Alma Latina n° 5 - Alac Cremona
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Associazione LatinoAmericana<br />
Nel centro di <strong>Cremona</strong>, lo scorso<br />
settembre, come da sei anni è<br />
consuetudine, si sono svolti il<br />
M o n d o I n s i e m e e l a F e s t a d e l<br />
Volontariato, che fondono in armonia<br />
tante culture differenti assieme a varie<br />
associazioni di volontariato (tra cui la<br />
nostra).<br />
Era l'ultimo giorno della manifestazione<br />
e, verso sera, iniziarono a suonare i<br />
Diamanti Neri, un gruppo etnico africano.<br />
Con loro si creò una piccola magia: …<br />
…Immaginate uno spazio all'aperto, ma<br />
ristretto (diluviava), gli spettatori a<br />
circolo sotto la pensilina e il gruppo al<br />
centro, tre percussionisti senegalesi con i<br />
propri abiti e strumenti etnici. Cercate di<br />
vedere un altro ragazzo nero con<br />
strumenti simili a maracas che<br />
gradualmente, prima segue la musica<br />
sempre più incalzante e pian piano balla;<br />
dovete pensare quest'ultimo come a<br />
qualcuno che si muove con l'energica<br />
forza che possono concepire delle<br />
p e r c u s s i o n i s u o n a t e<br />
contemporaneamente, frenetiche ma non<br />
stressanti. Poi un'altra giovane<br />
senegalese, la quale però non fa nulla, se<br />
non limitarsi a mandare occhiate severe e<br />
scostanti al ragazzo. Mi è stato detto che,<br />
nella finzione scenica, lui deve<br />
convincere lei a seguire il ritmo con lui in<br />
una sorta di corteggiamento e lei deve<br />
farsi un po' pregare ma poi cedere. E<br />
comincia pure lei quella danza magica.<br />
Il pubblico, tutti noi, eravamo caduti in<br />
trance. In quel momento non contava più<br />
il nostro passato o la nostra società, o<br />
religione, o non religione, o cultura,<br />
perché tutti vivevamo una condizione che<br />
può diventare propria di qualsiasi essere<br />
umano.<br />
L'atmosfera era intrisa di troppa energia<br />
positiva, decisamente troppa, e in qualche<br />
modo bisognava pur sfogarsi, scollarsene:<br />
i Diamanti Neri si scaricavano il “peso”<br />
suonando o ballando. Ma noi, povero<br />
pubblico, eravamo fermi, fermi a<br />
riempirci di tutta quella potenza. Infatti<br />
(aprite gli occhi: ecco il bello), i più<br />
disinvolti incominciarono un susseguirsi<br />
di persone che si accingeva in quei<br />
movimenti che ci univano tutti, tutti<br />
a s s i e m e , i l m o n d o i n t e r o<br />
passatopresentefuturo (senza retorica)<br />
in una danza che ricordava i riti e le<br />
notti magiche della Storia ma che non<br />
obbligava a religioni o culture (se non<br />
quella della convivenza pacifica di<br />
tutti e di tutto). Il culmine ultimo delle<br />
piccola magia fu proprio che si videro<br />
ballare, assieme, gente di popoli<br />
diversi che magari, in scala mondiale,<br />
si trova in conflitti violenti… Ogni<br />
colore di pelle si fuse con gli altri… Si<br />
esibirono spontaneamente donne e<br />
uomini, italiani, indiani, arabi,<br />
africani, magari anche con i vestiti dei<br />
loro Paesi, dato che erano venuti alla<br />
festa appunto per far conoscere la<br />
propria cultura celebrandola e<br />
sottolineando però che essa poteva<br />
felicemente convivere con le altre, che<br />
erano proprio lì accanto, in quel<br />
momento, a dimostrarlo.<br />
A un certo punto s'innestò una specie di<br />
frenetica sfida non detta, nella quale<br />
avrebbe vinto colui che più si sarebbe<br />
avvicinato all'esperta abilità dei veri<br />
danzatori. Le persone non vedevano<br />
l'ora che l'altro finisse per entrare nel<br />
cerchio e se ce ne erano due assieme si<br />
lanciavano occhiate come se spiassero<br />
il “nemico” e ne misurassero la<br />
bravura, per vedere fin dove l'altro si<br />
portava, e tentare di superarlo<br />
movendosi sempre più velocemente,<br />
sempre più in trance. Anche i “profani”<br />
ALMA LATINA Noticiero pag. 4<br />
FRAMMENTI DI UTOPIA<br />
Approposito di MondoInsieme e Festa del Volontariato 2003<br />
fecero un bel lavoro; forse, se si è<br />
accompagnati e ispirati come lo si<br />
poteva essere quella volta coi Diamanti<br />
Neri, basta saper seguire l'istinto,<br />
dimenticare la ragione e lasciare che<br />
siano i sensi a guidare il corpo.<br />
Adesso, adesso che sul “nostro” pianeta<br />
il bandolo di questa enorme matassa che<br />
ora si chiama “globalizzazione” è solo<br />
una chimera, sperare di tornare indietro<br />
o avere delle altre possibilità è piuttosto<br />
ingenuo. Ma vedendo quello spettacolo,<br />
ho compreso che se la Storia umana non<br />
fosse già arrivata a questo punto e fosse<br />
ancora da scrivere, forse avremmo<br />
l'opportunità di vivere in pace, non nel<br />
senso che senz'altro accadrebbe ma nel<br />
senso che le speranze non sarebbero<br />
vane. Spesso, le cause delle nostre<br />
guerre erano/sono contrasti religiosi e<br />
culturali. Ma da quella volta in cui ho<br />
visto popoli differenti unirsi danzando,<br />
ho capito che il razzismo non è per forza<br />
un sentimento naturale. Cani e gatti si<br />
odiano perché hanno dei linguaggi<br />
diversissimi e quindi non si capiscono;<br />
me se incominciano a vivere insieme fin<br />
da cuccioli, possono diventare amici<br />
inseparabili. Non è solo con il controllo<br />
dell'emotività che l'uomo può<br />
sopprimere questo sentimento<br />
devastante. Se i “razzismi puri” non<br />
f o s s e r o s t a t i a l i m e n t a t i d a<br />
strumentalizzanti cause strategiche,<br />
economiche, politiche e militari, forse<br />
l'uomo avrebbe potuto realizzare la<br />
“pace” , la convivenza armoniosa… Se<br />
la fame di potere non avesse conosciuto<br />
la tecnologia sarebbe più facile capire<br />
come funziona la grande macchina in cui<br />
viviamo, toglierci di dosso le (in)visibili<br />
catene (quelle possenti che sfruttano il<br />
mondo povero come industria<br />
sottopagabile e quelle virtuali che usano<br />
il mondo ricco come mercato), …<br />
Quella volta, in cui i colori si<br />
m i s c e l a v a n o a r m o n i o s a m e n t e<br />
nell'arcobaleno, abbiamo assistito a<br />
frammenti di utopia.<br />
A coloro che sono stati partecipi di<br />
quelle scene incredibilmente vere: non<br />
scordatele mai!!! (Eleonora)