SCARICA IL PDF – 01 Febbraio 2013 - Comunità Pastorale S. Maria ...
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2<br />
Vivere la Quaresima è desiderare di fare<br />
un “cambio di rotta” e indirizzare la nostra<br />
vita verso l’amore di Dio in modo<br />
più deciso e più vero. Pertanto non possiamo<br />
rimanere con le mani in tasca ed<br />
essere indifferenti a Questa proposta di<br />
conversione che la Chiesa ci propone.<br />
Cosa intendiamo per conversione?<br />
E’ il desiderio di mettere Dio al centro<br />
della nostra vita, è l’impegno di credere<br />
alla bontà misericordiosa di Dio Padre.<br />
Ogni parte di noi deve essere indirizzata<br />
verso Dio e riconoscere che Dio non si<br />
stanca mai di perdonarci e di amarci. Per<br />
poter vivere bene questo periodo di conversione,<br />
la chiesa ci propone tre valori:<br />
preghiera, digiuno e penitenza. Vedremo<br />
poco alla volta come concretizzare questo<br />
cammino. Per ora cerchiamo di riflettere<br />
su questo aspetto: DIO PADRE<br />
DELLA MISERICORDIA.<br />
Cosa intendiamo per misericordia?<br />
Teniamo presente la parabola di Lc<br />
15,11-32: Il Padre misericordioso.<br />
Il linguaggio corrente, determinato dal<br />
latino, identifica la misericordia con la<br />
compassione o il perdono. Questa identificazione,<br />
quantunque valida, minaccia<br />
di velare la ricchezza concreta che<br />
Israele, in virtù della sua esperienza, poneva<br />
nel termine. Per esso infatti la misericordia<br />
si trova alla confluenza di due<br />
correnti di pensiero: la compassione e la<br />
fedeltà. Infatti il termine ebraico (hesed)<br />
Sommario:<br />
QUARESIMA: TEMPO DI CONVERSIONE<br />
sta ad indicare in sé la pietà, parola che<br />
unisce due esseri, ed implica fedeltà. Per<br />
tale fatto, la misericordia riceve una base<br />
solida: non è soltanto l’eco di un istinto<br />
di bontà, che può ingannarsi circa il suo<br />
oggetto e la sua natura, ma una bontà<br />
cosciente, voluta: è anche risposta ad un<br />
dovere interiore, fedeltà a se stesso.<br />
Questa fedeltà a se stesso è presente<br />
nella parabola nella figura del Padre. Infatti<br />
leggiamo che quando il padre vide il<br />
figliol prodigo tornare a casa, “commosso<br />
gli corse incontro, gli si gettò al<br />
collo e lo baciò”.<br />
Egli agisce certamente sotto l’influsso di<br />
un profondo affetto, e così può essere<br />
spiegata anche la sua generosità verso il<br />
figlio, quella generosità verso il figlio,<br />
quella generosità che tanto indigna il<br />
fratello maggiore. La causa di questa<br />
commozione viene trovata dal padre nel<br />
fatto che è stato salvato un bene fondamentale:<br />
il bene dell’umanità del figlio.<br />
La fedeltà del padre a se stesso è talmente<br />
incentrata sull’umanità del figlio<br />
perduto, sulla sua dignità.<br />
CHI E’ QUESTO PADRE RICCO DI<br />
MISERICORDIA?<br />
E’ Dio stesso, ossia colui che Gesù Cristo<br />
ci ha rivelato come Padre. Nell’Antico<br />
Testamento troviamo che Dio è sempre<br />
pronto a perdonare il peccato del suo<br />
popolo, è la sposo che è sempre pronto<br />
ad accogliere la sposa infedele che lo ha<br />
Novità quaresimale 4<br />
Chiesa Universale 6<br />
Chiesa Dioceasana 7<br />
Oratori 8<br />
Scout - Cosa vuol dire per me essere capo... 9<br />
Verbale Consiglio <strong>Pastorale</strong> 10<br />
Accendi la Vita 11<br />
Turbigo Aiuto Alimentare 15<br />
Afferrare il senso 16<br />
Prendere il largo 17<br />
Il Rovescio della Medaglia 17<br />
Nosate - Natale Nosatese 18<br />
Turbigo - Ringraziamo 18<br />
Riceviamo e Pubblichiamo 19<br />
Anniversario defunti - archivi 24<br />
tradito. Dio è solidale con il suo popolo,<br />
gli fa pesare il suo peccato commesso e<br />
lo provoca così al pentimento. Ma fino a<br />
che punto Dio si può impegnare con gli<br />
uomini? Fino a che punto può giungere<br />
la sua misericordia nel perdonare? Cristo<br />
soltanto può rispondere adeguatamente<br />
a queste domande. Gesù ha il compito di<br />
rivelare la misericordia del Padre. Come<br />
il Dio dell’antico Testamento le cui viscere<br />
di misericordia hanno tremato alla<br />
vista del popolo oppresso dal peccato,<br />
così Gesù appare senza difesa davanti<br />
alla miseria e alla sofferenza degli uomini;<br />
Cristo è la misericordia incarnata<br />
del Padre.<br />
La parabola del figliol prodigo ne è la<br />
chiara testimonianza: tutta la storia<br />
dell’Antico Testamento è ripresa. Il figlio<br />
più giovane ha reclamato la sua indipendenza,<br />
si è allontanato dal padre e fa la<br />
sua esperienza di peccato, di povertà, di<br />
fame. Come la sposa infedele ricorda il<br />
tempo in cui viveva in abbondanza: “Mi<br />
alzerò e andrò da mio padre”. Il padre<br />
non attende che un gesto, un inizio di<br />
pentimento.<br />
“Partì e si incamminò verso suo padre.<br />
Quando era ancora lontano, il padre lo<br />
vide e commosso gli corse incontro, gli<br />
si gettò al collo e lo baciò”. Questo atteggiamento<br />
sconcertante fa reagire gli<br />
scribi e i farisei, identificati nel figlio<br />
maggiore: essi rifiutano in Gesù il Mes-<br />
Sito Web della <strong>Comunità</strong> <strong>Pastorale</strong><br />
www.inbinda.it<br />
Casa Parrocchiale, Don Pierluigi<br />
Via alla Chiesa N°5 - Turbigo<br />
tel. 0331-899341 / Cell. 339-1685800<br />
Don Giovanni<br />
Via alla Chiesa N°5 - Turbigo<br />
tel. 0331-871480 / Cell. 338-1079230<br />
Centro di Ascolto Caritas<br />
Via Fredda N°9, Turbigo<br />
tel. 0331-871718<br />
Casa Parrocchiale, Don Luciano<br />
Robecchetto<br />
tel. 0331-875416<br />
Casa Parrocchiale / Suore di Malvaglio<br />
tel. 0331-875583<br />
Centro Giovanile di Robecchetto<br />
tel. 0331-875496<br />
Parrocchia - San Guniforte<br />
Nosate<br />
Cell. 348-9250077