Capo Horn 14 Completo.indd - Asiamente.it
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UNA GITA<br />
DISGUIDI DI FEDE<br />
Il breve testo scolastico qui pubblicato potrebbe far parte tranquillamente di quelle famose raccolte dei<br />
temi più divertenti dei bambini napoletani, curate dal maestro Marcello D’Orta. Chi non ricorda la prima<br />
raccolta, usc<strong>it</strong>a nel 1990, dal t<strong>it</strong>olo “Io speriamo che me la cavo”? Il libro ebbe un tale successo che ne uscì<br />
anche una versione cinematografica e una teatrale e seguiranno altre due raccolte, una sulla religione e<br />
l’altra sull’amore e il sesso. Il nostro testo avrebbe potuto quindi far bella figura in entrambe le due raccolte<br />
sennonché, come si intuisce dai dialettismi presenti, non appartiene ad un alunno del napoletano bensì di<br />
Cattolica, che non lo scrisse negli anni Ottanta ma circa un quarantennio prima e precisamente il 12 aprile<br />
1948; l’ha però conservato a buon ragione il maestro Spinaci, ora pensionato e padre del nostro infermiere<br />
Antonio, che l’ha consegnato a CH.<br />
A cura di Claudio Sbaffi<br />
Domenica siamo ‘ndati a Lamadonna di Loreto a chiedere la grazia per mia sorela, che è<br />
mar<strong>it</strong>ata da cinque ani e non ha gnìanca (1) un bordello (2).<br />
Siamo ‘ndati, abbiamo pregato, poi abbiamo mangiato, infine siamo venuti a casa.<br />
O che abbiamo pregato male o che ci siamo cap<strong>it</strong>i male con Lamadonna, fato sta che è<br />
rimasta incinta l’altra mia sorela, che non è gnìanca mar<strong>it</strong>ata.•<br />
1) Gnìanca = neanche<br />
2) Bordello = figlio, monello, discolo<br />
PREFERISCO LA COLLINA<br />
Maria Rimoldi<br />
Erano tre anni che non vedevo la mia mamma ed<br />
i miei parenti, residenti nell’interland milanese.<br />
Avevo soprattutto nostalgia della mia mamma.<br />
Così abbiamo organizzato un viaggio di quattro<br />
giorni: mio mar<strong>it</strong>o, mio figlio Andrea ed io. Siamo<br />
part<strong>it</strong>i domenica mattina; è stato un viaggio<br />
confortevole, perché non abbiamo trovato<br />
traffico. Con cinque ore siamo arrivati a casa di<br />
mia madre. Ha 88 anni, soffre di artr<strong>it</strong>e reumatoide<br />
deformante alle mani e reumatismi alle gambe e<br />
alla schiena, però ha tanto spir<strong>it</strong>o. È vedova da<br />
23 anni, ma mio fratello va a farle vis<strong>it</strong>a tutte le<br />
sere. In quattro giorni a Milano non ho mai visto<br />
il sole: temporali, pioggia e cielo nuvoloso. Faceva<br />
freddo ed era tanto umido! Con piacere siamo<br />
QUATTRO GIORNI A MILANO<br />
stati inv<strong>it</strong>ati a cena da mio fratello, da mio cognato<br />
e dalla mia amica di scuola. Hanno preparato<br />
piatti freddi ed io ho fatto onore alla loro cucina<br />
(ho mangiato come un bue!). Mio mar<strong>it</strong>o e mio<br />
figlio hanno vis<strong>it</strong>ato Milano e sono stati sul Lago<br />
di Como. Io, avendo difficoltà a camminare per<br />
via del sovrappeso, ho prefer<strong>it</strong>o rimanere con la<br />
mia mamma, con mia sorella e con i miei cugini.<br />
Siamo ripart<strong>it</strong>i dopo quattro giorni: il viaggio non<br />
scorreva tanto, perché sull’autostrada circolavano<br />
molti tir e camion. Abbiamo visto il sole solo<br />
a Rimini e quando siamo arrivati a casa faceva<br />
caldo. Inutile dire che sono stata contenta di aver<br />
visto tutti i miei parenti, ma preferisco ab<strong>it</strong>are<br />
nelle Marche, con le sue dolci colline ed il mare a<br />
portata di mano.•<br />
<strong>Capo</strong> <strong>Horn</strong> <strong>14</strong> - dicembre 2009