Educazione artistica - Istituto Comprensivo Monsignor Saba - Elmas

Tutti gli alunni, in questo periodo, sono stati coinvolti nel lavoro di progettazione di una etichetta da
utilizzare per la vendita dell’olio prodotto dalla scuola.
Il lavoro proposto è stato concordato tra alcuni docenti maggiormente coinvolti nella raccolta delle
olive.
Attività opzionali
Imparare a riciclare carta cartone lattine, legno, lana, stoffa, etcc al fine di realizzare elaborati
“ alternativi”quali sculture fantastiche o quant’altro in cui possa venir fuori in modo non scontato la
“creatività “ e la fantasia degli alunni.
Al fine di valorizzare lo spazio interno della scuola in continuità con quanto è stato fatto negli anni
trascorsi si procederà a disegnare e colorare gli ambienti interni della struttura scolastica.
I motivi, temi, dovranno scaturire da un lavoro di gruppo con tutti gli alunni.
7. Verifica e valutazione
Modalità di verifica e criteri di valutazione
Criteri per la verifica
La verifica è un momento di controllo all'interno del momento più ampio e globale della
valutazione.
Il termine rimanda ad una rilevazione la più possibile oggettiva e quantitativamente misurabili delle
informazioni, delle abilità e delle capacità possedute dagli studenti. Tuttavia, permette anche la
verifica degli obiettivi educativi attraverso l'introduzione di domande più personali.
La verifica non rappresenta solamente un momento finale, ma anche un momento educativo che ci
accompagna nel nostro cammino; è uno strumento per " aggiustare il tiro ", per valutare se gli
obiettivi erano esatti o troppo ambiziosi, se gli strumenti erano adatti o meno.
Per l'Educazione Artistica , la verifica degli obiettivi prefissati, sia educativi che didattici, può
essere di tipo espressivo o di tipo fruitivo.
Essa può avvenire durante lo svolgimento o alla conclusione di una unità didattica, per mezzo di un
elaborato ( disegno, pittura, scultura...) ; attraverso un questionario, la lettura di un opera d'arte, la
visione o l'analisi di immagini ; per mezzo di un interrogazione orale o di un esercizio alla lavagna
o, ancora, attraverso un lavoro pratico e fruitivo durante una visita d'istruzione.
La valutazione
Educare significa creare le condizioni perchè il ragazzo possa "venir fuori" gradualmente alla
propria identità, umanità, intelligenza ; programmare vuol dire individuare una pista di lavoro in cui
svolgere un cammino con i ragazzi avendo degli obiettivi , un metodo, un fine.
La valutazione, allora , nasce da una puntuale e paziente analisi dal lavoro svolto dall'insegnante e
dalla risposta che il ragazzo ha dato al cammino educativo proposto. Infatti il primo oggetto di
valutazione deve essere il lavoro svolto dall'insegnante .
L'apprendimento del ragazzo è strettamente dipendente dall'insegnamento del docente.
Se ciò che l'insegnante ha spiegato, raccontato, letto, ha suscitato un interesse,ha risposto a un
bisogno o ad una attesa, allora diventano più naturali lo studio e l'attenzione del ragazzo.
La valutazione diventa l'esito della professionalità del docente ed è un giudizio sulla globalità della
persona del ragazzo. Essa deve essere aperta: il ragazzo non viene definito solo per quello che dà ,
ma anche per quello che è.
Occorre lasciare sempre aperto il cammino di apprendimento e di maturazione, non chiuderlo dentro
uno schema di giudizio, senza la speranza di un cambiamento o di un progresso nell'apprendimento.
Occorre valorizzare una personalità che a livello esistenziale e intellettuale sta " venendo fuori " e
che quindi non deve essere mortificata o spezzata da un giudizio negativo e intransigente; si deve
cioè, attraverso il cosiddetto " profilo ", indicare una strada da percorrere.