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Gli effetti del pagamento in misura ridotta sulle sanzioni ... - Lex Giochi

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procedimento e <strong>del</strong> successivo contenzioso giurisdizionale, non determ<strong>in</strong>a l’est<strong>in</strong>zione di tutti gli<br />

<strong>effetti</strong> connessi all’accertata violazione amm<strong>in</strong>istrativa 4 .<br />

Invero, se da un lato non possono essere disposte la confisca facoltativa <strong>del</strong>le cose che<br />

hanno formato oggetto di sequestro amm<strong>in</strong>istrativo e le altre <strong>sanzioni</strong> accessorie facoltative,<br />

dall’altro la confisca obbligatoria di cui al quarto comma <strong>del</strong>l’art. 20 legge citata trova sempre<br />

applicazione.<br />

E’ poi jus receptum che il <strong>pagamento</strong> <strong>del</strong>la sanzione <strong>in</strong> <strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong>, oltre a comportare la<br />

r<strong>in</strong>uncia all’esercizio <strong>del</strong> diritto alla tutela giurisdizionale, implica un riconoscimento di<br />

responsabilità da parte <strong>del</strong> trasgressore 5 .<br />

Ulteriore conseguenza <strong>del</strong>la cd. “oblazione” (da <strong>in</strong>tendersi <strong>in</strong> senso atecnico), vista la<br />

def<strong>in</strong>izione anticipata <strong>del</strong> procedimento, è l’impossibilità di procedere all’accertamento circa la<br />

sussistenza o meno dei fatti contestati, “pur dovendosi evidenziare che, per effetto <strong>del</strong> <strong>pagamento</strong>,<br />

seppure <strong>in</strong> <strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong>, <strong>del</strong>la sanzione, viene <strong>in</strong> parte salvaguardata la f<strong>in</strong>alità di prevenzione<br />

propria <strong>del</strong>la norma sanzionatoria e di conseguenza garantita l’<strong>effetti</strong>vità <strong>del</strong>l’applicazione <strong>del</strong>le<br />

prescrizioni che si assumono violate” 6 .<br />

4<br />

II. <strong>Gli</strong> <strong>effetti</strong> <strong>del</strong> <strong>pagamento</strong> <strong>in</strong> <strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong>.<br />

Secondo G. ROMANO, Sull’applicabilità <strong>del</strong> <strong>pagamento</strong> <strong>in</strong> <strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong> <strong>del</strong>le <strong>sanzioni</strong> pecuniarie irrogate<br />

dalle autorità di pubblica utilità e dall’Autorità garante <strong>del</strong>la concorrenza e <strong>del</strong> mercato, <strong>in</strong> Foro Amm. TAR, 2002, 5,<br />

p. 1517, “il <strong>pagamento</strong> <strong>in</strong> <strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong> rileva dunque come momento <strong>in</strong>cidentale (e risolutivo) <strong>del</strong> procedimento<br />

piuttosto che istituto di natura sostanziale. In realtà i due profili si <strong>in</strong>trecciano l’un l’altro: il vantaggio <strong>del</strong> privato di<br />

beneficiare di una riduzione <strong>del</strong>la sanzione si coniuga con l’<strong>in</strong>teresse pubblico ad uno snellimento <strong>del</strong>l’azione<br />

amm<strong>in</strong>istrativa ed una riduzione <strong>del</strong> contenzioso giurisdizionale. Quanto agli <strong>effetti</strong> <strong>del</strong>l’istituto, il <strong>pagamento</strong> da parte<br />

<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>teressato rappresenta un’implicita ammissione <strong>del</strong>la commissione <strong>del</strong>la violazione che gli è stata addebitata e<br />

produce l’est<strong>in</strong>zione <strong>del</strong>la sanzione amm<strong>in</strong>istrativa. Sul piano sistematico, la possibilità di ricorrere al versamento <strong>in</strong><br />

<strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong> riduce l’effetto deterrente tipicamente esercitato dalla sanzione, rendendo meno gravosa per il<br />

trasgressore la violazione di un precetto, e dunque <strong>in</strong>cide sulla funzione preventiva riconosciuta alle <strong>sanzioni</strong>; per altro<br />

verso, essendo il versamento com<strong>misura</strong>to ai m<strong>in</strong>imi e massimi <strong>del</strong>la sanzione previsti <strong>in</strong> astratto dalla legge, elide la<br />

proporzionalità tra la sanzione subita e l’illecito <strong>in</strong> concreto”.<br />

5<br />

Sul punto, da ultimo, Cass. Civ., sez. II, 26 febbraio 2010, n. 4727, secondo cui “il <strong>pagamento</strong> <strong>in</strong> <strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong><br />

implica necessariamente l’accettazione <strong>del</strong>la sanzione e, qu<strong>in</strong>di, il riconoscimento, da parte <strong>del</strong>lo stesso, <strong>del</strong>la propria<br />

responsabilità e, conseguentemente, nel sistema <strong>del</strong><strong>in</strong>eato dal legislatore anche ai f<strong>in</strong>i di deflazione dei processi, la<br />

r<strong>in</strong>uncia ad esercitare il proprio diritto alla tutela amm<strong>in</strong>istrativa o giurisdizionale, quest’ultima esperibile […] qualora<br />

non sia stato effettuato il suddetto <strong>pagamento</strong>; che l’<strong>in</strong>tervenuta acquiescenza da parte <strong>del</strong> contravventore conseguente a<br />

tale sopravvenuto rituale <strong>pagamento</strong> preclude, <strong>in</strong>oltre, allo stesso l’esercizio di eventuali pretese civilistiche, quali la<br />

condictio <strong>in</strong>debiti e l’actio damni riconducibili all’avvenuta contestazione <strong>del</strong>le violazioni al codice <strong>del</strong>la strada per le<br />

quali si sia proceduto a siffatto <strong>pagamento</strong> con effetto est<strong>in</strong>tivo <strong>del</strong>la correlata pretesa sanzionatoria amm<strong>in</strong>istrativa”.<br />

6<br />

Tar Lombardia - Milano, sez. IV, n. 1119/2006, che prosegue affermando “preme ancora evidenziare che gli<br />

<strong>effetti</strong> <strong>del</strong>l’oblazione sono <strong>effetti</strong> tipici, prodotti direttamente dalla legge, senza che sugli stessi possa <strong>in</strong>fluire la volontà<br />

<strong>del</strong> soggetto cui è contestata l’<strong>in</strong>frazione e che reputa di avvalersi <strong>del</strong>l’istituto. In questo senso, il <strong>pagamento</strong> <strong>in</strong> <strong>misura</strong><br />

<strong>ridotta</strong> non può essere accompagnato o subord<strong>in</strong>ato a condizioni, non potendo l’<strong>in</strong>teressato modificare i caratteri e gli<br />

<strong>effetti</strong> di un istituto regolato <strong>in</strong> toto dalla legge […] se per effetto di quest’ultimo si est<strong>in</strong>gue il procedimento<br />

amm<strong>in</strong>istrativo sanzionatorio e resta precluso l’accertamento pieno dei fatti contestati, non si vede come possa<br />

rimettersi <strong>in</strong> qualche modo <strong>in</strong> discussione tali <strong>effetti</strong>, che discendono direttamente dalla legge, chiedendo un<br />

accertamento di legittimità […] Anzi […] si giungerebbe alla paradossale situazione per cui la parte, dopo aver evitato,<br />

attraverso l’oblazione, conseguenze sanzionatorie ben più gravi di quelle derivanti dal <strong>pagamento</strong> <strong>in</strong> <strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong>,<br />

potrebbe domandare un pieno accertamento dei fatti contestati, sicura che, per effetto <strong>del</strong>l’oblazione, l'eventuale<br />

accertamento di una sua piena responsabilità non le arrecherebbe alcun nocumento, avendo già provveduto, attraverso<br />

l'oblazione, a porsi al riparo da gravi perdite patrimoniali derivanti, ad esempio, dall’applicazione <strong>del</strong>la sanzione<br />

pecuniaria <strong>in</strong> <strong>misura</strong> massima. A ben vedere, tale pretesa equivale a quella (evidentemente <strong>in</strong>fondata), di chi, dopo aver<br />

concluso un contratto di transazione (art. 1965 codice civile), per porre f<strong>in</strong>e ad una lite potenziale o <strong>in</strong> corso, chieda<br />

comunque al giudice l’accertamento pieno <strong>del</strong> proprio diritto, <strong>in</strong> contrasto con il contratto di transazione, che <strong>in</strong>vece<br />

preclude l’accertamento giudiziale <strong>del</strong>la res litigiosa oggetto <strong>del</strong> contratto stesso (cfr. artt. 1969 e 1970 <strong>del</strong> codice<br />

civile)”.<br />

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