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COMUNE DI CASTEL SAN PIETRO TERME<br />

Provincia <strong>di</strong> Bologna<br />

Deliberazione n. 42 COPIA<br />

Cat._6_ Cl. _2_ Fasc. _1_<br />

Prot. n. 0006565 del 18/<strong>03</strong>/<strong>2010</strong> /Cg<br />

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE<br />

OGGETTO: <strong>POLO</strong> <strong>ESTRATTIVO</strong> “GHISIOLA 2” – DECISIONE IN MERITO ALLA PROCEDURA<br />

DI VERIFICA (SCREENING) SUL PIANO PRELIMINARE DI COLTIVAZIONE E SISTEMAZIONJE<br />

FINALE DELLA CAVA DI SABBIA “GHISIOLA”.<br />

L’anno DUEMILADIECI il giorno <strong>09</strong> (NOVE) del mese <strong>di</strong> MARZO, alle ore 16,00 nella Casa<br />

Comunale, convocata dal Sindaco, si è riunita la Giunta Comunale, con l’intervento dei Signori:<br />

1) Brunori Sara Sindaco Presente<br />

2) Garuti Giampiero Vice Sindaco Presente<br />

3) Dalfiume Sauro Assessore Presente<br />

4) Baldazzi Cristina Assessore Presente<br />

5) Ottavi Federica Assessore Presente<br />

6) Bellavia Roberta Assessore Presente<br />

7) Del Vecchio Chiara Assessore Presente<br />

8) Montebugnoli Stelio Assessore Assente<br />

Partecipa alla seduta il Segretario Generale, Dr.ssa Cinzia Giacometti;<br />

Il Presidente, Sindaco SARA BRUNORI, dopo avere constatato il numero legale degli intervenuti,<br />

<strong>di</strong>chiara aperta la seduta e invita la Giunta a trattare l’argomento in oggetto.


OGGETTO: <strong>POLO</strong> <strong>ESTRATTIVO</strong> “GHISIOLA 2” – DECISIONE IN MERITO ALLA<br />

PROCEDURA DI VERIFICA (SCREENING) SUL PIANO PRELIMINARE DI<br />

COLTIVAZIONE E SISTEMAZIONE FINALE DELLA CAVA DI SABBIA<br />

“GHISIOLA”.<br />

PREMESSO CHE<br />

LA GIUNTA COMUNALE<br />

♦ la Ditta “IMPRESA A. GUIDI S.P.A.” con sede a OSTERIA GRANDE (BO) in VIA<br />

EMILIA PONENTE, 6260 C.F. <strong>03</strong>14166<strong>03</strong>77 P.I. 00598641207 in data 19/05/20<strong>09</strong><br />

presentava la domanda al n. 12.393 <strong>di</strong> protocollo per l’attivazione della procedura <strong>di</strong> verifica<br />

(screening) ai sensi del titolo II della L.R.. 18 maggio 1999, n. 9, come mo<strong>di</strong>ficata dalla<br />

L.R. 16 novembre 2000 n. 35, integrata con le mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> cui al D.lgs 152/06 come<br />

mo<strong>di</strong>ficato dal D.lgs 4/2008 relativa al <strong>POLO</strong> <strong>ESTRATTIVO</strong> GHISIOLA 2 sito in VIA<br />

STANZANO <strong>di</strong>stinta all’N.C.T. del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Castel San Pietro Terme al Fg. 90, mapp.<br />

1/P, 2/P, 4/P, 9/P, 31/P, 32/P, 33/P, 57/P, 58/P, 69, 70/P, 72/P, 90/P della Superficie<br />

Catastale <strong>di</strong> mq. 164.158 <strong>di</strong> proprietà della Immobiliare Varignana sas <strong>di</strong> Gui<strong>di</strong> Sauro & C. e<br />

al Foglio 106 Mappali 1/P e 2/P della superficie catastale <strong>di</strong> mq. 30.790 <strong>di</strong> proprietà della<br />

Fondazione Opera Pia Baldazzi ;<br />

♦ alla domanda risultano allegati i sottoelencati elaborati redatti da: CAGGESE DOTT.<br />

GEOL. ENRICO C.F. - CGGNRC44T28A944B iscritto all’Albo per Geologi della<br />

provincia <strong>di</strong> BOLOGNA al numero 143:<br />

1. In<strong>di</strong>viduazione e valutazione degli impatti ambientali del progetto preliminare<br />

2. Progetto preliminare <strong>di</strong> coltivazione e sistemazione ambientale dell’area <strong>di</strong> cava da<br />

assoggettare a procedura <strong>di</strong> verifica (screening)<br />

3. Conformità del progetto alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica,<br />

4. valutazione clima acustico e revisionale <strong>di</strong> impatto acustico<br />

5. monitoraggio atmosferico – stato <strong>di</strong> bianco<br />

6. figure e fotografie<br />

7. relazione relativa a porzioni <strong>di</strong> fasce boscate sottoposte a vincolo paesaggistico, poste<br />

all’interno dell’area <strong>di</strong> effettiva coltivazione<br />

8. tavola 1 estratto <strong>di</strong> mappa catastale con in<strong>di</strong>viduazione delle proprietà,<br />

dell’area <strong>di</strong> pertinenza della cava e <strong>di</strong> effettiva escavazione<br />

9. tavola 2 rilievo plano-altimetrico attuale con in<strong>di</strong>cazione delle aree interessate<br />

da escavazione, da accumulo temporaneo, da fasce boscate esistenti e fasce <strong>di</strong> rispetto<br />

10. tavola 3a sezioni longitu<strong>di</strong>nali e trasversali<br />

11. tavola 3b sezioni longitu<strong>di</strong>nali e trasversali<br />

12. tavola 4 fasi attuative dell’escavazione della cava e metodo <strong>di</strong> scavo<br />

13. tavola 5 piano <strong>di</strong> sistemazione morfologica finale<br />

14. tavola 6 piano <strong>di</strong> sistemazione agro forestale<br />

♦ ai sensi dell’art. 5, comma 5°, della citata L.R. n. 9 del 18.05.1999 mo<strong>di</strong>ficata dalla L.R. n. 35<br />

del 16.11.2000 , l’Ufficio competente all’espletamento delle procedure <strong>di</strong> cui alla citata L.R. è<br />

da in<strong>di</strong>viduare nel Servizio E<strong>di</strong>lizia e Territorio dell’Area Servizi al Territorio;<br />

♦ ai sensi del citato art.9 della L.R. n. 9/1995 e s.m.i. la domanda e gli elaborati necessari per la<br />

effettuazione della procedura <strong>di</strong> verifica (screening) sono stati depositati per giorni 30 naturali e<br />

consecutivi dal 16/12/20<strong>09</strong> (data <strong>di</strong> pubblicazione nel B.U.R. n. 214 del 16/12/20<strong>09</strong>) al<br />

29/01/<strong>2010</strong> compreso, per la libera consultazione;


♦ L’avviso <strong>di</strong> deposito è stato pubblicato all’Albo Pretorio del <strong>Comune</strong> dal 16/12/20<strong>09</strong> (data <strong>di</strong><br />

pubblicazione nel B.U.R.) al 29/01/<strong>2010</strong> compreso e per estratto sulla stampa locale: (Sabato<br />

Sera ( 19/12/20<strong>09</strong>) e Il Corriere <strong>di</strong> Romagna (11/01/<strong>2010</strong>) e sul sito internet del <strong>Comune</strong><br />

CONSIDERATO CHE, come previsto dall’articolo 10 della L.R. n. 9/1999 e successive mo<strong>di</strong>fiche<br />

ed integrazioni, l’autorità competente è tenuta a verificare se il progetto deve essere assoggettato<br />

all’ulteriore procedura <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale (VIA) esprimendosi anche sulle<br />

eventuali osservazioni presentate;<br />

DATO ATTO CHE entro il termine del 29/01/<strong>2010</strong> non sono pervenute osservazioni in merito<br />

come risulta dalla <strong>di</strong>chiarazione della responsabile dell’Unità Operativa Archivio e Protocollo in<br />

data 30/01/<strong>2010</strong>;<br />

VISTI i seguenti pareri:<br />

- parere <strong>di</strong> A.R.P.A. Sezione Provinciale <strong>di</strong> Bologna – Servizio Sistemi Ambientali Prot.<br />

n. 2165 in data 22/02/<strong>2010</strong> pervenuto il 02/<strong>03</strong>/<strong>2010</strong> protocollo n. 0005115, dal quale risulta che<br />

l’intervento non deve essere sottoposto alla procedura <strong>di</strong> Valutazione <strong>di</strong> Impatto Ambientale e nelle<br />

progettazioni della coltivazione e sistemazione della cava dovranno essere considerate ed osservate<br />

le seguenti prescrizioni al fine <strong>di</strong> limitare al massimo gli effetti della cava nell’ambiente e nei luoghi<br />

<strong>di</strong> accoglienza:<br />

Suolo e sottosuolo<br />

Poiché l’asportazione <strong>di</strong> suolo avrà anche ripercussioni sulla morfologia del territorio eliminando le<br />

funzioni <strong>di</strong> spartiacque e versante della porzione <strong>di</strong> collina oggetto <strong>di</strong> escavazione , in fase <strong>di</strong><br />

progettazione esecutiva (piano <strong>di</strong> coltivazione e sistemazione) negli interventi <strong>di</strong> sistemazione<br />

finale si dovranno in<strong>di</strong>viduare opere che riducono gli effetti indotti dal futuro assetto morfologico,<br />

soprattutto per gli aspetti legati al deflusso idrico <strong>di</strong> superficie e inoltre l’esercente l’attività in caso<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto è tenuto ad intervenire prioritariamente per garantire la stabilità dei terreni oggetto <strong>di</strong><br />

coltivazione sia in fase <strong>di</strong> coltivazione che al termine dei lavori <strong>di</strong> sistemazione ;<br />

Acque superficiali<br />

Nella progettazione e nella sistemazione one finale si dovranno adottare accorgimenti tecnici per<br />

impe<strong>di</strong>re alterazione nel deflusso del Rio Fontana Coperta o variazioni della conformazione<br />

dell’alveo dovute ad interramenti per <strong>di</strong>spersione dei materiali movimentati o per ce<strong>di</strong>mento delle<br />

sponde, tutto ciò al fine <strong>di</strong> garantire il deflusso regolare del Rio senza compromettere od alterare il<br />

suo regime naturale <strong>di</strong> piena<br />

Inoltre si dovranno adottare accorgimenti tecnici che dovranno garantire per i rii Ghisiola e<br />

Magione a<strong>di</strong>acenti al perimetro <strong>di</strong> cava un apporto idrico meteorico dell’area risistemata onde<br />

conservare, seppure in modalità e quantitativi <strong>di</strong>fferenti, le corrivazioni associate ai preesistenti<br />

versanti;<br />

Acque sotterranee<br />

L’intervento estrattivo non dovrà comportare rischi <strong>di</strong> contaminazione ed alterazione per gli<br />

acquiferi <strong>di</strong> pianura e <strong>di</strong> conseguenza il progetto <strong>di</strong> recupero ambientale dovrà tenere conto del<br />

potenziale utilizzo della ex cava come bacino <strong>di</strong> accumulo della risorsa idrica e non dovrà<br />

consentire tombamenti o riporti con materiali che superano i limiti previsti dal D. lgs. N. 152/2006<br />

parte V;


Atmosfera<br />

Dovranno essere utilizzati per il trasporto del materiale, mezzi dotati <strong>di</strong> cassone telonato. Lo stesso<br />

dovrà risultare chiuso durante il transito sulla viabilità pubblica<br />

Si dovrà procedere al lavaggio delle gomme dei mezzi pesanti in uscita dall’area <strong>di</strong> cava attraverso<br />

una idonea vasca <strong>di</strong> lavaggio o altra soluzione <strong>di</strong> equivalente efficacia<br />

Dovrà essere mantenuta quanto più possibile pulita e lavata la viabilità <strong>di</strong> accesso alla cava e <strong>di</strong><br />

immissione sulla viabilità pubblica, in particolare il tratto che risulta già asfaltato, al fine <strong>di</strong> limitare<br />

il sollevamento <strong>di</strong> polveri ed il trascinamento <strong>di</strong> materiale terroso;<br />

occorre che l’accumulo <strong>di</strong> materiale terroso sia limitato quanto più possibile. Nei perio<strong>di</strong><br />

particolarmente cal<strong>di</strong> si dovrà prevedere l’eventuale necessità <strong>di</strong> procedere alla bagnatura dei<br />

cumuli per ridurre il fenomeno della <strong>di</strong>spersione e del trasporto in aria<br />

dovranno essere utilizzati mezzi sufficientemente moderni e rispondenti alle norme <strong>di</strong> certificazione<br />

vigenti in modo da limitare quanto più possibile l’emissione <strong>di</strong> gas e particelle inquinanti<br />

dovrà essere pre<strong>di</strong>sposta entro un anno dall’inizio del corso d’opera, una campagna <strong>di</strong> monitoraggio<br />

della qualità dell’aria ed in particolare delle PTS da eseguirsi con adeguata strumentazione<br />

in<strong>di</strong>viduando almeno due recettori presso cui svolgere il monitoraggio tra quelli più impattati dalle<br />

lavorazioni in essere in quel momento. Ciascuna campagna dovrà avere una durata <strong>di</strong> almeno 2<br />

settimane e l’acquisizione dovrà avvenire in continuo sulle 24 ore. Le risultanze <strong>di</strong> tale<br />

monitoraggio dovranno essere fornite agli enti territorialmente competenti<br />

qualora emergessero criticità circa le polveri generate dall’attività, dovrà essere previsto un<br />

monitoraggio articolato su campagne a cadenza perio<strong>di</strong>ca trimestrale per un anno <strong>di</strong> attività, mentre<br />

per i successivi anni l’effettuazione o la perio<strong>di</strong>cità potrà essere rivista in funzione dei valori rilevati<br />

e dell’avanzamento delle lavorazioni.<br />

Rumore<br />

Le attività <strong>di</strong> cava dovranno svolgersi soltanto nel periodo <strong>di</strong>urno e rispettando l’orario previsto dal<br />

regolamento comunale per tale tipo <strong>di</strong> attività ( o in sua assenza ai sensi della D.G.R. n. 45 del<br />

21/01/2002)<br />

Si dovranno porre in atto tutti gli accorgimenti gestionali e tecnici per limitare quanto più possibile<br />

le emissioni acustiche <strong>di</strong>sturbanti. Tra gli accorgimenti gestionali si richiede <strong>di</strong> elaborare percorsi<br />

tali da limitare quanto più possibile il ricorso ai segnalatori acustici <strong>di</strong> retromarcia delle macchine<br />

operatrici<br />

Dovranno essere utilizzati mezzi rispondenti alla normativa vigente in materia <strong>di</strong> emissione acustica<br />

delle macchine industriali, in modo da limitare quanto più possibile il rumore prodotto;<br />

dovrà essere pre<strong>di</strong>sposto entro un anno dall’inizio della coltivazione, una campagna <strong>di</strong><br />

monitoraggio per la componente rumore da eseguirsi con adeguata strumentazione e meto<strong>di</strong>che ai<br />

sensi della normativa vigente. Le misure dovranno prevedere rilievi <strong>di</strong> 24 ore in esterno ed in<br />

facciata ad almeno tre recettori in<strong>di</strong>viduati tra quelli impattati dalle lavorazioni in essere in quella<br />

fase e, (compatibilmente con la <strong>di</strong>sponibilità dei residenti) rilievi all’interno degli e<strong>di</strong>fici finalizzati<br />

alla stima del livello <strong>di</strong>fferenziale. In particolare le misure dovranno altresì essere eseguite in<br />

giornate <strong>di</strong> lavoro tipo e possibilmente nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggiore criticità acustica (valutata in<br />

funzione del tipo <strong>di</strong> lavorazioni e dell’esposizione dei <strong>di</strong>versi ricettori monitorati)<br />

dovranno essere fornite agli enti territorialmente competenti le risultanze <strong>di</strong> tale monitoraggio<br />

laddove i risultati delle misure evidenziassero superamenti o situazioni critiche, si dovrà procedere<br />

quanto prima all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione temporanei quali ad es: cauterizzazione<br />

delle macchine, realizzazione <strong>di</strong> dune provvisorie col materiale <strong>di</strong> deposito cavato o con altro<br />

materiale terroso, installazione <strong>di</strong> barriere mobili su new-jersey, ecc.. Per la verifica dell’efficacia<br />

degli interventi apportati, dovrà essere ripetuta la campagna <strong>di</strong> monitoraggio.<br />

Le risultanze <strong>di</strong> tale monitoraggio dovranno essere fornite agli enti territorialmente competenti.<br />

- dell'A.U.S.L <strong>di</strong> Imola - Nuovi insed. produt., n. 8268 in data 04/<strong>03</strong>/<strong>2010</strong> con esito<br />

Favorevole con prescrizioni subor<strong>di</strong>nato al rispetto delle seguenti con<strong>di</strong>zioni:In analogia a quanto<br />

in<strong>di</strong>cato dal A.R.P.A- Sezione Provinciale <strong>di</strong> Bologna – Servizio Sistemi Ambientali l’intervento<br />

non dovrà essere sottoposto alla procedura <strong>di</strong> Valutazione <strong>di</strong> Impatto Ambientale, dovranno essere


considerate e osservate in sede <strong>di</strong> progettazione del Piano <strong>di</strong> coltivazione tutte le prescrizioni cui al<br />

parere <strong>di</strong> A.R.P.A. in merito alle matrici ambientali.<br />

- della Commissione per il paesaggio Ambientale e Architettonica ed il Paesaggio<br />

progressivo <strong>di</strong> esaminazione num. 2 in data 02/10/20<strong>09</strong> con esito favorevole ;<br />

- del Responsabile del Servizio arch. Fausto Zanetti, in data 05/<strong>03</strong>/<strong>2010</strong> dal quale risulta<br />

ambientalmente compatibile il Piano <strong>di</strong> Coltivazione e sistemazione della cava “GHISIOLA 2”<br />

ritenendo che il progetto proposto non debba essere assoggettato alla procedura <strong>di</strong> Valutazione<br />

Impatto Ambientale (V.I.A.) , in<strong>di</strong>cando le seguenti prescrizioni da recepire in sede <strong>di</strong><br />

progettazione del Piano <strong>di</strong> Coltivazione e sistemazione finale della cava:<br />

A) in sede <strong>di</strong> presentazione del Piano <strong>di</strong> Coltivazione venga prodotto il nulla osta della totalità<br />

delle proprietà interessate con particolare riferimento al tracciato della viabilità <strong>di</strong> cava;<br />

B) In considerazione della specifica localizzazione dell’attività estrattiva, già sede <strong>di</strong> interventi<br />

analoghi già attuati peraltro senza la creazione <strong>di</strong> rilevanti impatti negativi sia nell’ambiente<br />

naturale sia in quello antropico, si ritiene che il progetto non debba essere assoggettato alla<br />

procedura <strong>di</strong> Valutazione Ambientale ai sensi della L.N. n. 9/1999 e ss.mm. e ii;<br />

C) L’attività prevista risulta coerente con la <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> attuazione del P.A.E. vigente – Polo<br />

“Ghisiola”, i particolare prevede l’organizzazione annuale dei lotti oggetto <strong>di</strong> coltivazione<br />

finalizzata alla mitigazione dell’impatto percettivo temporaneo” sul paesaggio con<br />

risistemazioni anno per anno;<br />

Il progetto <strong>di</strong> sistemazione prevede una sistemazione arborea alternata ad aree a<br />

destinazione agricola in parte prative lasciate a libera evoluzione che si integrano e<br />

raccordano adeguatamente con il paesaggio agricolo circostante alla cava.<br />

D) l’area <strong>di</strong> cava, esposta a Sud è visibile dalla viabilità principale (SS n. 9 Emilia) e dalla<br />

viabilità minore posta ad Ovest del Capoluogo. L’area, inoltre si colloca in un contesto già<br />

interessato da <strong>di</strong>versi anni dall’attività estrattiva;<br />

- il P.A.E. vigente impone la coltivazione per lotti annuali; tale scelta permette <strong>di</strong> limitare<br />

l’impatto paesaggistico nel contesto agricolo circostante<br />

- il progetto <strong>di</strong> sistemazione finale mantiene una morfologia compatibile con quella che si<br />

rinviene attualmente rinaturalizzando gli scavi ed i riporti.<br />

- la superficie della cava sarà destinata al recupero naturalistico <strong>di</strong> habitat tipici dell’ambiente<br />

agricolo, parte della superficie verrà destinata ad uso agricolo.<br />

- l’impatto permanente dell’attività estrattiva sul suolo, che verrà recuperato a scopi agricoli è<br />

da ritenerersi trascurabile, anzi, con la rimodellazione delle scarpate migliorerà la sua<br />

stabilità e con la previsione <strong>di</strong> un nuovo invaso ad uso agricolo contribuirà ad una<br />

ripopolazione paesaggista ambientale dell’entità estrattiva;<br />

- verrà ampliata la superficie boscata ed integrata con l’attuale e il progetto <strong>di</strong> inserimento<br />

ambientale dell’ambito tende alla ricostruzione <strong>di</strong> habitat più strutturati in cui si sviluppano<br />

tutti i piani vegetazionali: erbaceo, arbustivo ed arboreo e con l’impianto <strong>di</strong> specie autoctone<br />

tipiche degli ambiti in cui si inseriscono, che andranno a sostituire la vegetazione infestante<br />

che caratterizza la vegetazione spontanea attuale, nel lungo periodo, quando la vegetazione<br />

sarà cresciuta l’impatto paesaggistico sarà nullo e dal punto <strong>di</strong> vista ecosistemico sarà<br />

positivo in quanto l’inserimento nell’ambiente delle macchie arboreo – arbustive, costituito<br />

da specie autoctone, contribuirà a potenziare la rete ecologica del territorio creando zone <strong>di</strong><br />

rifugio, riposo e ni<strong>di</strong>ficazione per la fauna .<br />

- il limitato rilievo degli interventi previsti e dei conseguenti impatti ambientali,<br />

D) In conclusione, in considerazione della specifica localizzazione dell’attività estrattiva,<br />

dell’estensione dell’area estrattiva pari a mq. 342.000 e dei quantitativi annui estraibili e<br />

sulla base delle considerazioni <strong>di</strong> cui sopra,non si ritiene che il progetto in argomento debba<br />

essere assoggettato alla procedura <strong>di</strong> Valutazione <strong>di</strong> Impatto Ambientale (V.I.A.) ai sensi<br />

della L.R. n. 9/1999 e ss.mm.


Si ritiene tuttavia <strong>di</strong> impartire le seguenti prescrizioni che dovranno essere recepite in sede <strong>di</strong><br />

presentazione del progetto <strong>di</strong> coltivazione da approvarsi secondo le procedure previste dalla<br />

L.R. n. 17/1991 e ss.mm.ii.<br />

♦ I quantitativi estraibili devono corrispondere a quelli previsti nel P.A.E. vigente<br />

♦ Il Piano <strong>di</strong> Coltivazione dovrà comprendere un programma attuativo che preveda la ripresa<br />

dell’attività a partire dalla porzione sommitale del comparto, organizzato per lotti annuali<br />

successivi e conseguenti <strong>di</strong> coltivazione e risistemazione, finalizzato alla mitigazione<br />

dell’impatto percettivo temporaneo sul paesaggio in modo da completare definitivamente le<br />

operazioni <strong>di</strong> coltivazione e successiva risistemazione anno dopo anno, lasciando superfici<br />

defintivamente risistemate e non più ricoinvolgibili da alcun tipo <strong>di</strong> intervento.<br />

♦ In sede <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> coltivazione siano approfon<strong>di</strong>te tutte le tematiche <strong>di</strong> dettaglio previste<br />

dal P.A.E. con specifico riferimento alla viabilità pubblica <strong>di</strong> accesso alla cava che dovrà<br />

essere allargata, rettificata e sistemata rendendola idonea al nuovo traffico <strong>di</strong> cava,<br />

comprendendo inoltre tutti gli oneri già a suo tempo contemplati per l’attività estrattiva<br />

relativa al lotto 1 Ghisiola esaurito <strong>di</strong> recente; inoltre è opportuno venga prodotto il nulla<br />

osta della totalità delle proprietà interessate con particolare riferimento al tracciato della<br />

viabilità <strong>di</strong> cava.<br />

Ritenuto pertanto <strong>di</strong> escludere il progetto da ulteriore procedura <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale<br />

(VIA);<br />

Visto il Piano della Attività Estrattive Variante Generale 2007 approvato dal Consiglio Comunale<br />

con delibera n. 5 del 10/01/2008 e successiva variante specifica approvata con delibera del<br />

Consiglio Comunale n. 83 del 12/06/2008;<br />

Acquisito il parere favorevole in or<strong>di</strong>ne alla regolarità tecnica <strong>di</strong> cui all’art. 49, comma 1°, del<br />

D.Lgs 18.08.2000 n. 267, espresso dal Responsabile dell’Area Servizi per il Territorio e la<br />

Collettività;<br />

Rilevato che il Dirigente <strong>di</strong> cui sopra attesta che il presente atto non comporta impegni <strong>di</strong> spesa né<br />

<strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> entrata, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs n. 267/2000;<br />

Con voti favorevoli unanimi espressi nei mo<strong>di</strong> e forme <strong>di</strong> legge;<br />

D E L I B E R A<br />

1) in considerazione del limitato rilievo degli interventi previsti e dei conseguenti impatti<br />

ambientali, ai sensi dell’art. 10, comma 1, della L.R. 18.05.1999 n.9, come mo<strong>di</strong>ficata dalla L.R. 16<br />

novembre 2000 n. 35, integrata con le mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> cui al D.lgs 152/06 come mo<strong>di</strong>ficato dal D.lgs<br />

4/2008, escludere dalla ulteriore procedura <strong>di</strong> Valutazione <strong>di</strong> Impatto Ambientale (VIA) il progetto<br />

costituito dai seguenti elaborati conservati in atti, relativo al <strong>POLO</strong> <strong>ESTRATTIVO</strong> GHISIOLA 2<br />

sito in VIA STANZANO <strong>di</strong>stinta all’N.C.T. del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Castel San Pietro Terme al Fg. 90,<br />

mapp. 1/P, 2/P, 4/P, 9/P, 31/P, 32/P, 33/P, 57/P, 58/P, 69, 70/P, 72/P, 90/P della Superficie<br />

Catastale <strong>di</strong> mq. 164.158 <strong>di</strong> proprietà della Immobiliare Varignana sas <strong>di</strong> Gui<strong>di</strong> Sauro & C. e al<br />

Foglio 106 Mappali 1/P e 2/P della superficie catastale <strong>di</strong> mq. 30.790 <strong>di</strong> proprietà della Fondazione<br />

Opera Pia Baldazzi:<br />

1. In<strong>di</strong>viduazione e valutazione degli impatti ambientali del progetto preliminare<br />

2. Progetto preliminare <strong>di</strong> coltivazione e sistemazione ambientale dell’area <strong>di</strong> cava da<br />

assoggettare a procedura <strong>di</strong> verifica (screening)<br />

3. Conformità del progetto alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica,<br />

4. valutazione clima acustico e revisionale <strong>di</strong> impatto acustico<br />

5. monitoraggio atmosferico – stato <strong>di</strong> bianco<br />

6. figure e fotografie


7. relazione relativa a porzioni <strong>di</strong> fasce boscate sottoposte a vincolo paesaggistico, poste<br />

all’interno dell’area <strong>di</strong> effettiva coltivazione<br />

8. tavola 1 estratto <strong>di</strong> mappa catastale con in<strong>di</strong>viduazione delle proprietà,<br />

dell’area <strong>di</strong> pertinenza della cava e <strong>di</strong> effettiva escavazione<br />

9. tavola 2 rilievo plano-altimetrico attuale con in<strong>di</strong>cazione delle aree interessate<br />

da escavazione, da accumulo temporaneo, da fasce boscate esistenti e fasce <strong>di</strong> rispetto<br />

10. tavola 3a sezioni longitu<strong>di</strong>nali e trasversali<br />

11. tavola 3b sezioni longitu<strong>di</strong>nali e trasversali<br />

12. tavola 4 fasi attuative dell’escavazione della cava e metodo <strong>di</strong> scavo<br />

13. tavola 5 piano <strong>di</strong> sistemazione morfologica finale<br />

14. tavola 6 piano <strong>di</strong> sistemazione agro forestale<br />

a con<strong>di</strong>zione siano rispettate le seguenti prescrizioni in sede <strong>di</strong> progettazione del piano <strong>di</strong><br />

coltivazione e sistemazione della cava:<br />

♦ Poiché l’asportazione <strong>di</strong> suolo avrà anche ripercussioni sulla morfologia del territorio<br />

eliminando le funzioni <strong>di</strong> spartiacque e versante della porzione <strong>di</strong> collina oggetto <strong>di</strong><br />

escavazione , in fase <strong>di</strong> progettazione esecutiva (piano <strong>di</strong> coltivazione e sistemazione) negli<br />

interventi <strong>di</strong> sistemazione finale si dovranno in<strong>di</strong>viduare opere che riducono gli effetti<br />

indotti dal futuro assetto morfologico, soprattutto per gli aspetti legati al deflusso idrico <strong>di</strong><br />

superficie e inoltre l’esercente l’attività in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto è tenuto ad intervenire<br />

prioritariamente per garantire la stabilità dei terreni oggetto <strong>di</strong> coltivazione sia in fase <strong>di</strong><br />

coltivazione che al termine dei lavori <strong>di</strong> sistemazione ;<br />

♦ Acque superficiali<br />

Nella progettazione e nella sistemazione one finale si dovranno adottare accorgimenti tecnici<br />

per impe<strong>di</strong>re alterazione nel deflusso del Rio Fontana Coperta o variazioni della<br />

conformazione dell’alveo dovute ad interramenti per <strong>di</strong>spersione dei materiali movimentati<br />

o per ce<strong>di</strong>mento delle sponde, tutto ciò al fine <strong>di</strong> garantire il deflusso regolare del Rio senza<br />

compromettere od alterare il suo regime naturale <strong>di</strong> piena<br />

Inoltre si dovranno adottare accorgimenti tecnici che dovranno garantire per i rii Ghisiola e<br />

Magione a<strong>di</strong>acenti al perimetro <strong>di</strong> cava un apporto idrico meteorico dell’area risistemata<br />

onde conservare, seppure in modalità e quantitativi <strong>di</strong>fferenti, le corrivazioni associate ai<br />

preesistenti versanti;<br />

♦ Acque sotterranee<br />

L’intervento estrattivo non dovrà comportare rischi <strong>di</strong> contaminazione ed alterazione per gli<br />

acquiferi <strong>di</strong> pianura e <strong>di</strong> conseguenza il progetto <strong>di</strong> recupero ambientale dovrà tenere conto<br />

del potenziale utilizzo della ex cava come bacino <strong>di</strong> accumulo della risorsa idrica e non<br />

dovrà consentire tombamenti o riporti con materiali che superano i limiti previsti dal D. lgs.<br />

N. 152/2006 parte V;<br />

♦ Atmosfera<br />

Dovranno essere utilizzati per il trasporto del materiale, mezzi dotati <strong>di</strong> cassone telonato. Lo<br />

stesso dovrà risultare chiuso durante il transito sulla viabilità pubblica<br />

Si dovrà procedere al lavaggio delle gomme dei mezzi pesanti in uscita dall’area <strong>di</strong> cava<br />

attraverso una idonea vasca <strong>di</strong> lavaggio o altra soluzione <strong>di</strong> equivalente efficacia<br />

Dovrà essere mantenuta quanto più possibile pulita e lavata la viabilità <strong>di</strong> accesso alla cava e<br />

<strong>di</strong> immissione sulla viabilità pubblica, in particolare il tratto che risulta già asfaltato, al fine<br />

<strong>di</strong> limitare il sollevamento <strong>di</strong> polveri ed il trascinamento <strong>di</strong> materiale terroso;<br />

occorre che l’accumulo <strong>di</strong> materiale terroso sia limitato quanto più possibile. Nei perio<strong>di</strong><br />

particolarmente cal<strong>di</strong> si dovrà prevedere l’eventuale necessità <strong>di</strong> procedere alla bagnatura<br />

dei cumuli per ridurre il fenomeno della <strong>di</strong>spersione e del trasporto in aria<br />

dovranno essere utilizzati mezzi sufficientemente moderni e rispondenti alle norme <strong>di</strong><br />

certificazione vigenti in modo da limitare quanto più possibile l’emissione <strong>di</strong> gas e particelle<br />

inquinanti


dovrà essere pre<strong>di</strong>sposta entro un anno dall’inizio del corso d’opera, una campagna <strong>di</strong><br />

monitoraggio della qualità dell’aria ed in particolare delle PTS da eseguirsi con adeguata<br />

strumentazione in<strong>di</strong>viduando almeno due recettori presso cui svolgere il monitoraggio tra<br />

quelli più impattati dalle lavorazioni in essere in quel momento. Ciascuna campagna dovrà<br />

avere una durata <strong>di</strong> almeno 2 settimane e l’acquisizione dovrà avvenire in continuo sulle 24<br />

ore. Le risultanze <strong>di</strong> tale monitoraggio dovranno essere fornite agli enti territorialmente<br />

competenti<br />

qualora emergessero criticità circa le polveri generate dall’attività, dovrà essere previsto un<br />

monitoraggio articolato su campagne a cadenza perio<strong>di</strong>ca trimestrale per un anno <strong>di</strong> attività,<br />

mentre per i successivi anni l’effettuazione o la perio<strong>di</strong>cità potrà essere rivista in funzione<br />

dei valori rilevati e dell’avanzamento delle lavorazioni.<br />

♦ Rumore<br />

Le attività <strong>di</strong> cava dovranno svolgersi soltanto nel periodo <strong>di</strong>urno e rispettando l’orario<br />

previsto dal regolamento comunale per tale tipo <strong>di</strong> attività ( o in sua assenza ai sensi della<br />

D.G.R. n. 45 del 21/01/2002)<br />

Si dovranno porre in atto tutti gli accorgimenti gestionali e tecnici per limitare quanto più<br />

possibile le emissioni acustiche <strong>di</strong>sturbanti. Tra gli accorgimenti gestionali si richiede <strong>di</strong><br />

elaborare percorsi tali da limitare quanto più possibile il ricorso ai segnalatori acustici <strong>di</strong><br />

retromarcia delle macchine operatrici<br />

Dovranno essere utilizzati mezzi rispondenti alla normativa vigente in materia <strong>di</strong> emissione<br />

acustica delle macchine industriali, in modo da limitare quanto più possibile il rumore<br />

prodotto;<br />

dovrà essere pre<strong>di</strong>sposto entro un anno dall’inizio della coltivazione, una campagna <strong>di</strong><br />

monitoraggio per la componente rumore da eseguirsi con adeguata strumentazione e<br />

meto<strong>di</strong>che ai sensi della normativa vigente. Le misure dovranno prevedere rilievi <strong>di</strong> 24 ore<br />

in esterno ed in facciata ad almeno tre recettori in<strong>di</strong>viduati tra quelli impattati dalle<br />

lavorazioni in essere in quella fase e, (compatibilmente con la <strong>di</strong>sponibilità dei residenti)<br />

rilievi all’interno degli e<strong>di</strong>fici finalizzati alla stima del livello <strong>di</strong>fferenziale. In particolare le<br />

misure dovranno altresì essere eseguite in giornate <strong>di</strong> lavoro tipo e possibilmente nei perio<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> maggiore criticità acustica (valutata in funzione del tipo <strong>di</strong> lavorazioni e dell’esposizione<br />

dei <strong>di</strong>versi ricettori monitorati)<br />

dovranno essere fornite agli enti territorialmente competenti le risultanze <strong>di</strong> tale<br />

monitoraggio<br />

laddove i risultati delle misure evidenziassero superamenti o situazioni critiche, si dovrà<br />

procedere quanto prima all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione temporanei quali ad<br />

es: cauterizzazione delle macchine, realizzazione <strong>di</strong> dune provvisorie col materiale <strong>di</strong><br />

deposito cavato o con altro materiale terroso, installazione <strong>di</strong> barriere mobili su new-jersey,<br />

ecc.. Per la verifica dell’efficacia degli interventi apportati, dovrà essere ripetuta la<br />

campagna <strong>di</strong> monitoraggio.<br />

Le risultanze <strong>di</strong> tale monitoraggio dovranno essere fornite agli enti territorialmente<br />

competenti.<br />

♦ I quantitativi estraibili devono corrispondere a quelli previsti nel P.A.E. vigente<br />

♦ Il Piano <strong>di</strong> Coltivazione dovrà comprendere un programma attuativo che preveda la ripresa<br />

dell’attività a partire dalla porzione sommitale del comparto, organizzato per lotti annuali<br />

successivi e conseguenti <strong>di</strong> coltivazione e risistemazione, finalizzato alla mitigazione<br />

dell’impatto percettivo temporaneo sul paesaggio in modo da completare definitivamente le<br />

operazioni <strong>di</strong> coltivazione e successiva risistemazione anno dopo anno, lasciando superfici<br />

defintivamente risistemate e non più ricoinvolgibili da alcun tipo <strong>di</strong> intervento.<br />

♦ In sede <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> coltivazione siano approfon<strong>di</strong>te tutte le tematiche <strong>di</strong> dettaglio previste<br />

dal P.A.E. con specifico riferimento alla viabilità pubblica <strong>di</strong> accesso alla cava che dovrà<br />

essere allargata, rettificata e sistemata rendendola idonea al nuovo traffico <strong>di</strong> cava,<br />

comprendendo inoltre tutti gli oneri già a suo tempo contemplati per l’attività estrattiva<br />

relativa al lotto 1 Ghisiola esaurito <strong>di</strong> recente; inoltre è opportuno venga prodotto il nulla


osta della totalità delle proprietà interessate con particolare riferimento al tracciato della<br />

viabilità <strong>di</strong> cava.<br />

2) Trasmettere la presente deliberazione alla Ditta proponente A. GUIDI S.P.A. con sede a<br />

OSTERIA GRANDE (BO) in VIA EMILIA PONENTE, 6260 ;<br />

In<strong>di</strong>,<br />

3) Pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione la presente decisione.<br />

LA GIUNTA COMUNALE<br />

Con voti favorevoli unanimi espressi nei mo<strong>di</strong> e forme <strong>di</strong> legge;<br />

DELIBERA<br />

Di <strong>di</strong>chiarare la presente deliberazione imme<strong>di</strong>atamente eseguibile ai sensi dell’art.134 – 4° comma<br />

– del Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000.<br />

DC/dc- procedura <strong>di</strong> screening cava ghisiola 2


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Castel San Pietro Terme<br />

Piazza XX Settembre, 3 – 40024 Castel San Pietro Terme (BO)<br />

Area Servizi al Territorio<br />

Servizio E<strong>di</strong>lizia e Territorio<br />

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE<br />

OGGETTO: <strong>POLO</strong> <strong>ESTRATTIVO</strong> “GHISIOLA 2” – DECISIONE IN MERITO ALLA<br />

PROCEDURA DI VERIFICA (SCREENING) SUL PIANO PRELIMINARE DI<br />

COLTIVAZIONE E SISTEMAZIONE FINALE DELLA CAVA DI SABBIA<br />

“GHISIOLA”.<br />

Espressione pareri ai sensi dell’art. 49 comma 1 del D. Lgs 18 agosto 2000 n. 267<br />

REGOLARITA’ TECNICA<br />

( X ) Parere favorevole<br />

( ) Parere<br />

________________________________________________________________________________<br />

si attesta che il presente atto non comporta impegni <strong>di</strong> spesa né <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> entrata, ai sensi<br />

dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs n. 267/2000;<br />

Lì, 5 marzo <strong>2010</strong><br />

IL DIRIGENTE<br />

Dott. Arch. Ivano Serrantoni


Letto, approvato e sottoscritto<br />

Il Presidente Il Segretario Generale<br />

F.to Sara Brunori F.to dr.ssa Cinzia Giacometti<br />

ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE<br />

COPIA<br />

Si attesta che copia della deliberazione viene pubblicata all’Albo Pretorio <strong>di</strong> questo <strong>Comune</strong> per 15 giorni<br />

consecutivi ai sensi dell’art. 124 – comma 1 del D.Lgs 18/08/2000 n. 267 a partire dal _18/<strong>03</strong>/<strong>2010</strong>__.<br />

La presente copia è conforme all’originale.<br />

Lì,__18/<strong>03</strong>/<strong>2010</strong>_ p. / Resp. Affari Istituzionali<br />

ESECUTIVITA’<br />

F.to Clau<strong>di</strong>a Chiusoli<br />

___________________ __<br />

La presente deliberazione, trascorsi 10 giorni dalla data <strong>di</strong> pubblicazione, è <strong>di</strong>ventata esecutiva ai sensi<br />

dell’art. 134 – comma 3 del D.Lgs. 18/8/2000 n. 267 il _____________________________ .<br />

Il Funzionario<br />

_____________

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