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Testo della relazione in formato pdf - SPVet.it

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<strong>in</strong> Corea e qu<strong>in</strong>di fu esportata <strong>in</strong> Giappone. L’<strong>in</strong>venzione raggiunse l’India e il<br />

Medioriente per approdare f<strong>in</strong>almente <strong>in</strong> Spagna (ca. nel 1050 d.C.) 36 e poi <strong>in</strong><br />

Italia nel XIII secolo. 37, La carta di stracci rimase comunque a lungo un bene di<br />

lusso, che contribuiva per più di un terzo al costo dei libri, f<strong>in</strong>o al XIX secolo,<br />

quando si imposero metodi <strong>in</strong>dustriali per produrre carta a partire dalla polpa di<br />

legno, 38 soprattutto per produrla <strong>in</strong> rotolo cont<strong>in</strong>uo e non più <strong>in</strong> fogli s<strong>in</strong>goli.<br />

L’uso <strong>della</strong> polpa di legno <strong>in</strong> sost<strong>it</strong>uzione degli stracci, anche se abbassò i costi e<br />

contribuì a facil<strong>it</strong>are la diffusione dei prodotti ed<strong>it</strong>oriali, provocò un grave<br />

problema di conservazione: la lign<strong>in</strong>a presente nella polpa tendeva a far <strong>in</strong>giallire<br />

prematuramente le pag<strong>in</strong>e e a renderle più fragili (la cosiddetta carta acida).<br />

Le riviste scientifiche.<br />

Il diciassettesimo secolo vede la nasc<strong>it</strong>a <strong>della</strong> ‘scienza’ nella moderna accezione<br />

del term<strong>in</strong>e. E’ il secolo di Galileo, di Newton, di Leibniz, di Cartesio e di molti<br />

altri ‘filosofi <strong>della</strong> natura’ 39 che gettarono i fondamenti di quell’approccio empirico<br />

ed <strong>in</strong>duttivo alla comprensione dei fenomeni naturali che permetterà di liberarsi<br />

dal pensiero filosofico greco e scolastico. Non si deve certo credere che ‘da un<br />

giorno all’altro’ i filosofi avessero abbandonato lo spir<strong>it</strong>o medievale: Galileo e<br />

Keplero compilavano oroscopi 40 e Newton si dedicava ad esperimenti di<br />

alchimia. 41 D’altra parte, l’amore per la conoscenza e per la libera discussione<br />

delle idee può essere pre-datato al cosiddetto ‘Piccolo R<strong>in</strong>ascimento’ del XIII<br />

secolo, che vide la fondazione delle Univers<strong>it</strong>à e la riforma dell’istruzione. Non<br />

dimentichiamo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e che Leonardo (1452-1519) e Copernico (1473-1543) erano<br />

vissuti nei due secoli precedenti. Ma è nel Seicento che si fa strada un nuovo<br />

modo di considerare la conoscenza <strong>della</strong> natura ed uno dei paradigmi di questo è<br />

proprio la necess<strong>it</strong>à di comunicare le proprie scoperte, di pubblicarle e<br />

distribuirle senza lim<strong>it</strong>i geografici o pol<strong>it</strong>ici, <strong>in</strong> modo che vengano condivise,<br />

discusse e cr<strong>it</strong>icate da altri studiosi.<br />

Tra i più energici fautori di questa rivoluzione, anche se lui stesso non produsse<br />

scienza, fu Francesco Bacone. 42 Nei suoi scr<strong>it</strong>ti Bacone raccomandava ai filosofi<br />

di affrancarsi def<strong>in</strong><strong>it</strong>ivamente dall’autor<strong>it</strong>à degli antichi e di f<strong>in</strong>alizzare i propri<br />

36 Il ‘Messale Mozarabico’ del Monastero di San Domenico di Silos (Andalusia) è il più antico codice europeo su carta,<br />

a noi pervenuto. Le sue caratteristiche paleografiche e il fatto che la l<strong>it</strong>urgia mozarabica fosse stata abol<strong>it</strong>a <strong>in</strong> Spagna dal<br />

1080 da papa Gregorio VII, mostra che il Messale doveva essere precedente a tale data. Il term<strong>in</strong>e ‘mozarabico’ si<br />

riferisce al r<strong>it</strong>o cristiano <strong>in</strong> uso <strong>in</strong> Spagna durante la dom<strong>in</strong>azione musulmana.<br />

37 Sembra, per la prima volta, a Genova nel 1250.<br />

38 Proprio dall’uso <strong>della</strong> ‘polpa’ deriva il term<strong>in</strong>e <strong>in</strong>glese pulp-fiction per <strong>in</strong>dicare la letteratura che noi chiameremmo<br />

‘romanzi popolari’. Si trattava <strong>in</strong>fatti di libri a basso costo (e di discutibile qual<strong>it</strong>à letteraria) resi possibili dal basso<br />

prezzo <strong>della</strong> carta prodotta col nuovo metodo.<br />

39 Il term<strong>in</strong>e ‘scienziato’ entrerà nell’uso solo nel XIX secolo.<br />

40 Fare oroscopi era considerato, all’epoca, un’attiv<strong>it</strong>à ist<strong>it</strong>uzionale del matematico, che contribuiva al suo<br />

sostentamento. Sappiamo però che nel 1630 Galileo rifiutò di mandare un oroscopo a Tommaso Campanella dicendo di<br />

non crederci.<br />

41 Isaac Newton (1643-1727). Accanto allo scienziato troviamo un grande esperto di alchimia e di “magia naturale”.<br />

42 Sir Francis Bacon (1561-1626). Tra le sue opere ricordiamo il Novum Organum (1620) e il De dign<strong>it</strong>ate et augmentis<br />

scientiarum (1623). Leggende vogliono che fosse figlio naturale <strong>della</strong> reg<strong>in</strong>a Elisabetta e che fosse il segreto autore<br />

delle opere attribu<strong>it</strong>e a Shakespeare.<br />

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