Capo Horn 14 Completo.indd - Asiamente.it
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INTERVISTA A FRANCO,<br />
CAMPEGGIATORE PER PIACERE E NECESSITÀ<br />
ESCO...CON QUESTA FACCIA?<br />
Franco, 52 anni, è un utente storico del CSM di Jesi e, successivamente, anche del Servizio di Riabil<strong>it</strong>azione.<br />
Ha fatto tutte le trafile necessarie per dare corpo ad una carriera psichiatrica esemplare, sperimentando innumerevoli<br />
psicofarmacoterapie, colloqui individuali, familiari e di gruppo, interventi di assistenza sociale<br />
e di inserimento lavorativo terapeutico, frequentando nel contempo tutti o quasi i luoghi della Psichiatria,<br />
dall’SPDCO al CSM, dall’SRR ai gruppi appartamento, dalle cliniche private ai centri diurni. Però questo suo<br />
girovagare tra percorsi terapeutici costantemente interrotti lo ha sempre riportato a casa inchiodandolo, assieme<br />
ai suoi familiari, in relazioni sclerotiche e dolorose, fino al punto che la convivenza non è più possibile.<br />
A casa, e per estensione in tutta la c<strong>it</strong>tà, dove “chiunque lo conosce”, Franco crede di non valere niente, perché<br />
non ha mai combinato nulla di buono. Lui avrebbe dovuto essere “Il signor B”, quasi come suo padre, ma in<br />
realtà si sente una merda. E allora che esce a fare, con quella faccia che tutti conoscono? Meglio tapparsi in<br />
qualche clinica, visto che in casa non è più possibile. Ma anche dentro un ospedale dopo qualche mese l’aria<br />
si fa irrespirabile. E allora? Allora Franco non sa più cosa fare, finché in un giorno di agosto, sotto un sole che<br />
picchia come un fabbro, un pulmino a nove posti, sette utenti e un infermiere, si ferma nel piazzale della<br />
clinica. L’infermiere esce per andare a parlare con i medici, gli altri aspettano nel veicolo. C’è già un accordo:<br />
per Franco è stato ottenuto, dopo quattro lunghi mesi di ricovero, un permesso di dimissione temporanea,<br />
grazie al quale potrà andare in campeggio a Pian dell’Elmo per qualche giorno. Affiorano però dubbi e perpless<strong>it</strong>à:<br />
ma se Franco dovesse ag<strong>it</strong>arsi? come farà, da solo, a prendere tutti quei psicofarmaci e le medicine<br />
internistiche che (in tutto una decina di special<strong>it</strong>à) cost<strong>it</strong>uiscono la sua terapia attuale? che cosa mangerà?<br />
come trascorrerà la giornata? e, soprattutto, chi si prende la responsabil<strong>it</strong>à? L’infermiere di <strong>Asiamente</strong> cerca<br />
invano di rassicurare il personale medico. Seguono telefonate tra la clinica ed <strong>Asiamente</strong>, finché Mirco, l’infermiere,<br />
sbotta, dicendo che non può più aspettare e Franco deve venire con lui, altrimenti gli altri sette utenti<br />
dentro il pulmino prenderanno un colpo di calore collettivo. Questa prospettiva catastrofica, forse un<strong>it</strong>a ad<br />
altre considerazioni più scientifiche, alla fine sembra avere il potere di aprire i cancelli dell’ospedale e, a quel<br />
punto, Franco inizia la sua vacanza, osp<strong>it</strong>e della roulotte “<strong>Asiamente</strong>” nel campeggio di Pian dell’Elmo sul<br />
Monte S. Vicino.<br />
A cura del Gruppo Scr<strong>it</strong>tura<br />
Franco, come ti sei presentato in quella piccola comun<strong>it</strong>à del campeggio e dei bar, alberghi e ristoranti<br />
della zona?<br />
Io non riesco a stare z<strong>it</strong>to né tantomeno ad essere riservato. Dopo poche ore dal mio arrivo, non solo<br />
Ubaldo, il gestore del camping, ma anche il bar ristorante Forconi e tutta la clientela ab<strong>it</strong>uale sapevano<br />
chi ero, da dove venivo…<br />
Vabbe’, gli avrai accennato qualcosa, che soffri di depressione…<br />
…Gli ho detto che sono un matto scatenato, che non posso stare a casa, che devo stare rinchiuso. Tanto<br />
io non ce la faccio a stare z<strong>it</strong>to!<br />
E non si sono spaventati?<br />
Pare di no. Anzi, dopo un attimo di sorpresa, si sono dimostrati comprensivi e mi hanno dato una grande<br />
disponibil<strong>it</strong>à.<br />
Cioè?<br />
Il gestore del campeggio, Ubaldo, mi ha rassicurato e mi ha detto che potevo restare quanto volevo, anzi<br />
mi ha anche proposto di aiutarlo a fare qualche lavoretto, come raccogliere la legna, fare manutenzioni,<br />
ecc. Eh sì, Ubaldo è bravo! Il personale del bar vicino (in realtà una famiglia) mi ha fatto fin da sub<strong>it</strong>o<br />
buoni prezzi ogni volta che andavo a pranzo o a cena nel loro locale e qualche volta poi mi hanno anche<br />
offerto dei pasti gratis.<br />
10<br />
<strong>Capo</strong> <strong>Horn</strong> <strong>14</strong> - dicembre 2009