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Settembre - VIC

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Periodico Mensile d’Informazione, Attualità e Cultura | Registrazione al Tribunale di Roma n°205 del 5/5/2003 | Anno XII | n° 111 | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Intervista a pag. 6<br />

Teatro<br />

Il balletto “Carmen“<br />

debutta al Sistina<br />

Arte<br />

Caravaggio alla<br />

Galleria Borghese<br />

Centro Storico<br />

Le emergenze del Tridente<br />

Antica Roma<br />

I medici e i pittori<br />

Rossella Brescia Foto di ----


2 | <strong>VIC</strong><br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 <strong>VIC</strong> | 3<br />

Discoclub<br />

Dal mercoledì alla domenica le migliori selezioni<br />

R&B • House • Happy • Anni ‘80<br />

Feste Private | Ristorante<br />

06.6797396 | Sig.ra Susanna<br />

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Via Mario de’ Fiori 97 | Info 06.6784838 - 335.305525 | www.gildabar.it


06<br />

10<br />

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16<br />

40<br />

36<br />

PERSONAGGI<br />

Rossella Brescia<br />

Marta Gastini<br />

Luciano Cannito<br />

MODA<br />

L’autunno della moda<br />

ARTE & CULTURA<br />

Caravaggio e Bacon<br />

I colori dell’antichità<br />

CENTRO STORICO<br />

Emergenza Casa<br />

Via i bus da San SIlvestro<br />

Cantieri aperti in centro<br />

Tornano le Ztl notturne<br />

RUBRICHE<br />

Pigalle<br />

Vippando<br />

Associazioni del Centro<br />

Capolavori in corso<br />

Civis Romanum Sum<br />

Mensile d’informazione, attualità e cultura.<br />

Reg. al tribunale di Roma n° 205 del 05/05/2003.<br />

Anno XII | n° 111 | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

www.viconweb.com<br />

Editore<br />

Nuova Vivi il Centro s.r.l.<br />

Via Tagliamento, 9 | 00198 Roma<br />

Tel. 06.85357071 | Fax. 06.85353748<br />

info@viconweb.com<br />

Amministrazione<br />

Tel. 06.8413740 | Fax. 06.85353748<br />

Pubblicità<br />

06.8555398 | 335.305525<br />

Redazione<br />

redazione@alfcom.it<br />

Direttore Responsabile<br />

Giuliano Giulianini<br />

Collaboratori<br />

Daniela Perrone<br />

Domitilla Coltellacci<br />

Federico Giannini<br />

In copertina<br />

Rossella Brescia<br />

(abiti Reebok)<br />

06<br />

INTERVISTA DI COPERTINA<br />

Rossella Brescia<br />

34<br />

36<br />

42<br />

Servizi grafici ed editoriali<br />

Alfcom s.r.l.<br />

Progetto Grafico<br />

Michele Salcito<br />

Tipografia<br />

Gruppo Colacresi & C.<br />

Via Tazio Nuvolari, 3 e 16<br />

00011 Tivoli Terme (RM)


Delitti e castighi<br />

(nell’ottava città più ambita al mondo)<br />

Periodicamente gli organi di stampa<br />

lusingano o deprimono i romani,<br />

riferendo di un nuovo studio che<br />

colloca la città in cima o in fondo<br />

a classifiche di merito circa la sua<br />

vivibilità. Apprendiamo così che qui<br />

si pagano le case più care d’Italia, e<br />

tra le più care del mondo, o che c’è<br />

una tra le più alte concentrazioni di<br />

auto, che in proporzione abbiamo una<br />

rete di metropolitane tra le più scarse<br />

dell’occidente, oppure, novità del<br />

mese in corso, che nel mondo Roma<br />

viene ritenuta l’ottava città più ambita<br />

per viverci. In sostanza se si chiede<br />

a un tongano o a un newyorkese, a<br />

un eschimese o a un gaucho della<br />

Pampa, in quale città vorrebbe vivere,<br />

nella rosa dei sogni, ad un lusinghiero<br />

ottavo posto, c‘è Roma. I motivi? I<br />

soliti: clima, cibo, cultura, carattere dei<br />

romani. Noi che ci abitiamo sappiamo<br />

però che la vita cittadina è avvelenata<br />

da problemi, disservizi, pericoli vari.<br />

Un’estate come al solito densa di casi<br />

di cronaca spinge politici, intellettuali,<br />

associazioni di categoria e comitati<br />

cittadini a esprimere giudizi e critiche<br />

su malasanità e traffico, chiusure<br />

del centro e campi nomadi, edilizia<br />

selvaggia e sporcizia nelle strade.<br />

In una grande città l’attualità porta<br />

sempre alla ribalta casi, spesso<br />

criminosi, che giustificano questi<br />

interventi, alimentando le diatribe tra<br />

fazioni politiche o, come succede<br />

da qualche anno, tra residenti e<br />

commercianti a proposito della<br />

convivenza tra chi vive in centro<br />

e chi vende merci e divertimento.<br />

Per il ripetersi di incidenti stradali e<br />

violenze sulle donne, risse notturne ed<br />

emergenze rifiuti, spesso si mettono<br />

sullo stesso piano le responsabilità<br />

morali di un reato con quelle materiali di<br />

chi lo ha commesso: per uno stupro in<br />

periferia si polemizza sulla mancanza<br />

di illuminazione e sorveglianza; per<br />

una notte di schiamazzi in Campo<br />

de’ Fiori si individua nel consumo<br />

di alcol l’origine di tutti i mali. Se da<br />

una parte questo discutere consente<br />

l’approfondimento di un fenomeno,<br />

dall’altra rischia di sollevare il comune<br />

di Giuliano Giulianini<br />

cittadino da una responsabilità<br />

individuale che dovrebbe sentire<br />

come primo dovere verso la città.<br />

Sarà banale ma occorre ribadire<br />

che in alcuni casi le colpe individuali<br />

superano le responsabilità collettive,<br />

in altri casi avviene il contrario, meno<br />

spesso possono equivalersi. Per<br />

quanto si vieti la vendita di alcolici e<br />

bottiglie di vetro nei locali del centro<br />

la colpa delle risse nei vicoli e nelle<br />

piazze della movida e del sudiciume<br />

del giorno dopo sarà sempre,<br />

principalmente, di chi beve troppo<br />

e non usa cassonetti e gabinetti;<br />

mancheranno lampioni e pattuglie di<br />

polizia ma un’aggressione sessuale<br />

sarà sempre colpa di criminali efferati;<br />

l’Ama avrà delle responsabilità nella<br />

carente raccolta rifiuti, ma le cartacce<br />

buttate in terra e i sanitari abbandonati<br />

in parcheggi e giardini sono “delitti” che<br />

vanno in carico agli incivili; le consolari<br />

saranno anche strette e troppo veloci,<br />

ma chi si mette alla guida ubriaco o<br />

sceglie di guidare a velocità eccessiva<br />

dovrebbe perdere il diritto alla patente,<br />

possibilmente prima di far danno a<br />

se stesso e agli altri. Al contrario non<br />

si può fare la voce grossa con chi<br />

occupa appartamenti se il diritto alla<br />

casa è negato a tanti mentre i prezzi<br />

e gli affitti dei più improbabili tuguri<br />

di periferia (magari abusivi) valgono<br />

dimore di pregio in altre città; non si<br />

possono perseguitare fino al carcere<br />

immigrati clandestini e ambulanti se<br />

poi si scopre che su di loro si basa il<br />

lavoro nei cantieri, nei campi agricoli, e<br />

la merce nei borsoni viene dalle stesse<br />

fabbriche delle griffe che riforniscono<br />

i negozi. Qualche volta colpe e<br />

responsabilità si equivalgono, come<br />

quando un autobus che non dispone<br />

di corsie preferenziali è bloccato in<br />

un ingorgo causato dalla doppia<br />

fila di chi fa shopping. La ricetta per<br />

risolvere queste situazioni dovrebbe<br />

comprendere certamente soluzioni<br />

politiche a monte e pianificazioni di<br />

largo respiro, ma secondo noi non si<br />

fa ancora abbastanza per punire in<br />

maniera esemplare chi si disinteressa<br />

della convivenza civile.<br />

Personaggi, Arte, Novità,<br />

Moda e Mondanità<br />

selezionati per Voi<br />

ogni mese da <strong>VIC</strong><br />

nei migliori esercizi<br />

pubblici del Centro<br />

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Via Col di Lana, 10<br />

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6 | <strong>VIC</strong><br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Carmen e Rossella<br />

Dal primo di ottobre Rossella Brescia apre la stagione del Sistina con la<br />

“Carmen”, classico di Bizet rielaborato dal coreografo Luciano Cannito.<br />

Bellezza statuaria e dotata ballerina, l’artista, nota anche come conduttrice<br />

televisiva sembra coniugare al meglio la leggiadria e il rigore tipico della danza<br />

classica, con le forme fisiche e il fascino che richiede lo show business televisivo.<br />

Il balletto basato sulla storia della zingara Carmen, combattuta tra una vita in<br />

libertà e i doveri coniugali, sembra offrire il personaggio ideale per esaltare le<br />

doti della ballerina pugliese.<br />

Parliamo subito di questa Carmen. Che<br />

personaggio è?<br />

Carmen è una donna che ama la libertà, che sceglie di<br />

morire per seguire il sogno di vivere una vita secondo i<br />

suoi desideri.<br />

Ha qualcosa in comune col suo carattere?<br />

C’è tanto del mio carattere. Penso sia nella natura umana,<br />

e non solo in quella delle donne, di inseguire questa idea<br />

di libertà, sempre nel rispetto degli altri.<br />

Come è nata la sua passione per la danza? Era<br />

qualcosa che si viveva già in famiglia?<br />

No. Sin da piccola mi porto dietro questa passione e<br />

questa voglia di studiare danza. Sicuramente è nata<br />

grazie alla televisione: a Martinafranca, dove sono<br />

cresciuta, non c’erano grandi balletti da vedere dal<br />

vivo. Mi appassionai guardando la trasmissione della<br />

Ottolenghi, “Maratona d’estate”.<br />

La sua passione si identificava di più in “Scarpette<br />

rosse” o in “A chorus line”?<br />

Un po’ in tutti e due. Mi appassionavano sia la danza<br />

classica sia quella moderna. Mi interessava il modo in<br />

cui si svolgeva il provino, perché all’epoca non sapevo<br />

neanche dove rivolgermi per farne uno. Volevo imparare<br />

a danzare: la cosa più semplice che potessi fare era<br />

iscrivermi ad una scuola di danza in Puglia. Poi, dopo<br />

il liceo, mi sono trasferita a Roma per frequentare<br />

l’Accademia.<br />

Lei ha un fisico statuario, lontano dall’archetipo<br />

della ballerina classica. È stata una difficoltà o<br />

piuttosto un’occasione per fare altre cose?<br />

Sicuramente mi ha permesso di fare anche altro, ma<br />

• COPERTINA •<br />

di Giuliano Giulianini<br />

quello che ho fatto è stata sempre una mia scelta.<br />

Ma, insomma, è vero che per fare la ballerina classica<br />

bisogna essere minute o un’eventuale appassionata<br />

lettrice più “formosa” può avere delle speranze?<br />

In realtà anch’io ero esilissima, all’epoca in cui<br />

cominciai.<br />

Lei è famosa per i balletti in tv e per la conduzione<br />

di “Colorado Cafè”, però in carriera ha lavorato<br />

anche in fiction, spot televisivi, sfilate di moda,<br />

ed ovviamente negli spettacoli di danza a teatro;<br />

questo svariare in diversi ambiti dello spettacolo<br />

è un’esigenza lavorativa o risponde a un suo<br />

desiderio di esplorare diverse discipline?<br />

La danza è il mio pane, nel senso che non potrei non fare<br />

la mia lezione di danza quotidiana, anche quando sono<br />

impegnata in altri lavori. La danza è quindi alla base, ma<br />

essendo abbastanza curiosa, mi piace il mondo dello<br />

spettacolo, mettermi alla prova con la recitazione. Se mi<br />

vengono offerti lavori che mi incuriosiscono e che ritengo<br />

giusti per me, mi ci butto a capofitto.<br />

Quale ritiene esser stato l’apice della sua carriera<br />

fino ad oggi?<br />

L’apice non si raggiunge mai. Se si pensa di averlo<br />

raggiunto si è finiti. Ci sono sempre cose che vorrei fare.<br />

Penso che l’ambizione faccia parte di questo mestiere,<br />

altrimenti non lo si può fare a questi livelli.<br />

Lei guarda i programmi di danza in tv? Le<br />

piacerebbe presentarli?<br />

In passato ho partecipato come ballerina professionista<br />

ad “Amici”, anche nel ruolo di insegnante da un certo<br />

punto in poi. Successivamente, per mia scelta, non l’ho<br />

La danza è il mio pane, nel senso che non<br />

potrei non fare la mia lezione di danza quotidiana, anche<br />

quando sono impegnata in altri lavori.


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 • COPERTINA •<br />

<strong>VIC</strong> | 7<br />

L’apice non si<br />

raggiunge mai. Se<br />

si pensa di averlo<br />

raggiunto si è finiti.<br />

Penso che l’ambizione<br />

faccia parte di questo<br />

mestiere, altrimenti<br />

non lo si può fare a<br />

questi livelli.<br />

Rossella Brescia | abiti Reebok


8 | <strong>VIC</strong> • COPERTINA •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

più fatto.<br />

Come giudica, in generale, questo filone<br />

televisivo?<br />

Quando si scoprono talenti e si da la possibilità ai<br />

giovani di imparare cose concrete, io sono d’accordo. In<br />

seguito all’esperienza di “Amici” posso assicurare che<br />

i ragazzi lavorano molto, non solo per dare contenuti<br />

televisivi il giorno della puntata. Durante le settimane e<br />

i mesi di preparazione loro frequentano una normale<br />

scuola di formazione. Quello che vorrei puntualizzare è<br />

che questi sono punti di partenza.<br />

Pensa che i ragazzi che provano ad entrarci li<br />

vedano come punti di arrivo?<br />

Può capitare quando un ragazzo comincia ad essere<br />

riconosciuto per la strada. Essendo stata all’interno però<br />

posso assicurare che viene loro ripetuto più volte che<br />

queste sono solo buone occasioni per cominciare.<br />

A prima vista, la disciplina necessaria al lavoro di ballerina<br />

e la “spigliatezza” richiesta ad una conduttrice televisiva,<br />

possono sembrare in contrasto.<br />

Ha ragione: possono sembrarlo. Ma io sono una<br />

professionista.<br />

Però, a parte il suo caso, delle due l’una: o le<br />

danzatrici non sono così ascetiche come le<br />

immaginiamo, o condurre un programma satirico<br />

non è poi così divertente.<br />

Credo che tutto dipenda da ciò che una persona vuole<br />

fare nella vita. A me piace il mondo dello spettacolo;<br />

non ho pregiudizi come chi pensa che se si fa teatro non si può fare televisione, o viceversa. Tutto quello che<br />

può essere interessante lo prendo per buono. È anche<br />

vero che faccio sacrifici immani: quando registro un<br />

programma cerco anche di ritagliarmi del tempo per<br />

studiare danza, anche se di momenti liberi non ne restano<br />

molti. Le ballerine classiche sono ragazze normali, ma<br />

molto disciplinate: non potrebbero essere altrimenti.<br />

Questo grande rigore può essere male interpretato. Infatti<br />

quando mi vedevano soltanto ballare, o fare l’insegnante<br />

in televisione, mi giudicavano un po’ distaccata. Ma non<br />

era un atteggiamento caratteriale: la danza va insegnata<br />

così, con rigore e disciplina.<br />

Com’è lavorare a stretto contatto con la persona<br />

con cui si condivide anche il resto della vita?<br />

Sul lavoro non portiamo la vita privata. Sembra un<br />

principio difficile da attuare ma quando si ha rispetto per<br />

ciò che si fa, viene naturale comportarsi così.<br />

Durante questo autunno continuerà nei suoi<br />

impegni televisivi?<br />

Si. Nella nuova stagione di “Colorado Cafè” che inizierà<br />

a breve.<br />

La danza in tv? Quando si scoprono<br />

talenti e si da la possibilità ai giovani<br />

di imparare cose concrete, io sono<br />

d’accordo. In seguito all’esperienza di<br />

“Amici” posso assicurare che i ragazzi<br />

lavorano molto.


10 | <strong>VIC</strong><br />

Marta Gastini<br />

• INTERVISTA •<br />

La prossima protagonista del film di Leonardo<br />

Pieraccioni è una giovanissima attrice che abbiamo già<br />

ammirato in film per la televisione: recentemente in “Il<br />

bene e il male“, serie tv noir con Gianmarco Tognazzi,<br />

e nel film tv “L‘uomo che cavalcava nel buio“, con<br />

Terence Hill. In “Io e Marilyn” fa la parte di Martina, la<br />

figlia di Pieraccioni e Marta si dimostra entusiasta di<br />

questa nuova esperienza in una commedia. Abbiamo<br />

intervistato l’attrice a fine riprese per farci raccontare le<br />

emozioni del set cinematografico condiviso con uno dei<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Io e Martina<br />

La giovane attrice piemontese, dopo piccoli ruoli in tv approda finalmente al grande<br />

schermo con un bel ruolo nel nuovo film di Pieraccioni “Io e Marilyn”. Marta, che<br />

ama le commedie e ha il mito di Audrey Hepburn, ci racconta questo suo primo film,<br />

la cui lavorazione è appena terminata. di Daniela Perrone<br />

toscani più amati del panorama italiano.<br />

Come ti sei trovata nei panni di Martina? Ti è<br />

piaciuto il ruolo?<br />

Sono molto felice della bellissima esperienza. Grazie a<br />

Leonardo ho avuto la possibilità di cimentarmi in una<br />

commedia. Sul set mi sono trovata benissimo con<br />

Pieraccioni: molto gentile e affettuoso. Mi ha dato ottimi<br />

consigli fin da subito, già dal provino si è dimostrato<br />

disponibile e simpatico. Visto che Martina è la figlia del<br />

suo personaggio, sul set mi diceva “Passerottina, guarda<br />

che un po’ ci credo che sei la mia bambina.”<br />

Oltre al nome che cosa hai in comune con<br />

la protagonista di “Io e Marilyn”?<br />

Fondamentalmente abbiamo in comune il<br />

legame col padre. Con mio papà siamo da<br />

sempre molto complici; ed anche con la<br />

mamma ho un bellissimo rapporto. Martina<br />

è una ragazzina di una famiglia perbene,<br />

quattordicenne e spensierata. Età a parte, sono<br />

più grande, coincide tutto.<br />

Hai parlato della famiglia. I tuoi genitori ti<br />

sostengono?<br />

Li ringrazio davvero: mi sostengono da sempre,<br />

credono nelle mie capacità e il loro reale<br />

entusiasmo mi rende molto felice. All’inizio mi<br />

accompagnavano ai provini e provavano con<br />

me.<br />

Quando hai mosso i primi passi nel mondo<br />

dello spettacolo?<br />

Fin da bambina ne ero affascinata; ma sono<br />

molto timida, tanto da farmi frenare dalle mie<br />

insicurezze. Al liceo classico ho partecipato<br />

ad un laboratorio teatrale, che mi è servito per<br />

aprirmi. Poi ho frequentato un corso alla “New<br />

York Film Accademy” di Parigi e dei laboratori<br />

sperimentali di teatro comico e cabaret con<br />

Diego Parasole di Zelig. Ho cercato dei provini<br />

su internet, con un curriculum molto esile. La<br />

prima occasione è stata un ruolo ne “Il bene e il<br />

male”, una comparsata con Serafini e Acocella<br />

che è stato qualcosa in più di quanto io stessa<br />

chiedessi o sperassi.<br />

Sei giovanissima e prometti molto bene<br />

come attrice. Vuoi che questo continui ad<br />

essere il tuo mestiere?


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 • INTERVISTA •<br />

<strong>VIC</strong> | 11<br />

Spero continui ad essere il mio lavoro, lo amo<br />

profondamente.<br />

Che genere preferisci?<br />

Non farei una classifica di preferenze. Mi piace<br />

sperimentare, e poi viene naturale calarsi nel<br />

personaggio da interpretare. Se mi capiterà ancora di<br />

fare commedie… bene! L’importante è che il progetto<br />

sia bello ed il personaggio interessante. Quindi nessuna<br />

preferenza: si sceglie il copione.<br />

Hai un mito nel mondo del cinema?<br />

Audrey Hepburn, meta irraggiungibile.<br />

Già ti disturbano i paparazzi?<br />

Per niente, per fortuna!<br />

Che cosa volevi fare da bambina?<br />

Come tutti i bambini, l’avvocato, l’astronomo o<br />

l’archeologo.<br />

Un pregio e un difetto di Marta?<br />

Credo di essere molto equilibrata. Un difetto? Mi faccio<br />

ancora frenare dalla mia timidezza.<br />

Come ti immagini tra venti anni?<br />

Non ne ho idea.<br />

Qual è il tuo look ideale?<br />

Cerco di prendere spunto dalla mia mamma: una donna<br />

elegante, un modello di raffinatezza. Mi piacciono i<br />

vestitini un po’ eleganti e femminili, preferibilmente con<br />

le ballerine, ma all’occorrenza mi piace usare anche<br />

una scarpa con tacco.<br />

Ti piacciono gli animali?<br />

Si, avevo un cagnolino di nome Rudi e ho la forte<br />

tentazione di prenderne un altro, ma bisogna dedicargli<br />

cure e tempo.<br />

Qual è il monumento di Roma che preferisci?<br />

Il Pantheon.<br />

Per concludere, qual è la tua città preferita?<br />

Si contendono il primo posto Parigi e Roma. Subito<br />

dopo viene Londra.


12 | <strong>VIC</strong> • MODA •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

L’autunno della moda<br />

Situazione critica per la couture romana? Alta Roma sfila lo stesso con le collezioni<br />

autunno-inverno di Sarli, Gattinoni e Calignano.<br />

di Domitilla Coltellacci | foto di L.Sorrentino e R.Soccio per gentile concessione di Alta Roma<br />

Alta Roma decisamente sottotono nell’ultima edizione<br />

andata in scena ad inizio estate. Polemiche tra<br />

organizzazione e stilisti, con prese di distanza decise da<br />

parte di alcune grandi firme. Alta Roma sembra ormai<br />

agonizzante; si tratta comunque della cronaca di una crisi<br />

annunciata ormai da anni e giunta al capolinea. Pochi<br />

nomi di big conclamati e ancora qualche “minore” che<br />

coraggiosamente non si arrende. La collezione di Sarli<br />

come al solito non delude: dedicata a Reneé Gruau,<br />

famoso designer del secolo scorso, uno dei più raffinati<br />

maestri della comunicazione grafica e dell’illustrazione<br />

pubblicitaria. I suoi grafismi magici materializzano una<br />

silhouette che rispecchia la passione, il lusso, la bellezza,<br />

la femminilità. Tornano le spalle a volte giganti, cappotti<br />

striminziti dai colli montanti, e ancora giacche che si<br />

allargano e divengono mantaux. Magnifici ed elaborati<br />

gli abiti habillées a conchiglia o quelli scultura in taffetas<br />

pieghettato dai colori rosso rubino, verde smeraldo,<br />

nero onice. Fra disorganizzazioni e polemiche ha sfilato


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 • MODA •<br />

<strong>VIC</strong> | 13<br />

anche Gattinoni, che ha esordito con un abito dedicato<br />

alla città de L’Aquila, lodato anche dal Presidente della<br />

regione colpita dal terremoto. La collezione disegnata<br />

da Mariotto guarda molto in alto, fino al firmamento,<br />

con i suoi asteroidi, la Via Lattea, il nero della notte e del<br />

cielo notturno dove brillano le stelle, che sono le stampe<br />

dei vestiti da lui ideati: tailleurs di duchesse, abiti neri<br />

e altri con fantasie di astronavi e corpi celesti. Gianni<br />

Calignano omaggia Dorian Gray con una musa però dei<br />

giorni nostri che ama più l’apparire che l’essere: “perché<br />

il vero mistero del mondo è il visibile, non l’invisibile”;<br />

indossa bustini strizzati in vita, tessuti pregiati tempestati<br />

di cristalli swarosky, paillettes e jais. Scenografica, ricca,<br />

scintillante, di un lusso estremo come si conviene ad<br />

una collezione di Alta Moda. Se crisi c’è Calignano<br />

sembra smentirlo.


14 | <strong>VIC</strong> • TEATRO •<br />

Carmen 2000<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Al Sistina debutta ad ottobre un adattamento moderno della Carmen di Bizet. Ne<br />

parliamo con il coreografo Luciano Cannito, che ha aggiornato la trama dell’opera<br />

trasferendola ai giorni nostri. L’intervista con un autore molto prolifico ed attento alle<br />

nuove tendenze della danza è un’occasione per approfondire un fenomeno che<br />

sta riportando l’arte del ballo all’attenzione del pubblico italiano e soprattutto dei<br />

giovani.<br />

di Giuliano Giulianini<br />

Il balletto ispirato alla Carmen di<br />

Bizet che apre la stagione teatrale<br />

del Sistina è un buon esempio della<br />

rinnovata capacità della danza di<br />

conquistare nuovi spazi e nuovo<br />

pubblico. Un “classico” trasposto<br />

dalla lirica al balletto e dalle<br />

atmosfere gitane dell’800 alla cruda<br />

realtà delle migrazioni dei nostri<br />

giorni: arte e attualità si uniscono<br />

per rappresentare passioni e<br />

tragedie senza tempo.<br />

Cannito, in che cosa consiste il<br />

nuovo allestimento della “sua”<br />

Carmen?<br />

La struttura drammaturgica dell’opera<br />

di Bizet è stata trasformata e trasferita ai<br />

giorni nostri: Carmen non è una sigaraia<br />

dell’800 in Spagna, ma una profuga<br />

che sbarca a Lampedusa; Don Josè<br />

non è un gendarme ma un maresciallo<br />

dei Carabinieri; e il torero Escamillo è<br />

diventato uno scafista che trasporta<br />

Carmen fino alle coste dell’isola. Il<br />

balletto è strutturato un po’ come un<br />

film: le scene si incastrano l’una nell’altra<br />

con quelli che al cinema sarebbero<br />

stacchi netti e dissolvenze. Questo tipo<br />

di linguaggio, vicino al pubblico di oggi,<br />

abituato a vedere storie raccontate in<br />

maniera dinamica, essenziale, è forse il<br />

motivo del successo dell’opera.<br />

Che può dire degli altri aspetti<br />

dell’allestimento: regia, scene,<br />

costumi?<br />

Regia e coreografia le curo io; i costumi<br />

sono di Marja Hoffmann. Il disegno<br />

luci, opera di Carlo Cerri, un genio, è<br />

molto importante, perché contribuisce<br />

notevolmente alla struttura dello<br />

spettacolo, per il motivo che spiegavo<br />

prima: la narrazione “cinematografica”.<br />

La colonna sonora, nonostante sia<br />

quasi interamente di Bizet, è stata in<br />

parte creata da Marco Schiavoni che


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 • TEATRO •<br />

<strong>VIC</strong> | 15<br />

ha fatto un lavoro di sintesi, riscrivendo alcuni dei temi<br />

originali. Questi due elementi, luci e musiche, sono i fiori<br />

all’occhiello della produzione.<br />

Tornando alla trama non le sembra inusuale che<br />

una clandestina lasci un italiano per tornare in un<br />

campo profughi? Semmai succede il contrario.<br />

Ha ragione, ma è lo stesso concetto dell’opera lirica:<br />

questa donna aveva trovato una sistemazione con un<br />

uomo che le aveva promesso l’amore eterno. Una<br />

scena importante dello spettacolo è il momento in cui<br />

si capisce che lui l’ha rinchiusa in una gabbia, la usa<br />

come un oggetto di sua proprietà. È il motivo per cui<br />

tante coppie sono in crisi. Non che Carmen preferisca<br />

Escamillo a Josè. La sua è una fuga, un affermare: io ti<br />

ho dato il mio amore e tu mi hai dato in cambio un’ipocrita<br />

finzione di vita. Lei sa a che cosa va incontro quando<br />

inizia la storia con lo scafista/torero: al furore di un uomo<br />

chiuso, maschilista e piccolo; va incontro al suo destino.<br />

Ma preferisce essere se stessa e libera. Per questo è<br />

diventata un archetipo.<br />

Che momento vive la danza in Italia?<br />

È un momento molto, molto felice. C’è una spinta<br />

fortissima dal basso, dal pubblico, verso tutto ciò che<br />

è danza, spettacolo del movimento, dell’estetica della<br />

storia raccontata con immagini. Si registra un incremento<br />

del 18% nella vendita di biglietti di spettacoli di danza,<br />

mentre c’è una diminuzione di altre forme di spettacolo,<br />

cinema incluso. Penso che questo faccia parte di una<br />

tendenza nuova della cultura occidentale, che si è liberata<br />

della paura del corpo come peccato e quindi c’è una<br />

riscoperta dello stare in forma, della bellezza del corpo,<br />

del wellness in generale; quindi tutto ciò che è arte del<br />

corpo suscita nuovo interesse, in nuove masse.<br />

Crede che la tv abbia avuto un ruolo in questo?<br />

La tv è una cartina di tornasole: non crea, prende ciò<br />

che già esiste e lo usa. Se la tv, che è commerciale e ha<br />

bisogno di vendere, usa tanto la danza oggi, il motivo<br />

è che c’è voglia di danza e di arte nel pubblico. Prima<br />

gli spettacoli televisivi più popolari erano canzonissima,<br />

il festival della canzone… insomma: “canzoni”; mentre<br />

ora si chiamano “Ballando” con le stelle… l’attenzione<br />

si è spostata dalla canzone al ballo. Io dirigo il corpo di<br />

ballo del Teatro Massimo di Palermo, e non riesco mai<br />

a soddisfare tutte le richieste del pubblico, per quante<br />

repliche faccia. Questo accade regolarmente ormai da<br />

tre o quattro anni.<br />

Quali sono le piazze, italiane ed estere, in cui il<br />

pubblico è più esperto e la danza è più aperta alle<br />

sperimentazioni?<br />

In Italia, Roma, Milano, Bologna, Firenze, Bari, sono<br />

piazze molto importanti, dove succede molto, in varie<br />

forme e generi. Da vent’anni nella capitale si tiene il Festival<br />

RomaEuropa che porta qui le punte più avanzate della<br />

ricerca di nuove forme di danza. Un dato certo è che,<br />

mentre fino a 20 anni fa gli Stati Uniti rappresentavano la<br />

punta più avanzata di ciò che era “hot” nel mondo della<br />

danza, oggi l’Europa è il fulcro delle cose più interessanti:<br />

la Germania, l’Olanda, l’Inghilterra, la Francia, e l’Italia,<br />

che finalmente ha recuperato un posto di tutto rispetto<br />

in questo panorama. Quindi, dire che siamo tra i primi<br />

cinque paesi d’Europa vuol dire essere tra i primi cinque<br />

È un momento molto<br />

felice per la danza in Italia.<br />

C’è una spinta fortissima<br />

dal basso, dal pubblico,<br />

verso tutto ciò che è danza,<br />

spettacolo del movimento,<br />

dell’estetica della storia<br />

raccontata con immagini.<br />

al mondo, anche perché i paesi asiatici, il Giappone ad<br />

esempio, si rifanno molto a ciò che si realizza nel nostro<br />

continente. Altro discorso va fatto per la Cina, dove molto<br />

sta succedendo ma ben poco se ne sa.<br />

Tornando al rapporto danza-tv, voi registrate un<br />

aumento dei ragazzi interessati alla danza visto<br />

che si moltiplicano le trasmissioni dedicate a<br />

questa arte?<br />

Questo effetto è grandissimo. Ha riportato un numero<br />

enorme di allievi nelle scuole di danza italiane. In qualche<br />

caso c’è un’aspettativa a troppo breve termine, mentre<br />

sappiamo che nessuna arte può essere imparata in<br />

pochi mesi. Molti pensano che basta poco tempo per<br />

emulare i danzatori che hanno visto. Questo è l’unico<br />

effetto negativo che può essere imputato alla potenza<br />

d’impatto mediatico della danza in televisione. Per il<br />

resto gli effetti non possono che essere positivi: i ragazzi<br />

di oggi sono a corto di valori in cui credere, per cui<br />

appassionarsi all’arte, qualunque sia, e farla diventare<br />

una ragione di vita, significa staccare i ragazzi dalla<br />

noia, dalla droga, dall’inattività, dallo stare seduti otto<br />

ore al giorno davanti alla tv. Sono quindi profondamente<br />

a favore della danza in tv.


16 | <strong>VIC</strong> • Rubrica a cura di Federico Giannini | Foto G. Giulianini • Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

ASSOCIAZIONI DEL CENTRO STORICO<br />

Adriano Angelini è il presidente dell’Associazione Tridente Centro Storico che<br />

da anni si occupa di gestire tutte le attività necessarie per tutelare, recuperare e<br />

migliorare le strutture e i servizi (strade, parcheggi, mercati, patrimonio artigianale) dei<br />

rioni del centro storico della città di Roma grazie ad una stretta collaborazione con<br />

l’amministrazione e la pubblica sicurezza.<br />

Emergenza Tridente<br />

La chiusura del San Giacomo, il caro affitti per i negozianti, la carenza di parcheggi<br />

e tutori dell’ordine che frena il commercio e lascia spazio all’abusivismo:<br />

problemi e soluzioni per la zona del Tridente, esposti dal rappresentente di una<br />

associazione del territorio.<br />

Presidente Angelini la sua associazione annovera<br />

molti residenti ed operatori commerciali in una<br />

delle zone più prestigiose della città. Quali sono<br />

le problematiche legate al vostro rione e alla<br />

convivenza tra queste due categorie di cittadini?<br />

L’Associazione, formata da 500 iscritti, è composta<br />

da circa il 70% di residenti e il 30% di commercianti.<br />

A nostro avviso i problemi che attanagliano il centro<br />

storico sono numerosi; in questa sede mi limito ad<br />

esporre i principali: parcheggi, vivibilità, sicurezza e<br />

abusivismo commerciale.<br />

Cominciamo dai parcheggi.<br />

Il problema dei parcheggi è ormai cronico e da diversi<br />

anni mancano nel solo Tridente circa 2000 posti auto.<br />

Grazie al Municipio siamo riusciti a recuperare un<br />

centinaio di posti per i residenti, ma la situazione è<br />

ancora precaria. Per i commercianti invece chiediamo<br />

le strisce blu in varie zone, come piazza Augusto<br />

Imperatore. Inoltre grazie alla collaborazione con<br />

l’assessore ai lavori pubblici Yuri Trombetti e con il<br />

presidente del I Municipio Orlando Corsetti stiamo<br />

studiando un piano di bus-navette gratuite per<br />

raggiungere l’area del Tridente, una soluzione per<br />

risollevare l’economia della zona, pesantemente<br />

affossata dalla crisi.<br />

Capitolo sicurezza.<br />

Per quanto riguarda la sicurezza noi chiediamo<br />

un maggior dispiegamento di tutori dell’ordine,<br />

in particolar modo dopo le due di notte, senza<br />

ricorrere a ronde di vario genere poiché riteniamo<br />

che i provvedimenti adottati contro la movida, senza<br />

questo ulteriore sforzo, saranno inutili.<br />

Ultimo punto da lei citato: l’abusivismo<br />

commerciale.<br />

Il problema dell’abusivismo commerciale colpisce<br />

soprattutto i piccoli negozi, con gravi danni economici.<br />

Per questo problema basterebbe far applicare la<br />

legge e multare non solo gli abusivi, ma anche i<br />

clienti. Queste sono solo alcune delle tematiche che<br />

stiamo affrontando per rilanciare il centro storico;<br />

ma stiamo affrontando numerosi altri problemi come<br />

l’O.S.P, l’occupazione di suolo pubblico, l’AMA, i<br />

posteggiatori abusivi, le licenze ecc.<br />

La sua denuncia sul caro affitti nella zona del<br />

Tridente ha avuto un notevole riscontro sulla<br />

cronaca di Roma di importanti quotidiani<br />

nazionali. Tanti contratti sono in scadenza,<br />

esiste realmente il rischio di far sparire le attività<br />

storiche del cuore della Città?<br />

Si, il rischio è reale. Gli affitti nel giro di pochi anni<br />

sono aumentati in maniera spropositata. Solo per<br />

fare due esempi a piazza San Lorenzo un negozio di<br />

circa 100 mq è stato affittato per una cifra superiore<br />

ai 30.000 euro al mese, mentre i negozianti di via<br />

del Corso si sono visti chiedere tre volte l’affitto<br />

precedente. Questo inevitabilmente comporterà uno<br />

stravolgimento della geografia dei negozi nell’area<br />

del Tridente. Inoltre questa situazione aumenterà<br />

sicuramente problemi come il riciclo di denaro sporco.<br />

Per far fronte a questo aumento ingiustificato degli<br />

affitti, molte attività si sono viste costrette a licenziare<br />

personale pur di andare avanti.<br />

La vostra associazione si è battuta per scongiurare<br />

la chiusura dell’ospedale San Giacomo. I fatti<br />

sono da tutti conosciuti, come è andata a finire?<br />

Le conseguenze della chiusura dell’ospedale sono<br />

sotto gli occhi di tutti: sono enormemente cresciuti<br />

i problemi degli altri pronto soccorso romani<br />

(capienza, ritardi nell’assistenza e disagi vari). Noi<br />

avevamo predetto questa situazione sin dal 2004, ma<br />

nessuno degli amministratori locali ci ha creduto. Il<br />

nuovo ambulatorio di via Antonio Canova è un totale<br />

fallimento e un ulteriore sperpero di denaro pubblico<br />

come dimostra il fatto che non possono essere


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

• Associazioni del Centro Storico •<br />

rilasciati certificati INAIL e nemmeno applicati dei<br />

semplici punti di sutura. Tutto ciò ha portato solo<br />

ad un aumento di lavoro negli ospedali limitrofi: il<br />

Fatebenefratelli, il Santo Spirito e il San Giovanni.<br />

Per quello che riguarda le analisi compiute nel nuovo<br />

poliambulatorio, sono scese di oltre il 70% a causa<br />

della sfiducia dei cittadini. La chiusura dell’ospedale<br />

ha creato un vero e proprio vuoto nella situazione,<br />

già di per se precaria, della sanità romana a causa<br />

dell’elevato afflusso di persone nel centro storico<br />

ogni giorno. La nostra associazione si è fatta carico<br />

di questo problema in prima persona finanziando il<br />

progetto della Croce Rossa “La Cri in bici”. Questo<br />

progetto, per ora ancora sperimentale nonostante<br />

il grande successo, prevede l’utilizzo di personale<br />

della Croce Rossa a bordo di biciclette dotate di<br />

defibrillatori per le emergenze nell’area del Tridente<br />

e a Villa Borghese. Per ora il servizio è attivo solo<br />

nei fine settimana, ma se continua così pensiamo<br />

di estenderlo per tutto l’anno, sperando di trovare<br />

un accordo con le amministrazioni competenti. Per<br />

quanto riguarda l’ospedale San Giacomo stiamo<br />

lavorando con il presidente del comitato “Salviamo il<br />

San Giacomo”, la contessa Salviati, e indirettamente<br />

con la Regione Lazio, per la riapertura quanto meno<br />

del pronto soccorso, indispensabile per l’intera città.<br />

<strong>VIC</strong> | 17


18 | <strong>VIC</strong> • PIGALLE •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Ave Cesari<br />

È stato da poco aperto il<br />

nuovo showroom Cesari di via<br />

Nemorense 39. Alla festa per<br />

l’inaugurazione i tre padroni di<br />

casa, Stefania, Alessandro e<br />

Pier Luigi Cesari, hanno accolto<br />

numerosi ospiti del jet set romano.<br />

Tra le mostre di tessuti preziosi e<br />

i raffinati complementi d’arredo<br />

del negozio si sono visti Livia<br />

Azzariti, la storica della moda<br />

Mara Parmegiani Alfonsi, il<br />

professor Roly Kornblit, Adriana<br />

Russo, la press agent Benedetta<br />

Lucherini, le attrici Lucrezia<br />

Lante della Rovere, Lorenza<br />

Indovina e Cecilia Dazzi, la<br />

produttrice Federica Lucisano<br />

con l’agente Gioia Levi, il manager<br />

Paolo Townshend con la<br />

moglie Marcella.<br />

Evento clou della<br />

serata la divertente<br />

riffa che ha messo<br />

in palio delle vivaci<br />

shopping bag in<br />

ecopelle firmate<br />

Cesari. Intanto continuava la sfilata di vip: gli architetti Clemente Busiri<br />

Vici, Fabio Strina, Anna Laura Angeletti, Carlo Berarducci,<br />

Flaminia Capinera e Maria Passarelli, interessati ai prodotti<br />

della casa; ma anche volti noti ed amici dei Cesari: Renzo Arbore,<br />

Piero Chiambretti, Francesca Nasalli Rocca, Sylvia Carrassi<br />

del Villar, Paola Amoruso-Manzari, il principe Guglielmo<br />

Giovanelli, Christiane Merciega le imprenditrici Simona Agnes,<br />

Elena Bruno, Silvia De Angelis e Lucilla Bollati.


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Serata in doppiopetto<br />

• PIGALLE •<br />

L’elegante abito maschile è stato oggetto<br />

di una raffinata serata organizzata<br />

all’Atelier Ilario in via Fabio Massimo 69.<br />

Il maestro del taglio ha ospitato nel suo<br />

regno una nutrita schiera di ospiti, amanti<br />

dell’eleganza. Accolti dalle belle ragazze del<br />

Golf Forense, e deliziati dalle ricercatezze<br />

gastronomiche dello chef Marco Coppola<br />

del ristorante “Piero e Francesco”, sono<br />

arrivati per l’occasione:<br />

il pilone della nazionale di rugby Andrea Lo<br />

Cicero, Antonio Melidoni, Emilio Conte,<br />

Nicola Colavita, Antonio Conte, Paolo<br />

Cecinelli, Cinzia Malvini e Andrea<br />

Pesciarelli. A testimoniare una<br />

serata caratterizzata dal lusso,<br />

erano presenti le telecamere<br />

dell’emittente High Life TV, ed<br />

in strada, di fronte all’atelier, è<br />

rimasta parcheggiata per tutto il<br />

tempo una splendida limousine<br />

Maybach-Mercedes.<br />

<strong>VIC</strong> | 19


20 | <strong>VIC</strong> • PIGALLE •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Mito e astrologia<br />

Livia e Gianni<br />

Magrone, gli avvocati Vicenzo Dispinzeri<br />

e Nicola Colavita ed Elisabetta Viaggi.<br />

La mostra, presentata con suggestioni<br />

L’Antica Biblioteca Valle ha ospitato la mostra “Le 12 Fatiche di Ercole e il Sentiero<br />

dello Zodiaco. La Quarta Fatica: l’Intuito e il Segno del Cancro” con esposizione<br />

delle opere dell’artista argentina Julieta Ferrero.<br />

All’inaugurazione di fine giugno erano<br />

presenti volti noti della cultura e dello<br />

spettacolo, tra i quali<br />

Alberto e Birgit Michelini,<br />

il consigliere del Municipio<br />

II Giuseppe Gerace,<br />

musicali e disquisizioni<br />

astrologiche, è stata organizzata da<br />

Bianca Alfonsi e Alessia Montani<br />

della Galleria Via Metastasio 15 e<br />

da Umberto Ciauri e Floriana<br />

Pisacane.


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Montresor Live Show<br />

• PIGALLE •<br />

Uno straordinario evento ha unito enogastronomia, moda tv e mondo<br />

dello spettacolo sul roof garden del Boscolo Exedra: l’azienda<br />

Montresor di Verona, specializzata nell’enogastronomia di lusso, ha<br />

organizzato una giornata speciale in cui nove tra gli chef più titolati<br />

d’Europa si sono sfidati nell’arte culinaria, assistiti da bellissime donne<br />

e di fronte a ben 3600 ospiti. Le armi della contesa: i migliori prodotti<br />

alimentari e i grandi vini italiani e francesi. Massimo Bottura, chef<br />

del ristorante “La Francescana” di Modena, con Matilde Brandi ha<br />

preparato dei tortelli al mignolo su crema di parmigiano; Lucio Pompili<br />

chef del ristorante “Il Symposium” di Cartoceto a Pesaro, con Alessandra<br />

Pierelli ha allestito una composizione di pane,<br />

“Lorenzo” a Forte dei Marmi, con<br />

Silvia Squizzato ha cucinato una viola<br />

gambero scottato in fondue di verdure<br />

profumate al vermouth dry; Michele<br />

Frandolic del ristorante “Azzurra” di<br />

Riccione ha presentato una “valigia<br />

di mare”; Gianni D’Amato de “Il<br />

Rigoletto” di Reggio Emilia, ha cucinato<br />

il “piccione melabananafragola”; Santi<br />

Capitani del ristorante “Santi” di Giglio<br />

Castello a Grossego ha concorso con<br />

un’insalatina primavera con uova di<br />

seppia; Ciccio Sultano del ristorante<br />

“Il Duomo” di Ragusa, ha preparato<br />

un cannolo di ricotta; Alessandro<br />

Circiello, chef resident del Boscolo Exedra<br />

e noto per la partecipazione a “Mattina in<br />

Famiglia” di Raidue, con Cecilia Capriotti<br />

ha presentato orzo rapa rossa e taleggio. Ad assistere alla<br />

gara tra i fornelli una lunga lista di personaggi celebri: Paolo e Giorgio Montresor,<br />

“padroni di casa”, Fabio Testi, Idris, Stefano Masciarelli, Andrea Roncato, Andrea<br />

Perone, Fanny Cadeo, Tiberio Timperi, Alessio Di Clemente con la moglie Ylenia<br />

Politano, Ingrid Muccitelli, Chiara Giallonardo, Metis Di Meo, Solange, Denny<br />

Mendez, Sabrina Ghio, Manlio Dovì, Laura Squizzato, Larissa Volpentesta,<br />

Paola Cambiaghi, Lamberto Sposini, Dario Laruffa, Giuliano Giubilei e Roberta<br />

Beta. Ospiti “interessati: Elisa Isoardi e Dora Moroni de “La Prova del Cuoco”, e<br />

Fede&Tinto, i conduttori di “Decanter” trasmissione di Radiodue.<br />

<strong>VIC</strong> | 21<br />

salame e prodotti selvatici; Isidoro Consolini<br />

del ristorante “Al Caval” di Torri del Benaco a<br />

Verona, con Ela Weber ha cucinato risotto con<br />

la tinca; Romano Tamani de “L’Ambasciata” di<br />

Quistello a Mantova, con Lorena Bianchetti ha<br />

preparato una faraona del Vicariato di Quistello<br />

con uva, arance, mostarda e melograno;<br />

Gioacchino Pontrelli del ristorante


22 | <strong>VIC</strong> • PIGALLE •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Miss Mondo Cercasi<br />

Quando dico no è no!<br />

Il noto ristorante romano<br />

“Alla corte del Principe” ha<br />

ospitato la serata celebrativa<br />

per Alice Taticchi, neoeletta<br />

Miss Mondo Italia in quel di<br />

Gallipoli. Il titolo assegnato<br />

alla bella diciannovenne<br />

di Perugia, un metro e<br />

ottantaquattro cm, già vincitrice due<br />

anni fa del titolo di “Più bella del Mondo”, le<br />

da diritto a concorrere per la corona di Miss<br />

Mondo, in palio a dicembre a Johannesburg in<br />

Sudafrica. La giovane modella ha festeggiato<br />

con pochi intimi e una cena a base di pesce,<br />

cui hanno partecipato anche Flavia Vento,<br />

Renato Balestra, lo stilista che ha fatto sfilare<br />

Alice durante la kermesse di Alta Roma a luglio,<br />

e Daniele Di Lorenzo, presidente della LDM<br />

comunicazione e produttore di High Life Tv, il<br />

canale di Sky che trasmetterà il concorso.<br />

L’esclusivo locale MòMò Republic ha ospitato la proiezione<br />

“mondana” del cortometraggio “Quando dico no è no”. Il film,<br />

di Massimo Tortorella e Christian Marazziti, che lo ha anche<br />

interpretato e diretto insieme a Francesco D’Ignazio, è una<br />

commedia degli equivoci che ruota intorno a due Ferrari Testarossa<br />

contese dai protagonisti della storia: personaggi interpretati da<br />

un cast di tutto rispetto che annovera Alessandro Haber, Camilla Ferranti, Fabrizio<br />

Nardi (Pablo), Nico Di Renzo (Pedro) e Letizia Filippi. Nel locale, le più ammirate<br />

sono state proprio le Ferrari, esposte nel parco come due opere d’arte. A lustrarsi gli<br />

occhi, e godersi la cena di gala preparata dallo chef Sergio Murroni, c’erano anche<br />

Matteo Branciamore, Alessandro D’Alatri, Luciana Moccia (moglie dell’indimenticato Pipolo e<br />

madre dello scrittore Federico Moccia), il regista Luigi Parisi, Nicola Canonico, Floriana Secondi,<br />

Francesco Arca, Alessandro Tersigli del Grande Fratello, Giada De Blank, Marco Senise, Gigi<br />

Miseferi, Giacomo Battaglia, Sara Zanier e Fabio Barone, presidente dell’Associazione Clienti<br />

Ferrari Italia Owner’s Club. Ad allietare la serata, la musica dal vivo di Manuela<br />

Zanier & Band.


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Riflettori su Ostia<br />

• PIGALLE •<br />

<strong>VIC</strong> | 23<br />

Il porto di Roma ha ospitato la prima<br />

edizione del Festival Internazionale del<br />

Cinema di Ostia – OstiaFilmFest. La<br />

rassegna, ideata da Francesco Cinquemani<br />

e Luca Lianza per promuovere pellicole<br />

italiane ed internazionali, e per dare una<br />

degna vetrina a giovani film maker, è stata<br />

ospitata dal multisala Cineland. Durante il<br />

festival si sono susseguite le proiezioni di<br />

14 film, tra cui le anteprime di “Mathilde”<br />

e “Jonas Brother”, 9 documentari, 3<br />

cortometraggi d’autore e 12 di animazione<br />

3D; e la miniserie “Generation Kill”, in<br />

collaborazione con il canale digitale<br />

Steel. Nei 5 giorni di festival si sono svolti<br />

anche eventi a margine, come la mostra<br />

“Orme” che ha ospitato opere di 19 artisti, ed altri localizzati in diversi punti di Ostia: il Village, con<br />

il ristorante curato dallo chef Massimo Canzian, e la storica nave Meteor, appartenuta ad Hitler e<br />

recentemente restaurata. Il festival ha assegnato anche dei premi, creati dall’artista Gloria Pastore<br />

e decisi dal comitato composto da Francesco Cinquemani, Valerio Caprara, Alberto Crespi e Luigi Sardiello.<br />

Antonio Catania è stato premiato come migliore attore, Valeria Solarino migliore attrice, Daniele Vicari miglior regista,<br />

Raoul Bova e Chiara Giordano per la miglior produzione della Sanmarco Film. Riconoscimenti alla carriera per Umberto<br />

Lenzi, maestro dei film di genere anni ’70 e ’80, Alessandro Haber<br />

e Mario Monicelli (premio ritirato da<br />

Ottavia Monicelli e Giovanni Veronesi.<br />

Numerosi attori e professionisti del mondo<br />

dello spettacolo hanno calcato le scene<br />

del festival, durante la settimana: Henry<br />

Garrett e Jakob Von Nichel (protagonisti<br />

di Visions), Luciano Sovena, Stefano<br />

Dionisi, Luigi Cecinelli, Nico<br />

Cirasola, Tonino Zangardi,<br />

Orso Maria Guerini, Enrico<br />

Muti, Rosaria Russo,<br />

Diego Ronsisvalle, Paolo<br />

Stella, Loredana Cannata, Costanza<br />

Quatriglio, Simonetta Solder, Luca<br />

Angeletti, Alessandro Valori, Davide<br />

Lombardi, Chiara Conti, Ignazio Oliva,<br />

Marcello Mazzarella, Mario Consiglio,<br />

Cristiano Cesolari, Elisa Alessandro e<br />

Gherardo Pagliei.


24 | <strong>VIC</strong> • PIGALLE •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Premio Luchetta al<br />

giornalismo di inchiesta<br />

Nella sede di rappresentanza della Regione Friuli Venezia<br />

Giulia a piazza Colonna si è tenuta la premiazione dell’edizione<br />

2009 del Premio Giornalistico Marco Luchetta. Il<br />

riconoscimento è stato ideato nel 2004 e da allora assegnato<br />

ogni anno dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo<br />

Hrovatin. L’istituzione è intitolata a quattro inviati triestini<br />

della Rai, deceduti durante lo svolgimento del loro lavoro in<br />

zone di guerra. Le diverse sezioni del premio sono a loro<br />

dedicate. Per la sezione tv il riconoscimento è andato a<br />

Nico Piro per il reportage “Un calcio alla fame”, girato in<br />

Sierra Leone e trasmesso da Rai Tg3 “Agenda nel mondo”.<br />

Il premio della sezione quotidiani e periodici è andato ad<br />

Attilio Bolzoni de La Repubblica, per il servizio “I bambini<br />

fantasma di Lampedusa”, sui minorenni clandestini sbarcati<br />

sulle coste italiane. Catherine Philp, giornalista di The<br />

Times, ha ricevuto il premio Dario D’Angelo per la stampa<br />

europea, grazie alla serie di corrispondenze “La scuola<br />

è vittima di Mugabe” scritte in segreto dallo Zimbabwe. Il<br />

Premio Alessandro Ota per le migliori immagini televisive è<br />

andato a Gaetano Nicois, per il reportage “Vita a Scampia”,<br />

trasmesso da Rete4 “Password, il mondo in casa”. Jerome<br />

Delay, dell’agenzia AP, ha vinto il Premio Miran Hrovatin per la<br />

migliore immagine fotografica: una foto che ritrae un gruppo di<br />

bambini orfani del Congo. Un premio speciale, assegnato “per<br />

avere educato generazioni di italiani alla scienza strappandola<br />

allo ‘scienziese’,inventando un metodo e un linguaggio<br />

divulgativo che hanno fatto la storia della televisione”, è stato<br />

consegnato a Piero Angela, presente alla cerimonia, che ha preso il premio dalle mani del presidente della Rai Paolo<br />

Garimberti. Hanno presentato i premi e letto le motivazioni, il presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Renzo<br />

Tondo. e il presidente della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, Enzo Angiolini.


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Il Giappone sul Tevere<br />

• PIGALLE •<br />

Alla serata erano presenti gli attori, il regista Hiroshi Nishitani, l’ambasciatore<br />

del Giappone, Hiroyasu Ando, il presidente della Commissione Cultura del<br />

Comune di Roma, Federico Mollicone, il direttore artistico de l’Isola del<br />

Cinema, Giorgio Ginori, il direttore della sede romana della Fuji Television,<br />

Michiko Fujii, e il regista Giovanni Veronesi.<br />

<strong>VIC</strong> | 25<br />

Le isole del Giappone e l’isola Tiberina si sono<br />

unite in un simbolico abbraccio per l’anteprima<br />

mondiale di “Amalfi”. Il film, una produzione<br />

cinematografica giapponese che celebra i 50 anni<br />

della Fuji Television, è stato girato nella cittadina<br />

costiera campana, e poi a Ravello, Positano e a<br />

Roma, con scene a Castel Sant’Angelo, Piazza<br />

di Spagna e Cinecittà. Protagonisti sono le<br />

star nipponiche Yuji Oda e Yuki Amami, e il<br />

nostro Rocco Papaleo, attorniato da altri attori<br />

italiani (Andrea Gherpelli, Ugo De Cesare e<br />

Alice Palazzi). La valenza del film, scritto da<br />

Yuichi Shinpo, è testimoniata dal direttore della<br />

fotografia Hideo Yamamoto, che firmò il Leone<br />

d’Oro del ’93 “Hanabi”, e dal direttore della<br />

scenografia Youhei Taneda, collaboratore di<br />

Tarantino per “Kill Bill”. L’anteprima ha chiuso<br />

la rassegna “Japanitaly” che l’Isola del<br />

Cinema ha dedicato quest’anno al cinema<br />

del sol levante, promossa dall’Ambasciata del<br />

Giappone, dall’Istituto Giapponese di Cultura,<br />

da Romics (Festival del Fumetto) e da Fuji<br />

Television.


26 | <strong>VIC</strong> • PIGALLE •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

L’isola della cultura<br />

Anche questa estate l’Isola Tiberina ha ospitato una delle<br />

manifestazioni più interessanti della bella stagione. L’Isola<br />

del Cinema, giunta alla XV edizione si è confermato un<br />

appuntamento che unisce arte, musica, letteratura e<br />

naturalmente cinema; attori,<br />

registi, politici, artisti e<br />

gente comune, hanno<br />

trovato sulle sponde del<br />

Tevere il consueto approdo<br />

tranquillo e suggestivo. La<br />

manifestazione organizzata dal direttore artistico<br />

Giorgio Ginori ha dato spazio principalmente alla cinematografia italiana: incontri<br />

d’autore, anteprime cinematografiche e annunci di progetti fututri hanno visto come protagonisti<br />

molti registi nostrani, come Giovanni Veronesi, Giuseppe Piccioni, Fausto Brizzi, Davide<br />

Ferrario, Giulio Manfredonia, Nico Cirasola, Cesare Lanza, Dario Argento e Marco<br />

Bellocchio. La ribalta della sezione “Cantiere Italia” ha offerto visibilità anche al cinema italiano<br />

“minore”, quello dei cortometraggi, delle piccole produzioni e dei registi esordienti. Il respiro<br />

internazionale dela manifestazione si è avvertito nelle tante serate dedicate alle cinematografie<br />

estere (Australia, Messico, Francia, Giappone, Giordania, Israele, Polonia, Sudafrica,<br />

Spagna ed Etiopia), happening spesso impreziositi dalla presenza di artisti, delegazioni e<br />

ambasciatori dei diversi paesi (nelle foto in questa pagina si<br />

notano il premier giapponese Taro Aso con il<br />

sindaco Alemanno, e un gruppo folcloristico<br />

m e s s i c a n o ) .<br />

Suggestiva anche la serata “Il<br />

cinema sulla Luna”, organizzata<br />

per festeggiare il quarantennale<br />

dell’Apollo 11. Tra le pellicole<br />

scelte per l’occasione anche<br />

un vero pezzo di archeologia<br />

cinematografica: “Viaggio sulla<br />

Luna” di George Meliés del 1902.<br />

Quasi a fine rassegna, si è vissuto<br />

un momento di forte impegno<br />

civile, quando Ascanio<br />

Celestini, in un’affollata Sala Fellini,<br />

ha recitato una serie di “Letture sul<br />

Rwanda”: arte attoriale e letteratura<br />

al servizio della memoria, per non<br />

dimenticare il genocidio di cui ha<br />

sofferto il paese africano quindici anni<br />

fa. Nelle foto che illustrano questo<br />

articolo si possono riconoscere i<br />

tanti vip passati in rassegna sull’isola:<br />

Benedicta Boccoli con Claudio


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

• PIGALLE •<br />

Botosso, Carla Magda Capitanio,<br />

Massimo Bonetti e Gianni Leacche;<br />

Fausto Brizzi, Marco Bellocchio<br />

con Filippo Timi, il cast di “Amalfi” con<br />

l’ambasciatore giapponese Ando,<br />

Luigi Muccino con Antonella<br />

Capuccio e Marcello Di Mare,<br />

Massimo Carlotto, Nico Cirasola<br />

con Giorgio Ginori, Rocco<br />

Papaleo con Giovanni Veronesi,<br />

Valeria Solarino, e Terence Hill<br />

con il gruppo “I<br />

Controtempo”.<br />

<strong>VIC</strong> | 27


28 | <strong>VIC</strong> • PIGALLE •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Hair boat<br />

Dal porto di Fiumicino è partito a inizio estate uno<br />

yacht molto particolare. Il naviglio ha percorso<br />

il Mar Tirreno per tutta la stagione per portare ai<br />

vip impegnati nelle vacanze l’irrinunciabile servizio<br />

di Hair Styling. Come abbandonare infatti attrici<br />

e showgirl in sperduti porticcioli e spiagge del<br />

Mediterraneo, senza la necessaria messa in piega<br />

dell’ultimo momento? L’idea di mettere in mare un<br />

bastimento carico carico di… professionisti delle<br />

capigliature è venuta al look maker Michele<br />

Spanò, che dopo il varo dalla darsena di<br />

Fiumicino ha “inseguito” le sue clienti da<br />

Capri a Ischia, e fino alle Isole Pontine.<br />

Nelle foto in questa<br />

pagina sono ritratte<br />

le modelle presenti al<br />

lancio dell’iniziativa, lo<br />

staff messo all’opera<br />

da Spanò e i primi<br />

volti noti che si sono<br />

prestati alle sedute di<br />

messa in piega fra le<br />

onde: la prorompente<br />

Carmen Di Pietro<br />

e l’affascinante<br />

Loredana Cannata.


Il sabato del Piper<br />

riparte il 26 settembre<br />

venerdì 18 settembre | Gazebo + party anni ‘80<br />

giovedì 12 novembre | White Lies


30 | <strong>VIC</strong> • VIPPANDO •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

VIPPANDO<br />

a cura di Moreno Amantini<br />

Anche l’estate 2009 sta ormai volgendo<br />

al termine e come di consueto la vita<br />

“vipposa” dei nostri amici Vip riparte<br />

alla grande con l’inizio di una nuova e<br />

travolgente stagione televisiva. È stata<br />

un’estate decisamente all’insegna del<br />

Gossip dove, come ogni anno, a farla<br />

da padrona è stata la Costa Smeralda<br />

che ha ospitato numerosi personaggi<br />

di spettacolo. Lo scettro della coppia<br />

più frizzante e decisamente più glam<br />

se lo aggiudicano Fabrizio Corona e<br />

la bellissima Belen Rodriguez che in<br />

questa calda estate 2009 non hanno<br />

perso occasione per fare notizia. C’è<br />

chi aveva definito il loro un amore<br />

passeggero e da copertina ma, stando<br />

ai fatti, il legame tra i due continua ad<br />

essere vivo e forte anche al di fuori dei<br />

settimanali di cronaca rosa! In Costa<br />

Smeralda sono approdati anche altri<br />

personaggi di spettacolo come Matteo<br />

Guerra, ex fiamma di Manuela Arcuri<br />

e ad oggi, a detta di alcuni rotocalchi<br />

mondani, nuovo boyfriend della<br />

prosperosa Sara Varone; ancora:<br />

Sara Tommasi, la bella Elenoire<br />

Casalegno, prossima concorrente de<br />

“La Tribù – Missione India“, il nuovo<br />

reality show condotto da Paola<br />

Perego e tanti altri ancora. Insomma<br />

tutti belli, abbronzati e, tra un flirt e<br />

l’altro, pronti a scatenarsi nelle migliori<br />

discoteche della Costa Smeralda!<br />

Sempre in Sardegna ha trascorso le<br />

sue vacanze lady Briatore, al secolo<br />

Elisabetta Gregoraci, che sembra<br />

aver aiutato il suo Flavio nella gestione<br />

del Billionaire, il celebre locale<br />

“smeraldino”. Presente anche Simona<br />

Ventura, con prole al seguito, pronta<br />

ormai a ripartire con i suoi innumerevoli<br />

appuntamenti televisivi!<br />

Lasciamo la Costa Smeralda per<br />

tuffarci in Sicilia da dove arriva una<br />

notizia a dir poco sensazionale:<br />

Raffaello Tonon è stato nominato<br />

dal sindaco di Campobello di<br />

Mazara, Ciro Caravà, assessore alla<br />

comunicazione, trasparenza, legalità<br />

e grandi eventi. I nostri migliori auguri<br />

al caro Tonon per questa sua nuova<br />

avventura!<br />

Tra “gossip estivi” e “buone novelle”<br />

la domanda in quel di settembre è la<br />

seguente: sarà una stagione televisiva<br />

ricca e innovativa o i palinsesti ci<br />

riproporranno sempre gli stessi<br />

appuntamenti ormai consolidati<br />

nel tempo? L’avvento del digitale<br />

apporterà qualche modifica? Stando<br />

agli ultimi aggiornamenti “gossippari”<br />

e d’intrattenimento, sembrerebbe che<br />

le reti Mediaset abbiano puntato<br />

su Barbara D’Urso, da poco eletta<br />

come la nuova regina della Domenica<br />

di Canale 5. Al suo posto a Mattino<br />

Cinque, insieme al giornalista<br />

Claudio Brachino, la bella Federica<br />

Panicucci. Speriamo che per la bella<br />

e brava Federica gli ascolti siano più<br />

felici rispetto a Cupido, sua ultima<br />

fatica televisiva non di grandissimo<br />

successo! Rumori, diatribe e piccoli<br />

disagi sulle reti Rai. Il posto di<br />

Francesca Senette alla conduzione<br />

del pomeriggio di Raidue è stato<br />

affidato, dal nuovo direttore di rete<br />

Massimo Lioffredi, alla sorridente<br />

Lorena Bianchetti! Sarà stata una<br />

scelta azzeccata? Ai posteri l’ardua<br />

sentenza! E Sky? A parte il ritorno<br />

di Mike Buongiorno che cosa ci<br />

riserveranno le reti satellitari? Non ci<br />

rimane che aspettare, e nel frattempo<br />

vi ricordo il consueto appuntamento<br />

con www.vippando.it… il mondo dei<br />

Vip a portata di mouse! Fate i bravi<br />

e… occhio al Vip!


32 | <strong>VIC</strong><br />

Caravaggio - Madonna dei Palafrenieri<br />

• ARTE E CULTURA •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Caravaggio e Bacon<br />

L’annuale “grande mostra” della Galleria Borghese, mette a confronto il genio<br />

seicentesco con l’estetica del pittore irlandese scomparso diciassette anni fa.<br />

di Federico Giannini<br />

Per il ciclo “Dieci grandi mostre” la Galleria Borghese<br />

torna ad ospitare capolavori assoluti della storia dell’arte,<br />

nella cornice, già ricchissima, della sua collezione.<br />

L’occasione sono due ricorrenze che accomunano due<br />

pittori inovativi per il loro tempo: Caravaggio, celebrato<br />

nel IV centenario dell asua morte, e Francis Bacon,<br />

artista espressionista contemporaneo, del quale ricorre<br />

un secolo dalla nascita. Le opere riunite nella galleria<br />

assommano a trenta dipinti, venti di Bacon, dieci di<br />

Michelangelo Merisi. Le tele dell’irlandese sono frutto di<br />

un prestito proveniente dalla grande mostra monografica<br />

organizzata recentemente dalla Tate Gallery di Londra,<br />

dal museo del Prado e dal Metropolitan Museum. Delle


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 • ARTE E CULTURA •<br />

<strong>VIC</strong> | 33<br />

dieci opere di Caravaggio, sei non hanno fatto molta<br />

strada: “Fanciullo con canestro di frutta“, “Bacchino<br />

malato“, “Madonna dei Palafrenieri“, “Davide con la testa<br />

di Golia“, “San Gerolamo scrivente” e “San Giovanni<br />

Battista” fanno iunfatti parte del patrimonio della Galleria;<br />

le altre opere sono frutto di prestiti: “Negazione di Pietro”<br />

dal Metropolitan di New York, “Caduta di Saulo” da Santa<br />

Maria del Popolo a Roma, “Martirio di Sant’Orsola” da<br />

Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli e “Ritratto di Antonio<br />

Martelli, Cavaliere di Malta” da Palazzo Pitti a Firenze. I<br />

curatori, Anna Coliva, direttrice della Galleria Borghese,<br />

Claudio Strinati, soprintendente per il Polo Museale di<br />

Roma e Michael Peppiatt, biografo e amico di Francis<br />

Bacon, non hanno cercato debiti di Bacon Verso<br />

Caravaggio; piuttosto hanno cercato di evidenziare<br />

quanto le biografie tormentate e i comportamenti fuori<br />

dagli schemi morali dei loro contemporanei, abbiano<br />

influito sulla produzione dei due artisti, ugualmente<br />

interessati principalmente all’incarnazione delle passioni<br />

nella rappresentazione della figura umana. È importante<br />

sottolineare che l’accesso alla mostra e alla Galleria<br />

avviene solo dopo prenotazione telefonica.<br />

In alto: Caravaggio, Negoziazione di Pietro<br />

A fianco: Francis Bacon, Portrait of Isabel Rawsthorne, 1966<br />

Caravaggio-Bacon<br />

Galleria Borghese<br />

Piazzale Scipione Borghese 5 (Villa Brorghese)<br />

Dal 2 ottobre al 24 gennaio<br />

Orari: mar-dom 9-19<br />

Ingresso: 11,50 euro<br />

Prenotazione obbligatoria: 06 32810<br />

Per informazioni: www.mondomostre.it


34<br />

| <strong>VIC</strong> <strong>VIC</strong><br />

• ARTE E CULTURA • Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

I colori dell’antichità<br />

Le Scuderie del Quirinale ospitano dal 24 settembre una grande mostra<br />

dedicata alla pittura antico romana: immagini di una straordinaria perizia<br />

tecnica che dipingono un mondo vivace e molto colorato.<br />

“Roma. La pittura di un Impero” è sicuramente uno degli<br />

eventi artistici più interessanti degli ultimi anni. Nelle sale<br />

delle Scuderie del Quirinale i curatori Eugenio La Rocca,<br />

Serena Ensoli, Stefano Tortorella e Massimiliano Papini<br />

hanno riunito affreschi, ritratti, decorazioni e fregi provenienti<br />

da siti e musei di tutto il mondo. L’allestimento, curato<br />

da Luca Ronconi e Margherita Palli rivela al visitatore<br />

la sorprendente ricchezza di colori che caratterizzava gli<br />

ambienti in cui vivevano i nostri antenati. Lungi dal preferire<br />

l’algido biancore delle statue e dei monumenti che<br />

siamo abituati ad immaginare, gli antichi romani rivestivano<br />

di colori vivi ogni manufatto artistico che creavano.<br />

Questa mostra mette in luce l’importanza della pittura<br />

per gli antichi, che davano priorità a quest’arte rispetto<br />

alla scultura. A quadri e affreschi i romani affidavano<br />

la rievocazione di miti e dei, la ricostruzione di ambienti<br />

quotidiani, pubblici e privati, ma anche, fatto meno noto,<br />

la memoria di eventi storici. Dei ritratti in mostra colpisce<br />

il realismo delle fisionomie e la “ordinarietà” dei soggetti:<br />

matrone, fanciulle, giovani ed anziani in atteggiamenti<br />

“normali”, lontani da ogni intento epico o trionfalistico;<br />

opere commissionate per un utilizzo familiare e non certo<br />

pensate per durare millenni. Oltre ai soggetti “realisti”<br />

la galleria in esposizione si avvale di figure di dei, ninfe,<br />

allegorie di elementi naturali come venti e fiumi. In totale<br />

sono in mostra cento opere che coprono il periodo più<br />

fulgido dell’Impero: da Domiziano a Marco Aurelio; opere<br />

in prestito dai musei più prestigiosi, come il Louvre<br />

e il British, capolavori che hanno viaggiato fino a Roma<br />

dalla Germania dalla Scozia e dalla Svizzera, o più brevemente<br />

dalle collezioni Vaticana e del Museo Nazionale<br />

Romano; e da Pompei, naturalmente. (GG)


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 • ARTE E CULTURA •<br />

<strong>VIC</strong> | 35<br />

Pagina accanto: Ritratto femminile,<br />

tempera su tavola 110-130 d.C.<br />

Edimburgo, National Museums Scotland<br />

In questa pagina:<br />

Le tre Grazie<br />

affresco del IV secolo<br />

Napoli, Museo Archeologico Nazionale<br />

In basso:<br />

Scena misterica (cd. Nozze Aldobrandine)<br />

affresco d’età augustea<br />

Roma, Musei Vaticani<br />

Scuderie del Quirinale<br />

Via XXIV Maggio, 16 (Quirinale)<br />

Dal 24 settembre al 17 gennaio<br />

Orari: mar-domenica 10-20; ven-sab 10-22.30<br />

Ingresso: intero 10 euro; ridotto 7.50 euro<br />

Per informazioni: 0639967500;<br />

www.scuderiequirinale.it


36 | <strong>VIC</strong><br />

• CIVIS ROMANUS SUM •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Storia e storie di professionisti, appassionati, attori ed esperti vari che operano nell’ambiente delle rievocazioni del mondo romano.<br />

Mestieri dell’antica Roma:<br />

Il “Medicus”<br />

Chi svolgeva la professione medica nei tempi antichi? Che strumenti e quali<br />

conoscenze avevano a disposizione i romani? Che rango aveva un medico<br />

nella società? A queste domande risponde Mauro Tomassi, appassionato<br />

esperto di medicina antica che per diletto, e per esporle durante le rievocazioni<br />

storiche, ha riprodotto cassette e strumenti dei dottori e “infermieri” romani che<br />

seguivano le legioni. Tra archeologia e mito rileggiamo la storia degli antichi<br />

“medici in prima linea”.<br />

Continuiamo il nostro excursus tra le professioni e i<br />

personaggi dell’antichità classica, accompagnati da<br />

esperti appassionati, impegnati oggi a far rivivere quei<br />

tempi. Ci è di nuovo d’aiuto la Legio XXX Ulpia Traiana<br />

Victix (www.legioxxx.com) che organizza rievocazioni<br />

storicamente ineccepibili della quotidianità di duemila<br />

anni fa. Dopo il primo incontro con il centurione Iunius (il<br />

pdf dell’intervista pubblicata a giugno è disponibile sul sito<br />

www.viconweb.com) abbiamo intervistato il “medicus”,<br />

medico della legione, al secolo Mauro Tomassi, ex<br />

appartenente alle Forze Armate, in aviazione. Tribuno<br />

della Legio XXX, Tomassi occasionalmente impersona<br />

anche un medico dell’esercito, visto che, per pura<br />

passione, ha pensato bene di riprodurre con cura gli<br />

antichi strumenti dei medici romani, dopo aver studiato i<br />

reperti archeologici.<br />

Che cosa aveva a disposizione un medico a<br />

quell’epoca?<br />

Una serie di strumenti chirurgici: dalle leve ortopediche ai<br />

cateteri maschili, da strani strumenti per estrarre le frecce<br />

a diversi tipi di pinze per tessuti e svariate operazioni,<br />

anche al cervello; dalle seghe per amputazioni ai bisturi;<br />

dalle ventose per salassi, alle spatole per omogeneizzare<br />

i composti. Documentandomi con i ritrovamenti<br />

archeologici ho riprodotto fedelmente tutti gli strumenti<br />

chirurgici di un medico del II secolo. Ho ricostruito ad


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 • CIVIS ROMANUS SUM •<br />

<strong>VIC</strong> | 37<br />

Testo e foto di Giuliano Giulianini<br />

esempio una “capsa” (vedi foto), una tipica cassetta da<br />

medico riportata alla luce durante uno scavo. Dentro<br />

c’erano delle strisce di lino, che fanno pensare a una<br />

sorta di garza, delle sostanze di origine vegetale,<br />

probabilmente medicamentose, e un bel pezzo di allume<br />

di rocca che sicuramente serviva da emostatico; ancora<br />

oggi, in effetti, viene usato dopo la rasatura del viso. Nelle<br />

descrizioni antiche i medici vengono chiamati anche<br />

“capsari”: i dottori di gran fama potevano permettersi<br />

“capsae” più grandi e fornite; quelli alle prime armi, come<br />

ci conferma Plinio, avevano solo un tubo di bronzo con<br />

qualche bisturi, forbici, spatoline e arnesi vari per un<br />

“pronto soccorso” essenziale. Si sono ritrovati molti di<br />

questi tubi, delle dimensioni più svariate.<br />

Le medicine ovviamente erano erbe.<br />

Per la maggior parte si. Plinio descrive 360 composti fatti<br />

di erbe; ma c’erano anche sostanze chimiche. Quasi tutte<br />

le composizioni sono andate perdute; ne sono rimaste<br />

una ventina. Ad esempio sappiamo che si usavano<br />

oppiacei per lenire il dolore durante le operazioni. La<br />

medicina romana in questo senso era all’avanguardia.<br />

I medici appartenevano alla legione e all’esercito o<br />

venivano accorpati in caso di battaglia?<br />

La maggior parte di loro faceva esperienza nelle scuole<br />

gladiatorie, dove erano a contatto col tipo di ferite delle<br />

battaglia. Galeno, che ha legato per sempre il suo nome<br />

alle “preparazioni galeniche” che si studiano ancora<br />

oggi, fece apprendistato proprio con i gladiatori. C’erano<br />

medici al seguito degli imperatori e anche dei legionari, e<br />

c’erano anche addetti assimilabili agli ad infermieri. Sulla


38 | <strong>VIC</strong><br />

colonna traiana sono ritratti due di questi personaggi:<br />

uno interviene sulla gamba di un legionario; un altro è<br />

rappresentato nell’atto di fasciare un ferito. Senz’altro<br />

quindi c’erano delle persone che intervenivano anche in<br />

prima linea.<br />

Negli accampamenti militari c’erano dunque anche<br />

delle tende-ospedale?<br />

Si, nei campi stanziali: i castra. I medici operavano li dentro.<br />

La maggior parte degli strumenti che conosciamo sono<br />

stati ritrovati in siti archeologici di accampamenti militari:<br />

ad esempio nei pressi dell’odierna Mainz in Germania,<br />

a Chester e Newcastle in Inghilterra, e a Vindonissa in<br />

Svizzera (presso l’odierna Windish, ndr). Sappiamo molto<br />

di questi medici al seguito delle legioni, ma non come<br />

vestivano, anche se probabilmente indossavano divise<br />

da ufficiale dell’esercito, simile a quella che indosso io<br />

nelle rievocazioni (vedi foto), magari con piume di diverso<br />

• CIVIS ROMANUS SUM • Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

colore sull’elmo per essere riconoscibili.<br />

Il simbolo dei serpenti intrecciati aveva la funzione della<br />

moderna croce rossa?<br />

È un simbolo greco che si riferisce al mito di Esculapio (il<br />

dio della medicina, latinizzazione dell’omologo Asclepio<br />

greco, ndr). Ancora oggi viene usato come emblema, ad<br />

esempio dai farmacisti.<br />

Erano ben pagati questi medici?<br />

Si. Era un lavoro ambito, svolto da poche persone<br />

rispetto ad oggi; quindi i medici chiedevano molto per le<br />

loro prestazioni. La maggior parte di loro proveniva dalla<br />

Grecia, come Argato, o Andromaco medico di Nerone. I<br />

pochi medici romani di nascita andavano comunque ad<br />

imparare il mestiere in Grecia. Di questi ultimi ci sono stati<br />

tramandati i nomi di Quinto e Caio Stertino, due fratelli<br />

che furono medici degli imperatori Augusto, Claudio e<br />

Caligola.


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 <strong>VIC</strong> |<br />

39


40 | <strong>VIC</strong><br />

DIVUS VeSPASIAnUS<br />

Colosseo<br />

In occasione dei 2000 anni dalla nascita dell’imperatore<br />

Vespasiano, una grande mostra archeologica celebra<br />

le gesta sue e dei suoi familiari, e il periodo storico in<br />

cui governarono gran parte del mondo. La mostra si<br />

apre con le sezioni “Le origini sabine” e “La dinastia<br />

flavia”. Il primo reperto esposto è il busto marmoreo<br />

di Vespasiano della Ny Carlsberg Glyptoteck di<br />

Copenaghen, che ritrae l‘imperatore in maniera<br />

verosimile, senza l‘enfasi ideale dei ritratti successivi<br />

che i visitatori possono vedere e mettere a confronto.<br />

Altri reperti provengono dal Tempio della Pace, che<br />

Vespasiano fece erigere non appena insediatosi. Con<br />

Vespasiano cominciò un periodo di sviluppo edilizio<br />

della città; nella sezione “La Nuova Roma” sono<br />

esposti frammenti della Forma Urbis, la “mappa di<br />

marmo” della capitale su cui sono evidenti gli interventi<br />

• A cura di G. Giulianini •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

CAPOLAVORI<br />

IN CORSO<br />

Il trasporto della Menorah,<br />

Arco di Tito nel Foro Romano, I sec. d.C.<br />

Divus Vespasianus<br />

Colosseo<br />

Fino al 10 gennaio 2010<br />

Orari: lun-dom ore 8.30-19.15 (29/3-31/8);<br />

8.30-19 (1-30/9); 8.30-18.30 (1-24/10); 8.30-<br />

16.30 (25/10-10/1).<br />

Ingresso: intero 12 euro; ridotto 7,50 euro<br />

Per informazioni: 0639967700 www.pierreci.it<br />

urbanistici dell’Imperatore e del figlio Domiziano. Nella<br />

sezione successiva, “La propaganda di Domiziano”<br />

sono evidenziate le opere architettoniche funzionali<br />

alla formazione del consenso: la Domus Flavia sul<br />

Palatino, il Foro Transitorio, la ricostruzione del Tempio<br />

di Giove Capitolino, i nuovi quartieri residenziali e i vari<br />

templi eretti al culto degli imperatori flavi divinizzati.<br />

Concludono il percorso dell’esposizione le sezioni “I<br />

Flavi in Italia. Le città vesuviane” e “I Flavi e l’impero”.<br />

La mostra ovviamente si tiene al Colosseo, l’opera più<br />

celebre legata al nome dei Flavi, ma, opportunamente,<br />

altre sezioni espositive sono state allestite in luoghi<br />

altrettanto legati alla famiglia imperiale: la Curia<br />

nel Foro, riaperta al pubblico per questo evento<br />

culturale; e il criptoportico neroniano sul Palatino, il<br />

lungo camminamento coperto che faceva parte del<br />

palazzo imperiale. Non vanno poi dimenticati gli altri<br />

monumenti dei Fori che portano la “firma” dei Flavi:<br />

l’arco di Tito, i cui fregi ricordano la campagna di<br />

Giudea e la distruzione del Tempio di Gerusalemme,<br />

il Tempio del Divo Vespasiano, la Domus Flavia e il<br />

Tempio della Pace. Tutti siti visitabili con lo stesso<br />

biglietto valido per la mostra principale.<br />

UnA nOTTe AL MUSeO<br />

Musei Vaticani<br />

Il 24 luglio scorso i Musei Vaticani hanno sperimentato<br />

una apertura straordinaria al pubblico in orari serali.<br />

L’affluenza di visitatori ha convinto i responsabili<br />

dell’stituzione a ripetere l’iniziativa e dunque, tutti i<br />

venerdì dei mesi di settemnre e ottobre, alcuni percorsi<br />

dei musei resteranno visitabili oltre il normale orario<br />

di chiusura. Dalle 19 alle 23 (ma l’ultimo ingresso<br />

sarà consentito alle 21.30) quanti avranno prenotato<br />

la visita potranno entrare senza dover restare in fila<br />

per godersi le collezioni vaticane in un’atmosfera<br />

molto inconsueta. A parte l’attrattiva che da sempre<br />

rappresentano luoghi suggestivi come le stanze<br />

di Raffaello, la galleria delle carte geografiche, la<br />

Biblioteca Apostolica e in generale le sale interne<br />

adorne di statue e dipinti di ogni epoca, la novità più<br />

interessante sarà la possibilità di passeggiare nei cortili<br />

esterni “al chiaro di luna” e alla luce delle fiaccole che<br />

segneranno il percorso. Contemplare il tramonto su<br />

piazza San Pietro dalle finestre dei musei o percorrere


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 • CAPOLAVORI IN CORSO •<br />

<strong>VIC</strong> | 41<br />

il Cortile delle Corazze, quello Ottagono, quelli della<br />

Pigna e della Pinacoteca immersi nella penombra, e<br />

ammirare i capolavori che ospitano alla luce incerta<br />

dell’imbrunire, sono emozioni che finora hanno provato<br />

solo pochi privilegiati. per sfruttare questa opportunità<br />

è obbligatorio però prenotare e pagare la visita online,<br />

tramite il sito www.vatican.va e il link dei musei. Chi<br />

fosse interessato dovrà munirsi di carta di credito valida<br />

per i circuiti Visa o Mastercard e fornire le generalità<br />

proprie e dei propri accompagnatori. Sarà possibile<br />

prenotare anche visite guidate e per gruppi. Una volta<br />

effettuato l’acquisto bisognerà stampare un voucher<br />

da presentare poi all’ingresso con un documento<br />

d’identità di ogni visitatore. Sarà anche possibile,<br />

sempre online, modificare la prenotazione, riguardo<br />

alla data e l’ora della visita, o il nome dei visitatori. Il<br />

costo del bilgietto è quello delle visite diurne (14 euro<br />

intero, 8 euro ridotto) maggiorato di 4 euro per i diritti di<br />

prenotazione per ogni biglietto. La visita è prenotabile<br />

a partire da 60 giorni prima della data richiesta.<br />

Una notte al museo<br />

Musei Vaticani<br />

Viale Vaticano (Prati)<br />

Dal 4 settembre al 30 ottobre<br />

Orari: ogni venerdì dalle 19 alle 23<br />

Ingresso: intero 18 euro; ridotto 12 euro<br />

Prenotazione obbligatoria su www.vatican.va<br />

Per informazioni: 0669884676; 0669883145<br />

LeOnARDO DA VInCI<br />

Palazzo della Cancelleria<br />

Il Palazzo della Cancelleria, presso Campo de’ Fiori,<br />

ospita le fedeli ricostruzioni di macchine, meccanismi,<br />

attrezzi e modelli, ideati dal genio rinascimentale<br />

di Leonardo Da Vinci. Questa interessante ed<br />

inconsueta esposizione arriva a Roma dopo aver<br />

accolto oltre sessantamila visitatori in Germania ed<br />

Austria. Sotto il titolo di “Leonardo Da Vinci. Il genio e<br />

le invenzioni” sono raccolte, negli 800 metri quadrati<br />

del palazzo, ben 45 macchine ricostruite in scala<br />

in base ai disegni lasciati ai posteri dall’inventore.<br />

L’esposizione è divisa in sezioni: acqua, terra, aria,<br />

fuoco, a seconda dell’elemento naturale che fa da<br />

“motore” alle macchine esposte. La novità della<br />

mostra è che i meccanismi sono funzionanti e molti di<br />

essi sono messi a disposizione del visitatore, che può<br />

azionarli, controllarne il movimento e comprenderne<br />

all’istante i principi e le finalità. Accanto alle macchine<br />

sono esposti i disegni da cui sono state tratte, e non<br />

mancano i riferimenti storici, gli aneddoti sulla loro<br />

invenzione, e le spiegazioni dei principi fisici che le<br />

regolano. La costruzione di questi oggetti (seghe<br />

idrauliche, macchine per la stampa, ali di legno e tela,<br />

l’elicottero del Louvre, salvagente, cuscinetti a sfera,<br />

gru, pompe idrauliche e tanti altri) si deve al minuzioso<br />

studio di progetti e disegni presenti nei diversi “codici”<br />

scritti da Leonardo, portato avanti da un gruppo di<br />

studiosi e messo in opera da artigiani fiorentini; i<br />

quali si sono attenuti alla regola di realizzare tutto a<br />

mano e impiegando solo legno, tela, corde e colla.<br />

Il modello forse più impressionante è il carro armato,<br />

un’inquietante costruzione di forma tondeggiante,<br />

che ricorda vagamente una pagoda o una capanna,<br />

costituita da portelli, alberi, spioncini, sedute, ruote<br />

dentate e boccaporti dai quali fuoriescono minacciosi<br />

dei cannoni. Una meraviglia di due tonnellate, alta tre<br />

metri e del diametro di sei che, per fortuna dei soldati<br />

del ‘500, non conobbe mai il battesimo del fuoco.


42 | <strong>VIC</strong> • CENTRO STORICO •<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Emergenza casa<br />

Linea morbida del Sindaco che pensa all’utilizzo di edifici demaniali e caserme.<br />

L’occupazione del tetto dei Musei Capitolini e di alcuni<br />

edifici dell’ospedale Regina Elena da parte di persone<br />

senza casa ha riportato al centro del dibattito l’emergenza<br />

case popolari. La cronica mancanza di alloggi e<br />

l’indecoroso fenomeno delle occupazioni abusive<br />

promettono di essere temi molto scottanti dei prossimi<br />

anni dell’amministrazione comunale. Il Sindaco ha reagito<br />

al “caso” rassicurando tutti che non perseguirà una linea<br />

Gasperini illustra il riassetto delle linee di tram e bus del centro.<br />

dura verso gli abusivi, puntando piuttosto sul dialogo e<br />

sulla mediazione: “Il punto è mantenere un equilibrio tra<br />

il rispetto della legalità e le esigenze sociali” ha riassunto<br />

Alemanno. Sul fronte del reperimento di vani per<br />

assistenza alloggiativa, il primo cittadino ha poi lanciato<br />

l’idea di richiedere ad enti e istituzioni varie (come la<br />

Protezione Civile e il Ministero della Difesa) la disponibilità<br />

di edifici e caserme da riconvertire in alloggi civili.<br />

Via i capolinea da p.za S.Silvestro<br />

A margine dell’inaugurazione del nuovo capolinea di via<br />

Giolitti, Dino Gasperini, delegato del Sindaco per il centro<br />

storico, ha annunciato i prossimi interventi simili in diversi<br />

quartieri del centro. Sono già iniziati i lavori di risistemazione<br />

del capolinea del tram di piazzale Flaminio, e di seguito<br />

comincerà un intervento simile a piazzale Ostiense. La<br />

novità più interessante riguarda però piazza San Silvestro,<br />

dalla quale sarà eliminato il grande capolinea che occupa<br />

attualmente buona parte dello spiazzo. Gasperini ha<br />

spiegato che gli autobus continueranno a transitare<br />

per la piazza, ma termineranno le loro corse a piazzale<br />

Ostiense, a viale Washington e alla stazione S.Pietro. Sul<br />

futuro aspetto ed utilizzo della grande piazza, una delle<br />

più estese del centro città, il Campidoglio si è impegnato<br />

a decidere dopo aver consultato cittadini e commercianti<br />

della zona.


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 • CENTRO STORICO •<br />

<strong>VIC</strong> | 43<br />

Cantieri aperti<br />

in centro<br />

Verso la conclusione i lavori in corso ai<br />

fori, piazza Venezia e via Nazionale.<br />

Dovrebbero concludersi prima del previsto i tre cantieri<br />

più “visibili” del centro di Roma. Il Campidoglio fa<br />

sapere infatti che gli interventi di manutenzione stradale<br />

straordinaria, disposti dal Sindaco tra febbraio ed aprile<br />

scorso si concluderanno tra la fine di settembre e la metà<br />

di ottobre. In particolare entro settembre termineranno i<br />

cantieri di via IV Novembre e via Nazionale; entro la metà<br />

di ottobre chiuderà quello in via dei Fori Imperiali. Per<br />

abbreviare i tempi di consegna i lavori sono andati avanti<br />

a ritmi serrati durante tutta l’estate, con orari più ampi del<br />

solito (dalle 7 alle 18) ed anche di sabato. Gli interventi<br />

hanno rimosso i sampietrini e il sottostrato di cemento per<br />

risistemare l’intera sede stradale, migliorare l’elasticità del<br />

fondo e il sistema di smaltimento delle piogge, e quindi<br />

posare di nuovo i sampietrini al loro posto.<br />

Riattivate le Ztl notturne<br />

Da Trastevere a San Lorenzo i quartieri by night tornano off limits<br />

Con i rientri di settembre la situazione del traffico, e dei<br />

parcheggi, nei quartieri centrali e interessati dalla presenza<br />

di locali notturni è tornata alla routine. Sono quindi tornati<br />

in vigore anche gli orari “invernali” delle Zone a Traffico<br />

Limitato notturne. Il primo quartiere a “chiudere” è stato<br />

San Lorenzo, con il transito riservato ai soli autorizzati da<br />

mercoledì a sabato, dalle 21 alle 3 di notte. Chiusura solo<br />

nel fine settimana invece per gli altri quartieri: a Testaccio,<br />

Trastevere e Monti varchi vietati venerdì e sabato dalle 23<br />

alle 3. Orari prolungati e frequenze aumentate per le linee<br />

di autobus, minibus e tram che percorrono i quartieri<br />

suddetti; anche le metropolitane A e B nei fine settimana<br />

posticipano l’ultima partenza dai capolinea dalle 23.30<br />

all’1.30.


44 | <strong>VIC</strong><br />

• CENTRO STORICO •<br />

Il Campidoglio reagisce alle aggressioni omofobe.<br />

In seguito agli episodi di violenza contro omosessuali<br />

che si sono verificati durante l’estate al Gay Village e<br />

nella cosiddetta “gay street” (via S.Giovanni in Laterano<br />

al Colosseo), il Campidoglio ha annunciato alcuni<br />

provvedimenti. Il delegato del Sindaco alla sicurezza,<br />

Giorgio Ciardi, ha infatti delineato le linee guida della<br />

nuova disciplina della zona: da ottobre partirà un<br />

progetto sperimentale che aumenterà la presenza<br />

di polizia municipale nella strada; verranno inoltre<br />

coinvolti degli stuart per sorvegliare sul decoro durante<br />

le ore notturne. La vigilanza privata sarà a carico degli<br />

esercenti della zona, che in cambio otterranno riduzioni<br />

sui canoni di occupazione del suolo pubblico. Questa<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

ZTL, i residenti<br />

chiedono più chiusure<br />

Il Coordinamento Residenti Città Storica vuole tornare alle ZTL dalle 21.<br />

Nell’eterna diatriba tra residenti e commercianti del centro,<br />

circa le dimensioni e gli orari di chiusura delle ZTL del<br />

centro storico, si è fatto sentire anche il Coordinamento<br />

Residenti Città Storica. Il comitato ha richiesto il ripristino<br />

della disciplina precedente delle Zone a Traffico Limitato,<br />

che prevedeva la chiusura notturna dalle 21 alle 3. Al<br />

momento infatti, dopo una fase di sperimentazione,<br />

l’orario d’inizio del divieto di transito per i non autorizzati<br />

Gay street: ztl e vigilanza<br />

Emergenza traffico<br />

Alemanno dichiara guerra agli ingorghi<br />

con i corridoi della mobilità.<br />

Presentando i lavori di allargamento della via Tiburtina<br />

il Sindaco di Roma ha chiarito le sue intenzioni per<br />

risolvere l’annosa questione del traffico. “Si tratta di fare<br />

molti interventi perché il mostro del traffico va domato” ha<br />

eloquentemente dichiarato Alemanno. Per affrontare la<br />

questione il primo cittadino ha annunciato che verranno<br />

ripresi i progetti dei “corridoi della mobilità”, le corsie<br />

protette dedicate al trasporto pubblico da realizzare<br />

lungo le consolari: “Ci sono molte consolari su cui<br />

bisogna intervenire - ha detto in proposito il Sindaco -<br />

Presenteremo presto un piano complessivo e strategico<br />

per la mobilità”.<br />

è rimasto fisso alle 23: “Per la gioia dei titolari dei pubblici<br />

esercizi (quelli miopi) e degli aficionados della movida che<br />

non vogliono fare nemmeno un passo a piedi” commenta<br />

una nota ufficiale diffusa dal comitato stesso. Una parola<br />

definitiva dovrebbe essere detta con l’annunciato Piano<br />

Strategico della Mobilità Sostenibile che il Campidoglio<br />

sta elaborando. Nel frattempo si rimane con la disciplina<br />

“sperimentale” con chiusura dalle 23.<br />

sperimentazione, se darà risultati positivi, potrebbe<br />

essere estesa ad altre strade “calde” delle notti romane.<br />

Il delegato per il centro storico, Dino Gasperini, ha<br />

anticipato anche un’altra novità: la chiusura al traffico del<br />

tratto iniziale di via S.Giovanni in Laterano, quello che<br />

affianca l’area archeologica del Ludus Magnus, fino a via<br />

Ostilia. Si creerà in pratica una piccola ZTL, dalle 23 alle<br />

3 di notte come a Trastevere e Testaccio. Verranno inoltre<br />

avviati dei piccoli interventi sulla strada per l’installazione<br />

di fioriere, allargamenti di marciapiedi e spostamenti<br />

di cassonetti, per impedire la sosta selvaggia dei non<br />

residenti e consentire un maggiore controllo sulla<br />

sicurezza della strada.


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 • CENTRO STORICO •<br />

<strong>VIC</strong> | 45<br />

La globalizzazione<br />

è arrivata in cucina<br />

Cuochi e lavoranti stranieri ai fornelli dei ristoranti del centro: le ragioni di un<br />

fenomeno in crescendo.<br />

di Federico Giannini<br />

Nella Capitale, come in altre città d’Italia, le padelle di<br />

molti ristoranti tradizionali vengono da tempo impugnate<br />

da “forestieri”. Figure professionali che non possono<br />

certamente vantare ricette segrete apprese tra le mura<br />

domestiche. La frase molto cara a tanti cuochi nostrani:<br />

“come lo faceva la mia mamma”, in tante antiche<br />

hosterie con l’h, potreste non sentirla mai più. Infatti,<br />

per queste nuove leve, la città natale è lontana migliaia<br />

di chilometri dal nostro paese: Bangladesh, Egitto,<br />

Pakistan, Sri Lanka. Questi sono solo alcuni dei Paesi<br />

di provenienza di una nuova generazione di cuochi che<br />

sta conquistando la fiducia di molti imprenditori della<br />

ristorazione. L’invasione degli immigrati nelle cucine<br />

delle osterie italiane è stata graduale. Inizialmente chi<br />

veniva a cercare fortuna nel bel Paese, non avendo un<br />

“know how” adeguato ai palati italici, si accontentava<br />

di svolgere le mansioni più umili. Il lavapiatti è stato il<br />

primo lavoro ad essere monopolizzato dagli immigrati in<br />

trasferta nelle nostre città, poi i forni a legna delle pizzerie<br />

e ora la conquista dei fornelli. Le ragioni che hanno<br />

spinto molti gestori di importanti locali a scommettere<br />

su questi nuovi professionisti sono semplici. Da una<br />

parte un immediato vantaggio economico (in tempo<br />

di crisi), dall’altra una capacità nell’apprendere e una<br />

velocità nell’eseguire i piatti richiesti. “Cucinare non è<br />

un mestiere, è un’arte, e, si sa, gli artisti sono spesso<br />

come i divi hollywoodiani. Molti colleghi preferiscono<br />

la semplicità di un mero esecutore all’estro e alla<br />

creatività (ma anche i capricci) di un genio dei fornelli”<br />

queste le sagge parole di Antonio Esposto patron<br />

dell’Osteria di Gusto, “abbiamo la cucina a vista e il<br />

nostro chef, Alessandro, dirige sapientemente molti<br />

ragazzi italiani ma anche stranieri.” Dunque nulla di<br />

strano se, a Roma, nel rione Trastevere a spadellare<br />

una “cacio e pepe” c’è un pakistano o a infornare una<br />

pizza margherita invece che un napoletano doc, c’è<br />

un egiziano del Cairo. Anche questa è globalizzazione.<br />

Con i suoi pro e anche i suoi contro.


46 | <strong>VIC</strong> • VADEMECUM •<br />

Informazioni e servizi utili<br />

per vivere il centro di Roma<br />

Comune di Roma<br />

Numero unico di info H24 060606<br />

www.comune.roma.it<br />

• Municipio I “Centro storico”<br />

Ufficio Relazioni con il Pubblico<br />

Via Petroselli, 50 | 06.69601333<br />

Polizia Municipale<br />

Gruppo I | Via dei Montecatini 11<br />

06.67693702/04/06<br />

ASL Roma A<br />

06.77307209 | 06.77307215<br />

• Telefoni utili:<br />

Carabinieri 112<br />

Polizia di Stato 113<br />

Guardia di Finanza 117<br />

Vigili del Fuoco 115<br />

Polizia Municipale 06.67691<br />

Emergenza Infanzia 114<br />

Telefono Rosa 06.37518261<br />

Soccorso stradale 803116<br />

Ambulanze 118<br />

Guardia Medica 06.58201030<br />

AMA 800.867035<br />

ATAC 800.431784<br />

• Farmacie del Municipio I<br />

http://www.federfarmaroma.com/<br />

asp/turni_BETA.aspx<br />

• Servizio taxi<br />

Chiamataxi Com. di Roma 060609<br />

Autoradiotaxi Roma 06.3570<br />

Assotaxi 800.090214<br />

Cooperativa Samarcanda 06.5551<br />

Radiotaxi Eurocosmo 06.8822<br />

Radiotaxi Cosmo 06.88177<br />

Pronto TaxiRoma 06.6645<br />

Radiotaxi La Capitale 06.4994<br />

Radiotaxi Ostia Lido 06.5601646<br />

Radiotaxi Tevere 06.4157<br />

• Metropolitane<br />

Linea A: (27 stazioni)<br />

Battistini / Termini / Anagnina<br />

Frequenza dichiarata: 3/5 minuti<br />

Orari: dom/ven | 5.30/23.30<br />

sab | 5.30/01.30.<br />

I treni effettuano l’ultima partenza dai<br />

capolinea alle ore 23.30, venerdì e sabato<br />

alle 01.30. Il servizio bus di superficie<br />

delle linee MA1 e MA2, sul percorso della<br />

metropolitana, è stato soppresso.<br />

Linea B: (22 stazioni)<br />

Rebibbia / Termini / Laurentina<br />

Frequenza dichiarata: 4/6 minuti<br />

Orari: dom/ven | 5.30/23.30;<br />

sabato | 5.30-01.30.<br />

• Orari di chiusura della<br />

Zona a Traffico Limitato (ZTL)<br />

Centro Storico e Monti<br />

ZTL diurna (zona A):<br />

lun/ven 6.30/18; sab 14/18<br />

ZTL diurna (zona A1 Tridente):<br />

lun/gio 10/20 ven/sab 10/18<br />

ZTL notturna:<br />

venerdì e sabato 23/03<br />

Trastevere<br />

nei giorni feriali lun/ven 6.30/10<br />

venerdì e sabato 23/03<br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />

Per la mappa si ringrazia il sito www.atac.roma.it<br />

San Lorenzo<br />

Da novembre ad aprile:<br />

venerdì e sabato 21/03<br />

Da maggio a ottobre (escluso agosto)<br />

mer/gio/ven/sab 21/03<br />

Testaccio<br />

venerdì e sabato 23/03<br />

Moto e ciclomotori hanno libero accesso<br />

a tutte le ZTL, tutti i giorni, in tutte le ore<br />

del giorno e della notte, e possono sostare<br />

negli spazi per i veicoli a due ruote.<br />

• Siti utili<br />

www.comune.roma.it<br />

(sito istituzionale del Comune)<br />

http://infotraffico.atac.roma.it<br />

(informazioni sul traffico in tempo reale)<br />

www.atac.roma.it<br />

(percorsi e mappe del trasporto<br />

pubblico, parcheggi e ZTL)<br />

www.romaturismo.it<br />

(soggiorno, mappe ed eventi a Roma;<br />

anche in inglese)<br />

www.museiincomune.it<br />

(portale dei musei comunali di Roma)<br />

www.metroroma.it<br />

(informazioni, orari e mappe di metropolitane<br />

e treni urbani)


Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009 <strong>VIC</strong> |<br />

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48 | <strong>VIC</strong><br />

Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009

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