habitat - Assessorato Territorio ed Ambiente

B. DESCRIZIONE BIOLOGICA DEL SITO 

Piano di Gestione SIC e ZPS Isole Eolie 

B.1.VERIFICA E AGGIORNAMENTO DEI DATI PRESENZA RIPORTATI NELLA SCHEDA NATURA 

2000 

B.1.1. Habitat Allegato I presenti nel sito e relativa valutazione del sito 

Premessa metodologica 

Qui di seguito vengono esposti, per ciascuno dei Siti Natura 2000 considerati, i criteri che 

hanno indotto ad aggiornare i dati relativi sia alla presenza degli habitat d’interesse 

comunitario sia al valore dei diversi parametri (copertura, rappresentatività, superficie 

relativa, grado di conservazione e valutazione globale). Le modifiche apportate sono frutto di 

una più accurata analisi dei dati di repertorio, dei dati personali inediti e di quelli raccolti 

durante le verifiche di campo. 

La superficie occupata da ciascun habitat all’interno dei singoli SIC viene espressa sia in 

termini assoluti (sino all’approssimazione dei 100 m 2 ), sia in termini relativi (indicando la 

seconda cifra decimale dei valori percentuali). Per giungere ad una valutazione quanto più 

possibile precisa di questi valori numerici si è proceduto al calcolo del “peso” dei singoli 

habitat nei casi in cui essi partecipavano a mosaici; le stime semiquantitative su cui si basano 

tali calcoli sono riportate nella colonna posta all’estrema destra delle tabelle sinottiche. 

Per rendere più agevole la comprensione dell’iter logico seguito per il calcolo delle superfici 

effettivamente occupate da ciascun habitat, nei paragrafi dedicati a ciascun SIC vengono 

proposte due tabelle: nella prima - denominata “Habitat – Mosaici” - viene illustrato la reale 

estensione delle superfici coincidenti con habitat e mosaici di habitat, mentre la seconda - 

denominata “Habitat - Singoli (da % tabella sinottica - sono riportati i dati di sintesi sui 

singoli habitat riscontrati. Questa procedura ha permesso di aggiornare la parte del Formulario 

Standard concernente la superficie e l’incidenza areale dei singoli habitat all’interno dei SIC 

considerati. Per quanto riguarda l’assegnazione dei valori relativi agli altri criteri di 

valutazione, ovvero “rappresentatività”, “stato di conservazione” e “valutazione globale”, 

sono state seguite le prescrizioni del § 3.1 (“TIPI DI HABITAT presenti nel sito e relativa 

valutazione del sito”) delle Note Esplicative sulle modalità di aggiornamento del Formulario 

Standard fornite dall’ARPA-Sicilia. 

Va tuttavia precisato che ad alcuni habitat rappresentati da ridotte superfici è stato attribuito 

comunque un valore medio (“B”) o addirittura alto (“A”) di rappresentatività sulla base di 

considerazioni squisitamente fisionomico-strutturali, floristiche e “strategiche”. Ad esempio, 

1


quantunque estremamente circoscritti, i frammenti di habitat connessi con gli ambienti umidi 

dei pantani salmastri di Lingua e dell’istmo di Vulcanello (1310, 1410, 1420) appaiono molto 

espressivi e giocano un ruolo cruciale per la flora e la fauna anfibia di tutto l’arcipelago. 

Analogamente gli habitat rupestri (8210 e 8214), e quelli costieri (1170, 1210, 1240, 2110, 

2230), vengono sempre considerati rappresentativi indipendentemente dalle superfici che essi 

occupano, a meno che i sopralluoghi effettuati non abbiano evidenziato il contrario. 

2

B.1.1.1. Isola di Alicudi (ITA030023) 


L’analisi del database connesso allo shapefile relativo alla Carta degli Habitat ha permesso il 

calcolo dei valori indicati nelle due tabelle che seguono: 

Habitat - Mosaici 

Habitat Sup. relativa 

Codice Denominazione ha % 

1170 Scogliere 0,10 0,03 

1210 Vegetazione annua delle linee di deposito marine 3,98 1,00 

5330 Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche 44,03 11,06 

6220* *Pseudo-steppa con graminacee perenni e piante annue dei Thero-Brachypodietea 171,05 42,96 

8130_6220* Ghiaioni del Mediterraneo occidentale e termofili delle Alpi_*Pseudo-steppa con 

graminacee perenni e piante annue dei Thero-Brachypodietea 

8214_8210 Versanti calcarei dell’Italia meridionale_Pendii rocciosi calcarei con vegetazione 

casmofitica 

Habitat - Singoli (da % tabella sinottica) 

3 

12,21 3,07 

15,38 3,86 

TOT. 246,76 61,97 



1170 Scogliere 0,10 0,03 




8130 Ghiaioni del Mediterraneo occidentale e termofili delle Alpi 10,99 2,76 

8210 Pendii rocciosi calcarei con vegetazione casmofitica 6,15 1,54 

8214 Versanti calcarei dell'Italia meridionale 9,23 2,32 

TOT. 246,76 61,97


La porzione complessiva di SIC occupata da habitat è passata dal 55% calcolato da Agristudio 

al 62%. Si tratta di una differenza contenuta, anche se va rimarcata una netta divergenza 

nell’interpretazione della ripartizione degli habitat stessi: Agristudio attribuiva ben 40% del 

SIC agli arbusteti termofili a genistee (hab. 5335). Su superfici ben più ridotte si rinvengono 

in realtà soltanto aspetti paucispecifici di mantello pascolato a Calicotome e/o Spartium, che 

non possono affatto essere ricondotti a tale habitat; inoltre, Genista thyrrena risulta del tutto 

assente sull’isola, dove non è mai stata segnalata da alcuno studioso, e Cytisus aeolicus forma 

piccoli e circoscritti nuclei pionieri sui macereti degli orridi settentrionali dell’isola. Di 

contro, si registra un incremento pari al 40% delle praterie xeriche, sviluppate soprattutto in 

corrispondenza delle suddette pendici scoscese ed instabili. I nuclei di macchia che 

caratterizzano l’11% del SIC coincidono per lo più con nuclei di macchia acidofila in 

evoluzione. 

3.1 Tipi di Habitat presenti nel Sito e relativa valutazione del sito: 

Rispetto a quanto riportato nella precedente versione del Formulario Standard relativo a 

questo Sito Natura 2000 gli habitat d’interesse comunitario passano dunque da 6 a 7. Più in 

dettaglio, vengono confermati 2 habitat (6220* e 8214), ne vengono esclusi 4 (1240, 5320, 

5335 e 9340) e si registra l’inserimento di 5 nuovi (1170, 1210, 5330, 8130 e 8210). 

Qui di seguito vengono argomentate brevemente - caso per caso - le singole modifiche 

operate (habitat depennati e habitat inseriti), dettate il più delle volte dalla concomitanza di 

fattori floristici, ecologici e dinamici: 

-1240: mancano le specie-guida ed i contesti idonei, ravvisandosi localmente sporadici 

aggruppamenti a Lotus cytisoides e Crithmum maritimum; 

-5320: mancano le specie-guida ed i contesti idonei; 

-5335: Genista thyrrena è assente sull’isola e i nuclei di arbusteto pioniero a Cytisus aeolicus 

sono pochi e di dimensioni non cartografabili; 

-9340: nel SIC sono presenti pochi individui di leccio e quercia castagnara e non formano 

mai formazioni forestali; l’unico popolamento cartografabile ricade all’esterno del SIC. 

4


+1170: questo habitat è relegato ad un piccolo promontorio antistante lo Scoglio Galera; 

+1210: sebbene poco rappresentati, discontinui ed impoveriti, i consorzi ad erbe annue 

pioniere presenti nei settori più riparati delle spiagge ciottolose vanno senz’altro 

riferiti a questo habitat; 

+5330: a questo habitat vanno riferite le formazioni di macchia più o meno densa dominate da 

Erica arborea e/o Arbutus unedo; 

+8130: a questo habitat vanno riferiti i macereti attivi che caratterizzano le pendici orientali e 

settentrionali dell’isola. 

+8210: le comunità rupicole di ambienti più o meno instabili e disturbati con una discreta 

componente di pteridofite vanno riferite a questo habitat. 

Habitat presenti nella scheda Natura 2000 e confermati: 

(in grassetto le modifiche inserite ai criteri di valutazione rispetto alla versione precedente del Formulario 

Standard) 

CODICE % COPERTURA RAPPRESENTATIVITÀ SUPERFICE GRADO 

VALUTAZIONE 

5 

GLOBALE 

RELATIVA CONSERVAZIONE 

6 2 2 0 4 3 B A B B 

8 2 1 4 2 A C A A 

Habitat presenti nella scheda Natura 2000 depennati o non confermati: 


VALUTAZIONE 

GLOBALE 


1 2 4 0 2 C C C C 

5 3 2 0 5 B B B B 

5 3 3 5 4 0 B A B B 

9 3 4 0 1 C C C C


Habitat non presenti nella scheda Natura 2000 da aggiungere: 


VALUTAZIONE 

1 1 7 0 1 D 

1 2 1 0 1 D 

6 

GLOBALE 


5 3 3 0 1 1 B B B B 

8 1 3 0 3 B B B B 

8 2 1 0 1 B C A B 

N.B.: gli habitat 5320, 5331, 5335, 9260 e 9340 sono presenti sull’isola, ma non figurano 

nelle versioni definitive della Carta degli Habitat e del Formulario Standard perché 

rappresentati da superfici non cartografabili.

B.1.1.2. Isola di Filicudi (ITA030024) 








1240 Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici 0,45 0,06 

5320 Formazioni basse di euforbie vicino alle scogliere 9,96 1,35 


5330_6220* Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche_*Pseudo-steppa con graminacee perenni 

e piante annue dei Thero-Brachypodietea 

7 

3,75 0,51 

5331 Formazioni ad Euphorbia dendroides 17,07 2,32 


6220*_5330 *Pseudo-steppa con graminacee perenni e piante annue dei Thero- 

Brachypodietea_Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche 




casmofitica 


43,38 5,90 

2,70 0,37 

8,08 1,10 

TOT. 400,59 54,47 



1210 Vegetazione annua delle linee di deposito marine 1,34 0,18









8214 Versanti calcarei dell’Italia meridionale 4,85 0,66 

8 

TOT. 400,59 54,47 

La porzione complessiva di SIC occupata da habitat è passata dall’87% calcolato da 

Agristudio al nostro 54%. Si tratta di una differenza sostenuta, ribadita da una netta 

divergenza nell’interpretazione della ripartizione degli habitat stessi: Agristudio attribuiva ben 

40% del SIC agli arbusteti termofili a genistee (hab. 5335). Su superfici ben più ridotte si 

rinvengono in realtà soltanto aspetti paucispecifici di mantello pascolato a Calicotome e/o 

Spartium, che non possono affatto essere ricondotti a tale habitat, mentre Genista thyrrena 

risulta molto rara sull’isola, e nel SIC non forma alcun nucleo di vegetazione degno di nota, 

mentre Cytisus villosus e Genista monspessulana formano qua e là piccolissimi nuclei di 

arbusteto acidofilo. Anche i valori di copertura (5320: 10%; 5331: 20; 5335: 40%!) riferiti 

agli altri habitat pre-forestali nella precedente versione del Formulario erano fortemente 

sovrastimati. 



questo Sito Natura 2000 gli habitat d’interesse comunitario passano quindi da 6 a 9. Più in 

dettaglio, vengono confermati 5 habitat (1240, 5320, 5331, 6220* e 8214), ne viene escluso 1 

(5335) e si registra l’inserimento di 4 nuovi (1210, 5330, 8130 e 8210).





-5335: i nuclei di Genista thyrrena presenti sull’isola non sono cartografabili. 


pioniere presenti nei settori più riparati delle spiagge ciottolose vanno senz’altro 

riferiti a questo habitat; 

+5330: ad questo habitat vanno riferiti sia gli ex-oliveti che mostrano chiari segni di 

successione progressiva sia le formazioni di macchia più o meno densa dominate da 


+8130: ad esso vanno riferiti alcuni macereti attivi riscontrati sull’isola; 





Standard) 


VALUTAZIONE 

9 

GLOBALE 


1 2 4 0 1 B C B B 

5 3 2 0 1 B C B B 

5 3 3 1 2 A C B B 

6 2 2 0 7 B B B B 

8 2 1 4 1 B C A B




VALUTAZIONE 

10 

GLOBALE 


5 3 3 5 4 0 A A C B 



VALUTAZIONE 

1 2 1 0 1 D 

GLOBALE 


5 3 3 0 4 2 A A A A 

8 1 3 0 1 B C A B 

8 2 1 0 1 B C A B 

N.B.: gli habitat 5320e 9260 sono presenti sull’isola, ma non figurano nelle versioni definitive 

della Carta degli Habitat e del Formulario Standard perché rappresentati da superfici non 

cartografabili.


B.1.1.3. Isola di Panarea e scogli viciniori (ITA030025) 








2230 Praterie dunali dei Malcolmietalia 0,77 0,29 


5320_8214 Formazioni basse di euforbie vicino alle scogliere_Versanti calcarei dell’Italia 

meridionale 

11 

1,53 0,58 


5330_5331 Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche_Formazioni ad Euphorbia dendroides 3,07 1,17 



5335_6220* Formazioni a genistee termomediterranee_*Pseudo-steppa con graminacee perenni e 

piante annue dei Thero-Brachypodietea 

15,70 5,98 

0,43 0,16 






9,39 3,58 

0,80 0,30 

8214_5330 Versanti calcarei dell’Italia meridionale_Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche 61,28 23,34 


casmofitica 

14,33 5,46 

TOT. 245,78 93,60











5335 Formazioni a genistee termomediterranee 0,26 0,10 





12 

TOT. 245,78 93,60 


al nostro 94%. Si tratta di una differenza sostenuta, ribadita da una netta divergenza 


SIC agli arbusteti termofili a genistee (hab. 5335). Genista thyrrena caratterizza in realtà 

superfici ben più circoscritti. Più comuni sono Calicotome e/o Spartium, che però non 

possono affatto essere ricondotti a tale habitat. Anche i valori di copertura (5320: 10%; 5331: 

15; 5335: 25%!) riferiti agli altri habitat pre-forestali nella precedente versione del 

Formulario erano fortemente sovrastimati. Mentre sostanzialmente identica resta la 

valutazione delle aree ricoperte da consorzi di prateria, eclatanti differenze emergono se si 

raffronta il computo delle superfici caratterizzate da habitat rupestre (20% nostro contro 5% 

loro).





dettaglio, vengono confermati 7 habitat (1240, 2230, 5320, 5331, 5335, 6220* e 8214), ne 

viene escluso 1 (9340) e si registra l’inserimento di 4 nuovi (1210, 5330, 8130 e 8210). 




-9340: Quercus ilex è assente nel SIC e su tutta l’isola, mentre Q. virgiliana forma 

popolamenti davvero molto esigui. 


pioniere presenti alla Caletta degli Zimmari vanno senz’altro riferiti a questo habitat; 

+5330: ad esso vanno a nostro avviso riferiti sia gli ex-oliveti che mostrano chiari segni di 



+8130: ad esso vanno riferiti i macereti attivi che caratterizzano le pendici orientali e 

settentrionali dell’isola; 



13




Standard) 


VALUTAZIONE 

14 

GLOBALE 


1 2 4 0 1 C C B B 

2 2 3 0 1 B C C B 

5 3 2 0 2 B C A B 

5 3 3 1 1 B C A B 

5 3 3 5 1 D 

6 2 2 0 1 1 B B B B 

8 2 1 4 1 8 A A A A 



VALUTAZIONE 

GLOBALE 


9 3 4 0 2 C C C C 



VALUTAZIONE 

GLOBALE 


1 2 1 0 1 C C B B 

5 3 3 0 5 9 A A A A


8 1 3 0 1 D 

8 2 1 0 2 B C B B 

N.B.: il fatto che ben 4 habitat (1170, circoscritto alla porzione ZPS di Panarea ed agli isolotti; 

1420, ubicato a Lisca Bianca e bottaio; 5333, circoscritto a Spinazzola e Basiluzzo; 8320, 

localizzato in C.da Calcara e sott’acqua presso Bòttaro) siano presenti nella ZPS e non nel 

SIC sembra un argomento sufficiente a giustificare una ridefinizione dei confini nel SIC, 

come prevedrebbe peraltro la sua stessa denominazione… 

15


B.1.1.4. Isole di Stromboli e Strombolicchio (ITA030026) 






1170 Scogliere 6,32 0,60 


1240_1170 Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. 

endemici_Scogliere 

16 

0,17 0,02 





11,13 1,06 


5331_6220* Formazioni ad Euphorbia dendroides_*Pseudo-steppa con graminacee perenni e 


19,33 1,85 

5335 Formazioni a genistee termomediterrane 70,53 6,73 

5335_6220* Formazioni a genistee termomediterrane_*Pseudo-steppa con graminacee perenni e 


7,41 0,71 




casmofitica 

8320_6220* Campi di lava e cavità naturali_*Pseudo-steppa con graminacee perenni e piante annue 

dei Thero-Brachypodietea 

18,66 1,78 

290,13 27,70 

TOT. 637,11 60,82





1170 Scogliere 6,39 0,61 






5335 Formazioni a genistee termomediterrane 76,46 7,30 




8320 Campi di lava e cavità naturali 261,12 24,93 

17 

TOT. 637,11 60,82 

La porzione complessiva di SIC occupata da habitat è passata dal 100% (!) calcolato da 

Agristudio al nostro 61%. Si tratta di una differenza enorme, ribadita da una netta divergenza 


SIC agli arbusteti termofili a genistee (hab. 5335) e 14% alle formazioni ad Euphorbia 

dendroides. Pur essendo tra le formazioni più espressive riferibili a questo habitat in Sicilia, 

gli arbusteti xerofili a Genista thyrrena e/o a Cytisus aeolicus caratterizzano in realtà appena 

7% del SIC, mentre l’euforbia fisionomizza non più del 4% del sito stesso. Più comuni sono 

Calicotome e/o Spartium, che però partecipano a consorzi di mantello che non possono affatto 

essere ricondotti a tale habitat. Anche i valori di copertura (5320: 8%; 6220*: 23%) riferiti 

agli altri habitat di gariga subalofila e di prateria nella precedente versione del Formulario 

erano fortemente sovrastimati. Sostanzialmente identica appare invece la valutazione delle 

aree caratterizzate dai prodotti vulcanici (cod. 8320).






vengono esclusi 2 (2110 e 9340) e si registra l’inserimento di 4 nuovi (1170, 1210, 5330 e 

8210). 




-2110: gli aspetti di duna embrionale delle coste sabbiose sud-orientali di Stromboli ricadono 

nella ZPS ma all’esterno al SIC; 

-9340: nel SIC sono presenti pochi individui di leccio e non formano mai formazioni forestali. 

+1170: coincide con la parte basale dell’isolotto di Strombolicchio; 


pioniere presenti sulle spiagge del SIC vanno senz’altro riferiti a questo habitat; 

+5330: a questo habitat vanno riferiti sia gli ex-oliveti che mostrano chiari segni di 


Erica arborea; 



18




Standard) 


VALUTAZIONE 

19 

GLOBALE 


1 2 4 0 1 B C B B 

5 3 2 0 4 B B B B 

5 3 3 1 4 A B A B 

5 3 3 5 7 A B A A 

6 2 2 0 1 5 B A B B 

8 2 1 4 1 B C A B 

8 3 2 0 2 5 A A A A 



VALUTAZIONE 

GLOBALE 


2 1 1 0 2 C B C C 

9 3 4 0 2 B C C C




VALUTAZIONE 

20 

GLOBALE 


1 1 7 0 1 A C B B 

1 2 1 0 1 D 

5 3 3 0 3 B B B B 

8 2 1 0 1 B C A B 

N.B.: l’habitat 2110 è presente sull’isola, ma non figura nelle versioni definitive della Carta 

degli Habitat e del Formulario Standard perché rappresentato da superfici poste fuori 

dall’attuale perimetro del SIC. L’aggruppamento a Bassia saxicola, esclusivo di 

Strombolicchio, attribuito nella nostra relazione preliminare all’habitat 1420 va meglio riferito 

all’habitat 1240.

B.1.1.5. Isola di Vulcano (ITA030027) 







1150* *Lagune costiere 0,59 0,04 

1170 Scogliere 22,84 1,47 


1410_1420 Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)_Perticaie alofile mediterranee e 

termo-atlantiche (Sarcocornietea fruticosae) 

21 

0,43 0,03 

2110 Dune mobili embrionali 2,60 0,17 


5330_5335 Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche_Formazioni a genistee 

termomediterranee 

45,51 2,93 


5335_5320 Formazioni a genistee termomediterranee_Formazioni basse di euforbie vicino alle 

scogliere 



1,48 0,10 

111,97 7,20 




2,27 0,15 


8210_8214 Pendii rocciosi calcarei con vegetazione casmofitica_Versanti calcarei dell’Italia 

meridionale 

4,40 0,28 


8320_6220* Campi di lava e cavità naturali_*Pseudo-steppa con graminacee perenni e piante annue 


129,56 8,33 

TOT. 622,12 40,01






1170 Scogliere 22,84 1,47 


1410 Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi) 0,30 0,02 

1420 Perticaie alofile mediterranee e termo-atlantiche (Sarcocornietea fruticosae) 0,13 0,01 










TOT. 622,12 40,01 


al nostro 40%. Si tratta di una differenza notevole, ribadita da una netta divergenza 

nell’interpretazione della ripartizione degli habitat stessi: Agristudio attribuiva ben 20% 

(contro i nostri 9%) del SIC ai consorzi di prateria xerica perenne e annua. Pur ospitando gli 

individui di Cytisus aeolicus più maestosi, in realtà la porzione di territorio in cui ricade non è 

5335 ma coltivo ed è fuori dal SIC. Più comuni sono Calicotome e/o Spartium, che però 

partecipano a consorzi di mantello che non possono affatto essere ricondotti a tale habitat. I 

valori di copertura (5320: 15 contro 2%; 6220*: 23% contro 9%) riferiti agli altri habitat di 

gariga subalofila e di prateria nella precedente versione del Formulario erano fortemente 

22


sovrastimati. Sostanzialmente identica appare invece la valutazione delle aree caratterizzate 

dalle formazioni a Genista thyrrena (cod. 5335) ed ai prodotti lavici (cod. 8320). 





vengono esclusi 2 (1240 e 9340) e si registra l’inserimento di 7 nuovi (1150*, 1170, 1420, 

5330, 8130, 8210 e 8214). 




-1240: i nuclei sporadici di vegetazione riferibile a questo habitat non sono cartografabili. 

-9340: nel SIC sono presenti pochi individui di leccio e non formano mai formazioni forestali. 

L’unico nucleo di lecceto prsente sull’isola ricade fuori dal SIC e si trova sui pendii 

della costa meridionale dell’isola. 

+1150: lo stagno salmastro dell’istmo di Vulcanello va riferito a questo habitat; 

+1170: il tratto interessato dal moto ondoso delle falesie nord-occidentali da Cala Formaggio 

a Testa Grossa si presenta per lo più afitoico; 

+1420: l’aggruppamento a Inula crithmoides presente sulle sponde dello stagno salmastro 

dell’istmo di Vulcanello va riferito a questo habitat; 

+5330: ad esso vanno a nostro avviso riferite le formazioni di macchia più o meno densa 

dominate da Erica arborea; 

+8130: sull’isola sono presenti alcuni macereti attivi costituiti da rocce clastiche; 


componente di pteridofite vanno riferite a questo habitat; 

+8214: le comunità rupicole dell’isola vanno in parte riferite a questo habitat. 

23




Standard) 


VALUTAZIONE 

24 

GLOBALE 


1 2 1 0 1 C C C C 

1 4 1 0 1 C C C C 

2 1 1 0 1 B C C B 

5 3 2 0 2 B C B B 

5 3 3 5 1 7 A A B A 

6 2 2 0 9 B B B B 

8 3 2 0 7 A C B B 



VALUTAZIONE 

1 2 4 0 1 D 

9 3 4 0 1 C C C C




VALUTAZIONE 

25 

GLOBALE 


1 1 5 0 1 B C B B 

1 1 7 0 1 A C B B 

1 4 2 0 1 C C C B 

5 3 3 0 2 B C B B 

8 1 3 0 1 B C B B 

8 2 1 0 1 B C A B 

8 2 1 4 1 D 

N.B.: l’habitat 1240 e l’habitat 6310 sono presenti sull’isola, ma non figurano nelle versioni 

definitive della Carta degli Habitat e del Formulario Standard perché rappresentati da 

superfici non cartografabili.


B.1.1.6. Isola di Salina (Monte Fossa delle Felci e dei Porri) (ITA030028) 






1170 Scogliere 1,26 0,20 



meridionale 

26 

2,23 0,35 




6,19 0,97 




6,35 0,99 





meridionale 

5,09 0,80 

9,00 1,41 

9260 Castagneti 0,75 0,12 

TOT. 438,07 68,61





1170 Scogliere 1,26 0,20 








9260 Castagneti 0,75 0,12 

27 

TOT. 438,07 68,61 

Le differenze tra i dati presentati in questo paragrafo e quelli esposti in occasione della 

consegna della relazione preliminare dipendono in parte dalla presa di coscienza della 

grossolana incongruenza tra la denominazione del SIC e la sua effettiva delimitazione 

ufficiale: il poligono coincide infatti esclusivamente con l’area di Monte dei Porri e non 

interessa minimamente Monte Fossa delle Felci, come emerge peraltro non solo dal perimetro 

ufficiale del SIC fornito dall’Assessorato Territorio Ambiente (cfr. file denominato 

“SIC_ZPS_[03_2007]”) ma anche dal computo della superficie del SIC indicato nel 

Formulario stesso. I dati relativi agli habitat riportati sia dai compilatori della versione 

precedente del Formulario Standard sia da chi scrive nel quadro conoscitivo preliminare si 

riferivano pertanto non solo a Monte dei Porri ma anche a Monte Fossa delle Felci. In questa 

sede è stata redatta una lista degli habitat effettivamente presenti a Monte dei Porri. 


al nostro 69%. Questa significativa differenza è senz’altro imputabile alla già accennata 

misinterpretazione dei perimetri. Non è possibile fare altri raffronti visto che le aree trattate 

erano frutto di una cattiva interpretazione dei perimetri.





dettaglio, vengono confermati 4 habitat (5331, 5335, 6220* e 8214), ne vengono esclusi 3 

(1240, 9340 e 9540) e si registra l’inserimento di 5 nuovi (1170, 5320, 5330, 8210 e 9260). 




-1240: i popolamenti noti di Limonium minutiflorum ricadono in aree attualmente esterne al 

SIC (vicinanze di Malfa, Rinella, Pollara e Faraglione di Pollara); 

-9340: nel SIC sono presenti pochi individui di leccio e non formano mai formazioni forestali; 

-9540: nel SIC sono del tutto assenti formazioni forestali dominate da pini. Non esiste peraltro 

alcuna prova certa dell’indigenato del pino d’Aleppo a Salina. 

+1170: il tratto interessato dal moto ondoso delle falesie nord-occidentali da Cala Formaggio 

a Testa Grossa si presenta per lo più afitoico; 

+5320: questo habitat è rappresentato da lembi del Senecioni bicoloris-Helichrysetum litorei 

lungo i margini costieri di M. dei Porri; 

+5330: ad esso vanno a nostro avviso riferite le formazioni di macchia più o meno densa 

dominate da Erica arborea; 



+9260: piccoli lembi di castagneto caratterizzano alcune forre lungo le pendici di M. dei 

Porri. 

28




Standard) 


VALUTAZIONE 

29 

GLOBALE 


5 3 3 1 1 B C B B 

5 3 3 5 1 B C B B 

6 2 2 0 7 B B B B 

8 2 1 4 1 B B B B 



VALUTAZIONE 

GLOBALE 


1 2 4 0 5 B B B B 

9 3 4 0 1 0 B B B B 

9 5 4 0 5 B B B B 



VALUTAZIONE 

GLOBALE 


1 1 7 0 1 A C B B 

5 3 2 0 3 A B B B 

5 3 3 0 5 6 B A B B 

8 2 1 0 1 B C B B 

9 2 6 0 1 D


Gli habitat 1210, 1240, presenti nell’area considerata, non figurano nella carta degli habitat né 

nella versione aggiornata del Formulario Standard perché non cartografabili o perché ricadono 

all’esterno dell’attuale perimetro del SIC. 

30


B.1.1.7. Isola di Salina (Stagno di Lingua) (ITA030029) 








1420_1310 Perticaie alofile mediterranee e termo-atlantiche (Sarcocornietea 

fruticosae)_Vegetazione pioniera a Salicornia e altre specie annuali dei substrati 

fangosi e sabbiosi 

31 

0,81 0,08 


5330_5331 Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche_Formazioni ad Euphorbia dendroides 23,98 2,31 

5330_5331_53 Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche_Formazioni ad Euphorbia 

35 

dendroides_Formazioni a genistee termomediterranee 





5,39 0,52 

16,71 1,61 

99,21 9,56 


5331_5335 Formazioni ad Euphorbia dendroides_Formazioni a genistee termomediterranee 4,11 0,40 






meridionale 

1,50 0,14 

12,63 1,21 

9260 Castagneti 8,98 0,86 

TOT. 816,36 78,67







1310 Vegetazione pioniera a Salicornia e altre specie annuali dei substrati fangosi e sabbiosi 0,24 0,02 









9260 Castagneti 8,98 0,87 

32 

TOT. 816,36 78,67 

Se si confrontano i dati presentati in questo paragrafo con quelli esposti in occasione della 

consegna della relazione preliminare salta all’occhio un notevole aumento nel numero di 

habitat. I numerosi nuovi inserimenti dipendono in buona parte dalla grossolana incongruenza 

tra la denominazione del SIC e la sua effettiva delimitazione ufficiale: il poligono infatti non 

interessa esclusivamente l’area dello stagno salmastro di Lingua ma racchiude anche l’area di 

Monte Fossa delle Felci, come emerge peraltro non solo dal perimetro ufficiale del SIC 

fornito dall’Assessorato Territorio Ambiente (cfr. file denominato “SIC_ZPS_[03_2007]”) ma 

anche dal computo della superficie del SIC indicato nel Formulario stesso. I dati relativi agli 

habitat riportati sia dai compilatori della versione precedente del Formulario Standard sia da 

chi scrive nel quadro conoscitivo preliminare si riferivano soltanto allo stagno salmastro ed 

alle sue adiacenze senza tenere conto della flora di Monte Fossa delle Felci. In questa sede si 

tiene invece conto anche degli habitat presenti anche su tale rilievo.



al nostro 79%. Si tratta di una differenza trascurabile. Non è possibile fare altri raffronti visto 

che le aree trattate erano frutto di una cattiva interpretazione dei perimetri. 




dettaglio, vengono confermati 2 habitat (1150* e 1310) e si registra l’inserimento di ben 10 

nuovi (1210, 1420, 5330, 5331, 5335, 6220*, 8130, 8210, 8214 e 9260). 




+1210: sebbene discontinui ed impoveriti, i consorzi ad erbe annue pioniere presenti sul 

cordone ciottoloso adiacente allo stagno di Lingua vanno senz’altro riferiti a questo 

habitat; 

+1420: l’aggruppamento a Inula crithmoides presente sulle sponde dello stagno salmastro di 

Lingua va riferito a questo habitat; 




+5331: con ogni probabilità la presenza di questo habitat era stata precedentemente trascurata 

per via del già accennato errore di interpretazione del perimetro del SIC; 





33


+8130: a questo habitat vanno riferiti alcuni macereti attivi che caratterizzano le pendici 

meridionali di M. Fossa delle Felci; 



+8214: le comunità rupicole dell’isola vanno in parte riferite a questo habitat; 

+9260: un nucleo di castagneto caratterizza il fondo del cratere di M. Fossa delle Felci. 



Standard) 


VALUTAZIONE 

34 

GLOBALE 


1 1 5 0 1 B C C B 

1 3 1 0 1 C C C B 



VALUTAZIONE 

1 2 1 0 1 D 

GLOBALE 


1 4 2 0 1 B C C B 

5 3 3 0 7 0 A A B B 

5 3 3 1 1 B C B B 

5 3 3 5 1 A C B B 

6 2 2 0 3 B B B B 

8 1 3 0 1 D


8 2 1 0 1 B C B B 

8 2 1 4 1 B C A B 

9 2 6 0 1 C C C C 

Il numero elevatissimo di habitat di nuovo inserimento dipende in buona parte dalla 

grossolana incongruenza tra la denominazione del SIC e la sua effettiva delimitazione 

ufficiale: il poligono infatti non interessa esclusivamente l’area dello stagno di lingua ma 

interessa anche l’area di Monte Fossa delle Felci, come emerge peraltro non solo dal 

perimetro ufficiale del SIC fornito dall’Assessorato Territorio Ambiente (cfr. file denominato 


Formulario stesso. Tuttavia i compilatori della versione precedente del Formulario Standard 

non si sono avveduti di tale incongruenza, ragion per cui i dati su flora e habitat da essi 

riportati si riferiscono soltanto alla laguna salmastra ed alle sue adiacenze. 

I nuclei a Tamarix di Lingua, ancorché probabilmente autoctoni, non possono essere 

ricondotti all’habitat 92A0 perché quest’ultimo coincide con le boscaglie termoigrofile delle 

sponde delle fiumara e dei torrenti della Sicilia e dell’Italia centro-meridionale. All’habitat 

92D0 potrebbero essere attribuiti alcuni piccoli nuclei discontinui di vegetazione arbustiva 

igrofila a Vitex agnus-castus, rivenuti ad esempio nel tratto finale del Vallone Mastrognoli, le 

cui dimensioni sono però troppo ridotte perché possano essere cartografati. 

35

B.1.1.8. Isola di Lipari (ITA030030) 







1170 Scogliere 3,09 0,13 





5320_6220* Formazioni basse di euforbie vicino alle scogliere_*Pseudo-steppa con graminacee 

perenni e piante annue dei Thero-Brachypodietea 

36 

0,59 0,02 






135,29 5,70 

53,40 2,25 


5333_6220* Macchia rada a Chamaerops humilis_*Pseudo-steppa con graminacee perenni e piante 

annue dei Thero-Brachypodietea 

0,41 0,02 



scogliere 

5335_5330 Formazioni a genistee termomediterranee_Perticaie termo-mediterranee e pre- 

desertiche 



1,19 0,05 

216,20 9,09 

36,13 1,52 

6220* *Pseudo-steppa con graminacee perenni e piante annue dei Thero-Brachypodietea 290,93 12,23





Brachypodietea_Formazioni a genistee termomediterranee 

37 

218,00 9,16 

19,59 0,82 



casmofitica 

8,12 0,34 


9340 Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia 6,22 0,26 

9340_9260 Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia_Castagneti 9,89 0,41 


TOT. 1552,83 65,36 



1170 Scogliere 3,09 0,13 







5333 Macchia rada a Chamaerops humilis 0,24 0,01 





8320 Campi di lava e cavità naturali 0,16 0,01



9260 Castagneti 3,96 0,17 

38 

TOT. 1552,83 65,36 

La porzione complessiva di SIC occupata da habitat è passata dall’85% calcolato da 

Agristudio al nostro 65%. Questa significativa differenza è senz’altro imputabile ad una 

sovrastima dell’habitat 5335 (passato da oltre 30% a ca. 11%) e delle superfici coperte da 

habitat non cartografibili come 1240 (5 % per Agristudio) o del tutto assenti sull’isola come 

9540 (5% per Agristudio). 




dettaglio, vengono confermati 6 habitat (5320, 5331, 5335, 6220*, 8214 e 9340), ne vengono 

esclusi 2 (1240 e 9540) e si registra l’inserimento di ben 9 nuovi (1170, 1210, 1410, 1420, 

5330, 5333, 8210, 8320 e 9260). 




-1240: i nuclei sporadici di vegetazione riferibile a questo habitat (tratto costiero tra Punta del 

Legno Nero a Acquacalda), non sono cartografabili; 

-9540: nel SIC sono del tutto assenti formazioni forestali dominate da pini. Non esiste peraltro 

alcuna prova certa del recente indigenato del pino d’Aleppo a Lipari. 

+1170: buona parete delle falesie subverticali della costa occidentale dell’isola vanno riferite 

a questo habitat;


+1210: sebbene discontinui ed impoveriti, i consorzi ad erbe annue pioniere presenti sulle 

spiagge ciottolose di Capistello e dallo sbocco a mare di Valle Muria sino a Praia 

’eVinci vanno riferiti a questo habitat; 

+1410 gli aggruppamenti a Juncus acutus presenti qua e là sui margini superiori di alcuni 

terrazzi marini della costa occidentale dell’isola vanno riferite a questo habitat; 

+1420: gli aggruppamenti a Inula crithmoides o ad Atriplex halimus presenti qua e là sulle 

cenge delle falesie subverticali della costa occidentale dell’isola vanno riferite a questo 

habitat; 




+5333: a questo habitat vanno riferiti alcuni nuclei di macchia rada a palma nana sui rilievi 

che sovrastano la costa occidentale dell’isola; 

+8320: questo habitat è rappresentato dalla solfatara presente tra la Cava del Caolino e Bagno 

Secco; 

+9260: piccoli nuclei di castagneto caratterizzano gli impluvi del versante settentrionale di M. 

Chirica e M. Sant’Angelo. 



Standard) 


VALUTAZIONE 

39 

GLOBALE 


5 3 2 0 1 C C B B 

5 3 3 1 1 B C B B 

5 3 3 5 1 1 B B B B 

6 2 2 0 2 1 B A B B 

8 2 1 4 1 B C B B 

9 3 4 0 1 B C C B




VALUTAZIONE 

40 

GLOBALE 


1 2 4 0 5 B B B B 

9 5 4 0 5 C B C C 



VALUTAZIONE 

GLOBALE 


1 1 7 0 1 C C A C 

1 2 1 0 1 D 

1 4 1 0 1 C C A B 

1 4 2 0 1 C C A B 

5 3 3 0 3 0 B A B B 

5 3 3 3 1 D 

8 2 1 0 1 B C B B 

8 3 2 0 1 A C B B 

9 2 6 0 1 C C C C


B.1.1.9. Fondali dell’Isola di Salina (ITA030041) 



(in grassetto le modifiche inserite ai criteri di valutazione) 


VALUTAZIONE 

41 

GLOBALE 


1 1 2 0 2 5 A C A A 

1 1 7 0 4 5 A C B B 

La porzione complessiva di SIC occupata da habitat è passata dal 100% calcolato da 

Agristudio al nostro 70%. Questa significativa differenza dipende da una più accurata 

valutazione della porzione di fondale riferibili all’habitat 1170, ridotta del 30%.


B.1.1.10. Arcipelago delle Eolie – area marina e terrestre (ITA030044) 




HABITAT 

42 

Sup. relativa 


1120* *Banchi di Posidonia 1589,07 3,97 


1160 Grandi cale e baie poco profonde 218,02 0,54 

1170 Scogliere 870,75 2,18 

1170_5333 Scogliere_Macchia rada a Chamaerops humilis 0,52 0,00 



1240_1170 Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. 

endemici_Scogliere 

12,02 0,03 


1410_1420 Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)_Perticaie alofile mediterranee e 

termo-atlantiche (Sarcocornietea fruticosae) 

0,43 0,00 



fruticosae)_Vegetazione pioniera a Salicornia e altre specie annuali dei substrati 

fangosi e sabbiosi 


fruticosae)_Formazioni basse di euforbie vicino alle scogliere 

0,81 0,00 

2,03 0,01 


2230 Praterie dunali dei Malcolmietalia 0,77 0,00



5320_6220* Formazioni basse di euforbie vicino alle scogliere_*Pseudo-steppa con graminacee 

perenni e piante annue dei Thero-Brachypodietea 


meridionale 

43 

0,59 0,00 

3,95 0,01 

5330 Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche (tutti i tipi) 2042,42 5,10 

5330_5331 Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche (tutti i tipi)_Formazioni ad Euphorbia 

dendroides 

5330_5331_53 Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche (tutti i tipi)_Formazioni ad Euphorbia 

35 

dendroides_Formazioni a genistee termomediterranee 

5330_5335 Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche (tutti i tipi)_Formazioni a genistee 


5330_6220* Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche (tutti i tipi)_*Pseudo-steppa con 


27,05 0,07 

5,39 0,01 

214,68 0,54 

213,60 0,53 


5331_5335 Formazioni ad Euphorbia dendroides_Formazioni a genistee termomediterranee 4,11 0,01 

5331_6220* Formazioni ad Euphorbia dendroides_*Pseudo-steppa con graminacee perenni e 


5333_6220* Macchia rada a Chamaerops humilis_*Pseudo-steppa con graminacee perenni e piante 

annue dei Thero-Brachypodietea 

19,33 0,05 

1,88 0,00 



scogliere 

5335_5330 Formazioni a genistee termomediterranee_Perticaie termo-mediterranee e pre- 

desertiche (tutti i tipi) 



2,67 0,01 

216,20 0,54 

162,30 0,41 



Brachypodietea_Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche (tutti i tipi) 



276,12 0,69 

19,47 0,05



8210_8214 Pendii rocciosi calcarei con vegetazione casmofitica_Versanti calcarei dell'Italia 

meridionale 

44 

26,03 0,07 


8214_5330 Versanti calcarei dell'Italia meridionale_Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche 

(tutti i tipi) 

8214_8210 Versanti calcarei dell'Italia meridionale_Pendii rocciosi calcarei con vegetazione 

casmofitica 

61,28 0,15 

64,57 0,16 


8320_6220* Campi di lava e cavità naturali_*Pseudo-steppa con graminacee perenni e piante annue 419,69 1,05 


8330 Grotte marine sommerse o semisommerse 3,79 0,01 

9260 Castagneti 9,73 0,02 


9340_9260 Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia_Castagneti 9,89 0,02 


TOT. 7787,11 19,46 


Codice Denominazione ha % della 

1120* *Banchi di Posidonia 1589,07 3,97 


1160 Grandi cale e baie poco profonde 218,02 0,54 

1170 Scogliere 875,87 2,19 



1310 Vegetazione pioniera a Salicornia e altre specie annuali dei substrati fangosi e sabbiosi 0,24 0,00 


ZPS






5330 Perticaie termo-mediterranee e pre-desertiche (tutti i tipi) 2539,76 6,35 


5333 Macchia rada a Chamaerops humilis 1,34 0,00 







8330 Grotte marine sommerse o semisommerse 3,79 0,01 

9260 Castagneti 13,68 0,03 


45 

TOT. 7787,11 19,46 

La porzione complessiva di ZPS occupata da habitat è scesa drammaticamente dal 90% 

indicato da Agristudio al nostro 19%. Questa enorme differenza dipende dalla valutazione 

accurata dei dati riferiti al settore marino, i cui fondali posti al di sotto dell’isobata -200, non 

riferibili a nessun habitat d’interesse comunitario, costituiscono la porzione più ampia di tutta 

la ZPS. 



questo Sito Natura 2000 gli habitat d’interesse comunitario passano da 18 a 24. Più in


dettaglio, vengono confermati 16 habitat (1120, 1150*, 1170, 1210, 1240, 1310, 1410, 2110, 

2230, 5320, 5331, 5335, 6220*, 8214, 8320 e 9340), ne vengono esclusi 2 (91I0 e 9540) e si 

registra l’inserimento di 8 nuovi (1160, 1420, 5330, 5333, 8130, 8210, 8330 e 9260). 




-91I0: i singoli individui o i piccoli popolamenti di Quercus virgiliana presenti in quasi tutti i 

SIC dell’Arcipelago (Pasta & Lo Cascio, 2002) non giustificano l’inserimento di questo 

habitat nella scheda relativa alla ZPS. Esso peraltro non viene riportato dagli autori della 

precedente versione del Formulario per nessuno dei SIC terrestri; 

-9540: le uniche formazioni forestali dominate da pini ricadono nel SIC ITA030029 “Isola di 

Salina: Stagno di Lingua”, per il quale tale habitat non è stato peraltro riportato dagli autori 

della precedente versione del Formulario. Non esiste peraltro alcuna prova certa 

dell’indigenato storico del pino d’Aleppo alle Eolie, mentre esso è noto allo stato fossile (a 

Lipari: Lo Cascio et al., 2002) e come specie spontaneizzata (a Panarea: Pasta & Lo Cascio, 

2002). 

+1160: vanno riferiti a questo habitat i fondali molto bassi di Vulcano e, in particolare, quelli 

che caratterizzano entrambe le sponde dell’istmo di Vulcanello; 

+1420: comunità vegetali tipiche di questo habitat sono state riscontrate sia sulle sponde degli 

stagni salmastri dell’istmo di Vulcanello e di Lingua sia sulle cenge esposte all’aerosol 

marino lungo la costa occidentale di Lipari; 

+5330: questo habitat non compariva né sulle schede relative ai singoli SIC né su quella 

relativa alla ZPS perché gli aspetti di macchia erano stati riferiti indifferentemente agli habitat 

e 5331 e 5335, che in realtà sono molto meno comuni. Ad esso vanno ricondotti sia gli aspetti 

più densi e maturi di macchia acidofila sia le colture arboree abbandonate (perlopiù ex-oliveti) 

in evoluzione; 

+5333: questo habitat è rappresentato da nuclei sporadici e impoveriti di macchia a palma 

nana a Lipari e sugli scogli viciniori di Panarea (Basiluzzo e Spinazzola); 

46


+8130: questo habitat è rappresentato da aspetti floristicamente poveri ma ecologicamente e 

fisionomicamente rappresentativi in diversi SIC (Alicudi, Filicudi, Vulcano, Lingua e 

Panarea); 

+8210: presente in tutti i SIC delle Eolie, questo habitat non compariva né sulle schede 

relative ai singoli SIC né su quella relativa alla ZPS a causa di un’interpretazione incompleta 

degli ambiti rupestri; 

+8330: presente a Dàttilo presso Panarea, a Lipari presso Punta Palmeto, a Salina al 

Guardiano del Porto, nelle acque di Vulcano a Pietra Quaglietto e presso Capo Grillo ed a 

Filicudi presso Capo Graziano e alla Grotta del Bue marino 

+9260: presente e cartografabile nei SIC di Monte Fossa delle Felci e dei Porri, Stagno di 

Lingua e Lipari. 



Standard) 


VALUTAZIONE 

47 

GLOBALE 


1 1 2 0 4 A C A A 

1 1 5 0 1 D 

1 1 7 0 2 A C B B 

1 2 1 0 1 C C C C 

1 2 4 0 1 C C C B 

1 3 1 0 1 D 

1 4 1 0 1 C C C C 

2 1 1 0 1 C C C C 

2 2 3 0 1 D 

5 3 2 0 1 B C B B 

5 3 3 1 1 B C B B


5 3 3 5 1 A C B A 

6 2 2 0 3 B B B B 

8 2 1 4 1 A C B B 

8 3 2 0 1 A B B B 

9 3 4 0 1 D 



VALUTAZIONE 

48 

GLOBALE 


9 1 I 0 2 C C B C 

9 5 4 0 2 C C C C 



VALUTAZIONE 

1 1 6 0 1 D 

1 4 2 0 1 D 

5 3 3 0 1 D 

5 3 3 3 1 D 

GLOBALE 


8 1 3 0 1 B C B B 

8 2 1 0 1 D 

8 3 3 0 1 D 

9 2 6 0 1 D


B.1.2. Piante elencate nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE 

Nell’Appendice B della Direttiva 92/43 “Flora, Fauna, Habitat” figurano 6 specie citate per le 

Eolie, di cui 5 effettivamente presenti nei SIC in questione: 1) Bassia saxicola (Guss.) A.J. 

Scott, presente sull’isolotto di Strombolicchio, 2) Cytisus aeolicus Guss., presente ad Alicudi, 

Vulcano e Stromboli ma estinto a Lipari, 3) Dianthus rupicola Biv., di cui successivamente è 

stata descritta la subsp. aeolicus Brullo et Minissale, endemica delle Eolie (mancherebbe a 

Vulcano) e della Sicilia nord-orientale, 4) Petalophyllum ralfsii (Wils.) Nees et Gottsche, 

indicato sulla base della sua recente segnalazione in occasione di una comunicazione orale 

(Carratello, 2004). Si coglie l’occasione per ringraziare il Dr. Alfredo Carratello (Herbarium 

Mediterraneum, Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo) per aver gentilmente 

messo a disposizione questo suo dato inedito; 5) Silene hicesiae Brullo et Signorello, presente 

ad Alicudi e Panarea. 

È stata invece accertata l’assenza di Ophrys lunulata Parl., precedentemente segnalata per 

Salina e, dubitativamente, per Panarea. Tali antiche segnalazioni sono probabilmente erronee 

(cfr. Pasta, 2002). Curiosamente, il suo nome manca nelle schede Natura 2000 relative ai SIC 

“Monte Fossa delle Felci e dei Porri” e “Isola di Panarea e Scogli viciniori” mentre figura 

nella scheda della ZPS. 

49



Una lettura più attenta dei dati di repertorio e recenti verifiche di campo hanno permesso di 

correggere le stime demografiche delle popolazioni locali di Cytisus aeolicus e Silene 

hicesiae. 

3.2.g PIANTE elencate nell’allegato 1I della Direttiva 92/43/CEE 

Specie presenti nella scheda Natura 2000 e confermate: 


CODICE NOME POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO 

1 4 6 1 

1 4 6 8 

1 5 4 6 

note: 

Silene hicesiae 

Brullo et Signorello 

Dianthus rupicola 

Biv. (1) 

Cytisus aeolicus 

Guss. 

50 

Popolazione Conserv. Isolamento 

Globale 

1) I popolamenti locali vanno riferiti alla subsp. aeolicus Brullo et Minissale 



Si propone l’inserimento di due specie d’interesse comunitario. Si coglie l’occasione per 

rimarcare che Petalophyllum ralfsii è specie prioritaria ai sensi della Direttiva “Habitat”. 


Specie non presenti nella scheda Natura 2000 da aggiungere: 


1 3 9 5 

1 4 6 8 

note: 

Petalophyllum 

ralfsii (Wils.) Nees 

et Gottsche (1) 


Biv. (2) 

51 


Globale 

1) Si tratta di una briofita e, più precisamente, di un’epatica. 


P C B A B 

R B B C B




correggere le stime demografiche della popolazione locale di Silene hicesiae. 





1 4 6 1 

1 4 6 8 

note: 




Biv. (1) 

52 


Globale 

ca. 300 A B A A 


R B B B B




correggere le stime demografiche delle popolazioni locali di Bassia saxicola e Cytisus 

aeolicus. 





1 4 4 5 

1 4 6 8 

1 5 4 6 

note: 

Bassia saxicola 

(Guss.) A. J. Scott 


Biv. (1) 


Guss. 

53 


Globale 

ca. 35 B B A A 

R B B B B 

>500 A A A A 

1) I popolamenti locali vanno riferiti alla subsp. aeolicus Brullo et Minissale




correggere le stime demografiche della popolazione locale di Cytisus aeolicus. 





1 5 4 6 


Guss. 

54 


Globale 







1 4 6 8 

note: 


Biv. (1) 

55 


Globale 


R B B B B



Il nuovo inserimento si è reso necessario dopo l’individuazione della grossolana incongruenza 

tra la denominazione del SIC e la sua effettiva delimitazione ufficiale: il poligono infatti non 




anche dal computo della superficie del SIC indicato nel Formulario stesso. I dati relativi a 

flora e habitat riportati sia dai compilatori della versione precedente del Formulario Standard 

sia da chi scrive nel quadro conoscitivo preliminare si riferivano soltanto allo stagno 

salmastro ed alle sue adiacenze senza tenere conto della flora di Monte Fossa delle Felci. 




1 4 6 8 

note: 


Biv. (1) 

56 


Globale 


R B B C B




escludere definitivamente la presenza di Cytisus aeolicus per l’isola. 





1 4 6 8 

note: 


Biv. (1) 

57 


Globale 


Specie presenti nella scheda Natura 2000 depennate o non confermate: 

R B B C B 


1 5 4 6 


Guss. 


Globale 

V C C A C



Questo SIC non ospita alcuna specie figurante negli allegati della Dir. 92/43 CEE. 

58




correggere le stime demografiche delle popolazioni di Bassia saxicola (Strombolicchio), 

Cytisus aeolicus (Alicudi, Vulcano e Stromboli) e Silene hicesiae (Alicudi e Panarea) e di 

escludere la presenza di Cytisus aeolicus per Lipari e di Ophrys lunulata per l’intera ZPS. 

Comunicazioni inedite hanno consentito invece l’inserimento di Petalophyllum ralfsii a 

Filicudi. 





1 3 9 5 

1 4 4 5 

1 4 6 1 

1 4 6 8 

1 5 4 6 

note: 

Petalophyllum 

ralfsii (Wils.) Nees 

et Gottsche 

Bassia saxicola 

(Guss.) A. J. Scott 




Biv. (1) 


Guss. 

59 


Globale 

P C B A B 

ca. 35 B B A A 

ca. 350 B B A B 

R B B B B 

ca. 600 A A A A 

1) I popolamenti locali vanno riferiti alla subsp. aeolicus Brullo et Minissale




1 9 0 5 

Ophrys lunulata 

Parl. 

60 


Globale 

V C B B B

B.1.3. Altre specie importanti di Flora 


Creare una lista “ponderata” delle altre specie d’interesse biogeografico e conservazionistico 

appare difficoltoso a causa delle marcate differenze a livello delle conoscenze acquisite 

(biologia, demoecologia, fattori di rischio, ecc.) sui vegetali considerati. Nel tentativo di 

attribuire un valore “ponderato” alle singole emergenze botaniche si è preferito adottare un 

criterio “complesso” di valutazione, che tenga conto dello status di tutela (quando esistente o 

proposto) e di alcune caratteristiche peculiari (rarità assoluta o relativa, legata a fattori 

ecologici e/o biogeografici) dei singoli taxa. Pertanto qui di seguito vengono considerate 

“emergenze floristiche” quei taxa vegetali che rispondono ad almeno uno dei seguenti 

requisiti: 

A) inclusi nelle “Liste Rosse” regionali (Raimondo et al., 1994, 2001; Conti et al., 1997); 

B) endemiti di una o più isole dell’Arcipelago Eoliano non inseriti negli allegati della Dir. 

92/43 CEE (Centaurea aeolica subsp. aeolica, Erysimum gr. bonannianum e Genista 

thyrrena: cfr. De Castro & De Luca, 2001) ed endemiti della Sicilia in genere (Carlina 

sicula subsp. sicula, Limonium minutiflorum, Ophrys grandiflora e Ranunculus rupestris 

e Seseli bocconi subsp. bocconi e Tolpis virgata subsp. gussonei); 

C) presenti negli allegati di convenzioni internazionali (Berna, Washington, CITES-Europa); 

D) endemiti apulo-siculi, tirrenici, apulo-siculo-tirrenici, centro-mediterranei in genere sulla 

base dei dati riportati da Brullo et al. (1995), Pasta (1997); assenti altrove o rari su scala 

nazionale, regionale e/o provinciale; ai margini dell’areale di distribuzione, per lo più 

mediterranee sud-occidentali e centro-orientali e/o del range latitudinale/altitudinale. Le 

informazioni necessarie per compilare questa colonna sono state ottenute attraverso la 

lettura critica di Tutin et al. (1964-1980, 1993), Meusel & Weinert (1965, 1992), Jalas & 

Suominen (1972-1994), Meusel et al. (1978), Pignatti (1982), Greuter et al. (1984-1989), 

Jalas et al. (1996-1999), Kurtto et al. (2004). Alla luce dei criteri su esposti, nel suo 

complesso la flora pregiata dei SIC eoliani ammonta a 165 emergenze floristiche. Qui di 

seguito viene fornita un resoconto della loro distribuzione puntuale nei singoli siti Natura 

2000 delle Eolie funzionale all’aaggiornamento del Formulario Standard. 

61




questo Sito Natura 2000 le specie pregiate passano da 14 a 36. Più in dettaglio, vengono 

confermati 10 taxa, ne vengono esclusi 4 e si registra l’inserimento di ben 26 nuove entità, 

come esposto qui di seguito. 

Una lettura più attenta dei dati di repertorio ed i dati inediti a nostra disposizione hanno 

inoltre permesso di apportare diverse correzioni alle stime demografiche delle popolazioni dei 

taxa considerati. 


(in grassetto le modifiche apportate all’ortografia ed ai criteri di valutazione) 

MOTIVAZIONE 

GRUPPO NOME SCIENTIFICO POPOLAZIONE 

U M A R P I V 

note: 

V Centaurea aeolica Lojac. subsp. aeolica R A B 

V Helichrysum litoreum Guss. (1) R A D 

V Lithospermum rosmarinifolium Ten. (2) R A D 

V Neotinea maculata (Desf.) Stearn (3) R C 

V Ophrys tenthredinifera Willd. (4) V B C 

V Orchis longicornu Poir. R C 

V Ranunculus rupestris Guss. V A B 

V Scabiosa cretica L. (5) R D 

V Senecio bicolor (Willd.) Tod. (6) R A D 

V Succowia balearica (L.) Medik. R A 

1) il nome corretto d’uso corrente è Helichrysum angustifolium (Lam.) DC. 

2) mancano dati recenti sulla sua presenza nel SIC; 

3) il nome corretto d’uso corrente è Orchis intacta Link 

62


4) in Sicilia vicariata dalla microspecie endemica Ophrys grandiflora Ten. 

5) il nome corretto d’uso corrente è Lomelosia cretica (L.) W. Greuter et Burdet 

6) il nome corretto d’uso corrente è Jacobaea maritima (L.) Pelser et Meijden subsp. bicolor (Willd.) B. Nord et 

Greuter 


U M A R P I V 

note: 

V Cytisus aeolicus Guss. (1) V A 

V Genista thyrrena Valsecchi (2) R B 

V Lotus cytisoides L. (3) R D 

V Teline monspessulana (L.) Koch (3) R D 

1) Specie d’interesse prioritario ai sensi della Dir. 92/43 CEE e pertanto già inserita nel § 3.2g 

2) Specie mai osservata sull’isola; la sua presenza va verificata 

3) Si ignorano le motivazioni per le quali questo taxon è stato inserito in elenco: si tratta di un’entità ad ampio 

areale che non mostra particolare interesse fitogeografico e/o conservazionistico 


MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V 

Andryala integrifolia L. subsp. undulata 

(C. Presl) Zangh. 

63 

C D 

V Aphanes minutiflora (Aznavour) Holub P A D 

V Brassica incana Ten. V A D 

V 

Calicotome infesta (C. Presl) Guss. 

subsp. Infesta 

C D 

V Cheilanthes tinaei Tod. (1) P A

note: 


V Cyclamen repandum Sm. R C 

V Cytinus clusii (Nyman) Gand. C A 

V Echium pustulatum Sibth. Et Sm. (1) P A 

V 

Erysimum gr. bonannianum Polatscheck 

(2) 

64 

C B 

V Galium rotundifolium L. (1) P D 

V Geranium brutium Gasparr. P D 

V Heliotropium dolosum De Not. C A 

V 

V 

V 

Matthiola incana (L.) R. Br. subsp. 

rupestris (Raf.) Nyman 

Micromeria consentina (Ten.) N. 

Terracc. 

Micromeria fruticulosa (Bertol.) Grande 

(1) 

V A D 

C D 

P D 

V Micromeria tenuifolia (Ten.) Bentham P D 

V Narcissus papyraceus Ker.-Gawler R D 

V 

Phagnalon saxatile (L.) Cass. subsp. 

Saxatile 

C A 

V Ranunculus lanuginosus L. (1) P D 

V Rosa micrantha Sm. V A 

V Salvia clandestina L. (1) P D 

V 

Senecio squalidus L. subsp. siculus (All.) 

Arcang. (1) 

P A D 

V Serapias vomeracea (Burm. fil.) Briq. R C 

V Silene turbinata Guss. (1) P A 

V 

V 

Sonchus asper (L.) Hill subsp. 

glaucescens (Jordan) Ball 

Trifolium mutabile Portenschl. var. 

gussonianum Gibelli et Belli 

1) mancano dati recenti sulla sua presenza nel SIC 

2) specie nuova in pubblicazione (prof. G. Ferro, com. pers.) 

R D 

R A D










3.3. Altre specie importanti di Flora 



MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V Barlia robertiana (Loisel.) Greuter (1) R C 


V Limodorum abortivum (L.) Schwartz R C 

V 

V 

Limonium minutiflorum (Guss.) O. 

Kuntze 



65 

V A B 

V A D 


V Ophrys apifera Hudson (4) P C 


V Orchis provincialis Lam. et DC. (4) P C 

V Orchis tridentata Scop. (4) P 


V Senecio bicolor (Willd.) Tod. (5) R A D

note: 


1) il nome corretto d’uso corrente è Himantoglossum robertianum (Loisel.) P. Delforge 



4) mancano dati recenti sulla sua presenza nel SIC; 


Greuter 


U M A R P I V 

note: 

V Erica arborea L. (1) V A 

V Calicotome villosa (Poir.) Link (1) R D 

1) Si ignorano le motivazioni per le quali questo taxon è stato inserito in elenco: si tratta di un’entità ad ampio 

areale che non mostra particolare interesse fitogeografico e/o conservazionistico 


MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 


V Arundo collina Ten. P D 

V Carlina sicula Ten. subsp. sicula C B 

V Cheilanthes tinaei Tod. (1) P A 

V Cuscuta palaestina Boiss. P A 

V Cyclamen repandum Sm. R C 

V Cytinus clusii (Nyman) Gand. C A 

V Galium rotundifolium L. (1) P D 

V Genista thyrrena Valsecchi P B 

V Heliotropium bocconei Guss. P A 

V Hieracium crinitum Sm. R D 

66

note: 


V Hyoseris taurina Martinoli V A D 

V 

V 

V 

V 

V 

Hypericum hircinum L. subsp. majus 

(Aiton) N.K.B. Robson 


Terracc. 

Micromeria fruticulosa (Bertol.) Grande 

(1) 

Micromeria tenuifolia (Ten.) Bentham 

(1) 

Moenchia erecta (L.) P. Gaertner, B. 

Meyer et Scherb. 

67 

R D 

P D 

P D 

P D 

P D 

V Ophrys incubacea Tod. P C 

V 


Saxatile 

C A 

V Pimpinella anisoides Briganti V D 


V Scrophularia bicolor Sm. P D 

V Sedum caeruleum L. R D 

V 


Arcang. (1) 

P A D 



V Sorbus torminalis (L.) Crantz V D 

V Taraxacum obovatum (Willd.) DC. P D 

V 

V 

Tolpis virgata (Desf.) Bertol. subsp. 

gussonei (Fiori) Giardina et Raimondo 


gussonianum Gibelli et Belli (1) 


P B 

P A D 

V Vicia altissima Desf. (1) P D 

V Vicia leucantha Biv. (1) P D













MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V Centaurea aeolica Lojac. subsp. aeolica C A B 

V Clematis flammula L. R A D 

V Daucus foliosus Guss. P A D 


V Iberis semperflorens L. R A D 

V Limodorum abortivum (L.) Schwartz V C 

V 


Kuntze 

68 

V A B 

V Maresia nana (DC) Batt. (2) V D 

V Matthiola rupestris (Raf.) DC. (3) R A D 


V Orchis italica Poir. R C

note: 



V 

Orchis papilionacea L. subsp. 

grandiflora (Boiss.) Nelson (5) 

69 

R C 


V Serapias parviflora Parl. R C 

V Seseli bocconii Guss. Subsp. bocconii R A B 

V 

Wahlenbergia nutabunda (Guss.) A. DC. 

(7) 


2) Secondo De Leonardis et al. (2001) si tratterebbe in realtà di (Desf.) Gennari 

V A D 

3) In altre schede relative ai SIC delle Eolie è stata trattata come Matthiola incana (L.) R. Br. subsp. rupestris 

(Raf.) Nyman 


5) sottospecie di scarso valore sistematico 


7) mancano conferme recenti sulla sua presenza nel SIC 


MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

note: 


V Orchis morio L. (2) V C 

V Quercus virgiliana (Ten.) Ten. (1) V D 

V Serapias lingua L. (2) V C 

1) Si tratta di un’entità ad ampio areale che, quantunque rara e/o legata ad habitat in via di rarefazione 

nell’Arcipelago, non mostra particolare interesse fitogeografico e/o conservazionistico. 

2) Le precedenti segnalazioni di questa entità per l’isola (Pasta et al., 1999) vanno considerate erronee



MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V 



70 

C D 


V Avena madritensis Baum P A D 

V 



C D 

V Cenchrus ciliaris L. V A D 

V 

Corynephorus divaricatus (Pourr.) 

Breistr. (1) 

P D 

V Daucus rupestris Guss. (1) P A D 


V Genista thyrrena Valsecchi R B 


V Hyoseris taurina Martinoli R A D 

V 

V 


(Aiton) N.K.B. Robson (1) 


Terracc. 

V D 

C D 


V 

V 


Meyer et Scherb. (1) 


Saxatile 

P D 

C A 

V Pinus halepensis Mill. V D 

V Radiola linoides Roth (1) P A 


V 


Arcang. (1) 

P A D 

V Serapias vomeracea (Burm. fil.) Briq. R C

note: 

V 





71 

R D 

V Spiranthes spiralis (L.) Chevall. R C 

V 



P B 


Greuter













MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 



V Genista thyrrena Valsecchi C B 


V Matthiola rupestris (Raf.) DC. (1) R A D 


V 

Rhynchostegium strongylense (Bott.) 

Buck et Privitera (2) 

72 

V A D 

V Scrophularia bicolor Sm. R D 

V Senecio bicolor (Willd.) Tod. (3) R A D

note: 


1) il nome usato nella versione precedente del Formulario relativa ad altri SIC delle Eolie è Matthiola incana 

(L.) R. Br. subsp. rupestris (Raf.) Nyman 

2) Si tratta di una Briofita, più precisamente di un Muschio 


Greuter 


U M A R P I V 

note: 

V Pancratium maritimum L. (1) V D 

V Quercus ilex L. (1) V D 




2) Le precedenti segnalazioni di questa entità per l’isola (Pasta et al., 1999) vanno considerate erronee. 


MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V 



73 

C D 

V Andryala tenuifolia (Tin.) DC. P D 

V 

V 

Aphanes minutiflora (Aznavour) Holub 

(1) 



P A D 

C D 

V Cytinus clusii (Nyman) Gand. R A

note: 


V Echium arenarium Guss. (1) P A 

V Ephedra cfr. podostylax Boiss. V D 


V Lupinus cosentinii Guss. (2) C A D 

V 


Terracc. 

74 

C D 

V Micromeria fruticulosa (Bertol.) Grande P D 

V 

V 


Saxatile 


Arcang. (1) 


2) sub Lupinus varius L. in Conti et al. (1997) 

C A 

P A D 


V 



P B 

V Vicia altissima Desf. (1) P A D













MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 


V Citrullus colocynthis (L.) Schrad. V A D 



V Limodorum abortivum (L.) Schwartz V C 

V Matthiola rupestris Raf. (2) V A D 



V Orchis morio L. R C 



V Serapias lingua L. R C 

75

note: 









Greuter 


U M A R P I V 

note: 

V 

Otanthus maritimus (L.) Hoffmanss. et 

Link (1) 

76 

V D 


V Tolpis grandiflora Guss. (2) R D 




2) secondo Giardina et al. (2007) i popolamenti locali andrebbero meglio riferiti a Tolpis virgata (Desf.) Bertol. 

subsp. gussonei (Fiori) Giardina et Raimondo, endemica sicula, che pertanto è stata inserita nella tabella che 

segue



MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V 



77 

C D 


V 

Anomobryum julaceum (Gaertner, Meyer 

et Scherb.) Schimp. (1) 

P D 

V Arundo collina Ten. (2) P D 

V 

V 

Bryum cfr. ruderale Crundw. et Nyholm 

(1) 

Cephaloziella divaricata (Sm.) Schiffn. 

(3) 

P A 

P D 

V Cephaloziella turneri (Hook.) Müll. Frib. P D 


V 

V 

Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. subsp. 

triumphettii (Lacaita) Werner 

Corynephorus divaricatus (Pourr.) 

Breistr. 

C D 

P D 


V Dicranella howei Renauld et Cardot (1) R A 


V Fossombronia husnotii Corb. (3) P D 

V Grimmia affinis Hornsch. (1) P A 

V 



V D 

V Jungermannia hyalina Lyell (3) P D 

V Lupinus cosentinii Guss. (4) R A D 

V 


Terracc. 

P D 

V Phagnalon saxatile (L.) Cass. subsp. C A

note: 


Saxatile 

V Pleuridium acuminatum Lindb. (1) P A 

V Salvia clandestina L. P D 

V 


Arcang. 

78 

P A D 

V Serapias vomeracea (Burm. fil.) Briq. C C 

V 

V 

V 





Tortula subulata Hedw. var. subinermis 

(Brid.) Wilson (1) 

1) si tratta di una briofita, più precisamente di un Muschio 


3) si tratta di una briofita, più precisamente di un’Epatica 


V D 

P B 

P D













MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 





V 


Kuntze 

79 

R A B 



V Ranunculus rupestris Guss. (3) V A B 



V Serapias parviflora Parl. R C

note: 







Greuter 


U M A R P I V 

note: 

V Cenchrus ciliaris L. R A D 

V Hieracium crinitum Sm. V D 

V Quercus virgiliana (Ten.) Ten. (1) R D 




2) Le precedenti segnalazioni di questa entità per l’isola (Pasta et al., 1999) vanno considerate erronee 


MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V 



80 

C D 


V 



C D 



V Cheilanthes tinaei Tod. (1) P A

V 

V 


Cirsium creticum (Lam.) D’Urv. subsp. 

triumphettii (Lacaita) Werner (1) 

Cosentinia vellea (Aiton) Tod. subsp. 

Vallea 

81 

R D 

V A 

V Cyclamen hederifolium Aiton P C 

V Cyclamen repandum Sm. P C 

V Cytinus clusii (Nyman) Gand. P A 


V Eragrostis barrelieri Daveau P A 

V Galium rotundifolium L. R D 


V 

V 

V 






Terracc. 

V D 

P A D 

C D 


V Orobanche canescens C. Presl (1) P D 

V 


Saxatile 

C A 


V 


Arcang. (1) 

R A D 


V 

V 





P D 

C B 

V Veronica panormitana Tineo (1) P D 

V Veronica trichadena Jord. et Fourr. P D 

note: 1) mancano dati recenti sulla sua presenza a Salina


Le differenze tra i dati presentati in questo paragrafo e quelli esposti in occasione della 

consegna della relazione preliminare dipendono dalla presa di coscienza della grossolana 

incongruenza tra la denominazione del SIC e la sua effettiva delimitazione ufficiale: il 

poligono coincide infatti esclusivamente con l’area di Monte dei Porri e non interessa 

minimamente Monte Fossa delle Felci, come emerge peraltro non solo dal perimetro ufficiale 

del SIC fornito dall’Assessorato Territorio Ambiente (cfr. file denominato 


Formulario stesso. I dati relativi alla flora riportati sia dai compilatori della versione 

precedente del Formulario Standard sia da chi scrive nel quadro conoscitivo preliminare si 

riferivano pertanto non solo a Monte dei Porri ma anche a Monte Fossa delle Felci. In questa 

sede è stata redatta una lista delle piante effettivamente presenti a Monte dei Porri, per il quale 

manca tuttavia un inventario floristico di dettaglio. 

82





confermati 2 taxa e si registra l’inserimento di ben 37 nuove entità, come esposto qui di 

seguito. 

Una lettura più attenta dei dati di repertorio ed i dati inediti a nostra disposizione hanno inoltre permesso di apportare diverse correzioni alle 

stime demografiche delle popolazioni dei taxa considerati. 



U M A R P I V 

note: 

V Atriplex littoralis L. (1) V C 

V Salsola soda L. (2) V D 

1) Segnalazione da riferire ad Atriplex prostrata DC., presente localmente, taxon privo di particolare interesse 

fitogeografico e/o conservazionistico. Salina costituisce uno dei loci classici di Atriplex tornabenei Tineo, entità 

che oggi risulta scomparsa sull’isola. 




MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V Ajuga orientalis L. V A 

V 

Anchusella cretica (Mill.) Bigazzi, Nardi 

et Selvi 

83 

V D 

V Andryala integrifolia L. subsp. undulata C D




V 


subsp. infesta 

84 

C D 




V 

Cephalanthera rubra (L.) L.C.M. 

Richard 

V A D 


V 


triumphettii (Lacaita) Werner (1) 

R D 




V Doronicum orientale Hoffm. R D 

V Echium pustulatum Sibth. et Sm. (1) P A 




V 

V 

V 

V 



Hypochoeris laevigata (L.) Ces., 

Pass. et Gib. 




Terracc. 

V D 

R D 

P A D 

C D 


V Mycelis muralis (L.) Dumort. R D 


V Phagnalon saxatile (L.) Cass. subsp. C A

note: 


saxatile 



V 


Arcang. (1) 

85 

R A D 

V Serapias cordigera L. (1) P C 


V 

V 






P D 

C B 


V Veronica trichadena Jord. et Fourr. P D 

V Vicia altissima Desf. R A D 

2) Il suo nome corretto d’uso corrente è Jacobaea maritima (L.) Pelser et Meijden subsp. bicolor (Willd.) B. 

Nord et Greuter 

Se si confrontano i dati presentati in questo paragrafo con quelli esposti in occasione della 

consegna della relazione preliminare salta all’occhio un notevole aumento di specie di pregio. 

I numerosi nuovi inserimenti dipendono in buona parte dalla grossolana incongruenza tra la 

denominazione del SIC e la sua effettiva delimitazione ufficiale: il poligono infatti non 




anche dal computo della superficie del SIC indicato nel Formulario stesso. I dati relativi alla 

flora riportati sia dai compilatori della versione precedente del Formulario Standard sia da chi 

scrive nel quadro conoscitivo preliminare si riferivano soltanto allo stagno salmastro ed alle 

sue adiacenze senza tenere conto della flora di Monte Fossa delle Felci. In questa sede si tiene 

invece conto anche delle piante effettivamente presenti su tale rilievo, per il quale manca 

tuttavia un inventario floristico di dettaglio.













MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V Barlia robertiana (Loisel.) Greuter (1) V C 







V 


Kuntze 

86 

V A B 


V Ophrys bombyliflora Link V C 

V Ophrys incubacea Tod. V C 

V Ophrys lutea Cav. V C

note: 



V Orchis italica Poir. R C 

V Orchis longicornu Poir. C C 

V 



87 

V C 

V Ranunculus rupestris Guss. (6) V A B 


V Serapias nurrica Corrias V C D 


V Spiranthes spiralis (L.) Chevall. V C 

1) il nome corretto d’uso corrente è Himantoglossum robertianum (Loisel.) P. Delforge 



4) in Sicilia vicariata dalla microspecie endemica Ophrys grandiflora Ten. 

5) sottospecie di scarso valore sistematico 



Greuter 


U M A R P I V 

note: 

V Isoëtes durieui Bory (1) R C 


1) Entità estinta sull’isola, dove non è stata osservata negli ultimi 100 anni. 

2) Entità mai segnalata per l’isola da alcuno studioso; la sua presenza sull’isola va verificata



MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V Allium amethystinum Tausch P D 

V Agrostis castellana Boiss. et Reuter P A 

V 



88 

C D 

V Arundo collina Ten. V D 


V Avena madritensis Baum (1) P A D 

V Bellis hybrida Ten. (1) P D 

V 

V 

V 

Bellis margaritaefolia Huter, Porta et 

Rigo 

Campylopus oerstedianus (Mull. Hal.) 

Mitt. (2) 

Carlina hispanica Lam. subsp. globosa 

(Arcang.) Meusel et Kästner 

R D 

P A 

P D 


V Carthamus caeruleus L. subsp. caeruleus V D 


V Cyclamen hederifolium Aiton C 

V Cyclamen repandum Sm. C 

V Cytinus clusii (Nyman) Gand. R A 

V Echium italicum L. subsp. italicum R D 


V Fedia graciliflora Fischer et C. A. Meyer P D 



V Hippomarathrum pungens (Guss.) Pomel R D 

V Hypericum hircinum L. subsp. majus V D

V 

V 

V 



Lagurus ovatus L. subsp. nanus (Guss.) 

Messeri (1) 




Terracc. 

89 

P A D 

P A D 

C D 

V Micromeria fruticulosa (Bertol.) Grande R D 


V 



P D 

V Ononis biflora Desf. (1) P A D 

V Ophrys apifera Hudson R C 

V Orchis morio L. P C 


V 


saxatile 

C A 

V Radiola linoides Roth V A 


V 


Arcang. 

R A D 


V 

V 

V 





Tortella flavovirens (Bruch) Broth. var. 

papillosissima Sérgio et Casas (2) 

V D 

C B 

P D 

V Tortula solmsii (Schimp.) Limpr. (2) P D 

V 



P A D 

V Veronica panormitana Tineo (1) P D

note: 



2) si tratta di una briofita, più precisamente di un Muschio 

3) si tratta di una briofita, più precisamente di un’Epatica 

90





confermati 7 taxa e si registra l’inserimento di una nuova entità, come esposto qui di seguito. 




MOTIVAZIONE 

B M A R P I V 

V Cystoseira amentacea C 

V Cystoseira brachycarpa D 

V Cystoseira sauvageuauna C D 

V Cystoseira spinosa C C 

V Neogoniolithon brassica-florida C D 

V Posidonia oceanica C C 

V Sargassum vulgare R D 



MOTIVAZIONE 

B M A R P I V 

V Cystoseira zosteroides C C 

91













MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V Barlia robertiana (Loisel.) Greuter (1, 2) R C 

V Cenchrus ciliaris L. (2) R A D 

V 

Centaurea aeolica Lojac. subsp. aeolica 

(2) 

92 

R A B 

V Citrullus colocynthis (L.) Schrad. (2) V A D 

V Clematis flammula L. (2) R A D 

V Cymodocea nodosa (Ucria) Aschers. C C 

V Cystoseira amentacea (C. Agardh) Bory C C 

V Cystoseira brachycarpa J. Agardh C D 

V Cystoseira sauvageauana Hamel C D 

V Cystoseira spinosa Sauvageau C C 

V 

Cystoseira tamariscifolia (Hudson) 

Papenfuss 

R C


V Cystoseira zosteroides C. Agardh R C 





V 

Hildebrandia rubra (Sommerfelt) 

Meneghini 

93 

V D 


V Iberis semperflorens L. R A D 

V Laminaria rodriguezii Bornet V C 


V 


Kuntze 

V A B 

V Lithophyllum byssoides (Lam.) Foslie R D 

V 

V 

Lithospermum rosmarinifolium Ten. (4, 

5) 

Lithothamnion corallioides (P. et H. 

Crouan) P. et H. Crouan 

P A D 

V C 

V Maresia nana (DC) Batt. (6) V D 

V Matthiola rupestris (Raf.) DC. (7) V A D 

V Nemalion helminthoides (Velley) Batters R D 

V 

Neogoniolithon brassica-florida (Harvey) 

Setchell et Mason 

C D 


V Ophrys apifera Hudson P C 

V Ophrys bombyliflora Link V C 

V Ophrys incubacea Tod. V C 

V Ophrys lutea Cav. V C 


V Orchis italica Poir. R C 

V Orchis longicornu Poir. R C

note: 


V Orchis morio L. R C 

V 



94 

V C 

V Orchis provincialis Lam. et DC. (4) P C 

V Orchis tridentata Scop. P 

V 

V 

Phymatolithon calcareum (Pallas) Adey 

et McKibbin 

Phymatolithon lenormandii (Areschoug) 

Adey 

V C 

C D 

V Posidonia oceanica (L.) Delile C C 


V 

Rhynchostegium strongylense (Bott.) 

Buck et Privitera (11) 

V A D 

V Sargassum vulgare C. Agardh R D 




V Serapias lingua L. V C 

V Serapias nurrica Corrias V C D 


V Seseli bocconii Guss. subsp. bocconii R A B 


V Succowia balearica (L.) Medik. R A 

V 

Wahlenbergia nutabunda (Guss.) A. DC. 

(4) 

1) il nome corretto d’uso corrente è Himantoglossum robertianum (Loisel.) Delforge 

V A D 

2) questo taxon figurava nelle schede relative ad uno o più SIC ma non nel prospetto relativo alla ZPS. 


4) mancano dati recenti sulla sua presenza nel SIC


5) il nome corretto d’uso corrente è Lithodora rosmarinifolia (Ten.) I.M. Johnson 

6) secondo De Leonardis et al. (2001) si tratterebbe in realtà di Malcolmia ramosissima (Desf.) Gennari 




9) in Sicilia vicariata dAlla microspecie endemica Ophrys grandiflora Ten. 

10) sottospecie di dubbio valore tassonomico secondo numerosi Studiosi 

11) si tratta di una Briofita, più precisamente di un Muschio 


13) il nome corretto d’uso corrente è Jacobaea maritima (L.) Pelser et Meijden subsp. bicolor (Willd.) B. Nord 

et Greuter 


MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V Atriplex littoralis L. (1) V C 


V Erica arborea L. (2) C D 

V Euphorbia dendroides L. (3) R C 

V Isoëtes durieui Bory (4) R C 

V Lotus cytisoides L. (2) R D 

V 

Otanthus maritimus (L.) Hoffmanss. et 

Link (5) 

95 

V D 


V Quercus ilex L. (5) V D 


V Salsola soda L. (5) V D 

V Teline monspessulana (L.) Koch (2) R D 

V Tolpis grandiflora Guss. (6) R D

note: 


1) Taxon citato nella scheda relativa ad uno o più SIC e omesso in quella relativa alla ZPS. Si tratta ad ogni 

modo di un’entità priva particolare interesse fitogeografico e/o conservazionistico 

2) Si tratta di un’entità comune nell’Arcipelago e priva di particolare interesse fitogeografico e/o 

conservazionistico. 

3) Taxon citato nella scheda relativa alla ZPS ma assente in tutte le schede relative ai SIC dell’Arcipelago 

Eoliano, non risulta protetto da alcuna convenzione internazionale 

4) Entità estinta a Lipari, dove non è stata osservata negli ultimi 100 anni. 



6) secondo Giardina et al. (2007) i popolamenti locali andrebbero meglio riferiti a Tolpis virgata (Desf.) Bertol. 

subsp. gussonei (Fiori) Giardina et Raimondo, endemica sicula, che pertanto è stata inserita nella tabella che 

segue. 


MOTIVAZIONE 


U M A R P I V 

V Agrostis castellana Boiss. et Reuter P A 

V Ajuga orientalis L. V A 

V Allium amethystinum Tausch P D 

V 

V 

Anchusella cretica (Mill.) Bigazzi, Nardi 

et Selvi 



96 

V D 

C D 


V 

Anomobryum julaceum (Gaertner, Meyer 

et Scherb.) Schimp. (1) 

P D 

V Anthoceros agrestis Paton (2, 3) P D 

V 


(4) 

P A D 

V Arundo collina Ten. V D


V Avena madritensis Baum (4) P A D 

V 

Barbula convoluta Hedw. var. commutata 

(Jur.) Husn. (1, 3) 

97 

P D 

V Bellis hybrida Ten. (4) P D 

V 

V 

Bellis margaritaefolia Huter, Porta et 

Rigo 

Brachythecium velutinum (Hedw.) B., S. 

et G. var. salicinum (B., S. et G.) Moenk 

(1, 3) 

R D 

P D 

V Brassica incana Ten. V A D 

V 

V 

V 

V 

Bryum cfr. ruderale Crundw. et Nyholm 

(1) 

Calicotome infesta (C. Presl) Guss. subsp. 

infesta 

Campylopus oerstedianus (Mull. Hal.) 

Mitt. (1) 

Carlina hispanica Lam. subsp. globosa 

(Arcang.) Meusel et Kästner 

P A 

C D 

P A 

P D 


V Carthamus caeruleus L. subsp. caeruleus V D 

V Cephalanthera rubra (L.) L.C.M. Richard V A D 

V Cephaloziella dentata (Raddi) Mig. (2, 3) P D 

V 

V 

Cephaloziella divaricata (Sm.) Schiffn. 

(2) 

Cephaloziella turneri (Hook.) Müll. Frib. 

(2) 

P D 

P D 

V Cheilanthes tinaei Tod. P A 

V 


triumphettii (Lacaita) Werner 

R D 

V Corynephorus divaricatus (Pourr.) Breistr. P D 

V 

Cosentinia vellea (Aiton) Tod. subsp. 

vellea 

V A 

V Cuscuta palaestina Boiss. P A





V Daucus rupestris Guss. (4) P A D 

V Dicranella howei Renauld et Cardot (1) R A 

V 

V 

Dicranella rufescens (With.) Schimp. (1, 

3) 

Dicranella schreberiana (Hedw.) Crum et 

Anders. (1, 3) 

98 

P D 

P A 

V Doronicum orientale Hoffm. R D 

V Echium arenarium Guss. (4) P A 

V Echium italicum L. subsp. italicum R D 


V Ephedra cfr. podostylax Boiss. V D 


V Erysimum gr. bonannianum C. Presl C B 

V Fedia graciliflora Fischer et C. A. Meyer P D 

V Fissidens ovatifolius Ruthe (1, 3) P A 


V 

V 

Fossombronia wondraczekii (Corda) 

Lindb. (2, 3) 

Fossombronia wondraczekii (Corda) 

Lindb. var. loitlesbergeri (Schiffn.) Chal. 

(2, 3) 

P D 

P D 

V Funaria pulchella H. Philib. (2, 3) P A 


V Geranium brutium Gasparr. P D 

V Grimmia affinis Hornsch. (1) P A 

V Grimmia torquata Hornsch. (1, 3) P A 


V Heliotropium dolosum De Not. C A


V Hippomarathrum pungens (Guss.) Pomel R D 

V 

V 

V 



Hypnum jutlandicum Holmen et Warncke 

(1, 3) 

Hypochoeris laevigata (L.) Ces., 

Pass. et Gib. 

99 

V D 

P D 

R D 

V Jungermannia hyalina Lyell (2) P D 

V 

V 

Lagurus ovatus L. subsp. nanus (Guss.) 

Messeri (4) 

Leptobryum pyriforme (Hedw.) Wils. (1, 

3) 

P A D 

P D 

V Lithophyllum lichenoides P C 

V Lupinus cosentinii Guss. (5) C A D 

V Mannia androgyna (L.) A. Evans (2, 3) P A 

V Micromeria consentina (Ten.) N. Terracc. C D 

Micromeria fruticulosa (Bertol.) Grande P D 

V Micromeria tenuifolia (Ten.) Bentham (4) P D 

V 



P D 

V Mycelis muralis (L.) Dumort. R D 

V Narcissus papyraceus Ker.-Gawler R D 

V Ononis biflora Desf. (4) P A D 


V 


saxatile 

C A 

V Pimpinella anisoides Briganti V D 

V Pinus halepensis Mill. V D 

V 

Plagiomnium rostratum (Schrad.) T. Kop. 

(1, 3) 

P D 

V Pleuridium acuminatum Lindb. (1) P A 

V Pohlia annotina (Hedw.) Lindb. (1, 3) P D


V Pohlia proligera (Breidl.) Arnell (1, 3) P A 

V Pottia crinita B., S. et G. (1, 3) P A 

V Pottia intermedia (Turner) Fürnr. (1, 3) P A 

V 

Pterygoneurum lamellatum (Lindb.) Jur. 

(1, 3) 

100 

P A 

V Radiola linoides Roth (1) P A 

V Ranunculus lanuginosus L. (4) P D 



V Sedum caeruleum L. R D 

V 


Arcang. (4) 

P A D 

V Serapias cordigera L. (4) P C 



V 



R D 

V Sorbus torminalis (L.) Crantz V D 

V Taraxacum obovatum (Willd.) DC. P D 

V 

V 



Tortella flavovirens (Bruch) Broth. var. 

papillosissima Sérgio et Casas (1) 

P B 

P D 

V Tortula solmsii (Schimp.) Limpr. (1) P D 

V 

V 

V 

Tortula subulata Hedw. var. subinermis 

(Brid.) Wilson (1) 

Tortula vahliana (K.F. Schultz) Mont. (1, 

3) 



P D 

P D 

P A D 


V Veronica trichadena Jord. et Fourr. P D

note: 


V Vicia altissima Desf. (4) P A D 

V Vicia leucantha Biv. (4) P D 

V 

Weissia triumphans (De Not.) M. Hill. 

var. pallidiseta (H. Müll.) Düll (1, 3) 

1) Si tratta di una Briofita, più precisamente di un muschio 

2) Si tratta di una Briofita, più precisamente di un’epatica 

3) Briofita la cui distribuzione nei diversi SIC delle Eolie va verificata e aggiornata 

4) Pianta vascolare la cui distribuzione nei diversi SIC delle Eolie va verificata e aggiornata 


101 

P D


B.1.4. Animali elencati nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE e nell’allegato I della 

Direttiva 79/409/CEE 


3.2 Specie di cui all’articolo 4 della Direttiva 79/409/CEE e elencate nell’Allegato II della 

Direttiva 92/43/CEE e relativa valutazione del sito in relazione alle stesse 

3.2.a Uccelli migratori abituali elencati nell’allegato 1 della Direttiva 79/409/CEE 


(in grassetto le modifiche apportate ai criteri di valutazione) 

Isolam Globale 

NOME POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO 

STANZ MIGRATORIA 

Riprod Svern Stazion 

Alcedo atthis (L.) R D 

Calonectris 

diomedea (Scopoli) 

Falco eleonorae 

Gené 

Falco peregrinus 

Tunstall 

Milvus migrans 

(Boddaert) 

Pernis apivorus (L.) 

Sylvia undata 

(Boddaert) 

>10 

p 

>50 

p 

102 

Popolazione Conservaz 

C B C C 

B B C A 

1-2 p C B C C 

C C B C C 

251- 

500 i 

R D 

C B C C



NOTE. 

Anthus campestris L. (1) 

Ficedula albicollis 

Temminck (1) 

Puffinus yelkouan 

(Acerbi) (2) 

Riguardo Anthus campestris e Ficedula albicollis, si propone l’esclusione dall’elenco per assenza di dati recenti 

sulla presenza di entrambe le specie nel SIC; per Puffinus yelkouan, si ignorano le motivazioni per le quali era 

stata inserita in elenco e si esclude con certezza la presenza di popolazioni nidificanti. 


Caprimulgus europaeus 

L. 

103 

P D 

Cyrcus pygargus (L.) R D 

Cyrcus cyaneus (L.) C C B C C 

Egretta garzetta (L.) P D 

Falco naumanni 

Fleischer 

C D 

Grus grus (L.) R D 

Pandion haliaetus (L.) C D


3.2.b Uccelli migratori abituali non elencati nell’allegato 1 della Direttiva 79/409/CEE 



Globale 


Turdus philomelos 

Brehm 

Turdus merula L. 


11-50 

i 



NOTE: 

104 

C D 

Alauda arvensis L. C D 

Columba livia Gmelin P D 

Larus michahellis 

Naumann (1) 

51-100 

p 

Pica pica (L.) R D 

Streptopelia decaocto 

(Frivaldszky) 

1-5 p D 

Sturnus vulgaris L. C D 

1) precedentemente riferito a Larus cachinnans. 

D 

D 

Popolazione Conservaz Isolam


3.2.c Mammiferi elencati nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE 

Non è presente alcuna specie. 

3.2.d Anfibi e Rettili elencati nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE 


3.2.e Pesci elencati nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE 


3.2.f Invertebrati elencati nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE 


105








Globale 




106 

Popolazione Conservaz Isolam 

Alcedo atthis (L.) R C B C C 

Anthus campestris 

L. 

Calonectris 



Gené 


Tunstall 


(Boddaert) 

R D 

P C B C C 

35 p B B C A 

2-3 p C B C C 

C C B C C 

Pernis apivorus (L.) C C B C C 

Sylvia undata 

(Boddaert) 

8-9 p D



NOTE. 


Temminck 


(Acerbi) 

Riguardo Ficedula albicollis, si propone l’esclusione dall’elenco per assenza di dati recenti sulla sua presenza 

nel SIC; per Puffinus yelkouan, si ignorano le motivazioni per le quali era stata inserita in elenco e si esclude con 

certezza la presenza di popolazioni nidificanti nel SIC. 


Ardea purpurea L. P D 


L. 

P D 

Cyrcus pygargus (L.) R D 

Cyrcus cyaneus (L.) C C B C C 



Fleischer 

C D 

Grus grus (L.) R D 

Hydrobates pelagicus 

(L.) (1) 

>10 p C B B C 

Lullula arborea (L.) R D 

Nycticorax nycticorax 

(L.) 

NOTE: 

P D 

Pandion haliaetus (L.) C D 

1) la specie è stata segnalata alcuni anni fa come nidificante nella costa occidentale dell’isola (Lo Cascio, 1994, 

in Naturalista sicil. 18: 179-180); attualmente sembra però localizzata con un piccolo nucleo nidificante 

esclusivamente a Scoglio Montenassari, posto a ca. 1,5 km dalla costa occidentale dell’isola di Filicudi ed 

esterno al perimetro del SIC ITA030024 (P. Lo Cascio, dati inediti); il sito risulta incluso nel perimetro della 

ZPS ITA030044. 

107





Globale 



Brehm 

Turdus merula L. 


11-50 

i 



NOTE: 

108 

C D 


Columba livia Gmelin 11-50 p D 


Naumann (1) 

51-100 

p 


Turdus viscivorus L. R D 




D 


D








109










Calonectris diomedea 

(Scopoli) 

Falco eleonorae Gené 


Tunstall 


(Boddaert) 


Sylvia undata 

(Boddaert) 



110 


P C B C C 

20-25 

p 

B B C A 

1-2 p C B C C 

100-200 i C B C C 

4000-5000 

i 

>5 p D 

C B C C



Alcedo atthis (L.) 

Anthus campestris L. 


Temminck 


(Acerbi) 

NOTE. 

Riguardo ad Alcedo atthis, i ignorano le motivazioni per le quali la specie era stata inserita in elenco; per 

Calonectris diomedea e Puffinus yelkouan, si esclude con certezza la presenza di popolazioni nidificanti nel SIC; 

riguardo a Ficedula albicollis, si propone l’esclusione dall’elenco in assenza di dati recenti relativi alla sua 

presenza nel SIC. 


Aquila heliaca 

Savigny 

R D 

Ardea purpurea L. P D 

Caprimulgus 

europaeus L. 

P D 

Ciconia ciconia (L.) R D 

Ciconia nigra (L.) R D 

Circus aeruginosus 

(L.) 

Circus macrourus 

(Gmelin) 

300-500 i C B C C 

R D 

Circus pygargus (L.) >50 i D 


Falco naumanni 50-100 i D 

111

Fleischer 

Gallinago media 

(Latham) 


R D 

Grus grus (L.) P D 

Hieraaetus pennatus 

(Gmelin) 

Ixobrychus minutus 

(L.) 

>40 i D 

P D 

Lanius collurio L. R D 

Milvus milvus (L.) R D 

Neophron 

percnopterus (L.) 

Nycticorax 

nycticorax (L.) 

Pandion haliaetus 

(L.) 

R D 

P D 

>20 i D 




Globale 



Brehm 



112 

C D 

Turdus merula L. C D 




NOTE: 

Coturnix coturnix (L.) C D 


Naumann (1) 

170-190 

p 

Scolopax rusticola L. R D 

Streptopelia turtur (L.) C D 











113 

D








Globale 




114 


Falco eleonorae Gené 1 p C B C A 


Tunstall 


(Boddaert) 

P D 

P D 

Pernis apivorus (L.) P D 

Sylvia undata 

(Boddaert) 

>5 p D 


Alcedo atthis (L.) 



(Scopoli)


Temminck 

Puffinus yelkouan (Acerbi) 

NOTE. 


Si ignorano le motivazioni per le quali le specie erano state inserite in elenco; riguardo Calonectris diomedea e 

Puffinus yelkouan, inoltre, si esclude con certezza la presenza di popolazioni nidificanti nel SIC. 


Calandrella 

brachydactyla (Leisler) 

115 

P D 

Circus aeruginosus (L.) P D 



(Gmelin) 

P D 

Milvus milvus (L.) P D 

Nycticorax nycticorax (L.) P D 

Pandion haliaetus (L.) P D 




Globale 



Brehm 



C D 





NOTE: 



Naumann (1) 

>100 

p 

Larus ridibundus L. R D 

Pica pica (L.) P D 

Scolopax rusticola L. P D 


(Frivaldszky) 

>10 p D 

Streptopelia turtur (L.) P D 

Sturnus vulgaris L. P D 

Turdus viscivorus L. P D 

Vanellus vanellus (L.) P D 








116 

D




117








Globale 




Alcedo atthis (L.) C D 

118 


Egretta garzetta (L.) C C B C C 


Tunstall 

P D 

Tringa glaerola L. P C B C C 


NOTE: 



Temminck 

Si ignorano le motivazioni per le quali entrambe le specie erano state inserite in elenco.



Ardeola ralloides 

(Scopoli) 

Buteo rufinus 

(Cretzschmar) 

Calandrella 



(Scopoli) 

P D 

R D 

R D 

3-6 p C B C C 

Charadrius morinellus L. P D 


Circus aeruginosus (L.) P D 

Circus cyaneus (L.) P D 


(Gmelin) 

R D 

Falco eleonorae Gené P D 

Falco naumanni Fleischer P D 


Himanthopus 

himanthopus (L.) 

P D 

Lanius collurio L. P D 

Lullula arborea (L.) P D 


(L.) 


(Boddaert) 

P D 

P D 

Pernis apivorus (L.) P D 

Philomachus pugnax (L.) P D 


(Acerbi) 

R C B C B 

Sylvia undata (Boddaert) 12-13 p D 

119





Globale 



Brehm 



120 

C D 




Anas acuta L. P D 

Anas platyrhynchos L. P D 

Columba livia Gmelin 20 p D 


D 


NOTE: 





1) precedente riferito a Larus cachinnans. 








Myotis blythi (Tomes) P D 

Rhinolophus 

ferrumequinum (Schreber) 

P D 


Non è elencata alcuna specie. 

121 

Popolazione Conservaz



Globale 


Testudo hermanni 

Gmelin 



P D 





122 









Globale 


STANZ 

Riprod 

MIGRATORI 

A 

Svern Stazio 


Anthus campestris L. R D 


(Scopoli) 

10-12 p 

(1) 

n 

123 


C B C C 

Falco eleonorae Gené 12-15 p B B C A 


Fleischer 


Tunstall 


(Boddaert) 

P D 

1 p D 

P D 

Pernis apivorus (L.) C D 

Sylvia undata 

(Boddaert) 

5-10 p D

NOTE: 


1) il numero di coppie censite comprende anche un nucleo (2-3 p) presente sull’isolotto di Scoglio Faraglione, 

posto a 300 m dalla costa occidentale di Salina e attualmente esterno sia al perimetro del SIC ITA030028, sia a 

quello della ZPS ITA030044. 


NOTE. 


Temminck 


(Acerbi) 

L’inserimento in elenco di Ficedula albicollis è probabilmente dovuto alla errata attribuzione del nome del SIC 

al poligono individuato cartograficamente; non risultano dati relativi alla presenza della specie nel SIC 

ITA030028. Per la stessa ragione si ritiene di escludere dall’elenco anche Puffinus yelkouan, i cui unici nuclei 

riproduttivi sono esterni al perimetro del SIC ITA030028 e localizzati entro quello del SIC ITA030029. 


Bucanetes githagineus 

(Lichtenstein) 

124 

R D 

Circus aeruginosus (L.) C D 

Egretta garzetta (L.) R D 

Hydrobates pelagicus 

(L.) 

NOTE. 

1 p D 

Hydrobates pelagicus è presente esclusivamente sull’isolotto di Scoglio Faraglione, posto a 300 m dalla costa 

occidentale di Salina e attualmente esterno sia al perimetro del SIC ITA030028, sia a quello della ZPS 

ITA030044.





Globale 




Scolopax rusticola L. R D 


Brehm 

125 

C D 



NOTE: 

Alauda arvensis (L.) P D 




Naumann (1) 


(Frivaldszky) 

>60 p D 

>5 p D 

Streptopelia turtur (L.) R D 










Globale 



Gmelin 



R D 





126 









Globale 


STANZ 

Riprod 

MIGRATORI 

A 

Svern Stazio 

Alcedo atthis (L.) C D 

Anthus campestris L. P D 

Ardea purpurea L. R D 


(Scopoli) 


(L.) 

n 

127 

R D 

C D 

Egretta garzetta (L.) C D 

Falco eleonorae Gené R D 


Tunstall 

2 p D 


Larus genei Brème V D 


(L.) 

C D 

Phoenicopterus ruber R D 


(L.) 

Sylvia undata 

(Boddaert) 


10-15 p D 

Tringa glareola L. P D 



Circus cyaneus (L.) P D 

Circus pygargus (L.) R D 

Falco naumanni Fleischer R D 


Temminck 

128 

R D 

Glareola pratincola (L.) R D 


Melanocorypha calandra 

(L.) 


(Boddaert) 

R D 

C D 



(Acerbi) 

R C B C B 



Non è elencata alcuna specie.



Alauda arvensis (L.) P D 

Anas acuta L. R D 

Anas clypeata L. R D 

Anas crecca L. R D 

Anas strepera L. R D 

Aythya ferina (L.) R D 

Calidris alba (Pallas) P D 



Haematopus ostralegus 

L. 


Naumann (1) 

129 

P D 

>20 p D 

Limosa limosa (L.) R D 

Lymnocryptes minimus 

(Brünnich) 

Pluvialis squatarola 

(L.) 

R D 

P D 



(Frivaldszky) 

>15 p 

Streptopelia turtur (L.) R D 


Tringa nebularia 

(Gunnerus) 

P D 

Tringa totanus (L.) P D 

Turdus iliacus L. R D 


Brehm 

C D 


Turdus viscivorus L. P D

NOTE: 


Vanellus vanellus (L.) V D 







Globale 



Gmelin 



R D 





130 













131 


Alcedo atthis (L.) C C B C C 


(L.) 


(Gmelin) 

C D 

R D 

Circus pygargus (L.) R D 


(Boddaert) 

C D 


Sylvia undata 

(Boddaert) 

20-25 p D



NOTE. 


Coracias garrulus L. 


Temminck 

Riguardo ad Anthus campestris e Coracias garrulus, si propone l’esclusione dell’elenco per mancanza di dati 

recenti relative alla presenza delle specie nel SIC; riguardo a Ficedula albicollis, invece, si ignorano le 

motivazioni per le quali era stata inserita in elenco. 




(Scopoli) 


(Scopoli) 

Calandrella 



L. 

132 

R D 

P D 

R D 

P D 

Charadrius morinellus L. P D 

Circus cyaneus (L.) R D 

Egretta garzetta (L.) C D 

Falco naumanni Fleischer P D 

Falco peregrinus Tunstall 3 p D 


Ixobrychus minutus (L.) P D


Lullula arborea (L.) P D 

Philomachus pugnax (L.) R D 

Tringa glareola L. R D 




Globale 



Brehm 



133 

C D 




Anas platyrhynchos L. R D 

Columba livia Gmelin 350 

p 



(Frivaldszky) 

>25 p D 

D 


NOTE: 





Vanellus vanellus L. P D 







Globale 



Gmelin 



V D 





134 















Tursiops truncatus 

(Montagu) 



P D 

135 






Globale 




Caretta caretta (L.) V D 




Globale 

136 





Alosa alosa (L.) P D 

Alosa fallax (Lacépède) P D 
















Anthus campestris L. R D 



(Scopoli) 

Calonectris 


137 

R D 


500 i B B C B 

R D 

Circus pygargus (L.) 20-30 i C B C C 

Egretta garzetta (L.) C C B C C


Gené 


Fleischer 


Tunstall 


Temminck 


(Gmelin) 


(Boddaert) 

Neophron 

percnopterus (L.) 

Nycticorax 

nycticorax (L.) 

Pandion haliaetus 

(L.) 


Phoenicopterus 

ruber L. 


(Acerbi) 

Sylvia undata 

(Boddaert) 


10 p C B C B 

R D 

>40 i C B C B 

50-100 

i 

C B C B 

0-1 i B B C B 

C C B C C 

>20 i C B C B 

1001- 

10000 i 

R D 

B B C B 

R C B C B 



Aquila heliaca Savigny 0-1 i C B C B 

Bucanetes githagineus 

(Lichtenstein) 

139 

R D 

Buteo rufinus (Cretzschmar) 0-1 i C B C B 

Calandrella brachydactyla 

(Leisler) 

R D 

Caprimulgus europaeus L. P D 

Charadrius morinellus L. R D 

Circus cyaneus (L.) R D 

Gallinago media (Latham) R D 

Glareola pratincola (L.) R D 


Himanthopus himanthopus 

(L.) 

P D 

Hydrobates pelagicus (L.) >10 p C B B C 

Ixobrychus minutus (L.) P D 


Larus genei Brème V D 


Melanocorypha calandra 

(L.) 

R D 

Milvus milvus (L.) R D 

Philomachus pugnax (L.) R D





Globale 



Brehm 



140 

C D 

Scolopax rusticola L. C D 



Anas acuta L. P D 

Anas clypeata L. R D 

Anas crecca L. R D 

Anas platyrhynchos L. P D 

Anas strepera L. R D 

Aythya ferina (L.) R D 

Calidris alba (Pallas) P D 

Columba livia Gmelin >100 p D 

Columba palumbus L. R D 

Corvus corone L.

L. 


Naumann (1) 


500-1000 p D 

Larus ridibundus L. R D 

Limosa limosa (L.) R D 

Lymnocryptes minimus 

(Brünnich) 

141 

R D 

Pica pica (L.) R D 

Pluvialis squatarola 

(L.) 

NOTE: 


(Frivaldszky) 

P D 

80 p D 

Streptopelia turtur (L.) C D 


Tringa nebularia 

(Gunnerus) 

P D 

Tringa totanus (L.) P D 

Turdus iliacus L. R D 





3.2.c Mammiferi elencati nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE








Myothis blythii (Tomes) P D 

Rhinolophus 

ferrumequinum (Schreber) 

Tursiops truncatus 

(Montagu) 

P D 

P D 


Rhinolophus hipposideros 

(Bechstein) 

NOTE. 

Si ignorano le motivazioni per le quali Rhinolophus hipposideros era stato inserito in elenco. 





142 





Testudo hermanni Gmelin V D 




Caretta caretta (L.) V D 




Globale 




Alosa alosa (L.) P D 

Alosa fallax (Lacépède) P D 



143 


B.1.5. Altre specie importanti di Fauna 


3.3. Altre specie importanti di Fauna 





MOTIVAZIONE 

U M A R P I V 

U 

Erithacus rubecula 

(L.) 

144 

D C 

U Sylvia atricapilla L. D C 

U Sylvia borin Boddaert D C 

U Sylvia communis Latham D C 

M Erinaceus europaeus L. P C 

M Pipistrellus kuhli (Kuhl) P C 

R Coluber viridiflavus Lacépède C C 

R Hemidactylus turcicus L. C C 

R Podarcis sicula (Rafinesque) C C 

R Tarentola mauritanica L. C C 

I Akis subterranea Solier C B 

I Chthonius (Chthonius) caprai Gardini R D 

I 

Danacea (Allodanacea) elongatipennis 

Pic 

C B 

I Dasytes productus Schilsky P B 

I Dichillus subtilis Kraatz P B D 

I Elenophorus collaris L. P D 

I Friesea lagrecai Dallai V B


I Haplidia hirticollis Burmeister P D 

I 

Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli 

& Crisci 

145 

C B 

I Hipparchia leighebi Kudrna V B 

I Hohenwartiana aradasiana (Benoit) P D 

I 

I 

Lehmannia melitensis (Lessona & 

Pollonera) 

Leistus (Pogonophorus) spinibarbis fiorii 

Lutshnik 

P D 

R D 

I Metadromius nanus Fiori R D 

I 

I 

Otiorhynchus (Arammichnus) 

meligunensis Magnano 

Oxychilus (Hyalocornea) alicurensis 

(Benoit) 

R B 

V B 

I Percus corrugatus (Billberg) P B 

I Pimelia rugulosa rugulosa Germar C B 

I 

I 

Probathicus (Pelorinus) anthrax 

(Seidlitz) 

Pseudomeira aeolica Bellò, Pesarini & 

Pierotti 

P D 

V B 

I Psilothrix aureola Kiesenwetter P D 

I Scydmaenus antidotus Germar R B 

I Tylos europaeus Arcangeli P D 


U M A R P I V 

U Saxicola rubetra L. (1) 

I Cardiophorus ulcerosus (Gené) (1) 

I 

Percus lacertosus 

(Dejean)

note: 


1) si ignorano le motivazioni per le quali era stata inserita in elenco. Percus lacertosus viene attualmente 

considerato sinonimo di P. corrugatus e, pertanto, viene emendato dall’elenco. 


U M A R P I V 

U 

Actitis hypoleucos 

(L.) 

146 

R A 

U Carduelis cannabina (L.) D C 

U Carduelis chloris (L.) D C 

U Carduelis spinus (L.) D A 

U Corvus corax L. 3 p A 

U Emberiza cirlus L. D C 

U Falco tinnunculus L. 2-3 p C 

U Monticola solitarius L. 6-10 p C 

U Motacilla flava L. D C 

U Otus scops (L.) P C 

U Phalacrocorax carbo (L.) P A 

U Sylvia cantillans Pallas D C 

U Troglodytes troglodytes (L.) D C 

U Tyto alba (Scopoli) 1-2 p C 

U Upupa epops L. D C 

I 

Aphodius (Phalacronotus) 

quadrimaculatus (L.) 

P D 

I Oedemera (Oedemera) atrata Schmidt P D 

I 

Pseudomasoreus canigoulensis 

(Fairmaire & Laboulbène) 

R D 

I Pseudomogoplistes squamiger (Krauss) P D







MOTIVAZIONE 

U M A R P I V 

U 


(L.) 

147 

D C 

U Saxicola rubetra L. D C 





R Podarcis raffonei Mertens (1) 20-60 i B 




I 


Pic 

C D 

I Ectobius aeoliensis Failla & Messina R B 

I Friesea lagrecai Dallai V B 

I 


& Crisci 

C B 

I Hipparchia leighebi Kudrna P B 


I Hypnophila incerta (Bourguignat) V B 

I 


Pollonera) 

P D

note: 


I Leistus spinibarbis fiorii Lutshnik R D 

I Limax aeolianus Giusti V B 

I Metadromius nanus Fiori P D 

I Nannophilus eximius Menert R D 

I Oxychilus (Oxychilus) lagrecai Giusti V B 

I Pedinus (Pedinus) siculus Seidlitz P D 


I 


(Seidlitz) 

148 

P D 

I Tentyria laevigata laevigata Steven P D 

1) la specie è strettamente localizzata nel faraglione La Canna, posto a ca. 1,8 km dalla costa occidentale 

dell’isola di Filicudi e attualmente esterno al perimetro del SIC ITA030024; il sito risulta incluso nel perimetro 

della ZPS ITA030044. 


U M A R P I V 

U Sylvia borin Boddaert (1) 

note: 

I Aphaenogaster semipolita (Nylander) (1) 

I Messor minor calabricus Santschi (1) 

I Pinna nobilis (L.) (2) 

I Tetramorium punctatum Santschi (1) 

1) si ignorano le motivazioni per le quali era stata inserita in elenco; 2) specie marina, 

presente nella ZPS ITA030044 ma estranea alla fauna terrestre oggetto dell’elenco relativo al 

SIC ITA030024.



U M A R P I V 

U 


(L.) 

149 

R A 

U Apus melba (L.) P C 

U Apus pallidus (Shelley) 25-30 p C 


U Carduelis spinus (L.) P A 

U Cercotrichas galactotes (Temminck) R C 

U Corvus corax L. 4-5 p A 

U Emberiza cirlus L. P C 


U Falco vespertinus L. P C 

U Hirundo daurica L. R C 

U 

Lanius isabellinus Hemprich & 

Ehrenberg 

R C 

U Motacilla alba L. D C 

U Monticola solitarius L. >25 p C 

U Oenanthe hispanica L. P C 

U Oenanthe oenanthe L. D C 

U Ptyonoprogne rupestris (Scopoli) D C 



U Tyto alba (Scopoli) P C 


I Graniger cordicollis (Serville) P D 

I 



R D







MOTIVAZIONE 

U M A R P I V 

U 


(L.) 

150 

D C 





M Tadarida teniotis (Rafinesque) P C 





I Adarrus aeolianus D’Urso R B 

I Akis subterranea Solier C D 

I Alphasida grossa grossa (Solier) C D 

I Bruchidius meleagrinus (Gené) P D 


I 


Pic 

C D 

I Dasytes productus Schilsky P D 

I Ectobius parvosacculatus Failla & R D

note: 

I 


Messina 

Erodius (Erodius) siculus neapolitanus 

Solier 

151 

R D 



I 


& Crisci 

C B 




I 


Pollonera) 

P D 

I Livilla siciliensis Hodkinson & Hollis P D 

I Messor minor calabricus Santschi (1) P D 


I 

I 

I 



Otiorhynchus (Arammichnus) ocellifer 

Reitter 

Pachychila (Pachychilina) dejeani 

dejeani (Besser) 

V B 

P D 

P D 


I Pseudomeira vitalei (Desbrochers) R D 

I Pyrgomorpha conica conica (Olivier) R D 

I Tentyria laevigata laevigata Steven C D 

1) la specie è nota finora per il solo isolotto di Lisca Bianca, di fronte alla costa orientale dell’isola di Panarea e 

attualmente esterno al perimetro del SIC ITA030025; il sito risulta incluso nel perimetro della ZPS ITA030044.



U M A R P I V 

note: 


I 

Pseudomogoplistes squamiger (Krauss) 

(2) 

I Ronisia ghilianii (Spinola) (3) 

1) specie marina, presente nella ZPS ITA030044 ma estranea alla fauna terrestre oggetto dell’elenco relativo al 

SIC ITA030025; 

2) si ignorano le motivazioni alla base dell’inserimento della specie in elenco (cfr. Failla et al., 1973, in Lav. 

Soc. ital. Biogeogr. 3: 591-604; Capra, 1976, in Lav. Soc. ital. Biogeogr. 5: 563-600); 

3) non sono chiare le motivazioni alla base dell’inserimento della specie in elenco, riferite nella scheda Natura 

2000 alla categoria “D”; stante la sua ampia distribuzione e l’assenza di ulteriori indicazioni sul grado di 

minaccia, si propone l’esclusione dallo stesso. 


U M A R P I V 

U 


(L.) 

152 

R A 

U Anthus trivialis L. D C 


U Coccothraustes coccothraustes (L.) R C 


U Emberiza cirlus L. P C 

U Falco cherrug Gray P C 

U Falco subbuteo L.


U Falco vespertinus L. 10 p C 

U Sylvia curruca L. R C 

U Sylvia hortensis (Gmelin) R C 

U Tyto alba (Scopoli) P C 

M 

Pipistrellus kuhli 

(Kuhl) 

153 

P C







MOTIVAZIONE 

U M A R P I V 

U Corvus corax L. >10 p A 

U 


(L.) 

154 

D C 






R Podarcis raffonei Mertens 200-400 i B 




I Allochernes aetnaeus Beier R D 


I Anthaxia (Anthaxia) nereis Schaefer P D 

I Elenophorus collaris L. R D 

I Enoplium doderoi Luigioni V D 

I Erodius (Erodius) siculus neapolitanus P D


Solier 


I Haplidia hirticollis Burmeister R D 

I 


& Crisci 

155 

P B 




I 


Pollonera) 

P D 

I Leptodelphax cyclops Haupt R D 




I Odontoscelis minuta Jakovlev P D 

I 

I 




dejeani (Besser) 

V B 

P D 


I 

I 


(Seidlitz) 

Sciocoris (Sciocoris) cursitans 

pallidicornis Wagner 

P D 

P D 

I Seira dagamae Dallai V B 

I 

Siciliaria (Gibbularia) gibbula vulcanica 

(Paulucci) 

P D 

I Tentyria laevigata laevigata Steven C D



U M A R P I V 


note: 

I Attalus (Attalus) sicanus Erichson (2) 

I Cardiophorus eleonorae (Gené) (3) 

I 

Pseudomogoplistes squamiger (Krauss) 

(1) 

I Smicromyrme ruficollis ruficollis F. (3) 

I Trichoferus spartii (Müller) (1) 

1) si ignorano le motivazioni per le quali era stata inserita in elenco; 

2) si ignorano le motivazioni per le quali era stata inserita in elenco; Lo Cascio et al. (2006) hanno riportato 

Attalus sp. per Stromboli e Strombolicchio, limitandosi a una identificazione a livello generico in attesa di una 

revisione di più ampio materiale relativo a tali popolazioni; 



minaccia, si propone l’esclusione dallo stesso; 


U M A R P I V 

U 


(L.) 

156 

R A 



U Falco tinnunculus L. 4 p C 

U Hirundo rustica L. P C 

U Monticola solitarius L. P C




U Otus scops (L.) R C 

U Phoenicurus phoenicurus L. R C 

U Ptyonoprogne rupestris (Scopoli) P C 

U Regulus regulus (L.) R C 


U Sylvia conspicillata Temminck R C 

U Sylvia hortensis (Gmelin) R C 




I Aletia languida (Walker) R D 

I 

Anoxia (Protanoxia) orientalis 

(Krynicky) 

157 

R D 

I Campotylus yersini Fieber P D 

I Enoplopus dentipes (Rossi) R D 

I Firminus gr. ciliatus R D 

I Ophonus rufibarbis (F.) P D 

I Psammodius plicicollis Erichson R D 

I Tyria jacobaea L. R D







MOTIVAZIONE 

U M A R P I V 

U Corvus corax L. 4-6 p A 


U Erithacus rubecula (L.) D C 

U Otus scops (L.) D C 

U Sylvia atricapilla L. P C 


U Tyto alba (Scopoli) D C 

M 

Hypsugo savii 

(Bonaparte) 

158 

P C 





R Podarcis raffonei Mertens >100 i B 




I 

Anoxia (Mesanoxia) matutinalis moltonii 

Sabatinelli 

C B


I Anthaxia (Anthaxia) nereis Schaefer P D 

I Brachytrupes megacephalus (Lefebvre) R D 

I Bruchidius meleagrinus (Gené) P D 

I Conocephalus conocephalus R D 

I 

Erodius (Erodius) siculus neapolitanus 

Solier 

159 

P D 


I 

Gegenes 

nostrodamus (F.) 

R D 


I 


& Crisci 

C B 

I Hipparchia leighebi Kudrna C B 

I 


Pollonera) 

P D 


I Nalassus pastai Aliquò, Leo & Lo Cascio V B 


I 

I 

I 

I 

Odontoscelis (Odontoscelis) minuta 

Jakovlev 

Orthotylus (Orthotylus) sicilianus 

Wagner 




Reitter 

P D 

P D 

R B 

P D 



I Salicarius pusillus (Reuter) P D 

I 

Scarabaeus (Ateuchetus) semipunctatus 

F. 

R D


I Scarabaeus (Scarabaeus) sacer L. R D 




U M A R P I V 


U Sylvia communis Latham (1) 

note: 

A Bufo viridis Laurenti (2) 

I Cardiophorus ulcerosus (Gené) (3) 

I Meloe murinus Brandt & Erichson (3) 

I Nemka viduata viduata (Pallas) (3) 

I Phaleria bimaculata L. (4) 


I Trachyderma lima (Petagna) (1) 

1) si ignorano le motivazioni per le quali la specie era stata inserita in elenco; 

2) mancano dati recenti sulla presenza della specie nel SIC; 



minaccia, si propone la sua esclusione dallo stesso; 

4) la ssp. marcuzzi Aliquò, descritta come endemica delle Eolie, è stata posta in sinonimia da Marcuzzi (1996) 

(cfr. anche Aliquò et al., 2006); la motivazione “B” per il suo inserimento in elenco non sussiste e per tale 

ragione si propone l’esclusione della specie dallo stesso; 

5) specie marina, presente nella ZPS ITA030044 ma estranea alla fauna terrestre oggetto dell’elenco relativo al 

SIC ITA030024. 

160



U M A R P I V 

U 


(L.) 

161 

R A 

U Anthus trivialis L. R C 

U Calidris ferruginea (Pontoppidan) R C 

U Calidris minuta (Leisler) R C 




U Cettia cetti (Temminck) 4-6 p C 

U Charadrius dubius Scopoli D C 

U Charadrius hiaticula L. D C 


U Emberiza schoeniclus (L.) D C 

U Hyppolais polyglotta (Vieillot) R C 

U Lanius senator L. P C 

U Monticola solitarius L. 26-27 p C 




U Phoenicurus phoenicurus L. R C 

U Ptyonoprogne rupestris (Scopoli) 2-3 p C 

U Saxicola torquata L. D C 

U Serinus serinus (L.) D C 


U Tringa ochropus L. R C 

U Troglodytes troglodytes (L.) D C



I 

I 

Aphodius (Phalacronothus) 


Carabus (Macrothorax) morbillosus 

alternans Palliardi 

162 

R D 

P D 

I Distoleon annulatus (Klug) R D 

I Helops coeruleus (L.) P D 

I Nebria (Nebria) andalusia Rambur R D 

I Oedemera (Oedemera) barbara (F.) P D 

I Scaphium immaculatum (Olivier) R D







MOTIVAZIONE 

U M A R P I V 


U 


(L.) 

163 

D C 






R 

Hemidactylus 

turcicus L. 

C C 

R Podarcis raffonei Mertens (1) 200-400 i B 

R 

Podarcis sicula 

(Rafinesque) 

C C 



I Alphasida grossa grossa (Solier) P D 

I Anthaxia (Anthaxia) nereis Schaefer R D 

I Anthaxia (Haplanthaxia) aprutiana R D


Gerini 

I Arytainilla incuba Loginova P D 

I Attalus (Attalus) sicanus Erichson P D 

I Conosimus malfanus Dlabola P D 

I 


Pic 

164 

P D 




I Eurysa lineata Perris P D 



I 


& Crisci 

C B 




I Iubsoda stigmatica (Melichar) R D 

I Jubrinia distincta Linnavuori R D 

I 

I 


Pollonera) 


Lutshnik 

P D 

R D 




I Ocypus mus transadriaticus (G. Müller) P D 

I 


Jakovlev 

P D 

I Orthotylus sicilianus Wagner P D 

I Otiorhynchus (Arammichnus) R B

note: 




I 


(Seidlitz) 

165 

P D 

I Pseudosinella aeolica Dallai V B 


1) la specie è strettamente localizzata nell’isolotto di Scoglio Faraglione, posto a 300 m dalla costa occidentale di 

Salina e attualmente esterno al perimetro del SIC ITA030028; il sito risulta incluso nel perimetro della ZPS 

ITA030044. 


U M A R P I V 


note: 

M Myoxus glis (L.) (3) C C 

A Bufo viridis Laurenti (2) V C 

I Allochernes aetnaeus Beier (3) R D 

I 

Cicindela campestris siculorum 

Schindler (3) 

P D 

I Chthonius (Chthonius) caprai Gardini (3) R D 

I Chthonius (Chthonius) halberti Kew (3) R D 

I Ectobius filicensis Failla & Messina (3) R B 

I Limax aeolianus Giusti (3) V B 

I 


Pierotti (3) 

1) mancano dati recenti sulla presenza della specie nel SIC; 

R B 

2) mancano dati recenti sulla presenza della specie nel SIC; è da sottolineare come le popolazioni siciliane in 

precedenza attribuite a questa specie siano state recentemente riferite a Bufo siculus, taxon di nuova descrizione


ed endemica del distretto faunistico siculo; l’effettivo status tassonomico dei rospi smeraldini dell’isola non è 

stato tuttavia oggetto di indagini, ragione per la quale l’appartenenza al taxon di recente descrizione deve essere 

ancora confermata. 

3) le località note per queste specie nell’isola di Salina ricadono nell’ambito del SIC ITA030029. 


U M A R P I V 

U 

Apus pallidus 

(Shelley) 

166 

>25 p C 





U Emberiza cia L. 1 p C 



U Ficedula hypoleuca (Pallas) D C 

U Hirundo daurica L. R C 

U Hirundo rustica L. P C 

U Lanius senator L. D C 



U Otus scops (L.) 8-9 p C 

U 

Phalacrocorax carbo 

(L.) 

R A 

U Prunella modularis L. D C 

U Ptyonoprogne rupestris (Scopoli) D C


U Saxicola torquata L. P C 



U Sylvia conspicillata Temminck 1-2 p C 

U Strix aluco L. R C 

U Tyto alba (Scopoli) 6 p C 


M Hypsugo savii (Bonaparte) P C 


I Pseudaraeopus lethierryi Mulsant & Rey P D 

167







MOTIVAZIONE 

U M A R P I V 

R 

Coluber viridiflavus 

Lacépède 

168 

C C 







I 


Pic 

P D 





I 


& Crisci 

P B 


I Hohenwartiana aradasiana (Benoit) P D






I 


Jakovlev 

169 

P D 

I Orthotylus sicilianus Wagner P D 

I 



R B 


I 

I 


(Seidlitz) 


Pierotti 

P D 

I Pseudosinella aeolica Dallai V B 



U M A R P I V 

note: 

A Bufo viridis Laurenti (1) 

I Conosimus malfanus Dlabola (2) P D 

1) mancano dati recenti sulla presenza della specie nel SIC; è da sottolineare come le popolazioni siciliane in 

precedenza attribuite a questa specie siano state recentemente riferite a Bufo siculus, taxon di nuova descrizione 

ed endemica del distretto faunistico siculo; l’effettivo status tassonomico dei rospi smeraldini dell’isola non è 

stato tuttavia oggetto di indagini, ragione per la quale l’appartenenza al taxon di recente descrizione deve essere 

ancora confermata. 

2) l’unica località nota per la specie nell’isola di Salina ricade nell’ambito del SIC ITA030028.



U M A R P I V 

U 


(L.) 

170 

D A 

U Anthus cervinus (Pallas) R C 


U Apus melba (L.) >10 p C 

U Athene noctua (Scopoli) R C 

U Calcarius lapponicus (L.) R C 

U Calidris alpina (L.) P C 

U Calidris ferruginea (Pontoppidan) D C 

U Calidris minuta (Leisler) D C 





U Charadrius alexandrinus L. D C 

U Charadrius dubius Scopoli C C 

U Charadrius hiaticula L. R C 


U Emberiza cia L. 1 p C 


U Emberiza schoeniclus (L.) D C 


U Falco subbuteo L. R A 

U Falco tinnunculus L. D C 

U Ficedula hypoleuca (Pallas) D C 

U Hirundo daurica L. R C


U Hirundo rustica L. D C 

U Lanius senator L. D C 

U Loxia curvirostra L. R C 


U Motacilla alba L. 1 p C 

U Motacilla cinerea Tunstall D C 



U Oenanthe hispanica L. R C 


U 

Phalacrocorax carbo 

(L.) 

171 

R A 

U Prunella modularis L. D C 

U 

U 

Ptyonoprogne 

rupestris (Scopoli) 

Podiceps nigricollis 

Brehm 

D C 

R C 

U Regulus ignicapillus (Temminck) R C 

U Regulus regulus (L.) R C 

U Riparia riparia (L.) P C 

U Saxicola torquata L. P C 


U Strix aluco L. R C 



U 

Sylvia communis 

Latham 

D C



U Sylvia conspicillata Temminck 1-2 p C 

U Tachybaptus ruficollis (Pallas) R C 

U Tadorna tadorna (L.) R A 

U Tringa ochropus L. D C 

U Troglodytes troglodytes (L.) P C 

U Tyto alba (Scopoli) 6 p C 


M Hypsugo savii (Bonaparte) P C 


M Myoxus glis (L.) C C 


I 

Acanthinula aculeata 

(Müller) 

172 

R D 


I 

Anoxia (Mesanoxia) matutinalis 

matutinalis Castelnau 

P D 

I Anthaxia (Anthaxia) nereis Schaefer R D 

I 

Anthaxia (Haplanthaxia) aprutiana 

Gerini 

R D 


I Cetonia aurata sicula Aliquò R D 

I Charaxes jasius L. P D 


I Chthonius (Chthonius) halberti Kew R D 

I 

Cicindela campestris siculorum 

Schindler 

P D 

I Ectobius filicensis Failla & Messina R B 

I Elenophorus collaris L. R D



I Firminus gr. Ciliatus R B 

I 

Iubsoda stigmatica 

(Melichar) 

173 

R D 


I 

I 


Pollonera) 


Lutshnik 

P D 

R D 

I Limax aeolianus Giusti V B 

I Malthonica sicana Brignoli P D 


I Pseudaraeopus lethierryi Mulsant & Rey P D 

I 



P D 

I Pseudomogoplistes squamiger (Krauss) R D 

I Tachys dimidiatus Motschulsky R D 

I Tachyura parvula Dejean R D 

I Zelotes calactinus Di Franco P D







MOTIVAZIONE 

U M A R P I V 






U 

Sylvia communis 

Latham 

174 

D C 

U Tyto alba (Scopoli) D C 

M 

Eliomys quercinus 

liparensis Kahmann 

V B 


A Bufo viridis Laurenti (1) V C 





I Acmaeoderella trinacriae(Obenberger) P D 

I Adarrus aeolianus D’Urso R B


I Akis subterranea Solier P D 


I 

Allotrichoma (Allotrichoma) 

pseudolaterale Raffone 

175 

V B 

I Alphasida grossa grossa (Solier) P D 

I Amara (Percosia) sicula Dejean R D 

I Aparapion suturidens Reitter R D 

I 

Aphaenogaster (Aphaenogaster) 

semipolita 

C D 

I Atomoscelis galvagnii Tamanini P D 


I Blakeius leopoldinus Invrea C D 


I Bruchidius meleagrinus (Gené) R D 

I 

Chrysolina (Stichoptera) variolosa 

(Petagna) 

R D 


I 


Pic 

P D 


I Ebaeus ruffoi Pardo P D 



I Enoplium doderoi Luigioni R D 


I 


& Crisci 

C B 



I 


Pollonera) 

P D

I 



Lutshnik 

176 

R D 

I Meligethes fuscus (Olivier) R D 

I Mesites cunipes Boheman R D 


I 

Mulsanteus guillebelli (Mulsant & 

Godart) 

R D 


I 

I 

I 

I 

I 

I 

Ocypus pedator 

siculus (Aubé) 

Ocys beatricis Magrini, Cecchi & Lo 

Cascio 


Jakovlev 

Orthotylus (Orthotylus) sicilianus 

Wagner 




Reitter 

I Pimelia rugulosa rugulosa Germar 

I 

I 

Polydrusus (Eustolus) armipes faillae 

Desbrochers 

Polydrusus (Eustolus) pilosus italicus 

Schilsky 

P D 

V B 

P D 

P D 

R B 

P D 

R D 

R D 

I Prionychus lugens Küster R D 

I 

I 


(Seidlitz) 


Pierotti 

P D 

R B 

I Pseudomeira vitalei (Desbrochers) R D 

I Pseudomogoplistes squamiger (Krauss) R D

note: 


I Sciocoris cursitans pallidicornis Wagner P D 


I 


(Paulucci) 

177 

P D 


I Tetramorium punctatum Santschi P D 

I Tinicephalus discrepans Fieber P D 

1) le popolazioni siciliane in precedenza attribuite a questa specie sono state recentemente riferite a Bufo siculus, 

taxon di nuova descrizione ed endemico del distretto faunistico siculo; l’effettivo status tassonomico delle 

popolazioni presenti nel SIC ITA030030 non è stato tuttavia oggetto di indagini, ragione per la quale 

l’appartenenza al taxon di recente descrizione deve essere ancora confermata. 


U M A R P I V 

I 

Ancistrocerus auctus 

auctus F. 

I Ancistrocerus gazella (Panzer) 

I Ancistrocerus longispinosus Saussure 

I 

Augyles (Littorimus) maritimus (Guérin- 

Menéville) 

I Cardiophorus eleonorae (Gené) 

I Cardiophorus ulcerosus (Gené) 

I Dasylabris maura L. 

I Delta unguiculatum Villiers 

I 

Eumenes coarctatus maroccanus 

Gusenleitner

note: 

I 

I 


Eumenes mediterraneus mediterraneus 

Kriechbaumer 

Leptochilus (Neoleptochilus) regulus 

(Saussure) 

I Leucospis gigas F. 

I Myrmecophilus acervorum (Panzer) 

I Myrmilla calva (Villers) 

I Nemka viduata (Pallas) 

I Physetopoda pusilla (Klug) 

I Pinna nobilis (L.) 

I Ronisia brutia (Petagna) 

I Ronisia ghilianii (Spinola) 

I 


F. 

I Scarabaeus (Scarabaeus) sacer L. 

I Smicromyrme ausonia Invrea 

I Smicromyrme ingauna Invrea 

I Smicromyrme ruficollis ruficollis F. 

I Stenodynerus fastidiosissimus (Saussure) 

I Trichoferus spartii (Müller) 

I Tropidotilla litoralis (Petagna) 

I Tylos europaeus Arcangeli 

Riguardo a: Ancistrocerus auctus, Ancistrocerus gazella, Ancistrocerus longispinosus, Cardiophorus eleonorae, 

Cardiophorus ulcerosus, Dasylabris maura, Delta unguiculatum, Eumenes coarctatus maroccanus, Eumenes 

mediterraneus mediterraneus, Leptochilus (Neoleptochilus) regulus, Leucospis gigas, Meligethes fuscus, Meloe 

murinus, Myrmilla calva, Nemka viduata, Pachychila (Pachychilina) dejeani, Physetopoda pusilla, Ronisia 

brutia, Ronisia ghilianii, Smicromyrme ausonia, Smicromyrme ingauna, Smicromyrme ruficollis ruficollis, 

Stenodynerus fastidiosissimus, Tropidotilla litoralis, Tylos europaeus, non sono chiare le motivazioni alla base 

dell’inserimento delle specie in elenco, che vengono riferite nella scheda Natura 2000 alla categoria “D”; stante 

la loro ampia distribuzione e l’assenza informazioni sul grado di minaccia, si propone l’esclusione delle suddette 

specie dallo stesso. Augyles (Littorimus) maritimus è stata segnalata sulla base di un solo esemplare da Mascagni 

178


(1985, in Redia 68: 341-354), che indica come stazione di raccolta la località “sorgente Lace”; il sito non trova 

riscontro nella toponomastica dell’isola di Lipari, e tale indicazione potrebbe essere frutto di una errata 

trascrizione nel cartellino del reperto; la presenza della specie necessita di conferma, anche in considerazione 

della peculiare ecologia che permette di ritenere come altamente improbabile quella di popolazioni stabili di 

Coleotteri Eteroceridi nell’arcipelago. Myrmecophilus acervorum è stata indicata nella checklist della fauna 

italiana (cfr. Failla et al., 1995, Blattaria, Mantodea, Isoptera, Orthoptera, Phasmatodea, Dermaptera, 

Embioptera, in Minelli et al., eds., Checklist delle specie della fauna italiana. 36) per la sola Italia settentrionale; 

per l’isola di Lipari risultavano invece riportate Myrmecophilus myrmecophilus (Savi, 1819) (cfr. Failla et al., 

1973, in Lav. Soc. ital. Biogeogr. 3: 591-604) e Myrmophilina ochracea (Fischer, 1853) (cfr. Baccetti, 1967, in 

Redia 50: 1-33); per tali ragioni, si propone la sua esclusione dall’elenco. Per Scarabaeus (Ateuchetus) 

semipunctatus e Scarabaeus sacer, mancano dati recenti sulla presenza delle specie nel SIC. Riguardo infine a 

Trichoferus spartii, la segnalazione della specie per Lipari (Cecchi & Lo Cascio, 2000, in Naturalista sicil. 24: 

145-153) è stata successivamente attribuita a Trichoferus fasciculatus (Faldermann, 1837) da Biscaccianti (2004, 

in Boll. Associazione romana Entomol. 58: 77-86; cfr. anche Lo Cascio et al., 2006, in Naturalista sicil. 30: 91- 

116); la specie va pertanto esclusa dall’elenco faunistico dei siti Natura 2000. Per Pinna nobilis, si tratta di 

specie marina, presente nella ZPS ITA030044 ma estranea alla fauna terrestre oggetto dell’elenco relativo al SIC 

ITA030030; 


U M A R P I V 

U 


(L.) 

179 

R A 

U Apus melba (L.) 12-16 p C 

U Arenaria interpres (L.) R C 





U Charadrius dubius Scopoli R C 

U Corvus corax L. >10 p A 

U Falco tinnunculus L. >15 p C 

U Falco subbuteo L. R C 

U Hirundo daurica L. 1-2 p C


U Hirundo rustica L. D C 

U Lanius senator L. R C 

U Merops apiaster L. 7-9 p C 




U Oriolus oriolus (L.) R C 


U Phalacrocorax carbo (L.) R A 

U Ptyonoprogne rupestris (Scopoli) D C 

U Saxicola torquata L. D C 



U Sylvia conspicillata Temminck 1 p C 




I 

I 

I 

I 

Agriotes brevis 

(Candeze) 

Anoxia (Mesanoxia) matutinalis 

matutinalis Castelnau 





180 

P D 

P D 

R D 

P D 

I Charaxes jasius L. R D 

I Corymbia fulva (De Geer) P D 

I Eucinetus haemorrhoidalis (Germar) R D 

I Friesea lagrecai Dallai R B 

I Firminus gr. ciliatus R B


I Harpactea aeoliensis Alicata R B 

I Helops coeruleus (L.) R D 

I Helops rossii Germar R D 

I Libelloides ictericus siculus (Angelini) V D 

I Lyonichus maritimus Fairmaire R D 

I Meloe (Meloegonius) cicatricosus Leach R D 

I Myrmophilina ochracea (Fischer) R D 

I Nebria andalusia Rambur R D 

I Oedemera atrata Schmidt P D 

I 

Pseudomasoreus canigoulensis (Fairmaire 

& Laboulbène) 

181 

P D 

I Scaphium immaculatum (Olivier) R D 

I Smicromyrme melanolepis (Costa) R D







MOTIVAZIONE 

B M A R P I V 

M Delfinus delfis (L.) P C 

I Pinna nobilis (L.) P C 

I Palinurus elephas (F.) P C 



MOTIVAZIONE 

B M A R P I V 

M Balaenoptera physalus (L.) R A C 

M Globicephala melaena (Traill) R C 

M Grampus griseus (Cuvier) R C 

M Physeter catodon L. P C 

M Stenella coeruleoalba (Meyen) P C 

M Ziphius cavirostris (Cuvier) R C 

R Chelonia mydas (L.) R C 

R Dermochelys coriacea (Vandelli) R C 

P Anguilla anguilla (L.) P C 

P Carcharodon carcharias L. R A C 

P Cetorhinus maximus (Gunnerus) R A C 

182


P Epinephelus marginatus (Lowe) P A C 

P Hippocampus hippocampus (L.) P C 

P Hippocampus ramulosus Leach P C 

P Isurus oxyrhinchus Rafinesque R A C 

P Lamma nasus Bonnaterre P A C 

P Mobula mobular (Bonnaterre) P C 

P Petromyzon marinus L. P C 

P 

Polyprion americanum (Bloch & 

Schneider) 

183 

P A 

P Pomatoschistus marmoratus (Risso) P C 

P Pomatoschistus minutus (Pallas) P C 

P Prionace glauca L. P A C 

P Sciaena umbra L. P C 

P Squatina squatina (L.) P C 

P Thunnus thynnus (L.) P C 

P Umbrina cirrosa (L.) P C 

P Xiphias gladius L. P A C 

I Antipathes subpinnata (Ellis & Solander) R C 

I Astroides calycularis (Pallas) P C 

I Axinella cannabina (Pallas) P C 

I Axinella polypoides Schmidt P C 

I Centrostephanus longispinus (Philippi) P C 

I Charonia lampas (L.) P C 

I Charonia tritonis (L.) P C 

I Corallium rubrum (L.) R C 

I Erosaria spurca (L.) P C 

I Gerardia savaglia (Bertoloni) P C 

I Homarus gammarus (L.) P C 

I Luria lurida (L.) P C 

I Maja squinado (Herbst) P C


I Ophidiaster ophidianus Guérin-Méneville P C 

I Paracentrotus lividus (Lamarck) C C 

I Pinna rudis L. P A C 

I Scyllarus arctus (L.) P C 

I Scyllarides latus (Latreille) P C 

I Scyllarus pygmaeus (Bate) P C 

I Spongia agaricina (Pallas) P C 

I Spongia officinalis (L.) C C 

I Tonna galea (L.) P C 

I Zonaria pyrum (Gmelin) P C 

184







MOTIVAZIONE 

U M A R P I V 

U Corvus corax L.


R Podarcis raffonei alvearioi Mertens (2) V A B 

R Podarcis raffonei raffonei Mertens V A B 

R Podarcis sicula (Rafinesque) (3) C C 


P Carcharodon carcharias L. P C 

P Isurus oxyrhinchus Rafinesque P C 

P Lamna nasus Bonnaterre P C 

P Mobula mobular (Bonnaterre) P C 

P Prionace glauca L. P C 

I Acmaeoderella trinacriae (Obenberger) P B 


I Akis subterranea Solier C B 

I Allochernes aetnaeus Beier R B 

I Allotrichoma pseudolaterale Raffone V B 

I Alphasida grossa grossa (Solier) P B 

I Amara (Percosia) sicula Dejean R B 

I Anoxia matutinalis moltonii Sabatinelli P B 

I Anthaxia (Haplanthaxia) aprutiana Gerini R D 

I Anthaxia nereis Schaefer R D 

I Aparapion suturidens Reitter R D 

I Aphaenogaster semipolita (Nylander) C D 


I Atomoscelis galvagnii Tamanini P D 

I Attalus sicanus Erichson P B 

I Blakeius leopoldinus Invrea C D 


I Bruchidius meleagrinus (Gené) R D 

I 



186 

P B 

I Chrysolina (Stichoptera) variolosa R D


(Petagna) 

I Chthonius caprai Gardini R D 

I Chthonius halberti Kew R D 

I Cicindela campestris siculorum Schilder P B 

I Conosimus malfanus Dlabola R B 

I 


Pic 

187 

C B 

I Dasytes productus Schilsky P B 

I Dichillus subtilis Kraatz P B 

I Ebaeus ruffoi Pardo P B 


I Ectobius filicensis Failla & Messina R B 

I 

Ectobius parvosacculatus Failla & 

Messina 

R D 

I Elenophorus collaris L. P D 

I Enoplium doderoi Luigioni R D 

I Erodius siculus neapolitanus Solier P D 


I Friesea lagrecai Dallai P B 

I Gibbula nivosa Adams P C 


I 

Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & 

Crisci 

P B 

I Hipparchia leighebi Kudrna P B 

I Hohenwartiana aradasiana (Benoit) P B 

I Hypnophila incerta (Bourguignat) P B 

I Iubsoda stigmatica (Melichar) R D 


I 


Pollonera) 

P D 

I Leistus (Pogonophorus) spinibarbis fiorii R D


Lutshnik 


I Limax aeolianus Giusti R B 

I Livilla siciliensis Hodkinson & Hollis P B 

I Mesites cunipes Boheman R D 

I Messor minor calabricus Santschi R D 

I Metadromius nanus Fiori R D 

I 

Mulsanteus guillebelli (Mulsant & 

Godart) 

188 

R D 

I Nalassus pastai Aliquò, Leo & Lo Cascio V B 



I Ocypus pedator siculus (Aubé) P B 

I 

Ocys beatricis Magrini, Cecchi & Lo 

Cascio 

V B 

I Odontoscelis minuta Jakovlev P D 

I Orthotylus sicilianus Wagner P B 

I 

I 

I 




Reitter 

Oxychilus (Hyalocornea) alicurensis 

(Benoit) 

P B 

P B 

R B 

I Oxychilus lagrecai Giusti P B 

I Palinurus elephas (F.) P C 

I Pedinus siculus Seidlitz P B 

I Percus corrugatus (Billberg) P B 


I Pinna nobilis (L.) P C 

I 

Polydrusus (Eustolus) armipes faillae 

Desbrochers 

R B

NOTE: 

I 


Polydrusus (Eustolus) pilosus italicus 

Schilsky 

189 

R D 

I Prionychus lugens Küster R D 

I Probathicus (Pelorinus) anthrax (Seidlitz) P B 

I 

Pseudomeira aeolica Ballò, Pesarini & 

Pierotti 

R B 

I Pseudomeira vitalei (Desbrochers) R B 

I Pseudomogoplistes squamiger (Krauss) R D 

I Pseudosinella aeolica dallai P B 

I Psilothrix aureola Kiesenwetter P B 

I Pyrgomorpha conica (Olivier) R D 

I Salicarius pusillus (Reuter) P D 

I Sciocoris cursitans pallidicornis Wagner P B 

I 

Scydmaenus (Eustemmus) antidotus 

Germar 

R B 

I Seira dagamae Dallai P B 

I 


(Paulucci) 

P B 

I Tentyria laevigata laevigata Steven C B 

I Tetramorium punctatum Santschi P B 

I Tinicephalus discrepans Fieber P D 

I Tylos europaeus Arcangeli P D 

1) le popolazioni siciliane in precedenza attribuite a questa specie sono state recentemente riferite a Bufo siculus, 

taxon di nuova descrizione ed endemica del distretto faunistico siculo; l’effettivo status tassonomico delle 

popolazioni presenti nella ZPS ITA030044 non è stato tuttavia oggetto di indagini, ragione per la quale 

l’eventuale appartenenza al taxon di recente descrizione deve essere ancora confermata; 

2) la ssp. cucchiarai e la ssp. antoninoi sono state poste in sinonimia con la ssp. alvearioi; 

3) le sottospecie di Podarcis sicula indicate nella scheda (ssp. liscabiancae e ssp. trischittai) vengono 

attualmente considerate di scarso valore tassonomico e, pertanto, si propone di includerle sotto il binomio della 

forma tipica.



U M A R P I V 

I Ancistrocerus auctus F. 

I Ancistrocerus gazella (Panzer) 

I Ancistrocerus longispinosus Saussure 

I 

Augyles (Littorimus) maritimus (Guérin- 

Menéville) 

I Cardiophorus eleonorae (Gené) 

I Cardiophorus ulcerosus (Gené) 

I Dasylabris maura L. 

I Delta unguiculatum Villiers 

I 

I 

I 

Eumenes coarctatus maroccanus 

Gusenleitner 

Eumenes mediterraneus mediterraneus 

Kriechbaumer 

Leptochilus (Neoleptochilus) regulus 

(Saussure) 

I Leucospis gigas F. 

I Meligethes fuscus (Olivier) 

I Meloe murinus Brandt & Erichson 

I Myrmecophilus acervorum (Panzer) 

I Myrmilla calva (Villers) 

I Nemka viduata (Pallas) 

I 


(Besser) 

I Percus lacertosus (Dejean) 

I Phaleria bimaculata L. 

I Physetopoda pusilla (Klug) 

I Ronisia brutia (Petagna) 

I Ronisia ghilianii (Spinola) 

190

NOTE. 

I 



F. 

I Scarabaeus sacer L. 

I Smicromyrme ausonia Invrea 

I Smicromyrme ingauna Invrea 

I Smicromyrme ruficollis ruficollis F. 

I Stenodynerus fastidiosissimus (Saussure) 

I Trachyderma lima (Petagna) 

I Trichoferus spartii (Müller) 

I Tropidotilla litoralis (Petagna) 

Riguardo a: Ancistrocerus auctus, Ancistrocerus gazella, Ancistrocerus longispinosus, Cardiophorus eleonorae, 

Cardiophorus ulcerosus, Dasylabris maura, Delta unguiculatum, Eumenes coarctatus maroccanus, Eumenes 

mediterraneus mediterraneus, Leptochilus (Neoleptochilus) regulus, Leucospis gigas, Meligethes fuscus, Meloe 

murinus, Myrmilla calva, Nemka viduata, Pachychila (Pachychilina) dejeani, Physetopoda pusilla, Ronisia 

brutia, Ronisia ghilianii, Smicromyrme ausonia, Smicromyrme ingauna, Smicromyrme ruficollis ruficollis, 

Stenodynerus fastidiosissimus, Tropidotilla litoralis, non sono chiare le motivazioni alla base dell’inserimento 

delle specie in elenco, che vengono riferite nella scheda Natura 2000 alla categoria “D”; stante la loro ampia 

distribuzione e l’assenza informazioni sul grado di minaccia, si propone l’esclusione delle suddette specie dallo 

stesso. Augyles (Littorimus) maritimus è stata segnalata sulla base di un solo esemplare da Mascagni (1985, in 

Redia 68: 341-354), che indica come stazione di raccolta la località “sorgente Lace”; il sito non trova riscontro 

nella toponomastica dell’isola di Lipari, e tale indicazione potrebbe essere frutto di una errata trascrizione nel 

cartellino del reperto; la presenza della specie necessita di conferma, anche in considerazione della peculiare 

ecologia che permette di ritenere come altamente improbabile quella di popolazioni stabili di Coleotteri 

Eteroceridi nell’arcipelago. Myrmecophilus acervorum è stata indicata nella checklist della fauna italiana (cfr. 

Failla et al., 1995, Blattaria, Mantodea, Isoptera, Orthoptera, Phasmatodea, Dermaptera, Embioptera, in Minelli 

et al., eds., Checklist delle specie della fauna italiana. 36) per la sola Italia settentrionale; per l’isola di Lipari 

risultavano invece riportate Myrmecophilus myrmecophilus (Savi, 1819) (cfr. Failla et al., 1973, in Lav. Soc. ital. 

Biogeogr. 3: 591-604) e Myrmophilina ochracea (Fischer, 1853) (cfr. Baccetti, 1967, in Redia 50: 1-33); per tali 

ragioni, si propone la sua esclusione dall’elenco. Per Trachyderma lima, si ignorano le motivazioni alla base 

dell’inserimento in elenco, anche alla luce della sua recente esclusione dalla fauna eoliana (cfr. Aliquò et al. 

2006, in Bibliografia). Percus lacertosus viene attualmente considerato sinonimo di P. corrugatus e, pertanto, 

viene emendato dall’elenco. Phaleria bimaculata, la ssp. marcuzzi Aliquò, descritta come endemica delle Eolie, 

è stata posta in sinonimia da Marcuzzi (1996) (cfr. anche Aliquò et al., 2006); la motivazione “B” per il suo 

inserimento in elenco non sussiste e per tale ragione si propone l’esclusione della specie dallo stesso. Per 

Scarabaeus (Ateuchetus) semipunctatus e Scarabaeus sacer, mancano dati recenti sulla presenza delle specie nel 

191


SIC. Riguardo infine a Trichoferus spartii, la segnalazione della specie per Lipari (Cecchi & Lo Cascio, 2000, in 

Naturalista sicil. 24: 145-153) è stata successivamente attribuita a Trichoferus fasciculatus (Faldermann, 1837) 

da Biscaccianti (2004, in Boll. Associazione romana Entomol. 58: 77-86; cfr. anche Lo Cascio et al., 2006, in 

Naturalista sicil. 30: 91-116); la specie va pertanto esclusa dall’elenco faunistico dei siti Natura 2000. 


U M A R P I V 

U Actitis hypoleucos (L.) R A 

U Anthus cervinus (Pallas) R C 


U Apus melba (L.)


U Falco tinnunculus L.


U Sylvia curruca L. R C 

U Tachybaptus ruficollis (Pallas) R C 

U Tadorna tadorna (L.) R A 



M Balaenoptera physalus (L.) R A C 

M Globicephala melaena (Traill) R C 

M Grampus griseus (Cuvier) R C 

M Physeter catodon L. P C 

M Stenella coeruleoalba (Meyen) P C 

M Ziphius cavirostris (Cuvier) R C 

R Chelonia mydas (L.) R C 

R Dermochelys coriacea (Vandelli) R C 

P Anguilla anguilla (L.) P C 

P Cetorhinus maximus (Gunnerus) R A C 

P Epinephelus marginatus (Lowe) P A C 

P Hippocampus hippocampus (L.) P C 

P Hippocampus ramulosus Leach P C 

P Petromyzon marinus L. P C 

P 

Polyprion americanum (Bloch & 

Schneider) 

194 

P A 

P Pomatoschistus marmoratus (Risso) P C 

P Pomatoschistus minutus (Pallas) P C 

P Sciaena umbra L. P C 

P Squatina squatina (L.) P C 

P Sygnathus abaster (Risso) P C 

P Thunnus thynnus (L.) P C 

P Umbrina cirrosa (L.) P C 

P Xiphias gladius L. P A C 

I Acanthinula aculeata (Müller) R D


I Agriotes brevis (Candeze) P D 

I Aletia languida (Walker) R D 

I Alvania aeoliae Palazzi P D 

I 

I 

I 

I 

Anoxia (Mesanoxia) m. matutinalis 

Castelnau 

Anoxia (Protanoxia) orientalis 

(Krynicky) 

Antipathes subpinnata (Ellis & 

Solander) 



195 

P D 

R D 

R C 

P D 

I Astroides calycularis (Pallas) P C 

I Axinella cannabina (Pallas) P C 

I Axinella polypoides Schmidt P C 

I Campotylus yersini Fieber P D 

I Centrostephanus longispinus (Philippi) P C 

I Cetonia aurata sicula Aliquò R B 

I Charaxes jasius L. R D 

I Charonia lampas (L.) P C 

I Charonia tritonis (L.) P C 

I Corallium rubrum (L.) R C 

I Corymbia fulva (De Geer) P D 

I Distoleon annulatus (Klug) R D 

I Enoplopus dentipes (Rossi) R D 

I Eucinetus haemorrhoidalis (Germar) R D 

I Erosaria spurca (L.) P C 

I Firminus gruppo ciliatus n.sp. R B 

I Gegenes nostrodamus (F.) R D 

I Gerardia savaglia (Bertoloni) P C 

I Graniger cordicollis (Serville) P D 

I Harpactea aeoliensis Alicata R B


I Helops coeruleus (L.) R D 

I Helops rossii Germar R D 

I Hippospongia communis (Lamarck) P C 

I Homarus gammarus (L.) P C 

I Libelloides ictericus siculus (Angelini) V B 

I Luria lurida (L.) P C 

I Lyonichus maritimus Fairmaire R D 

I Malthonica sicana Brignoli P B 

I Maja squinado (Herbst) P C 

I 

Meloe (Meloegonius) cicatricosus 

Leach 

196 

R D 

I Myrmophilina ochracea (Fischer) R D 

I Nebria andalusia Rambur R D 

I Oedemera (Oedemera) barbara (F.) P D 

I Oedemera (Oedemera) atrata Schmidt P D 

I 

Ophidiaster ophidianus Guérin- 

Méneville 

P C 

I Ophonus rufibarbis (F.) P D 

I Paracentrotus lividus (Lamarck) C C 

I Pinna rudis L. P A C 

I Psammodius plicicollis Erichson R D 

I 

I 

Pseudaraeopus lethierryi Mulsant & 

Rey 



P D 

R D 

I Scaphium immaculatum (Olivier) R D 

I Scyllarus arctus (L.) P C 

I Scyllarides latus (Latreille) P C 

I Scyllarus pygmaeus (Bate) P C 

I Smicromyrme melanolepis (Costa) R D 

I Spongia agaricina (Pallas) P C


I Spongia officinalis (L.) C C 

I Tachys dimidiatus Motschulsky R D 

I Tachyura parvula Dejean R D 

I Tonna galea (L.) P C 

I Tyria jacobaea L. R D 

I Zelotes calactinus Di Franco P B 

I Zonaria pyrum (Gmelin) P C 

197


APPENDICE B.1 

CHECK-LIST DELLA FLORA VASCOLARE TERRESTRE DELLE ISOLE EOLIE 

In assenza di studi circostanziati sulla flora effettivamente presente all’interno dei SIC e della 

ZPS interessate dal PdG “Isole Eolie”, si è deciso di fornire tuttavia un resoconto aggiornato 

della flora vascolare nota per l’intero arcipelago, basata sia su dati inediti personali sia su 

formazioni desunte dalle pubblicazioni scientifiche, per le quali si rimanda alla bibliografia 

scientifica riferita all’ambito terrestre. 

Taxa Corotipo 

198 

Forma 

Biologica 

Adiantum capillus-veneris L. SUBCOSMOP G rhiz 

Anogramma leptophylla (L.) Link SUBCOSMOP T caesp 

Asplenium ceterach L. subsp. ceterach TET-EUROP H ros 

Asplenium obovatum Viv. MED-MAC H ros 

Asplenium onopteris L. TET-EUROP H ros 

Asplenium trichomanes L. subsp. trichomanes SUBCOSMOP H ros 

Cheilanthes acrostica (Balbis) Tod. TETID H ros 

Cheilanthes tinaei Tod. C.W.MED-MAC H ros 

Cosentinia vellea (Aiton) Tod. subsp. vellea TET-EUROP H ros 

Polypodium cambricum L. MEDIT G rhiz 

Polystichum setiferum (Forssk.) Woynar TET-EUROP G rhiz 

Pteridium aquilinum (L.) Kuhn COSMOP G rhiz 

Selaginella denticulata (L.) Spring TET-ATL Ch rept 

Cupressus sempervirens L. INTROD SUBSPONT P scap 

Ephedra cfr. podostylax C.E.MED P caesp 

Pinus halepensis Mill. MEDIT P scap 

Pinus pinaster Solander C.W.MED-ATL P scap 

Acacia saligna (Labill.) H.L. Wendl. INTROD SPONT P scap 

Acanthus mollis L. MEDIT H scap


Achillea ligustica All. MEDIT H scap 

Achillea maritima (L.) Ehrend. et Y.-P. Guo subsp. maritima MEDIT Ch suffr 

Adonis annua L. subsp. cupaniana (Guss.) C. Steinb. N.MED-EUR T scap 

Aetheorhiza bulbosa (L.) Cass. MEDIT G bulb 

Agrostemma githago L. TET-EUROSIB T scap 

Ailanthus altissima (Mill.) Swingle INTROD SPONT P scap 

Ajuga chamaepitys (L.) Schreber subsp. chia (Schreber) Arcangeli TETID H scap 

Ajuga iva (L.) Schreber subsp. iva MEDIT Ch suffr 

Ajuga orientalis L. ORO.MED-PONT H scap 

Albizzia julibrissin (Willd.) Durazzini INTROD SPONT P scap 

Alnus cordata (Loisel.) Loisel. INTROD SPONT P scap 

Amaranthus blitum L. AVV NATUR T scap 

Amaranthus caudatus L. AVV NATUR T scap 

Amaranthus cruentus L. AVV NATUR T scap 

Amaranthus deflexus L. AVV NATUR T scap 

Amaranthus graecizans L. AVV NATUR T scap 

Amaranthus retroflexus L. AVV NATUR T scap 

Ammi majus L. TETID T scap 

Anagallis arvensis L. subsp. arvensis TET-EUROP T rept 

Anagallis foemina Mill. SUBCOSMOP T rept 

Anagyris foetida L. TETID P caesp 

Anchusa azurea Mill. TETID H scap 

Anchusa cretica Mill. C.MED T scap 

Andryala integrifolia L. subsp. integrifolia MEDIT T scap 

Andryala integrifolia L. subsp. undulata (C. Presl) Zangh. END APUL.SIC T scap 

Anemone hortensis L. N.MEDIT G rhiz 

Anredera cordifolia (Ten.) Steenis INTROD SPONT P lian 

Anthemis aeolica Lojac. END siculo (Eolie) T scap 

Anthemis arvensis L. subsp. arvensis MED-EUROP T scap 

199


Anthemis arvensis L. subsp. incrassata (Loisel.) Nyman MEDIT T scap 

Anthemis cotula L. C.E.MED T scap 

Anthyllis tetraphylla L. MEDIT T scap 

Antirrhinum majus L. INTROD SPONT H scap 

Aphanes minutiflora (Aznavour) Holub MEDIT T scap 

Arabidopsis thaliana (L.) Heynh. TET-EUROSIB T scap 

Arbutus unedo L. MEDIT P scap 

Arctotheca calendula (L.) Levyns AVV CAS T scap 

Arenaria leptoclados (Reichenb.) Guss. MED-EUROP T scap 

Artemisia arborescens L. S.W.MED NP 

Asclepias fruticosa L. INTROD SPONT Ch frut 

Asperula aristata L. fil. subsp. scabra END APUL.SIC Ch suffr 

Asperula arvensis L. TET-EUROP T scap 

Aster squamatus (Sprengel) Hieron. AVV NATUR H bienn 

Asterolinon linum-stellatum (L.) Duby MED-MAC T scap 

Astragalus hamosus L. TET-EUROP T scap 

Atractylis cancellata L. S.MED-IR.TUR T ros 

Atriplex halimus L. MED-SAH NP 

Atriplex patula L. OLART T scap 

Atriplex prostrata DC. OLART T scap 

Atriplex tornabenei Tineo MEDIT T scap 

Ballota nigra L. subsp. uncinata L. subsp. uncinata (Bég.) Patzak MEDIT H scap 

Bassia saxicola (Guss.) A.J. Scott APUL.SIC-TIRR (nesicolo) Ch suffr 

Bellardia trixago (L.) All. MED-IR.TUR T scap 

Bellis annua L. TETID T scap 

Bellis hybrida Ten. 

200 

END APUL.SIC (siculo- 

calabro) H ros 

Bellis margaritaefolia Huter, Porta et Rigo END APUL.SIC H ros 

Bellis perennis L. TET-EUROSIB H ros


Bellis sylvestris Cyr. MEDIT H ros 

Beta macrocarpa Guss. C.W.MED-ATL T scap 

Beta maritima L. MED-ATL H scap 

Beta vulgaris L. INTROD SUBSPONT T scap 

Bidens bipinnata L. AVV NATUR T scap 

Bifora testiculata (L.) Roth MED-IR.TUR T scap 

Biserrula pelecinus L. MEDIT T scap 

Blackstonia acuminata (Koch et Ziz) Domin MED-ATL T scap 

Blackstonia perfoliata (L.) Hudson subsp. intermedia (Ten.) Zeltner MED-ATL T scap 

Boerhaavia repens L. subsp. viscosa (Choisy) Maire AVV NATUR Ch rept 

Borago officinalis L. MED-EUROP T scap 

Brassica fruticulosa Cyr. C.W.MED H caesp 

Brassica incana Ten. END APUL.SIC Ch suffr 

Buglossoides arvensis (L.) I. M. Johnston subsp. arvensis TET-EUROSIB T scap 

Bunias erucago L. MED-EUROP T scap 

Bupleurum subovatum Link TETID T scap 

Cakile maritima Scop. MED-ATL T scap 

Calendula arvensis L. subsp. arvensis TET-EUROP T scap 

Calicotome infesta (C. Presl) Guss. subsp. infesta C.MED P caesp 

Calicotome villosa (Poir.) Link MEDIT P caesp 

Calystegia sepium (L.) R.Br. subsp. sepium SUBCOSMOP H scand 

Calystegia silvatica (Kit.) Griseb. MED-PONT H scand 

Campanula dichotoma L. C.W.MED T scap 

Campanula erinus L. TETID T scap 

Capparis spinosa L. subsp. rupestris (Sibth. et Sm.) Nyman MEDIT Ch frut 

Capparis spinosa L. subsp. spinosa MED-IR.TUR H scand 

Capsella bursa-pastoris (L.) Medik. COSMOP T scap 

Capsella rubella Reuter MED-EUROP T scap 

Cardamine hirsuta L. COSMOP T scap 

201


Carduus pycnocephalus L. TET-EUROP T scap 

Carlina corymbosa L. MEDIT H scap 

Carlina gummifera (L.) Less. MEDIT H ros 

Carlina hispanica Lam. subsp. globosa (Arcangeli) Meusel et 

Kästner END APUL.SIC H scap 

Carlina lanata L. MEDIT T ros 

Carlina sicula Ten. subsp. sicula END siculo H ros 

Carlina vulgaris L. TET-EUROSIB H ros 

Carpobrotus edulis (L.) N.E. Br. INTROD SPONT Ch succ 

Carthamus caeruleus L. S.MEDIT H scap 

Carthamus lanatus L. subsp. lanatus TET-EUROP H bienn 

Castanea sativa Mill. INTROD SUBSPONT P scap 

Casuarina equisetifolia J. R. et G. Foster INTROD SUBSPONT P scap 

Centaurea aeolica Lojac. subsp. aeolica END siculo (Eolie) Ch suffr 

Centaurea calcitrapa L. TET-EUROP H bienn 

Centaurea melitensis L. SUBCOSMOP T scap 

Centaurium erythraea Rafn subsp. erythraea TET-EUROP T ros 

Centaurium erythraea Rafn subsp. grandiflorum (Biv.) Melderis C.W.MED H bienn 

Centaurium maritimum (L.) Fritsch MEDIT T ros 

Centaurium pulchellum (Swartz) Druce OLART T scap 

Centaurium spicatum (L.) Fritsch MED-EUROP T ros 

Centaurium tenuiflorum (Hoffmanss. et Link) Fritsch subsp. 

tenuiflorum MEDIT T scap 

Centranthus calcitrapae (L.) Dufresne MED-PONT T scap 

Centranthus ruber (L.) DC. C.MED-ATL Ch suffr 

Cerastium brachypetalum Pers. subsp. brachypetalum MED-EUROP T scap 

Cerastium glomeratum Thuill. SUBCOSMOP T scap 

Cerastium glutinosum Fries TET-PONT T scap 

Cerastium semidecandrum L. TET-EUROP T scap 

202


Ceratonia siliqua L. INTROD SUBSPONT P scap 

Chenopodium album L. SUBCOSMOP T scap 

Chenopodium botrys L. SUBCOSMOP T scap 

Chenopodium botrys L. T scap T scap 

Chenopodium ficifolium Sm. AVV CAS T scap 

Chenopodium ficifolium Sm. AVV CAS T scap 

Chenopodium multifidum L. AVV CAS H scap 

Chenopodium murale L. SUBCOSMOP T scap 

Chenopodium opulifolium Schrader SUBCOSMOP T scap 

Chenopodium vulvaria L. TET-EUROP T scap 

Chondrilla juncea L. TET-EUROSIB H ros 

Chrozophora tinctoria (L.) A. Juss. MED-IR.TUR T scap 

Chrysanthemum coronarium L. MEDIT T scap 

Chrysanthemum segetum L. AVV NATUR T scap 

Cichorium endivia L. subsp. pumilum (Jacq.) Coutinho INTROD SPONT T scap 

Cichorium intybus L. subsp. intybus TET-EUROSIB H scap 

Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. subsp. triumphettii (Lacaita) Werner APUL.SIC-APP H bienn 

Cirsium vulgare (Savi) Ten. TET-EUROSIB H bien 

Cistus creticus L. subsp. eriocephalus (Viv.) Greuter et Burdet MED-PONT NP 

Cistus monspeliensis L. MED-MAC NP 

Cistus salviifolius L. TET-EUROP Ch frut 

Citrullus colocynthis (L.) Schrader INTROD SPONT H scand 

Cladanthus mixtus (L.) Oberprieler et Vogt MEDIT T scap 

Clematis flammula L. TET-EUROP P lian 

Clematis vitalba L. TET-EUROP P lian 

Coleostephus hybridus (Guss.) Strobl APUL.SIC-TIRR T scap 

Coleostephus myconis (L.) Cass. MEDIT T scap 

Convolvulus althaeoides L. MEDIT H scand 

Convolvulus arvensis L. SUBCOSMOP G rhiz 

203


Convolvulus elegantissimus Mill. MEDIT H scand 

Convolvulus siculus L. TETID T scap 

Conyza albida Sprengel AVV NATUR T scap 

Conyza bonariensis (L.) Cronq. AVV NATUR T scap 

Conyza canadensis (L.) Cronq. AVV NATUR T scap 

Coronilla scorpioides (L.) Koch MED-EUROP T scap 

Corylus avellana L. INTROD SUBSPONT P scap 

Crepis leontodontoides All. C.W.ORO.MED H bienn 

Crepis vesicaria L. subsp. vesicaria MED-EUROP H bienn 

Crithmum maritimum L. MED-ATL Ch suffr 

Crupina crupinastrum (Moris) Vis. TET-BALC T ros 

Cuscuta palaestina Boiss. C.E.MED T par 

Cyclamen hederifolium Aiton N.MED-M.EUR G bulb 

Cyclamen repandum Sm. N.MEDIT G bulb 

Cymbalaria muralis P. Gaertner, B. Meyer et Scherb. subsp. muralis TET-EUROP Ch rept 

Cynara cardunculus L. subsp. cardunculus MEDIT H scap 

Cynoglossum creticum Mill. MED-EUROP H bienn 

Cytinus clusii (Nyman) Gand. MEDIT H par 

Cytinus hypocistis (L.) L. MED-MAC H par 

Cytisus aeolicus Guss. END Eoliano P caesp 

Cytisus villosus Pourret MEDIT P caesp 

Daphne gnidium L. MED-MAC NP 

Datura inoxia Mill. INTROD SPONT T scap 

Datura stramonium L. INTROD SPONT T scap 

Daucus aureus Desf. S.MEDIT T scap 

Daucus carota L. subsp. carota SUBCOSMOP T scap 

Daucus carota L. subsp. commutatus (Paol.) Thell. in Feddes Repert. 

22: 312 (1926) MED-IR.TUR H bienn 

Daucus carota L. subsp. gummifer Hooker fil., Stud. Fl. Brit. Is. ed. C.W.MED H bienn 

204

3: 185 (1884) 


Daucus carota L. var. foliosus (Guss.) Paol. END siculo (Eolie) H bienn 

Daucus rupestris Guss. MED-ATL H bienn 

Delphinium halteratum Sm. C.W.MED T scap 

Delphinium staphysagria L. MEDIT T scap 

Dianthus rupicola Biv. subsp. aeolicus (Lojac.) Brullo et Minissale 

205 


calabro) Ch suffr 

Diplotaxis erucoides (L.) DC. MEDIT T scap 

Diplotaxis viminea (L.) DC. MED-ATL T scap 

Dittrichia graveolens (L.) Greuter MED-IR.TUR T scap 

Dittrichia viscosa (L.) Greuter TET-EUR Ch suffr 

Doronicum orientale Hoffm. C.E.MED G rhiz 

Draba muralis L. MED-EUROP T scap 

Ecballium elaterium (L.) A. Richard TET-PONT H scand 

Echinophora spinosa L. MED-EUROP H caesp 

Echium arenarium Guss. MEDIT H bienn 

Echium calycinum Viv. MEDIT T scap 

Echium creticum L. C.W.MED H bienn 

Echium italicum L. subsp. italicum MED-EUR H bienn 

Echium plantagineum L. TET-EUROP H bienn 

Echium sabulicola Pomel C.W.MED H bienn 

Echium vulgare L. subsp. pustulatum (Sm.) E. Schmid et Gams MEDIT H bienn 

Elaeoselinum asclepium (L.) Bertol. subsp. asclepium C.W.MED H scap 

Emex spinosa (L.) Campd. MED-MAC T scap 

Epilobium lanceolatum Seb. et Mauri MED-EUROP H scap 

Epilobium tetragonum L. subsp. tournefortii (Michalet) Léveillé MEDIT H scap 

Erica arborea L. TET-PALEOTROP NP 

Erodium botrys (Cav.) Bertol. MEDIT T ros 

Erodium chium (L.) Willd. MEDIT T scap


Erodium ciconium (L.) L'Hérit. TET-EUROP T scap 

Erodium cicutarium (L.) L'Hérit TET-EUROP T scap 

Erodium malacoides (L.) L'Hérit. TETID T scap 

Erodium moschatum (L.) L'Hérit. MED-EUROP T scap 

Erophila verna (L.) Cheval. TET-EUROSIB T scap 

Eruca sativa Mill. subsp. sativa TETID T scap 

Eryngium campestre L. MED-EUROP G rhiz 

Eryngium maritimum L. MED-ATL G rhiz 

Erysimum cheiri (L.) Crantz INTROD SPONT Ch suffr 

Erysimum gr. bonannianum END Eoliano H scap 

Eucalyptus camaldulensis Dehnh. INTROD SUBSPONT P scap 

Eupatorium cannabinum L. TET-EUROSIB H scap 

Euphorbia dendroides L. MEDIT P caesp 

Euphorbia exigua L. MED-EUROP T scap 

Euphorbia falcata L. TET-EUROP T scap 

Euphorbia helioscopia L. TET-EUROP T scap 

Euphorbia maculata L. AVV NATUR T rept 

Euphorbia paralias L. MED-EUROP H scap 

Euphorbia peplis L. MED-EUROP T rept 

Euphorbia peplus L. OLA-PALEOTROP T scap 

Euphorbia terracina L. MEDIT H scap 

Fallopia convolvulus (L) Á. Löve OLART T scap 

Fedia graciliflora Fischer et C. A. Meyer MEDIT T scap 

Ferula communis L. MED-MAC H scap 

Ficus carica L. INTROD SUBSPONT P scap 

Ficus microcarpa L. INTROD SPONT P scap 

Filago eriocephala Guss. TET-PONT T scap 

Filago pyramidata L. TET-ATL T scap 

Filago vulgaris Lam. MED-EUROP T scap 

206


Foeniculum vulgare Mill. subsp. piperitum (Ucria) Bég. S.MEDIT H scap 

Foeniculum vulgare Mill. subsp. vulgare MED-IR.TUR H scap 

Frankenia hirsuta L. MED-PONT Ch suffr 

Frankenia pulverulenta L. TET-PONT T scap 

Fraxinus angustifolia Vahl N.MED-PONT P scap 

Fraxinus ornus L. MED-M.EUR P scap 

Fumaria agraria Lag. C.W.MED-MAC T scap 

Fumaria bastardii Boreau C.W.MED-MAC T scap 

Fumaria capreolata L. MED-ATL T scap 

Fumaria densiflora DC. TET-ATL T scap 

Fumaria flabellata Gasparr. MEDIT T scap 

Fumaria officinalis L. subsp. wirtgenii (Koch) Arcangeli C.W.MED-EUR T scap 

Fumaria officinalis L. subsp. wirtgenii (Koch) Arcangeli C.W.MED-EUR T scap 

Fumaria parviflora Lam. SUBCOSMOP T scap 

Galactites tomentosa Moench MEDIT H bienn 

Galinsoga parviflora Cav. AVV NATUR T scap 

Galium aparine L. OLART T scap 

Galium divaricatum Lam. MEDIT T scap 

Galium lucidum All. MED-M.EUR H scap 

Galium murale (L.) All. MEDIT T scap 

Galium parisiense L. MED-EUROP T scap 

Galium rotundifolium L. ORO.MED-EUROP H scap 

Galium spurium L. subsp. spurium SUBCOSMOP T scap 

Galium tricornutum Dandy MED-EUROP T scap 

Galium verrucosum Hudson MEDIT T scap 

Genista monspessulana (L.) L.A.S. Johnson MED-MAC NP caesp 

Genista thyrrena Valsecchi APUL.SIC-TIRR (nesicolo) P caesp 

Geranium columbinum L. TET-EUROP T scap 

Geranium dissectum L. TET-EUROP T scap 

207


Geranium lanuginosum Lam. C.W.MED T scap 

Geranium lucidum L. TET-EUROP T scap 

Geranium molle L. TET-EUROP T scap 

Geranium robertianum L. subsp. purpureum (Vill.) Nyman TET-EUROP T scap 

Geranium robertianum L. subsp. robertianum TET-EUROSIB T scap 

Geranium rotundifolium L. TET-EUROP T scap 

Glaucium flavum Crantz TET-ATL H ros 

Halimione portulacoides (L.) Aellen TET-EUROP NP 

Hedera helix L. subsp. helix MED-EUROP P lian 

Hedypnois cretica (L.) Dum.-Courset TETID T ros 

Hedypnois rhagadioloides (L.) F.W. Schmidt MED-IR.TUR T ros 

Hedysarum coronarium L. INTROD SPONT T scap 

Helichrysum italicum (Roth) G. Don fil. subsp. italicum C.MED Ch suffr 

Helichrysum litoreum Guss. APUL.SIC-TIRR Ch suffr 

Heliotropium bocconei Guss. TET-EUROP T scap 

Heliotropium dolosum De Not. TET-PONT T scap 

Heliotropium europaeum L. TET-EUROP T scap 

Heliotropium supinum L. OLA-PALEOTROP T scap 

Helminthotheca echioides (L.) J. Holub MED-EUROP H bienn 

Herniaria cinerea DC. MEDIT T scap 

Herniaria glabra L. TET-EUROSIB T scap 

Herniaria hirsuta L. SUBCOSMOP T scap 

Hippomarathrum pungens (Guss.) Pomel S.W.MED H scap 

Hirschfeldia incana (L.) Lagrèze-Fossat MED-MAC T scap 

Hymenocarpos circinnatus (L.) Savi MEDIT T scap 

Hyosciamus albus L. MED-MAC T scap 

Hyoseris radiata L. MEDIT H ros 

Hyoseris scabra L. MEDIT T ros 

Hyoseris taurina Martinoli S.W.MED H caesp 

208


Hypericum hircinum L. subsp. majus (Aiton) N.K.B. Robson MED-SAH NP 

Hypericum perfoliatum L. MEDIT H scap 

Hypericum perforatum L. TET-EUROSIB H scap 

Hypericum triquetrifolium Turra C.E.MED-IR.TUR H scap 

Hypochoeris achyrophorus L. MEDIT T ros 

Hypochoeris glabra L. TET-EUROP T ros 

Hypochoeris radicata L. subsp. heterocarpa (Moris) Arcang. MEDIT H ros 

Iberis semperflorens L. TET-EUROP T scap 

Inula conyza DC. TET-EUROP H scap 

Inula crithmoides L. TET-EUROP Ch suffr 

Jasione montana L. subsp. echinata (Boiss. et Reuter) Nyman C.W.MED H bienn 

Kickxia commutata (Reichenb.) Fritsch MED-MAC H rept 

Kickxia elatine (L.) Dumort. subsp. sieberi (Arcangeli) Hayek TET-PONT T rept 

Kickxia spuria (L.) Dumort. subsp. integrifolia (Brot.) R. Fernandes TET-EUROP T scap 

Kundmannia sicula (L.) DC. MEDIT H bienn 

Lactuca saligna L. TET-EUROP H bienn 

Lactuca serriola L. TET-EUROSIB T scap 

Lactuca virosa L. MED-EUROP T scap 

Lamium amplexicaule L. OLART T scap 

Lamium bifidum Cyr. MEDIT T scap 

Lamium purpureum L. TET-EUROSIB T scap ? 

Lantana camara L. INTROD SPONT Ch frut? 

Lathyrus aphaca L. TET-EUROP T scap 

Lathyrus clymenum L. MEDIT T scap 

Lathyrus ochrus (L.) DC. TETID T scap 

Lathyrus sphaericus Retz. TET-EUROP T scap 

Lavatera arborea L. MED-ATL H bienn 

Lavatera cretica L. MEDIT H bienn 

Lavatera trimestris L. MEDIT T scap 

209


Legousia falcata (Ten.) Janchen MED-EUROP T scap 

Legousia hybrida (L.) Delarbre TET-EUROP T scap 

Leontodon tuberosus L. MEDIT G rhiz 

Lepidium graminifolium L. subsp. graminifolium MED-EUROP H scap 

Limonium minutiflorum (Guss.) O. Kuntze END siculo Ch suffr 

Linaria chalepensis (L.) Mill. TET-EUROP T scap 

Linaria pellisseriana (L.) Mill. MED-EUROP T scap 

Linaria reflexa (L.) Chaz. subsp. reflexa S.W.MED T rept 

Linum bienne Mill. MED-EUROP H bienn 

Linum strictum L. subsp. spicatum (Pers.?) Nyman MEDIT T scap 

Linum strictum L. subsp. strictum MEDIT T scap 

Linum trigynum L. TET-EUROP T scap 

Lithodora rosmarinifolia (Ten.) I.M. Johnston End apul-sic Ch suffr 

Lobularia maritima (L.) Desv. MEDIT H scap 

Logfia arvensis (L.) J. Holub TET-EUROP T scap 

Logfia gallica (L.) Cosson et Germ. TET-EUROP T scap 

Lomelosia cretica (L.) W. Greuter et Burdet C.W.MED NP 

Lonicera etrusca G. Santi MED-MAC P scand 

Lonicera implexa Aiton MEDIT P scand 

Lotus angustissimus L. TET-EUROP T scap 

Lotus cytisoides L. MEDIT Ch suffr 

Lotus edulis L. MEDIT T scap 

Lotus ornithopodioides L. MEDIT T scap 

Lotus parviflorus Desf. MEDIT T scap 

Lotus subbiflorus Lag. TET-ATL T scap 

Lotus tetragonolobus L. MED-EUROP T scap 

Lupinus albus L. INTROD SPONT T scap 

Lupinus angustifolius L. subsp. angustifolius MEDIT T scap 

Lupinus angustifolius L. subsp. reticulatus (Desv.) Arcang. MEDIT T scap 

210


Lupinus luteus L. INTROD SPONT T scap 

Lycium europaeum L. MEDIT Ch frut 

Lycopersicon esculentum Mill. INTROD SUBSPONT T scap 

Lythrum hyssopifolia L. TET-EUROSIB T scap 

Malcolmia ramosissima (Desf.) Gennari C.W.MED-ATL T scap 

Malva nicaeensis All. MEDIT T scap 

Malva parviflora L. MED-EUROP T scap 

Malva sylvestris L. TET-EUROP H scap 

Marrubium vulgare L. TET-EUROSIB H scap 

Matricaria recutita L. OLA-PALEOTROP T scap 

Matthiola incana (L.) R. Br. subsp. incana MED-ATL Ch suffr 

Matthiola incana (L.) R. Br. subsp. rupestris (Raf.) Nyman END APUL.SIC Ch suffr 

Matthiola sinuata (L.) R. Br. MED-ATL H scap 

Matthiola tricuspidata (L.) R. Br. COSMOP T scap 

Medicago ciliaris (L.) All. MEDIT T scap 

Medicago italica (Mill.) Fiori subsp. italica MED-MAC T scap 

Medicago italica (Mill.) Fiori subsp. tornata (L.) Emberger et Maire C.W.MED T scap 

Medicago littoralis Loisel. TET-EUROP T scap 

Medicago marina L. MED-EUROP Ch rept 

Medicago minima (L.) L. OLART T scap 

Medicago murex Willd. MEDIT T scap 

Medicago orbicularis (L.) Bartal. TET-EUROP T rept 

Medicago polymorpha L. BOR-TET T scap 

Medicago rigidula (L.) All. TET-EUROP T scap 

Medicago scutellata (L.) Mill. MED-PONT T scap 

Medicago truncatula Gaertner MED-EUROP T scap 

Melilotus elegans Ser. MED-EUROP T scap 

Melilotus indicus All. TETID T scap 

Melilotus spicatus (Sm.) Breistr. MEDIT T scap 

211


Melilotus sulcatus Desf. MED-EUROP T scap 

Mentha pulegium L. TET-EUROP G rhiz ? 

Mercurialis annua L. TET-EUROP T scap 

Mesembryanthemum nodiflorum L. TET-CAP T rept 

Mirabilis jalapa L. INTROD SPONT G rhiz 

Misopates calycinum (Vent. in Lam.) Rothm. C.W.MED T scap 

Misopates orontium (L.) Raf. TET-EUROP T scap 

Moenchia erecta (L.) P. Gaertner, B. Meyer et Scherb. MED-EUROP T scap 

Mycelis muralis (L.) Dumort. ORO.MED-EUROP H scap 

Myosotis ramosissima Rochel TET-EUROP T scap 

Myrtus communis L. TETID P caesp 

Neslia apiculata Fischer, C. A. Meyer et Avé-Lall. BOR-TET T scap 

Nicotiana glauca R.C. Graham INTROD SPONT NP 

Nigella damascena L. TET-EUROP T scap 

Notobasis syriaca (L.) Cass. TET-ATL T scap 

Oenanthe pimpinelloides L. MED-EUROP H scap 

Olea europaea L. var. europaea INTROD SPONT P scap 

Olea europaea L. var. sylvestris (Mill.) Lehr. MEDIT P scap 

Ononis biflora Desf. MEDIT T scap 

Ononis diffusa Ten. MEDIT T scap 

Ononis mitissima L. MEDIT ? T scap 

Ononis reclinata L. TET-ATL T scap 

Ononis sieberi DC. C.E.MED T scap 

Ononis viscosa L. subsp. breviflora (Ser.) Nyman MEDIT T scap 

Onopordum illyricum L. subsp. illyricum MEDIT H bienn 

Opuntia ficus-indica (L.) Mill. INTROD SPONT P succ 

Origanum vulgare L. subsp. viridulum (Martrin-Donos) Nyman S.E.MED H scap 

Orlaya daucoides (L.) Greuter TET-EUROP T scap 

Ornithopus compressus L. MED-ATL T scap 

212


Ornithopus pinnatus (Mill.) G.C. Druce MED-ATL T scap 

Orobanche amethystea Thuill. TET-EUROP H par 

Orobanche canescens C. Presl C.MED-ELLEN H par 

Orobanche caryophyllacea Sm. MED-IR.TUR T par 

Orobanche cernua Loefl. MED-IR.TUR T par 

Orobanche crenata Forssk. TET-PONT T par 

Orobanche hederae Duby MED-EUROP T par 

Orobanche minor Sm. TET-EUROP T par 

Orobanche pubescens Dum.-Urville MEDIT T par 

Orobanche purpurea Jacq. OLA-PALEOTROP T par 

Orobanche ramosa L. subsp. mutelii (F.W. Schultz) Coutinho MED-IR.TUR T par 

Orobanche ramosa L. subsp. ramosa OLART T par 

Orobanche sanguinea C. Presl MEDIT T par 

Orobanche variegata Wallr. C.W.MED T par 

Osyris alba L. MED-MAC H par 

Oxalis corniculata L. COSMOP? H rept 

Oxalis pes-caprae L. INTROD SPONT G bulb 

Pallenis spinosa (L.) Cass. TET-EUROP H bienn 

Papaver apulum Ten. C.E.MED T scap 

Papaver dubium L. AVV NATUR T scap 

Papaver hybridum L. AVV NATUR T scap 

Papaver rhoeas L. AVV NATUR T scap 

Papaver setigerum DC. MED-MAC T scap 

Papaver somniferum L. INTROD SUBSPONT T scap 

Paraserianthes lophantha (Willd.) I.C. Nielsen INTROD SPONT P scap 

Parentucellia latifolia (L.) Caruel MED-IR.TUR T scap 

Parietaria judaica L. TET-EUROP H scap 

Parietaria lusitanica L. TET-EUROP H scap 

Parkinsonia aculeata L. INTROD SPONT P caesp 

213


Paronychia argentea Lam. MEDIT H caesp 

Petrorhagia dubia (Raf.) G. Lòpez et Romo MEDIT T scap 

Petrorhagia prolifera (L.) P. W. Ball et Heywood TET-EUROP T scap 

Petroselinum crispum INTROD SUBSPONT H scap 

Phagnalon rupestre (L.) DC. med-MAC Ch suffr 

Phagnalon saxatile (L.) Cass. subsp. saxatile C.W.MED Ch suffr 

Phillyrea latifolia L. MEDIT P scap 

Phytolacca americana L. INTROD SPONT G rhiz 

Picris hieracioides L. subsp. spinulosa (Guss.) Arcangeli MED-M.EUR H scap 

Pimpinella anisoides Briganti APUL.SIC-TIRR H scap 

Pimpinella peregrina L. TET-PONT H bienn 

Pistacia lentiscus L. MEDIT P caesp 

Pisum sativum L. subsp. biflorum (Raf.) Soldano TET-PONT T scap 

Plantago afra L. subsp. afra TET-EUROP T scap 

Plantago albicans L. S.MED-IR.TUR H scap 

Plantago bellardii All. subsp. bellardii S.MEDIT T scap 

Plantago coronopus L. MED-ATL T ros 

Plantago cupanii Guss. ORO.SIC-NORDAFR H ros 

Plantago lagopus L. TET-EUROP T scap 

Plantago lanceolata L. TET-EUROSIB H ros 

Plantago macrorhiza Poir. subsp. macrorhiza S.W.MED H ros 

Plantago weldenii Reichenb. TETID H bienn 

Plumbago auriculata Lam. INTROD SUBSPONT Ch frut 

Polycarpon tetraphyllum (L.) L. subsp. tetraphyllum TET-EUROP T scap 

Polycarpon tetraphyllum (L.) L. subsp. diphyllum (Cav.) O. Bolòs et 

Font-Quer MED-ATL T scap 

Polygonum aviculare L. COSMOP T rept 

Polygonum bellardii All. TET-EUROP T rept 

Polygonum maritimum L. TET-EUROP Ch rept 

214


Populus alba L. MED-EUROSIB P scap 

Portulaca oleracea L. subsp. oleracea INTROD SPONT T scap 

Prasium majus L. MEDIT Ch frut 

Prunus domestica L. subsp. domestica INTROD SPONT P scap 

Pseudognaphalium luteo-album (L.) Hilliard et Burtt COSMOP T scap 

Psoralea bituminosa L. MED-EUROP H scap 

Pulicaria dysentherica (L.) Gaertn. TET-EUROP G rhiz 

Pulicaria odora (L.) Reichenb. MEDIT H scap 

Pyrus communis L. MED-EUROP P scap 

Quercus ilex L. MEDIT P scap 

Quercus suber L. C.W.MED P scap 

Quercus virgiliana (Ten.) Ten. C.E.MED-PONT P scap 

Radiola linoides Roth MED-EUROP T scap 

Ranunculus ficaria L. subsp. ficariiformis Rouy et Fouc. MEDIT G bulb 

Ranunculus lanuginosus L. ORO.MED-M.EUR H scap 

Ranunculus spicatus Desf. subsp. rupestris (Guss.) Maire END siculo H scap 

Raphanus raphanistrum L. subsp. raphanistrum TET-EUROP T scap 

Rapistrum rugosum (L.) J. P. Bergeret subsp. rugosum MEDIT T scap 

Reichardia picroides (L.) Roth MEDIT H scap 

Reichardia tingitana (L.) Roth TETID T scap 

Reseda alba L. MED-IR.TUR H scap 

Reseda luteola L. TET-EUROP T scap 

Rhagadiolus stellatus (L.) Gaertn. TET-EUROP T scap 

Rhamnus alaternus L. subsp. alaternus MEDIT P caesp 

Rhus coriaria L. INTROD subspont P caesp 

Ricinus communis L. INTROD SPONT (archeofita) P caesp 

Robinia pseudo-acacia L. INTROD SPONT P scap 

Rosa micrantha Sm MED-EUROP NP 

Rosa sempervirens L. MED-ATL NP 

215


Rubia peregrina L. subsp. longifolia (Poir.) O. Bolòs C.W.MED P lian 

Rubia peregrina L. subsp. peregrina MED-ATL P lian 

Rubus ulmifolius Schott TET-ATL NP scand 

Rumex bucephalophorus L. subsp. bucephalophorus MEDIT T scap 

Rumex conglomeratus Murray TET-EUROP H scap 

Rumex lunaria L. INTROD SPONT NP 

Rumex pulcher L. subsp. pulcher TET-EUROP H bienn 

Rumex thyrsoides Desf. C.W.MED H scap 

Ruta chalepensis L. S.MED-SAH Ch suffr 

Sagina apetala Ardoino MED-EUROP T scap 

Salix alba L. subsp. alba TET-EUROSIB P scap 

Salix purpurea L. TET-EUROSIB P caesp 

Salsola kali L,subsp. kali TET-EUROSIB T scap 

Salsola kali L. subsp. tragus (L.) Nyman TET-EUROSIB T scap 

Salsola oppositifolia Desf. C.W.MED NP succ 

Salsola soda L. BOR-TET T scap 

Salvia clandestina L. C.MED H bienn 

Sanguisorba minor Scop. subsp. balearica (Nyman) Muñoz Garm. et 

C. Navarro TETID H scap 

Sanguisorba minor Scop. subsp. minor TET-EUROP H scap 

Satureja calamintha (L.) Scheele TETID H scap 

Satureja fruticulosa (Bertol.) Grande C.MED Ch suffr 

Satureja graeca L. subsp. consentina (Ten.) Arcangeli 

216 


calabro) Ch suffr 

Satureja graeca L. subsp. graeca MEDIT Ch suffr 

Satureja graeca L. subsp. tenuifolia (Ten.) Arcangeli C.MED Ch suffr 

Satureja vulgaris (L.) Fritsch subsp. orientalis (Bothmer) Greuter et 

Burdet MED-EUROP H scap 

Scandix australis L. MEDIT T scap 

Scandix pecten-veneris L. subsp. pecten-veneris TET-EUROP T scap


Scolymus hispanicus L. TET-EUROP H bienn 

Scorpiurus muricatus L. MEDIT T scap 

Scrophularia canina L. MED-EUROP H scap 

Scrophularia peregrina L. MED-PONT T scap 

Scrophularia ramosissima Loisel. C.W.MED (nesicolo) Ch suffr 

Sedum cepaea L. MED-EUROP T succ 

Sedum dasyphyllum L. MED-M.EUR Ch succ 

Sedum litoreum Guss. MEDIT T succ 

Sedum rubens L. MED-EUROP T succ 

Sedum sediforme (Jacq.) Pau MEDIT Ch succ 

Sedum stellatum L. MEDIT T scap 

Senecio gibbosus (Guss.) DC. subsp. bicolor (Willd.) Peruzzi, N.G. 

Passal. et Soldano APUL.SIC-TIRR Ch frut 

Senecio gibbosus (Guss.) DC. subsp. cineraria (DC.) Peruzzi, N.G. 

Passal. et Soldano C.W.MED Ch frut 

Senecio glaucus L. subsp. coronopifolius (Maire) Alexander in Not. 

Roy. Bot. Gard. Edinb. 37 (3): 412 (1979) C.W.MED T scap 

Senecio leucanthemifolius Poir. var. leucanthemifolius C.W.MED T scap 

Senecio lividus L. C.W.MED T scap 

Senecio squalidus L. subsp. siculus (All.) Arcang. 

217 


calabro) ? H scap 

Senecio vulgaris L. BOR-TET T scap 

Serapias nurrica Corrias C.W.MED G bulb 

Seseli bocconi Guss. subsp. bocconi MED-EUROP Ch frut 

Sherardia arvensis L. TET-EUROP T scap 

Sideritis romana L. MEDIT T scap 

Silene coeli-rosa (L.) Godron C.W.MED T scap 

Silene cretica L. C.E.MED T scap 

Silene gallica L. TET-EUROP T scap 

Silene neglecta Ten. C.W.MED T scap


Silene nicaeensis All. MEDIT T scap 

Silene nocturna L. TETID T scap 

Silene vulgaris (Moench) Garcke subsp. tenoreana (Colla) Soldano et 

F. Conti MEDIT H scap 

Silene vulgaris (Moench) Garcke subsp. vulgaris BOR-TET H scap 

Silybum marianum (L.) Gaertner TET-EUROP H bienn 

Sinapis alba L. subsp. alba MED-ATL T scap 

Sinapis alba L. subsp. dissecta (Lag.) Bonnier MEDIT T scap 

Sinapis arvensis L. MEDIT T scap 

Sisymbrium irio L. TET-EUROSIB T scap 

Sisymbrium officinale (L.) Scop. TET-EUROSIB T scap 

Sisymbrium orientale L. AVV NATUR T scap 

Sisymbrium polyceratium L. MEDIT T scap 

Sixalix atropurpurea (L.) Greuter et Burdet subsp. grandiflora 

(Scop.) Soldano et F. Conti H scap 

Smyrnium olusatrum L. MED-ATL H bienn 

Solanum linnaeanum Hepper et P.M. Jaeger INTROD SPONT NP 

Solanum nigrum L. COSMOP H scap 

Sonchus asper (L.) Hill subsp. asper BOR-TET T scap 

Sonchus asper (L.) Hill subsp. nymanii (Tin. et Guss.) Hegi C.MED H scap 

Sonchus oleraceus L. BOR-TET T scap 

Sonchus tenerrimus L. TET-PALEOTROP H scap 

Sorbus domestica L. MED-EUROP P scap 

Sorbus torminalis (L.) Crantz ORO.MED-EUROP P scap 

Spartium junceum L. TET-EUROP P caesp 

Spergula arvensis L. MED-EUROP T scap 

Spergularia rubra MED-EUROP T scap 

Spergularia salina J. et C. Presl OLART T scap 

Stachys arvensis (L.) L. TET-EUROP T scap 

218


Stachys cretica L. subsp. salviifolia (Ten.) Rech. fil. N.MEDIT H scap 

Stellaria cupaniana (Jordan et Fourr.) Bég. MEDIT T scap 

Stellaria media (L.) Vill. SUBCOSMOP T rept 

Stellaria pallida (Dumort.) Crépin SUBCOSMOP T rept 

Suaeda maritima (L.) Dumort. COSMOP T scap 

Suaeda vera J.F. Gmelin TET-ATL NP succ 

Tamarix africana Poir. C.W.MED P scap 

Tamarix gallica L. C.W.MED P caesp 

Tamarix parviflora DC. coltivata P scap 

Taraxacum obovatum (Willd.) DC. C.W.MED H ros 

Teucrium chamaedrys L. MED-EUROP Ch suffr 

Teucrium flavum L. MEDIT Ch frut 

Thapsia garganica L. C.W.MED H scap 

Theligonum cynocrambe L. MEDIT T scap 

Thesium humile Vahl MED-MAC T scap 

Thymelaea hirsuta (L.) Endl. MEDIT NP 

Tillaea campestris (Ecklon et Zeyher) Brullo, Giusso et Siracusa TET-ATL Ch rept 

Tillaea muscosa L. MED-ATL T rept 

Tolpis barbata (L.) Gaertner C.W.MED T scap 

Tolpis virgata (Desf.) Bertol. subsp. gussonei (Fiori) Giardina et 

Raimondo MEDIT H scap 

Tordylium apulum L. MED-EUROP T scap 

Torilis arvensis (Hudson) Link subsp. arvensis OLA-PALEOTROP T scap 

Torilis nodosa (L.) Gaertner TET-EUROP T scap 

Tragopogon hybridus L. TET-EUROP T scap 

Tragopogon porrifolius L. subsp. porrifolius MEDIT H bienn 

Tribulus terrestris L. SUBCOSMOP T rept 

Trifolium angustifolium L. TET-EUROP T scap 

Trifolium arvense L. subsp. arvense TET-EUROSIB T scap 

219


Trifolium campestre Schreber TET-EUROP T scap 

Trifolium cherleri L. TETID T scap 

Trifolium glomeratum L. TET-EUROP T scap 

Trifolium ligusticum Loisel. MED-MAC T scap 

Trifolium mutabile Portenschl. N.MEDIT T scap 

Trifolium nigrescens Viv. subsp. nigrescens MED-MAC T scap 

Trifolium phleoides Willd. ORO.MED-EUROP T scap 

Trifolium resupinatum L. TET-EUROP T rept 

Trifolium scabrum L. TET-EUROP T rept 

Trifolium stellatum L. MED-PONT T scap 

Trifolium subterraneum L. MED-EUROP T rept 

Trifolium suffocatum L. TET-ATL T scap 

Tuberaria guttata (L.) Fourr. MED-ATL T scap 

Tussilago farfara L. TET-EUROSIB G rhiz 

Ulmus minor Mill. INTROD SUBSPONT P scap 

Umbilicus horizontalis (Guss.) DC. C.E.MED G bulb 

Umbilicus rupestris (Salisb.) Dandy MED-ATL G bulb 

Urospermum dalechampii (L.) F.W. Schmidt C.W.MED-ATL H scap 

Urospermum picroides (L.) F.W. Schmidt TETID T scap 

Urtica dioica L. SUBCOSMOP H scap 

Urtica membranacea Poir. MED-MAC T scap 

Urtica pilulifera L. TET-EUROP T scap 

Urtica urens L. SUBCOSMOP T scap 

Valantia muralis L. MEDIT T scap 

Valerianella dentata (L.) Pollich TET-EUROP T scap 

Valerianella discoidea (L.) Loisel. MEDIT T scap 

Valerianella eriocarpa Desv. MED-ATL T scap 

Valerianella locusta (L.) Laterrade MED-EUROP T scap 

Verbascum sinuatum L. MED-IR.TUR H bienn 

220


Verbascum thapsus L. BOR-TET H bienn 

Verbena officinalis L. OLA-PALEOTROP H scap 

Veronica agrestis L. INTROD SUBSPONT T scap 

Veronica arvensis L. SUBCOSMOP T scap 

Veronica cymbalaria Bodard MED-EUROP T scap 

Veronica hederifolia L. TET-EUROP T scap 

Veronica panormitana Tineo S.E.MED-IR.TUR T scap 

Veronica polita Fries BOR-TET T scap 

Veronica trichadena Jord. et Fourr. MEDIT T scap 

Vicia altissima Desf. C.W.MED H scap 

Vicia angustifolia L. TETID T scap 

Vicia benghalensis L. MEDIT T scap 

Vicia bithynica (L.) L. TET-EUROP T scap 

Vicia disperma DC. C.W.MED-MAC T scap 

Vicia hirsuta (L.) S.F. Gray BOR-TETID T scap 

Vicia hybrida L. TET-PONT T scap 

Vicia lathyroides L., Sp. Pl.: 736 (1753) TET-EUR T scap 

Vicia leucantha Biv. S.W.MED T scap 

Vicia lutea L. TET-EUR T scap 

Vicia lutea L. subsp. vestita (Boiss.) Rouy C.W.MED T scap 

Vicia peregrina L. TET-EUROP T scap 

Vicia sativa L. subsp. cordata (Hoppe) Batt. TET-EUROP T scap 

Vicia sativa L. subsp. sativa INTROD SPONT (archeofita) T scap 

Vicia villosa Roth subsp. ambigua (Guss.) Kerguélen C.E.MED T scap 

Vicia villosa Roth subsp. microphylla (Dum.-Urville) P. W. Ball C.E.MED T scap 

Vicia villosa Roth subsp. varia (Host) Corb. TET-EUROP T scap 

Vicia villosa Roth subsp. villosa TET-EUROP 

221 

T scap (H 

bienn) 

Vinca major L. C.W.MED Ch rept


Viola dehnhardtii Ten. MEDIT H ros 

Viola odorata L. MED-M.EUR H ros 

Viola tricolor L. MED-EUROSIB T scap 

Vitex agnus-castus L. MED-PONT P caesp 

Vitis vinifera L. subsp. vinifera INTROD SPONT (archeofita) P lian 

Xanthium italicum Moretti MED-EUROP T scap 

Aegilops geniculata Roth TET-PONT T scap 

Aegilops neglecta Bertol. TET-PONT T scap 

Agrostis castellana Boiss. et Reuter C.W.MED H scap 

Agrostis stolonifera L. BOR-TET H rept 

Aira caryophyllea L. subsp. caryophyllea SUBCOSMOP T scap 

Aira caryophyllea L. subsp. multiculmis (Dumort.) Bonnier et 

Layens C.W.MED-ATL H bienn 

Aira cupaniana Guss. C.W.MED T scap 

Aira elegantissima Schkur TET-EUROP T scap 

Aira intermedia Guss. TET-EUROP T scap 

Aira tenorei Guss. MEDIT T scap 

Allium amethystinum Tausch C.E.MED-PONT G bulb 

Allium ampeloprasum L. TET-PONT G bulb 

Allium chamaemoly L. MEDIT G bulb 

Allium commutatum Guss. MEDIT G bulb 

Allium dentiferum Webb et Berthelot TET-EUROP G bulb 

Allium neapolitanum Cyr. MEDIT G bulb 

Allium nigrum L. MED-MAC G bulb 

Allium roseum L. MEDIT G bulb 

Allium sphaerocephalon L. subsp. sphaerocephalon MED-EUROP G bulb 

Allium subhirsutum L. MEDIT G bulb 

Allium trifoliatum Cyr. MEDIT G bulb 

Allium vineale L. MED-EUROP G bulb 

222


Ammophila arenaria (L.) Link subsp. australis (Mabille) Laínz MEDIT G rhiz 

Ampelodesmos mauritanica (Poir.) T. Durand et Schinz C.W.MED H caesp 

Andropogon distachyos L. TET-PALEOTROP H caesp 

Anthoxanthum gracile Biv. MEDIT T scap 

Anthoxanthum odoratum L. MED-EUROSIB H caesp 

Anthoxanthum ovatum Lag. C.W.MED T scap 

Arisarum vulgare Targ.-Tozz. MEDIT G rhiz 

Arum italicum Mill. MED-ATL G rhiz 

Arundo collina Ten. MEDIT G rhiz 

Arundo donax L. INTROD SPONT G rhiz 

Asparagus acutifolius L. MEDIT Ch frut 

Asparagus aphyllus L. S.MEDIT Ch frut 

Asparagus officinalis L. INTROD SUBSPONT G rhiz 

Asparagus tenuifolius Lam. C.MED-EUR G rhiz 

Asphodelus fistulosus L. TETID G rhiz 

Asphodelus ramosus L. C.W.MED-MAC G rhiz 

Avena barbata Link subsp. barbata TET-PONT T scap 

Avena fatua L. INTROD SPONT T scap 

Avena madritensis Baum C.W.MED-ATL T scap 

Avena sterilis L. subsp. sterilis TET-PONT T scap 

Brachypodium pinnatum (L.) P. Beauv. TET-EUROSIB H caesp 

Brachypodium retusum (Pers.) P. Beauv. MEDIT H caesp 

Brachypodium sylvaticum (Hudson) P. Beauv. TET-EUROSIB H caesp 

Briza maxima L. MEDIT T scap 

Bromus diandrus Roth MED-IT-TUR T scap 

Bromus fasciculatus C. Presl TETID T scap 

Bromus hordeaceus L. subsp. hordeaceus SUBCOSMOP T scap 

Bromus lanceolatus Roth MED-IR.TUR T scap 

Bromus madritensis L. TET-EUROP T scap 

223


Bromus racemosus L. MED-EUROP T scap 

Bromus rigidus Roth subsp. rigidus TET-EUROSIB T scap 

Bromus rubens L. TET-EUROP T scap 

Bromus scoparius L. TET-EUROP T scap 

Bromus sterilis L. TET-EUROSIB T scap 

Bromus tectorum L. TET-EUROP T scap 

Carex distachya Desf. MEDIT H caesp 

Carex divisa Hudson TET-EUROSIB G rhiz 

Carex divulsa Stokes TET-EUROP H caesp 

Carex otrubae Podp. TET-EUROSIB G rhiz (He) 

Carex ovalis Good. MED-EUROSIB H caesp 

Carex pendula Hudson TET-EUROP H caesp (He) 

Catapodium balearicum (Willk.) H. Scholz C.W.MED T scap 

Catapodium marinum (L.) C.E. Hubbard MED-ATL T scap 

Catapodium pauciflorum (Merino) Brullo, Giusso, Minissale et 

Spampinato C.W.MED T scap 

Catapodium rigidum (L.) C.E. Hubbard in Dony subsp. majus (C. 

Presl) F.H. Herring et P.D. Sell TET-EUROP T scap 

Catapodium rigidum (L.) C.E. Hubbard subsp. rigidum TET-EUROP T scap 

Cenchrus ciliaris L. SUBCOSMOP H caesp 

Cephalanthera rubra (L.) L.C.M. Richard MED-EUROP G bulb 

Chamaerops humilis L. C.W.MED NP 

Charybdis pancration (L.) Speta TETID G bulb 

Corynephorus articulatus (Desf.) P. Beauv. MEDIT ? T scap 

Corynephorus divaricatus (Pourret) Breistr. C.W.MED-ATL T scap 

Cutandia maritima (L.) W. Barbey MEDIT T scap 

Cynodon dactylon (L.) Pers. COSMOP G rhiz 

Cynosurus cristatus L., Sp. Pl.: 72 (1753) ORO.MED-EUROP H caesp 

Cynosurus echinatus L. TET-EUROP T scap 

224


Cynosurus effusus Link C.W.MED T scap 

Cyperus esculentus L. INTROD SPONT (archeofita) G rhiz 

Cyperus kallii (Forssk.) Murbeck MEDIT 

225 

H caesp (G 

rhiz) ? 

Cyperus longus L. OLA-PALEOTROP G rhiz (He) 

Cyperus rotundus L. OLA-PALEOTROP G rhiz 

Dactylis glomerata L. subsp. glomerata OLART H caesp 

Dactylis glomerata L. subsp. hispanica (Roth) Nyman MEDIT H caesp 

Digitaria sanguinalis (L.) Scop. COSMOP T scap 

Elytrigia juncea (L.) Nevski subsp. mediterranea (Simonet) Hyl. MEDIT G rhiz 

Eragrostis barrelieri Daveau S.MED-SAH T scap 

Eragrostis megastachya (Koeler) Link TET-EUROP T scap 

Festuca pauneroi Cebolla, López Rodríguez et Rivas Ponce MED-EUROP H caesp 

Gastridium scabrum C. Presl MEDIT T scap 

Gastridium ventricosum (Gouan) Schinz et Thell. TET-EUROP T scap 

Gaudinia fragilis (L.) P. Beauv. MED-EUROP T scap 

Gladiolus communis L. subsp. byzanthinus (Mill.) Douin MEDIT G bulb 

Gladiolus italicus Mill. TET-EUROP G bulb 

Hainardia cylindrica (Willd.) Greuter TET-EUROP T scap 

Hermodactylus tuberosus (L.) Mill. N.MEDIT G bulb 

Hieracium crinitum Sm. N.E.ORO.MED-EUROP H scap 

Himantoglossum robertianum (Loisel.) P. Delforge MED-ATL G bulb 

Holcus lanatus L. TET-EUROSIB H caesp 

Hordeum bulbosum L. TET-PALEOTROP G rhiz 

Hordeum murinum L. subsp. leporinum (Link) Arcangeli MED-EUROP T scap 

Hordeum murinum L. subsp. murinum MED-EUROP T scap 

Hyparrhenia hirta (L.) Stapf TET-PALEOTROP H caesp 

Iris germanica L. INTROD SPONT (archeofita) G rhiz 

Juncus acutus L. TET-ATL H caesp


Juncus bufonius L. COSMOP T scap 

Juncus capitatus Weigel SUBCOSMOP T scap 

Juncus littoralis C.A. Meyer TET-PONT H caesp 

Lagurus ovatus L. subsp. ovatus MED-ATL T scap 

Lamarckia aurea (L.) Moench TETID T caesp 

Limodorum abortivum (L.) Schwartz TET-EUROP H par 

Lolium multiflorum Lam. TET-EUROP H scap 

Lolium perenne L. TET-EUROP H caesp 

Lolium rigidum Gaudin TET-EUROP T scap 

Lolium temulentum L. subsp. gussonei (Parl.) Arcang. END siculo T scap 

Lolium temulentum L. subsp. temulentum OLART T scap 

Loncomelos brevistylus (Wolfner) Dostál C.E.MED G bulb 

Luzula forsteri (Sm.) DC. MED-EUROP H caesp 

Moraea sisyrinchium (L.) Ker.-Gawl. MED-IR.TUR G bulb 

Muscari comosum (L.) Mill. TET-EUROP G bulb 

Narcissus papyraceus Ker.-Gawl MEDIT G bulb 

Narcissus tazetta L. subsp. tazetta MED-MAC G bulb 

Ophrys apifera Hudson TET-EUROP G bulb 

Ophrys bombyliflora Link MED-MAC G bulb 

Ophrys grandiflora Ten. 

226 


calabro) G bulb 

Ophrys incubacea Tod. N.W.MED G bulb 

Ophrys lutea Cav. MED-ATL G bulb 

Orchis commutata Tod. C.E.MED-ILLIR G bulb 

Orchis intacta Link TET-ATL G bulb 

Orchis italica Poir. MEDIT G bulb 

Orchis longicornu Poir. S.W.MED G bulb 

Orchis papilionacea L. s.l. MED-PONT G bulb 

Orchis provincialis Lam. et DC. MED-EUROP G bulb


Ornithogalum arabicum L. S.MEDIT G bulb 

Pancratium maritimum L. MED-PONT G bulb 

Parapholis incurva (L.) C.E. Hubbard TET-EUROSIB T scap 

Phalaris brachystachys Link MED-MAC T scap 

Phalaris coerulescens Desf. MED-MAC H caesp 

Phalaris minor Retz. MED-IR.TUR T scap 

Phalaris paradoxa L. TET-ATL T scap 

Phalaris truncata Guss. S.MEDIT G rhiz 

Phragmites australis (Cav.) Steudel OLART G rhiz 

Piptatherum miliaceum (L.) Cosson subsp. miliaceum TETID H caesp 

Poa annua L. COSMOP T caesp 

Poa bulbosa L. TET-EUROSIB H caesp 

Poa trivialis L. subsp. trivialis BOR-TET H caesp 

Polypogon maritimus Willd. subsp. subspathaceus (Req.) K. Richter MEDIT T scap 

Polypogon monspeliensis (L.) Desf. OLA-PALEOTROP T scap 

Polypogon viridis (Gouan) Breistr. TET-EUROSIB H caesp 

Psilurus incurvus (Gouan) Schinz et Thell. MED-IR.TUR T scap 

Romulea bulbocodium (L.) Sebast. et Mauri MEDIT G bulb 

Romulea columnae Seb. et Mauri MED-ATL G bulb 

Rostraria cristata (L.) Tzvelev TET-EUROP T scap 

Ruscus hypophyllum L. INTROD SUBSPONT Ch frut 

Saccharum aegyptiacum Willd. INTROD SPONT H caesp 

Scirpoides holoschoenus (L.) Soják TET-EUROSIB G rhiz (He) 

Serapias cordigera L. TET-EUROP G bulb 

Serapias lingua L. MED-ATL G bulb 

Serapias parviflora Parl. TET-ATL G bulb 

Serapias vomeracea (Burm. fil.) Briq. MED-EUROP G bulb 

Setaria verticillata (L.) P. Beauv. AVV NATUR T scap 

Setaria verticilliformis Dumort. AVV NATUR T scap 

227


Setaria viridis (L.) P. Beauv. AVV NATUR T scap 

Smilax aspera L. TET-PALEOTROP P lian 

Sorghum halepense (L.) Pers. INTROD SPONT G rhiz 

Spiranthes spiralis (L.) Chevall. MED-EUR G rhiz 

Sporobolus pungens (Schreber) Kunth OLA-PALEOTROP G rhiz 

Stipa capensis Thunb. SUBCOSMOP T scap 

Tamus communis L. MED-EUROP G bulb 

Trachynia distachyos (L.) Link TETID T scap 

Trisetaria aurea (Ten.) Pignatti MEDIT T scap 

Trisetaria michelii (Savi) Banfi et F. Conti MEDIT T scap 

Typha latifolia L. COSMOP G rhiz (He) 

Vulpia bromoides (L.) J.E. Gray TET-EUROP T scap 

Vulpia ciliata Dumort. TET-EUROP T scap 

Vulpia fasciculata (Forssk.) Fritsch MED-EUROP T scap 

Vulpia ligustica (All.) Link MEDIT T scap 

Vulpia muralis (Kunth) Nees MED-MAC ? T scap 

Vulpia myuros (L.) C.C. Gmel. TET-EUROP T caesp 

228


B.2. RICERCA BIBLIOGRAFICA DELLA LETTERATURA RILEVANTE. 

B.2.1. Inquadramento storico-bibliografico delle indagini naturalistiche. 

Il soggiorno del botanico Giovanni Gussone alle Eolie, tra il maggio e il giugno del 1828, può 

essere considerato l’avvio delle indagini naturalistiche sul questo territorio. Nel corso di 

questa prima esplorazione botanica, Gussone visita tutte le isole dell’arcipelago; i risultati, 

pubblicati solo alcuni anni più tardi nel “Supplementum ad Florae Siculae Prodromum” 

(Gussone, 1832-1834) e nella successiva “Florae Siculae Synopsis” (Gussone, 1843-1845), 

costituiranno la più completa indagine floristica sulle Eolie realizzata fino alle nuove 

erborizzazioni compiute alla fine del secolo, per alcune isole insuperata ancora ai nostri 

giorni. L’elemento di maggiore rilievo è senz’altro la scoperta e la descrizione del citiso delle 

Eolie (Cytisus aeolicus), leguminosa arbustiva endemica dell’arcipelago che Gussone rinviene 

a Stromboli e Vulcano; tale scoperta suscita grande interesse fra gli studiosi dell’epoca: l’anno 

seguente, Bertoloni (1829) menziona tale ritrovamento, mentre il binomio “Cytisus aeolicus 

Guss.” compare nell’“Index Seminum” del Regio Orto Botanico di Boccadifalco; qualche 

anno più tardi viene invece pubblicata la prima iconografia della specie (Lindley, 1836) da 

individui coltivati presso un giardino botanico di Londra. Intorno alla metà del XIX secolo, il 

malacologo Luigi Benoit invia nelle isole un raccoglitore, alle cui ricerche si deve la scoperta 

di due importanti endemiti, i Gasteropodi Polmonati Hypnophila incerta e Oxychilus 

alicurensis, descritti rispettivamente da Bourguignat (1858) e dallo stesso Benoit (1857- 

1862); quasi contemporaneamente, lo zoologo Pietro Calcara riporta notizie sui Molluschi 

marini delle Eolie in alcune pubblicazioni a carattere sistematico (Calcara, 1840; 1845), tra le 

quali la descrizione del Bivalve Cytherea sismondae, per lungo tempo noto esclusivamente 

dei mari dell'arcipelago. Lo stesso autore, insieme ad Antonio Prestandrea, realizza un 

corposo studio agronomico su Lipari e Vulcano, ricco di informazioni di carattere geografico, 

botanico e paleontologico (Prestandrea & Calcara, 1853). Negli stessi anni, indagini 

naturalistiche ad ampio spettro venivano effettuate dal barone Enrico Pirajno di Mandralisca, 

che soggiornava parte dell’anno a Lipari; notizie sulle sue erborizzazioni vengono riportate da 

Tineo (1855), che gli dedica la nuova Kleinia mandraliscae, raccolta a Vulcano dal barone 

nell’ottobre del 1855. Mandralisca aveva inoltre intrapreso la redazione di un "Catalogo degli 

Uccelli che si trovano stazionarii o di passaggio nelle isole Eolie", rimasto inedito e 

riscoperto presso la biblioteca della “Fondazione Mandralisca” di Cefalù alla fine degli anni 

Novanta del XX secolo (Lo Cascio, 2001), che costituisce il primo studio ornitologico 

229


sull’arcipelago e dove vengono riportate interessanti informazioni relative a oltre un centinaio 

di specie. Nel settembre 1878 le isole vengono visitate dallo zoologo Enrico Hillyer Giglioli, 

che raccoglie materiale per la Collezione Centrale degli Animali Vertebrati Italiani presso il 

Museo Zoologico di Firenze; tra questo, la nuova specie di Carangide Trachurus rissoi (oggi 

considerato sinonimo di T. picturatus Bowdich) e numerose altre specie ittiche, in parte 

menzionate nel catalogo per l’Esposizione Internazionale della Pesca di Berlino del 1880 

(Giglioli, 1880). Pochi ma significativi dati riguardano anche la fauna terrestre, come la 

segnalazione del rospo smeraldino per Lipari e quella dell’uccello delle tempeste per lo 

scoglio di Lisca Nera (a Est di Panarea) (Giglioli, 1881). Nel 1877 le Eolie erano state inoltre 

meta di un lungo soggiorno da parte del botanico Michele Lojacono-Pojero, il cui resoconto 

viene dato alle stampe l’anno successivo con il titolo “Le Isole Eolie e la loro vegetazione” 

(Lojacono-Pojero, 1878); l’autore tornerà ripetutamente nell’arcipelago (nel 1901, nel 1902 e 

nel 1905), per completare le proprie ricerche. Tra i risultati di maggior rilievo, l’importante 

segnalazione – pressoché contemporanea alla raccolta fattane dall’arciduca Luigi Salvatore 

Asburgo Lorena – della presenza di Bassia saxicola (Guss.) J. Schott a Strombolicchio 

(Lojacono-Pojero, 1902); la maggior parte dei dati floristici viene riportata nella sua 

monumentale “Flora Sicula”, pubblicata in diversi volumi tra il 1888 e il 1908, dove figura la 

descrizione di numerosi nuovi taxa basata anche su materiale d’erbario di provenienza 

eoliana, alcuni dei quali sono stati recentemente rivalutati sotto il profilo tassonomico (p.e., 

Dianthus rupicola subsp. aeolicus). Intorno agli anni Ottanta del XIX secolo, il botanico 

Antonino Borzì promuove nuove erborizzazioni a Lipari, destinate a incrementare le 

collezioni del Regio Orto palermitano (Borzì, 1888). L’isola viene visitata nel marzo del 1891 

anche dal malacologo Tommaso Di Maria di Monterosato, che si dedica alla raccolta di 

molluschi terrestri e pubblica una breve nota (Di Maria di Monterosato, 1892). Di maggiore 

interesse, invece, risultano le raccolte botaniche, tra le quali quelle di Alghe, Muschi ed 

Epatiche, effettuate alla fine del secolo da Attilio Ferrari, semaforista della Regia Marina, il 

cui materiale viene pubblicato in diversi contributi (Mazza, 1901; Bottini, 1907; 1908; 

Micheletti, 1909; Cappelletti, 1927); in particolare, il briologo Antonio Bottini, che in quegli 

anni si occupava delle briofite delle Eolie (Bottini, 1903) e di altre isole italiane, su materiale 

proveniente da tali raccolte descrive la Barbella strongylensis, muschio della famiglia 

Meteoriaceae rinvenuto a Stromboli in stazioni fumaroliche (Bottini, 1907). Nuove ricerche 

vengono svolte da Giuseppe Zodda, che nella primavera del 1902, su incarico della Società 

Botanica Italiana, soggiorna alle Eolie per tre settimane; vi raccoglie Muschi, Licheni ed 

Epatiche, in parte studiati e pubblicati in suoi contributi (Zodda, 1904; 1910), e un cospicuo 

230


numero di specie di piante vascolari, fra le quali un’ottantina risultano nuove per le singole 

isole o per l’intero arcipelago (Zodda, 1904; 1908). Altre notizie botaniche sull’arcipelago si 

devono alle erborizzazioni effettuate dall’ingegnere minerario G. B. Traverso nel corso della 

seduta straordinaria della Società Geologica Italiana tenuta alle Eolie nell’aprile del 1900; 

questi reperti, tra i quali figurano però poche entità di nuova segnalazione, vengono pubblicati 

in un breve elenco come appendice al resoconto dell’assise (De Angelis D’Ossat, 1900). Tra il 

1910 e il 1912 soggiorna a Lipari l’ornitologo Giulio Sabatini; le osservazioni avifaunistiche, 

relative a un’ottantina di specie, sono raccolte in due diversi contributi, uno a carattere 

preliminare (Sabatini, 1913) e uno più esteso, apparso sugli “Atti” della Società Toscana di 

Scienze Naturali nel 1915. Entrambi contengono importanti informazioni su specie la cui 

comparsa non è stata confermata da anni, come il pulcinella di mare, all’epoca ancora 

estremamente frequente “dal gennaio a tutto aprile [...] specie a una certa distanza dalla 

terra [...] in poche ore uccisi 13 polcinelle, mentre ne avrò viste per lo meno una cinquantina, 

raccolte in branchetti di 3 o 4. Per tutto lo stesso mese, ogni volta che mi recai in barca a 

qualche distanza dalla costa, ne trovai qualcuna”. Pochi altri dati ornitologici vengono 

pubblicati da Jenö Nagy (1912) sulla base delle osservazioni compiute durante una breve 

escursione alle Eolie nel giugno 1911. Le Eolie vengono marginalmente interessate dalle 

grandi campagne oceanografiche svolte a partire dalla fine del XIX secolo, come quelle degli 

yacht “Hirondelle” e “Princesse Alice” (tra il 1885 e il 1915); l’unico dato relativo a queste 

raccolte è riportato da Bouvier (1917), che segnala la presenza del crostaceo batiale 

Polycheles tiphlops nei fondali antistanti Panarea (a oltre -1000 m). Durante i primi anni del 

XX secolo incrocia invece le acque dell’arcipelago la Nave “Ciclope” della Regia Marina, 

con a bordo personale del Comitato Talassografico Italiano incaricato di compiere raccolte 

nell’ambito di una più vasta campagna di studio della fauna planctonica dei mari italiani. 

“Pesche abissali” vengono ripetutamente effettuate al largo delle Eolie tra il 1912 e il 1914 

(Magrini, 1916), e i risultati, insieme a quelli di altre raccolte, compaiono in alcuni contributi 

apparsi sulle “Memorie” del Comitato Talassografico (Baldasseroni, 1913; Granata, 1913); 

nuove raccolte marine vengono ancora effettuate negli anni successivi dalla Nave “Mario 

Bianco” (Santucci, 1925), mentre nell’ottobre del 1936 viene realizzato uno studio sul 

plancton del laghetto di Punta Lingua a Salina (Cannicci, 1939). Nei primi decenni del secolo, 

il geologo Ottorino De Fiore e la sua assistente Isa Eller Vainicher inviano dalle Eolie vario 

materiale botanico e zoologico ai colleghi dell’Università di Napoli; su tali reperti, Forti 

(1920) pubblica una nota sulle Alghe delle acque termali marine di Vulcano e Salfi (1931) 

illustra in un breve contributo gli Ortotteri, i Mantodei e i Blattodei della stessa isola, tema 

231


ripreso qualche anno più tardi da Guarino (1935) che descriverà il Tettigonide Decticus 

aeolicus, successivamente posto in sinonimia con Decticus albifrons (F.). Nello stesso 

periodo, il mirmecologo Kutter (1927) pubblica un breve studio sui Formicidi di Lipari, in 

parte rivisti dal collega Santschi (1927; 1934) cui si deve la descrizione di due taxa nuovi per 

la scienza, Tetramorium semilaeve var. lipareum e Messor semirufus var. kutteri, attualmente 

considerati di scarso valore tassonomico; la Regia Stazione Sperimentale di Frutticultura e 

Agrumicultura di Acireale invia un ricercatore, incaricato di svolgere il primo studio di 

entomologia applicata su queste isole, dedicato alle cocciniglie e ai relativi rapporti con le 

piante ospiti (Costantino, 1937). Dopo una pausa di qualche anno, in corrispondenza del 

secondo conflitto mondiale, si registra una positiva ripresa delle indagini faunistiche: lo 

zoologo Robert Mertens riceve in studio copioso materiale, sulla base del quale descrive 

cinque nuove sottospecie microinsulari di lucertole e fornisce la prima rassegna completa 

dell’erpetofauna dell’arcipelago (Mertens, 1952; 1955); alle ricerche svolte nel 1957 da 

Herman Kahmann e da altri zoologi dello Zoologisches Institut dell’Università di München si 

deve invece un significativo contributo alla conoscenza dei Mammiferi, con la scoperta e la 

descrizione del quercino di Lipari (Eliomys quercinus ssp. liparensis); i Collemboli di 

Stromboli vengono studiati dall’entomologo H. Altner, che descrive la nuova specie 

Orchesella aeolia (Altner, 1961), ritenuta in un primo tempo endemica dell’arcipelago e 

successivamente ritrovata in altre località del Mediterraneo. Sempre alla fine degli anni 

Cinquanta, l’ornitologo Edgardo Moltoni, allora direttore del Museo di Storia Naturale di 

Milano, avvia un ciclo di indagini sull’avifauna dell’arcipelago, pubblicando dapprima il 

resoconto delle osservazioni effettuate a Stromboli e Panarea (Moltoni, 1960), poi quello dei 

dati radunati durante otto soggiorni eoliani (tra il 1965 e il 1967, in compagnia del collega 

Sergio Frugis) (Moltoni & Frugis, 1967); sull’avifauna di Panarea si aggiungono il breve 

contributo di Allavena (1965) e uno, curato nuovamente da Moltoni, basato sulle nuove 

osservazioni effettuate nel 1979 nell’isola in compagnia di Silvio Pirovano (Moltoni & 

Pirovano, 1980). Pur dedicandosi prevalentemente all’ornitologia, Moltoni non trascura 

inoltre la raccolta di materiale destinato a incrementare le altre collezioni del museo; proprio 

su alcuni di questi esemplari, Sabatinelli (1976) ha potuto descrivere la nuova sottospecie 

Anoxia matutinalis moltonii, un Coleottero Melolontide endemico di Vulcano. Altre raccolte 

entomologiche venivano effettuate a partire dagli anni Cinquanta per conto del principe 

Raniero Alliata, appassionato cultore della materia, la cui straordinaria collezione 

coleotterologica è oggi conservata presso il Museo Regionale di Terrasini; su alcuni esemplari 

del Coleottero Tenebrionide Phaleria bimaculata, Aliquò (1993) ha descritto una nuova 

232


forma caratterizzata da intenso melanismo (ssp. marcuzzii), che però è stata recentemente 

ritenuta sinonimo della forma tipica della specie. Sempre a proposito dei Tenebrionidi, si 

registra una breve nota di Canzoneri (1968) con l’elenco di poche specie raccolte alle Eolie 

sul finire degli anni Sessanta. Riguardo alla fauna e alla flora marine, si ricordano i contributi 

di Bolognari (1949; 1951) sulla migrazione del capodoglio, dove figurano dati per 

l’arcipelago; di Cavaliere (1958), dedicato alle Alghe raccolte durante una campagna 

talassografica, svolta tra il novembre del 1957 e il febbraio del 1958; di Della Croce (1963), 

che si occupa della caratterizzazione zooplanctonica del Basso Tirreno; di Arena et al. (1967), 

che indagano la distribuzione dei banchi di corallo nei mari siciliani; di Schmidt (1972), che si 

occupa degli Antozoi di Strombolicchio; di Giaccone (1969a; 1969b; 1971), che studia la 

vegetazione marina delle Eolie e, in particolare, le associazioni algali presenti in prossimità 

delle manifestazioni vulcaniche secondarie di Vulcano. A questi si aggiungono alcuni 

contributi a carattere botanico, dedicati alle Briofite (Herzog, 1961; Lübenau & Lübenau, 

1968; 1970) e alle Pteridofite (Eschelmüller, 1969). Lo zoologo Cesare Sacchi pubblica una 

breve nota sui Gasteropodi Polmonati dell’isola (Sacchi, 1961), dove elenca una ventina di 

specie e riporta osservazioni di carattere ecologico, che si aggiungono alle scarne conoscenze 

faunistiche su tale gruppo ancora basate sui contributi ottocenteschi; l’aspetto più importante 

delle ricerche di Sacchi, però, consiste nel loro inquadramento in un ampio spettro di indagini 

a carattere zoogeografico sulle isole minori italiane, del quale erano già state poste le basi 

nello studio pionieristico sui “Problemi del popolamento animale delle piccole isole 

mediterranee” (La Greca & Sacchi, 1957) e che prelude alla campagna promossa qualche 

anno più tardi dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Questo Ente, alla fine degli anni 

Sessanta, vara un programma di studio multidisciplinare denominato “Piccole Isole”, il cui 

coordinamento per la parte riguardante le Eolie viene affidato all’Università di Catania (La 

Greca, 1971); i principali protagonisti di questa nuova stagione di esplorazione naturalistica 

sono infatti i ricercatori degli allora Istituti di Zoologia e di Botanica di questo ateneo, 

coadiuvati da un vasto numero colleghi prevalentemente italiani. Tra i botanici, Gioachino 

Ferro e Francesco Furnari si occupano della flora di Stromboli e Vulcano, realizzando inoltre 

il primo studio fitosociologico della vegetazione di queste isole (Ferro & Furnari, 1968; 

1970), mentre la flora di Alicudi viene presa in esame da Di Benedetto (1973); per la parte 

zoologica, con particolare riguardo agli invertebrati, si registra la descrizione di numerosi taxa 

nuovi per la scienza, insieme a un congruo incremento delle conoscenze faunistiche, i cui 

risultati sono pubblicati in parte su alcune riviste scientifiche, in parte negli atti del XVIII 

Congresso della Società Italiana di Biogeografia, dedicato al “Popolamento animale e 

233


vegetale delle isole circumsiciliane” e tenuto a Lipari nel maggio del 1972. Per menzionare 

soltanto i principali contributi, ricordiamo quelli di Bruno (1970) e Lanza (1973), sugli Anfibi 

e i Rettili; di Giusti (1973), sui Gasteropodi Polmonati; di Alicata (1973) e Brignoli (1968; 

1969; 1971; 1975), sui Ragni; di Marcellino (1973), sugli Opilioni; di Beier (1975) e Callaini 

(1977), sugli Pseudoscorpioni; di Bernini (1973; 1975), sugli Acari Oribatidi; di Caruso 

(1968a; 1968b; 1973), sui Crostacei Isopodi; di Strasser (1969) e Minelli et al. (1981), 

rispettivamente, sui Diplopodi e i Chilopodi; di Binda & Pilato (1969; 1971), sui Tardigradi 

muscicoli; di Dallai (1973), sui Collemboli; di Capra (1973), Failla & Messina (1974) e Failla 

et al. (1973), sugli Ortotteroidei; di Tamanini (1973), sugli Eterotteri; di Bucciarelli (1971), 

Focarile (1969; 1970; 1972), Magistretti (1971), Magnano & Osella (1973), Marcuzzi (1970) 

e Carpaneto (1985), su numerose famiglie e superfamiglie di Coleotteri. Nel 1982 il Ministero 

della Pubblica Istruzione avvia il Progetto Nazionale “Biogeografia dell'Arcipelago Eoliano”: 

l’obiettivo è una definizione del grado di stabilità degli ecosistemi eoliani e delle altre isole, 

attraverso ricerche interdisciplinari finalizzate alla realizzazione di proposte per una gestione 

ambientale razionale di tali territori, che coinvolgono le competenze di biologi, ecologi, 

geologi, demografi, sociologi e informatici (Rossi, 1984). L’attenzione dei ricercatori viene 

focalizzata principalmente su Salina, scelta pochi anni prima insieme ad altre quattro isole 

mediterranee (Skiathos, Skopelos, Gozo e Kerkennah) come obiettivo del Progetto “Uso 

razionale degli ecosistemi insulari” sotto l’egida del Programma Unesco M.A.B. (“Man And 

Biosphere”). In tale ambito, si registrano i contributi di Ferro (1984), che pubblica i risultati 

delle indagini fitosociologiche su Salina, di Alicata & Cantarella (1986) e Di Franco (1986), 

che studiano i popolamenti di alcune famiglie di Ragni, di Ippolito (1986) e D’Urso (1984; 

1986), che si occupano rispettivamente degli Eterotteri e degli Omotteri, e – più tardi – di 

Vinciguerra & Clausi (1995) che descrivono nuove specie di Nematodi; numerosi sono poi 

quelli dedicati ai Mammiferi (Cristaldi & Amori, 1982; 1988; Amori et al., 1983; 1986; 

Cristaldi et al., 1987), trascurati dalle precedenti indagini del C.N.R., che si aggiungono agli 

studi intrapresi in quegli anni sugli aspetti genetico-evolutivi dei popolamenti a Roditori 

dell’arcipelago (Godena et al., 1978; Cristaldi & Federici, 1980). Nel frattempo, nuove 

ricerche sull’avifauna vengono svolte dall’ornitologo Bruno Massa, che insieme a numerosi 

collaboratori raccoglie i dati inclusi nel primo “Atlas Faunae Siciliane” (Massa, 1985) ed 

effettua il primo censimento delle colonie eoliane di falco della regina (Massa, 1978); 

l’erpetologa Maria Gabriella Di Palma descrive per la prima volta la popolazione di lucertole 

del faraglione La Canna (a Ovest di Filicudi), riferendola a una nuova razza microinsulare di 

Podarcis sicula; nell’ambito della revisione delle Hipparchia europee, Kudrna (1977) eleva a 

234


rango specifico il taxon leighebi, in precedenza descritto come sottospecie di Hipparchia 

atalanta F. (Kudrna, 1976), che rappresenta l’unico Lepidottero endemico dell’arcipelago; lo 

stesso Kudrna, in collaborazione con il collega Giorgio Leigheb, pubblica qualche anno più 

tardi una rassegna della lepidotterofauna delle Eolie (Kudrna & Leigheb, 1988); nello stesso 

periodo, l’erpetologo Massimo Capula intraprende un ciclo di indagini su base elettroforetica 

sulle lucertole eoliane del genere Podarcis, che si concludono qualche anno più tardi con 

importanti risultati: in primo luogo, la rivalutazione tassonomica di alcune popolazioni 

microinsulari, precedentemente riferite a Podarcis sicula e a Podarcis wagleriana, che 

vengono pertanto considerate una buona specie, l’endemica Podarcis raffonei (Mertens) 

(Capula, 1994); inoltre, la scoperta di ibridi tra questa e la più diffusa lucertola campestre, a 

conferma dell’esistenza di un processo di esclusione competitiva tra le due specie (Capula, 

1993), tuttora in atto, le cui implicazioni zoogeografiche, ecologiche e conservazionistiche 

costituiranno un tema di rilevante interesse nel corso delle successive ricerche erpetologiche 

(cfr. Capula et al., 2002). Le indagini fitosociologiche sulla vegetazione delle Eolie 

proseguono ad opera del botanico Salvatore Brullo e di altri ricercatori dell’Università di 

Catania, cui si deve la descrizione di nuove associazioni, alcune delle quali endemiche 

esclusive dell’arcipelago (Barbagallo et al., 1983; Brullo & Grillo, 1985; Brullo et al., 1997), 

ma anche la scoperta e la descrizione della Cariofillacea Silene hicesiae, uno degli endemiti di 

maggior interesse conservazionistico della flora eoliana (Brullo & Signorello, 1984); una 

sintesi delle conoscenze botaniche sulle Eolie viene presentata nel corso del 2° Workshop del 

Progetto Strategico “Clima, Ambiente e Territorio nel Mezzogiorno”, tenuto a Santa Marina 

di Salina nel maggio del 1990 (Brullo & Furnari, 1994). In quest’isola aveva soggiornato 

durante i primi anni Ottanta Michael Richter, del Geographisches Institut di Aachen, che si è 

occupato del dinamismo e delle successioni vegetazionali in alcune isole eoliane (Richter, 

1984; 1989; Lingenhöhl & Richter, 2001). La vegetazione di Filicudi è invece oggetto del 

primo tentativo di elaborazione cartografica, a opera di Longhitano (1983). Nell’ambito di 

una revisione del genere Genista, Valsecchi (1986) descrive l’endemica Genista thyrrena, 

riferendovi le popolazioni eoliane precedentemente attribuite a Genista ephedroides DC. 

Sempre in quegli anni, si registrano uno studio sulla variabilità delle popolazioni della 

Graminacea Dactylis glomerata L. (Scossiroli, 1991) e nuovi contributi di G. Ferro, che si 

occupa di alcuni aspetti vegetazionali (Ferro & Ladero-Alvarez, 1996; Ferro, 2004) e di un 

primo “inventario” delle specie e degli aggruppamenti vegetali di maggiore interesse 

conservazionistico (Ferro et al., 1994). Nuovi apporti alla conoscenza dell’ambiente marino si 

devono a Velimirov (1975), che studia l’accrescimento dei Gorgoniari a Filicudi; a Pessani et 

235


al. (1984) e a Genetta et al. (1989), che rilevano la distribuzione dei posidonieti di Salina; a 

Salghetti Drioli et al. (1985), che nell’ambito di uno studio della vegetazione di alcune grotte 

del Basso Tirreno effettuano rilievi in quella di Dattilo (a Est di Panarea); a Cottarelli & 

Baldari (1982), che descrivono un nuovo Crostaceo Copepode, Leptocaris igneus, scoperto 

nella baia di Ponente dell’Isola di Vulcano; a Palazzi (1987), che segnala la ecotipi tra i 

Molluschi Gasteropodi presenti in aree interessate da fenomeni di vulcanismo secondario; a 

Cormaci et al. (1992), che studiano la vegetazione bentonica di Salina; ad Alongi et al. 

(1993), che indagano la flora sommersa di Vulcano; i popolamenti a Briozoi vengono studiati 

da Galluzzo (1993) e Nicoletti et al. (1996), mentre un’altra interessante segnalazione 

riguarda il raro Mollusco Poliplacoforo Leptochiton africanus (Nierstrasz), rinvenuto nel 

Banco del Bagno (a Ovest di Lipari) (Bedulli et al., 1990); nel 1991, durante una crociera di 

studio organizzata dall’Istituto Tethys di Milano, vengono raccolti nuovi dati sui Cetacei 

(Borsani et al., 1992). Nel 1994 prende avvio il Progetto Nazionale biennale 

“Caratterizzazione ambientale marina del Sistema Eolie e dei bacini limitrofi di Cefalù e 

Gioia (EOCUMM)”, organizzato dal Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze 

del Mare (CoNISMa); l’iniziativa coinvolge un vasto numero di ricercatori, afferenti a 

diciannove diversi atenei italiani, e impiega alcuni mezzi navali messi a disposizione 

dall’Istituto Idrografico della Marina Militare. I risultati vengono discussi in un centinaio di 

contributi, inclusi in due corposi “Data report” pubblicati a cura del CoNISMa nel 1995 e nel 

1996. Sempre negli anni Novanta, Italo Di Geronimo e altri collaboratori dell’Università di 

Catania lavorano alla stesura della documentazione per l’istituzione dell’Area Marina Protetta 

delle Eolie; si tratta di un corposo quantitativo di dati ed elaborati cartografici, in atto a 

disposizione del Ministero dell’Ambiente, dei quali sono state fornite brevi anticipazioni 

soltanto in alcuni workshop e giornate di studio (Di Geronimo, 1998). Durante l’ultimo 

decennio, si registrano nuovi contributi di carattere botanico e zoologico, finalizzati alla 

migliore definizione delle conoscenze naturalistiche e delle strategie di conservazione per 

questo comprensorio insulare. Da una approfondita campagna di prospezioni floristiche, alle 

quali si devono nuove segnalazioni di taxa rari o interessanti (Troìa, 1998; Pasta et al., 1999; 

Pasta & Lo Cascio, 2002; Lo Cascio & Pasta, 2003), un primo studio della flora e della 

vegetazione degli isolotti minori (Lo Cascio & Pasta, 2008), ma soprattutto la compilazione 

di una lista floristica complessiva per l’arcipelago (Pasta, 1997) e lo studio della variabilità 

genetica dell’endemico Cytisus aeolicus (Conte et al., 1997; Troìa et al., 1998), prende avvio 

il progetto quinquennale Life-Natura LIFE99 NAT/IT/006217 “Eolife99”, promosso dal 

Comune di Lipari e dalla Società Ecogestioni e coordinato da Angelo Troìa, che ha come 

236


obiettivo lo studio e la tutela di tre specie vegetali “prioritarie” incluse nell’Allegato II della 

Direttiva 92/43/CEE (Bassia saxicola, Cytisus aeolicus e Silene hicesiae); nell’ambito del 

progetto vengono ampliate significativamente le conoscenze distribuzionali, biologiche ed 

ecologiche su tali specie (La Manna et al., 2001; Troìa & Burgarella, 2004; Lo Cascio, 2004; 

per una rassegna, cfr. anche http://web.tiscali.it/ecogestioni/eolife). Va inoltre ricordato il 

congresso della Società Italiana di Fitosociologia sulla “La vegetazione sinantropica - origine, 

struttura, ecologia e collegamenti dinamici”, i cui lavori si svolgono a Lipari nel giugno del 

2001. Riguardo alla invertebratofauna, si registrano alcuni contributi nei quali vengono 

illustrati i dati radunati nel corso di oltre un decennio di ricerche, principalmente dedicate ai 

popolamenti a Coleotteri (Aliquò et al., 2006; Arnone et al., 2001; Cecchi & Lo Cascio, 1999; 

2000; Cecchi et al., 1999; Lo Cascio & Magrini, 1998; Lo Cascio et al., 2006), a Odonati 

(Terzani & Lo Cascio, 1997) e a Lepidotteri (Dapporto & Lo Cascio, 2001; Lo Cascio & 

Pasta, 1997), e che conducono alla scoperta e alla descrizione di due nuovi taxa endemici 

dell’arcipelago, il Carabide Ocys beatricis e il Tenebrionide Nalassus pastai (Magrini et al., 

1999; Aliquò et al., 2006). Anche per i vertebrati si aggiungono ulteriori dati: le colonie di 

falco della regina sono oggetto di nuovi censimenti e di uno studio sull’ecologia trofica (Lo 

Cascio, 2000), mentre nuove segnalazioni si devono a uno studio sull’avifauna dello stagno di 

Lingua e della Riserva Naturale Orientata “Le Montagne delle Felci e dei Porri”, promosso 

dalla Provincia Regionale di Messina e condotto da Anna Giordano (2003), nonché a 

occasionali osservazioni (Lo Cascio, 1994; 2007; Corso, 2001); Domenico Fulgione conduce 

indagini sulla variabilità genetica e sul canto delle popolazioni eoliane di Passer italiae 

(Fulgione & Milone, 1998; Fulgione et al., 2000); numerosi dati sul transito di rapaci e altri 

migratori vengono radunati nel corso dei campi-osservazione tenuti a Panarea nell’ambito del 

“Progetto Rapaci Migratori” della LIPU e di altre indagini analoghe (Gustin, 2005; 2006; 

2007; Panuccio et al., 2005; Ruggeri, 2005; 2006), contribuendo a definire l’importante ruolo 

che l’arcipelago assolve durante le migrazioni per alcune specie; la Ripartizione Faunistico- 

Venatoria ed Ambientale di Messina, infine, avvia il progetto “Studio dell’avifauna stanziale 

e migratoria delle Isole Eolie”, condotto dai ricercatori dell’Associazione Nesos e completato 

nel 2007, durante il quale vengono complessivamente osservate e/o confermate 182 specie 

(Lo Cascio & Navarra, 2008). Riguardo ai Mammiferi, si registrano il contributo di Fiore et 

al. (1992) sui Chirotteri di Vulcano, mentre altri dati su questo gruppo sono forniti da Zava et 

al. (1994), un’indagine sulle razze cromosomiche del topolino delle case (Solano et al., 2006), 

e nuove segnalazioni faunistiche (Lo Cascio & Masseti, 2004; 2007). Infine, riguardo ai 

Rettili, va menzionato il progetto “Studio dell’erpetofauna della R.N.O. Le Montagne delle 

237


Felci e dei Porri e di altre aree dell’isola di Salina”, promosso nel 2004 dalla Provincia 

Regionale di Messina, tra i cui risultati si annovera uno studio ecologico e biologico sulla 

popolazione di Podarcis raffonei dell’isolotto di Scoglio Faraglione (a Ovest di Salina) (Lo 

Cascio, 2006); nell’aprile del 2004, Lipari è stata inoltre sede del “5th International 

Symposium on the Lacertids of the Mediterranean Basin”, parte dei cui lavori è stata dedicata 

ai problemi zoogeografici e conservazionistici dell’endemica lucertola delle Eolie (Capula, 

2006; Lo Cascio & Corti, 2006). 

238


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355

B.3. STUDI DI DETTAGLIO. 


B.3.1. Indagini effettuate e metodologie adottate. 

B.3.1.1. Indagini floristico-vegetazionali, caratterizzazione degli habitat, stesura delle carte 

tematiche 

Protocollo dei rilevamenti di campo finalizzati all’aggiornamento ed approfondimento delle 

conoscenze sulla flora vascolare e sulle comunità vegetali 

Ai fini della stesura della relazione preliminare sullo stato delle conoscenze, sono stati 

utilizzati sia i dati di repertorio (cfr. Bibliografia, § 2.2) sia i risultati delle indagini sulla flora 

vascolare e sulla vegetazione dell’Arcipelago condotte personalmente nel recente passato 

(Pasta, 1997; Rühl & Pasta, 2007). Durante l’autunno del 2008 sono stati realizzati alcuni 

sopralluoghi, focalizzando l’attenzione sia sui settori dei SIC soggetti a maggiore impatto 

antropico sia sul trend dinamico-demografico delle specie d’interesse biogeografico e 

conservazionistico e delle xenofite eventualmente presenti. 

Metodologia adottata per la redazione delle carte tematiche 

In conformità con quanto prescritto dal D.M 03/09/2002 “Linee Guida per la gestione dei siti 

Natura 2000”, per l’elaborazione di tutte le carte tematiche è stata applicata la procedura qui 

di seguito esposta: 

1) Fotointerpretazione 

Sono stati riportati su una base topografica (Carta Tecnica Regionale 1:10.000) i limiti 

esistenti tra i fototipi di uso del suolo/vegetazione (carta di base dei fototipi uso 

suolo/vegetazione). I fototipi risultano dall’interpretazione di immagini telerilevate (ortofoto 

IT 2000 fornita dalla Provincia di Messina, fuso Est), confrontate con altri dati e supporti 

disponibili (foto aree del 1987 del volo A.T.A Sicilia, Google Earth, rilievi di campo, ecc.). 

La necessità di consultare altre fonti telerilevate nasce dal fatto che l’ortofoto IT 2000 fornita 

dall’Ente Gestore è stato realizzata in una fascia oraria poco consona alle riprese aree, 

cosicché parte delle isole risulta in ombra e non se ne possono osservare né tanto meno 

cartografare i dettagli. I tipi che vengono individuati nella carta di base sono caratterizzati dai 

vari parametri individuabili sull’ortofoto (scala di lavoro 1:1.800): il grado di copertura della 

356


vegetazione, il grado di copertura delle specie legnose, la/e specie legnosa/e dominante/i, il 

colore e la tessitura della vegetazione, i vari usi antropici (agricoltura, edilizia), ecc. 

Giacché la scala di riproduzione richiesta è di 1:10.000, l’unità minima di rilevamento è di 20 

× 20 m, sia per gli habitat di interesse comunitario sia per l’uso del suolo. L’intera area dei 

SIC è stata indagata in modo da redigere una legenda “sinottica” che fornisca una 

correlazione immediata tra fototipi, categorie di Corine Land Cover 2000 e Habitat della 

Direttiva 92/43/CEE. 

2) Redazione della carta dell’uso del suolo preliminare 

Ove possibile, la carta dell’uso del suolo prodotta a partire dalla carta di base dei fototipi si 

spinge al V livello della scala di dettaglio di Corine Land Cover (CLC) 2000 ed è conforme 

agli standard proposti dalla Regione Siciliana, che ne ha indicato i criteri di redazione in un 

apposito documento (“Criteri di Redazione della Carta dell’Uso del Suolo”). Il contenuto di 

questa carta esprime la tipologia degli interventi antropici (prevalentemente agricoli ed 

edilizi) all’interno dei singoli SIC. 

3) Piano di rilevamento per la redazione della carta degli habitat preliminare 

Sulla base della carta dei fototipi, per ogni SIC è stata realizzata anche una Carta Preliminare 

degli Habitat. Lo “stile” di restituzione della carta ha tenuto conto delle seguenti 

considerazioni pratiche, mirate a facilitare la lettura e l’utilizzo di tale elaborato: da un lato 

infatti diverse fitocenosi (e habitat) “condividono” gli stessi spazi, costituendo dei veri e 

propri “mosaici”, d’altro canto alcuni consorzi non sono cartografabili per via dell’estrema 

localizzazione o delle modestissime dimensioni. In fase di stesura finale della carta della 

vegetazione si cercherà pertanto di adottare alcuni accorgimenti che rendeano intellegibile e 

fruibile la carta stessa. La Carta Preliminare degli Habitat è attualmente sottoposta ad una 

serie di verifiche attraverso rilievi di campo, che proseguiranno in attesa del completamento 

delle prossime fasi; nonostante il periodo di rilevamento conseguente al conferimento 

dell’incarico non consentisse la realizzazione di rilievi fitosociologici, i controlli di campo e 

le conoscenze pregresse sul territorio di ciascuna isola permetteranno l’individuazione degli 

habitat d’interesse comunitario nonché la descrizione fisionomica e l’interpretazione 

sintassonomica delle comunità osservate. La carta degli habitat in forma definitiva sarà 

pertanto frutto delle conferme/correzioni/aggiunte scaturite dai rilievi di campo pianificati. In 

occasione dell’esecuzione dei sopralluoghi verranno inoltre effettuati gli opportuni controlli 

sulla rappresentatività/integrità degli habitat individuati, sull’eventuale presenza e 

sull’intensità e frequenza dei fattori di stress e disturbo. 

357

4) Classificazione dei rilievi 


I tipi ottenuti attraverso i controlli effettuati fino ad oggi in campo sono stati classificati al 

fine di redigere un prospetto sintassonomico coerente. Per giustificare e documentare le scelte 

operate caso per caso, in sede di presentazione della carta della vegetazione verranno forniti 

maggiori dettagli sia sulle esigenze ecologiche sia sulle connessioni dinamiche dei singoli 

consorzi già noti nonché di quelli di nuovo rinvenimento. In sede preliminare ci si limita 

invece ad elencare le associazioni e gli aggruppamenti con una precisa indentità floristico- 

strutturale e/o un definito ruolo dinamico. A livello di classi, ordini e alleanze si è fatto 

riferimento agli schemi proposti da Mucina (1997) e da Rivas-Martínez et al. (1999). Per i 

syntaxa di rango inferiore, cioè le associazioni e le subassociazioni ci si è rifatti per lo più a 

Brullo et al. (2002). 

Metodologia adottata ai fini della redazione delle liste floristiche relative ai singoli SIC 

Va premesso che l’Arcipelago delle Eolie ospita un ricco contingente di Briofite di notevole 

interesse biogeografico e/o di grande pregio conservazionistico. Ciò rende particolarmente 

importante e urgente la redazione di una check-list aggiornata dei Muschi e delle Epatiche 

effettivamente presenti sulle singole isole e nei rispettivi SIC. 

Per quanto concerne invece le informazioni floristiche relative alla flora vascolare, tuttora in 

corso di implementazione e sistematizzazione, esse consentiranno di redigere una lista per 

ciascun SIC considerato, aggiornata sotto un profilo tassonomico-nomenclaturale tenendo 

conto del recente contributo di Giardina et al. (2007). 

Per l’aggiornamento nomenclaturale della lista si farà inoltre riferimento a Conti et al. (2005) 

e a Delforge (2005) per le orchidacee. La suddivisione delle famiglie sarà conforme a 

Cronquist (1988) per le Angiosperme dicotidedoni e a Dahlgren et al. (1985) per le 

Angiosperme monocotiledoni. Le famiglie, i generi e le specie verranno invece elencati 

secondo l’ordine alfabetico. 

Quando non specificato altrimenti, le specie elencate nelle liste di ogni isola figuravano già in 

Pasta (1997); il segno “*” evidenzia invece le novità floristiche frutto delle indagini di campo 

effettuate nel corso degli ultimi 10 anni (incluse quelle effettuate in seno al presente incarico) 

(SP: Salvatore Pasta; JR: Juliane Rühl; PLC: Pietro Lo Cascio), mentre il simbolo “†” precede 

le specie segnalate agli inizi del XIX secolo che non sono state personalmente osservate 

durante i sopralluoghi effettuati, di cui si prevede una ricerca più approfondita negli habitat 

358


più idonei nel corso di future attività di monitoraggio. 

Verranno inoltre fornite informazioni relative alla corologia e alla forma biologica di 

ciascuno dei taxa vegetali censiti. 

La corologia è quella branca della fitogeografia focalizzata sulla raccolta ed interpretazione 

delle informazioni derivanti dallo studio della forma, dell’estensione dell’areale dei taxa, cioè 

dei territori da essi occupati, nonché delle relazioni spaziali tra gli areali di taxa affini. Gli 

areali possono essere continui, discontinui, frammentari, ecc. A seconda della loro 

distribuzione sulla superficie terrestre, i diversi taxa vegetali vengono riferiti ad un 

determinato corotipo. Ad esempio, una specie presente nella porzione centro-occidentale del 

Mediterraneo viene indicata come CW-Mediterranea. Le sigle dei corotipi utilizzate in questa 

sede traggono spunto da quelle proposte da Arrigoni (1984). Il termine forma biologica è stato 

coniato dallo studioso finlandese Raunkiaer (1934), che escogitò un metodo di classificazione 

che permette di individuare in modo immediato la natura delle strutture di resistenza di tutti i 

vegetali presenti sulla Terra e la loro posizione rispetto al suolo nel corso della stagione 

avversa. Per strutture di resistenza si intendono le gemme o strutture analoghe con le quali i 

vegetali superano indenni la stagione avversa (corrispondente per lo più al periodo di stress 

termico e/o idrico particolarmente intenso). Più nel dettaglio, procedendo dai vegetali più 

semplici e a ciclo vitale più breve verso quelli più complessi e a ciclo vitale più lungo, 

Raunkiaer ha individuato la seguenti forme biologiche: 

Terofite (simbolo: T, dal greco latinizzato therophyta): piante effimere a ciclo vegetativo e 

riproduttivo annuale o stagionale, che completano sfruttando in maniera ottimale la breve stagione 

favorevole. 

Emicriptofite (simbolo: H, dal greco latinizzato hemicryptophyta): piante erbacee a ciclo vitale 

pluriennale (da bienni a perenni), la cui parte vegetativa subaerea scompare del tutto durante la 

stagione avversa, nel corso della quale si può osservare tutt’al più una rosetta di foglie che protegge la 

parte sotterranea. 

Geofite (simbolo: G, dal greco latinizzato geophyta): piante perenni che accumulano riserve e 

mantengono capacità di riproduzione vegetativa a livello di organi e/o tessuti differenziati sotterranei, 

come le radicigemme delle orchidee, i tuberi della patata, i bulbi della cipolla, i rizomi della canna di 

palude, ecc. 

Camefite (simbolo: Ch, dal greco latinizzato chamaephyta): piante perenni per lo più con base 

legnosa a crescita alquanto lenta, in cui la posizione delle gemme nella stagione avversa non supera i 

359


60 cm di altezza dal suolo. Sono camefite i frutici (es.: rosmarino, gelsomino, ecc.) e i suffrutici (es.: 

timo). 

Nanofanerofite (simbolo: NP, dal greco latinizzato nanophanerophyta): piante legnose ben 

sviluppate, con gemme poste a più di 60 cm da terra; accomuna diverse forme di crescita, ovvero gli 

alberi (detti fanerofite scapose), gli arbusti (fanerofite cespitose), gli alberelli (nanofanerofite, spesso 

distinte con il simbolo NP), nonchè le liane (fanerofite lianose). 

Fanerofite (simbolo: P, dal greco latinizzato phanerophyta): piante legnose ben sviluppate, con 

gemme poste a più di 60 cm da terra; accomuna diverse forme di crescita, ovvero gli alberi (detti 

fanerofite scapose), gli arbusti (fanerofite cespitose), gli alberelli (nanofanerofite, spesso distinte con il 

simbolo NP), nonchè le liane (fanerofite lianose). 

Idrofite (simbolo: I, dal greco latinizzato hydrophyta): piante il cui ciclo vegetativo e riproduttivo è 

indissolubilmente legato alla disponibilità costante di acqua. Le Lenticchie d’acqua (Lemna sp. pl.) e 

le Ninfee (Nymphaea alba) sono idrofite tipiche degli ambienti d’acqua dolce, la posidonia 

(Poseidonia oceanica) è una idrofita marina diffusa lungo le coste del Bacino del Mediterraneo. 

Altri autori hanno successivamente integrato le proposte di Raunkiaer, partecipando alla 

stesura di una lista di sottoforme, di cui qui di seguito viene illustrato il significato: 

bulb = bulbosa 

caesp = cespitosa (cioè ramificata sin dalla base) 

frut = fruticosa 

lian = lianosa 

par = parassita 

rept = reptante reptante (cioè strisciante) 

rhiz = rizomatosa 

ros = rosulata (cioè dotata di rosetta fogliare basale) 

scand = scandente (cioè ricadente verso il basso) 

scap = scaposa (cioè dotata di fusto-tronco principale) 

succ = succulenta 

360

B.3.1.2. Indagini faunistiche 

Uccelli 


Per questo gruppo faunistico risulta disponibile un ampio quadro di conoscenze aggiornate, 

dovute sia a una vasta letteratura, nella quale sono stati illustrati i risultati di recenti campagne 

di osservazione condotte sistematicamente in alcune isole (p.e. Panarea, cfr. elenco 

bibliografico nel capitolo 2.2 del presente Piano) e dedicate essenzialmente ai migratori, sia 

infine ai dati ottenuti nell’ambito dello “Studio dell’avifauna stanziale e migratoria delle Isole 

Eolie”, realizzato tra il 2006 e il 2007 dai ricercatori dell’Associazione Nesos su incarico della 

Ripartizione Faunistico-Venatoria ed Ambientale di Messina, che è stato esteso anche alla 

consistenza delle popolazioni stanziali e/o estive nidificanti. Partendo da tale quadro di 

conoscenze, le indagini svolte nell’ambito della fase di verifica e di aggiornamento dei dati di 

presenza riportati nelle Schede Natura 2000 hanno comunque previsto lo svolgimento di 

prospezioni, che sono state estese a tutte le isole dell’arcipelago e ad alcuni isolotti minori. In 

ciascuna delle isole maggiori sono state effettuati periodi di osservazione e rilevamento delle 

specie avifaunistiche; la notevole estensione territoriale del contesto in esame (oltre 117 km 2 ) 

ha reso necessaria una selezione preventiva delle aree di studio, orientando le indagini verso 

quelle già note per la loro ricchezza faunistica, nonché verso quelle per le quali risultavano 

segnalate in letteratura peculiari presenze a carattere più o meno stabile (p.e. siti di 

nidificazione), o ancora di quelle che risultano note per essere interessate da flussi di rilevante 

entità durante le migrazioni. In merito a queste ultime, a partire dalla stagione primaverile 

sono state intraprese verifiche relative ai migratori pre-riproduttivi, mentre a seguire sono 

state prese in esame le specie stanziali e/o estivanti che si riproducono nell’arcipelago; quelle 

relative alle migrazioni post-riproduttive sono tutt’ora in corso di svolgimento, mentre si 

intende rivolgere un’opportuna attenzione agli svernanti, allo scopo di accertare l’effettiva 

consistenza di tali contingenti sotto il profilo qualitativo. Oltre che basato sul bagaglio di 

esperienze e conoscenze personali dei rilevatori, il riconoscimento delle specie si è reso 

possibile grazie al ricorso a “guide” di campo 1 . Per ulteriori chiarimenti e verifiche relative 

all’identificazione delle specie si è fatto inoltre ricorso a “Bird Identification” (Harris A, 

1 Tra i testi utilizzati figurano: Peterson R, Mountfort G & Hollom PAD 1983, A Field guide to the Birds of 

Britain and Europe, W. Collins & Sons, London; Hume R 2002, Birds of Britain and Europe, Penguin Company, 

London; De Juana E & Varela JM 2000, Guía de las Aves de España, Lynx Edicions, Barcelona; Hollom PAD, 

Porter RF, Christensen S & Willis I 1988, Birds of the Middle East and North Africa, T & AD Poyser, Calton; 

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Raptors of Europe, the Middle East, and North Africa, Oxford University Press, Oxford. 

361


Tucker L & Vinicombe D 1990, MacMillan, London), ai volumi della recente “Ornitologia 

Italiana” (Brichetti P & Fracasso G 2003-2004, A Perdisa Ed, Bologna) e ai numerosi 

contributi pubblicati su “Quaderni di Birdwatching”, rivista on-line di EBN Italia; per il 

riconoscimento dei nidi è stato utilizzato il volume “Nests, eggs and nestlings of British and 

European birds” (Harrison C 1975, W. Collins & Sons, London). In alcuni casi, infine, 

l’esame della documentazione fotografica radunata nel corso delle indagini ha permesso 

un’ulteriore verifica delle identificazioni. Durante le osservazioni, nella maggior parte dei 

casi, sono stati effettuati censimenti completi degli individui delle specie rilevate, ovvero 

conteggi relativi a tutti gli animali presenti in un determinato momento nell’area campionata, 

censimenti-campione (conteggio degli animali solo in aree campione più o meno estese e con 

caratteristiche ambientali rappresentative dell’intera zona) e censimenti per indici (conteggi 

effettuati con diverse metodologie lungo itinerari fissi o da stazioni di rilevamento in grado di 

fornire valori parziali, dai quali si può tuttavia estrapolare il numero di animali presenti in 

zona), secondo le metodologie standard generalmente adottate in questo tipo di indagini (cfr. 

Bibby et al. 1992 2 , Gibbons et al. 1996 3 , per una sintesi). 

Mammiferi 

Le indagini condotte nell’ambito della fase di verifica non hanno permesso di aggiungere dati 

di rilievo al quadro di conoscenze disponibile sulla base della letteratura scientifica riguardo 

ai popolamenti eoliani di tale gruppo (cfr. capitolo 2.2). In particolare, si evidenzia la 

necessità di indagini più estese e approfondite – che possono essere previste nella 

pianificazione delle attività di monitoraggio – rivolte a una migliore definizione faunistica e 

distribuzionale dei popolamenti a Chirotteri, che risultano ancora poco studiati nell’ambito dei 

singoli SIC che ricadono in questo comprensorio insulare. Una particolare attenzione nel 

corso delle prospezioni svolte, in considerazione dell’importanza conservazionistica di tali 

specie, è stata rivolta alla conferma della presenza dei Gliridi noti per due dei SIC studiati 

(ITA030028 e ITA030030) e alla ricerca di eventuali nuovi siti e/o popolazioni, che al 

momento non ha però fornito alcun risultato. 

2 Bibby CJ, Burgess ND & Hill DA 1992. Bird Census Techniques. Academic Press, London. 

3 Gibbons DW, Hill D & Sutherland WJ 1996. Birds, pp. 227-259 in: Sutherland WJ (ed), Ecological Census 

Techniques. A Handbook. Cambridge Univ. Press, Cambridge. 

362

Anfibi e Rettili 


Anche per tale gruppo, va sottolineato come le indagini condotte nell’ambito della fase di 

verifica non abbiano permesso di aggiungere dati di rilievo al quadro di conoscenze 

disponibile sulla base della letteratura scientifica sulle erpetofaune eoliane (cfr. capitolo 2.2). 

Si rileva l’assenza di informazioni aggiornate sia sullo status tassonomico, sia sulla effettiva 

distribuzione attuale delle popolazioni di rospo smeraldino presenti nelle isole di Lipari e 

Salina, mentre la specie viene esclusa con certezza dalla fauna dell’isola di Vulcano; tali 

approfondimenti dovranno essere previsti nella pianificazione delle attività di monitoraggio. 

Relativamente alla lucertola delle Eolie (Podarcis raffonei), che rappresenta l’unico 

endemismo dell’arcipelago e la specie cui viene riconosciuto il maggior valore 

conservazionistico, un livello di conoscenza complessivamente elevato è attualmente 

disponibile grazie al recente “Studio sull’erpetofauna della R.N.O. Le Montagne delle Felci e 

dei Porri e di altre aree dell’isola di Salina”, realizzato per conto della Provincia Regionale di 

Messina, Ente gestore della stessa area protetta; nell’ambito di questo progetto, la popolazione 

dell’isolotto Scoglio Faraglione è stata approfonditamente studiata sotto il profilo demo- 

ecologico, oltre che per quanto riguarda numerosi aspetti della sua biologia ed ecologia. A 

questi dati si sono aggiunti anche quelli relativi a stime di popolazione effettuate negli altri siti 

occupati dalla specie: le ricerche svolte durante la fase di verifica hanno permesso di 

confermare, infatti, la distribuzione finora nota per le sue popolazioni, rilevando al contempo 

come quelle di Vulcano risultino attualmente confinate in un’unica area circoscritta, in 

corrispondenza di un promontorio della costa occidentale dell’isola e incluso nel perimetro 

del SIC ITA030027, e debbano essere considerate sull’orlo di una imminente estinzione. Il 

lavoro svolto nella fase di verifica ha previsto lo svolgimento di numerose sessioni di campo, 

intraprese a partire dalla primavera e tutt’ora in corso di svolgimento, durante le quali è stato 

possibile visitare (in molti casi, ripetutamente) tutte le isole e buona parte degli isolotti 

minori, radunando inoltre dati relativi a esigenze ecologiche e/o a problemi di conservazione 

delle singole specie. Negli isolotti, particolare attenzione è stata riservata al rapporto tra 

popolazioni di Lacertidi e quelle nidificanti di Larus michahellis, che rappresenta un 

potenziale predatore e/o un fattore di disturbo per i Rettili presenti; inoltre, le indagini sono 

state estese anche agli aspetti eco-fisiologici, allo scopo di accertare eventuali adattamenti 

delle locali popolazioni ad habitat estremi e caratterizzati da cronica scarsità di risorse (come 

quelli micro-insulari). 

363

Invertebrati 


Per quanto riguarda gli Invertebrati, risultano abbastanza numerosi i gruppi per i quali è 

disponibile un discreto livello di approfondimento delle indagini finora effettuate (cfr. 

bibliografia in capitolo 2.2). In questa fase, particolare attenzione è stata rivolta alla verifica 

della presenza e dell’effettiva distribuzione di specie cui viene riconosciuto un certo interesse 

conservazionistico, selezionandole dai vasti elenchi faunistici disponibili in letteratura sulla 

base 1) della loro distribuzione esclusivamente limitata ai SIC e alla ZPS considerati 

(elementi strettamente endemici), 2) della loro distribuzione limitata ad areali relativamente 

poco estesi (endemici su scala regionale o nazionale), 3) della distribuzione ai margini del 

loro areale, considerando in tal senso anche la porzione di areale che ricade sul territorio 

nazionale, 4) della loro rarità complessiva o relativa (facendo riferimento alle “Checklist delle 

specie della fauna d’Italia”) su scala regionale o nazionale, 5) del grado di rappresentatività e 

di espressività (in termini di specie strettamente legate ad habitat in rarefazione: psammofile, 

lutoalobie, ecc.), 6) dell’importanza in termini zoogeografici (p.e. specie oromediterranee, 

mesofile, ecc., per le quali la presenza nell’arcipelago costituisce un elemento peculiare della 

loro distribuzione e contribuisce a caratterizzare zoogeograficamente i suoi popolamenti). Ciò 

è stato possibile grazie anche all’esame di materiale appartenente a collezioni scientifiche 

delle principali istituzioni museali e di privati, al fine di radunare un quadro di dati che 

risultasse il più possibile aggiornato ed esaustivo. Al contempo, sono stati effettuati 

campionamenti nelle stazioni più “sensibili” e nei periodi più appropriati, mediante l’ausilio 

di diverse tecniche di monitoraggio e di raccolta che, per ragioni di semplicità, si ritene 

superfluo illustrare in questa sede. Va sottolineato come, nell’ambito del presente Studio, una 

notevole attenzione sia stata rivolta ai popolamenti a Coleotteri, che rappresentano un gruppo 

caratterizzato da notevole diversità, dalla presenza di numerose specie di interesse 

zoogeografico e, in generale, conservazionistico, e che si presta bene, per facilità di 

reperimento, di individuazione e di identificazione, a una analisi faunistica da svolgere in un 

arco di tempo sostanzialmente breve. Riguardo a questo gruppo, in assenza di una vera e 

propria Lista Rossa regionale e tenendo conto delle lacune che presenta quella redatta a livello 

nazionale, si è fatto riferimento in tal senso a un elenco dei taxa di maggiore interesse 

conservazionistico su scala regionale, di recente pubblicazione 4 . Le schede Natura 2000 sono 

state riviste pertanto in modo critico, apportando oltre a numerose integrazioni, anche 

4 Sabella G. & Sparacio I., 2004. Il ruolo dei Parchi siciliani nella conservazione di taxa di insetti di particolare 

interesse naturalistico (Insecta Coleoptera et Lepidoptera Rhopalocera). In: Casamento G., Lo Valvo M., Massa 

B. & Pasta S. (eds.), Il contributo dei parchi e delle riserve naturali alla conservazione della natura in Sicilia. 

Naturalista sicil. 28 (1): 477-508. 

364


opportune correzioni e rettifiche, sia strettamente inerenti la distribuzione delle specie già 

inserite, sia proponendo emendamenti relativi a specie il cui inserimento negli elenchi non 

trova sufficiente motivazione. Nuove ed approfondite indagini, estese anche ad altri gruppi 

che risultano finora scarsamente considerati nelle ricerche faunistiche sulle Eolie, 

contribuiranno certamente a definire con maggior grado di dettaglio l’importanza 

zoogeografica e conservazionistica dei popolamenti a Invertebrati dei SIC e della ZPS in 

esame. 

365


B.3.1.3. Indagini floristiche-vegetazionali e faunistiche (parte marina) 

Le informazioni sulla flora ai fini della verifica e dell’aggiornamento delle Schede Natura 

2000 sono state tratte in prima approssimazione dalla consultazione dei testi e della letteratura 

scientifica per quanto possibile aggiornati. Il quadro delle conoscenze floristiche e faunistiche 

relative ai siti oggetto di studio si può ritenere soddisfacente anche se certamente non 

esaustivo, data l’ampiezza e l’importanza ambientale delle aree. Per l’identificazione degli 

habitat è stato utilizzato il Manuale “Interpretation Manual of European Union Habitats - 

EUR17” (2007), redatto da “European Commission - DG Environment”. Oltre a questi testi 

generali sono state controllate numerose pubblicazioni specialistiche, le principali delle quali 

(ai fini della conoscenza del SIC e delle ZPS) sono state riportate in bibliografia. Indicazioni 

per la cartografia tematica sono state tratte anche dalla “Carta della natura” della Regione 

Siciliana. Numerosi sopralluoghi sono stati effettuati, singolarmente o congiuntamente ad altri 

membri del gruppo di lavoro, per le verifiche di campo relative ad alcuni dati. In generale, lo 

stato delle conoscenze risulta sufficiente a delineare un quadro generale, anche se certamente 

occorrono ulteriori indagini sia per aggiornare dati a volte ormai obsoleti, sia per disporre di 

una conoscenza puntuale delle aree marine oggetto di studio. 

366


B.3.2. Inquadramento della della flora e della vegetazione dal punto di vista 

fitosociologico. 

Check-list della flora pregiata delle Eolie 

Nell’Appendice B della Direttiva 92/43 “Flora, Fauna, Habitat” sono indicate 5 specie di cui 

4 effettivamente presenti nell’Arcipelago: 1) Bassia saxicola (Guss.) A.J. Scott, presente 

sull’isolotto di Strombolicchio, 2) Cytisus aeolicus Guss., presente ad Alicudi, Vulcano e 

Stromboli, 3) Dianthus rupicola Biv., di cui successivamente è stata descritta la subsp. 

aeolicus Brullo et Minissale, endemica delle Eolie (mancherebbe a Vulcano) e della Sicilia 

nord-orientale, 4) Silene hicesiae Brullo et Signorello, presente ad Alicudi e Panarea. È stata 

invece accertata l’assenza di Ophrys lunulata Parl., precedentemente segnalata per Salina e, 

dubitativamente, per Panarea. 

Creare una lista “ponderata” delle altre specie d’interesse biogeografico e conservazionistico 

appare difficoltoso a causa delle marcate differenze a livello delle conoscenze acquisite 

(biologia, demoecologia, fattori di rischio, ecc.) sui vegetali considerati. Nel tentativo di 

attribuire un valore “ponderato” alle singole emergenze botaniche si è preferito adottare un 

criterio “complesso” di valutazione, che tenga conto dello status di tutela (quando esistente o 

proposto) e di alcune caratteristiche peculiari (rarità assoluta o relativa, legata a fattori 

ecologici e/o biogeografici) dei singoli taxa. Pertanto qui di seguito vengono considerate 

“emergenze floristiche” quei taxa vegetali che rispondono ad almeno uno dei seguenti 

requisiti: 

E) inclusi nelle “Liste Rosse” regionali (RAIMONDO et al., 1994, 2001; CONTI et al., 1997); 

F) endemici di una o più isole dell’Arcipelago Eoliano (Eo); 

G) presenti negli allegati di convenzioni internazionali (Berna, Washington, CITES-Europa); 

H) endemiti siculi (Si), apulo-siculi (AS), tirrenici (T), apulo-siculo-tirrenici (AST), 

centromediterranei (C) in genere sulla base dei dati riportati da Brullo et al. (1995), Pasta 

(1997), assenti altrove o rari su scala nazionale (N: presenti in ≤4 regioni italiane secondo 

Conti et al., 2005), regionale (R: presenti in ≤2 province siciliane secondo Giardina et al., 

2007) e/o provinciale (P); 3) ai margini dell’areale di distribuzione, per lo più 

367


mediterranee sud-occidentali (SW e CW) e centro-orientali (CE) e/o del range 

latitudinale/altitudinale (M). 

Nella colonna “A” viene indicato il grado di rischio cui sono soggetti i singoli taxa a livello 

nazionale in conformità con le sigle proposte dall’I.U.C.N.: “EX” = specie estinte, “CR” = 

gravemente minacciate, “EN” = in pericolo, “VU” = vulnerabili, “LR” = soggette a pericolo 

moderato, “DD” = conosciute in modo tuttora insoddisfacente. 

Le informazioni necessarie per compilare la colonna “D” sono state ottenute attraverso la 

lettura critica di Tutin et al. (1964-1980, 1993), Meusel & Weinert (1965, 1992), Jalas & 

Suominen (1972-1994), Meusel et al. (1978), Pignatti (1982), Greuter et al. (1984-1989), 

Jalas et al. (1996-1999), Kurtto et al. (2004) 5 . Alla luce dei criteri su esposti, nel suo 

complesso la flora pregiata dei SIC eoliani ammonta a 110 emergenze floristiche, elencate in 

Tab. 2.3.3.a. I taxa sottolineati figuravano già nei Formulari Standard Natura 2000 relativi ai 

singoli SIC. Il simbolo “†” precede le specie segnalate agli inizi del XIX secolo che non sono 

state personalmente osservate durante i sopralluoghi effettuati, di cui non si può tuttavia 

affermare perentoriamente la definitiva scomparsa e di cui si prevede una ricerca più 

approfondita negli habitat più idonei nel corso di future attività di monitoraggio. 

Qui di seguito viene fornita una lista sintetica delle emergenze floristiche presenti 

nell’Arcipelago delle Eolie. 

Tab. 2.3.3.a. Taxa vegetali endemici, rari e minacciati (nototaxa e taxa certamente estinti esclusi) 

presenti nei SIC delle Eolie. 

5 cfr. Jalas J. & Suominen J. (eds.), 1972-1994, Atlas Florae Europaeae. Distribution of Vascular Plants in 

Europe. 1. Pteridophyta (Psilotaceae to Azollaceae), 121 pp. (1972); 2. Gymnospermae (Pinaceae to 

Ephedraceae), 40 pp. (1973); 3. Salicaceae to Balanophoraceae, 128 pp. (1976); 4. Polygonaceae, 71 pp. 

(1979); 5. Chenopodiaceae to Basellaceae, 119 pp. (1980); 6. Caryophyllaceae (Alsinoideae and 

Paronychioideae), 176 pp. (1983); 7. Caryophyllaceae (Silenoideae), 229 pp. (1986); 8. Nymphaeaceae to 

Ranunculaceae, 261 pp. (1989); 9. Paeoniaceae to Capparaceae, 110 pp. (1991); 10. Cruciferae 

(Sisymbrium to Aubrieta), 224 pp. (1994). 

Jalas J., Suominen J. & Lampinen R. (eds.), 1996-1999, Atlas Florae Europaeae. Distribution of Vascular 

Plants in Europe. 11. Cruciferae (Ricotia to Raphanus), 310 pp. (1996); 12. Resedaceae to Platanaceae, 250 

pp. (1999) Helsinki, Committee Mapp. Fl. Eur. & Soc. Biol. Fenn. Vanamo. 

Kurtto A., Lampinen R. & Junikka L. (eds.), 2004, Atlas Florae Europaeae. Distribution of vascular plants in 

Europe. 13. Rosaceae (Spiraea to Fragaria, excl. Rubus). Helsinki, Committee Mapp. Fl. Eur. & Soc. Biol. 

Fenn. Vanamo. 

368

Dir CEE 


A B C D Nome scientifico 

P Allium amethystinum Tausch † 

VU Agrostis castellana Boiss. et Reuter + 

LR Ajuga orientalis L. + 

C Anchusella cretica (Mill.) Bigazzi, Nardi et Selvi + 

AS Andryala integrifolia L. subsp. undulata (C. Presl) 

Zangh. 

369 

Alicudi 

Filicudi 

Vulcano 

Lipari 

Salina 

Panarea 

+ + + + + + 

C Andryala tenuifolia (Tin.) DC. + + 

VU R Aphanes minutiflora (Aznavour) Holub + + + + 

C Arundo collina Ten. † + 

LR N Avena madritensis Baum † 

B* CR T Bassia saxicola (Guss.) A.J. Scott + 

AS Bellis hybrida Ten. † 

AS Bellis margaritaefolia Huter, Porta et Rigo + 

LR AS Brassica incana Ten. + 

CM Calicotome infesta (C. Presl) Guss. subsp. infesta + + + + 

AS Carlina hispanica Lam. subsp. globosa (Arcang.) 

Meusel et Kästner 

Si Carlina sicula Ten. subsp. sicula + + + 

SW Carthamus caeruleus L. subsp. caeruleus + 

EN N Cenchrus ciliaris L. + + + 

LR Eo Centaurea aeolica Lojac. subsp. aeolica + + + + + + 

LR + P Cephalanthera rubra (L.) L.C.M. Richard + 

VU Cheilanthes tinaei Tod. † † + † 

AS Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. subsp. triumphettii 

(Lacaita) Werner 

CR N Citrullus colocynthis (L.) Schrad. + 

+ 

† † 

EN R Clematis flammula L. + 

P Corynephorus divaricatus (Pourr.) Breistr. + † 

Stromboli


LR Cosentinia vellea (Aiton) Tod. subsp. vellea + 

+ Cyclamen hederifolium Aiton + + 

+ Cyclamen repandum Sm. + + + + 

LR Cytinus clusii (Nyman) Gand. + + + + 

B* VU Eo Cytisus aeolicus Guss. + + + 

LR R Daucus foliosus Guss. + + + + + 

EN AS Daucus rupestris Guss. + 

B Si Dianthus rupicola Biv. subsp. aeolicus Brullo et 

Minissale 

370 

+ + + + + + 

R Doronicum orientale Hoffm. + 

LR Echium arenarium Guss. + 

R Echium italicum L. subsp. italicum + 

LR Echium pustulatum Sibth. et Sm. + + + + + 

CE Ephedra cfr. podostylax Boiss. + 

DD Eragrostis barrelieri Daveau + 

Eo Erysimum gr. bonannianum C. Presl + 

LR AS 

SW Fedia graciliflora Fischer et C. A. Meyer + 

M Galium rotundifolium L. † + + 

T Genista thyrrena Valsecchi + + + + + + 

T 

Helichrysum litoreum Guss. + + + + + + 

LR Heliotropium bocconei Guss. + 

VU Heliotropium dolosum De Not. + + + 

M Hieracium crinitum Sm. + + + 

+ Himantoglossum robertianum (Loisel.) P. Delforge + + 

SW Hippomarathrum pungens (Guss.) Pomel + 

CR C Hyoseris taurina Martinoli + + + + 

C Hypericum hircinum L. subsp. majus (Aiton) N.K.B. 

Robson 

+ + + + + 

LR C Iberis semperflorens L. +

LR AS 

T 


Jacobaea maritima (L.) Pelser et Meijden subsp. bicolor 

(Willd.) B. Nord et Greuter 

371 

+ + + + + + + 

VU R Lagurus ovatus L. subsp. nanus (Guss.) Messeri † 

+ Limodorum abortivum (L.) Schwartz + + + + + 

VU AS Limonium minutiflorum (Guss.) O. Kuntze + + + + 

LR SW Lithodora rosmarinifolia (Ten.) Johnst. † 

CE Lomelosia cretica (L.) W. Greuter et Burdet + + + 

LR N Lupinus cosentinii Guss. + + 

P Malcolmia ramosissima (Desf.) Gennari + 

LR AS Matthiola incana (L.) R. Br. subsp. rupestris (Raf.) 

Nyman 

+ + + + + + 

AS Micromeria consentina (Ten.) N. Terracc. + + + + + + + 

C Micromeria fruticulosa (Bertol.) Grande + + + 

C Micromeria tenuifolia (Ten.) Bentham + + + 

M Moenchia erecta (L.) P. Gaertner, B. Meyer et Scherb. † + † 

M Mycelis muralis (L.) Dumort. + 

N Narcissus papyraceus Ker.-Gawler + 

EN N Ononis biflora Desf. † 

+ Ophrys apifera Hudson † + 

+ Ophrys bombyliflora Link + 

+ AS Ophrys grandiflora Ten. + + 

+ Ophrys incubacea Tod. + 

+ Ophrys lutea Cav. + 

+ CE Orchis commutata Tod. † 

+ Orchis intacta Link + + + + + + 

+ Orchis italica Poir. + + 

+ Orchis longicornu Poir. + + + + + + + 

+ Orchis papilionacea L. s.l. + + 

+ Orchis provincialis Lam. et DC. + 

CE Orobanche canescens C. Presl † †


LR Phagnalon saxatile (L.) Cass. subsp. saxatile + + + + + + + 

AS 

T 

Pimpinella anisoides Briganti + 

N Pinus halepensis Mill. + + 

EN Radiola linoides Roth † † 

M Ranunculus lanuginosus L. † 

LR Si Ranunculus spicatus Desf. subsp. rupestris (Guss.) 

Maire 

LR Rosa micrantha Sm. + + 

372 

+ + † 

C Salvia clandestina L. + + + + 

CW Scrophularia ramosissima Loisel. + + 

SW Sedum caeruleum L. + 

LR AS Senecio squalidus L. subsp. siculus (All.) Arcang. † † † + † † † 

+ Serapias cordigera L. † 

+ N Serapias nurrica Corrias + 

+ Serapias parviflora Parl. + + + + 

+ Serapias vomeracea (Burm. fil.) Briq. + + + + + + + 

Si Seseli bocconii Guss. subsp. bocconii + 

B* CR Eo Silene hicesiae Brullo et Signorello + + 

VU N Silene turbinata Guss. † † 

C Sonchus asper (L.) Hill subsp. glaucescens (Jordan) 

Ball 

M Sorbus torminalis (L.) Crantz + 

+ + + + + 

+ Spiranthes spiralis (L.) Chevall. + + + 

LR N Succowia balearica (L.) Medik. + 

M Taraxacum obovatum (Willd.) DC. + 

Si Tolpis virgata (Desf.) Bertol. subsp. gussonei (Fiori) 

Giardina et Raimondo 

LR AS Trifolium mutabile Portenschl. var. gussonianum Gibelli 

et Belli 

+ + + + + 

+ † † 

N Veronica panormitana Tineo † †


N Veronica trichadena Jord. et Fourr. † 

VU N Vicia altissima Desf. + 

SW Vicia leucantha Biv. † 

EX N Wahlenbergia nutabunda (Guss.) A. DC. + 

373

Le briofite delle Eolie 


L’arcipelago Eoliano è uno dei comprensori più umidi della Sicilia. Non deve dunque stupire 

se la sua brioflora sia ricca di specie di un certo interesse biogeografico: è il caso di 

Rhynchostegium strongylensis descritto su esemplari di Stromboli da Bottini (1907), e di 

recente trovato altrove nell’area tirrenica (Privitera & Puglisi, 1989; Aleffi & Carratello, 

1998). 

Per via delle modificazioni subite dalle isole, le cui caratteristiche microclimatiche sono state 

radicalmente alterate in seguito all’abbandono delle pratiche agricole e per via della 

costruzione di numerose infrastrutture (captazione, cementificazione, urbanizzazione, ecc.), 

andrebbe verificata sul campo sia la presenza sia la distribuzione dei taxa noti dalla 

letteratura. In attesa di un aggiornamento delle conoscenze briologiche sull’arcipelago, già 

auspicato da Bottini (1908), Raimondo (1988) e Carratello (1994), l’elenco che segue 

costituisce un repertorio delle segnalazioni storiche, certamente diverso dalla brioflora attuale, 

presumibilmente più povera e sinantropica, ma anche più mesoigrofila, vista la graduale 

ricostituzione della macchia. Se comparato con le ben più aride Pelagie (Pasta, 2001), l’elenco 

delle Epatiche appare piuttosto scarno; ciò suggerisce la sua probabile incompletezza. 

Gran parte dei dati derivano dai lavori di Bottini (1907), Micheletti (1909), Herzog (1961), 

Zodda (1904, 1910, 1934) e Lübenau & Lübenau (1968, 1970). Per la redazione della check- 

list sono stati consultati i lavori di sintesi sulla brioflora sicula di Dia et al. (1985, 1987) e 

Raimondo & Dia (1997); per il trattamento tassonomico-nomenclaturale dei taxa ci si è rifatti 

inoltre a Cortini Pedrotti (1992) e ad Aleffi & Schumacker (1995). Nella lista figurano anche 

le recenti segnalazioni di Privitera & Puglisi (2000) e Brullo et al. (2001). 

Molti sono i taxa indicati genericamente per l’arcipelago e quelli dubbi per motivi ecologici. 

Per entrambi i casi viene citata tra parentesi la fonte della segnalazione. In bibliografia 

figurano tutti i lavori che fanno riferimento all’arcipelago eoliano. 

Classe Musci (130 taxa) 

Aloina ambigua (Bruch et Schimp.) Limpr. 

Anomobryum julaceum (Gaertner, Meyer et Scherb.) Schimp. (Vulcano) 

Archidium alternifolium (Hedw.) Schimp. (Vulcano) 

374

Atrichum angustatum (Brid.) B. et S. 

Barbula convoluta Hedw. (Vulcano) 


Barbula convoluta Hedw. var. commutata (Jur.) Husn. 

Barbula unguiculata Hedw. (Vulcano) 

Bartramia pomiformis Hedw. 

Bartramia stricta Brid. (Vulcano) 

Brachythecium rutabulum (Hedw.) B., S. et G. 

Brachythecium velutinum (Hedw.) B., S. et G. var. salicinum (B., S. et G.) Moenk 

Bryum argenteum Hedw. 

Bryum argenteum Hedw. var. lanatum (P. Beauv.) Hampe (Vulcano) 

Bryum barnesii Woods 

Bryum bicolor Dicks. (Vulcano) 

Bryum caespiticium Hedw. (Vulcano) 

Bryum capillare Hedw. (Vulcano) 

Bryum donianum Grev. 

Bryum radiculosum Brid. 

Bryum cfr. ruderale Crundw. et Nyholm (Vulcano) 

Bryum torquescens Bruch et Schimp. 

Bryum treubii Broth. in Fleisch. 

Campylopus oerstedianus (Mull. Hal.) Mitt. (Lipari) 

Campylopus pilifer Brid. 

Ceratodon purpureus (Hedw.) Brid. (Vulcano) 

Ceratodon purpureus (Hedw.) Brid. var. xanthopus Lesq. et James 

Cynodontium bruntonii (Sm.) B., S. et G. 

Dicranella howei Renauld et Cardot (Vulcanello) 

Dicranella rufescens (With.) Schimp. 

Dicranella schreberiana (Hedw.) Crum et Anders. 

Dicranella varia (Hedw.) Schimp. 

Didymodon fallax (Hedw.) Zander (Vulcano) 

375

Didymodon tophaceus (Brid.) Lisa 

Didymodon vinealis (Brid.) R.H. Zander (Vulcano) 


Didymodon vinealis (Brid.) R.H. Zander var. flaccida (Bruch et Schimp.) Zander 

Encalypta mutica Hag. 

Entosthodon attenuatus (Dicks.) Bryhn 

Entosthodon obtusus (Hedw.) Lindb. 

Epipterygium tozeri (Grev.) Lindb. (Vulcano) 

Eurhynchium hians (Hedw.) Sande Lac. (Vulcano) 

Eurhynchium hians (Hedw.) Sande Lac. var. rigidum (Boul.) Duell 

Eurhynchium meridionale (B., S. et G.) De Not. 

Eurynchium praelongum (Hedw.) B., S. et G. 

Eurynchium praelongum (Hedw.) B., S. et G. var. stokesii (Turn.) Dix. 

Eurynchium pumilum (Wils.) Schimp. 

Eurynchium schleicheri (Hedw. fil.) Jur. 

Fissidens bryoides Hedw. 

Fissidens crassipes B., S. et G. 

Fissidens incurvus Roehl. 

Fissidens limbatus Sull. 

Fissidens ovatifolius Ruthe 

Fissidens pusillus (Wilson) Milde 

Fissidens taxifolius Hedw. var. tenuis Bott. 

Fissidens viridulus (Sw.) Wahlenb. (Vulcano) 

Funaria convexa Spruce 

Funaria hygrometrica Hedw. (Vulcano) 

Funaria muhlenbergii Turner 

Funaria pulchella H. Philib. 

Grimmia affinis Hornsch. (Vulcano) 

Grimmia decipiens (K.F. Schultz) Lindb. 

Grimmia laevigata (Brid.) Brid. (Vulcano) 

376

Grimmia pulvinata (Hedw.) Sm. (Vulcanello) 

Grimmia sp. 

Grimmia torquata Hornsch. 

Grimmia trichophylla Grev. 


Grimmia trichophylla Grev. var. brachycarpa De Not. (Vulcano) 

Gymnostomum calcareum Ness et Hornsch. 

Homalothecium sericeum (Hedw.) B., S. et G. 

Hypnum cupressiforme Hedw. subsp. cupressiforme (Vulcano) 

Hypnum cupressiforme Hedw. subsp. resupinatum (Spruce) C. Hartm. (Vulcano) 

Hypnum jutlandicum Holmen et Warncke 

Isothecium alopecuroides (Dubois) Isov. 

Isothecium myosuroides Brid. (Vulcano) 

Leptobryum pyriforme (Hedw.) Wils. 

Orthotrichum diaphanum Brid. (Vulcano) 

Orthotrichum pumilum Sw. (Vulcano) 

Orthotrichum tenellum Bruch ex Willd. (Vulcano) 

Philonotis arnelli Husn. 

Plagiomnium rostratum (Schrad.) T. Kop. 

Pleuridium acuminatum Lindb. (Vulcano) 

Pleuridium subulatum (Hedw.) Rabenh. 

Pleurochaete squarrosa (Brid.) Lindb. (Vulcano) 

Pohlia annotina (Hedw.) Lindb. 

Pohlia melanodon (Brid.) J. Shaw 

Pohlia proligera (Breidl.) Arnell 

Polytrichum juniperinum Hedw. 

Pottia crinita B., S. et G. 

Pottia intermedia (Turner) Fürnr. 

Pottia lanceolata (Hedw.) C. Müll. 

Pottia starckeana (Hedw.) Müll.-Hal. (Vulcano) 

377

Pottia wilsonii (Hook.) Bruch et Schimp. 


Pseudocrossidium hornschuchianum (K. F. Schultz) R.H. Zander 

Pseudocrossidium revolutum (Brid.) R.H. Zander 

Pterygoneurum lamellatum (Lindb.) Jur. 

Racomitrium heterostychum (Hedw.) Brid. (Vulcanello) 

Rhynchostegiella tenella (Dicks.) Limpr. 

Rhynchostegiella tenella (Dicks.) Limpr. var. litorea (De Not.) Rich. et Wallace 

Rhynchostegium confertum (Dicks.) B., S. et G. (Vulcano) 

Rhynchostegium megapolitanum (Weber et D. Mohr) Bruch et al. (Vulcano) 

Rhynchostegium strongylense (Bott.) Buck et Privitera 

Scleropodium touretii (Brid.) L. Koch. (Vulcano) 

Scleropodium touretii (Brid.) L. Koch. var. colpophyllum (Sull.) Crum 

Scorpiurium circinatum (Brid.) M. Fleisch. et Loeske 

Timmiella anomala (Bruch et Schimp.) Limpr. (Vulcano) 

Timmiella barbuloides (Brid.) Mönk. 

Tortella flavovirens (Bruch) Broth. (Vulcano) 

Tortella flavovirens (Bruch) Broth. var. papillosissima Sérgio et Casas (Lipari) 

Tortella nitida (Lindb.) Broth. 

Tortula atrovirens (Sm.) Lindb. 

Tortula canescens Mont. 

Tortula cuneifolia (With.) Turn. 

Tortula laevipila (Brid.) Schwaegr. (Vulcano) 

Tortula laevipila (Brid.) Schwaegr. var. laevipiliformis (De Not.) Limpr. 

Tortula marginata (Bruch et Schimp.) Spruce (Vulcano) 

Tortula muralis Hedw. (Vulcano) 

Tortula muralis Hedw. var. aestiva Hedw. (Vulcano) 

Tortula princeps De Not. 

Tortula ruralis (Hedw.) Gaertn., Meyer et Scherb. 

Tortula solmsii (Schimp.) Limpr. (Lipari) 

378

Tortula sp. 

Tortula subulata Hedw. (Vulcano) 


Tortula subulata Hedw. var. subinermis (Brid.) Wilson (Vulcano) 

Tortula vahliana (K.F. Schultz) Mont. 

Trichostomum brachydontium Bruch (Vulcano) 

Trichostomum brachydontium Bruch var. littorale (Mitt.) C.E.O. Jens. (Vulcanello) 

Trichostomum crispulum Bruch (Vulcano) 

Trichostomum crispulum Bruch var. brevifolium (Müll. Hal.) Bruch et Schimp. 

Weissia controversa Hedw. (Vulcano) 

Weissia controversa Hedw. var. crispata (Nees et Hornsch.) Nyh. 

Weissia triumphans (De Not.) M. Hill. var. pallidiseta (H. Müll.) Düll 

Classe Hepaticae (31 taxa) 

Anthoceros agrestis Paton 

Anthoceros punctatus L. 

Cephaloziella dentata (Raddi) Mig. 

Cephaloziella divaricata (Sm.) Schiffn. (Vulcano) 

Cephaloziella stellulifera (Spruce) Schiffn. 

Cephaloziella turneri (Hook.) Müll. Frib. (Vulcano) 

Corsinia coriandrina (Spreng.) Lindb. 

Fossombronia angulosa (Dicks.) Raddi 

Fossombronia caespitiformis Rabenh. (Vulcano) 

Fossombronia husnotii Corb. (Vulcano, Lipari) 

Fossombronia pusilla (L.) Nees (Vulcano) 

Fossombronia wondraczekii (Corda) Lindb. 

Fossombronia wondraczekii (Corda) Lindb. var. loitlesbergeri (Schiffn.) Chal. 

Frullania dilatata (L.) Dum. (Vulcano) 

Frullania tamarisci (L.) Dum. 

379

Gongylanthus ericetorum (Raddi) Nees (Vulcano) 

Jungermannia hyalina Lyell (Vulcano) 

Lophocolea bidentata (L.) Dum. 

Lophocolea heterophylla (Schrad.) Dum. 

Lunularia cruciata (L.) Lindb. (Vulcano) 

Mannia androgyna (L.) A. Evans 

Pellia endiviifolia (Dicks.) Dum. 

Pellia epiphylla (L.) Corda 

Phaeoceros bulbiculosus (Brot.) Prosk. 

Phaeoceros laevis (L.) Prosk. (Vulcano) 

Plagiochasma rupestre (J.R. et G. Forst.) Steph. 

Reboulia hemisphaerica (L.) Raddi (Salina) 

Riccia nigrella DC. 

Scapania compacta (Roth) Dum. 

Southbya tophacea (Sdruce) Druce (Vulcano) 

Targionia hypophylla L. (Vulcano) 


380

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383


B.3.2.1. Prospetto sintassonomico della vegetazione di Isola di Alicudi (ITA030023) 

Vengono elencati i syntaxa noti per il SIC sulla base degli studi botanici pubblicati (cfr. § 2.2) o di osservazioni e rilievi personali. Nel 

prospetto che segue non figurano le suballeanze, mentre vengono citate anche le subassociazioni e gli aggruppamenti ben caratterizzati 

sotto un profilo ecologico, floristico, fisionomico-strutturale e dinamico. Poiché il livello di conoscenze acquisito sulle comunità 

muscinali presenti nei Siti Natura 2000 interessati dal PdG “Isole Eolie” non è affatto omogeneo, sono state altresì omesse le 

informazioni sulle briocenosi. 

A livello delle classi e degli ordini si è fatto riferimento agli schemi proposti da Mucina (1997) e da Rivas-Martínez et al. (1999), mentre 

per i syntaxa di rango inferiore si è fatto riferimento ai lavori di Brullo et al. (2002, 2007a, 2007b) e di Brullo & Guarino (2002). 

Il nome delle specie che identificano i syntaxa è stato talora modificato alla luce di recenti revisioni sistematiche e/o nomenclaturali. 

Vegetazione costiera e dunale 

Vegetazione terofitica alonitrofila delle spiagge sabbiose e ciottolose costiere 

CAKILETEA MARITIMAE R. Tx. et Preising in Br.-Br. et R. Tx. 1952 

CAKILETALIA INTEGRIFOLIAE R. Tx. ex Oberdorfer 1950 corr. Rivas-Martínez, Costa et Loidi 

1992 

EUPHORBION PEPLIS R. Tx. 1950 

Loidi 1992 

Salsolo kali-Cakiletum maritimae Costa et Mansanet 1981 corr. Rivas-Martínez, Costa et 

Vegetazione camefitica litofila aeroalina delle coste rocciose 

CRITHMO-LIMONIETEA Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine et Nègre 1952 

CRITHMO-LIMONIETALIA Molinier 1934 

CRITHMO-LIMONION Molinier 1934 

aggr. a Lotus cytisoides e Crithmum maritimum 

PLANTAGINI-THYMELAEION HIRSUTAE (Bartolo, Brullo et Marcenò 1982) Bartolo et Brullo 

in Bartolo et Al. 1992 

Senecioni bicoloris-Helichrysetum litorei Barbagallo, Brullo et Signorello 1983 

384

Vegetazione casmofitica, epifitica e glareicola 

Vegetazione brio-pteridofitica casmocomofitica 


ANOMODONTO-POLYPODIETEA Rivas-Martínez 1975 

ANOMODONTO-POLYPODIETALIA O. de Bolòs et Vives in O. de Bolòs 1957 

POLYPODION SERRATI Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine et Nègre 1952 

Polypodietum serrati Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine et Nègre 1952 

Polypodio australi-Ranunculetum rupestris Barbagallo, Brullo et Signorello 1983 

SELAGINELLO DENTICULATAE-ANOGRAMMION LEPTOPHYLLAE Rivas-Martínez et Al. 

1999 

Anogrammo leptophyllae-Selaginelletum denticulatae Molinier 1937 

Vegetazione casmofitica delle pareti rocciose poco disturbate 

ASPLENIETEA TRICHOMANIS (Br.-Bl. in Meier et Br.-Bl. 1934) Oberdorfer 1977 

ASPLENIETALIA GLANDULOSI Br.-Bl. et Meier in Meier et Br.-Bl. 1934 

DIANTHION RUPICOLAE Brullo et Marcenò 1979 

Diantho aeolici-Centauretum aeolicae Barbagallo, Brullo et Signorello 1983 

Vegetazione casmo-nitrofila delle pareti rocciose disturbate 

PARIETARIETEA Oberdorfer 1977 

TORTULO-CYMBALARIETALIA Segal 1969 

PARIETARION JUDAICAE Segal 1969 

Hyoscyamo albi-Parietarietum judaicae Segal 1969 

Umbilicetum horizontalis O. De Bolòs et Vigo 1972 

Vegetazione pioniera delle sabbie e scorie vulcaniche incoerenti 

SCROPHULARIO-HELICHRYSETEA Brullo, Scelsi et Spampinato 1998 

SCROPHULARIO-HELICHRYSETALIA Brullo 1984 

385


EUPHORBION RIGIDAE Brullo et Spampinato 1991 

Scrophulario bicoloris-Senecionetum bicoloris Brullo, Scelsi et Spampinato 1998 

Vegetazione sinantropica 

Vegetazione ipernitrofila delle aree fortemente pascolate del piano termomediterraneo 

ONOPORDETEA ACANTHII Br.-Bl. 1964 

CARTHAMETALIA LANATI Brullo in Brullo et Marcenò 1985 

ONOPORDION ILLYRICI Oberdorfer 1954 

aggr. a Pteridium aquilinum 

Vegetazione a megaforbie sciafilo-nitrofile (ripe di torrenti, colture arboree e margini forestali) 

GALIO-URTICETEA Passarge ex Kopecký 1969 

CONVOLVULETALIA SEPIUM R. Tx. 1950 ex Mucina 1953 

CALYSTEGION SEPIUM R. Tx. ex Oberd. 1957 

aggr. a Arundo donax 

URTICO-SCROPHULARIETALIA PEREGRINAE Brullo in Brullo et Marcenò 1985a 

ALLION TRIQUETRI O. de Bolòs 1967 

Acantho mollis-Smyrnietum olusatri Brullo et Marcenò 1985a 

Vegetazione nitrofila dei suoli calpestati 

POLYGONO-POËTEA ANNUAE Rivas-Martínez 1975 

POLYGONO-POËTALIA ANNUAE R. Tx. in Géhu, Richard et R. Tx. 1972 

POLYCARPION TETRAPHYLLI Rivas- Martínez 1975 

Polycarpo tetraphylli-Spergularietum rubrae Brullo et Marcenò 1976 em. Brullo 1980 

Vegetazione ruderale e vegetazione nitrofila delle colture orticole e permanenti 

STELLARIETEA MEDIAE R. Tx. Lohmeyer et Preising ex von Rochow 1951 

POLYGONO-CHENOPODIETALIA POLISPERMI R. Tx. et Lohmeyer in R. Tx. 1950 em. J. Tx. in 

386

Lohmeyer 1962 


FUMARION WIRTGENII-AGRARIAE Brullo in Brullo et Marcenò 1985a 

Fumario densiflorae-Veronicetum hederifoliae Brullo et Marcenò 1985a 

SOLANO NIGRI-POLYGONETALIA CONVOLVULI (Sissingh in Westhoff, Dijk et Passchier 1946) O. de 

Bolòs 1962 

CHENOPODION BOTRYOS Brullo et Marcenò 1980 

Heliotropio dolosi-Brassicetum fruticulosae Ferro 2005 

Amaranto graecizantis-Setarietum verticillatae Ferro 2005 

THERO-BROMETALIA (Rivas-Goday et Rivas-Martínez ex Esteve 1973) O. de Bolòs 1975 

HORDEION LEPORINI Br.-Bl. in Br.-Bl., Gajewski, Wraber et Walas 1936 corr. O. Bolòs 1962 

Hordeo leporini-Onopordetum illyrici Brullo et Marcenò 1985a 

ECHIO-GALACTITION TOMENTOSAE O. de Bolòs et Molinier 1969 

1983b 

Trifolio glomerati-Vicietum bithynicae Brullo 1983 subass. vulpietosum bromoidis Brullo 

Reichardio picroidis-Stipetum capensis Rivas-Martínez, Costa et Loidi 1992 

Achilleo ligusticae-Galactitetum tomentosae Ferro 2005 

Vegetazione microfitica sciafilo-nitrofila delle radure delle formazioni pre-forestali 

GERANIO-CARDAMINETEA HIRSUTAE (Rivas-Martínez, Fernandez-Gonzalez et Loidi 1999) 

Rivas-Martínez et Al. 2001 

GERANIO PURPUREI-CARDAMINETALIA HIRSUTAE Brullo in Brullo et Marcenò 1985a 

VALANTIO-GALION MURALIS Brullo in Brullo et Marcenò 1985a 

Sedetum litoreo-stellati Brullo et Marcenò 1985a 

Vegetazione delle praterie annue e perenni 

Vegetazione terofitica dei praticelli effimeri su suoli (sub)acidi e/o sabbiosi 

TUBERARIETEA GUTTATAE (Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine et Nègre 1952) Rivas-Goday et Rivas- 

Martínez 1963 em. Rivas-Martínez 1978 

387


TUBERARIETALIA GUTTATAE Br.-Bl. in Br.-Bl., Molinier et Wagner 1940 em. Rivas-Martínez 

1978 

TUBERARION GUTTATAE Br.-Bl. in Br.-Bl., Molinier et Wagner 1940 

aggr. a Oglifa gallica, Vulpia ciliata e Andryala integrifolia subsp. undulata 

Vegetazione terofitica dei praticelli effimeri su suoli alcalini, neutroclini o leggermente salati 

STIPO-TRACHYNIETEA DISTACHYAE Brullo in Brullo, Scelsi et Spampinato 2001 

STIPO-TRACHYNIETALIA DISTACHYAE Rivas-Martínez 1978 

TRACHYNION DISTACHYAE Rivas-Martínez 1978 

aggr. a Lamarckia aurea 

aggr. a Trachynia distachyos 

STIPO-BUPLEURETALIA SEMICOMPOSITI Brullo in Brullo, Scelsi et Spampinato 2001 

PLANTAGINI-CATAPODION MARINI Brullo 1985 

Catapodio marini-Sedetum litorei Bartolo, Brullo, Minissale et Spampinato 1990 

Vegetazione delle praterie termoxerofile perenni a dominanza di geofite 

POËTEA BULBOSAE Rivas-Goday et Rivas-Martínez in Rivas-Martínez 1978 

POËTALIA BULBOSAE Rivas-Goday et Rivas-Martínez in Rivas-Goday et Ladero 1970 

LEONTODONTO TUBEROSI-BELLIDION SYLVESTRIS Biondi, Filigheddu et Farris 2001 

aggr. ad Asphodelus ramosus e Charybdys pancration 

Vegetazione delle praterie termoxerofile perenni a dominanza di emicriptofite 

LYGEO-STIPETEA TENACISSIMAE Rivas-Martínez 1978 

HYPARRHENIETALIA HIRTAE Rivas-Martínez 1978 

HYPARRHENION HIRTAE Br.-Bl., P. Silva et Rozeira 1956 

Hyparrhenietum hirto-pubescentis A. et O. de Bolòs et Br.-Bl. in A. de Bolòs 1950 

Ferulo communis-Hyparrhenietum hirtae Brullo et Siracusa 1996 

LYGEO-STIPETALIA Br.-Bl. et O. de Bolòs 1958 

THERO-BRACHYPODION RAMOSI Br.-Bl. 1925 

388


Pulicario odorae-Brachypodietum retusi Ferro et Ladero-Alvárez 1999 

Vegetazione delle praterie mesoigrofile perenni 

MOLINIO-ARRHENATHERETEA R. Tx. 1937 

PLANTAGINETALIA MAJORIS R. Tx. et Preising in R. Tx. 1950 

TRIFOLIO-CYNODONTION Br.-Bl. et O. de Bolòs 1958 

Aggr. a Cynodon dactylon 

Vegetazione suffruticosa, fruticosa e arbustiva zonale 

Vegetazione suffruticosa delle garighe 

CISTO-MICROMERIETEA JULIANAE Oberdorfer 1954 

CISTO-ERICETALIA Horvatič 1958 

CISTO-ERICION Horvatič 1958 

aggr. a Calicotome villosa e Cistus sp. pl. 

aggr. a Cistus creticus e Cistus salvifolius 

aggr. a Cistus sp. pl. 

Vegetazione fruticosa e arbustiva dei margini del bosco termo- e mesomediterraneo (“mantello”) 

RHAMNO-PRUNETEA Rivas Goday et Borja Carbonell ex R. Tx. 1962 

PRUNETALIA SPINOSAE R. Tx. 1952 

PRUNO-RUBION ULMIFOLII O. de Bolòs 1954 

Calicotomo villosae-Artemisietum arborescentis Ferro 2005 

aggr. a Rubus ulmifolius e Prunus spinosa 

aggr. a Rubus ulmifolius 

aggr. a Spartium junceum e Artemisia arborescens 

aggr. ad Ailanthus altissima 

389

Vegetazione pre-forestale e forestale zonale 


Vegetazione pre-forestale e forestale sempreverde, querceti e consorzi decidui di latifoglie esotiche 

QUERCETEA ILICIS Br.-Bl. ex A. et O. de Bolòs 1947 

QUERCETALIA ILICIS Br.-Bl. ex Molinier 1934 em. Rivas-Martínez 1975 

ERICO-QUERCION ILICIS Brullo, Di Martino et Marcenò 1977 

aggr. a Quercus ilex 

aggr. a Fraxinus ornus 

aggr. a Quercus virgiliana 

aggr. a Castanea sativa 

QUERCETALIA CALLIPRINI Zohary 1955 

OLEO-CERATONION SILIQUAE Br.-Bl. 1936 ex Guinochet et Drouineau 1944 em. Rivas- 

Martínez 1975 

Rhamno alaterni-Euphorbietum dendroidis (Trinajstič 1973) 1984 em. Géhu et Biondi 1987 

aggr. a Pistacia lentiscus e Olea europaea var. sylvestris 

ERICION ARBOREAE (Rivas-Martínez ex Rivas-Martínez, Costa et Izco 1986) Rivas-Martínez 

1987 

Erico arboreae-Arbutetum unedonis Molinier 1937 

390


B.3.2.2. Prospetto sintassonomico della vegetazione di Isola di Filicudi (ITA030024) 



sotto un profilo ecologico, floristico, fisionomico-strutturale e dinamico. 








1992 


Loidi 1992 






Limonietum minutiflori Barbagallo, Brullo et Signorello 1983 

Hyoseridetum taurinae Brullo, Minissale, Siracusa et Spampinato 1997 





391


Vegetazione perenne alonitrofila delle aree costiere soggette ad un apporto intenso di nutrienti 

SARCOCORNIETEA FRUTICOSAE Br.-Bl. et R. Tx. ex A. et O. de Bolòs 1950 em. O. de Bolòs 

1967 

SARCOCORNIETALIA FRUTICOSAE Br.-Bl. 1933 em. O. de Bolòs 1967 

SUAEDION VERAE Brullo et Furnari 1988 

Halimiono portulacoidis-Suaedetum verae Molinier et Tallon 1970 em. Géhu in Géhu et Al. 

1984 

Vegetazione terofitica alo-igronitrofila 

SAGINETEA MARITIMAE Westhoff, Van Leeuwen et Adriani 1962 

FRANKENIETALIA PULVERULENTAE Rivas-Martìnez ex Castroviejo et Porta 1976 

FRANKENION PULVERULENTAE Rivas-Martìnez ex Castroviejo et Porta 1976 

Parapholido incurvae-Frankenietum pulverulentae Rivas-Martínez ex Castroviejo et Porta 

1976 


Vegetazione brio-pteridofitica delle pareti umide e stillicidiose 

ADIANTETEA Br.-Bl. 1948 o Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine et Nègre 1952 

ADIANTETALIA CAPILLI-VENERIS Br.-Bl. ex Horvatič 1934 

ADIANTION CAPILLI-VENERIS Br.-Bl. ex Horvatič 1934 

Eucladio verticillati-Adiantetum capilli-veneris Br.-Bl. ex Horvatič 1934 





392














Oxalido corniculatae-Parietarietum judaicae (Br.-Bl. 1952) Segal 1969 







aggr. a Saccharum aegyptiacum 




393




Scolymetum maculato-grandiflori Brullo et Marcenò 1985 














Euphorbio chamaesyci-Oxalidetum corniculatae Lorenzoni 1964 

Crassulo tillaeae-Saginetum apetalae Rivas-Martínez 1975 





Lohmeyer 1962 



394



Bolòs 1962 





Hordeo leporini-Sisymbrietum orientalis Oberdorfer 1954 

Hordeo leporini-Senecionetum squalidi Brullo 1983 



1983b 









Galio muralis-Sedetum cepaeae Brullo et Marcenò 1985a 







1978 

395



Crassulo tillaeae-Erodietum botryos Ferro et Furnari 1970 

Tolpidetum gussonei Ferro e Furnari 1970 

Tuberario guttatae-Aphanetum minutiflorae Barbagallo, Brullo et Signorello 1983 corr. 

Tuberario guttatae-Senecionetum lividi Barbagallo, Brullo et Signorello 1983 





Vulpio ciliatae-Trisetarietum aureae Brullo 1975 

Thero-Sedetum caerulei Brullo 1975 em. Brullo in Bartolo, Brullo et Marcenò 1982 















396




BROMO-ORYZOPSION MILIACEAE O. de Bolòs 1970 

Thapsio garganicae-Feruletum communis Brullo 1984 

aggr. a Foeniculum vulgare subsp. piperitum e Vicia benghalensis 






Genistetum thyrrenae Brullo, Di Martino et Marcenò 1977 corr. Brullo in Bartolo et Al. 1992 

aggr. a Genista monspessulana e/o Cytisus villosus 



aggr. a Cistus monspeliensis e Cistus creticus 








397









aggr. a Robinia pseudoacacia 





aggr. a Chamaerops humilis 



1987 


Vegetazione arbustiva (sub)nitrofila aloxerofila delle aree subdesertiche più o meno disturbate 

PEGANO-SALSOLETEA Br.-Bl. et O. de Bolòs 1958 

SALSOLO-PEGANETALIA Br.-Bl. et O. de Bolòs 1954 

ARTEMISION ARBORESCENTIS Géhu et Biondi 1986 

aggr. ad Artemisia arborescens 

398


B.3.2.3. Prospetto sintassonomico della vegetazione di Isola di Panarea e scogli viciniori 

(ITA030025) 











1992 


Loidi 1992 












399







1976 

Polypogonetum subspathacei Gamisans 1992 



1967 




1984 








1999 




400

























401







Lohmeyer 1962 


Herniario glabrae-Sperguletum arvensis Brullo et Marcenò 1985a 


Bolòs 1962 



CHENOPODIETALIA MURALIS Br.-Bl. 1936 em. Rivas- Martínez 1977 

MESEMBRYATHEMION CRYSTALLINI Rivas-Martínez 1993 

aggr. a Carpobrotus edulis 





Bromo hordeacei-Galactitetum tomentosae Ferro 2005 








402







1978 




MALCOLMIETALIA Rivas Goday 1958 

ALKANNO-MARESION NANAE Rivas Goday ex Rivas Goday et Rivas-Martínez 1963 em. Díaz-Garretas 

et Al. 2001 

Malcomio africanae-Wahlenbergietum nutabundae Brullo et Grillo 1986 corr. 














403












aggr. a Dittrichia viscosa 

ARISTIDO COERULESCENTIS-HYPARRHENION HIRTAE Brullo, Scelsi et Spampinato 1997 

Cenchro ciliaris-Hyparrhenietum hirtae Wildpret et Rodriguez in Rivas-Martínez et Al. 1993 









Genistetum thyrrenae Brullo, Di Martino et Marcenò 1977 corr. Brullo in Bartolo et Al. 1992 




404





















1987 


Erico arboreae-Myrtetum communis Quézel et Al. 1988 

405

Vegetazione arborea a carattere azonale 

Vegetazione delle foreste (meso)igrofile decidue 


QUERCO-FAGETEA Br.-Bl. et Vlieger in Vlieger 1937 

POPULETALIA ALBAE Br.-Bl. ex Tchou 1948 

POPULION ALBAE Br.-Bl. ex Tchou 1948 

aggr. a Populus alba 

406


B.3.2.4. Prospetto sintassonomico della vegetazione di Isole di Stromboli e Strombolicchio 

(ITA030026) 











1992 


Loidi 1992 








aggr. a Bassia saxicola 




407







1976 













1999 







408





CYMBALARIO-ASPLENION Segal 1969 

Sedo dasyphylli-Ceterachetum officinarum Hruska ex Brullo et Guarino 1999 


















409











Lohmeyer 1962 



” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” chondrilletosum junceae 

Ferro 2005 


Bolòs 1962 




CHENOPODION MURALIS Br.-Bl. 1936 em. Brullo in Brullo et Marcenò 1985a 

Chenopodietum muralis Br.-Bl. in Br.-Bl. et Al. 1936 

MALVION PARVIFLORAE (Rivas-Martínez 1978) Brullo in Brullo et Marcenò 1985a 

Lavateretum cretico-arboreae Br.-Bl. et Molinier 1935 


aggr. a Mesembryanthemum nodiflorum 





410













1978 














411


Sagino maritimae-Crassuletum tillaeae Ferro et Furnari 1970 ex Brullo, Guarino et 

Ronsisvalle 2000 














Genistetum tyrrhenae Brullo, Di Martino et Marcenò 1977 corr. Brullo in Bartolo et Al. 1992 


aggr. a Cistus creticus 







412















413


B.3.2.5. Prospetto sintassonomico della vegetazione di Isola di Vulcano (ITA030027) 







Vegetazione radicante di acque marine o salmastre 

Vegetazione delle praterie fanerofitiche sommerse in acque salmastre 

RUPPIETEA J. Tx. 1960 

RUPPIETALIA MARITIMAE J. Tx. 1960 

RUPPION MARITIMAE Br.-Bl. 1931 ex Westhoff in Bennema, Sissingh et Westhoff 1943 

Ruppietum drepanensis Brullo et Furnari 1977 

Vegetazione lacustre a grandi elofite rizomatose 

PHRAGMITO-MAGNOCARICETEA Klika in Klika et Novák 1941 

PHRAGMITETALIA W. Koch 1926 em. Pignatti 1954 

PHRAGMITION COMMUNIS W. Koch 1926 

Phragmitetum communis (W. Koch 1926) Schmale 1939 


Vegetazione psammofila perenne delle dune sabbiose costiere 

AMMOPHILETEA Br.-Bl. et R. Tx. ex Westhoff, Dijk et Passchier 1946 

414

AMMOPHILETALIA Br.-Bl. 1933 


AGROPYRION JUNCEI (R. Tx. in Br.-Bl. et R. Tx. 1952) Rivas-Martínez et Al. 1980 

Cypero mucronati-Agropyretum juncei (Kühnholtz-Lordat 1923) Br.-Bl. 1933 

AMMOPHILION AUSTRALIS Br.-Bl. 1921 corr. Rivas-Martínez, Costa et Izco in Rivas- 

Martínez, Lousa, T.E. Díaz, Fernández-González et J.C. Costa 1990 

Medicagini marinae-Ammophiletum australis Br.-Bl. 1921 corr. Prieto et Diaz 1991 




1992 


Loidi 1992 

Salsolo kali-Euphorbietum paraliae Pignatti 1952 

Cakilo maritimae-Xanthietum italici Pignatti 1953 










Vegetazione emicriptofitica subaloigrofila delle paludi salmastre 

JUNCETEA MARITIMI Br.-Bl. in Br.-Bl. et Roussine et Nègre 1952 

JUNCETALIA MARITIMI Br.-Bl. ex Horvatič 1934 

JUNCION MARITIMI Br.-Bl. ex Horvatič 1934 

415


Juncetum maritimi (Rübel 1930) Pignatti 1953 






1976 














Asplenio trichomanis-Umbilicetum horizontalis Brullo et Guarino 2003 



416


























417






Lohmeyer 1962 




Ferro 2005 


Bolòs 1962 















Lavatero creticae-Chrysanthemetum coronarii Ferro 2005 


1983b 


418









1978 

















419












Oryzopsio miliaceae-Ballotetum hirsutae O. de Bolòs 1975 


Boerhraavio viscosae-Oryzopsietum miliaceae Brullo 1984 












420


























1987 


421








aggr. a Fraxinus angustifolia 

Vegetazione arbustiva a carattere azonale 



NICOTIANO GLAUCAE-RICINETALIA COMMUNIS Rivas-Martínez, Fernández-González et 

Loidi 1999 

NICOTIANO GLAUCAE-RICINION COMMUNIS Rivas-Martínez, Fernández-González et Loidi 1999 

422


B.3.2.6. Prospetto sintassonomico della vegetazione di Isola di Salina (Monte Fossa delle 

Felci e dei Porri) (ITA030028) 











1992 


Loidi 1992 








aggr. a Lotus cytisoides e Lomelosia cretica 



423



aggr. a Thymelaea hirsuta 






1976 








1999 


CHEILANTHETALIA MARANTO-MADERENSIS Saenz et Rivas-Martínez 1979 

PHAGNALO SAXATILIS-CHEILANTHION MADERENSIS Loisel 1970 corr. Perez et Al. 1989 

Cosentinietum bivalentis Brullo in Brullo, Marcenò et Siracusa 2004 






424


























425





Vegetazione segetale (= delle colture cerealicole) 

PAPAVERETEA RHOEADIS Brullo, Scelsi et Spampinato 2001 

PAPAVERETALIA RHOEADIS Hüppe et Hofmeister ex Theurillat et Al. 1995 em. Brullo, Scelsi et 

Spampinato 2001 

ROEMERION HYBRIDAE Br.-Bl. ex Rivas-Martínez, Fernández-González et Loidi 1999 

Lolio rigidi-Raphanetum raphanistri Ferro 2005 




Lohmeyer 1962 


Herniario glabrae-Sperguletum arvensis Brullo et Marcenò 1985a chondrilletosum junceae 

Ferro 2005 


Bolòs 1962 











426



















1978 







427



























428



























429










1987 


430


B.3.2.7. Prospetto sintassonomico della vegetazione di Isola di Salina (Stagno di Lingua) 

(ITA030029) 













Vegetazione anfibia 

Vegetazione termo-igrofila e subnitrofila delle sponde fangose disturbate 

BIDENTETEA TRIPARTITAE R. Tx., Lohmeyer et Preising ex von Rochow 1951 

BIDENTETALIA TRIPARTITAE Br.-Bl. et R. Tx. ex Klika et Hadač 1944 

BIDENTION BIPARTITAE Nordhagen 1940 em. R. Tx. in Poli et J. Tx. 1960 

Bidentetum tripartitae Koch 1926 

431











1992 


Loidi 1992 



THERO-ATRIPLICETALIA Pignatti 1954 

THERO-ATRIPLICION Pignatti 1954 

aggr. ad Atriplex prostrata 





aggr. a Limbarda crithmoides 

PLANTAGINION CRASSIFOLIAE Br.-Bl. (1931) 1952 

Holoschoenetum globiferi Pirola 1959 

432







1976 

Vegetazione terofitica aloigrofila 

THERO-SUAEDETEA Rivas-Martínez 1972 

THERO-SUAEDETALIA Br.-Bl. et O. de Bolòs 1958 

THERO-SUAEDION Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine et Nègre 1952 

Salsoletum sodae Pignatti 1953 

Suaedetum spicatae (Conrad 1933) Pignatti 1953 corr. Sciandrello 2005 














433





1976 








1999 













434




Cheirantho cheiri-Parietarietum judaicae Oberdofer 1957 





















435











Lohmeyer 1962 


Herniario glabrae-Sperguletum arvensis Brullo et Marcenò 1985a chondrilletosum junceae 

Ferro 2005 


Bolòs 1962 















436















1978 










437

























438




























439







Erico arboreae-Pinetum halepensis De Marco et Caneva 1985 (naturaliforme) 


1987 



Vegetazione della boscaglia termoigrofila pioniera dei torrenti (“ripisilva”) 

NERIO-TAMARICETEA Br.-Bl. et O. de Bolòs 1958 

TAMARICETALIA Br.-Bl. et O. de Bolòs 1958 em. Izco, Fernandez et Molina 1984 

RUBO ULMIFOLII-NERION OLEANDRI O. de Bolòs 1985 

aggr. a Vitex agnus-castus 




Loidi 1999 


440


B.3.2.8. Prospetto sintassonomico della vegetazione di Isola di Lipari (ITA030030) 













Typhetum angustifoliae (Allorge 1921) Pignatti 1953 





1992 




441

Loidi 1992 















Inulo crithmoidis-Juncetum maritimi Brullo in Brullo et Al. 1988 






1976 




442











1999 











Capparidetum rupestris O. de Bolòs et Molinier 1958 






443













Calystegio sylvaticae-Arundinetum donacis Brullo, Sclsi et Spampinato 2001 


GALIO APARINES-ALLIARIETALIA PETIOLATAE Görs et Müller 1969 

BALLOTO-CONION MACULATI Brullo in Brullo et Marcenò 1985a 

Galio aparines-Conietum maculati Rivas-Martínez ex Lopez 1978 




Geranio-Smyrnietum olusatri Ferro 2005 







444












Lohmeyer 1962 





Ferro 2005 


Bolòs 1962 











445







1983b 
















1978 




446

























aggr. a Arundo collina 




447



















aggr. ad Erica arborea 






aggr. a Corylus avellana 

448










Erico arboreae-Quercetum ilicis Brullo, Di Martino et Marcenò 1977 

Erico arboreae-Quercetum virgilianae Brullo et Marcenò 1985b 


aggr. a Pinus pinea 









Pistacio lentisci-Chamaeropetum humilis Brullo et Marcenò 1985b ericetosum arboreae Pasta 

n. provv. 



1987 



449



















Atriplici halimi-Artemisietum arborescentis Biondi 1986 

NICOTIANO GLAUCAE-RICINETALIA COMMUNIS Rivas-Martínez, Fernández-González et Loidi 1999 


450


B.3.2.9. Prospetto sintassonomico della vegetazione di Arcipelago delle Eolie – area marina e 

terrestre (ITA030044) 

Vengono elencati i syntaxa noti per la ZPS sulla base degli studi botanici pubblicati (cfr. § 2.2) o di osservazioni e rilievi personali. Nel 






In grigio vengono evidenziati i consorzi esclusivi del settore marino della ZPS. 


Vegetazione delle praterie fanerofitiche sommerse in acque marine poco profonde 

HALODULO WRIGHTII-THALASSIETEA TESTUDINUM Den Hartog ex Rivas-Martínez, 

Fernández-González et Loidi 1999 

THALASSIO-SYRINGODIETALIA FILIFORMIS Borhidi, Muñiz et Del Risco in Borhidi 1996 

SYRINGODIO-THALASSION TESTUDINUM Borhidi 1996 

Cymodoceetum nodosae Feldmann 1937 

Vegetazione delle praterie fanerofitiche sommerse su fondali sabbioso-ghiaiosi poco profondi 

ZOSTERETEA MARINAE Pignatti 1954 

ZOSTERETALIA MARINAE Béguinot 1941 em. R. Tx. et Oberdorfer 1958 

ZOSTERION Christiansen 1934 

Zosteretum noltii Pignatti 1953 

Vegetazione delle praterie fanerofitiche sommerse in acque marine dell’infralitorale 

POSIDONIETEA Den Hartog 1976 

POSIDONIETALIA OCEANICAE Den Hartog 1976 

451


POSIDONION OCEANICI Br.-Bl., Roussine et Nègre 1952 

Posidonietum oceanicae Funk 1927 







Vegetazione termo-igrofila e subnitrofila delle sponde fangose disturbate 

BIDENTETEA TRIPARTITAE R. Tx., Lohmeyer et Preising ex von Rochow 1951 

BIDENTETALIA TRIPARTITAE Br.-Bl. et R. Tx. ex Klika et Hadač 1944 

BIDENTION BIPARTITAE Nordhagen 1940 em. R. Tx. in Poli et J. Tx. 1960 

Bidentetum tripartitae Koch 1926 






Typhetum angustifoliae (Allorge 1921) Pignatti 1953 


452


Vegetazione psammofila perenne delle dune sabbiose costiere 

AMMOPHILETEA Br.-Bl. et R. Tx. ex Westhoff, Dijk et Passchier 1946 

AMMOPHILETALIA Br.-Bl. 1933 

AGROPYRION JUNCEI (R. Tx. in Br.-Bl. et R. Tx. 1952) Rivas-Martínez et Al. 1980 

Cypero mucronati-Agropyretum juncei (Kühnholtz-Lordat 1923) Br.-Bl. 1933 

AMMOPHILION AUSTRALIS Br.-Bl. 1921 corr. Rivas-Martínez, Costa et Izco in Rivas- 

Martínez, Lousa, T.E. Díaz, Fernández-González et J.C. Costa 1990 

Medicagini marinae-Ammophiletum australis Br.-Bl. 1921 corr. Prieto et Diaz 1991 




1992 


Loidi 1992 

Salsolo kali-Euphorbietum paraliae Pignatti 1952 



THERO-ATRIPLICETALIA Pignatti 1954 

THERO-ATRIPLICION Pignatti 1954 

aggr. ad Atriplex prostrata 







aggr. a Bassia saxicola 

453











Juncetum maritimi (Rübel 1930) Pignatti 1953 

Inulo crithmoidis-Juncetum maritimi Brullo in Brullo et Al. 1988 

PLANTAGINION CRASSIFOLIAE Br.-Bl. (1931) 1952 

Holoschoenetum globiferi Pirola 1959 






1976 




1967 




1984 

454

Vegetazione terofitica aloigrofila 

THERO-SUAEDETEA Rivas-Martínez 1972 


THERO-SUAEDETALIA Br.-Bl. et O. de Bolòs 1958 

THERO-SUAEDION Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine et Nègre 1952 

Salsoletum sodae Pignatti 1953 

Suaedetum spicatae (Conrad 1933) Pignatti 1953 corr. Sciandrello 2005 














1999 


CHEILANTHETALIA MARANTO-MADERENSIS Saenz et Rivas-Martínez 1979 

PHAGNALO SAXATILIS-CHEILANTHION MADERENSIS Loisel 1970 corr. Perez et Al. 1989 

Cosentinietum bivalentis Brullo in Brullo, Marcenò et Siracusa 2004 

455











Capparidetum rupestris O. de Bolòs et Molinier 1958 





Cheirantho cheiri-Parietarietum judaicae Oberdofer 1957 


Asplenio trichomanis-Umbilicetum horizontalis Brullo et Guarino 2003 








456












Calystegio sylvaticae-Arundinetum donacis Brullo, Sclsi et Spampinato 2001 


GALIO APARINES-ALLIARIETALIA PETIOLATAE Görs et Müller 1969 

BALLOTO-CONION MACULATI Brullo in Brullo et Marcenò 1985a 

Galio aparines-Conietum maculati Rivas-Martínez ex Lopez 1978 




Geranio-Smyrnietum olusatri Ferro 2005 









457










Lohmeyer 1962 





Ferro 2005 


Bolòs 1962 














458







1983b 


Eruco sativae-Chamaemeletum mixti Brullo 1983b 
















1978 



459






MALCOLMIETALIA Rivas Goday 1958 

ALKANNO-MARESION NANAE Rivas Goday ex Rivas Goday et Rivas-Martínez 1963 em. Díaz-Garretas 

et Al. 2001 

Malcomio africanae-Wahlenbergietum nutabundae Brullo et Grillo 1986 corr. 






Thero-Sedetum caerulei Brullo 1975 em. Brullo in Bartolo, Brullo et Marcenò 1982 













460









Oryzopsio miliaceae-Ballotetum hirsutae O. de Bolòs 1975 


Boerhraavio viscosae-Oryzopsietum miliaceae Brullo 1984 

aggr. a Foeniculum vulgare subsp. piperitum e Vicia benghalensis 

aggr. a Arundo collina 













461


















aggr. a Rubus ulmifolius e Prunus spinosa 

aggr. a Corylus avellana 









462


aggr. a Quercus ilex e Fraxinus ornus 



Erico arboreae-Quercetum ilicis Brullo, Di Martino et Marcenò 1977 

Erico arboreae-Quercetum virgilianae Brullo et Marcenò 1985b 








Erico arboreae-Pinetum halepensis De Marco et Caneva 1985 

Pistacio lentisci-Chamaeropetum humilis Brullo et Marcenò 1985b ericetosum arboreae Pasta 

n. provv. 




1987 








463


aggr. a Fraxinus angustifolia 














Loidi 1999 


464

B.3.a. Inquadramento faunistico. 

B.3.a1. Uccelli. 


La checklist degli Uccelli delle Isole Eolie, riassunta nella tab. B.3.a1.a, annovera 228 specie, 

182 delle quali risultano confermate o segnalate durante gli ultimi 20 anni; nell’elenco fornito 

in tabella, queste ultime sono state evidenziate in grassetto. Alla luce dei dati acquisiti nel 

corso del presente studio, lo status di alcune specie ha subito modifiche rispetto a quello 

attribuito sulla base delle informazioni contenute in letteratura; riguardo alle specie la cui 

segnalazione è stata effettuata o confermata post 1987, le categorie fenologiche risultano 

ripartite come illustrato nella fig. B.3.a1.a. 

Tabella B.3.a1.a. Checklist aggiornata degli Uccelli delle Isole Eolie. 

Strolaga minore Gavia stellata A? 

Tuffetto Tachybaptus ruficollis M e W reg. 

Svasso maggiore Podiceps cristatus A-1(2?) 

Svasso piccolo Podiceps nigricollis A-1 

Berta maggiore Calonectris diomedea B 

Berta minore Puffinus yelkouan B 

Uccello delle tempeste Hydrobates pelagicus B 

Sula Morus bassanus A-3 

Cormorano Phalacrocorax carbo W reg. 

Marangone dal ciuffo Phalacrocorax aristotelis W irr. 

Pellicano comune Pelecanus onocrotalus A-1 

Tarabuso Botaurus stellaris M irr. 

Tarabusino Ixobrychus minutus M reg. 

Nitticora Nycticorax nycticorax M reg. 

Sgarza ciuffetto Ardeola ralloides M reg. 

Airone cenerino Ardea cinerea M reg. 

Airone rosso Ardea purpurea M (reg.?) 

465


Garzetta Egretta garzetta M reg. 

Cicogna bianca Ciconia ciconia M (reg.?) 

Cicogna nera Ciconia nigra M (reg.?) 

Spatola Platalea leucorodia A-1 

Mignattaio Plegadis falcinellus A-1 

Fenicottero Phoenicopterus ruber A-1 

Oca lombardella Anser albifrons A? 

Volpoca Tadorna tadorna M irr.? 

Canapiglia Anas strepera W irr. 

Alzavola Anas crecca M reg., W irr. 

Germano reale Anas platyrhynchos M reg., W irr. 

Codone Anas acuta M e W irr. 

Marzaiola Anas querquedula M irr. 

Mestolone Anas clypeata M irr. 

Moriglione Aythya ferina M irr. 

Moretta tabaccata Aythya nyroca A? 

Falco pecchiaiolo Pernis apivorus M reg. 

Aquila di mare Haliaeetus albicilla A-1 

Nibbio bruno Milvus migrans M reg. 

Nibbio reale Milvus milvus M reg. 

Biancone Circaetus gallicus A-1 

Capovaccaio Neophron percnopterus M (reg.?) 

Falco di palude Circus aeruginosus M reg. 

Albanella minore Circus pygargus M reg. 

Albanella reale Circus cyaneus M (reg.?), W reg. 

Albanella pallida Circus macrourus M reg., W irr.? 

Sparviere Accipiter nisus M reg. 

Astore Accipiter gentilis A? 

466


Poiana Buteo buteo SB, W reg., M reg. 

Poiana codabianca Buteo rufinus M irr. 

Aquila minore Hieraaetus pennatus M (reg.?) 

Aquila imperiale Aquila heliaca A-1 

Falco pescatore Pandion haliaetus M reg. 

Grillaio Falco naumanni M reg. 

Gheppio Falco tinnunculus SB, M reg. 

Falco cuculo Falco vespertinus M reg. 

Smeriglio Falco columbarius A-2 

Lodolaio Falco subbuteo M reg. 

Falco della regina Falco eleonorae B, M reg. 

Falco sacro Falco cherrug M (reg.?) 

Pellegrino Falco peregrinus SB, M reg. 

Coturnice Alectoris graeca SB estinta 

Quaglia Coturnix coturnix M reg. 

Porciglione Rallus aquaticus M e W irr.? 

Voltolino Porzana porzana W? 

Schiribilla Porzana parva M irr.? 

Schiribilla grigiata Porzana pusilla M irr.? 

Re di quaglie Crex crex M (reg.?) 

Gallinella d’acqua Gallinula chloropus A-1 

Folaga Fulica atra M irr. 

Gru Grus grus M reg. 

Beccaccia di mare Haematopus ostralegus M reg. 

Cavaliere d’Italia Himanthopus himanthopus M reg. 

Occhione Burhinus oedicnemus A-1(>1?) 

Pernice di mare Glareola pratincola A-1 

Corriere piccolo Charadrius dubius M reg. 

467


Corriere grosso Charadrius hiaticula M reg. 

Fratino Charadrius alexandrinus M reg. 

Piviere tortolino Charadrius morinellus M reg. 

Pivieressa Pluvialis squatarola M (reg.?) 

Pavoncella Vanellus vanellus M reg. 

Piovanello tridattilo Calidris alba M (irr.?) 

Gambecchio Calidris minuta M reg. 

Piovanello Calidris ferruginea M reg. 

Piovanello pancianera Calidris alpina M reg. 

Combattente Philomachus pugnax M reg. 

Frullino Lymnocryptes minimus M irr.? 

Beccaccino Gallinago gallinago M irr. 

Croccolone Gallinago media M irr. 

Beccaccia Scolopax rusticola M reg., W par.? 

Pittima reale Limosa limosa A-1 

Pettegola Tringa totanus M reg. 

Pantana Tringa nebularia M reg.? 

Piro piro culbianco Tringa ochropus M reg. 

Piro piro boschereccio Tringa glaerola M reg. 

Piro piro piccolo Actitis hypoleucos M reg., W par.? 

Voltapietre Arenaria interpres M irr.? 

Gabbiano corallino Larus melanocephalus M irr.? 

Gabbianello Larus minutus W irr. 

Gabbiano comune Larus ridibundus M e W irr. 

Gabbiano roseo Larus genei A-1 

Gavina Larus canus A-1 

Zafferano Larus fuscus W irr. 

Gabbiano reale Larus michahellis SB par. 

468


Beccapesci Sterna sandvicensis M e W irr. 

Mignattino Chlidonias niger A-1 

Pulcinella di mare Fratercula arctica W reg. 

Piccione selvatico Columba livia SB, M reg. 

Colombella Columba oenas M (reg.?) 

Colombaccio Columba palumbus M reg. 

Tortora dal collare Streptopelia decaocto SB 

Tortora selvatica Streptopelia turtur M reg. 

Parrocchetto dal collare Psittacula krameri 1 caso erratismo 

Cuculo Cuculus canorus M reg. 

Barbagianni Tyto alba SB, M (reg.?) 

Assiolo Otus scops SB par., M reg. 

Civetta Athene noctua M irr.?, B 

Allocco Strix aluco A-1 

Gufo comune Asio otus W irr.? 

Gufo di palude Asio flammeus M (reg.?) 

Succiacapre Caprimulgus europaeus M reg. 

Rondone Apus apus M reg., B 

Rondone pallido Apus pallidus M reg., B 

Rondone maggiore Apus melba M reg., B 

Martin pescatore Alcedo atthis W irr., M reg. 

Gruccione Merops apiaster M reg., B 

Ghiandaia marina Coracias garrulus M reg., B irr.? 

Upupa Upupa epops M reg. 

Torcicollo Jynx torquilla M reg., W par., B? 

Calandra Melanocorypha calandra M irr. 

Calandrella Calandrella brachydactyla M reg., W irr.? 

Calandrina Calandrella rufescens A-1 

469


Cappellaccia Galerida cristata M (reg.?), W irr.? 

Tottavilla Lullula arborea W reg., B? 

Allodola Alauda arvensis M reg., W par. 

Topino Riparia riparia M reg. 

Rondine montana Ptyonoprogne rupestris W reg., B 

Rondine Hirundo rustica M reg., B irr.? 

Rondine rossiccia Hirundo daurica M reg., B (irr.?) 

Balestruccio Delichon urbica M reg., B par. 

Calandro Anthus campestris M reg.? 

Pispola Anthus pratensis M e W reg. 

Prispolone Anthus trivialis M reg., W par.? 

Pispola golarossa Anthus cervinus A-1 

Spioncello Anthus spinoletta M reg., W par.? 

Ballerina bianca Motacilla alba M e W reg., B par. 

Ballerina gialla Motacilla cinerea M e W reg., B par. ? 

Cutrettola Motacilla flava M reg. 

Scricciolo Troglodytes troglodytes SB 

Passera scopaiola Prunella modularis W reg. 

Usignolo d’Africa Cercotrichas galactotes A-1 

Pettirosso Erithacus rubecula M e W reg. 

Usignolo Luscinia megarhynchos M irr. 

Pettazzurro Luscinia svecica A? 

Codirosso spazzacamino Phoenicurus ochrurus M e W reg. 

Codirosso Phoenicurus phoenicurus M reg.? 

Stiaccino Saxicola rubetra M reg., W irr. 

Saltimpalo Saxicola torquata M reg., W, SB par. ? 

Culbianco Oenanthe oenanthe M reg. 

Culbianco isabellino Oenanthe isabellina A-1 

470


Monachella Oenanthe hispanica M reg. 

Monachella del deserto Oenanthe deserti A-1? 

Monachella nera Oenanthe leucura A-2 

Codirossone Monticola saxatilis A? 

Passero solitario Monticola solitarius SB, M reg. 

Merlo Turdus merula SB, M e W reg.? 

Cesena Turdus pilaris M reg.?, W par.? 

Tordo bottaccio Turdus philomelos M reg., W par. 

Tordo sassello Turdus iliacus A-1 

Tordela Turdus viscivorus M reg., W? 

Usignolo di fiume Cettia cetti SB 

Beccamoschino Cisticola juncidis SB 

Forapaglie Acrocephalus schoenoebaenus M (irr.?) 

Cannaiola Acrocephalus scirpaceus M reg. 

Cannareccione Acrocephalus arundinaceus M irr.? 

Canapino maggiore Hyppolais icterina M reg.? 

Canapino Hyppolais polyglotta M irr.? 

Magnanina Sylvia undata SB 

Sterpazzola di Sardegna Sylvia conspicillata SB, M reg. 

Sterpazzolina Sylvia cantillans SB, M reg. 

Occhiocotto Sylvia melanocephala SB, M e W reg. 

Bigia grossa Sylvia hortensis A-2(3?) 

Bigia padovana Sylvia nisoria A-1 

Bigiarella Sylvia curruca M reg.? 

Sterpazzola Sylvia communis M reg., B irr. 

Beccafico Sylvia borin M reg. 

Capinera Sylvia atricapilla SB, M e W reg. 

Luì verde Phylloscopus sibilatrix M reg. 

471


Luì piccolo Phylloscopus collybita M reg., W par. 

Luì grosso Phylloscopus trochilus M reg. 

Regolo Regulus regulus M e W reg. 

Fiorrancino Regulus ignicapillus M reg., W reg.? 

Pigliamosche Muscicapa striata M reg., B par. 

Balia dal collare Ficedula albicollis M reg. 

Balia nera Ficedula hypoleuca M reg. 

Cinciarella Parus caeruleus M reg.? 

Cinciallegra Parus major M reg.?, B irr.? 

Rigogolo Oriolus oriolus M reg. 

Averla isabellina Lanius isabellinus A-1 

Averla piccola Lanius collurio M reg. 

Averla cenerina Lanius minor M reg.? 

Averla maggiore Lanius excubitor A? 

Averla capirossa Lanius senator B?, M reg. 

Ghiandaia Garrulus glandarius casi di erratismo? 

Gazza Pica pica SB 

Taccola Corvus monedula M irr.? 

Cornacchia grigia Corvus corone SB 

Corvo imperiale Corvus corax SB, M reg. 

Maina comune Acridotheres tristis 1 caso di erratismo 

Storno comune Sturnus vulgaris M reg. 

Passera d’Italia Passer italiae SB 

Passera mattugia Passer montanus SB 

Passera lagia Petronia petronia SB? 

Tessitore dorato Ploceus subaureus SB (acclimatato?) 

Fringuello Fringilla coelebs SB, M e W reg. 

Peppola Fringilla montifringilla A-1 

472


Verzellino Serinus serinus SB, M e W reg. 

Verdone Carduelis chloris SB, M e W reg. 

Cardellino Carduelis carduelis SB, M e W reg. 

Lucherino Carduelis spinus M reg., W ? 

Fanello Carduelis cannabina SB, M e W reg. 

Crociere Loxia curvirostra M irr.? 

Trombettiere Bucanetes githagineus A-1 

Frosone Coccothraustes coccothraustes M irr. 

Zigolo di Lapponia Calcarius lapponicus A-1 

Zigolo nero Emberiza cirlus SB?, M e W reg. 

Zigolo muciatto Emberiza cia SB, M e W reg. 

Migliarino di palude Emberiza schoeniclus W reg. 

Strillozzo Miliaria calandra SB?, M reg. 

Fig. B.3.a1.b. Distribuzione di frequenza dell’avifauna per categorie fenologiche. 

473


La categoria maggiormente rappresentata risulta quella dei migratori regolari (M reg), in 

particolare tra i non-Passeriformi; tale raggruppamento faunistico include infatti ordini ricchi 

di specie (p.e. gli Accipitriformi, i Falconiformi, i Caradriformi, ecc.), che costituiscono il 

contingente più cospicuo dei migratori che transitano nel settore centrale del Mediterraneo e il 

cui flusso interessa, in qualche caso in modo significativo, le isole eoliane. Riguardo ai 

Passeriformi, invece, si rileva un maggiore equilibrio numerico tra le categorie dei migratori 

regolari e dei sedentari/migratori (SB/M), ovvero di quelle specie sedentarie i cui contingenti 

popolazionali stabili subiscono un sensibile incremento durante il periodo primaverile e/o 

autunnale, grazie all’apporto temporaneo di individui in migrazione. Le comunità ornitiche 

stanziali e/o i popolamenti di specie estivanti che si riproducono nei siti considerati 

presentano una sostanziale omogeneità nel rapporto tra non-Passeriformi e Passeriformi. Il 

rapporto tra specie sedentarie/migratrici-estive nidificanti risulta più elevato nei SIC con 

maggiore estensione (ITA030030, ITA030028 e ITA030027), mentre sembra diminuire in 

quelli che ricadono su isole più piccole e periferiche, dove probabilmente le comunità 

potrebbero essere caratterizzate da una marcata “sedentarietà” e comprendono un minor 

numero di nidificanti estivi; Filicudi (ITA030024) costituisce però una eccezione alla regola, 

poiché caratterizzato dal valore più elevato (0,30) riscontrato rispetto alla media 

dell’arcipelago (0,17 0,8); le differenze tra le singole isole sono risultate altamente 

significative (F = 37,16; P = 0,000). La correlazione tra N specie e superficie delle isole è 

risultata statisticamente significativa (logspecie/logarea: r = 0,815; P = 0,026), ovvero la 

distribuzione qualitativa delle specie nelle isole è proporzionata alla loro grandezza; ciò, del 

resto, appare evidente se si considera che le tre isole di maggiore estensione (Lipari, Salina e 

Vulcano) sono quelle che ospitano i popolamenti più cospicui. Probabilmente non è questo 

l’unico parametro che influenza la composizione delle faune insulari, alla cui dimensione 

potrebbero concorrere anche fattori come l’eterogeneità ambientale e/o la distanza dalla 

terraferma; un numero abbastanza basso di specie risulta infatti per le isole più periferiche 

(Stromboli e Alicudi), la cui distanza (rispettivamente dalla Calabria e dalla Sicilia) e la 

posizione estrema nell’ambito del sistema-arcipelago potrebbero avere condizionato in tal 

senso una relativa povertà specifica. Riguardo alla composizione dei popolamenti, va 

sottolineata ancora la presenza di 12 specie a più ampia distribuzione, includendo tra queste 

quelle che si ritrovano in tutte le isole dell’arcipelago (poiana, gheppio, gabbiano reale, merlo, 

scricciolo, sterpazzolina, occhiocotto, corvo imperiale, passera d’Italia, verdone, cardellino e 

fanello), con un valore percentuale pari al 27% del numero complessivo di specie nidificanti 

474


censite. Di contro, soltanto 5 (pari all’11%) risultano presenti in una singola isola 

dell’arcipelago. 

Le indagini effettuate durante gli ultimi anni e perfezionate nell’ambito del presente studio 

hanno permesso di radunare dati sulla consistenza delle popolazioni relativi alla maggior parte 

delle specie nidificanti nell’arcipelago; quando inerenti specie in allegato alla Direttiva 409/79 

o che rivestono interesse conservazionistico, questi sono stati riportati negli aggiornamenti 

alle schede Natura 2000 (cfr. capitolo B.1). In generale, può osservarsi come il numero di 

coppie nidificanti appaia – in molti casi – proporzionato all’estensione territoriale delle isole, 

decrescendo con il diminuire della loro superficie di queste; p.e., nel caso del corvo imperiale 

(Corvus corax), l’attuale numero di coppie censite presenta una correlazione altamente 

significativa con la superficie (r = 0,940; P = 0,002). Per alcune specie, tuttavia, il fattore che 

sembra influenzare maggiormente la consistenza delle popolazioni appare l’estensione 

territoriale degli habitat più rispondenti alle esigenze ecologiche e/o potenzialmente sfruttabili 

per la nidificazione; p.e., nel caso della berta maggiore (Calonectris diomedea), Alicudi 

sembrerebbe offrire maggiori possibilità in termini di potenziali siti di nidificazione rispetto a 

un’isola con maggiore estensione costiera, come Vulcano. Analoghe considerazioni possono 

essere estese al caso del gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis), le cui popolazioni 

risultano più abbondanti nelle isole il cui perimetro costiero è caratterizzato dalla presenza di 

un maggior numero di isolotti satelliti (quali Lipari e Panarea), disabitati e spesso scarsamente 

accessibili, rispetto a Salina, dove l’unico satellite (l’isolotto di Scoglio Faraglione) ospita da 

solo il 20% circa degli effettivi nidificanti. Più omogenea risulta invece la situazione relativa a 

specie come la magnanina (Sylvia undata), legata essenzialmente alla vegetazione acidofila 

dominata da Erica arborea, che costituisce la formazione di macchia più diffusa 

nell’arcipelago (a eccezione di Alicudi); la consistenza delle sue popolazioni, pertanto, appare 

necessariamente correlata alla maggiore estensione e alla distribuzione di tale tipologia 

vegetazionale. Tra le specie nidificanti (stanziali o estivanti) di maggiore interesse 

conservazionistico, si annoverano la berta maggiore (Calonectris diomedea), per la quale 

Sultana (1993) forniva una stima complessiva di 80-100 coppie per le Eolie, e che è 

sicuramente presente con popolazioni nidificanti in sei dei nove SIC considerati; la berta 

minore mediterranea (Puffinus yelkouan), molto più rara della precedente e per la quale 

ancora oggi mancano dati sulla consistenza delle popolazioni riproduttive; l’uccello delle 

tempeste (Hydrobates pelagicus), segnalato per un isolotto a Est di Panarea alla fine del XIX 

secolo (Giglioli 1881) e ritrovato recentemente in due isolotti minori, contigui a due dei nove 

475


SIC considerati che però ricadono al di fuori del loro perimetro (Lo Cascio 1994, 2007; P. Lo 

Cascio, dati inediti); il falco della regina (Falco eleonorae), presente con popolazioni 

riproduttive in cinque dei nove SIC considerati, con una popolazione complessiva attualmente 

stimata in 117-138 coppie nidificanti (Lo Cascio 2000, Corso 2005; P. Lo Cascio, dati 

inediti); il falco pellegrino (Falco peregrinus) e la magnanina (Sylvia undata), entrambi 

presenti in otto dei nove SIC considerati. 

Numerosi dati in letteratura (Agostini & Panuccio 2005, Agostini et al. 2007, Baghino et al. 

2007, Corso 2005, Giordano 2003, Gustin 2005, 2006, 2007, Iapichino & Massa 1989, 

Moltoni & Frugis 1967, Panuccio et alii 2005, Ruggeri 2005, 2006), nonché quelli radunati 

nel corso di un decennio di osservazioni e ulteriormente perfezionate nell’ambito del presente 

studio, indicano come le Isole Eolie, in ragione della loro peculiare collocazione geografica, 

assolvano un ruolo di fondamentale importanza durante il transito migratorio, soprattutto per 

alcune specie che vengono censite con regolarità e sono rappresentate da congrui contingenti 

di individui. L’arcipelago rappresenta un nodo strategico sulla rotta di alcuni Accipitridi (p.e. 

falco pecchiaiolo, nibbio bruno, falco di palude), soprattutto durante la migrazione pre- 

riproduttiva; è possibile supporre che lo stesso si verifichi anche per numerose specie di 

Passeriformi, per i quali non sono tuttavia disponibili dati quantitativi altrettanto esaustivi. Per 

il pecchiaiolo (Pernis apivorus), durante il passo primaverile (tra aprile e maggio) è stato 

censito un massimo di quasi 5000 individui in una sola stazione di avvistamento (a Panarea: 

cfr. Gustin 2006); questa specie diviene più rara durante la migrazione post-riproduttiva, che 

si svolge prevalentemente lungo la direttrice peninsulare (Panuccio et al. 2005), come 

confermato anche dalla ripartizione percentuale delle osservazioni svolte durante il presente 

studio (87% in primavera e 13% in autunno). Il falco pescatore (Circus aeruginosus) 

costituisce invece il contingente più numeroso degli Accipitridi censiti durante il passo 

autunnale, con un valore pari al 75% degli individui complessivamente osservati (Panuccio et 

al. 2005); stime di flussi documentano comunque valori elevati anche in primavera, con un 

massimo di ca. 500 individui rilevati sempre a Panarea durante il periodo di aprile-maggio 

(Gustin 2006). Da sottolineare le osservazioni soltanto recenti relative ad alcune specie di 

rapaci di notevole interesse conservazionistico, come l’aquila imperiale (Aquila heliaca), la 

poiana codabianca (Buteo rufinus), il capovaccaio (Neophron percnopterus), insieme a quella 

di Ciconidi (Ciconia alba e Ciconia nigra) e Caradridi (p.e., Charadrius morinellus) che se da 

un lato rappresentano il risultato di campagne di osservazione effettuate in maniera più 

regolare e sistematica rispetto al passato, dall’altro potrebbero essere interpretate quale trend 

476


positivo nell’incremento quali-quantitativo delle presenze dei migratori in questo 

comprensorio. 

Meno numerosi, ma in qualche caso di notevole interesse conservazionistico e, in generale, 

non trascurabili ai fini dell’inquadramento faunistico dell’area, risultano i contingenti di 

svernanti, più o meno cospicui e regolari, per un ampio numero di specie. Relativamente ad 

alcune specie, tali contingenti “arricchiscono” temporaneamente le popolazioni sedentarie 

(p.e. poiana, saltimpalo, merlo, capinera); per altre specie(p.e. albanella reale, passera 

scopaiola, pettirosso, codirosso spazzacamino), invece, il periodo invernale sembra costituire 

finora l’unico nel quale si verifica una presenza, più o meno prolungata e caratterizzata da 

notevole variabilità in termini di consistenza numerica degli individui, nell’arcipelago. 

Considerando le sole specie nidificanti, migratrici e svernanti delle Eolie, elencate nella tab. 

B.3.a1.b, è stato effettuato un calcolo dell’Indice del Valore Conservazionistico-Ornitologico 

(IVO), secondo la metodologia indicata da Massa et al. (2004) 6 . L’IVO si ricava partendo dal 

valore intrinseco di ogni specie e utilizzando il seguente algoritmo: IVO = STot [Σ (SSpec1 × 1) 

+ (SSpec2 × 0,75) + (SSpec3 × 0,50) + (SNonSpecE × 0,25) + (SEX × 1) + (SCR × 0,80) + (SEN × 

0,60) + (SVU × 0,40) + (SLR × 0,20) + S409)] × 100 -1 , dove IVO è l’Indice del Valore 

Ornitologico-Conservazionistico, STot è il numero totale di specie di uccelli nidificanti, 

migratori e svernanti noti per l’arcipelago; per SSpec1, SSpec2, SSpec3, SNonSpecE, SEX, SCR, SEN, 

SVU, SLR, S409 cfr. quanto indicato nella legenda della tab. B.3.a1.b (cfr. anche Burfield & van 

Bommel 2004 7 , LIPU & WWF 1999 8 ). Questa formula consente di dare un peso diverso a 

ciascuna specie, in modo particolare a quelle che si ritiene abbiano una necessità di 

conservazione a livello europeo o italiano, ma tiene anche nel dovuto conto il numero globale 

di specie. Sulla base dei dati riportati a seguire, il valore dell’Indice IVO per le l’Arcipelago 

Eoliano risulta pari a 108,5; l’analogo valore calcolato per la Sicilia è pari a 464,8, mentre per 

l’Europa è pari a 1796 (B. Massa, comun. pers.); di conseguenza, il valore conservazionistico 

dell’avifauna eoliana ha un peso pari a circa il 23% di quello complessivo siciliano e al 6% di 

quello europeo. 

6 

Massa B., Furia M., Bombace M. & De Domenico R., 2004. Proposta di gestione integrata delle aree protette 

dei Sicani. In: Casamento G., Lo Valvo M., Massa B. & Pasta S. (eds.), Il contributo dei parchi e delle riserve 

naturali alla conservazione della natura in Sicilia. Naturalista sicil. 28 (1): 431-455. 

7 

Burfield I. & van Bommel F. (eds.), 2004. Birds in Europe. Population estimates, trends and conservation 

status. BirdLife International, Cambridge. 

8 

LIPU & WWF (eds), 1999. Nuova lista rossa degli uccelli nidificanti in Italia. Riv. ital. Ornitol. 69 (1): 3-43. 

477


Tabella B.3.a..b. Indice del Valore Conservazionistico-Ornitologico dell’avifauna delle Isole Eolie. 

Legenda: All. 1 409/79 si riferisce alle specie incluse in allegato 1 alla Direttiva UE 409/79 “Uccelli”. 

Status in Europa indica le diverse categorie adottate da Burfield & van Bommel (2004): SPEC1 = 

specie presenti in Europa che meritano un'attenzione particolare di conservazione e il cui status le 

pone come minacciate a livello mondiale; SPEC2 = specie le cui popolazioni globali sono concentrate 

in Europa e che hanno uno status di conservazione sfavorevole in Europa; SPEC3 = specie le cui 

popolazioni globali non sono concentrate in Europa e che hanno uno status di conservazione 

sfavorevole in Europa; NONSPEC E = specie le cui popolazioni globali sono concentrate in Europa, 

ove però hanno uno status di conservazione favorevole. Lista Rossa si riferisce alla “Lista Rossa 

Italiana” (LIPU & WWF 1999): EX = estinto; CR = in pericolo critico; EN = in pericolo; VU = 

vulnerabile; LR = a più basso rischio; NV = non valutata, riferito a specie di recente colonizzazione in 

Italia, le cui popolazioni hanno consistenza fluttuante e comunque poco conosciuta. 

All. 1 

409/79 

478 

status in 

Europa 

Tuffetto - - 

Lista 

Rossa 

valore 

intrinse 

Berta maggiore * SPEC2 VU 2,15 

Berta minore NONSPEC E 

Uccello delle tempeste * NONSPEC E 

co 

VU 0,65 

VU 1,65 

Cormorano - EN 0,60 

Marangone dal ciuffo * NONSPEC E 

LR 1,45 

Tarabusino * SPEC3 LR 1,70 

Nitticora * SPEC3 - 1,50 

Sgarza ciuffetto * SPEC3 VU 1,90 

Airone cenerino - LR 0,20 

Airone rosso * SPEC3 LR 1,70 

Garzetta * - - 1,00 

Cicogna bianca * SPEC2 LR 1,95 

Cicogna nera * SPEC2 NV 1,75 

Fenicottero * SPEC3 NV 1,50


Volpoca - EN 0,60 

Alzavola - EN 0,60 

Germano reale - - 

Codone SPEC3 NV 0,50 

Mestolone SPEC3 EN 1,10 

Moriglione SPEC2 - 0,75 

Falco pecchiaiolo * NONSPEC E 

479 

VU 1,65 

Nibbio bruno * SPEC3 VU 1,90 

Nibbio reale * SPEC2 EN 2,35 

Capovaccaio * SPEC3 CR 2,30 

Falco di palude * - EN 1,60 

Albanella minore * NONSPEC E 

VU 1,65 

Albanella reale * SPEC3 EX 2,50 

Albanella pallida * - - 1,00 

Sparviere * - - 1,00 

Poiana - - 

Poiana codabianca * - - 1,00 

Aquila minore * SPEC3 - 1,50 

Falco pescatore * SPEC3 EX 2,50 

Grillaio * SPEC1 LR 2,20 

Gheppio SPEC3 - 0,50 

Falco cuculo * SPEC3 NV 1,50 

Lodolaio - VU 0,40 

Falco della regina * SPEC2 VU 2,15 

Falco sacro - - 

Pellegrino * - VU 1,40 

Quaglia SPEC3 LR 0,70 

Folaga - -


Gru * SPEC2 EX 2,50 

Beccaccia di mare - EN 0,60 

Cavaliere d’Italia * - LR 1,20 

Corriere piccolo - LR 0,20 

Corriere grosso - NV 

Fratino SPEC3 LR 0,70 

Piviere tortolino * - - 1,00 

Pivieressa - - 

Pavoncella SPEC2 - 0,75 

Piovanello tridattilo - - 

Gambecchio - - 

Piovanello - - 

Piovanello pancianera SPEC3 - 0,50 

Combattente * SPEC2 - 1,75 

Frullino SPEC3 - 0,50 

Croccolone * - - 1,00 

Beccaccia SPEC3 EN 1,10 

Pittima reale SPEC2 CR 1,55 

Pettegola SPEC2 EN 1,35 

Pantana - - 

Piro piro culbianco - - 

Piro piro boschereccio * SPEC3 - 1,50 

Piro piro piccolo SPEC3 VU 0,90 

Voltapietre - - 

Gabbiano comune NONSPEC E 

Zafferano NONSPEC E 

Gabbiano reale NONSPEC E 

480 

VU 0,65 

- 0,25 

- 0,25 

Piccione selvatico - VU 0,40


Colombaccio NONSPEC E 

Tortora dal collare - - 

481 

- 0,25 

Tortora selvatica SPEC3 - 0,50 

Cuculo - - 

Barbagianni * SPEC3 LR 1,70 

Assiolo SPEC2 LR 0,95 

Civetta SPEC3 - 0,50 

Succiacapre * SPEC2 LR 1,95 

Rondone - - 

Rondone pallido - LR 0,20 

Rondone maggiore - LR 0,20 

Martin pescatore * SPEC3 LR 1,70 

Gruccione SPEC3 - 0,50 

Upupa SPEC3 - 0,50 

Torcicollo SPEC3 - 0,50 

Calandra * SPEC3 LR 1,70 

Calandrella * SPEC3 - 1,50 

Cappellaccia SPEC3 - 0,50 

Tottavilla * SPEC2 - 1,75 

Allodola SPEC3 - 0,50 

Topino SPEC3 - 0,50 

Rondine montana - - 

Rondine SPEC3 - 0,50 

Rondine rossiccia - - 

Balestruccio SPEC3 - 0,50 

Calandro SPEC3 - 0,50 

Pispola NONSPEC E 

Prispolone - - 

NV 0,25


Spioncello - - 

Ballerina bianca - - 

Ballerina gialla - - 

Cutrettola - - 

Scricciolo - - 

Passera scopaiola NONSPEC E 

Pettirosso NONSPEC E 

Codirosso spazzacamino - - 

Stiaccino NONSPEC E 

Saltimpalo - - 

Culbianco - - 

482 

- 0,25 

- 0,25 

- 0,25 

Monachella SPEC2 VU 1,15 

Passero solitario SPEC3 - 0,50 

Merlo NONSPEC E 

Tordo bottaccio NONSPEC E 

Tordela NONSPEC E 

Usignolo di fiume - - 

Beccamoschino - - 

Forapaglie NONSPEC E 

Cannaiola NONSPEC E 

Canapino maggiore NONSPEC E 

- 0,25 

- 0,25 

- 0,25 

CR 1,05 

- 0,25 

NV 0,25 

Magnanina * SPEC2 - 1,75 

Sterpazzola di Sardegna - - 

Sterpazzolina NONSPEC E 

Occhiocotto NONSPEC E 

Bigiarella - - 

Sterpazzola NONSPEC E 

Beccafico NONSPEC E 

- 0,25 

- 0,25 

- 0,25 

- 0,25


Capinera NONSPEC E 

483 

- 0,25 

Luì verde SPEC2 - 0,75 

Luì piccolo - - 

Luì grosso - NV 

Regolo NONSPEC E 

Fiorrancino NONSPEC E 

- 0,25 

- 0,25 

Pigliamosche SPEC3 - 0,50 

Balia dal collare * NONSPEC E 

Balia nera NONSPEC E 

Cinciarella NONSPEC E 

Cinciallegra - - 

Rigogolo - - 

LR 1,45 

- 0,25 

- 0,25 

Averla piccola * SPEC3 - 1,50 

Averla capirossa SPEC2 LR 0,95 

Ghiandaia - - 

Gazza - - 

Cornacchia grigia - - 

Corvo imperiale - LR 0,20 

Storno comune SPEC3 - 0,50 

Passera d’Italia - - 

Passera mattugia SPEC3 - 0,50 

Passera lagia - - 

Fringuello NONSPEC E 

Verzellino NONSPEC E 

Verdone NONSPEC E 

Cardellino - - 

Lucherino NONSPEC E 

- 0,25 

- 0,25 

- 0,25 

VU 0,65 

Fanello SPEC2 - 0,75


Crociere - - 

Zigolo nero NONSPEC E 

484 

- 0,25 

Zigolo muciatto SPEC3 - 0,50 

Migliarino di palude - - 

Strillozzo SPEC2 - 0,75 

108,05

B.3.a2.Mammiferi. 


I Mammiferi sono rappresentati da quattordici specie complessivamente note per l'arcipelago. 

Sei di queste appartengono all’ordine dei Chirotteri, che sono stati oggetto di indagini 

dettagliate soltanto relativamente a uno sei SIC considerati (ITA030027) (Fiore et al. 1992), 

mentre altri dati faunistici recenti ma verosimilmente non esaustivi sono stati riportati da Zava 

et al. (1994). Le specie riscontrate alle Eolie sono il rinolòfo maggiore (Rhinolophus 

ferrumequinum), il vespertilio di Blyth (Myotis blythi), il pipistrello albolimbato (Pipistrellus 

kuhli), il pipistrello di Savi (Hypsugo savii), il serotino comune (Eptesicus serotinus) e il 

molosso di Cestoni (Tadarida teniotis). Nel caso di Vulcano, Fiore et al. (1992) registrano la 

presenza di Pipistrellus kuhli in tutti gli ambienti dell’isola, compresi quelli soggetti a un 

maggior grado di antropizzazione; Rhinolophus ferrumequinum e Hypsugo savii appaiono 

maggiormente localizzati in corrispondenza di ambienti riforestati nell’area del Piano, mentre 

Myotis blythi risultata poco frequente e localizzato in ambienti aperti con vegetazione bassa; 

l’ultima specie accertata per Vulcano, Tadarida teniotis, predilige le falesie e le zone costiere, 

dalle quali si sposta per attività di foraggiamento nelle aree più interne dell’isola. 

Tra gli Insettivori, sono presenti il riccio europeo (Erinaceus europaeus) e il mustìolo (Suncus 

etruscus). Il primo è localizzato esclusivamente ad Alicudi (ITA030023) con una piccola 

popolazione, frutto di una deliberata introduzione effettuata intorno a metà degli anni Ottanta 

del XX secolo (Cristaldi et al. 1987); individui in cattività sono inoltre stati osservati a Salina, 

dove sembra però da escludere la presenza della specie allo stato selvatico (Lo Cascio & 

Navarra 2003). Suncus etruscus è stato segnalato solo di recente (Lo Cascio & Masseti 2004, 

2007) per Lipari (ITA030030), dove sembra relativamente comune e diffuso. 

I Lagomorfi sono rappresentati esclusivamente dal coniglio (Oryctolagus cuniculus), presente 

in tutte le isole e in alcuni isolotti minori (Basiluzzo e probabilmente Dattilo); le locali 

popolazioni appaiono soggette a frequenti epizoozie (in particolare, si registra una elevata 

incidenza della mixomatosi), probabilmente anche a causa delle ripetute immissioni non 

autorizzate di individui malati provenienti da allevamenti ed effettuate a scopo venatorio. 

485


I Roditori comprendono due Gliridi e tre Muridi. I primi sono rappresentati dal quercino 

(Eliomys quercinus), la cui popolazione di Lipari è stata riferita da Kahmann (1960) alla 

sottospecie endemica liparensis, caratterizzata da maggiore taglia rispetto alle popolazioni 

mediterranee e dal colore più scuro della coda. Kahmann (1960) ha posto in relazione le 

maggiori dimensioni mediamente riscontrate con fenomeni di competizione, in particolare con 

il sintopico ratto nero; va rilevato come, attualmente, la specie sembri estremamente rara e 

localizzata: l’ultima osservazione documentata risale al rinvenimento di una nidiata di 4 

piccoli avvenuta a Quattropani (in località Chiesa Vecchia) durante la demolizione di un muro 

in pietra a secco nell’estate 1992 (Lo Cascio & Navarra 2003), mentre. nessun individuo è 

stato osservato durante estesi trappolamenti per micromammiferi effettuati nell’isola durante 

l’estate 2003 (M. Sarà, comun. pers.). A Salina (ITA030028) è invece presente il ghiro (Glis 

glis), con una popolazione apparentemente abbastanza cospicua, sebbene ad oggi manchino 

dati dettagliati sulla sua consistenza; la maggiore concentrazione di questa specie è stata 

riscontrata in ambienti di macchia-foresta della parte sommitale di Monte Fossa delle Felci, in 

particolare in corrispondenza di ambienti occupati da Castanea sativa, ma sono documentate 

osservazioni anche a bassa quota e in prossimità di insediamenti antropici (Cristaldi & Amori 

1982, Sarà 2000). Gli unici due individui misurati nel corso di una breve campagna di studio 

di questa popolazione, effettuata tra il 2003 e il 2004 da ricercatori dell’Università di Palermo, 

presentavano una dimensione del tarso maggiore rispetto alla media nota per le popolazioni 

siciliane, possibile indizio di adattamento all’ambiente rupicolo che la specie sembra qui 

utilizzare come rifugio invernale 9 . Specie più ampiamente diffuse sono invece i due Muridi 

più strettamente sinantropici, il ratto nero (Rattus rattus) e il topolino delle case (Mus 

musculus domesticus), presenti in tutte le isole e, nel caso del primo, anche in un isolotto 

minore (Basiluzzo). La popolazione di ratto nero di Lipari presenta una taglia leggermente 

maggiore rispetto a quella media nota per quelle continentali (Cristaldi et al. 1985). Le recenti 

indagini di Solano (2007; cfr. anche Solano et al. 2006) hanno apportato nuovi dati alle 

conoscenze sulle dinamiche evolutive del topolino delle case, già oggetto di studi durante gli 

anni Ottanta del XX secolo (cfr. Cristaldi & Amori 1988), evidenziando la presenza di diversi 

eventi di colonizzazione che sono intervenuti durante le fasi di influenza storica (origine 

multipla di aplotipi attualmente rappresentati nell’ambito delle popolazioni eoliane della 

specie). A Filicudi (ITA030024) è presente il topo selvatico (Apodemus sylvaticus), segnalato 

da Sarà (1998) sulla base di reperti ossei rinvenuti in boli alimentari di rapaci notturni; non 

sono disponibili dati sulla consistenza e la distribuzione delle popolazioni nel sito. 

9 Sarà M., 2004 (inedito). Il ghiro (Glis glis) nell’Isola di Salina (Eolie). Relazione presentata all’Ente gestore 

della R.N.O. “Le Montagne delle Felci e dei Porri”, ciclostilata in proprio. 

486


Insieme alle specie sopra elencate, vanno considerati anche alcuni mammiferi domestici, 

come il maiale (Sus scrofa), la capra (Capra aegagrus hircus) e la pecora (Ovis aries); in 

particolare queste ultime due presenti sono presenti in alcune isole con nuclei di individui 

semi-selvatici, talvolta cospicui, che risultano di fatto non sottoposti ad alcuna forma di 

gestione o di controllo da parte degli antichi proprietari; un esempio significativo è offerto da 

Alicudi (ITA030023), dove diverse centinaia di pecore e di capre occupano i pendii e le 

falesie inaccessibili del versante occidentale. 

487

B.3.a3. Anfibi e Rettili. 


L’unico Anfibio attualmente presente nell’arcipelago è il rospo smeraldino; le popolazioni 

eoliane sono state riferite in passato a Bufo viridis, ma la recente descrizione di un taxon 

endemico della Sicilia (Bufo siculus) 10 pone in dubbio tale attribuzione e rende necessaria la 

verifica dell’effettivo status tassonomico delle stesse. L’estrema rarità della specie nei due 

SIC attualmente occupati (ITA030028 e ITA030030), nonché il verificarsi di prolungati 

periodi di siccità che hanno caratterizzato l’andamento climatico e pluviometrico locale 

durante l’ultimo anno, non hanno finora consentito di reperire il materiale necessario per tale 

aggiornamento. Per Vulcano, dove la specie era stata segnalata come introdotta alla fine degli 

anni Sessanta del XX secolo (Bruno 1970), viene attualmente esclusa la sua naturalizzazione. 

Hanno invece esclusivamente valore storico-documentale le notizie relative alla presenza di 

“rane” in vasche e piccoli bacini di raccolta idrica nell’area di Marina Lunga, nell’isola di 

Lipari, tra il 1930 e la fine del secondo conflitto mondiale, raccolte da fonti locali che 

riferiscono della cattura di tali animali, destinati al consumo alimentare (cfr. Lo Cascio & 

Navarra 2003); tali ambienti, come altre aree umide dell’isola, sono andati distrutti nel corso 

della successiva espansione del centro abitato e, pertanto, resta il dubbio della effettiva 

appartenenza specifica degli anfibi in questione. I Rettili risultano invece rappresentati da sei 

specie, escludendo due Ofidi (Natrix natrix e Vipera aspis francisciredi) introdotti durante gli 

anni scorsi a Vulcano e oggi da considerare certamente estinti. L’unica specie di Ofide della 

fauna dell’arcipelago è il biacco (Coluber viridiflavus), presente in tutte le isole maggiori e 

nell’isolotto di Basiluzzo. La testuggine di Hermann (Testudo hermanni) è invece nota per tre 

dei nove SIC considerati (ITA030027, ITA030028 e ITA030030), con popolazioni di dubbio 

indigenato, che attualmente risultano però presenti anche allo stato selvatico; riguardo 

all’origine della presenza in almeno una delle tre isole (Lipari), va ricordato il rinvenimento di 

resti ossei, riferibili a questa specie, negli orizzonti fossiliferi di Valle Pera (Quattropani) e 

datati tra 40.000 e 20.000 anni, ossia precedenti alla prima fase di insediamento antropico 

nell’arcipelago (Bonfiglio & Latino 1988). Più ampiamente diffusi il geco verrucoso 

(Hemidactylus turcicus), il geco comune (Tarentola mauritanica) e la lucertola campestre 

(Podarcis sicula), presenti su tutte le isole e in numerosi isolotti minori; alcune popolazioni 

micro-insulari di lucertola campestre sono state riferite in passato a sottospecie endemiche 

10 Stöck M., Sicilia A., Belfiore N., Buckley D., Lo Brutto S., Lo Valvo M. & Arculeo M., 2008. Post-Messinian 

evolutionary relationships across the Sicilian channel: Mitochondrial and nuclear markers link a new gree toad 

from Sicily to African relatives. BMC Evol. Biol. 8: 56-74. 

488


(ssp. trischittai di Bottaro e ssp. liscabiancae di Lisca Bianca), attualmente considerate di 

dubbio valore tassonomico (Lo Cascio & Corti 2006). 

La specie che riveste maggiore interesse conservazionistico è la lucertola delle Eolie 

(Podarcis raffonei), endemica dell’arcipelago, dove è localizzata sui tre isolotti La Canna, 

Scoglio Faraglione e Strombolicchio; soltanto l’ultimo ricade entro il perimetro del SIC 

ITA030026, mentre i primi due risultano contigui ma non compresi nei confini dei siti 

ITA030024 e ITA030028; il primo ricade tuttavia entro il perimetro della ZPS ITA030044; 

un’altra popolazione è segnalata per Vulcano (ITA030027), dove però è attualmente confinata 

in una piccola area costiera del versante occidentale. L’origine di questa specie sembra 

riconducibile a una sua derivazione dalla lucertola siciliana (Podarcis wagleriana), che risulta 

la specie più affine sotto il profilo genetico (Capula, 1994; Capula, 2004), come confermato 

da recenti risultati di uno studio comparativo del DNA mitocondriale e della morfometria 

(Bruschi et al. 2005). Il modello ipotizzato prevede la colonizzazione dell’Arco Vulcanico 

Eoliano (emerso a partire da 500.000 anni fa) da parte di nuclei di P. wagleriana che, a 

seguito dell’isolamento geografico (e/o dell’intervento di altri fattori), si sono differenziati 

dando origine alla nuova specie; i dati sopra menzionati indicano infatti una distanza genetica 

complessivamente bassa tra la lucertola delle Eolie e la lucertola siciliana, in accordo con 

l’arco di tempo sostanzialmente breve entro il quale tale processo deve avere avuto luogo. 

L’estrema localizzazione della specie suggerisce la sua distribuzione relitta nell’ambito di un 

areale originario probabilmente più esteso (Capula et al. 2002, Capula & Lo Cascio, 2006), a 

seguito di. una serie di processi di esclusione competitiva che ne hanno determinato la 

graduale scomparsa da gran parte del comprensorio eoliano (Capula 1993, Capula et al. 2002, 

Capula & Lo Cascio 2006, Lo Cascio & Corti 2006). Analisi su base elettroforetica hanno 

messo in luce, infatti, la presenza di un allele (Idh1 110 ) caratteristico di Podarcis raffonei in 

individui di Podarcis sicula di Lipari (Capula 1994), suggerendo una passata ibridazione tra 

le due specie (analogamente a quanto è in atto a Vulcano, cfr. Capula 1992, 1993) e un 

processo di introgressione genetica, seguito dall’estinzione di P. raffonei nell’isola; questo 

deve essersi verificato almeno in quelle isole maggiori dove la presenza di nuclei nei rispettivi 

isolotti satelliti non troverebbe altrimenti alcuna logica spiegazione. Gli isolotti fungono 

dunque da altrettante stazioni-rifugio; la loro colonizzazione potrebbe essere avvenuta in 

corrispondenza di una continuità territoriale, p.e. durante i minimi eustatici glaciali, o 

precedentemente a eventi erosivi che ne hanno determinato l’isolamento (Lo Cascio & Corti 

2006). La storia del taxon è piuttosto articolata: le popolazioni, studiate per la prima volta da 

489


Mertens (1952, 1955) e da Di Palma (1980), furono riferite da questi autori ad altrettante 

razze micro-insulari della lucertola campestre o della lucertola siciliana, distinte sulla base di 

caratteri morfologici e meristici. Solo grazie alle nuove indagini su base elettroforetica 

(Capula et al. 1987) è emersa la loro affinità e, soprattutto, la loro appartenenza a un gruppo 

ben distinto dalle altre popolazioni eoliane, appartenenti al taxon sicula; tale gruppo è stato 

considerato bona species da Capula (1994) e, per ragioni di priorità nomenclaturale, ha 

assunto il nome dato al primo taxon descritto tra le popolazioni della stessa (Lacerta sicula 

ssp. raffonei di Strombolicchio). In un primo tempo, la specie includeva quattro sottospecie: 

oltre alla forma nominale, la ssp. alvearioi (Mertens, 1955) di Scoglio Faraglione, la ssp. 

antoninoi (Mertens, 1955) di Vulcano e la ssp. cucchiarai Di Palma, 1980 della Canna. 

Attualmente vengono distinti due gruppi (Capula 2004): il primo comprende le popolazioni 

più meridionali (Vulcano) e occidentali (Scoglio Faraglione e La Canna), tra le quali i valori 

medi di distanza genetica calcolata secondo l’indice di Nei risultano estremamente bassi (D = 

0,0003; cfr. Capula 2004); il secondo, la più settentrionale (Strombolicchio), caratterizzata da 

un allele assente nelle altre popolazioni (Pgm-2 105 ) e, peraltro, ben distinguibile anche sotto il 

profilo morfologico. I valori medi di distanza genetica tra questa e le altre popolazioni della 

specie risultano marcatamente più elevati (D = 0,040; cfr. Capula 2004). In assenza di 

differenze significative tra le popolazioni del primo gruppo, Razzetti et al. (2006) hanno 

ritenuto opportuno porre in sinonimia P. r. antoninoi e P. r. cucchiarai con P. r. alvearioi. 

Negli isolotti, la lucertola delle Eolie è presente con popolazioni di ridotte o ridottissime 

dimensioni (Strombolicchio e Scoglio Faraglione: 200-400 individui; La Canna: 20-30 

individui) (Capula & Lo Cascio 2006, Lo Cascio 2006); a Vulcano sembra prossima alla 

scomparsa (Capula & Lo Cascio 2006). Tale densità è estremamente bassa, soprattutto se 

confrontata con quella delle popolazioni simpatriche di P. sicula, e ciò sembra dovuto alla 

forte frammentazione e all’isolamento delle popolazioni della specie in aree micro-insulari. 

Le ricerche svolte durante gli ultimi dieci anni indicano con chiarezza come la lucertola delle 

Eolie sia la specie italiana di Sauro che corre i maggiori pericoli di estinzione e, al contempo, 

mettono in evidenza come si tratti di una delle lucertole maggiormente minacciate in Europa; 

riconosciuta come specie biologica solo nel 1994, P. raffonei non è stata inclusa nella 

Direttiva Habitat 43/92, emanata nel 1992, e pertanto non è menzionata nella attuale 

normativa italiana di recepimento di questa direttiva comunitaria (D.P.R. n. 357/1997, 

recentemente modificato ed integrato dal D.P.R. n. 120/2003), nonostante tale paradossale 

situazione sia stata evidenziata ripetutamente in letteratura (Corti et al. 1998, Corti & Lo 

Cascio 1999, 2002, Capula et al. 2002, Capula 2004, 2006, Carpaneto et al. 2004). Sulla base 

490


dei dati attualmente disponibili relativamente a distribuzione, struttura genetica, caratteristiche 

morfologiche e per il fatto di essere una entità endemica relitta di elevato valore 

biogeografico, P. raffonei va senz’altro considerata specie in pericolo in modo critico 

(Critically Endangered, secondo i criteri B1+2; cfr. IUCN 1994), ossia ad altissimo rischio di 

estinzione in natura nell’immediato futuro; per tale motivo, è stata inclusa nel Libro Rosso dei 

Vertebrati d’Italia (Capula 1998). 

491

B.3.a4. Invertebrati. 


Pur in assenza di un quadro faunistico esaustivo, è possibile fornire un inquadramento degli 

invertebrati terrestri delle Eolie focalizzando l’attenzione sui gruppi che rivestono maggiore 

interesse biogeografico e/o conservazionistico, o che comprendono gli elementi più 

significativi. 

I Gasteropodi Polmonati sono rappresentati nell’arcipelago da una cinquantina di specie 

(Giusti 1973, Giusti et al. 1992), cinque delle quali sono esclusive di tale comprensorio: 

Hypnophila incerta appartiene a un genere a corologia W-mediterranea, che annovera 

numerosi endemiti (Giusti & Manganelli, 1984); gli Zonitidi Oxychilus lagrecai e Oxychilus 

alicurensis sono endemici, rispettivamente, di Filicudi e Alicudi, e quest’ultimo in particolare 

risulta estremamente differenziato nell’ambito del suo genere, ragione per la quale viene 

ritenuto l’elemento più interessante della malacofauna eoliana (Riedel 1973); Limax aeolianus 

è presente a Salina e Filicudi, dove risulta abbastanza rara; Helicotricha carusoi, infine, 

appartiene a un genere la cui definizione sistematica e distribuzionale necessita probabilmente 

di ulteriori dati ma che, al momento, risulterebbe noto con certezza per le sole Isole Eolie 

(Giusti et al. 1992; Bodon et al. 1995), rappresentando dunque l’unico endemismo 

superspecifico finora descritto per l’arcipelago. Insieme agli elementi esclusivi, le 

malacofaune eoliane annoverano ancora elementi con chiara valenza di mesofilia, come il 

Vallonide Acanthinula aculeata, specie igrofila e caratteristica dei boschi umidi, nota per 

Salina (Giusti 1973). 

Tra i Ragni, una famiglia studiata in maniera approfondita è quella dei Disderidi, che 

comprende una specie esclusiva di Lipari, Harpactea aeoliensis, che presenta un certo 

interesse zoogeografico e risulta affine a congeneri prevalentemente distribuiti nell’area E- 

europea e anatolica (Alicata 1973). 

Gli Insetti costituiscono il numero di gran lunga più numeroso, comprendendo diversi 

elementi di notevole interesse zoogeografico. Tra i Blattari, Ectobius aeoliensis è endemico di 

Lipari, Salina e Filicudi, mentre Ectobius filicensis è ad oggi noto per la sola località di Monte 

Fossa delle Felci (Salina); il primo è affine a un complesso di specie a prevalente gravitazione 

492


sicula, mentre il secondo mostra maggiori affinità con i congeneri endemici di aree insulari 

del Tirreno centro-settentrionale (Failla & Messina 1974, 1978). 

Gli Omotteri Auchenorrinchi sono un gruppo di insetti fitofagi rappresentato nel 

comprensorio da circa sessanta specie (D’Urso 1986); un endemita esclusivo, il Cicadellide 

Adarrus aeolianus, è noto per Lipari, Salina e Panarea (D’Urso 1984), ma è probabilmente 

presente anche in altre isole dell’arcipelago; un’altra specie, l’Isside Conosimus malfanus, 

ritenuto in un primo tempo endemico di Salina (Dlabola 1987) è stato successivamente 

ritrovato a Marettimo nelle Egadi (D’Urso 1995). Gli Eterotteri sono rappresentati da quasi 

duecento specie (Tamanini 1973, Carapezza 1993, 1995), tra le quali non figurano endemiti 

esclusivi, ma alcune specie piuttosto rare su scala regionale e/o nazionale (p.e. Campotylus 

yersini, Salicarius pusillus, Orthotylus sicilianus, Atomoscelis galvagnii). 

Le specie di Coleotteri finora segnalate ammontano a quasi seicento (Lo Cascio et al. 2006), 

con una distribuzione qualitativa che nel complesso risulta correlata in maniera altamente 

significativa alla superficie delle isole (logspecie/logarea: r = 0,919, P


mentre nel secondo figurano la maggior parte degli isolotti minori; la similarità dei 

popolamenti sembra essere dovuta principalmente ad analogie ecologiche, quali struttura, 

caratteristiche e rappresentazione degli habitat, presenti tra le singole isole. 

Fig B.3.a4.a. Correlazione logspecie/logarea per gli Scarabeoidei non coprofagi. 1) Lipari, 2) Salina, 3) 

Vulcano, 4) Stromboli, 5) Filicudi, 6) Alicudi, 7) Panarea (fonti: Arnone et al. 2001; P. Lo Cascio, dati 

inediti). 

Fig. B.3.a4.b. Dendrogramma di similarità (Jaccard) tra i popolamenti a Carabidi. ALI Alicudi, BAS 

Basiluzzo, FIL Filicudi, LIP Lipari, PAN Panarea, SAL Salina, STR Stromboli, VUL, Vulcano (fonti: 

Lo Cascio & Magrini 1998, Cecchi et al. 1999, Magrini et al. 1999, Lo Cascio et al. 2006). 

494


Fig. B.3.a4.c. Dendrogramma di similarità (Jaccard) tra i popolamenti a Tenebrionidi. ALI Alicudi, 

BAS Basiluzzo, BOT Bottaro, FIL Filicudi, LBA Lisca Bianca, LIP Lipari, PAN Panarea, SAL Salina, 

SFA Scoglio Faraglione, STC Strombolicchio, STR Stromboli, VUL, Vulcano (fonti: Aliquò et al. 

2006). 

Tra i Coleotteri, le specie endemiche esclusive sono rappresentate dal Carabide Ocys 

beatricis, noto finora per una sola località di Lipari, dal Tenebrionide Nalassus pastai, noto 

per Vulcano, e dai Curculionidi Otiorhynchus meligunensis e Pseudomeira aeolica, che 

presentano una distribuzione leggermente più ampia nell’ambito dell’arcipelago; a Vulcano è 

inoltre presente una sottospecie endemica (ssp. moltonii) del Melolontide Anoxia matutinalis. 

I primi due, in particolare, rivestono notevole interesse zoogeografico: Ocys beatricis è affine 

a una specie altrettanto localizzata, nota per una sola stazione nell’Italia meridionale (Magrini 

et al. 1999); anche Nalassus pastai appare piuttosto isolato nell’ambito del proprio genere, 

presentando scarse affinità con le altre specie dell’area W-mediterranea (Aliquò et al. 2006). 

Numerose altre famiglie sono rappresentate inoltre da elementi mesofili e/o oromediterranei 

(p.e. i Carabidi Leistus spinibarbis ssp. fiorii e Amara sicula, l’Afodide Aphodius 

quadrimaculatus), ai margini del loro areale di distribuzione (p.e. i Carabidi Ophonus 

rufibarbis e Tachyura parvula, l’Afodide Psammodius plicicollis, l’Eucinetide Eucinetus 

haemorrhoidalis), endemici regionali o dell’area tirrenica (p.e. i Carabidi Cicindela 

campestris ssp. siculorum e Percus lacertosus, i Tenebrionidi Erodius siculus ssp. 

neapolitanus, Dichillus subtilis e Pedinus siculus, i Meliridi Ebaeus ruffoi, Dasytes productus 

e Allodanacea elongatipennis), o ancora che risultano rari su scala regionale e/o nazionale 

(p.e. il Melolontide Anoxia orientalis). Per l’arcipelago risultano note circa centoventi specie 

di Lepidotteri, che comprendono una trentina di Ropaloceri e una novantina di Eteroceri 

495


(Kudrna & Leigheb 1988, Jutzeler et al. 1995, Hausmann 1993, Dapporto & Lo Cascio 2001); 

tra queste, l’unica endemica è il Satiride Hipparchia leighebi, presente su tutte le isole e 

particolarmente comune in ambienti occupati da vegetazione alta arbustiva o arborea; altre 

specie di un certo interesse sono il Nottuide Aletia languida, noto per poche stazioni italiane è 

segnalato per Stromboli, l’Arctiide Tyria jacobaeae e il Ninfalide Charaxes jasius, entrambi 

in progressiva rarefazione nell’ambito del proprio areale di distribuzione. Tra i Ditteri, si 

segnala l’Efidride Allotrichoma pseudolaterale, descritto recentemente e attualmente 

considerato endemico di Lipari (Raffone 2001). Gli Imenotteri risultano complessivamente 

ancora poco indagati, sebbene alcune famiglie siano state oggetto di studi faunistici condotti 

durante gli ultimi anni (Borsato & Turrisi 2004, Lo Cascio & Romano 2004), ragione per la 

quale l’inquadramento di tale gruppo, uno dei più numerosi della classe degli Insetti, risente 

del difetto di ricerca; non sono presenti specie esclusive, poiché alcune forme infraspecifiche 

descritte in passato per le Eolie (p.e. il Formicide Tetramorium semilaeve var. liparensis) 

sono state successivemente riferite ad altre specie o vengono ritenute di scarso valore 

tassonomico. Tra gli Imenotteri Formicidi, risultano comunque di interesse zoogeografico 

Messor minor ssp. calabricus, Aphaenogaster polita e Tetramorium puctatum, per la loro 

distribuzione limitata alla Sicilia e/o all’Italia meridionale. 

496


B.3.b. Inquadramento floristico-vegetazionale e faunistico (parte marina) 

L’analisi dei dati riportati in letteratura relativamente agli aspetti legati alla biologia marina, 

oltre a permettere di considerare come non sufficientemente approfondite le conoscenze su 

questo comprensorio, evidenzia l’occasionalità e la frammentarietà sia della scelta dei siti, sia 

del periodo di svolgimento delle campagne di studio finora effettuate. È difficile, dunque, allo 

stato attuale delle conoscenze tassonomiche, floro-faunistiche, fenologiche e distribuzionali, 

redigere una lista delle specie rare, minacciate o di interesse conservazionistico per le Isole 

Eolie. 

Un’emergenza naturalistica è senza dubbio rappresentata dallo zoantario Gerardia savaglia 

(detto Corallo nero), considerato raro e da proteggere e segnalato nell’arcipelago nel 

Circalitorale delle Punte Nere a Vulcano e dello Scoglio di Strombolicchio (interessante 

anche per la bionomia degli Antozoi e per la presenza di peculiari forme atlantiche). Un’altra 

emergenza è da considerare Cystoseira tamariscifolia, un relitto atlantico di epoca pliocenica, 

appartenente all’ordine Fucales delle Alghe Brune, presente in popolamenti poco estesi della 

Baia di Levante e di Punta Luccia a Vulcano; in quest’area sono presenti altre emergenze 

naturalistiche, quali le formazioni stromatolitiche costruite da vegetali e batteri termali 

soprattutto in prossimità di fenomeni secondari di vulcanismo in mare. In questa sede si 

sottolinea comunque l’incompletezza delle conoscenze relative agli aspetti fitosociologici 

della vegetazione sommersa delle Isole Eolie, al fine di poter tentare un modello di zonazione 

fitosociologica che, associato alla cartografia bionomica, possa contribuire significativamente 

alla zonazione degli habitat eoliani. Campagne di studio sulla vegetazione sono state 

effettuate negli anni 1989 e 1990 (Cormaci et al., 1992), i cui risultati costituiscono l’ossatura 

delle attuali conoscenze sulla vegetazione sommersa; dai risultati di queste indagini, secondo 

la scala di abbondanza-dominanza di Braun-Blanquet, le specie con copertura inferiore all’l% 

e con frequenza inferiore al 25% non sono state considerate di interesse rilevante. 

Salina 

I primi studi riguardanti l’arcipelago delle Eolie si devono a Cavaliere (1957, 1958, 1959), il 

quale riporta esclusivamente alcune segnalazioni floristiche. Inoltre Pessani et al. (1984) e 

Genetta et al. (1989) riportano alcuni dati sull’estensione di praterie a Posidonia oceanica (L.) 

497


Delile intorno all’isola di Salina. Per i fondali di Salina sono state identificate 181 

Rhodophyceae, 50 Fucophyceae e 23 Chlorophyceae per un totale di 254 taxa. Di particolare 

interesse fitogeografico e stato il ritrovamento di Ceramium strobiliforme, specie nuova per il 

Mediterraneo (Cormaci et al., 1992) e di Pseudoclorodesmis furcellata v. canariensis (in 

Mediterraneo segnalata precedentemente solo per il settore occidentale, cfr. Meinesz, 1980). 

Dal punto di vista biogeografico la flora rispecchia esattamente le caratteristiche di quella 

delle coste siciliane (Giaccone et al., 1985) e non si discosta in modo significativo da quella 

del Mediterraneo (Furnari, 1984). Lo studio della vegetazione, a causa essenzialmente del tipo 

di substrato (detritico o ciottoloso), del Mesolitorale e generalmente anche i primi 2-3 metri 

dell'Infralitorale, mette in evidenza la scarsa o addirittura assente copertura vegetale a 

macrofite. Solo allo Scoglio Faraglione (Cormaci et al., 1992) sono stati ritrovati i tipici 

popolamenti di frangia infralitorale (Cystoseiretum strictae). I1 Cystoseiretum crinitae occupa 

invece la fascia batimetrica compresa tra 1 e 6 m di profondità; tuttavia solo sporadicamente 

sono state riscontrate coperture considerevoli di Cystoseira crinita, che è specie guida di tale 

Associazione. Sono state descritte anche facies di sedimentazione caratterizzate da presenza 

di Cladostephus spongiosus f: verticillatus, Dasycladus vermicularis e Halopteris scoparia. 

La fascia batimetrica compresa tra i 5 e i 20 metri di profondità è invece occupata da un tipico 

Cystoseiretum sauvageauanae in cui la specie guida è presente in tutte le stazioni con 

coperture quasi sempre del 100%. Nell’Infralitorale inferiore si trova il Cystoseiretum 

spinosae caratterizzato, nelle zone di Grotta Racina e Scoglio Faraglione, da coperture del 

100% della specie guida Cystoseira spinosa. Nelle zone di Punta Fontanelle e di Piano del 

Vescovo, in presenza di correnti e di sedimentazione grossolana, C. spinosa é vicariata da C. 

jabukae. Allo scoglio Faraglione, invece, essa é vicariata da Cystoseira brachycarpa v. 

claudiae che presenta notevoli valori di copertura. Ciò è di particolare interesse in quanto tale 

varietà, segnalata finora solo per Linosa e Ustica (Giaccone et al., 1985b) e per le isole 

Baleari (Ribera & Gomez, 1984), era stata sempre riscontrata con coperture poco 

significative. Queste presenze sono dovute probabilmente alle caratteristiche edafiche 

(sedimentazione grossolana, correnti di fondo) che hanno determinano l'insediamento di un 

gran numero di specie ad ampia valenza ecologica. Al di sotto dei 25 metri di profondità i 

fondali digradano dolcemente verso il largo e sono prevalentemente sabbiosi. Ciò fa sì che 

manchino i popolamenti di Circalitorale di substato duro. Tuttavia nella zona di Piano del 

Vescovo, la franata di massi che raggiungeva i 40 metri di profondità caratterizzava la 

vegetazione solo da popolamenti sciafili. Tali popolamenti si riscontrano pure 

nell'Infralitorale, sia su pareti poco illuminate e anfrattuosità della roccia, sia come sottostrato 

498


dei Cistoseireti. I popolamenti sciafili che si trovano come sottostrato dei Cistoseireti sono 

stati classificati come scarsamente strutturati in quanto, pur presentando un discreto numero di 

specie hanno mostrato scarsi valori di copertura (probabilmente a causa della discontinuità del 

substrato. Nei popolamenti sciafili presenti in anfratti e su pareti scarsamente illuminate, le 

specie delle Rhodymenietalia abbondanti per numero hanno mostrato anche elevati valori di 

copertura contrariamente alle specie fotofile che, nonostante siano risultate numerose, non 

hanno presentano valori di copertura significativi. Le specie a larga valenza sono risultate in 

numero piuttosto basso e pressoché costante nei vari popolamenti e con coperture sempre 

trascurabili. Lo stesso dicasi per la classe Entophysalidetea, caratteristica del piano Supra e 

Mesolitorale, che ha avuto una incidenza minima sia in numero di specie che in copertura. 

A quanto sopra si aggiunge la recentissima descrizione della Champiacea Chylocladia 

wynnei, un’alga delle Rodofite finora nota esclusivamente per la località di Guardiano del 

Porto (Malfa, costa N) (Alongi et al., 2008). 

Vulcano 

Oltre ai precedenti studi di Cavaliere (1957, 1958, 1959), il quale riporta esclusivamente 

alcune segnalazioni floristiche, la vegetazione dell'isola di Vulcano è stata studiata da 

Giaccone (1969, 1971); a questi contributi si aggiunge uno studio che è stato condotto sulla 

vegetazione sommersa dei tratti di costa interessati da fenomeni di vulcanismo secondario 

(Giaccone, 1969). Inoltre Acunto et al. (1997) riportano alcune osservazioni su popolamenti 

bentonici in aree con attività idrotermale situate, rispettivamente, nell'isola di Vulcano e nei 

pressi dell'isola di Panarea, mentre in un altro contributo dei medesimi autori (Acunto et al. 

1997) sono riportate alcune osservazioni floristiche sui popolamenti bentonici della Baia di 

Levante dell'isola di Vulcano. Lo studio condotto ha permesso l'identificazione di 241 

Rhodophyceae, 72 Fucophyceae, 47 Chlorophyceae e 13 Cyanophyceae per un totale di 373 

entità. Le caratteristiche biogeografiche della flora hanno rispecchiato sia quelle delle coste 

della Sicilia (Giaccone et al., 1985) che quelle del Mediterraneo (Furnari, 1984). Inoltre esse 

sono simili a quelle osservate per l'isola di Salina (Cormaci et al., 1992). Da studi precedenti 

(Giaccone 1969, 1971) e dai rilievi effettuati si deduce che l'isola può essere divisa in tre zone 

con differenti tipologie ambientali che determinano una differente strutturazione dei 

popolamenti vegetali. Nel settore sud-orientale da Punta Quadrata a Capo Secco, si è 

registrata una classica zonazione, e la vegetazione é inquadrabile nelle classi 

Entophysalidetea (Giaccone 1993), Cystoseiretea, Lithophylletea (Giaccone 1965) e Zostera 

499


(Pignatti 1963). La tipologia della vegetazione è stata classificata come paragonabile a quella 

descritta per l'isola di Ustica (Giaccone et al., 1985b) e di Salina (Cormaci et al., 1992). Nel 

settore del vecchio recinto di Vulcano e della Fossa (da Capo Secco a Cala di Mastro Minico) 

sono state rivelate le presenze di Associazioni algali poco strutturate ed in parte bloccate nel 

dinamismo evolutivo allo stato di "associazioni durevoli" a causa del substrato discontinuo e 

notevolmente fratturato. L'ambiente é stato osservato come reso instabile dall'effetto delle 

eruzioni di vulcanismo esplosivo di epoca storica e da deboli fenomeni di vulcanismo 

secondario. Gli aggruppamenti presenti sono stati caratterizzati dalla presenza di specie del 

genere Cystoseira ad ampia distribuzione batimetrica (C. brachycarpa, C. schiffneri e C. 

spinosa). Nel suo complesso la vegetazione é stata caratterizzata dal prevalere di specie 

caratteristiche di ordine superiore e di specie euribate o comunque a larga valenza ecologica. 

Il settore di Vulcanello e del Porto di Levante, sino alla sorgente termale a sud-est di Punta 

Luccia, ha mostrato caratteristici e intensi fenomeni di vulcanismo secondario che hanno 

fortemente influenzato la vegetazione nella sua composizione causa le emanazioni sulfuree. In 

queste zone si sono presentate formazioni stromatolitiche nel Mesolitorale e C. tamariscfolia 

nell'Infralitorale superiore. Nelle zone in cui questi fenomeni si sono rivelati meno intensi la 

tipologia della vegetazione è stata paragonata a quella di altri settori della stessa isola. 

Filicudi 

Per l’isola di Filicudi sono note 131 specie di Rhodophyceae, 55 Fucophyceae, 19 

Chlorophyceae e 8 Cyanophyceae per un totale di 191 taxa al livello specifico ed 

intraspecifico; inoltre è stata rilevata la presenza su fondali sabbiosi di Posidonia oceanica. 

Le caratteristiche biogeografiche della flora rilevate sono risultate relativamente simili a 

quelle di altre aree del Mediterraneo (Furnari, 1984; Giaccone et. al., 1985a) e paragonabili a 

quelle riscontrate per la flora dell'isola di Salina (Cormaci et al., 1992) e dell'isola di Vulcano 

(Alongi et al., 1993). La vegetazione del piano Supralitorale è caratterizzata esclusivamente 

da Cyanophyceae (Entophysalis deusta, Microcoleus lyngbyaceus, Calothrix crustacea), che 

formano una cintura continua lungo le coste dell'isola. L'insediamento dei popolamenti 

vegetali a macroalghe dal Mesolitorale fino ai primi metri dell'Infralitorale superiore è 

risultato anche qui notevolmente condizionato dalla natura del substrato; infatti la presenza di 

alcune spiagge formate da grossi ciottoli continuamente rimaneggiati dal moto ondoso ha 

impedito l'instaurarsi di popolamenti algali ben strutturati. In particolare, nel Mesolitorale 

superiore è stata riscontrata solo sporadicamente la presenza di Nemalion helmithoides 

500


associata a Calothrix crustacea. L'assenza di altre specie caratteristiche di questo sottopiano 

(Bangia atropurpurea, Porphyra sp., ecc.) è anche da attribuire alla marcata stagionalità dei 

popolamenti, fisionomicamente non rilevabili nel periodo estivo. Nel sottopiano inferiore si 

sono identificate due cinture vegetazionali distinte: la cintura superiore caratterizzata da un 

popolamento a Lithophyllum lichenoides, che tuttavia non ha formato una cornice continua, 

ma presente esclusivamente in zone esposte ad intenso idrodinamismo; la cintura inferiore 

con popolamento a Corallina elongata che, solo in alcuni siti ha costituito un tappeto 

omogeneo in associazione a Ceramium ciliatum v. robustum, Callithamnion granulatum e 

Laurencia papillosa. Nella frangia infralitorale, solo a La Canna ed a Punta Stimpagnato il 

substrato è costituito da pareti rocciose che hanno consentito lo sviluppo di un manto vegetale 

omogeneo. In particolare, in località La Canna la frangia è costituita da un popolamento a 

Cystoseira amentacea v. stricta, specie che qui presenta discreti valori di ricoprimento 

specifico ed è associata a Laurencia microcladia e Dictyota dichotoma v.intricata. A Punta 

Stimpagnato, invece, questa fascia vegetazionale è costituita prevalentemente da Cystoseira 

compressa associata a Cystoseira brachycarpa e Boergeseniella thuyoides. L'orizzonte alto 

dell'llnfralitorale superiore è costituito da un cintura omogenea a Cystoseira brachycarpa 

associata a Dictyota dichotoma v. intricata e Halptilon virgatum, entrambe epifite su di essa e 

con discreti valori di ricoprimento specifico. Cystoseira brachycarpa caratterizza questo 

orizzonte anche nelle isole di Vulcano e Salina, vicariando spesso Cystoseira crinita (Cormaci 

et al., 1992; Alongi et al., 1993). Nell’orizzonte basso dell'Infralitorale superiore che si 

estende fino a circa 20 m di profondità si sono riscontrati popolamenti a Cystoseira 

sauvageauana omogenei e ben strutturati. Nell'Infralitorale inferiore la vegetazione è 

caratterizzata, nell'orizzonte alto da un popolamento misto a Cystoseira brachycarpa e 

Cystoseira spinosa; nell'orizzonte basso, fina a circa 40m di profondità, invece è presente un 

popolamento a Cystoseira jabukae con sporadici talli di Cystoseira spinosa. A questo livello 

il sottostrato è costituito prevalentemente da Lithophyllum fiondosum e Phymatolithon 

lenorrnandii. La presenza di Cystoseira jabukae è indice di un ambiente con sedimentazione 

grossolana e idrodinamismo unidirezionale; in queste condizioni Cystoseira jabukae vicaria 

Cystoseira spinosa (Giaccone et al., 1994). Anche la presenza di Phymatolithon lenormandii è 

legata all'ambiente reofilo; infatti questa specie, che fisionomicamente caratterizza 

l'associazione Mesolitorale Phymatolithetum lenormandii (Giaccone et al., 1993), si sviluppa 

generalmente al di sotto della cornice a Lithophyllum lichenoides (Giaccone et al., 1993), 

pertanto è adattata ad un ambiente esposto a notevole idrodinamismo. Al di sotto del piano 

Infralitorale, i fondali si sono rivelati prevalentemente sabbiosi; ciò ha fatto sì che siano 

501


venuti a mancare i popolamenti circalitorali di substrato duro, analogamente a quanto 

riscontrato nell'isola di Salina (Cormaci et al., 1992). 

Lipari 

Malgrado l’isola di Lipari sia la più grande dell’arcipelago, risulta tutt’oggi quella meno 

conosciuta e indagata dal punto di vista floristico sottomarino. L’elenco floristico relativo 

all’isola di Lipari è riconducibile principalmente al lavoro di Giaccone (1969). In complesso 

sinora sono noti 195 taxa, numero non elevato, specialmente in confronto a quello noto per 

Vulcano che risulta l’isola più studiata. 

Stromboli 

Le uniche ricerche floristiche conosciute per quest'isola risultano quelle di Giaccone (1969) 

condotte nell’ambito dei programmi C.N.R. 

Panarea 

Anche per l’isola e i dintorni di Panarea le uniche conoscenze floristiche risalgono a Giaccone 

(1969) in base a raccolte eseguite nel 1967. 

Alicudi 

Per quest’isola non si hanno dettagliate conoscenze sulla flora sommersa. 

Inquadramento generale 

La flora e la vegetazione delle isole Eolie rispecchiano dunque perfettamente le caratteristiche 

biogeografiche del Tirreno centro-meridionale. Scarso sviluppo hanno le cinture del Supra e 

del Mesolitorale raggruppate nella Classe Entophysalidetea (Giaccone et al., 1993) presenti 

nell'isola di Salina, mentre la vegetazione del piano Supralitorale dell'isola di Filicudi è 

caratterizzata esclusivamente da Cyanophyceae che formano una cintura continua lungo le 

coste dell'isola. Il Mesolitorale e generalmente anche i primi 2-3 metri dell'lnfralitorale, sia a 

Filicudi che all'isola di Salina, a causa essenzialmente del tipo di substrato (detritico o 

ciottoloso) che impedisce l'instaurarsi di popolamenti algali ben strutturati, presentano scarsa 

502


o addirittura nessuna copertura vegetale a macrofite. Nella frangia infralitorale non sempre il 

substrato è costituito da pareti rocciose che consentono lo sviluppo di un manto vegetale 

omogeneo. Sui substrati duri, analogamente a quanto riscontrato ad Ustica da Giaccone et al. 

(1985), la zonazione della vegetazione mostra una successione di Cistoseireti caratterizzata da 

un'ampia estensione del Cystoseiretum sauvageauanae (da 5 a 20 metri di profondità) che a 

Salina raggiunge coperture quasi sempre del 100%. Nell'lnfralitorale superiore di Vulcano, 

nel settore di Vulcanello e del Porto di Levante, sino alla sorgente termale a sud-est di Punta 

Luccia la vegetazione é influenzata nella sua composizione dalle caratteristiche 

chimicofisiche delle emanazioni sulfuree dove è presente. Nelle zone in cui questi fenomeni 

sono meno intensi la tipologia della vegetazione è paragonabile a quella di altri settori 

dell'isola. Sui substrati sabbiosi, nei versanti orientale e meridionale dell'isola di Salina sono 

presenti praterie a Posidonia oceanica (L.) Delile, peraltro già segnalate da Pessani et al. 

(1984) e da Genetta et al. (l989). Al di sotto del piano Infralitorale, sia nell'isola di Filicudi 

che nell'isola di Salina, i fondali sono prevalentemente sabbiosi; ciò fa sì che manchino i 

popolamenti circalitorali di substrato duro. Di particolare interesse fitogeografico per l'isola di 

Salina è il ritrovamento di Ceramium strobiliforme, nuova per il Medi terraneo (Cormaci et 

al., 1992), di Pseudochlorodesmis furcellata v. canariensis, nuova per le coste italiane in 

quanto segnalata precedentemente solo per il settore occidentale del Mediterraneo (Meinesz, 

1980) e di Cystoseira brachycarpa var. claudiae. Quest'ultima è di particolare interesse in 

quanto questa varietà, segnalata finora solo per Linosa e Ustica (Giaccone et al., 1985a) e per 

le isole Baleari (Ribera & Gomez, 1984). Concludendo alle isole Eolie si osserva una classica 

zonazione e la vegetazione è inquadrabile nelle classi Entophysalidetea Giaccone 1993. La 

tipologia della vegetazione è paragonabile a quella descritta per l'isola di Ustica (Giaccone et 

al., 1985b). 

Per poter formulare in maniera corretta un piano di gestione è necessario conoscere le specie 

sia dal punto di vista biologico, sia dal punto di vista etologico e soprattutto da quello 

ecologico. Inoltre è di fondamentale importanza conoscere le zoocenosi in relazione alla 

tipologia di habitat presenti e valutarne il loro stato di conservazione. Per far ciò si è 

proceduto ad una attenta ed accurata ricerca bibliografica attingendo da varie fonti e sono in 

corso di realizzazione diversi sopralluoghi sul territorio di interesse del piano di gestione 

finalizzati alla conferma ed alla presenza soprattutto di alcune emergenze faunistiche. La 

ricerca bibliografica effettuata permette di stilare un quadro generale ma non esaustivo della 

503


fauna marina e delle zoocenosi dell’arcipelago eoliano. Tali dati hanno necessità di essere 

confermati, come scritto, dalle indagini sul campo in fase di svolgimento. 

Nello specifico i fattori ecologici dominanti nei fondali delle Isole Eolie sono 

l’idrodinamismo e il substrato molto diversificato, ricco di ciottoli e blocchi rocciosi. Tale 

diversità geomorfologica e di habitat favorisce un elevato grado di “pachness” con 

conseguente arricchimento della diversità biologica e con un elevato numero di biocenosi, 

alcune delle quali sono particolarmente estese in senso areale. 

I1 parziale isolamento del Mediterraneo conferisce alcune particolari caratteristiche alle 

comunità zooplanctoniche di questa regione. Inoltre, caratteristica peculiare soprattutto delle 

coste rocciose tipiche dell’arcipelago, è la netta zonazione che non riguarda solamente la flora 

ma anche la fauna. Tale zonazione è evidente sulle coste ripide soprattutto la dove le pareti 

rocciose scendono verticali fino a 20 m di profondità circa. La zona sopralitorale per le sue 

peculiarità ospita negli anfratti e nelle pozze a concentrazione saline elevata i gasteropodi del 

genere Littorina ed i balanini Chthamalus stellatus. Caratteristica di questa zona è la presenza 

dell’isopode Ligia italica e quella del Pachygrapsus marmoratus. Vista la particolare 

conformazione costiera dell’arcipelago, non si può parlare di una vera e propria zona 

mesolitorsale per cui è corretto descrivere una serie di ambienti (biotopi) permanentemente 

sommersi. La c.d. zona infralitorale. È corretto classificare una zona superficiale a forte 

illuminazione ed una più profonda, che inizia generalmente a 10-20 m di profondità, dominata 

dalla presenza di spongiari e gorgonari. Questa regione può estendersi quasi alla superficie 

nelle grotte ed alle pareti rocciose. I pesci, nonostante la loro capacità di movimento, si 

trovano di solito distribuiti in modo abbastanza preciso. Labridi (Labrus spp.) e sparidi 

(Oblata melanura, Diplodus sp., Sparus auratus) abitano gli ambienti luminosi, mentre i 

serranidi (Apogon imberbis, Anthias anthias, Serranus sp.) si trattengono preferibilmente nei 

luoghi scuri ed ombrosi. 

Il limite inferiore della zona infralitorale, riconoscibile dalla scomparsa della Posidonia 

oceanica, è caratterizzato dalla comparsa del coralligeno con presenza di gorgoniacei 

(Paramuricea clavata). 

Le conoscenze sullo zooplancton sono frammentarie e le differenze nella abbondanza e nella 

diversità del plancton che caratterizza i bacini del Mediterraneo Occidentale sono 

essenzialmente dovuti alla più o meno grande intensità delle correnti che entrano dallo Stretto 

di Gibilterra. Recenti studi hanno dimostrato che quasi tutte le subregioni del Mediterraneo 

504


sono relativamente ricche di specie (Kiortis et al. 1969; Lakkis, 1971; Scotto Di Carlo et al., 

1975) e molte di queste specie sono state considerate come indicatrici di acqua atlantica. La 

maggior parte dei dati sulla caratterizzazione zooplanctonica delle isole Eolie è riferita alla 

distribuzione spaziale e verticale dei gruppi più rappresentativi dello zooplancton, come i 

Copepodi, i Chetognati, grossi cuscini tondeggianti che possono raggiungere notevole 

sviluppo, coprendo metri quadrati di substrati rocciosi pianeggianti all’ombra delle scogliere. 

In zone a non elevato idrodinamismo si può osservare la presenza di colonie molto più 

abbondanti, talvolta presenti anche su basso fondale. (Della Croce, 1963; Burlini et al., 1964; 

Guglielmo, 1975, 1976). Per quanto riguarda i Cladoceri da segnalare ritrovamenti in acque 

superficiali di Sagitta exaptera che fanno supporre la presenza, in quest'area di acque 

profonde provenienti dallo Stretto di Messina. Studi sulla distribuzione dei Chetognati 

nell'area idrografica dello Stretto di Messina hanno messo in evidenza l'influenza che lo 

Stretto di Messina stesso esercita nelle sue immediate adiacenze ioniche e tirreniche. In 

primavera la biomassa mostra una costante discontinuità in tutta l'area esaminata, mentre in 

Estate la situazione è abbastanza omogenea in tutto il Basso Tirreno. L'andamento della 

biomassa nello strato eufotico si è mostrato discontinuo a seconda della stagione. Da una 

stratificazione omogenea dello zooplancton registrata in Aprile quando il bloom 

fitoplanctonico è da poco avvenuto ed il termoclino non si è ancora instaurato, nel mese di 

Maggio lo zooplancton si concentra negli strati più superficiali dove trova un più abbondante 

nutrimento. Finita questa fase primaverile un secondo massimo di biomassa è ben 

individuabile nel mese di Agosto, nello strato situato da 50 a 100 metri. Questo secondo 

massimo è connesso indubbiamente con il termoclino. Infatti, l'accumulo di detriti provenienti 

dagli strati più superficiali e la successiva concentrazione negli strati più profondi, 

costituiscono un buon nutrimento per gli organismi zooplanctonici che tendono quindi a 

concentrarsi in questa zona. Inoltre, il termoclino costituisce una barriera fisica che impedisce 

agli organismi di spostarsi in superficie. In Ottobre, quando il termoclino è ormai sparito e 

l'acqua incomincia nuovamente a mescolarsi, lo zooplancton si distribuisce uniformemente in 

tutta la colonna d'acqua con valori di biomassa simili tra i due strati. 

Come in precedenza detto, i1 complesso insulare delle Eolie rappresenta, con tutta evidenza, 

un sistema ricco e complesso sia dal punto di vista biogeografico, sia ecologico. 

Ciononostante, le informazioni storicamente disponibili sulle componenti faunistiche dei 

fondali sono così esigue da poter essere considerate virtualmente inesistenti. Basti ricordare 

che anche grandi campagne oceanografiche quali quelle degli Yachts Hirondelle e Princesse- 

Alice (1885-1915) di fondamentale importanza per la conoscenza del benthos mediterraneo, 

505


hanno interessato solo in maniera del tutto marginale l'area eoliana. Lo prova il fatto che, 

dalla consultazione dell'imponente serie di volumi prodotta in merito alla suddetta campagna, 

è stato possibile ricavare soltanto un riferimento in qualche modo inquadrabile nel settore di 

nostro interesse. Ci riferiamo, per la precisione, alla segnalazione del crostaceo decapode, 

batiale, Polycheles tiphlops Heller, campionato tra Capo Rasocolmo e Panarea su fondali di 

1103 m (Bouvier, 1917). Da citare, inoltre, è il lavoro di Schmidt (1972) dedicato 

esclusivamente alla bionomia degli Antozoi di Strombolicchio che fornisce alcuni dati di 

grande interesse per la bionomia delle biocenosi meso-infralitorali e circalitorali di substrato 

roccioso. Infatti, tali specie (circa 86 conosciute ma 52 forme più comuni) abitano i fondali 

rocciosi della zona costiera. Alcune forme sono fisse sui gusci, su spugne, su gorgonie e 

ascidie. Accertata è la presenza di Cerianthus e dei Pennatulacei. Sulle pareti rocciose vicino 

alla superficie la specie che resiste maggiomente alla turbolenza è Actinia equina, cui seguono 

gli Scleractiniari Astroides calicularis e Balanophyllia verrucaria. Queste sono seguite dalle 

specie stolonifere Paralcyonum elegans e Cornularia cornucopiae. La turbolenza impedisce a 

Parazoanthus axinellae e Corynactis viridis di colonizzare le superfici lisce vicine alla 

superficie e queste specie, nella zona di Strombolicchio, si trovano solo a maggiore 

profondità. Questo fenomeno comporta una competizione tra le diverse specie di actiniari che 

colonizzano le fessure. Schmidt (1972) ritiene che le abbondanti popolazioni di forme 

vivipare di Cereus pedunculatus e Actinia equina costituiscono delle popolazioni di origine 

atlantica isolate in Mediterraneo. Di particolare interesse la citazione di Gerardia savaglia, 

più sciafila di Paramuricea clavata, e che si trova ugualmente abbondante nelle grotte più 

profonde e negli strapiombi. 

Da ricordare, ancora, lo studio di Velimirov (1975) sull’accrescimento del Gorgoniario 

Eunicella cavolinii, comune comunque nell’intero bacino mediterraneo, spesso preda del 

cipreide Simnia spelta, eseguito su una popolazione di Filicudi e la segnalazione di un ecotipo 

del Mollusco Gasteropode Nassarius corniculus rinvenuto nelle acque di Vulcano 

caratterizzate dall'emissione di gas vulcanici (Palazzi, 1987). Elenchi di molluschi litorali 

sono stati inoltre segnalati da Giacobbe et al. (1983) e da Micale et al. (1987) per Vulcano, 

Filicudi e Lipari. 

Le due tabelle che proponiamo sono riferite ad organismi invertebrati raccolti in passato a 

Stromboli tra 2 e 22 m di profondità ed a Panarea tra 2 e 23 m su substrati rocciosi con 

popolamenti a Cystoseira spp.): 

506

Celenterati 

Alcyonarn palmatum 

Cariophyllia clavus 

Cladocora caespitosa 

Dendrophyllia ramea 

Eunicella verrucosa 

Pennatula phosphorea 

Briozoi 

Hippodiplosia fascialis 

Flustra aerbacea 

Frondipora reticulata 

Myriozoum truncatum 

Retepora cellulosa 

Brachiopodi 

Terebratula vitrea 

Echinodermi 

Antedon mediterranea 

Echinus acutus 

Holoturia tubulosa 

Ophiotrix fragilis 

Spatangus purpureus 

Sphaerechinus granularis 

Stichopus regalis 

Tunicati 

Clavelia lepadiformis 

Halocynthia papillosa 

Microcosmus su1catu.s 

Phallusia mamillata 

Alcyonaria 


507

Cornularla cornucopiae 

Paralcyonunr elegans 

Alcyonunr acaule 

Parerythropodium coralloides 

Gorgoniaria 

Eunicella stricta 

Eunicella cavolinii 

Paramuricea clavara 

Madreporaria 

Corynacris viridis 

Asrroides calycularis 

Balanophyllia verrucaria 

Caryophillia smithi 

Leptopsammia pruvoti 

Actinaria 

Aiptasia murabilis 

Actinia equina medirerranea 

Telmaracris forsknlii 

Cereirs pedunculatirs 

Anemonia sulcata 

Zoantharia 

Parazoanrhus axinellae 

Gerardia savaglia 

Mollusca 

Haliotis lamellosa 

Patella lusitanica 

Patella caerulea 

Astraea rugosa 

Arca noae 


508

Cerithium rupestre 

Tliuridiella hopei 

Nassa incrassata 

Conus medirerraneus 

Vermerus rriqueter 

Hydrozoa 

Sertularella s p. 

Dynamena cavolinii 

Briozoa 

Myriozouni truncatum 

Tubucellaria opuncrioides 

Rerepora cellulosa 

Hornera grandiculara 

Crustacea 

Cthamalus stellatus stellatus 

Balanus perforarus 

Eupagurus anacliorerus 

Porifera 

Spirastrella cunctatrix 

Hemimycale ambigua 

Hemìmycale coluniella 

Clarhrina coriacea 

Ircinia spinulosa 

Calyx nicaeensis 

Axinella verrucosa 

Haliclona cratera 

Annellida Polychaeta 

Serpula vermicularis 

Prorula intestinuum 


509

Polycirrus arantiacus 

Salnracina dysreri 

Sabella pavonina 

Spirographis spallanzani 

Asteroidea 

Havelia arrenuara 

Ophidiaster ophidianus 

Echinaster sepositus 

Coscinasterias tenuissima 

Echinoidea 

Arbacia lixula 

Echinus melo 

Antedon mediterranea 

Holoturia forskali 

Ascidiacea 

Halocynthia papillosa 

Vertebrata 

Tryprerigium tripteronotus 

Coris julis 

Thalassoma pavo 

Chromis chromis 


A tali specie, si aggiungono le seguenti segnalazioni di un certo rilievo zoogeografico e/o 

conservazionistico: Bedulli et al. (1990) segnalano il Mollusco Poliplacoforo Leptochiton 

(Parachiton) africanus (Nierstrasz, 1906) come specie estremamente rara, osservata su un 

fondale di circa 40 metri presso la Secca del Bagno (Lipari). Cottarelli et al. (1982) segnalano 

i due Crostacei Copepodi Arpacticoidi Leptocaris igneus n. sp. e Leptocaris biscayensis 

(Noodt) in acque interstiziali litorali dell’isola di Vulcano; la prima è finora nota per questa 

sola località. Nei Data Report del CONISMA (1995, 1996) sono inoltre riportate le seguenti 

specie ittiche: Callanthias ruber (Rafinesque 1810) (Perciformi, Serranidae); Gnathophis 

510


mystax (Delaroche 1809) (Anguilliformi, Congridae); Squalus acanthias blainvillei Risso 

1826 (Squalifomi, Squalidae). 

Altri Vertebrati 

Per quanto riguarda l’erpetofauna non si hanno segnalazioni di luoghi di ovodeposizione di 

Caretta caretta sicuramente a causa della quasi inesistenza di spiagge sabbiose, adatte allo 

scopo. Numerose sono, invece, le segnalazioni di mammiferi marini nelle acque circostanti le 

Eolie e nel tratto di mare che separa l’Arcipelago dalla Sicilia. Una buona sintesi è stata fatta 

da Cagnolaro et al. (1983) che presentano un quadro aggiornato della situazione in 

Mediterraneo ed una bibliografia estesa sui Cetacei. Difficilmente i cetacei si avvicinano alle 

coste e la loro importanza per le acque costiere delle isole Eolie e l’unica specie che è stata 

spesso avvistata in acque strettamente costiere è Stenella coeruleoalba (Meyen); tutte le altre 

specie riportate nell’elenco che segue sono state avvistate, con segnalazioni sicure, nelle 

acque al largo delle isole Eolie, nel Basso Tirreno, tra le Eolie e la costa siciliana: 

Balaenoptera physalus (L.) 

Balaenoptera acutorostrata Lacepede 

Physaster macrocephalus L. 

Ziphyus cavirostris G. Cuvier 

Tursiops truncatus (Montagu) 

Delphinus delphis L. 

Grampus griseus (G. Cuvier) 

Pseudorca crassidens (Owen) 

Globicephala melaena (Traill) 

511


B.3.3. Scheda di valutazione del grado di invasività delle specie aliene 

B.3.3.1. Flora 

Premessa generale 

Williamson & Fitter (1996) hanno calcolato che circa 0.1 (da 0.05 a 0.2) delle specie 

introdotte diventa subspontanea, la stessa proporzione si naturalizza, e ancora la stessa si 

comporta come invasiva. Un’eccezione a questa “regola del 10” è fornita dalle riserve 

naturali, che di norma ospitano la metà del numero atteso di xenofite, e dalle isole, che sono 

sensibilmente più esposte alle invasioni. I principali fattori che influenzano la resistenza 

biotica degli ecosistemi sono (da Keffe et al., 1997, modificato): 

Aspetti ecologici 

Elevata ricchezza specifica 

Bassa complessità/competitività 

Assenza di disturbo o bassa intensità e frequenza di disturbo 

Caratteristiche biogeografiche 

Ecosistemi con macroclima e regimi di stress simili a quelli della patria delle xenofite 

Ecosistemi all’interno di territori con più di una fascia climatica 

Ecosistemi insulari 

Caratteristiche fisiche del biotopo 

Geometria (area, perimetro, ecc.) 

Altitudine media 

Inclinazione media 

Uniformità/variabilità del paesaggio 

Livello d’impatto antropico 

Tasso d’introduzione intenzionale e accidentale 

Frammentazione e distruzione di habitat 

Urbanizzazione e diffusione delle pratiche agro-pastorali estensive ed intensive 

Livello ed efficacia della conservazione 

512


Partendo da queste considerazioni, gli ambiti più vulnerabili all’invasione di specie aliene 

risultano i seguenti: 

Ecosistemi urbani e periurbani 

Vi si registra un alto tasso d’introduzione, incrementato da diverse attività umane 

(giardinaggio, allevamento di uccelli, intensi scambi commerciali, turismo, ecc.). In questo 

contesto le aliene mostrano di norma un’eccellente capacità di tollerare lo stress (alcalinità, 

siccità, caldo, luce) e il disturbo (inquinamento atmosferico, eutrofizzazione, taglio, calpestio, 

ecc.). 

Ambienti umidi (sponde di torrenti e di laghi) 

Diversi studi (Pyšek & Prach, 1994; Hood & Naiman, 2000) mostrano che, a prescindere dai 

territori considerati, 25-30% della flora dei corsi d’acqua disturbati è esotica. L’intenso e 

frequente disturbo naturale e l’elevata disponibilità idrica facilita sia alti livelli di ricchezza 

specifica sia l’ingresso di aliene. 

Ecosistemi forestali frammentati 

Il pesante impatto che li ha interessati da millenni ha probabilmente selezionato le specie e le 

comunità più resistenti. Di contro, l’attuale paesaggio semi-naturale appare gravemente 

frammentato e molte specie legnose autoctone (non solo le endemiche) sono molto rare e 

mostrano una distribuzione a mosaico, mentre le più eurivalenti si comportano come invasive 

(Weber, 2000). 

Ecosistemi insulari 

L’invasione delle xenofite ha gravi effetti sulle comunità insulari (Vitousek et al., 1995; 

Simberloff et al., 1997). Gli ecosistemi insulari sono particolarmente esposti a distruzione in 

quanto di norma meno complessi e meno resilienti. Inoltre, per la loro “semplicità” biologica 

(ridotto potere dispersivo, stenovalenza, ecc.) gli endemiti insulari sono più danneggiati dal 

disturbo antropico (sovrasfruttamento, deforestazione, distruzione e frammentazione di 

habitat, alterazione dei cicli idrogeologici locali, inquinamento idrico, incendi, sovrappascolo, 

ecc.) e dall’introduzione di specie alloctone. Queste ultime non solo minacciano le endemiche 

locali competendo con esse, ma formano anche ibridi meno esigenti che possono letteralmente 

eliminarli nell’arco di poche generazioni. 

513

Ecosistemi semiaridi e mediterranei 


Gli aspetti di prateria perenne e annua e di gariga colonizzano il più delle volte aree 

contraddistinte da una scarsissima disponibilità idrica e trofica; pertanto, le comunità che 

caratterizzano tali formazioni danno vita ad una complessa competizione sotterranea e 

mostrano una notevole resistenza all’invasione. Il disturbo tuttavia, specialmente se frequente, 

causa una distribuzione discontinua della vegetazione ed un aumento di spazi e risorse 

disponibili ne consente l’invasione da parte di parecchie specie opportuniste. Considerando 

l’incremento del commercio e del turismo e la contemporanea diminuzione delle attività 

agricole tradizionali, Fox (1990) afferma che nel prossimo futuro nel bacino del Mediterraneo 

si registrerà una forte riduzione delle specie dei coltivi ed un aumento di piante legnose 

tropicali e subtropicali, con una prevalenza del cosiddetto “scambio di piante” tuttora in atto 

tra i diversi ecosistemi di tipo mediterraneo (Trabaud, 1991). 

La situazione alle Eolie 

Alle Eolie sono state censiti ben 88 i taxa (pari al 9,4% ca. della flora dell’Arcipelago: S. 

Pasta, dati inediti) introdotti ed oggi definitivamente spontaneizzati o subspontanei e le 

avventizie casuali o del tutto naturalizzate. Si tratta spesso di macroterme che, facilitate dal 

clima caldo-umido e dall’ottima qualità dei suoli vulcanici dell’Arcipelago, non tardano ad 

acclimatarsi (Madon, 1994; Troìa, 1995; Rossitto & Ilardi, 2000; Pasta, 2003; Pasta et al., 

2008). Buona parte delle specie che hanno colonizzato le isole si comportano come 

subnitrofile ruderali: specie rispondenti a questo “identikit ecologico” mostrano un notevole 

successo nelle piccole isole mediterranee, particolarmente vulnerabili all’invasione delle 

xenofite per via del naturale turnover e della crescente pressione antropica. In considerazione 

della fragilità degli equilibri biologici delle isole e del costo ecologico ed economico delle 

invasioni in ambito mediterraneo, vale la pena di fornire una rapida carrellata sull’identità e 

distribuzione delle avventizie e delle introdotte nell’Arcipelago. 

taxon status invasività 

Acacia saligna (Labill.) H.L. 

Wendl. 

Aeonium arboreum (L.) Webb 

et Berth. 

Intr spont medio-alta + 


514 

ALI FIL VUL LIP SAL PAN STR

Ailanthus altissima (Mill.) 

Swingle 

Albizzia julibrissin (Willd.) 

Durazzini 

Alnus cordata (Loisel.) 

Loisel. 

Amaranthus blitoides S. 

Watson 


Intr spont alta + + + + + + + 



Avv nat medio-alta + + 

Amaranthus blitum L. Avv nat media + + 

Amaranthus caudatus L. Avv nat media + 

Amaranthus cruentus L. Avv nat media + 

Amaranthus deflexus L. Avv nat media + + + + + 

Amaranthus graecizans L. Avv nat media + + + + 

Amaranthus retroflexus L. Avv nat media + + + + + 

Anredera cordifolia (Ten.) 

Steenis 

Intr spont alta + + 

Antirrhinum majus L. Intr spont bassa + + 

Arctotheca calendula (L.) 

Levyns 

Avv nat media + 

Arundo donax L. Intr spont alta + + + + + + + 

Asparagus officinalis L. Intr spont bassa + + 

Aster squamatus (Sprengel) 

Hieron. 

Avv nat alta + 

Avena fatua L. Intr spont bassa + + 

Bidens bipinnata L. Avv nat medio-alta + + 

Boerhaavia repens L. subsp. 

viscosa (Choisy) Maire 

Carpobrotus edulis (L.) N.E. 

Br. 

Castanea sativa Mill. Intr 

Casuarina equisetifolia J. R. 

et G. Foster 

Avv nat alta + 

Intr spont alta + + + + + + 

subsp 

Intr 

subsp 

bassa + + + + + 

media + 

Ceratonia siliqua L. Intr spont bassa + + + + + + + 

Chenopodium ficifolium Sm. Avv nat media + 

Chenopodium multifidum L. Avv nat media + + 

Chrysanthemum segetum L. Avv nat media + + + + + + + 

Cichorium endivia L. subsp. 

pumilum (Jacq.) Coutinho 

Intr spont media + + 

Citrullus colocynthis (L.) Intr spont media + 

515

Schrader 


Conyza albida Sprengel Avv nat alta + + + + + 

Conyza bonariensis (L.) 

Cronq. 

Conyza canadensis (L.) 

Cronq. 

Avv nat alta + + + + + + + 

Avv nat alta + + + + + 

Corylus avellana L. Intr spont bassa + 

Cupressus sempervirens L. Intr spont bassa + 

Cyperus esculentus L. Intr spont media + + 

Datura inoxia Mill. Intr spont alta + + 

Datura stramonium L. Intr spont alta + + + + 

Erysimum cheiri (L.) Crantz Intr spont media + 

Eucalyptus camaldulensis 

Dehnh. 


Euphorbia maculata L. Avv nat medio-alta + + + 

Ficus microcarpa L. Intr spont medio-alta + 

Galinsoga parviflora Cav. Avv nat alta + + + 

Gomphocarpus fruticosus (L.) 

W. T. Aiton 

Intr spont medio-alta + + 

Hedysarum coronarium L. Intr spont bassa + + + 

Iris germanica L. Intr spont bassa + + + + + + 

Lantana camara L. Intr spont alta + + 

Lens culinaris Medik. Intr spont bassa + 

Lupinus albus L. Intr spont bassa + + + 

Lupinus luteus L. Intr spont bassa + + + + + + 

Lycopersicon esculentum 

Mill. 

Malephora crocea (Jacq.) 

Schwantes s.l. 

Intr 

subsp 


bassa + + + + + + + 

Mirabilis jalapa L. Intr spont alta + + + + 

Nicotiana glauca R.C. 

Graham 

Olea europaea L. var. 

europaea 

Opuntia ficus-indica (L.) 

Mill. 

Intr spont alta + + + 



Oxalis pes-caprae L. Intr spont alta + + + + + + + 

Papaver dubium L. Avv nat media + + + + + 

Papaver hybridum L. Avv nat media + + + + 

Papaver rhoeas L. Avv nat media + + + + + 

516


Papaver somniferum L. Intr spont media + + + 

Paraserianthes lophantha 

(Willd.) I.C. Nielsen 


Parkinsonia aculeata L. Intr spont medio-alta + 

Petroselinum crispum (Mill.) 

A.W. Hill 

Intr 

subsp 

bassa + 

Phytolacca americana L. Intr spont media + + + + 

Plumbago auriculata Lam. Intr 

Portulaca oleracea L. subsp. 

oleracea 

Prunus domestica L. subsp. 

domestica 

Raphanus raphanistrum L. 

subsp. microcarpus (Lange) 

Thell. 

subsp 

Raphanus sativus L. Intr 

bassa + 

Intr spont medio-alta + + + + + + + 

Intr spont bassa + 

Avv nat media + 

subsp 

Rhus coriaria L. Intr 

subsp 

bassa + 

bassa + + 

Ricinus communis L. Intr spont alta + + + + 

Robinia pseudo-acacia L. Intr spont alta + + + + + 

Rumex lunaria L. Intr spont bassa + 

Ruscus hypophyllum L. Intr 

Saccharum aegyptiacum 

Willd. 

subsp 

bassa + + 

Intr spont alta + + + + + 

Salvia leucantha Cav. Intr spont medio-alta + 

Setaria verticillata (L.) P. 

Beauv. 

Setaria verticilliformis 

Dumort. 

Avv nat media + + + 

Avv nat media + + + 

Setaria viridis (L.) P. Beauv. Avv nat media + + + 

Sinapis alba L. subsp. alba Intr spont bassa + 

Sisymbrium orientale L. Avv nat media + 

Solanum linnaeanum Hepper 

et P.M. Jäger 


Sorghum halepense (L.) Pers. Intr spont medio-alta + + + 

Tillaea campestris (Ecklon et 

Zeyher) Brullo, Giusso et 

Avv nat medio-alta + 

517

Siracusa 


Tropaeolum majus L. Intr spont medio-alta + 

Vicia sativa L. subsp. sativa Intr spont medio-alta + + + + + + 

Vitis vinifera L. subsp. 

vinifera 

Territorio 

considerato 

Intr spont bassa + 

Σ sp Avv Nat Avv Cas Intr Sp Intr 

518 

subsp 

Σ Xeno Σ Xeno / 

Σ sp × 

Alicudi 394 5 0 22 6 33 8,4 

Filicudi 401 8 0 17 3 28 7,0 

Vulcano 354 15 0 23 2 40 11,0 

Lipari 655 18 2 34 7 61 9,3 

Salina 502 16 0 26 4 46 9,2 

Panarea 379 8 0 16 2 26 6,9 

Stromboli 288 11 0 16 1 28 9,7 

In ossequio a quanto espressamente richiesto dall’ARTA, è stata realizzato (e allegato a parte) 

un file excel costituito da tanti fogli quanti sono i SIC interessati dal PdG “Isole Eolie”. Le 

differenze tra i fogli excel elaborati e la tabella relativa alle xenofite presenti sulle isole testé 

presentata sono dovute a due motivi: 1) allo stato attuale molte specie esotiche hanno 

colonizzato soltanto gli ambiti urbani e suburbani esterni ai SIC, 2) non figurano nei fogli 

excel alcune specie esotiche che non mostrano tendenze invasive e di cui non si prevede 

l’eradicazione perché fanno parte del paesaggio agro-forestale locale, come Ceratonia siliqua, 

Corylus avellana, Castanea sativa. Quest’ultima è stata addirittura individuata come specie 

fondante di un habitat antropogeno (9260 “castagneti”). 

Strategie d’azione 

In primo luogo, si evidenzia la necessità di un monitoraggio costante e della messa a punto di 

azioni per il contenimento, o l’eliminazione, dei fattori di rischio per popolazioni di specie 

che presentano elevato interesse conservazionistico connessi all’espansione della specie aliena 

Ailanthus altissima; tale problema è stato già ampiamente evidenziato nel corso di un progetto 

100


Life-Natura (LIFE99 NAT/IT/006217 “Eolife99”) 11 e rappresenta uno dei maggiori pericoli 

potenziali per Silene hicesiae, specie prioritaria in allegato II alla Direttiva 92/43/CEE, nel 

suo locus classicus a Panarea. Ailanthus altissima, in generale, costituisce una minaccia per la 

flora autoctona delle isole, in particolare nei contesti dove numerosi fattori ecologici 

concorrono a favorirne l’insediamento e l’espansione (p.e. i valloni e gli impluvi più umidi, 

che sembrano rappresentare l’habitat più favorevole alla specie). Analoghe strategie di 

monitoraggio e di messa a punto di interventi devono essere pianificate per Robinia 

pseudoacacia, localmente presente con popolazioni estese. 

Risulta un compito del tutto improbo l’eradicazione dell’onnipresente Oxalis pes-caprae, 

pianta invasiva d’origine sudafricana che ha ormai colonizzato ogni ambiente disturbato e 

seminaturale di tutta la fascia infra-, termo- e mesomediterranea di Sicilia. 

Appare necessario eradicare sistematicamente xenofite invasive come Nicotiana glauca, 

Ricinus communis, Datura innoxia e D. stramonium, sempre più diffuse negli ambienti 

ruderali della periferia dei principali centri abitati, lungo le principali vie di collegamento e 

presso alcune discariche e cave dismesse, e Carpobrotus edulis, che già tappezza i litorali 

rocciosi disturbati lungo tutta la costa settentrionale e parte di quella occidentale e potrebbe 

estendersi occupando buona parte degli habitat rocciosi costieri del SIC. Altrettanto 

importante risulta evitare l’ulteriore introduzione di specie ornamentali e, al contempo, 

monitorare l’evoluzione demografica di altre xenofite potenzialmente invasive quali Aeonium 

arboreum, Erigeron sumatrense (= Conyza albida), Erigeron bonariense (= Conyza 

bonariensis), Opuntia ficus-indica, ecc. 

Un contesto in cui appare particolarmente importante effettuare un monitoraggio costante di 

eventuali introduzioni e spontaneizzazioni è senz’altro il perimetro delle sponde dei laghetti di 

Lingua (a Salina, ITA030029) e dell’Istmo di Vulcano (ITA030027), per evitare 

l’attecchimento e la diffusione di una o più elofite esotiche. 

Meno problematica appare la situazione di Saccharum aegyptiacum a Stromboli, dove la 

specie si è espansa a seguito dell’abbandono delle colture, attorno alle quali era sovente 

utilizzata come frangivento; tale espansione, monitorata negli anni dai fitosociologi che si 

sono occupati della vegetazione dell’isola 12 , sembra al momento non costituire un rischio per 

la flora e la vegetazione autoctone. 

Un aspetto di rilevante interesse è costituito invece dalla futura, probabile espansione di 

specie arboree che in passato sono state impiegate per interventi di riforestazione in estese 

11 Picchi S., Scalera R. & Zaghi D., 2006. Il bilancio di LIFE Natura in Italia. Indicazioni e prospettive per il 

futuro. Min. Ambiente e Tutrela del Territorio – Direzione Generale Protezione della Natura, Roma, 224 pp. 

12 cfr. Ferro & Furnari (1968) e Lingenhöhl & Richter (2001), citati in bibliografia, capitolo 2.2. 

519


aree di Salina (anche nell’ambito territoriale del SIC “stagno di Lingua”) e di Vulcano, come 

Eucalyptus spp.; per quanto, al momento, la loro diffusione appaia limitate alle aree di 

originario inserimento, non deve essere trascurato l’elevato rischio di future naturalizzazioni e 

spontaneizzazioni, che potrebbe costituire un elemento di grave disturbo per l’assetto e la 

struttura delle comunità vegetali delle isole. 

È necessario evitare l’uso e l’introduzione indebiti di terreno vegetale proveniente da aree 

esterne ai SIC, allo scopo di minimizzare il rischio d’introduzione involontaria di specie 

esotiche potenzialmente invasive, riducendo al minimo indispensabile l’estensione e 

l’intensità di manutenzione di ecotoni antropogeni (alberatura stradale e ornamentale, nuova 

viabilità, strisce parafuoco, ecc.). Bisogna scoraggiare – se non impedire – la realizzazione di 

aree verdi (giardini all’inglese, campi da golf, campi sportivi, ecc.) dove si faccia ricorso a 

macroterme esotiche e di alberature con specie tropicali ornamentali, spesso importate da 

vivai nord-africani; in tali contesti, la probabilità di nuove introduzioni ancora sfuggite 

all’osservazione dei botanici è altissima. 

Lo strumento più efficace per evitare l’espansione di xenofite potenzialmente invasive appare 

quello di monitorare le zone più disturbate e marginali dei singoli SIC (aree suburbane, cave, 

discariche ed ex-discariche, ambienti umidi degradati, ecc.), che costituiscono infatti la 

nicchia elettiva di gran parte delle esotiche “in attesa di attecchimento”. 

È quanto mai urgente infine realizzare iniziative finalizzate all’informazione, all’educazione 

ed alla prevenzione delle invasioni attraverso un adeguato piano di comunicazione e 

diffusione di informazioni, nonché la produzione di materiale educativo per libri, quotidiani, 

radio, televisione e internet. 

Riguardo alla flora sommersa, va evidenziata la presenza dell’alga tropicale Antithamnion 

ogdeniae Abbott (Ceramiaceae, Rhodophita) per le isole di Vulcano 13 e Salina, nonché quella 

dell’Hydrocharitacea Halophila stipulacea (Forssk.) Aschers., finora riscontrata nel Porto di 

Levante e in altre stazioni (Punta Bandiera) dell’Isola di Vulcano 14 . Entrambe tali specie non 

sembrano presentare – al momento – particolari problemi d’interferenza con la flora marina 

autoctona; tuttavia, considerando il loro potenziale di espansione (soprattutto per la seconda 

specie), è necessario in sede di pianificazione delle attività di monitoraggio prevedere 

opportuni interventi di verifica periodica della distribuzione e di controllo delle popolazioni. 

13 cfr. Pizzuto & Serio (1992), citati in bibliografia, capitolo 2.2. 

14 cfr. Acunto et al. (1996) e lavori successivi, citati in bibliografia, capitolo 2.2. 

520

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523

B.3.3.2. Fauna 


L’insediamento nel Mediterraneo di specie provenienti da aree tropicali o sub-tropicali è un 

fenomeno avviato già da parecchi decenni ma intensificatosi decisamente nelle ultime 

stagioni. Questo fenomeno è anche noto come “tropicalizzazione del Mediterraneo” ed è 

ormai un argomento di moda al quale è stato dato ampio spazio dai media, talvolta 

accompagnato da allarmismi del tutto ingiustificati (si è parlato molto, spesso a sproposito, di 

ecosistemi sconvolti e di pesci pericolosi per i bagnanti). Le nuove specie provengono 

essenzialmente dall’Atlantico orientale, attraverso lo stretto di Gibilterra, e dal bacino del 

Nilo e dal Mar Rosso, attraverso il canale di Suez; in quest’ultimo caso si parla di “specie 

lessepsiane”, dal nome dell’ingegnere francese Ferdinand-Marie de Lesseps, fondatore della 

società che aprì il Canale di Suez. Alcuni ipotizzano, inoltre, che uova e larve di specie 

tropicali siano state introdotte con le acque di zavorra delle navi cisterna, prelevate in mari 

tropicali e scaricate nel Mediterraneo, e che possano aver contribuito al fenomeno anche 

l’importazione di specie ittiche tropicali per gli acquari e la ricerca di nuove specie per lo 

sviluppo dell’acquacoltura. È evidente che le specie introdotte non potrebbero ambientarsi se 

non trovassero un ambiente idoneo; in questo senso, un ruolo fondamentale nel cambiamento 

è svolto senza dubbio dall’aumento della temperatura delle nostre acque, pari a 0.5 °C in più 

rispetto a un secolo fa, secondo gli studi più accreditati. Al fenomeno di tropicalizzazione 

concorrono anche cause di origine antropica: le specie tropicali, più aggressive e 

geneticamente più competitive, possono prendere facilmente il sopravvento sulle specie 

autoctone rese più vulnerabili dall’inquinamento e dalla pressione alieutica. 

Un esempio efficace della rapidità della loro espansione è rappresentato da Percnon gibbesi 

(H. Milne Edwards, 1853), un crostaceo decapode tipico delle coste Atlantiche (dalla Florida 

al Brasile e dall’isola di Madeira al Golfo di Guinea) e di quelle pacifiche che vanno dalla 

Baia di California al Cile settentrionale, da qualche anno osservato alle Eolie, dove risulta 

estremamente abbondante. La sua presenza nel mar Mediterraneo è stata segnalata solo 

recentemente (1999) a seguito della scoperta nell’isola di Linosa e successivamente a 

Pantelleria e lungo le coste siciliane. Il suo areale di diffusione nel Mediterraneo sembra 

limitato al bacino occidentale, probabilmente per la grande capacità di adattamento, per 

strategie larvali, ma soprattutto per le condizioni ambientali favorevoli (probabilmente legate 

ai recenti cambiamenti microclimatici) e all’assenza di competitori, dovuti alla presenza di 

una nicchia ecologica disponibile. Il disco del carapace, tridentale anteriore, è profondamente 

tagliato dai solchi delle antenne, margini del dente mediano muniti con due spine, margini 

524


antero-laterali con quattro denti acuti. Tutte le zampe sono provviste di una fila delle spine sul 

margine anteriore. Il carapace si presenta di colore brunastro con anelli gialli dorati sui giunti 

delle articolazioni. Abita le zone rocciose con grandi spaccature e ricche di alghe. Il periodo 

riproduttivo va da febbraio ad aprile. È presente, a basse profondità, lungo le coste di tutte le 

isole dell’Arcipelago in maniera uniforme e abbondante. 

Riguardo alla fauna terrestre, si evidenzia innanzitutto l’espansione della lucertola campestre 

(Podarcis sicula) che ha determinato la progressiva scomparsa della autoctona lucertola delle 

Eolie (Podarcis raffonei) nelle aree dove le specie risultano (o risultavano) sintopiche. 

L’ultimo “atto” di questo processo di esclusione si verifica a Vulcano, dove l’ultima è ormai 

confinata in una modesta area della costa occidentale e risulta scomparsa da numerose località 

(Vulcanello, Gran Cratere) dove era stata osservata ancora a metà degli anni Ottanta del XX 

secolo (M. Capula, comun. pers.). Il problema non appare di facile soluzione, stante anche il 

fatto che la nuova colonizzatrice si è ormai largamente affermata nel territorio eoliano, 

risultando l’unica specie presente tutte le altre isole maggiori e in numerosi isolotti minori; 

l’ipotesi di eradicare la lucertola campestre da Vulcano, per quanto affascinante, è di difficile 

attuazione. 

Nel recente “Studio dell’avifauna stanziale e migratrice delle Eolie” realizzato per conto della 

Ripartizione Faunistico-Venatoria e Ambientale di Messina 15 è stata segnalata la presenza 

della maina comune, Acridotheres tristis, sulla base di un individuo osservato a Lipari tra il 

2005 e il 2006, probabilmente sfuggito alla cattività. Per quanto da considerare specie 

potenzialmente aggressiva ai danni di altri Uccelli, cui preda uova e pulli, va rilevato come, al 

momento, non siano stati mai documentati per l’Italia simili casi laddove è stata riscontrata la 

presenza di individui aufughi 16 ; la specie, peraltro, non è stata più osservata durante recenti 

prospezioni. Si ritiene tuttavia utile evidenziare la necessità di ulteriori verifiche. 

Una opportuna attenzione va rivolta alla pianificazione di adeguate forme di controllo e di 

prevenzione, per evitare nuove introduzioni (p.e. Rattus norvegicus, che non ha colonizzato le 

Eolie) che potrebbero avere drammatiche conseguenze sui popolamenti animali e vegetali 

autoctoni, in particolare negli ambienti microinsulari, che rappresentano contesti a elevata 

fragilità e al contempo rivestono notevole valore naturalistico. 

15 cfr. Lo Cascio & Navarra (2008), citati in bibliografia nel capitolo 2.2. 

16 Andreotti A., Baccetti N., Perfetti A., Besa M., Genovesi P. & Guberti V. (2001). Mammiferi e Uccelli esotici 

in Italia: analisi del fenomeno, impatto sulla biodiversità e linee guida gestionali. Quaderni di Conservazione 

della Natura 2: 1-189. 

525


Per quanto concerne l’invertebratofauna, non si rilevano al momento particolari emergenze 

inerenti specie aliene e invasive. Tuttavia, si sottolinea l’opportunità di provvedimenti atti a 

scongiurare l’introduzione (accidentale) del coleottero Rhynchophorus ferrugineum, p.e. con 

appositi divieti di introduzione e commercio delle specie di palme potenzialmente attaccate da 

questo fitofago, per prevenire eventuali impatti che potrebbero avere conseguenze ben più 

gravi delle sole infestazioni ai danni della flora ornamentale (p.e. nuovi adattamenti e ricorso 

a nuove piante ospiti). Analoga e costante attenzione va rivolta anche all’ingresso di minatrici 

e/o altre specie dannose per piante coltivate e/o ornamentali, che potrebbero espandersi ai 

danni di elementi autoctoni. 

526

TAXON Numero di nuclei o gruppi giudizio sul grado di invasività 

Ailanthus altissima (Mill.) Swingle n.d. alto 

Amaranthus blitoides S. Watson 1 basso 

Carpobrotus edulis (L.) N.E. Br. n.d. alto 

Castanea sativa Mill. n.d. basso 

Chrozophora tinctoria (L.) Juss. n.d. medio 

Chrysanthemum segetum L. n.d. medio 

Erigeron bonariense L. n.d. medio 

Lycopersicon esculentum Mill. n.d. basso 

Opuntia ficus-indica (L.) Mill. n.d. alto 

Oxalis pes-caprae L. n.d. medio 

Papaver dubium L. n.d. medio 

Portulaca oleracea L. subsp. oleracea n.d. basso 

Raphanus raphanistrum L. subsp. microcarpus (Lange) Thell. n.d. basso 

Raphanus sativus L. n.d. medio 

Robinia pseudo-acacia L. n.d. basso 

Tribulus terrestris L. n.d. medio 

Vicia sativa L. subsp. sativa n.d. basso


Agave americana L. n.d. basso 


Amaranthus blitoides S. Watson 1 basso 

Amaranthus deflexus L. n.d. medio 

Amaranthus retroflexus L. n.d. medio 

Arundo donax L. n.d. basso 

Avena fatua L. n.d. basso 



Chenopodium multifidum L. 1 basso 

Chrysanthemum segetum L. n.d. basso 

Datura innoxia Mill. n.d. basso 


Erigeron sumatrense Retz. L. n.d. basso 

Lupinus albus L. n.d. medio 

Lycopersicon esculentum Mill. n.d. medio 

Mirabilis jalapa L. n.d. medio 

Nicotiana glauca R.C. Graham 1 medio 

Olea europaea L. var. europaea n.d. medio 


Oxalis pes-caprae L. n.d. alto 

Papaver hybridum L. n.d. basso 

Papaver rhoeas L. n.d. basso 

Plumbago auriculata Lam. 1 basso 

Portulaca oleracea L. subsp. oleracea n.d. medio 

Robinia pseudo-acacia L. n.d. alto 

Saccharum aegyptiacum Willd. 1 medio 

Sinapis alba L. subsp. alba n.d. basso 

Solanum linnaeanum Hepper et P.M. Jäger n.d. basso 




Acacia saligna (Labill.) H.L. Wendl. 1 medio 

Agave americana L. n.d. medio 

Agave sisalana (Engelm.) J.R. Drumm. et Prain 1 alto 

Albizzia julibrissin (Willd.) Durazzini 1 medio 

Amaranthus blitum L. n.d. basso 

Amaranthus deflexus L. n.d. basso 

Amaranthus retroflexus L. 1 basso 


Boerhaavia repens L. subsp. viscosa (Choisy) Maire 1 alto 


Chamaesyce maculata (L.) Small n.d. medio 


Citrullus colocynthis (L.) Schrader n.d. medio 

Datura stramonium L. n.d. medio 


Erigeron canadense L. n.d. medio 

Erigeron sumatrense Retz. n.d. medio 

Iris germanica L. n.d. basso 

Lantana camara L. n.d. alto 

Lupinus luteus L. 1 basso 


Mirabilis jalapa L. n.d. medio 

Nicotiana glauca R.C. Graham n.d. medio 


Opuntia ficus-indica (L.) Mill. n.d. medio 


Papaver dubium L. n.d. basso 


Paraserianthes lophantha (Willd.) I.C. Nielsen 1 alto 

Phytolacca americana L. 1 alto 


Ricinus communis L. n.d. basso 

Robinia pseudo-acacia L. n.d. basso 

Saccharum aegyptiacum Willd. n.d. basso 

Setaria verticillata (L.) P. Beauv. n.d. basso 

Setaria verticilliformis Dumort. n.d. basso 

Setaria viridis (L.) P. Beauv. n.d. basso 


Symphyotrichum squamatum ( Spreng. ) G.L. Nesom 1 medio 

Tribulus terrestris L. n.d. medio


Aeonium haworthii Webb et Berth. 1 medio 

Agave americana L. n.d. medio 

Ailanthus altissima (Mill.) Swingle 1 alto 

Aloë vera (L.) Burm. fil. 1 basso 

Amaranthus cruentus L. n.d. basso 


Amaranthus graecizans L. n.d. basso 

Amaranthus retroflexus L. n.d. basso 

Anredera cordifolia (Ten.) Steenis 1 alto 

Antirrhinum majus L. n.d. medio 

Arctotheca calendula (L.) Levyns 1 medio 

Arundo donax L. n.d. medio 

Asparagus officinalis L. n.d. basso 

Bidens bipinnata L. 1 medio 



Casuarina equisetifolia J. R. et G. Foster 1 basso 

Chamaesyce procumbens (L.) Prokh. n.d. medio 

Chenopodium ficifolium Sm. n.d. basso 

Chenopodium multifidum L. 1 medio 

Chrozophora tinctoria (L.) Juss. n.d. basso 


Cichorium endivia L. subsp. pumilum (Jacq.) Coutinho n.d. basso 


Corylus avellana L. n.d. medio 

Cupressus sempervirens L. 1 basso 

Datura stramonium L. 1 medio 

Erigeron bonariensis L. n.d. medio 


Eucalyptus camaldulensis Dehnh. n.d. medio 

Euphorbia maculata L. n.d. medio 

Ficus microcarpa L. 1 medio 

Galinsoga parviflora Cav. 1 medio 

Gomphocarpus fruticosus (L.) W. T. Aiton 1 medio 

Hedysarum coronarium L. 1 medio 


Lantana camara L. n.d. alto 

Lupinus luteus L. n.d. basso 


Matthiola incana (L.) R. Br. subsp. incana n.d. medio 

Mirabilis jalapa L. n.d. alto 

Nicotiana glauca R.C. Graham n.d. alto


Acacia saligna (Labill.) H.L. Wendl. n.d. medio 


Alnus cordata (Loisel.) Loisel. n.d. alto 




Anredera cordifolia (Ten.) Steenis n.d. alto 



Bidens bipinnata L. n.d. alto 



Cyperus esculentus L. n.d. medio 

Datura innoxia Mill. n.d. medio 

Datura stramonium L. 1 medio 

Erigeron bonariense L. n.d. alto 



Erysimum cheiri (L.) Crantz n.d. medio 

Galinsoga parviflora Cav. n.d. medio 


Iris germanica L. 1 basso 

Lupinus albus L. n.d. basso 





Oxalis corniculata L. n.d. medio 





Papaver somniferum L. n.d. basso 


Phytolacca americana L. n.d. basso 

Pinus halepensis Mill. n.d. medio 


Rhus coriaria L. n.d. basso 



Setaria verticillata (L.) P. Beauv. n.d. basso











Datura innoxia Mill. n.d. medio 




Gomphocarpus fruticosus (L.) W. T. Aiton n.d. medio 


Iris germanica L. 1 basso 

Lupinus albus L. n.d. basso 











Phytolacca americana L. n.d. basso 








Sorghum halepense (L.) Pers. n.d. basso 









Cichorium endivia L. subsp. pumilum (Jacq.) Coutinho n.d. medio 



Galinsoga parviflora Cav. 1 medio 





Opuntia ficus-indica (L.) Mill. n.d. medio 




Papaver somniferum L. 1 basso 

Phytolacca americana L. 1 basso 



Saccharum aegyptiacum Willd. 1 alto 


Sorghum halepense (L.) Pers. 1 medio 

Tillaea campestris (Ecklon et Zeyher) Brullo, Giusso et Siracusa n.d. medio 





Amaranthus blitum L. n.d. basso 

Amaranthus caudatus L. n.d. basso 



Amaranthus retroflexus L. n.d. alto 





Datura stramonium L. n.d. medio 













Ricinus communis L. n.d. medio 

Saccharum aegyptiacum Willd. n.d. medio 

Solanum linnaeanum Hepper et P.M. Jäger n.d. medio 

Tribulus terrestris L. n.d. alto 





Sorghum halepense (L.) Pers. n.d. basso 

Symphyotrichum squamatum ( Spreng. ) G.L. Nesom n.d. alto 











Parkinsonia aculeata L. 1 medio 

Petroselinum crispum (Mill.) A.W. Hill 1 basso 

Phytolacca americana L. 1 basso 



Prunus domestica L. subsp. domestica n.d. basso 

Rhus coriaria L. 1 basso 

Ricinus communis L. n.d. medio 


Rumex lunaria L. 1 medio 

Ruscus hypophyllum L. 1 basso 

Saccharum aegyptiacum Willd. n.d. medio 

Salvia leucantha Cav. 1 medio 




Sisymbrium orientale L. n.d. medio 

Solanum linnaeanum Hepper et P.M. Jäger n.d. medio 

Sorghum halepense (L.) Pers. 1 basso 

Symphyotrichum squamatum ( Spreng. ) G.L. Nesom 2 medio 

Tribulus terrestris L. n.d. alto 


B.3.4 Valore floristico degli habitat 

Criteri adottati per la redazione delle carte 


Tenendo conto del fatto che 1) i poligoni campiti nei territori esaminati corrispondono spesso 

a mosaici piuttosto che a singoli biotopi o habitat, e che 2) molte specie presentano una 

notevole ampiezza ecologica, non mostrando pertanto una chiara predilezione per un singolo 

habitat o biotopo, si è deciso di adottare una articolata su valori numerici finiti. Limitarsi ad 

indicare le specie realmente o potenzialmente presenti senza applicare un algoritmo semi- 

quantitativo che permettesse di differenziare il valore reale dei poligoni rischiava di appiattire 

le differenze - in termini di pregio scientifico e conservazionistico - tra i poligoni “puri” di 

habitat ed i poligoni composti da una combinazione di 3 o più biotopi di scarso valore. Si è 

pertanto deciso di percorrere una “via di mezzo”, adottando cioè una scala di idoneità 

ambientale a 4 cifre, così articolata: 

0) potenzialità nulle = assenza o presenza improbabile di una specie nel biotopo/habitat 

considerato 

1) potenzialità medio-basse = presenza possibile o probabile 

2) potenzialità medio-alte = presenza accertata o altamente probabile 

3) potenzialità alte o altissime = presenza esclusiva o quasi 

Il range piuttosto ristretto dei valori d’idoneità limita fortemente il rischio di falsare i dati in 

uscita. 

Per quanto concerne invece la presenza reale (e puntuale) delle specie effettivamente rare e 

localizzate per cui si dispone di dati di prima mano o comunque recenti e attendibili, essa è 

stata riportata sulla Carta di Distribuzione delle Emergenze Floristiche relativa a ciascuno 

dei Siti Natura 2000 interessati dal PdG “Isole Eolie”. 

Utilizzando le informazioni relative alla distribuzione e alle esigenze ecologiche dei taxa 

vegetali figuranti nelle Appendici della Dir. 92/43 CEE e le “A” e “B” delle versioni 

aggiornate del Formulario Standard relativo a ciascuno dei Siti Natura 2000 esaminati (cfr.§ 

7.1.1) è stato creato un file excel di correlazione tra tali specie vegetali e gli habitat e/o biotopi 

elettivi, costituito da tanti fogli di calcolo quante sono le unità che rappresentano le diverse 

537


tessere del paesaggio naturale dei Siti Natura 2000 in esame (habitat, biotopi e mosaici di 

habitat e/o biotopi). 

La scala semi-quantitativa (0, 1, 2 o 3) adottata per diversificare l’idoneità ambientale dei 

singoli habitat e biotopi per le diverse emergenze floristiche suggerisce il grado di probabilità 

che tali specie siano effettivamente presenti nei poligoni tracciati nella Carta degli Habitat 

realtiva a ciascun Sito Natura 2000. Nei poligoni caratterizzati da un mosaico è stato scelto 

sempre il valore massimo di idoneità riscontrato nelle singole componenti del mosaico stesso. 

Interrogando il file excel esso indica con un buon grado di approssimazione la distribuzione 

potenziale di ciascuno dei taxa vegetali considerati. 

Nel caso specifico dei poligoni relativi agli isolotti satelliti, si è tenuto conto soltanto dei taxa 

attualmente o storicamente presenti. 

Pohlia proligera è stata indicata per le Eolie in genere da Privitera (1990), mentre per quanto 

concerne Grimmia torquata si dispone di un’unica segnalazione dubbia per Vulcanello 

(Lübenau & Lübenau, 1968). Queste due briofite non sono state pertanto prese in 

considerazione nella fase di implementazione dei singoli fogli excel cui sono collegate le 

relative carte tematiche. 

I sottoparagrafi di seguito indicati corrispondono alle carte elaborate per ciascuna isola, che si 

allegano, in appendice al presente capitolo: 

B.3.4.1. Isola di Alicudi (ITA030023); B.3.4.2. Isola di Filicudi (ITA030024); B.3.4.3. Isola di 

Panarea e scogli viciniori (ITA030025); B.3.4.4. Isole di Stromboli e Strombolicchio (ITA030026); 

B.3.4.5. Isola di Vulcano (ITA030027); B.3.4.6. Isola di Salina (Monte Fossa delle Felci e dei Porri) 

(ITA030028); B.3.4.7. Isola di Salina (Stagno di Lingua) (ITA030029); B.3.4.8. Isola di Lipari 

(ITA030030); B.3.4.9. Fondali dell’Isola di Salina (ITA030041); B.3.4.10. Arcipelago delle Eolie – 

area marina e terrestre (ITA030044). 

538


COMMENTO ALLA CARTA DELLE AREE D’IMPORTANZA FLORISTICA 

DI CIASCUN SITO NATURA 2000 CONSIDERATO 

Un rapido sguardo alle tabelle presentate nel § B.3.4a (vedi oltre) permette di porre in risalto 

la presenza di 3 “gruppi” di poligoni che rivestono un’importanza (reale o potenziale) più 

elevata rispetto agli altri, ovvero 1) le formazioni arbustive e pre-forestali in genere (gariga 

subalofila costiera, cisteta, mantello, macchia rada e macchia), 2) gli habitat rocciosi ed i 

macereti (che peraltro offrono rifugio - spesso preferenziale o esclusivo - a quasi tutte gli 

endemiti locali) e 3) gli agro-ecosistemi (inclusi i muretti in pietra a secco e le case rurali, che 

offrono un substrato ed un microclima idonei a gran parte delle briofite di pregio). Di contro, 

le comunità di prateria non mostrano lo stesso straordinario valore floristico che si registra di 

norma sui substrati cartonatici: ciò dipende senza dubbio dal bassissimo numero di specie 

erbacee di pregio presenti alle Eolie. 

Come era lecito attendersi, il SIC di Lipari mostra una ricchezza floristica media nettamente 

superiore a quella di tutti gli altri Siti Natura 2000 del comprensorio. Ciò è dovuto soprattutto 

alla notevole frammentazione del suo paesaggio frutto di un’articolata storia del disturbo 

antropico che, a sua volta, influisce sulla presenza e distribuzione di lembi dei diversi stadi 

della vegetazione seriale. Va peraltro rammentato che Lipari ospita oltre 650 taxa vegetali 

detenendo il primato della fitodiversità tra le isole circumsiciliane (Pasta, 1997). 

Guardando più attentamente le carte prodotte, emerge in genere una maggiore diversità degli 

ambienti aperti, soleggiati e più o meno frequentemente disturbati: è il caso degli ex-coltivi, 

delle praterie, degli arbusteti, delle formazioni pioniere di macereti e conoidi sabbiose, ecc. 

Ciò dipende anche dal fatto che molti dei taxa vegetali rari e minacciati individuati da Conti et 

al. (1997) sono entità elioxerofile e quindi legate a mosaici di vegetazione aperta e soggetta ad 

un regime di disturbo di moderata intensità e frequenza. Di contro, gli habitat più integri sotto 

il punto di vista fisionomico-strutturale (e le isole che ne ospitano ampie superfici, come 

Vulcano o Filicudi) risultano più monotone e più povere di specie rare e minacciate. 

Alla discreta importanza floristica dei coltivi contribuiscono non poco le numerose briofite 

terricole e/o sassicole che vivono sui muretti a secco o sfruttano il microclima ombroso o 

umido alla loro base. 

Alla luce di queste considerazioni, si ribadisce la necessità di escogitare opportune misure di 

incentivazione e regolamentazione delle attività agro-pastorali che devono continuare a 

svolgere un ruolo vitale di “scultore” del paesaggio e della biodiversità. 

539


Qui di seguito vengono presente alcuni considerazioni specifiche, riferite cioè in maniera più 

esplicita ai singoli Siti Natura 2000 interessati dal PdG “Isole Eolie”. 

Il basso valore floristico di tutti gli isolotti satelliti non deve trarre in inganno: se riconsiderata 

alla luce delle loro ridottissime dimensioni, la loro flora vascolare risulta talora 

eccezionalmente ricca e pregiata (es.: Strombolicchio). 

Il SIC di Alicudi presenta una discreta ricchezza floristica media, più pronunciata sulle rupi, 

sui macereti e negli ex-coltivi, mediocre sulle spiagge ciottolose e nei pochi nuclei di 

macchia. 

Anche nel SIC di Filicudi una maggiore ricchezza floristica media si registra nei macereti e 

sui depositi sabbiosi dei versanti occidentali. 

Il SIC di Vulcano presenta valori intermedi di ricchezza floristica media, con una punta di 

eccellenza in corrispondenza delle comunità pioniere (arbusteti e praterie annue) che 

colonizzano le pendici sabbiose del Cratere La Fossa. Come era lecito attendersi, 

estremamente basso è il valore dei rimboschimenti. 

Come già accennato, il segreto delle notevole ricchezza floristica media del SIC di Lipari 

risiede probabilmente nell’estrema frammentazione e complessità del suo paesaggio naturale. 

Particolarmente ricchi appaiono gli arbusteti, i mosaici con prateria e alcuni ex-coltivi, più 

basso invece il valore delle cistete. 

La ricchezza floristica media dei SIC “Isola di Salina: Stagno di Lingua” e “Isola di Salina: 

Monte delle Felci e dei Porri” appare mediamente bassa. Le zone più ricche risultano le coste 

rocciose ed i settori costieri in genere (praterie, formazioni pioniere, incolti e incolti erborati, 

ecc.). Ancora una volta, estremamente basso risulta il pregio flogistico dei rimboschimenti. 

A Panarea un ruolo di primo piano viene giocato da rupi, macereti e dal mosaico di arbusteto 

e incolti del versante meridionale dell’isola, mentre appaiono monotone, sebbene 

estremamente espressive sotto un profilo fisionomico-strutturale, le ampie superfici 

caratterizzate da cisteta e da macchia ad erica e corbezzolo. 

Nonostante la bassa ricchezza specifica complessiva (Pasta, 1997), il SIC di Stromboli mostra 

valori discreti di ricchezza floristica media: a tal proposito gli ambienti più importanti 

risultano quelli aperti, luminosi e instabili (ex-coltivi, frane, conoidi di sabbie e scorie 

vulcaniche). 

540


B.3.4a Tabelle di idoneità ambientale delle specie floristiche e habitat delle stesse. 

Qui di seguito vengono presentati i dati “grezzi” che hanno permesso la redazione delle carte 

di sintesi relative a ciascuno dei Siti Natura 2000 interessati dal PdG “Isole Eolie” 

541

Tabella di idoneità ambientale delle specie floristiche relativa al SIC ITA030023 “Isola di Alicudi” 

Taxa 

CB-10 (codice e legenda) 

Cod. Habitat 

(Eur27) 

17 1 Spiagge ciottolose prive di vegetazione 

17 2 Linee di deposito delle spiagge ciottolose 

1210 

Aphanes minutiflora (Aznavour) Holub 1 1 2 2 1 1 3 

18 1 Scogliere nude 

1170 

31 863 Formazioni a felce aquilina delle isole tirreniche 

31 8A Arbusteti termofili submediterranei con Rubus 

ulmifolius 

Brassica incana Ten 2 3 

32 12 Matorral a olivastro e lentisco 

5330 

32 211 Macchie basse e garighe plurispecifiche 

32 31 Macchia alta ad Erica arborea e Arbutus unedo 

5330 

Centaurea aeolica Lojac subsp aeolica 1 1 1 2 2 1 1 3 3 1 1 1 

Cheilanthes tinaei Tod 2 1 2 2 2 2 

Cytinus clusii (Nyman) Gand 1 1 3 1 

Cytisus aeolicus Guss 1 1 2 2 2 1 1 

Daucus foliosus Guss 1 3 3 1 

Dianthus rupicola Biv 1 1 3 1 

Echium pustulatum Sibth et Sm 1 1 1 3 1 1 2 1 1 1 

Erysimum gr bonannianum C Presl 1 1 2 2 1 1 1 1 1 3 1 1 2 1 

Helichrysum litoreum Guss 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 

Heliotropium dolosum De Not 1 3 3 3 1 1 1 

Lithospermum rosmarinifolium Ten 1 3 

Matthiola rupestris (Raf ) DC 1 2 1 

Ophrys tenthredinifera Willd 1 1 1 1 2 1 1 3 1 1 1 1 

Phagnalon saxatile (L ) Cass subsp saxatile 1 2 2 2 3 1 1 2 1 2 2 2 1 2 

Ranunculus rupestris Guss 3 3 1 1 1 

Rosa micrantha Sm 3 1 1 1 2 1 1 

Senecio bicolor (Willd ) Tod 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 

Senecio squalidus L subsp siculus (All ) Arcang 1 1 1 1 2 1 1 1 2 2 1 2 2 

Silene hicesiae Brullo et Signorello 1 1 2 1 1 

Silene turbinata Guss 1 3 1 

Succowia balearica (L ) Medik 1 3 2 2 1 1 

Trifolium mutabile Portenschl var gussonianum Gibelli 

et Belli 

Idoneità Complessiva 

32 32 Macchia bassa ad ericacee 

5330 

32 43 Garighe a cisto 

32 A Arbusteti a ginestrone di Spagna 

34 513 Prati aridi mediterranei di suoli poco profondi 

6220* 

34 5135 Praterelli terofitici delle isole minori 

6220* 

34 634 Praterie a Hyparrhenia hirta 

6220* 

34 81 Prati aridi subnitrofili a vegetazione post-colturale 

35 3 Praterelli terofitici silicicoli mediterranei 

2 1 1 2 1 

0 3 0 1 7 3 10 2 6 9 10 6 6 7 13 8 1 1 11 9 11 6 12 10 1 4 6 10 

6220* 

41 863 Boschi di orniello 

41 87 Boschi diversi o frammisti 

61 3B Brecciai centro-mediterranei 

8130 

62 1115 Rupi mediterranee a copertura di felci 

8210 

62 14 Rupi calcaree dell’Italia meridionale 

8214 

82 3 Seminativi e colture erbacee estensive 

82 3A Sistemi agricoli complessi 

83 111 Oliveti tradizionali 

83 152 Frutteti meridionali 

85 3 Giardini e aree verdi 

86 12 Tessuto residenziale rado 

86 22 Fabbricati rurali

Tabella di idoneità ambientale delle specie floristiche relativa al SIC ITA030024 “Isola di Filicudi” 

Taxa 


Cod. Habitat 

(Eur27) 

16 11 Spiaggie sabbiose prive di vegetazione 



1210 

18 Scogliere e coste rocciose 

18 22 Comunità delle scogliere mediterranee 

1240 

Aphanes minutiflora (Aznavour) Holub 1 1 1 2 2 1 1 3 



ulmifolius 


5330 


32 214 Macchia bassa e gariga a Pistacia lentiscus (prev ) 

5330 

32 22 Formazioni ad euforbia ad alberello 

5331 


5330 


Carlina sicula Ten subsp sicula 1 1 2 1 2 2 2 1 1 2 3 1 1 2 1 1 1 

5330 

Centaurea aeolica Lojac subsp aeolica 2 1 1 1 2 1 2 2 2 3 1 1 3 3 3 1 1 1 3 1 

Cheilanthes tinaei Tod 2 1 2 2 2 2 1 

Cuscuta palaestina Boiss 1 2 1 2 2 1 1 1 

Cytinus clusii (Nyman) Gand 1 1 3 1 

Daucus foliosus Guss 1 1 3 3 1 1 

Dianthus rupicola Biv 1 1 1 3 1 2 

Echium arenarium Guss 1 1 3 1 1 1 3 1 2 2 1 1 1 1 

Echium pustulatum Sibth et Sm 1 1 1 1 3 1 1 2 1 1 1 1 1 1 2 

Helichrysum litoreum Guss 2 1 1 1 3 2 1 1 1 1 1 1 2 1 1 2 

Heliotropium bocconei Guss 1 3 3 3 1 1 1 1 

Hyoseris taurina Martinoli 3 1 3 

Limonium minutiflorum (Guss ) O Kuntze 3 2 1 

Matthiola rupestris (Raf ) DC 1 1 1 2 1 1 

Petalophyllum ralfsii (Wilson) Nees et Gottsche 

Phagnalon saxatile (L ) Cass subsp saxatile 1 1 1 2 2 2 3 2 2 3 1 1 2 1 2 2 1 2 2 

Pohlia proligera (Breidl ) Arnell 1 1 2 2 3 3 1 1 3 2 2 2 2 1 2 2 2 


Rosa micrantha Sm 3 1 1 1 2 1 

Senecio bicolor (Willd ) Tod 1 2 1 1 1 1 1 1 3 1 2 1 2 2 1 1 1 1 

Senecio squalidus L subsp siculus (All ) Arcang 1 1 1 1 2 2 1 1 1 2 2 1 1 1 2 2 2 1 

Silene turbinata Guss 1 1 


et Belli 

2 1 1 2 1 

Vicia altissima Desf 2 1 1 3 2 1 1 



32 4A Garighe a Helichrysum 

5320 


34 1 Formazioni pioniere 


6220* 


6220* 

0 0 4 0 7 2 7 2 9 7 7 3 6 10 9 7 13 7 7 9 13 9 2 9 10 8 9 11 8 3 4 4 1 5 10 0 12 4 


6220* 



6220* 


53 6 Canneti a Saccharum aegyptiacum 


8130 


8210 


8214 



83 211 Vigneti tradizionali 

85 Parchi urbani e grandi giardini 


86 Città, villaggi, siti industriali 


86 22 Fabbricati rurali 

86 3 Siti industriali attivi 

86 41 Cave 

86 42 Vegetazione delle aree ruderali e delle discariche

Tabella di idoneità ambientale delle specie floristiche relativa al SIC ITA030025 “Isola di Panarea e scogli viciniori” 

Taxa 


Cod. Habitat 

(Eur27) 

16 12 Comunità annue delle spiagge sabbiose 

1210 

16 228 Comunità dunali ad erbe annue dei Malcolmietalia 

2230 



1240 

Aphanes minutiflora (Aznavour) Holub 1 1 1 1 2 2 1 1 3 


5330 

32 21 Macchia bassa e gariga ad olivastro e lentisco (prev ) 

5330 



5330 


5331 

32 26A Formazioni a Genista thyrrena 

5335 

Avena madritensis Baum 1 1 2 1 1 1 2 2 3 1 2 1 1 3 

Cenchrus ciliaris L 1 1 1 1 1 1 1 2 1 3 1 

Centaurea aeolica Lojac subsp aeolica 2 1 1 1 2 2 1 2 2 1 1 1 3 3 3 1 1 1 1 

Clematis flammula L 3 2 2 2 2 1 1 1 1 

Cytinus clusii (Nyman) Gand 1 3 

Daucus foliosus Guss 1 3 3 

Daucus rupestris Guss 1 3 

Dianthus rupicola Biv 1 1 1 3 1 

Echium pustulatum Sibth et Sm 1 1 1 3 1 1 2 1 1 1 2 1 

Fissidens ovatifolius Ruthe 3 1 2 2 1 

Genista thyrrena Valsecchi 1 2 2 2 2 3 2 2 2 1 1 1 

Helichrysum litoreum Guss 2 1 1 2 1 3 1 1 1 1 1 1 2 1 1 

Heliotropium bocconei Guss 1 3 3 1 1 1 

Hyoseris taurina Martinoli 3 1 3 

Iberis semperflorens L 1 3 

Limonium minutiflorum (Guss ) O Kuntze 3 2 

Matthiola rupestris (Raf ) DC 1 1 1 2 


Pohlia proligera (Breidl ) Arnell 2 2 2 2 3 3 1 2 2 2 2 2 1 2 2 2 

Radiola linoides Roth 1 1 2 

Senecio bicolor (Willd ) Tod 1 2 1 1 1 1 1 1 3 1 1 2 2 1 1 1 

Senecio squalidus L subsp siculus (All ) Arcang 1 2 1 1 1 2 2 1 2 1 1 

Seseli bocconii Guss subsp bocconii 1 2 1 3 


Wahlenbergia nutabunda (Guss ) A DC 1 3 1 1 2 1 



5330 



5320 

34 511 Prati aperti ricchi di specie annuali di Francia 

meridionale, Italia e NW Spagna 

6220* 


6220* 


6220* 

3 2 0 7 3 8 9 10 10 10 10 12 10 6 7 8 6 10 9 8 12 8 11 9 6 3 5 0 0 4 9 


6220* 



6220* 



8130 


8210 


8214 






86 31 Insediamenti industriali, artigianali, commerciali e spazi 

annessi 

86 42 Vegetazione delle aree ruderali e delle discariche 

86 6 Siti archeologici

Tabella di idoneità ambientale delle specie floristiche relativa al SIC ITA030026 “Isole di Stromboli e Strombolicchio” 

Taxa 


Cod. Habitat 

(Eur27) 



1210 




1170 


Bassia saxicola Guss 3 


1240 

19 Isolotti e scogli 

1170 


ulmifolius 


5330 

Centaurea aeolica Lojac subsp aeolica 2 1 2 2 2 1 2 2 2 3 1 1 3 3 2 3 1 

Clematis flammula L 1 3 2 1 1 1 2 

Cytinus clusii (Nyman) Gand 1 3 1 

Cytisus aeolicus Guss 3 2 1 2 2 2 2 1 3 1 

Daucus foliosus Guss 1 3 3 3 1 


Echium arenarium Guss 2 1 3 1 1 1 3 1 2 

Genista thyrrena Valsecchi 1 2 2 3 2 2 2 2 1 1 1 3 

Hyoseris taurina Martinoli 3 1 3 2 

Matthiola rupestris (Raf ) DC 1 1 1 2 2 

Phagnalon saxatile (L ) Cass subsp saxatile 1 2 1 2 2 3 2 2 3 1 1 1 2 1 1 

Pleuridium acuminatum Lindb 1 2 3 3 1 1 3 2 2 2 2 1 2 2 3 2 

Pohlia proligera (Breidl ) Arnell 1 2 3 3 1 1 3 2 2 2 2 1 2 2 3 2 

Rhynchostegium strongylense (Bott ) Buck et Privitera 

Senecio bicolor (Willd ) Tod 1 2 1 1 1 1 1 3 1 2 1 2 2 1 

Senecio squalidus L subsp siculus (All ) Arcang 1 1 1 2 2 1 1 2 1 

Vicia altissima Desf 2 1 2 1 

Idoneità complessiva 


5331 

32 269 Formazioni a Cytisus aeolicus 

5335 


5335 


5330 



5320 

0 2 0 0 0 6 0 7 3 7 4 9 9 10 7 10 11 5 5 6 8 6 9 6 8 9 8 4 0 2 




6220* 


6220* 


6220* 



6220* 



8210 


8214 

62 2 Rupi siliceee dell’entroterra colonizzate dalla vegetazione 

66 4 Campi di ceneri e lapilli vulcanici 

8320 




Tabella di idoneità ambientale delle specie floristiche relativa al SIC ITA030027 “Isola di Vulcano” 

Taxa 


Cod. Habitat 

(Eur27) 

15 51 Stagni salmastri ad alti giunchi del Mediterraneo 

1410 

15 614 Perticaie a suaeda fruticosa 

1420 


1210 

16 2112 Dune (mobili) embrionali del Mediterraneo 

2110 




1170 

23 211 Comunità a Ruppia 

1150* 

24 225 Greti mediterranei (prev ) 


ulmifolius 



5335 


5330 

32 33 Macchia alta a Cistus 



5320 


Bryum cfr. ruderale Crundw et Nyholm 2 1 1 1 1 



Cheilanthes tinaei Tod 2 1 2 2 2 1 

Citrullus colocynthis (L ) Schrad 2 1 1 3 1 1 1 1 

Cytinus clusii (Nyman) Gand 1 3 3 1 1 

Cytisus aeolicus Guss 1 2 1 2 2 2 2 3 1 

Daucus foliosus Guss 1 1 3 3 1 1 

Dicranella howei Renauld et Cardot 1 3 3 3 3 1 2 2 3 3 2 1 3 

Echium pustulatum Sibth et Sm 1 2 1 1 1 3 1 2 1 1 1 1 1 2 

Genista thyrrena Valsecchi 2 3 2 2 2 2 1 1 1 3 2 

Grimmia affinis Hornsch 1 2 2 2 2 2 2 1 1 2 1 1 

Grimmia torquata Hornsch 1 1 2 


Mannia androgyna (L ) A Evans 1 2 2 2 2 2 1 2 3 3 2 3 2 1 1 1 2 1 2 1 1 



Pleuridium acuminatum Lindb 1 1 2 2 3 1 3 1 1 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 

Pohlia proligera (Breidl ) Arnell 1 2 2 3 1 3 1 1 3 2 2 2 2 2 2 2 2 

Pottia intermedia (Turner) Fürnr 1 2 1 3 2 1 2 

Rhynchostegium strongylense (Bott ) Buck et Privitera 3 3 


Senecio squalidus L subsp siculus (All ) Arcang 2 1 1 1 2 2 1 1 1 2 2 1 1 2 1 2 1 

Tolpis virgata (Desf ) Bertol subsp gussonei (Fiori) 




6220* 


6220* 


6220* 



6220* 

53 11 Formazioni a cannuccia di palude 

53 62 Formazioni a canna del Reno 


8130 


8210 


8214 

62 51 Rupi umide dell’entroterra mediterraneo 

8210 

1 1 2 1 2 2 2 1 2 3 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 

0 0 3 1 0 0 0 0 6 8 12 13 10 3 13 11 11 17 9 9 8 12 11 1 3 14 7 10 2 13 1 10 7 1 3 4 0 0 0 0 4 7 0 1 10 14 4 


8320 

66 61 Fumarole italiane 

8320 





83 3 Impianti artificiali 

83 32 Impianti arborei artificiali di latifoglie (prev ) 

83 321 Pioppeti artificiali 

83 322 Eucalitteti 

83 324 Robinieti 

85 5 Aree ricreative e sportive 



86 31 Insediamenti industriali, artigianali, commerciali e spazi 

annessi 

86 4 Siti industriali dismessi 

86 41 Cave 


Tabella di idoneità ambientale delle specie floristiche relativa al SIC ITA030028 “Isola di Salina: Monte Fossa delle Felci e dei Porri” 

Taxa 


Cod. Habitat 

(Eur27) 




1170 


ulmifolius 


5330 



5330 


Carlina sicula Ten subsp sicula 1 1 2 1 1 2 2 1 1 2 3 1 1 1 1 

Cenchrus ciliaris L 1 1 1 1 1 2 3 

5331 

Centaurea aeolica Lojac subsp aeolica 1 1 1 2 2 1 2 2 1 1 3 1 1 1 1 

Cheilanthes tinaei Tod 2 1 2 2 2 

Cosentinia vellea (Aiton) Tod subsp vellea 2 2 2 2 1 

Cytinus clusii (Nyman) Gand 1 1 3 

Daucus foliosus Guss 3 3 


Echium pustulatum Sibth et Sm 1 1 3 1 2 1 1 1 2 

Genista thyrrena Valsecchi 1 2 2 2 3 2 2 2 1 

Helichrysum litoreum Guss 1 1 2 1 3 1 1 1 1 1 1 1 

Heliotropium bocconei Guss 1 3 3 3 1 1 

Heliotropium dolosum De Not 1 3 3 3 1 1 

Hyoseris taurina Martinoli 1 3 

Limonium minutiflorum (Guss ) O Kuntze 2 

Mannia androgyna (L ) A Evans 1 1 2 1 2 2 1 2 2 2 3 3 2 3 1 1 2 1 2 1 


Phagnalon saxatile (L ) Cass subsp saxatile 1 1 2 1 2 2 2 2 3 1 1 1 2 2 1 1 

Pohlia proligera (Breidl ) Arnell 1 2 2 2 3 3 1 2 2 2 2 2 2 

Ranunculus rupestris Guss 3 3 1 1 

Senecio bicolor (Willd ) Tod 1 1 1 1 1 1 1 3 1 1 1 1 

Senecio squalidus L subsp siculus (All ) Arcang 1 1 2 1 2 2 1 2 1 1 



1 1 1 2 1 2 2 1 2 3 2 1 1 1 

Vicia altissima Desf 2 1 1 3 3 



5335 


5330 


5330 



5320 


6220* 

0 0 0 6 3 10 9 10 10 3 8 12 11 7 7 8 11 8 1 10 11 13 12 5 7 0 12 5 


6220* 


6220* 



6220* 

41 9 Castagneti 

9260 


8210 


8214 








Tabella di idoneità ambientale delle specie floristiche relativa al SIC ITA030029 “Isola di Salina: Stagno di Lingua” 

Taxa 


Cod. Habitat 

(Eur27) 

15 56 Linee di deposito dei pantani salmastri del Mediterraneo 

1310 


1420 



1210 


1170 


1150* 

Ajuga orientalis L 1 1 2 3 



5330 


Avena madritensis Baum 1 2 1 1 1 2 2 3 1 2 1 1 


5330 


5331 


5335 

Carlina sicula Ten subsp sicula 1 1 2 1 1 2 2 1 1 2 3 1 2 1 1 1 

Cenchrus ciliaris L 1 1 1 1 1 3 1 


Cephalanthera rubra (L ) L C M Richard 1 3 

Cheilanthes tinaei Tod 2 1 2 2 2 

Cytinus clusii (Nyman) Gand 1 1 3 1 1 




5330 


5330 

Echium pustulatum Sibth et Sm 1 1 1 1 3 1 2 1 1 1 

Eragrostis barrelieri Daveau 1 2 2 2 1 

Genista thyrrena Valsecchi 1 2 2 2 3 2 2 1 1 1 1 

Helichrysum litoreum Guss 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 2 1 

Heliotropium dolosum De Not 1 3 3 1 3 1 1 

Mannia androgyna (L ) A Evans 1 1 2 1 2 2 1 2 2 2 3 3 2 3 2 1 1 2 1 2 

Matthiola rupestris (Raf ) DC 1 1 2 

Phagnalon saxatile (L ) Cass subsp saxatile 1 1 2 1 2 3 2 2 3 1 1 2 1 2 2 1 1 1 

Pohlia proligera (Breidl ) Arnell 1 2 2 2 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 

Senecio bicolor (Willd ) Tod 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 

Senecio squalidus L subsp siculus (All ) Arcang 1 1 2 2 1 1 2 2 1 1 1 2 



1 1 1 1 2 2 2 2 1 2 3 1 2 1 1 1 1 1 1 

Vicia altissima Desf 1 1 3 2 1 3 1 1 





6220* 


6220* 


6220* 



0 0 0 3 0 0 4 3 10 10 11 11 4 9 13 13 8 8 8 12 9 3 1 3 0 0 14 7 8 12 10 2 4 4 7 1 1 5 7 0 

6220* 




9260 

44 813 Arbusteti a tamerici 



8130 


8210 


8214 






83 31 Impianti artificiali di conifere 


83 325 Altri impianti arborei artificiali a latifoglie 



86 3 Siti industriali attivi

Tabella di idoneità ambientale delle specie floristiche relativa al SIC ITA030030 “Isola di Lipari” 

Taxa 


Cod. Habitat 

(Eur27) 


1410 

15 61 Perticaie dei pantani salmastri del Mediterraneo 

1420 



1210 



1170 



ulmifolius 


5330 


5330 

Agrostis castellana Boiss et Reuter 3 1 1 




5330 


5331 

32 24 Macchie basse e garighe a palma nana 

5333 


5335 


5330 


5330 


32 49 Garighe a Calicotome spinosa 

Avena madritensis Baum 1 1 2 2 1 1 1 1 2 2 3 1 2 2 1 2 

Campylopus oerstedianus (Mull Hal ) Mitt 2 2 1 1 3 3 3 1 2 1 3 3 2 3 2 1 1 1 1 1 2 


5320 

Carlina sicula Ten subsp sicula 1 1 1 2 2 1 1 2 2 2 1 1 1 2 3 1 1 1 1 1 1 1 

Cenchrus ciliaris L 1 1 1 1 2 1 1 2 1 3 

Centaurea aeolica Lojac subsp aeolica 1 1 1 1 2 1 2 1 2 1 2 2 1 1 1 3 2 3 1 1 1 1 3 1 1 

Cytinus clusii (Nyman) Gand 1 1 3 1 1 1 1 



Dicranella howei Renauld et Cardot 1 1 2 3 2 1 2 3 3 3 3 1 2 3 3 3 2 1 3 

Dicranella schreberiana (Hedw ) Crum et Anders 1 1 2 1 2 1 1 

Echium pustulatum Sibth et Sm 1 1 1 3 1 1 2 1 1 1 1 1 2 2 

Funaria pulchella H Philib 1 1 1 2 2 1 2 2 2 1 2 2 2 2 1 2 3 3 2 3 1 1 1 1 2 1 2 1 

Genista thyrrena Valsecchi 1 2 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 1 1 1 2 

Grimmia affinis Hornsch 1 1 1 2 2 2 2 2 1 1 

Helichrysum litoreum Guss 1 1 2 1 1 3 1 1 1 1 1 1 1 1 2 

Lagurus ovatus L subsp nanus (Guss ) Messeri 1 1 1 1 1 3 3 1 2 1 1 1 1 1 1 

Limonium minutiflorum (Guss ) O Kuntze 2 

Lupinus cosentinii Guss 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 2 2 2 1 1 1 1 

Matthiola rupestris (Raf ) DC 1 3 1 2 1 

Ononis biflora Desf 3 3 2 2 1 

Ophrys tenthredinifera Willd 1 1 1 1 2 2 1 1 2 2 3 1 1 3 1 1 1 1 

Phagnalon saxatile (L ) Cass subsp saxatile 1 1 1 2 1 1 2 1 2 2 2 3 1 1 3 1 2 2 1 1 1 2 

Pleuridium acuminatum Lindb 1 1 2 2 2 2 2 3 3 3 1 1 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 

Pohlia proligera (Breidl ) Arnell 1 1 2 2 2 2 2 3 3 3 1 1 2 2 2 2 2 1 2 2 2 

Pottia crinita B , S et G 1 1 1 1 2 2 1 2 2 1 2 2 2 2 2 1 1 1 

Pterygoneurum lamellatum (Lindb ) Jur 1 1 2 1 1 1 1 2 2 1 2 2 1 1 2 

Radiola linoides Roth 1 1 2 3 


Senecio bicolor (Willd ) Tod 1 1 1 1 1 1 1 1 3 1 1 1 2 1 1 1 

Senecio squalidus L subsp siculus (All ) Arcang 1 1 1 1 2 1 1 2 2 1 1 1 2 2 1 1 




et Belli 





6220* 


6220* 


6220* 


6220* 



6220* 


1 1 1 1 2 1 2 2 1 2 3 2 1 1 1 1 1 1 1 1 

2 1 3 1 2 1 

0 0 0 4 0 0 7 11 3 13 14 17 17 14 19 2 16 # 15 19 11 15 # # 19 18 # 0 0 0 0 12 15 10 12 2 16 12 1 5 5 8 0 0 3 3 7 0 19 4 5 



9260 

45 31B Lecceto di Pantelleria 

9340 


62 1 Rupi calcaree dell’entroterra colonizzate dalla 

vegetazione 


8210 

8210 


8214 


8320 













86 41 Cave 


87 2 Comunità ruderali

Tabella di idoneità ambientale delle specie floristiche relativa al SIC ITA030041 

“Fondali dell'Isola di Salina” 

Cod. 

Taxa Habitat (Eur27) 

Caretta caretta (Linnaeus, 1758) 

Epinephelus marginatus (Lowe, 1834) 2 3 1 

Polyprion americanum Bloch e Schneider 1801 1 

Thunnus thynnus (Linnaeus, 1758) 1 

Xiphias gladius Linnaeus, 1758 1 

Pinna rudis Linnaeus, 1758 2 2 


11.121 Sottocosta 

11.2 Fondali marini 

11.23 Fondali marini sublitorali ciottolosi 

11.24 Fondali marini rocciosi del sublitorale con cenosi algali 

1170 

11.34 Fondali a Posidonia 

1120* 

Idoneità Compessiva 6 1 0 3 3

Tabella di idoneità ambientale delle specie floristiche relativa alla ZPS ITA030044 “Arcipelago delle Eolie – area marina e terrestre” 

(parte 1) 

Taxa 


Cod. Habitat 

(Eur27) 

11 121 Sottocosta 

11 2 Fondali marini 

11 22 Fondali marini sublitorali sciolti 

1160 

11 23 Fondali marini sublitorali ciottolosi 

11 24 Fondali marini rocciosi del sublitorale con cenosi algali 

1170 

11 251 Concrezioni coralligene 

11 26 Grotte sottomarine 

8330 

11 34 Fondali a Posidonia 

1120* 


1410 


1310 


1420 


1420 

15 616 Facies ricca di Halimione portulacoides in perticaie ad 

Arthrocnemum sp pl del Mediterraneo 

1420 



1210 


2110 


2230 



1210 



1170 


1240 


1170 

Agrostis castellana Boiss et Reuter 3 1 1 1 2 

Ajuga orientalis L 1 1 1 2 3 2 

Aphanes minutiflora (Aznavour) Holub 1 1 1 1 1 2 2 1 1 3 

Avena madritensis Baum 1 1 2 2 1 1 1 1 2 2 2 3 1 2 

Bassia saxicola Guss 1 1 3 

Brassica incana Ten 1 

Bryum cfr. ruderale Crundw et Nyholm 2 

Campylopus oerstedianus (Mull Hal ) Mitt 2 2 1 1 1 3 3 3 1 2 3 1 3 3 2 3 

Carlina sicula Ten subsp sicula 1 1 1 1 2 2 1 1 1 2 2 2 2 1 1 1 2 3 1 1 

Cenchrus ciliaris L 1 1 1 1 1 1 2 1 1 2 1 3 


Cephalanthera rubra (L ) L C M Richard 1 3 1 

Cheilanthes tinaei Tod 

Citrullus colocynthis (L ) Schrad 2 1 1 1 3 1 

Clematis flammula L 1 3 2 2 2 2 2 1 2 1 1 1 1 2 

Cosentinia vellea (Aiton) Tod subsp vellea 

Cuscuta palaestina Boiss 1 1 2 1 1 2 3 2 1 1 1 

Cytinus clusii (Nyman) Gand 1 1 3 3 1 1 

Cytisus aeolicus Guss 1 3 2 1 2 2 2 2 2 

Daucus foliosus Guss 1 

Daucus rupestris Guss 

Dianthus rupicolaBiv 1 1 

Dicranella howei Renauld et Cardot 1 1 2 3 2 1 2 3 3 3 3 1 2 2 3 3 3 2 1 3 

Dicranella schreberiana (Hedw ) Crum et Anders 1 1 

Echium arenarium Guss 2 1 1 1 2 1 3 1 1 1 3 1 2 

Echium pustulatum Sibth et Sm 1 1 2 1 1 1 3 1 1 

Eragrostis barrelieri Daveau 1 

Erysimum gr bonannianum C Presl 1 1 2 1 1 1 2 1 2 2 3 1 1 1 1 1 

Fissidens ovatifolius Ruthe 3 3 1 1 1 

Funaria pulchella H Philib 1 1 1 2 2 1 2 2 1 2 1 2 2 2 2 1 2 2 3 3 2 3 1 

Genista thyrrena Valsecchi 1 2 2 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 1 1 1 

Grimmia affinis Hornsch 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 1 1 

Grimmia torquata Hornsch 


Heliotropium bocconei Guss 1 

Heliotropium dolosum De Not 1 

Limonium minutiflorum (Guss ) O Kuntze 3 2 1 

Lithospermum rosmarinifolium Ten 

Lupinus cosentinii Guss 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 2 


1150* 




ulmifolius 


5330 


5330 



5330 


5331 


5333 


5335 


5335 


5330 


5330 





5320 





6220* 


6220* 


6220* 


6220* 



6220* 




9260 



9340 



53 62 Formazioni a canna del Reno

Taxa 


Cod. Habitat 

(Eur27) 




1160 


11 24 Fondali marini rocciosi del sublitorale con cenosi algali 

1170 


Hyoseris taurina Martinoli 3 


8330 


1120* 


1410 


1310 


1420 

Iberis semperflorens L 1 


1420 

15 616 Facies ricca di Halimione portulacoides in perticaie ad 

Arthrocnemum sp pl del Mediterraneo 

1420 



1210 


2110 


2230 



1210 

Lagurus ovatus L subsp nanus (Guss ) Messeri 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 3 3 1 2 1 



1170 


1240 

Mannia androgyna (L ) A Evans 1 1 1 2 2 1 2 2 1 2 1 2 2 2 2 1 2 2 3 3 2 3 1 

Matthiola rupestris (Raf ) DC 1 1 

Ononis biflora Desf 3 3 2 2 1 

Ophrys tenthredinifera Willd 1 1 1 1 2 2 1 1 2 2 3 1 1 3 1 1 

Petalophyllum ralfsii (Wilson) Nees et Gottsche 

Phagnalon saxatile (L ) Cass subsp saxatile 1 1 1 1 2 1 1 2 1 2 3 2 2 3 1 1 

Pleuridium acuminatum Lindb 1 1 1 2 2 2 2 2 3 1 3 3 1 1 3 2 2 2 2 2 1 

Pohlia proligera (Breidl ) Arnell 1 1 2 2 2 2 2 3 1 3 3 1 1 3 2 2 2 2 2 1 

Pottia crinita B , S et G 1 1 1 1 2 2 2 1 2 2 1 2 

Pottia intermedia (Turner) Fürnr 1 2 1 3 1 2 1 2 

Pterygoneurum lamellatum (Lindb ) Jur 1 1 2 1 1 1 1 2 2 2 1 2 2 1 1 2 

Radiola linoides Roth 1 1 2 

Ranunculus rupestris Guss 

Rhynchostegium strongylense (Bott ) Buck et Privitera 

Rosa micrantha Sm 3 1 1 1 2 1 1 1 1 



1170 

Senecio squalidus L subsp siculus (All ) Arcang 1 2 1 1 1 2 2 1 1 1 

Seseli bocconii Guss subsp bocconii 1 2 1 


Silene turbinata Guss 1 

Succowia balearica (L ) Medik 1 3 1 2 1 1 2 1 



1 1 1 1 2 1 2 2 2 1 2 3 


et Belli 

2 1 3 1 2 1 

Vicia altissima Desf 2 1 1 1 3 2 2 1 3 3 1 

Wahlenbergia nutabunda (Guss ) A DC 1 1 3 1 1 1 2 1 

(parte 2) 


1150* 

Idoneità Complessiva 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 6 5 4 0 6 0 0 10 0 0 8 9 18 9 20 24 23 22 17 11 24 8 21 5 27 22 24 21 32 17 24 24 23 28 27 4 2 4 0 4 2 19 5 




ulmifolius 


5330 


5330 



5330 


5331 


5333 


5335 


5335 


5330 


5330 





5320 





6220* 


6220* 


6220* 


6220* 



6220* 




9260 



9340 



53 62 Formazioni a canna del Reno

(parte 3) 

Taxa 

Agrostis castellana Boiss et Reuter 

Ajuga orientalis L 



Cod. Habitat 

(Eur27) 


8130 


vegetazione 


8210 

8210 


8214 

62 2 Rupi siliceee dell’entroterra colonizzate dalla 

vegetazione 


8210 


8320 


8320 




Avena madritensis Baum 1 2 3 1 1 1 1 1 2 3 

Bassia saxicola Guss 

Brassica incana Ten 2 1 3 2 


Bryum cfr. ruderale Crundw et Nyholm 1 1 2 2 1 1 1 1 1 

Campylopus oerstedianus (Mull Hal ) Mitt 3 2 1 3 3 1 1 1 1 1 2 1 2 2 

Carlina sicula Ten subsp sicula 2 1 1 1 1 1 1 

Cenchrus ciliaris L 1 1 


Cephalanthera rubra (L ) L C M Richard 

Cheilanthes tinaei Tod 1 2 1 1 2 2 2 2 2 1 1 

Citrullus colocynthis (L ) Schrad 1 1 1 1 1 1 1 1 

Clematis flammula L 1 

Cosentinia vellea (Aiton) Tod subsp vellea 3 2 2 3 2 2 2 3 1 1 2 

Cuscuta palaestina Boiss 

Cytinus clusii (Nyman) Gand 1 1 

Cytisus aeolicus Guss 2 1 3 1 1 

Daucus foliosus Guss 1 3 3 3 3 1 1 1 

Daucus rupestris Guss 1 1 3 1 

Dianthus rupicolaBiv 1 2 1 3 3 1 1 2 1 

Dicranella howei Renauld et Cardot 1 

Dicranella schreberiana (Hedw ) Crum et Anders 3 3 1 2 1 2 1 1 1 1 1 

Echium arenarium Guss 2 1 1 1 1 1 1 

Echium pustulatum Sibth et Sm 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 

Eragrostis barrelieri Daveau 2 2 2 2 2 2 1 1 1 

Erysimum gr bonannianum C Presl 3 1 1 1 1 2 1 

Fissidens ovatifolius Ruthe 2 2 2 1 1 1 

Funaria pulchella H Philib 2 1 1 1 3 1 1 2 1 2 1 1 1 1 

Genista thyrrena Valsecchi 1 3 1 2 

Grimmia affinis Hornsch 2 1 1 2 1 

Grimmia torquata Hornsch 1 1 1 3 2 

Helichrysum litoreum Guss 2 1 1 1 1 1 1 2 1 

Heliotropium bocconei Guss 3 3 3 1 3 1 1 1 1 1 1 

Heliotropium dolosum De Not 3 3 3 1 3 1 1 1 1 1 1 

Hyoseris taurina Martinoli 1 1 3 2 

Iberis semperflorens L 3 1 

Lagurus ovatus L subsp nanus (Guss ) Messeri 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 

Limonium minutiflorum (Guss ) O Kuntze 

Lithospermum rosmarinifolium Ten 1 1 3 1 

Lupinus cosentinii Guss 1 2 1 1 1 1 
















86 31 Insediamenti industriali, artigianali, commerciali 

e spazi annessi 


86 41 Cave 


86 6 Siti archeologici 


Taxa 


Cod. Habitat 

(Eur27) 


8130 


vegetazione 


8210 

8210 


8214 


vegetazione 


8210 


8320 


8320 




Mannia androgyna (L ) A Evans 2 1 1 1 3 1 1 2 1 2 1 1 1 1 

Matthiola rupestris (Raf ) DC 3 1 2 2 1 1 1 

Ononis biflora Desf 

Ophrys tenthredinifera Willd 1 1 

Petalophyllum ralfsii (Wilson) Nees et Gottsche 1 3 

Phagnalon saxatile (L ) Cass subsp saxatile 2 3 1 2 1 2 2 2 1 1 1 2 1 2 2 

Pleuridium acuminatum Lindb 2 2 2 2 3 2 2 

Pohlia proligera (Breidl ) Arnell 2 2 2 2 3 2 

Pottia crinita B , S et G 1 2 2 2 3 1 1 2 1 1 1 1 1 

Pottia intermedia (Turner) Fürnr 2 

Pterygoneurum lamellatum (Lindb ) Jur 1 

Radiola linoides Roth 1 3 

Ranunculus rupestris Guss 1 3 3 2 2 1 1 1 

Rhynchostegium strongylense (Bott ) Buck et Privitera 3 3 

Rosa micrantha Sm 

Senecio bicolor (Willd ) Tod 2 2 1 1 1 1 1 1 


Senecio squalidus L subsp siculus (All ) Arcang 1 1 2 2 1 1 1 1 1 2 2 1 2 1 1 1 

Seseli bocconii Guss subsp bocconii 3 1 


Silene turbinata Guss 3 1 

Succowia balearica (L ) Medik 1 1 




et Belli 

1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 

Vicia altissima Desf 1 1 

Wahlenbergia nutabunda (Guss ) A DC 

(parte 4) 


Idoneità Complessiva 0 27 24 18 24 33 5 19 3 16 30 21 3 10 5 8 0 0 1 0 1 9 10 8 4 12 20 0 1 19 25 8 20 11 















86 31 Insediamenti industriali, artigianali, commerciali e 

spazi annessi 


86 41 Cave 




B.3.5 Valore faunistico degli habitat 


In accordo con la metodologia seguita per la realizzazione degli elaborati cartografici su 

valore floristico degli habitat, e in considerazione sia del fatto che i poligoni campiti 

corrispondono spesso a mosaici piuttosto che a singoli biotopi o habitat, sia del fatto un ampio 

numero di specie presenta una notevole ampiezza ecologica, risultando distribuita in diversi 

habitat o biotopi, si è proceduto utilizzando una scala di valori numerici finiti, adottando una 

scala di idoneità ambientale a 4 cifre così articolata: 0) potenzialità nulle = assenza o presenza 

improbabile di una specie nel biotopo/habitat considerato; 1) potenzialità basse = presenza 

possibile o probabile; 2) potenzialità medie = presenza accertata o altamente probabile; 3) 

potenzialità elevate = presenza esclusiva o quasi esclusiva. Oltre a indicare le specie 

realmente o potenzialmente presenti, questo metodo applica un algoritmo semi-quantitativo 

che permette di differenziare il valore reale dei poligoni, evitando dunque di appiattire le 

differenze - in termini di pregio scientifico e conservazionistico - tra i poligoni “puri” di 

habitat e quelli composti da una combinazione di 3 o più biotopi di scarso valore. Il range 

ristretto dei valori d’idoneità così forniti permette di limitare il rischio di falsare i dati in 

uscita. Per quanto concerne invece la presenza reale (e puntuale) delle specie effettivamente 

rare e localizzate e per le quali si dispone di dati originali/recenti/attendibili, essa è stata 

riportata sulla Carta di distribuzione delle Emergenze Faunistiche Siti Natura 2000 delle 

Isole Eolie 

Utilizzando le informazioni relative alla distribuzione e alle esigenze ecologiche delle specie 

faunistiche di interesse comunitario o che figurano tra le “altre specie importanti” con la 

categoria “A” e “B” delle versioni aggiornate del Formulario Standard relativo a ciascuno dei 

Siti Natura 2000 esaminati, si è provveduto alla redazione di un file excel di correlazione tra 

tali specie e gli habitat e/o biotopi elettivi, costituito da tanti fogli di calcolo quante sono le 

unità che rappresentano le diverse tessere del paesaggio naturale dei Siti Natura 2000 in 

esame (habitat, biotopi e mosaici di habitat e/o biotopi). La scala semi-quantitativa (0, 1, 2 o 

3) adottata per diversificare l’idoneità ambientale dei singoli habitat e biotopi per le diverse 

emergenze faunistiche suggerisce il grado di probabilità che tali specie siano effettivamente 

presenti nei e/o frequentino durante determinati periodi dell’anno i poligoni tracciati nella 

Carta degli Habitat dei Siti Natura 2000 delle Isole Eolie. Anche in questo caso, 

analogamente alla redazione degli elaborati cartografici floristici, nei poligoni caratterizzati da 

un mosaico è stato scelto sempre il valore massimo di idoneità riscontrato nelle singole 

555


componenti del mosaico stesso. La consultazione del file excel permette di ottenere con un 

sufficiente grado di approssimazione la distribuzione potenziale di ciascuna delle specie 

faunistiche considerate; è da tenere però presente, anche in considerazione delle informazioni 

riassunte nella parte relativa alle esigenze ecologiche di tali specie, che per alcune delle stesse 

il quadro di conoscenze disponibili risulta ancora frammentario e incompleto, alla luce del 

fatto che i tempi previsti per la redazione del presente Piano mal si raccordano con quelli 

necessari all’effettuazione di indagini pià approfondite o esaustive. 

Risultati dell’analisi del valore faunistico degli habitat e la descrizione delle aree di 

importanza faunistica sono stati già parzialmente anticipati nella trattazione del capitolo 

dedicato all’Inquadramento faunistico del presente Piano. In questa sede, tramite l’utilizzo di 

grafici (Figg. B.3.5a e B.3.5b) che rappresentano i dati utilizzati nell’elaborazione delle 

tabelle di idoneità e per la realizzazione degli elaborati cartografici (cui si rimanda), si 

fornisce un quadro riassuntivo della ricchezza specifica per habitat e/o biotopi (suddivisi 

secondo le relative codificazioni), pur evidenziando come questa da sola non sia interamente 

ed esaustivamente rappresentativa della realtà specifica di ciascun contesto 

territoriale/ecologico esaminato. 

Fig. B.3.5a – Ricchezza faunistica di habitat e/o biotopi (da 1410 a 41.883). 

556


Fig. B.3.5b – Ricchezza faunistica di habitat e/o biotopi (da 41.87 a 87.2). 

In generale, va osservato come gli habitat che presentano il più alto numero di specie risultino 

le formazioni di macchia inquadrabili nel codice 5330, e in particolare 5330/32.32 (macchia 

bassa ad ericacee), 5330/32.33 (macchia alta a Cistus) e 5330/32.31 (macchia alta a Erica 

arborea e Arbutus unedo). Valori elevati risultano anche per le aree umide costiere 

caratterizzate dalla presenza degli habitat 1410 e 1310 e da formazioni a cannuccia di palude 

(53.11), o da fruticeti e vegetazione alofila (habitat 1420); da arbusteti e altre formazioni di 

macchia più o meno rada (32.26A: formazioni di Genista thyrrena; 32.A: arbusteti a Spartium 

junceum) o a mosaico con garighe (5330/32.214: macchia bassa e gariga a Pistacia lentiscus; 

32.221: macchia bassa e garighe plurispecifiche; 32.43, garighe a Cistus); gli habitat di 

interesse comunitario come le pseudo-steppe con graminacee perenni e piante annue dei 

Thero-Brachypodietea (6220/34.634, praterie a Hyparrhenia hirta, e il biotopo 34.81, prati 

aridi subnitrofili a vegetazione post-colturale); infine, anche i tessuti residenziali radi (86.12) 

sembrano presentare, in generale, una discreta ricchezza specifica. Gli ambienti del sistema 

colturale e quelli dei rimboschimenti presentano una ricchezza di specie media o medio-bassa. 

557


Tuttavia, si ribadisce come il criterio quantitativo (N spp./habitat o biotopo) non sia 

esaustivamente rappresentativo del valore faunistico complessivo di determinate aree 

nell’ambito dei Siti Natura 2000 delle Eolie; alcune di queste, p.e. 8214 (versanti calcarei 

dell’Italia meridionale), risultano poveri sotto il profilo specifico ma costituiscono il sito di 

riproduzione o l’habitat di alimentazione esclusivo per alcune specie di notevole interesse 

biogeografico e/o conservazionistico. Pertanto, è opportuno sottolineare come la diversità 

biologica dei Siti in esame vada tutelata nella sua interezza allo scopo di mantenere tutte le 

categorie ambientali presenti necessarie alle esigenze ecologiche delle specie che questi 

ospitano. 

Per una analisi di dettaglio realtiva alle aree di importanza faunistica e ai valori faunistici di 

habitat e/o biotopi dei ciascun Sito Natura 2000, si rimanda ai relativi Elaborati Cartografici e 

alle Tabelle di Idoneità allegate al presente Piano (in sostanza corrispondenti ai paragrafi: 

B.3.5.1; B.3.5.2; B.3.5.3; B.3.5.4; B.3.5.5; B.3.5.6; B.3.5.7; B.3.5.8; B.3.5.9; B.3.5.10 ) 

558


B.3.6 Habitat delle specie – Elaborato cartografico informatizzato ottenuto dalla 

sovrapposizione della carta del Valore flotistico degli habitat e della carta del 

Valore faunistico degli habitat 

Per il presente paragrafo si rimanda al corrispondente elaborato cartografico. 

559


B.3.7 Descrizione di aree di importanza faunistica. 

Alcune porzioni del contesto territoriale dei Siti Natura 2000 delle Isole Eolie rivestono una 

sensibile importanza faunistica, in ragione dei loro specifici ruoli ecologico-funzionali. In 

questa sede vengono illustrati e discussi i criteri utilizzati per sintetizzare le informazioni 

relative in forma cartografica (cfr. gli elaborati relativi). La definizione di tali aree è stata 

realizzata sia sulla base dei dati radunati nel corso delle prospezioni effettuate, sia sulla base 

della consultazione della letteratura faunistica, che contiene numerose indicazioni quali- 

quantitative, nonché riferimenti alle località di osservazione, raccolta e/o di descrizione per le 

specie di interesse comunitario, conservazionistico e/o biogeografico. L’esame di tali dati ha 

reso possibile l’individuazione dei principali siti di riproduzione, rifugio, svernamento, dei 

corridoi di transito, delle aree di alimentazione, nonché quella delle aree dove si registra la 

maggiore concentrazione di specie rilevanti in termini comunitari, conservazionistici e/o 

biogeografici. Appare evidente che la definizione di tali aree, in alcuni casi, risenta di un certo 

grado di arbitrarietà nella loro delimitazione; ciò soprattutto per quanto riguarda le specie 

avifaunistiche, per le quali è possibile che le aree che effettivamente assolvono la funzione di 

siti riproduttivi o di alimentazione risultino più estese rispetto a quanto indicato. Lo stesso 

transito di specie avifaunistiche migratorie può presentare una certa “variabilità”, a seconda 

delle condizioni meteorologiche e segnatamente anemometriche che si verificano in 

determinati periodi dell’anno; in questo caso, si è teso a privilegiare il criterio della maggiore 

frequenza di osservazioni nell’arco dell’anno, sia sulla base di dati originali e inediti, sia sulla 

base della consultazione di quelli radunati nel corso dello “Studio dell’avifauna stanziale e 

migratoria delle Isole Eolie” realizzato dall’Associazione Nesos per conto della Ripartizione 

Faunistico-Venatoria ed Ambientale di Messina (2006-2007), sia sulla base delle indicazioni 

fornite nei bollettini “Infomigrans” relative al Progetto LIPU “Rapaci Migratori”, nell’ambito 

del quale da cinque anni vengono effettuati periodici censimenti nell’Isola di Panarea. 

Di contro, va sottolineato come alcune specie, che pure rivestono notevole interesse 

conservazionistico e/o biogeografico, non sono state considerate per difficoltà nel 

circostanziare l’effettiva distribuzione e/o l’uso di determinate aree (p.e. nel caso di numerose 

specie di invertebrati), o per mancanza di dati recenti (p.e. nel caso di Eliomys quercinus ssp. 

liparensis), privilegiando la definizione delle aree suddette sulla base di dati aggiornati e 

puntuali. 

560

SIC ITA030023 


Nella cartografia viene individuato il sito di riproduzione di Falco eleonorae, che ospita la 

colonia numericamente più cospicua dell’intero comprensorio insulare, insieme a una vasta 

area di alimentazione che si estende nel settore centrale dell’isola (nella parte sommitale), 

dove la specie è stata osservata con regolarità in caccia sia nel periodo pre-riproduttivo, sia in 

quello immediatamente precedente all’abbandono annuale della colonia; quest’ultima 

corrisponde all’area dove è stata riscontrata una elevata concentrazione di specie 

avifaunistiche (con particolare riferimento ai rapaci) in corrispondenza dei transiti migratori. 

Sempre nel settore centrale dell’isola si localizza un’area con elevata densità di specie di 

interesse conservazionistico e biogeografico (invertebrati, con particolare riferimento alle 

specie di Coleotteri di interesse biogeografico); i versanti settentrionali e nord-orientali, dove 

si registra la maggiore diffusione di Erica arborea, rappresentano la più importante area di 

riproduzione e di alimentazione per Sylvia undata. Sono stati infine evidenziati i siti 

riproduttivi accertati per Falco peregrinus e Calonectris diomedea; per questi ultimi, va 

osservato come uno di quelli noti risulti localizzato al di fuori del perimetro del SIC 

interessato. 

SIC ITA030024 

Non inclusi entro l’ambito territoriale del SIC ITA030024, sono stati indicati gli isolotti La 

Canna e Montenassari; il primo è sito riproduttivo di Falco eleonorae e ospita una delle poche 

popolazioni di Podarcis raffonei, mentre il secondo è sito riproduttivo di Hydrobates 

pelagicus. Nel settore nord-occidentale dell’isola ricadono un altro sito riproduttivo di Falco 

elenorae, che ospita una colonia di ca. 30 coppie nidificanti, e l’area di alimentazione della 

specie. Una estesa porzione del settore centrale e settentrionale comprende l’area di 

alimentazione e i siti riproduttivi di Sylvia undata, mentre lungo la fascia costiera 

meridionale, a Ovest dell’abitato di Pecorini, viene registrata una elevata concentrazione di 

specie avifaunistiche (con particolare riferimento agli Ardeidi) in corrispondenza dei transiti 

migratori, in particolare durante la migrazione primaverile. 

SIC ITA030025 

Nel versante occidentale ricadono le aree identificate come sito riproduttivo e area di 

alimentazione di Falco eleonorae e Falco peregrinus, nonché quella con maggiore 

concentrazione di specie avifaunistiche migratorie (con particolare riferimento ai rapaci); per 

561


questi ultimi, si evidenzia come i corridoi di transito (non indicati nella carta) ricadano nella 

maggior parte dei casi lungo la direttrice nord-sud (da Contrada Palisi) nel periodo tardo- 

estivo e autunnale, o lungo la direttrice sud-nord (Costa del Capraio) e/o nel tratto di mare 

antistante la costa occidentale in quello primaverile. Un’altra area di alimentazione di F. 

eleonorae, frequentata prevalentemente al di fuori del periodo di deposizione e di 

incubazione, è stata identificata nel settore centrale. La porzione sommitale e parte dei 

versanti orientali ospitano siti riproduttivi e aree di alimentazione di Sylvia undata. Gli isolotti 

minori a Est e a Nord-Est di Panarea (Basiluzzo, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Spinazzola), 

per quanto siano da considerare ambienti a elevato grado di naturalità e attualmente soggetti a 

bassissima o nulla antropizzazione, non ospitano aree di particolare rilievo faunistico; alcune 

locali popolazioni di Podarcis sicula sono state riferite a sottospecie endemiche che, 

attualmente, vengono considerate di dubbio valore tassonomico; allo stesso modo, la presenza 

di invertebrati di un certo interesse sotto il profilo biogeografico assume notevole rilevanza in 

rapporto all’esiguità dei popolamenti complessivi, ma globalmente non presenta 

concentrazioni tali da costituire un elemento caratterizzante nella definizione delle aree di 

importanza faunistica. 

SIC ITA030026 

L’isolotto di Strombolicchio ospita una delle popolazioni di Podarcis raffonei e un sito 

riproduttivo di Falco eleonorae. Una vasta area che comprende i versanti nord-orientali di 

Stromboli, compresa entro la quota altimetrica di 400 m s.l.m. (oltre la quale sono presenti 

substrati sabbiosi e vegetazione distribuita in maniera discontinua), riveste notevole 

importanza quale area con elevata densità di specie di interesse conservazionistico e 

biogeografico (invertebrati) e sito di nidificazione/area di alimentazione di Sylvia undata. Nel 

settore costiero a Sud di Punta Lena si individua un’altra area di importanza faunistica per 

l’elevata densità di specie di interesse conservazionistico e biogeografico (invertebrati, con 

particolare riferimento a Coleotteri psammofili). 

SIC ITA030027 

L’estrema porzione di Capo Grosso ospita quello che, verosimilmente, rappresenta l’ultimo 

nucleo di popolazione di Podarcis raffonei nell’isola. Nel settore costiero a Sud di questo 

promontorio e fino a Spiaggia Lunga viene individuata un’area dove ricadono i siti 

riproduttivi accertati per Calonectris diomedea. Il laghetto dell’Istmo, tra le spiagge di 

Levante e di Ponente, rappresenta una importante area di area di sosta/alimentazione di specie 

562


avifaunistiche migratorie (in prevalenza acquatici e limicoli). Nel settore centrale (Piano) si 

individuano alcune aree con presenza o elevata densità di specie di invertebrati di interesse 

conservazionistico e biogeografico; ai margini orientali del Piano, invece, si individua una 

importante area di sosta/alimentazione di svernanti e migratori (in prevalenza rapaci), che 

ricade parzialmente su aree riforestate. 

SIC ITA030028 e SIC ITA030029 

In questa sede vengono illustrate cumulativamente le aree di importanza faunistica 

individuate nei due Siti Natura 2000 dell’Isola di Salina. Una, probabilmente quella di 

maggiore interesse per l’elevata concentrazione di emergenze faunistiche in rapporto alla 

superficie del sito, ricade però al di fuori dei perimetri dei SIC considerati; si tratta 

dell’isolotto Scoglio Faraglione, che ospita un sito di riproduzione di Calonectris diomedea, 

un sito di riproduzione di Hydrobates pelagicus e una popolazione di di Podarcis raffonei. 

Nel settore occidentale dell’isola si individuano il sito di riproduzione di Falco eleonorae e 

una delle aree di alimentazione di questa specie. Sul maggior rilievo dell’isola, il complesso 

Monte Fossa delle Felci-Monte Rivi, si individuano un’altra area di alimentazione di Falco 

eleonorae e un’area con elevata concentrazione di specie avifaunistiche migratorie; ai margini 

di queste ricadono due siti riproduttivi di Falco peregrinus; parzialmente sovrapposti alle 

precedenti, si individuano uno dei siti riproduttivi/aree di alimentazione di Sylvia undata e 

l’area con elevata concentrazione di specie di interesse conservazionistico e biogeografico, 

con particolare riferimento ai Mammiferi Gliridi, a specie avifaunistiche e a numerosi 

invertebrati. Nel settore costiero sud-occidentale si individua un sito riproduttivo di 

Calonectris diomedea; l’area del pantano di Punta Lingua, infine, registra un’elevata 

concentrazione di specie avifaunistiche migratorie e costituisce una delle più importanti aree 

di sosta/alimentazione delle stesse (prevalentemente acquatici e limicoli). 

SIC ITA030030 

Nei settori settentrionale e occidentale sono stati indicati due siti riproduttivi di Falco 

peregrinus. Un’ampia porzione del settore centrale, insieme ad altre tre aree disgiunte, 

rappresentano siti riproduttivi e aree di alimentazione di Sylvia undata. Nel settore 

occidentale, infine, sono state individuate tre aree di importanza faunistica per l’elevata 

concentrazione di specie di interesse conservazionistico e biogeografico (con particolare 

riferimento agli invertebrati). 

563


B.3.7a. Tabelle di idoneità ambientale delle specie faunistiche e habitat delle stesse 

Il presente paragrafo viene sviluppato attraverso apposite tabelle che hanno permesso la 

redazione delle carte di sintesi relative a ciascuno dei Siti Natura 2000 interessati dal PdG 

“Isole Eolie” 

564

Tabella di idoneità ambientale delle specie faunistiche relativa al SIC ITA030023 “Isola di Alicudi” 


Cod. Habitat 

(Eur27) 



1210 


1170 



ulmifolius 


5330 



5330 

Alcedo atthis (L ) 1 

Anthus campestris L 1 1 1 2 2 

Ardea purpurea L 

Ardeola ralloides (Scopoli) 

Calonectris diomedea (Scopoli) 2 

Ciconia ciconia (L ) 

Ciconia nigra (L ) 

Circus aeruginosus (L ) 1 2 2 1 1 1 1 2 2 1 1 

Circus macrourus (Gmelin) 1 1 1 1 1 

Circus pygargus (L ) 1 1 

Egretta garzetta (L ) 

Falco eleonorae Gené 1 1 1 1 1 1 1 

Falco naumanni Fleischer 1 1 1 

Falco peregrinus Tunstall 2 2 2 

Ficedula albicollis Temminck 

Hieraaetus pennatus (Gmelin) 1 

Milvus migrans (Boddaert) 1 1 1 1 1 1 

Neophron percnopterus (L ) 

Nycticorax nycticorax (L ) 

Pandion haliaetus (L ) 1 

Pernis apivorus (L ) 1 2 2 1 1 1 2 1 

Phoenicopterus ruber L 

Puffinus yelkouan (Acerbi) 2 

Sylvia undata (Boddaert) 1 1 3 3 1 1 1 

Tringa glaerola L 

Aquila heliaca Savigny 

Bucanetes githagineus (Lichtenstein) 

Buteo rufinus (Cretzschmar) 

Calandrella brachydactyla (Leisler) 1 2 2 1 1 2 2 2 1 1 

Caprimulgus europaeus L 1 1 2 1 1 1 

Charadrius morinellus L 

Circus cyaneus (L ) 

Gallinago media (Latham) 

Glareola pratincola (L ) 1 1 1 

Grus grus (L ) 

Himanthopus himanthopus (L ) 

Hydrobates pelagicus (L ) 

Ixobrychus minutus (L ) 1 1 

Lanius collurio L 

Larus genei Brème 

Lullula arborea (L ) 1 1 1 

Melanocorypha calandra (L ) 

Milvus milvus (L ) 1 1 1 1 

Philomachus pugnax (L ) 1 1 

Turdus philomelos Brehm 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 

Scolopax rusticola L 1 2 2 1 1 2 2 


5330 




6220* 


6220* 


6220* 



6220* 




8130 


8210 


8214 







86 22 Fabbricati rurali

Alauda arvensis L 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 

Anas acuta L 

Anas clypeata L 

Anas crecca L 

Anas platyrhynchos L 

Anas strepera L 

Aythya ferina (L ) 

Calidris alba (Pallas) 

Columba livia Gmelin 2 2 1 2 2 2 2 3 2 

Columba palumbus L 

Corvus corone L 1 2 1 1 1 2 1 

Coturnix coturnix (L ) 3 2 1 

Fulica atra L 

Haematopus ostralegus L 1 1 

Larus michahellis Naumann 2 2 3 2 

Larus ridibundus L 

Limosa limosa (L ) 

Lymnocryptes minimus (Brünnich) 

Pica pica (L ) 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 

Pluvialis squatarola (L ) 

Streptopelia decaocto (Frivaldszky) 3 2 1 

Streptopelia turtur (L ) 1 1 2 

Sturnus vulgaris L 1 2 2 2 2 1 1 2 1 2 1 2 2 

Tringa nebularia (Gunnerus) 

Tringa totanus (L ) 

Turdus iliacus L 2 1 1 1 1 2 1 1 

Turdus merula L 3 2 2 2 2 3 2 2 1 2 1 1 2 2 3 3 2 

Turdus viscivorus L 1 1 1 1 1 2 1 1 

Vanellus vanellus (L ) 

Myothis blythii (Tomes) 2 2 2 2 2 2 1 

Rhinolophus ferrumequinum (Schreber) 1 

Testudo hermanni Gmelin 2 2 2 1 

Corvus corax L 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 2 2 2 1 1 1 1 2 1 

Otus scops (L ) 1 3 2 1 1 1 2 1 1 1 2 

Tyto alba (Scopoli) 1 2 2 1 3 2 1 2 1 2 2 3 2 2 1 1 1 1 2 2 3 

Eliomys quercinus liparensis Kahmann 2 2 1 1 1 1 1 2 2 1 

Podarcis raffonei alvearioi Mertens 

Podarcis raffonei raffonei Mertens 

Acmaeoderella trinacriae (Obenberger) 2 2 

Adarrus aeolianus D’Urso 2 2 3 3 2 

Akis subterranea Solier 3 3 

Allochernes aetnaeus Beier 

Allotrichoma pseudolaterale Raffone 

Alphasida grossa grossa (Solier) 1 1 2 1 1 2 1 2 2 1 1 1 1 2 2 1 1 1 

Amara (Percosia) sicula Dejean 2 

Anoxia matutinalis moltonii Sabatinelli 1 2 2 2 2 1 1 

Aphaenogaster semipolita (Nylander) 

Attalus sicanus Erichson 1 2 2 2 2 2 1 2 1 2 2 2 1 1 1 2 2 1 1 

Carabus (Macrothorax) morbillosus alternans Palliardi 1 2 2 1 2 2 1 2 2 

Chrysolina (Stichoptera) variolosa (Petagna) 2 2 

Cicindela campestris siculorum Schindler 2 1 2 

Conosimus malfanus Dlabola 

Danacea (Allodanacea) elongatipennis Pic 1 1 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 

Dasytes productus Schilsky 1 1 1 2 2 1 2 1 1 1 

Dichillus subtilis Kraatz 

Ebaeus ruffoi Pardo 

Ectobius aeoliensis Failla & Messina 1 

Ectobius filicensis Failla & Messina 2 

Firminus gr ciliatus 3 3 2 

Friesea lagrecai Dallai 

Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & Crisci 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 

Hipparchia leighebi Kudrna 2 1 1 2 2 2 1 

Hohenwartiana aradasiana (Benoit) 

Hypnophila incerta (Bourguignat) 

Limax aeolianus Giusti 2 2 2 

Livilla siciliensis Hodkinson & Hollis 

Nalassus pastai Aliquò, Leo & Lo Cascio 

Ocypus pedator siculus (Aubé) 

Ocys beatricis Magrini, Cecchi & Lo Cascio 3 

Odontoscelis minuta Jakovlev 1 2 1 2 2 2 2 2 1 

Orthotylus sicilianus Wagner 

Otiorhynchus (Arammichnus) meligunensis Magnano 1

Otiorhynchus (Arammichnus) ocellifer Reitter 

Oxychilus (Hyalocornea) alicurensis (Benoit) 2 2 2 1 

Oxychilus lagrecai Giusti 

Pedinus siculus Seidlitz 2 2 

Percus corrugatus (Billberg) 3 1 1 

Polydrusus (Eustolus) armipes faillae Desbrochers 2 2 

Probathicus (Pelorinus) anthrax (Seidlitz) 2 2 2 1 1 

Pseudomeira aeolica Ballò, Pesarini & Pierotti 

Pseudomeira vitalei (Desbrochers) 

Pseudosinella aeolica dallai 

Psilothrix aureola Kiesenwetter 1 1 1 1 1 

Sciocoris cursitans pallidicornis Wagner 

Scydmaenus (Eustemmus) antidotus Germar 2 1 

Seira dagamae Dallai 

Siciliaria (Gibbularia) gibbula vulcanica (Paulucci) 

Tentyria laevigata laevigata Steven 1 1 2 1 1 2 1 2 2 1 

Tetramorium punctatum Santschi 

Actitis hypoleucos (L ) 

Carduelis spinus (L ) 2 2 1 2 1 1 1 1 

Phalacrocorax carbo (L ) 1 

Tadorna tadorna (L ) 

Cetonia aurata sicula Aliquò 3 2 2 

Harpactea aeoliensis Alicata 

Libelloides ictericus siculus (Rambur) 2 

Malthonica sicana Brignoli 

Zelotes calactinus Di Franco 

Nr. taxa 5 

3 

5 

7 

16 

18 

30 

39 

46 

31 

27 

8 

9 

24 

24 

11 

9 

25 

0 

5 

13 

16 

13 

17 

11 

20 

29 

12

Tabella di idoneità ambientale delle specie faunistiche relativa al SIC ITA030024 “Isola di Filicudi” 


Cod. Habitat 

(Eur27) 




1210 



1240 



ulmifolius 


5330 


32 214 Macchia bassa e gariga a Pistacia lentiscus 

(prev ) 

5330 


5331 

Alcedo atthis (L ) 2 1 1 

Anthus campestris L 1 1 1 1 1 2 2 

Ardea purpurea L 1 

Ardeola ralloides (Scopoli) 1 




Circus aeruginosus (L ) 1 1 1 2 2 1 1 1 2 2 1 1 1 

Circus macrourus (Gmelin) 1 1 1 1 1 1 


Egretta garzetta (L ) 1 

Falco eleonorae Gené 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 


Falco peregrinus Tunstall 2 2 2 2 



Milvus migrans (Boddaert) 1 1 1 1 1 1 1 1 



Pandion haliaetus (L ) 2 1 

Pernis apivorus (L ) 1 2 2 2 2 1 1 1 2 1 




Tringa glaerola L 1 





Caprimulgus europaeus L 1 1 1 1 2 1 1 1 

Charadrius morinellus L 1 



Glareola pratincola (L ) 1 1 1 1 



Hydrobates pelagicus (L ) 3 

Ixobrychus minutus (L ) 1 1 1 1 


Larus genei Brème 1 



Milvus milvus (L ) 1 1 1 

Philomachus pugnax (L ) 1 

Turdus philomelos Brehm 1 2 1 2 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 

Scolopax rusticola L 1 2 2 1 1 2 1 

Alauda arvensis L 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 


5330 


5330 



5320 




6220* 


6220* 


6220* 



6220* 




8130 


8210 


8214 










86 41 Cave 


Anas acuta L 


Anas crecca L 





Columba livia Gmelin 3 2 2 2 2 1 2 2 3 3 2 1 1 1 


Corvus corone L 1 2 1 1 1 2 1 1 

Coturnix coturnix (L ) 3 2 

Fulica atra L 

Haematopus ostralegus L 1 1 1 1 

Larus michahellis Naumann 1 2 2 3 2 2 2 2 




Pica pica (L ) 1 1 1 1 1 2 2 1 2 1 

Pluvialis squatarola (L ) 1 

Streptopelia decaocto (Frivaldszky) 3 3 3 2 1 

Streptopelia turtur (L ) 1 1 1 2 

Sturnus vulgaris L 1 2 2 2 1 2 2 1 1 1 2 1 1 2 1 2 



Turdus iliacus L 2 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 

Turdus merula L 3 2 2 2 2 1 2 3 2 2 2 2 1 1 2 2 3 3 3 3 2 1 2 

Turdus viscivorus L 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 


Myothis blythii (Tomes) 2 2 1 2 2 1 2 2 2 1 


Testudo hermanni Gmelin 2 2 2 2 2 1 

Corvus corax L 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 2 2 1 1 1 1 1 1 2 1 1 2 2 

Otus scops (L ) 1 1 2 3 2 1 1 2 1 1 1 2 

Tyto alba (Scopoli) 1 2 2 1 1 2 3 2 1 2 1 2 3 2 2 1 1 1 2 2 2 2 3 1 1 

Eliomys quercinus liparensis Kahmann 2 2 1 1 1 1 1 2 1 2 1 



Acmaeoderella trinacriae (Obenberger) 2 2 2 


Akis subterranea Solier 3 3 3 



Alphasida grossa grossa (Solier) 1 1 2 2 2 1 1 2 2 1 2 2 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 


Anoxia matutinalis moltonii Sabatinelli 1 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 


Attalus sicanus Erichson 1 2 2 2 2 2 2 2 1 2 2 1 2 2 2 1 1 2 1 1 1 1 

Carabus (Macrothorax) morbillosus alternans Palliardi 1 2 2 1 2 2 1 2 2 2 




Danacea (Allodanacea) elongatipennis Pic 1 1 2 2 2 2 2 2 1 2 1 1 1 1 1 

Dasytes productus Schilsky 1 1 1 1 2 2 1 2 1 1 1 




Ectobius filicensis Failla & Messina 2 



Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & Crisci 1 2 2 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 

Hipparchia leighebi Kudrna 1 2 1 1 2 2 2 1 1 










Otiorhynchus (Arammichnus) meligunensis Magnano 2 1 

Otiorhynchus (Arammichnus) ocellifer Reitter

Oxychilus (Hyalocornea) alicurensis (Benoit) 2 2 2 2 1 









Psilothrix aureola Kiesenwetter 1 1 1 1 1 1 1 





Tentyria laevigata laevigata Steven 1 1 2 2 2 1 1 2 1 2 2 1 


Actitis hypoleucos (L ) 1 

Carduelis spinus (L ) 2 2 2 2 1 2 1 1 1 1 

Phalacrocorax carbo (L ) 3 1 







Nr. taxa 3 

5 

3 

23 

0 

7 

16 

18 

30 

28 

27 

39 

46 

31 

13 

27 

0 

8 

9 

24 

24 

11 

25 

4 

0 

5 

13 

13 

17 

14 

17 

20 

16 

29 

12 

4 

5 

5

Tabella di idoneità ambientale delle specie faunistiche relativa al SIC ITA030025 “Isola di Panarea” 


Cod. Habitat 

(Eur27) 


1210 

16 228 Comunità dunali ad erbe annue dei 

Malcolmietalia 

2230 



1240 


5330 

32 21 Macchia bassa e gariga ad olivastro e lentisco 

(prev ) 

5330 



(prev ) 

5330 





Calonectris diomedea (Scopoli) 



Circus aeruginosus (L ) 1 1 1 1 2 1 1 1 2 1 1 

Circus macrourus (Gmelin) 1 1 1 1 

Circus pygargus (L ) 1 


Falco eleonorae Gené 1 1 1 1 1 1 1 1 

Falco naumanni Fleischer 1 

Falco peregrinus Tunstall 1 2 2 



Milvus migrans (Boddaert) 1 1 1 1 1 1 1 1 







Sylvia undata (Boddaert) 1 3 1 





Calandrella brachydactyla (Leisler) 1 2 2 1 1 2 2 2 1 

Caprimulgus europaeus L 1 1 1 1 1 1 1 




Glareola pratincola (L ) 1 1 




Ixobrychus minutus (L ) 1 1 1 





Milvus milvus (L ) 1 1 

Philomachus pugnax (L ) 1 

Turdus philomelos Brehm 2 2 1 2 2 1 1 1 2 1 1 

Scolopax rusticola L 2 1 1 1 

Alauda arvensis L 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 


5331 


5335 


5330 



5320 



6220* 


6220* 


6220* 


6220* 



6220* 



8130 


8210 


8214 







spazi annessi 


86 6 Siti archeologici

Anas acuta L 


Anas crecca L 





Columba livia Gmelin 2 2 2 2 2 3 1 1 1 1 


Corvus corone L 1 1 1 2 1 


Fulica atra L 

Haematopus ostralegus L 1 

Larus michahellis Naumann 1 1 2 2 2 1 




Pica pica (L ) 1 1 1 2 2 


Streptopelia decaocto (Frivaldszky) 3 2 1 3 


Sturnus vulgaris L 2 2 2 2 1 1 2 1 2 1 2 



Turdus iliacus L 2 2 1 1 1 1 1 2 1 1 


Turdus viscivorus L 1 2 1 1 1 1 1 2 1 1 





Corvus corax L 1 1 1 1 2 2 1 1 1 2 2 1 1 1 2 1 1 2 2 

Otus scops (L ) 1 1 1 2 1 2 1 1 1 

Tyto alba (Scopoli) 2 1 1 1 2 2 2 1 1 2 2 2 1 1 2 2 1 1 1 

Eliomys quercinus liparensis Kahmann 1 1 1 1 2 2 

Podarcis raffonei alvearioi Mertens 2 




Akis subterranea Solier 3 



Alphasida grossa grossa (Solier) 1 1 2 2 2 2 1 1 2 2 2 2 1 1 1 2 1 1 1 


Anoxia matutinalis moltonii Sabatinelli 3 1 2 2 2 2 2 1 1 


Attalus sicanus Erichson 2 2 2 2 2 2 2 1 2 1 2 2 2 1 1 2 1 1 

Carabus (Macrothorax) morbillosus alternans Palliardi 1 2 2 2 2 2 




Danacea (Allodanacea) elongatipennis Pic 1 2 2 2 2 1 2 2 1 1 1 1 1 1 

Dasytes productus Schilsky 1 1 1 1 2 2 1 1 1 



Ectobius aeoliensis Failla & Messina 

Ectobius filicensis Failla & Messina 

Firminus gr ciliatus 3 


Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & Crisci 2 2 2 2 2 1 2 2 1 1 2 2 2 2 2 1 1 1 2 1 1 1 1 




Limax aeolianus Giusti 2 

Livilla siciliensis Hodkinson & Hollis 3 



Ocys beatricis Magrini, Cecchi & Lo Cascio 

Odontoscelis minuta Jakovlev 1 1 2 1 1 2 2 2 2 2 






Pedinus siculus Seidlitz 2 

Percus corrugatus (Billberg) 3 1 

Polydrusus (Eustolus) armipes faillae Desbrochers 2 

Probathicus (Pelorinus) anthrax (Seidlitz) 1 2 1 






Scydmaenus (Eustemmus) antidotus Germar 2 1 1 



Tentyria laevigata laevigata Steven 1 1 2 2 2 2 1 1 1 2 1 2 2 1 



Carduelis spinus (L ) 2 2 2 2 2 1 2 1 1 



Cetonia aurata sicula Aliquò 2 





Nr. taxa 2 

2 

5 

0 

18 

22 

30 

28 

27 

30 

46 

31 

13 

6 

8 

9 

24 

24 

11 

4 

0 

5 

13 

13 

17 

17 

29 

4 

5 

5 

8

Tabella di idoneità ambientale delle specie faunistiche relativa al SIC ITA030026 “Isola di Stromboli” 


Cod. Habitat 

(Eur27) 



1210 




1170 


1240 


1170 


ulmifolius 


Anthus campestris L 1 1 1 1 2 2 



Calonectris diomedea (Scopoli) 3 2 3 



Circus aeruginosus (L ) 1 1 2 1 1 1 2 2 1 1 


Circus pygargus (L ) 1 

Egretta garzetta (L ) 1 1 

Falco eleonorae Gené 3 3 1 1 1 1 1 1 

Falco naumanni Fleischer 1 1 

Falco peregrinus Tunstall 2 1 2 2 2 


Hieraaetus pennatus (Gmelin) 1 1 

Milvus migrans (Boddaert) 1 1 1 1 1 1 1 



Pandion haliaetus (L ) 2 1 1 



Puffinus yelkouan (Acerbi) 3 2 1 

Sylvia undata (Boddaert) 1 3 1 1 






Caprimulgus europaeus L 1 1 1 1 




Glareola pratincola (L ) 1 1 1 1 1 



Hydrobates pelagicus (L ) 3 3 



Larus genei Brème 1 



Milvus milvus (L ) 1 1 


Turdus philomelos Brehm 1 2 2 1 1 1 1 1 1 

Scolopax rusticola L 1 2 1 1 1 

Alauda arvensis L 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 


5330 


5331 


5335 


5335 


5330 



5320 




6220* 


6220* 


6220* 



6220* 



8210 


8214 


vegetazione 


8320 




Anas acuta L 


Anas crecca L 





Columba livia Gmelin 3 1 2 2 2 3 1 1 


Corvus corone L 1 2 1 


Fulica atra L 

Haematopus ostralegus L 1 1 1 

Larus michahellis Naumann 1 1 2 3 3 3 2 2 




Pica pica (L ) 1 1 2 


Streptopelia decaocto (Frivaldszky) 2 

Streptopelia turtur (L ) 1 1 

Sturnus vulgaris L 1 2 1 1 1 2 1 2 



Turdus iliacus L 2 1 1 1 1 1 

Turdus merula L 1 2 2 1 2 3 3 2 2 2 1 3 1 

Turdus viscivorus L 1 1 1 1 1 1 




Testudo hermanni Gmelin 2 2 1 

Corvus corax L 1 2 1 1 2 1 2 1 1 1 2 2 2 2 2 2 1 2 

Otus scops (L ) 2 1 1 2 1 1 1 

Tyto alba (Scopoli) 2 2 2 2 2 2 1 2 1 2 2 2 2 2 1 

Eliomys quercinus liparensis Kahmann 2 1 1 1 1 2 

Podarcis raffonei alvearioi Mertens 3 2 

Podarcis raffonei raffonei Mertens 3 

Acmaeoderella trinacriae (Obenberger) 2 





Alphasida grossa grossa (Solier) 3 1 1 2 1 1 1 2 2 1 2 2 1 1 1 


Anoxia matutinalis moltonii Sabatinelli 2 3 1 2 2 2 2 2 2 1 


Attalus sicanus Erichson 2 2 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 2 1 1 

Carabus (Macrothorax) morbillosus alternans Palliardi 1 2 1 2 2 2 


Cicindela campestris siculorum Schindler 1 2 








Firminus gr ciliatus 3 


Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & Crisci 2 2 2 2 2 1 2 2 1 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 




Limax aeolianus Giusti 2 







Otiorhynchus (Arammichnus) meligunensis Magnano 3 2 1 


Oxychilus (Hyalocornea) alicurensis (Benoit) 2 2 1 





Probathicus (Pelorinus) anthrax (Seidlitz) 2 1 




Psilothrix aureola Kiesenwetter 1 1 1 1 1 1 





Tentyria laevigata laevigata Steven 1 1 2 1 1 1 1 2 1 2 2 1 


Actitis hypoleucos (L ) 1 1 

Carduelis spinus (L ) 2 2 1 1 2 1 1 1 



Cetonia aurata sicula Aliquò 2 





Nr. taxa 3 

2 

5 

23 

5 

0 

18 

16 

18 

27 

18 

30 

46 

31 

13 

27 

0 

8 

9 

24 

24 

11 

4 

5 

13 

11 

3 

29 

4 

5

Tabella di idoneità ambientale delle specie faunistiche relativa al SIC ITA030027 “Isola di Vulcano” 


Cod. Habitat 

(Eur27) 


1410 


1420 


1210 


2110 




1170 


1150* 



ulmifolius 



5335 


5330 



Alcedo atthis (L ) 1 2 2 1 1 

Anthus campestris L 1 1 1 1 2 2 

Ardea purpurea L 3 1 3 

Ardeola ralloides (Scopoli) 3 1 3 

Calonectris diomedea (Scopoli) 3 2 



Circus aeruginosus (L ) 1 1 2 2 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 



Egretta garzetta (L ) 3 1 2 

Falco eleonorae Gené 3 1 1 1 1 1 1 





Milvus migrans (Boddaert) 1 1 1 1 1 1 1 


Nycticorax nycticorax (L ) 2 2 



Phoenicopterus ruber L 1 

Puffinus yelkouan (Acerbi) 3 2 


Tringa glaerola L 3 1 2 




Calandrella brachydactyla (Leisler) 1 2 1 2 1 1 1 2 2 2 1 

Caprimulgus europaeus L 1 1 2 1 

Charadrius morinellus L 2 1 1 


Gallinago media (Latham) 2 1 

Glareola pratincola (L ) 2 1 1 1 1 1 


Himanthopus himanthopus (L ) 3 2 




Larus genei Brème 1 1 




Philomachus pugnax (L ) 2 1 1 1 1 


Scolopax rusticola L 1 2 1 1 1 1 

Alauda arvensis L 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 


5320 




6220* 


6220* 


6220* 



6220* 




8130 


8210 


8214 


8210 


8320 


8320 














spazi annessi 


86 41 Cave 


Anas acuta L 2 1 

Anas clypeata L 2 1 

Anas crecca L 2 1 

Anas platyrhynchos L 2 1 

Anas strepera L 2 1 

Aythya ferina (L ) 2 1 

Calidris alba (Pallas) 2 2 

Columba livia Gmelin 3 2 2 2 2 2 2 2 1 2 1 1 1 1 2 3 1 1 1 1 1 


Corvus corone L 1 1 2 2 2 1 1 2 1 


Fulica atra L 2 2 

Haematopus ostralegus L 3 1 1 1 

Larus michahellis Naumann 1 2 1 1 2 3 3 2 2 2 2 2 


Limosa limosa (L ) 2 2 

Lymnocryptes minimus (Brünnich) 2 2 

Pica pica (L ) 1 1 1 1 1 2 2 1 1 2 

Pluvialis squatarola (L ) 2 1 2 



Sturnus vulgaris L 1 2 1 2 2 1 1 2 1 1 1 1 2 

Tringa nebularia (Gunnerus) 3 2 

Tringa totanus (L ) 3 2 

Turdus iliacus L 1 1 1 1 1 2 1 1 1 

Turdus merula L 1 2 2 3 3 2 2 2 2 1 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 1 1 2 2 

Turdus viscivorus L 1 1 1 1 1 2 1 1 1 

Vanellus vanellus (L ) 2 2 

Myothis blythii (Tomes) 2 1 2 2 1 2 2 2 1 

Rhinolophus ferrumequinum (Schreber) 1 2 1 2 1 1 

Testudo hermanni Gmelin 2 2 2 1 

Corvus corax L 1 1 1 2 1 1 1 1 2 2 2 1 2 1 1 1 1 1 2 1 1 2 2 2 

Otus scops (L ) 1 1 2 3 1 1 1 1 1 

Tyto alba (Scopoli) 2 1 2 2 3 1 2 1 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 2 1 




Acmaeoderella trinacriae (Obenberger) 2 2 





Alphasida grossa grossa (Solier) 1 2 1 1 1 2 2 1 2 2 1 1 2 2 2 1 1 1 1 





Carabus (Macrothorax) morbillosus alternans Palliardi 2 2 1 2 2 1 1 2 


Cicindela campestris siculorum Schindler 1 2 

Conosimus malfanus Dlabola 3 







Firminus gr ciliatus 3 3 


Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & Crisci 2 2 1 2 2 2 1 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 

Hipparchia leighebi Kudrna 2 1 2 1 2 2 



Limax aeolianus Giusti 2 1 


Nalassus pastai Aliquò, Leo & Lo Cascio 3 










Percus corrugatus (Billberg) 3 3 1 1 


Probathicus (Pelorinus) anthrax (Seidlitz) 2 1 1 




Psilothrix aureola Kiesenwetter 1 1 1 1 1 1 





Tentyria laevigata laevigata Steven 1 1 2 1 1 1 2 1 2 2 1 


Actitis hypoleucos (L ) 3 1 

Carduelis spinus (L ) 2 1 2 2 1 1 1 


Tadorna tadorna (L ) 2 

Cetonia aurata sicula Aliquò 2 3 





Nr. taxa 31 

2 

2 

6 

5 

23 

5 

0 

1 

16 

30 

30 

46 

40 

31 

13 

27 

0 

8 

9 

24 

24 

11 

25 

0 

0 

5 

13 

5 

3 

1 

13 

17 

11 

14 

12 

13 

5 

10 

8 

13 

29 

4 

5 

5 

5 

5

Tabella di idoneità ambientale delle specie faunistiche relativa al SIC ITA030028 “Isola di Salina” 


Cod. Habitat 

(Eur27) 




1170 


ulmifolius 


5330 



(prev ) 

5330 








Circus aeruginosus (L ) 1 1 1 1 2 2 1 1 1 2 2 1 1 1 

Circus macrourus (Gmelin) 1 1 1 1 1 1 



Falco eleonorae Gené 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 

Falco naumanni Fleischer 1 




Milvus migrans (Boddaert) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 




Pernis apivorus (L ) 1 2 2 1 2 2 1 1 2 1 



Sylvia undata (Boddaert) 1 1 3 3 1 1 






Caprimulgus europaeus L 1 1 1 1 2 1 1 1 




Glareola pratincola (L ) 1 1 1 












Scolopax rusticola L 1 2 2 1 1 1 



5331 


5335 


5330 


5330 



5320 


6220* 


6220* 


6220* 



6220* 


9260 


8210 


8214 








Anas acuta L 


Anas crecca L 





Columba livia Gmelin 2 2 2 2 1 3 1 1 1 


Corvus corone L 1 1 2 1 


Fulica atra L 

Haematopus ostralegus L 1 1 





Pica pica (L ) 1 1 1 1 2 


Streptopelia decaocto (Frivaldszky) 2 


Sturnus vulgaris L 1 2 2 2 1 1 2 2 1 2 1 2 










Corvus corax L 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 2 1 2 2 

Otus scops (L ) 1 1 2 1 3 2 1 2 1 1 

Tyto alba (Scopoli) 2 2 1 1 2 2 3 2 1 1 2 2 2 1 1 1 2 1 2 

Eliomys quercinus liparensis Kahmann 2 2 1 1 1 1 2 1 2 








Alphasida grossa grossa (Solier) 1 1 2 2 2 1 1 1 2 2 2 2 1 1 1 2 2 1 





Carabus (Macrothorax) morbillosus alternans Palliardi 1 2 2 2 2 1 2 




Danacea (Allodanacea) elongatipennis Pic 1 1 2 2 2 1 2 2 2 1 1 1 1 1 1 





Ectobius filicensis Failla & Messina 2 2 



Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & Crisci 2 2 2 2 2 1 2 2 2 1 2 2 2 2 2 1 1 1 2 1 1 1 

Hipparchia leighebi Kudrna 1 2 2 1 1 2 2 1 

















Probathicus (Pelorinus) anthrax (Seidlitz) 2 2 2 1 









Tentyria laevigata laevigata Steven 1 1 2 2 2 1 1 1 2 1 2 2 1 











Nr. taxa 3 

5 

5 

16 

18 

30 

28 

27 

30 

39 

46 

31 

13 

8 

9 

24 

24 

11 

21 

5 

13 

13 

17 

14 

29 

4 

5 

5

Tabella di idoneità ambientale delle specie faunistiche relativa al SIC ITA030029 “Isola di Salina” 


Cod. Habitat 

(Eur27) 

15 56 Linee di deposito dei pantani salmastri del 

Mediterraneo 

1310 


1420 



1210 


1170 


1150* 



5330 



(prev ) 

5330 


5331 


5335 


5330 


5330 



Ardea purpurea L 3 3 

Ardeola ralloides (Scopoli) 3 3 




Circus aeruginosus (L ) 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 2 2 2 1 1 2 1 1 1 

Circus macrourus (Gmelin) 1 1 1 1 1 1 1 


Egretta garzetta (L ) 3 2 

Falco eleonorae Gené 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 





Milvus migrans (Boddaert) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 




Pernis apivorus (L ) 1 2 2 1 2 2 1 1 1 2 1 1 




Tringa glaerola L 3 2 




Calandrella brachydactyla (Leisler) 1 1 2 2 1 2 2 2 1 

Caprimulgus europaeus L 1 1 1 1 2 1 1 1 1 

Charadrius morinellus L 2 1 



Glareola pratincola (L ) 2 1 1 1 









Milvus milvus (L ) 1 1 1 1 1 1 

Philomachus pugnax (L ) 2 1 1 1 

Turdus philomelos Brehm 2 1 2 2 1 1 1 1 2 1 1 1 

Scolopax rusticola L 1 2 2 1 1 2 2 1 1 





6220* 


6220* 


6220* 



6220* 




9260 




8130 


8210 


8214 











86 3 Siti industriali attivi








Columba livia Gmelin 2 2 2 2 2 1 2 2 1 2 3 1 


Corvus corone L 1 2 1 2 2 2 1 1 2 



Haematopus ostralegus L 3 1 1 





Pica pica (L ) 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 2 

Pluvialis squatarola (L ) 2 2 

Streptopelia decaocto (Frivaldszky) 3 1 3 2 


Sturnus vulgaris L 2 2 2 1 1 2 2 1 1 2 1 1 1 1 2 



Turdus iliacus L 2 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 

Turdus merula L 3 2 2 2 1 3 2 3 2 1 2 1 1 2 2 2 2 2 2 2 3 3 1 

Turdus viscivorus L 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 


Myothis blythii (Tomes) 2 2 1 1 2 2 2 2 1 

Rhinolophus ferrumequinum (Schreber) 1 2 2 2 1 


Corvus corax L 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 2 1 

Otus scops (L ) 1 1 2 1 3 2 1 1 2 2 1 1 1 

Tyto alba (Scopoli) 1 2 1 1 2 2 3 2 1 1 2 2 3 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 

Eliomys quercinus liparensis Kahmann 2 1 1 1 1 2 1 2 








Alphasida grossa grossa (Solier) 1 2 2 2 1 1 1 2 2 2 1 1 1 1 1 2 2 2 1 1 1 1 




Attalus sicanus Erichson 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 2 2 2 1 1 1 2 2 1 1 1 

Carabus (Macrothorax) morbillosus alternans Palliardi 1 2 2 2 2 1 1 2 


Cicindela campestris siculorum Schindler 2 1 2 1 

Conosimus malfanus Dlabola 3 







Firminus gr ciliatus 3 3 2 2 


Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & Crisci 1 2 2 2 2 1 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 

Hipparchia leighebi Kudrna 1 2 2 1 1 2 2 2 1 



Limax aeolianus Giusti 2 2 2 2 


Nalassus pastai Aliquò, Leo & Lo Cascio 3 



Odontoscelis minuta Jakovlev 1 1 2 2 2 2 2 2 


Otiorhynchus (Arammichnus) meligunensis Magnano 1 


Oxychilus (Hyalocornea) alicurensis (Benoit) 2 2 2 1 














Tentyria laevigata laevigata Steven 1 1 2 2 2 1 1 1 2 1 2 2 1 


Actitis hypoleucos (L ) 3 



Tadorna tadorna (L ) 2 

Cetonia aurata sicula Aliquò 3 2 2 3 





Nr. taxa 29 

2 

5 

3 

5 

0 

7 

18 

30 

28 

27 

30 

39 

46 

31 

0 

8 

9 

24 

24 

11 

9 

25 

21 

4 

25 

0 

5 

13 

13 

17 

11 

14 

12 

14 

10 

7 

13 

29 

4

Tabella di idoneità ambientale delle specie faunistiche relativa al SIC ITA030030 “Isola di Lipari” 


Cod. Habitat 

(Eur27) 


1410 


1420 



1210 



1170 



ulmifolius 


5330 


(prev ) 

5330 



(prev ) 

5330 


5331 


5333 


5335 


5330 


5330 


Alcedo atthis (L ) 1 2 1 1 

Anthus campestris L 1 1 1 1 1 1 1 2 2 

Ardea purpurea L 3 1 1 

Ardeola ralloides (Scopoli) 3 1 1 

Calonectris diomedea (Scopoli) 3 2 



Circus aeruginosus (L ) 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 2 2 2 1 1 2 1 1 1 



Egretta garzetta (L ) 3 1 1 

Falco eleonorae Gené 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 


Falco peregrinus Tunstall 2 1 2 2 2 



Milvus migrans (Boddaert) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 




Pernis apivorus (L ) 1 2 2 1 1 2 2 1 1 1 1 1 2 1 1 


Puffinus yelkouan (Acerbi) 3 2 

Sylvia undata (Boddaert) 1 1 1 3 3 1 1 1 1 1 

Tringa glaerola L 3 3 1 




Calandrella brachydactyla (Leisler) 1 1 2 2 1 1 1 1 2 2 2 1 

Caprimulgus europaeus L 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 

Charadrius morinellus L 2 2 1 



Glareola pratincola (L ) 2 2 1 1 1 1 




Ixobrychus minutus (L ) 1 1 1 1 1 





Milvus milvus (L ) 1 1 1 1 1 1 

Philomachus pugnax (L ) 2 2 1 1 

Turdus philomelos Brehm 1 2 2 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 

Scolopax rusticola L 1 2 2 1 1 2 2 1 1 1 

Alauda arvensis L 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 



5320 




6220* 


6220* 


6220* 


6220* 



6220* 




9260 


9340 



vegetazione 


8210 

8210 


8214 


8320 













86 41 Cave 










Columba livia Gmelin 3 2 2 2 2 2 2 2 1 2 2 1 1 2 3 3 1 1 1 


Corvus corone L 1 1 2 1 2 2 2 1 1 2 1 



Haematopus ostralegus L 3 3 1 1 1 

Larus michahellis Naumann 1 2 2 3 3 2 2 2 2 




Pica pica (L ) 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 2 1 2 

Pluvialis squatarola (L ) 2 2 1 



Sturnus vulgaris L 1 2 2 2 2 1 1 1 2 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 2 



Turdus iliacus L 2 2 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 

Turdus merula L 1 3 2 2 2 2 2 1 2 3 2 3 2 2 2 1 2 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 1 2 

Turdus viscivorus L 1 2 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 


Myothis blythii (Tomes) 2 2 1 1 2 2 2 1 2 2 2 1 

Rhinolophus ferrumequinum (Schreber) 1 2 2 1 1 

Testudo hermanni Gmelin 1 2 2 2 2 2 1 

Corvus corax L 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 2 

Otus scops (L ) 1 1 1 2 1 1 3 2 1 1 1 1 2 2 2 1 1 1 

Tyto alba (Scopoli) 1 2 2 1 1 1 2 1 2 3 2 1 1 2 1 2 2 3 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 1 1 




Acmaeoderella trinacriae (Obenberger) 2 2 2 2 





Alphasida grossa grossa (Solier) 1 1 1 2 2 2 2 2 1 1 1 2 1 2 1 2 2 1 1 1 2 1 1 2 2 2 1 1 1 1 1 

Amara (Percosia) sicula Dejean 2 2 

Anoxia matutinalis moltonii Sabatinelli 3 1 2 1 2 2 2 2 2 1 1 1 


Attalus sicanus Erichson 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 2 2 1 2 2 2 1 2 1 2 2 1 1 1 1 

Carabus (Macrothorax) morbillosus alternans Palliardi 1 2 2 1 2 2 1 1 2 2 


Cicindela campestris siculorum Schindler 2 1 1 2 1 


Danacea (Allodanacea) elongatipennis Pic 1 1 2 2 2 2 1 1 2 2 2 2 1 2 1 1 1 1 1 

Dasytes productus Schilsky 1 1 1 1 1 2 2 2 1 1 2 1 1 1 1 1 





Firminus gr ciliatus 3 3 2 2 


Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & Crisci 1 2 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 1 1 2 1 2 2 2 2 2 1 1 2 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 

Hipparchia leighebi Kudrna 1 2 2 1 1 2 2 2 1 2 1 



Limax aeolianus Giusti 2 2 2 2 


Nalassus pastai Aliquò, Leo & Lo Cascio 2 3 



Odontoscelis minuta Jakovlev 1 1 2 2 1 1 1 2 2 2 2 2 




Oxychilus (Hyalocornea) alicurensis (Benoit) 2 2 2 2 2 1 





Probathicus (Pelorinus) anthrax (Seidlitz) 1 2 2 2 2 1 




Psilothrix aureola Kiesenwetter 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 





Tentyria laevigata laevigata Steven 1 1 2 2 2 2 2 1 1 1 2 1 2 2 1 


Actitis hypoleucos (L ) 3 3 1 

Carduelis spinus (L ) 2 2 2 2 2 1 1 1 2 1 1 1 1 


Tadorna tadorna (L ) 2 2 

Cetonia aurata sicula Aliquò 3 2 2 3 





Nr. taxa 31 

30 

5 

3 

23 

5 

7 

16 

18 

22 

30 

28 

27 

17 

30 

39 

46 

31 

19 

13 

27 

6 

8 

9 

24 

24 

11 

9 

25 

21 

12 

4 

4 

5 

13 

1 

13 

17 

11 

14 

12 

14 

10 

8 

17 

16 

29 

4 

5 

5 

1

Tabella di idoneità ambientale delle specie faunistiche relativa alla ZPS ITA030044 “Arcipelago delle Eolie – area marina e terrestre” 

(parte 1) 


Cod. Habitat 

(Eur27) 




1160 


11 24 Fondali marini rocciosi del sublitorale con cenosi 

algali 

1170 



8330 


1120* 


1410 

15 56 Linee di deposito dei pantani salmastri del 

Mediterraneo 

1310 


1420 


1420 

15 616 Facies ricca di Halimione portulacoides in 

perticaie ad Arthrocnemum sp pl del Mediterraneo 

1420 



1210 


2110 

16 228 Comunità dunali ad erbe annue dei 

Malcolmietalia 

2230 



1210 



Anthus campestris L 1 1 1 1 1 1 1 2 2 

Ardea purpurea L 3 3 1 1 

Ardeola ralloides (Scopoli) 3 3 1 1 

Calonectris diomedea (Scopoli) 3 2 3 



Circus aeruginosus (L ) 1 1 1 1 2 2 2 1 1 1 1 2 2 


Circus pygargus (L ) 1 1 1 

Egretta garzetta (L ) 3 3 1 1 1 

Falco eleonorae Gené 3 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 




Hieraaetus pennatus (Gmelin) 

Milvus migrans (Boddaert) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 


Nycticorax nycticorax (L ) 2 2 1 


Pernis apivorus (L ) 1 2 2 1 1 2 2 2 1 1 1 1 1 

Phoenicopterus ruber L 1 1 

Puffinus yelkouan (Acerbi) 3 2 1 

Sylvia undata (Boddaert) 1 1 1 3 3 2 1 1 1 1 

Tringa glaerola L 3 3 3 1 




Calandrella brachydactyla (Leisler) 1 1 2 1 2 1 1 1 1 2 2 2 1 

Caprimulgus europaeus L 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 

Charadrius morinellus L 2 2 2 1 


Gallinago media (Latham) 2 2 2 

Glareola pratincola (L ) 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 


Himanthopus himanthopus (L ) 3 3 3 

Hydrobates pelagicus (L ) 3 3 

Ixobrychus minutus (L ) 1 1 1 1 1 






Philomachus pugnax (L ) 2 2 2 1 1 1 

Turdus philomelos Brehm 1 2 2 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 

Scolopax rusticola L 1 1 2 2 1 1 1 2 2 1 


1170 


1240 


1170 


1150* 




ulmifolius 


5330 


(prev ) 

5330 



(prev ) 

5330 


5331 


5333 


5335 


5335 


5330 


5330 





5320 





6220* 


6220* 


6220* 


6220* 



6220* 




9260 

44 813 Arbusteti a tamerici

Alauda arvensis L 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 

Anas acuta L 2 2 2 

Anas clypeata L 2 2 2 

Anas crecca L 2 2 2 

Anas platyrhynchos L 2 2 2 

Anas strepera L 2 2 2 

Aythya ferina (L ) 2 2 2 

Calidris alba (Pallas) 2 2 2 

Columba livia Gmelin 3 1 


Corvus corone L 1 1 2 


Fulica atra L 2 2 2 

Haematopus ostralegus L 3 3 3 1 1 1 1 1 

Larus michahellis Naumann 1 2 3 1 1 1 1 2 2 3 3 3 


Limosa limosa (L ) 2 2 2 

Lymnocryptes minimus (Brünnich) 2 2 2 

Pica pica (L ) 1 1 1 1 1 1 

Pluvialis squatarola (L ) 2 2 2 1 

Streptopelia decaocto (Frivaldszky) 


Sturnus vulgaris L 1 2 2 2 2 1 1 1 1 2 2 2 1 1 

Tringa nebularia (Gunnerus) 3 3 3 

Tringa totanus (L ) 3 3 3 


Turdus merula L 1 1 1 3 2 2 2 2 2 1 2 2 3 2 3 2 2 2 2 1 2 1 


Vanellus vanellus (L ) 2 2 2 

Myothis blythii (Tomes) 2 2 1 1 1 2 2 2 1 2 2 2 

Rhinolophus ferrumequinum (Schreber) 

Testudo hermanni Gmelin 1 2 2 2 2 2 2 1 

Corvus corax L 1 2 1 1 1 1 1 1 2 2 1 2 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 

Otus scops (L ) 1 1 1 2 1 1 1 3 2 3 1 1 1 1 2 2 

Tyto alba (Scopoli) 1 2 2 1 1 1 2 1 2 2 3 2 3 1 1 2 1 2 2 3 2 

Eliomys quercinus liparensis Kahmann 2 2 1 2 1 1 1 

Podarcis raffonei alvearioi Mertens 3 2 

Podarcis raffonei raffonei Mertens 3 

Acmaeoderella trinacriae (Obenberger) 2 2 2 2 





Alphasida grossa grossa (Solier) 1 1 3 1 1 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 2 1 2 1 2 2 1 1 1 1 

Amara (Percosia) sicula Dejean 2 2 



Attalus sicanus Erichson 2 1 2 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 1 1 2 2 1 2 2 2 1 1 

Carabus (Macrothorax) morbillosus alternans Palliardi 1 2 2 2 1 2 2 


Cicindela campestris siculorum Schindler 2 1 1 2 1 

Conosimus malfanus Dlabola 3 3 

Danacea (Allodanacea) elongatipennis Pic 1 1 2 2 2 2 1 2 1 2 2 3 2 2 1 2 1 1 1 1 

Dasytes productus Schilsky 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 1 1 2 1 1 1 1 



Ectobius aeoliensis Failla & Messina 1 1 


Firminus gr ciliatus 3 3 3 2 2 


Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & Crisci 2 1 2 2 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 1 1 2 1 2 2 2 2 2 1 1 1 

Hipparchia leighebi Kudrna 1 2 2 2 1 2 1 2 2 2 1 



Limax aeolianus Giusti 2 2 1 2 2 





Odontoscelis minuta Jakovlev 1 1 2 2 1 1 1 2 2 2 2 2 


Otiorhynchus (Arammichnus) meligunensis Magnano 3 2 1


Oxychilus (Hyalocornea) alicurensis (Benoit) 2 2 2 2 2 2 1 



Percus corrugatus (Billberg) 3 3 1 1 


Probathicus (Pelorinus) anthrax (Seidlitz) 1 2 2 1 2 2 




Psilothrix aureola Kiesenwetter 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 


Scydmaenus (Eustemmus) antidotus Germar 2 2 1 1 



Tentyria laevigata laevigata Steven 1 1 1 2 2 2 2 2 1 1 1 1 2 1 2 2 1 


Actitis hypoleucos (L ) 3 3 3 1 1 

Carduelis spinus (L ) 2 2 2 2 2 1 1 1 1 2 2 1 1 1 


Tadorna tadorna (L ) 2 2 2 

Cetonia aurata sicula Aliquò 3 2 3 2 3 





Nr. taxa 

0 

0 

0 

0 

0 

0 

0 

0 

31 

29 

30 

2 

2 

3 

2 

6 

2 

5 

3 

23 

5 

0 

18 

0 

1 

7 

16 

18 

22 

30 

28 

27 

17 

18 

30 

39 

46 

40 

31 

19 

13 

27 

0 

6 

8 

9 

24 

24 

11 

9 

25 

21 

4

(parte 2) 








Cod. Habitat 

(Eur27) 

9340 

8130 

8210 




8210 

8214 










8210 

8320 

8320 















Alcedo atthis (L ) 2 1 1 1 

Anthus campestris L 



Calonectris diomedea (Scopoli) 



Circus aeruginosus (L ) 2 2 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 

Circus macrourus (Gmelin) 1 1 

Circus pygargus (L ) 

Egretta garzetta (L ) 2 

Falco eleonorae Gené 


Falco peregrinus Tunstall 2 2 


Hieraaetus pennatus (Gmelin) 1 1 

Milvus migrans (Boddaert) 1 1 


Nycticorax nycticorax (L ) 2 


Pernis apivorus (L ) 2 2 1 1 



Sylvia undata (Boddaert) 1 1 





Calandrella brachydactyla (Leisler) 1 

Caprimulgus europaeus L 1 



Gallinago media (Latham) 1 

Glareola pratincola (L ) 


Himanthopus himanthopus (L ) 2 


Ixobrychus minutus (L ) 



Lullula arborea (L ) 


Milvus milvus (L ) 1 1 1 1 

Philomachus pugnax 

Limosa limosa (L ) 2 

Lymnocryptes minimus (Brünnich) 2 


86 41 Cave 




Pica pica (L ) 1 1 1 2 2 2 1 1 2 2 1 1 2 1 


Streptopelia decaocto (Frivaldszky) 3 1 1 3 3 3 3 2 1 1 3 

Streptopelia turtur (L ) 2 

Sturnus vulgaris L 1 2 1 2 1 1 1 1 2 1 1 2 

Tringa nebularia (Gunnerus) 2 

Tringa totanus (L ) 2 

Turdus iliacus L 2 1 1 1 1 1 1 

Turdus merula L 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 2 1 1 2 2 2 

Turdus viscivorus L 2 1 1 1 1 1 1 

Vanellus vanellus (L ) 2 

Myothis blythii (Tomes) 1 

Rhinolophus ferrumequinum (Schreber) 1 2 2 1 2 1 2 1 

Testudo hermanni Gmelin 

Corvus corax L 1 1 2 2 2 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 2 2 2 2 

Otus scops (L ) 2 1 1 1 1 1 2 

Tyto alba (Scopoli) 1 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 2 2 3 1 1 2 1 1 

Eliomys quercinus liparensis Kahmann 1 2 1 2 1 



Acmaeoderella trinacriae (Obenberger) 

Adarrus aeolianus D’Urso 

Akis subterranea Solier 3 3 3 

Alphasida grossa grossa (Solier) 2 1 1 1 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 

Amara (Percosia) sicula Dejean 

Anoxia matutinalis moltonii Sabatinelli 2 1 1 1 1 1 


Attalus sicanus Erichson 2 1 1 2 2 1 1 1 1 1 

Carabus (Macrothorax) morbillosus alternans Palliardi 1 1 2 2 2 

Chrysolina (Stichoptera) variolosa (Petagna) 

Cicindela campestris siculorum Schindler 


Danacea (Allodanacea) elongatipennis Pic 1 1 

Dasytes productus Schilsky 1 





Firminus gr ciliatus 


Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & Crisci 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 

Hipparchia leighebi Kudrna 2 1 1 



Limax aeolianus Giusti 


Nalassus pastai Aliquò, Leo & Lo Cascio 2 3 



Odontoscelis minuta Jakovlev 1 


Otiorhynchus (Arammichnus) meligunensis Magnano 


Oxychilus (Hyalocornea) alicurensis (Benoit) 


Pedinus siculus Seidlitz 

Percus corrugatus (Billberg) 

Polydrusus (Eustolus) armipes faillae Desbrochers 

Probathicus (Pelorinus) anthrax (Seidlitz) 1 1 




Psilothrix aureola Kiesenwetter 


Scydmaenus (Eustemmus) antidotus Germar 



Tentyria laevigata laevigata Steven 


Actitis hypoleucos (L )

Carduelis spinus (L ) 1 1 



Cetonia aurata sicula Aliquò 


Libelloides ictericus siculus (Rambur) 



Nr. taxa 

12 

25 

4 

0 

0 

4 

5 

13 

11 

5 

3 

1 

16 

13 

17 

11 

14 

12 

14 

13 

5 

10 

8 

7 

17 

20 

13 

16 

29 

12 

4 

5 

5 

5 

5 

8 

1


B.3.8 Definizione delle relazioni del Piano di Gestione con la Rete Ecologica Regionale ed 

individuazione delle reti e dei corridoi ecologici presenti e potenziali sia all’interno 

del Piano di Gestione sia all’interno di ciascun sito 

Premessa generale 

La rete ecologica può essere definita come sistema di aree protette e interconnessioni che 

fanno di un sistema naturale frammentato un sistema naturale coerente, che supporta una 

maggiore diversità biologica. Una rete ecologica è composta da elementi che svolgono un 

ruolo di nuclei funzionali, “avvolti” da zone tampone e connessi tra loro per mezzo di corridoi 

ecologici. È necessario integrare le tradizionali strategie di conservazione della natura con una 

politica generale di pianificazione dell’utilizzo del suolo. I nuclei funzionali sono 

caratterizzati da un’elevata idoneità ambientale per le specie che li caratterizzano e possono 

essere divisi in source e sink, ovvero in zone “sorgente” di diversità biologica, dove il tasso di 

mortalità è inferiore al tasso di natalità, e zone “pozzo”, dove invece il tasso di natalità è 

inferiore al tasso di mortalità e per il sussistere delle popolazioni è necessaria l’immigrazione. 

I corridoi ecologici infine sono elementi del paesaggio che consentono il passaggio o la 

dispersione di specie. 

Da un punto di vista “formale”, la rete ecologica, risulta composta dai seguenti elementi: 

1. Core areas (nodi o nuclei funzionali); 

2. Buffer zones (fanno parte dei nodi, sono zone cuscinetto o fasce tampone a protezione dei 

nodi ad alta naturalità); 

3. Ecological corridors e stepping stones (connessioni tra i nodi; possono corrispondere a 

strutture lineari o superfici); 

4. Nature restoration areas (aree da destinare al recupero o restauro ambientale allo scopo 

di aumentare la connessione funzionale tra ecosistemi e/o comunità e/o popolamenti di 

una determinata area). 

L’identificazione della rete ecologica è un procedimento molto complesso che deve tener 

conto sia della struttura fisica del territorio (uso del suolo, idrografia, topografia) sia della 

funzionalità e morfologia dei suoi elementi (collegamenti, barriere, nuclei, zone tampone, 

ecc.). La rete ecologica si riferisce a singole specie, a popolazioni o a biocenosi in relazione al 

tipo d’indagine ed agli scopi per la quale si identifica. 

595


Le tendenze evolutive e la ridotta estensione delle tessere che compongono il mosaico del 

paesaggio locale ne minacciano la capacità di sostenere popolazioni vitali. Le pressioni 

antropiche pongono costantemente a rischio di impoverimento numerico - se non di estinzione 

- interi popolamenti e persino specie. Rappresentare su carta una rete ecologica può servire ad 

individuare le possibilità d’interconnessione tra le varie popolazioni delle specie di maggior 

pregio biogeografico e conservazionistico. 

Nel loro complesso dunque corridoi ecologici, aree permeabili e stepping stones 

contribuiscono ad accrescere la connettività ecologica della ZPS e dei singoli SIC interessati 

dal PdG. La cartografia elaborata in questa sede si limita ad individuare le connessioni reali 

verificate nel corso dei sopralluoghi effettuati. Si ritiene invece che l’individuazione di 

ulteriori connessioni fra habitat all’interno dei singoli SIC richieda un’indagine specifica da 

sviluppare in un arco temporale idoneo. Una corretta individuazione e perimetrazione delle 

aree di collegamento fra i nodi ad elevata naturalità richiederebbe infatti una conoscenza più 

dettagliata della struttura spaziale delle singole popolazioni vegetali e delle esigenze eco- 

etologiche delle popolazioni animali. Nella cartografia le aree di collegamento ecologico 

coincidono con i punti di connessione tra gli habitat riportati sulla carta degli habitat. 

In una fase successiva si dovrà invece procedere ad una rigorosa valutazione del grado di 

biopermeabilità dei singoli habitat individuati nella Carta degli Habitat relativa a ciascun SIC. 

Andrà cioè costruita una matrice dei diversi habitat e biotopi riscontrati nel territorio in esame 

differenziati in termini di biopermeabilità (es.: alta, media e bassa), termine che privilegia la 

possibilità di diffusione degli organismi animali. Una volta sottoposta al vaglio di verifiche 

sperimentali in occasione dell’auspicata verifica di campo dei corridoi ecologici potenziali, 

tale matrice deve ispirare il “design” della rete ecologica regionale, partendo dalle aree non o 

poco antropizzate che già oggi assolvono meglio di altre alle funzioni di collegamento 

ecologico per i popolamenti e le biocenosi locali. 

Nella tabella che segue vengono riportate le tipologie di aree di collegamento ecologico 

individuate e il grado di permeabilità ipotizzato per diversi habitat o biotopi. Tale modello va 

sottoposto a rigorose verifiche di campo perché, nonostante una prima revisione critica, 

mostra ancora un’impalcatura derivata dalla letteratura ecologica nordamericana e 

mitteleuropea: in ambito mediterraneo sono gli ecotoni e gli stadi intermedi della successione 

progressiva quelli che ospitano il maggior numero di specie in genere e di specie pregiate in 

particolare. Gli ambienti più maturi ospitano spesso entità specializzate per le peculiari 

condizioni microclimatiche (luce, umidità, ecc.) ed microedafiche degli ambiti silvestri, per 

cui non appaiono affatto permeabili a qualsiasi gruppo di specie vegetali o animali. 

596


Tipologia Definizione Note e spunti di riflessione utili per le verifiche di campo 

Corridoi lineari 

Aree naturali di collegamento ecologico con 

struttura lineare e più o meno continua; 

rappresentano habitat adeguati per numerose 

specie. 

597 

Nel contesto territoriale in esame mancano sia i corsi d’acqua sia la 

vegetazione igrofila ad essi associata. 

Le coste rocciose (1170, 1240 e 5320), le falesie (8210) e le rupi 

(8210 e 8214), le spiagge sabbiose e/o ciottolose (1210 e 2110), i 

macereti e le conoidi (8130 e 8230), pur mostrando il più delle volte 

uno sviluppo lineare, non costituiscono mai dei veri e propri corridoi 

essendo ambienti estremamente selettivi e caratterizzati perlopiù da 

aspetti di vegetazione azonale. 

Giacché le aree di vegetazione naturale intercluse fra aree 

antropizzate sono rappresentate perlopiù da fasce esigue, è 

auspicabile la loro salvaguardia ed il loro potenziamento, come del 

resto previsto nelle azioni GES_HAB_02 e RIQ_HAB_02. Solo 

accurate indagini di campo permetteranno di verificare la 

percorribilità di ipotesi di connessione parziale tra habitat sfruttando 

i manufatti in pietra a secco (es.: muretti e camminamenti), che 

tuttavia possono soddisfare solo in parte il ruolo di corridoi, 

risultando invece molto selettivi per la maggior parte delle specie 

vegetali.

Stepping stones 

Altre aree ad 

elevata bio- 

permeabilità 

Aree ad elevata permeabilità costituite da 

frammenti di habitat ad alto livello di produttività 

e/o naturalità che possono fungere da aree di 

sosta e rifugio (oltre che di foraggiamento) per 

numerose specie animale durante il passaggio 

attraverso un ambito territoriale meno idoneo. 

Uno o più frammenti di habitat con caratteristiche 

di discreta naturalità, a diffusione più ampia delle 

stepping stones, che possono fungere da aree di 

sosta e rifugio (oltre che di foraggiamento) per le 


598 

Il reticolo stradale e l’ambito delle aree urbane e suburbane fungono 

da corridoi lineari particolarmente efficaci per le xenofite invasive. 

I due ambienti umidi salmastri delle Eolie (Istmo di Vulcanello e 

Stagno di Lingua) sono gli unici ambiti chiaramente riferibili a 

questa tipologia e corrispondono all’habitat 1150*. 

Poiché tutti gli altri ambienti ad elevato grado di naturalità (coste 

rocciose, falesie e rupi, spiagge sabbiose e/o ciottolose, macereti e 

conoidi) sono anche i più limitanti, nessuno di essi mostra affatto 

un’elevata permeabilità. 

La vegetazione forestale è rappresentata localmente da lembi 

piuttosto esigui di macchia-foresta a leccio (9340), immersi in una 

matrice paesaggistica di colture agricole estensive ed ambienti 

urbanizzati. La loro sussistenza può giocare un ruolo decisivo ai fini 

della salvaguardia delle popolazioni e di funzionalità a livello di 

ecosistema. 

Sono rappresentate da formazioni erbacee (2230, 6220*) o pre- 

forestali (5330, 5331, 5333 e 5335) più o meno discontinue e 

disturbate, espressive della vegetazione seriale locale (dal più 

complesso al più semplice: formazioni di mantello, gariga, praterie 

perenni e annue, incolti in evoluzione). La notevole diffusione, la

Aree a media 

bio-permeabilità 

Aree a bassa 

bio-permeabilità 


specie animali. discreta interconnessione e l’elevata ricchezza di specie vegetali e 

Porzione di territorio caratterizzata da forme di 

sfruttamento colturale estensivo che permettono 

un’agevole spostamento e diffusione della flora e 

della fauna e/o garantiscono una buona 

connettività a livello di ecosistemi. Spesso usate 

come aree di foraggiamento o per lo spostamento 

da parte di molti mammiferi e uccelli. 

Sono aree più permeabili rispetto alle aree 

urbane, che rivestono tuttavia un interesse 

ecologico notevolmente basso; tali ambienti, per 

le loro caratteristiche vegetazionali o per le loro 

ridotte estensioni, possono essere considerate 

come aree utilizzate dalla fauna soltanto per lo 

spostamento all’interno della matrice 

paesaggistica. 

599 

animali rende le formazioni riferite a questa tipologia le tessere più 

importanti ai fini di qualsiasi processo di interconnessione tra habitat 

e tra popolamenti. 

Sono costituite dagli agro-ecosistemi considerati di interesse 

faunistico (colture erbacee estensive: seminativi, orti; particellare; 

colture permanenti a basso input meccanico e chimico: oliveti, 

vigneti, cappereti e frutteti) nonché dagli impianti artificiali di 

conifere e da nuclei di castagneto (9260) o orniello. 

Nel territorio in esame tali aree sono rappresentate dalle aree 

suburbane, dalle strisce parafuoco, dagli impianti a latifoglie 

esotiche (Eucalyptus, Robinia e Ailanthus) e dalle cave dismesse.

Dati ufficiali della Rete Ecologica Siciliana 


I redattori degli elaborati relativi alla Rete Ecologica Siciliana realizzato dall’Assessorato Territorio 

e Ambiente della Regione Siciliana individuano per l’Arcipelago delle Eolie (cfr. Fig. 1): 

Nodi: la loro forma ed estensione ricalca esattamente quella dei SIC nel caso di Alicudi, 

Filicudi, Salina, Lipari e Vulcano. Nel caso di Panarea, il nodo comprende il SIC (cioè parte 

dell’isola maggiore) “più” Basiluzzo, mentre a Stromboli esso corrisponde al SIC “meno 

Strombolicchio”. Tali isolotti satelliti sono stati forse esclusi perché ritenuti troppo piccoli 

per ospitare estensioni significative di habitat. 

Stepping stones: tali vengono considerati alcuni isolotti satelliti di Panarea (Dàttilo, le 

Formiche e i Panarelli) anche se non è risulta chiaro perché non vengano presi in 

considerazione anche Lisca Bianca e Bòttaro. 

Fig. B.3.8.1 - Dettaglio della Rete Ecologica Siciliana relativo all’Arcipelago delle Eolie 

600

Gli stessi non individuano invece: 

Nodi più specifici; 


Ecological corridors (= corridoi ecologici) né diffusi né lineari; 

Buffer zones (= fasce tampone o zone cuscinetto); 

Stepping stones (punti di connessione tra habitat a distribuzione puntiforme e/o popolamenti 

di specie rare e/o protette e/o localizzate: zone umide, pantani salmastri, ecc.). 

Criteri adottati e modifiche proposte 

Alla luce di quanto esposto, la configurazione attuale della Rete Ecologica per l’Arcipelago risulta 

alquanto insoddisfacente perché elaborata ad una scala troppo ampia. Se consideriamo la rete 

ecologica non esclusivamente come un fatto “fisico” di connessione, i Siti Natura 2000 interessati 

dal Piano di gestione “Isole Eolie” svolgono una preziosa funzione soprattutto per l’avifauna 

migratrice e nidificante, per la quale costituiscono a tutti gli effetti un nodo cruciale. Essi 

rappresentano infatti un prezioso punto di sosta per i migratori e consentono la sopravvivenza di 

popolazioni di uccelli, svernanti e/o stanziali, legati ai sistemi cerealicoli-zootecnici (Allodola, 

Tottavilla), alle comunità di prateria (Calandrella), di macchia (Magnanina) e di macchia-foresta 

(Beccamoschino, Regolo, Fiorrancino, numerosi Silvidi), alle falesie marine (Falco della Regina, 

Falco pellegrino, Berta maggiore, Berta minore, Uccello delle Tempeste, Colombo selvatico, 

Rondone pallido). Quanto detto giustifica l’inserimento delle Isole nel loro complesso negli elenchi 

delle Important Bird Areas con la sigla “IBAS IT152 - Eolie Islands” (43.410 ettari). 

Più complessa appare la situazione per ciò che concerne la continuità “interna” tra le tessere di 

habitat presenti nei singoli Siti. I processi di frammentazione, infatti, connessi principalmente alla 

presenza di manufatti (strade, nuclei abitati, ecc.) e zone degradate (discariche, cave, ecc.) 

costituiscono un ostacolo oggettivo per i popolamenti vegetali e animali, in particolare per 

l’erpetofauna e la micromammalofauna locale, innescando processi che possono produrre altrettanti 

fattori negativi per la sopravvivenza a medio e lungo termine delle locali popolazioni (riduzione 

della variabilità genetica, della disponibilità trofica, modifiche nei comportamenti riproduttivi e/o 

territoriali, ecc.). 

In questo contesto territoriale gli interventi più urgenti ed efficaci riguardano: 

1) la cessazione di qualsiasi intervento che causi un’ulteriore frammentazione degli habitat; 

2) la salvaguardia ed il ripristino delle connessioni già esistenti (impluvi, muretti a secco, ecc.) 

tra gli habitat ed i biotopi di medio-alto interesse conservazionistico; 

3) la creazione di nuove connessioni (sottopassi, siepi con specie arbustive autoctone, ecc.) tra 

gli habitat ed i biotopi di medio-alto interesse conservazionistico; 

601


4) il graduale diradamento e la conversione dei rimboschimenti più fitti e maturi. 

A nostro avviso la corretta individuazione dei nodi e dei corridoi deve sempre precedere la 

programmazione di eventuali interventi. Qui di seguito vengono pertanto presentati i criteri che 

hanno ispirato le proposte di modifica alla porzione della Rete Ecologica Siciliana per l’area 

interessata dal Piano di Gestione “Isole Eolie”: 

Core areas (= nodi): vengono considerate tali non soltanto le aree ad alta naturalità ma anche 

quelle a medio-bassa naturalità che rivestono un’importanza strategica per la protezione di specie e 

habitat d’interesse comunitario (es.: 6220*). A questa categoria sono stati pertanto riferiti tutti i 

poligoni coincidenti con porzioni di habitat, tutti gli isolotti satelliti, tutti gli ambiti rupestri e le 

conoidi detritiche o sabbiose (“sciare”), tutti gli affioramenti rocciosi (“outcrop”) e le falesie nonché 

tutto il perimetro costiero; 

Buffer zones: fungono da aree cuscinetto a protezione dei nodi tutte le restanti formazioni arbustive 

non corrispondenti a habitat (es.: cistete), gli edifici, le strade e gli agro-ecosistemi; 

Stepping stones: l’intero arcipelago viene considerato come un sistema di stepping stones per gli 

uccelli; a tal proposito un ruolo particolare importante viene giocato dagli ambienti salmastri 

costieri di Punta Lingua a Salina e dell’Istmo a Vulcano. Non sono stati invece individuati gli 

ecological corridors perché una restituzione cartografica di queste strutture lineari richiede un 

approfondimento ad hoc e la costruzione di apposite mappe georiferite. 

Nature restoration areas: includono tutte le aree compromesse dall’inquinamento chimico-fisico 

(discariche, cave, ecc.) e biologico (popolamenti di specie aliene, rimboschimenti, ecc.) in cui 

vanno attuati interventi di recupero e/o restauro ambientale. 

Commenti conclusivi 

Il lavoro effettuato ha consentito di restituire, cioè esplicitare su carta, la reale “trama funzionale” 

del territorio interessato dal PdG “Isole Eolie”. Le carte prodotte vanno dunque considerate una 

fotografia realistica della situazione attuale nei SIC delle Eolie. Le connessioni “credibili” sono cioè 

quelle individuate dalla carte stesse: si è scelto cioè di non raffigurare su carta alcuna direttrice 

immaginaria di collegamento tra habitat, tra habitat e biotopi e tra biotopi, avulsa dai necessari 

riscontri di campo. 

Per ciascun SIC va comunque previsto l’avvio di una più puntuale indagine tesa all’individuazione 

dei corridoi potenziali (costituiti da impluvi, muretti a secco e siepi). 

I prodotti cartografici scaturiti dall’applicazione dall’algoritmo illustrato nei §§ precedenti mostrano 

una struttura ottimale delle core areas marine. Questa appare discretamente continua per i SIC 

602


terrestri in genere e, in particolare, ad Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli, le isole meno 

antropizzate. 

Si rileva di contro come la distribuzione e la geometria delle stepping stones di Lipari sia tuttora 

subottimale, e addirittura pessima a Salina e Vulcano. Si evidenzia infine come le aree dei 

rimboschimenti coincidano con una grossa fetta delle restoration areas: appare dunque urgente 

effettuare e monitorare adeguatamente le pratiche di conversione degli impianti artificiali di 

Vulcano, Lipari e- soprattutto - Salina. 

603

habitat - Assessorato Territorio ed Ambiente

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