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Il Regno Oscuro - Altervista

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<strong>Il</strong> <strong>Regno</strong> <strong>Oscuro</strong> – menestrello00@libero.it<br />

Clotilde intanto con l’altra mano scese lungo il fianco del ragazzo e iniziò a massaggiargli una<br />

natica soda. Le dita lentamente intrufolò tra le sue cosce, massaggiandogli testicoli e perineo da<br />

dietro. Con l’indice stuzzicava il lembo di carne tra testicoli e ano, per poi risalire lentamente e<br />

inziare a girare intorno al buchetto, spingendo lentamente il dito. Si portò poi la mano alla bocca,<br />

leccandosi per bene l’indice, per poi tornare a baciargli e laccargli il collo. Con l’indice così<br />

bagnato riuscì finalmente a penetrarlo nell’ano. Prima infilò solo una falange, muovendola con<br />

sapienza all’interno del suo ano. Poi pian piano sempre di più.<br />

Anya intanto era sempre più disperata e proseguiva il suo lavoro di bocca con maggiore velocità e<br />

passione, nata dall’istinto di sopravvivenza. Cercava di infilarsi tra le labbra quanto più cazzo<br />

possibile, ma si rendeva conto che era troppo grosso.<br />

“Sborrami in bocca… Fallo!” gli urlò ancora mentre tornava a succhiargli la cappella e muoveva le<br />

mani.<br />

“E’… è belliss…” il ragazzo interruppe le sue parole e sgranò gli occhi quando Clotilde, di colpo,<br />

gli infilò tutto l’indice su per il culo. Venne finalmente. Scaricò una dose consistente di sperma<br />

caldo tra le labbra di Anya. <strong>Il</strong> sapore dolciastro allagò la bocca dell’eletta che, una volta, piena,<br />

sentiva ancora il cazzo di lui pulsare e schizzare. Se lo tolse di bocca mentre ancora il membro<br />

continuava ad espellere seme. Aveva le guancie gonfie tanto il seme che contenevano. Ingoiò tutto<br />

rapidamente per poi mettersi di nuovo quel cazzo tra le labbra, che ancora stava venendo. Continuò<br />

a succhiarglielo mentre nuovi schizzi le riempivano nuovamente la bocca. <strong>Il</strong> ragazzo riuscì a<br />

riempirgliela una seconda volta prima che il suo orgasmo si interrompesse.<br />

Quando ebbe finalmente ingoiato tutto, si alzò in piedi, con il fiatone.<br />

“L’ho scampata bella… Grazie dello sperma” disse sorridendo al ragazzo.<br />

“Mia padrone che bello! Ora che sono uomo potremo rimanere per sempre insieme! Potremo<br />

sposarci e combattere il male assieme! Sarà magnifico vedrai!”<br />

L’entusiasmo del ragazzo a cui ancora il pene gocciolava fu smontato dallo sguardo che Anya<br />

lanciò a Clotilde.<br />

“Si beh… Ora fallo tornare come prima”<br />

Lorenzo e Annette galoppavano ormai da parecchio. Lui la aveva alla fine perdonata per il<br />

tradimento, dopo avergliela fatta pagare, ma comunque non le aveva permesso di tornare alla<br />

Capitale. Inizialmente la donna di colore aveva creduto stessero recandosi verso il <strong>Regno</strong> del Sud,<br />

patria di Lorenzo, ma si sbagliava. I due avevano galoppato in lungo e in largo cercando notizie<br />

dell’eletta. Intenzione del Barone era di trovarla e aiutarla a sconfiggere l’Imperatore, per riottenere<br />

il suo <strong>Regno</strong>. All’inizo sembrava una impresa disperata. Non sapevano quasi nulla di lei, se non che<br />

fosse una guerriera. Poi la fortuna iniziò a girare quando iniziarono a trovare notizie sul suo conto.<br />

Per loro fortuna, l’eletta girava con un’armatura a dir poco vistosa ed esuberante. Molti giuravano<br />

di averle visto la figa, mentre si piegava per qualche motivo, lungo la strada, libera e nuda sotto il<br />

gonnellino dell’armatura. Secondo le notizie era in compagnia di un’altra donna, rossa di capelli e<br />

con una pesante tunica. L’ultima traccia che avevano trovato dichiarava che le donne erano dirette<br />

ad un piccolo villaggio, seguendo una strada poco battuta. Si incamminarono di buona mattina, in<br />

sella ai loro destrieri. La strada era desolata, nessuno la percorreva. Eppure svoltando una curva<br />

attorno ad una grossa roccia, videro delle presenze.<br />

<strong>Il</strong> loro sguardo fu attirato da una forte luce bluastra, che circondava un uomo. Un attimo dopo, al<br />

posto dell’uomo vi era un cavallo.<br />

“Che avete fatto a quell’uomo!” urlò Lorenzo spronando il proprio destriero.<br />

“Viandante” Anya si alzò in piedi e sguainò la spada “Fatti gli affari tuoi e vai oltre”<br />

Lorenzo e Annette furono sorpresi quando videro la coppia di donne. Una guerriera, con<br />

un’armatura piuttosto appariscente. L’altra era una rossa, con una pesante tunica. Non c’erano<br />

dubbi. Erano loro. Lei era l’eletta.<br />

“Tu” disse Lorenzo fermando il cavallo “Tu sei l’eletta”<br />

“Chi lo vuole sapere?” incalzò Anya puntandogli contro la spada.<br />

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