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SCARICA IL PDF – 01 Febbraio 2013 - Comunità Pastorale S. Maria ...

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in Dio, in Gesù Cristo, nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica e<br />

le altre verità di fede, la triplice risposta è al singolare: “Credo”, perché<br />

è la mia esistenza personale che deve ricevere una svolta con il<br />

dono della fede, è la mia esistenza che deve cambiare, convertirsi.<br />

Ogni volta che partecipiamo ad un Battesimo dovremmo chiederci<br />

come viviamo quotidianamente il grande dono della fede.<br />

Abramo, il credente, ci insegna la fede; e, da straniero sulla terra, ci<br />

indica la vera patria.<br />

La fede ci rende pellegrini sulla terra, inseriti nel mondo e nella storia,<br />

ma in cammino verso la patria celeste. Credere in Dio ci rende<br />

dunque portatori di valori che spesso non coincidono con la moda e<br />

l’opinione del momento, ci chiede di adottare criteri e assumere<br />

comportamenti che non appartengono al comune modo di pensare.<br />

Il cristiano non deve avere timore di andare “controcorrente” per vivere<br />

la propria fede, resistendo alla tentazione di “uniformarsi”. In<br />

tante nostre società Dio è diventato il “grande assente” e al suo<br />

posto vi sono molti idoli, diversissimi idoli e soprattutto il possesso<br />

e l’”io” autonomo. E anche i notevoli e positivi progressi della<br />

scienza e della tecnica hanno indotto nell’uomo un’illusione di onnipotenza<br />

e di autosufficienza, e un crescente egocentrismo ha creato<br />

non pochi squilibri all’interno dei rapporti interpersonali e dei comportamenti<br />

sociali.<br />

Eppure, la sete di Dio (cfr. Sal 63,2) non si è estinta e il messaggio<br />

evangelico continua a risuonare attraverso le parole e le opere di<br />

tanti uomini e donne di fede. Abramo, il padre dei credenti, continua<br />

ad essere padre di molti figli che accettano di camminare sulle<br />

sue orme e si mettono in cammino, in obbedienza alla vocazione divina,<br />

confidando nella presenza benevola del Signore e accogliendo<br />

la sua benedizione per farsi benedizione per tutti. È il mondo benedetto<br />

della fede a cui tutti siamo chiamati, per camminare senza<br />

paura seguendo il Signore Gesù Cristo. Ed è un cammino talvolta<br />

difficile, che conosce anche la prova e la morte, ma che apre alla<br />

vita, in una trasformazione radicale della realtà che solo gli occhi<br />

della fede sono in grado di vedere e gustare in pienezza.<br />

Affermare “Io credo in Dio” ci spinge, allora, a partire, ad uscire continuamente<br />

da noi stessi, proprio come Abramo, per portare nella<br />

realtà quotidiana in cui viviamo la certezza che ci viene dalla fede: la<br />

certezza, cioè, della presenza di Dio nella storia, anche oggi; una<br />

presenza che porta vita e salvezza, e ci apre ad un futuro con Lui per<br />

una pienezza di vita che non conoscerà mai tramonto.<br />

BENEDETTO XVI<br />

CHIESA DIOCESANA<br />

LE CHIESE?<br />

LUOGHI DEL CAMMINO<br />

ECUMENICO DELLA DIOCESI.<br />

UNA CONCRETA<br />

DISPONIB<strong>IL</strong>ITÀ AL DIALOGO<br />

E ALL'ACCOGLIENZA.<br />

All'inizio di un nuovo anno è utile dare uno sguardo a quanto fatto in<br />

quello appena trascorso per meglio cogliere i traguardi da porsi per i mesi<br />

a venire, ed è quello che gli eventi acumenici in Diocesi ambrosiana inducono<br />

a fare nella settimana di preghiera per l'unità dei cristiani.<br />

Nel complesso programma di eventi predisposto per il 2<strong>01</strong>3, Anno costantiniano,<br />

o come lo stesso cardinale Angelo Scola preferisce dire, nella ricorrenza<br />

dell'Editto di Milano, vanno a proporsi itinerari che hanno la loro<br />

origine negli anni passati. A cominciare dalla lunga amicizia che ha legato i<br />

vescovi di Milano, dal cardinale Carlo <strong>Maria</strong> Martini in poi, al patriarca ortodosso<br />

di Costantinopoli, fino ad arrivare ai 15 anni di attività del Consiglio<br />

delle Chiese cristiane di Milano, chiaro segno di un cammino di conoscenza<br />

e dialogo tra le Chiese presenti sul territorio milanese e diocesano.<br />

“Spesso i cristiani non mostrano di avere capito che il dialogo ecumenico<br />

è intrinseco con l'atto di fede e che si debba educare a questo sguardo integrale<br />

e completo perchè l'ecumenismo non va considerato un argomento<br />

in aggiunta ad altri”. E' stata questa la linea -guida che l'arcivescovo<br />

Scola ha dato ai rappresentanti delle Chiese cristiane all'inizio dello scorso<br />

anno; quest'anno, in occasione dell'incontro del primo gennaio nella celebrazione<br />

della Giornata della Pace, ha ribadito il concetto dicendo che il<br />

nostro tempo ha particolarmente bisogno di una forte testimonianza di<br />

unità e di proposta di verità da parte delle Chiese per offrire guide sicure<br />

sul cammino di verità.<br />

“Aiutiamoci con franchezza” E' l'invito dell'Arcivescovo a tutte le Chiese,<br />

per meglio rispondere alla domanda di senso che l'uomo post-moderno<br />

porta in sé e che richiede proposte chiare e limpide.<br />

L'impegno è dunque comune e rafforzato nel proposito di lavorare insieme<br />

per il bene della città e di tutta la Chiesa. Certamente la sollecitazione<br />

non cade nel vuoto e non è priva di fatti concreti di questa unità,<br />

che permea il tessuto delle comunità cristiane in diocesi. Un priòo segno è<br />

la disponibilità di propri luoghi di culto per le varie comunità ecclesiali<br />

che portano un numero crescente di fedeli provenienti da diversi Paesi e<br />

anno dopo anno, ci sono chiese della storia religiosa ambrosiana che vengono<br />

date in uso ai fratelli ortodossi o copti; così San Pietro Celestino alla<br />

Chiesa copta ortodossa del Patriarcato di Alessandria; la chiesa dei Santi<br />

Angeli custodi alla Chiesa eritrea-ortodossa; Santa <strong>Maria</strong> della Vittoria parrocchia<br />

ortodossa romena; San Vito al Pasquirolo è ora la parrocchia di<br />

Sant'Ambrogio della chiesa ortodossa russa che accoglie anche ucraini e<br />

moldavi; una chiesa un po fuori Milano è stata assegnata alla Chiesa ortodossa<br />

etiopica.<br />

Il recente ingresso degli ortodossi greci nella chiesa di Santa <strong>Maria</strong> Podone<br />

segna il progressivo impegno della Diocesi milanese a dare agio al culto<br />

dei cristiani delle altre tradizioni e insieme di favorire il loro pieno inserimento<br />

nella vita della città. Linfa vitale di tutto ciò è il Consiglio delle<br />

Chiese cristiane di Milano che riunisce ben 17 delegazioni di Chiese e<br />

svolge un prezioso lavoro di continuo dialogo, confronto e comune sollecitazione<br />

alle comunità cristiane, parrocchie, associazioni, verso tempi di<br />

annuncio evangelico, di riflessione a più voci e di studio biblico insieme<br />

che arricchiscono la spiritualità dell'intera Chiesa di Cristo.<br />

(a cura di Adriana Pasquali)

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