pagina 57 Speciale Fumetto in Romagna Fumetto/<strong>di</strong>aletto, il <strong>di</strong>aletto romagnolo nella Nona Arte <strong>di</strong> Gianluca Umilacchi Nel <strong>con</strong>testo della se<strong>con</strong>da e<strong>di</strong>zione della manifestazione “Nuvole Parlanti a Forlì”, promossa dalla Fanzinoteca d’Italia, è stato proposta un’esposizione e un in<strong>con</strong>tro, presso i locali della Provincia <strong>di</strong> Forlì – Cesena, incentrato sull’ambito del “Fumetto/ Dialetto”. Per la prima volta, in Romagna, si è presentato e parlato della Nona Arte in <strong>di</strong>aletto Romagnolo. Una mostra <strong>di</strong> <strong>20</strong> pannelli, <strong>con</strong> due precisi percorsi, attraverso i quali si propone e sviluppa un <strong>di</strong>alogo fra <strong>fumetto</strong> e linguaggio, grazie alla rappresentazione <strong>di</strong> tavole e vignette realizzate sia in <strong>di</strong>aletto romagnolo, sia nei <strong>di</strong>versi <strong>di</strong>aletti d’Italia. Il primo percorso, legato al <strong>con</strong>cetto <strong>di</strong> arte sequenziale e <strong>di</strong>aletto romagnolo, proponeva il lavoro realizzato da Cristina Brunacci per la testata La Lòzla, dove dal <strong>20</strong>05 fino al <strong>20</strong>09 si sono pubblicati brevi storie a fumetti <strong>con</strong> personaggi che parlavano in <strong>di</strong>aletto forlivese, 11 numeri che <strong>di</strong>mostrano come l’intento e la volontà <strong>di</strong> muoversi verso questa <strong>di</strong>rezione non manchino. Il se<strong>con</strong>do percorso, invece, poneva l’attenzione a tutta quella produzione che da tantissimi <strong>anni</strong> si realizza in regioni come la Sardegna, la Sicilia, il Veneto oppure zone più provinciali come il napoletano, il friulano, il barese e tantissimi altri <strong>di</strong>aletti che vengono proposti ai giovani grazie alla produzione fumettistica locale. La mostra è stata proposta al pubblico come un importante strumento <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, una sorta <strong>di</strong> grande lente <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento che facilita la lettura trasversale della possibile produzione <strong>di</strong> letteratura <strong>di</strong>segnata, abbinata alla ricerca delle origini territoriali. Anche l’in<strong>con</strong>tro pubblico “Fumetto/Dialetto”, tenutosi sempre presso i locali dalla Provincia, è stato un <strong>di</strong>battito preciso e mirato che, grazie alla partecipazioni <strong>di</strong> grossi nomi nel campo <strong>di</strong>alettale, come Gabriele Zelli (Associazione “E’ Sdaz” Forlì FC), Gianfranco Camerani (Associazione “Federico Schürr” Santo Stefano a Ravenna), Maurizio Balestra (Associazione “Te ad chi sit e fiol?” Cesena FC), e dell’ambito fumettistico nazionale e locale come Stefano Babini (ultimo allievo <strong>di</strong> Hugo Pratt), Marco Verni (matita <strong>di</strong> punta del personaggio Zagor), Cristina Brunacci (autrice dei fumetti pubblicati dalla La Lòzla), si è potuto <strong>di</strong>scutere, nella serata <strong>con</strong>dotta e moderata da Giulio Marabini (Presidente Circoscrizione n. 2), in relazione al <strong>con</strong>testo <strong>di</strong>alettale romagnolo e la sua interazione <strong>con</strong> i vari me<strong>di</strong>a e, più precisamente, alla Nona Arte ovvero il <strong>fumetto</strong>. Si tratta <strong>di</strong> una delle poche, se non proprio unica, occasione <strong>di</strong> <strong>con</strong>siderare sotto un aspetto più ampio e <strong>di</strong>versificato la veicolazione della “lingua madre”, che qui in Romagna, purtroppo, tende ad essere sempre più s<strong>con</strong>osciuta e non vissuta <strong>di</strong>rettamente dal proprio popolo.
pagina 58