PASSAGGIO PASSAGGIO A NORD - Carote e Lilla

l’accappatoio, quando una voce accanto a lei le dice,
scherzando :” Ma che fai, ti lavi con gli occhiali?”
“Ah , già, non mi ero accorta che li avevo sul naso..”
Manuela, finalmente, si toglie gli occhiali.
…Manuela, finalmente, si toglie gli occhiali…
“Ben fatto!” dice Stilla a Roverella, inviandole uno spruzzo
d’acqua per ringraziarla.
Sotto la doccia, le gocce di vapore si posano sugli occhi di
Manuela, le palpebre battono, una volta, due….le piastrelle
di rivestimento della doccia sono azzurre come il più azzurro
cielo di Roma….e là, in mezzo a tutto quell’azzurro, si
staglia la nota sagoma di un falco.
“Guardate, un falco!” la voce di Manuela arriva a Silvia, al
di là della parete di vetro, superando lo scroscio delle docce.
“Ora te ne accorgi?” risponde Silvia.
“Be’, meglio tardi che mai..” aggiunge, ridendo.
Stilla batte le mani, in un tripudio di schizzi, e Ginepro
annuisce, sorridendo: “Ognuno ha il suo tempo..”
“E Mevia?” chiede Roverella, scuotendosi le gocce di dosso.
“Mevia è cresciuta” risponde Ginepro “ Ora si chiama
Manuela, e il suo latino in effetti si è un po’ imbarbarito, in
compagnia di Ander, o di Andrea, se preferite….ma i suoi
occhi sono sbocciati su un bel cielo azzurro…e dopo solo un
paio di battiti di ciglia….credo proprio che imparerà a
lasciar andare…”
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