Redone n. 4 anno 2011 - Parrocchia GOTTOLENGO
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il <strong>Redone</strong><br />
sione nelle Piazze della città, il 19 città di AVILA<br />
visitando i luoghi e vivendo lo spirito della grande<br />
Teresa D’Avila, (celebrazione Eucaristica nella<br />
Cattedrale) poi città di SEGOVIA sulle orme del<br />
grande San Giovanni della Croce. La vita di S. Teresa<br />
d’Avila e di S. Giovanni della Croce ci h<strong>anno</strong><br />
permesso di comprendere come la via della santità<br />
è possibile, ma la risposta a questa chiamata non è<br />
inconsapevole e serve il desiderio seguire le orme<br />
che Gesù Cristo ci ha lasciato.<br />
Il 20 città di TOLEDO, nella mattinata visita in<br />
MADRID alla Basilica di Santa Maria la Reale<br />
dell’Almudena, e infine nel pomeriggio abbiamo<br />
raggiunto la meta dell’aeroporto Cuatro Vientos<br />
(Madrid ) per la veglia con il Santo Padre che si è<br />
conclusa dopo la nottata sul campo con la celebrazione<br />
Eucaristica di Domenica 21.<br />
Nel pomeriggio del 21 ritorno negli alberghi per<br />
prepararsi all’incontro del 22 in Plaza de La Cibeles<br />
in Madrid per l’incontro con gli iniziatori del<br />
Cammino.<br />
Martedi 23 partenza per Barcellona, tappa a SA-<br />
RAGOZA e visita alla cattedrale della Madonna<br />
del Pilar.<br />
Mercoledì 24 ritorno in Gottolengo.<br />
IL VISSUTO<br />
Abbiamo camminato e pregato per molte città cantando<br />
salmi per le vie, le piazze, portando la croce<br />
di Cristo, l’immagine di Maria Madre della Chiesa,<br />
lasciandoci sospingere dalla brezza dello Spirito<br />
Santo che ci portava a testimoniare a molti per le<br />
strade che la Vita, la vita vera, di chi oggi è giovane<br />
e di chi non è più, è solo in Gesù Cristo Morto<br />
e Risorto per noi, che ha vinto la morte, la paura,<br />
il vuoto del vivere, il non senso della vita e che ci<br />
dona il coraggio della testimonianza.<br />
Sabato 20. Abbiamo ascoltato, dopo la giornata<br />
vissuta sotto il sole il caldo e molti disagi come la<br />
bufera di vento pioggia e lampi che si è scatenata a<br />
celebrazione avviata, le importanti parole del Santo<br />
Padre che si è rivolto ai giovani :<br />
“…. Come può un giovane essere fedele alla fede<br />
cristiana e continuare ad aspirare a grandi ideali<br />
nella società attuale? Nel Vangelo che abbiamo<br />
ascoltato, Gesù ci dà una risposta a questa importante<br />
questione: «Come il Padre mi ha amato,<br />
così io ho amato voi; rimanete nel mio amore» (Gv<br />
15,9). Sì, cari amici, Dio ci ama. Questa è la grande<br />
verità della nostra vita e che dà senso a tutto il<br />
resto… Cari giovani, non conformatevi con qualcosa<br />
che sia meno della Verità e dell’Amore, non<br />
GMG<br />
-10-<br />
conformatevi con qualcuno che sia meno di Cristo.”<br />
Domenica 21. Sotto il sole implacabile abbiamo seguito<br />
la celebrazione Eucaristica ed il Santo Padre<br />
nella sua omelia ha posto a tutti noi un quesito che<br />
ci ha accompagnati nel resto del pellegrinaggio …<br />
“... Alla domanda di Gesù: «La gente chi dice che<br />
sia il Figlio dell’Uomo?», i discepoli rispondono:<br />
«Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri<br />
Geremia o qualcuno dei profeti». Vale a dire,<br />
si considera Cristo come un personaggio religioso<br />
in più di quelli già conosciuti. Poi, rivolgendosi<br />
personalmente ai discepoli, Gesù chiede loro: «Ma<br />
voi, chi dite che io sia?». Pietro risponde con quella<br />
che è la prima confessione di fede: «Tu sei il<br />
Cristo, il Figlio del Dio vivente». La fede va al di<br />
là dei semplici dati empirici o storici, ed è capace<br />
di cogliere il mistero della persona di Cristo nella<br />
sua profondità.”<br />
Lunedi 22. Abbiamo vissuto l’incontro con gli iniziatori<br />
del Cammino neocatecumenale in Madrid,<br />
in Plaza de Cibeles, la stessa che è stata teatro della<br />
Messa di apertura della Giornata mondiale della<br />
gioventù, dell’accoglienza al Papa e della Via Crucis.<br />
La cronaca del giorno riporta “I presenti erano<br />
circa 300 mila persone (oltre 40 mila gli italiani),<br />
provenienti dai cinque continenti, con Paesi che<br />
l’iniziatore del Cammino Kiko Arguello ha elencato<br />
sottolineando spesso la necessità per molti di<br />
essi di avviare un’opera di evangelizzazione.<br />
La Cina, ad esempio, è l’obiettivo missionario dei<br />
prossimi anni: Kiko ha infatti chiesto che 20 mila<br />
sacerdoti si preparino ad annunciarvi il Vangelo.<br />
Ricordando le provenienze sono stati presentati<br />
anche molti presuli. Oltre al cardinale Antonio<br />
Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, erano<br />
presenti, tra gli altri, anche quello di Barcellona il<br />
cardinale Luis Martinez Sistach, di Vienna il cardinale<br />
Christoph Schönborn, di Boston il cardinale<br />
Sean Patrick O’Malley, il presidente della Conferenza<br />
episcopale del Brasile il cardinale Raymundo<br />
Damasceno Assis e quello dell’Oceania l’arcivescovo<br />
John Atcherley Dew.<br />
Il cardinale Rouco Varela ha detto che la Gmg insegna<br />
come «si possa e si debba costruire la vita radicandosi<br />
in Cristo» e che ora si può rientrare nelle<br />
proprie città «più saldi nella fede». Kiko, che ha<br />
parlato per cinquanta minuti, dopo aver ricordato<br />
la grande sollecitudine che papa Ratzinger mostra<br />
già da lungo tempo per il Cammino, si è soffer-