Quattro Colonne numero 9 (Febbraio 2010) - Scuola di Giornalismo ...
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FEBBRAIO <strong>2010</strong> UMBRIA<br />
Anno giu<strong>di</strong>ziario, la fotografia della giustizia nel 2009. In aumento furti, droga, prostituzione. Diminuiscono i reati minorili<br />
Umbria, tra delitti e castighi<br />
Il presidente della corte d’appello Emanuele Medoro: «Luci e ombre, ma nessun mutamento che possa destare particolare allarme sociale»<br />
Molte ombre e qualche luce. Il quadro della<br />
giustizia in Umbria è una fotografia sfocata<br />
in bianco e nero, in cui «le ombre rischiano<br />
<strong>di</strong> trasformarsi in tenebre, ma le luci fanno sperare<br />
in meglio». Con queste parole il presidente reggente<br />
della Corte D'Appello <strong>di</strong> Perugia, Emanuele Salvatore<br />
Medoro, ha aperto il nuovo anno giu<strong>di</strong>ziario.<br />
Dalla relazione annuale presentata lo scorso 30 gennaio<br />
emerge che l'andamento dei reati nel periodo<br />
compreso tra luglio 2008 e giugno 2009, «non presenta<br />
mutamenti da destare particolare allarme sociale».<br />
Tutto scorre tranquillo, o quasi.<br />
Delitti in aumento - Percepita come una città pericolosa<br />
da chi non ci vive, Perugia, dal caso Mere<strong>di</strong>th<br />
in poi, è ad<strong>di</strong>rittura vista come una sorta <strong>di</strong> Sodoma<br />
e Gomorra dei tempi moderni. La prova, per chi fa<br />
del triangolo Perugia-droga-per<strong>di</strong>zione un dato <strong>di</strong> fatto,<br />
sono i numeri. Sono aumentati del 19% dei reati<br />
legati alla droga, una percentuale che fa ancora più rumore<br />
se affiancata a quella dell’anno precedente, in<br />
cui si registrava un aumento del 360%. Lo spaccio rimane<br />
senza dubbio una piaga per l’Umbria, che fino<br />
al 2008 ha vantato un triste primato: la percentuale più<br />
alta <strong>di</strong> decessi per uso <strong>di</strong> stupefacenti in rapporto alla<br />
popolazione, circa 25 all’anno. La tendenza nel<br />
2008 si è però invertita. Sono infatti 18 le vittime registrate<br />
nel 2009 su tutto il territorio regionale, contro<br />
le 27 nel 2008 e le 35 nel 2007.<br />
In Umbria nel 2009 <strong>di</strong> aumenti significativi ce ne<br />
sono stati. Più furti, prostituzione e droga. Molti i furti<br />
nelle case, se ne sono registrati oltre 18mila. A fare<br />
OLTRE 18MILA FURTI, È QUESTO IL REATO PIÙ IN AUMENTO<br />
Si è molto <strong>di</strong>scusso, nell’ultimo mese, della protesta<br />
organizzata dalla giunta dell’Associazione<br />
Nazionale Magistrati, che ha espresso la<br />
propria contrarietà alla politica sulla giustizia del Governo<br />
chiedendo ai magistrati <strong>di</strong> abbandonare la cerimonia<br />
<strong>di</strong> inaugurazione dell’anno giu<strong>di</strong>ziario. Protesta<br />
messa in atto nel momento in cui il rappresentante del<br />
Ministero della Giustizia ha preso la parola. Se ne è <strong>di</strong>scusso<br />
per la valenza aventiniana del gesto, certamente<br />
simbolico, ma <strong>di</strong>fficilmente coniugabile con la volontà<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo espressa dalle correnti moderate della<br />
magistratura. Secondo Manuela Como<strong>di</strong>, segretario<br />
regionale dell’ANM, i problemi che affliggono la<br />
giustizia in Umbria sono «esemplificativi <strong>di</strong> quelli che<br />
vengono rappresentanti a livello nazionale». I tribunali<br />
<strong>di</strong> tutta Italia lamentano carenza <strong>di</strong> organico e <strong>di</strong> risorse,<br />
vulnus dell’amministrazione della giustizia e<br />
concausa della tanto vituperata “lentezza”dei processi.<br />
Delle riforme previste dal Governo la Commo<strong>di</strong><br />
non parla, commenta solo il ddl per limitare l’uso <strong>di</strong><br />
intercettazioni telefoniche «uno strumento utile, che<br />
andrebbe potenziato nella fase investigativa», ma che<br />
va <strong>di</strong>sciplinato per evitare che il contenuto venga <strong>di</strong>vulgato<br />
senza limiti dai giornali. E sono proprio i giornali<br />
a raccontare con cadenza (quasi) quoti<strong>di</strong>ana gli<br />
scontri durissimi tra i poteri dello Stato. Da un lato i<br />
<strong>di</strong>segni <strong>di</strong> legge al vaglio delle camere: la riforma del<br />
processo penale (il cosiddetto “processo breve”) e il<br />
legittimo impe<strong>di</strong>mento (già approvati in un ramo del<br />
parlamento), dall’altro l’idea <strong>di</strong> mettere mano a una riforma<br />
organica della giustizia, da attuarsi con una legge<br />
costituzionale. Separazione della funzione requiren-<br />
TOGHE ROSSE. I MAGISTRATI ALLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO CHE SI E’ TENUTA IL 30 GENNAIO<br />
più rumore però quest’anno sono i reati legati alla<br />
prostituzione, lievitati dell'86%.<br />
«In aumento – ha sottolineato Medoro – anche i<br />
reati <strong>di</strong> violenza sessuale e <strong>di</strong> pedofilia in tutti i tribunali<br />
del <strong>di</strong>stretto». Un dato che però è con<strong>di</strong>zionato<br />
fortemente dall’aumento delle denunce. Non mancano<br />
episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> stalking, un reato entrato nel co<strong>di</strong>ce penale<br />
un anno fa. Infine, si è registrato un incremento<br />
forte per i reati ambientali, cresciuti del 31% e delle<br />
istanze <strong>di</strong> fallimento, in aumento del 33%, una lievi-<br />
Andamento iscrizioni per tipologia <strong>di</strong> reato Movimento proce<strong>di</strong>menti civili dei tribunali<br />
e delle sezioni <strong>di</strong>staccate<br />
te da quella giu<strong>di</strong>cante, mo<strong>di</strong>fica del Consiglio superiore<br />
della magistratura e inappellabilità delle sentenze<br />
<strong>di</strong> assoluzione in primo grado. Fino alla reintroduzione<br />
dell’autorizzazione a procedere, la norma saltata<br />
ai tempi <strong>di</strong> Tangentopoli che - si ritiene - dovrebbe<br />
ristabilire gli equilibri tra Esecutivo, Legislativo e Giu<strong>di</strong>ziario<br />
e risolvere il corto circuito tra politica e giustizia.<br />
Sull’ipotesi <strong>di</strong> reintrodurre l’immunità parlamentare,<br />
maggioranza e opposizione stanno <strong>di</strong>alogando.<br />
Lo <strong>di</strong>mostra quanto detto da Nicola Mancino, vicepresidente<br />
del Csm, che negli anni novanta appoggiò la<br />
riforma dell’articolo 68 della Costituzione. Alla luce<br />
del duro scontro istituzionale aperto con la bocciatura<br />
del lodo Alfano e l’infinita querelle relativa al processo<br />
breve, il <strong>numero</strong> due del Csm non boccia l’idea<br />
<strong>di</strong> un nuovo scudo per i parlamentari, ma a determinate<br />
con<strong>di</strong>zioni. Prima fra tutte: l’opposizione all’autorizzazione<br />
a procedere deve venire dal Parlamento e<br />
non dal Governo, e deve essere adottata con una maggioranza<br />
molto alta, oscillante tra il 60 e il 65%.<br />
Sul versante opposto, pochi giorni fa, nella seduta<br />
del 18 febbraio, il plenum del Csm ha deliberato<br />
l’aspettativa del sostituto procuratore <strong>di</strong> Bari Lorenzo<br />
Nicastro, capolista per l’Italia dei valori al Consiglio<br />
regionale della Puglia.<br />
La maggioranza del Csm ha ritenuto che non vi fossero<br />
margini per negare l’aspettativa al pubblico ministero,<br />
ma ha posto un grave problema <strong>di</strong> opportunità.<br />
Lorenzo Nicastro, infatti, ha coor<strong>di</strong>nato il pool <strong>di</strong><br />
magistrati pugliesi che ha indagato sui reati contro la<br />
pubblica amministrazione, indagini concluse con il rinvio<br />
a giu<strong>di</strong>zio, lo scorso 11 <strong>di</strong>cembre, del ministro per<br />
tazione riconducibile alla situazione <strong>di</strong> crisi economica.<br />
Reati in <strong>di</strong>minuzione - Ma c’è, come sempre, anche<br />
l’altra faccia della medaglia, gli elementi positivi. Nell’ultimo<br />
anno hanno subìto una contrazione importante<br />
i reati <strong>di</strong> omici<strong>di</strong>o colposo per infortuni sul lavoro,<br />
che sono <strong>di</strong>minuiti del 21%, mentre nella relazione<br />
dell’anno precedente si registrava un aumento<br />
del 72%. Anche gli omici<strong>di</strong> per incidenti stradali sono<br />
<strong>di</strong>minuiti del 29%, una tendenza in costante decre-<br />
ANM all’inaugurazione dell’anno giu<strong>di</strong>ziario: «Via quando parla il rappresentante del Governo»<br />
La contestazione dei magistrati<br />
Rapporti sempre più tesi tra politica e giustizia. Processo breve, immunità. E in Puglia Idv can<strong>di</strong>da un pm<br />
gli Affari regionali Raffaele Fitto per corruzione, abuso<br />
d'ufficio, peculato e finanziamento illecito al partito.<br />
«È mai possibile che un magistrato dopo aver fatto<br />
indagini si presenti alle regionali nello stesso territorio,<br />
mettendo in <strong>di</strong>scussione la cre<strong>di</strong>bilità della magistratura<br />
oltre che la propria immagine?» ha detto nel<br />
suo intervento Mancino, sottolineando l’assenza <strong>di</strong><br />
margini <strong>di</strong> manovra perché il Csm possa negare «un<br />
<strong>di</strong>ritto costituzionalmente protetto», ed esporsi alle critiche<br />
<strong>di</strong> chi già oggi accusa il Consiglio <strong>di</strong> comportarsi<br />
come una terza camera. Hanno espresso voto contrario<br />
i laici Ugo Bergamo, Letizia Vacca e Celestina<br />
Tinelli, con loro il togato <strong>di</strong> Unicost Giuseppe Maria<br />
Berruti. «È vero che c’è una norma costituzionale sul<br />
<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> elettorato attivo e passivo; ma c’è anche una<br />
norma materiale della Carta che garantisce ai citta<strong>di</strong>ni<br />
una giustizia imparziale» ha fatto notare Vacca, invitando<br />
il Csm a «non sottrarsi alle sue responsabilità»<br />
e dunque a valutare la legittimità del comportamento<br />
<strong>di</strong> un «pm con forte esposizione me<strong>di</strong>atica, che<br />
cambia cappello, e passa dalla toga all’impegno politico».<br />
Un intervento possibile, quello del Csm, secondo<br />
Berruti, alla luce <strong>di</strong> una sentenza della Corte costituzionale<br />
che nel 2009. «Questa can<strong>di</strong>datura è caratteristica<br />
del momento politico che stiamo vivendo- spiega<br />
il magistrato della Cassazione – un momento caratterizzato<br />
da un assetto delle istituzioni politiche e da<br />
sistemi elettorali che non consentono una metabolizzazione<br />
più lenta delle ricadute della vicenda giu<strong>di</strong>ziaria.<br />
Oggi qualunque atto giu<strong>di</strong>ziario è interpretato per<br />
la sua convenienza politica».<br />
SERENA MAUTONE<br />
5<br />
mento già iniziata nel precedente periodo. Buono l'andamento<br />
della giustizia minorile, sia nel civile sia nel<br />
penale. Sulle cause <strong>di</strong> lavoro, la relazione <strong>di</strong> Medoro,<br />
ha evidenziato una «inversione <strong>di</strong> tendenza rispetto<br />
agli anni pregressi, essendosi riscontrata. Si riscontra<br />
infatti una riduzione nelle iscrizioni delle cause <strong>di</strong> lavoro,<br />
scese del 13%». Nelle controversie <strong>di</strong> famiglia,<br />
sono calate le separazioni (da 846 a 724) ed i <strong>di</strong>vorzi<br />
passati da 500 a 395.<br />
Mafia e traffici internazionali<br />
- Un capitolo<br />
a parte riguarda i proce<strong>di</strong>menti<br />
penali in materia<br />
<strong>di</strong> antimafia e <strong>di</strong> traffico<br />
internazionale <strong>di</strong><br />
armi. Su queste materie<br />
«sono attualmente in<br />
corso <strong>numero</strong>se inchie-<br />
“ Crescono<br />
i casi<br />
<strong>di</strong> violenza<br />
sessuale,<br />
stalking<br />
e pedofilia<br />
”<br />
ste – <strong>di</strong>ce il procuratore generale della Repubblica,<br />
Giancarlo Armati - nei confronti <strong>di</strong> associazioni nazionali<br />
ed internazionali <strong>di</strong> carattere mafioso e <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni<br />
italiani e stranieri per un rilevante traffico internazionale<br />
<strong>di</strong> armi».<br />
Uno sguardo al futuro – «Magistrati e pm nei nostri<br />
tribunali sono <strong>di</strong> ottimo livello». È buono il giu<strong>di</strong>zio<br />
sull'attività svolta nel foro umbro, ma quello che<br />
preoccupa <strong>di</strong> più i presidenti <strong>di</strong> tribunale, corte d’appello<br />
e camera penale del capoluogo è il problema degli<br />
organici. «Attualmente in servizio ci sono 104 magistrati<br />
togati a fronte <strong>di</strong> un organico <strong>di</strong> 115, manca<br />
il personale». LAURA SANSAVINI<br />
Tribunale per i minorenni <strong>di</strong> Perugia<br />
Andamento dei proce<strong>di</strong>menti civili<br />
PROCESSI TROPPO LENTI.<br />
SALE LA RICHIESTA DI DANNI<br />
Secondo Vitaliano Esposito, procuratore generale<br />
della Cassazione, il provve<strong>di</strong>mento sul cosiddetto<br />
“processo breve” rischia <strong>di</strong> produrre più<br />
danni che benefici, se non sarà preceduto da una<br />
riforma ra<strong>di</strong>cale del sistema processuale e accompagnato<br />
da un aumento delle risorse e dei<br />
mezzi a <strong>di</strong>sposizione della giustizia. «Debbono<br />
essere accolte con favore tutte le iniziative volte<br />
a contenere la durata del processo entro termini<br />
ragionevoli, secondo i parametri in<strong>di</strong>cati dalla<br />
corte <strong>di</strong> Strasburgo», ha detto alla cerimonia <strong>di</strong><br />
apertura dell’Anno Giu<strong>di</strong>ziario. L’Italia conta il record<br />
europeo <strong>di</strong> condanne inflitte dalla Corte dei<br />
<strong>di</strong>ritti dell’uomo <strong>di</strong> Strasburgo per violazione del<br />
principio della ragionevole durata dei processi.<br />
Oltre mille, cinque volte più della Francia, cinquanta<br />
volte più dell’ Inghilterra.<br />
Per evitare la valanga <strong>di</strong> ricorsi a Strasburgo,<br />
nel marzo 2001 la legge Pinto ha ricinisciuto ai<br />
citta<strong>di</strong>ni la possibilità <strong>di</strong> ricorrere alle corti <strong>di</strong> Appello<br />
italiane per ottenere l’equa riparazione. Dal<br />
2005 al 2008 il <strong>numero</strong> <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>menti inoltrati<br />
alla corte d’Appello <strong>di</strong> Perugia sono schizzati da<br />
786 a 1097. Degli oltre mille presentati nel 2008,<br />
solo 873 sono stati definiti. In me<strong>di</strong>a occorrono<br />
otto mesi per la riparazione del danno (a fronte<br />
dei quattro prvisti dalla legge)e non sempre i fin<strong>di</strong><br />
sono sufficienti. Come racconta Luigi Ferrarella<br />
in “Fine pena mai”, nel 2006 sono scattati<br />
contro lo Stato 1272 pignoramenti e 1091 precetti<br />
da parte dei citta<strong>di</strong>ni che non riuscivano a<br />
farsi liquidare il dovuto. Nel 2006, una novantenne<br />
<strong>di</strong> Perugia è arrivata a chiedere <strong>di</strong> pignorare<br />
le fotocopiatrici del ministero nel tentativo <strong>di</strong> farsi<br />
liquidare gli 8000 euro che le erano stati riconosciuti<br />
da trent’ anni. S. M.