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Testo della relazione in formato pdf - SPVet.it

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lo Index Thomisticus. Dagli anni ’70 l’applicazione più comune dei personal<br />

computer fu proprio la gestione dei testi: lo word process<strong>in</strong>g. 84<br />

La rete, i bollett<strong>in</strong>i, la posta elettronica.<br />

Nel 1969, anno dell’<strong>in</strong>dimenticabile missione lunare Apollo XI, esattamente il 29<br />

ottobre, alle 14:30 (tempo medio europeo), un giovane laureando, Charles Kl<strong>in</strong>e,<br />

provò a collegare un computer dell’UCLA (Univers<strong>it</strong>y of California, Los Angeles)<br />

con uno dello Stanford Research Inst<strong>it</strong>ute. Il primo messaggio trasmesso fu il<br />

comando ‘LOGIN’. Questo timido balbettio dig<strong>it</strong>ale fu l’alba di un fenomeno che<br />

oggi <strong>in</strong>cide sulla v<strong>it</strong>a economica e sociale molto più dello sbarco sulla Luna: era<br />

nato il primo abbozzo di una ‘rete di calcolatori, battezzata ARPAnet. 85<br />

Il tutto era com<strong>in</strong>ciato con la preoccupazione scatenata negli USA dalla messa <strong>in</strong><br />

orb<strong>it</strong>a dello Sputnik, nel 1957, che sp<strong>in</strong>se il presidente Eisenhower a fondare la<br />

Advanced Research Projects Agency (ARPA) il cui mandato era il recupero e il<br />

mantenimento <strong>della</strong> superior<strong>it</strong>à tecnologica statun<strong>it</strong>ense nei confronti del blocco<br />

sovietico. Nel 1964 un ricercatore <strong>della</strong> RAND 86 , Paul Baran, pubblicò un<br />

rapporto <strong>in</strong>t<strong>it</strong>olato On Distributed Communications Networks <strong>in</strong> cui prefigurava<br />

“...un sistema di comunicazione, senza un evidente comando centrale, <strong>in</strong> cui tutti i<br />

punti sopravviventi ad eventuali attacchi possono ristabilire contatti e<br />

funzionamento senza perd<strong>it</strong>e di connettiv<strong>it</strong>à e di <strong>in</strong>formazioni”.<br />

Non si pensi che le motivazioni fossero solo di carattere pol<strong>it</strong>ico-mil<strong>it</strong>are, <strong>in</strong>fatti<br />

due anni prima un altro dei padr<strong>in</strong>i di Internet, J.C.R. Licklider 87 immag<strong>in</strong>ava<br />

che “...i computer potranno aiutare i ricercatori a comunicare e condividere le<br />

<strong>in</strong>formazioni, … un giorno le comun<strong>it</strong>à e le persone con <strong>in</strong>teressi comuni potranno<br />

discutere argomenti scientifici on-l<strong>in</strong>e”. 88,89<br />

84 Il term<strong>in</strong>e fu usato per la prima volta dal market<strong>in</strong>g dell’IBM per def<strong>in</strong>ire la modal<strong>it</strong>à elettronica di comporre,<br />

revisionare, correggere e stampare documenti scr<strong>it</strong>ti. Era la traduzione dal tedesco textverabe<strong>it</strong>ung, coniato negli anni<br />

’50 da Ulrich Ste<strong>in</strong>hilper, <strong>in</strong>gegnere all’IBM.<br />

85 Il famoso primo messaggio si bloccò dopo il terzo carattere! Chissà quanti avrebbero esclamato “questa cosa non ha<br />

possibil<strong>it</strong>à” ! Il senatore Edward Kennedy <strong>in</strong>viò un telegramma di congratulazioni alla BBN per il suo contratto da un<br />

milione di dollari con l'ARPA “… per costruire l'Interfa<strong>it</strong>h Message Processor” r<strong>in</strong>graziando per l’impegno<br />

ecumenico! [Kennedy fra<strong>in</strong>tese Interface (<strong>in</strong>terfaccia) con Interfa<strong>it</strong>h (che significa "fra le fedi")] (da Hobbe’s Internet<br />

Timel<strong>in</strong>e, Ver. 5.4).<br />

86 Research And Development, ist<strong>it</strong>uto di ricerca mil<strong>it</strong>are.<br />

87 Joseph Carl Robnett Licklider (1915-1990), fu uno delle personal<strong>it</strong>à più <strong>in</strong>fluenti per lo sviluppo dell’<strong>in</strong>formatica<br />

negli USA. Come direttore dello Information Process<strong>in</strong>g Techniques Office (IPTO), divisione <strong>della</strong> ARPA, negli anni<br />

‘60 approvò il f<strong>in</strong>anziamento di molti progetti avveniristici che porteranno, fra l’altro, ad Internet, alle <strong>in</strong>terfacce<br />

grafiche, al mouse, all’ipertesto. Non è esagerato dire che la superior<strong>it</strong>à che gli USA raggiunsero e mantennero nel<br />

settore fu dovuta, <strong>in</strong> gran parte, all’IPTO.<br />

88 J.C.R. Licklider, “Man-Computer Symbiosis” (1960) e "On-L<strong>in</strong>e Man Computer Communication" (1962). Nel 1968,<br />

Licklider e Robert Taylor (suo successore all’IPTO) pubblicarono il dirompente articolo “The Computer as a<br />

Communication Device” .<br />

89 Tra i tanti ‘padri’ di ARPAnet (e qu<strong>in</strong>di di Internet) non si possono dimenticare V<strong>in</strong>ton Cerf, John Postel, Larry<br />

Roberts, Bob Kahn, Leonard Kle<strong>in</strong>rock e Douglas Engelbart.<br />

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