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Gli effetti del pagamento in misura ridotta sulle sanzioni ... - Lex Giochi

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A mente <strong>del</strong> comma 11 <strong>del</strong>l’art. 110 Tulps, il Questore, “quando sono riscontrate violazioni<br />

di rilevante gravità <strong>in</strong> relazione al numero degli apparecchi <strong>in</strong>stallati ed alla reiterazione <strong>del</strong>le<br />

violazioni”, sospende “la licenza degli autori degli illeciti per un periodo non superiore a qu<strong>in</strong>dici<br />

giorni, <strong>in</strong>formandone l’autorità competente al rilascio. Il periodo di sospensione, disposto a norma<br />

<strong>del</strong> presente comma, è computato nell’esecuzione <strong>del</strong>la sanzione accessoria”.<br />

La sospensione <strong>del</strong>la licenza degli autori degli illeciti di cui al comma 9 <strong>del</strong>l’art. 110 citato<br />

costituisce esercizio di un potere discrezionale attribuito all’Autorità di pubblica sicurezza, “con<br />

f<strong>in</strong>alità em<strong>in</strong>entemente cautelari e di prevenzione, a tutela <strong>del</strong> pubblico contro i pericoli derivanti<br />

dall’<strong>in</strong>controllata utilizzabilità di apparecchi e congegni da <strong>in</strong>trattenimento non conformi alla<br />

discipl<strong>in</strong>a vigente <strong>in</strong> materia” 15 .<br />

In considerazione <strong>del</strong>la natura non sanzionatoria ma cautelare <strong>del</strong> potere esercitato <strong>in</strong><br />

subiecta materia dal Questore, il <strong>pagamento</strong> <strong>in</strong> <strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong> degli illeciti previsti dal comma 9<br />

<strong>del</strong>l’art. 110 Tulps parrebbe non sortire effetto alcuno sui presupposti dei relativi provvedimenti<br />

amm<strong>in</strong>istrativi, non <strong>in</strong>ibendone <strong>in</strong> radice l’adozione giacché quest’ultima è condizionata al mero<br />

“riscontro” <strong>del</strong>le violazioni da parte <strong>del</strong>l’organo accertatore.<br />

Anche di recente è stato sostenuto che “il presupposto per l’emanazione di un<br />

provvedimento di sospensione non è costituito dalla mera applicazione di una sanzione o<br />

dall’avvenuto <strong>pagamento</strong> <strong>in</strong> <strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong> di essa, bensì, <strong>in</strong> ogni caso, dall’accertamento di una<br />

specifica violazione di norma di legge o di regolamento” 16 .<br />

D’altra parte, il legislatore, attraverso il comma 11 <strong>del</strong> citato art. 110 nella versione<br />

sostituita dall’art. 1, comma 546 l. n. 266/2005, al f<strong>in</strong>e di <strong>del</strong>imitare l’esercizio <strong>del</strong>la discrezionalità<br />

amm<strong>in</strong>istrativa nell’adozione di tale <strong>misura</strong>, ha subord<strong>in</strong>ato la medesima ad una valutazione di<br />

“rilevante gravità” degli illeciti riscontrati <strong>in</strong> relazione al “numero degli apparecchi <strong>in</strong>stallati ed alla<br />

reiterazione <strong>del</strong>le violazioni”.<br />

Cosicché, il richiamo alla “reiterazione <strong>del</strong>le violazioni” – che, unitamente al “numero degli<br />

apparecchi <strong>in</strong>stallati”, concorre alla formazione <strong>del</strong> giudizio di “rilevante gravità” demandato al<br />

Questore – potrebbe attribuire rilevanza all’<strong>in</strong>tervenuto <strong>pagamento</strong> <strong>in</strong> <strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong> <strong>in</strong> quanto,<br />

come più volte sottol<strong>in</strong>eato, l’art. 8-bis l. n. 689/1981, al comma 5, stabilisce che la “reiterazione<br />

<strong>del</strong>le violazioni” non opera “nel caso di <strong>pagamento</strong> <strong>in</strong> <strong>misura</strong> <strong>ridotta</strong>”.<br />

Certo è che, stante anche l’omesso espresso richiamo da parte <strong>del</strong>la disposizione al predetto<br />

art. 8-bis, la nozione di “reiterazione” assunta dal legislatore potrebbe <strong>in</strong>tendersi <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di mera<br />

“ripetizione” di accertamenti “verbalizzati” dal personale operante e non sfociati <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>anze di<br />

archiviazione emesse dal competente ufficio regionale <strong>del</strong>l’AAMS a seguito <strong>del</strong>l’eventuale<br />

proposizione di scritti difensivi ai sensi <strong>del</strong>l’art. 18 l. n. 689/1981.<br />

Come si desume dall’ultimo periodo <strong>del</strong> comma 11 <strong>del</strong>l’art. 110 Tulps (“il periodo di<br />

sospensione, disposto a norma <strong>del</strong> presente comma, è computato nell’esecuzione <strong>del</strong>la sanzione<br />

accessoria”), il potere de quo svolge funzioni anticipatorie rispetto alla sanzione accessoria che<br />

l’autorità comunale dovrà <strong>in</strong> seconda battuta applicare <strong>in</strong> attuazione <strong>del</strong> comma 10 <strong>del</strong> medesimo<br />

art. 110.<br />

15<br />

Così, per tutte, Tar Toscana, sez. I, 17 marzo 2008, n. 318; cfr., da ultimo, Tar Lazio – Roma, sez. I-ter, 11<br />

settembre 2009, n. 8577.<br />

16<br />

Così, Tar Campania – Napoli, sez. V, 15 febbraio 2009, n. 728.<br />

6

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