1945 - Associazioni Milano
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Danuta Czech - Kalendarium - <strong>1945</strong><br />
Le colonne di detenuti lasciano a intervalli di tempo fissati il<br />
campo di Birkenau. Nel pomeriggio, l’ultima colonna di circa<br />
1.500 detenuti lascia il campo BIId. In questa colonna si<br />
trovano circa 400 detenuti, tra cui in parte giovani detenuti<br />
della Compagnia disciplinare, 70 detenuti<br />
dell’Abbruchkommando Krematorium e 30 detenuti del<br />
Sonderkommando che, sfruttando un attimo di disattenzione<br />
nel Crematorio V, si sono uniti di nascosto alla colonna per<br />
sfuggire alla liquidazione per mano delle SS che li minaccia<br />
nel campo 1 . La colonna attraversa le seguenti località:<br />
Auschwitz, Rajsko, Brzeszcze, Góra, Miedźna, Ćwiklice,<br />
Pszczyna, Kobielice, Kryry, Suszec, Rudziczka, Kleszczów,<br />
Żory, Rogoźne, Rój, Rybnik, Świerklany Dolne, Marklowice<br />
per raggiungere Wodzisław in Slesia 2 .<br />
La sera vengono formate le colonne delle detenute del campo<br />
femminile di Auschwitz. Insieme alle prigioniere arrivate nel<br />
frattempo da Birkenau, esse sono portate verso Rajsko. Qui<br />
incontrano le detenute delle squadre giardinaggio e<br />
coltivazione piante del sottocampo Rajsko, che chiudono il<br />
convoglio di detenuti, uomini e donne, evacuati dal KL<br />
Auschwitz-Birkenau. Marciano, passando per le località di<br />
Pszczyna, Poręba Wielka e Jastrzebie Górne, verso<br />
Wodzisław in Slesia. Nel sottocampo Rajsko rimane solo<br />
Eugenia Halbreich (n. 29700), che si è nascosta nella soffitta<br />
di un edificio annesso alla casa dell’SS Grell 3 .<br />
La sera, tutti i detenuti del KL Monowitz, cioè del<br />
sottocampo vicino alle fabbriche IG-Farben, vengono<br />
radunati sul piazzale dell’appello e disposti in colonne di<br />
1.000 detenuti ciascuna. Fra le singole colonne sono inseriti<br />
reparti di infermieri. Il percorso di marcia passa da Bieruń,<br />
Mikołów, Mokre Sląskie, Przyszowice in direzione Gleiwitz 4 .<br />
Nell’infermeria rimangono 850 detenuti malati, tra cui un<br />
aiutante medico e 18 medici, tra cui anche il dr. Czesław<br />
Jaworski.<br />
I detenuti vengono evacuati dal sottocampo Trzebinia e quelli<br />
che sono in grado di marciare sono portati nel KL Auschwitz.<br />
Nel lager rimangono coloro che non sono più in grado di<br />
proseguire. Dopo l’arrivo a Rybnik, quelli ancora in vita sono<br />
caricati su carri merci scoperti. Dopo quattro giorni, arrivano<br />
paralizzati dal freddo nel KL Groß-Rosen. Il trasporto non è<br />
accettato perché il campo è sovraffollato e viene mandato al<br />
campo di concentramento di Sachsenhausen, da dove però,<br />
dopo due settimane, viene mandato in quello di Bergen-<br />
Belsen. Durante la marcia a piedi fuggono i seguenti detenuti:<br />
Arnost Tauber, Abraham Piasecki e Karl Broszio. Quelli che<br />
non sono in condizione di marciare sono condotti al binario<br />
secondario della raffineria di Trzebinia, stipati in quattro<br />
APMO, Dpr.-Hd/1, f. 28, 65;<br />
Deposizioni, vol. 36,<br />
testimonianza dell’ex internato<br />
Jan Kupiec<br />
APMO, Dpr.-Hd/1, f. 112-113;<br />
Dpr.-Hd/3, f. 138-141<br />
Czeslaw Jaworski, loc. cit., p.<br />
266, 270<br />
Franciszek Piper, Trzebinia,<br />
loc. cit., p. 130 sg.<br />
©ANED - http://www.deportati.it 14