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Quattro Colonne numero 9 (Febbraio 2010) - Scuola di Giornalismo ...

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Il riso beffardo<br />

<strong>di</strong> chi taglia teste<br />

VIAGGIO<br />

NELLA CRISI<br />

ronto, qui M., sede <strong>di</strong> Milano,<br />

«Pbuongiorno». «Salve, sono Daniele<br />

Marinoni, ho una piccola impresa<br />

a Viterbo e cerco qualcuno che mi<br />

aiuti a licenziare alcuni miei <strong>di</strong>pendenti;<br />

stiamo vivendo un momento <strong>di</strong>fficile<br />

come impresa e non ce la faccio più<br />

a pagare tutti gli stipen<strong>di</strong>. Sa, la crisi…».<br />

«Certo, capisco».<br />

«Potete<br />

a i u t a r m i ? » .<br />

«Senz’altro. Noi<br />

ci occupiamo <strong>di</strong><br />

ricerca e selezione<br />

<strong>di</strong> personale,<br />

ma anche <strong>di</strong> head<br />

hunting».<br />

Già, alla M., <strong>di</strong>tta<br />

toscana che<br />

ha se<strong>di</strong> anche a<br />

Milano, Bologna,<br />

Roma, e Padova, cacciano, o meglio<br />

ancora tagliano, le teste dei lavoratori.<br />

Sono head hunters. Sembrerebbe<br />

un lavoro ingrato, forse un po’ sa<strong>di</strong>co,<br />

ma anche <strong>di</strong> un certo successo, in un<br />

momento <strong>di</strong> crisi economica come<br />

quello attuale.<br />

Il cacciatore <strong>di</strong> teste è la figura cui si rivolgono<br />

le aziende quando devono<br />

mettere in atto una po-<br />

litica <strong>di</strong> tagli al personale.<br />

Federico Zampaglione,<br />

leader dei “Tiromancino”,<br />

li ha chiamati<br />

beffardamente<br />

“rubacuori” nella canzone<br />

che è costata, a<br />

lui e alla band, la rescissione<br />

del contratto<br />

con la Emi, etichetta<br />

<strong>di</strong>scografica che <strong>di</strong> tagli<br />

al personale se ne intende. Il rubacuori<br />

<strong>di</strong> Zapaglione <strong>di</strong>ce: «Non mi<br />

sfiora il rimorso, mando tutti a casa e<br />

mi tengo il posto». Sì, quando si pensa<br />

ai cacciatori <strong>di</strong> teste viene in mente<br />

una persona priva <strong>di</strong> scrupoli, una sorta<br />

<strong>di</strong> mercenario al servizio delle aziende<br />

che gli affidano il lavoro sporco.<br />

Senza neanche la consolazione <strong>di</strong> avere<br />

il fascino <strong>di</strong> George Clooney, che<br />

nel film “Fra le nuvole” <strong>di</strong> Jason Reitman<br />

è, per l’appunto, un tagliatore <strong>di</strong><br />

teste. Lui, armato <strong>di</strong> faccia tosta e una<br />

valigia piena <strong>di</strong> eufemismi e sorrisi<br />

LAVORATORE CACCIATO A CALCI DAL SUO UFFICIO<br />

“<br />

Il vostro<br />

lavoratore<br />

non saprà mai<br />

che siete stati<br />

voi a<br />

licenziarlo<br />

hollywoo<strong>di</strong>ani, si presenta in azienda e<br />

porta a termine il suo compito. Il fondatore<br />

<strong>di</strong> M., fa più o meno la stessa<br />

cosa da almeno vent’anni. Con una<br />

<strong>di</strong>fferenza. Lui, anziché licenziare i lavoratori,<br />

fa in modo che siano loro ad<br />

andarsene, per essere poi ricollocati in<br />

altra sistemazione. Come? Con uno<br />

stratagemma.<br />

Un’impiegata<br />

dell’azienda,<br />

convinta che io<br />

sia l’impren<strong>di</strong>tore<br />

Daniele<br />

Marinoni e che<br />

l’abbia chiamata<br />

perché intenzionato<br />

a<br />

dare una sfor-<br />

biciata ai miei<br />

collaboratori,<br />

spiega <strong>di</strong> cosa si tratti: «Il vostro lavoratore<br />

non saprà mai che siete stati voi<br />

a licenziarlo». Sarà M. a contattare la<br />

persona che io, impren<strong>di</strong>tore, intendo<br />

allontanare. Fingerà d’essere un’altra<br />

azienda, contattata precedentemente, e<br />

gli offrirà una nuova sistemazione. Alla<br />

fine, il lavoratore, sarà veramente assunto<br />

da questa seconda azienda. Lavorando<br />

a livello<br />

mentale, con non<br />

precisati trucchi psicologici,<br />

M. convincerà<br />

il lavoratore che<br />

sia questa la sua reale<br />

aspirazione. Loro<br />

non trattano, mi <strong>di</strong>cel’impiegata,<br />

lavoro interinale,<br />

o maestranze.<br />

«Le figure a cui<br />

” facciamo riferimento<br />

sono <strong>di</strong> livello me<strong>di</strong>o alto. Operai qualificati,<br />

tecnici specializzati, manager».<br />

Per contratto, hanno sei mesi <strong>di</strong> tempo<br />

per svolgere il lavoro, ma in genere ce<br />

ne mettono tre. Per il costo, invece, lasciano<br />

intendere che non me la caverò<br />

con poco. Alla fine, scettico, chiedo<br />

se il metodo funzioni, e con quale<br />

percentuale. «In pratica la totalità dei<br />

casi si risolve in modo positivo. I lavoratori<br />

sono ricollocati nel nuovo impiego».<br />

Le scappa un risolino, <strong>di</strong> puro autocompiacimento.<br />

I tagliatori <strong>di</strong> teste,<br />

alla crisi, gli ridono in faccia.<br />

«Come i me<strong>di</strong>ci, non ci<br />

spaventa il sangue»<br />

Luci<strong>di</strong>tà e freddezza <strong>di</strong> chi seleziona del personale<br />

è chi si occupa <strong>di</strong> tagliare teste e chi, invece, ha il compito <strong>di</strong> “ricollocar-<br />

C’ le”. Mirco Scappini, 37, lavora in un’agenzia interinale “Lavorint” <strong>di</strong><br />

Perugia. Si occupa, tra le altre cose, <strong>di</strong> selezionare il personale per conto delle<br />

aziende. La sua filiale “piazza” profili me<strong>di</strong>o –alti, cioè personale qualificato:<br />

<strong>di</strong>rigenti e quadri, per intenderci.<br />

Dall’inizio della crisi gli è capitato spesso <strong>di</strong> dover ricollocare ingegneri,<br />

responsabili <strong>di</strong> produzione e del personale.<br />

«Ci sono casi <strong>di</strong>fficili. Ci troviamo a dover gestire anche richieste pressanti <strong>di</strong><br />

chi ha famiglia. Ma noi dobbiamo essere luci<strong>di</strong>, per saper dosare sempre il lato<br />

umano con quello professionale. Se un’azienda ci commissiona la ricerca <strong>di</strong> un<br />

determinato profilo non possiamo selezionarlo solo in base alle esigenze<br />

umane dei can<strong>di</strong>dati. Dobbiamo essere sempre fred<strong>di</strong> e <strong>di</strong>staccati, come i me<strong>di</strong>ci<br />

alla vista del sangue».<br />

All’agenzia Lavorint, ci raccontano che c’è anche chi, pur <strong>di</strong> ricominciare a<br />

lavorare si accontenta <strong>di</strong> un impiego, con un inquadramento <strong>di</strong> livello più basso<br />

<strong>di</strong> quello appena perso. «Qualche responsabile <strong>di</strong> produzione è rientrato nel<br />

mercato del lavoro come operaio semplice» racconta Mirco, pur sottolineando<br />

che si tratta <strong>di</strong> pochi casi.<br />

Secondo Scappini e i suoi collaboratori, dal 2008 c’è un calo delle richieste <strong>di</strong><br />

nuovo personale lavoro del 20%.<br />

«Le aziende adesso ci pensano più volte, prima <strong>di</strong> fare nuove assunzioni», sottolineano<br />

in agenzia.<br />

Insomma, c’è chi taglia teste e chi cerca <strong>di</strong> risistemarle. Spesso, senza guardare<br />

in faccia a nessuno.<br />

C’È CHI RIESCE AD ARROTONDARE RISPOLVERANDO MESTIERI DEL PASSATO E CHI INVECE, CON L’INVENTIVA, NE CREA DI NUOVI PER ARRIVARE ALLA FINE DEL MESE<br />

E ORA IL LAVORO ME LO INVENTO IO<br />

Dal rabdomante al wed<strong>di</strong>ng planner, dall’interme<strong>di</strong>ario per gli acquisti su e-bay al cuoco a domicilio, sono tante le figure professionali apparse sul mercato del lavoro umbro<br />

Nonostante la crisi morda ancora, c’è chi riesce, rimboccandosi<br />

le maniche e usando l’inventiva, a rimanere a galla e ad<br />

arrivare alla fine del mese. Alcuni riscoprono mestieri antichi<br />

adattandoli al giorno d’oggi, altri se li inventano dal nulla o prendono<br />

spunto dalle esperienze d’oltreoceano. L’Umbria non fa eccezione.<br />

Ecco le storie <strong>di</strong> chi ha saputo reinventarsi.<br />

IL RABDOMANTE<br />

Egi<strong>di</strong>o Tozzi, ogni mattina, alza le saracinesche del suo supermercato<br />

a Bastia e comincia una nuova giornata lavorativa. Poi, quando<br />

chiude il negozio, smette i panni del commerciante e indossa quelli del<br />

rabdomante, un cercatore <strong>di</strong> tesori sotterranei, soprattutto <strong>di</strong> fonti<br />

d’acqua. «Ma mi è capitato <strong>di</strong> trovare anche gas» <strong>di</strong>ce Tozzi. Ha<br />

cominciato da bambino, imparando dal padre, anche lui rabdomante.<br />

Sono quarant’anni che cerca pozzi per gli amici, gratuitamente, ma<br />

adesso, con la crisi che non allenta la morsa, questo mestiere antico,<br />

che nel me<strong>di</strong>oevo era considerato stregoneria, è <strong>di</strong>ventato un modo<br />

per arrotondare. Egi<strong>di</strong>o Tozzi fabbrica personalmente i suoi bastoni<br />

rab<strong>di</strong>ci, tutti, rigorosamente, in legno d’olmo. È con queste forcelle<br />

che Tozzi “sente” l’acqua. Con una specie <strong>di</strong> danza si muove sul terreno<br />

e i bastoni si flettono, in<strong>di</strong>cando il punto dove, scavando, si troverà<br />

l’acqua. «Mi è capitato anche <strong>di</strong> sbagliare, ma raramente» ammette.<br />

A chiederne i servigi, e a compensarlo del suo lavoro, sono soprattutto<br />

i “pozzaroli”, ma anche dei privati. L’acqua serve a tutti. A<br />

Egi<strong>di</strong>o Tozzi, anche in perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> crisi, il lavoro non manca mai.<br />

WEDDING PLANNER<br />

«Iniziare è stato <strong>di</strong>fficile, ho dovuto inventarmi mille mo<strong>di</strong> per far<br />

sapere in giro che anche a Perugia era arrivata una wed<strong>di</strong>ng planner».<br />

Elisa Monelletta ha 29 anni. A 27 ha fondato un’agenzia per l’organizzazione<br />

dei matrimoni. Era il gennaio 2008. «Mi sono laureata alla<br />

Università per Stranieri in Comunicazione Internazionale. Durante gli<br />

anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ho pensato solo ai libri, per finire il prima possibile e<br />

poi affrontare il lavoro». Un master a Milano l’ha aiutata a venire in<br />

contatto con nuovi mestieri in ascesa. «Sono tornata a Perugia per<br />

caso, dovevo fermarmi per poco. Invece ho incontrato un vecchio<br />

compagno <strong>di</strong> università e insieme abbiamo deciso che volevamo tentare<br />

qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso». Oggi è rimasta solo lei a gestire la Youco srl,<br />

che aiuta gli sposi ad orientarsi nel gran tourbillon delle nozze.<br />

Coor<strong>di</strong>na una piccola rete <strong>di</strong> collaboratori, solleva con tatto le nuore<br />

dalla <strong>di</strong>ttatura logistica delle suocere, affitta musicisti e cantanti per il<br />

servizio serenate.«Una wed<strong>di</strong>ng planner supporta gli<br />

“<br />

sposi durante il lungo percorso verso le nozze. Offre<br />

consulenze sulla location, i fiori, il servizio foto/video<br />

o la musica, ma può anche occuparsi <strong>di</strong> seguire la giornata<br />

fati<strong>di</strong>ca, controllando che tutto fili liscio, lasciando<br />

che gli sposi si godano solo il bello <strong>di</strong> quest’evento». Il<br />

segreto del lavoro che si è scelta, comune a molte altre<br />

tra le nuove professioni, è nell’estrema personalizzazione<br />

dell’offerta. «Quando incontro gli sposi cerco <strong>di</strong><br />

capire quali sono le loro esigenze. A seconda <strong>di</strong> ciò che<br />

andremo a fare, mi metto in contatto con uno tra i<br />

molti fornitori con cui collaboro, sia nazionali che esteri. Per me è<br />

importante presentare quello giusto alla coppia e poi portaglielo a<br />

conoscere». Un lavoro a metà tra il management e le pubbliche rela-<br />

ALLA FACCIA<br />

DELLA CRISI<br />

NELLE PELLICOLE AI LATI, LOCANDINE O SCENE TRAT-<br />

TE DA FILM CHE HANO PER TEMA IL LAVORO.<br />

A SINISTRA, DALL’ALTO IN BASSO, C’È “FULL<br />

MONTY”, “LA RICERCA DELLA FELICITÀ”, “BREAD &<br />

ROSES”,”TUTTA LA VITA DAVANTI”.<br />

A DESTRA, SEMPRE DALL’ALTO IN BASSO, C’È IL FILM<br />

“VOLEVO SOLO DORMIRLE ADDOSSO”, “GENRAZIONE<br />

100 EURO”, “FUGA DAL CALL CENTER”, E “GIOVANI,<br />

CARINI E DISOCCUPATI”.<br />

IL PROTAGONISTA DELLA VIGNETTA A FIANCO È UN<br />

VERO E PROPRIO “JOB TROTTER”.<br />

SI ADATTA A LAVORI DIVERSI PER SUPERARE IL<br />

MOMENTO DI CRISI ECONOMICA.<br />

DA OPERAIO DI FABBRICA PRIMA SI RITROVA A FARE<br />

IL RAPPRESENTANTE PORTA A PORTA,POI IL CENTRA-<br />

LINISTA IN UN CALL CENTER E INFINE, AL TERMINE DI<br />

QUESTO VIAGGIO NEL PRECARIATO, È ASSUNTO COME<br />

DOG SITTER.<br />

Sono un<br />

rabdomante,<br />

ma solo<br />

a tempo<br />

perso<br />

zioni. Per il quale serve anche un tocco <strong>di</strong> creatività. «Certo non è facile<br />

trovare spazio in una realtà chiusa». C’entra la crisi economica, ma<br />

anche la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> far conoscere un mestiere che inventa una nicchia<br />

e intercetta un bisogno allo stesso tempo. «All’inizio ho usato<br />

tanto passa parola, gli annunci su Internet, fiocchi bianchi a tappezzare<br />

Perugia».<br />

Un mestiere che rende? «Abbastanza, anche se non sono sicura che<br />

farò questo tutta la vita».<br />

ASSISTENTE E-BUY<br />

Giulio e Diego, trentenni,<br />

a marzo 2008 hanno<br />

inaugurato a Perugia “Ven<strong>di</strong>lo”, il primo negozio franchising <strong>di</strong> assistenza<br />

alla ven<strong>di</strong>ta sul portale internet e buy.<br />

«Lavoriamo con privati e aziende. La gente ci porta <strong>di</strong> tutto, ma<br />

principalmente oggetti tecnologici. Con le aziende, invece, lavoriamo<br />

su stock d’abbigliamento, con alcune centinaia <strong>di</strong> capi. Ci portano la<br />

merce, noi realizziamo l’inserzione su internet e, se riusciamo a venderla,<br />

pren<strong>di</strong>amo una provvigione».I due trentenni hanno cominciato<br />

la loro attività proprio contemporaneamente all’avvento della crisi<br />

economica. «Riusciamo a cavarcela e nei due anni il trend è stato più<br />

o meno sempre lo stesso – raccontano. – All’inizio<br />

abbiamo incontrato un po’ <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidenza, ma adesso la<br />

nostra clientela è davvero molto varia. Capita che arrivi<br />

qualcuno che vuol vendere il servizio <strong>di</strong> porcellana a<br />

prezzi inverosimili o altra gente che invece vuol cedere<br />

il proprio scooter o una fotocamera <strong>di</strong>gitale». Nel servizio<br />

pagato a ven<strong>di</strong>lo, rientrano i costi relativi all’inserzione<br />

e l’affidabilità che il marchio ebuy può assicurare<br />

a ven<strong>di</strong>tori ed acquirenti. E proprio l’affidabilità sem-<br />

”<br />

bra essere una ricetta sempre valida, anche per un<br />

mestiere del terzo millennio, nato in tempi <strong>di</strong> crisi.<br />

CHEF AT HOME<br />

«Se non sei lo chef dei ‘Cappuccini’ <strong>di</strong> Gubbio, la vita del cuoco è<br />

piuttosto dura. È fatta <strong>di</strong> tanti contratti stagionali, a tempo determi-<br />

nato, e <strong>di</strong> mesi <strong>di</strong> pausa durante i quali bisogna sapersi arrangiare».<br />

Luca Giornale è <strong>di</strong> Umbertide, ha 38 anni, lavora in cucina da quando<br />

ne aveva 13. Da circa quattro anni, per sopravvivere durante i<br />

tempi morti della sua attività, ha deciso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare “chef at home”.<br />

Un cuoco a domicilio che galoppa per tutta l’Umbria con pentole,<br />

tegami e ortaggi per sistemarsi tra i fornelli delle altrui cucine.<br />

«La clientela <strong>di</strong> riferimento è quella benestante. Si può partire da un<br />

minimo <strong>di</strong> 50 euro e salire fino a cifre importanti. Io lo faccio solo in<br />

perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> emergenza, ma chi si de<strong>di</strong>ca totalmente alla professione<br />

arriva facilmente a 1.500 euro a settimana».<br />

Luca ha iniziato con volantinaggio e passa<br />

parola. I clienti però li ha trovati soprattutto<br />

grazie al web. «Ho provato ad “offrirmi” con il<br />

porta a porta ma era un gioco al massacro.<br />

Tutti mi liquidavano un po’ sprezzanti, perché<br />

in Italia andare a cucinare in casa d’altri è come<br />

violare un territorio sacro».<br />

Al “personale chef ” <strong>di</strong> Umbertide è capitato<br />

<strong>di</strong> scontrarsi con una certa <strong>di</strong>ffidenza preventiva.<br />

«In una regione come l’Umbria per spera-<br />

re <strong>di</strong> essere richiamati non bisogna fare bene,<br />

bisogna saper eccellere per vincere la concorrenza<br />

<strong>di</strong> mamme e suocere».<br />

Giordano offre anche servizi <strong>di</strong> catering<br />

personalizzato per party e feste <strong>di</strong> laurea. «La<br />

crisi ha spazzato via una buona fetta <strong>di</strong> questo<br />

mercato. Rimangono i clienti <strong>di</strong> lusso.<br />

Quando ho cominciato io tutti mi guardavano<br />

stupiti. Adesso anche in Umbria sono in<br />

molti a farmi concorrenza».<br />

SALVAGENTE PER MANAGER DISOCCUPATI<br />

Sempre dal web arrivano nuove idee per ricollocarsi nel mondo del<br />

lavoro, anche per chi dopo anni <strong>di</strong> brillante carriera si è ritrovato<br />

<strong>di</strong>soccupato, vittima dei ri<strong>di</strong>mensionamenti delle aziende. Manager<br />

spaesati, non più alle prime armi eppure in cerca <strong>di</strong> un’occupazione,<br />

possono rivolgersi a Overquaranta e al suo sito www.overquaranta.it.<br />

Se<strong>di</strong>ci ex manager che hanno vissuto in prima persona il trauma <strong>di</strong><br />

NELLA FOTO IN ALTO A DESTRA IL<br />

RABDOMANTE EGIDIO TOZZI. IN<br />

ALTO, AL CENTRO, LA FOTO DELLA<br />

HOME PAGE DEL SITO DI UNA<br />

WEDDING PLANNER UMBRA. IN<br />

ALTO A SINISTRA MARCO CIMA,<br />

CHE HA APERTO SU E-BUY UNA<br />

FARMACIA ONLINE, E POI LO “CHEF<br />

AT HOME” LUCA GIORNALE.<br />

IN BASSO A SINISTRA GRAZIANO<br />

CAMANZI, FONDATORE DI<br />

“OVERQUARANTA” E FRANCESCA<br />

PEROTTI, IMPRENDITRICE.<br />

“<br />

ritrovarsi fuori dal mondo del lavoro aiutano altri <strong>di</strong>rigenti<br />

a rimettersi in pista. Ad avere per primo l’idea è<br />

stato Graziano Camanzi, fondatore e ora presidente <strong>di</strong><br />

Overquaranta, partendo dall’osservazione del panorama<br />

economico lavorativo: «Ci sono due mon<strong>di</strong> che<br />

non si incontrano. Da una parte i manager ormai<br />

<strong>di</strong>soccupati, dall’altra le piccole e me<strong>di</strong>e aziende.<br />

Settecentomila imprese che manager <strong>di</strong> alto livello non<br />

li hanno mai potuti avere e invece ne hanno bisogno,<br />

soprattutto in un momento <strong>di</strong> crisi» L’arrivo in una<br />

nuova struttura aziendale non è però sempre indolore,<br />

psicologicamente subentrano senso <strong>di</strong> inadeguatezza,<br />

timore, lo stress provocato dall’affrontare una situazione nuova. Ai<br />

<strong>di</strong>rigenti in attesa <strong>di</strong> ricollocarsi Overquaranta propone <strong>di</strong> ristrutturarsi<br />

un po’. Uno dei servizi offerti dall’agenzia è chiamato Temporary<br />

Management: il manager, si inserisce temporaneamente nell’azienda<br />

per affrontare situazioni come le improvvise <strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> un <strong>di</strong>rigente<br />

o una fase <strong>di</strong> fusione o ristrutturazione. Insomma, un pronto intervento<br />

del management, lo specialista arriva, risolve il problema e poi<br />

se ne va.<br />

FARMACISTA ONLINE<br />

Gli ultimi dati <strong>di</strong>ffusi da eBay.it raccontano che in Umbria, fino ad<br />

oggi, 248 persone hanno aperto un negozio on line. Marco Cima,<br />

trentacinquenne <strong>di</strong> Città <strong>di</strong> Castello, ha deciso d’inserirsi in un settore<br />

che anche nel nostro Paese è in rapida ascesa: oltre 16.500 italiani<br />

hanno una fonte <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to primaria o secondaria dalla propria attività<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta su eBay o dall’essere <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> un’impresa che opera<br />

su eBay.<br />

«Sono un farmacista. Qualche anno fa ho conosciuto il sito e ho<br />

iniziato a vendere e acquistare oggetti personali. Poi ho avuto l’idea <strong>di</strong><br />

mettere on line i prodotti non mutuabili». Un vero e proprio negozio<br />

on line, sui cui scaffali telematici si possono acquistare prodotti per<br />

capelli e creme antirughe. Un modo, anche, per svuotare più rapidamente<br />

il magazzino e offrire un nuovo sfogo all’invenduto.<br />

«La maggior parte del commercio on line lo gestisco a casa, dopo<br />

il lavoro in farmacia. Vendo soprattutto shampoo, oli per la pelle, deodoranti,<br />

bagno schiuma, dentifrici, prodotti per bambini che non<br />

necessitano <strong>di</strong> ricetta me<strong>di</strong>ca». Una scelta nata per gioco, che si sta<br />

rivelando red<strong>di</strong>tizia. Anche troppo. «Il giro d’affari on line sta incrementando<br />

rapidamente e le pause dal lavoro nella farmacia “normale”<br />

rischiano <strong>di</strong> non bastarmi più». Averne, <strong>di</strong> <strong>di</strong>lemmi così…<br />

GIOVANE IMPRENDITRICE TERNANA<br />

Cercare lavoro e <strong>di</strong>ventare i datori <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> se stessi. A volte<br />

serve ribaltare le prospettive per trovare una via d’uscita e Francesca<br />

Perotti ha fatto così, ha deciso <strong>di</strong> mettersi in proprio in un momento<br />

in cui chiunque glielo avrebbe sconsigliato. La scelta del campo in cui<br />

lanciarsi non è stata casuale: la maglieria è un settore molto solido in<br />

tutta l’Umbria, dai gran<strong>di</strong> nomi ai piccoli laboratori la produzione è<br />

su un alto livello qualitativo. A in<strong>di</strong>rizzare Francesca Perotti è stata<br />

anche la tra<strong>di</strong>zione familiare, già sua madre lavorava nel settore della<br />

maglieria, mentre suo fratello ha un centro <strong>di</strong> programmazione <strong>di</strong><br />

macchine per la maglieria. Dopo la laurea in economia e amministrazione<br />

delle imprese come tanti giovani ha cercato un lavoro come<br />

<strong>di</strong>pendente «Nessuna <strong>di</strong> quelle occupazioni mi sod<strong>di</strong>sfaceva<br />

in pieno» spiega la giovane impren<strong>di</strong>trice.<br />

Ha iniziato così pensare un piano aziendale« con la<br />

voglia <strong>di</strong> mettermi in <strong>di</strong>scussione e potermi realizzare<br />

sia a livello professionale che personale». Fabrizia<br />

Perotti, a soli 28 anni, è una delle donne impren<strong>di</strong>trici<br />

che rendono vivo il contesto economico ternano.<br />

Le imprese in rosa sfidano la congiuntura economica<br />

sfavorevole, e la Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong><br />

Terni, registrando il dato, ha deciso <strong>di</strong> istituire un<br />

”<br />

premio proprio de<strong>di</strong>cato a loro: il premio Ape<br />

Regina. Vincitrice dell’e<strong>di</strong>zione 2008 del premio per<br />

la migliore idea impren<strong>di</strong>toriale femminile, è stata proprio Fabrizia<br />

Perotti. L’azienda si è costituita a <strong>di</strong>cembre 2008 e per fine novembre<br />

2009 era ormai avviata. Non è stato tutto semplice «La <strong>di</strong>fficoltà principale<br />

è stata trovare i finanziamenti».<br />

Sono<br />

uno chef<br />

at home,<br />

per chiunque<br />

cucino a<br />

domicilio<br />

Ci sono le due amiche trentenni <strong>di</strong><br />

Pavia che un'estate, chiacchierando<br />

in riva al mare, hanno deciso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />

“wed<strong>di</strong>ng planner” e in quattro anni,<br />

da un ufficio <strong>di</strong> 45 metri quadri nella<br />

provincia lombarda, hanno creato un<br />

network <strong>di</strong>ffuso in tutta Italia. C'è la signoraquarantenne<br />

<strong>di</strong> Roma,<br />

appena licenziata,<br />

che ha svuotato<br />

la cantina<br />

piena <strong>di</strong> vecchi<br />

abiti, li ha risistemati<br />

con l'aiuto<br />

della madre e ha<br />

creato la sua florida<br />

nicchia<br />

commerciale su<br />

ebay. Oggi guadagna<br />

2.500 euro al mese. Ci sono i<br />

“personal shopper”, i “travel desiner”,<br />

gli “chef at home”.<br />

Nell'ultimo libro <strong>di</strong> Alessandro Rimassa<br />

e Antonio Incorvaia c'è una<br />

gran<strong>di</strong>nata <strong>di</strong> termini anglofoni e pittoreschi.<br />

Una carrellata <strong>di</strong> “nuovi mestieri”<br />

che in Italia, il paese del “figlio avvocato”<br />

e del “nipote me<strong>di</strong>co”, strappano<br />

sorrisetti ironici e intanto provano<br />

a prendere piede sull'onda della crisi.<br />

I due autori li hanno selezionati pescando<br />

negli Stati Uniti e nel Nord Europa<br />

per continuare a interrogare il<br />

mercato del lavoro do-<br />

po “Generazione mille<br />

euro”, caso e<strong>di</strong>toriale<br />

del 2006 che squadernò<br />

il mondo del precariato<br />

giovanile con tanta leggerezza<br />

e ironia da fornire<br />

la trama a un film <strong>di</strong><br />

buon successo.<br />

«Tra le professioni<br />

oggi più richieste abbiamo<br />

in<strong>di</strong>viduati due<br />

gran<strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> novità», ci ha raccontato<br />

Alessandro Rimassa. «Il primo è il<br />

filone dell'ecologia, capace <strong>di</strong> ridare un<br />

senso alla vecchia laurea in Scienze ambientali<br />

con figure quali l'ecomanager,<br />

l'ecoau<strong>di</strong>tor e l'ecolabeller, quasi tutte<br />

<strong>di</strong>sciplinate dall'Unione Europea e<br />

molto ricercate dalla aziende interessate<br />

alle certificazioni ambientali». Poi ci<br />

sono le vere e proprie invenzioni, più o<br />

meno recenti ma tutte in rapida espan-<br />

VIAGGIO<br />

NELLA CRISI<br />

Internet e gelati:<br />

ricette per sfondare<br />

sione. «Molti informatici licenziati si<br />

stanno reinventando lavoratori a domicilio,<br />

progettando software e applicazioni<br />

per cellulari e i-phone. Li mettono<br />

on line e in una settimana cominciano<br />

a guadagnare». Ma anche l'organizzatore<br />

<strong>di</strong> matrimoni, il cacciatore <strong>di</strong><br />

tendenze e l'assistentepersonale<br />

per lo<br />

shopping fanno<br />

capolino nel<br />

nostro mercato.<br />

«Parliamo<br />

soprattutto del<br />

centro-nord.<br />

Spesso queste<br />

persone ven-<br />

gono da scuole<br />

parauniversitarie<br />

o da master che non formano specificamente<br />

alla professione ma danno<br />

gli strumenti per poterla inventare».<br />

Il wed<strong>di</strong>ng planner (professione che<br />

prende piede anche in Umbria), è tutto<br />

appannaggio delle donne. «Saranno<br />

circa il 90 per cento. Si tratta <strong>di</strong> un mestiere<br />

creativo, che aiuta il cliente a<br />

spendere in modo razionale e, nel contempo,<br />

è ben remunerato perché in Italia<br />

non si lesina troppo in queste occasioni.<br />

E poi <strong>di</strong> matrimoni se ne continuano<br />

a fare moltissimi». Mercato anticiclico,<br />

anche se mai quanto quello dei<br />

funerali.<br />

ALESSANDRO RIMASSA E LA COPERTINA DI “JOBBING”<br />

“<br />

Bisogna<br />

inventare<br />

delle nuove<br />

necessità<br />

prima degli<br />

altri<br />

Ma cosa serve per<br />

creare dal nulla il lavoro<br />

giusto? «Bisogna puntare<br />

alla qualità <strong>di</strong> nicchia,<br />

come i due ragazzi <strong>di</strong><br />

Torino che hanno avviato<br />

dal niente la catena<br />

<strong>di</strong> gelaterie Grom, un<br />

successo strepitoso basato<br />

su pochi gusti <strong>di</strong> as-<br />

” soluta eccellenza». Oppure<br />

si può fornire alle agenzie immobiliari<br />

un servizio sempre più prezioso.<br />

«L'interior designer è un arredatore<br />

<strong>di</strong> case in ven<strong>di</strong>ta. Con pochi sol<strong>di</strong> dà<br />

all'appartamento un tocco interessante<br />

e più invitante per gli acquirenti in visita».<br />

In America è <strong>di</strong>ffusissimo. Anche<br />

da noi prende piede perché tutte le necessità<br />

aguzzano l'ingegno. Anche quella<br />

<strong>di</strong> tenersi a galla in pieno “sboom”<br />

del mercato immobiliare.<br />

Negli Usa c’era una<br />

volta il manager<br />

I professionisti senza lavoro ora si reinventano<br />

Molti dei nuovi mestieri che si sono affacciati sulla scena del lavoro da<br />

quando è scoppiata la crisi economica sono nati negli Stati Uniti.<br />

Manager trombati, operai specializzati lasciati a pie<strong>di</strong> dalle aziende, giovani<br />

intraprendenti che stu<strong>di</strong>ano stratagemmi per inserirsi nel mondo del lavoro;<br />

tutti hanno contribuito a creare nuove figure professionali che si stanno <strong>di</strong>ffondendo<br />

anche in Europa. Ve<strong>di</strong>amone alcune.<br />

TRAVEL DESIGNER: Disegna proposte <strong>di</strong> viaggi su misura per i clienti che<br />

non si vogliono impegnare nella ricerca <strong>di</strong> alberghi e itinerari turistici.<br />

PERSONAL DESIGNER: La sua occupazione principale è l’organizzazione<br />

del tempo libero, dei rapporti sentimentali e degli eventi mondani delle altre<br />

persone.<br />

WEDDING PLANER: Cura tutti gli aspetti del matrimonio. Dalla scelta dell’abito,<br />

alla preparazione del banchetto, all’organizzazione della cerimonia.<br />

PERSONAL SHOPPER: Aiuta a risparmiare tempo e denaro ai clienti con<br />

consulenze mirate sugli acquisti, soprattutto per quanto riguarda il vestiario.<br />

ECO AUDITOR: Si occupa <strong>di</strong> verificare che gli impianti e i processi produttivi<br />

siano conformi alla legislazione in materia <strong>di</strong> impatto ambientale.<br />

PAGINE A CURA DI<br />

VALERIA RADICONCINI<br />

MARIO DE PIZZO<br />

GABRIELE MARTELLONI<br />

MARTINO VILLOSIO

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