />
per la commedia “Shoes!”, scritta a<br />
più mani da Antonia Brancati, Paola<br />
Pascolini, Cinzia Villari e Maddalena<br />
Fallucchi, per la regia di quest’ultima<br />
e di Lorenzo Profita. In un condominio<br />
di periferia convivono porta a porta sei<br />
donne di ceto e nazionalità diverse. Una<br />
di loro è un’investigatrice, che entrerà<br />
in azione in seguito all’assassinio del<br />
signor Arnoldo, un personaggio ambiguo<br />
e feticista. La commedia al femminile<br />
lascia spazio a confessioni, tenerezze,<br />
moti dell’anima e discussioni sulla vita,<br />
il sesso, il cibo, gli uomini. Le interpreti<br />
di questa catarsi sono Francesca<br />
Romana Degl’Innocenti, Beatriz Prior<br />
Fernandez, Antonina Stolyarchuk,<br />
Federica Ugolini, Emanuela Caruso e<br />
Sara Meoni.<br />
Per informazioni: tel. 06 6788259;<br />
www.teatrodueroma.it<br />
Le date degli spettacoli possono subire<br />
variazioni. Si consiglia di richiedere<br />
informazioni telefonicamente presso i<br />
teatri.
20 | <strong>VIC</strong> • TEATRI •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • TEATRI •<br />
<strong>VIC</strong> | 21<br />
Le avventure di Anna e Alfonso<br />
Dopo il successo dello scorso anno torna in scena al Teatro Agorà di<br />
Trastevere una divertente commedia di Aldo Alatri, “Anna”, che vede<br />
protagonisti Roberta Garzia e Moreno Amantini.<br />
di Giuliano Giulianini | foto di Roberto Cimini<br />
Un anno fa una compagnia di attori non<br />
professionisti portò sul palco del Teatro<br />
Euclide una nuova commedia di Aldo Alatri:<br />
“Anna”. Nessuno nel pubblico si accorse<br />
del “dilettantismo” dei protagonisti, grazie<br />
alla comicità del testo e all’interpretazione<br />
di attori come Moreno Amantini, nostro<br />
collaboratore con la rubrica Vippando, la<br />
cui vera vocazione sembra proprio quella<br />
di calcare le scene. Moreno (che interpreta<br />
Alfonso) e Flavio Domenici (nella commedia<br />
Giorgio) sono i reduci dal cast dello scorso<br />
anno; per il resto regia (Salvatore Di Mattia)<br />
e interpreti sono cambiati, e la commedia è<br />
stata messa in cartellone dal Teatro Agorà di<br />
Trastevere, dal 9 al 22 marzo. Tra equivoci e<br />
battute salaci si dipana la vicenda di Anna,<br />
donna in carriera con desiderio di maternità,<br />
che si ritrova all’improvviso a dover custodire<br />
il neonato di una vicina scomparsa. Intorno a<br />
lei si agitano familiari invadenti, fidanzati ed ex<br />
bamboccioni, e l’amico Alfonso, confidente<br />
devoto ma anche detonatore di molte delle<br />
situazioni comiche della pièce.<br />
Moreno, che cosa è cambiato rispetto<br />
all’allestimento dello scorso anno?<br />
Dal punto di vista della regia ci sono intenzioni<br />
e soluzioni sceniche diverse. Ogni regista<br />
mette del proprio. Il succo comunque è lo<br />
stesso: il brio e la dinamicità del testo di Aldo<br />
Alatri sono rimasti invariati.<br />
Che riscontri avete avuto lo scorso<br />
anno, e che cosa vi aspettate da questa<br />
nuova messa in scena?<br />
Lo spettacolo dello scorso anno è stata<br />
una scommessa, con una compagnia di<br />
attori non professionisti impegnati per fare<br />
beneficenza. È andato bene perché abbiamo<br />
raccolto molti fondi in una sola settimana di<br />
programmazione. Questa volta ci sono attori<br />
professionisti e ci aspettiamo un riscontro di<br />
pubblico e critica migliore.<br />
Un anno fa, era la prima volta che il testo<br />
di “Anna” veniva portato in scena?<br />
Si. Aldo Alatri è un giovane sceneggiatore; le<br />
sue commedie sono molto lineari e realistiche.<br />
Si distaccano dalla forma un po’ impostata<br />
del teatro. Nonostante sia un testo teatrale,<br />
“Anna” potrebbe invece essere trasformato<br />
in una sit com.<br />
Presenta il tuo personaggio.<br />
Alfonso è un personaggio energico.<br />
Quest’anno sarà diverso: più riflessivo e<br />
introspettivo, anche perché si affronta un tema<br />
importante: è un ragazzo omosessuale che<br />
vive una relazione pseudo stabile ed ha una<br />
grande voglia di paternità. Tutti conosciamo<br />
la difficoltà per le coppie omosessuali ad<br />
avere figli. È anche il migliore amico di Anna,<br />
con la quale si confida e alla quale confessa<br />
questa sua volontà. Rispetto alla precedente<br />
messa in scena il concetto di paternità verrà<br />
approfondito.<br />
Roberta, come hai conosciuto Anna?<br />
Ho visto la commedia lo scorso anno e<br />
dall’entusiasmo di quella sera è nata l’idea di<br />
riprendere il ruolo di Anna.<br />
Anna rappresenta un tipo di donna molto<br />
“moderno”.<br />
È la fotografia di tante trentenni che vivono<br />
una realtà non molto soddisfacente: se non<br />
mettono la carriera al primo posto sono<br />
viste come lavoratrici disinteressate che<br />
vengono quindi messe da parte, magari<br />
a favore di ragazze più… scaltre. Anche le<br />
relazione sentimentali sono molto difficili:<br />
nella commedia gli uomini non fanno una<br />
bella figura, fidanzati o ex che siano. Le<br />
commedie di Aldo sono fotografie della realtà;<br />
ovviamente per rappresentarla a teatro, e<br />
per arrivare allo spettatore, si spinge un po’<br />
sull’acceleratore.<br />
Nella tua cerchia di rapporti personali,<br />
conosci molte donne come Anna?<br />
Sono circondata da amiche che stanno<br />
vivendo l’esperienza della maternità o<br />
vorrebbero viverla, e non è facile. Anche<br />
Anna desidera un figlio, ma quando si trova<br />
a gestire un bambino non sa dove mettere<br />
le mani. In realtà il problema maggiore è il<br />
rapporto con il suo uomo, ed anche questa è<br />
una realtà di oggi: il rapporto con gli uomini è<br />
una bella gatta da pelare.<br />
Qual è la battuta che più ti diverte<br />
recitare nella commedia?<br />
“Che dici, piacerà il biscotto?”, chiede<br />
Alfonso; “Avoja”, risponde Anna… e non si<br />
parla di un bambino.<br />
I vostri progetti futuri?<br />
[Amantini] Vippando è diventando finalmente<br />
un format televisivo che abbiamo l’idea<br />
di proporre; ed in più c’è un progetto<br />
radiofonico.<br />
[Garzia] Per quanto riguarda me c’è qualcosa<br />
di televisivo in un cassetto, di cui però non<br />
posso ancora parlare.<br />
Anna, di Aldo Alatri<br />
Regia Salvatore Di Mattia,<br />
sceneggiatura Aldo Alatri,<br />
scene Fabio Valente, con<br />
Roberta Garzia, Moreno<br />
Amantini, Paco Rizzo,<br />
Diego D’Elia, Eleonora Siro,<br />
Francesca Di Nicola, Gabriella<br />
Arena, Giuseppe Morrone,<br />
Luca Scapparone, Flavio<br />
Domenici.<br />
Teatro Agorà<br />
dal 9 al 22 marzo<br />
Via della Penitenza 33<br />
(Trastevere)<br />
Per informazioni: 066874167<br />
www.teatroagora80.com
22 | <strong>VIC</strong> • VIPPANDO •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
• VIPPANDO •<br />
<strong>VIC</strong> | 23<br />
Cari amici e care amiche di Vic è da poco<br />
trascorso il San Valentino ed essendo io un<br />
“romanticone” per eccellenza, ho deciso di<br />
aprire questo mio consueto appuntamento<br />
raccontandovi news e pettegolezzi di<br />
alcune coppie Vip che, nonostante qualche<br />
litigio e qualche dissapore, continuano ad<br />
amarsi… almeno così dicono! I neo sposini<br />
Luca Argentero e Myriam Catania<br />
sembrano andare d’amore e d’accordo.<br />
Lei ha persino dichiarato ai microfoni di<br />
Vippando di amare così tanto il suo Luca<br />
da poterci persino lavorare sul set. Alla<br />
faccia di chi sostiene che lavorare insieme<br />
soffoca il rapporto! Due figli e tante coccole per Giancarlo Fisichella e sua moglie Luna,<br />
ex ragazza di “Non è la Rai”. Lui, papà ormai esperto, ha persino dato dei consigli e<br />
suggerimenti all’amico Max Biagi che da poco si trova alle prese con pappe, biberon<br />
e pannolini. Dopo alcuni dissapori, dovuti alla scelta di lei di posare per un calendario<br />
sexy senza aver interpellato il suo lui, tutto sembra essere tornato in perfetta armonia.<br />
Mi riferisco a Leonardo Tumiotto e Veridiana Mallmann che da qualche settimana<br />
sono andati a convivere sotto lo stesso tetto. Che dire? Se sono rose fioriranno! Dopo<br />
presunti tradimenti, liti in diretta televisiva e smentite sui rotocalchi, ecco che sboccia<br />
di nuovo l’amore tra Guendalina Canessa e Daniele Interrante. Tanto innamorati da<br />
suggellare il loro legame con una dolce attesa. Auguri e figli maschi! Molti li avevano dati<br />
per la classica coppia mediatica, visto che il loro amore era sbocciato sotto gli occhi di<br />
tutti all’interno della casa del “Grande Fratello”, eppure dopo un anno Vanessa Ravizza<br />
e Alberto Scrivano vanno ancora d’amore e d’accordo. L’unica coppia nata nel reality<br />
e giunta al matrimonio è quella composta da Ascanio Pacelli e Katia Pedrotti: Alberto<br />
e Vanessa vorranno seguire il buon esempio? Non ci<br />
resta che aspettare. Un’altra coppia a cui va tutta la mia<br />
ammirazione è quella composta da Ambra Angiolini e<br />
Francesco Renga. I due, nonostante l’enorme successo<br />
e la tanta sovraesposizione mediatica, hanno scelto di<br />
vivere la loro storia lontani dai riflettori, per quanto gli sia<br />
possibile, senza rincorrere copertine e posati fotografici.<br />
Bravi, belli e innamorati. Speriamo che possano essere un<br />
esempio per i tanti neo fidanzatini vip che ad ogni litigio<br />
o battibecco non perdono occasione di farsi immortalare<br />
sui rotocalchi di cronaca rosa. Ricordate: i panni sporchi<br />
si lavano in famiglia! Chiusa la parentesi “amore” tornerei<br />
a parlare del piccolo schermo, e mai come in questo<br />
periodo l’attenzione cade su un altro reality show: “L’Isola<br />
dei Famosi”. Che ne pensate del cast del programma?<br />
Rossano Rubicondi come inviato, la solita Super<br />
Simo alla conduzione e nel gruppo dei “famosi” Aldo<br />
Busi, Simone Rugiati, Luca Ward, il rugbista Dallan,<br />
Federico Mastrostefano e le bellissime Clarissa<br />
Burt, Sandra Milo, Nina Senicar, Claudia Galanti e<br />
Loredana Lecciso. Per il momento l’occhio indiscreto<br />
del pubblico, e dei soliti<br />
pettegoli, è caduto<br />
sulle presunte labbra<br />
ritoccate e leggermente gonfiate di Claudia Galanti, ma è<br />
già in procinto di iniziare una gara per decretare la nuova<br />
“Belen” dell’isola. Certo, di Rodriguez ce n’è una sola, ma<br />
secondo voi chi ricorderà la spontaneità e la sensualità<br />
della bella argentina? E la Milo secondo voi riuscirà a<br />
resistere alle dure prove dell’isola? Una cosa va detta:<br />
complimenti agli autori e a Simona Ventura per la scelta<br />
di un cast così tanto diverso e variegato. Comunque<br />
vada sarà un successo. Anche per questo mese è<br />
davvero tutto. Vi ricordo il consueto appuntamento<br />
su www.vippando.it, per saperne sempre di più sul<br />
mondo delle star. Fate i bravi e… occhio al Vip!
24 | <strong>VIC</strong> • APPUNTAMENTI a cura di Lucia Rambelli (luciarambelli@tiscali.it) - foto Sirolesi •Vivi<br />
il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
• APPUNTAMENTI •<br />
<strong>VIC</strong> | 25<br />
Scatti esotici<br />
Il Gilda ha ospitato l’assegnazione a Maurizio Righi<br />
del “Premio Arbiter” di Federabbigliamento.<br />
Ha immortalato bellezze glamour sulle passerelle più<br />
importanti, collaborando con riviste prestigiose come<br />
Vogue, e i suoi scatti sono stati apprezzati dagli stilisti più<br />
famosi come Ferrè, Shon, Sarli, Gattinoni, Gai Mattiolo e<br />
molti altri: si tratta di Maurizio Righi, il fotografo che è<br />
stato protagonista di<br />
una serata di fine<br />
febbraio al Gilda.<br />
Nella discoteca è<br />
stata allestita una<br />
mostra fotografica<br />
antologica di trenta<br />
anni di attività e,<br />
nell’occasione, il<br />
mondo della moda ha premiato l’artista con il “Premio<br />
Arbiter”; è questo un riconoscimento assegnato a<br />
chi si è distinto in Italia e nel mondo nel campo della<br />
moda e del design. Lo ha consegnato a Righi Roberto<br />
Polidori, presidente di Federabbigliamento, che ha<br />
sottolineato la professionalità e l’importanza del suo<br />
lavoro. Il fotografo ha colto l’occasione per presentare<br />
una sua recente<br />
iniziativa: “Africa<br />
Children Help”<br />
con la quale si<br />
propone di far<br />
conoscere tutti<br />
i suoi reportage realizzati dal 1979 nel continente<br />
africano e contribuire alla sovvenzione di alcuni<br />
progetti di solidarietà come quello, a breve scadenza,<br />
della realizzazione di un nuovo pozzo di acqua in<br />
Mozambico. Ad accompagnarlo, al Gilda, la bellissima<br />
figlia Margherita. A fare gli onori di casa i pierre Angelo<br />
Nizzo e Deborah Bettega, che hanno accolto molti<br />
volti noti del jet set romano, tra i quali: Max Parodi, il<br />
prestigiatore Heldin, il regista Massimo Scaglione,<br />
Mario Zamma, Amedeo Goria, Ennio Drovandi,<br />
Conny Caracciolo, e la giornalista Rai Stefania<br />
Giacomini. La festa si è adeguata alle ambientazioni<br />
esotiche delle foto esposte: si sono potuti apprezzare<br />
esibizioni di danzatrici del ventre, il tè alla menta e un<br />
ottimo cous cous servito da splendide odalische.<br />
Bollicine in diretta radio per Dario Cassini<br />
“Non vado mai in discoteca”. E’ vero, Dario<br />
Cassini non è un habitué dei locali notturni<br />
ma, per festeggiare ‘’Uomini che oliano<br />
le nonne” (sorta di decalogo per convivere<br />
con l’altra metà del cielo, scritto con Marco<br />
Terenzi che ne firma anche la regia) l’attore<br />
è approdato al Gilda, accolto dal suo<br />
amico Angelo Nizzo conosciuto a Todi,<br />
da Deborah Bettega e da tutto lo staff del<br />
locale. Nel privé riservato per l’occasione,<br />
torta e bollicine per brindare in allegria<br />
al successo dello spettacolo. Ma c’era<br />
da aspettarsi per lui una sorpresa. Ecco<br />
l’inviato di Radio Radio che catalizza<br />
l’attenzione degli ospiti e intervista, in diretta radiofonica, l’attore che svela che presto lavorerà<br />
per il prossimo film di Luca Rea “Cacao”. Al party sono stati presenti: Marco Terenzi, Ciccio<br />
Giuffrida, Paolo Gasparini, Leo Sartogo, Erika Savastani, Danilo Pao.
26 | <strong>VIC</strong> • APPUNTAMENTI •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
• APPUNTAMENTI •<br />
<strong>VIC</strong> | 27<br />
Piper Club 45<br />
La cantina storica di via Tagliamento ha compiuto 45 anni. Una<br />
folla di artisti, amici e appassionati di musica e degli anni ‘60<br />
hanno festeggiato la ricorrenza con la “vidimazione” ufficiale delle<br />
Poste che hanno emesso una cartolina celebrativa.<br />
Nonostante la pioggia, Sanremo<br />
e le sempre numerose iniziative<br />
che interessano la Capitale, in via<br />
Tagliamento, nella notte del 17<br />
febbraio, si sono dati appuntamento<br />
i “piperini” di ieri e di oggi. “Avevo<br />
un sogno” ha detto Giancarlo<br />
Bornigia, tra i fondatori della cantina<br />
pop, “festeggiare i 45 anni di attività<br />
del Piper con un’iniziativa originale”.<br />
E così è stato. Per l’occasione Poste<br />
Italiane ha,infatti emesso una<br />
cartolina e annullo filatelico speciale<br />
dedicato alla celebrazione. Così<br />
amanti di marcofilia, del ballo, amici<br />
che in quei particolari anni Sessanta<br />
erano lì, in pista, ad applaudire i grandi della musica italiana e internazionale, hanno<br />
potuto far apporre l’annullo speciale del Piper Club su copertine di dischi, locandine<br />
e libri che tenevano da parte con grande affetto.<br />
“In quella cantina poteva succedere davvero di tutto” ricorda Giancarlo Bornigia<br />
parlando di quel fantastico 1965, “Accadeva che gruppi di ballerini afroamericani,<br />
che lavoravano alla Rai, insegnassero passi di danza ai ragazzi solo per divertimento,<br />
e che poi questi si ritrovassero a ballare con Rita Pavone nel popolarissimo show“<br />
Stasera Rita”; accadeva che amicizie e collaborazioni professionali iniziassero tra<br />
“Sono tutti quei giovani, musicisti, cantanti,<br />
artisti che hanno creato il Piper e per i quali il<br />
Piper è stato creato e, oggi, sono ancora loro,<br />
i giovani, che continuano ad alimentarlo”<br />
Giancarlo Bornigia<br />
uno shake e l’altro, e che personaggi<br />
come Renato Zero e Loredana Bertè,<br />
Ugo Tognazzi, Virna Lisi, Sandie<br />
Shaw, Catherine Spaak, Romina<br />
Power, Renzo Arbore, Raffaella<br />
Carrà, Luigi Tenco, Nanny Loy, Anna<br />
Magnani, Franco Zeffirelli, Federico<br />
Fellini e Giulietta Masina, Jane<br />
Fonda, Giorgio Gaber, Lucio Dalla<br />
e tantissimi altri si ritrovassero,<br />
giovanissimi, a condividere le stesse<br />
emozioni. Sono tutti quei giovani,<br />
musicisti, cantanti, artisti che hanno<br />
creato il Piper e per i quali il Piper<br />
è stato creato e, oggi, sono ancora<br />
loro, i giovani, che continuano ad
28 | <strong>VIC</strong> • APPUNTAMENTI •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
• APPUNTAMENTI •<br />
<strong>VIC</strong> | 29<br />
alimentarlo”.<br />
Tutto si è svolto come<br />
una grande festa ma,<br />
soprattutto, come una notte<br />
di musica ad oltranza, in cui<br />
gruppi noti e meno noti si<br />
sono alternati sul palco del<br />
Piper. Tra questi la cantante<br />
Miha, Mauro Chiari, Elia<br />
Caprera. Ma sono state<br />
la voce e la verve di Mal<br />
(vero nome Paul Bradley<br />
Couling nato il 27 febbraio<br />
1944 in Gran Bretagna) a<br />
scatenare il parterre. Ha<br />
esordito con la fantastica<br />
“Yeeeeeh” per proseguire<br />
con “Tu sei bella come sei” , “Betty Blu”, “Pensiero d’amore” e “Coming<br />
Home”. In forma smagliante, Mal ha tagliato la grande torta a forma di cartolina<br />
con impressa la grafica dedicata all’evento assieme a Giancarlo e Lucia Bornigia,<br />
Vincenzo Bocciarelli (sbarcato anche a “Bollywood” nei panni del protagonista del<br />
film “In Love with Kerala”) accompagnato dalle sorelle Cecilia e Virginia Taddei (li<br />
vedremo assieme a Teatro ne “Il bello delle Bambole”), Tony Santagata, Cristian<br />
Marazzita, Fulvio Rocco, Guglielmo Giovanelli, Alberto Marozzi, Beppe<br />
Farnetti, il notaio Giovanni Pocaterra. A presentare la serata: Roberta Beta,<br />
Maria Tona e Riccardo Modesti.<br />
Una particolarità: nell’elenco delle emissioni relative al 2010 l’annullo del Piper<br />
Club segue immediatamente quello del Comune di Sanremo relativo al 60° Festival<br />
della Musica Italiana. Il timbro speciale farà<br />
parte del Museo Storico di Poste Italiane<br />
e questo sottolinea la valenza sociale,<br />
culturale e artistica della manifestazione. Per<br />
ringraziare Poste Italiane sono state ideate<br />
delle targhe ricordo che saranno consegnate<br />
alla dottoressa Marisa Giannini, direttore<br />
della Divisione Filatelia di Poste Italiane, e<br />
al ministro delle Attività Produttive Claudio<br />
Scajola. Il coordinamento con Poste Italiane<br />
è stato curato da Loredana Gelli, mentre il<br />
parterre vip da Ciccio Nizzo e Deborah<br />
Bettega. Per Poste Italiane erano presenti<br />
anche Concetta Rullo, referente filatelia P.I. Roma Centro, e Mauro Lattanzio<br />
Responsabile Comunicazione P.I. Lazio, Abruzzo e Sardegna.
30 | <strong>VIC</strong> • OBIETTIVO SIROLESI •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
• Foto di Giancarlo Sirolesi •<br />
<strong>VIC</strong> | 31<br />
O B I E T T I V O<br />
SIROLESI<br />
Gli eventi mondani della capitale visti da un grande fotografo<br />
Al Bòeme si festeggia il<br />
compleanno di Giada De<br />
Blank: un sexy-party con<br />
tanto di spettacolo burlesque<br />
al quale sono intervenuti: la<br />
scrittrice Valeria Luzzi, l’attrice<br />
Dandy, Susanna Galeazzi,<br />
Ingrid Nuccitelli, Stefano<br />
Sanmarco con Leonia (ex<br />
GF), Elma Nitti in arte Grace Hall, Lucia Stara ed Elena<br />
Russo, Matteo Branciamore, Patrizia De Blank, Francesco<br />
Dominedò, Christian Morazziti ed Enio Drovandi.<br />
Serata d’arte e beneficenza al Centro Infiniti Roma di<br />
via Salaria: Bob Krieger ha esposto 60 ritratti fotografici<br />
messi in vendita al pubblico presente. Il ricavato andrà a<br />
sostenere la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi<br />
Cistica. Tra i vip intervenuti: Luisa Corna, Paola Severini<br />
dell’associazione “Gli Angeli”, Benedetta Valenzano e<br />
Matteo <strong>Marzo</strong>tto.<br />
Al Teatro Palladium si festeggiano i 90 anni della<br />
Garbatella. Laura Freddi ha presentato l’evento che ha<br />
visto la partecipazione anche di Sabrina Mariangeli,<br />
che si è esibita cantando, Michela Rocco di<br />
Torre Padula e Gabriella Germani. Sul<br />
palco hanno sfilato anche alcune creazioni<br />
dello stilista Fausto Sarli.
32 | <strong>VIC</strong> • OBIETTIVO SIROLESI • Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
• OBIETTIVO SIROLESI •<br />
<strong>VIC</strong> | 33<br />
Serata di alto profilo al Teatro Ghione: Giorgio Albertazzi è salito sul palcoscenico<br />
per leggere ed interpretare l’opera di Dante Alighieri. Folta platea di personaggi noti, tra<br />
i tanti: Marco Falaguasta, Rosa Fumetto, Enrico Brignano, Alessandro Di Pietro,<br />
Mimosa Campironi, Marta Gastini, Beatrice Palme, Martina Tagliaferri, Milena<br />
Vukotic e Serena Altieri.<br />
La compagnia del Bagaglino ha festeggiato<br />
l’ultima replica dello spettacolo di questa<br />
stagione, con una serata all’Art Cafè. Presenti<br />
tutte le stelle di “Polvere di Stalle” e tanti amici<br />
vip: Pippo Franco, Monica Riva, la stilista<br />
Grace Pear, Salvatore Marino, Daniela<br />
Martani, Gabriella Labate, Martufello qui in<br />
compagnia delle ballerine Alessandra e Marita,<br />
e naturalmente Pierfrancesco Pingitore.<br />
Al Salone Margherita ha debuttato la commedia in costume<br />
“Nerone Superstar”. Dietro le quinte le protagoniste Valentina<br />
Roma nei panni di Messalina, Nadia Rinaldi e Milena Miconi.<br />
In platea o nelle vicinanze: Chiara Giallonardo, Alessandra<br />
Pierelli e Dario Ballantini nei panni del ministro Maroni.
34 | <strong>VIC</strong> • OBIETTIVO SIROLESI •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
• OBIETTIVO SIROLESI •<br />
<strong>VIC</strong> | 35<br />
Dopoteatro al Gilda per i protagonisti de “La notte<br />
degli dei” andato in scena al Teatro Allo Scalo di<br />
San Lorenzo. Nel locale di via Mario de’ Fiori hanno<br />
festeggiato l’autore Miro Gavran, la compagnia dello<br />
spettacolo con Claudio Gnomus, Pietro Bontempo<br />
e Sandro Torella; Antonio Zequila, Susy Abbati,<br />
Enrico Mutti e Caterina Misasi.<br />
Al Sistina va in scena la prima del nuovo<br />
spettacolo di Enrico Montesano: “Un<br />
sogno di famiglia”. In platea: Paolo Fox,<br />
Gigi Proietti, Iaia Fiastri, il presidente<br />
di Titanus Guido Lombardo, Emy<br />
Bergamo, Edy Angiolillo.<br />
In Campidoglio si ricorda la figura di<br />
Mario Verdone, critico cinematografico<br />
scomparso meno di un anno fa. Hanno<br />
presenziato alla cerimonia i figli: l’attore<br />
Carlo e il regista Luca. Tra gli intervenuti:<br />
Gianluigi Rondi, Giordano Bruno<br />
Guerri, Lino Capolicchio, Christian De<br />
Sica e suo figlio Brando; presente anche<br />
Paolo, figlio di Carlo Verdone.
36 | <strong>VIC</strong> • OBIETTIVO SIROLESI • Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
• OBIETTIVO SIROLESI •<br />
<strong>VIC</strong> | 37<br />
Ilaria De Grenet oranizza la sua festa all’Open Gate. Molti i vip accorsi:<br />
Franco Miseria con Silvia Specchi, Ramona Badescu, Rosy Greco,<br />
Elena Sofia Ricci con Stefano Mainetti, Susanna Galeazzi, le gemelle<br />
Luisa e Lucia Nardelli in maschera, Mita Medici, Pietro delle<br />
Piane, Maria Grazia Nazzarri, Federico Coccia con la moglie Alba, Janet De Nardis,<br />
Andrea Roncato, e naturalmente la sorella della festeggiata, Samantha De Grenet.
38 | <strong>VIC</strong> • OBIETTIVO SIROLESI •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
<strong>VIC</strong> | 39<br />
Serata unica al Teatro Parioli: il 22 febbraio Sergio<br />
Friscia ha portato sul palco il suo spettacolo<br />
comico “Friscia Night Show”. A godere delle<br />
battute e delle imitazioni dell’attore erano presenti<br />
in teatro numerosi vip, tra gli altri: Roberta<br />
Gangieri, Max Parodi, Pietro Delle Piane,<br />
Massimiliano Buzzanca con la moglie Serena,<br />
Valentina D’Agostino, le gemelle Laura e Sara<br />
Squinzato, Denny Mendez e Ingrid Nuccitelli.<br />
il 4 febbraio Giorgio Pasotti ha<br />
presentato il suo libro, “Dentro un<br />
mondo nuovo”, presso la libreria<br />
Mondadori di via del Corso. Eccolo<br />
posare a fianco dello scaffale che<br />
mette in mostra il suo romanzo.
40 | <strong>VIC</strong> • PIGALLE •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • PIGALLE •<br />
<strong>VIC</strong> | 41<br />
I Gioielli nel Cuore<br />
La Casina Valadier ha ospitato la presentazione del calendario di<br />
Tiziana Luxardo per la onlus The Heart of Children.<br />
L’esclusiva location del Pincio ha accolto vip e organizzatori in occasione<br />
della presentazione del calendario “I Gioielli nel Cuore”. Si tratta di una<br />
raccolta di 12 foto firmate da Tiziana Luxardo, pubblicata<br />
con una tiratura limitata a 1000 copie che verranno vendute<br />
per sostenere l’associazione “the Hearth of Children”. La onlus<br />
presieduta dal professor Vittorio Vanini raccoglie<br />
fondi per i bambini cardiopatici attraverso il sito<br />
www.theheartofchildren.org; i benefattori che<br />
vorranno contribuire, riceveranno in omaggio<br />
il calendario fino ad esaurimento scorte. Le<br />
fotografie, in rigoroso bianco e nero stile<br />
Luxardo, ritraggono celebri nonne e nipoti. La<br />
serata, presentata da Antonella Salvucci,<br />
ha visto la presenza di Mara Venier, madrina<br />
del progetto, del professor Luigi Ballerini,<br />
in rappresentanza di “the Heart of The Children”, delle “modelle” Jaqueline De Laurentiis,<br />
Franca Fendi, Bona Frescobaldi, Rosalba Giugni, Mirella Haggiag, Virna Lisi, Isa Stoppi.<br />
A godere dello spettacolo, allietato dall’esibizione della cantante Dajana, un folto parterre di<br />
personalità: Gisella Sofio, Erminia Manfredi, Bobo e Scilla Craxi, Carla e Paola Fendi,<br />
Dede Pratesi, Guido, Andrea, Cristina, Luca e Simona Formilli Fendi, Alberto e Brigitte<br />
Michelini, Angelo e Annamaria Jacorossi, Renzo Lusetti, Antonio Marini, Francesco<br />
Palazzi e Stefania Lippi, il duca Giulio Grazioli e la duchessa Assia, la contessa Maria Josè<br />
Petruzzi di Pietroforte, il principe Angelo Granito Pignatelli di Belmonte, monsignor Giulio<br />
Dellavite , Antonia De Mita, il cantante Gangsta-Lu, Attilio e Angela Romita, Emilio<br />
Albertario e Simonetta Matone, Fabrizio Ferragni, Corrado e Veronica Lisi, monsignor<br />
Francesco Gioia, Peppino Acroianò, Luigi Mazzella, Piera Salabè, Anna De Angelis,<br />
Idris Ana Maria Zenoussi di Libia, Gerald Piltzer, Lorenzo Pucci della Genga, Jacque<br />
Hannessy, Corrado e Veronica Pesci.<br />
Mens sana in corpore sano<br />
Sabato 20 febbraio gran festa per l’apertura<br />
del centro Ester Vogue in zona Corso<br />
Francia. Tra i raffinati ambienti della struttura,<br />
tra sauna e bagno turco, sala fitness e living<br />
bar, si aggirava una folta rappresentanza di<br />
vip e amici accorsi al richiamo delle cure di<br />
bellezza e benessere che il centro promette;<br />
durante la serata si sono visti: Hoara<br />
Borselli, Natalie Caldonazzo, Brando<br />
Giorgi, Francesca Rettondini, Pamela<br />
Prati, Antonio Catania<br />
e Rosaria Russo,<br />
Marco Falaguasta<br />
e la moglie Alessia,<br />
Aurora Cossio, Giulia<br />
Elettra Gorietti, Nicola<br />
Canonico, Angelo<br />
Orlando e Christian
42 | <strong>VIC</strong> • PIGALLE •<br />
Vivi il Centro | Febbraio 2010<br />
Avvocati in festa<br />
Marazziti, Roberta Beta, Pamela<br />
Prati, Janet De Nardis, Maria<br />
Grazia Nazzari, Maria Monsé,<br />
Denny Mendez, Edoardo Leo.<br />
230 invitati sono intervenuti alla Casina di Macchia<br />
Madama per festeggiare il diciottesimo compleanno<br />
di Enrico Berruti, figlio del noto avvocato Paolo<br />
Berruti, Consigliere Nazionale Forense di Roma. Alla<br />
serata animata dal dj<br />
Francesco Fabiani<br />
sono numerosi<br />
esponenti del mondo<br />
d e l l ’ a v v o c a t u r a<br />
capitolina, tra i quali:<br />
l’avvocato Giuliano Berruti il notaio Mario Scattone, il<br />
dott. Carlo Massi, il prof. Massimo Zaccheo, ed il dott.<br />
Alessandro De Francesco, tutti accompagnati dalle<br />
rispettive signore.<br />
Sorriso<br />
Vivi il Centro | Febbraio 2010<br />
• Il Monsè Pensiero •<br />
rubrica a cura di Maria Monsè<br />
<strong>VIC</strong> | 43<br />
“Sorriso... Sporgi dal davanzale il tuo sorriso e con quello fai ingelosire le rose, mortifica<br />
le viole del pensiero, annienta i ranuncoli gialli, distruggi i tulipani vanitosi”<br />
(tratto dal libro “Il Monsè Pensiero”)<br />
Quando guardiamo una persona, di<br />
fatto il nostro sguardo, inevitabilmente,<br />
si sposta dagli occhi alle labbra. Come<br />
una calamita, perché è il mezzo tramite<br />
il quale comunichiamo verbalmente, la<br />
bocca è anche la massima espressione<br />
della persona. Quante volte ci sarà<br />
capitato di non parlare, ma di esprimere<br />
solo con movimento delle labbra quello<br />
che pensavamo o sentivamo in quel<br />
momento? Una piccola distensione<br />
ad esprimere compiacimento, un<br />
arricciarsi delle labbra per esprimere<br />
disappunto, un sorriso per comunicare<br />
serenità, il mordersi della labbra<br />
perché si è nervosi, o come si suole<br />
dire g mettere il broncio h per esprimere che siamo arrabbiati, o ancora gun sorriso a<br />
trentadue denti h per indicare che si sorride pienamente. Mille sfaccettature, che danno<br />
l fidea dello stato d fanimo della persona che ci sta di fronte in quel momento. La bocca<br />
è anche il mezzo tramite il quale ci nutriamo ed il modo in cui assaporiamo il cibo può<br />
richiamare l fattenzione alle nostre labbra, se sono curate, se portiamo il rossetto, se<br />
abbiamo un bel sorriso con dei bei denti. Quante volte avrete osservato quelle pubblicità<br />
dove compaiono denti cosi splendenti e curati, labbra morbide e carnose, magari aiutate<br />
un po f dal bisturi e gloss capaci di farle brillare fino a farci desiderare di baciarle. Tutto<br />
determinato dalla propria bocca. Labbra illuminate da rossetti rossi, scintillanti, fruttati,<br />
addirittura al peperoncino, che oltre al piccante, danno un po f di turgore alle labbra<br />
c insomma labbra da far girare la testa. Un sorriso è un segno tangibile di amicizia,<br />
rassicura nei momenti peggiori, scalda, è medicina se siamo tristi, magari con dei bei<br />
denti, è una magia del volto umano, ci illumina, a volte basta un sorriso per far stare<br />
bene una persona. La risata è seduzione, che fa bene al cuore, ma si può trasformare,<br />
se troppo chiassosa, in un qualcosa di fastidioso e poco femminile. Charlie Chaplin<br />
diceva gUn giorno senza un sorriso è un giorno perso h. Sorrisi famosi, come quello<br />
della Gioconda di Leonardo Da Vinci, studiato ed ammirato del mondo intero che s<br />
fincanta dinanzi a questo dipinto. È accertato che il sorriso è presente e si manifesta in<br />
tutti noi fin dal quarto mese di vita, è spontaneo, non è un fimitazione dell fadulto visto<br />
dal bambino, ma una reazione istintiva agli stimoli esterni ed un falta manifestazione dell<br />
fanimo umano. Espressione di noi stessi c donare un sorriso non ti costa nulla, tocca<br />
nel profondo chi lo riceve, arricchisce chi lo dona.<br />
Maria Monsè<br />
www.mariamonse.it | info@mariamonse.it
44 | <strong>VIC</strong> • ARTE •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • ARTE •<br />
<strong>VIC</strong> | 45<br />
La realtà di Hopper<br />
Il Museo Fondazione Roma di via del Corso ospita la prima grande mostra<br />
organizzata dedicata a Edward Hopper nella capitale. Un’occasione unica<br />
per “entrare” quasi letteralmente nei suggestivi paesaggi urbani e sociali<br />
del pittore americano. di Giuliano Giulianini<br />
L’emozione maggiore, per un amante<br />
dell’opera di Hopper, si prova ad inizio<br />
mostra; soprattutto se non si sa che cosa<br />
riservi la prima sala dell’esposizione allestita<br />
nel Museo Fondazione Roma. Per non<br />
rovinare l’effetto sorpresa non descriveremo<br />
questo primo ambiente. Basti sapere che<br />
il visitatore potrà forse realizzare uno dei<br />
sogni impossibili di ogni amante dell’arte,<br />
soprattutto se già conosce ed ammira i quadri<br />
di Edward Hopper. Fu uno dei pittori più<br />
rilevanti del Novecento americano: testimone<br />
della realtà urbana e suburbana di cui seppe<br />
trasporre sulla tela la poetica dell’isolamento,<br />
la suggestione del silenzio in luoghi che, di<br />
solito, sono sinonimo di frenesia e progresso.<br />
Hopper era un uomo ordinario ma con il fuoco<br />
e l’ambizione dell’arte nell’anima: ambedue le<br />
affermazioni sono dimostrate dagli autoritratti<br />
che aprono la mostra, insieme ai primi<br />
disegni e schizzi anatomici che furono parte<br />
della sua formazione artistica. In particolare<br />
sono messi a confronto tre autoritratti, uno<br />
del 1900, uno del ‘25 e uno del ‘45, quando<br />
Hopper aveva 18, 43 e 63 anni; ebbene, due<br />
guerre mondiali, una grande depressione e<br />
il succedersi di diverse correnti artistiche,<br />
sembrano non aver prodotto alcuna<br />
variazione nell’immagine che l’artista voleva<br />
dare di se: stesso sguardo serio, stessa<br />
posa composta e quasi lo stesso abito<br />
caratterizzano i tre quadri, a parte gli ovvi<br />
particolari che indicano i segni del tempo.<br />
Sembra di guardare un ragazzo concreto<br />
ed ambizioso che si rispecchia nell’uomo<br />
di mezzo secolo dopo. Concretezza che<br />
si tradusse, nella sua arte, in quel realismo<br />
che il suo maestro Robert Henri codificò<br />
come “trasposizione della vita nelle strade”.<br />
Il mestiere di illustratore, anche pubblicitario,<br />
lasciò al giovane Hopper una preferenza<br />
per il tratto pulito e per il colore uniforme<br />
che caratterizzò tutta la sua produzione<br />
artistica. Il soggiorno a Parigi probabilmente<br />
gli regalò quel gusto di osservare i diversi<br />
tipi umani, ritratti nella loro individualità e<br />
solitudine. In una delle sale più interessanti<br />
sono esposti i disegni parigini: l’operaio, il<br />
dandy al tavolino, la dama a passeggio, il<br />
florido borghese in marsina e cilindro, e la<br />
“fille de joie”, la prostituta. Tutte maschere di<br />
un’epoca, molte delle quali finirono in uno dei<br />
quadri più belli che Hopper dipinse appena<br />
tornato a New York: “Soir Bleu”, esposto<br />
nella stessa sezione. Altre sale mostrano,<br />
con sussidi tecnologici innovativi, i bozzetti<br />
preparatori del pittore. Molti dei quadri sono<br />
infatti affiancati, sulle pareti, dai disegni che li<br />
hanno preceduti, con le annotazioni certosine<br />
di ogni sfumature di colore osservata nella<br />
realtà e poi riprodotta nel quadro. Meritano<br />
una citazione i nudi femminili, conturbanti<br />
nella loro semplicità, che sembrano indagare<br />
la donna nei momenti più privati e solitari;<br />
per la maggior parte sono ritratti della moglie<br />
Josephine, compagna di una vita, ed anche<br />
modella preferita delle malinconiche figure<br />
femminili che popolano verande assolate e<br />
interni urbani: una delle icone più riconoscibili<br />
dell’opera di Hopper.<br />
Pagina accanto:<br />
Soir Bleu, 1914<br />
Whitney Museum of American Art, New York. Lascito<br />
Josephine N. Hopper 70.1208 © Heirs of Josephine N.<br />
Hopper, licensed by the Whitney Museum of American<br />
Art. Fotografia di Jerry L. Thompson<br />
In questa pagina<br />
In alto:<br />
New York Interior, 1921 circa<br />
New York, Whitney Museum of American Art. Lascito di<br />
Josephine Nivison Hopper, 70.1200. © Heirs of Josephine<br />
N. Hopper, licensed by the Whitney Museum of American<br />
Art. Fotografia di Robert M. Mates<br />
In basso:<br />
Second Story Sunlight, 1960<br />
Whitney Museum of American Art, New York; acquisito<br />
grazie ai fondi dei Friends of the Whitney Museum of<br />
American Art 60.54 © Whitney Museum of American Art,<br />
N.Y. Fotografia di Steven Sloman<br />
Edward Hopper<br />
In corso fino al 13 giugno<br />
Fondazione Roma Museo<br />
Via del Corso 320<br />
Orari: lun 10-15; mar-dom<br />
10-20; ven-sab 10-22<br />
Ingresso: intero 10 euro;<br />
ridotto 8 euro<br />
Per informazioni: 066786209;<br />
www.fondazioneroma.it
46 | <strong>VIC</strong> • ARTE •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • ARTE •<br />
<strong>VIC</strong> | 47<br />
Il fascino discreto del Borromini<br />
Abbiamo incontrato Francesca Pompei, in occasione della sua mostra<br />
“Borromini e la scoperta della luce”; un progetto per il quale ha visitato,<br />
e indagato con la macchina fotografica, i luoghi a Roma caratterizzati<br />
dall’opera dell’artista. di Giuliano Giulianini | foto di Francesca Pompei<br />
Il risultato del lavoro di Francesca Pompei,<br />
giovane fotografa professionista romana, sono<br />
una serie di scatti che ritraggono luoghi più o<br />
meno noti della Roma barocca: gallerie, statue,<br />
volte e prospettive, ripresi con inquadrature<br />
inconsuete, in momenti particolari della<br />
giornata quando la luce sembra scolpire forme<br />
nuove e geometrie ardite. Abbiamo assistito al<br />
vernissage della mostra presso la “b>gallery”<br />
di Trastevere, ed abbiamo approfondito, con<br />
l’autrice delle foto, il tema che ha fatto da sfondo<br />
all’esposizione.<br />
Come è nato questo progetto incentrato<br />
sull’opera di Borromini?<br />
Dalla mia personale passione per le sue opere.<br />
Roma è una città d’arte, e una delle sue anime<br />
è barocca; il barocco romano rimanda subito<br />
a due figure principali: Bernini e Borromini.<br />
Due artisti che hanno lavorato soprattutto nella<br />
capitale. Da una parte quindi c’era la comodità<br />
di non affrontare trasferte, e poi perché amo<br />
molto l’architettura di Borromini che trovo piena<br />
di soluzioni moderne, essenziali e innovative,<br />
tanto che furono riprese anche da architetti<br />
successivi. Borromini si ama anche per l’aspetto<br />
umano: per la sua figura di artista sfortunato,<br />
rispetto al più esuberante e “cortigiano”<br />
Bernini.<br />
Poiché la mostra è terminata, dove<br />
si possono vedere le foto di questo<br />
progetto?<br />
Le foto sono postate sul sito www.<br />
francescapompei.it. Spero di dare loro ulteriore<br />
visibilità, trovando nuovi spazi espositivi. Da più<br />
parti poi mi è stata sollecitata l’idea di tradurlo<br />
in un catalogo o in un foto libro. Del resto anche<br />
questa mostra è stata una sfida: autofinanziata<br />
e autopromossa, in quanto gli spazi per la<br />
fotografia, in Italia e a Roma, sono abbastanza<br />
ristretti. Comunque non mi aspettavo dalla<br />
mostra i riscontri positivi che mi sono arrivati da<br />
più parti.<br />
Come si prepara un lavoro come questo?<br />
Bisogna innanzi tutto conoscere l’opera<br />
completa dell’artista. Chiedere molti permessi.<br />
Fare sopralluoghi sui siti per vedere ciò che<br />
l’artista ha realizzato li. Il primo è un approccio<br />
“neutro”: senza la macchina fotografica, per<br />
controllare la luce e capire come affrontare<br />
l’opera. In questo caso non volevo dare un<br />
impianto descrittivo del progetto: di foto delle<br />
chiese e dei palazzi ce ne sono molte. Mi<br />
interessava rendere l’immagine che ho io del<br />
Borromini: un artista attento al dettaglio, che<br />
si incaponiva sui particolari anche dal punto di<br />
vista matematico e tecnico: faceva il capitello<br />
aperto se aveva una funzione di sostegno;<br />
chiuso, concavo o convesso, se ne aveva una<br />
decorativa. Ho voluto trasmettere la stessa<br />
emozione che l’artista aveva dato nell’impianto<br />
scenico complessivo, e qui entra in gioco la<br />
luce. La luce è quindi ambivalente, legata al<br />
mezzo fotografico e a quello architettonico, in<br />
quanto l’artista non ha plasmato solo la materia<br />
architettonica, ma anche la luce all’interno<br />
dei luoghi da lui creati. Era attentissimo al<br />
posizionamento delle finestre, a come la luce<br />
avrebbe invaso gli ambienti.<br />
Puoi suggerire alcuni luoghi “borrominiani”<br />
da non perdere a Roma.<br />
Sicuramente San Carlo alle Quattro Fontane:<br />
uno dei luoghi che rappresentano la summa<br />
dell’architettura. Un posto poco frequentato<br />
ma che contiene dei piccoli gioielli è Palazzo<br />
Falconieri a via Giulia, sede dell’Accademia<br />
Ungherese, il cui esterno è decorato da figure<br />
di animali fantastici: aquile con attributi femminili<br />
che rappresentano idealmente le sentinelle del<br />
luogo. Il primo piano è invece decorato con<br />
figure alchemiche che ancora oggi sono studiate<br />
per il loro criptico significato. Un’altra opera di<br />
Borromini è Santa Maria dei Sette Dolori a viale<br />
Garibaldi, un luogo “nascosto” che è tuttora<br />
in parte un convento di clausura. Poi ancora<br />
Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia di<br />
San Luca, e Palazzo Barberini dove l’artista<br />
ha lavorato contemporaneamente al Bernini,<br />
in un’ala diversa dell’edificio. Da non perdere<br />
neanche la galleria prospettica affrescata da<br />
Pietro Da Cortona dentro Palazzo Pamphili a<br />
piazza Navona, sede oggi dell’ambasciata del<br />
Brasile. Borromini la progettò come la vediamo<br />
ora, chiamato d’urgenza dal papa Innocenzo X<br />
per sopperire alle lacune tecniche lasciate dai<br />
primi artefici della galleria.<br />
Da dove nasce la tua passione per la<br />
fotografia?<br />
Da un’impellente necessità e urgenza di<br />
comunicare. Ognuno sceglie il mezzo a se più<br />
congeniale; la macchina fotografica è un medium<br />
per trasmettere le mie sensazioni e suggestioni<br />
che, legate all’arte e al bello, secondo me<br />
dovrebbero aiutare a vivere meglio. Le foto sono<br />
un alfabeto visivo che serve a comunicare. Finiti<br />
i miei studi di filosofia, immaginando che non<br />
avrei avuto grandi sbocchi lavorativi, ho pensato<br />
che potesse essere utile e bello coniugare<br />
queste mie due passioni: l’arte, l’immagine, e<br />
l’approccio filosofico all’esistenza.<br />
Sei il tipo di fotografo che ha sempre con<br />
se la macchina o fotografi solo quando hai<br />
un progetto?<br />
Faccio entrambe le cose. Quando posso porto<br />
la macchina reflex, a cui ho dato anche un<br />
nome; altrimenti uso una compatta; in extremis<br />
uso il telefonino. È ovvio che le foto migliori<br />
sono quelle che non farai mai, perché quel<br />
giorno, in quella situazione, con quella luce, sei<br />
senza macchina. Ma la fotografia è anche una
48 | <strong>VIC</strong> • ARTE •<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010 • CENTRO STORICO •<br />
<strong>VIC</strong> | 49<br />
forma mentis, come per un musicista è naturale<br />
pensare sempre alla musica.<br />
A parte i lavori su commissione, ci sono<br />
momenti in cui tu “diventi” una fotografa,<br />
magari programmando un percorso o<br />
un tema, o ogni momento è buono per<br />
mettersi a fare foto?<br />
C’è sempre il momento giusto, il “carpe diem”.<br />
Cartier-Bresson diceva che il momento giusto<br />
per fotografare è quando cuore e cervello sono<br />
sulla stessa lunghezza d’onda. La fotografia<br />
per me è un approccio alla quotidianità. La<br />
composizione fotografica è il modo in cui<br />
riesco a vedere le cose dal punto di vista del<br />
frame fotografico: è una sorta di deformazione<br />
professionale. Alcune foto nascono da una<br />
progettualità, o dalle richieste di un cliente, ma<br />
quando ho vincoli sento l’esigenza personale,<br />
almeno una volta alla settimana, di uscire con<br />
la macchina fotografica: può darsi che torni con<br />
molte foto oppure con nessuna, dipende da<br />
quello che trovo sul mio precorso.<br />
Architettura a parte, quali generi fotografici<br />
preferisci?<br />
La foto d’arte e d’architettura sono un approdo,<br />
quello a cui mi vorrei dedicare. In passato ho<br />
lavorato nei reportage giornalistici e sociali,<br />
nella fotografia pubblicitaria, e nei backstage di<br />
cinema e tv. Come un musicista ama la musica<br />
ma poi arriva al suo strumento, attraverso<br />
quel percorso ho capito che la mia preferenza<br />
andava all’arte e all’architettura. Dal punto di<br />
vista lavorativo la mia è una nicchia: vanno per la<br />
maggiore le foto di moda, pubblicità e reportage,<br />
perché ce n’è un consumo maggiore. La foto<br />
d’architettura ha una divulgazione più ristretta,<br />
si rivolge a utenti più selettivi, più esclusivi, a<br />
critici o persone particolarmente interessate, a<br />
enti e pubblicazioni specifici. Ciò non toglie che<br />
si possano fare dei lavori meravigliosi, come<br />
quelli che hanno colpito e indirizzato anche me:<br />
le foto di Mimmo Jodice e Gabriele Basilico<br />
mi hanno fatto capire come si può rendere un<br />
soggetto statico estremamente affascinante,<br />
vitale e quasi umano. In questo genere ciò che<br />
mi affascina è il fattore tempo: architetture ed<br />
opere portano le tracce del tempo. Io sono<br />
“malata” di tempo, ho con esso un rapporto<br />
quasi ossessivo e morboso, in termini filosofici e<br />
personali. Il mio lavoro è una sfida con il tempo:<br />
mi piace l’idea che le mie fotografie possano<br />
cristallizzare dei momenti.<br />
Non hai paura che le tue opere siano<br />
deperibili? Le stampe, i formati digitali:<br />
quanto potranno durare?<br />
Mi fido del digitale. Grazie ad esso si stanno<br />
salvando opere che altrimenti<br />
sarebbero a rischio: vecchi<br />
archivi, e libri che il solo tocco<br />
potrebbe danneggiare. Il<br />
digitale è più resistente al<br />
tempo: stampe, diapositive e<br />
soprattutto negativi sono più<br />
delicati e vanno conservati<br />
meglio.<br />
Tu fotografi la pietra. Non hai<br />
pensato che i tuoi soggetti<br />
possano durare più della<br />
tua opera?<br />
Finora non mi sono posta<br />
questo problema. Sento più<br />
il peso del tempo che l’opera<br />
mi mette di fronte rispetto a<br />
quello che potrebbe dare in<br />
prospettiva la mia opera.<br />
Metro C: costi eccessivi?<br />
Problemi economici per il segmento Colosseo-San Giovanni. I residenti<br />
del centro storico chiedono chiarezza.<br />
di Federico Giannini<br />
La realizzazione della “Metro<br />
C” appare sempre più lontana.<br />
L’ultimo problema è la tratta T3 che<br />
collega San Giovanni al Colosseo<br />
e che il mese scorso ha subito un<br />
nuovo stop dal Comitato Regionale<br />
dei Lavori Pubblici. Secondo Carlo<br />
Ripa di Meana, presidente di Italia<br />
Nostra, questa nuova interruzione<br />
è da attribuire ad un aumento dei<br />
costi di produzione, “La cui spesa<br />
iniziale era stata fissata in 3,1<br />
miliardi di euro, invece costerà alla<br />
collettività oltre 5 miliardi di euro”.<br />
“La Tratta T3, lunga poco più di 2,5<br />
km”, dichiara Antonio Tamburrino<br />
consigliere di Italia Nostra, “era<br />
stata preventivamente accreditata per 510<br />
milioni di euro. Già nel progetto definitivo<br />
si arrivò a raddoppiare la spesa, fino ad 1<br />
miliardo e 305 milioni di euro. Se si fosse<br />
fatta una gara internazionale, visti i costi<br />
ridotti delle opere in Europa, si sarebbe<br />
potuto spendere poco più di 200 milioni,<br />
con un avanzo di più di 800 milioni di euro,<br />
con cui lastricare binari d’oro e garantire un<br />
vitalizio a tutti gli abitanti del centro storico.<br />
Non siamo contrari alla realizzazione della<br />
metropolitana, ma i costi colossali dell’opera,<br />
connessi ai rischi legati alla metodologia<br />
di scavo in aree archeologiche sensibili,<br />
impongono un confronto pubblico con la<br />
collettività che non c’è mai stato”. Sul piede di<br />
guerra anche le associazioni di commercianti<br />
e residenti del I e IX municipio. In prima fila<br />
contro i disagi legati alla realizzazione della<br />
linea C sono i comitati di cittadini “Progetto<br />
Celio” e la “Associazione degli Abitanti per la<br />
Tutela e Valorizzazione del Centro Storico di<br />
Roma” che si oppongono fermamente ad un<br />
cantiere a cielo aperto senza avere garanzie<br />
sulla viabilità, parcheggi e occupazione di<br />
suolo pubblico dei prefabbricati. Modera i<br />
toni della polemica il direttore tecnico della<br />
linea C di Roma Metropolitane, Giovanni<br />
Simonacci, che in merito alla tratta T3 ha<br />
specificato: “Il 23 ottobre abbiamo ottenuto<br />
i pareri favorevoli di tutti i soggetti interessati.<br />
Solo il comitato regionale Lavori pubblici<br />
aveva dato parere negativo a causa della<br />
mancata copertura finanziaria. Ma si tratta di<br />
un organo consultivo la cui posizione è stata<br />
superata il 21 gennaio, data in cui anche la<br />
Regione Lazio ha dato l’ok. Ora attendiamo<br />
l’approvazione del CIPE tra febbraio e<br />
marzo e non abbiamo sentori di contrarietà”.<br />
L’esame del CIPE (Comitato Interministeriale<br />
per la Programmazione Economica) è<br />
tuttora in corso. I cittadini romani attendono<br />
con ansia il parere del comitato per poter<br />
sperare che, anche la Capitale, come molte<br />
città Europee, possa usufruire della terza<br />
linea metropolitana. In tempi brevi. Si spera.
50 | <strong>VIC</strong> • VADEMECUM •<br />
Comune di Roma<br />
Numero eventi culturali 060608<br />
www.comune.roma.it<br />
• Municipio I “Centro storico”<br />
Ufficio Relazioni con il Pubblico<br />
Via Petroselli, 50 | 06.69601333<br />
Polizia Municipale<br />
Gruppo I | Via dei Montecatini 11<br />
06.67693702/04/06<br />
ASL Roma A<br />
06.77307209 | 06.77307215<br />
• Telefoni utili:<br />
Carabinieri 112<br />
Polizia di Stato 113<br />
Guardia di Finanza 117<br />
Vigili del Fuoco 115<br />
Polizia Municipale 06.67691<br />
Emergenza Infanzia 114<br />
Telefono Rosa 06.37518261<br />
Soccorso stradale 803116<br />
Ambulanze 118<br />
Guardia Medica 06.58201030<br />
AMA 800.867035<br />
ATAC 800.431784<br />
• Farmacie del Municipio I<br />
http://www.federfarmaroma.<br />
com/asp/turni_BETA.aspx<br />
• Servizio taxi<br />
Chiamataxi Com. di Roma<br />
060609<br />
Autoradiotaxi Roma 06.3570<br />
Assotaxi 800.090214<br />
Cooperativa Samarcanda<br />
06.5551<br />
Radiotaxi Eurocosmo 06.8822<br />
Radiotaxi Cosmo 06.88177<br />
Pronto TaxiRoma 06.6645<br />
Radiotaxi La Capitale 06.4994<br />
Radiotaxi Ostia Lido 06.5601646<br />
Radiotaxi Tevere 06.4157<br />
• Metropolitane<br />
Linea A: (27 stazioni)<br />
Battistini/Termini/Anagnina<br />
Frequenza dichiarata: 3/5 min<br />
Orari: dom/ven | 5.30/23.30<br />
sab | 5.30/01.30.<br />
I treni effettuano l’ultima<br />
partenza dai capolinea alle<br />
23.30, Venerdì e sabato alle<br />
01.30.<br />
Linea B: (22 stazioni)<br />
Rebibbia/Termini/Laurentina<br />
Frequenza dichiarata: 4/6 minuti<br />
Orari: dom/ven | 5.30/23.30;<br />
sabato | 5.30-01.30.<br />
• Orari di chiusura Zona a<br />
Traffico Limitato (ZTL)<br />
Centro Storico e Monti<br />
ZTL diurna (zona A):<br />
lun/ven 6.30/18; sab 14/18<br />
ZTL diurna (zona A1 Tridente):<br />
lun/gio 10/20 ven/sab 10/18<br />
ZTL notturna:<br />
venerdì e sabato 23/03<br />
Trastevere<br />
nei giorni feriali lun/ven 6.30/10<br />
venerdì e sabato 23/03<br />
San Lorenzo<br />
Da novembre ad aprile:<br />
venerdì e sabato 21/03<br />
Vivi il Centro | <strong>Marzo</strong> 2010<br />
Da maggio a ottobre (escluso<br />
agosto) mer/gio/ven/sab 21/03<br />
Testaccio<br />
venerdì e sabato 23/03<br />
Moto e ciclomotori hanno libero<br />
accesso a tutte le ZTL, tutti i<br />
giorni, in tutte le ore del giorno<br />
e della notte, e possono sostare<br />
negli spazi per i veicoli a due<br />
ruote.<br />
• Siti utili<br />
www.comune.roma.it<br />
(sito istituzionale del Comune)<br />
http://infotraffico.atac.roma.it<br />
(traffico in tempo reale)<br />
www.atac.roma.it<br />
(percorsi e mappe del trasporto<br />
pubblico, parcheggi e ZTL)<br />
www.romaturismo.it<br />
(soggiorno, mappe ed eventi a<br />
Roma; anche in inglese)<br />
www.museiincomune.it<br />
(portale dei musei comunali di<br />
Roma)<br />
www.metroroma.it<br />
(informazioni, orari e mappe di<br />
metropolitane e treni urbani)