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alessandra cepparulo dottorato in economia ... - Padis - Sapienza

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LE ISTITUZIONI INDIPENDENTI:UNA SOLUZIONE O UN PROBLEMA?<br />

ALESSANDRA CEPPARULO<br />

DOTTORATO IN ECONOMIA POLITICA<br />

DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PUBBLICA<br />

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “LA SAPIENZA” DI ROMA<br />

Direttore: Prof. Maurizio Franz<strong>in</strong>i<br />

Tutore: Prof. Giuseppe Eusepi<br />

Commissione: Prof. Giuseppe Ciccarone, Prof. Antonio Nicita, Prof. Stefano Toso


Introduzione<br />

Autorità <strong>in</strong>dipendenti e Corti Costituzionali rappresentano, per def<strong>in</strong>izione, degli organi posti<br />

al di sopra delle umane lotte per il perseguimento di <strong>in</strong>teressi particolari. Un tale status non<br />

può lasciare <strong>in</strong>differenti ed <strong>in</strong> tal caso questo studio ha lo scopo di cercare di comprendere<br />

quanto l’aggettivo <strong>in</strong>dipendente corrisponda ad una posizione di effettiva neutralità rispetto<br />

alle pressioni politiche e quanto <strong>in</strong>vece sia solo un term<strong>in</strong>e abusato.<br />

Per comprendere a fondo la questione, è necessario cercare di avere una chiara idea di<br />

quale sia la situazione istituzionale di riferimento entro cui entrambi gli istituti hanno visto la<br />

loro orig<strong>in</strong>e, sottol<strong>in</strong>eando come questa sia stata <strong>in</strong> entrambi i casi ritardata rispetto all’<br />

orig<strong>in</strong>e di equivalenti istituti nella realtà americana.<br />

Il primo capitolo e la prima parte del settimo svolgono il compito di ripercorrere<br />

brevemente il background del Governo dell’<strong>economia</strong> <strong>in</strong> Italia e delle motivazioni che resero<br />

necessario prevedere l’esistenza di una Corte Costituzionale al momento della def<strong>in</strong>izione<br />

della nuova Costituzione. Mentre per le autorità <strong>in</strong>dipendenti si procede più lungamente<br />

nell’analisi, per le Corti lo studio si esaurisce nel solo Capitolo VII, <strong>in</strong> cui si ricordano le<br />

decisioni della Corte chiaramente rappresentative di una atteggiamento dipendente (di<br />

supporto al Governo), spiegato attraverso la tendenza da parte dei giudici di assicurarsi, al<br />

term<strong>in</strong>e del mandato, un nuovo <strong>in</strong>carico per mantenere costante il proprio reddito<br />

(rappresentato dalla somma della componente monetaria e di prestigio ).Per le autorità<br />

<strong>in</strong>dipendenti si procede ad un’analisi più rigorosa <strong>in</strong> cui dapprima si descrivono le<br />

caratteristiche delle autorità esistenti <strong>in</strong> Italia, sottol<strong>in</strong>eando il carattere fortemente eterogeneo<br />

(Capitolo II), per poi procedere ad <strong>in</strong>dividuare le spiegazioni che la letteratura economica ha<br />

addotto alla decisione di un Governo di cedere il diritto di esclusiva sulle scelte di politica<br />

economica di determ<strong>in</strong>ati settori a favore di organi che, per def<strong>in</strong>izione, risultano immuni dal<br />

controllo e dalla guida del Governo stesso (Capitolo III). Le possibili motivazioni sono<br />

determ<strong>in</strong>ate attraverso l’adozione del punto di vista dei tre istituzionalismi: sociologico,<br />

storico e razionale.A questo punto, presupposto un rapporto di agenzia tra il Governo e le<br />

autorità, si procede ad osservare <strong>in</strong> che modo gli strumenti di controllo adottati dal pr<strong>in</strong>cipale<br />

risult<strong>in</strong>o applicati al caso delle autorità italiane (Capitolo IV).Dopo aver osservato che già a<br />

tale livello di analisi il grado di <strong>in</strong>dipendenza risulta essere <strong>in</strong>debolito, si è proceduto, sulla<br />

base dell’esperienza maturata <strong>in</strong> letteratura per le Corti Costituzionali (Capitolo V), a def<strong>in</strong>ire<br />

un <strong>in</strong>dice attraverso il quale misurare dapprima il grado di <strong>in</strong>dipendenza, calcolato sulla base<br />

di quanto previsto dagli atti istitutivi delle authority (<strong>in</strong>dex de iure), e poi confrontarlo con<br />

quello rappresentativo del grado di <strong>in</strong>dipendenza reale (<strong>in</strong>dex de facto). Tale comparazione<br />

evidenzia due aspetti:<br />

1. il legislatore ha creato degli organi già di per sé scarsamente <strong>in</strong>dipendenti;<br />

2. il grado di <strong>in</strong>dipendenza de facto è sempre la metà di quello de iure.<br />

A questo punto si procede, nel Capitolo VI, ad una breve s<strong>in</strong>tesi di altri problemi<br />

connessi all’esistenza delle autorità: legittimità, responsabilità ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e nom<strong>in</strong>a o elezione<br />

dei membri dei consigli delle autorità.<br />

II


INDICE<br />

CAPITOLO I<br />

Le autorità <strong>in</strong>dipendenti: un istituto che viene da lontano.<br />

1.1 Background storico delle autorità <strong>in</strong>dipendenti 1<br />

1.2 Efficienza e libertà: due ragioni per credere nel libero mercato 2<br />

1.2.1 Il mercato prima di A. Smith 2<br />

1.2.2 A. Smith 4<br />

1.2.3 M. Friedman 7<br />

1.2.4 F.A.von Hayek 11<br />

1.2.5 Ordo-liberali 13<br />

1.3 La cultura economica ed il governo dell’<strong>economia</strong> <strong>in</strong> Italia 14<br />

CAPITOLO II<br />

Autorità <strong>in</strong>dipendenti: l’esperienza italiana.<br />

2.1 Autorità <strong>in</strong>dipendenti: l’alternativa all’organizzazione <strong>in</strong>tegrata statale 18<br />

2.2 Perché autorità <strong>in</strong>dipendenti a livello nazionale e non solo autorità a livello europeo 28<br />

2.3 Le autorità: come si vorrebbe che siano e quelle che si vorrebbero creare 29<br />

2.4 Le autorità secondo il Governo: proposte di riord<strong>in</strong>o delle istituzioni <strong>in</strong>dipendenti 35<br />

CAPITOLO III<br />

Le autorità e le conseguenze del delegare: costi e benefici.<br />

3.1 Perché proprio delle autorità <strong>in</strong>dipendenti? 37<br />

3.2 Le ragioni possibili di una delega ad istituzioni non maggioritarie 37<br />

3.2.1 Istituzionalismo delle scelte razionali 37<br />

3.2.2 Delega come frutto dell’analisi costi-benefici svolta dal politico 44<br />

3.2.3 Benefici e costi: l’esperienza di alcuni paesi 44<br />

3.2.4 Istituzionalismo sociologico 45<br />

3.2.5 Istituzionalismo storico 47<br />

3.3 La delega alle autorità <strong>in</strong>dipendenti: rapporto pr<strong>in</strong>cipale- agente o trust? 48<br />

CAPITOLO IV<br />

L’ <strong>in</strong>dipendenza: un carattere reale o solo teorico?<br />

4.1 L’uso degli strumenti di controllo pr<strong>in</strong>cipale – agente nella relazione Governo – autorità:<br />

un’applicazione 52<br />

4.2 Nom<strong>in</strong>a 52<br />

4.2.1 La personalizzazione del rapporto come metodo per superare, affermare il controllo sul<br />

delegato 52<br />

4.2.2 La scelta di tecnocrati 56<br />

4.2.3 Criteri di nom<strong>in</strong>a 58<br />

4.3 Numero dei commissari 62<br />

4.4 Mandato 62<br />

4.4.1 Durata del mandato 62<br />

4.4.2 R<strong>in</strong>novo del mandato 63<br />

4.4.3 V<strong>in</strong>coli post mandato 64<br />

4.5 Metodo di f<strong>in</strong>anziamento 66<br />

4.6 Il procedimento amm<strong>in</strong>istrativo: uno degli strumenti di controllo ex ante 67<br />

4.7 Controlli 69<br />

4.7.1 Controllo politico 69<br />

4.7.2 Controlli contabili 71<br />

III


4.7.3 Controllo giudiziario 71<br />

4.8 Competizione tra le autorità 75<br />

CAPITOLO V<br />

L’<strong>in</strong>dipendenza misurata attraverso l’<strong>in</strong>dex de iure e l’<strong>in</strong>dex de facto<br />

5.2 Misura e costruzione dell’<strong>in</strong>dice d’<strong>in</strong>dipendenza de iure e de facto per le autorità<br />

<strong>in</strong>dipendenti 77<br />

5.3 Indipendenza e Governance: Osservazioni dal panorama europeo 87<br />

CAPITOLO VI<br />

Problematiche connesse alla creazione di autorità <strong>in</strong>dipendenti.<br />

6.1 Le autorità e la loro legittimità 88<br />

6.2 Elected versus Appo<strong>in</strong>ted Regulators: i risultati 90<br />

6.3 Responsabilità 90<br />

CAPITOLO VII<br />

La Corte Costituzionale. Un trust game per spiegare le scelte dal 1956 ad oggi.<br />

7.1IL sistema di controllo costituzionale americano e quello europeo:la<br />

nascita della Corte Costituzionale <strong>in</strong> Italia 94<br />

7.2 Governo e Parlamento: pr<strong>in</strong>cipali o players? 95<br />

CONCLUSIONI 104<br />

Appendici<br />

Composizione delle Authority nel tempo 105<br />

Attività dei componenti delle Authority prima e dopo il mandato 110<br />

Bibliografia 123<br />

Indice delle tavole<br />

Tav. 1 Le autorità: come sono 25<br />

Tav. 2 Le autorità: come si vorrebbe che siano 31<br />

Tav. 3 Le autorità che si sarebbero volute e si vorrebbero creare 33<br />

Tav. 4 Stato dei ricorsi avverso le decisioni delle autorità 74<br />

Tav. 5 Indice de iure 80<br />

Tav. 6 Indice de iure calcolato per le 10 autorità italiane 83<br />

Tav. 7 Indice de facto 85<br />

Tav. 8 Indice de facto calcolato per 7 autorità italiane 86<br />

Tav. 9 Percentuale di giudici, con affiliazione politica nota, ripartiti per nom<strong>in</strong>ante 98<br />

Tav. 10 Relazione tra nom<strong>in</strong>anti e ruolo dei nom<strong>in</strong>ati all’<strong>in</strong>terno dell’ istituto 98<br />

Tav. 11 Evoluzione del numero di giudici di età ≤ 60 anni 99<br />

Tav. 12 Relazione tra il gruppo n1 e n2 nell’arco di 9 anni 100<br />

Tav. 13 Evoluzione di n1 nella Corte Costituzionale dal 1955 al 2001 101<br />

Tav. 14 Azioni della Corte e relative probabilità di nuovi <strong>in</strong>carichi post-mandato offerti<br />

dal Governo attualmente <strong>in</strong> carica o dal potenziale successore 101<br />

IV


CAPITOLO I<br />

Le autorità <strong>in</strong>dipendenti: un istituto che viene da lontano<br />

1.1 Background storico delle autorità <strong>in</strong>dipendenti<br />

Per capire l’orig<strong>in</strong>e di quest’istituto bisogna ritornare molto <strong>in</strong>dietro nel tempo, quando,<br />

nell’ord<strong>in</strong>amento medioevale, fecero la loro comparsa quei pr<strong>in</strong>cipi così diversi da cui si<br />

diramarono le due divergenti forme di architetture giuridiche: la Common law e il diritto<br />

pubblico europeo.<br />

La prima, diffusasi nel Regno Unito e poi trasferita negli Stati Uniti, fece proprio il<br />

pr<strong>in</strong>cipio d’identificazione della funzione del Governo nello “ius dicere sulle doglianze e/o<br />

controversie fra privati”, ed il pr<strong>in</strong>cipio secondo cui “le attività economiche d’<strong>in</strong>teresse<br />

collettivo non ricadono, perciò stesso, sotto la sfera pubblica ma rimangono” 81 sotto la<br />

discipl<strong>in</strong>a del diritto privato, salvo prevedere speciali ed aggiuntive responsabilità a carico di<br />

colui che offre tale servizio, dato il genere e la peculiarità del servizio offerto.<br />

E’ cosa ben diversa “se uno è venuto da te e ti ha chiesto di guarirgli il cavallo e il<br />

cavallo dopo le tue cure, anche improvvide, muore”, o “se tu hai offerto pubblicamente i tuoi<br />

servigi a chiunque voglia portarti il cavallo, a quel punto rispondi dei danni che il tuo<br />

<strong>in</strong>tervento può aver provocato.” 82<br />

Ben presto tale sistema mostrò i propri limiti dal momento che le aggiuntive<br />

responsabilità richieste vennero sempre più limitate ad un numero ridotto di settori e la “ case<br />

law che si era venuta radicando offriva protezione solo nei casi di lesione della proprietà e<br />

della libertà di contratto”, lasciando fuori da ogni tutela sia “ le esigenze dei non habentes sia<br />

gli <strong>in</strong>teressi collettivi non riconducibili a tali schemi” 83 . Da qui il bisogno della creazione di<br />

nuovi istituti, gli Adm<strong>in</strong>istrative Tribunals, “organismi amm<strong>in</strong>istrativi ancorati alla legge<br />

istitutiva (Statute law) che attribuiva poteri di adjudication <strong>in</strong> settori <strong>in</strong> cui si richiedeva un<br />

<strong>in</strong>tervento da parte di amm<strong>in</strong>istratori dotati d’<strong>in</strong>dipendenza ed expertise” 84 .<br />

Se gli Adm<strong>in</strong>istrative Tribunals <strong>in</strong>glesi del XVII secolo possono essere considerati la<br />

forma embrionale delle odierne autorità <strong>in</strong>dipendenti, l’istituto che più direttamente può<br />

essere considerato il loro modello ispiratore sono certamente le Independent Regulatory<br />

Agencies statunitensi. Comparse per la prima volta nel 1889, si consacrarono negli anni del<br />

New Deal “come forma d’<strong>in</strong>tervento del governo federale dell’<strong>economia</strong> con una più attenta<br />

def<strong>in</strong>izione all’<strong>in</strong>dipendenza come elemento tipizzante e giustificate <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di efficacia<br />

dell’azione” 85 . Si tratta di organi che escono fuori dalla consueta tripartizione dei poteri,<br />

essendo “una strana amalgama di poteri esecutivi, legislativi e giudiziari, una comb<strong>in</strong>azione di<br />

funzioni di tutti e tre i poteri, e allo stesso tempo creatura di nessuno” 86 .<br />

La strada da percorrere <strong>in</strong> Europa era ancora molto lunga e naturalmente<br />

completamente dissimile, dal ricco “ pentolone medievale”, <strong>in</strong>fatti, diversi e opposti pr<strong>in</strong>cipi<br />

avevano ispirato la nostra architettura giuridica e avevano portato perciò ad “identificare lo<br />

Stato con il suo apparato burocratico e ad assoggettare le stesse attività economiche, toccate<br />

81<br />

G. Amato, 'Autorità semi-<strong>in</strong>dipendenti ed autorità di garanzia ', Rivista trimestrale di diritto pubblico, N. 3,<br />

1997, 650-651.<br />

82<br />

Ibidem, pag. 650.<br />

83<br />

Ibidem, pag. 650.<br />

84<br />

M. De Benedetto, L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Il Mul<strong>in</strong>o, Bologna, 2000, pag.16.<br />

85 Ibidem, pag. 21.<br />

86 Ibidem, pag. 29.<br />

1


dall’<strong>in</strong>teresse pubblico, al diritto pubblico, o per essere affidate direttamente allo Stato o per<br />

essere svolte sotto speciali discipl<strong>in</strong>e, diverse dal diritto privato” 87 .<br />

Se qu<strong>in</strong>di da un lato, nei paesi guidati dalla Common Law, le autorità <strong>in</strong>dipendenti<br />

nascono per superare le difficoltà ed i fallimenti del diritto comune, <strong>in</strong> Europa nascono, per<br />

motivi diametralmente opposti, <strong>in</strong> un clima generale di ripensamento e di ridef<strong>in</strong>izione di<br />

quelli che possono essere considerati i criteri guida dell’agenda o non agenda del Governo e<br />

con essi del ruolo da assegnare al mercato.<br />

La constatazione dei risultati, non così brillanti o addirittura deludenti rispetto alle<br />

aspettative, e dei limiti di un vivace attivismo che aveva caratterizzato l’operare dello Stato<br />

nel XIX sec. aveva, <strong>in</strong>fatti, generato un’<strong>in</strong>versione di tendenza dapprima nel pensiero<br />

economico e poi nella def<strong>in</strong>izione concreta dell’<strong>in</strong>tervento statale.<br />

Inizia così quel lungo periodo di privatizzazioni e deregolazioni propri dell’ultimo<br />

ventennio, discendenti da una nuova def<strong>in</strong>izione dei conf<strong>in</strong>i e dei ruoli tra l’<strong>economia</strong> e<br />

l’<strong>in</strong>tervento dello Stato, non già qu<strong>in</strong>di un “ retreat of the State …but a redraw<strong>in</strong>g of the<br />

borders of the public sphere <strong>in</strong> a way that exclude certa<strong>in</strong> fields better left to private activity,<br />

while at the same time strengthen<strong>in</strong>g and even expand<strong>in</strong>g the state ‘s regulatory capacity <strong>in</strong><br />

other fields like competition or environmental and consumer protection” 88 .<br />

Per rendere operativi i nuovi compiti statali era necessaria, qu<strong>in</strong>di la “creation of<br />

specialised agencies entrusted with fact-f<strong>in</strong>d<strong>in</strong>g, rulemak<strong>in</strong>g and enforcement”, <strong>in</strong> quanto<br />

“susta<strong>in</strong>ed and focused control exercised …over activities that are socially valued…. is not<br />

achieved simply by pass<strong>in</strong>g a law, but by detailed knowledge of and <strong>in</strong>timate <strong>in</strong>volvement<br />

with the regulated activity” 89 , anche perchè era <strong>in</strong>valsa l’idea che “ hierarchical, centrally<br />

controlled organizations lack <strong>in</strong>itiative, are slow to adapt to chang<strong>in</strong>g conditions and are not<br />

adequately responsive to the <strong>in</strong>terests of these they serve” 90<br />

1.2 Efficienza e libertà: due ragioni per credere nel libero mercato.<br />

Se sono state create delle autorità <strong>in</strong>dipendenti al f<strong>in</strong>e di salvaguardare il libero mercato,<br />

questo fatto è da imputarsi ai benefici da esso portati, benefici che la letteratura ha riscontrato<br />

da un lato nella capacità di favorire l’efficienza e la crescita di prosperità, dall’altro come un<br />

meccanismo da giudicare <strong>in</strong> funzione della capacità di promozione della libertà.<br />

Prima di procedere ad una rilettura della letteratura <strong>in</strong> merito, conviene ricordare<br />

brevemente quale sia stata, alle orig<strong>in</strong>i, la considerazione del mercato.<br />

1.2.1 Il mercato prima di A. Smith<br />

“All’<strong>in</strong>izio della parte pr<strong>in</strong>cipale del suo famoso saggio Max Weber si domandava: «come<br />

poté dunque accadere che un’attività, la quale moralmente era a malapena tollerata, diventasse<br />

per Benjam<strong>in</strong> Frankl<strong>in</strong> una vocazione?» In altre parole, come poterono acquistare<br />

rispettabilità il commercio e la banca e le altre attività dirette solo al guadagno, dopo che per<br />

secoli erano state condannate o disprezzate come forma di cupidigia, amore del lucro e<br />

avidità” 91 , essendo una delle tre pr<strong>in</strong>cipali colpe 92 dell’uomo peccatore?<br />

87 G. Amato, op.cit., pag. 651.<br />

88 G. Majone, 'The rise of the Regulatory State <strong>in</strong> Europe', West European Politics, Vol.17, N.3, Luglio 1997,<br />

pag. 80.<br />

89 Ibidem, pag. 81.<br />

90 A. Schick, Agencies <strong>in</strong> Search of Pr<strong>in</strong>ciple, Distributed Public Governance, Agencies Authorities and other<br />

Government Bodies, OECD, 2002, pag. 33.<br />

91 A.O. Hirschman, Le passioni e gli <strong>in</strong>teressi, argomenti politici <strong>in</strong> favore del capitalismo prima del suo trionfo,<br />

Campi del sapere, Feltr<strong>in</strong>elli editore, Milano, 1990, pag. 15.<br />

92 All’<strong>in</strong>izio dell’era cristiana, l’amore per il denaro ed i beni materiali, la brama di potere e la lussuria erano<br />

considerate le tre pr<strong>in</strong>cipali colpe dell’uomo peccatore.<br />

2


Sicuramente un rilevante contributo nella determ<strong>in</strong>azione di tale cambiamento si deve<br />

all’<strong>in</strong>vito di Machiavelli ai filosofi morali e politici, “di dist<strong>in</strong>guere tra «la verità effettuale<br />

della cosa» e «l’immag<strong>in</strong>azione di essa» e qu<strong>in</strong>di di non riferirsi a «repubbliche e pr<strong>in</strong>cipati<br />

che non si sono mai visti né conosciuti essere <strong>in</strong> vero», ma a concepire piuttosto «gli uom<strong>in</strong>i<br />

quali realmente sono»” 93 .<br />

Un appello che fu accolto da molti:<br />

- Sp<strong>in</strong>oza che, con veemenza, diffuse l’idea e affermò “«considererò le azioni e gli<br />

appetiti dell’uomo così come considererei delle l<strong>in</strong>ee, dei piani e dei solidi»” 94 ;<br />

- Rousseau che <strong>in</strong>iziò il suo Contratto sociale affermando di “«prendere gli uom<strong>in</strong>i quali<br />

sono e le leggi quali possono essere»” 95 ;<br />

- Vico che analizzò come “« la filosofia consideri l’uomo quale deve essere, e sì che<br />

non può fruttare ch’a pochissimi, che vogliono vivere nella repubblica di Platone, non<br />

rovesciarsi nella feccia di Romolo»” 96 .<br />

E’ proprio <strong>in</strong> questo clima di studio e d’analisi della più profonda natura umana che<br />

le passioni dell’uomo diventano protagoniste. Essendo considerate le manifestazioni e le<br />

conseguenze di queste perniciose, distruttive ed <strong>in</strong>governabili, si pensò ai possibili modi<br />

per frenarle, diversi dai precetti religiosi e dalla morale filosofica, risultati metodi non<br />

ottimali. Tre furono i mezzi trovati:<br />

- la coercizione e la repressione da parte dello Stato, che si presentava<br />

perciò come deterrente al comportamento dell’uomo ( In questo caso si<br />

notava come “la prospettiva dell’affermarsi di un sovrano o di un’altra<br />

autorità convenientemente repressiva non avesse maggiori probabilità di<br />

realizzarsi dell’illusione che gli uom<strong>in</strong>i riescano a frenare le passioni <strong>in</strong><br />

virtù delle esortazioni dei filosofi morali o degli uom<strong>in</strong>i di Chiesa” 97 );<br />

- imbrigliando le passioni e trasformandole <strong>in</strong> qualcosa di costruttivo, anche<br />

se tale espediente non ebbe grande fortuna perché mal si capiva come<br />

avvenisse tale alchimia;<br />

- usando le passioni una contro l’altra.<br />

Quest’ultimo metodo trovò maggiori consensi perché “si poteva dist<strong>in</strong>guere fra le varie<br />

passioni –combattendo il fuoco con il fuoco– e utilizzando una categoria di passioni<br />

relativamente <strong>in</strong>nocue per neutralizzare altre più pericolose e distruttive” 98 . I problemi sorsero<br />

al momento di usare <strong>in</strong> pratica tale ricetta, perché bisognava “sapere quali fossero le<br />

specifiche passioni a cui assegnare il ruolo di domatrici e quali per contro fossero quelle<br />

irrimediabilmente selvagge che bisognava domare” 99 . A tal f<strong>in</strong>e emerse il ruolo dell’<strong>in</strong>teresse<br />

come elemento neutralizzante delle calamitose situazioni che prevalgono quando si lascia che<br />

gli uom<strong>in</strong>i siano travolti dalle passioni.<br />

Tale term<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>izialmente usato per <strong>in</strong>dicare “la totalità delle aspirazioni umane-del<br />

pr<strong>in</strong>cipe-, con <strong>in</strong> più un elemento di calcolata riflessione sui modi di raggiungere tali<br />

aspirazioni” 100 , venne <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e ad essere connesso quasi esclusivamente al vantaggio economico<br />

93 Ibidem, pag. 16-17.<br />

94 Ibidem, pag. 18.<br />

95 Ibidem, pag. 19.<br />

96 Ibidem, pag. 18.<br />

97 Ibidem, pag. 16.<br />

98 Ibidem, pag. 22.<br />

99 Ibidem, pag. 30.<br />

100 Ibidem, pag. 30.<br />

3


dei s<strong>in</strong>goli cittad<strong>in</strong>i e al desiderio di beni strettamente materiali. Una “deriva semantica”<br />

sicuramente favorita dai particolari eventi storici propri dei diversi paesi <strong>in</strong> cui si sviluppò 101 .<br />

1.2.2 A. Smith<br />

In questo clima di rasserenata visione delle attività economiche 102 e della passione che le<br />

ispira, il perseguimento dell’<strong>in</strong>teresse personale trova la sua più completa redenzione nel<br />

concetto di mano <strong>in</strong>visibile di Adam Smith.<br />

L’autore scozzese, nella sua celebre Indag<strong>in</strong>e sulla natura e le cause della ricchezza<br />

delle nazioni, afferma che se è vero che “…..ogni <strong>in</strong>dividuo si sforza cont<strong>in</strong>uamente di<br />

trovare l’impiego più vantaggioso possibile per qualunque capitale di cui possa disporre. In<br />

effetti, è al suo vantaggio che egli mira, e non a quello della società. Ma la considerazione<br />

del suo vantaggio, lo porta naturalmente, o meglio necessariamente, a preferire l’impiego<br />

più vantaggioso per la società” 103 .<br />

Come afferma Smith, <strong>in</strong> Theory of moral sentiments, “<strong>in</strong> every part of the universe we<br />

observe means adjusted with the nicest artifice to the ends which they are <strong>in</strong>tended to<br />

produce”, cioè ogni cosa appare come “the wheels of the watch, all admirably adjusted to the<br />

end for which it was made. Così come “… we never ascribe any such desire or <strong>in</strong>tention to<br />

them, but to the watch-maker ”, allo stesso modo nel settore economico “when by natural<br />

pr<strong>in</strong>ciples we are led to advance those ends (l’<strong>in</strong>teresse della società), which a ref<strong>in</strong>ed and<br />

101 E’ <strong>in</strong>teressante a tal f<strong>in</strong>e considerare l’evoluzione del term<strong>in</strong>e <strong>in</strong>teresse nella realtà di due paesi europei:<br />

Inghilterra e Francia. “In Inghilterra la rivoluzione e la guerra civile della metà del secolo dettero al concetto un<br />

orientamento necessariamente più nazionale e collettivo. Ormai, “l’<strong>in</strong>teresse dell’Inghilterra” non veniva<br />

dibattuto <strong>in</strong> rapporto alla Spagna e alla Francia, ma piuttosto <strong>in</strong> relazione ai pr<strong>in</strong>cipali protagonisti delle lotte<br />

<strong>in</strong>terne, così come dopo la Restaurazione, le discussioni sulla tolleranza religiosa trattavano dell’<strong>in</strong>teresse<br />

dell’Inghilterra <strong>in</strong> rapporto agli <strong>in</strong>teressi dei presbiteriani, dei cattolici etc. Più tardi, verso la f<strong>in</strong>e del secolo, col<br />

ritorno della stabilità politica e con la garanzia di una certa misura di tolleranza religiosa, gli <strong>in</strong>teressi dei gruppi<br />

e dei s<strong>in</strong>goli divennero sempre più oggetto di dibattito <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di aspirazione economica. In Francia, <strong>in</strong>vece,<br />

<strong>in</strong>izialmente la parola <strong>in</strong>teresse ebbe un’accezione più larga, un gruppo più folto di soggetti, l’<strong>in</strong>tera corte di<br />

Luigi XIV, perseguiva i medesimi <strong>in</strong>teressi: “Non solo ricchezza ma anche, e forse pr<strong>in</strong>cipalmente, prestigio e<br />

potere……Si può altresì congetturare che, data la concentrazione e l’apparente stabilità del potere, gli <strong>in</strong>teressi<br />

economici costituissero l’unica parte delle complessive aspirazioni dell’uomo comune nella quale egli poteva<br />

immag<strong>in</strong>are importanti variazioni di andamento”. Ibidem, pag. 33-36<br />

102 “Verso la metà del XVIII secolo entrò a far parte del modo di pensare corrente l’idea che il commercio era un<br />

agente civilizzatore di notevole portata e potenza” tanto che Montesquieu <strong>in</strong> L’Esprit des Lois affermava che “il<br />

commercio…raff<strong>in</strong>a e addolcisce i modi barbari”e Thomas Pa<strong>in</strong>e, <strong>in</strong> The Rights of Man che: “il commercio è un<br />

sistema pacifico che fa diventare più cordiale la specie umana, rendendo le nazioni, così come gli <strong>in</strong>dividui, utili<br />

gli uni agli altri ….L’<strong>in</strong>venzione del commercio ….rappresenta senza dubbio il più grande passo avanti che sia<br />

mai stato compiuto verso una civilizzazione universale con mezzi che non deriv<strong>in</strong>o direttamente da pr<strong>in</strong>cipi<br />

morali”. A.O.Hirschman, L’<strong>economia</strong> politica come scienza morale e sociale, Liguori editore, Napoli, pag. 75.<br />

103 A. Smith, Indag<strong>in</strong>e sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni, ISEDI, Milano, 1973, pag. 442.<br />

Se <strong>in</strong>fatti “ ….il reddito annuale di ogni società è sempre esattamente uguale al valore di scambio dell’<strong>in</strong>tero<br />

prodotto annuo della sua attività”, quando “…ogni <strong>in</strong>dividuo si sforza, nella misura del possibile, di impiegare il<br />

suo capitale a sostegno dell’attività produttiva nazionale, e di dirigere quell’attività <strong>in</strong> modo che il suo prodotto<br />

possa avere il massimo valore, ogni <strong>in</strong>dividuo opera necessariamente per rendere il reddito annuo della società il<br />

massimo possibile. In effetti egli non <strong>in</strong>tende, <strong>in</strong> genere, perseguire l’<strong>in</strong>teresse pubblico, né è consapevole della<br />

misura <strong>in</strong> cui lo sta perseguendo. Quando preferisce il sostegno dell’attività produttiva del suo paese, <strong>in</strong>vece di<br />

quella straniera, egli mira solo alla propria sicurezza e, quando dirige tale attività <strong>in</strong> modo tale che il suo prodotto<br />

sia il massimo possibile, egli mira solo al suo proprio guadagno ed è condotto da una mano <strong>in</strong>visibile,…a<br />

perseguire un f<strong>in</strong>e che non rientra nelle sue <strong>in</strong>tenzioni ….Perseguendo il suo <strong>in</strong>teresse, egli spesso persegue<br />

l’<strong>in</strong>teresse della società <strong>in</strong> modo molto più efficace di quando <strong>in</strong>tende effettivamente perseguirlo”. Ibidem, pag.<br />

444.<br />

4


enlightened reason would recommend to us, ……the sentiments and actions by which we<br />

advance those ends” 104 , li dobbiamo imputare alla saggezza di Dio.<br />

L’anima naturalista e, qu<strong>in</strong>di, la profonda fede nell’ord<strong>in</strong>e naturale e nella sua<br />

superiorità rispetto a qualunque artificio umano sono presenti <strong>in</strong> queste considerazioni<br />

<strong>in</strong>sieme all’anima empirista di Smith.<br />

L’egoismo, <strong>in</strong>fatti, qui <strong>in</strong>teso come quella tensione che sp<strong>in</strong>ge l’<strong>in</strong>dividuo a perseguire<br />

il suo solo <strong>in</strong>teresse, non è altro che uno dei due moventi attraverso cui si possono spiegare i<br />

comportamenti umani. Smith “separa, <strong>in</strong>fatti, il comportamento umano <strong>in</strong> due zone, <strong>in</strong> una<br />

delle quali, quella morale, l’utilità dei s<strong>in</strong>goli e della società si consegue mediante l’esercizio<br />

della simpatia, e nell’altra, quella economica, la medesima utilità si consegue mediante<br />

l’esercizio dell’egoismo.” 105 Infatti “se è nell’<strong>in</strong>teresse personale di ognuno specializzare la<br />

propria attività per aumentare la propria capacità produttiva e qu<strong>in</strong>di trasformare<br />

quest’aumento di capacità <strong>in</strong> <strong>in</strong>crementi di ricchezza personale mediante lo scambio delle<br />

eccedenze….questo processo si trasforma <strong>in</strong> un diffuso aumento della disponibilità di beni<br />

per la società”. 106<br />

Nonostante l’agire egoistico sia stato riabilitato, il secondo movente delle azioni umane<br />

è sempre presente nell’uomo smithiano, il quale deve cont<strong>in</strong>uare a nutrire dentro di sé quella<br />

benevolenza verso gli altri che lo sp<strong>in</strong>ge, nel momento <strong>in</strong> cui agisce, a desiderare “ to be<br />

approved of (actual spectators) and to be what ought to be approved of if all were known<br />

(conscience)” 107 . E’ solo il consenso della società <strong>in</strong> cui vive e la coscienza, espressione<br />

<strong>in</strong>ternalizzata del consenso esterno, che assicurano che le azioni compiute siano svolte<br />

secondo la legge naturale e siano perciò morali. Tale bisogno di approvazione esterna ed<br />

<strong>in</strong>terna per ogni azione compiuta si ritrova anche <strong>in</strong> ambito economico.<br />

E’ proprio la comb<strong>in</strong>azione dei due moventi che assicura che, ad esempio, nel mercato<br />

gli scambi possano perdurare nel tempo. Se, <strong>in</strong>fatti, <strong>in</strong> tale sede le azioni sono mosse dal<br />

“self-love comb<strong>in</strong>ed with benevolent and other-regard<strong>in</strong>g impulses” 108 sarà sempre facile<br />

trovare <strong>in</strong>dividui disposti a negoziare con noi ed <strong>in</strong>oltre si potrà godere dell’approvazione del<br />

resto della società. Diversamente, se si lascia che“ self-love manifests itself <strong>in</strong> avarice and the<br />

desire to dom<strong>in</strong>ate”, allora sarà plausibile un ritorno ad uno stadio primitivo con la connessa<br />

perdita di risultati positivi, generati dalla divisione del lavoro e dal conseguente scambio<br />

delle eccedenze.<br />

Attraverso la ricomparsa dell’egoismo, con il suo nuovo ruolo sociale, come componente<br />

della filosofia morale e grazie alla consapevolezza della superiorità di un ord<strong>in</strong>e naturale<br />

immanente, Smith riesce ad affermare l’autonomia dell’attività economica ed a re<strong>in</strong>trodurre<br />

una spiegazione dell’esistenza stessa della realtà statuale. 109<br />

104 A. Smith, Theory of moral sentiments, 1759, Part II : Of Merit and Demerit; or, of the Objects of Reward and<br />

Punishment Consist<strong>in</strong>g of Three Parts, Section II: Of Justice and Beneficence, Chap. III: Of the utility of this<br />

constitution of Nature, http://www.adamsmith.org/smith/tms/tms-p2-s2-c3.htm<br />

105 C. Napoleoni, Smith Ricardo e Marx, Considerazioni sulla storia del pensiero economico, Bor<strong>in</strong>ghieri,<br />

Tor<strong>in</strong>o, 1970, pag. 56.<br />

106 Ibidem, pag. 61.<br />

107 Jeffrey T. Young, Economics as Moral Science, the Political Economy of Adam Smith, Edward Elgar,<br />

Cheltenham, 1997, pag. 38.<br />

108 Ibidem, pag. 58.<br />

109 Dopo una fugace comparsa dell’egoismo nello stato di natura hobbesiano e il conseguente bisogno della<br />

nascita di uno Stato per contrastare quella tendenza naturale disgregatrice e costituire una società civile, la<br />

benevolenza ed i buoni sentimenti sono stati protagonisti della filosofia morale, si pensi al pensiero lockiano ed<br />

<strong>in</strong> particolare humiano, dove tale fede nella benevolenza, come movente delle azioni umane, consentì addirittura<br />

di sv<strong>in</strong>colare la sfera morale dalla teoria politica. Se, <strong>in</strong>fatti “l’esercizio dell’altruismo venisse considerato come<br />

comprendente nel proprio ambito, tutta la vita pratica e tutta la sfera della volontà, si riuscirebbe non<br />

5


La presenza dello Stato e la conseguente azione di Governo, sotto tali premesse, risultano<br />

limitate ad un’azione di garanzia, di controllo e di riprist<strong>in</strong>o delle condizioni che assicurano il<br />

dispiegarsi delle attività quali: la produzione, lo scambio ed il consumo.<br />

“Il Governo”, <strong>in</strong>fatti, “può raramente essere più efficiente di quando è agnostico.<br />

Generalmente il suo <strong>in</strong>tervento nelle attività umane è dannoso.” 110 “The statesman who should<br />

attempt to direct private people <strong>in</strong> what manner they ought to employ their capitals would not<br />

only load himself with a most unnecessary attention, but assume an authority which could<br />

safely be trusted, not only to no s<strong>in</strong>gle person, but to no council or senate whatever, and which<br />

would nowhere be so dangerous as <strong>in</strong> the hands of a man who had folly and presumption<br />

enough to fancy himself fit to exercise it.” 111<br />

I compiti del Governo possono qu<strong>in</strong>di essere ricondotti a tre: il dovere di difesa da<br />

aggressioni straniere, il dovere di istituire una rigorosa amm<strong>in</strong>istrazione della giustizia e la<br />

manutenzione d’istituzioni e opere pubbliche che non potrebbero essere affidate ad un s<strong>in</strong>golo<br />

<strong>in</strong>dividuo o ad un gruppo d’<strong>in</strong>dividui per mancanza di un profitto adeguato 112 .<br />

Se queste sono le uniche mansioni di uno Stato, <strong>in</strong> una società <strong>in</strong> cui si vogliono<br />

cogliere e sfruttare al massimo le utilità create dal perseguimento dei s<strong>in</strong>goli <strong>in</strong>teressi, allora<br />

è naturale che emerga una condanna ad ogni forma di regolamentazione, restrizioni, privilegi<br />

e monopoli. “The legislature, were it possible that its deliberations could be always directed,<br />

not by the clamorous importunity of partial <strong>in</strong>terests, but by an extensive view of the general<br />

good, ought …… to be particularly careful neither to establish any new monopolies of this<br />

k<strong>in</strong>d, nor to extend further those which are already established. Every such regulation<br />

<strong>in</strong>troduces some degree of real disorder <strong>in</strong>to the constitution of the state, which it will be<br />

difficult afterwards to cure without occasion<strong>in</strong>g another disorder.” 113<br />

Nel mercato deve vigere l’ord<strong>in</strong>e e perciò si deve lasciare che la legge naturale segua il<br />

suo corso, questo implica di fatto che si lasci operare senza limiti la concorrenza.<br />

Quest’ultima, raffigurata attraverso la metafora della gara, rappresenta il mezzo attraverso<br />

cui si esplica la mano <strong>in</strong>visibile. Infatti, attraverso l’<strong>in</strong>terazione che essa assicura tra i diversi<br />

<strong>in</strong>teressi <strong>in</strong>dividuali <strong>in</strong>consapevoli, <strong>in</strong> presenza di divergenze momentanee della domanda<br />

effettuale rispetto all’offerta, si giunge alla piena soddisfazione di tutti i bisogni e alla felicità<br />

dell’<strong>in</strong>tera società.<br />

Smith considera, al f<strong>in</strong>e di osservare l’operare di questa straord<strong>in</strong>aria forza, il caso <strong>in</strong><br />

cui la quantità di una merce portata al mercato sia m<strong>in</strong>ore della domanda effettuale, cioè la<br />

domanda che realmente si presenta sul mercato. In tale circostanza “non tutti coloro che sono<br />

disposti a pagare l’<strong>in</strong>tero valore ….possono essere riforniti della quantità di cui hanno<br />

bisogno, piuttosto che restarne privi, alcuni di loro sono disposti a pagare di più” 114 . In<br />

quell’istante s’<strong>in</strong>staura una rivalità tra le parti <strong>in</strong>teressate che sp<strong>in</strong>gerà il prezzo di mercato<br />

verso l’alto. Poiché “«<strong>in</strong> ogni società il prezzo di ogni merce si risolve, <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva, nell’una<br />

semplicemente ad una rivendicazione della piena autonomia della moralità, ma addirittura all’elim<strong>in</strong>azione di<br />

ogni altra dimensione pratica, e all’impossibilità di fornire un pr<strong>in</strong>cipio di spiegazione della realtà politica e<br />

statuale”. C. Napoleoni, op. cit., pag. 55.<br />

110 E. Roll, Storia del pensiero economico, Dai fondatori dell’<strong>economia</strong> politica ai post-keynesiani, Bollati<br />

Bor<strong>in</strong>ghieri editore s.r.l., Tor<strong>in</strong>o, 1992, pag. 142.<br />

111 A. Smith, An Inquiry <strong>in</strong>to the Nature And Causes of the Wealth of Nations, Book Four:<br />

Of Systems of Political Economy, Chapter II: Of Restra<strong>in</strong>ts upon the Importation from Foreign Countries of such<br />

Goods as can be produced at Home, http://www.adamsmith.org/smith/won-<strong>in</strong>dex.htm.<br />

112 Si veda E. Roll, op. cit., pag. 142<br />

113 A. Smith, An Inquiry <strong>in</strong>to the Nature And Causes of the Wealth of Nations, Book Four:<br />

Of Systems of Political Economy, Chapter II: Of Restra<strong>in</strong>ts upon the Importation from Foreign Countries of such<br />

Goods as can be produced at Home, http://www.adamsmith.org/smith/won-<strong>in</strong>dex.htm<br />

114 G. Lungh<strong>in</strong>i, Dizionario di <strong>economia</strong> politica, Vol. 15, Bollati Bor<strong>in</strong>ghieri editore, Tor<strong>in</strong>o, 1989, pag. 19.<br />

6


o nell’altra di queste parti o <strong>in</strong> tutte e tre», cioè salario rendita e profitto”, l’aumento del<br />

prezzo di una merce comporterà che “«alcune delle parti componenti il suo prezzo debbono<br />

salire sopra il livello naturale 115 »” richiamando verso quel tipo di attività anche altri detentori<br />

di quel determ<strong>in</strong>ato fattore. Quest’ ulteriore processo avrà come effetto l’aumentare<br />

dell’offerta della merce, <strong>in</strong>izialmente <strong>in</strong>sufficiente, e qu<strong>in</strong>di il riportare la domanda e l’offerta<br />

<strong>in</strong> equilibrio. Un equilibrio <strong>in</strong> corrispondenza del quale il prezzo di ogni bene, così come di<br />

ogni fattore, sarà quello naturale.<br />

“Il processo concorrenziale di aggiustamento scaturisce dunque dall’<strong>in</strong>terazione di due<br />

tipi di azioni <strong>in</strong>dividuali; le une rispondono alla necessità di realizzare un acquisto o una<br />

vendita <strong>in</strong> una situazione di eccesso di domanda o di offerta, e hanno una diretta<br />

ripercussione sui prezzi di mercato; le altre rispondono <strong>in</strong>vece al desiderio di assicurarsi<br />

guadagni extranormali che sono momentaneamente realizzabili <strong>in</strong> particolari settori di<br />

produzione, e hanno diretta ripercussione sull’allocazione delle risorse produttive, e qu<strong>in</strong>di<br />

sulle quantità offerte.” 116 La positività del risultato è perciò legata all’estr<strong>in</strong>secarsi della<br />

concorrenza che appare come lo strumento che, per natura, conduce l’operare secondo la<br />

legge naturale (un agire egoistico bilanciato dal sentimento di altruismo e benevolenza) di<br />

una moltitud<strong>in</strong>e d’<strong>in</strong>dividui verso un risultato sociale ottimale.<br />

Aff<strong>in</strong>ché tale processo possa ben funzionare è necessario, come lo stesso Smith <strong>in</strong>dica,<br />

anche se non sempre <strong>in</strong> modo esplicito, che una serie di condizioni siano soddisfatte:<br />

1) una certa numerosità di concorrenti, tale da evitare che alcuni soggetti possano<br />

godere del beneficio dettato da posizioni di monopolio e da accordi limitativi<br />

della concorrenza; 117<br />

2) la conoscenza da parte dei s<strong>in</strong>goli agenti economici delle opportunità alternative<br />

di uso delle proprie risorse; 118<br />

3) l’assenza di v<strong>in</strong>colo di entrata e di uscita dal mercato.<br />

1.2.3 M. Friedman<br />

L’<strong>in</strong>tera storia della letteratura economica è caratterizzata da un cont<strong>in</strong>uo alternarsi di<br />

periodi <strong>in</strong> cui, ora la teoria confida e loda i benefici del mercato ora soggiace all’idea di<br />

uno Stato accentratore ed <strong>in</strong>terventista. Tali opposte visioni si sono riflesse <strong>in</strong> divergenti<br />

tipologie di politica pubblica solo parecchi anni dopo la loro prima espressione, <strong>in</strong>fatti,<br />

come osserva Keynes, “madmen <strong>in</strong> authority…. distill<strong>in</strong>g their frenzy from some academic<br />

scribbler of a few years back” 119 . Tale fenomeno, fa notare Dicey 120 , è legato al fatto che<br />

115<br />

Naturale sta ad <strong>in</strong>dicare il livello di prezzo o di remunerazione dei fattori produttivi <strong>in</strong> cui ciascuno riceve il<br />

giusto.<br />

116<br />

Ibidem, pag. 20.<br />

117<br />

“Se questo capitale è diviso tra due differenti commercianti, la concorrenza tra loro tenderà a vendere ad un<br />

prezzo più basso che se esso fosse tutto nelle mani di uno solo; e se fosse diviso tra venti, la concorrenza tra<br />

questi sarebbe tanto maggiore, e la possibilità che si accord<strong>in</strong>o tra loro, al f<strong>in</strong>e di elevare il prezzo, di tanto<br />

m<strong>in</strong>ore”. Ibidem, pag. 21.<br />

118<br />

“This equality (of remuneration) can take place only <strong>in</strong> those employments which are well known, and have<br />

been long established <strong>in</strong> the neighbourhood…; secrets can seldom be long kept, and the extraord<strong>in</strong>ary profit can<br />

last very little longer than they are kept”. J.G Stigler, 'Perfect competition, historically contemplated', The<br />

Journal of Political Economy, Vol. 65, N.1, 1957, pag. 2.<br />

119<br />

J.M. Keynes, The General Theory of Employment, Interest and Money, Prometheus Books, 1997, pag. 383.<br />

120<br />

“Legislation affect<strong>in</strong>g public policy follows public op<strong>in</strong>ion only after a long lag. If public op<strong>in</strong>ion moves,<br />

then some ten or twenty years later ,that movement <strong>in</strong> public op<strong>in</strong>ion is reflected <strong>in</strong> policy”. M. Friedman, The<br />

Invisible Hand <strong>in</strong> economics and politics, Institute of Southeast Asian Studies, 1981, pag. 2.<br />

7


aff<strong>in</strong>ché un’idea possa trovare una realizzazione pratica è necessario del tempo; prima si<br />

deve affermare nell’op<strong>in</strong>ione pubblica e solo successivamente, quando avrà ottenuto una<br />

vasta accettazione, potrà essere usata come guida nell’agire politico. Tali trend di op<strong>in</strong>ione,<br />

<strong>in</strong>fatti, una volta conquistati i più, tendono a permanere <strong>in</strong> una sorta di stato d’<strong>in</strong>erzia,<br />

riuscendo ad <strong>in</strong>fluenzare il sistema legislativo e la tipologia d’<strong>in</strong>tervento di politica<br />

economica. Mentre tale trend campeggia sulla scena economica e politica, nuove idee,<br />

contrastanti con quella dom<strong>in</strong>ante, tendono a comparire e solo quando hanno acquistato la<br />

medesima forza di quello imperante si può sperare <strong>in</strong> un cambiamento 121 .<br />

La teoria smithiana, non a caso, sorse <strong>in</strong> un periodo <strong>in</strong> cui l’idea dom<strong>in</strong>ante era quella<br />

mercantilista che favoriva ed auspicava una pervasiva <strong>in</strong>fluenza statale <strong>in</strong> ambito<br />

economico, da qui il dilagare di restrizioni alle importazioni, controlli sui prezzi e sui salari<br />

ed <strong>in</strong>terventi regolativi su ogni aspetto della vita. Tale teoria mostrò tutta la sua forza ed<br />

<strong>in</strong>fluenza solo più tardi, nel XVIII secolo. Proprio quando ebbe manifestato tutta la sua<br />

potenza ed i risultati che i proponenti si auspicavano: prosperità e ricchezza, il seme di una<br />

nuova idea si diffuse <strong>in</strong> seguito ai limiti della teoria smithiana.<br />

Sottol<strong>in</strong>ea Friedman che raramente attira l’<strong>in</strong>teresse ciò che ben funziona, tutto ciò<br />

che ben funziona è, <strong>in</strong>fatti, dato per scontato, l’<strong>in</strong>teresse è destato da ciò che, al contrario,<br />

non funziona come vorremmo. Anche questa teoria avversa, naturalmente di stampo<br />

socialista, una volta conquistata la scena, dovette lasciare spazio ad un ritorno di fede nel<br />

laissez- faire di matrice smithiana, data la cattiva esperienza legata al suo imperare.<br />

La domanda che allora ci si pone è: perché si dovrebbe essere favorevoli alle teorie<br />

del libero scambio e del libero mercato e contrari a quelle <strong>in</strong>terventiste e socialiste? La<br />

risposta, secondo Friedman, è piuttosto semplice, dipende da quale sia il nostro obiettivo o<br />

meglio da quale sia l’aspetto che, più di ogni altro, riteniamo debba essere rispettato e<br />

difeso nella società. Se, come tale economista, si è liberali, allora “we take freedom of the<br />

<strong>in</strong>dividuals, or perhaps the family, as our ultimate goal <strong>in</strong> judg<strong>in</strong>g social arrangements” 122 .<br />

Un concetto questo di libertà che va <strong>in</strong>tesa nella sua più ampia accezione e comprendente<br />

qu<strong>in</strong>di anche quello di libertà economica, strumento efficace per assicurare altre forme di<br />

libertà.<br />

Infatti, se “il potere economico è separato da quello politico- <strong>in</strong> questo caso è<br />

strappato dalle mani dello Stato- allora ciascuno di questi poteri sarà <strong>in</strong> grado di porsi<br />

come controllore e limite all’altro” 123 . Solo una certa libertà economica assicura che ogni<br />

tipo d’idea possa trovare diffusione.<br />

Come potrebbe realizzarsi ciò se ciascun <strong>in</strong>dividuo fosse dipendente dello Stato? In<br />

tal caso non si potrebbero avere le risorse per diffondere nuove idee e, ammesso che si<br />

posseggano, si f<strong>in</strong>irebbe comunque per perdere il lavoro compromettendo la propria<br />

sopravvivenza.<br />

La libertà di entrare ed uscire da un certo settore del mercato assicura, <strong>in</strong>oltre, la<br />

sopravvivenza delle diversità: di fede, delle idee politiche etc., evitando qualunque forma<br />

121 Dicey sostiene <strong>in</strong>fatti che “once a trend <strong>in</strong> public op<strong>in</strong>ion develops, it tends to gather momentum, to have a<br />

great deal of <strong>in</strong>ertia, to cont<strong>in</strong>ue for a long time. Similarly when it is affect<strong>in</strong>g legislation, the legislation to<br />

which it gives rise has similar <strong>in</strong>ertia and produces a long trend <strong>in</strong> the same direction. However, throught a<br />

period when such a trend <strong>in</strong> op<strong>in</strong>ion is develop<strong>in</strong>g and later when is translated <strong>in</strong>to legislation, there are always<br />

crosscurrents, always people who feel different, always opposite views that are be<strong>in</strong>g developed, and there<br />

generally comes a po<strong>in</strong>t at which the crosscurrents become stronger and stronger, at which the dom<strong>in</strong>ant view is<br />

roughly balanced by an oppos<strong>in</strong>g view. Those are the only times, he argued, when a fundamental change <strong>in</strong> the<br />

trend of policy is possible. That change, <strong>in</strong> turn, takes some time, but it does occur”. Ibidem, pag. 3.<br />

122 M. Friedman, Capitalism and Freedom, The University of Chicago press, Chicago, 1962, pag. 12.<br />

123 Ibidem, pag. 9.<br />

8


di violenza su chi ne è portatore. Violenza, <strong>in</strong>tesa come un’imposizione o costrizione, da<br />

parte del sistema su un <strong>in</strong>dividuo al f<strong>in</strong>e di uniformare le sue idee a quelle della<br />

maggioranza.<br />

La presenza di più soggetti che offrono gli stessi beni o diverse tipologie di bene atte<br />

a soddisfare uno stesso bisogno, “ prevents one person from <strong>in</strong>terfer<strong>in</strong>g with another <strong>in</strong><br />

respect of most of his activities. The consumer is protected from coercion by the seller<br />

because of the presence of another seller with whom he can deal. The seller is protected<br />

from coercion by the consumer because of another consumer to whom he can sell” 124 , ed il<br />

gioco cont<strong>in</strong>ua immutato per tutte le parti <strong>in</strong>teressate <strong>in</strong> ogni mercato.<br />

Il mercato, contrariamente ad ogni forma d’<strong>in</strong>terventismo, che comporta<br />

necessariamente una regola valida per tutti, lascia maggiore spazio alla diversità e<br />

favorisce, detto <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i politici, una rappresentazione proporzionale della soddisfazione<br />

dei bisogni degli <strong>in</strong>dividui.<br />

A tutto ciò si devono aggiungere le positività connesse all’esistenza di un sistema di<br />

prezzi liberamente formatosi sui mercati. Non si può non considerare, ritiene Friedman:<br />

1. la rapidità e l’efficacia con cui ogni <strong>in</strong>formazione relativa “ai gusti, alle risorse<br />

disponibili, alle possibilità produttive” sia trasmessa;<br />

2. il potere <strong>in</strong>centivante connesso ad ogni <strong>in</strong>formazione e stimolante l’uso di<br />

metodi di produzione meno costosi e di risorse disponibili <strong>in</strong> grado di generare<br />

il più alto valore d’uso (Un <strong>in</strong>centivo che “not …necessarily stronger than other<br />

types of <strong>in</strong>centives or…nobler but simply …..automatically accompanied by the<br />

<strong>in</strong>formation that is relevant to the effective operation of the <strong>in</strong>centive…relevant<br />

for the response to achieve the desired objective”. “The real beauty …of a price<br />

system”- sostiene Friedman -“ is precisely the way <strong>in</strong> which the <strong>in</strong>centive to act<br />

on <strong>in</strong>formation accompanies the <strong>in</strong>formation that is transmitted” 125 );<br />

3. <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la più contestata e osteggiata delle funzioni dei prezzi, la distribuzione<br />

del reddito (“In every society the distribution of <strong>in</strong>come is a major source of<br />

dissatisfaction” dal momento che è proprio dell’ist<strong>in</strong>to dell’uomo il considerare<br />

che “he deserves more than he is gett<strong>in</strong>g and that the other fellow deserves<br />

less” 126 . Numerosi sono stati i tentativi di separare questa funzione dalle altre,<br />

ma nel momento <strong>in</strong> cui “prices are prevented from affect<strong>in</strong>g the distribution of<br />

<strong>in</strong>come, even if they do not completely determ<strong>in</strong>e it, they cannot be used for<br />

other purpose” 127 ).<br />

Se dunque si desidera preservare la libertà e nello stesso tempo sfruttare al massimo i<br />

benefici della divisione del lavoro e dell’uso efficiente delle risorse disponibili, non si può<br />

far altro che organizzare la società <strong>in</strong> modo “libero” cioè lasciando che le <strong>in</strong>terdipendenze,<br />

generate dal fatto che “literally millions of people are <strong>in</strong>volved <strong>in</strong> provid<strong>in</strong>g one another<br />

with their daily bread”, trov<strong>in</strong>o il loro giusto <strong>in</strong>castro attraverso le transazioni volontarie ed<br />

<strong>in</strong>formate su cui si fonda il libero mercato.<br />

Inoltre, fa notare l’economista statunitense, al f<strong>in</strong>e di evidenziare i motivi che lo<br />

sp<strong>in</strong>gono a sostenere la causa del libero mercato, che se è vero che “<strong>in</strong> the economic sphere<br />

a person who «<strong>in</strong>tends only his own ga<strong>in</strong>» is «led by an <strong>in</strong>visible hand» to promote a<br />

public <strong>in</strong>terest which was no part of his <strong>in</strong>tention,…a person who <strong>in</strong>tends only to serve the<br />

public <strong>in</strong>terest is led by an <strong>in</strong>visible hand to serve private <strong>in</strong>terests which it was no part of<br />

124 Ibidem, pag. 14.<br />

125 M. Friedman, Market or plan?, Centre For Research <strong>in</strong>to Communist Economies, pag. 9-11.<br />

126 Ibidem, pag. 10.<br />

127 Ibidem, pag. 10.<br />

9


his <strong>in</strong>tention to serve…No person propos<strong>in</strong>g a governmental programme ever defends it on<br />

the grounds that it is for his self-<strong>in</strong>terest” 128 .<br />

Da qui la fallacia della mano visibile del Governo che si è mostrata a noi nel<br />

ventesimo secolo con “government <strong>in</strong>tervention of all k<strong>in</strong>ds, welfare state <strong>in</strong>tervention,<br />

regulation, nationalization, government ownership, government privileges” 129 . Nel<br />

momento <strong>in</strong> cui si acconsente che un potere economico sia nelle mani dello Stato si lascia<br />

che il Governo possa prendere da alcuni per dare ad altri, ma “ the government does not<br />

give anybody anyth<strong>in</strong>g”, poiché “the Government has noth<strong>in</strong>g to give” 130 .<br />

Questo, naturalmente, non significa che il Governo non sia necessario. Il suo ruolo<br />

deve essere, afferma Friedman, quello di stabilire le regole del gioco secondo le quali gli<br />

<strong>in</strong>dividui devono svolgere la loro partita quotidiana (le loro attività). Regole che<br />

naturalmente nascono dall’accordo dei membri della società e che proprio per tale motivo<br />

sono modificabili nel tempo.<br />

Tali regole riguarderanno perciò le condizioni generali entro cui si devono svolgere<br />

le relazioni tra i partecipanti al gioco sociale, i mezzi per svolgere una funzione arbitrale,<br />

nel caso possano sorgere questioni relative ad una diversa <strong>in</strong>terpretazione delle sopra<br />

menzionate regole, ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la predisposizione di mezzi atti a sanzionare i comportamenti<br />

difformi da quanto da tutti concordato.<br />

Da ciò emergono le funzioni dello Stato che dovrà perciò: “ to provide a means<br />

whereby we can modify the rules”, svolgere il ruolo di arbitro nelle controversie<br />

<strong>in</strong>terpretative e “to enforce compliance with the rules on the part of those few who would<br />

otherwise not play the game” 131 .<br />

Nell’ambito dell’attività economica l’<strong>in</strong>tervento si dovrebbe tradurre: nella<br />

def<strong>in</strong>izione, nell’<strong>in</strong>terpretazione e nel controllo del rispetto dei diritti di proprietà,<br />

nell’impedire ogni forma di prevaricazione da parte di un soggetto nei confronti di un altro,<br />

nell’offerta di una struttura monetaria e <strong>in</strong> una produzione pubblica, nei casi <strong>in</strong> cui<br />

particolari circostanze tecniche la rendano efficiente 132 . Allo Stato non è però permesso di<br />

<strong>in</strong>tervenire con legislazioni limitative delle possibilità d’<strong>in</strong>gresso di nuovi concorrenti, nel<br />

caso con il tempo si debbano venire a creare le circostanze adeguate per un tale<br />

cambiamento della tipologia di mercato.<br />

Inf<strong>in</strong>e, un ultimo motivo di <strong>in</strong>tervento statale, di tipo paternalistico, è rappresentato dalla<br />

cura dei non responsabili, essendo “ freedom ..a tenable objective only for responsible<br />

<strong>in</strong>dividuals”. Tale attività non è priva di ambiguità, non essendo facile discernere tra gli<br />

<strong>in</strong>dividui i responsabili da coloro che non lo sono. Non limitare tale tipo d’azione sarebbe<br />

rischioso perché si violerebbe proprio quel concetto di libertà di cui, s<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio, l’autore si<br />

era professato seguace.<br />

Tale problema non sembra porsi nel caso degli <strong>in</strong>sani di mente, essendo essi <strong>in</strong>capaci di<br />

poter capire cosa sia meglio per loro ed essendo difficile che si sviluppi privatamente un<br />

128<br />

M. Friedman, The Invisible Hand <strong>in</strong> economics and politics, op.cit., pag. 12-13.<br />

129<br />

Ibidem, pag. 10.<br />

130<br />

Ibidem, pag. 11.<br />

131<br />

M. Friedman, Capitalism and Freedom, op.cit., pag. 25.<br />

132<br />

In talune circostanze l’esistenza di un monopolista pubblico è il m<strong>in</strong>ore dei mali. “ If the technical monopoly<br />

is of service or commodity that is regarded as essential and if its monopoly power is sizable …….or if society is<br />

static so that the conditions which give rise to a technical monopoly were sure to rema<strong>in</strong> …….public regulation<br />

or ownership may be a lesser evil”. Ibidem, pag. 28-29.<br />

Al caso sopra menzionato si deve aggiungere anche l’<strong>in</strong>tervento pubblico come soluzione dell’<strong>in</strong>efficienza<br />

generata dall’esternalità. In tal caso si deve comunque tener presente che tale <strong>in</strong>tervento può essere esso stesso<br />

causa di esternalità: “every act of government <strong>in</strong>tervention limits the area of <strong>in</strong>dividual freedom directly and<br />

threatens the preservation of freedom <strong>in</strong>directly”. Ibidem, pag. 32.<br />

10


sistema assistenziale che si occupi della loro <strong>in</strong>columità e della salvaguardia degli altri<br />

componenti della società, data la loro presenza. Tale attività, se svolta privatisticamente,<br />

genererebbe, <strong>in</strong>fatti, benefici diffusi, difficilmente quantificabili e ricompensabili, e qu<strong>in</strong>di<br />

scatenante fenomeni parassitari.<br />

Tale tipo d’<strong>in</strong>tervento è esteso anche ai bamb<strong>in</strong>i, futuri potenziali soggetti responsabili,<br />

la cui salvaguardia e condizione non possono essere considerate come rientranti nell’ambito<br />

di applicabilità della libertà dei genitori.<br />

Al di là di questi casi “ there is no formula that can tell us where to stop. We must rely<br />

on our fallible judgement and, hav<strong>in</strong>g reached a judgement, on our ability to persuade our<br />

fellow men that it is a correct judgement, or their ability to persuade us to modify our views.<br />

We must put our faith <strong>in</strong> a consensus reached by imperfect and biased men through free<br />

discussion and trial and error.” 133<br />

1.2.4 F.A. von Hayek<br />

“A dispetto del titolo del suo libro Liberi di scegliere, Milton Friedman tende a difendere il<br />

meccanismo del mercato <strong>in</strong> base a criteri non già di libertà, ma di prosperità e di utilità. Per<br />

lui «essere liberi di scegliere» è…uno strumento adeguato <strong>in</strong>vece di avere valore <strong>in</strong> sé. …<br />

E’ <strong>in</strong> Hayek che troviamo l’articolazione classica di questo modo di considerare i meriti<br />

del mercato.” 134<br />

“Ho proposto di chiamare il gioco del mercato il gioco della catalassi…”- dal<br />

momento che – “ho scoperto che nel greco antico” - il verbo katallatte<strong>in</strong> - “oltre a<br />

significare «scambio», significa anche «ammettere nella comunità» e cambiare<br />

«l’<strong>in</strong>imicizia <strong>in</strong> amicizia»” 135 .<br />

Quest’ultimo significato è <strong>in</strong>dicativo di quel processo evolutivo che ha caratterizzato<br />

il passaggio dalla società tribale alla grande società, caratterizzata da liberi cittad<strong>in</strong>i<br />

perseguenti ciascuno i propri f<strong>in</strong>i. Dopo, <strong>in</strong>fatti, il periodo tribale, caratterizzato<br />

dall’annullamento dell’<strong>in</strong>dividuo come tale, assorbito come era dal concetto di comunità,<br />

alla cui sopravvivenza e protezione doveva dedicare il suo tempo, rispettando<br />

rigorosamente ruoli prestabiliti e rigidi obblighi, senza poter decidere o svolgere alcuna<br />

azione che non ricevesse il plauso del resto della comunità, si passò a concepire la<br />

possibilità di un’esistenza autonoma ed <strong>in</strong>dipendente al di fuori della società tribale,<br />

<strong>in</strong>iziando a prendere decisioni che soddisfacevano solo le proprie esigenze e non più ad<br />

agire preord<strong>in</strong>atamente, sp<strong>in</strong>ti solo dalle necessità del proprio clan. Iniziarono così le prime<br />

forme di scambio.<br />

Quest’ultimo, afferma Hayek, ha rappresentato il mezzo attraverso il quale si è resa<br />

possibile una convivenza pacifica tra gruppi sempre più vasti d’<strong>in</strong>dividui non condividenti<br />

scopi comuni, ma perseguenti f<strong>in</strong>i peculiari e diversi. Il beneficio che le parti <strong>in</strong>teressate ne<br />

ottengono e il rispetto di un m<strong>in</strong>imo di regole accettate, assicuranti i diritti di proprietà e il<br />

rispetto degli accordi presi, possono bastare ad assicurare la cont<strong>in</strong>uità. Si tratta di quel<br />

beneficio <strong>in</strong> grado di attrarre ciascun soggetto con certe <strong>in</strong>formazioni, capacità e mezzi nel<br />

posto <strong>in</strong> cui può offrire il massimo contributo.<br />

Una volta passati dalla certezza e sicurezza del gruppo all’<strong>in</strong>certezza della grande<br />

società, la libertà diviene un elemento fondamentale per superare l’ignoranza di quegli<br />

aspetti da cui dipende la sicurezza e la realizzazione degli scopi. “Siccome ogni <strong>in</strong>dividuo<br />

sa poco, …raramente sa chi di noi sa fare meglio, ci affidiamo agli sforzi <strong>in</strong>dipendenti e<br />

133 Ibidem, pag. 34.<br />

134 A.K. Sen, 'Meglio liberi che ricchi', Il Sole 24 ore, 19 Ottobre 2004.<br />

135 F.A. von Hayek, Conoscenza, competizione e libertà, Rubbett<strong>in</strong>o Editrice, Catanzaro, 1998, pag. 162.<br />

11


concorrenti dei molti, per propiziare la nascita di quel che desidereremo quando lo<br />

vedremo” 136 . Qu<strong>in</strong>di il competere fondato sulla libertà dei concorrenti è il mezzo naturale<br />

per superare i limiti dell’imprevedibile e dell’impredicibile, è un processo di scoperta <strong>in</strong><br />

cui tutti, perseguendo un proprio f<strong>in</strong>e specifico, con una conoscenza limitata,<br />

gradualmente acquisiscono nuove <strong>in</strong>formazioni che consentono di sfruttare delle<br />

opportunità che non avrebbero mai potuto cogliere e di acquisire <strong>in</strong>formazioni che mai<br />

avrebbero potuto apprendere 137 , usando, come tramite per la trasmissione, il sistema dei<br />

prezzi, un sistema endogeno al mercato che riassume le <strong>in</strong>formazioni così da favorire il<br />

coord<strong>in</strong>amento.<br />

Proprio dal perseguimento di f<strong>in</strong>i specifici noti ai s<strong>in</strong>goli, ma ignoti a ciascuno nel<br />

suo complesso, attraverso il competere leale si giunge all’ord<strong>in</strong>e spontaneo, a quell’elevato<br />

livello di co<strong>in</strong>cidenza di aspettative (e necessariamente delusione di alcune) che, proprio<br />

per sua caratteristica naturale, non ha un f<strong>in</strong>e specifico.<br />

La competizione non solo mostra il modo più efficiente di fare le cose, ma sp<strong>in</strong>ge,<br />

con una forza che nessun ord<strong>in</strong>e o disposizione potrebbe realizzare, colui che abbia un<br />

reddito dipendente dal mercato ad imitare chi ha avuto successo (se così non facesse<br />

rischierebbe di perdere tutto). E’, qu<strong>in</strong>di, un metodo di educazione degli spiriti che sp<strong>in</strong>ge<br />

alla razionalità, sp<strong>in</strong>ge i meno razionali ad emulare i più razionali. E’ un fattore di sviluppo<br />

e crescita perché solo nel processo di cercare di fare meglio si può sviluppare l’<strong>in</strong>ventiva e<br />

la creatività.<br />

Uno dei motivi di avversione a tale gioco, fondato sull’abilità e la fortuna, è costituito<br />

dal determ<strong>in</strong>are un risultato che non tiene conto delle necessità e delle priorità dei bisogni e<br />

che può generare <strong>in</strong> molti una sorta d’illogica disapprovazione sulla distribuzione che di<br />

esso il mercato genera. “ Molti avranno più di quanto gli altri pensano che essi meritano e<br />

che molti di più avranno meno di quanto gli altri pensano che essi dovrebbero avere”. Un<br />

fatto che potrebbe sp<strong>in</strong>gere molti a ritenere necessari <strong>in</strong>terventi redistributivi.<br />

Il fatto fondamentale, ritiene Hayek, è che se il risultato del gioco è strettamente<br />

positivo, lo è proprio grazie allo spontanea redistribuzione generata dal mercato, solo,<br />

<strong>in</strong>fatti, un certo prezzo per un servizio può assicurare la collocazione di certi mezzi nei<br />

settori più contributivi.<br />

Per poter usufruire di tali benefici effetti, lo Stato dovrebbe essere uno stato m<strong>in</strong>imo<br />

<strong>in</strong> cui <strong>in</strong>sieme alla custodia delle regole e della difesa si aggiunge anche il sostegno di<br />

coloro che “ soffrono condizioni avverse. Assicurare un reddito m<strong>in</strong>imo a tutti o un livello<br />

sotto cui non scendere …è una protezione assolutamente legittima contro rischi<br />

comuni” 138 , un mezzo per assicurare e sp<strong>in</strong>gere a superare la morale del gruppo e<br />

avventurarsi nella grande società. Mai, però, deve essere concepito come uno strumento<br />

redistributivo volto ad assicurare una garanzia per il reddito acquisito. Una posizione<br />

questa condivisa anche dagli Ordo-liberali.<br />

136 Ibidem, pag. 84.<br />

137 “La concorrenza è essenzialmente un processo di formazione di op<strong>in</strong>ioni……crea le op<strong>in</strong>ioni della gente su<br />

ciò che è meglio e più a buon mercato ed è grazie ad essa che giunge perlomeno a sapere che esistono tutte<br />

quelle possibilità ed opportunità di cui viene a conoscenza”. F.A. von Hayek, 'Il Significato della concorrenza',<br />

Conoscenza, mercato e pianificazione, Il Mul<strong>in</strong>o, 1995, pag. 308.<br />

138 F.A. von Hayek, Conoscenza competizione e libertà, op.cit., pag. 168.<br />

12


1.2.5 Ordo-liberali<br />

Questi ultimi, considerati come gli ispiratori della politica antitrust a livello europeo,<br />

fondavano la loro visione economica e politica come soluzione contro il costruttivismo e<br />

la dittatura. La loro ricetta economica rappresentava non solo la f<strong>in</strong>e dell’<strong>in</strong>terventismo<br />

statale, ma anche dell’anarchia dei gruppi di pressione.<br />

Sostenevano, <strong>in</strong>fatti, che l’essenzialità della libertà, concepita come “only possibile<br />

form of human existence” 139 , perseguita caldamente nel XVII e XVIII secolo, veniva a<br />

subire nuove m<strong>in</strong>acce attraverso la sfera economica, dapprima dalla presenza dei gruppi di<br />

potere privati 140 che rendevano un soggetto dipendente da un altro, sottomettendo la libertà<br />

dei meno potenti ai più potenti, e poi da parte dello Stato che aveva acquisito il controllo<br />

dell’<strong>economia</strong> 141 . Da qui il loro considerare la libertà come una problematica legata agli<br />

strumenti di controllo usati nel processo economico. Una libertà che non poteva essere<br />

oggetto di privazione da parte dello stesso <strong>in</strong>dividuo per evitare forme di schiavismo<br />

volontario, quale era considerata la partecipazione a cartelli e gruppi di potere.<br />

Come i liberali della scuola austriaca, gli Ordo-liberali cont<strong>in</strong>uavano, <strong>in</strong>fatti, a<br />

professare l’essenzialità del sistema concorrenziale 142 (concepito d<strong>in</strong>amicamente), <strong>in</strong> quanto<br />

espressione di libertà, valore di primaria importanza, da perseguire, contrariamente a<br />

quanto farebbero gli utilitaristi, “even if…less efficient” 143 .<br />

Ulteriore elemento comune è poi la considerazione negativa degli <strong>in</strong>terventi di<br />

politica economica, a cui ricorrere “as <strong>in</strong>frequently as possibile so that bus<strong>in</strong>essmen can<br />

operate <strong>in</strong> a reliable, calculable and stable economic environment” 144 . Oltre a motivazioni<br />

legate all’<strong>in</strong>stabilità che si verrebbe a creare nel sistema, l’aspetto più rilevante era<br />

rappresentato dalla consapevolezza del grado d’<strong>in</strong>terdipendenza di diversi settori del<br />

processo economico, difficilmente gestibili <strong>in</strong> una realtà complessa quale quella della<br />

società moderna, la cui piena comprensione, a causa della limitata <strong>in</strong>formazione, era<br />

impossibile a qualunque <strong>in</strong>dividuo, cosa che rendeva altamente improbabile il<br />

raggiungimento di risultati efficienti.<br />

Contrariamente alla scuola austriaca, gli Ordo-liberali non credevano nella capacità<br />

del sistema di autoconservarsi per ord<strong>in</strong>e spontaneo, perché avevano ben chiaro come i<br />

gruppi di pressione sapessero sfruttare il grado d’<strong>in</strong>terdipendenza esistente tra il sistema<br />

economico, il sistema politico e la legge. Un’<strong>in</strong>terdipendenza che è spiegata da Eucken<br />

considerando l’effetto che la nascita di gruppi di potere nel sistema economico può causare<br />

sul sistema politico e sul sistema legale.<br />

Sebbene, <strong>in</strong>fatti, <strong>in</strong>izialmente si supponga l’esistenza di una democrazia<br />

parlamentare, la presenza di poteri forti, con le loro <strong>in</strong>fluenze e richieste di protezione,<br />

potrebbe generare, pur non mutando la costituzione, un passaggio verso forme di controllo<br />

centralizzato del processo economico. “ The economic decisions which have to be made<br />

daily are so extensive.. that the parliament will have to surrender its authority to the<br />

139<br />

A. Peacock, H.Willgerodt, Germany’s Social Market economy: Orig<strong>in</strong>s and Evolution, MacMillan, Londra,<br />

1989, pag. 34.<br />

140<br />

“Factory owner, …exercised his monopoly <strong>in</strong> the labour market and made extensive demands on<br />

employees,….syndicates, large comb<strong>in</strong>es and trusts were formed, <strong>in</strong>dustrialists had acquired power <strong>in</strong> the market<br />

and power <strong>in</strong> the <strong>in</strong>dividuals firms” 140 . Ibidem, pag. 35.<br />

141<br />

“Man becomes a t<strong>in</strong>y part <strong>in</strong> the anonymous, state–run economic mach<strong>in</strong>e…and is the man by which the end<br />

is achievied”. Ibidem, pag. 35.<br />

142<br />

“Indispensable for a modern society”. Ibidem, pag. 7.<br />

143<br />

Ibidem, pag. 6.<br />

144<br />

Ibidem, pag. 9-10.<br />

13


adm<strong>in</strong>istration through Enabl<strong>in</strong>g Act and blanket clauses” 145 , rendendo rischioso il<br />

bilanciamento dei poteri e l’esistenza stessa di una democrazia parlamentare. Un fatto che<br />

potrebbe portare a livello legale, tenuto conto della possibilità per tali gruppi di<br />

determ<strong>in</strong>are leggi e regolazioni, al tentativo di “ take the place of the statute law” 146 .<br />

Non solo, qu<strong>in</strong>di, è necessario trovare un sistema di controllo che preservi lo stato<br />

concorrenziale del mercato, ma nello stesso tempo difendere la stessa condizione<br />

istituzionale. Tale f<strong>in</strong>e poteva essere realizzato attraverso la neutralità di una legge che<br />

creasse una struttura tale da conservare la competizione. La legge antitrust e anti-cartelli<br />

aveva, appunto, tale scopo e rappresentava un deterrente contro i tentativi degli<br />

imprenditori di uscire dalla logica di mercato.<br />

Il compito di custodia era affidato, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, allo Stato ed al suo sistema burocratico<br />

antitrust e anti-cartelli, soggetti al controllo delle corti.<br />

1.3 La cultura economica ed il governo dell’<strong>economia</strong> <strong>in</strong> Italia.<br />

“Il ruolo dello Stato”, dopo l’unificazione, “fu <strong>in</strong> gran parte quello di un guardiano<br />

notturno:…..garantiva i diritti di proprietà, assicurava la difesa, la giustizia e l’ord<strong>in</strong>e nelle<br />

strade e manteneva il valore della moneta, ….. <strong>in</strong>somma era ristretto ai tre ruoli assegnati ad<br />

esso da Smith” 147 .” Dunque lo Stato “era lo strumento di discipl<strong>in</strong>a dell’<strong>economia</strong> ma senza<br />

diventare esso stesso produttore o regolatore; costruiva il mercato ( attraverso una legislazione<br />

unitaria), ma non ne era protagonista” 148 .<br />

Con il primo ventennio del XX secolo <strong>in</strong>iziò il cambiamento di tendenza, comparirono<br />

le prime imprese pubbliche e si sostituì il precedente sistema mutualistico con un sistema<br />

previdenziale. Si del<strong>in</strong>eò così un nuovo ruolo dello Stato <strong>in</strong> cui, vivi e rafforzati, apparvero i<br />

suoi tre volti: «Stato-erogatore», «Stato-produttore» e «Stato-provvidenza», andando ad<br />

aggiungere nuovi strumenti e tecniche alla panoplia già <strong>in</strong> uso.<br />

Il passaggio successivo <strong>in</strong> questa escalation di crescita di potere statale si ebbe nel<br />

secondo ventennio del XX secolo con l’affermarsi del dirigismo economico, mediante vere e<br />

proprie pianificazioni, con la def<strong>in</strong>izione delle aeree di riserva orig<strong>in</strong>aria, con l’estendersi del<br />

sistema delle autorizzazioni ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e con la nascita di enti pubblici di privilegio, dotati di<br />

poteri derogatori.<br />

Nello stesso tempo, “ <strong>in</strong> questo periodo, seguendo l’impostazione che trova <strong>in</strong> Luigi<br />

E<strong>in</strong>audi il suo più alto esponente, il governo dell’<strong>economia</strong> si caratterizzò per la fiducia nella<br />

possibilità di uno sviluppo spontaneo dell’<strong>economia</strong> fondato su un libero processo di<br />

allocazione delle risorse.” 149 Un’impostazione che <strong>in</strong>vece di estendersi al mercato <strong>in</strong>terno si<br />

limitò a quello esterno con la liberalizzazione degli scambi, l’adesione agli organismi<br />

<strong>in</strong>ternazionali e alla fondazione della CEE. Non aveva senso per un paese come il nostro,<br />

dipendente dall’esterno per l’approvvigionamento di materie prime, mostrarsi restio alla<br />

liberalizzazione <strong>in</strong>ternazionale dei mercati.<br />

Nel mercato <strong>in</strong>terno, <strong>in</strong>fatti, la cultura economica era dom<strong>in</strong>ata dal bisogno di vedere<br />

risorgere la propria <strong>in</strong>dustria nazionale, dalla necessità di risolvere il divario tra il nord ed il<br />

145<br />

Ibidem, pag. 32.<br />

146<br />

Ibidem, pag. 32.<br />

147<br />

D. Helm, 'I Conf<strong>in</strong>i economici dello Stato', <strong>in</strong> Pennella G., Regolazione e/o privatizzazione, Il Mul<strong>in</strong>o,<br />

Bologna, 1992, pag. 54.<br />

148<br />

S. Cassese, La nuova Costituzione economica, Laterza, Bari, 1995, pag. 11.<br />

149<br />

T. Padoa Schioppa, Il governo dell’<strong>economia</strong>, Il Mul<strong>in</strong>o, Bologna, 1997, pag. 50.<br />

14


sud del paese, dalle ferme conv<strong>in</strong>zioni della cultura cattolica e della s<strong>in</strong>istra comunista e<br />

socialista.<br />

La prima, sulla base dei pr<strong>in</strong>cipi della dottr<strong>in</strong>a sociale, considerava la concorrenza come<br />

una «falsa libertà» e guardava con sospetto al «feudalesimo economico» che da essa<br />

promanava, alla possibile sua elim<strong>in</strong>azione, generata dal potere dispotico assunto dalle<br />

organizzazioni f<strong>in</strong>anziarie, e alla deludente esperienza americana.<br />

La cultura della s<strong>in</strong>istra comunista e socialista, appigliandosi a pr<strong>in</strong>cipi diversi, si<br />

opponeva al mercato, considerandolo come il luogo dello stravolgimento dei rapporti umani,<br />

<strong>in</strong>evitabilmente tradotti <strong>in</strong> rapporti tra beni, per la centralità che <strong>in</strong> esso ha lo scambio.<br />

Di fatto, nonostante il tema della concorrenza fosse già centrale, le visioni esistenti erano<br />

fortemente contrastanti. Nonostante la presentazione <strong>in</strong> Parlamento di numerose proposte di<br />

legge, non si riuscì a trovare un accordo, <strong>in</strong> quanto se da un lato si desiderava tutelare la<br />

concorrenza, <strong>in</strong>tervenendo con imprese pubbliche, considerate come un utile strumento<br />

antimonopolistico, dall’altra si comprendeva il valore della libertà d’<strong>in</strong>iziativa economica <strong>in</strong><br />

difesa della quale si volevano scongiurare restrizioni. Inf<strong>in</strong>e una politica a difesa della<br />

concorrenza era osteggiata sia dal settore pubblico sia da quello privato, perché considerata<br />

m<strong>in</strong>ante la crescita nazionale e sm<strong>in</strong>uente il peso dell’equità del progresso sociale nella<br />

def<strong>in</strong>izione dell’<strong>in</strong>tervento pubblico, causato dall’<strong>in</strong>evitabile ridimensionamento.<br />

Nullo e vano risultò il tentativo della corrente liberale, presente nell’Assemblea<br />

costituente, di costituzionalizzare il mercato quale mercato concorrenziale, cioè di trovargli una<br />

precisa collocazione nell’ambito del Titolo III della Costituzione, <strong>in</strong>serendo misure di difesa<br />

contro l’emergere del potenziale strapotere privato. Circostanza che avrebbe determ<strong>in</strong>ato un<br />

cambiamento dei pesi assegnati ai due elementi di quella particolare <strong>economia</strong> mista allora<br />

vigente.<br />

Infatti s<strong>in</strong>o ad allora e così ancora per molto tempo, a causa della presenza nella nostra<br />

Costituzione di quello strano e multiforme articolo 41, l’<strong>in</strong>iziativa privata era considerata come<br />

una libertà difesa dall’ord<strong>in</strong>amento, ma, comunque sia, con un valore residuale. Non è un caso,<br />

<strong>in</strong>fatti, che la dottr<strong>in</strong>a pubblicistica cont<strong>in</strong>uò per lungo tempo ad <strong>in</strong>terpretare il primo comma<br />

del summenzionato articolo, non come l’espressione di un “diritto soggettivo”, ma come una<br />

“libertà di fatto”, il cui spazio di tutela era def<strong>in</strong>ito dalle aree entro cui si consentiva l’operare<br />

della mano visibile dello Stato.<br />

Una parte della dottr<strong>in</strong>a, addirittura, giunse pers<strong>in</strong>o a considerare tale articolo come la<br />

testa di capitolo del dirigismo e dell’<strong>in</strong>terventismo pubblico, dal quale non poteva che derivare<br />

una configurazione del diritto di libertà economica come un diritto affievolito. Una<br />

<strong>in</strong>terpretazione e una visione che durerà a lungo, f<strong>in</strong>o a che con l’<strong>in</strong>gresso nella comunità<br />

europea e qu<strong>in</strong>di con la sottoscrizione del trattato di Roma (<strong>in</strong> cui si afferma all’articolo 90 che<br />

il mercato comune si fonda sul mercato e la concorrenza) si verificherà un’<strong>in</strong>versione di<br />

tendenza a livello <strong>in</strong>terpretativo. Dapprima con la considerazione della libertà d’<strong>in</strong>iziativa,<br />

come espressione di un diritto <strong>in</strong>violabile speciale, per cui il “ riconoscimento del valore della<br />

libertà convive con il valore–limite della socialità” 150 , e poi come diritto della persona, alla<br />

stessa stregua delle libertà civili e politiche. Proprio a partire da questo tipo di riconoscimento,<br />

sarebbe possibile poi “ l’affermazione di uno spazio teorico per la libertà di concorrenza ” 151 ,<br />

150 L. Cassetti, La cultura del mercato fra <strong>in</strong>terpretazione della Costituzione e pr<strong>in</strong>cipi comunitari,<br />

G.Giappichelli Editore, Tor<strong>in</strong>o, 1997, pag. 128.<br />

151 Ibidem, pag. 163.<br />

15


“da <strong>in</strong>tendersi come la risultante della coesistenza, <strong>in</strong> un determ<strong>in</strong>ato settore, di una pluralità di<br />

operatori e di una discipl<strong>in</strong>a giuridica <strong>in</strong> grado di garantire l’uniformità delle regole” 152 .<br />

Nella pratica rimaneva comunque prevalente un atteggiamento di tipo anticoncorrenziale,<br />

dal momento che, come evidenziato da studi dell’Autorità garante della<br />

concorrenza e del mercato, si registrava un’<strong>in</strong>terpretazione alquanto discrezionale del<br />

dettato dell’articolo 43 153 della Costituzione, poiché anche per attività legittime e <strong>in</strong><br />

mancanza di un evidente <strong>in</strong>teresse generale da salvaguardare si ricorreva al diritto di<br />

riserva, favorendo il diffondersi delle concessioni e licenze con il solo scopo di ridurre il<br />

numero di operatori 154 .<br />

Nonostante tali cambiamenti, le vesti <strong>in</strong>dossate dallo Stato non erano ancora<br />

term<strong>in</strong>ate, bisognerà, <strong>in</strong>fatti, aspettare gli anni ’60 e seguenti per poterlo osservare come<br />

Stato f<strong>in</strong>anziatore, pianificatore 155 ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e assistenziale, preoccupato di realizzare le<br />

misure necessarie a garantire:<br />

- l’uguaglianza sostanziale per il pieno sviluppo della persona umana;<br />

- un’espansione della spesa sociale dovuta a diversi fattori: “l’aumento della domanda di<br />

servizi pubblici derivante dalla crescita del reddito, l’<strong>in</strong>nalzarsi del costo relativo dei<br />

servizi, l’<strong>in</strong>vecchiamento della popolazione, l’uso della spesa pubblica quale mezzo per<br />

attenuare la conflittualità sociale;<br />

- per compensare il progressivo rallentamento della crescita” 156 .<br />

Un <strong>in</strong>tervento questo che, a causa della disord<strong>in</strong>ata modalità di realizzo, della non<br />

corretta valutazione degli oneri connessi alle nuove realtà legislative e della scarsa<br />

considerazione degli equilibri f<strong>in</strong>anziari, generò un elevato ricorso all’<strong>in</strong>debitamento.<br />

La situazione andò ad aggravarsi nel periodo successivo, quando il rallentamento<br />

della crescita, l’<strong>in</strong>dicizzazione dei salari, l’<strong>in</strong>vecchiamento della popolazione, l’entrata a<br />

regime dei nuovi sistemi pensionistici e sanitari e la crisi delle partecipazioni statali,<br />

fronteggiata con il f<strong>in</strong>anziamento delle perdite, mise <strong>in</strong> evidenza gli squilibri generati dalle<br />

politiche del qu<strong>in</strong>dicennio precedente.<br />

Gli anni ’80 furono perciò gli anni della correzione, <strong>in</strong> cui si cercò di porre rimedio<br />

agli errori, anche se <strong>in</strong> maniera <strong>in</strong>sufficiente, frenando l’<strong>in</strong>flazione, ridando flessibilità al<br />

mercato del lavoro ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e cercando di porre rimedio, modestamente, ai disastrati conti<br />

pubblici.<br />

Solo più tardi, negli anni ’90, con l’avvio del mercato unico europeo ed il processo<br />

d’unificazione monetaria, la crisi f<strong>in</strong>anziaria del 1992 e gli scandali mostranti il livello di<br />

corruzione, riguardanti le imprese pubbliche, la pressione risanatrice si fece più forte e, nel<br />

frattempo, <strong>in</strong>iziò un lento arretrare della compag<strong>in</strong>e statale, con l’estendersi del fenomeno<br />

152<br />

Ibidem, pag. 116. Tale <strong>in</strong>terpretazione è di notevole <strong>in</strong>teresse dal momento che un’altra parte della dottr<strong>in</strong>a<br />

aveva posto <strong>in</strong> dubbio la stessa ratio di una tutela giuridica riferita alla dimensione pluralistica della libertà<br />

d’<strong>in</strong>iziativa economica. Secondo tale visione l’ord<strong>in</strong>amento non prevede tutele diverse da quelle verso beni<br />

<strong>in</strong>dividuali o situazioni sociali.<br />

153<br />

“Ai f<strong>in</strong>i di utilità generale la legge può riservare orig<strong>in</strong>ariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo<br />

<strong>in</strong>dennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determ<strong>in</strong>ate imprese o categorie di<br />

imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed<br />

abbiano carattere di prem<strong>in</strong>ente <strong>in</strong>teresse generale”: art. 43 della Costituzione Italiana.<br />

154<br />

Regulatory Reform <strong>in</strong> Italy , OECD, Review of Regulatory Reform, Prelim<strong>in</strong>ary Edition, April 2001,<br />

pag.21.<br />

155<br />

“Gli anni ’60 sono la stagione de grande dibattito sulla programmazione economica…., al term<strong>in</strong>e, venne<br />

adottata una legge di piano, la prima e l’unica dell’esperienza italiana”. S. Cassese, op.cit., pag. 25.<br />

156<br />

T. Padoa Schioppa, op.cit., pag. 52.<br />

16


delle privatizzazioni nel settore dei servizi, lo scomparire delle imprese pubbliche ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />

con l’affermarsi di un nuovo modo di concepire l’<strong>in</strong>tervento dello Stato.<br />

“La crisi fiscale dello Stato e il deficit pubblico avevano reso <strong>in</strong>sostenibile la gestione<br />

pubblica dell’<strong>economia</strong>; il fiume del f<strong>in</strong>anziamento alle imprese a spese della collettività<br />

si era <strong>in</strong>aridito, … nei settori f<strong>in</strong>anziari gli operatori economici avevano <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciato a<br />

creare mercati extralegali…..; l’<strong>in</strong>novazione tecnologica aveva, <strong>in</strong> molti casi, fatto venire<br />

meno i presupposti dei monopoli naturali pubblici;……. i consumatori avevano<br />

com<strong>in</strong>ciato a scoprire che potevano essere più tutelati dalla concorrenza che dai prezzi<br />

pubblici amm<strong>in</strong>istrati” 157 ; il bisogno di una riforma <strong>in</strong> nome dell’efficienza e della<br />

maggiore flessibilità <strong>in</strong> seno all’amm<strong>in</strong>istrazione pubblica era sempre più vivo, una ormai<br />

non più velata sfiducia nei confronti dello Stato, dopo gli scoperti fenomeni di corruzione,<br />

diveniva sempre più palese ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e riemergeva una r<strong>in</strong>novata fede da parte della teoria<br />

economica verso il laissez-faire.<br />

La risposta a questo generale fermento che avvolgeva la società fu trovata nella<br />

creazione delle autorità <strong>in</strong>dipendenti. Il legislatore, <strong>in</strong>fatti, “aveva sentito che la coscienza<br />

collettiva era matura….. per affidare la funzione di tutela di particolari <strong>in</strong>teressi collettivi<br />

di rilevanza costituzionale, che necessitano di speciale protezione, ad organismi<br />

<strong>in</strong>dipendenti, muniti cioè di una peculiare posizione di terzietà, di r<strong>in</strong>carata imparzialità, di<br />

neutralità e d’<strong>in</strong>differenza rispetto agli <strong>in</strong>teressi stessi” 158 .<br />

La situazione che si presentava non era affatto facile, il mercato concorrenziale<br />

aveva acquisito un valore di rilievo nel nostro ord<strong>in</strong>amento. Il problema era ora capire<br />

quale ruolo spettasse allo Stato: si doveva tornare alla soluzione napoleonica 159 o c’era<br />

bisogno di qualcosa di diverso?<br />

In fondo, l’<strong>in</strong>terventismo statale non era nato proprio <strong>in</strong> seguito alle mancanze o<br />

presunte <strong>in</strong>capacità e debolezze del mercato? La concorrenza, nelle molteplici esperienze<br />

dei diversi mercati, si era mostrata come “una res <strong>in</strong>stabile che un attento orologiaio<br />

doveva seguire, momento per momento, per porre rimedio immediatamente agli<br />

<strong>in</strong>convenienti che la fantasia irrefrenabile degli operatori economici <strong>in</strong>ventava <strong>in</strong><br />

cont<strong>in</strong>uazione” 160 .<br />

Tenace e strenua si era mostrata, nelle sue molteplici forme, la tendenza degli agenti<br />

del mercato ad usare ogni mezzo pur di superare lo status del contendere ad armi pari. Ciò<br />

che, qu<strong>in</strong>di, era certo è che le norme codicistiche e l’<strong>in</strong>iziativa privata non bastavano a<br />

porre a freno l’<strong>in</strong>saziabilità dei concorrenti, c’era bisogno di un istituto che ammaestrasse il<br />

mercato, che sorvegliasse e vegliasse lo status concorrenziale e allo stesso tempo lo creasse<br />

lì dove ancora non era esistente. Il giudice, <strong>in</strong>fatti, chiamato a risolvere le contese <strong>in</strong> base<br />

alle suddette regole, non poteva bastare, essendo il suo <strong>in</strong>tervento solo ex post e qu<strong>in</strong>di<br />

spesso tardivo ed <strong>in</strong>capace di assecondare il mutare della realtà all’<strong>in</strong>terno di un mercato.<br />

157<br />

F. Merusi, Democrazia e autorità <strong>in</strong>dipendenti, Un romanzo quasi giallo, Il Mul<strong>in</strong>o Contemporanea,<br />

Bologna, 2000, pag. 15.<br />

158<br />

F. Longo, 'Ragioni e modalità dell’istituzione delle Autorità Indipendenti', <strong>in</strong> Cassese S. e Franch<strong>in</strong>i C., I<br />

Garanti delle regole, Il Mul<strong>in</strong>o, Bologna, 1996, pag. 13-14.<br />

159<br />

Uno stato da concepire come guardiano notturno e fornitore dei servizi essenziali nonché delle regole secondo<br />

cui i s<strong>in</strong>goli concorrenti dovrebbero regolare le loro relazioni.<br />

160<br />

F. Merusi, op.cit. pag. 23.<br />

17


CAPITOLO II<br />

Le autorità <strong>in</strong>dipendenti: l’esperienza italiana<br />

2.1 Autorità <strong>in</strong>dipendenti: l’alternativa all’organizzazione <strong>in</strong>tegrata statale.<br />

Nasceva così il bisogno di stabilire chi si dovesse occupare di assicurare il permanere della<br />

concorrenzialità <strong>in</strong> seno al mercato. Gli organi m<strong>in</strong>isteriali, un tempo soluzione per ogni<br />

dilemma, dato che con la responsabilità m<strong>in</strong>isteriale si manteneva un cont<strong>in</strong>uo e costante<br />

controllo dell’attività di Governo, non erano più adeguati poiché allo “Stato è impedito di<br />

fare <strong>in</strong>cursione nel mercato concorrenziale se non nei limiti e nei casi consentiti dalla<br />

costituzione federale europea” 161 . A poco potevano servire gli ord<strong>in</strong>amenti sezionali e<br />

l’autarchia, creati nel passato, <strong>in</strong> quanto pur con la maggiore capacità di rapido <strong>in</strong>tervento,<br />

dato il limitato settore di controllo e nonostante la flessibilità nell’organizzazione,<br />

rimanevano soggetti all’<strong>in</strong>dirizzo governativo, a cui doveva essere ispirata la guida del<br />

settore, e per questo <strong>in</strong>adeguati allo scopo: vegliare senza però <strong>in</strong>fluenzare ed <strong>in</strong>terferire con<br />

le leggi del mercato.<br />

Ciò che serviva era qu<strong>in</strong>di un organo dotato di autoreferenzialità, cioè che rispondesse<br />

solo alle esigenze del mercato stesso, fosse totalmente sv<strong>in</strong>colato ed <strong>in</strong>dipendente sia dal<br />

Governo sia dal Parlamento, il cui scopo doveva essere quello di <strong>in</strong>trodurre, difendere e<br />

diffondere il concetto della parità delle armi all’<strong>in</strong>terno del mercato. Coord<strong>in</strong>amento,<br />

subord<strong>in</strong>azione, “uniformity, <strong>in</strong>tegration, rule-driven behaviour” 162 , molteplicità delle<br />

competenze dovevano lasciare il posto a “diversity, adaptability, self-governance”,<br />

<strong>in</strong>dipendenza ed unicità di compito.<br />

Così come la democraticità di uno Stato si era sostanziata nell’assicurare, all’<strong>in</strong>terno<br />

del contraddittorio, l’eguaglianza dei cittad<strong>in</strong>i nella difesa dei propri diritti politici e civili<br />

così, allo stesso modo, attraverso le autorità <strong>in</strong>dipendenti si assicurava quella forma di<br />

contraddittorio che può essere considerata la concorrenza nel mercato, attraverso la<br />

sorveglianza dell’eguaglianza nell’esercizio di quel diritto, costituzionalmente garantito, che<br />

è la libertà economica. 163<br />

Ora poiché il mercato rappresenta il luogo giuridico, identificato con i criteri più vari,<br />

da quello merceologico a quello territoriale, <strong>in</strong> cui si realizza il contraddittorio e dovendo<br />

esso essere tutelato nella totalità delle sue manifestazioni, l’ente predisposto alla tutela<br />

poteva presentarsi sia <strong>in</strong> forma univoca sia <strong>in</strong> una moltitud<strong>in</strong>e di enti con lo stesso scopo, ma<br />

operanti <strong>in</strong> settori diversi, “ purché la somma delle loro funzioni fosse totalizzante” 164 .<br />

Proprio quest’ ultima è stata la scelta operata <strong>in</strong> sede nazionale, con la dilagante creazione di<br />

autorità che ha impegnato il legislatore dal 1990. La scelta di una struttura quale quella delle<br />

autorità trova un’ulteriore spiegazione nell’impedimento che la struttura m<strong>in</strong>isteriale oppone<br />

alla “mobilisation of all the knowledge relevant to public decision-mak<strong>in</strong>g”, e “to the career<br />

development of scientific or technical experts” 165 , che, al contrario, verrebbero ad essere<br />

favorite dai rapporti paritari esistenti all’<strong>in</strong>terno dei diversi collegi a capo delle varie<br />

autorità.<br />

161<br />

Ibidem, pag. 22.<br />

162<br />

A. Schick, op.cit., pag. 36.<br />

163<br />

Si veda <strong>in</strong> proposito F. Merusi, op. cit., pag. 25-27.<br />

164<br />

Ibidem, pag. 37.<br />

165<br />

White Paper on Governance, Work area 3, Improv<strong>in</strong>g the exercise of executive responsabilities, 'Establish<strong>in</strong>g<br />

a framework for decision-mak<strong>in</strong>g reguatory agencies', Group 3a, http://europa.eu.<strong>in</strong>t/ comm/governance/areas<br />

/group6/report_en.pdf, Giugno 2001, pag. 9.<br />

18


Si è trattato, comunque, di una creazione quanto mai variegata, essendo pochi i tratti<br />

comuni e molte le differenze che si possono constatare tra le diverse creature dal punto di<br />

vista strutturale, funzionale e organizzativo. Una diversità che se <strong>in</strong> parte trova<br />

giustificazione nella pluralità degli ambiti <strong>in</strong> cui ci si trova ad operare, con esigenze perciò<br />

non necessariamente co<strong>in</strong>cidenti, dall’altra è espressione di una non sempre lucida<br />

consapevolezza del legislatore <strong>in</strong> merito alla nuova realtà. Una mancanza che si nota non<br />

solo nell’aver def<strong>in</strong>ito dei corpi tanto differenti, ma anche per il fatto di aver esteso uno<br />

status speciale, quale quello dell’<strong>in</strong>dipendenza, a strutture che per operare non ne avevano<br />

bisogno e che, di fatto, mantengono una stretta relazione con quelle istituzioni da cui<br />

dovevano essere <strong>in</strong>dipendenti. 166 Cosa questa che rende particolarmente difficile riuscire a<br />

dare una chiara def<strong>in</strong>izione di questi corpi.<br />

Un fatto sembra essere certo, si tratta di organi <strong>in</strong> cui sembrano, <strong>in</strong> diverso modo,<br />

essere compresenti i tre poteri che Montesquieu aveva ritenuto necessario dividere, dal<br />

momento che svolgono contemporaneamente compiti quasi giurisdizionali, quasi normativi<br />

e amm<strong>in</strong>istrativi. Fatto questo che ha portato negli ultimi anni ad <strong>in</strong>terrogarsi sull’esigenza<br />

o meno di una legge quadro o addirittura di un <strong>in</strong>tervento costituzionale per prevedere delle<br />

realtà che non sono contemplate nella nostra carta dei diritti.<br />

Nel panorama italiano si assiste, secondo Patroni Griffi, alla seguente possibile<br />

tripartizione delle esistenti autorità.<br />

1. Autorità arbitro, “ chiamate a far rispettare le regole di un gioco che sono altri<br />

a giocare” 167 , il cui scopo è quello di assicurare il ritorno ed il riprist<strong>in</strong>o<br />

dell’equilibrio, o meglio dell’assetto riconosciuto dalla legge come rilevante,<br />

ogni qual volta le situazioni giuridiche simmetriche e confliggenti sembrano<br />

volerlo rompere. L’<strong>in</strong>teresse pubblico, difeso da questi nuovi istituti, non<br />

s’identifica con l’<strong>in</strong>teresse della Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione ma <strong>in</strong> un <strong>in</strong>teresse<br />

“riferibile…ad una pluralità di soggetti privati, …che …può assumere, sia<br />

proiezione collettiva, sia proiezione <strong>in</strong>dividuale.” 168<br />

2. “Autorità con prevalente funzione di regolazione amm<strong>in</strong>istrativa di<br />

determ<strong>in</strong>ati settori della vita economica” 169 .<br />

3. “Autorità o meglio organismi con prevalente funzione amm<strong>in</strong>istrativa<br />

d’<strong>in</strong>dirizzo, coord<strong>in</strong>amento e vigilanza <strong>in</strong> settori em<strong>in</strong>entemente tecnici”.<br />

Queste ultime, nonostante il nome, svolgono funzioni che potrebbero essere<br />

svolte dalla struttura amm<strong>in</strong>istrativa, dato che il compito non richiede uno<br />

speciale status di terzietà e neutralità dell’ente che lo svolge. Merusi ritiene<br />

che debbano essere ricondotte a questa tipologia: le Autorità per l’<strong>in</strong>formatica<br />

nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione 170 , la Commissione di vigilanza sui fondi<br />

pensione 171 e l’Autorità di controllo sui lavori pubblici 172 . “Come dire che, <strong>in</strong><br />

166<br />

Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici e Aipa (oggi Cnipa).<br />

167<br />

L. Torchia, ' Gli <strong>in</strong>teressi affidati alla cura delle autorità <strong>in</strong>dipendenti' <strong>in</strong> S. Cassese e C. Franch<strong>in</strong>i, op.cit, pag.<br />

65.<br />

168<br />

Ibidem, pag. 62.<br />

169<br />

F. Patroni Griffi, 'Tipi di autorità <strong>in</strong>dipendenti ' <strong>in</strong> S. Cassese e C. Franch<strong>in</strong>i, op.cit., pag. 29.<br />

170<br />

Ora ridenom<strong>in</strong>ata Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione e comprendente oltre ai<br />

ruoli svolti dall’Aipa anche quelli del Centro tecnico istituito nel 1997. Opera presso la Presidenza del Consiglio<br />

dei M<strong>in</strong>istri per l'attuazione delle politiche del M<strong>in</strong>istro per l'<strong>in</strong>novazione e le tecnologie, def<strong>in</strong>isce e utilizza i<br />

processi e gli strumenti per governare il processo d’<strong>in</strong>novazione tecnologica nelle amm<strong>in</strong>istrazioni centrali e<br />

locali, coord<strong>in</strong>a, attraverso la redazione di un piano triennale annuale, il processo di pianificazione e i pr<strong>in</strong>cipali<br />

<strong>in</strong>terventi di sviluppo ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e detta norme tecniche e criteri <strong>in</strong> materia di ICT, progettazione, realizzazione,<br />

gestione, mantenimento dei sistemi <strong>in</strong>formativi delle amm<strong>in</strong>istrazioni e delle loro <strong>in</strong>terconnessioni, nonché della<br />

loro qualità e relativi aspetti organizzativi.<br />

171<br />

Svolge il compito di sorvegliare la corretta e trasparente amm<strong>in</strong>istrazione e gestione dei fondi per la<br />

funzionalità del sistema di previdenza complementare, <strong>in</strong> conformità agli <strong>in</strong>dirizzi generali del M<strong>in</strong>istero del<br />

lavoro e della previdenza sociale.<br />

19


fondo alla corsa del legislatore per l’<strong>in</strong>dipendenza, non sempre c’è un’autorità<br />

<strong>in</strong>dipendente <strong>in</strong> senso proprio. Il più delle volte c’è soltanto quel che si<br />

cercava un tempo con la creazione di enti pubblici: un’organizzazione non<br />

gerarchica, l’autonomia contabile e la diversificazione dei rapporti di lavoro( o<br />

anche soltanto qualche <strong>in</strong>dennità <strong>in</strong> più)” 173 .<br />

Sembra essere op<strong>in</strong>ione di alcuni amm<strong>in</strong>istrativisti, che, autorità <strong>in</strong>dipendenti, <strong>in</strong><br />

senso stretto, dovrebbero essere quelle autorità arbitro il cui compito è quello non già di<br />

valutare comparativamente i diversi <strong>in</strong>teressi pubblici per giungere a def<strong>in</strong>ire quale sia<br />

l’<strong>in</strong>teresse prevalente, ma di favorire“ l’applicazione della legge …la valutazione dei<br />

presupposti della fattispecie astratta, <strong>in</strong> base ai precetti tecnici richiamati dal legislatore e<br />

suscettibili di vario apprezzamento” 174 . “Non si chiede di apprezzare e ponderare gli<br />

<strong>in</strong>teressi, ma, <strong>in</strong>vece, di verificare e assicurare che fra essi si mantenga un determ<strong>in</strong>ato<br />

equilibrio: la libertà d’uguale accesso al mercato per gli operatori, la libertà di scelta per i<br />

consumatori, il miglior funzionamento del meccanismo allocativo” 175 . “Le autorità<br />

amm<strong>in</strong>istrative <strong>in</strong>dipendenti, <strong>in</strong>somma, si giustificano solo <strong>in</strong> quanto organi di garanzia,<br />

….garanzia per i cittad<strong>in</strong>i nell’esercizio di alcuni diritti fondamentali connessi alla vita<br />

economica e garanzia per le imprese rispetto alla concorrenza e alla trasparenza della<br />

competizione nei mercati” 176 .<br />

L’<strong>in</strong>dipendenza, qu<strong>in</strong>di, non soltanto come un profilo della nascita e<br />

dell’organizzazione dell’autorità, ma come un carattere oggettivo del suo operare <strong>in</strong> vista<br />

di un f<strong>in</strong>e. Un carattere che risulta presente lì dove ci si trova a svolgere attività<br />

prevalentemente di tipo contenzioso, perché da essa dipende il fatto che la decisione, la<br />

soluzione prospettata possa imporsi sulle parti <strong>in</strong> conflitto e dove la stessa partecipazione<br />

delle parti <strong>in</strong>teressate non avrà più lo scopo di una semplice rappresentanza d’<strong>in</strong>teressi, ma<br />

è l’elemento card<strong>in</strong>e per ristabilire quell’ord<strong>in</strong>e che si è rotto ed <strong>in</strong> cui si sostanzia<br />

l’<strong>in</strong>teresse pubblico. “Interesse pubblico...che s’identifica con il mantenimento<br />

dell’equilibrio fra diversi <strong>in</strong>teressi privati ed è strumentale alla realizzazione di un <strong>in</strong>teresse<br />

primario non riferibile alla Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione, ma piuttosto ad una pluralità di<br />

soggetti privati” 177 .<br />

Sicuramente può considerarsi avente tali caratteristiche la Banca d’Italia, per lungo<br />

tempo un modello <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di prestigio, selezione, socializzazione, retribuzioni, carriere,<br />

dimensioni, ramificazioni dell’organizzazione ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e per “il possedere una riserva di<br />

legittimazione propria tale da conferire autorevolezza ai suoi esponenti (anziché richiedere<br />

che essi ne abbiano <strong>in</strong> proprio) 178 ”, nel suo ruolo come garante dell’equilibrio monetario.<br />

Proprio con tale compito ha visto crescere sempre più il suo stato d’<strong>in</strong>dipendenza:<br />

- da un potere di emissione strettamente legato alle riserve auree, rispetto a<br />

cui doveva essere mantenuta la convertibilità, si è passati a considerare<br />

questo come uno strumento flessibile nelle mani del banchiere centrale, da<br />

172<br />

Vigila sull' economicità di esecuzione dei lavori pubblici, sull'osservanza della discipl<strong>in</strong>a legislativa e<br />

regolamentare <strong>in</strong> materia (<strong>in</strong> caso di <strong>in</strong>osservanza trasmette gli atti ed i propri rilievi agli organi di controllo e, se<br />

le irregolarità hanno rilevanza penale, agli organi giurisdizionali competenti. Il suo potere sanzionatorio riguarda,<br />

<strong>in</strong>fatti, solo il caso di rifiuto od omissione di risposta alla richiesta d’<strong>in</strong>formazioni da parte dell’autorità) e<br />

sull’<strong>in</strong>esistenza di danni al pubblico erario, segnala al Governo ed al Parlamento i casi d’<strong>in</strong>osservanza e propone<br />

al M<strong>in</strong>istro le revisioni della regolazione esistente.<br />

173<br />

F. Merusi, Democrazia e autorità <strong>in</strong>dipendenti, il Mul<strong>in</strong>o contemporanea, Bologna, 2000, pag. 55.<br />

174<br />

C. Mal<strong>in</strong>conico, 'Le funzioni amm<strong>in</strong>istrative della autorità <strong>in</strong>dipendenti ', <strong>in</strong> S. Cassese e C. Franch<strong>in</strong>i, op.cit.,<br />

pag. 39.<br />

175<br />

L. Torchia, op. cit., pag. 64.<br />

176<br />

Commissione I (affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e <strong>in</strong>terni), Le Autorità amm<strong>in</strong>istrative<br />

<strong>in</strong>dipendenti, Indag<strong>in</strong>i conoscitive e documentazioni legislative n. 31, Atti parlamentari, XIII legislatura, 2000,<br />

pag. 30.<br />

177<br />

Ibidem, pag. 62.<br />

178<br />

A. La Sp<strong>in</strong>a, G. Majone, Lo Stato regolatore, Il Mul<strong>in</strong>o, Bologna, 2000, pag. 305.<br />

20


adattare alle esigenze di liquidità del sistema (potere oggi trasferito alla<br />

Banca Centrale Europea);<br />

- da un tasso di sconto, dapprima decretato dal M<strong>in</strong>istro del Tesoro su<br />

proposta della Banca d’Italia, è divenuto esso stesso oggetto di<br />

def<strong>in</strong>izione esclusiva di quest’ultima (potere poi attribuito alla Banca<br />

Centrale Europea);<br />

- dall’obbligo di assicurazione del collocamento dei titoli di debito<br />

pubblico non sottoscritti dal mercato e di concessione delle anticipazioni<br />

<strong>in</strong> conto corrente al Tesoro, si è passati al pieno controllo della base<br />

monetaria grazie al compiuto divorzio dalle <strong>in</strong>gerenze governative.<br />

Rimane fuori da questa classificazione il suo secondo ruolo: la vigilanza nei confronti delle<br />

banche e degli operatori f<strong>in</strong>anziari, <strong>in</strong> quanto assoggettata al volere di un organo<br />

governativo, il Cicr (Comitato Interm<strong>in</strong>isteriale per il Credito ed il Risparmio).<br />

Si fa notare che, comunque, essendo il ruolo delle banche centrali altamente<br />

analizzato <strong>in</strong> altra parte della letteratura non sarà oggetto di puntuale analisi <strong>in</strong> questo<br />

contesto.<br />

Sempre con queste caratteristiche è poi l’Autorità garante della concorrenza e del<br />

mercato alla quale sono affidati i seguenti compiti.<br />

- Sorvegliare la concorrenza del mercato, <strong>in</strong>dividuando autonomamente o su denuncia, di<br />

solito del concorrente danneggiato, i casi d’<strong>in</strong>tese restrittive o concentrazioni. Il suo sforzo<br />

è rivolto a cercare di appurare la veridicità della presunta creazione di maggiore efficienza<br />

e vantaggio per il consumatore, dichiarato dalle imprese co<strong>in</strong>volte, una valutazione che è<br />

sempre piuttosto difficile e che è “ sempre nell’ambito dell’op<strong>in</strong>abile” 179 .<br />

- Contrastare i casi di abuso di posizione dom<strong>in</strong>ante, cercando dapprima di <strong>in</strong>dividuare il<br />

mercato rilevante e poi valutando, caso per caso, se si stia abusando della possibilità di<br />

poter aumentare enormemente i prezzi, <strong>in</strong> presenza dell’impossibilità dei consumatori di<br />

<strong>in</strong>dirizzarsi verso altri prodotti (evenienza <strong>in</strong> cui si ord<strong>in</strong>a la sospensione dell’abuso da<br />

parte dell’impresa <strong>in</strong>dagata o <strong>in</strong> caso di un’<strong>in</strong>tesa, il blocco dell’acquisto) 180 .<br />

- Assicurare che la pubblicità dei prodotti non sia <strong>in</strong>gannevole, cioè corrisponda<br />

effettivamente alle qualità possedute dal prodotto 181 .<br />

- Vegliare sul rispetto delle <strong>in</strong>compatibilità di mandato previste per i titolari di cariche di<br />

governo, per assicurare che questi, nell'esercizio delle loro funzioni, si dedich<strong>in</strong>o<br />

esclusivamente alla cura degli <strong>in</strong>teressi pubblici, astenendosi dal porre <strong>in</strong> essere atti <strong>in</strong><br />

situazione di conflitto d'<strong>in</strong>teressi 182 .<br />

Unico limite all’<strong>in</strong>dipendenza conclamata di tale autorità è l’art. 25 della L. 287 del<br />

10 ottobre 1990, nel quale si prevede il potere del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, su proposta del<br />

M<strong>in</strong>istro dell'Industria, del Commercio e dell’Artigianato, di poter determ<strong>in</strong>are i criteri<br />

sulla base dei quali l'Autorità può eccezionalmente autorizzare, per rilevanti <strong>in</strong>teressi<br />

generali dell'<strong>economia</strong> nazionale, operazioni di concentrazione vietate, purché esse non<br />

comport<strong>in</strong>o l’elim<strong>in</strong>azione della concorrenza dal mercato o restrizioni alla concorrenza non<br />

strettamente giustificate dagli <strong>in</strong>teressi generali predetti.<br />

Un secondo obbligo, anche se meno forte, è poi rappresentato dall’obbligo di<br />

<strong>in</strong>formare il M<strong>in</strong>istro dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato ed il Presidente del<br />

179 G. Amato, Il gusto della libertà, L’Italia e l’Antitrust, Laterza, 1998, pag. 33.<br />

180 Legge 10 ottobre 1990, n. 287, Norme per la tutela della concorrenza e del mercato, http://www.agcm.it/<br />

181 Decreto Legislativo 25 gennaio 1992, n. 74, come modificato dal Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 67,<br />

Attuazione della direttiva 84/450/CEE, come modificata dalla direttiva 97/55/CE, <strong>in</strong> materia di pubblicità<br />

<strong>in</strong>gannevole e comparativa, http://www.agcm.it/<br />

182 Legge 20 luglio 2004, n. 215, Norme <strong>in</strong> materia di risoluzione dei conflitti di <strong>in</strong>teressi, http://www.agcm.it/<br />

21


Consiglio delle avvenute comunicazioni di operazioni di concentrazione e l’eventuale non<br />

<strong>in</strong>tenzione a procedere ad un’attività istruttoria 183 .<br />

Sempre <strong>in</strong> quest’ambito è da ricomprendere la Consob, il cui status, all’<strong>in</strong>izio. era più<br />

di un’autorità irrilevante, dato il suo forte legame con il Governo, che quello di un’autorità<br />

<strong>in</strong>dipendente <strong>in</strong> senso proprio. Solo negli anni ’90, <strong>in</strong>fatti, acquisì una più compiuta<br />

configurazione di autorità <strong>in</strong>dipendente, vedendo allargati i suoi marg<strong>in</strong>i d’<strong>in</strong>tervento dalle<br />

sole società quotate <strong>in</strong> borsa e fondi mobiliari al mercato mobiliare globalmente <strong>in</strong>teso,<br />

divenendo responsabile della regolazione dei luoghi <strong>in</strong> cui si scambiano i valori mobiliari e<br />

garante della completezza dell’<strong>in</strong>formazione che viene trasmessa <strong>in</strong> essi. Rimane per essa<br />

un unico legame con il Governo 184 <strong>in</strong> merito alla def<strong>in</strong>izione dei regolamenti <strong>in</strong>terni che<br />

divengono esecutivi solo dopo il vaglio del Presidente del Consiglio e con suo decreto.<br />

Una storia piuttosto simile è anche quella vissuta dall’ISVAP, organo monocratico al<br />

pari della Banca d’Italia, a cui assomiglia anche per il compito assegnatole di regolazione e<br />

garanzia del mercato di riferimento. Al pari della Consob, poi, ha visto ampliarsi i suoi<br />

poteri: da mera ancella del M<strong>in</strong>istro dell’Industria, chiamata a svolgere un autonomo<br />

controllo sulla gestione tecnica f<strong>in</strong>anziaria e patrimoniale delle imprese, sull’ottemperanza<br />

della discipl<strong>in</strong>a del settore e sull’attività preparatoria degli atti propri del M<strong>in</strong>istro, è<br />

divenuta poi titolare del potere di adottare ogni provvedimento ritenuto utile e necessario<br />

alla tutela delle imprese e degli utenti, responsabile della formulazione del piano<br />

d’<strong>in</strong>dirizzo della politica assicurativa, competente anche per l’amm<strong>in</strong>istrazione<br />

straord<strong>in</strong>aria ed il controllo delle partecipazioni delle e nelle imprese assicurative. Tutto<br />

ciò, comunque, sempre rispettando le l<strong>in</strong>ee di politica assicurativa fissata dal Governo.<br />

La Commissione di Garanzia per l’attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi<br />

Pubblici Essenziali, di fatto, rappresenta l’unica autorità che non vede legato il suo atto di<br />

nascita ad una direttiva comunitaria e che, contrariamente alle altre, non riguarda direttamente<br />

la concorrenza e l’operare del mercato, ma si pone al centro di diversi diritti<br />

costituzionalmente garantiti, una caratteristica tipica delle autorità secondo il modello<br />

francese. Il suo compito è, <strong>in</strong>fatti, quello di vegliare sull’esercizio del diritto di sciopero, art.<br />

40 della Costituzione, e “sulla tutela della vita, della salute, della libertà e della sicurezza della<br />

persona, .. della libertà di circolazione… dell’assistenza e della previdenza sociale…<br />

dell’istruzione… e della libertà di comunicazione”, come <strong>in</strong>dicati dall’art. 1 della Legge n.<br />

146 del 1990. Un compito che nasce come meramente arbitrale con la sperimentazione di<br />

conciliazioni fra le parti, presentazione di proposte sulle prestazioni reputate <strong>in</strong>dispensabili <strong>in</strong><br />

caso d’impossibilità di un raggiunto accordo, lasciando, nei casi anche di grave pregiudizio<br />

dei diritti costituzionalmente garantiti, che il potere di emanazione di ord<strong>in</strong>anze, il livello<br />

delle prestazioni <strong>in</strong>dispensabili e l’adeguato funzionamento dei servizi spetti al Presidente del<br />

Consiglio o agli organi governativi competenti su scala locale. Un potere che le è stato<br />

riconosciuto solo dieci anni più tardi <strong>in</strong>sieme con quello di deliberare la provvisoria<br />

regolamentazione delle prestazioni m<strong>in</strong>ime per ogni tipo di servizio, le procedure di<br />

raffreddamento e di conciliazione a cui le parti devono sottostare f<strong>in</strong>o al raggiunto accordo.<br />

Solo nel 2000, con la Legge n. 83, ha acquisito l’attribuzione del potere di <strong>in</strong>tervenire <strong>in</strong> via<br />

preventiva (per prevenire scioperi illegittimi, per scongiurare scioperi anche legittimi ma dagli<br />

effetti non sopportabili dagli utenti, per <strong>in</strong>durre le parti a tentare la via della composizione<br />

183 Ibidem, Capo III, art. 16 commi 3-4.<br />

184 “I predetti regolamenti sono sottoposti al Presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, il quale, sentito il M<strong>in</strong>istro del<br />

tesoro, ne verifica la legittimità <strong>in</strong> relazione alle norme del presente decreto, e successive modificazioni, e li<br />

rende esecutivi, con proprio decreto, entro il term<strong>in</strong>e di venti giorni dal ricevimento, ove non <strong>in</strong>tenda formulare,<br />

entro il term<strong>in</strong>e suddetto, proprie eventuali osservazioni”. Art. 1, comma 9, Legge 7 giugno 1974, n. 216,<br />

Conversione <strong>in</strong> legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 1974, n. 95, recante disposizioni relative al<br />

mercato mobiliare ed al trattamento fiscale dei titoli azionari, http://www.consob.it/ma<strong>in</strong>/documenti/Regolamen<br />

tazione/normativa/leg216.htm?hkeywords=&docid=0&page=0&hits=14<br />

22


pacifica dei conflitti), l’attribuzione del potere sanzionatorio, per reprimere la violazione delle<br />

regole relative alle prestazioni <strong>in</strong>dispensabili ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e un’autonoma gestione contabile.<br />

Cont<strong>in</strong>ua comunque a lamentare, rispetto alle altre autorità, la mancanza di un’autonoma<br />

gestione del personale che nella maggior parte dei casi è distaccata da altre amm<strong>in</strong>istrazioni.<br />

Un altro organo che, come la Commissione, si pone all’<strong>in</strong>crocio tra due diritti<br />

costituzionalmente garantiti, rappresentati dalla libera circolazione dell’<strong>in</strong>formazione e il<br />

diritto alla riservatezza, è quello del Garante per la protezione dei dati personali, il quale<br />

“viene a svolgere un’attività di polizia del trattamento dei dati, la cui attribuzione ad<br />

un’autorità amm<strong>in</strong>istrativa <strong>in</strong>dipendente non trova giustificazioni se non nel dubbio che<br />

l’attività di polizia possa essere strumentalizzata dall’esecutivo nell’ambito dell’<strong>in</strong>dirizzo<br />

politico” 185 . A differenza delle autorità prima analizzate, lamentava f<strong>in</strong>o al 1999 una<br />

mancanza di potestà organizzativa 186 e cont<strong>in</strong>ua a lamentare una carenza di risorse<br />

necessarie per diffondere la cultura che il nuovo assetto normativo, <strong>in</strong> tale contesto,<br />

vorrebbe far emergere.<br />

“Si ha, <strong>in</strong>vero, l’impressione - tratta dall’esame dei compiti, delle attività, delle<br />

funzioni, delle competenze, dei rapporti con l’esecutivo, delle garanzie soggettive - che le<br />

autorità di regolazione non siano pienamente riconducibili nel novero delle autorità<br />

<strong>in</strong>dipendenti <strong>in</strong> senso stretto: sia perché non presentano standard di garanzia e prerogative<br />

di neutralità e di terzietà o quanto meno di alta imparzialità altrettanto sicure quanto quelle<br />

di cui sono titolari queste ultime, sia soprattutto perché è difficile negare che svolgano, nei<br />

compiti di regolazione, attività di amm<strong>in</strong>istrazione e di gestione” 187 . Non a caso lo stesso<br />

Amato, nel riferirsi alle autorità di regolazione, sottol<strong>in</strong>ea il loro carattere di semi<strong>in</strong>dipendenza,<br />

dal momento che è prevista una maggiore <strong>in</strong>gerenza governativa sia <strong>in</strong><br />

term<strong>in</strong>i d’<strong>in</strong>dirizzo sia d’<strong>in</strong>tervento su specifici atti, questo perché, contrariamente alla<br />

precedente tipologia di autorità, vengono svolte funzioni “prima esercitate dai m<strong>in</strong>isteri”,<br />

prese “decisioni che vanno direttamente al merito (tariffe, contenuti delle concessioni e dei<br />

contratti di servizio)” 188 e salvaguardati non già <strong>in</strong>teressi costituzionalmente garantiti, ma<br />

la buona qualità e la ragionevolezza del prezzo dei servizi offerti.<br />

L’ Autorità per l’energia ed il gas rappresenta certamente il prototipo del regolatore<br />

di servizi, chiamata a “garantire la promozione della concorrenza e dell'efficienza nel<br />

settore dei servizi di pubblica utilità ….assicurandone la fruibilità e la diffusione <strong>in</strong> modo<br />

omogeneo sull'<strong>in</strong>tero territorio nazionale, def<strong>in</strong>endo un sistema tariffario certo, trasparente<br />

e basato su criteri predef<strong>in</strong>iti”, <strong>in</strong> grado di “armonizzare gli obiettivi economico-f<strong>in</strong>anziari<br />

dei soggetti esercenti il servizio con gli obiettivi generali di carattere sociale, di tutela<br />

ambientale e di uso efficiente delle risorse,… promuovendo la tutela degli <strong>in</strong>teressi di<br />

185<br />

F. Merusi, op. cit., pag. 54.<br />

186<br />

Dal momento che si prevedeva che “le norme concernenti l'organizzazione ed il funzionamento dell’ufficio<br />

del Garante, nonché quelle dirette a discipl<strong>in</strong>are la riscossione dei diritti di segreteria e la gestione delle spese,<br />

anche <strong>in</strong> deroga alle disposizioni sulla contabilità generale dello Stato, sono adottate con regolamento emanato<br />

con decreto del Presidente della Repubblica, entro tre mesi dalla data di entrata <strong>in</strong> vigore della presente legge,<br />

previa deliberazione del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, sentito il Consiglio di Stato, su proposta del Presidente del<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, di concerto con i M<strong>in</strong>istri del Tesoro, di Grazia e Giustizia e dell’Interno, e su parere<br />

conforme del Garante stesso”, <strong>in</strong> sede di prima applicazione è considerato ora come valido l’articolo 33, comma<br />

1-quater della legge istitutiva n. 675 del 1996 (comma aggiunto dall'art. 2, comma 5, d.lg. 26 febbraio 1999, n.<br />

51), per cui è “il Garante che ripartisce l'organico, fissato nel limite di cento unità, tra il personale dei diversi<br />

livelli e quello delle qualifiche dirigenziali e discipl<strong>in</strong>a l’organizzazione, il funzionamento dell’ufficio, la<br />

riscossione e l’utilizzazione dei diritti di segreteria, ivi compresi quelli corrisposti dall’otto maggio 1997, e la<br />

gestione delle spese, anche <strong>in</strong> deroga alle norme sulla contabilità generale dello Stato”.<br />

187<br />

F. Longo, 'Ragioni e modalità dell’istituzione delle autorità <strong>in</strong>dipendenti', <strong>in</strong> S. Cassese e C. Franch<strong>in</strong>i, op.cit.,<br />

pag. 21.<br />

188<br />

A. La Sp<strong>in</strong>a, G. Majone, op.cit., pag. 299<br />

23


utenti e consumatori, tenuto conto della normativa comunitaria <strong>in</strong> materia e degli <strong>in</strong>dirizzi<br />

di politica generale formulati dal Governo” 189<br />

Tale tipo d’<strong>in</strong>gerenza sembra <strong>in</strong>vece scomparire al momento della creazione<br />

dell’Autorità garante delle comunicazioni a cui rimangono <strong>in</strong>vece elevati poteri normativi<br />

e amm<strong>in</strong>istrativi, alcuni dei quali svolti <strong>in</strong> compartecipazione con il m<strong>in</strong>istero. Si veda ad<br />

esempio la def<strong>in</strong>izione degli standard dei decodificatori o la def<strong>in</strong>izione dei piani di<br />

radiofrequenze e concessioni, su una vasta compag<strong>in</strong>e di materie: dall’offerta e qualità di<br />

servizi e tariffe all’ accesso alle <strong>in</strong>frastrutture di comunicazione e criteri per<br />

<strong>in</strong>terconnessione, agli <strong>in</strong>dici di ascolto, alla tutela dei m<strong>in</strong>ori, agli obblighi di servizio<br />

pubblico, alla propaganda politica ed <strong>in</strong>formazione politica ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e al rispetto delle<br />

m<strong>in</strong>oranze l<strong>in</strong>guistiche. A tali compiti si deve aggiungere poi l’attività consultiva al<br />

Governo che di fatto appare come una costante propria di tutte le autorità.<br />

Si riassumono di seguito: le pr<strong>in</strong>cipali caratteristiche delle autorità previste dalla<br />

legislazione che ne ha decretato la nascita e successive <strong>in</strong>tegrazioni.<br />

189 L. 14 Novembre 1995, n. 481, Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità.<br />

Istituzione delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità, art. 1.<br />

24


Tav.1 Le autorità: come sono<br />

Autorità Garante della<br />

Concorrenza e del Mercato<br />

25<br />

CONSOB Garante per la protezione dei dati<br />

personali<br />

Data di nascita Legge n. 287/1990 Legge n. 216/1974 Legge n. 675 /1996<br />

Composizione 5 5 4<br />

Decreto del Presidente della Eletti per una metà dalla Camera dei<br />

Repubblica su proposta del Deputati e per l’altra dal Senato<br />

Presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri<br />

Criterio di nom<strong>in</strong>a<br />

Presidenti delle due Camere<br />

Durata della carica <strong>in</strong> anni 7 5 4<br />

R<strong>in</strong>novabilità della carica Non consentita Consentita una sola volta<br />

Maggioranza semplice.<br />

Consentita una sola volta<br />

Maggioranza richiesta per le<br />

delibere<br />

Maggioranza semplice<br />

Il voto è sempre palese<br />

Per particolari deliberazioni<br />

maggioranza rafforzata (non meno di<br />

4 voti favorevoli).<br />

F<strong>in</strong>anziamento dell’autorità F<strong>in</strong>anziamento statale<br />

Il voto è sempre palese<br />

Contributi propri ( dal 1995) e<br />

f<strong>in</strong>anziamento statale<br />

Controllo della Corte dei Conti. Controllo della Corte dei conti.<br />

Controllo del bilancio<br />

Responsabile dell’organizzazione<br />

<strong>in</strong>terna e del personale.<br />

Tribunale di riferimento a cui<br />

contestare le decisioni.<br />

Codice di condotta<br />

Trattamento economico<br />

Gestione delle spese anche <strong>in</strong> deroga<br />

alle disposizioni sulla Contabilità<br />

generale dello Stato.<br />

Autonomia organizzativa, contabile,<br />

amm<strong>in</strong>istrativa e del persona le.<br />

TAR del Lazio ed <strong>in</strong> secondo grado<br />

il Consiglio di Stato. Le azioni tra<br />

privati di nullità e di risarcimento del<br />

danno, nonché i ricorsi volti ad<br />

ottenere provvedimenti di urgenza<br />

rientrano nella giurisdizione della<br />

Corte d'appello competente per ter -<br />

ritorio.<br />

Codice etico adottato nell’agosto del<br />

1995. Divieto di esercitare, a pena di<br />

decadenza, alcuna attività professionale<br />

o di consulenza, né essere<br />

amm<strong>in</strong>istratori o dipendenti di enti<br />

pubblici o privati, né ricoprire<br />

cariche elettive.<br />

Indennità determ<strong>in</strong>ata con decreto<br />

del Presidente del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri, su proposta del M<strong>in</strong>istro<br />

dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato,<br />

d'<strong>in</strong>tesa con il M<strong>in</strong>istro<br />

del Tesoro.<br />

Gestione delle spese anche <strong>in</strong> deroga<br />

alle disposizioni sulla Contabilità<br />

generale dello Stato.<br />

Autonomia organizzativa, contabile e<br />

amm<strong>in</strong>istrativa. Per il personale il<br />

relativo regolamento è soggetto all’<br />

approvazione della Presidenza del<br />

Consiglio.<br />

TAR del Lazio ed <strong>in</strong> secondo grado<br />

il Consiglio di Stato.<br />

Indennità determ<strong>in</strong>ata con decreto<br />

del Presidente del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri, su proposta del M<strong>in</strong>istro del<br />

Tesoro.<br />

Maggioranza semplice<br />

F<strong>in</strong>anziamento statale<br />

Controllo della Corte dei Conti.<br />

Gestione delle spese anche <strong>in</strong> deroga<br />

alle norme sulla Contabilità generale<br />

dello Stato.<br />

Autonomia organizzativa, contabile,<br />

amm<strong>in</strong>istrativa e del persona le.<br />

Tribunale del luogo dove risiede il<br />

titolare.<br />

Codice etico adottato il 28 giugno<br />

2000. Divieto di esercitare, a pena di<br />

decadenza, alcuna attività professionale<br />

o di consulenza, né essere<br />

amm<strong>in</strong>istratori o dipendenti di enti<br />

pubblici o privati, né ricoprire<br />

cariche elettive.<br />

Al presidente compete un’<strong>in</strong>dennità<br />

di funzione non eccedente, nel massimo,<br />

la retribuzione spettante al<br />

primo presidente della Corte di<br />

Cassazione. Ai membri compete<br />

un’<strong>in</strong>dennità di funzione non eccedente,<br />

nel massimo, i due terzi di<br />

quella spettante al presidente.


Autorità per le garanzie nelle<br />

comunicazioni<br />

Autorità per l’energia<br />

elettrica ed il gas<br />

26<br />

COVIP ISVAP<br />

Data di nascita Legge n. 249/1997 Legge n. 481/1995 D. Lgs. n. 124 /1993 L.egge n. 576/1982<br />

Composizione 9 3 190 5 7 191<br />

Il presidente con decreto del Decreto del Presidente della Delibera del Consiglio dei Presidente nom<strong>in</strong>ato con decreto del<br />

Presidente della Repubblica su Repubblica su delibera del M<strong>in</strong>istri, adottata su pro- Presidente della Repubblica, previa<br />

Criterio di nom<strong>in</strong>a<br />

proposta del Presidente del<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, d’<strong>in</strong>te-<br />

Presidente del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri su proposta del<br />

posta del M<strong>in</strong>istro del<br />

Lavoro e della Previdenza<br />

deliberazione del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri, su proposta del M<strong>in</strong>istro<br />

sa con il M<strong>in</strong>istro delle Comu- M<strong>in</strong>istro dell’Industria, del Sociale di concerto con il dell'Industria, del Commercio e delnicazioni<br />

e previo parere delle Commercio e dell’Artigia- M<strong>in</strong>istro del Tesoro.<br />

l'Artigianato. I componenti sono<br />

competenti Commissioni parnato e parere v<strong>in</strong>colante<br />

nom<strong>in</strong>ati con decreto del Presidente<br />

lamentari. I commissari sono delle Commissioni par-<br />

del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, di con-<br />

eletti 4 dal Senato e 4 dalla lamentari competenti.<br />

certo con il M<strong>in</strong>istro dell'Industria,<br />

Camera.<br />

del Commercio e dell'Artigianato.<br />

Durata della<br />

7 7 4 Presidente 5 anni gli altri<br />

carica <strong>in</strong> anni<br />

componenti 4 anni.<br />

R<strong>in</strong>novabilità<br />

Presidente riconfermato un volta.<br />

della carica<br />

Gli altri componenti non più di due<br />

Non consentita<br />

Maggioranza assoluta<br />

Non consentita<br />

Consentita una volta<br />

volte<br />

Maggioranza<br />

richiesta per le<br />

delibere<br />

F<strong>in</strong>anziamento<br />

dell’autorità<br />

Controllo<br />

del bilancio<br />

Responsabile dell’organizzazione<br />

<strong>in</strong>terna e del personale.<br />

Tribunale di<br />

riferimento<br />

Codice di condotta<br />

Trattamento<br />

economico<br />

Il voto è sempre palese; <strong>in</strong> casi<br />

eccezionali e motivati l’organo<br />

collegiale può deliberare a<br />

scrut<strong>in</strong>io segreto.<br />

In parte con contributi propri<br />

<strong>in</strong> parte con f<strong>in</strong>anziamento<br />

statale.<br />

Controllo della Corte dei<br />

Conti.<br />

Autonomia organizzativa, contabile,<br />

amm<strong>in</strong>istrativa e del<br />

personale.<br />

TAR del Lazio, <strong>in</strong> secondo<br />

grado il Consiglio di Stato.<br />

E’ previsto un codice etico<br />

Divieto di <strong>in</strong>trattenere rapporti<br />

di consulenza o collaborazione<br />

e di avere <strong>in</strong>teressi diretti<br />

ed <strong>in</strong>diretti nelle imprese<br />

operanti nei settori di competenza<br />

durante la carica e nei 4<br />

anni successivi al term<strong>in</strong>e di<br />

essa.<br />

Le <strong>in</strong>dennità spettanti ai<br />

componenti sono determ<strong>in</strong>ate<br />

dal M<strong>in</strong>istro del Tesoro.<br />

Risorse proprie<br />

Controllo della<br />

Corte dei Conti.<br />

Autonomia organizzativa,<br />

contabile, amm<strong>in</strong>istrativa e<br />

del personale.<br />

TAR della Lombardia, <strong>in</strong><br />

secondo grado il Consiglio<br />

di Stato.<br />

Divieto di <strong>in</strong>trattenere<br />

rapporti di consulenza o<br />

col-laborazione e di avere<br />

<strong>in</strong>te-ressi diretti ed <strong>in</strong>diretti<br />

nelle imprese operanti nei<br />

settori di competenza<br />

durante la carica e nei 4<br />

anni suc-cessivi al term<strong>in</strong>e<br />

di essa.<br />

Le <strong>in</strong>dennità spettanti ai<br />

componenti dell’Autorità<br />

sono equiparate al trattamento<br />

economico del<br />

Presidente e dei Giudici<br />

della Corte Costituzionale,<br />

ai sensi del decreto del<br />

Presidente del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri 13/05/ 1998.<br />

Decisioni prese<br />

collegialmente<br />

F<strong>in</strong>anziamento statale, degli<br />

istituti previdenziali e del<br />

settore regolato.<br />

Controllo della Corte dei<br />

Conti che riferisce poi al<br />

Parlamento.<br />

Delibera un regolamento<br />

soggetto ad approvazione<br />

della Presidenza del<br />

Consiglio.<br />

Al presidente e ai componenti<br />

della commissione<br />

competono le <strong>in</strong>dennità di<br />

carica fissate con decreto del<br />

Presidente del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri su proposta del<br />

M<strong>in</strong>istro del Lavoro e della<br />

Previdenza Sociale di concerto<br />

con il M<strong>in</strong>istro del<br />

Tesoro.<br />

Maggioranza semplice, <strong>in</strong> caso di<br />

parità vale il voto del Presidente<br />

Risorse proprie<br />

La Corte dei Conti esercita il<br />

controllo sulla gestione f<strong>in</strong>anziaria<br />

sulla base dei conti consuntivi e dei<br />

bilanci di esercizio col relativo conto<br />

dei profitti e delle perdite, corredati<br />

dalle relazioni del Presidente e del<br />

collegio dei revisori, riferendo poi al<br />

Parlamento anche sull’efficienza<br />

economica e f<strong>in</strong>anziaria della attività<br />

svolta.<br />

L'ISVAP delibera le norme<br />

concernenti l’ organizzazione, il<br />

funzionamento ed il personale<br />

dell'Istituto alle cui spese provvede<br />

con autonoma gestione<br />

Il personale <strong>in</strong> servizio, anche se <strong>in</strong><br />

forza di contratto a tempo determ<strong>in</strong>ato,<br />

non può assumere altro<br />

impiego né esercitare altra attività<br />

professionale, commerciale o <strong>in</strong>dustriale<br />

né assumere <strong>in</strong>carichi di<br />

qualunque genere nelle imprese del<br />

settore.<br />

Al presidente è attribuita un’<strong>in</strong>dennità<br />

determ<strong>in</strong>ata con decreto del<br />

Presidente del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri, di concerto con il M<strong>in</strong>istro<br />

della Industria, del Commercio e<br />

dell'Artigianato. Ai componenti<br />

spetta un’<strong>in</strong>dennità stabilita con<br />

decreto dal M<strong>in</strong>istro dell’Industria,<br />

del Commercio e dell’Artigianato.<br />

190 Divenuti c<strong>in</strong>que <strong>in</strong> base all’art. 1 comma 15 della Legge 23 agosto 2004, n. 239, 'Riord<strong>in</strong>o del settore<br />

energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti <strong>in</strong> materia di energia', Gazzetta<br />

Ufficiale, n. 215, 13 settembre 2004.<br />

191 Come previsto dall'art. 4, D.lg. 13 ottobre 1998 n. 373, gli organi dell’Isvap sono: il presidente ed il consiglio,<br />

elim<strong>in</strong>ando il consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione, quale terzo organo, come previsto dalla legge istitutiva.


Data di nascita<br />

Autorità per la vigilanza sui lavori<br />

pubblici<br />

Legge n. 109/ 1994<br />

27<br />

Commissione per la garanzia attuazione<br />

della legge sullo sciopero<br />

Legge n. 146/1990<br />

AIPA<br />

Centro nazionale per<br />

l’<strong>in</strong>formatica nella Pubblica<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

D.Lgs. n. 39/1993 come<br />

modificato dall’ art 176 del D.<br />

Lgs. n. 196/2003<br />

Composizione 5 9 5<br />

Il presidente è nom<strong>in</strong>ato con<br />

decreto del Presidente del<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, previa<br />

deliberazione del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri. Il Presidente del<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri nom<strong>in</strong>a<br />

con proprio decreto, previa<br />

deliberazione del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri,<br />

membri.<br />

gli altri quattro<br />

Criterio di nom<strong>in</strong>a<br />

I membri sono nom<strong>in</strong>ati con<br />

determ<strong>in</strong>azione d’<strong>in</strong>tesa dai Presidenti<br />

di Camera e Senato.<br />

Su designazione dei Presidenti di Camera e<br />

Senato.<br />

Durata della carica <strong>in</strong> anni 5 3 4<br />

R<strong>in</strong>novabilità della carica Non consentita Consentita una volta Consentita una volta<br />

Maggioranza richiesta per le Maggioranza dei presenti con voto<br />

Decisioni prese collegialmente,<br />

delibere<br />

palese<br />

<strong>in</strong> caso di disaccordo a<br />

maggioranza.<br />

F<strong>in</strong>anziamento dell’autorità F<strong>in</strong>anziamento statale F<strong>in</strong>anziamento statale F<strong>in</strong>anziamento statale<br />

Controllo del bilancio<br />

Responsabile<br />

dell’organizzazione <strong>in</strong>terna e<br />

del personale.<br />

Su proposta dell'Autorità, il Presidente<br />

del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, di concerto<br />

con il M<strong>in</strong>istro del Tesoro, discipl<strong>in</strong>a<br />

con apposito regolamento i criteri di<br />

gestione e le modalità di<br />

rendicontazione.<br />

Delibera le norme concernenti<br />

l'organizzazione, il personale ed il<br />

funzionamento degli uffici.<br />

Tribunale di riferimento Giudice amm<strong>in</strong>istrativo <strong>in</strong> sede di<br />

giurisdizione esclusiva.<br />

E’ previsto un codice di comportamento<br />

Codice di condotta<br />

Trattamento economico<br />

Non possono esercitare, a pena di<br />

decadenza, alcuna attività professionale<br />

o di consulenza, non possono essere<br />

amm<strong>in</strong>istratori o dipendenti di enti<br />

pubblici o privati né ricoprire altri uffici<br />

pubblici di qualsiasi natura o rivestire<br />

cariche pubbliche elettive o cariche nei<br />

partiti politici.<br />

Indennità determ<strong>in</strong>ate con decreto del<br />

Presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, su<br />

proposta del M<strong>in</strong>istro dei Lavori<br />

Pubblici, di concerto con il M<strong>in</strong>istro del<br />

Tesoro<br />

Controllo della Corte dei conti. Le norme<br />

dirette a discipl<strong>in</strong>are la gestione delle spese,<br />

anche <strong>in</strong> deroga alle disposizioni sulla<br />

contabilità generale dello Stato, sono<br />

approvate con decreto del Presidente della<br />

Repubblica da emanarsi ai sensi<br />

dell’articolo 17, comma 2, della legge 23<br />

agosto 1988, n. 400, su proposta del<br />

Presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri di<br />

concerto con il M<strong>in</strong>istro del Tesoro<br />

La Commissione stabilisce le modalità del<br />

proprio funzionamento.<br />

Giudice del lavoro<br />

Non possono far parte della Commissione i<br />

parlamentari e le persone che rivestano altre<br />

cariche pubbliche elettive, ovvero cariche <strong>in</strong><br />

partiti politici, <strong>in</strong> organizzazioni s<strong>in</strong>dacali o<br />

<strong>in</strong> associazioni di datori di lavoro, nonché<br />

coloro che abbiano con i suddetti organismi<br />

ovvero con amm<strong>in</strong>istrazioni od imprese di<br />

erogazione di servizi pubblici rapporti<br />

cont<strong>in</strong>uativi di collaborazione o di<br />

consulenza.<br />

Controllo della Corte dei Conti<br />

E’ ammessa la gestione delle<br />

spese <strong>in</strong> deroga alla contabilità<br />

nazionale.<br />

Regolamento emanato con<br />

decreto del Presidente della<br />

Repubblica, previa deliberazione<br />

del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri,<br />

sentito il Consiglio di Stato, su<br />

proposta del Presidente del<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, di<br />

concerto con il M<strong>in</strong>istro del<br />

Tesoro e su parere conforme<br />

dell'Autorità medesima.<br />

Divieto di operare nei settori<br />

produttivi dell’<strong>in</strong>formatica nei<br />

due anni successivi al term<strong>in</strong>e<br />

del mandato.<br />

Indennità determ<strong>in</strong>ate con<br />

decreto del Presidente del<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, su<br />

proposta del M<strong>in</strong>istro del<br />

Tesoro.


2.2 Perché autorità <strong>in</strong>dipendenti a livello nazionale e non solo autorità a livello europeo?<br />

Il concetto di sussidiarietà, guida nella distribuzione delle competenze tra istituzioni<br />

comunitarie e nazionali, <strong>in</strong> settori di competenza non esclusiva, non ha riscontrato lo stesso<br />

successo al momento della collocazione di tali nuovi istituti, la cui nascita fu <strong>in</strong> parte causata<br />

proprio dalla sp<strong>in</strong>ta liberalizzatrice dei mercati voluta dall’Unione. Infatti, sebbene la<br />

presenza di esternalità 190 , di elevati costi di transizione 191 nonché la presenza di eventuali<br />

economie di scala 192 potevano essere considerati come ottimi motivi per favorire un<br />

<strong>in</strong>tervento al livello comunitario, di fatto, sono stati soppiantati dalla l<strong>in</strong>ea difensiva, adottata<br />

dalle istituzioni europee che, vedendo nelle autorità europee una m<strong>in</strong>accia alle proprie<br />

competenze, favorirono la diffusione di quelle a livello nazionale, difendendo tale scelta<br />

attraverso una lettura restrittiva dei trattati <strong>in</strong> materia di delega (i quali non prevedono<br />

esplicitamente la nascita di tali entità) e del caso Meroni (per cui le istituzioni “cannot confer<br />

upon the authority, powers different from those which the delegat<strong>in</strong>g authority itself received<br />

under the Treaty” 193 potendo conferire solo, nel rispetto del pr<strong>in</strong>cipio di bilanciamento<br />

istituzionale, “clearly def<strong>in</strong>ed executive powers the exercise of which can, therefore, be<br />

subject to strict review <strong>in</strong> the light of criteria determ<strong>in</strong>ed by the delegat<strong>in</strong>g authority” 194 ).<br />

Tale decisione ha avuto, di fatto, due conseguenze rilevanti:<br />

- la creazione di autorità a livello europeo, operanti su settori prevalentemente tecnici,<br />

gestionali o scientifici, caratterizzate dall’essere o prive di poteri decisionali, come nel caso<br />

delle agenzie esecutive ( come classificate da Gerad<strong>in</strong> e Petit) aventi compiti: puramente di<br />

supporto all’attività della Commissione 195 , di raccolta e diffusione d’<strong>in</strong>formazioni 196 , di<br />

cooperazione 197 , o aventi poteri limitati e circoscritti dal mandato d’<strong>in</strong>fluenza sulle decisioni<br />

f<strong>in</strong>ali 198 ;<br />

- l’enorme diffusione di autorità che rappresentano una realtà della totalità degli stati membri<br />

e che si caratterizzano per l’estrema eterogeneità.<br />

Le direttive di quell’epoca, <strong>in</strong>fatti, <strong>in</strong>centrate sulla liberalizzazione dei mercati e sul<br />

bisogno d’istituti che li sorvegliassero, lasciavano alla fantasia dei legislatori nazionali la<br />

def<strong>in</strong>izione delle strutture più adeguate per quest’ultimi. Se da un lato l’eterogeneità consente<br />

di tenere conto delle peculiarità di ciascun settore, dall’altro, estesa com’è non solo a livello<br />

nazionale ma anche europeo, può generare dei costi <strong>in</strong>formativi molto elevati che alla f<strong>in</strong>e<br />

potrebbero rappresentare una barriera rilevante per i potenziali nuovi entranti nei mercati.<br />

190 “Decisions taken by NRAs are likely to create externalities, either because the matter to be dealt with is <strong>in</strong> its<br />

very essence of a cross-border nature (e.g. the regulation of cross-border regulatory exchanges) or because the<br />

decision to be taken will affect the competitiveness of market players and can thus impact the conditions of<br />

competition <strong>in</strong> the <strong>in</strong>ternal market (e.g. the adoption of <strong>in</strong>terconnection rates <strong>in</strong> telecommunications)”. D.<br />

Gerad<strong>in</strong> and N. Petit, 'The Development of Agencies at EU and National Levels: Conceptual Analysis and<br />

Proposals for Reform', Jean Monnet Work<strong>in</strong>g Paper 01/04, NYU School of Law, NY 10012, pag. 12.<br />

191 “In an <strong>in</strong>tegrated market, <strong>in</strong>consistent procedures regard<strong>in</strong>g authorizations, allocation of scarce resources, and<br />

a range of other regulatory matters may create barriers to trade”. Ibidem, pag.13.<br />

192 “Technically complicated or analysis-<strong>in</strong>tensive regulatory fields (such as network pric<strong>in</strong>g, capacity allocation<br />

etc.), economies of scale can be realized by entrust<strong>in</strong>g regulatory duties to a centralized authority”. Ibidem, pag.<br />

12-13.<br />

193 Si veda ECJ, 13 June 1958, Meroni vs. High Authority, 9/56, ECR 1957/1958, § 40.<br />

194 Ibidem, § 44.<br />

195 European Agency for Reconstruction, European Tra<strong>in</strong><strong>in</strong>g Foundation e Translation Centre for Bodies of the<br />

European Union.<br />

196 European Environment Agency, European Monitor<strong>in</strong>g Centre for Drug and Drug Addiction , European<br />

Monitor<strong>in</strong>g Centre on Racism and Xenophobia, European Food Safety Authority, European Environment<br />

Information e Observation Network.<br />

197 European Centre for the Development of Vocational Tra<strong>in</strong><strong>in</strong>g, European Foundation for the Improvement of<br />

Liv<strong>in</strong>g and Work<strong>in</strong>g Conditions e European Agency for Safety and Health at Work.<br />

198 Office for Harmonisation <strong>in</strong> the Internal Market, Community Plant Variety Office, European Aviation Safety<br />

Authority ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e Agency for the Evaluation of Medic<strong>in</strong>al Products.<br />

28


Una necessità questa dell’omogeneizzazione che è stata avvertita a livello europeo,<br />

manifestandosi con il Libro Bianco sulla Governance Europea del 2002, con la richiesta di<br />

una maggiore attenzione alla diffusione nell’ambito delle autorità dei pr<strong>in</strong>cipi<br />

d’<strong>in</strong>dipendenza, trasparenza, responsabilità e partecipazione ai procedimenti, e a livello<br />

nazionale, attraverso i tentativi, non facili, di dare una struttura univoca alle autorità esistenti.<br />

2.3 Le autorità: come si vorrebbe che siano e quelle che si vorrebbero creare<br />

Il fermento generato da tali istituti appare davvero sorprendente, sia se si considera l’attività<br />

d’<strong>in</strong>iziativa legislativa, nella XIII e XIV legislatura, volta a riord<strong>in</strong>are le autorità esistenti o<br />

<strong>in</strong> extremis anche a sopprimere quelle non necessarie (vedi tabella), sia quella volta alla<br />

creazione di ulteriori autorità.<br />

In merito al primo aspetto si può osservare come, fatta eccezione per il progetto di legge<br />

n. 1810 (XIV Legislatura), già presentato nella precedente legislatura come proposta di legge<br />

n. 5859, richiedente la soppressione di tutte le autorità esistenti, le altre proposte prevedano la<br />

riorganizzazione delle autorità rispetto ad un modello unico e la soppressione di alcune<br />

autorità che sono considerate non propriamente tali. In particolare il Disegno di Legge (XIV<br />

legislatura) n. 956 richiede che l’Autorità per l’<strong>in</strong>formatica nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

(AIPA) sia trasformata <strong>in</strong> Agenzia con personalità giuridica di diritto pubblico e sia<br />

sottoposta ai poteri d’<strong>in</strong>dirizzo e vigilanza del M<strong>in</strong>istro per la Funzione Pubblica, un desiderio<br />

<strong>in</strong> parte realizzato essendo stata trasformata nel 2003 <strong>in</strong> Centro nazionale per l'<strong>in</strong>formatica<br />

nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione, chiamata ad attuare le politiche del M<strong>in</strong>istro per<br />

l'Innovazione e le Tecnologie. Le Proposte di legge n. 2052 e n. 2224 (entrambe della XIV<br />

legislatura) prevedono <strong>in</strong>vece la soppressione della COVIP e dell’ISVAP, con passaggio delle<br />

rispettive funzioni per la prima alla Consob, per la seconda ad una neonata autorità di<br />

vigilanza sugli <strong>in</strong>termediari f<strong>in</strong>anziari. Mentre, poi, la prima vorrebbe vedere aumentati i<br />

poteri rispettivamente dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas e dell’Autorità per la<br />

concorrenza ed il mercato, la seconda vorrebbe sopprimere anche l’Autorità per l’energia<br />

elettrica, per attribuire i suoi compiti ad una nuova autorità di regolazione, l’Aipa e l’Autorità<br />

per la vigilanza nei lavori pubblici, i cui compiti verrebbero trasferiti a delle apposite agenzie<br />

sottoposte l’una al M<strong>in</strong>istero della Funzione Pubblica e l’altra al M<strong>in</strong>istero delle Infrastrutture<br />

e dei Trasporti.<br />

Per quanto riguarda il riord<strong>in</strong>o delle strutture esistenti <strong>in</strong> base ad un unico modello, si<br />

prevede: la presenza di 5 commissari con una durata del mandato pari a 4 anni, l’imposizione<br />

di v<strong>in</strong>coli post mandato, una più attenta analisi della relazione da parte di una commissione<br />

parlamentare competente e non più una generica presentazione <strong>in</strong> assemblea e un’<strong>in</strong>dennità,<br />

per alcuni fissata dal Governo e per altri <strong>in</strong>vece collegata a quanto corrisposto ai giudici della<br />

Corte Costituzionale. Per le nom<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>vece, il criterio più richiamato vedrebbe favorito il<br />

Governo, prevedendo la nom<strong>in</strong>a con decreto del Presidente della Repubblica su proposta o<br />

delibera del Presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, formulata previo parere favorevole delle<br />

competenti commissioni parlamentari.<br />

Tra le altre vi è poi una proposta di revisione costituzionale al f<strong>in</strong>e di offrire un grado di<br />

legittimità a tali istituti, comportando la r<strong>in</strong>uncia def<strong>in</strong>itiva alla regolazione di certi settori. Per<br />

quanto riguarda le proposte per la creazione di nuove autorità, si può notare come questi<br />

istituti cont<strong>in</strong>u<strong>in</strong>o a suscitare un forte <strong>in</strong>teresse e ad essere considerati come la soluzione per<br />

le questioni più disparate, si leggano a tal proposito i nomi delle nuove autorità che si<br />

vorrebbero creare: Autorità garante della corretta diffusione dell’<strong>in</strong>formazione scientifica 199 ,<br />

199 XIII legislatura, Progetto di legge N. 4867 d'<strong>in</strong>iziativa del deputato Anton<strong>in</strong>o Monteleone, Disegno di Legge<br />

4213 d’<strong>in</strong>iziativa del Senatore Ferd<strong>in</strong>ando Di Orio.<br />

29


Istituzione dell'Autorità garante per le ricerche sul genoma umano 200 , Istituzione del Garante<br />

nazionale della produzione agroalimentare e di derivazione animale 201 , l’Autorità garante<br />

della qualità sociale dei prodotti 202 , Garante per i diritti degli animali 203 , Istituzione<br />

dell'Autorità garante per il trattamento terapeutico delle malattie mentali 204 , Istituzione del<br />

Garante per i diritti dell’<strong>in</strong>fanzia e dell’adolescenza 205 ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e una Commissione nazionale<br />

garante della promozione e della protezione dei diritti umani 206 . Anche per queste autorità le<br />

strutture sono eterogenee e presentano somiglianze con le autorità già esistenti (Tavola 3).<br />

200<br />

XIII legislatura, Progetto di Legge - N. 6970 d'<strong>in</strong>iziativa dei Deputati Manca e Negri; DDL 4584 del<br />

Senatore Martelli, XIV legislatura Disegno Di Legge N. 11 d’<strong>in</strong>iziativa del Senatore Provera.<br />

201<br />

XIII legislatura, Progetto di Legge N. 6476 d'<strong>in</strong>iziativa del deputato Gastaldi.<br />

202<br />

XIII legislatura, Proposta di legge n. 5984 d'<strong>in</strong>iziativa dei Deputati Leccese, Paissan, Cento, Turroni, Proposta<br />

di legge N. 5436 d’<strong>in</strong>iziativa del deputato Rezza.<br />

203<br />

XIII legislatura, Proposta di legge N. 5683 d’<strong>in</strong>iziativa del deputato Procacci, disegno di legge S. 3778<br />

d’<strong>in</strong>iziativa del Senatore Pieroni.<br />

204<br />

XIII Legislatura, Proposta di legge n. 2592.<br />

205<br />

XIV Legislatura, Disegno di legge N. 2703 d’<strong>in</strong>iziativa del Senatore Franco, Disegno di legge N. 2469<br />

d’<strong>in</strong>iziativa dei Senatori Rolland<strong>in</strong>, Boldi, Carella, Ciccanti, D’ippolito, Fabris, Fasol<strong>in</strong>o, Pellic<strong>in</strong>i, Peterl<strong>in</strong>i E<br />

Sodano Disegno di legge N. 2461 d’<strong>in</strong>iziativa dei Senatori Gubert, Toia, Baratella, Fabris, Forlani, Peterl<strong>in</strong>i,<br />

Cavallaro, De Zulueta, Bettamio, Eufemi, Danzi, Cossiga, Gaburro, Contestabile, Togni, Alberti Casellati,<br />

Monticone, Liguori, Bergamo, Borea, Meleleo, Iervol<strong>in</strong>o e Thaler Ausserhofer.<br />

206<br />

XIV legislatura, Disegno di legge N. 2666 d’<strong>in</strong>iziativa del Senatore Pianeta.<br />

30


Tav. 2 Le autorità: come si vorrebbe che siano<br />

IV<br />

Legislatura<br />

Composizione<br />

Criterio di<br />

nom<strong>in</strong>a<br />

Proposta di legge n. 121<br />

30 maggio2001<br />

Max 5<br />

Presidente nom<strong>in</strong>ato con decreto<br />

del Presidente della Repubblica su<br />

proposta del Presidente del<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, previo<br />

parere favorevole delle competenti<br />

Commissioni parlamentari,<br />

espresso a maggioranza qualificata.<br />

I membri sono eletti per una<br />

metà dalla Camera dei Deputati e<br />

per l’altra metà dal Senato della<br />

Repubblica.<br />

Proposta di legge n. 2052<br />

29 novembre 2001<br />

5<br />

Nom<strong>in</strong>ati con decreto del<br />

Presidente della Repubblica,<br />

previa deliberazione del Consiglio<br />

dei M<strong>in</strong>istri, su proposta del<br />

Presidente del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri. Le designazioni del<br />

Governo circa le nom<strong>in</strong>e sono<br />

previamente sottoposte al parere<br />

di un’apposita commissione<br />

parlamentare.<br />

Disegno di Legge n. 956<br />

11 dicembre 2001<br />

5<br />

Nom<strong>in</strong>ati con decreto del<br />

Presidente della Repubblica,<br />

previa deliberazione del Consiglio<br />

dei M<strong>in</strong>istri, su proposta del<br />

Presidente del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri. Le designazioni del<br />

Governo circa le nom<strong>in</strong>e sono<br />

previamente sottoposte al parere<br />

della commissione parlamentare.<br />

Proposta di legge n. 2224<br />

24 gennaio 2002<br />

Autorità di garanzia: 5<br />

Autorità di regolazione:7<br />

Autorità di vigilanza:5<br />

Autorità di garanzia::nom<strong>in</strong>a dei<br />

Presidenti delle 2 Camere.<br />

Autorità di regolazione: nom<strong>in</strong>a<br />

con decreto del Presidente della<br />

Repubblica, previa deliberazione<br />

del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, su<br />

proposta del M<strong>in</strong>istro delle<br />

Attività Produttive, di concerto<br />

con il M<strong>in</strong>istro delle Comunicazioni<br />

e parere favorevole delle<br />

commissioni parlamentari competenti.<br />

Autorità di vigilanza: nom<strong>in</strong>a con<br />

decreto del Presidente della<br />

Repubblica, previa deliberazione<br />

del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, su<br />

proposta del M<strong>in</strong>istro dell’ Economia<br />

e delle F<strong>in</strong>anze e parere<br />

favorevole delle commissioni parlamentari<br />

competenti.<br />

Durata della<br />

4 4 4 5<br />

carica <strong>in</strong> anni<br />

R<strong>in</strong>novabilità<br />

della carica<br />

Consentita Non consentita Non consentita Non consentita<br />

F<strong>in</strong>anziamento F<strong>in</strong>anziamento statale F<strong>in</strong>anziamento statale F<strong>in</strong>anziamento statale F<strong>in</strong>anziamento statale e dove<br />

previsto con contributi propri.<br />

Doppio grado di giudizio per le<br />

autorità di garanzia, per quelle<br />

Tribunale di<br />

TAR del Lazio.<br />

Consiglio di Stato <strong>in</strong> unico grado.<br />

TAR del Lazio.<br />

regolamentari e di vigilanza nel<br />

caso di atti <strong>in</strong>dividuali mentre è<br />

riferimento<br />

previsto un solo giudizio per le<br />

autorità di regolazione e di<br />

vigilanza nel caso di atti<br />

regolamentari e generali.<br />

Nei quattro anni successivi alla Nei due anni successivi alla Nei due anni successivi alla Nell’anno successivo alla<br />

cessazione dall’<strong>in</strong>carico, i com- cessazione dall’<strong>in</strong>carico, i com- cessazione dall’<strong>in</strong>carico, i com- cessazione dall’<strong>in</strong>carico, i componenti<br />

delle Autorità <strong>in</strong>diponenti delle Autorità non ponenti delle Autorità non ponenti delle Autorità non<br />

Codice di pendenti non possono <strong>in</strong>trattene- possono <strong>in</strong>trattenere, direttamente possono <strong>in</strong>trattenere, direttamente possono <strong>in</strong>trattenere, direttamente<br />

condotta re, direttamente o <strong>in</strong>direttamente, o <strong>in</strong>direttamente, rapporti di col- o <strong>in</strong>direttamente, rapporti di col- o <strong>in</strong>direttamente, rapporti di colla-<br />

rapporti di collaborazione, di laborazione, di consulenza o laborazione, di consulenza o borazione, di consulenza o<br />

consulenza o di impiego con d’impiego con imprese operanti d’impiego con imprese operanti d’impiego con imprese operanti<br />

imprese operanti nel settore di nel settore di competenza, né nel settore di competenza, né nel settore di competenza del-<br />

competenza, né esercitarvi funzio- esercitarvi funzioni societarie. esercitarvi funzioni societarie. l’Autorità, né esercitarvi funzioni<br />

ni societarie. Obbligo di adozione Obbligo di adozione di un codice Obbligo di adozione di un codice societarie. Obbligo di adozione di<br />

di un codice deontologico. deontologico.<br />

deontologico.<br />

un codice deontologico.<br />

Le <strong>in</strong>dennità sono determ<strong>in</strong>ate con Le <strong>in</strong>dennità spettanti al Le <strong>in</strong>dennità spettanti al Le <strong>in</strong>dennità spettanti al<br />

decreto del Presidente del Con- presidente ed ai componenti delle presidente ed ai componenti delle presidente ed ai componenti delle<br />

siglio dei M<strong>in</strong>istri, su proposta del Autorità sono pari al 75% dei Autorità sono pari al 75% dei Autorità sono pari all’80% per<br />

Trattamento M<strong>in</strong>istro del Tesoro, del Bilancio compensi spettanti al presi-dente compensi spettanti al presi-dente cento dei compensi spettanti al<br />

economico e della Programmazione Econo- ed ai giudici della Corte ed ai giudici della Corte presidente e ai giudici della Corte<br />

mica.<br />

Costituzionale.<br />

Costituzionale.<br />

Costituzionale.<br />

Le Commissioni parlamentari Istituzione di una commissione Istituzione di una commissione<br />

competenti esam<strong>in</strong>ano la relazio- parlamentare chiamata ad espri- parlamentare chiamata ad espri-<br />

Rapporti con<br />

il Parlamento<br />

ne contestualmente al Documento<br />

di programmazione economicof<strong>in</strong>anziaria<br />

presentato dal Governo.mere<br />

parere sulle nom<strong>in</strong>e,<br />

esam<strong>in</strong>are le relazioni annuali<br />

presentate, svolgere audizioni,<br />

esprimere pareri sulle segnalamere<br />

parere sulle nom<strong>in</strong>e,<br />

esam<strong>in</strong>are le relazioni annuali<br />

presentate, svolgere audizioni,<br />

esprimere pareri sulle segnala-<br />

Non è previsto altro eccetto la<br />

presentazione della relazione<br />

annuale.<br />

zioni delle autorità e sugli zioni delle autorità e sugli<br />

<strong>in</strong>dirizzi di Governo.<br />

<strong>in</strong>dirizzi di Governo.<br />

Modifiche alle<br />

autorità<br />

esistenti<br />

Soppressione della COVIP e<br />

dell’ISVAP e passaggio delle<br />

rispettive funzioni alla Consob.<br />

Allargamento delle funzioni<br />

dell’AEEG e dell’AGCOM che<br />

acquisiscono rispettivamente la<br />

regolamentazione e il controllo<br />

dei servizi idrici e postali.<br />

L’Autorità per l’Informatica nella<br />

Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione è trasformata<br />

<strong>in</strong> Agenzia con<br />

personalità giuridica di diritto<br />

pubblico ed è sottoposta ai poteri<br />

d’<strong>in</strong>dirizzo e vigilanza del M<strong>in</strong>istro<br />

per la Funzione Pubblica.<br />

Soppressione: della COVIP e<br />

dell’ISVAP, i cui compiti sono<br />

trasferiti ad una nuova autorità<br />

denom<strong>in</strong>ata Autorità di vigilanza<br />

sugli <strong>in</strong>termediari f<strong>in</strong>anziari; dell’AEEG<br />

i cui compiti sono<br />

trasferiti ad una neonata autorità<br />

chiamata Autorità di regolazione;<br />

dell’AIPA e dell’Autorità per la<br />

vigilanza nei lavori pubblici i cui<br />

compiti sono trasferiti a delle apposite<br />

agenzie sottoposte l’una al<br />

M<strong>in</strong>istero della Funzione Pubblica<br />

31<br />

e l’altra al M<strong>in</strong>istero delle<br />

Infrastrutture e dei Trasporti.


XIV<br />

Legislatura<br />

Proposta di<br />

legge n. 1810<br />

presentata nella<br />

XIII<br />

Legislatura<br />

come Proposta<br />

di legge n.<br />

5859<br />

XIII<br />

Legislatura<br />

Proposta di legge n. 6197<br />

Composizione 5<br />

Criterio di<br />

nom<strong>in</strong>a<br />

Durata della<br />

carica <strong>in</strong> anni<br />

R<strong>in</strong>novabilità<br />

della carica<br />

F<strong>in</strong>anziamento<br />

dell’autorità<br />

Tribunale di<br />

riferimento<br />

Codice di<br />

condotta<br />

Trattamento<br />

economico<br />

Rapporti con il<br />

Parlamento<br />

Modifiche alle<br />

autorità<br />

esistenti<br />

Soppressione<br />

delle autorità di<br />

controllo<br />

<strong>in</strong>dipendenti.<br />

Il presidente è nom<strong>in</strong>ato con<br />

decreto del Presidente della<br />

Repubblica su proposta del Presidente<br />

del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri,<br />

previo parere favorevole delle<br />

competenti Commissioni parlamentari,<br />

espresso a maggioranza<br />

qualificata secondo le norme dei<br />

rispettivi regolamenti. I membri<br />

sono eletti metà dalla Camera dei<br />

Deputati e metà dal Senato della<br />

Repubblica.<br />

4<br />

Consentita<br />

F<strong>in</strong>anziamento statale<br />

TAR del Lazio nei casi <strong>in</strong> cui la<br />

giurisdizione appartenga al giudice<br />

amm<strong>in</strong>istrativo.<br />

Rito previsto per le controversie<br />

davanti al giudice del lavoro ove<br />

la giurisdizione appartenga al<br />

giudice ord<strong>in</strong>ario.<br />

Nei 4anni successivi alla cessazione<br />

dall'<strong>in</strong>carico, i componenti<br />

delle Autorità <strong>in</strong>dipendenti non<br />

possono <strong>in</strong>trattenere, direttamente<br />

o <strong>in</strong>direttamente, rapporti di collaborazione,<br />

di consulenza o<br />

diimpiego con imprese operanti<br />

nel settore di competenza, né<br />

eserci-tarvi funzioni societarie.<br />

E’ riconosciuta la possibilità di<br />

dotarsi, a maggioranza, di un codice<br />

etico.Ipotesi di rimozione dei<br />

com-ponenti delle Autorità<br />

Indipen-denti, ad opera: degli<br />

stessi mem-bri a maggioranza dei<br />

due terzi nel caso di gravi<br />

mancanze; di ciascuna delle due<br />

Camere, a maggioranza dei due<br />

terzi, sulla base di una mozione<br />

motivata, proposta da almeno un<br />

quarto dei rispettivi componenti,<br />

volta a deli-berare la decadenza<br />

delle Autorità nel caso di gravi e<br />

persistenti violazioni della legge<br />

istitutiva<br />

Le <strong>in</strong>dennità sono determ<strong>in</strong>ate con<br />

decreto del Presidente del Consiglio<br />

dei M<strong>in</strong>istri, su proposta del<br />

M<strong>in</strong>istro del Tesoro, del Bilancio<br />

e della Programmazione economica.<br />

Relazione annuale alle Camere<br />

che le Commissioni parlamentari<br />

competenti discutono contestualmente<br />

al documento di programmazione<br />

economico f<strong>in</strong>anziaria.<br />

XIV Legislatura<br />

Proposta di Legge<br />

Costituzionale n.<br />

1143<br />

già presentata come<br />

Proposta.<br />

n. 6512<br />

nella<br />

XIII Legislatura<br />

Costituzione della Repubblica,<br />

ParteII, Titolo<br />

IV, SezioneII, è<br />

aggiunta la seguente<br />

"Sezione II-bis: Le<br />

Autorità Indipendenti.<br />

Il Parlamento elegge,<br />

a maggioranza dei tre<br />

qu<strong>in</strong>ti dei suoi componenti,<br />

i soggetti titolari<br />

delle autorità.<br />

Le Autorità riferiscono<br />

ad una commissione<br />

parlamentare, istituita<br />

per legge, sui risultati<br />

dell'attività svolta ed<br />

ogni qualvolta ciò sia<br />

richiesto.<br />

32<br />

XIII Legislatura<br />

Proposta di legge<br />

costituzionale<br />

Disegno di legge .2047<br />

Per l'esercizio delle funzioni<br />

amm<strong>in</strong>istrative e la tutela<br />

degli <strong>in</strong>teressi statali nelle<br />

materie di cui all'articolo 67,<br />

comma 2 e 3, lo Stato può<br />

istituire enti, agenzie e, con<br />

legge appro-vata da entrambe<br />

le Camere, Autorità<br />

Indipendenti.<br />

Il Presidente della Repubblica<br />

nom<strong>in</strong>a, tra i candidati designati<br />

dal Senato della<br />

Repubblica, i soggetti preposti<br />

alle Autorità Indipendenti.<br />

La legge discipl<strong>in</strong>a la tutela<br />

giurisdizionale nei confronti<br />

degli atti delle autorità<br />

<strong>in</strong>dipendenti e ne stabilisce i<br />

limiti.<br />

XIV Legislatura<br />

Disegno di legge<br />

n. 3561<br />

Durante il loro <strong>in</strong>carico ed<br />

almeno per il triennio successivo<br />

alla scadenza del<br />

mandato è vietata ogni attività<br />

professionale o di consulenza,<br />

né si può essere amm<strong>in</strong>istratori<br />

o dipendenti di enti<br />

pubblici o privati, né ricoprire<br />

altri uffici pubblici di qualsiasi<br />

natura.


Tav. 3 Le autorità che si sarebbero volute e si vorrebbero creare<br />

XIII legislatura<br />

Composizione<br />

Criterio di nom<strong>in</strong>a<br />

Autorità garante della<br />

corretta diffusione<br />

dell’<strong>in</strong>formazione<br />

Disegno<br />

di legge<br />

S. 4867<br />

scientifica<br />

5<br />

Disegno<br />

di legge<br />

S. 4213<br />

Presidenti delle due<br />

Camere<br />

Progetto di legge<br />

N. 6970<br />

Autorità garante per le<br />

ricerche sul genoma umano<br />

Disegno di legge<br />

n. 4584<br />

3<br />

Presidenti delle due Camere<br />

33<br />

XIV legislatura<br />

Disegno di legge n.<br />

11<br />

Garante nazionale<br />

della produzione agroalimentare<br />

e di derivazione animale<br />

Progetto di legge<br />

N. 6476<br />

Il garante più un comitato di 15<br />

rappresentanti delle associazioni: dei coltivatori;<br />

degli allevatori; dei commercianti;<br />

dei consumatori ed ambientalistiche<br />

Con decreto del Presidente del Consiglio<br />

dei M<strong>in</strong>istri su proposta del M<strong>in</strong>istro della<br />

Sanità, di concerto con i M<strong>in</strong>istri delle<br />

Politiche Agricole e Forestali e dello<br />

Ambiente, <strong>in</strong> rappresentanza dei M<strong>in</strong>istri i<br />

M<strong>in</strong>istri competenti<br />

Autorità garante della qualità sociale dei<br />

prodotti<br />

Progetto di legge<br />

C. 5436<br />

Presidente del<br />

Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri<br />

Durata della carica 3 7 3 4<br />

R<strong>in</strong>novabilità<br />

carica<br />

della Non consentita Non consentita<br />

Consentita una volta Consentita una volta<br />

F<strong>in</strong>anziamento<br />

dell’autorità<br />

Tribunale di<br />

riferimento<br />

Trattamento economico<br />

Rapporti con il<br />

Parlamento<br />

F<strong>in</strong>anziamento statale F<strong>in</strong>anziamento statale F<strong>in</strong>anziamento statale<br />

Progetto di legge<br />

C. 5984<br />

1<br />

Presidenti delle due<br />

Camere<br />

TAR competente In primo grado TAR del Lazio<br />

Relazione <strong>in</strong>viata al<br />

Presidente del Consiglio<br />

che a sua volta la <strong>in</strong>via<br />

al Parlamento<br />

Indennità determ<strong>in</strong>ata con decreto del<br />

M<strong>in</strong>istro del Tesoro, del Bilancio e della<br />

Programmazione economica<br />

Indennità determ<strong>in</strong>ata con<br />

decreto del M<strong>in</strong>istro dell’Economia<br />

e delle F<strong>in</strong>anze<br />

Relazione <strong>in</strong>viata al Presidente del Consiglio che a sua volta la <strong>in</strong>via al<br />

Parlamento<br />

Relazione <strong>in</strong>viata al Presidente del<br />

Consiglio che a sua volta la <strong>in</strong>via al<br />

Parlamento<br />

Le <strong>in</strong>dennità sono determ<strong>in</strong>ate con decreto<br />

del Presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri,<br />

su proposta del M<strong>in</strong>istro degli Affari<br />

Esteri, di concerto con il M<strong>in</strong>istro<br />

dell’Economia e delle F<strong>in</strong>anze<br />

Relazione <strong>in</strong>viata al Parlamento ed al<br />

Governo


XIII Legislatura<br />

XIII Legislatura<br />

34<br />

XIV Legislatura<br />

Istituzione del Garante<br />

per i diritti dell’<strong>in</strong>fanzia e dell’adolescenza<br />

XIV legislatura<br />

Garante per i diritti degli<br />

Autorità garante per il trattamento<br />

Commissione nazionale garante della<br />

animali<br />

promozione e della protezione dei diritti<br />

Progetto di<br />

legge<br />

Disegno di<br />

legge n. 3778<br />

terapeutico delle malattie mentali<br />

Disegno di<br />

legge<br />

Disegno di<br />

legge<br />

Disegno di<br />

legge n. 2469<br />

umani<br />

C. 5683<br />

Progetto di legge C. 2592<br />

n. 2703 n. 2461<br />

Disegno di legge n. 2666<br />

Composizione 1 1 30<br />

Criterio di nom<strong>in</strong>a<br />

Decreto del Presidente della<br />

Repubblica, su proposta formulata<br />

dai Presidenti delle<br />

due Camere<br />

Presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, previa<br />

deliberazione del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, sentito<br />

il parere del Consiglio superiore della Sanità<br />

Decreto del Presidente<br />

della Repubblica su proposta<br />

dei Presidenti delle<br />

due Camere<br />

Determ<strong>in</strong>azione<br />

adottata d’<strong>in</strong>tesa<br />

dai Presidenti<br />

della Camera<br />

dei Deputati e<br />

del Senato della<br />

Repubblica.<br />

Durata della carica 4 3 4 7<br />

R<strong>in</strong>novabilità della carica Consentita una volta Non consentita Consentita una vola Non consentita<br />

F<strong>in</strong>anziamento<br />

dell’autorità<br />

F<strong>in</strong>anziamento statale F<strong>in</strong>anziamento statale F<strong>in</strong>anziamento statale<br />

Pari alle <strong>in</strong>- Pari al 90%<br />

dennitàcor- delle <strong>in</strong>dennità<br />

Trattamento economico Corrispondente alla retribuzione<br />

spettante al primo<br />

Presidente della Corte di<br />

Determ<strong>in</strong>ato con decreto del Presidente del<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, su proposta del M<strong>in</strong>istro<br />

della Sanità, di concerto con il M<strong>in</strong>istro per la<br />

risposte ai<br />

capi delle<br />

agenzie dello<br />

Stato<br />

corrisposte ai<br />

giudici della<br />

Corte Costituzionale<br />

Rapporti con il Parlamento<br />

Cassazione<br />

Presentazione di una relazione<br />

che è consegnata anche al<br />

Governo<br />

Funzione Pubblica e gli Affari Regionali<br />

Relazione <strong>in</strong>viata al Presidente del Consiglio<br />

che a sua volta la <strong>in</strong>via al Parlamento<br />

Relazione<br />

<strong>in</strong>viata alle<br />

Camere<br />

Relazione<br />

<strong>in</strong>viata alla<br />

Commissione<br />

parlamentare<br />

per l’<strong>in</strong>fanzia<br />

Con decreto del Presidente della Repubblica:<br />

- due designate dal Presidente del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri di concerto con i M<strong>in</strong>istri degli Affari<br />

Esteri, dell’Interno, della Giustizia, del Lavoro,<br />

delle Politiche Sociali, della Salute e delle Pari<br />

Opportunità;<br />

- due dal Senato della Repubblica;<br />

- due dalla Camera dei Deputati,<br />

- due dalla Conferenza permanente per i<br />

rapporti tra lo Stato, le regioni e le autonomie<br />

locali;<br />

- ventidue dal Parlamento <strong>in</strong> seduta comune


2.4 Le autorità secondo il Governo: proposte di riord<strong>in</strong>o delle istituzioni <strong>in</strong>dipendenti<br />

Dopo aver accertato l’esistenza di 10 autorità <strong>in</strong>dipendenti 207 ed aver osservato il loro<br />

assetto organizzativo, le tipologie d’<strong>in</strong>tervento, i poteri e la composizione è emersa la<br />

necessità di def<strong>in</strong>ire, <strong>in</strong> maniera univoca, quali siano le prerogative aff<strong>in</strong>ché un istituto<br />

possa essere considerato un’autorità.<br />

La Commissione istituita da Fratt<strong>in</strong>i e presieduta da Cardia ha <strong>in</strong>dividuato tali<br />

prerogative “nell’esigenza di tutela <strong>in</strong>condizionata di diritti ed <strong>in</strong>teressi essenziali della<br />

collettività”, a cui quella del M<strong>in</strong>istro Mazzella, istituita nel 2003 e presieduta dal<br />

consigliere Claudio Marrone 208 , aggiunge “l’esercizio di una discrezionalità tecnica che<br />

presuppone particolari qualità per la regolazione del mercato o per fenomeni produttivi” 209 .<br />

Attraverso l’applicazione di questo metodo di selezione, la Commissione del 2003 ha<br />

<strong>in</strong>dividuato come strutture carenti delle caratteristiche tali per essere considerate autorità:<br />

la Covip, per la quale si prevede la riqualificazione quale agenzia, l’Autorità per i lavori<br />

pubblici e l’Autorità per l’Energia elettrica, data “la presenza di un <strong>in</strong>dirizzo governativo <strong>in</strong><br />

materia di tariffe che potrebbe alterarne la funzione" 210 . Queste ultime, nonostante carenti<br />

per molti aspetti, cont<strong>in</strong>ueranno a fregiarsi dell’immeritato titolo <strong>in</strong> attesa di un futuro<br />

<strong>in</strong>tervento.<br />

Un <strong>in</strong>tervento necessariamente più morbido se si considera che <strong>in</strong>vece con la<br />

Commissione Cardia e la proposta del M<strong>in</strong>istro Fratt<strong>in</strong>i solo 6 erano considerate autorità<br />

garanti: il Garante per la protezione dei dati personali, la Commissione di garanzia per lo<br />

Sciopero nei servizi pubblici essenziali, l’Antitrust, l’ Autorità per le Comunicazioni 211 , la<br />

Consob e una nuova Authority per la Bioetica. L’Isvap e la Covip venivano soppresse con<br />

acquisizione delle loro competenze da parte della Banca d’Italia, della Consob e<br />

dell’Antitrust mentre le altre erano considerate come delle agenzie ( Autorità per l’energia<br />

elettrica ed il gas e Aipa, e Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici).<br />

207 Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB), Commissione di garanzia per l'attuazione della<br />

legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, Autorità garante della concorrenza e del mercato, Autorità<br />

per l'Informatica nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione (AIPA), Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, Autorità<br />

per l'energia elettrica e il gas, Garante per la protezione dei dati personali, Autorità per le garanzie nelle<br />

comunicazioni, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di <strong>in</strong>teresse collettivo (ISVAP),<br />

Commissione di vigilanza sui fondi pensione.<br />

208 Questi tentativi non sono altro che l’espressione di un cambiamento di tendenza. Un feel<strong>in</strong>g, quello tra<br />

Governo, Parlamento e autorità che sembra non essere più quello di un tempo, dai tempi del Governo D’Alema,<br />

quando s’<strong>in</strong>iziò a pensare a come ribilanciare i poteri tra i poteri attraverso l’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e parlamentare svolta dalla<br />

Commissione I della Camera. Si veda su questo aspetto G. Gentili, ' Salvate le authority. Scomode ma utili, sono<br />

nel mir<strong>in</strong>o dei politici', Il Corriere della Sera, 14 Aprile 2000 e S. Brigant<strong>in</strong>i, 'L’arbitro <strong>in</strong> soffitta', Il Corriere<br />

della sera, 23 Novembre 2001.<br />

Anche la Corte dei Conti <strong>in</strong>vitava a rimeditare sui compiti e poteri delle autorità. In una relazione esprimeva<br />

l’esistenza di “ «una qualche eccedenza di soggetti espressamente qualificati dalla legge come autorità … e<br />

aspetti d’<strong>in</strong>certezza ed ambiguità <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e ai requisiti che connotano <strong>in</strong> senso sostanziale le autorità <strong>in</strong>dipendenti<br />

»”. 'Corte dei Conti accusa: ci sono troppe Authority', Il Corriere della Sera, 18 Luglio 1999.<br />

Un’idea che sembra essere condivisa anche dall’ ex presidente dell’Antitrust Amato, il quale oltre al problema<br />

dell’omogeneizzazione, mette <strong>in</strong> evidenza come un elemento rilevante di cambiamento deve essere il peso<br />

offerto al Parlamento nel rapporto con le autorità. Alla domanda “chi decide se l’operato di un organismo di<br />

garanzia deve privilegiare le esigenze di breve periodo del mercato?...« Il Parlamento deve dare gli <strong>in</strong>dirizzi di<br />

massima…<strong>in</strong> Gran Bretagna ci sono delle autorità <strong>in</strong>dipendenti ma il punto term<strong>in</strong>ale è il Parlamento. Lo si<br />

ascolta e poi si resta <strong>in</strong>dipendenti»”. D. De Vico, ' Amato: una legge per riord<strong>in</strong>are la giungla delle Authority', Il<br />

Corriere della Sera, 23 Marzo 2001.<br />

209 R. Bocciarelli, 'Mazzella: no ai ribaltoni per Consob e Isvap', Il Sole24Ore, 18 Febbraio 2003<br />

210 E. Brivio, 'Energia, salva per ora l'Authority', Il Sole 24 Ore, 2 Aprile 2003<br />

211 “Il ruolo di quest’ultima verrebbe drasticamente limitato alla tutela della trasparenza e del pluralismo<br />

dell’<strong>in</strong>formazione, trasferendo tutte le competenze di natura più tecnica e autorizzativi al M<strong>in</strong>istero delle<br />

Comunicazioni”. S. Rizzo, 'Authority, giro di vite del Governo', Il Corriere della Sera, 4 Luglio 2002.<br />

35


La necessità d’<strong>in</strong>tervento non si esaurisce <strong>in</strong> una semplice ridenom<strong>in</strong>azione, dal<br />

momento che si è osservato, dall’esperienza f<strong>in</strong>o ad oggi maturata, la mancanza di<br />

uniformità nell'istituzione di questi organismi, il verificarsi, <strong>in</strong> alcuni casi, di<br />

sovrapposizione di competenze e duplicazione di funzioni ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la presenza di regole<br />

organizzative poco omogenee.<br />

La prima commissione, dopo aver scelto la via della legge ord<strong>in</strong>aria per la revisione<br />

dell’ord<strong>in</strong>amento, metteva <strong>in</strong> evidenza la rilevanza di criteri uniformi volti a salvaguardare<br />

i pr<strong>in</strong>cipi di autonomia e <strong>in</strong>dipendenza su cui le istituzioni si devono fondare. Da qui il<br />

desiderio di def<strong>in</strong>ire nuovi criteri per estendere l’autonomia, non solo all’organizzazione e<br />

alla contabilità, ma anche al f<strong>in</strong>anziamento. E’ proposto poi un duplice criterio per le<br />

nom<strong>in</strong>e, volto a tenere conto della diversità di funzione svolta, che prevede:<br />

la nom<strong>in</strong>a da parte dei Presidenti delle Camere oppure da parte del Governo<br />

supportata dall'acquisizione di parere parlamentare v<strong>in</strong>colante, per le Autorità<br />

di garanzia e di controllo;<br />

la nom<strong>in</strong>a da parte del Governo, supportata da un parere v<strong>in</strong>colante delle<br />

Commissioni parlamentari, previa audizione dei designati e pubblicazione dei<br />

rispettivi curricula nella Gazzetta ufficiale, per le Autorità di vigilanza e<br />

regolazione.<br />

Nel caso del riassetto proposto dal M<strong>in</strong>istro Mazzella, si fa riferimento a sette autorità<br />

per le quali si prevede 212 :<br />

1. estensione del potere di adottare autonomamente, “ <strong>in</strong> caso di pericolo, di danno grave<br />

ed irreparabile”, come f<strong>in</strong>o ad ora avvenuto per l’Autorità di vigilanza sull’energia ed<br />

il gas, provvedimenti cautelari, anche <strong>in</strong>ibitori, e comm<strong>in</strong>are sanzioni a chi si rifiuti di<br />

fornire <strong>in</strong>formazioni o documenti necessari ad istruire le pratiche;<br />

2. consulenza da richiedere necessariamente da parte del Presidente del Consiglio e dei<br />

s<strong>in</strong>goli M<strong>in</strong>istri prima di prendere provvedimenti riguardanti materie di competenza<br />

delle autorità;<br />

3. numero dei componenti fissato a c<strong>in</strong>que da scegliere tra magistrati, avvocati dello<br />

Stato, dirigenti pubblici di prima fascia, professori universitari e professionisti con<br />

almeno dieci anni di esperienza;<br />

4. nom<strong>in</strong>e parlamentari, con maggioranza qualificata dei due terzi, ugualmente<br />

distribuite tra le due Camere, su designazione delle competenti commissioni;<br />

5. presidente nom<strong>in</strong>ato dal Presidente della Repubblica;<br />

6. decisioni prese da almeno 4 dei componenti a maggioranza, con voto decisivo del<br />

presidente <strong>in</strong> caso di parità;<br />

7. durata del mandato pari a 7 anni;<br />

8. non immediata rieleggibilità;<br />

9. unico grado di giudizio non appellabile di fronte al Consiglio di Stato.<br />

Un testo che però non è ancora stato discusso e approvato dalla Presidenza del Consiglio<br />

dei M<strong>in</strong>istri 213 .<br />

212 Privacy, Consob, Isvap, Garante per le comunicazioni, Commissione per gli scioperi nei servizi pubblici,<br />

Antitrust e Autorità per la vigilanza nei servizi pubblici<br />

213 Le motivazioni di questo ritardo sono da alcuni addotti al fatto che il s<strong>in</strong>golo grado di giudizio “tocca i poteri<br />

dei magistrati e i portafogli degli avvocati” e perché “la Banca d’Italia non gradiva che si sollevasse un problema<br />

delicato”. Focus, 'Avanti ci si riprova', Il Corriere della Sera, 2 Ottobre 2003.<br />

36


CAPITOLO III<br />

Le autorità e le conseguenze del delegare: costi e benefici.<br />

3.1 Perché proprio delle autorità <strong>in</strong>dipendenti?<br />

E’ naturale che la nascita di questi nuovi istituti, proprio per le loro peculiari proprietà<br />

d’<strong>in</strong>dipendenza ed autonomia, abbia suscitato un vasto <strong>in</strong>teresse da parte degli economisti.<br />

Non poteva passare <strong>in</strong>osservato, a degli occhi abituati a leggere nella chiave della<br />

massimizzazione degli <strong>in</strong>teressi privati ogni mossa dei policy maker, la scelta di questi<br />

ultimi di lasciare ad altri il governo di settori a volte assai rilevanti, r<strong>in</strong>unciando a priori<br />

addirittura ad un controllo sul nuovo organo regolante, senza presupporre, come sarebbe stato<br />

più ovvio, la presenza o l’imposizione di sistemi di controllo e d’<strong>in</strong>dirizzo.<br />

Diverse sono state le domande a cui è divenuto necessario rispondere:<br />

Perché si effettua un tale trasferimento di poteri?<br />

Quale istituto giuridico coglie meglio l’essenza di tale trasferimento: agenzia o rapporto<br />

fiduciario?<br />

Perché ci si affida ad enti che non hanno una legittimazione elettorale?<br />

Da dove deriva la loro legittimità?<br />

3.2 Le ragioni possibili di una delega ad istituzioni non maggioritarie<br />

Per meglio comprendere i motivi di tale scelta conviene, seguendo Gilardi 214 , adottare la<br />

triplice angolazione offerta dai tre istituzionalismi: della scelta razionale, storico e<br />

sociologico, <strong>in</strong> modo da poter cogliere le diverse sfumature e superare così i limiti di un<br />

punto di vista univoco. “The time has come for greater <strong>in</strong>terchange… a better acqua<strong>in</strong>tance<br />

with the other schools would lead the partisans of each towards a more sophisticated<br />

appreciation for the underly<strong>in</strong>g issues still to be resolved with<strong>in</strong> their own paradigm….<br />

each seems to be provid<strong>in</strong>g a partial account of the forces at work <strong>in</strong> a given situation or<br />

captur<strong>in</strong>g different dimensions of the human action and <strong>in</strong>stitutional impact present<br />

there”. 215<br />

3.2.1 Istituzionalismo delle scelte razionali<br />

Indossando la lente dell’istituzionalista delle scelte razionali saremo costretti, presupposta<br />

l’esistenza di soggetti massimizzatori di preferenze date e dedotte, a partire dai risultati<br />

ottenuti, le funzioni svolte da una certa istituzione, a considerare tali funzioni come il frutto di<br />

una scelta deliberata volta a perseguire quei dati obiettivi. “The rationally anticipated effects<br />

214 F. Gilardi, 'Regulation through Independent agencies <strong>in</strong> Western Europe: New Institutionalist Perspectives',<br />

Workshop: Theories of regulation, Nuffield College, Oxford , 25-26 Maggio 2002.<br />

215 P.A. Hall, R.C.R. Taylor, 'Political Science and the Three New Institutionalisms', paper presented by<br />

Professor Hall, a member of the MPIFG Scientific Advisory Board, as a public lecture dur<strong>in</strong>g the Board’s<br />

meet<strong>in</strong>g on May 9, 1996.<br />

37


of given <strong>in</strong>stitutions, subject to uncerta<strong>in</strong>ty, expla<strong>in</strong> actor preferences for certa<strong>in</strong> types of<br />

<strong>in</strong>stitutions” 216 .<br />

Dato che la spiegazione delle scelte istituzionali sia <strong>in</strong> campo <strong>in</strong>ternazionale sia <strong>in</strong>terno<br />

viene solitamente fatta facendo riferimento alla riduzione che, con nuovi organi, si ha dei<br />

costi di transazione, allo stesso modo, secondo Pollack, essendo la delega un aspetto del<br />

processo di creazione istituzionale, si può estendere ad essa tale aspetto. Da qui la possibilità<br />

di enumerare tutta una serie di funzioni che possono essere meglio svolte da un’autorità e che<br />

qu<strong>in</strong>di implicano una riduzioni di costi, da cui far risalire la ragione di tale scelta 217 .<br />

In base a tale presupposto, è <strong>in</strong>evitabile considerare che il motivo primario per cui il<br />

governo abbia deciso di attribuire alle autorità determ<strong>in</strong>ati compiti sia legato alla maggiore<br />

specializzazione, grado di esperienza e conoscenza di coloro che sono posti alla direzione di<br />

tali organi. Quando cioè la realtà da regolare e preservare diventa troppo complessa, quando<br />

lo sviluppo tecnologico e scientifico è senza sosta e l’<strong>in</strong>terdipendenza <strong>in</strong>ternazionale è<br />

crescente, e, qu<strong>in</strong>di, altamente <strong>in</strong>certo il risultato di ogni azione da parte del politico, tanto<br />

più cresce il bisogno d’<strong>in</strong>terventi operati da esperti.<br />

Un’ulteriore spiegazione si può legare allo stato di salute della vita politica, alla<br />

frequenza delle crisi di governo 218 , al livello di corporativismo 219 , al livello di competitività<br />

politica 220 , al grado di visibilità 221 ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e ad una sempre più pressante regolazione<br />

comunitaria da recepire 222 .<br />

216<br />

M.A. Pollack, 'Delegation, agency, and agenda sett<strong>in</strong>g <strong>in</strong> the European Community', International<br />

Organization 51, 1, 1997, pag. 103.<br />

217<br />

Non bisogna però mai dimenticare che “as Keohane po<strong>in</strong>ts out, the fact that an <strong>in</strong>stitution performs certa<strong>in</strong><br />

functions does not necessarily mean that the <strong>in</strong>stitution was designed with that purpose <strong>in</strong> m<strong>in</strong>d”, può <strong>in</strong>fatti<br />

verificarsi come Paul Pierson “po<strong>in</strong>ts out, and as neofunctionalists have long asserted, the <strong>in</strong>stitutions <strong>in</strong><br />

existence at any po<strong>in</strong>t <strong>in</strong> time may reflect the « un<strong>in</strong>tended consequences » of earlier <strong>in</strong>stitutional decisions<br />

made by actors with imperfect <strong>in</strong>formation and short time horizons”. Ibidem, pag. 9<br />

218<br />

“Huber and Shipan …postulate that there is a connection between the expectation of the length of a<br />

m<strong>in</strong>isterial tenure and the degree to which bureaucrats are likely to try to block m<strong>in</strong>isterial policy <strong>in</strong>itiatives.<br />

They state: «if expected duration is short, m<strong>in</strong>isters will have difficulty achiev<strong>in</strong>g their policy objectives». This<br />

leads to their hypothesis that the expectation of cab<strong>in</strong>et <strong>in</strong>stability should lead to greater bureaucratic autonomy,<br />

because there is less opportunity to write detailed legislative statutes that leave little room for bureaucratic<br />

discretion”. R. Elgie e I. Mcmenam<strong>in</strong>, 'Expla<strong>in</strong><strong>in</strong>g the orig<strong>in</strong>s of delegation: the case of Independent<br />

Adm<strong>in</strong>istrative Authorities <strong>in</strong> France', ECPR Delegation Workshop: French Independent Adm<strong>in</strong>istrative<br />

Authorities, pag. 11.<br />

219<br />

“Huber and Shipan…. propose there is a l<strong>in</strong>k between the level of corporatism <strong>in</strong> a country and the degree of<br />

bureaucratic discretion. The presence of a large number of veto players reduces the <strong>in</strong>centives to control<br />

bureaucracies because each player has the opportunity to <strong>in</strong>fluence the process at some stage. This observation<br />

leads to the hypothesis that countries with high levels of corporatism are likely to have more <strong>in</strong>dependent<br />

bureaucratic systems”. Ibidem, pag. 9.<br />

220<br />

“Epste<strong>in</strong> and O’ Halloran …argue that ….as the level of congressional-executive conflict over policy<br />

<strong>in</strong>creases, delegation to the executive becomes less attractive”….“Huber e Shipan propose and confirm that ….a<br />

greater degree of executive control is ma<strong>in</strong>ta<strong>in</strong>ed dur<strong>in</strong>g coalition majority governments than dur<strong>in</strong>g s<strong>in</strong>gle-party<br />

majority governments and that the same situation is found dur<strong>in</strong>g m<strong>in</strong>ority governments than dur<strong>in</strong>g majority<br />

governments……so that there will be less agency discretion when the level of political competition is high”.<br />

Ibidem, pag. 10<br />

221<br />

“The idea here is that the level of discretion will decrease <strong>in</strong> proportion to the extent to which the AAI’s<br />

activities are publicised. It assumes that government will wish to reta<strong>in</strong> a greater degree of control over the<br />

<strong>in</strong>stitutions whose actions are likely to be publicised than over the ones that <strong>in</strong> all probability will receive little or<br />

no publicity”. Ibidem, pag. 11.<br />

222<br />

“EC decisions can be controversial, difficult to implement and impose heavy costs……..when EC<br />

requirements run counter to traditional standards and ways of operat<strong>in</strong>g….. In these circumstances, delegation by<br />

national governments to <strong>in</strong>dependent agencies has offered many advantages, notably offload<strong>in</strong>g controversy,<br />

difficult implementation decisions and ensur<strong>in</strong>g an <strong>in</strong>terlocutor for Brussels”. M. Thatcher, 'Delegation to<br />

Independent Regulatory Agencies <strong>in</strong> Western Europe', op. cit., pag. 7.<br />

L’ impulso <strong>in</strong>ferto dalla legislazione comunitaria non è ancora term<strong>in</strong>ato, <strong>in</strong>fatti, se prima era connesso alla<br />

liberalizzazione dei mercati a favore dei network <strong>in</strong>dustriali ora promuove la creazione di nuove autorità <strong>in</strong><br />

diversi settori tra cui ultimamente la creazione di un “ «watchdog» for the supervision of the enforcement of<br />

<strong>in</strong>ternal market legislation”, come <strong>in</strong>dicato <strong>in</strong> D. Gerad<strong>in</strong>, N. Petit, 'The Development of Agencies at EU and<br />

38


Se gli elementi dell’elenco, prima presentato, aiutano a comprendere il perché di una<br />

delega, di scarso aiuto risultano di fronte all’altro carattere proprio delle autorità:<br />

l’<strong>in</strong>dipendenza 223 . La sua ragione è da legarsi, <strong>in</strong>fatti, alla risoluzione di problemi nuovi a cui<br />

le precedenti strutture istituzionali non sono <strong>in</strong> grado di dare soluzione. Secondo l’ottica che<br />

abbiamo assunto, i cambiamenti istituzionali sono generati dal perseguimento di risultati più<br />

efficienti e le autorità <strong>in</strong>dipendenti sarebbero, secondo alcuni, proprio la risposta più efficiente<br />

ai nuovi problemi. Da questo legame tra l’esistenza di un’istituzione e la sua capacità di<br />

perseguire determ<strong>in</strong>ati obiettivi o soddisfacimento di bisogni deriva l’idea che le autorità<br />

siano nate per porre f<strong>in</strong>e ad uno dei mali di cui soffre un Governo: l’<strong>in</strong>consistenza<br />

temporale 224 .<br />

Quest’ ultima non è altro che l’<strong>in</strong>capacità, una volta presi determ<strong>in</strong>ati impegni, a tenere<br />

fede ad essi nel momento <strong>in</strong> cui, successivamente, si scopre il vantaggio di una scelta<br />

differente, causando, se perdurata nel tempo, una tendenza all’<strong>in</strong>erzia da parte degli agenti di<br />

fronte alle variazioni di politica economica. Questo perché diviene difficile per questi ultimi<br />

non valutare quanto a lungo possa durare la politica <strong>in</strong>trapresa e quale fiducia riporre <strong>in</strong> essa<br />

per prendere le proprie decisioni 225 .<br />

Per la risoluzione di tali problemi tre risultano essere i mezzi a disposizione: l’imporre<br />

coercitivamente un certo tipo di comportamento agli agenti, l’acquisizione, attraverso un<br />

comportamento <strong>in</strong>tegerrimo nel tempo, di una buona reputazione ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, come appare dalla<br />

soluzione trovata <strong>in</strong> ambito monetario, attraverso la delega di compiti ad un organo<br />

<strong>in</strong>dipendente: la banca centrale, <strong>in</strong> quel caso.<br />

Tra le tre prospettive, l’ultima era sicuramente la più fattibile nello scenario <strong>in</strong> cui le<br />

autorità nascono, data la graduale e progressiva assunzione da parte del governo della<br />

funzione di regolatore. In tale circostanza la scelta dell’imposizione coercitiva era perciò<br />

completamente <strong>in</strong>adeguata, mentre la seconda mostrava come <strong>in</strong>conveniente il lungo tempo<br />

necessario prima di mostrare risultati desiderati. Secondo questa analisi, se l’obiettivo delle<br />

autorità è quello di conseguire e conquistare la fiducia degli agenti allora, necessariamente, la<br />

creazione di organi <strong>in</strong>dipendenti era l’unica possibile. Una vola che la direzione di un certo<br />

settore è divenuta competenza di un altro organo, che contrariamente al primo non presenta “<br />

the same temptation of opportunism, <strong>in</strong> reason of its preferences or legal mandate or simply<br />

may not discount future hiperbolically” 226 , e soprattutto se particolarmente costoso è il porre<br />

f<strong>in</strong>e al mandato e revocare la delega, i risultati desiderati, generati dall’<strong>in</strong>trecciarsi di azioni<br />

<strong>in</strong>dividuali, come si ha nel caso di una politica regolatoria, non saranno più una chimera.<br />

National Levels: Conceptual Analysis and Proposals for Reform', Jean Monnet Work<strong>in</strong>g Paper 01/04, NYU<br />

School of Law, NY 10012, nota 33.<br />

223<br />

Elgie e Mcmenam<strong>in</strong> cercano di analizzare la relazione tra le variabili: Complexity, Corporatism, Political<br />

competition, Expectation Of Cab<strong>in</strong>e Instability e Visibilità, ed il livello dell’<strong>in</strong>dipendenza , misurato attraverso<br />

un’ <strong>in</strong>dice di loro creazione, su modello di quello di Cukierman. Considerando come campione le autorità<br />

amm<strong>in</strong>istrative <strong>in</strong>dipendenti francesi, nonostante i problemi connessi alla non sempre facile determ<strong>in</strong>azione di<br />

quest’ultime per la loro diversità e una non sempre diretta rispondenza con la def<strong>in</strong>izione offerta dal Consiglio di<br />

Stato delle AAI, hanno notato come l’unica variabile significativa sia la Complexity, cioè tanto più cresce il<br />

grado di complessità del settore regolato tanto più cresce il livello di <strong>in</strong>dipendenza.<br />

224<br />

“Time <strong>in</strong>consistency « occurs when the best policy currently planned for some future period is no longer the<br />

best when that period arrives » ( Cukierman 1992, pag. 15). As Elster (2000) stresses, this need not to be caused<br />

by unforeseen changes <strong>in</strong> the environment , nor by a subjective change <strong>in</strong> the preferences of the agent. It may be<br />

caused by the mere passage of the time .This phenomenon is known as « hyperbolic discount<strong>in</strong>g » of future ,<br />

which means that «<strong>in</strong>dividuals have a strong preference for the present compared to all the future dates, but are<br />

much less concerned with the relative importance of future dates » Elster ( 2000, pag. 25) ”. F. Gilardi,<br />

'Regulation through Independent agencies <strong>in</strong> Western Europe: New Institutionalist Perspectives', op.cit., pag. 6.<br />

225<br />

“If they do respond - for example , by lock<strong>in</strong>g themselves <strong>in</strong>to long-term fixed price contracts - political<br />

actors can benefit by reneg<strong>in</strong>g, for example by switch<strong>in</strong>g to an expansionary monetary policy to spark a<br />

temporary output boom”. P. Keefer, D. Stasavage, 'When Does Delegation improve Credibility? Central Bank<br />

Independence and the Separation of Powers', WPS/ 98-18, pag. 2.<br />

226<br />

F. Gilardi, 'Regulation through Independent agencies <strong>in</strong> Western Europe: New Institutionalist Perspectives',<br />

op. cit., pag. 7.<br />

39


La rilevanza di tale fattore nello spiegare la nascita delle autorità lo si può riscontrare<br />

dai test empirici posti <strong>in</strong> essere da Gilardi, il quale, con il seguente modello di regressione<br />

l<strong>in</strong>eare OLS: <strong>in</strong>dice d’<strong>in</strong>dipendenza 227 = α0 + β1open<strong>in</strong>g market + β2 veto players + β3<br />

<strong>in</strong>terdipendenza <strong>in</strong>ternazionale + ε<br />

usando un data set relativo a sette paesi 228 e c<strong>in</strong>que autorità <strong>in</strong>dipendenti per ognuno 229 , ha<br />

evidenziato il tipo di relazione esistente tra la delega, posta <strong>in</strong> essere con la creazione di questi<br />

nuovi organi, ed il bisogno da parte del Governo di assumere impegni credibili, rappresentato<br />

dalle circostanze <strong>in</strong> cui tale bisogno dovrebbe maggiormente emergere: <strong>in</strong>terdipendenza<br />

<strong>in</strong>ternazionale 230 , settori appena aperti al libero mercato 231 e veto players 232 .<br />

Mentre il primo fattore sembra essere poco rilevante nella determ<strong>in</strong>azione del grado<br />

d’<strong>in</strong>terdipendenza, gli altri due confermano le ipotesi della letteratura <strong>in</strong> merito al segno,<br />

rispettivamente positivo e negativo dei coefficienti. Solo, però, con la sostituzione della<br />

variabile settori appena aperti al mercato, con la variabile regolazione economica 233 , (“ <strong>in</strong><br />

terms of credibility, sectors that have recently been subject to market open<strong>in</strong>g seem to be<br />

better understood with<strong>in</strong> the more general category of economic regulation” 234 ), Gilardi riesce<br />

a migliorare il livello di spiegazione della variazione cross-sectoral e cross-national del grado<br />

d’<strong>in</strong>dipendenza delle agenzie, passando dal 20% al 40%, un risultato <strong>in</strong>teressante, data la<br />

limitatezza del data set.<br />

Tenuto conto di quanto non spiegato da tale fattore, lo stesso Gilardi sostiene la<br />

necessità di trovare altrove, <strong>in</strong> un altro bisogno o mancanza da supplire, la causa<br />

dell’<strong>in</strong>dipendenza. Tale necessità risulta essere connessa ad un aspetto peculiare della vita del<br />

policy maker. Contrariamente a quanto avviene nel mercato, dove, una volta che i diritti di<br />

proprietà degli agenti sono stati def<strong>in</strong>iti, hanno valenza illimitata, nel mercato politico il<br />

diritto di proprietà, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di autorità sulla politica (dal momento che si fa riferimento a<br />

realtà democratiche) è soggetto, per struttura stessa del sistema, ad una f<strong>in</strong>e: il term<strong>in</strong>e del<br />

mandato del Governo. Tale fatto può generare nel rappresentante di Governo la tendenza a<br />

porre <strong>in</strong> essere dei mezzi per prolungare la propria autorità o comunque sfruttare <strong>in</strong> ogni modo<br />

tale diritto quando è disponibile, attraverso appunto organi <strong>in</strong>dipendenti. Se è vero che tale<br />

sistema causa la perdita del controllo su certi settori, nel momento <strong>in</strong> cui il politico avrebbe la<br />

227<br />

L’<strong>in</strong>dice di <strong>in</strong>dipendenza dell’autorità considerata è basato su una modifica di quello creato da Cukierman,<br />

Webb e Neyapti per misurare l’<strong>in</strong>dipendenza della Banca Centrale. In particolare “ the <strong>in</strong>dex is focused on<br />

formal <strong>in</strong>dependence. This can be divided <strong>in</strong>to five ma<strong>in</strong> dimensions: the agency head status, the management<br />

board members’ status, the general frame of the relationship with government and parliament, f<strong>in</strong>ancial and<br />

organisational autonomy, and the extent of delegated regulatory competencies”. F. Gilardi, 'Policy credibility<br />

and delegation to <strong>in</strong>dependent regulatory agencies: a comparative empirical analysis', Journal of European<br />

Public Policy, Dicembre 2002, pag. 880.<br />

228<br />

Belgio , Francia, Italia, Olanda ,Germania , Svezia e Gran Bretagna<br />

229<br />

Si tratta delle autorità garanti del settore elettrico, del mercato f<strong>in</strong>anziario, alimentare, delle telecomunicazioni<br />

e farmaceutico.<br />

230<br />

“ It has been shown that mult<strong>in</strong>ational <strong>in</strong>vestment is sensitive to political hazard, def<strong>in</strong>ed as the feasibility of<br />

policy change by the host-country government…..if the government wants to conv<strong>in</strong>ce foreign <strong>in</strong>vestors to put<br />

their money <strong>in</strong> its domestic firms…is obliged to persuade them that its policies will favour their <strong>in</strong>vestments”.<br />

Ibidem, pag. 876.<br />

231<br />

“The ma<strong>in</strong> problem for governments is attract<strong>in</strong>g private <strong>in</strong>vestments <strong>in</strong> freshly opened markets….because<br />

they need to credibly persuade <strong>in</strong>vestors that market function<strong>in</strong>g will not be biased by the nationalization legacy<br />

, typically <strong>in</strong> favour of the formerly state-controlled monopolist”. Ibidem, pag. 877<br />

232<br />

“Policy stability is a function of the number of veto players, their distance and their cohesion. If we assume<br />

that policy stability enhances the time consistency of policies we should expect a negative relationship between<br />

the former and the extent of delegation”oppure come sostenuto da un’altra parte della letteratura “ delegation<br />

…will have greater effect on credibility when there is a larger number of veto players, because the benefits<br />

….depend on the existence of some costs of withdraw<strong>in</strong>g the <strong>in</strong>dependence”. Ibidem, pag. 877-878.<br />

233<br />

“ Regulation is termed economic when it deals with the price , entry exit and service of an <strong>in</strong>dustry” ( ibidem,<br />

nota 9, pag. 891) e qu<strong>in</strong>di considera settori legati a questo tipo di <strong>in</strong>tervento quelli: elettrico, delle<br />

telecomunicazioni e del mercato f<strong>in</strong>anziario.<br />

234<br />

Ibidem, pag . 888.<br />

40


possibilità di usare il proprio diritto, è anche vero che così facendo assicura che le sue scelte<br />

possano durare a lungo.<br />

La considerazione ed il fatto di sapere che la propria autorità politica è a tempo<br />

condiziona altamente l’operare del politico, tanto che come “ Persson and Svensson (1989),<br />

Tabell<strong>in</strong>i and Ales<strong>in</strong>a (1990) have shown …a current government may issue excessive<br />

amounts of debt if a successor government is likely to have different preferences over the<br />

level of public spend<strong>in</strong>g or the type of public goods provided. Cukierman, Edwards and<br />

Tabell<strong>in</strong>i (1992) suggest that a current government may refra<strong>in</strong> from reform<strong>in</strong>g a country’s<br />

tax system <strong>in</strong> order to avoid bequeath<strong>in</strong>g <strong>in</strong>creased revenues to a successor.” 235 “There can be<br />

« cases <strong>in</strong> which a person b<strong>in</strong>ds himself merely for the purpose of creat<strong>in</strong>g a constra<strong>in</strong>t that<br />

will also limit the freedom of action of others » (Elster 2000:277)” 236 .<br />

Una rilevanza, quella dell’<strong>in</strong>certezza politica, che se moderatamente confermata dalla<br />

positività e significatività dei due coefficienti β1e β2 del modello di regressione OLS:<br />

<strong>in</strong>dependence scores 237 = β1 replacement risk 238 +β2 replacement risk and veto players+β3<br />

economic regulation 239 +β4 veto players 240 , β5 veto players and economic regulation<br />

costruito da Gilardi su un data set composto da c<strong>in</strong>que regolatori 241 per sette paesi 242 . (Lo<br />

scarso entusiasmo per i risultati positivi è da associare al limitato campione di riferimento ed<br />

al fatto che il modello vede <strong>in</strong>debolita la sua capacità esplicativa se sottoposto a test di<br />

sensibilità) è <strong>in</strong>vece pienamente mostrata dalla positività e alta significatività dei coefficienti<br />

associati alle variabili replacement risk e average replacement, usate come variabili<br />

dipendenti nel modello di Weibull h(t) = h α(ht) α-1 che lo stesso Gilardi usa per la stima di h(t)<br />

= exp(βX + αlnt) dove h rappresenta, nel nostro caso, il tasso di creazione di una nuova<br />

autorità.<br />

Un altro motivo altrettanto <strong>in</strong>teressante nella spiegazione del carattere d’<strong>in</strong>dipendenza di<br />

tale delega può essere quello rappresentato dal tentativo da parte del Governo di allontanare<br />

da sé la responsabilità di scelte per le quali non si ha una chiara idea 243 o i cui effetti possono<br />

dare vita ad impopolarità e qu<strong>in</strong>di m<strong>in</strong>are la rieleggibilità. Lo stesso Machiavelli diceva “che<br />

il pr<strong>in</strong>cipe pensi, come di sopra <strong>in</strong> parte è detto, di fuggire quelle cose che lo facc<strong>in</strong>o odioso e<br />

235 P. Keefer e D. Stasavate, op.cit., pag. 2.<br />

236 F. Gilardi, 'Regulation through Independent agencies <strong>in</strong> Western Europe: New Institutionalist Perspectives',<br />

op. cit., pag. 9.<br />

237 Si veda nota 147.<br />

238 “The replacement risk “follow<strong>in</strong>g Franzese (2001), … is measured, for each country, by the product of<br />

variations of government partisanship over time (standard deviations of the partisan "centre of gravity" of<br />

government) and of cab<strong>in</strong>et duration (the <strong>in</strong>verse of actual duration of the <strong>in</strong>cumbent <strong>in</strong> years, i.e. the hazard rate<br />

of los<strong>in</strong>g office <strong>in</strong> a year). Measure should reflect quite accurately the <strong>in</strong>centives for governments to <strong>in</strong>sulate<br />

policy from politics for fear of be<strong>in</strong>g expropriated by future governments, as it takes <strong>in</strong>to account both the<br />

probability of los<strong>in</strong>g office and the likely ideological gap between governments.” F. Gilardi, 'Expla<strong>in</strong><strong>in</strong>g<br />

Delegation to Independent Regulatory Agencies: The Role of Political Uncerta<strong>in</strong>ty', pag. 11.<br />

239 Una variabile dummy che assume valore 0 per la regolazione economica “when it deals with the price, entry,<br />

exit and service of an <strong>in</strong>dustry” e 1 <strong>in</strong> caso di regolazione sociale “when it concerns non-economic issues such as<br />

safety and health (Meier 1985, pag. 3)”. Ibidem, nota 1.<br />

240 “Measured by the variable CHECKS3 <strong>in</strong> the Database of Political Institutions2, version 3.0 (Beck et al.<br />

2001)”. Ibidem, pag. 11.<br />

241 Electricity-Telecom-F<strong>in</strong>ancial markets-Food safety-Pharmaceuticals<br />

242 UK , Italia, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Svezia<br />

243 “Fac<strong>in</strong>g public clamor to do someth<strong>in</strong>g about such press<strong>in</strong>g problems as the safety of food or drug products,<br />

but unable to agree on precisely how to solve the problems, Congress repeatedly has passed the buck by<br />

establish<strong>in</strong>g more federal agencies”. M.D. McCubb<strong>in</strong>s, 'Abdication or Delegation? Congress, the Bureaucracy,<br />

and the Delegation Dilemma', Regulation, Volume 22, N. 2, pag. 31. Si veda anche A. Lupia e M.D. McCubb<strong>in</strong>s,<br />

'Representation or abdication? How citizens use <strong>in</strong>stitutions to help delegation succeed', European Journal of<br />

Political Research, 37, 2000, pag. 291–307.<br />

41


contennendo; e qualunque volta fuggirà questo, arà adempiuto le parti sua, e non troverrà<br />

nelle altre <strong>in</strong>famie periculo alcuno”. 244<br />

Tale atteggiamento dei politici concreterebbe “ a frequently advanced claim <strong>in</strong> social<br />

psycology that <strong>in</strong>dividuals <strong>in</strong> general tend to give more weight to losses or negative outcomes<br />

than to ga<strong>in</strong>s” 245 . La delega con <strong>in</strong>dipendenza sarebbe il metodo <strong>in</strong>dolore per ottenere la<br />

realizzazione di una politica senza doverne subire le conseguenze 246 . In fondo questa “ is an<br />

ancient human reaction, labelled, appropriately enough, the ‘Pontius Pilate pr<strong>in</strong>ciple’ by<br />

Hood 247 ” 248 . In questo modo “aggrieved constituents receive a sympathetic ear, a speech, or<br />

arbitrary bureaucrat, and a promise to look <strong>in</strong>to the matter” 249 .<br />

Shoenbrod fa notare come “Congress and the President delegate for much the same<br />

reason that they cont<strong>in</strong>ue to run budget deficits”. Così, <strong>in</strong>fatti, come nel caso dei deficit il<br />

responsabile politico ha la possibilità di usufruire immediatamente dei benefici senza che per<br />

essi, illusoriamente, si debba pagare nulla, allo stesso modo “delegation allows them to appear<br />

to deliver regulatory benefits without impos<strong>in</strong>g regulatory costs.” 250 Questo <strong>in</strong> quanto<br />

consente ai politici di “represent themselves to some constituents as support<strong>in</strong>g an action and<br />

to others as oppos<strong>in</strong>g it, which is a political heaven.” 251 La delega verrebbe ad essere “a handy<br />

set of mirrors by which a politician can appear to kiss both side of the apple” 252<br />

Un’ulteriore motivazione potrebbe, sempre secondo Schoenbrod, riscontrarsi nel<br />

desiderio di cercare di prolungare i f<strong>in</strong>anziamenti corrisposti dai gruppi <strong>in</strong>teressati ai<br />

legislatori. Infatti, mentre nel caso si voglia cercare di <strong>in</strong>fluenzare il semplice processo<br />

legislativo, gli aiuti degli stakeholders cont<strong>in</strong>ueranno f<strong>in</strong>o al momento della trasformazione <strong>in</strong><br />

legge e favoriranno, <strong>in</strong> caso di risultato <strong>in</strong>certo, prevalentemente i legislatori <strong>in</strong>certi, nel caso<br />

di una delega, i beneficiari aumenteranno perché al fianco dei legislatori <strong>in</strong>certi vi saranno le<br />

schiere di coloro che cercheranno di <strong>in</strong>fluenzare l’operare dell’agenzia. Oltre a questo sarà<br />

anche più lungo il periodo di godimento di tali benefici dal momento che, per il modus<br />

operandi e la natura settoriale delle autorità, l’<strong>in</strong>teresse di coloro che desiderano <strong>in</strong>fluenzare i<br />

processi è dest<strong>in</strong>ato a rimanere sempre vivo e duraturo.<br />

Un’ idea che sembra essere condivisa da Landes e Posner secondo cui “legislators have<br />

an <strong>in</strong>terest <strong>in</strong> an ‘<strong>in</strong>dependent’ judiciary because its existence enhances the benefits a<br />

legislator can obta<strong>in</strong> from legislation. This is because an <strong>in</strong>dependent judiciary can prolong<br />

244<br />

N. Machiavelli: Il Pr<strong>in</strong>cipe, De contemptu et odio fugiendo, Capitolo XIX, http://www.fausernet.novara.it/<br />

fauser/biblio/machiav/mac11.htm<br />

245<br />

C. Hood, 'The Risk Game and the Blame Game', Government and Opposition 37, N. 1, 2002, pag. 19.<br />

246<br />

“Central m<strong>in</strong>istries are seen as function<strong>in</strong>g too much <strong>in</strong> a bureaucratic manner, and agencies are seen as a way<br />

to bypass burdensome compliance requirements..; central co-ord<strong>in</strong>ation mechanisms between different<br />

departments are considered as very heavy and creat<strong>in</strong>g autonomous bodies is considered as a way to bypass these<br />

mechanisms”. OECD Global Forum on Governance Public Governance, Background Note, Conference for<br />

High-Level Officials: Devolv<strong>in</strong>g and Delegat<strong>in</strong>g Power to More Autonomous Bodies and Controll<strong>in</strong>g Them: The<br />

Governance oof Public Agencies and Authorities, CCNM/GF/GOV/PUBG(2001)3, 13-Nov-2001, pag. 4.<br />

247<br />

E’ comunque necessario sottol<strong>in</strong>eare come afferma Hood che il gioco della vergogna è molto più complesso<br />

di quanto f<strong>in</strong>o ad oggi si sia sottol<strong>in</strong>eato. In particolare la delega da sola non basta a generare l’effetto positivo<br />

che si spera, perché questo si realizzi è necessario che gli elettori siano non vendicativi, altrimenti non essendo<br />

la vergogna legata esclusivamente alla responsabilità, si potrebbe assistere a fenomeni di “blame reversion..(<strong>in</strong><br />

such cases voters treat formal delegation like tax <strong>in</strong>spectors look<strong>in</strong>g at arrangements deliberately designed to<br />

avoid tax)” o di “blame displacement”. “Blame shiftees… respond to the poisoned chalice offered by blame<br />

shifters” nella maniera più favorevole al delegato non assumendo a loro volta atteggiamenti strategici volti a far<br />

tornare <strong>in</strong>dietro il peso della vergogna.<br />

248<br />

S. Wilks e I. Bartle, 'The Unanticipated Consequences of Creat<strong>in</strong>g Independent Competition Agencies', West<br />

European Politics, Vol.25, N.1, Gennaio 2002, pag. 157.<br />

249<br />

M.P. Fior<strong>in</strong>a, 'Legislative choice of regulatory forms: legal process or adm<strong>in</strong>istrative process?', Public<br />

Choice, N.39, 1982, pag. 47.<br />

250<br />

D. Shoenbrod, Power Without Responsibility, How Congress Abuses The People Through Delegation, Yale<br />

University Press, 1993, pag.10.<br />

251<br />

Ibidem, pag. 92.<br />

252<br />

Ibidem, pag. 47.<br />

42


the life span of the legislative deals that the legislators strike with <strong>in</strong>terest groups. Enhanc<strong>in</strong>g<br />

the durability of legislation, especially beyond the term of the legislator, <strong>in</strong>creases its value<br />

for <strong>in</strong>terest groups and thus <strong>in</strong>creases the amount they are will<strong>in</strong>g to pay the legislators for<br />

legislation” 253 .<br />

Se poi “there are constitutional or public op<strong>in</strong>ion restra<strong>in</strong>ts on the size of government,<br />

the only viable option for a government to extend the range of public decision-mak<strong>in</strong>g might<br />

be the delegation of powers to newly created organizations. The creation of national agencies<br />

<strong>in</strong> the U.S. dur<strong>in</strong>g ‘the New Deal’ was a method to bypass separation of power limitations” 254 .<br />

Oppure “agencies may be created to pay off political allies, to create power bases for<br />

specific factions, or to provide opportunities for sequestration of public assets or<br />

resources” 255 . “Pressures were exerted on governments by powerful <strong>in</strong>terests such as bankers<br />

and bus<strong>in</strong>ess, who sought delegation for their own ends, such as a more predictable, less<br />

‘politicised’ environment” 256 . “ Independent regulatory authorities have been more open to<br />

new entrants than governments, who engaged <strong>in</strong> closed relationships with national champion<br />

firms.” 257<br />

Un’ultima possibile spiegazione deriva da una necessità, per così dire quasi<br />

costituzionale, sentita fortemente <strong>in</strong> quei paesi <strong>in</strong> cui storicamente poco conto è stato dato al<br />

mercato, “just as <strong>in</strong>dependent courts symbolise the rule of law” 258 allo stesso modo si sente il<br />

bisogno di creare istituti che rappresent<strong>in</strong>o il mercato.<br />

Nè tanto meno dobbiamo dimenticare la lezione offertaci dall’analisi di Stigler: “the<br />

state has one basic resource which <strong>in</strong> pure pr<strong>in</strong>ciple is not shared with even the mightiest of its<br />

citizens: the power to coerce. The state can seize money by the only method which is<br />

permitted by the laws of a civilized society, by taxation. The state can orda<strong>in</strong> the physical<br />

movements of resources and the economic decisions of households and firms without their<br />

consent. These powers provide the possibilities for the utilization of the state by an <strong>in</strong>dustry to<br />

<strong>in</strong>crease its profitability” 259 la quale si presenterà su quel mercato anomalo che è il processo<br />

politico offrendo voti e risorse <strong>in</strong> cambio di manovre favorevoli. Proprio per questo f<strong>in</strong>e il<br />

“bus<strong>in</strong>ess is often a strong proponent of regulation. It provides certa<strong>in</strong>ty, it helps to control<br />

irresponsible competition and it opens up a realistic possibility for bus<strong>in</strong>ess to control the<br />

agency concern”.<br />

Qu<strong>in</strong>di la nascita delle istituzioni potrebbe essere puramente simbolica, da un lato<br />

appare come se effettivamente siano state create istituzioni volte a garantire il buon<br />

funzionamento del mercato, assicurando la soddisfazione della gran parte dell’elettorato non<br />

completamente <strong>in</strong>formato, dall’altra <strong>in</strong>vece ciò che s’<strong>in</strong>tende realmente fare è “ delegate the<br />

activity to an agency that will not act or, if it does act, will do a m<strong>in</strong>imal or poor job” 260 ,<br />

without be<strong>in</strong>g will<strong>in</strong>g to attack the monopolies, oligopolies, and restrictive practices which<br />

often had pragmatic uses and were strongly defended by vested <strong>in</strong>terests” 261 .<br />

Si potrebbe sempre a tal f<strong>in</strong>e ricordare l’esperienza nota agli studiosi degli anni ’30, di<br />

cui lo stesso Presidente Eisenhower parlava, dei cosiddetti “iron triangle”, <strong>in</strong> particolare<br />

relativa al settore <strong>in</strong>dustriale-militare, quando le agenzie erano create dal Congresso <strong>in</strong><br />

253 S. Voigt and E. M. Salzberger., 'Choos<strong>in</strong>g Not To Choose: When Politicians Choose To Delegate Powers',<br />

KYKLOS, Vol. 55, Fasc. 2, 2002, pag. 293.<br />

254 Ibidem, pag. 297.<br />

255 Distributed Public Governance : Agencies , Authorities, And Other Government Bodies, OECD 2002, pag.<br />

15.<br />

256 Thatcher M. e Stone Sweet A., 'Theory and Practice of Delegation to Non-Majoritarian Institutions', West<br />

European Politics, Vol.25, N.1, Gennaio 2002, pag.11.<br />

257 Ibidem, pag. 17.<br />

258 S. Wilks e I.Bartle, op. cit., pag 157.<br />

259 G. J. Stigler, 'The theory of economic regulation' , The Bell Journal Economics and Management Science,<br />

Vol. 2, N. 1, 1971, pag. 3-21.<br />

260 B.M. Mitnick, The Political Economy of Regulation: Creat<strong>in</strong>g, Design<strong>in</strong>g, and Remov<strong>in</strong>g Regulatory Forms,<br />

Columbia University Press, New York, 1980, p.326, tratto da Wilks S., Bartle I., op. cit., pag. 155.<br />

261 Ibidem, pag. 156-157.<br />

43


cambio di f<strong>in</strong>anziamenti per lasciare ai gruppi d’<strong>in</strong>teresse l’<strong>in</strong>fluenza sulla politica. Edelman<br />

sostiene, al f<strong>in</strong>e di sostenere tale posizione, che “it is not unusual <strong>in</strong> antitrust decisions to give<br />

the rhetoric to one side and the decision to the other, and he pleads <strong>in</strong> support Thurman<br />

Arnold’s view that«the actual result of the antitrust laws was to promote the growth of great<br />

<strong>in</strong>dustrial organization by deflect<strong>in</strong>g the attack on them <strong>in</strong>to purely moral and ceremonial<br />

channels … every scheme for direct control broke to pieces on the great protective rock of the<br />

antitrust law»” 262 .<br />

A queste ragioni funzionali si potrebbero aggiungere ragioni nascoste quale ad<br />

esempio il desiderio “to give more responsibilities to some more junior staff who were trusted<br />

…. for their political support to parties newly arrived <strong>in</strong> power” 263 .<br />

3.2.2 Delega come frutto dell’analisi costi-benefici svolta dal politico<br />

Tutti gli elementi f<strong>in</strong>o ad ora <strong>in</strong>dicati non sono altro che i benefici che sp<strong>in</strong>gerebbero un<br />

politico “to choose not to choose”, se si suppone, seguendo Stefan Voigt and Eli M.<br />

Salzberger, che la funzione di utilità abbia come componenti chiave: la popolarità e la<br />

realizzazione del credo ideologico 264 . A tali benefici <strong>in</strong>evitabilmente corrisponderanno dei<br />

costi:<br />

- il costo connesso alle difficoltà legate ad un eventuale tentativo di<br />

stravolgimento di una decisione presa da un corpo <strong>in</strong>dipendente, dovuto<br />

all’<strong>in</strong>evitabile perdita di popolarità;<br />

- il costo legato alla perdita di controllo e d’impatto sulle politiche e<br />

all’eventualità di scelte <strong>in</strong> opposizione agli <strong>in</strong>teressi del politico ;<br />

- ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e nel caso esista una pluralità di autorità, con compiti sovrapposti <strong>in</strong><br />

certi ambiti, il costo di coord<strong>in</strong>amento.<br />

Se poi si aggiunge alle precedenti due variabili, caratterizzanti la funzione di utilità del<br />

politico, la componente meramente reddituale, si otteranno ulteriori benefici offerti dal fatto<br />

che, essendo il governo di certi settori competenza di altri, il politico potrà godere di “more<br />

leisure or more time for work<strong>in</strong>g towards additional <strong>in</strong>come elsewhere” 265 e potrà evitare di<br />

dover tornare più volte a decidere sullo stesso argomento, dato che con la delega si porrebbe<br />

f<strong>in</strong>e al fenomeno delle alternanze.<br />

Accanto a tali benefici si dovranno sopportare dei costi: il costo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di tempo<br />

speso per controllare l’opera dei delegati, che avrebbe potuto essere speso altrimenti, ed il<br />

fatto che “<strong>in</strong> whatever co<strong>in</strong> legislators are paid by special <strong>in</strong>terest groups, they will be paid<br />

less after delegation” 266 .<br />

3.2.3 Benefici e costi: l’esperienza di alcuni paesi<br />

A 10 anni circa dall’agencification sia nella governance dei s<strong>in</strong>goli paesi membri sia a livello<br />

europeo si può <strong>in</strong>iziare a verificarne i reali effetti. Dall’analisi svolta dall’OECD si è<br />

osservato ad esempio che i costi o i problemi, connessi a questo nuovo modo di procedere,<br />

sono dati da:<br />

-“policy fragmentation and difficulty <strong>in</strong> ma<strong>in</strong>ta<strong>in</strong><strong>in</strong>g government coherence;<br />

262<br />

Ibidem, pag. 155-157.<br />

263<br />

Background Note, Conference for High-Level Officials Devolv<strong>in</strong>g and Delegat<strong>in</strong>g Power to More<br />

Autonomous Bodies and Controll<strong>in</strong>g Them: The Governance of Public Agencies and Authorities, OECD Global<br />

Forum on Governance Public Governance, Bratislava, 22-23 November 2001, CCNM/GF/GOV/PUBG(2001)3,<br />

pag . 4.<br />

264<br />

“They have ideal po<strong>in</strong>ts with regard to all policy issues that they would like to realize”, S. Voigt, E. M.<br />

Salzberger , op. cit., pag. 293.<br />

265<br />

Ibidem, pag. 298.<br />

266<br />

Ibidem, pag. 300.<br />

44


- <strong>in</strong>creased capture of the work of public organisations by special <strong>in</strong>terests;<br />

-… lack of readability of the government’s organisational system (the number of<br />

organisational forms and accountability frameworks and the lack of transparency of those<br />

arrangements might create problems for monitor<strong>in</strong>g and controll<strong>in</strong>g these bodies as well as<br />

underm<strong>in</strong>e citizens’ trust);<br />

-…budget dis<strong>in</strong>tegration (the budget and resources of autonomous or semi-autonomous might<br />

escape the formal and <strong>in</strong>formal rules of the budget process, <strong>in</strong>clud<strong>in</strong>g the systems for<br />

manag<strong>in</strong>g and controll<strong>in</strong>g public expenditure….<strong>in</strong>creased political and personal patronage and<br />

cronyism);<br />

-appo<strong>in</strong>tments to general management of semi-autonomous entities might serve party of<br />

personal <strong>in</strong>terests of the nom<strong>in</strong>at<strong>in</strong>g body.” 267<br />

Le autorità europee hanno ottenuto risultati positivi nel senso che “reasons for<br />

success tie <strong>in</strong> with the advantages expected from the network<strong>in</strong>g of national regulators<br />

with<strong>in</strong> a specialised agency: more trust<strong>in</strong>g relations between the national and European<br />

levels; credibility of the agency, on the one hand because of its specialisation as compared<br />

with a generalist <strong>in</strong>stitution like the Commission, and on the other hand because its<br />

<strong>in</strong>terventions are more consistent thanks to more effective protection aga<strong>in</strong>st political<br />

<strong>in</strong>terference; visibility of the agency compared with <strong>in</strong>tergovernmental committees” 268 .<br />

3.2.4 Istituzionalismo sociologico<br />

L’approccio razionalista, fa notare Pierson 269 , non è immune da limiti consistenti. Come si<br />

può, <strong>in</strong>fatti, ritenere che le istituzioni esistenti possano essere il frutto di disegnatori razionali,<br />

<strong>in</strong> grado di determ<strong>in</strong>are <strong>in</strong>tenzionalmente la forma di un’istituzione al f<strong>in</strong>e di perseguire<br />

determ<strong>in</strong>ati obiettivi, se tali creatori mostrano, <strong>in</strong> alcune circostanze, di essere guidati da<br />

fattori diversi dalla pura razionalità, sono portati a ragionare <strong>in</strong> un’ottica di breve periodo e,<br />

data la complessità della realtà, non riescono a prevedere, o meglio, a determ<strong>in</strong>are quale sarà<br />

il risultato di un’azione per il fatto che questa è il risultato di un’<strong>in</strong>terazione di più azioni<br />

contemporanee? Come si spiega la differenza esistente tra le diverse forme assunte da questi<br />

istituti nei diversi paesi Europei? Come si spiega il diverso tempo di creazione 270 ? Al f<strong>in</strong>e di<br />

superare tali limiti e per allargare l’orizzonte delle spiegazioni ed acquisire una più ampia<br />

consapevolezza della portata della novità istituzionale delle authorities, conviene osservare il<br />

fenomeno con un diverso approccio, nella speranza di ottenere le risposte ancora non trovate.<br />

Se ci si affida agli istituzionalisti sociologici, nonostante le diversità esistenti all’<strong>in</strong>terno<br />

della scuola, si sosterrà che “many of the <strong>in</strong>stitutional forms and procedures used by modern<br />

organizations were not adopted simply because they were most efficient for the tasks at hand,<br />

<strong>in</strong> l<strong>in</strong>e with some transcendent ‘rationality’, <strong>in</strong>stead they …….should be seen as culturally<br />

specific practices, ak<strong>in</strong> to the myths and ceremonies devised by many societies, and<br />

assimilated <strong>in</strong>to organizations, not necessarily to enhance their formal means-ends efficiency,<br />

267 OECD Global Forum on Governance Public Governance, Background Note, Conference for High-Level<br />

Officials: Devolv<strong>in</strong>g and Delegat<strong>in</strong>g Power to More Autonomous Bodies and Controll<strong>in</strong>g Them: The<br />

Governance of Public Agencies and Authorities, CCNM/GF/GOV/PUBG(2001)3, 13-Nov-2001, pag. 4.<br />

268 Ibidem, pag. 6.<br />

269 P. Pierson, 'The Limits of Design: Expla<strong>in</strong><strong>in</strong>g Institutional Orig<strong>in</strong>s and Change, Governance: An<br />

International', Journal of Policy and Adm<strong>in</strong>istration, Vol.13, N. 4, Ottobre 2000, pag. 475-499.<br />

K. R. McNamara, 'Rational Fictions: Central Bank Independence and the Social Logic of Delegation', West<br />

European Politics, Vol.25, N.1, Gennaio 2002, pag. 47–76.<br />

270 Si ha ad esempio che la Germania ha stabilito una banca centrale semi <strong>in</strong>dipendente e un’autorità antitrust<br />

negli anni ’50 mentre gli altri paesi europei solo negli anni ’80 , ’90.<br />

45


ut as a result of the k<strong>in</strong>d of processes associated with the transmission of cultural<br />

practices” 271 .<br />

Un contesto questo <strong>in</strong> cui non compaiono più “<strong>in</strong>dividuals or organizations seek<strong>in</strong>g to<br />

maximize their material well-be<strong>in</strong>g”, ma “<strong>in</strong>dividuals or organizations seek<strong>in</strong>g to def<strong>in</strong>e and<br />

express their identity”, soggetti che svolgono le loro azioni secondo la razionalità, la logica<br />

delle regole che hanno assorbito ed <strong>in</strong> cui le forme istituzionali presenti rispondono solo alla “<br />

logic of social appropriatness”. La spiegazione della delega peculiare si troverebbe perciò<br />

proprio nella ricerca di legittimità tenendo conto dei valori riconosciuti dalla società. Una<br />

legittimità che, ricorda Gilardi, può essere acquisita <strong>in</strong> due modi: o attraverso la<br />

riproposizione di strutture che sono considerate ormai nel tessuto della realtà sociale di<br />

riferimento e <strong>in</strong>teriorizzate come il modo naturale per fare le cose (legittimità che <strong>in</strong> questo<br />

caso si acquisisce con il crescere della densità organizzativa cioè tanto più cresce il numero di<br />

organizzazioni di un certo tipo tanto più cresce l’identificazione di quella data organizzazione<br />

come naturale) o attraverso la nascita di strutture le cui forme sono dettate ed <strong>in</strong>fluenzate dalle<br />

regole istituzionali e qu<strong>in</strong>di dall’ambiente culturale.<br />

Una pressione che si può manifestare <strong>in</strong> tre forme:<br />

o “coercive:….., coercion is the response to such pressures as a government mandate or<br />

dependence on key organizations. For example, an organization will tend to become<br />

similar to those organizations on which it is dependent” 272 ;<br />

o “mimetic:…. « when goals are ambiguous, or when the environment creates symbolic<br />

uncerta<strong>in</strong>ty, organizations may model themselves on other organizations». Mimetism<br />

stems from the need to cope with uncerta<strong>in</strong>ty by imitat<strong>in</strong>g organizations perceived to<br />

be more legitimate or more successful”;<br />

o “ professionalization: professionals, their associations and the mechanism of formal<br />

education, socialization and recruitment produce a common cognitive base and a<br />

shared legitimization of occupational autonomy which make organizational structures<br />

similar one to another”.<br />

La rilevanza di tale chiave di lettura nello spiegare la “diffusione simbolica” 273 delle<br />

autorità trova una conferma nell’analisi empirica realizzata da Gilardi 274 . Usando dapprima il<br />

modello di regressione di Poisson E(yi|xi) = exp( βX) 275 , tipico dell’analisi sull’evoluzione di<br />

una popolazione e poi il modello di Weibull h(t) = h α(ht) α-1 , tipico dell’analisi degli eventi<br />

storici, mostra con il primo la significatività della variabile <strong>in</strong>dipendente: numero totale delle<br />

autorità esistenti nel panorama europeo <strong>in</strong> un dato istante, nel prevedere la creazione,<br />

nell’istante successivo, di nuove autorità, sia con riferimento all’area funzionale di<br />

271 Hall P. A. e Taylor R. C. R., 'Political Science and the Three New Institutionalisms', paper presented by<br />

Professor Hall, a member of the MPIFG Scientific Advisory Board, as a public lecture dur<strong>in</strong>g the Board’s<br />

meet<strong>in</strong>g on May 9, 1996, pag. 14.<br />

272 C. M. Radaelli, 'Policy transfers <strong>in</strong> the European Union: Institutional Isomorphism as a Source of<br />

Legitimacy', Governance: An International Journal of policy and Adm<strong>in</strong>istration, Vol.13, N.1, Gennaio 2000,<br />

pag. 28.<br />

273 “Central bank <strong>in</strong>dependence was <strong>in</strong>troduced <strong>in</strong> Western Europe <strong>in</strong> the 1990s <strong>in</strong> an era of very low <strong>in</strong>flation” e<br />

“the creation of competition authorities <strong>in</strong> Brita<strong>in</strong> was <strong>in</strong>itially symbolic. Governments wished to reassure<br />

bus<strong>in</strong>ess whilst believ<strong>in</strong>g that the authorities would be unimportant (although <strong>in</strong> fact, those expectations were not<br />

fulfilled)”. M. Thatcher e A. Stone Sweet, 'Theory and Practice of Delegation to Non-Majoritarian Institutions ',<br />

West European Politics, Vol.25, N.1, Gennaio 2002, pag. 10.<br />

274 F. Gilardi, 'Spurious and Symbolic Diffusion of Independent Regulatory Agencies <strong>in</strong> Western Europe',<br />

Workshop: The Internationalization of Regulatory Reform, Center for the Study of Law and Society, University<br />

of California at Berkeley, 25-26 Aprile 2003.<br />

275 “Where E(yi|xi) is the expected number of events per period, conditional on the <strong>in</strong>dependent variables, and βX<br />

is a vector of the regression coefficients and the <strong>in</strong>dependent variables”. Ibidem, pag. 11<br />

46


appartenenza: economica / sociale 276 sia rispetto al settore regolato 277 . Con il secondo mostra<br />

<strong>in</strong>vece come il numero di autorità, classificate come economiche e sociali, l’emanazione della<br />

direttiva comunitaria 90/387 e 92/44 278 , nonché la composizione di governo 279 siano tutte<br />

variabili significative nella stima del tasso di creazione di nuove autorità.<br />

3.2.5 Istituzionalismo storico<br />

Un’ultima prospettiva attraverso cui cercare una risposta all’esistenza delle autorità può<br />

essere quella offerta dall’istituzionalismo storico. Oltre ai fattori menzionati, ci sono tutta una<br />

serie di « fattori contestuali », eredità del passato, che favoriscono una certa scelta, cioè il<br />

passato è come se guidasse le scelte future entro un determ<strong>in</strong>ato sentiero 280 . Tali fattori<br />

sarebbero “learn<strong>in</strong>g and isomorphism 281 , political leadership 282 , state traditions and<br />

structures 283 and the broader context of state reforms” 284 . Ponendo l’accento su questi ultimi<br />

due fattori, non contemplati dalle altre due scuole, Gilardi osserva come se si considera la<br />

struttura e storia dello Stato rappresentata: dalla “forza” dello Stato, dall’ampiezza del settore<br />

pubblico e dalla tipologia di <strong>economia</strong> presente e dal peso delle riforme, poste <strong>in</strong> essere <strong>in</strong> un<br />

dato paese, si possono ottenere <strong>in</strong>teressanti osservazioni.<br />

In particolar modo si potrebbe derivare l’ipotesi che “ delegation to IRAs”:<br />

276<br />

“"Economic" when it deals with the price, entry, exit and service of an <strong>in</strong>dustry, …"social" when it concerns<br />

non-economic issues such as safety and health (Meier1985: 3)”. F. Gilardi, 'Spurious and Symbolic Diffusion of<br />

Independent Regulatory Agencies <strong>in</strong> Western Europe', op. cit., nota 2.<br />

277<br />

Electricity-Telecom-F<strong>in</strong>ancial markets-Competition –Food safety-Pharmaceuticals-Environment<br />

278<br />

Si tratta di una direttiva “for the purpose of adaptation to a competitive environment <strong>in</strong> telecommunications”<br />

e che sottol<strong>in</strong>ea il carattere coercitivo dell’isomorfimo.<br />

279<br />

“Centre-right governments are more sensitive to the taken for-grantedness or legitimacy-enhanc<strong>in</strong>g effects of<br />

IRAs than are centre-left governments. After a certa<strong>in</strong> threshold (around 30 IRAs), the creation of an IRA even<br />

becomes more likely under a centre-right government without privatisation than under a centre-left government<br />

with privatisation”. Ibidem, pag. 14.<br />

280<br />

“ 'Path dependent' …….rejects the traditional postulate that the same operative forces will generate the same<br />

results everywhere <strong>in</strong> favour of the view that the effect of such forces will be mediated by the contextual features<br />

of a given situation often <strong>in</strong>herited from the past”. Hall P.A., Taylor R. C. R., op. cit., pag. 9.<br />

281<br />

“With<strong>in</strong> countries, ‘snowball’ effects meant that once an apparently successful model of an agency existed, it<br />

was copied <strong>in</strong> other doma<strong>in</strong>s. Thus, for <strong>in</strong>stance, <strong>in</strong> Brita<strong>in</strong>, the Commission for Racial Equality followed the<br />

lack of opposition to the creation of the Equal Opportunities Commission.…. In France, the officially recognised<br />

first autorité adm<strong>in</strong>istrative <strong>in</strong>dépendente (the CNIL) was only created <strong>in</strong> 1978, but thereafter similar bodies<br />

were gradually established <strong>in</strong> other regulatory doma<strong>in</strong>s such as broadcast<strong>in</strong>g, telecommunications and electricity.<br />

In Italy, mimetism followed the establishment of the general competition authority <strong>in</strong> 1990.” M. Thatcher,'<br />

Delegation to Independent Regulatory Agencies: Pressures, Functions and Contextual Mediation', West<br />

European Politics, Vol.25, N.1, Gennaio 2002, pag. 136.<br />

282<br />

“Countries with strong leaderships could respond more quickly to pressures for delegation than those without<br />

such leadership. Reform was easier <strong>in</strong> Brita<strong>in</strong>, with its s<strong>in</strong>gle party majoritarian system, than <strong>in</strong> Italy, which was<br />

dom<strong>in</strong>ated by unstable weak governments dur<strong>in</strong>g most of the 1980s and 1990s……Political leadership also<br />

<strong>in</strong>fluences the choice of agency form. In a country with majoritarian political systems and few constitutional veto<br />

po<strong>in</strong>ts such as Brita<strong>in</strong>, it is possible to create s<strong>in</strong>gle-person agencies nom<strong>in</strong>ated by the executive (notably <strong>in</strong> the<br />

utilities <strong>in</strong> the 1980s). This appears an exception. In most countries, multi-partyism and multiple veto po<strong>in</strong>ts (for<br />

<strong>in</strong>stance, between heads of governments and presidents, or between the two legislative chambers) have<br />

encouraged an agency form that ensures representation for several parties and players ”. Ibidem, pag. 138.<br />

283<br />

“State traditions and exist<strong>in</strong>g state structures affected delegation to agencies. Establish<strong>in</strong>g IRAs was easiest <strong>in</strong><br />

Brita<strong>in</strong>, where regulatory commissions dated from the n<strong>in</strong>eteenth century…In Italy …the process of delegation<br />

only began <strong>in</strong> earnest after the successful creation of the Competition Authority <strong>in</strong> 1990. In France there existed<br />

a long-stand<strong>in</strong>g suspicion of ‘<strong>in</strong>dependent’ agencies that would either not be properly <strong>in</strong>dependent or which<br />

fragmented the unity of the state…State traditions and structures have marked the <strong>in</strong>stitutional design of<br />

delegation to IRAs ….In most cont<strong>in</strong>ental European countries of direct parliamentary and sub-national<br />

<strong>in</strong>volvement <strong>in</strong> utility services, and legal and political have justified legislative powers over agency<br />

nom<strong>in</strong>ations”. Ibidem, pag. 136-137.<br />

284<br />

F. Gilardi, 'Expla<strong>in</strong><strong>in</strong>g Delegation to Independent Regulatory Agencies: The Role of Political Uncerta<strong>in</strong>ty',<br />

draft, 2001,pag. 17.<br />

47


o “should be less likely <strong>in</strong> strong states, which are traditionally concentrated and<br />

centralised, and whose bureaucracy is skilled and professional” 285 ;<br />

o “should be less likely <strong>in</strong> coord<strong>in</strong>ated rather than <strong>in</strong> liberal market economies”;<br />

o “ should be less …..<strong>in</strong> countries with an important public sector” 286 ;<br />

o “ fits well <strong>in</strong> the general new public management model, which emphasises separation<br />

of strategic policy-mak<strong>in</strong>g from operational management, a concern with results and<br />

efficiency rather than process, and a transformed bureaucratic culture”;<br />

o crescerebbe lì dove scarsa è la fiducia nella politica.<br />

3.3 La delega alle autorità <strong>in</strong>dipendenti: rapporto pr<strong>in</strong>cipale-agente o trust?<br />

Una volta ricordati brevemente i motivi a cui si può addurre la nascita della delega che il<br />

Governo ha fatto a favore delle autorità <strong>in</strong>dipendenti, è <strong>in</strong>teressante ora analizzare più <strong>in</strong><br />

dettaglio come debba essere classificato il rapporto esistente tra questi due istituti,<br />

facendo riferimento alle due tipologie di relazione: rapporto pr<strong>in</strong>cipale-agente o settlortrustee,<br />

a cui la letteratura si è ispirata.<br />

Ricordiamo brevemente a tale scopo che con rapporto di agenzia s’<strong>in</strong>tende una<br />

relazione sociale <strong>in</strong> cui un soggetto: l’agente, è chiamato da un altro soggetto: il pr<strong>in</strong>cipale,<br />

a svolgere, dal momento che quest’ ultimo non presenta le capacità, abilità e risorse<br />

necessarie, un certo compito nell’<strong>in</strong>teresse del secondo, ricevendo <strong>in</strong> compenso una<br />

remunerazione per tale servizio, il tutto def<strong>in</strong>ito all’<strong>in</strong>terno di un contratto, che proprio per<br />

lo scarso grado di esperienza nel settore di riferimento da parte del pr<strong>in</strong>cipale e per le<br />

<strong>in</strong>evitabili situazioni <strong>in</strong>attese che si potrebbero presentare, sarà per def<strong>in</strong>izione <strong>in</strong>completo.<br />

Ora essendo l’agente un soggetto razionale ed opportunista, posto nella condizione di<br />

aver migliore accesso all’<strong>in</strong>formazione e portatore d’<strong>in</strong>teressi che potrebbero rivelarsi <strong>in</strong><br />

contrasto con quelli del pr<strong>in</strong>cipale, potrebbe risultare facile per lui agire così da favorire se<br />

stesso anziché il pr<strong>in</strong>cipale. Per evitare tali <strong>in</strong>desiderate conseguenze, al pr<strong>in</strong>cipale è offerta<br />

una vasta gamma di meccanismi, sanzionatori o <strong>in</strong>centivanti o sistemi di controllo diretto<br />

o <strong>in</strong>diretto, volti a scongiurare comportamenti disonesti da parte dell’agente.<br />

Questo tipo di relazione, usata per studiare una serie di rapporti come: rapporto<br />

elettore-politico, politico - burocrate ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e negli ultimi anni anche paesi costituenti –<br />

UE 287 , è stata ritenuta da alcuni non adeguata per spiegare la delega esistente tra Governo<br />

e autorità <strong>in</strong>dipendenti, <strong>in</strong> quanto quest’ultima presenta delle peculiarità che esulano dalle<br />

caratteristiche proprie di un rapporto di agenzia. Sulla base di un rapporto di agenzia è<br />

alquanto difficile riuscire a spiegare la scelta del Governo di r<strong>in</strong>unciare a priori, nel<br />

momento costitutivo del rapporto, ad ogni forma di futuro controllo per assicurare uno<br />

status <strong>in</strong>dipendente. Fatto che è apparso a molti come un vero e proprio suicidio<br />

apparendo difficile da conciliare l’esigenza “di un agente…costantemente <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tonia con<br />

le preferenze del pr<strong>in</strong>cipale”, con la nascita di un’autorità che “..può essere scelta<br />

precisamente perché le sue preferenze di policy potrebbero non rispecchiare, quelle<br />

dell’autorità delegante” 288 .<br />

Questi due fatti, così stridenti con la logica del modello dell’agente, hanno portato<br />

Majone a pensare a questa particolare delega come meglio rappresentata dai rapporti di<br />

tipo fiduciario. “A trustee is an agent and someth<strong>in</strong>g more,…is an <strong>in</strong>dependent, responsible<br />

285<br />

Si lascierebbe <strong>in</strong>vece la spiegazione della diversità settoriale al “ functional pressure …mediated by state<br />

strength at the sectoral level”. Ibidem, pag. 19.<br />

286<br />

Ibidem, pag. 20.<br />

287<br />

F. Gilardi, 'Independent Regulatory Agencies as Ultimate Step of Delegation: Hypotheses from the<br />

Transaction-Cost Politics Approach', Workshop: Delegat<strong>in</strong>g Powers to Independent Agencies, Lausanne, 6-7<br />

Dicembre 2001, http://wwwpeople.unil.ch/fabrizio.gilardi/download/ Gilardi_Lausanne.pdf<br />

288<br />

A. La Sp<strong>in</strong>a, G. Majone, op. cit., pag. 219.<br />

48


party” 289 a cui “il possessore di una proprietà, il settlor, la trasferisce ….con l’<strong>in</strong>tesa che<br />

questo non la tratterà come se fosse cosa propria ma la gestirà nell’<strong>in</strong>teresse del<br />

beneficiario” 290 , che non necessariamente deve essere lo stesso settlor. Nel nostro caso, il<br />

Governo trasferisce il proprio diritto: il diritto di esercitare funzioni normative,<br />

amm<strong>in</strong>istrative e giurisdizionali <strong>in</strong> determ<strong>in</strong>ati settori con il compito di regolarli non già<br />

nel suo <strong>in</strong>teresse ma <strong>in</strong> base all’esigenze del settore di riferimento.<br />

Proprio a tale trasferimento di poteri si legherebbe il mutamento di comportamento<br />

del soggetto da agente persecutore dei propri <strong>in</strong>teressi a trustee agente “on behalf of the<br />

pr<strong>in</strong>cipal”. Per quanto sia <strong>in</strong>teressante l’idea di concepire la delega come un trust, è alla sua<br />

accezione sociologica più che a quella giuridica che ci si deve riferire. La fattispecie<br />

giuridica fa perdere di vista il presupposto e le condizioni del trust, il fatto che si può<br />

parlare di trust solo perché si è <strong>in</strong> uno stato d’<strong>in</strong>certezza sociale che <strong>in</strong> parte cont<strong>in</strong>ua a<br />

persistere anche successivamente al trust.<br />

Esageratamente ottimistica e di matrice neoclassica è perciò l’idea che basti<br />

un’assegnazione di un compito, un trasferimento di un diritto perché l’<strong>in</strong>dole di un soggetto<br />

cambi e qu<strong>in</strong>di, ad esempio, che da soggetto <strong>in</strong>teressato nella vita comune, su cui si poteva<br />

solo avere una “subjective probability” “on his good <strong>in</strong>tentions to carry out some future<br />

behaviour” 291 , si trasformi <strong>in</strong> un despota benevolo di cui si ha concreta fiducia. Un’idea che<br />

manifesta un’illogicità di fondo, la stessa evidenziata dalla scuola di Public Choice negli anni<br />

a cavallo tra i ’40 ed i ’60. Non si può evidenziare il fallimento del mercato e attribuire la sua<br />

causa all’esistenza di una tendenza egoistica dei soggetti e poi proclamare il successo delle<br />

istituzioni che si creano per marg<strong>in</strong>are questo, supponendo la benevolenza dei soggetti<br />

<strong>in</strong>caricati.<br />

L’unica soluzione è quella di far valere il pr<strong>in</strong>cipio della simmetria motivazionale,<br />

qualunque sia il luogo <strong>in</strong> cui i soggetti oper<strong>in</strong>o le loro scelte, queste ultime sono guidate dagli<br />

stessi impulsi, soprattutto se a decidere si è <strong>in</strong> pochi. Contrariamente alla visione di Brennan<br />

e Lomansky per cui nel mercato gli <strong>in</strong>dividui effettuano scelte strumentali mentre nella sfera<br />

politica solo scelte espressive, Eusepi sostiene che “when <strong>in</strong> the vot<strong>in</strong>g market decisionmakers<br />

are few, the <strong>in</strong>dividual's behaviour closely resembles that followed <strong>in</strong> market choices<br />

because each <strong>in</strong>dividual perceives himself as if he were the median voter and, hence,<br />

decisive” 292 .<br />

Qualunque sia il modo <strong>in</strong> cui il trust sia considerato: “as the personality trait of<br />

propensity to trust or as a generalized expectancy about the behavior of another person” oppure<br />

“as a behavioral manifestation” 293 , è comunque sempre un “behavior that reflects a reliance on<br />

a partner and <strong>in</strong>volves a vulnerability . . . on the part of the trustor” 294 .<br />

Toccherà a Shapiro, enumerando i numerosi scandali di corruzione riguardanti soggetti<br />

regolatori, ispettori, laboratori di test <strong>in</strong>dipendenti che hanno occupato le cronache nel corso<br />

degli anni, ricordare come il trust non implichi il venir meno di atteggiamenti <strong>in</strong>teressati da<br />

parte del trustee e che “ the acts of trust and attributions of trustworth<strong>in</strong>ess, can be made only<br />

289 G. Majone , 'Nonmajoritarian Institution and the Limits of Democratic Governance: A Political Transaction-<br />

Cost Approach', Journal of Institutional and Theoretical Economics, Vol.157, 2001, pag. 74.<br />

290 A. La Sp<strong>in</strong>a, G.Majone, op. cit., pag. 222.<br />

291 J. M. Whitmeyer, 'Effects of Positive Reputation Systems', Social Science Research, 29, 2000, pag. 190.<br />

292 G. Eusepi, 'Who shall keep the keepers themselves? On the Moral Foundations of the Separation of Powers',<br />

conferenza organizzata dall’ ECSPC e dal CIDEI: Beyond Conventional Economics. Studies <strong>in</strong> the Intellectual<br />

Development of Geoffrey Brennan, Roma, 27 Settembre 2004, pag. 12.<br />

293 J. A Sniezek., L. M. Van Swol, 'Trust, Confidence, and Expertise <strong>in</strong> a Judge–Advisor System',<br />

Organizational Behavior and Human Decision Processes,Vol. 84, N. 2, Marzo, 2001, pag. 290.<br />

294 Ibidem, pag. 289.<br />

49


<strong>in</strong> situations <strong>in</strong> which the partner has both the <strong>in</strong>centive and the opportunity to exploit the<br />

actor”. 295<br />

Come tutti gli “impersonal trust”…“social-control measures derived from social ties and<br />

direct contact between pr<strong>in</strong>cipal and agent are unavailable, faceless and readily<br />

<strong>in</strong>terchangeable <strong>in</strong>dividual or organizational agents exercise considerable delegated power<br />

and privilege on behalf of pr<strong>in</strong>cipal who can neither specify, scrut<strong>in</strong>ize, evaluate, nor<br />

constra<strong>in</strong>t their performance” 296 e “more subtle problems of cooptation of regulators by the<br />

regulated and the conflicts of <strong>in</strong>terests and favouritism <strong>in</strong> the exercise of discretion that arise<br />

from <strong>in</strong>evitable revolv<strong>in</strong>g door between positions <strong>in</strong> the public and private sectors are no less<br />

frequent or threaten<strong>in</strong>g to the <strong>in</strong>stitution of trust” 297 .<br />

Di fronte a questo tipo di problemi Shapiro <strong>in</strong>dica anche i metodi da seguire per aiutare i<br />

pr<strong>in</strong>cipali nella loro ricerca di m<strong>in</strong>imizzare le eventuali devianze dei trustee ed <strong>in</strong> particolare<br />

analizza l’uso che si fa di guardiani del trust. Questi, nel caso delle autorità <strong>in</strong>dipendenti,<br />

corrispondono alla possibilità di ricorrere contro decisioni delle autorità <strong>in</strong> primo e secondo<br />

grado rispettivamente presso il TAR e poi il Consiglio di Stato. Questo sistema, come fa ben<br />

notare Shapiro, mostra, esso stesso, delle debolezze, dal momento che basandosi su<br />

un’ulteriore trust <strong>in</strong>nesta una spirale <strong>in</strong>flattiva di relazioni fiduciarie senza f<strong>in</strong>e. Cioè si viene<br />

a creare quel problema <strong>in</strong>solvibile del quis custodiet ipsos custodes, per cui nella speranza di<br />

evitare gli effetti negativi del trust ci si trova ad <strong>in</strong>crementarne le possibilità, creandone di<br />

nuovi.<br />

Schlicht fa notare, dopo aver riportato alla memoria che già Hume spiegava l’orig<strong>in</strong>e<br />

del governo fondandosi su un pr<strong>in</strong>cipio fiduciario, che il trust, così come il rapporto di<br />

agenzia o il rapporto servo padrone, non sono altro che diverse espressioni di un rapporto<br />

pr<strong>in</strong>cipale-agente, il cui mostrarsi <strong>in</strong> una delle tre varianti dipende, abbandonando un’analisi<br />

fondata solo sulle preferenze – costrizioni, da situational factors.<br />

“Factors relate to the way a situation is perceived and categorized, and thus <strong>in</strong>terpreted.<br />

Individuals make dist<strong>in</strong>ction between the situations of command and obedience, <strong>in</strong>dependent<br />

agency and fiduciary obligation, and base their action on these perceptions and<br />

<strong>in</strong>terpretations…..The same objective situation will engender quite different k<strong>in</strong>ds of<br />

behaviour if the situation is <strong>in</strong>terpreted as an authority relationship, a pr<strong>in</strong>cipal agent<br />

relationship or a fiduciary relationship” 298 .<br />

La spiegazione del perché possa mutare il comportamento di un soggetto a seconda del<br />

suo percepire di essere servo, agente o fiduciario si può trovare se si considerano rilevanti,<br />

nella determ<strong>in</strong>azione delle scelte di un soggetto, non solo le motivazioni utilitaristiche ma<br />

anche le motivazioni <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seche 299 . La percezione, <strong>in</strong>fatti, del tipo di relazione, al pari degli<br />

<strong>in</strong>terventi esterni (<strong>in</strong>tervento imperioso o regolazione), <strong>in</strong>fluenza il peso che il soggetto<br />

attribuisce alle motivazioni <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seche come determ<strong>in</strong>anti delle azioni. Questo <strong>in</strong> quanto, a<br />

seconda del tipo di relazione, il soggetto si sentirà più o meno partecipe delle azioni che deve<br />

compiere, diverso apparirà il tipo di relazione che esisterà con il datore lavoro, l’attività da<br />

compiere sarà più o meno stimolante ed <strong>in</strong>teressante, la retribuzione apparirà collegata o<br />

meno direttamente alla piena realizzazione del volere del datore di lavoro, diverso apparirà,<br />

qu<strong>in</strong>di, il senso di fiducia di cui il soggetto si sentirà avvolto e con esso il grado di<br />

295 D. L. Molm, N. Takahashi, G. Peterson, 'Risk and Trust <strong>in</strong> Social Exchange: an Experimental Test of a<br />

Classical Proposition', The American Journal of Sociology, Vol.105, N.5, Marzo 2000, pag. 1403.<br />

296 S. P. Shapiro, 'The Social Control of Impersonal Trust', The American Journal of Sociology, Vol.93, N.3,<br />

Novembre 1987, pag. 634.<br />

297 Ibidem, pag. 646.<br />

298 E. Schlicht,' Fiduciaries, Servants , Agents , And Situational Effects', Journal of Institutional and Theoretical<br />

Economics, Vol. 157, 2001, pag. 81.<br />

299 “One is said to be <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>sically motivated to perform an activity when one receives no apparent reward except<br />

the activity itself”. B. S. Frey, Not Just for The Money, An Economic Theory of Personal Motivation, Edward<br />

Elgar Publish<strong>in</strong>g, Cheltenham, 1997, pag. 13.<br />

50


supervisione che verrà previsto. Tanto più vedrà esaltato il suo “self-determ<strong>in</strong>ation, selfesteem,<br />

expression possibility”, tanto meno sentirà di essere considerato come un furfante da<br />

controllare e limitare, tanto più saranno prevalenti le motivazioni <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seche nella<br />

determ<strong>in</strong>azione delle scelte.<br />

51


CAPITOLO IV<br />

L’ <strong>in</strong>dipendenza: un carattere reale o solo teorico?<br />

4.1 L’uso degli strumenti di controllo pr<strong>in</strong>cipale – agente nella relazione Governo –<br />

autorità: il caso italiano<br />

Se, qu<strong>in</strong>di, i trustees tendono a comportarsi opportunisticamente come gli agenti, essendo<br />

mitigato l’effetto delle motivazioni <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seche nella determ<strong>in</strong>azione delle loro azioni, diviene<br />

<strong>in</strong>teressante, come <strong>in</strong>dicato da Shapiro, andare ad osservare <strong>in</strong> che modo gli strumenti,<br />

solitamente <strong>in</strong> uso per v<strong>in</strong>colare gli agenti, tipici del modello classico pr<strong>in</strong>cipale-agente, siano<br />

usati nel nostro caso e come questi metodi vadano ad <strong>in</strong>fluenzare il livello d’<strong>in</strong>dipendenza di<br />

tali enti direttamente o <strong>in</strong>direttamente attraverso l’annullamento delle motivazioni <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seche.<br />

Vale la pena, prima di elencare ed analizzare più attentamente tali strumenti, osservare<br />

come di fatto il comportamento dei pr<strong>in</strong>cipali sia piuttosto paradossale, se da un lato si cercano<br />

metodi per controllare o supervisionare e, qu<strong>in</strong>di, limitare le opportunità di scelta di coloro a<br />

cui ci si è affidati, dall’altra però si vuole evitare che i lacci imposti a questi siano troppi stretti<br />

da impedire la capacità di considerare l’<strong>in</strong>tera gamma di opportunità e di sfruttare quel livello<br />

di discrezionalità necessaria, essendo impossibile prevedere tutte le circostanze future e non<br />

potendo dare vita a contratti completi. Cioè, osserva Shapiro, è come se i pr<strong>in</strong>cipali “hope that<br />

trustees do not take their <strong>in</strong>structions too literally yet simultaneously fear that they will not” 300 .<br />

4.2 Nom<strong>in</strong>a<br />

4.2.1 La personalizzazione del rapporto come metodo per superare, affermare il<br />

controllo sul delegato<br />

Shapiro afferma che uno dei mezzi di controllo, usati al f<strong>in</strong>e di superare il carattere<br />

impersonale ed <strong>in</strong>certo dei rapporti pr<strong>in</strong>cipale-agente, si ha attraverso la ricerca di una<br />

personalizzazione di questi, limitando la scelta di coloro a cui affidarsi a persone note,<br />

appartenenti allo stesso gruppo etnico o allo stesso partito o ad amici.<br />

“They entrust parties with whom they have ongo<strong>in</strong>g relations , whose performance has<br />

been tested <strong>in</strong> the past …<strong>in</strong> short, pr<strong>in</strong>cipals forge agency relationship based on familiarity,<br />

<strong>in</strong>terdependence, and cont<strong>in</strong>uity that provide strong <strong>in</strong>centives for trustworthy performance and<br />

a potent array of <strong>in</strong>formal social control options to punish abuses” 301 .<br />

Un fatto che servirebbe ad avvalorare e rafforzare la razionalità della delega, essendo i<br />

costi di essa legati proprio alla sostituzione del pr<strong>in</strong>cipale con l’agente e alle differenti<br />

preferenze. Scegliere un proprio clone se è comunque preferibile <strong>in</strong> un contesto <strong>in</strong> cui le<br />

decisioni sono il frutto dell’<strong>in</strong>tersezione delle scelte <strong>in</strong>dividuali, nel caso del Governo, già un<br />

delegato, diviene un obbligo, essendo la perdita rappresentata dal diritto di determ<strong>in</strong>azione del<br />

risultato. Ed è ovvio che per superare l’<strong>in</strong>certezza ed il rischio del delegare si cerchi di sfruttare<br />

le <strong>in</strong>formazioni che si hanno a disposizione ed una di queste è proprio la fede politica. E’ più<br />

facile, <strong>in</strong>fatti, che chi abbia tale caratteristica abbia una più simile struttura di preferenze.<br />

In term<strong>in</strong>i dell’equazione di Coleman 302 ,<br />

300 S. Shapiro, op.cit., pag. 651<br />

301 Ibidem, pag. 631.<br />

302 G ed L sono i payoff corrispondenti rispettivamente al caso di comportamento corretto o scorretto del<br />

soggetto con cui si deve dar vita ad un rapporto fiduciario.<br />

52


p G > ( 1−<br />

p)<br />

L<br />

test di verifica sulla convenienza o meno ad <strong>in</strong>tessere un rapporto fondato sul trust,<br />

l’<strong>in</strong>formazione relativa alla fede politica rappresenta il mezzo, equivalente alla reputazione, per<br />

<strong>in</strong>crementare la probabilità soggettiva p di un comportamento irreprensibile di colui con cui ci<br />

si relaziona.<br />

Un fatto che ha avuto largo seguito nel nostro paese, tanto che si è più volte parlato di<br />

fenomeni di lottizzazione da parte dei partiti politici 303 , nella scelta dei candidati da nom<strong>in</strong>are e<br />

che ha <strong>in</strong>vestito la totalità delle autorità, come si ev<strong>in</strong>ce dall’analisi svolta su tutte e 10 le<br />

autorità, nel periodo che va dal 1990 ad oggi. Per il 62% dei membri delle autorità è nota la<br />

fede politica 304 .<br />

303 “I componenti del consiglio dell'Isvap, nom<strong>in</strong>ati negli ultimi mesi della precedente legislatura dal Governo di<br />

centro-s<strong>in</strong>istra, si sono visti recapitare una lettera firmata dal capo di gab<strong>in</strong>etto del M<strong>in</strong>istro delle Attività<br />

Produttive Antonio Marzano. Con la sola eccezione del presidente Giancarlo Giann<strong>in</strong>i, nom<strong>in</strong>ato dal Governo<br />

Berlusconi, e del dimissionario Guido Alpa, veniva <strong>in</strong> pratica decapitato l'<strong>in</strong>tero vertice dell'istituto. La lettera<br />

<strong>in</strong>formava i consiglieri che l'<strong>in</strong>carico era «da ritenersi revocato» <strong>in</strong> applicazione della legge n. 145/2002 (la<br />

normativa sullo spoil system)”. R. Sabbat<strong>in</strong>i,'Isvap, Tar contro lo spoil system', http://www.snaservice.it/news/<br />

news667.htm<br />

304 Si considerano l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il Garante per la protezione dei dati<br />

personali, l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, l’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni, la Covip e la<br />

Consob.<br />

Dalla relazione che accompagna il progetto di legge n. 5859, XIII legislatura, Soppressione delle Autorita' di<br />

controllo <strong>in</strong>dipendenti , presentato dall’ Onorevole Raffaele Costa (Forza Italia): “ I fatti hanno dimostrato come<br />

il loro ruolo venga svilito dall'eccessiva politicizzazione dei meccanismi di nom<strong>in</strong>a dei vertici. Basta guardare<br />

alla coloritura politica di molti presidenti delle più importanti Authority per rendersene conto”.<br />

“Si è di fronte non più e non solo a fenomeni di lottizzazione, ma all'approvazione di tutti i posti<br />

pubblici ed alla creazione di poltrone e posti nuovi, da assegnare secondo criteri partitocratrici, <strong>in</strong> aperta<br />

violazione dei pr<strong>in</strong>cipi di buon andamento e di imparzialità della Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione….. si chiede di<br />

conoscere…….se qualcuno degli <strong>in</strong>dividui sopra menzionati sia iscritto, o lo sia stato, ad uno dei partiti che<br />

fanno parte della maggioranza di Governo o a s<strong>in</strong>dacati confederali”: XIII legislatura , Senato, Interrogazione a<br />

risposta orale presentata dall’Onorevole La Loggia ( FI) <strong>in</strong> data 14 Luglio 1998.<br />

In riferimento ai tre concorsi, per solo personale <strong>in</strong>terno, <strong>in</strong>detto dal Garante per la protezione dei dati personali,<br />

l’Onorevole Gubert ( gruppo misto) fa notare nell’ Interrogazione a risposta orale, presentata alla Camera il 6<br />

Dicembre 2000, l’illegittimità e l’<strong>in</strong>costituzionalità di tale pratica e come il personale <strong>in</strong>terno “ partecipante ai<br />

tre citati concorsi ad esso riservati sembra risult<strong>in</strong>o esserci parenti stretti di alcuni dei componenti del predetto<br />

Ufficio, oltre a numerose persone legate da un rapporto di profonda "affiliazione" - non solo politica - ai quattro<br />

componenti dell'Ufficio del Garante” e come di fatto sia stato chiamato “a presiedere la commissione<br />

esam<strong>in</strong>atrice il presidente della II sezione del TAR Lazio, tribunale <strong>in</strong>teressato al tempo stesso della decisione<br />

dei ricorsi”.<br />

XIII Legislatura, Camera, Interrogazione a risposta orale, 14 Dicembre 2000, l’Onorevole Bocch<strong>in</strong>o chiede al<br />

Governo, <strong>in</strong> merito alle scelte prese all’<strong>in</strong>terno dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, gli <strong>in</strong>terventi di<br />

carattere normativo che <strong>in</strong>tenda adottare aff<strong>in</strong>ché siano resi più trasparenti i criteri utilizzati nelle nom<strong>in</strong>e<br />

all'<strong>in</strong>terno delle autorità <strong>in</strong>dipendenti.<br />

XIV Legislatura, Camera, Interrogazione a risposta scritta , 13 Gennaio 2001, l’Onorevole Lucchese chiede al<br />

Governo se : “non ritengano utile procedere al risanamento della spesa pubblica con l’ immediata soppressione<br />

di cent<strong>in</strong>aia di enti che esistono solo per assicurare poltrone, se non ritengano necessario assumere le adeguate<br />

<strong>in</strong>iziative, anche di carattere normativo, aff<strong>in</strong>ché si proceda ad una revisione delle Autorità <strong>in</strong>dipendenti che<br />

appaiono, all'<strong>in</strong>terrogante dei carrozzoni di Stato, che nulla di concreto fanno per salvaguardare i fondamentali<br />

<strong>in</strong>teressi degli utenti e dei comuni cittad<strong>in</strong>i; se non ritengano del tutto <strong>in</strong>opportuno tale spreco di denaro, che non<br />

ha precedenti ed eguali <strong>in</strong> nessun paese democratico del mondo”<br />

XIII Legislatura, Camera, Interrogazione a risposta scritta , 8 Novembre 1999, <strong>in</strong> riferimento all’Autorità garante<br />

delle comunicazioni: “sarebbe stato assunto personale con contratti di diritto privato con retribuzioni nette<br />

mensili, ammontanti ad oltre dodici milioni, e con acquisizione del diritto alla nom<strong>in</strong>a <strong>in</strong> ruolo mediante concorsi<br />

riservati senza ricorrere ad alcuna forma di pubblicità. Con recente delibera dell'Autorità (n. 3/1999) sarebbe<br />

stato emanato uno specifico bando per la selezione del personale, già precedentemente reclutato senza alcun<br />

criterio di trasparenza e pubblicità per costituire il cosiddetto "Gruppo di lavoro per l'avviamento", per la<br />

copertura di 30 posti nei ruoli organici dell'Autorità, stabilizzando così un rapporto di tipo precario senza<br />

garantire la partecipazione ad altri soggetti”.<br />

53


Oltre alla fede politica, un altro elemento che viene usato per superare l’<strong>in</strong>certezza è<br />

l’esperienza passata. Adottando un comportamento simile a quello osservato da Kollock nei<br />

commercianti di gomma naturale 305 , si osserva una tendenza a preferire soggetti con cui si è già<br />

avuto modo di sperimentare il grado di affidabilità piuttosto che scegliere sempre soggetti<br />

diversi. “Strong family and group ties, often observed <strong>in</strong> collectivistic culture, prevent trust<br />

from develop<strong>in</strong>g beyond group boundaries.” 306<br />

Dall’analisi svolta <strong>in</strong> estensione a quell’<strong>in</strong>iziata da Thatcher 307 si è osservato che, <strong>in</strong>fatti,<br />

il 55 308 % dei membri ha già ricoperto <strong>in</strong>carichi di nom<strong>in</strong>a governativa. Anche quest’elemento,<br />

come il precedente, ha un duplice scopo, quello di accrescere la probabilità soggettiva legata ai<br />

potenziali nom<strong>in</strong>ati e nello stesso tempo di prolungare il periodo su cui si deve considerare<br />

giocato il trust game. Proprio, <strong>in</strong>fatti, la probabilità di vedere allungato il trust game favorisce<br />

non solo la delega, ma anche il raggiungimento di un risultato Pareto ottimale.<br />

La scelta di soggetti con tali requisiti sembra scontrarsi con la richiesta teorica, espressa<br />

nel dettato delle leggi istitutive, <strong>in</strong> cui si richiedeva come criterio per poter essere un potenziale<br />

nom<strong>in</strong>ato: uno status <strong>in</strong>dipendente. Si legge, <strong>in</strong>fatti, che i commissari devono essere:<br />

o per la CONSOB “scelti tra persone di specifica e comprovata competenza ed esperienza<br />

e d’<strong>in</strong>discussa moralità e <strong>in</strong>dipendenza” 309 ;<br />

o per il Garante per la protezione dei dati personali “scelti tra persone che assicur<strong>in</strong>o<br />

<strong>in</strong>dipendenza e che siano esperti di riconosciuta competenza delle materie del diritto o<br />

dell’<strong>in</strong>formatica, garantendo la presenza di entrambe le qualificazioni” 310 ;<br />

o per l’Autorità garante della concorrenza e del mercato “il presidente è scelto tra<br />

persone di notoria <strong>in</strong>dipendenza che abbiano ricoperto <strong>in</strong>carichi istituzionali di grande<br />

responsabilità e rilievo;…i quattro membri sono scelti tra persone di notoria<br />

<strong>in</strong>dipendenza da <strong>in</strong>dividuarsi tra magistrati del Consiglio di Stato, della Corte dei<br />

conti o della Corte di cassazione, professori universitari ord<strong>in</strong>ari di materie<br />

economiche o giuridiche, e personalità provenienti da settori economici dotate di alta<br />

e riconosciuta professionalità” 311 ;<br />

o per l’Isvap “il presidente è scelto tra persone d’<strong>in</strong>discussa moralità ed <strong>in</strong>dipendenza,<br />

particolarmente esperte nelle discipl<strong>in</strong>e tecniche e amm<strong>in</strong>istrative <strong>in</strong>teressanti l'attività<br />

assicurativa”, gli altri sei componenti “devono essere scelti fra persone d’<strong>in</strong>discussa<br />

305<br />

Il mercato della gomma naturale è un mercato con grande <strong>in</strong>certezza , <strong>in</strong> quanto si tratta di un bene la cui<br />

qualità può essere valutata solo durante il processo di lavorazione. Il compratore, per superare il suo handicap<br />

<strong>in</strong>formativo, usa l’espediente di avere rapporti commerciali con un solo produttore con cui <strong>in</strong>tesse rapporti di<br />

lungo term<strong>in</strong>e anche con generazioni diverse di una stessa famiglia. Si veda per migliori <strong>in</strong>dicazioni P. Kollock,<br />

'The emergence of Exchange Structures: An Experimental Study of Uncerta<strong>in</strong>ty, Commitment and Trust',<br />

American Journal of Sociology , Vol.100, 313-345, 1994.<br />

306<br />

T.Yamagishi, K.S. Cook, M. Watabe, 'Uncerta<strong>in</strong>ty, Trust, and Commitment Formation <strong>in</strong> the United States<br />

and Japan', The American Journal of Sociology, Vol.104, No.1, 1998, pag.166.<br />

307<br />

M. Thatcher, 'Regulation after delegation: <strong>in</strong>dependent regulatory agencies <strong>in</strong> Europe', Journal of European<br />

Public Policy , No.9, 2002, 954-972.<br />

308<br />

Determ<strong>in</strong>ato sulla base delle <strong>in</strong>formazioni rilevate per le seguenti autorità: Antitrust, Garante per la protezione<br />

dei dati personali, Covip, Autorità per l’energia elettrica ed il gas, Consob e Autorità per la garanzia nelle<br />

comunicazioni.<br />

309<br />

Legge 7 giugno 1974, n. 216, Conversione <strong>in</strong> legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 1974, n. 95,<br />

recante disposizioni relative al mercato mobiliare ed al trattamento fiscale dei titoli azionari, art. 1 comma 3,<br />

http://www.consob.it/ma<strong>in</strong>/documenti/Regolamentazione/normativa/leg216.htm?hkeywords=&docid=0&page=0<br />

&hits=14<br />

310<br />

Legge n. 675 del 31 dicembre 1996, Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati<br />

personal' (testo consolidato con il d. lg. 28 dicembre 2001, n. 467), art. 30 comma 3.<br />

http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=28335<br />

311<br />

Legge 10 ottobre 1990, n. 287, Norme per la tutela della concorrenza e del mercato, art. 10 comma 2,<br />

http://www.agcm.it/<br />

54


moralità e <strong>in</strong>dipendenza e di provata competenza nelle materie tecniche o giuridiche<br />

<strong>in</strong>teressanti le attività assicurative e f<strong>in</strong>anziarie” 312 ;<br />

o per il Centro nazionale per l’<strong>in</strong>formatica nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione i commissari<br />

sono “scelti tra persone dotate di alta e riconosciuta competenza e professionalità e<br />

d’<strong>in</strong>discussa moralità e <strong>in</strong>dipendenza” 313 ;<br />

o per la Covip il presidente ed i quattro membri sono “ scelti tra persone dotate di<br />

riconosciuta competenza e specifica professionalità nelle materie di pert<strong>in</strong>enza della<br />

stessa e d’<strong>in</strong>discussa moralità e <strong>in</strong>dipendenza” 314 .<br />

Per l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e per l’Autorità per l’energia elettrica<br />

ed il gas basta <strong>in</strong>vece “un’alta e riconosciuta professionalità e competenza nel settore” 315 , per<br />

l’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici l’operare “<strong>in</strong> settori tecnici, economici e giuridici<br />

con riconosciuta professionalità” 316 ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e per la Commissione di garanzia dell'attuazione<br />

della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali 317 è sufficiente essere considerati<br />

esperti <strong>in</strong> materia di diritto costituzionale, di diritto del lavoro e di relazioni <strong>in</strong>dustriali.<br />

Proprio questa <strong>in</strong>versione di tendenza, nell’operare pratico rispetto all’idea teorica, porta<br />

a ritenere necessaria una riflessione sul parametro dell’<strong>in</strong>dipendenza come criterio di selezione.<br />

Così com’ è chiaro che <strong>in</strong>dipendenza dell’authority significhi <strong>in</strong>dipendenza dal Governo e dal<br />

Parlamento, con commissari <strong>in</strong>dipendenti non si riesce a capire bene cosa si voglia <strong>in</strong>tendere,<br />

trattandosi di un parametro difficilmente quantificabile e soggetto ad <strong>in</strong>terpretazioni<br />

discrezionali. Pensiamo si voglia <strong>in</strong>tendere quello stato di un <strong>in</strong>dividuo che, libero e non<br />

soggetto alle distorsioni generate da qualunque tipo d’ideologia, è <strong>in</strong> grado di osservare la<br />

realtà con maggiore oggettività e, qu<strong>in</strong>di, <strong>in</strong> grado di prendere delle decisioni aiutato dalle sue<br />

conoscenze, considerate le migliori. Se così è, allora tale richiesta è utopica, ciascun <strong>in</strong>dividuo<br />

ha, <strong>in</strong> misura più o meno accentuata, una forma di dipendenza a questa o a quell’ideologia, ed è<br />

difficile che riesca a liberarsi completamente di essa quando è chiamato a prendere le sue<br />

decisioni.<br />

Se poi il criterio dell’<strong>in</strong>dipendenza, <strong>in</strong>adeguato come criterio di selezione, è l’elemento<br />

card<strong>in</strong>e per l’<strong>in</strong>dipendenza della struttura, allora, forse, l’esperienza maturata conferma l’idea<br />

che il desiderio del legislatore non era quella di creare organi <strong>in</strong>dipendenti, ma, come molti<br />

sostenevano, dei mezzi per arg<strong>in</strong>are la responsabilità elettorale ed i v<strong>in</strong>coli imposti dalla legge<br />

di spesa e dare prestigio ed alti stipendi agli amici 318 .<br />

312<br />

Legge 12 agosto 1982, n. 576,Riforma della vigilanza sulle assicurazioni, art. 10 e 11, Gazzetta Ufficiale, n.<br />

229, (20 agosto 1982).<br />

313<br />

D. Lgs. n. 39/1993, (come modificato dall'art. 176 D. Lgs. 30.06.03 n.196), Norme <strong>in</strong> materia di sistemi<br />

<strong>in</strong>formativi automatizzati delle amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche, a norma dell'art. 2, comma 1, lettera mm), della L. 23<br />

ottobre 1992, n. 421, art. 4 comma 2, http://www.cnipa.gov.it/site/_contentfiles/01377700/1377760_ Decreto%<br />

20Legislativo%2012%20febbraio%201993%20n%2039.pdf<br />

314<br />

D. Lgs. 21 Aprile 1993, n. 124, Discipl<strong>in</strong>a delle forme pensionistiche complementari, a norma dell’art. 3,<br />

comma1, lettera v) della legge 23 ottobre 1992 n. 421, art. 16 comma 3,<br />

http://www.covip.it/documenti/PDF/LeggiDecreti/DAL_DG_20030514_003.pdf<br />

315<br />

Legge 14 Novembre 1995, n. 481, Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità.<br />

Istituzione delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità, (testo <strong>in</strong>tegrato con la Legge 31 luglio<br />

1997, n. 249), art. 2 comma 8, http://www.autorita.energia.it/che_cosa/ legge_481.htm<br />

316<br />

Legge 11 Febbraio 1994, n. 109, Legge quadro <strong>in</strong> materia di lavori pubblici, art. 4 comma 2, http://<br />

massimario. avlp.it/cgi-b<strong>in</strong>/art_1.pl?art=4<br />

317<br />

Legge 12 giugno 1990 n. 146, Norme sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e<br />

sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati. Istituzione della Commissione di<br />

garanzia dell’attuazione della legge" e della legge 11 aprile 2000, n. 83 " modifiche ed <strong>in</strong>tegrazioni della legge<br />

12 giugno 1990, n. 146, <strong>in</strong> materia di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e di<br />

salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, art. 12, http://www.commissionegaranzia<br />

sciopero.it/<br />

318<br />

In un certo senso a favore di questa teoria potrebbe essere <strong>in</strong>terpretata anche l’affermazione dell’attuale<br />

m<strong>in</strong>istro per la Funzione Pubblica che nello spiegare il perché di un forte ritardo nell’esame della sua proposta di<br />

55


4.2.2 La scelta di tecnocrati<br />

Un altro carattere che i commissari dovrebbero avere è quello di essere degli esperti.<br />

Tale richiesta s’<strong>in</strong>serisce <strong>in</strong> quella che sembra essere un filosofia diffusa. Sia a livello<br />

comunitario sia a livello nazionale, il bisogno di uno stato regolatore si è affiancato all’ascesa<br />

degli esperti. L’esperto sembra aver oggi sostituito l’<strong>in</strong>tellettuale platonico, e così come un<br />

tempo, f<strong>in</strong>o al periodo illum<strong>in</strong>ista, si considerava l’<strong>in</strong>tellettuale il migliore della società,<br />

chiamato a svolgere un ruolo politico <strong>in</strong> quanto unico <strong>in</strong> grado di sollevarsi dal mondo<br />

sensibile per avvic<strong>in</strong>arsi al mondo delle idee, così, allo stesso modo, si assiste ad una<br />

creazione di una nuova elite, quella dei tecnici, riconosciuta come la più adatta ad occuparsi<br />

del “ governo” di alcuni settori. Sono questi davvero migliori dei filosofi di un tempo, o come<br />

Platone, dovremo anche noi provare “the bitterness and disappo<strong>in</strong>tment at the unsuccesful<br />

realization and of his idea and his experience of the sense of corruption” 319 ? Non era forse<br />

aristoi, il migliore della società, da un punto di vista etimologico?<br />

Un nome, sappiamo, non basta ad evitare le lus<strong>in</strong>ghe terrene. L’esperto si differenzia<br />

dall’<strong>in</strong>dividuo comune per il suo know how, che dovrebbe <strong>in</strong> circostanze peculiari 320 , <strong>in</strong> netto<br />

contrasto con il reale stato di cose 321 , aiutarlo a meglio comprendere la realtà di riferimento.<br />

Questo non assicura, però, che le scelte che prenderà saranno le migliori <strong>in</strong> senso assoluto.<br />

Innanzitutto <strong>in</strong> quanto, come fa notare Lasky, lo stesso essere esperto può rappresentare un<br />

limite dal momento che “ «no body of experts is wise enough, or good enough, to be charged<br />

with the dest<strong>in</strong>y of mank<strong>in</strong>d»” 322 , manca di umiltà “«he practises a mistery, he tends to<br />

assume that,..men must accept without question the conclusions at which he has arrived»” 323 ,<br />

è portato a non considerare come rilevanti le osservazioni provenienti da coloro che hanno<br />

una diversa formazione, non accetta nuove visioni che possano contrastare il proprio punto di<br />

vista anche se assolutamente evidenti, manca di flessibilità e di spirito di adattamento a nuove<br />

circostanze, tutto questo <strong>in</strong> quanto “«he lives… <strong>in</strong> a very small division of human knowledge<br />

riforma delle autorità al consiglio dei M<strong>in</strong>istri, (ora protrattasi a causa dell’<strong>in</strong>certezza sul ruolo di tale<br />

<strong>in</strong>tervento: meramente strutturale o anche relativo alle competenze) ha affermato che è “ ovvio che reagiscano e<br />

che prov<strong>in</strong>o a rallentare l'avvio della riforma…. tante aspettative sono deluse. Il mio progetto non prevede per<br />

ora aumenti di stipendio, non istituisce figure di alto livello e di alto compenso come quelle dei segretari<br />

generali, previsti <strong>in</strong>vece nelle precedenti bozze. Un male per le potenti corporazioni e le aspettative di carriera”.<br />

L. Grion, 'Authority, si cambia basta ricorsi al Tar' , La Repubblica, 11 Aprile 2003.<br />

Oppure quando afferma <strong>in</strong> proposito ad un <strong>in</strong>tervento che <strong>in</strong>vesta anche la Banca d’Italia ed <strong>in</strong> particolare il<br />

mandato a vita del governatore: “Avevo già fatto presente che il riassetto generale non poteva non co<strong>in</strong>volgere la<br />

Banca d'Italia, ma mi si disse di stralciare il problema di via Nazionale. Sull'argomento, dunque, c'erano già<br />

fermenti politici. Così ho deciso di fermarmi”. A. Cerchi, 'La riforma delle Authority si farà', Il Sole 24 Ore, 26<br />

Aprile 2004.<br />

A riprova di ciò si pensi poi al freno opposto “dai partiti della maggioranza, schierati a difesa del governatore(<br />

della Banca d’Italia): Alleanza nazionale e Udc”,di fronte al progetto dell' autorità unica (di vigilanza dei mercati<br />

f<strong>in</strong>anziari), che avrebbe sottratto molti poteri all' istituto di via Nazionale”. S. Rizzo, 'Reati contro il risparmio,<br />

pene più pesanti', Il Corriere della Sera, 27 Dicembre 2003.<br />

319<br />

M. Calloni, 'Neopopulism and corruption: towards a new critique of the elite', Constellation, Volume 5, N.1<br />

1998.<br />

320<br />

“a)the scope of the problem is narrow; b) the task of collect<strong>in</strong>g data and analys<strong>in</strong>g facts is difficult and<br />

complex; c) discretion is severely limited; d) the task <strong>in</strong>volves the application of settled policy to regulatory<br />

situations and does not concern the formulation of basic regulatory policy; and e) Congress has def<strong>in</strong>ed the<br />

public <strong>in</strong>terest with sufficient clarity to guide the direction and content of public policy”. M.H Bernste<strong>in</strong>,<br />

Regulat<strong>in</strong>g Bus<strong>in</strong>ess by Independent Commission, Pr<strong>in</strong>ceton University Press, Pr<strong>in</strong>ceton, New Jersey, 1966, pag.<br />

117.<br />

321<br />

Caratterizzato piuttosto da “ a high degree of discretion…, the emphasis is on the formulation of policy,… a<br />

commission has a broad mandate for <strong>in</strong>terpret<strong>in</strong>g the public <strong>in</strong>terest <strong>in</strong> the light of vague statutory standards and<br />

goals…,commissions are subject to the pressures of private <strong>in</strong>terests under circumstances which leave<br />

considerable room for the play of clientele <strong>in</strong>fluences”. Ibidem, pag. 117.<br />

322<br />

Ibidem, pag. 120<br />

323 Ibidem, pag. 121<br />

56


and tends to make pr<strong>in</strong>ciples of that discipl<strong>in</strong>e a cosmic framework for yield<strong>in</strong>g answers and<br />

solutions to all problems and questions»” 324 , a discapito dell’<strong>in</strong>teresse pubblico.<br />

In teoria, la migliore percezione dei problemi e della realtà dovrebbe sp<strong>in</strong>gerlo alla<br />

migliore soluzione dei problemi se non avesse altro <strong>in</strong>teresse che quello legato alla sua<br />

specializzazione e <strong>in</strong> particolare non avesse a cuore la propria posizione al term<strong>in</strong>e del suo<br />

mandato, cosa che appare quanto mai difficile da verificarsi, trattandosi di un <strong>in</strong>carico di alto<br />

prestigio ed essendo difficile ritornare al vecchio status una volta assaporata la dolcezza del<br />

nuovo.<br />

Così come un tempo si commetteva l’errore di reputare i politici, per il fatto di essere<br />

chiamati a ricoprire <strong>in</strong>carichi pubblici, scevri e liberati dai propri <strong>in</strong>teressi privati, così si<br />

verrebbe a compiere un errore di ugual misura se si ritenesse che gli esperti nom<strong>in</strong>ati a<br />

guidare le authorities, nel momento <strong>in</strong> cui esprimono il loro giudizio su un certo caso, pens<strong>in</strong>o<br />

solo ed esclusivamente a ciò che assicura il massimo benessere, il mantenimento dello stato<br />

concorrenziale, senza sfruttare anche a loro beneficio la discrezionalità che gli viene<br />

attribuita. Un errore diffuso se è vero che “the German legal understand<strong>in</strong>g is that experts<br />

even if they are seconded from <strong>in</strong>terest groups or large companies, turn <strong>in</strong>to neutral<br />

Sachverständige once they are part of the decision-mak<strong>in</strong>g process” 325 .<br />

Oltre a ciò, si dovrebbe anche osservare come tale scelta, poi, potrebbe essere ispirata da<br />

motivazioni più sottili, potrebbe essere, <strong>in</strong>fatti, dettata dal desiderio di favorire una delle parti<br />

<strong>in</strong> gioco. Soggetti che hanno acquisito grande esperienza nei settori che poi dovranno andare a<br />

regolare è più facile che avranno, <strong>in</strong>fatti, una visione di parte. “ Regulators drawn or attracted<br />

to a particular <strong>in</strong>dustry are likely to view issues from the perspective of that <strong>in</strong>dustry” …. “a<br />

perfectly well <strong>in</strong>tentioned banker …..will be <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>ed to believe that a well function<strong>in</strong>g<br />

bank<strong>in</strong>g <strong>in</strong>dustry is vital to the public <strong>in</strong>terest of the nation and will sacrifice much …<strong>in</strong> order<br />

to ensure that the <strong>in</strong>dustry cont<strong>in</strong>ues to flourish” 326 .<br />

Tutti gli elementi che analizzeremo: un certo tipo di remunerazione, il livello di<br />

conoscenza specifica, la lunghezza del mandato e il criterio di nom<strong>in</strong>a possono essere letti,<br />

secondo Macey, come un mezzo per selezionare un certo tipo di <strong>in</strong>dividuo, “the right th<strong>in</strong>k<strong>in</strong>g<br />

expert” 327 , al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>fluenzare il risultato che una volta che l’agenzia verrà posta <strong>in</strong> essere<br />

determ<strong>in</strong>erà. L’idea sostanziale è che, <strong>in</strong>fatti, la struttura <strong>in</strong>tera delle agenzie possa essere letta<br />

come il risultato della contrattazione posta <strong>in</strong> essere tra i politici e certi stakeholders. Tanto<br />

più riusciranno ad offrire un organo <strong>in</strong> grado di assicurare, per maggiore tempo possibile, un<br />

atteggiamento “sympathetic …to a particolar set of <strong>in</strong>terests” 328 , grazie alla nascita di una<br />

cultura favorevole dell’agenzia ed uno status <strong>in</strong>dipendente per neutralizzare «coalitional<br />

drift 329 » e «bureaucratic drift 330 », tanto più gli stakeholders offriranno, <strong>in</strong> cambio, risorse<br />

f<strong>in</strong>anziarie ed elettorali a sostegno dei diversi candidati politici.<br />

Per capire <strong>in</strong> che modo le preferenze di un certo gruppo <strong>in</strong>fluenzano la struttura e il<br />

grado di delega che viene istituita, pensiamo, dice Macey, di immag<strong>in</strong>are di essere al<br />

momento della costituzione di una banca centrale, a seconda di quale gruppo, <strong>in</strong> quel<br />

momento, presenti una maggiore forza, si avrà una diversa banca centrale. Se il gruppo<br />

324<br />

Ibidem, pag. 122<br />

325<br />

M. Dölher, W. Jann, Germany <strong>in</strong> Distributed Public Governance , Agencies Authorities and other<br />

Government Bodies, OECD, 2002, pag. 97.<br />

326<br />

J.R. Macey, 'Organizational Design and Political Control of Adm<strong>in</strong>istrative Agencies', Journal of Law,<br />

Economics and Organization, Vol.8, N.1, 1992, pag. 103.<br />

327<br />

K. A. Shepsle, 'Bureaucratic Drift, Coalitional Drift, and Time Consistency: A Comment on Macey', Journal<br />

of Law, Economics and Organization, Vol.8, N.1, 1992, pag. 113.<br />

328<br />

J.R Macey., op. cit., pag. 101.<br />

329<br />

Coalitional drift: rappresenta il mutamento che può verificarsi sia nelle preferenze dell’elettorato così come<br />

dei politici stessi, nel momento <strong>in</strong> cui avviene se non preventivamente scongiurata attraverso la creazione di<br />

agenzie ad esempio <strong>in</strong>dipendenti, può generare una <strong>in</strong>versione di tendenza e attribuire ad altri la posizione<br />

privilegiata f<strong>in</strong>o ad allora occupata da un certo gruppo di <strong>in</strong>teresse .<br />

330<br />

Bureaucratic drift: rappresenta la possibilità che una volta costituito un certo organo questo usi la propria<br />

discrezionalità per perseguire <strong>in</strong>teressi diversi rispetto a quelli desiderati dal creatore.<br />

57


prevalente è quello dei creditori, la loro banca centrale ideale è una banca strettamente<br />

<strong>in</strong>dipendente, al f<strong>in</strong>e di scongiurare alti livelli di <strong>in</strong>flazione e un’ eventuale crescita del peso<br />

del gruppo dei debitori possa sovvertire tale favorevole tendenza.<br />

Se usare degli esperti non implica assicurare la migliore delle decisioni poichè<br />

solitamente un soggetto ha più di un <strong>in</strong>teresse e questi, <strong>in</strong> qualche modo, possono <strong>in</strong>fluenzare<br />

la sua oggettività nella scelta, dall’altro, afferma Wilson, bisogna considerare come la<br />

sostituzione dei professionisti ai burocrati può avere notevoli effetti positivi <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i,<br />

prevalentemente, di creazione del senso della missione, dove con questo term<strong>in</strong>e si vuole<br />

<strong>in</strong>dicare “a s<strong>in</strong>gle culture that is widely and enthusiastically shared by the members of the<br />

organization” 331 , che ha come effetto quello di migliorare l’efficacia e la capacità di<br />

perseguire certi obiettivi.<br />

Sempre a favore di tale scelta vi sarebbe poi anche il fatto che, come evidenziato da<br />

Meier e Holbrook 332 , esiste una correlazione negativa tra l’educazione ed i fenomeni corruttivi<br />

e questo assicurerebbe la m<strong>in</strong>ore <strong>in</strong>fluenzabilità dei soggetti prescelti.<br />

4.2.3 Criteri di nom<strong>in</strong>a<br />

E’ logico pensare che, essendo organi che rimangono <strong>in</strong> carica per un tempo limitato ed<br />

essendo, poi, <strong>in</strong> teoria, difficile o comunque non ammissibile, qualunque tipo di <strong>in</strong>fluenza<br />

successiva, sia da parte del Governo sia del Parlamento, le nom<strong>in</strong>e appaiono come un<br />

momento delicato ed uno degli strumenti più rilevanti di controllo. Questo è ancor più vero<br />

non essendo prevista la possibilità di decadenza dal mandato <strong>in</strong> caso di decisioni non <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea<br />

con il volere di Governo 333 .<br />

In merito a tale aspetto, l’Italia mostra una realtà piuttosto eterogenea, tale potere<br />

risulta essere attribuito ora al Parlamento 334 , ora al Governo 335 con un obbligo di parere<br />

positivo delle commissioni rilevanti, per il settore che deve essere regolato, o ai<br />

Presidenti 336 delle due Camere 337 . Un criterio di nom<strong>in</strong>a che, se ha soddisfatto pienamente il<br />

desiderio dei pr<strong>in</strong>cipali di controllare gli agenti, dal punto di vista della creazione di un<br />

organo <strong>in</strong>dipendente ha mostrato tutti i suoi limiti. Se uno degli obiettivi più rilevanti sembra<br />

essere il desiderio di m<strong>in</strong>imizzare <strong>in</strong>fluenze negative o, comunque sia, distorsive generate dai<br />

diversi portatori d’<strong>in</strong>teresse, siano essi soggetti privati o istituzioni dello Stato, diventa<br />

doveroso considerare soluzioni alternative. Una vera e propria necessità se è vero che,<br />

nell’esperienza americana, si è assistito a fenomeni d’<strong>in</strong>gerenza sulle nom<strong>in</strong>e da parte degli<br />

stessi regolati, i quali, usando i propri rappresentanti politici, riuscivano ad <strong>in</strong>fluenzare il<br />

331<br />

J.Q. Wilson, Bureaucracy: What government agencies do and Why they do it, New York, Basic Books, 1989,<br />

pag. 99.<br />

332<br />

K.J. Meier, T.M. Holbrook, 'I Seen My Opportunities and I Took ‘em: Political corruption <strong>in</strong> the American<br />

States', The Journal of Politics, Vol.54, N.1, 1992, pag. 140.<br />

333<br />

Per la Consob la decadenza dal mandato è prevista <strong>in</strong> “caso di impossibilità di funzionamento o di cont<strong>in</strong>uata<br />

<strong>in</strong>attività” e decretata da parte del “Presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, sentito il M<strong>in</strong>istro del Tesoro”, che<br />

“ove <strong>in</strong>tenda proporre lo scioglimento della Commissione ne dà motivata comunicazione al Parlamento”. In tutti<br />

gli altri casi la decadenza è prevista nel caso si svolgano contemporaneamente altre attività espressamente vietate<br />

dalla legge istitutiva delle autorità.<br />

334<br />

Garante per la protezione dei dati personali ,Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Il presidente con<br />

decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, d’<strong>in</strong>tesa con il<br />

M<strong>in</strong>istro delle Comunicazioni e previo parere delle competenti Commissioni parlamentari).<br />

335<br />

Consob, Autorità per l’energia elettrica ed il gas, il presidente dell’ Autorità per le garanzie nelle<br />

comunicazioni, COVIP, ISVAP, Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

336<br />

Se tale sistema <strong>in</strong> passato era garanzia di scelte bipartisan dato che una presidenza spettava al governo ed una<br />

all’opposizione, ora, non offre più alcuna sicurezza e può diventare strumento di scelte partigiane, dal momento<br />

che oggi entrambe le presidenze spettano al Governo.<br />

337<br />

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, Commissione<br />

per la garanzia attuazione della legge sullo sciopero<br />

58


candidato che maggiormente ritenevano sarebbe stato difensore dei propri <strong>in</strong>teressi una volta<br />

assunto l’<strong>in</strong>carico. A questo scopo potrebbe essere <strong>in</strong>teressante ricordare che il 18% dei<br />

membri delle autorità <strong>in</strong>dipendenti (l’analisi di Thatcher si riferisce solo all’Autorità per la<br />

concorrenza ed il mercato, Autorità di garanzia per le comunicazioni, Autorità per l’energia<br />

elettrica ed il gas e la Consob) provengono dal settore privato.<br />

Scoperti i limiti dei sistemi oggi <strong>in</strong> uso, appare necessario riflettere sulla possibilità di<br />

strumenti alternativi che, sebbene non riescano a debellare gli eventuali bias politici o<br />

connessi alla storia personale, comunque sia riescano ad elim<strong>in</strong>are quel rapporto che<br />

<strong>in</strong>evitabilmente si viene a generare tra un soggetto nom<strong>in</strong>ato e il partito o gruppo di partiti,<br />

nonché un Governo che abbia sponsorizzato la sua nom<strong>in</strong>a. A tale scopo, una possibile<br />

soluzione potrebbe essere quella di stabilire criteri per l’identificazione dei soggetti <strong>in</strong> grado<br />

di svolgere tali compiti cioè delimitare il campione entro cui effettuare la scelta e poi<br />

procedere ad un’estrazione dei membri 338 . In questo modo si sv<strong>in</strong>colerebbe il requisito della<br />

competenza tecnica dal “criterio delle amicizie” e si offrirebbe la medesima opportunità di<br />

ricoprire <strong>in</strong>carichi di alto prestigio ed elevata remunerazione, <strong>in</strong> base solo ed esclusivamente<br />

al livello di esperienza e di specializzazione acquisite.<br />

Un altro metodo, suffragato dal risultato di una significativa e positiva correlazione tra<br />

la quota dei magistrati di nom<strong>in</strong>a delle alte magistrature ed il livello dell’<strong>in</strong>dipendenza delle<br />

sentenze emesse dalle Corti costituzionali 339 , è quella della nom<strong>in</strong>a di settore. Nel caso delle<br />

autorità si potrebbe pensare a nom<strong>in</strong>e fatte dal collegio dei docenti delle facoltà<br />

corrispondenti ai settori di riferimento delle diverse università italiane.<br />

Se, <strong>in</strong>fatti, la scelta è lasciata al Parlamento o ai Presidenti delle due Camere o<br />

addirittura alla Presidenza del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri è una scelta condizionata e viziata <strong>in</strong><br />

partenza. Si darebbe vita così ad un sistema che, <strong>in</strong> parte proprio per la tipologia dei soggetti<br />

chiamati a decidere e per gli elevati <strong>in</strong>teressi <strong>in</strong> gioco, è caratterizzato da un elemento<br />

discrim<strong>in</strong>atorio. “ Selectors should act <strong>in</strong> accordance with the best <strong>in</strong>terests of the<br />

organization” 340 e non cercare di <strong>in</strong>fluenzare, a priori, un istituto che <strong>in</strong> teoria dovrebbe<br />

essere irreprensibile.<br />

Inoltre, se il metodo per valutare un processo selettivo è l’efficienza e l’equità, dove<br />

“an efficient selection process could hence be described as a process which maximizes the<br />

benefit to society <strong>in</strong> the case of Government or profit <strong>in</strong> the case of firms” e “fairness could<br />

be described as the way that the process is viewed from the po<strong>in</strong>t of view of the <strong>in</strong>dividual<br />

who is be<strong>in</strong>g selected or rejected (nel nostro caso dal punto di vista di colui, che pur essendo<br />

specializzato, non è stato considerato)” 341 , appare difficile poter accettare il sistema esistente<br />

di selezione.<br />

Come si può pensare che dei soggetti, scelti allo scopo di rappresentare una visione di<br />

parte, possano essere palad<strong>in</strong>i di una scelta che massimizzi il benessere di gran parte della<br />

società? E allo stesso modo, come può essere considerato equo, un sistema che discrim<strong>in</strong>a <strong>in</strong><br />

base non solo alla specializzazione ma alla militanza politica?<br />

L’ estrazione a sorte o la nom<strong>in</strong>a di settore avrebbe il vantaggio di assicurare l’equità<br />

e, certamente, non potrebbe portare, dal punto di vista dell’efficienza, a situazioni peggiori di<br />

quelle che si avrebbero con l’attuale sistema. Il fatto che poi, anche con l’estrazione a sorte o<br />

con l’altro metodo <strong>in</strong>dicato, non si riesca ad elim<strong>in</strong>are la distorsione generata dagli ideali dei<br />

338 Si tratta di un criterio già usato <strong>in</strong> Grecia per la nom<strong>in</strong>a dei giudici della Corte Costituzionale.<br />

339 N. Fior<strong>in</strong>o, F. Padovano, G. Sgarra, 'The determ<strong>in</strong>ants of judicial Independence: Evidence from the Italian<br />

Constitutional Court (1956-2002)', draft, 29 Marzo 2004.<br />

340 C. Boyle, 'Oganizations Select<strong>in</strong>g People: How the Process Could be Made Fairer by the Appropriate Use of<br />

lotteries', The Statistician, Vol. 47, N. 2, 1998, pag. 293.<br />

341 Ibidem, pag. 293-294.<br />

59


potenziali candidati non riduce la positività del sistema (è praticamente impossibile poter<br />

pensare di scegliere dei soggetti privi di soggettività).<br />

Connesso <strong>in</strong> certo qual modo al desiderio di creare un organo più impermeabile è anche<br />

la decisione di corrispondere elevati livelli di remunerazione ai membri 342 , una decisione che<br />

sembra <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con l’idea che tanto più elevato è il salario tanto m<strong>in</strong>ore dovrebbe essere la<br />

tentazione di farsi corrompere 343 . Una relazione questa che è nello spirito delle due teorie<br />

sulla corruzione. La prima, presupponendo la massimizzazione del reddito atteso, come<br />

l’<strong>in</strong>teresse pr<strong>in</strong>cipale di un potenziale corrotto, prevede l’esigenza, lì dove sono <strong>in</strong>deboliti gli<br />

altri strumenti a disposizione del Governo (alte pene 344 ed elevata probabilità di essere<br />

scoperti 345 ), di livelli di salario fortemente elevati (improponibili nella pratica). La seconda<br />

spiega il fenomeno corruttivo come il riflesso di un <strong>in</strong>adeguato ed <strong>in</strong>giusto pagamento e,<br />

qu<strong>in</strong>di, risultato non già di un comportamento massimizzante, ma “satisfic<strong>in</strong>g”.<br />

Il fatto che “a robust relationship between corruption and relative civil-service pay<br />

appears to exist across countries” è il risultato di numerose ricerche empiriche. In<br />

particolare da quella svolta da Van Rijckeghem e Wederr, si è potuto osservare, sulla base<br />

di un campione di 30 paesi <strong>in</strong> via di sviluppo, che “an <strong>in</strong>crease <strong>in</strong> civil-service pay from<br />

100% to 200% of the manufactur<strong>in</strong>g wage is associated with an improvement <strong>in</strong> the<br />

corruption <strong>in</strong>dex of at least 0.5 po<strong>in</strong>ts of the <strong>in</strong>dex, and more if the <strong>in</strong>direct effects of<br />

wages through the quality of the bureaucracy and rule of law are <strong>in</strong>cluded” 346<br />

Oltre a ciò, l’elevato livello di salario è necessario, se si tiene conto del fatto che<br />

soggetti con una certa esperienza e conoscenza di certi settori sono un numero ristretto e,<br />

qu<strong>in</strong>di, poiché sono consapevoli di possedere abilità non comuni, cercano tra le opportunità<br />

lavorative possibili quelle che offrono remunerazioni più alte. “In most countries and time<br />

periods, talented persons chose occupations <strong>in</strong> which it was the most attractive to be a<br />

superstar”. Tale fatto spiega, ad esempio perché <strong>in</strong> “ Great Brita<strong>in</strong> dur<strong>in</strong>g the Industrial<br />

Revolution, the United States <strong>in</strong> the late n<strong>in</strong>eteenth and early twentieth centuries… when<br />

people can easily organize firms and keep their profits, many talented people become<br />

entrepreneurs” mentre “<strong>in</strong> many other countries talented people… jo<strong>in</strong> the government<br />

bureaucracy…other rent-seek<strong>in</strong>g activities because these sectors offer the highest prize” 347 .<br />

342<br />

Per comprendere l’entità di tali salari consideriamo quanto <strong>in</strong>dicato da un articolo apparso sulla Repubblica<br />

<strong>in</strong> data 9 Maggio 1999<br />

Autorità COMUNICAZIONI ANTITRUST CONSOB ENERGIA PRIVACY<br />

presidente L. 40.416.000 L. 40.416.000 L. 29.500.000 L. 41.500.000 L. 29.750.000<br />

commissario L. 34.000.000 L. 34.000.000 L. 22.750.000 L. 35.080.000 L. 19.830.000<br />

343 Dove con questo term<strong>in</strong>e si <strong>in</strong>tende l’accezione più ampia del term<strong>in</strong>e, e cioè come qualunque “ deviant<br />

behaviour associated with a particular motivation, namely that of private ga<strong>in</strong> at public expence (Heidenheimer<br />

et al., 1989,p. 15).” M. Qizilbash, 'Corruption and Human Development: A Conceptual Discussion', Oxford<br />

Development Studies, Vol. 29, N. 3, 2001, pag 266.<br />

344 “The higher are penalties [ for tax evasion], the more probable it is that they will not be applied to those who<br />

get caught…..Many societies would feel uncomfortable about s<strong>in</strong>gl<strong>in</strong>g out and punish<strong>in</strong>g particular <strong>in</strong>dividuals,<br />

almost by a lottery process , when many other <strong>in</strong>dividuals may have committed the same offenses” <strong>in</strong> Tanzi and<br />

Shome (1993) tratto da C.Van Rijckeghem B. Wederr, 'Corruption and the rate of temptation: Do Low Wages <strong>in</strong><br />

the Civil Service Cause Corruption?', IMF Work<strong>in</strong>g Paper , 1997/73, pag. 7.<br />

345 I bassi livelli di salario, se considerati <strong>in</strong>adeguati dalla stessa società, creano un alibi per il fenomeno<br />

corruttivo, <strong>in</strong> quanto la società tenderà a condonare tali azioni, ritenendole quasi come necessarie,si pensi al<br />

discorso di K<strong>in</strong>shasa “ if you want to steal, steal a little cleverly, <strong>in</strong> a nice way; only if you steal so much as to<br />

become rich overnight, you will be caught”. Risultato di tutto ciò è una m<strong>in</strong>ore probabilità di trovare la<br />

collaborazione per favorire la cattura dei colpevoli.<br />

346 C. Van Rijckeghem, B. Wederr, 'Bureaucratic corruption and the rate of temptation: do wages <strong>in</strong> the civil<br />

service affect corruption, and by how much?', Journal of Development Economics, Vol. 65, 2001, pag. 320.<br />

347 K.M. Murphy, A. Shleifer, R.W. Vishny, 'The Allocation of Talent :Implication for the Growth', The<br />

Quarterly Journal of Economics,Vol.106, N. 2, 2001, pag. 504-505.<br />

60


Il salario potrebbe essere sp<strong>in</strong>to verso l’alto anche <strong>in</strong> seguito alla concorrenza tra il<br />

settore pubblico e quello privato per accaparrarsi soggetti aventi una certa tipologia di<br />

conoscenza. “Regulators need the human capital for good regulatory performance” mentre<br />

“regulated firms need regulators’ unique expertise to m<strong>in</strong>imize the cost of comply<strong>in</strong>g with<br />

regulations” 348 .<br />

Un aspetto questo che risulta essere rilevante e può spiegare, anche meglio, il motivo<br />

per cui si è osservato solo un caso di non accettazione dell’<strong>in</strong>carico (Covip) e una bassa<br />

percentuale, il 20,4 % <strong>in</strong> media, di casi di dimissioni prima del term<strong>in</strong>e del mandato 349 . Tale<br />

fatto dimostra come per soggetti aventi certe abilità tale <strong>in</strong>carico sia appetibile, rimane da<br />

capire se la rilevanza di tale <strong>in</strong>carico sia prevalentemente dovuta al livello di salario elevato o<br />

all’opportunità di aprirsi un’ampia gamma di opportunità lavorative al term<strong>in</strong>e del mandato,<br />

come vuole la letteratura che sostiene l’esistenza del fenomeno del “revolv<strong>in</strong>g door” 350 ,<br />

oppure alla realizzazione di certi obiettivi ideologici.<br />

Secondo l’Autorità dell’energia ed il gas 351 e la Consob 352 sarebbe da attribuire proprio<br />

ad un problema di bassi livelli di remunerazione 353 la cont<strong>in</strong>ua fuoriuscita dai rispettivi<br />

istituti, di dipendenti. Per far fronte ad essa, la prima autorità, potendo vantare rispetto alla<br />

seconda un potere di autonomia nella def<strong>in</strong>izione della politica del personale, ha cercato di<br />

arg<strong>in</strong>are il fenomeno procedendo ad un processo di rivalutazione del piano delle carriere e<br />

prevedendo, <strong>in</strong> via sperimentale nel 2001 e consolidato negli anni seguenti, un premio<br />

fortemente <strong>in</strong>centivante, imperniato sull’assiduità del lavoro nel corso dell’anno, sul<br />

riconoscimento della qualità delle prestazioni e dei risultati e sulle responsabilità e funzioni<br />

formalmente attribuite.<br />

4.3 Numero dei commissari<br />

“The <strong>in</strong>fluence of a judge depends on the number of other judges who are members of the<br />

same court” 354 . Tanto più il numero dei commissari è elevato tanto m<strong>in</strong>ore sarà il peso di<br />

un giudice con preferenze diverse da quelle desiderate dal Governo. Se si usasse solo<br />

questa chiave di lettura, senza tenere conto degli aspetti prima menzionati, la scelta del<br />

numero dei commissari delle autorità sembrerebbe volta a favorire un grado maggiore<br />

d’<strong>in</strong>dipendenza dal Governo, variando la composizione delle autorità dai 3 355 -4 356 - 7 357 ai<br />

348<br />

Yeon-Koo Che, 'Revolv<strong>in</strong>g Doors and the Optimal Tolerance for Agency Collusion', The Rand Journal of<br />

Economics,Vol.6, N. 3, 1995, pag. 379.<br />

349<br />

Si fa riferimento alle 10 autorità, tenuto conto dei dati riferiti ai seguenti archi temporali: Antitrust 1990-<br />

2005, Autorità per la garanzia nelle comunicazioni 1998-2004, Garante per la protezione dei dati personali 1997-<br />

2004, Covip 1995-2004, Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici 1999-2004, Commissione di garanzia<br />

dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali 1990-2004, Cnipa 1995-2004.<br />

350<br />

“It is documented that regulators with five years’ public service can triple their salaries just by stepp<strong>in</strong>g out<br />

the revolv<strong>in</strong>g door (Newsweek, February 6, 1989, pag. 16-18)”. Che, op. cit, pag. 393.<br />

351<br />

L’unico dato riportato nelle relazioni annuali è quello relativo al 2001 dove si registrano le dimissioni di 9<br />

dipendenti.<br />

352<br />

L’andamento delle dimissioni all’<strong>in</strong>terno della Consob è il seguente<br />

Numero di dimissionari<br />

anno 1998 1999 2001 2002 2003 2004<br />

Totale 383 364 389 385 408 408<br />

Dimissionari 27 25 14 10 17 27<br />

% Dimissionari 7,05 6.87 3,6 2,6 4,17 6,18<br />

353 Nella relazione presentata al Parlamento, l’Autorità per l’energia ed il gas esprimeva la soddisfazione di<br />

vantare la presenza nell’istituto di personale qualificato nonostante il livello retribuivo fosse non confrontabile<br />

con quello offerto nei settori regolati.<br />

354 L.P. Feld, S.Voigt , 'Economic growth and judicial <strong>in</strong>dependence: cross-country evidence us<strong>in</strong>g a new set of<br />

<strong>in</strong>dicators', European Journal of Political Economy, Vol. 19, N.3, 2003, pag. 504.<br />

355 Autorità per l’energia elettrica ed il gas<br />

61


9 358 membri, con una prevalenza di quelle con 5 359 , contrariamente al caso della Corte<br />

Costituzionale con una numerosità triplicata.<br />

Se al fattore numerosità si aggiungono i fattori: criterio di nom<strong>in</strong>a e personalizzazione<br />

del trust, allora la scelta della numerosità si può leggere come il metodo per riuscire a fare<br />

pesare di più le scelte di coloro che possono avere preferenze <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con il Governo.<br />

Una visione che andrebbe estesa anche all’uso strumentale delle assenze nonché dei<br />

ritardi nelle nom<strong>in</strong>e 360 per il r<strong>in</strong>novo dei collegi delle autorità. Si è osservato che mentre è un<br />

fenomeno costante nel caso dei r<strong>in</strong>novi dei componenti dei membri della Covip (11 ritardi su<br />

12 cambiamenti di componente), appare meno accentuato per le altre autorità: 3 casi di ritardo<br />

su 8 cambiamenti di commissari per l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, 1<br />

ritardo su 4 361 cambiamenti per l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas e 5 ritardi su 9 per la<br />

Consob.<br />

4.4 Mandato<br />

4.4.1 Durata del mandato<br />

E’concezione comune, poi empiricamente testata da Amacher e Boyles 362 , che tanto più è<br />

lungo il periodo di un dato <strong>in</strong>carico tanto più cresce l’<strong>in</strong>dipendenza del soggetto<br />

preposto 363 . A differenza della Corte Costituzionale, dove tale elemento è stato<br />

appositamente fissato pari a 9 anni, per evitare la pericolosa concomitanza con il mandato<br />

del Governo e ridurre qu<strong>in</strong>di l’<strong>in</strong>centivo rappresentato dalle opportunità future al momento<br />

delle scelte, per le autorità, al contrario, sembra che sia stato perseguito lo scopo opposto:<br />

favorire la dipendenza.<br />

Solo 3 autorità hanno un mandato settennale 364 , mentre tutte le altre o hanno una vita<br />

perfettamente co<strong>in</strong>cidente a quella della legislatura 365 o addirittura <strong>in</strong>feriore ad essa: 3 anni<br />

per la Commissione per la garanzia della legge sullo sciopero e 4 per il Garante per la<br />

protezione dei dati personali, per la COVIP, per l’ISVAP ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e per il Centro nazionale<br />

per l’<strong>in</strong>formatica nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione.<br />

Un’idea questa della rilevanza della durata dell’<strong>in</strong>carico riproposta, anche se <strong>in</strong> modo<br />

diverso, nel trust game, giocato da due soggetti, di cui uno collettivo, su un tempo<br />

determ<strong>in</strong>ato pari alla vita lavorativa di un <strong>in</strong>dividuo, ideato da Brennan e Kliemt.<br />

L’elemento su cui l’analisi è centrata è, ovviamente, il soggetto collettivo, <strong>in</strong> quanto è la<br />

356 Garante per la protezione dei dati personali<br />

357 Isvap<br />

358 Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Commissione per la garanzia attuazione della legge sullo<br />

sciopero<br />

359 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Consob, Covip, Autorità per la vigilanza sui lavori<br />

pubblici, Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

360 In merito ai ritardi la Corte Costituzionale rappresenta un caso di studio particolarmente <strong>in</strong>teressante, dal<br />

momento che il ritardo varia a seconda dell’organo nom<strong>in</strong>ante. In particolare il più ridotto lasso di tempo è<br />

quello solitamente necessario al Presidente della Repubblica, per decidere i nom<strong>in</strong>ati, con un ritardo medio,<br />

rispetto a tutte le nom<strong>in</strong>e effettuate dalla nascita della Corte ad oggi, pari a 26-27 giorni, seguito da quello delle<br />

alte magistrature di 30 giorni ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e da quello del Parlamento di 184-185 giorni.<br />

361 Senza considerare il ritardo nella nom<strong>in</strong>a dei due commissari aggiunti dalla Legge Marzano.<br />

362 In particolare il loro studio era volto a dimostrare come, all’aumentare del periodo che <strong>in</strong>tercorreva tra due<br />

elezioni, cresceva l’<strong>in</strong>dipendenza dei Senatori rispetto ai desideri delle loro constituencies. Si veda a tal<br />

proposito R.C.Amacher, W.J.Boyes, 'Cycles <strong>in</strong> senatorial vot<strong>in</strong>g behaviour: implication for the optimal<br />

frequency of elections', Public Choice, Vol.33 , N. 3, 1994.<br />

363 Si deve ricordare che proprio per tale motivo, negli Stati Uniti, il mandato dei giudici della Corte<br />

Costituzionale è a vita.<br />

364 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Autorità per<br />

l’energia elettrica.<br />

365 Consob, presidente dell’Isvap, Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici.<br />

62


sua scelta: defezionare o cooperare (dopo che il primo ha scelto di avere fiducia) che<br />

determ<strong>in</strong>a il raggiungimento di un risultato Pareto ottimale del gioco, una scelta che nasce<br />

dall’aggregazione di scelte <strong>in</strong>dividuali <strong>in</strong>dipendenti. La tesi di tale studio è che, se si vuole<br />

dare al soggetto collettivo una data l<strong>in</strong>ea di condotta (<strong>in</strong> tal caso cooperare), si devono<br />

comb<strong>in</strong>are <strong>in</strong> modo adeguato le <strong>in</strong>dividualità <strong>in</strong> esso presenti, così da ottenere che “the<br />

team goes on forever unlike <strong>in</strong>dividual agents who have f<strong>in</strong>ite lives” 366 .<br />

La prima cosa che i due autori citati osservano è che la scelta di cooperare dipende<br />

dalla struttura demografica della commissione, dato che i soggetti più anziani, vic<strong>in</strong>i<br />

all’uscita dal gioco, sono maggiormente disposti a defezionare. Da qui la loro idea che non<br />

solo il periodo di durata dell’<strong>in</strong>carico deve essere il più lungo possibile, ritardando l’uscita<br />

si ritarda la convenienza alla defezione, ma che anche l’età dei componenti è rilevante,<br />

essendo una riproposizione del problema della “durata”, non più riferito al ciclo di vita di<br />

un <strong>in</strong>carico, ma al ciclo di vita lavorativo dei s<strong>in</strong>goli soggetti. Tanto più i soggetti hanno<br />

tempo per ripetere il gioco della fiducia tanto più saranno cooperativi.<br />

In base a tale presupposto il fattore giov<strong>in</strong>ezza dovrebbe essere preferito<br />

all’esperienza, solitamente elemento fondamentale nella scelta dei candidati per <strong>in</strong>carichi<br />

pubblici. Dall’analisi dell’età media dei commissari delle autorità <strong>in</strong>dipendenti, si osserva<br />

che 367 per 3 autorità: Antitrust, Autorità di garanzia per le comunicazioni ed Autorità per<br />

l’energia elettrica ed il gas essa è al di sotto dei 60 anni, mentre per la Consob ed il Garante<br />

per la protezione dei dati personali è o pari a 60 anni o superiore.<br />

4.4.2 R<strong>in</strong>novo del mandato<br />

Tale elemento, concesso a 6 autorità su 10, rappresenta uno dei più canonici strumenti<br />

d’<strong>in</strong>fluenza e controllo. Ricompensa per un adeguato comportamento alla f<strong>in</strong>e del mandato<br />

avrà, allo stesso tempo, una rilevante funzione <strong>in</strong>centivante durante il mandato. Non si può<br />

negare che tale aspetto possa essere uno degli elementi che condizionano le scelte operate dai<br />

membri dell’autorità. Proprio per questo motivo, D’Atena ritiene che “la possibilità di<br />

r<strong>in</strong>novo è una soluzione debole dal punto di vista della tutela dell’<strong>in</strong>dipendenza perché<br />

determ<strong>in</strong>a <strong>in</strong>evitabilmente una forma di responsabilità nei confronti dei soggetti che<br />

procedono alla nom<strong>in</strong>a, e come <strong>in</strong> tal modo s’<strong>in</strong>troduce, <strong>in</strong> un ambito <strong>in</strong> cui andrebbe esclusa,<br />

una sorta di responsabilità politica” 368<br />

4.4.3 V<strong>in</strong>coli post-mandato<br />

Tali v<strong>in</strong>coli nascono allo scopo di proteggere le autorità dall’<strong>in</strong>fluenza dei settori regolati,<br />

ma potrebbero trasformarsi <strong>in</strong> un mezzo per offrire maggiore possibilità d’<strong>in</strong>fluenza al<br />

Governo. Il porre un v<strong>in</strong>colo di non operatività nei settori regolati, per un certo numero di<br />

anni, porrebbe il Governo nella posizione di vantaggio, <strong>in</strong> quello che possiamo def<strong>in</strong>ire il<br />

mercato delle opportunità lavorative post-mandato. Il Governo verrebbe ad essere l’unico a<br />

poter far pesare il potere di offerta di successivi <strong>in</strong>carichi.<br />

366 G. Brennan, H. Kliemt, 'F<strong>in</strong>ite Lives and Social Institutions', Kyklos, Vol. 47, Fasc. 4, 1994, pag. 558.<br />

367 Per l’Antitrust, i dati riguardano 7 componenti su 13 con una media di 58/59 anni, per l’Autorità di garanzia<br />

per le comunicazioni, 4 su 9 componenti con una media di 57/58 anni, per l’ Autorità per l’energia elettrica ed<br />

il gas, 3 componenti su 6 con una media di 55 anni, per la Consob (membri nom<strong>in</strong>ati dal 1992) 7componenti su<br />

13 con una media di 60/61anni ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e per il Garante per la protezione dei dati personali è 65 anni<br />

considerando la totalità dei componenti.<br />

368 Commissione I, op. cit. pag. 21.<br />

63


Attualmente tali v<strong>in</strong>coli non sono diffusi nel panorama delle autorità, <strong>in</strong> quanto<br />

presenti solo <strong>in</strong> tre casi: per l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, per l’Autorità<br />

per l’energia elettrica ed il gas e per il Centro nazionale per l’<strong>in</strong>formatica nella Pubblica<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione. Le nuove proposte legislative vorrebbero estendere tali v<strong>in</strong>coli a tutte le<br />

autorità.<br />

Mark Thatcher, analizzando l’entità del fenomeno del revolv<strong>in</strong>g door connesso<br />

all’esistenza dei v<strong>in</strong>coli, ha osservato che si tratta di una realtà presente nel nostro paese,<br />

ma che non è divenuta pratica comune, ricadendo nel settore privato 369 , al term<strong>in</strong>e del<br />

mandato, solo il 38% dei membri delle autorità. Il 51% 370 dei membri dei collegi, <strong>in</strong>vece,<br />

al term<strong>in</strong>e del mandato cont<strong>in</strong>ua a svolgere un’attività di tipo governativo.<br />

Tale fenomeno risulta connesso all’opportunità di titolari di <strong>in</strong>carichi pubblici di poter<br />

avvantaggiarsi della posizione ricoperta pubblicamente per poter acquisire un più facile<br />

accesso al settore privato. Ciò si verifica <strong>in</strong> quanto aver svolto determ<strong>in</strong>ati compiti può offrire<br />

un tipo di esperienza o conoscenza non acquisibile <strong>in</strong> altro modo, rappresentata da Heyes 371<br />

come la riduzione di costo per un’impresa dovuta alla presenza di un ex regolatore all’<strong>in</strong>terno<br />

di essa.<br />

Qu<strong>in</strong>di, da un lato l’esistenza della possibilità del revolv<strong>in</strong>g door rappresenta un<br />

<strong>in</strong>centivo, ex ante, ad accettare di svolgere <strong>in</strong>izialmente un determ<strong>in</strong>ato <strong>in</strong>carico pubblico 372 ,<br />

dall’altro, ex post, rappresenta un mezzo per <strong>in</strong>fluenzare le scelte di tali dipendenti, i quali,<br />

per favorire il loro <strong>in</strong>gresso nel settore privato, potrebbero assumere atteggiamenti meno<br />

<strong>in</strong>transigenti verso le imprese. Lasciare aperta o meno la porta girevole può rappresentare un<br />

utile strumento di controllo.<br />

Che Yeon-Koo ritiene che, a seconda di quali siano le qualità ed abilità ricercate dal<br />

settore <strong>in</strong>dustriale, la decisione di favorire o, comunque, non ostacolare il passaggio al settore<br />

privato può avere degli effetti positivi. Se, <strong>in</strong>fatti, l’acquisizione di tali abilità è strettamente<br />

legata ai compiti che devono essere svolti dai commissari <strong>in</strong> carica, il desiderio di questi di<br />

migliorare le proprie possibilità future comporterà conseguenze positive <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di un più<br />

efficiente funzionamento dell’autorità. Se, al contrario, le abilità richieste dal settore privato<br />

riguardano prevalentemente il network di relazioni <strong>in</strong>staurato dai commissari, allora <strong>in</strong> tal<br />

caso non si avrà alcun effetto positivo legato al funzionamento dell’ istituto. A questo si<br />

dovrebbe aggiungere anche l’effetto positivo connesso al miglioramento di efficienza per i<br />

commissari con m<strong>in</strong>ori abilità, sp<strong>in</strong>ti a sfruttare al massimo le proprie potenzialità. Se le<br />

retribuzioni sono corrisposte sotto forma di premio per il tipo di lavoro svolto, dovrebbe<br />

esistere una relazione <strong>in</strong>versa tra il livello retributivo ed il grado di apertura.<br />

Tale fatto sembrerebbe contrastare con quanto sta avvenendo nella nostra realtà. Infatti,<br />

se f<strong>in</strong>o ad oggi il livello retributivo dei commissari è stato deciso da M<strong>in</strong>istri preposti, dalla<br />

Presidenza del Consiglio o <strong>in</strong> due casi: ISVAP e Autorità per l’energia elettrica ed il gas,<br />

connesso a quello corrisposto al primo Presidente della Corte di Cassazione e a quanto<br />

previsto per i giudici della Corte Costituzionale, ora, <strong>in</strong>vece, si vorrebbe assicurare per tutte le<br />

369<br />

Thatcher fa riferimento alle seguenti autorità: Antitrust, Autorità per l’energia elettrica ed il gas, Autorità<br />

garante per le comunicazioni e CONSOB, 'Regulation after delegation: <strong>in</strong>dependent regulatory agencies <strong>in</strong><br />

Europe', op. cit., pag. 964.<br />

370<br />

Questo dato è determ<strong>in</strong>ato facendo riferimento alle seguenti autorità: Antitrust, Autorità per l’energia elettrica<br />

ed il gas, Consob (membri dal 1992), Covip, Garante per la protezione dei dati personali. L’autorità di garanzia<br />

per le comunicazioni è esclusa <strong>in</strong> quanto non vi è stata ancora la f<strong>in</strong>e del mandato per nessun membro.<br />

371<br />

A. G. Heyes, 'Expert advice and Regulatory Complexity', Journal of Regulatory Economics, Vol. 24, N. 2,<br />

119-133, (2003).<br />

372<br />

“Nor can the career markets be relied upon to provide the necessary <strong>in</strong>centives .Because of its specific nature,<br />

regulatory human capital is <strong>in</strong> general non transferable outside the specific <strong>in</strong>dustries with which regulators have<br />

experience”. Che, op. cit., pag. 379.<br />

64


autorità un compenso pari al settantac<strong>in</strong>que per cento 373 o all’ottanta per cento 374 di quanto<br />

corrisposto ai giudici della Corte Costituzionale, a cui si contrappone una non comune<br />

conv<strong>in</strong>zione circa il livello di apertura del revolv<strong>in</strong>g door. Se tale livello di apertura è<br />

rappresentato dalla lunghezza del periodo di tempo richiesto al term<strong>in</strong>e del mandato, prima<br />

che sia possibile per i commissari <strong>in</strong>trattenere, direttamente o <strong>in</strong>direttamente, rapporti di<br />

collaborazione, di consulenza o di impiego con imprese operanti nel settore di competenza o<br />

esercitare funzioni societarie, osserviamo come vi sia un atteggiamento maggiormente<br />

tollerante dalle nuove proposte presentate <strong>in</strong> Parlamento. Mentre attualmente per le autorità,<br />

<strong>in</strong> cui è espressamente <strong>in</strong>dicato, il periodo di impossibilità di operare nel settore privato è pari<br />

a 4 375 o 2 376 anni, le nuove proposte prevedono <strong>in</strong> un caso, la proposta di legge n. 121, un<br />

v<strong>in</strong>colo di 4 anni, <strong>in</strong> tutti gli altri un limite di massimo 2 anni.<br />

Si assisterebbe da un lato ad un fenomeno d’<strong>in</strong>cremento del compenso salariale e<br />

dall’altro ad un m<strong>in</strong>ore v<strong>in</strong>colo nei rapporti con l’esterno al term<strong>in</strong>e del mandato. Questa<br />

diversità, rispetto alle previsioni di Che, potrebbe essere spiegata dal fatto che il livello<br />

salariale previsto per i commissari è fisso ed <strong>in</strong>dipendente dal lavoro svolto. Una tendenza<br />

che risponderebbe al desiderio da un lato di ridurre la convenienza alla collusione dei<br />

regolanti con i regolati, attraverso un livello salariale più elevato, dall’altro di beneficiare<br />

delle esternalità <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i d’impegno maggiore dei commissari, lasciando la possibilità di<br />

relazioni con l’esterno.<br />

Oltre alla maggiore efficienza si può attribuire, secondo Salant, alle porte scorrevoli la<br />

capacità di allargare l’<strong>in</strong>sieme delle possibilità di accordi cooperativi, tra regolanti e regolati,<br />

<strong>in</strong> un contesto con orizzonte temporale f<strong>in</strong>ito e sfasamento temporale tra <strong>in</strong>izio e f<strong>in</strong>e dei<br />

mandati dei due protagonisti. “By expand<strong>in</strong>g the equilibrium set, the revolv<strong>in</strong>g door means<br />

that some projects can be built that would not be otherwise.” 377 Questo non esclude che tra i<br />

progetti che potrebbero essere approvati ve ne siano di socialmente poco desiderabili.<br />

Nello stesso tempo, fa notare Salant, la presenza di tali opportunità a f<strong>in</strong>e mandato può<br />

essere rilevante anche ai f<strong>in</strong>i di una m<strong>in</strong>ore presenza di fenomeni corruttivi. Infatti, poichè<br />

“regulators often regulate multiple, and sometimes compet<strong>in</strong>g firms, when postretirement<br />

consult<strong>in</strong>g <strong>in</strong>come derives from multiple firms, an <strong>in</strong>dividual regulator will be reluctant to<br />

give special considerations to any one firm so as not to risk other potential consult<strong>in</strong>g<br />

<strong>in</strong>come” 378 e <strong>in</strong> tal modo “such opportunities, which on the surface seem to <strong>in</strong>vite corruption,”<br />

di fatto, lo limitano. “The close scrut<strong>in</strong>y often given to the relationship between firm and<br />

regulatory officials can deter corruption. Corruption, when discovered, unh<strong>in</strong>ges the door and<br />

ru<strong>in</strong>s the relation for both sides. Therefore, both sides have <strong>in</strong>centive to keep corruption from<br />

be<strong>in</strong>g uncovered, if not to prevent it” 379<br />

Nonostante il fenomeno del revolv<strong>in</strong>g non sia particolarmente diffuso, Thatcher fa<br />

notare come “…detailed case studies of the relationship between firms and sectoral IRAs<br />

equally suggest that IRAs have ma<strong>in</strong>ta<strong>in</strong>ed a relational distance but have not sought to attack<br />

the structural advantages of <strong>in</strong>cumbents…”. “ …Regulators may be separated from regulatees<br />

<strong>in</strong> terms of professional orig<strong>in</strong>s and dest<strong>in</strong>ations and their relations be marked by relatively<br />

high hostility, but they rarely call <strong>in</strong>to question changes <strong>in</strong> the ownership of forms or seek<br />

rapid removal of <strong>in</strong>herited market power. 380 Yet IRAs have not broken decisively with<br />

regulatory traditions of favour<strong>in</strong>g suppliers. Even <strong>in</strong> a highly visible area such as merger<br />

373<br />

art. 4, comma 4, Proposta di legge n. 2052 e art. 4 , comma 4, Disegno di legge n. 956.<br />

374<br />

art. 6, comma 4, Proposta di legge n. 2224.<br />

375<br />

L’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas<br />

376<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

377<br />

D.J. Salant, 'Beh<strong>in</strong>d the revolv<strong>in</strong>g door: a new view of public utility regulation', RAND Journal of Economics,<br />

Vol.26, N.3,1995, pag. 375.<br />

378<br />

Ibidem, pag. 376.<br />

379<br />

Ibidem, pag. 364.<br />

380<br />

M. Thatcher, 'Regulation after delegation: <strong>in</strong>dependent regulatory agencies <strong>in</strong> Europe', op. cit., pag. 966.<br />

65


control, IRAs have undertaken little activity. The f<strong>in</strong>d<strong>in</strong>gs are mixed but give partial support<br />

to studies argu<strong>in</strong>g that regulators often act <strong>in</strong> the <strong>in</strong>terests of regulatees. 381<br />

4.5 Metodo di f<strong>in</strong>anziamento<br />

Un altro aspetto di non m<strong>in</strong>or importanza nella determ<strong>in</strong>azione dell’<strong>in</strong>dipendenza, così come<br />

nell’assicurare un marg<strong>in</strong>e di controllo, è rappresentato dal metodo di f<strong>in</strong>anziamento delle<br />

autorità. Anche da questo punto di vista la realtà è piuttosto eterogenea; nella maggior parte<br />

dei casi il sistema di f<strong>in</strong>anziamento più usato è quello statale, al quale si aggiunge, per<br />

l’Autorità di garanzia nelle comunicazioni e la Consob, un sistema misto di<br />

compartecipazione al soddisfacimento del fabbisogno: <strong>in</strong> parte si usano risorse proprie <strong>in</strong><br />

parte statali. Mentre per la prima il parametro contributivo dovuto da terzi è determ<strong>in</strong>ato dal<br />

M<strong>in</strong>istro competente, per la seconda è determ<strong>in</strong>ato dall’autorità stessa.<br />

Per f<strong>in</strong>ire si ha il caso dell’ISVAP e dell’Autorità dell’energia elettrica e del gas, per i quali il<br />

funzionamento è assicurato attraverso l’uso delle sole risorse proprie, raccolte entro un<br />

parametro contributivo fissato dal Governo. Un unicum è, <strong>in</strong>vece, rappresentato dalla Covip,<br />

<strong>in</strong> quanto, a fianco del contributo statale si aggiunge quello degli enti previdenziali e quello<br />

derivante dai fondi pensione nella misura di una quota non superiore allo 0,5 per mille dei<br />

flussi annuali dei contributi <strong>in</strong>cassati. Una forma di f<strong>in</strong>anziamento subord<strong>in</strong>ata dalla legge<br />

all’adozione di un apposito decreto del M<strong>in</strong>istro dell’Economia e delle F<strong>in</strong>anze, di concerto<br />

con il M<strong>in</strong>istro del Lavoro e delle Politiche Sociali che fissi importi e modalità dei<br />

versamenti. 382<br />

Il fatto che il f<strong>in</strong>anziamento statale possa rappresentare un utile strumento di controllo<br />

è dimostrato dall’affermazione di Rodotà, all’epoca presidente dell’Autorità garante della<br />

protezione dei dati personali, <strong>in</strong> un’audizione presso la Commissione I, quando sostiene che:<br />

“devono essere messe da parte le tentazioni di usare lo strumento delle dotazioni f<strong>in</strong>anziarie<br />

per condizionare l’attività delle autorità <strong>in</strong>dipendenti 383 ” 384 . Un’idea ribadita anche <strong>in</strong><br />

un’<strong>in</strong>tervista ad Il Sole 24 Ore 385 , dove faceva notare che il lento “stillicidio” di risorse si<br />

poteva trasformare <strong>in</strong> un attentato all’autonomia stessa dell’organo, dal momento che la<br />

mancanza di risorse non poteva essere sostituita con risorse proprie; il “diritto ad <strong>in</strong>cassare il<br />

50% delle sanzioni amm<strong>in</strong>istrative comm<strong>in</strong>ate” rappresenta “risorse che è possibile<br />

re<strong>in</strong>vestire solo <strong>in</strong> attività di formazione e non <strong>in</strong> spese correnti” e gli stessi <strong>in</strong>troiti, derivanti<br />

dai diritti di segreteria, risultano dim<strong>in</strong>uiti a causa della semplificazione del Codice.<br />

Anche il presidente della Consob ha più volte ribadito, nella relazione generale,<br />

l’imprevedibilità delle riduzioni dei trasferimenti statali, ridotti di oltre 7,5 milioni di euro fra<br />

il 2001 e il 2003, le difficoltà che ciò comporta per il funzionamento dell’ente e come questo<br />

abbia causato delle entrate proprie che da meno del 40 per cento del preventivo di entrata<br />

negli anni 1997-98 sono passate a quasi il 64 per cento nel 2003.<br />

Lamentele, <strong>in</strong> tal senso, vengono anche dall’Autorità per le comunicazioni, la quale<br />

sostiene che, a fronte di nuovi compiti (quasi raddoppiati secondo il presidente<br />

dell’autorità 386 ), le risorse assegnate, attraverso il contributo statale, sono progressivamente<br />

dim<strong>in</strong>uite f<strong>in</strong>o a toccare, con l’ultima legge f<strong>in</strong>anziaria, una riduzione di circa il 12%.<br />

381<br />

Ibidem, pag. 969.<br />

382<br />

Si tratta di una modalità non ancora usata, ma per la quale l’autorità ha fatto espresso sollecito alle<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni competenti così da poterne usufruire a partire dal prossimo anno.<br />

383<br />

Dove con essa si vuole <strong>in</strong>tendere il possibile <strong>in</strong>tervento legislativo volto a riord<strong>in</strong>are e meglio def<strong>in</strong>ire gli<br />

aspetti più salienti e determ<strong>in</strong>anti <strong>in</strong> merito al funzionamento delle autorità sulla base di quanto sperimentato <strong>in</strong><br />

questi anni.<br />

384<br />

Commissione I, op. cit., pag. 48.<br />

385<br />

A. Che., 'Risorse scarse per l'Authority', Il Sole24 Ore, 29 Aprile 2004.<br />

386<br />

Ha acquisito il compito <strong>in</strong>sieme all’Autorità garante della concorrenza e del mercato di vegliare su conflitto di<br />

<strong>in</strong>teressi.<br />

66


Ancor più grave sembra essere, poi, la storia della Commissione per il rispetto della<br />

legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. F<strong>in</strong> dalla sua nascita ha lamentato non solo<br />

la scarsità delle risorse ma anche delle strutture necessarie, tanto da portare nel 1992 l’allora<br />

presidente Sab<strong>in</strong>o Cassese a rassegnare le proprie dimissioni.<br />

L’uso delle risorse proprie, pur assicurando maggiore <strong>in</strong>dipendenza, non è un sistema<br />

immune da difetti, potendo <strong>in</strong>generare un conflitto d’<strong>in</strong>teressi. “L’Autorità delle<br />

comunicazioni è <strong>in</strong> conflitto quando norma sulla bolletta della Telecom, come l’Autorità<br />

dell’energia lo è quando norma sulla bolletta del gas, <strong>in</strong> quanto più le bollette sono alte più<br />

queste autorità <strong>in</strong>cassano” 387 . Una visione condivisa anche a livello europeo, essendo<br />

affermato dalla Commissione, <strong>in</strong> merito alla creazione di nuove agenzie, che “to ensure that-<br />

le autorità- “ rema<strong>in</strong> impartial and are not unduly <strong>in</strong>fluenced by operators, mechanisms are<br />

needed to keep the agencies f<strong>in</strong>ancially <strong>in</strong>dependent of such revenue” 388 .<br />

4.6 Il procedimento amm<strong>in</strong>istrativo: uno degli strumenti di controllo ex ante<br />

L’eterogeneità, un elemento saliente dello stato delle nostre autorità, si estende anche al<br />

procedimento amm<strong>in</strong>istrativo. Nonostante l’univoco riferimento legislativo, la L. 241 del<br />

1990, recepito direttamente attraverso la legislazione creatrice delle autorità o attraverso<br />

regolamenti <strong>in</strong>terni, la regolazione del procedimento non è del tutto completa e presenta delle<br />

lacune, prima fra tutte una non adeguata differenziazione tra i diversi procedimenti che hanno<br />

luogo di fronte alle autorità. Mentre, <strong>in</strong>fatti, le sommarie regole esistenti sembrano essere<br />

sufficienti per gli atti autorizzatori, non sono, <strong>in</strong>vece, del tutto adeguate nel caso di<br />

procedimenti a carattere contenzioso, essendo le autorità <strong>in</strong>dipendenti dotate di poteri<br />

particolarmente penetranti per l’accertamento delle <strong>in</strong>frazioni (ad esempio poteri ispettivi,<br />

istruttori e sanzionatori) 389 . In tal caso si dovrebbe garantire, non già un mero <strong>in</strong>teresse alla<br />

partecipazione procedimentale del soggetto sottoposto al procedimento, ma il suo diritto di<br />

difesa, da qui il bisogno di forme di partecipazione rafforzata quali il contraddittorio, la<br />

verbalizzazione e la piena conoscenza degli atti istruttori, così come avviene <strong>in</strong> ambito<br />

processuale.<br />

A dimostrazione dello stato d’<strong>in</strong>completezza, la Consob non ha ancora provveduto a<br />

pubblicare la procedura che regola le ispezioni e per i procedimenti per <strong>in</strong>ottemperanza non è<br />

prevista la comunicazione delle risultanze istruttorie (essenziale per l’esercizio dei diritti di<br />

difesa nella fase f<strong>in</strong>ale del procedimento). Permane, <strong>in</strong> generale, per molte autorità, una<br />

tendenza a differire l’accesso agli atti e nel caso dell’Autorità garante della concorrenza e del<br />

mercato a differire il term<strong>in</strong>e del procedimento rispetto a quello previsto e a non notificare,<br />

tempestivamente, la comunicazione delle decisioni f<strong>in</strong>ali.<br />

Per quanto riguarda, <strong>in</strong>vece, l’attività regolatoria ed il ricorso alla consultazione<br />

pubblica si è notato come notevoli miglioramenti si sono avuti <strong>in</strong> questi ultimi due anni.<br />

Infatti, al contrario delle altre, solo l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas presentava, f<strong>in</strong><br />

dal primo operare, una chiara def<strong>in</strong>izione delle regole per la consultazione delle parti<br />

<strong>in</strong>teressate ai diversi provvedimenti. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, solo lo<br />

scorso anno, ha provveduto, con la delibera 453/03/CONS, a superare le sue mancanze: la<br />

387<br />

Commissione I, op.cit., pag. 159, <strong>in</strong>tervento del Presidente dell’Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari e<br />

F<strong>in</strong>anziari: Lannuti E.<br />

388<br />

Communication from the Commission, The operat<strong>in</strong>g framework for the European Regulatory Agencies,<br />

COM (2002) 718 f<strong>in</strong>al, Brussels, 2002, pag. 11.<br />

389<br />

“In alcune occasioni sono stati acquisiti, nel corso di ispezioni, e utilizzati contro la società <strong>in</strong>vestigata, i<br />

pareri legali redatti da consulenti esterni all’impresa”. Assonime, Autorità <strong>in</strong>dipendenti : le garanzie<br />

procedurali, Note e Studi n. 43, Febbraio 2003 pag. 18.<br />

“Il diritto per gli <strong>in</strong>teressati di nom<strong>in</strong>are un consulente tecnico che assista alle operazioni svolte dai consulenti<br />

designati dall’Autorità, così da potere presentare le proprie eventuali osservazioni non è previsto per tutte le<br />

autorità”. Ibidem, pag. 18.<br />

67


generica affermazione di diritto di partecipazione e l’assenza della registrazione degli<br />

<strong>in</strong>terventi, la Consob, <strong>in</strong>vece, cont<strong>in</strong>ua ad essere <strong>in</strong>ottemperante.<br />

Nonostante la letteratura abbia consacrato il procedimento amm<strong>in</strong>istrativo come lo<br />

strumento pr<strong>in</strong>cipale di controllo, nonostante sia riconosciuto il suo valore <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seco 390 ,<br />

nonostante, se non ben congegnato, possa nascondere, dietro la complessità del processo<br />

decisionale e la difficoltà di reperimento delle <strong>in</strong>formazioni, l’allocazione della<br />

responsabilità per determ<strong>in</strong>ate decisioni politiche, nonostante possa essere usato per limitare<br />

le opportunità tra cui scegliere e possa guidare il risultato (attraverso la def<strong>in</strong>izione dei<br />

metodi di accesso al procedimento, il tipo d’<strong>in</strong>formazione offerta, la distribuzione<br />

dell’onere della prova e tutti gli altri possibili dettagli), tale strumento è stato poco usato dal<br />

Governo per far sentire la propria <strong>in</strong>fluenza e lo dimostra la vaghezza delle regole esistenti.<br />

Un fatto s<strong>in</strong>golare se si ricorda l’utilizzo degli altri fattori d’<strong>in</strong>fluenza e se si considera che<br />

proprio un buon processo può divenire il mezzo per superare il problema dell’asimmetria<br />

<strong>in</strong>formativa pr<strong>in</strong>cipale-agente e dell’imperfezione del “contratto” tra essi.<br />

Manovrando esso, pur non conoscendo quali saranno le decisioni che si dovranno<br />

prendere e quali, di fatto, siano le preferite, si stabiliscono <strong>in</strong> anticipo quali dovranno essere<br />

i beneficiari e come i costi dovranno essere distribuiti. Regolando tale strumento, qu<strong>in</strong>di, al<br />

momento della creazione delle autorità si assicura un risultato sempre <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con il volere<br />

della coalizione. “By controll<strong>in</strong>g the details of the procedures and participation, political<br />

actors stack the deck <strong>in</strong> favour of constituents who are the <strong>in</strong>tended beneficiaries of the<br />

barga<strong>in</strong> struck by the coalition which created the agency” 391 . In tal modo sarebbe pers<strong>in</strong>o<br />

possibile seguire i cambiamenti di preferenze delle constituencies, dal momento che la<br />

politica dell’agenzia seguirebbe l’evoluzione di esse, senza il bisogno d’<strong>in</strong>terventi<br />

legislativi.<br />

La richiesta di un procedimento ben studiato rientra anche tra gli <strong>in</strong>teressi per la<br />

politica di “ buongoverno” sostenuta dalla Commissione Europea e volta ad evitare che si<br />

attribuisca “an objective advantage to operators better organised to advocate their po<strong>in</strong>t of<br />

view or more able to meet the costs <strong>in</strong>volved <strong>in</strong> the agency’s procedures (mult<strong>in</strong>ationals<br />

compared with small and medium-sized enterprises)” 392<br />

La potenzialità di tale strumento, se non ben chiara al legislatore delle prime autorità, è<br />

divenuta tale nel momento <strong>in</strong> cui si è passati ad analizzare, attraverso un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e conoscitiva,<br />

la realtà delle autorità <strong>in</strong>dipendenti e si è consolidata nelle proposte di legge ora al vaglio<br />

della Camera e del Senato 393 .<br />

Tale esigenza di r<strong>in</strong>novamento del procedimento emerge anche dallo studio svolto<br />

dall’ASSONIME, secondo cui si rileva una necessità di maggiore chiarezza ed omogeneità<br />

390 “People derive greater value from processes that treat them respectfully and give the appearance of rationality<br />

than from processes that are perceived to be cruel, unfair and arbitrary”, <strong>in</strong> M.D. McCubb<strong>in</strong>s, R.G. Noll, B.R.<br />

We<strong>in</strong>gast, 'Admiistartive Procedures as Instruments of Political Control', Jornal of Law, Economic and<br />

Organization, Vol.3, N.2, 1987, pag. 253.<br />

391 Ibidem, pag. 261.<br />

392 White Paper on Governance, Improv<strong>in</strong>g the exercise of executive responsibilities. Establish<strong>in</strong>g A<br />

Framework For Decision-Mak<strong>in</strong>g Regulatory Agencies, Work area 3, SG/8597/01-EN , Giugno 2001, pag. 18.<br />

393 “I procedimenti volti all’adozione di atti regolamentari e generali, esclusi quelli att<strong>in</strong>enti all’organizzazione<br />

<strong>in</strong>terna, devono garantire la partecipazione all’attività istruttoria di organismi che siano espressione degli<br />

operatori di settore e dei dest<strong>in</strong>atari delle s<strong>in</strong>gole norme, nonchè dei soggetti rappresentativi di <strong>in</strong>teressi collettivi<br />

e diffusi… l’adozione degli atti deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento, dalla<br />

diffusione di schemi e versioni prelim<strong>in</strong>ari dell’atto da adottare al f<strong>in</strong>e di acquisire osservazioni scritte, dalla<br />

convocazione di audizioni … al f<strong>in</strong>e di esam<strong>in</strong>are congiuntamente il contenuto degli schemi e le osservazioni<br />

presentate”. Art. 7, comma 2, DDL 956, art. 9, comma1, Proposta di Legge n. 2224 e art. 7, comma 1, Proposta<br />

n. 2052. Per i procedimenti <strong>in</strong>dividuali si prevede l’applicazione dei “pr<strong>in</strong>cipi sulla partecipazione al<br />

procedimento, sull’accesso agli atti amm<strong>in</strong>istrativi, sull’<strong>in</strong>dividuazione e sulle funzioni del responsabile del<br />

procedimento, stabiliti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni” e per quelli di controllo a<br />

carattere contenzioso e sanzionatori il rispetto “dei pr<strong>in</strong>cipi della piena conoscenza degli atti istruttori, del<br />

contraddittorio orale e della verbalizzazione” art. 10, comma 1 e 2, Proposta di legge n. 2224, art. 8, comma 1e 2<br />

Proposta n. 2052 ed art. 8, comma 1e 2, DDL n. 956.<br />

68


dei pr<strong>in</strong>cipi ispiratori dei procedimenti 394 , soprattutto lì dove è stato lasciato alle s<strong>in</strong>gole<br />

autorità il compito di redigere i regolamenti ad essi relativi, nonché una differenziazione degli<br />

stessi a seconda della tipologia.<br />

Dello stesso tenore è quanto previsto nel libro bianco che la Commissione Europea ha<br />

realizzato per migliorare il funzionamento delle agenzie europee, <strong>in</strong> cui si prevede la necessità<br />

di del<strong>in</strong>eare, con precisione, i tempi necessari per lo svolgimento di ciascun procedimento e di<br />

def<strong>in</strong>ire i criteri di accesso alle documentazioni.<br />

4.7 Controlli<br />

4.7.1 Controllo politico<br />

Diverse sono le forme di controllo che un pr<strong>in</strong>cipale può usare per mantenere il controllo<br />

dell’attività del suo agente, può farlo attraverso:<br />

- il monitoraggio diretto, se pur con i suoi eccessivi costi <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di risorse e di tempo,<br />

le imperfezioni dell’<strong>in</strong>formazione trovata, dato il permanere di un certo grado<br />

d’<strong>in</strong>certezza circa il nesso di causalità tra le azioni e gli effetti (un’azione se pur<br />

compiuta con le migliori <strong>in</strong>tenzioni, ad esempio soddisfare le esigenze del pr<strong>in</strong>cipale,<br />

potrebbe causare effetti <strong>in</strong>desiderati) e un marg<strong>in</strong>e d’<strong>in</strong>formazione privata che non si<br />

può acquisire attraverso un controllo esterno,<br />

- monitoraggio <strong>in</strong>diretto: le <strong>in</strong>formazioni che possono pervenire da soggetti esterni<br />

<strong>in</strong>teressati. Pur limitando i costi, <strong>in</strong> tal caso, nascono comunque problemi di<br />

attendibilità dell’<strong>in</strong>formazione e dell’eventuale uso strategico che di esso può essere<br />

fatto.<br />

Nel caso del rapporto Parlamento-Governo-autorità l’uso del monitoraggio diretto<br />

risulta piuttosto limitato, il che non è sorprendente visto il desiderio di creare degli organi<br />

<strong>in</strong>dipendenti. Il monitoraggio, <strong>in</strong>fatti, se non accompagnato da sanzioni e ricompense, risulta<br />

poco utile, e, nel nostro caso, proprio gli strumenti d’<strong>in</strong>centivo e le sanzioni non possono<br />

essere usati.<br />

La forma di controllo esercitata è, perciò, quella di una mera acquisizione<br />

d’<strong>in</strong>formazioni sull’attività svolta da ciascuna autorità attraverso l’obbligo annuale di<br />

presentazione di una relazione. In tal caso bisogna dist<strong>in</strong>guere tra le autorità per le quali è<br />

previsto un obbligo di presentazione della relazione:<br />

al Presidente del Consiglio 395 che, con le proprie osservazioni, la trasmetterà al<br />

Parlamento;<br />

al M<strong>in</strong>istro competente 396 ;<br />

al Parlamento 397 ;<br />

al Parlamento e al Governo 398 .<br />

Per molte autorità è previsto, poi, un obbligo di comunicazione ai M<strong>in</strong>istri competenti<br />

dei fatti più salienti relativi al settore regolato, e di offrire specifiche <strong>in</strong>formazioni su<br />

richiesta dei M<strong>in</strong>istri o del Parlamento, attraverso la partecipazione ad audizioni <strong>in</strong><br />

394<br />

“La Consob, ad esempio, non ha ancora reso pubblici i criteri generali per la partecipazione ai procedimenti<br />

di propria competenza e le modalità per lo svolgimento dei poteri istruttori, ai sensi degli articoli 13 e 14 del<br />

proprio regolamento di organizzazione”, <strong>in</strong> Assonime , op.cit., pag. 10.<br />

395<br />

Antitrust, ISVAP, CNIPA, Autorità per l’energia elettrica ed il gas ed Autorità per le garanzie nelle<br />

comunicazioni.<br />

396<br />

Il M<strong>in</strong>istro del Lavoro per la Covip, il M<strong>in</strong>istro del Tesoro per la Consob.<br />

397<br />

Commissione per la garanzia del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali.<br />

398<br />

Garante per la protezione dei dati personali, Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici.<br />

69


commissione o <strong>in</strong> assemblea oppure nell’ambito d’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i conoscitive, senza, però, che il<br />

Parlamento possa ricorrere agli strumenti d’<strong>in</strong>dirizzo. Quest’ultima è una forma di controllo<br />

più accurata, dal momento che oltre alle <strong>in</strong>formazioni fornite dallo stesse ente è possibile<br />

abb<strong>in</strong>are, ad <strong>in</strong>tegrazione, quelle fornite da soggetti esterni.<br />

Un ultimo mezzo di m<strong>in</strong>accia nei confronti delle autorità potrebbe poi essere<br />

rappresentato dall’attività legislativa, connessa alla presentazione di proposte e disegni di<br />

legge aventi come obiettivo la ridef<strong>in</strong>izione della forma e delle modalità d’<strong>in</strong>tervento delle<br />

authorities, <strong>in</strong> tal caso un’eventuale modifica non sarebbe una vera sanzione, dato che nella<br />

maggior parte dei casi i commissari non possono acquisire una seconda nom<strong>in</strong>a.<br />

Il fatto che a volte siano sufficienti delle m<strong>in</strong>acce conv<strong>in</strong>centi per <strong>in</strong>fluenzare le<br />

decisioni delle autorità è offerto dal caso americano, ricordato da Pollack 399 e studiato da<br />

Ferejohn e Shipan, <strong>in</strong> cui alcune commissioni del congresso americano facevano sentire la<br />

loro pressione sulla Federal Communication Commission segnalando la possibilità di una<br />

nullità della regolazione attraverso un’imm<strong>in</strong>ente legislazione, riuscendo ad ottenere un<br />

rallentamento del processo decisionale dell’autorità.<br />

Maggiore peso sembra essere stato attribuito alle forme di controllo operate da soggetti<br />

terzi, <strong>in</strong> tal senso oltre alla richiesta di pubblicità degli atti decisori, a cui sono obbligate tutte<br />

le autorità, si è registrata, come fa osservare Thatcher, “ also <strong>in</strong> traditionally more closed<br />

countries, such as Italy, IRAs have adopted procedures based on pr<strong>in</strong>ciples of openness and<br />

contestability” 400 , con una larga offerta di materiale sia cartaceo sia scaricabile on l<strong>in</strong>e sulla<br />

propria attività e su aspetti sensibili quali costi, profitti e quote di mercato.<br />

4.7.2 Controlli contabili<br />

Per la maggior parte delle autorità si registra un controllo del rendiconto f<strong>in</strong>anziario da parte<br />

della Corte dei Conti, esteso nel caso dell’Autorità garante dell’energia elettrica e del gas<br />

anche al bilancio preventivo e nel caso della Consob alla verifica della regolarità della<br />

gestione e della rispondenza dell'azione, svolta dalle s<strong>in</strong>gole amm<strong>in</strong>istrazioni, agli obiettivi<br />

stabiliti dalla legge. Per la Covip ed il Cnipa è prevista <strong>in</strong>oltre una comunicazione da parte<br />

della Corte dei Conti al Parlamento dell’esame effettuato sull’aspetto contabile.<br />

Un aspetto <strong>in</strong>teressante è poi dato, nell’ambito dell’autonomia organizzativa, dalla<br />

possibilità per le autorità stesse di dirigere e discipl<strong>in</strong>are la gestione delle spese anche <strong>in</strong><br />

deroga alle disposizioni della contabilità generale dello Stato, fatta eccezione per la Consob,<br />

essendo ancora subord<strong>in</strong>ata l'efficacia degli <strong>in</strong>terventi regolamentari della Commissione <strong>in</strong><br />

materia di organizzazione, amm<strong>in</strong>istrazione e contabilità, al rilascio del visto di legittimità da<br />

parte del Presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri.<br />

4.7.3 Controllo giudiziario<br />

Shapiro 401 , <strong>in</strong> seguito allo studio effettuato sull’esperienza americana, <strong>in</strong>glese e francese nello<br />

stesso ambito, sottol<strong>in</strong>ea come, <strong>in</strong> realtà, quello che a noi sembra essere solo un mezzo di<br />

controllo, per assicurare che l’operare delle authority sia conforme, di fatto rappresenti un<br />

mezzo per affidare, <strong>in</strong> seconda battuta, un potere decisionale su certi settori. Fa notare, <strong>in</strong>fatti,<br />

che ogni volta che si richiede l’<strong>in</strong>tervento di una revisione giudiziaria è come se parte del<br />

potere regolatorio venisse trasferito all’organo giudiziario attraverso una seconda delega. Il<br />

399<br />

M.A. Pollack, 'Learn<strong>in</strong>g from the Americanists (Aga<strong>in</strong>): Theory and Method <strong>in</strong> the Study of Delegation', West<br />

European Politics, Vol.25, N.1, 2002, pag. 203.<br />

400<br />

M. Thatcher, 'Regulation after delegation: <strong>in</strong>dependent regulatory agencies <strong>in</strong> Europe', op. cit., pag. 967.<br />

401<br />

M. Shapiro, 'Judicial Delegation Doctr<strong>in</strong>es: The US, Brita<strong>in</strong>, and France', West European Politics, Vol.25,<br />

N.1, 2002.<br />

70


problema risulta quello di capire quale delle due deleghe sia migliore <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di m<strong>in</strong>ori<br />

costi di agenzia.<br />

Considerato che solitamente l’<strong>in</strong>tervento giudiziario riguarda tre aspetti essenziali:<br />

- il controllo della ragionevolezza della regola <strong>in</strong>trodotta dall’autorità o il semplice rispetto<br />

del mandato di fatto;<br />

- il rispetto della legalità;<br />

- il rispetto della regolarità procedimentale;<br />

il potere di compartecipazione nell’attività regolatoria cresce tanto più vago è il mandato<br />

statutario, tanto più str<strong>in</strong>genti risultano gli obblighi procedimentali e a seconda di quale delle<br />

due <strong>in</strong>terpretazioni di ragionevolezza, meno o più str<strong>in</strong>gente, sia prevalente:<br />

- “someth<strong>in</strong>g is unreasonable if no reasonable person could have chosen to do” 402 ;<br />

- “it is unreasonable to make any rule less than the best rule that could be made”.<br />

Il pr<strong>in</strong>cipale, una volta dato vita alle due deleghe, può cercare, a seconda della<br />

situazione del momento e di quale favorisca la realizzazione delle proprie preferenze, di<br />

aggiustare questo sistema di pesi e contrappesi, favorendo ora l’uno ora l’altro dei due istituti.<br />

Trattandosi però di rapporti di agenzia, non ci si può affidare ciecamente agli agenti, potendo<br />

essi, nel perseguimento dei propri <strong>in</strong>teressi, ampliare i propri poteri oltre i desideri del<br />

pr<strong>in</strong>cipale. Un caso, <strong>in</strong> tal senso, c’è offerto dall’esperienza americana 403 , quando le corti,<br />

<strong>in</strong>izialmente completamente deferenti rispetto alle decisioni delle autorità, una volta acquisito<br />

maggiore potere di revisione, <strong>in</strong> seguito alla tendenza operata dal Congresso nel 1965-68 di<br />

restrizione dei v<strong>in</strong>coli dei processi svolti nelle nuove autorità create ed estesa anche a quelle<br />

preesistenti, grazie alla case law, si def<strong>in</strong>irono partners del processo regolatorio. Attraverso<br />

un’applicazione più rigorosa dei tre pr<strong>in</strong>cipi base della revisione giudiziaria prima citati,<br />

<strong>in</strong>iziarono ad usare “statutory <strong>in</strong>terpretation and procedural nit pick<strong>in</strong>g as disguises for what<br />

was <strong>in</strong> reality policy based judicial <strong>in</strong>tervention aga<strong>in</strong>st the agencies” 404 .<br />

La delega ad un corpo non maggioritario sia esso l’agenzia o le corti avrebbe, sempre<br />

secondo Shapiro, diverse motivazioni: potrebbero essere un mezzo estremo per il legislatore,<br />

che risulta perdente dalla delega alle autorità, per avere una nuova opportunità di vedere<br />

prevalere le proprie preferenze, un mezzo per acquisire legittimità sfruttando quella<br />

riconosciuta ad un altro istituto oppure usufruire della riconosciuta neutralità ed <strong>in</strong>dipendenza<br />

attribuite solitamente ai giudici.<br />

Quest’ultimo aspetto solleva molti dubbi se, come ricordano e dimostrano Humphries e<br />

Songer 405 , nel periodo 1969-1988, le agenzie amm<strong>in</strong>istrative federali, a più ragione quelle<br />

<strong>in</strong>dipendenti, sono apparse come l’attore di maggior successo nei processi svolti di fronte alla<br />

Corte Suprema e nelle Corti di appello (essendo v<strong>in</strong>citori nella metà dei casi <strong>in</strong> cui<br />

compaiono), spiegando tale fenomeno attraverso la tendenza dei giudici a sostener l’esercizio<br />

della discrezionalità da parte delle autorità lì dove questa soddisfa le preferenze dei giudici<br />

entro i v<strong>in</strong>coli della legge.<br />

A seconda di quanto sia dipendente la Corte dal Governo, per la nom<strong>in</strong>a e le carriere dei<br />

giudici, tanto più questo rappresenterà un mezzo per riportare il risultato nell’ambito delle<br />

proprie preferenze. Uno dei costi di questa seconda agenzia, nel caso <strong>in</strong> cui sfugga dalle mani<br />

del pr<strong>in</strong>cipale, potrebbe essere rappresentato direttamente da un <strong>in</strong>cremento delle spese di<br />

bilancio per le agenzie, dal momento che dovendo le agenzie impegnarsi maggiormente per<br />

evitare un ribaltamento delle proprie decisioni da parte delle corti, dovranno impegnarsi di più<br />

con un bisogno maggiore di staff e qu<strong>in</strong>di di un bilancio più grande, che sarà volentieri<br />

f<strong>in</strong>anziato dal Governo nel caso <strong>in</strong> cui le scelte dell’agenzia sono più vic<strong>in</strong>e alle proprie. Molti<br />

402 M. Shapiro, op. cit., pag. 188.<br />

403 Ibidem, pag. 180.<br />

404 Ibidem, pag. 184-185.<br />

405 M. A. Humphries, D.R. Songer, 'Law and Politics <strong>in</strong> Judicial Oversight of Federal Adm<strong>in</strong>istrative Agencies'<br />

The Journal of Politics, Vol. 61, N.1, 1999, 207-220.<br />

71


autori sostengono, addirittura, che la presenza delle corti sia usata come un mezzo per estrarre<br />

maggiori risorse dal bilancio pubblico 406 .<br />

Un’ idea questa delle <strong>in</strong>gerenze o, a volte, della sostituzione delle corti alle autorità che<br />

è ribadita dall’ analisi svolta dalla Commissione Europea sulle agenzie europee, tanto da<br />

affermare che se “<strong>in</strong> theory then, judges review decisions purely on the basis of their<br />

adherence to formal rules (they do not assess their substantive rationality) <strong>in</strong> reality …such<br />

formal review often masks substantive review” 407 .<br />

Uno stesso risultato si ottiene considerando la situazione nel nostro paese. Lo studio<br />

svolto da Lex For, su un campione significativo di sentenze, adottate <strong>in</strong> giudizi <strong>in</strong> cui le<br />

autorità: Banca d'Italia, Consob, Isvap, Autorità garante della concorrenza e del mercato,<br />

Autorità garante della radiodiffusione e dell'editoria, sono state chiamate <strong>in</strong> giudizio, <strong>in</strong><br />

riferimento al periodo temporale compreso tra il 1981 e febbraio 2000, è emerso come “nella<br />

maggior parte delle decisioni censite non risulta che i giudici valut<strong>in</strong>o la peculiare natura delle<br />

autorità amm<strong>in</strong>istrative <strong>in</strong>dipendenti o consider<strong>in</strong>o le autorità <strong>in</strong>dipendenti <strong>in</strong> modo<br />

differenziato da altre amm<strong>in</strong>istrazioni” 408 .<br />

Si può, <strong>in</strong>fatti, affermare, senza grandi errori, che, <strong>in</strong> generale, le corti procedano o<br />

mediando fra i pr<strong>in</strong>cipi generali del diritto amm<strong>in</strong>istrativo e la normativa speciale istitutiva<br />

delle autorità o “ andando ben al di là di verifiche di legittimità, a sovrapporre, a quelli delle<br />

autorità, propri criteri di regolamentazione delle discipl<strong>in</strong>e di settore” 409 , <strong>in</strong>tervenendo-ad<br />

esempio-nelle specifiche tecnico economiche di un accordo restrittivo della concorrenza 410 o<br />

addirittura procedendo <strong>in</strong> alcuni casi all’<strong>in</strong>tegrazione dei poteri dell’autorità data la supposta<br />

<strong>in</strong>adeguatezza della normativa vigente 411 .<br />

Qu<strong>in</strong>di anche <strong>in</strong> Italia il secondo rapporto pr<strong>in</strong>cipale-agente risulta problematico 412 e<br />

porta a riflettere e domandarsi su quanto di questa <strong>in</strong>gerenza sia stata voluta dal Governo<br />

stesso e quanta <strong>in</strong>vece sia dovuta ai costi propri dell’agenzia.<br />

Su tale base, diventa <strong>in</strong>teressante andare ad analizzare la scelta relativa alla prevista<br />

<strong>in</strong>troduzione nel disegno di legge del Governo per le autorità di un solo grado di giudizio:<br />

quello del Consiglio di Stato, al posto dei due gradi di giudizio oggi esistenti, nell’ambito<br />

della legge quadro che dovrebbe def<strong>in</strong>ire una struttura omogenea delle authorities. Una scelta<br />

ritenuta, dall’attuale M<strong>in</strong>istro della Funzione Pubblica pubblica, come una “norma<br />

moralizzatrice, che evita gli strapoteri di alcuni organismi, certo utilissimi, ma che non<br />

possono pretendere di regolare l'<strong>in</strong>tera vita umana” 413 . Infatti, tenuto conto che, per<br />

“mantenere queste strutture (le autorità) lo Stato si sobbarca una spesa enorme….basta che<br />

un'azienda, un <strong>in</strong>dividuo qualsiasi presenti ricorso al tribunale amm<strong>in</strong>istrativo perché tutto<br />

questo sforzo venga annullato o stoppato dall'<strong>in</strong>tervento di tre gentiluom<strong>in</strong>i laureati <strong>in</strong><br />

406<br />

Si veda F. A. Hanssen, 'Independent Court and Adm<strong>in</strong>istrative Agencies: An Empirical Analysis of the State',<br />

JLEO, Vol.16, N.2, nota 7, pag. 537.<br />

407<br />

M. Everson, G. Majone, L. Metcalfe, A. Schout, The Role of Specialised Agencies <strong>in</strong> Decentralis<strong>in</strong>g EU<br />

Governance, Report Presented to the Commission, 1999, pag. 58.<br />

408<br />

E. Midena, Natura delle autorità <strong>in</strong> Autorità <strong>in</strong>dipendenti e s<strong>in</strong>dacato giurisdizionale. I pr<strong>in</strong>cipali orientamenti<br />

del giudice, http://serforma.it.omn<strong>in</strong>t11.omnibit.it/lexfor2002/2000-03/2000-03-Amm-Apr-140.asp<br />

409<br />

Ibidem, Funzioni esercitate e s<strong>in</strong>dacato giurisdizionale.<br />

410<br />

Tar Lazio (Sez. I, 1157 del 21.7.1993), Tar Lazio (Sez. I, n. 1474 del 1.8.1995), Consiglio di Stato (Sez. VI,<br />

n. 1792 del 30.12.1996), Pretura di Roma (sentenza del 28.11.1996).<br />

411<br />

Tar Piemonte, Tor<strong>in</strong>o, (Sez. II, n. 64 del 2.3.1987) e Consiglio di Stato (Sez. VI, n. 280 del 25.3.1989), Tar<br />

Lazio, Roma, (Sez. I, n. 505, del 24.3.1995). Ibidem.<br />

412<br />

Ci si trova di fronte a due fronti: da un lato vi sono le autorità ed i loro sostenitori, che considerano l’esistenza<br />

di tale controllo un’<strong>in</strong>adeguata <strong>in</strong>vasione di campo, da parte di “giudici amm<strong>in</strong>istrativi …che pur non essendo<br />

specialisti <strong>in</strong> nessun campo dirimono contenziosi f<strong>in</strong>anziari sempre più rilevanti sia per le cifre che per le<br />

ricadute”, dall’altra i sostenitori del giudizio amm<strong>in</strong>istrativo che accusano le autorità di voler essere autoreferenti<br />

e di temer il controllo amm<strong>in</strong>istrativo <strong>in</strong> quanto spesso non rigorose nel rispetto formale degli atti . Merusi<br />

sostiene che <strong>in</strong> molte circostanze si rilev<strong>in</strong>o degli eccessi di potere. Si veda R. Scaglar<strong>in</strong>i, 'Meno Stato <strong>in</strong><br />

Economia ma più tribunali', Il Corriere della Sera, 5 Febbraio 2001.<br />

413<br />

Il Corriere della Sera, 'Riforma delle Authority, avranno più poteri', 2 Ottobre 2003, http://www.funzione<br />

pubblica.it/comunicazione_1247_ENG_HTML.htm<br />

72


giurisprudenza che -basandosi su una cognizione per forza di cose sommaria- possono<br />

fermare tutto. Magari appellandosi ad un generico fumus, aggrappandosi ad un cavillo” 414 .<br />

Rimane ora da capire che cosa rappresenti questa scelta, se debba essere letta:<br />

- come un desiderio di dare ancora un ulteriore grado di discrezionalità alle autorità,<br />

come avvenne nel caso dell’unico grado di giudizio previsto dall’Adm<strong>in</strong>istrative<br />

Procedure Act nel 1946, non accompagnato da un procedimento all’<strong>in</strong>terno delle<br />

autorità simile al processo giudiziario, dato che le “requirements on the agencies, …<br />

were clearly meant to avoid the formal, adversarial, evidentiary, procedural, record<br />

keep<strong>in</strong>g, and op<strong>in</strong>ion writ<strong>in</strong>g requirements that applied to courts” 415 ;<br />

- come una sorta di estrema tutela, da parte del Governo, delle proprie preferenze,<br />

attribuendo il compito revisionale ad un organo che può essere più compatibile con le<br />

proprie 416 , essendo <strong>in</strong>card<strong>in</strong>ato nella Presidenza del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri 417 .<br />

Tale fatto potrebbe determ<strong>in</strong>are o un aumento dei tempi e dei costi per la realizzazione<br />

del procedimento o una sorta di effettiva concertazione con il primo delegato, prima<br />

del realizzarsi dell’apparire di quest’ultimo <strong>in</strong> tribunale.<br />

Tav. 4 Stato dei ricorsi avverso le decisioni delle autorità.<br />

Autorità<br />

TAR Consiglio di Stato<br />

73<br />

Consiglio di Stato<br />

Autorità Controparte Autorità + Controparte<br />

% di rigetti % di accoglimento % di<br />

rigetti<br />

% accoglimento+ rigetti<br />

Autorità per l’energia ed il gas 70,34 56,97 67,39 62,07<br />

Autorità Tutela della 62,65 39,85 41,74<br />

garante della<br />

concorrenza e<br />

concorrenza<br />

39,85<br />

414 L. Grion, op.cit.<br />

415 M. Shapiro, op. cit., pag. 182.<br />

416 “Molti di questi giudici amm<strong>in</strong>istrativi percorrono <strong>in</strong> veste di consulenti, gli uffici legislativi ed i gab<strong>in</strong>etti dei<br />

M<strong>in</strong>istri. Sono cioè <strong>in</strong>terni al palazzo. E non solo nei m<strong>in</strong>isteri a dire il vero. Siedono anche tra i commissari<br />

dell’autorità di garanzia …Corrono il rischio di ritrovarsi a giudicare nelle aule dei tribunali quelle stesse<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni per le quali lavorano . Per non parlare della possibilità di pronunciarsi su leggi che loro stessi<br />

hanno contribuito a redigere…. Si tratta <strong>in</strong> genere di magistrati del TAR, del Consiglio di Stato e di quelli<br />

contabili”. V. Alimenti, 'Giudico <strong>in</strong> toga. Consiglio <strong>in</strong> gessato', Il Corriere della Sera, 5 Febbraio 2001.<br />

417 Il Consiglio di Stato è composto da:<br />

- un presidente nom<strong>in</strong>ato tra i magistrati che abbiano effettivamente esercitato per almeno c<strong>in</strong>que anni<br />

funzioni direttive, con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio<br />

dei M<strong>in</strong>istri, previa deliberazione del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, sentito il parere del consiglio di<br />

presidenza;<br />

- da 4 magistrati di nom<strong>in</strong>a parlamentare;<br />

- da 6 consiglieri di cui 2 supplenti, la cui nom<strong>in</strong>a è per metà derivata dai consiglieri del tribunale<br />

amm<strong>in</strong>istrativo regionale facenti domanda e con almeno 4 anni di anzianità, previo giudizio favorevole<br />

espresso dal consiglio di presidenza a maggioranza dei suoi componenti, per un quarto a professori<br />

universitari ord<strong>in</strong>ari di materie giuridiche o ad avvocati che abbiano almeno qu<strong>in</strong>dici anni di servizio<br />

professionale e siano iscritti negli albi speciali per le giurisdizioni superiori, o a dirigenti generali od<br />

equiparati dei m<strong>in</strong>isteri, degli organi costituzionali e delle altre amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche nonché a<br />

magistrati con qualifica non <strong>in</strong>feriore a quella di magistrato di corte d'appello o equiparata, nom<strong>in</strong>ati<br />

con decreto del Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri, previo parere<br />

favorevole del consiglio di presidenza ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e per l’ultimo quarto mediante concorso pubblico per<br />

titoli ed esami teorico-pratici, al quale possono partecipare i magistrati dei tribunali amm<strong>in</strong>istrativi<br />

regionali con almeno un anno di anzianità, i magistrati ord<strong>in</strong>ari e militari con almeno quattro anni di<br />

anzianità, i magistrati della Corte dei conti, nonché gli avvocati dello Stato con almeno un anno di<br />

anzianità, i funzionari della carriera direttiva del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati<br />

con almeno quattro anni di anzianità, nonché i funzionari delle amm<strong>in</strong>istrazioni dello Stato, anche ad<br />

ord<strong>in</strong>amento autonomo, e degli enti pubblici, con qualifica dirigenziale, appartenenti a carriere per<br />

l'accesso alle quali sia richiesta la laurea <strong>in</strong> giurisprudenza.


del mercato Pubblicità<br />

<strong>in</strong>gannevole<br />

76 69,23 79,24<br />

74<br />

77,27<br />

Autorità per le garanzie nelle<br />

comunicazioni<br />

67,65<br />

20 1 55 48<br />

Consob<br />

Commissione di garanzia dell'attuazione<br />

della legge sullo sciopero nei servizi<br />

53,18 56,25 100 68,29<br />

pubblici essenziali<br />

85,7 1002 /<br />

/<br />

Privacy<br />

le opposizioni proposte contro le decisioni assunte dall’Autorità sono <strong>in</strong><br />

numero estremamente contenuto, e <strong>in</strong> larghissima parte rigettate dai<br />

tribunali o contraddette da una successiva giurisprudenza<br />

1<br />

tale dato va letto con attenzione <strong>in</strong> quanto nelle relazioni non è ben chiaro chi formuli l’appello, solo nella<br />

relazione relativa al 2003 si fa menzione di un appello accolto su 5 presentati da parte dell’autorità.<br />

2<br />

<strong>in</strong> tal caso tale risultato è poco <strong>in</strong>dicativo dal momento che dalle relazioni si fa menzione solo di un appello<br />

giunto al term<strong>in</strong>e mentre la maggior parte attendono ancora l’esito f<strong>in</strong>ale.<br />

Dall’analisi comparata dello stato dei ricorsi avverso l’autorità, rispettivamente,<br />

presso il Tar ed il Consiglio di Stato, si ev<strong>in</strong>ce che, <strong>in</strong> entrambi i casi, vi è un’elevata<br />

percentuale di vittoria per le autorità. E’ da notare, però, che il dato riferito al Consiglio di<br />

Stato presenta una maggiore rilevanza, essendo determ<strong>in</strong>ato su un numero di sentenze<br />

estremamente ridotto rispetto a quelle sottoposte al Tar. Se tale spiegazione non fosse<br />

sufficiente, allora, si potrebbe pensare che il desiderio di un unico grado sia legato, nel caso<br />

del Consiglio di Stato, al potere del Governo di proposta sulla nom<strong>in</strong>a del presidente ed<br />

eventualmente sui 4 rappresentanti parlamentari.<br />

“The actual balance between Council concerns for enforc<strong>in</strong>g statutory mandates and<br />

enforc<strong>in</strong>g its own <strong>in</strong>dependent views of good law and good adm<strong>in</strong>istration when polic<strong>in</strong>g<br />

those mak<strong>in</strong>g regulations may shift case-by-case and cannot be specified with any precision.<br />

Of all the adm<strong>in</strong>istrative review courts <strong>in</strong> the world the French Council of State exhibits the<br />

highest level of <strong>in</strong>tegration, cont<strong>in</strong>uity, and collective identity among its judges” 418 .<br />

Una scelta che muterebbe il modo di concepire le stesse autorità, se f<strong>in</strong>o ad ora era<br />

sottol<strong>in</strong>eato il loro carattere amm<strong>in</strong>istrativo, ora ci si troverebbe ad esaltare, con tale scelta del<br />

Governo, il carattere giurisdizionale, dal momento che accorperebbero <strong>in</strong> sé il primo grado di<br />

giudizio. Un primo grado di giudizio o meglio un giudizio def<strong>in</strong>itivo che di fatto è già<br />

attribuito ad esempio nel caso di procedimenti <strong>in</strong>iziati da un consumatore di fronte<br />

all’Autorità garante per la pubblicità <strong>in</strong>gannevole. Se, <strong>in</strong>fatti, l’autorità non ritiene<br />

<strong>in</strong>gannevole il messaggio, il consumatore 419 non ha possibilità di ricorrere contro la decisione<br />

dell’autorità, come, <strong>in</strong>vece, è consentito al concorrente, il quale vede la sua tutela accresciuta<br />

dalla presenza dell’autorità, dal momento che se non è soddisfatto della decisione dell’autorità<br />

può sempre richiedere l’<strong>in</strong>tervento del Tar.<br />

4.8 Competizione tra le autorità<br />

Un ulteriore mezzo di controllo deriva poi dal creare aree di sovrapposizione delle<br />

competenze delle diverse autorità. Se, <strong>in</strong>fatti, tale fatto potrebbe apparire <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con l’idea<br />

sottesa alla separazione dei poteri, e cioè il porre ciascuna autorità <strong>in</strong> posizione di controllore<br />

418 M. Shapiro, op. cit., pag. 194.<br />

419 “Nei procedimenti repressivi il soggetto denunciante non assume una posizione di <strong>in</strong>teresse tutelata né<br />

all’apertura del procedimento né, tantomeno, alla conclusione di questo <strong>in</strong> senso conforme alle sue aspettative,<br />

essendo titolare solo di un <strong>in</strong>teresse di mero fatto che lo abilita, se del caso, ad <strong>in</strong>tervenire nell’eventuale giudizio<br />

<strong>in</strong>staurato dall’unico soggetto legittimato a reagire, ovverosia – come detto – il dest<strong>in</strong>atario dell’attività<br />

sanzionatoria”. Studio Legale Lambert<strong>in</strong>i e Associati, Pubblicità Ingannevole e Tutela Procedimentale davanti<br />

all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, http://www.studiolambert<strong>in</strong>i.it/pubblicita.html


e di controllata <strong>in</strong> nome di una maggiore garanzia del corretto svolgimento dei procedimenti e<br />

una più attenta ponderazione dei diversi <strong>in</strong>teressi <strong>in</strong> causa, dall’altra potrebbe essere<br />

l’ulteriore elemento per favorire il Governo. “Agencies whose jurisdictions overlap will<br />

compete for budgets and statutory authority, mak<strong>in</strong>g it all the more necessary for them to<br />

please political leaders” 420 .<br />

Così troviamo che ad esempio: nel caso dell’Autorità dell’energia elettrica che “per le<br />

materie att<strong>in</strong>enti alla tutela della concorrenza, l'Autorità garante della concorrenza e del<br />

mercato esprime parere obbligatorio …<strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e alla def<strong>in</strong>izione delle concessioni, dei<br />

contratti di servizio e degli altri strumenti di regolazione dell'esercizio dei servizi<br />

nazionali” 421 , “il Garante per la protezione dei dati personali e l’Autorità per l’<strong>in</strong>formatica<br />

nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione cooperano tra loro nello svolgimento dei rispettivi<br />

compiti” 422 , “nel caso di operazioni che co<strong>in</strong>volgano imprese assicurative, i provvedimenti<br />

dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato sono adottati sentito il parere<br />

dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e d'<strong>in</strong>teresse collettivo” 423 , per gli<br />

istituti ed aziende di credito il controllo degli abusi di posizione dom<strong>in</strong>ante, <strong>in</strong>tese e<br />

concentrazioni, è svolto dalle rispettive autorità fatto salvo il bisogno di parere dell’autorità<br />

garante della concorrenza 424 , per gli schemi dei contratti concernenti l’acquisizione di beni e<br />

servizi relativi ai sistemi <strong>in</strong>formativi automatizzati è necessario parere obbligatorio del<br />

CNIPA.<br />

A tale positività si contrappone però una maggiore durata dei procedimenti, a causa<br />

dei r<strong>in</strong>vii e del possibile realizzarsi del fenomeno della cattura da parte degli <strong>in</strong>teressi forti,<br />

dal momento che diviene difficile per i gruppi, non organizzati, riuscire a sostenere gli alti<br />

costi necessari per poter esprimere la propria <strong>in</strong>fluenza.<br />

420 M. Everson, G. Majone, L. Metcalfe, A. Scout, op. cit. pag. 34.<br />

421 Legge n. 481, 14 Novembre 1995, art. 2 comma 34.<br />

422 Legge n. 675 del 31 dicembre 1996, (testo consolidato con il d. lg. 28 dicembre 2001, n. 467), art. 31, comma<br />

5. http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=28335<br />

423 Legge 10 ottobre 1990, art. 20 comma 4. http://www.agcm.it/<br />

424 In particolare si fa presente che <strong>in</strong> seguito al caso Parmalat, il Governo proprio <strong>in</strong> merito alle relazioni tra<br />

Autorità garante della concorrenza e del mercato e Banca d’Italia <strong>in</strong> relazione alle fusioni, ha previsto con un<br />

abbozzo di legge del 3 febbraio 2004 un procedimento di codecisione.<br />

75


CAPITOLO V<br />

L’<strong>in</strong>dipendenza misurata attraverso l’<strong>in</strong>dex de iure e l’<strong>in</strong>dex de facto<br />

5.1 Misura e costruzione dell’<strong>in</strong>dice d’<strong>in</strong>dipendenza de iure e de facto per le autorità<br />

<strong>in</strong>dipendenti<br />

Al di là dei mezzi che si possono usare per controllare le autorità ed <strong>in</strong>cidere sulla loro<br />

<strong>in</strong>dipendenza, materialmente usate dal Governo, come abbiamo visto nel Capitolo IV, può<br />

essere <strong>in</strong>teressante andare a valutare effettivamente il grado d’<strong>in</strong>dipendenza delle autorità 425 .<br />

Un aiuto, <strong>in</strong> tal senso, proviene dalla letteratura sulle Corti Costituzionali. Sebbene<br />

quest’organo sia previsto costituzionalmente, un fattore che di per sé assicura un maggior<br />

grado d’<strong>in</strong>dipendenza 426 e abbia un sistema di nom<strong>in</strong>a peculiare, caratterizzato da un sistema<br />

misto: parlamentare, presidenziale e delle alte magistrature, di fatto può essere considerato<br />

come un’autorità. Al pari delle autorità è un organo collegiale con scarsa numerosità (15<br />

componenti, superiore rispetto alla media delle autorità), operante per un periodo determ<strong>in</strong>ato<br />

(9 anni, superiore alla durata media dei mandati delle autorità), non r<strong>in</strong>novabile e come quelle<br />

chiamato a vigilare su un aspetto sensibile: la Costituzione.<br />

Proprio la rilevanza dell’oggetto vigilato, gli effetti negativi che tale sorveglianza e<br />

custodia può generare per un Governo e il carattere scarsamente <strong>in</strong>dipendente delle nom<strong>in</strong>e<br />

hanno <strong>in</strong>sospettito molti studiosi che si sono <strong>in</strong>teressati del problema dell’<strong>in</strong>dipendenza,<br />

usando:<br />

- modelli spaziali 427 , evidenzianti il gioco strategico esistente tra i diversi poteri dello Stato,<br />

sottol<strong>in</strong>eando come la discrezionalità dei giudici dipenda dalla capacità di prevedere<br />

correttamente i bliss po<strong>in</strong>ts degli altri attori e potendo così massimizzare la propria utilità,<br />

sotto i v<strong>in</strong>coli rappresentati dal rischio di essere scoperti e dall’essere ignorati dall’esecutivo;<br />

- attraverso la stima dei parametri determ<strong>in</strong>anti il grado d’<strong>in</strong>dipendenza usando un modello<br />

logit mult<strong>in</strong>omiale e le stime di massima verosimiglianza sulla base delle sentenze emesse e<br />

della loro tipologia 428 ;<br />

- attraverso la relazione numero di veto players 429 e grado d’<strong>in</strong>dipendenza di una Corte;<br />

[All’aumentare del Pareto set dei veto players aumenterebbe anche il grado d’<strong>in</strong>dipendenza di<br />

una Corte, misurato dal numero di sentenze d’illegittimità (il ricorso alla Corte avviene<br />

tramite un giudice a causa di una riscontrata illegittimità durante un processo ) emesse <strong>in</strong> via<br />

<strong>in</strong>cidentale];<br />

425 Per un’analisi su altri strumenti per valutare i regolatori si veda F. Gilardi , 'Evaluat<strong>in</strong>g Independent<br />

Regulators', OECD, Public Governance and Territorial Development Public Management Committee, Work<strong>in</strong>g<br />

Party on Regulatory Management and Reform, Regulatory Performance: Ex-Post Evaluation of Regulatory<br />

Policies, Expert Meet<strong>in</strong>g, 22 Settembre 2003.<br />

426 Esistono proposte <strong>in</strong> tal senso anche per le autorità. Sarà <strong>in</strong>teressante osservare <strong>in</strong> futuro se il riord<strong>in</strong>o<br />

riguarderà tale aspetto. Prevedere <strong>in</strong>fatti una garanzia costituzionale per le autorità rappresenterebbe una<br />

decisione quasi def<strong>in</strong>itiva da parte del Governo di r<strong>in</strong>uncia all’azione <strong>in</strong> determ<strong>in</strong>ati settori.<br />

427 J. Ferejohn, B. We<strong>in</strong>gast, B., 'A positive theory of statutory <strong>in</strong>terpretation', International Review of Law and<br />

Economics, Vol. 12, 263– 279, 1992, F. A. Hanssen, 'Is there a politically optimal level of judicial<br />

<strong>in</strong>dependence?', presentato al Western Economics Association Meet<strong>in</strong>g nel 2001, e all’ American Law and<br />

Economics Association Meet<strong>in</strong>g nel 2002.<br />

428 N. Fior<strong>in</strong>o, F. Padovano, G. Sgarra, 'The determ<strong>in</strong>ants of judicial Independence: Evidence from the Italian<br />

Constitutional Court (1956-2002)', Prelim<strong>in</strong>ary version, 29 Marzo 2004.<br />

429 M. Santoni e F. Zucch<strong>in</strong>i, 'Does policy stability <strong>in</strong>crease the Constitutional Court’s <strong>in</strong>dependence? The case<br />

of Italy dur<strong>in</strong>g the First Republic (1956–1992)', Public Choice, Vol.120, 2004, pag. 439–461.<br />

76


- una misura dell’<strong>in</strong>dipendenza, costruendo <strong>in</strong>dici 430 ispirati a quelli creati per la<br />

misurazione del grado d’<strong>in</strong>dipendenza delle banche centrali 431 nei modelli di analisi della<br />

relazione esistente tra <strong>in</strong>dipendenza delle banche centrali e livello d’<strong>in</strong>flazione. In particolare<br />

l’orig<strong>in</strong>alità del lavoro svolto da Feld e Voigt è nell’aver esteso, al di là dell’orizzonte<br />

statunitense, a ben 75 paesi il calcolo dell’<strong>in</strong>dice de iure e 66 per l’<strong>in</strong>dice di fatto (mantenendo<br />

sotto osservazione la Corte ed i suoi componenti per un trentennio: dal 1960 al 1990) la<br />

misura dell’<strong>in</strong>dipendenza delle Corti.<br />

Proprio sulla base di quest’ultimo tipo di analisi, il mio obiettivo sarà quello di<br />

determ<strong>in</strong>are l’<strong>in</strong>dice de iure e de facto per tutte le autorità italiane. Vediamo ora con maggior<br />

precisione <strong>in</strong> cosa consistono tali <strong>in</strong>dici, <strong>in</strong>dicando dapprima il modo <strong>in</strong> cui sono costruiti per<br />

le Corti.<br />

Il primo, l’<strong>in</strong>dice de iure, è determ<strong>in</strong>ato sulla base delle caratteristiche legalmente<br />

riconosciute alla Corte e s<strong>in</strong>tetizzate <strong>in</strong> 12 variabili che possono avere una reale <strong>in</strong>fluenza sul<br />

carattere <strong>in</strong>dipendente dell’istituto: stabilità dei poteri e delle procedure della Corte,<br />

procedure di nom<strong>in</strong>a, durata del mandato, r<strong>in</strong>novabilità dell’<strong>in</strong>carico, peso del governo nella<br />

determ<strong>in</strong>azione delle remunerazioni, competitività della remunerazione rispetto ad attività<br />

diverse, previsione nella Costituzione della possibilità di revisione costituzionale, soggetti<br />

titolari del diritto di richiesta d’<strong>in</strong>tervento della Corte, modus operandi all’<strong>in</strong>terno della<br />

Corte ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e grado di pubblicità delle decisioni. A ciascuna componente di tale <strong>in</strong>dice è<br />

assegnato un valore compreso tra 0 ed 1, per cui il grado d’<strong>in</strong>dipendenza massima, ottenuto<br />

dalla somma delle variabili succitate, corrisponde al valore 12.<br />

Feld e Voigt, consapevoli del divario solitamente esistente tra quanto stabilito <strong>in</strong> teoria e<br />

l’effettiva realizzazione pratica, hanno proceduto poi a determ<strong>in</strong>are un <strong>in</strong>dice de facto che<br />

tenesse conto del reale operare della Corte e delle d<strong>in</strong>amiche non legalmente previste<br />

connesse al mantenimento della struttura. Si tratta di un <strong>in</strong>dice costruito secondo la stessa<br />

modalità del primo che consta di 8 variabili: periodo medio di copertura dell’<strong>in</strong>carico, casi<br />

di rimozione dall’<strong>in</strong>carico accertati, variazione della composizione della Corte, <strong>in</strong>varianza <strong>in</strong><br />

term<strong>in</strong>i reali della remunerazione dei giudici e del bilancio <strong>in</strong> generale ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e revisioni<br />

costituzionali realizzate.<br />

Il risultato di tale <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e è stato che, come era prevedibile, esiste una notevole<br />

divergenza tra i due <strong>in</strong>dici per ciascun paese e ancor più <strong>in</strong>teressante che nessuno dei paesi<br />

con il più alto livello d’<strong>in</strong>dipendenza de iure è contemporaneamente quello con maggior<br />

<strong>in</strong>dipendenza di fatto.<br />

Questo fatto ha una sola spiegazione: “Politicians all over the world have <strong>in</strong>centives<br />

to promise to their citizens that the judiciary will be <strong>in</strong>dependent ” 432 .<br />

Il limite più grande, <strong>in</strong> parte ammesso dagli stessi autori, legato alla determ<strong>in</strong>azione<br />

dell’<strong>in</strong>dice di fatto, è dato dalla modalità di determ<strong>in</strong>azione dei valori delle corrispondenti<br />

variabili, dal momento che sono state ottenute <strong>in</strong>viando un questionario ad esperti per ciascun<br />

paese. Questo ha comportato, <strong>in</strong> molti casi, la mancanza di una completa risposta al<br />

questionario, con la conseguente perdita di significatività del valore riscontrato ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e <strong>in</strong><br />

quanto “it cannot be completely excluded that some questionnaire respondents pursue their<br />

own agenda and have an <strong>in</strong>centive to make reality fit to it: a loyal citizen could try to make his<br />

country look better than it really is, whereas a political activist striv<strong>in</strong>g for improvement<br />

430 L. P. Feld, S.Voigt, 'Economic growth and judicial <strong>in</strong>dependence: cross-country evidence us<strong>in</strong>g a new set of<br />

<strong>in</strong>dicators', European Journal of Political Economy, Vol. 19, 2003, pag. 501-502.<br />

S. Voigt, 'Mak<strong>in</strong>g Promises Credible –Introduc<strong>in</strong>g 2 New Indicators for Measur<strong>in</strong>g Judicial Independence', Fifth<br />

Corsica Law and Economics Workshop, Marsiglia, 28-29 Maggio, 2004.<br />

431 A. Cukierman, S.Webb, B. Neyapti, 'Measur<strong>in</strong>g the <strong>in</strong>dependence of central banks and its effects on<br />

policy outcomes', The World Bank Economic Review, Vol. 6,1992, pag. 353– 398, V. Grilli, D. Masciandaro, G.<br />

Tabell<strong>in</strong>i, 'Political and monetary <strong>in</strong>stitutions and public f<strong>in</strong>ancial policies <strong>in</strong> the <strong>in</strong>dustrial countries' , Economic<br />

Policy, Vol. 13,1991, pag. 341–392.<br />

432 L.P. Feld, S. Voigt, op. cit., pag. 505.<br />

77


might try to make his or her country look worse than it really is. Respondents may have a<br />

tendency to give the ‘socially desired’ answers.” 433<br />

Tenuto conto di tale esperienza si è proceduto, sulla base dei due <strong>in</strong>dici sopra<br />

menzionati, alla determ<strong>in</strong>azione dei corrispondenti <strong>in</strong>dici per le autorità <strong>in</strong>dipendenti italiane.<br />

Per quanto riguarda l’<strong>in</strong>dice de iure già Gilardi e Robert Elgie e Ia<strong>in</strong> Mcmenam<strong>in</strong> 434 , su<br />

modello dell’<strong>in</strong>dice costruito da Cukierman ed altri, avevano determ<strong>in</strong>ato il valore di tale<br />

<strong>in</strong>dice, il primo, nel caso di 5 autorità per 7 paesi europei 435 , gli altri, per il complesso delle<br />

autorità francesi.<br />

Per evitare <strong>in</strong>utili ripetizioni, essendo entrambi gli <strong>in</strong>dici <strong>in</strong>dicati simili nella loro<br />

struttura, si procede descrivendone solo uno, quello di Gilardi. Tale <strong>in</strong>dice è stato costruito<br />

considerando 5 componenti pr<strong>in</strong>cipali, esam<strong>in</strong>ate al livello di sottovariabili, tutte considerate<br />

ugualmente rilevanti e con valore compreso tra 0 e 1. Per il calcolo dell’<strong>in</strong>dice dapprima si<br />

procede determ<strong>in</strong>ando il valore medio delle sottovariabili corrispondenti a ciascuna delle 5<br />

componenti e poi si scopre il grado d’<strong>in</strong>dipendenza attraverso il calcolo del valore medio<br />

delle 5 componenti.<br />

Le 5 componenti <strong>in</strong> questione, a cui far risalire il maggior o m<strong>in</strong>or grado<br />

d’<strong>in</strong>dipendenza, riguardano aspetti che <strong>in</strong>fluenzano o l’<strong>in</strong>dipendenza dell’istituto nel suo<br />

complesso come: tipo di obbligo nei confronti del Parlamento e del Governo, metodi di<br />

f<strong>in</strong>anziamento ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e grado di competenza esclusiva nella regolazione del settore di<br />

riferimento, oppure l’<strong>in</strong>dipendenza di esso attraverso il carattere più o meno <strong>in</strong>dipendente dei<br />

componenti: status del presidente e dei componenti.<br />

Dal momento che tanto più l’<strong>in</strong>dice raccoglie <strong>in</strong>formazioni sull’operare delle autorità<br />

tanto più potrà essere considerato attendibile, procediamo, qu<strong>in</strong>di, ad <strong>in</strong>tegrare l’<strong>in</strong>dice di<br />

Gilardi con alcuni elementi che compaiono nell’<strong>in</strong>dice formulato da Feld e Voigt e che ben si<br />

adattano alla situazione delle autorità. Prima di <strong>in</strong>trodurre tali nuovi elementi risulta<br />

necessario, per maggiore precisione, <strong>in</strong>trodurre <strong>in</strong> corrispondenza della componente<br />

denom<strong>in</strong>ata Relationship with government and parliament, alla sottovariabile 14 nella tabella<br />

di Gilardi, attuale 18 nella tabella di seguito riportata, un’ulteriore opzione: presentation of an<br />

annual report for <strong>in</strong>formation only and other obligation of comunication. Il non <strong>in</strong>cludere<br />

tale aspetto impediva di cogliere quelle sottili forme di dipendenza ancora presenti <strong>in</strong> certe<br />

istituzioni italiane. L’<strong>in</strong>troduzione di tale voce comporterà una variazione del codice<br />

numerico delle altre voci considerate <strong>in</strong> corrispondenza della sottovariabile14. In particolare il<br />

nuovo codice sarà, seguendo il criterio seguito nella restante struttura, il seguente<br />

Which are the formal obligations of the agency vis-a -vis the government ?<br />

§ none 1.00<br />

§ presentation of an annual report for <strong>in</strong>formation only 0.75<br />

§ presentation of an annual report for <strong>in</strong>formation and other<br />

obligation of communication 0.50<br />

§ presentation of an annual report that must be approved 0.25<br />

§ the agency is fully accountable 0.00<br />

In particolare un’ulteriore modifica deve essere apportata anche alla componente<br />

F<strong>in</strong>ancial and organizational autonomy, dove alla sottovariabile 17 nella tabella di Gilardi,<br />

attuale 21 nella tabella di seguito riportata, <strong>in</strong>troduciamo la voce external fund<strong>in</strong>g whose<br />

parameter is determ<strong>in</strong>ed by the Government e aggiungiamo alla voce preesistente<br />

government and external fund<strong>in</strong>g la specificazione whose parameter is determ<strong>in</strong>ed by the<br />

433 Ibidem, pag. 505.<br />

434 “The most <strong>in</strong>dependent <strong>in</strong>stitutions were found to be the CSA and the Telecommunications Regulatory<br />

Authority (Autorité de régulation des télécommunications - ART) which both scored 0.87. The least <strong>in</strong>dependent<br />

<strong>in</strong>stitution was the C<strong>in</strong>ema Ombudsman (Médiateur du c<strong>in</strong>éma) which registered 0.17”. R. Elgie , I.<br />

Mcmenam<strong>in</strong>, op.cit., pag. 7.<br />

435 Si veda nota 162.<br />

78


Government. In questo modo si coglie meglio l’<strong>in</strong>fluenza che il Governo può operare non solo<br />

come <strong>in</strong>dicato nella formulazione precedente, attraverso i fondi trasferiti alle autorità, ma <strong>in</strong><br />

caso di f<strong>in</strong>anziamento proprio, attraverso la determ<strong>in</strong>azione del parametro contributivo<br />

fissato da un apposito m<strong>in</strong>istero. Anche <strong>in</strong> questo caso sarà necessario un’opportuna<br />

variazione dei codici numerici.<br />

Il primo elemento che <strong>in</strong>troduciamo ex novo è il grado d’<strong>in</strong>cidenza che il Governo ha<br />

nella determ<strong>in</strong>azione delle remunerazioni dei componenti, <strong>in</strong>fatti, tanto più la remunerazione è<br />

fissa o comunque non <strong>in</strong>fluenzata dal Governo, tanto più cresce il livello d’<strong>in</strong>dipendenza.<br />

Qu<strong>in</strong>di assoceremo per la valutazione un valore corrispondente a 0 al caso di determ<strong>in</strong>azione<br />

della remunerazione da parte del Governo e valore 1 se fissata altrimenti. Tale fattore andrà<br />

perciò ad <strong>in</strong>crementare le sottovariabili rispettivamente della componente Agency head status<br />

e Management board members status dell’<strong>in</strong>dice di Gilardi.<br />

Is the remuneration determ<strong>in</strong>ed by the Government?<br />

yes 0<br />

No 1<br />

Un altro aspetto altrettanto <strong>in</strong>teressante è poi rappresentato dall’esistenza di particolari v<strong>in</strong>coli<br />

limitanti le tipologie di attività da poter svolgere successivamente alla f<strong>in</strong>e del mandato.<br />

Questo, sebbene non direttamente legato al potere d’<strong>in</strong>fluenza del Governo, è determ<strong>in</strong>ante<br />

per assicurare l’<strong>in</strong>dipendenza almeno <strong>in</strong> relazione al settore regolato. La domanda che ci<br />

porremo sarà qu<strong>in</strong>di se:<br />

Are forecasted special limits at the end of the office ?<br />

yes 1.00<br />

no 0.00<br />

Ultimo elemento che consideriamo è l’esistenza o meno di atti per i quali è prevista la<br />

necessità o un concorso da parte di qualche altro ente per poter operare. Nel caso sia presente<br />

tale eventualità è logico ritenere che sia un fattore piuttosto limitante e lesivo<br />

dell’<strong>in</strong>dipendenza e qu<strong>in</strong>di a tale fattispecie debba essere attribuito valore 0 mentre<br />

l’<strong>in</strong>esistenza di tale v<strong>in</strong>colo abbia valore 1.<br />

Già di per sé l’aver attribuito, nella maggior parte dei casi, ad altro ente <strong>in</strong>dipendente il<br />

compito di offrire pareri può rappresentare un tentativo <strong>in</strong>diretto di controllo e di<br />

aggiustamento di un determ<strong>in</strong>ato risultato, soprattutto se l’autorità a cui è chiesto di dare il<br />

parere è un’autorità con preferenze più vic<strong>in</strong>e a quelle di Governo.<br />

Una volta ristrutturato l’<strong>in</strong>dice, come riportato di seguito, procediamo ora a determ<strong>in</strong>are<br />

il suo valore per tutte le autorità 436 italiane, mantenendo il criterio seguito da Gilardi, <strong>in</strong> modo<br />

che il massimo livello d’<strong>in</strong>dipendenza sia connotato da un valore pari a 1.<br />

Tav. 5 Indice de iure<br />

Dimension lndicators Numerical<br />

A)Agency head status 1) Term of office<br />

§ over 8 years 1.00<br />

§ 6 to 8 years 0.80<br />

§ 5 years 0.60<br />

§ 4 years 0.40<br />

§ fixed term under 4 years or at the 0.20<br />

436 Gilardi, nel suo lavoro, determ<strong>in</strong>ava tale valore <strong>in</strong> base al proprio <strong>in</strong>dice solo per tre autorità: Consob,<br />

Autorità per l’energia elettrica ed il gas e l’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.<br />

79


discretion of the appo<strong>in</strong>ter<br />

§ no fixed term 0.00<br />

2)Is the remuneration determ<strong>in</strong>ed by the Government?<br />

§ yes 0.00<br />

§ no 1.00<br />

3)Who appo<strong>in</strong>ts the agency head?<br />

§ the management board members 1.00<br />

§ a complex mix of the executive and the 0.75<br />

legislature<br />

§ the legislature 0.50<br />

§ the executive collectively 0.25<br />

§ one or two m<strong>in</strong>isters 0.00<br />

4) Dismissal<br />

§ dismissal is impossible 1.00<br />

§ only for reasons not related to policy 0.67<br />

§ no specific provisions for dismissal 0.33<br />

§ at the appo<strong>in</strong>ter's discretion 0.00<br />

5) May the agency head hold other offices <strong>in</strong> govemment?<br />

§ no 1.00<br />

§ only with permission of the executive 0.50<br />

§ no specific provisions 0.00<br />

6) ls the appo<strong>in</strong>tment renewable?<br />

§ no 1.00<br />

§ yes, once 0.50<br />

§yes, more than once 0.00<br />

7) ls <strong>in</strong>dependence a formal requirement for the appo<strong>in</strong>tment?<br />

§ yes 1.00<br />

§ no 0.00<br />

8) Are forecasted special limits at the end o the office ?<br />

§ yes 1.00<br />

§ no 0.00<br />

B)Management board<br />

members' status 9) Term of office<br />

§ over 8 years 1.00<br />

§ 6 to 8 years 0.80<br />

§ 5 years 0.60<br />

§ 4 years 0.40<br />

§ fixed term under 4 years or at the 0.20<br />

discretion of the appo<strong>in</strong>ter<br />

§ no fixed term 0.00<br />

10)Who appo<strong>in</strong>ts the management board<br />

members?<br />

§ the agency head 1.00<br />

§ a complex mix of the executive and the 0.75<br />

legislature<br />

§ the legislature 0.50<br />

§ the executive collectively 0.25<br />

§ one or two m<strong>in</strong>isters 0.00<br />

11)Dismissal<br />

§ dismissal is impossible 1.00<br />

§ only for reasons not related to policy 0.67<br />

§ no specific provisions for dismissal 0.33<br />

80


§ at the appo<strong>in</strong>ter's discretion 0.00<br />

12) May management board members hold<br />

other offices <strong>in</strong> govemment?<br />

§ no 1.00<br />

§ only with permission of the executive 0.50<br />

§ no specific provisions 0.00<br />

13) Is the appo<strong>in</strong>tment renewable?<br />

§ no 1.00<br />

§ yes, once 0.50<br />

§ yes, more than once 0.00<br />

14) Is <strong>in</strong>dependence a formal requirement for the appo<strong>in</strong>tment?<br />

§ yes 1.00<br />

§ no 0.00<br />

15) Is the remuneration determ<strong>in</strong>ed by the Government?<br />

§ yes 1.00<br />

§ no 0.00<br />

16) Are forecasted special limits at the end of the office ?<br />

§ yes 1.00<br />

§ no 0.00<br />

C) Relationship with<br />

government and 17) Is the <strong>in</strong>dependence of the agency<br />

parliament formally stated?<br />

§ yes 1.00<br />

§ no 0.00<br />

18) Which are the formal obligations of the agency vis-a -vis the government ?<br />

§ none 1.00<br />

§ presentation of an annual report for <strong>in</strong>formation only 0.75<br />

§ presentation of an annual report for <strong>in</strong>formation and an<br />

obligation of communication of events , acts <strong>in</strong>clusively<br />

those of regulamentary types 0.50<br />

§ presentation of an annual report that must be approved 0.25<br />

§ the agency is fully accountable 0.00<br />

19) Which are the formal obligations of the<br />

agency vis-à-vis the parliament?<br />

§ none 1.00<br />

§ presentation of an annual report for 0.67<br />

<strong>in</strong>formation only<br />

§ presentation of an annual report 0.33<br />

and other specific <strong>in</strong>dications<br />

§ the agency is fully accountable 0.00<br />

20) Who, other than a court, can overturn<br />

the agency's decision where it has<br />

exclusive competency?<br />

§ none 1.00<br />

§ a specialized body 0.67<br />

§ the government, with qualification 0.33<br />

§ the government, unconditionally 0.00<br />

D) F<strong>in</strong>ancial and 21) Which is the source of the agency's organizational<br />

autonomy budget ?<br />

§ external fund<strong>in</strong>g 1.00<br />

§ external fund<strong>in</strong>g whose parameter<br />

is determ<strong>in</strong>ed by the Government 0.75<br />

81


§ external fund<strong>in</strong>g and government 0.50<br />

§ government and external fund<strong>in</strong>g 0.25<br />

whose parameter is determ<strong>in</strong>ed by the Government<br />

§ government 0.00<br />

22) How is the budget controlled?<br />

§ by the agency 1.00<br />

§ by the account<strong>in</strong>g office or court 0.67<br />

§ by both the government and the agency 0.33<br />

§ by the government 0.00<br />

23) Who decides the agency's <strong>in</strong>ternal<br />

organization?<br />

§ the agency 1.00<br />

§ both the agency and the government 0.50<br />

§ the government 0.00<br />

24) Who is <strong>in</strong> charge of the agency's<br />

personnel policy?<br />

§ the agency 1.00<br />

§ both the agency and the government 0.50<br />

§ the government 0.00<br />

E) Regulatory 25) Who is competent for regulation <strong>in</strong> the<br />

competencies sector?<br />

§ the agency only 1.00<br />

§ the agency and another <strong>in</strong>dependent 0.75<br />

authority<br />

§ the agency and the parliament 0.50<br />

§ the agency and the government 0.25<br />

§ the agency has only consultative 0.00<br />

competencies<br />

26) Are there acts for which it is necessary the<br />

approbation of others <strong>in</strong>stitutions?<br />

§ yes 0.00<br />

§ no 1.00<br />

Dalla determ<strong>in</strong>azione di tale <strong>in</strong>dice de iure, per le 10 autorità italiane sotto riportate, si<br />

osserva come il massimo livello d’<strong>in</strong>dipendenza era già stato di fatto attribuito dal legislatore<br />

all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e al Garante per la protezione dei dati<br />

personali, seguite poi dall’ Autorità per l’energia elettrica ed il gas. Tutte le altre <strong>in</strong>vece si<br />

caratterizzano per un pari livello d’<strong>in</strong>dipendenza evidenziante un certo grado di commistione<br />

con gli altri poteri dello Stato. Questo a dimostrazione del fatto che già a livello legislativo era<br />

stato forte il desiderio di mantenere un controllo su questi nuovi istituti e che qu<strong>in</strong>di non sia<br />

da sottovalutare, come <strong>in</strong>dicato già nel Capitolo II, l’idea di molti amm<strong>in</strong>istrativisti di<br />

considerare alcune autorità impropriamente def<strong>in</strong>ite tali, ma come delle vere e proprie<br />

agenzie.<br />

Tav. 7 Indice de iure calcolato per le 10 autorità italiane<br />

Autorità<br />

garante della<br />

concorrenza<br />

e del<br />

mercato<br />

CONSOB<br />

Garante per<br />

la<br />

protezione<br />

dei dati<br />

personali<br />

Autorità per le<br />

garanzie nelle<br />

comunicazioni<br />

Autorità<br />

per<br />

l’energia<br />

elettrica ed<br />

il gas<br />

82<br />

COVIP ISVAP<br />

Autorità<br />

per la<br />

vigilanza<br />

sui lavori<br />

pubblici<br />

Commissione<br />

per la<br />

garanzia per<br />

l’attuazione<br />

della legge<br />

sullo<br />

sciopero<br />

Centro nazionale<br />

per l’<strong>in</strong>formatica<br />

nella Pubblica<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

0,77 0,51 0,77 0,51 0,67 0,4 0,54 0,52 0,51 0,54


Al f<strong>in</strong>e di avere un’idea più precisa dell’effettivo livello d’<strong>in</strong>dipendenza procediamo<br />

qu<strong>in</strong>di a determ<strong>in</strong>are le componenti dell’<strong>in</strong>dice di fatto. In particolare caratterizziamo la nostra<br />

analisi con l’osservazione dapprima di aspetti che riguardano il grado d’<strong>in</strong>dipendenza del<br />

collegio nella sua <strong>in</strong>terezza, per poi passare ad <strong>in</strong>dividuare quei mezzi che <strong>in</strong>direttamente<br />

consentono lo stesso risultato attraverso i s<strong>in</strong>goli membri dei collegi. Prima di procedere ad<br />

esam<strong>in</strong>are le s<strong>in</strong>gole componenti, ricordiamo che ciascuna voce <strong>in</strong>dicata assume valore<br />

compreso tra 0 e 1 e che, come già fatto per il caso dell’<strong>in</strong>dice de iure, dapprima si procederà<br />

alla valutazione del valore medio rispetto alle due macroaree: istituto – s<strong>in</strong>goli componenti e<br />

poi si determ<strong>in</strong>erà il valore dell’<strong>in</strong>dice come valor medio di questi ultimi.<br />

Il primo strumento è certamente rappresentato dalle risorse f<strong>in</strong>anziarie. Una tendenza<br />

alla riduzione delle risorse o del contributo del settore rappresenta sempre un conv<strong>in</strong>cente<br />

mezzo per anestetizzare l’operato dell’istituzione, <strong>in</strong> quanto diventerà sempre più difficile per<br />

le autorità far fronte alle varie attività, costr<strong>in</strong>gendole a cont<strong>in</strong>ui tentativi di riorganizzazione e<br />

ad una sempre m<strong>in</strong>ore efficacia. Non vi saranno state pressioni solo se il bilancio è rimasto,<br />

per l’<strong>in</strong>tero periodo di riferimento, costante <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i reali.<br />

Se poi una scarsità di risorse di bilancio non è stata sufficiente a modificare<br />

atteggiamenti dell’autorità, un risultato più conv<strong>in</strong>cente potrebbe essere rappresentato da<br />

<strong>in</strong>terventi sulla remunerazione dei s<strong>in</strong>goli componenti. Per tale ragione è <strong>in</strong>teressante<br />

considerare anche l’evoluzione di tali compensi e controllare se differiscano o meno dalla<br />

costanza <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i reali.<br />

La seconda leva che il Governo può adoperare è poi quella legislativa e qu<strong>in</strong>di un<br />

possibile <strong>in</strong>tervento rivoluzionario nella struttura di un’autorità o addirittura soppressivo 437<br />

della stessa. Tanto più si fa sentire il peso di un cambiamento imm<strong>in</strong>ente della struttura della<br />

propria autorità o addirittura la sua soppressione tanto maggior è la probabilità di un<br />

cambiamento nelle scelte di un’autorità.<br />

Anche la lettura degli atti 438 del Parlamento non connessi all’attività legislativa<br />

rappresenta un mezzo <strong>in</strong>teressante, <strong>in</strong> quanto consente, attraverso l’occhio vigile del<br />

Parlamento, di rilevare casi <strong>in</strong> cui vi siano degli atteggiamenti sospetti nella relazione<br />

Governo-autorità.<br />

Se il numero dei commissari presenti dim<strong>in</strong>uisce si rafforzano certe posizioni <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea<br />

con le proprie preferenze, “ by <strong>in</strong>creas<strong>in</strong>g the number of judges, the weight of those judges<br />

who do not decide along the l<strong>in</strong>es of the preferences of the median members of the other<br />

branches can supposedly be dim<strong>in</strong>ished” 439 , allora diviene fondamentale andare a considerare<br />

se la sostituzione dei commissari dimissionari o f<strong>in</strong>enti mandato sia stata o meno sollecita.<br />

Se è vero che esiste una relazione <strong>in</strong>versa tra l’età ed il desiderio di cont<strong>in</strong>uare a<br />

ricoprire <strong>in</strong>carichi di prestigio o, come studiato per i giudici della Corte 440 , il desiderio di<br />

mantenere costante il proprio “reddito permanente”, <strong>in</strong>teso come la somma del prestigio e del<br />

livello contributivo connessi ad un certo compito, diviene rilevante andare a considerare l’età<br />

media dei commissari. Tanto più l’età media è elevata tanto m<strong>in</strong>ore sarà il tentativo di<br />

lasciarsi lus<strong>in</strong>gare da <strong>in</strong>carichi futuri nelle scelte da prendere nell’ambito dell’autorità.<br />

Un altro elemento che <strong>in</strong>cide direttamente sul risultato è poi rappresentato dal nom<strong>in</strong>are<br />

<strong>in</strong>dividui con una chiara fede politica. Quanto maggiore è il numero dei componenti di una<br />

data autorità per i quali è nota l’affiliazione politica tanto m<strong>in</strong>ore è da considerarsi il grado di<br />

<strong>in</strong>dipendenza.<br />

437<br />

Un fattore assai rilevante se si pensa a come il solo presupposto di un <strong>in</strong>tervento legislativo <strong>in</strong> tal senso abbia<br />

determ<strong>in</strong>ato il mutare della direzione dell’Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione, dato che<br />

<strong>in</strong> quel caso il Presidente Zuliani decise di dare le proprie dimissioni.<br />

438<br />

Si tratta degli strumenti adoperati dal Parlamento per <strong>in</strong>dirizzare ( mozioni o risoluzioni <strong>in</strong> Assemblea,<br />

risoluzioni <strong>in</strong> commissione, ord<strong>in</strong>i del giorno) e chiedere <strong>in</strong>formazioni al Governo riguardo determ<strong>in</strong>ati fatti<br />

(<strong>in</strong>terrogazioni ed <strong>in</strong>terpellanze).<br />

439<br />

L.P. Feld , S. Voigt , op. cit., pag. 504.<br />

440<br />

Si veda Capitolo VI<br />

83


Un’<strong>in</strong>formazione simile alla precedente è offerta dal numero di soggetti aventi svolto già<br />

<strong>in</strong>carichi governativi o di nom<strong>in</strong>a parlamentare, <strong>in</strong> quanto è logico, come già <strong>in</strong>dicato nel<br />

Capitolo IV, che vi sia una tendenza a collocare <strong>in</strong> date posizioni uom<strong>in</strong>i fidati 441 .<br />

Un ulteriore fattore, che qui ora non considereremo a causa delle non ricche<br />

<strong>in</strong>formazioni <strong>in</strong> merito, che può illustrare il basso grado d’<strong>in</strong>dipendenza dei s<strong>in</strong>goli<br />

componenti del collegio, è poi rappresentato dall’eventualità di dimissioni anticipate per<br />

andare ad occupare altre rilevanti poltrone.<br />

Tav. 7 Indice di fatto<br />

Dimensione Indicatori<br />

Istituto<br />

Il bilancio è rimasto costante <strong>in</strong> tutto il periodo di riferimento?<br />

§ Si 1.00<br />

§ No 0.00<br />

Gli <strong>in</strong>terventi d’<strong>in</strong>dirizzo e controllo rilevano uno stato<br />

d’<strong>in</strong>gerenza tra il Governo e l’autorità realizzato attraverso:<br />

§ Più di un mezzo 0.00<br />

§ Solo attraverso un mezzo o nom<strong>in</strong>e o ritardi o altro 0.50<br />

§ Nessun mezzo 1<br />

Quante volte si è verificato ritardo nelle nom<strong>in</strong>e?<br />

§ Mai 1.00<br />

§ Meno della metà dei cambiamenti 0.75<br />

§ Metà de casi 0.50<br />

§ Più della metà dei cambiamenti 0.25<br />

§ Sempre 0.00<br />

441 Assolutamente strano è poi che tale aspetto sia un elemento necessario per essere considerati potenziali<br />

candidati nel caso dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.<br />

84


Componenti<br />

Le proposte legislative di soppressione presentate si<br />

riferiscono:<br />

§ Direttamente all’autorità 0.00<br />

§ Alle autorità <strong>in</strong>dipendenti nel complesso 0.50<br />

§ Nessuno 1.00<br />

La remunerazione è rimasta costante <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i reali?<br />

§ Si 1.00<br />

§ No 0.00<br />

Età media dei commissari:<br />

§ < 60 0.00<br />

§ 60-70 0.50<br />

§ >70 1.00<br />

Il lavoro successivamente svolto misurato da:<br />

§ 1 − la frazione dei componenti aventi ricoperto <strong>in</strong>carichi<br />

affidati dal governo<br />

Il lavoro precedentemente svolto misurato da:<br />

§ −<br />

1 la frazione dei componenti aventi ricoperto <strong>in</strong>carichi<br />

affidati dal governo<br />

85


Legame politico misurato da:<br />

§ 1 − la frazione dei componenti di cui è certa la fede politica<br />

A questo punto procediamo a determ<strong>in</strong>are il livello d’<strong>in</strong>dipendenza delle 10 autorità,<br />

facendo riferimento direttamente alle <strong>in</strong>formazioni relative ad esse pubblicate sui rispettivi<br />

siti: relazioni annuali, comunicati stampa, schede sui curriculum vitae dei componenti i<br />

collegi, atti d’<strong>in</strong>dirizzo e controllo dalla VII alla XIV legislatura (di cui si considereranno solo<br />

ed esclusivamente quelli evidenzianti un chiaro comportamento anomalo del Governo rispetto<br />

all’operare dell’autorità), disegni e proposte dalla XI alla XIV legislatura, articoli di giornale.<br />

A differenza di quanto Feld e Voigt hanno fatto, non è stato <strong>in</strong>viato un questionario alle<br />

autorità, ma i valori dell’<strong>in</strong>dice sono stati oggetto di ricerca per assicurare un’omogeneità di<br />

analisi e poiché alcune componenti presentavano delle difficoltà di rapida risposta e la<br />

necessità di un lungo esame.<br />

Si fa notare come mentre per tutte le autorità si è fatto riferimento alla totalità dei<br />

componenti svolgenti la carica di commissari dalla nascita degli istituti, per la CONSOB si è<br />

fatto riferimento a quelli che hanno ricoperto tale <strong>in</strong>carico dal 1996.<br />

E’ da rilevare, <strong>in</strong>oltre, che la difficoltà di ricostruire l’avvicendarsi dei consiglieri<br />

all’<strong>in</strong>terno dell’Isvap ha impedito la determ<strong>in</strong>azione del corrispondente <strong>in</strong>dice de facto. Nel<br />

caso dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici e del CNIPA, nonostante si sia a<br />

conoscenza di chi siano stati i suoi consiglieri dalla creazione, le scarse <strong>in</strong>formazioni sugli<br />

stessi impediscono la determ<strong>in</strong>azione di un <strong>in</strong>dice significativo.<br />

Tav. 8 Indice de facto calcolato per 7 autorità italiane.<br />

Autorità<br />

garante della<br />

concorrenza<br />

e del<br />

mercato<br />

CONSOB<br />

Garante per<br />

la<br />

protezione<br />

dei dati<br />

personali<br />

Autorità per le<br />

garanzie nelle<br />

comunicazioni<br />

86<br />

Autorità<br />

per<br />

l’energia<br />

elettrica ed<br />

il gas<br />

COVIP<br />

Commissione di<br />

garanzia<br />

dell'attuazione della<br />

legge sullo sciopero<br />

nei servizi pubblici<br />

essenziali<br />

0,44 0,28 0,43 0,2 0,32 0,27 0,36<br />

Confrontando i valori dell’<strong>in</strong>dice di fatto con quello de iure, si osserva come il primo è<br />

sempre quasi pari alla metà del secondo e come di fatto, <strong>in</strong> generale, si possa ravvisare che il<br />

livello d’<strong>in</strong>dipendenza sia per tutte le autorità al di sotto del valore 0.5, <strong>in</strong> maniera str<strong>in</strong>gente<br />

per la quasi totalità, ad eccezione dell’Autorità garante della Concorrenza e del mercato e del<br />

Garante per la protezione dei dati personali. Un fatto che sembra essere avvalorato anche dal<br />

documento sulle Autority 442 <strong>in</strong>viato al M<strong>in</strong>istro Fratt<strong>in</strong>i, <strong>in</strong> occasione della costituzione di una<br />

commissione per il riord<strong>in</strong>o delle Authority, dal Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli<br />

Utenti 443 .<br />

442<br />

Il Cncu: 'Il documento sulle Autority <strong>in</strong>viato al m<strong>in</strong>istro Fratt<strong>in</strong>i', 14 Dicembre 2001,<br />

http://www.tuttoconsumatori.it/elenco.asp<br />

443<br />

Il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (Cncu), composto dalle associazioni dei consumatori<br />

rappresentative a livello nazionale, è stato istituito presso il M<strong>in</strong>istero delle Attività Produttive dalla Legge n.<br />

281 del 30 luglio 1998, recante disposizioni sulla discipl<strong>in</strong>a dei diritti dei consumatori e degli utenti, ed ha sede<br />

presso la Direzione generale per l'armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori. E' un organismo di<br />

consultazione del Governo e del Parlamento, un organo di "consulenza istituzionale" che, di volta <strong>in</strong> volta, viene


Superano, <strong>in</strong>fatti, brillantemente il vaglio dei consumatori proprio le stesse autorità:<br />

l’Antitrust, il Garante per la protezione dei dati personali e l’Autorità per l’energia elettrica ed<br />

il gas, che nel nostro caso ottengono i massimi valori sia nell’<strong>in</strong>dice de iure sia de facto. Sono<br />

<strong>in</strong>vece considerate negativamente la Consob 444 , l’Isvap 445 e l’Autorità per le garanzie nelle<br />

comunicazioni, apparse scarsamente <strong>in</strong>dipendenti anche attraverso la misurazione dei due<br />

<strong>in</strong>dici succitati.<br />

Da quanto osservato risulterebbe perciò che l’<strong>in</strong>dipendenza è solo un allettante nome, con<br />

il quale si vuole mascherare una realtà tutt’altro diversa o comunque non pienamente<br />

rispondente alle aspettative. In tal modo sembrerebbe avvalorata la tesi di coloro che, come<br />

<strong>in</strong>dicato nel Capitolo III, facevano risalire la nascita delle autorità ad un’astuta analisi dei<br />

politici al Governo.<br />

5.2 Indipendenza e Governance: Osservazioni dal panorama europeo<br />

L’<strong>in</strong>dipendenza è un fattore la cui rilevanza è percepita anche a livello europeo, non è un<br />

caso, <strong>in</strong>fatti, che appare come uno degli elementi card<strong>in</strong>e al f<strong>in</strong>e di favorire il buon governo. Il<br />

livello d’<strong>in</strong>dipendenza delle autorità europee, considerata la composizione del board<br />

management, appare quanto mai scarsa o addirittura volutamente dipendente.<br />

L’elemento card<strong>in</strong>e della struttura delle agenzie europee, nonostante non sia possibile<br />

riferirsi ad un modello unico, prevede un board costituito da un rappresentante scelto dalla<br />

Commissione, uno o due rappresentanti per ciascun stato membro, <strong>in</strong>evitabilmente<br />

scarsamente <strong>in</strong>dipendenti, e <strong>in</strong> qualche caso rappresentanti scelti dal Parlamento europeo.<br />

Si tratterebbe perciò di una composizione che risponderebbe al desiderio di massima<br />

<strong>in</strong>fluenza da parte degli altri poteri più che di assenza d’<strong>in</strong>fluenza politica ed <strong>in</strong>dustriale.<br />

Nonostante la consapevolezza di ciò, l’<strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> programma per arg<strong>in</strong>are la<br />

dipendenza, permanendo la responsabilità della Commissione, le attribuisce maggiori poteri<br />

estesi non solo al board management, con il diritto di nom<strong>in</strong>a di 6 dei 15 membri previsti, ma<br />

addirittura del direttore esecutivo, f<strong>in</strong>o ad ora scelto dal management board, nel caso delle<br />

agenzie aventi poteri di decision-mak<strong>in</strong>g.<br />

Nella riforma della struttura, <strong>in</strong>dicata dalla Commissione, l’unica <strong>in</strong>fluenza elim<strong>in</strong>ata<br />

sarebbe quella del Parlamento Europeo, poichè la nom<strong>in</strong>a da parte del Consiglio di 6 membri<br />

rimarrebbe. Verrebbe però, <strong>in</strong> compenso, favorita la partecipazione delle parti <strong>in</strong>teressate con<br />

la presenza di tre rappresentanti nel management board 446 .<br />

<strong>in</strong>terpellato sulle varie problematiche con l'obiettivo di salvaguardare i diritti dei consumatori. Nel CNCU le<br />

Associazioni dei consumatori si confrontano e danno voce all’ esigenze dei cittad<strong>in</strong>i che rappresentano.<br />

444 “La situazione italiana <strong>in</strong> particolare nel settore bancario e dei servizi f<strong>in</strong>anziari <strong>in</strong> generale è particolarmente<br />

<strong>in</strong>soddisfacente ed <strong>in</strong>adeguata anche rispetto ai modelli sia della UE sia di altri paesi. La vicenda dei mutui<br />

usurai, v<strong>in</strong>coli che si annidano nei contratti di conto corrente, depositi di titoli, carte di credito, bancomat ( facili<br />

da aprire ma quasi impossibili da chiudere) dimostrano ogni giorno che l’attività di controllo e di vigilanza è<br />

<strong>in</strong>adeguata”. Ibidem.<br />

445 “La poca trasparenza nel controllo e nella vigilanza ed <strong>in</strong>oltre che lo svolgimento delle attività economiche<br />

non avvenisse nel rispetto delle regole , sia pure <strong>in</strong> assenza di uno Stato ,operatore diretto”. Ibidem.<br />

446 Si veda a tal proposito Communication from the Commission: 'The operat<strong>in</strong>g framework for the European<br />

Regulatory Agencies', Brussels, 11.12.2002, COM(2002) 718 f<strong>in</strong>al, pag. 9-10.<br />

87


CAPITOLO VI<br />

Problematiche connesse alla creazione di autorità <strong>in</strong>dipendenti<br />

6.1 Le authority e la loro legittimità<br />

Dato il prevalere nella nostra realtà istituzionale della connessione del concetto di democrazia<br />

con il modello di tipo maggioritario, per cui, “le maggioranze dovrebbero essere <strong>in</strong> grado di<br />

«controllare tutto ciò che vi è nel sistema di Governo -il legislativo, l’esecutivo, il giudiziarioe<br />

qu<strong>in</strong>di controllare tutto ciò che la politica possa toccare…»” 447 , e dato che “la responsabilità<br />

verso gli elettori o i rappresentati elettivi …secondo il modello maggioritario, è la pr<strong>in</strong>cipale<br />

se non unica, fonte di legittimità” 448 , non pochi dubbi sono sorti nel nostro paese, <strong>in</strong><br />

particolare, ed <strong>in</strong> tutte le realtà che hanno assistito alla nascita di tali nuove creature, <strong>in</strong> merito<br />

alla legittimità dei nuovi istituti <strong>in</strong>trodotti. La rottura, <strong>in</strong>fatti, della tripartizione dei poteri e del<br />

pr<strong>in</strong>cipio di responsabilità m<strong>in</strong>isteriale e l’<strong>in</strong>esistenza di alcuna soggezione all’<strong>in</strong>dirizzo<br />

politico non hanno trovato soluzione nella rappresentatività popolare, ma hanno portato a<br />

temere, come afferma Landis, “that actual policymak<strong>in</strong>g will not come from voter preferences<br />

or congressional enactments but from a process of tripartite barga<strong>in</strong><strong>in</strong>g between the<br />

specialized adm<strong>in</strong>istrators, relevant members of Congress, and the representatives of selfselected<br />

organized <strong>in</strong>terests. (p. xii)” 449<br />

Fatto questo che ha aperto un lungo e vario dibattito, vi erano coloro che dichiaravano<br />

l’<strong>in</strong>costituzionalità di tali organi ed altri che superavano tale problema nei modi di seguito<br />

<strong>in</strong>dicati:<br />

- attraverso una più ampia lettura dell’articolo 97 della Costituzione, contenente il pr<strong>in</strong>cipio<br />

d’imparzialità, da cui deducevano che “alcuni settori di amm<strong>in</strong>istrazione dotati di particolari<br />

caratteristiche e portatori di esigenze particolari ed imparziali necessitano di un’imputazione<br />

ad un’autorità non politica” 450 , sentendo comunque il bisogno di colmare un vuoto<br />

costituzionale <strong>in</strong> merito al fatto che con tale sistema si assiste ad una serie di deleghe “di<br />

potere normativo di carattere sostanzialmente primario e <strong>in</strong>dipendente ad autorità non<br />

politiche ” il cui “ procedimento formativo…. non è soggetto a controllo” contrariamente “al<br />

potere regolamentare del Governo -anche quello primario- …assoggettato al parere<br />

consultivo del Consiglio di Stato ed al visto della Corte dei Conti” 451 .<br />

- attraverso una riflessione sulla prima parte della Costituzione, chiaramente espressa da<br />

Barbera “quando scrisse che le libertà costituzionali, <strong>in</strong> ragione della pregnanza loro<br />

riconosciuta dalla Costituzione, avevano bisogno di garanzie non esaurite dai v<strong>in</strong>coli imposti<br />

alla legge dalle s<strong>in</strong>gole disposizioni da cui esse erano previste, ma evocavano «istituzioni<br />

delle libertà», capaci di tenere sotto controllo i poteri che dovessero m<strong>in</strong>acciarle” 452 ;<br />

- attraverso la legittimità “derivante dalla rappresentatività del mercato al quale afferivano,<br />

non perché fossero organi corporativi, come <strong>in</strong> effetti non sono, ma per un non meglio<br />

447<br />

A. La Sp<strong>in</strong>a, G. Majone, op. cit., pag. 170.<br />

448<br />

Ibidem, pag. 167.<br />

449<br />

M. D. McCubb<strong>in</strong>s, 'Abdication or Delegation? Congress, the Bureaucracy, and the Delegation Dilemma',<br />

Regulation, Volume 22, N. 2, pag. 31.<br />

450<br />

Commissione I, op. cit., pag. 33<br />

451<br />

Ibidem, pag. 34.<br />

452<br />

G. Amato, 'Autorità semi-<strong>in</strong>dipendenti ed autorità di garanzia', Rivista Trimestrale di diritto pubblico, 1997,<br />

pag. 663.<br />

88


def<strong>in</strong>ito «rapporto mediatico » con il settore di afferenza” 453 , ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e derivante dal fatto che<br />

riproponendo all’<strong>in</strong>terno del mercato il modello del “processo” verrebbe ad assicurare il<br />

realizzarsi di quell’uguaglianza dei diritti che la Costituzione difende e proclama.<br />

A tali spiegazioni, più prettamente giurisprudenziali, deve seguire il ricordo che esiste<br />

un altro modello che i teorici della democrazia considerano compatibile con l’idea “«di<br />

governo del popolo, da parte del popolo, per il popolo»” 454 , un modello di matrice<br />

madisoniana, per cui, “anziché concentrare il potere nelle mani della maggioranza” è bene<br />

“limitare e disperdere il potere tra istituzioni differenti” 455 , al f<strong>in</strong>e di proteggere le m<strong>in</strong>oranze<br />

dalla «tirannia della maggioranza». A questa considerazione si deve aggiungere poi<br />

un’analisi, come <strong>in</strong>dicata da Majone, di quelle che sono le fonti di legittimità sostanziale e<br />

procedurale dei nuovi istituti.<br />

In base al primo aspetto, la legittimità delle autorità <strong>in</strong>dipendenti deriverebbe dal tipo di<br />

effetti generati dalla politica regolatoria. Essendo, <strong>in</strong>fatti, quest’ultima prevalentemente volta a<br />

risolvere problemi di efficienza e correzione dei fallimenti del mercato, e, qu<strong>in</strong>di,<br />

concretizzandosi <strong>in</strong> “giochi a somma positiva, <strong>in</strong> cui tutti possono guadagnare o, comunque,<br />

non perdere” 456 , il pr<strong>in</strong>cipio maggioritario sarebbe completamente <strong>in</strong>adeguato, dal momento<br />

che tali problemi possono essere risolti attraverso il criterio dell’unanimità che, se possibile <strong>in</strong><br />

contesti di dimensione ridotta, lascia spazio <strong>in</strong> ambiti più ampi, quali quelli delle società oggi<br />

esistenti, per le difficoltà che ne deriverebbero, a meccanismi alternativi tra cui “le strategie<br />

consociative che <strong>in</strong>coraggiano le contrattazione tra le elites di segmenti ben organizzati della<br />

società….e la delega di compiti di problem-solv<strong>in</strong>g ad agenzie <strong>in</strong>dipendenti composte da<br />

esperti” 457 .<br />

Seguendo l’idea Wickselliana, affermante la “necessità di affrontare le politiche di<br />

efficienza e quelle redistributive attraverso processi di decisione collettiva separati” 458 , il<br />

pr<strong>in</strong>cipio maggioritario sarebbe sempre richiesto <strong>in</strong> caso di politiche redistributive, trattandosi<br />

di giochi a somma zero <strong>in</strong> cui ai guadagni di alcuni corrispondono le perdite di altri. Proprio il<br />

prevalere di tali tipi di politiche negli anni ’60 e seguenti ha generato l’estensione<br />

dell’applicazione del pr<strong>in</strong>cipio maggioritario come uno standard per ogni tipo di policy.<br />

Tenuto conto che <strong>in</strong> alcune circostanze anche politiche nate per risolvere problemi di<br />

efficienza alla f<strong>in</strong>e f<strong>in</strong>iscono per avere <strong>in</strong>fluenza sugli aspetti redistributivi, un’altra fonte di<br />

legittimazione sostanziale deriverebbe, come ricordato da Majone, dal fatto che le autorità<br />

“ricevono un compito specifico al quale sono v<strong>in</strong>colate, il cui svolgimento (almeno con<br />

riguardo agli scopi) è predef<strong>in</strong>ito, e il cui adempimento può essere, <strong>in</strong> senso stretto, valutato e<br />

giudicato” 459 . Un v<strong>in</strong>colo sui risultati attesi che, al contrario, non si crea nel caso di<br />

responsabilità elettorale, dato che la complessità e varietà dei temi trattati nei programmi<br />

elettorali impediscono al s<strong>in</strong>golo elettore di poter seguire nella totalità le politiche perseguite<br />

dall’eletto e, qu<strong>in</strong>di, di valutare le s<strong>in</strong>gole decisioni su temi specifici e poiché, nei sistemi<br />

liberal democratici, vige un divieto di mandato imperativo per assicurare che, una volta eletti, i<br />

rappresentanti ricerch<strong>in</strong>o l’<strong>in</strong>teresse collettivo.<br />

A questo si aggiunge <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e una legittimità procedurale: “ le agenzie sono create da leggi<br />

democraticamente approvate, le quali def<strong>in</strong>iscono la loro autorità giuridica e i loro obiettivi;<br />

che i regolatori siano nom<strong>in</strong>ati da rappresentanti elettivi del popolo; che le decisioni regolative<br />

453<br />

F. Merusi, Democrazia e autorità <strong>in</strong>dipendenti Un romanzo quasi giallo, il Mul<strong>in</strong>o Contemporanea, Bologna,<br />

2000, pag. 20.<br />

454<br />

La Sp<strong>in</strong>a, G. Majone, op.cit., pag. 170.<br />

455<br />

Ibidem, pag. 168.<br />

456<br />

Ibidem, pag. 189.<br />

457<br />

Ibidem, pag. 189.<br />

458<br />

Ibidem, pag. 188.<br />

459<br />

Ibidem, pag. 202.<br />

89


si attengano a regole formali, le quali spesso richiedono la partecipazione del pubblico, … che<br />

tali decisioni siano sottoponibili ad un eventuale esame giudiziario” 460 .<br />

6.2 Elected versus Appo<strong>in</strong>ted Regulators: i risultati<br />

Interessante risulta essere, a questo scopo, l’analisi di Besley e Coase 461 , i quali dopo aver<br />

dimostrato che, <strong>in</strong> teoria, <strong>in</strong> una società realisticamente a prevalenza di consumatori,<br />

l’elezione dei membri delle autorità sp<strong>in</strong>gerebbe le diverse parti politiche a sostenere le<br />

candidature di soggetti pro-comsumatori al f<strong>in</strong>e di raggiungere il successo elettorale,<br />

osservano come nel caso di nom<strong>in</strong>a dei regolatori, essendo la regolazione un elemento tra i<br />

tanti oggetto d’<strong>in</strong>teresse dell’ elezione, si avrebbe, a f<strong>in</strong>i elettorali, la scelta di soggetti<br />

maggiormente sensibili agli <strong>in</strong>teressi di stakeholders di m<strong>in</strong>oranza. Una realtà che trova<br />

conferma non solo nella ricerca svolta dagli stessi autori, ma anche <strong>in</strong> ricerche precedenti.<br />

Besley e Coase hanno osservato che il livello dei prezzi dell’energia elettrica è superiore<br />

nei paesi con regolatori nom<strong>in</strong>ati rispetto a quelli eletti. Formby, Mishra and Thistle, “us<strong>in</strong>g<br />

data from 1979-1983 on a selection of <strong>in</strong>vestor-owned utilities, f<strong>in</strong>d that election of public<br />

utility regulators has a negative effect on bond rat<strong>in</strong>gs, consistent with a squeeze on marg<strong>in</strong>s<br />

due to more pro-consumer choices”. Fields, Kle<strong>in</strong> and Sfiridis, esam<strong>in</strong>ando “stock price data<br />

…to take <strong>in</strong>to account the expected changes <strong>in</strong> cash flows and firm risk result<strong>in</strong>g from<br />

changes <strong>in</strong> regulatory regime”, osservano che “the change <strong>in</strong> commissioner selection from<br />

appo<strong>in</strong>ted to elected is significantly and negatively related to the market value of the regulated<br />

firm”, tanto è vero che “firm values decl<strong>in</strong>ed by a statistically significant 1.11 percent on the<br />

election day” così da poter concludere che “<strong>in</strong>vestors’ view of the elected versus appo<strong>in</strong>ted<br />

dichotomy is that elected commissioners are likely to reduce the risk adjusted cash flows of<br />

regulated firms, and hence, reduce the wealth of shareholder” 462 . Smart [1994] reports that<br />

telephone rates are lower <strong>in</strong> states that elect their public utility regulators”.<br />

6.3 Responsabilità<br />

“In a democratic society, political <strong>in</strong>stitutions are expected to be responsible” 463 :<br />

- <strong>in</strong>ternamente, svolgendo il proprio compito rispettando codici di condotta e di<br />

comportamento;<br />

- esternamente, svolgendo le proprie funzioni rispettando quanto <strong>in</strong>dicato nel mandato<br />

legislativo che le ha istituite. Proprio <strong>in</strong> base a questo secondo punto di vista, notiamo come<br />

sia tutt’ altro che facile determ<strong>in</strong>are, dalla vaghezza del dettato legislativo, gli effettivi<br />

obiettivi che dovrebbero essere raggiunti dalle autorità e qu<strong>in</strong>di valutare il grado di<br />

responsabilità.<br />

Una vecchia domanda usata <strong>in</strong> America agli <strong>in</strong>izi del secolo, ricorda Cassese, era<br />

appunto: «Creiamo un irresponsabile quarto potere dello Stato? 464 ».<br />

Questo <strong>in</strong> quanto ciò che colpisce prevalentemente di tali autorità è l’alto grado di<br />

discrezionalità di cui godono e l’idea, di jeffersoniana memoria, che “nonelected federal<br />

460 Ibidem, pag. 184.<br />

461 T. Besley, S. Coate, 'Elected versus Appo<strong>in</strong>ted Regulators: Theory and Evidence', Journal of the European<br />

Economic Association, Vol.1, N. 5, 2003, 1176-1206.<br />

462 J.A. Fields, L. S. Kle<strong>in</strong>, J. M. Sfiridis, 'A market based evaluation of the election versus appo<strong>in</strong>tment of<br />

regulatory commissioners', Public Choice, N. 92, 1997, pag. 337–351.<br />

463 M.H. Bernste<strong>in</strong>, op.cit., pag. 149.<br />

464 Un’ idea che <strong>in</strong> parte sembrerebbe confermata dalla percezione degli stessi commissari. “Il presidente<br />

dell'Autorità per la garanzia nelle telecomunicazioni, <strong>in</strong> un’ <strong>in</strong>tervista al quotidiano La Stampa, di<br />

sabato 16 gennaio 1999, ha dichiarato che, a suo parere «le Autorità non rispondono né al Governo, né al<br />

Parlamento Italiano», ma, (testualmente), «all'op<strong>in</strong>ione pubblica, ai consumatori e alla sfera dei poteri europei»”<br />

Interpellanza presentata dall’onorevole Nesi, XIII legislatura, Camera, 20 Gennaio 1999.<br />

90


officials should therefore be given the least possible room for discretion or <strong>in</strong>terpretation <strong>in</strong><br />

carry<strong>in</strong>g out the laws of the land” 465<br />

I sostenitori delle autorità, tra cui lo stesso Landis, facevano notare come, di fatto, il<br />

problema non sussistesse <strong>in</strong> quanto “responsability can be more clearly and firmly fixed <strong>in</strong><br />

small agencies” e qu<strong>in</strong>di “«plac<strong>in</strong>g responsability directly upon a specific group means that a<br />

f<strong>in</strong>ger can be publicly po<strong>in</strong>ted at a particular man or men with the solution of a particular<br />

question»” 466 . Se ciò non bastasse, si riconosce al Parlamento il compito di sorvegliare<br />

l’operato delle autorità 467 . “This supposed accountability through congressional oversight<br />

depends upon a cha<strong>in</strong> of command <strong>in</strong> which the agency makes the law, the legislators<br />

supervise the agency, and the people supervise the legislators” 468 .<br />

I tre anelli della catena di relazioni non sono però così resistenti, non esistendo un vero e<br />

proprio controllo da parte del Parlamento, essendo organi <strong>in</strong>dipendenti, ma un non rilevante<br />

obbligo di relazionare annualmente la propria attività alle Camere e nella possibilità, sempre<br />

presente, del Parlamento di ritirare la delega attraverso una nuova legge. Teoricamente “ if<br />

delegation was done by legislation <strong>in</strong> the post-constitutional stage, cancell<strong>in</strong>g such delegation<br />

or chang<strong>in</strong>g the delegate when it stops to be beneficial (due to delegate drift or too much<br />

<strong>in</strong>dependence) should be regarded as the same sort of decision. However, if such delegation<br />

develops to be perceived by the public as part of the government’s <strong>in</strong>stitutional structure, it<br />

can be <strong>in</strong>terpreted as part of the de facto-constitution, and therefore, its revocation or<br />

amendment cannot be done as easily as its creation. In other words, path-dependence might be<br />

relevant.” 469 .<br />

Oltre ciò si deve notare come gran parte dell’op<strong>in</strong>ione pubblica rimane all’oscuro di<br />

quanto discusso dalle autorità 470 , contrariamente a quanto avviene nel caso dei dibattiti<br />

parlamentari. Il fatto è che “«noth<strong>in</strong>g attracts a crowd so quickly as a fight……parliamentary<br />

debates, …political campaigns, strikes, hear<strong>in</strong>gs, all have about them some of the excit<strong>in</strong>g<br />

qualities of a fight; all produce dramatic spectacles that are almost irresistibly fasc<strong>in</strong>at<strong>in</strong>g to<br />

people»” 471<br />

Se è pur vero che non esiste una responsabilità, <strong>in</strong> senso proprio, a cui siamo abituati e<br />

cioè sempre e comunque verso il Parlamento, <strong>in</strong> quanto organo elettivo, fa notare Predieri,<br />

esiste “un controllo da parte dei giudici, di tutti i tipi di giudici, compresi quelli contabili,<br />

comprese quelle forme, non previste dalla Costituzione, di controllo di gestione affidato alla<br />

Corte dei Conti” 472<br />

E’ poi lo stesso Predieri a sottol<strong>in</strong>eare che è necessario, per evitare che questo status<br />

anomalo delle autorità si trasformi <strong>in</strong> una sorta di vera irresponsabilità, che si proceda a<br />

compensare l’assenza della democrazia politica con una qualche forma di democrazia<br />

procedimentale, attraverso un procedimento ben def<strong>in</strong>ito e una maggiore chiarezza anche nei<br />

modi del s<strong>in</strong>dacato giudiziario, nonché attraverso la richiesta delle motivazioni per i<br />

provvedimenti, al f<strong>in</strong>e di rendere possibile una maggiore visibilità sia da parte giudiziaria sia<br />

dell’op<strong>in</strong>ione pubblica.<br />

465<br />

M. D. McCubb<strong>in</strong>s, 'Abdication or Delegation? Congress, the Bureaucracy, and the Delegation Dilemma',<br />

Regulation, vol.22, N.2, pag. 30.<br />

466<br />

Ibidem, pag. 150.<br />

467<br />

“ Se si partisse dall’assunto che vi siano poche autorità <strong>in</strong>dipendenti e che queste non siano sovraccariche di<br />

compiti , la mia risposta sarebbe la seguente:rispondono al parlamento, ma nel senso che <strong>in</strong>formano, non nel<br />

senso che il Parlamento le orienta”, <strong>in</strong>tervento di S. Cassese <strong>in</strong> Commissione I, op. cit., pag. 11.<br />

468<br />

D. Schoenbrod, op.cit.,pag. 100.<br />

469<br />

S. Voigt S., E. M. Salzberger, op. cit., pag. 292.<br />

470<br />

Interessante <strong>in</strong> tal senso è il fatto che “il presidente dell'Autorità per la garanzia nelle telecomunicazioni, <strong>in</strong><br />

una <strong>in</strong>tervista al quotidiano La Stampa, di sabato 16 gennaio 1999, ha dichiarato che, a suo parere «le<br />

Autorità non rispondono né al Governo, né al Parlamento Italiano», ma, (testualmente), «all'op<strong>in</strong>ione pubblica, ai<br />

consumatori e alla sfera dei poteri europei»”. Interpellanza n. 2/01556, Camera, XIII Legislatura, 20-01-1999.<br />

471<br />

D. Schoenbrod, op. cit. , pag. 103.<br />

472 Commissione I, op. cit., pag. 16.<br />

91


Un tipo di soluzione che è stata applicata <strong>in</strong> America dove si è proceduto a prevedere nei<br />

procedimenti “criteri garantistici tipici del processo penale (assistenza di un difensore,<br />

possibilità di esame di tutti gli atti, contro-<strong>in</strong>terrogazione dei test, decisioni motivate soltanto<br />

sulla base delle risultanze processuali)” 473 .<br />

Se questo rappresenta un obiettivo per il futuro, un mezzo a cui da poco ci si affida per<br />

far accrescere la responsabilità è la richiesta per le “autorità amm<strong>in</strong>istrative <strong>in</strong>dipendenti, cui<br />

la normativa attribuisce funzioni di controllo, di vigilanza o regolatorie”,(fatta eccezione<br />

dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato), di dotarsi “nei modi previsti dai<br />

rispettivi ord<strong>in</strong>amenti, di forme o metodi di analisi d’impatto della regolamentazione per<br />

l'emanazione di atti di competenza e, <strong>in</strong> particolare, di atti amm<strong>in</strong>istrativi generali, di<br />

programmazione o pianificazione, e di regolazione” 474 , da <strong>in</strong>viare tramite relazioni al<br />

Parlamento, al f<strong>in</strong>e di consentire, data l’<strong>in</strong>esistenza di un “meccanismo di controllo<br />

democratico delle scelte operate, di ovviare a ciò rendendo pubblica la logica ed il criterio di<br />

una data regolamentazione”.<br />

Una relazione che ha un carattere sempre più d’<strong>in</strong>formazione piuttosto che un dovere<br />

v<strong>in</strong>colante, non essendo prevista alcuna sanzione nel caso di un’analisi d’impatto <strong>in</strong>sufficiente<br />

o addirittura contrastante rispetto alla scelta poi presa. Se pur <strong>in</strong>completa, si tratta, comunque,<br />

di una vera e propria novità, che, <strong>in</strong> parte, ha posto f<strong>in</strong>e alla possibilità, f<strong>in</strong>o ad ora esistente,<br />

di usare la regolazione come un mezzo per riuscire a raggiungere determ<strong>in</strong>ati obiettivi <strong>in</strong><br />

apparente assenza di costi evidenti. “Iniziatives that would otherwise exist as observable fiscal<br />

budgetary items may be shoved off-budget as regulation”, con la differenza però che, mentre<br />

“spend<strong>in</strong>g, is an observable outlay, capable of be<strong>in</strong>g added up across the economy, regulatory<br />

costs are not easy to track” 475 .<br />

Una soluzione <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tonia con la proposta di Clyde, volta a frenare la crescita<br />

dell’attività regolatoria e, nello stesso tempo, a favorire una più attenta analisi dei costi<br />

attraverso “ a regulatoy cost cap for each mandate conta<strong>in</strong>ed <strong>in</strong> new and reauthorized law” e a<br />

prevedere, “ if an agency desired to exceed that limit, …further regulatory authorization and<br />

appropriation from Congress” 476 .<br />

Un’alternativa potrebbe essere una sorta di budget regolatorio “as proposed by several<br />

dist<strong>in</strong>guished American economists—established jo<strong>in</strong>tly by Congress and the President, for<br />

each agency, start<strong>in</strong>g with a budget constra<strong>in</strong>t on total private expenditures mandated by<br />

regulation, and then allocat<strong>in</strong>g the budget among the different agencies” 477 . I costi a cui si<br />

dovrebbe far riferimento sarebbero di tre tipi: operativi, di processo ed <strong>in</strong>diretti. Particolare<br />

<strong>in</strong>teresse avrebbero soprattutto gli ultimi due, essendo, i primi, già compresi nei bilanci<br />

attualmente preparati dalle autorità, e consistenti nelle spese relative al mantenimento<br />

dell’autorità.<br />

La stima dei costi, connessi alle procedure amm<strong>in</strong>istrative create dalle nuove regolazioni<br />

e quelli legati alle perdite da parte di consumatori ed imprenditori, <strong>in</strong> seguito ad una nuova<br />

regolazione, sarebbero, <strong>in</strong>fatti, di non facile acquisizione. Se per i primi esistono sofisticate<br />

tecniche per il calcolo dei “compliance cost assessment”, per gli altri si dovrebbe ricorrere a<br />

modelli di equilibrio generale <strong>in</strong> cui si esam<strong>in</strong>a simultaneamente l’<strong>in</strong>terazione dei mercati dei<br />

consumatori e delle imprese. Un sistema che potrebbe risultare non del tutto utile per un f<strong>in</strong>e<br />

pratico.<br />

473<br />

A. La Sp<strong>in</strong>a, G. Majone, op. cit., pag. 208.<br />

474<br />

Legge 29 luglio 2003, n. 229, Interventi <strong>in</strong> materia di qualità della regolazione, riassetto normativo e<br />

codificazione, Art. 12 (Analisi di impatto delle funzioni di vigilanza e regolazione delle autorità amm<strong>in</strong>istrative<br />

<strong>in</strong>dipendenti) comma 1, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 196 del 25 agosto 2003..<br />

475<br />

W. C.Clyde, 'Promise and peril, Implement<strong>in</strong>g a regulatory budget', Policy Sciences, N. 31, 1998, pag. 352.<br />

476<br />

Ibidem, pag. 345.<br />

477<br />

M. Everson, G. Majone, L. Metcalfe, A. Schout, The Role of Specialised Agencies <strong>in</strong> Decentralis<strong>in</strong>g EU<br />

Governance, Report Presented to the Commission, 1999, pag. 44.<br />

92


CAPITOLO VII<br />

La Corte Costituzionale.<br />

Un trust game per spiegare le scelte dal 1956 ad oggi<br />

7.1 Background storico<br />

Le Corti Costituzionali, come le autorità <strong>in</strong>dipendenti, trovano un loro diretto referente<br />

nell’esperienza americana. Il motivo di quest’ennesimo ritardo <strong>in</strong> Europa della nascita di<br />

nuovi istituti ha la sua spiegazione nella diversità di sistemi istituzionali adottati per la<br />

salvaguardia delle libertà fondamentali. La comb<strong>in</strong>azione di separazione dei poteri e potere<br />

giudiziario forte, propria degli Stati Uniti, fu, <strong>in</strong>fatti, il giusto terreno per far apparire come<br />

naturale una difesa della Costituzione da parte dei giudici. Non poteva essere altrimenti, il<br />

Chief Justice Marshall, <strong>in</strong> una famosa sentenza del 1803, afferma: “«il pr<strong>in</strong>cipio valido ..<strong>in</strong><br />

ogni ..regime a costituzione scritta deve essere che un atto del potere legislativo contrastante<br />

con la Costituzione è nullo»” altrimenti “«le costituzioni scritte sarebbero un assurdo tentativo<br />

per limitare un potere per sua natura immutabile»” 478 . Non solo veniva creata una Corte ad<br />

hoc, la Corte Suprema, ma addirittura si affidava il controllo di costituzionalità ad ogni grado<br />

di giudizio (si tratta di un sistema di costituzionalità “diffuso”), per cui, <strong>in</strong> caso<br />

d’<strong>in</strong>costituzionalità di una legge, si procedeva alla sua disapplicazione.<br />

In Europa, <strong>in</strong>vece, l’idea prevalente era che i diritti dovessero essere protetti facendo<br />

ricorso al pr<strong>in</strong>cipio maggioritario e alla supremazia del potere legislativo. Le Costituzioni, a<br />

tal f<strong>in</strong>e, “prohibited judicial review of legislation”, “denied courts jurisdiction over<br />

fundamental rights” e “formally subjugated judicial to legislative authority” 479 .<br />

Il mutare di tendenza si deve a Kelsen e alla sua idea che la stabilità del sistema e la<br />

legalità di ogni atto deve essere assicurata da un gruppo di solide norme, al di sopra della<br />

legislazione, la cui salvaguardia spetta ad un corpo ad hoc. Un modello di controllo<br />

giurisdizionale accentrato che è stato riproposto anche nel nostro paese.<br />

L’esigenza di una Corte, <strong>in</strong> Italia, emerse <strong>in</strong> corrispondenza del crollo dello Stato<br />

liberale, <strong>in</strong> seguito al dilagante uso del decreto legge da parte dei Governi, e qu<strong>in</strong>di ad un<br />

bisogno “non solo parlamentare, ma anche giurisdizionale, di un controllo dell’esistenza dei<br />

requisiti di necessità ed urgenza, <strong>in</strong>dispensabili per giustificare la legittimità dell’uso dei<br />

decreti.” 480 .<br />

Prima la Commissione Forti del 1946, <strong>in</strong>caricata dal M<strong>in</strong>istero per la Costituente di<br />

studiare le forme di riorganizzazione dello Stato, e poi l’Assemblea Costituente sottol<strong>in</strong>earono<br />

la rilevanza di un controllo costituzionale. La prima, maggiormente tesa a realizzare un<br />

controllo che arg<strong>in</strong>asse gli straripamenti del potere legislativo, prevedeva un controllo ad<br />

<strong>in</strong>iziativa popolare, sulla cui azione avrebbe dovuto <strong>in</strong>tervenire una Corte, composta di soli<br />

giudici delle alte magistrature. La seconda, <strong>in</strong>vece, una volta <strong>in</strong>dividuati i diritti fondamentali,<br />

voleva assicurargli una solida tutela dai possibili attacchi delle maggioranze parlamentari,<br />

data l’esperienza recente dello stravolgimento dello Statuto Albert<strong>in</strong>o ad opera del Fascismo.<br />

Tra le garanzie doveva essere posto anche un organo che vegliasse a che le leggi fossero<br />

rispettose dei diritti fondamentali. Il nuovo organo, sebbene ancora <strong>in</strong> uno stato solo<br />

478<br />

E. Cheli, Il giudice delle leggi, La Corte costituzionale nella d<strong>in</strong>amica dei poteri: una nuova edizione<br />

aggiornata, il Mul<strong>in</strong>o Contemporanea, Bologna, 1999, pag. 11.<br />

479<br />

A. S. Sweet, 'Constitutional Courts and Parliamentary Democracy', West European Politics, Vol.25, N.1,<br />

Gennaio 2002, pp. 77–100.<br />

480<br />

C. Rodotà, STORIA DELLA CORTE COSTITUZIONALE, Laterza, Bari, 1999, pag. 3.<br />

93


embrionale, era, comunque, fortemente osteggiato dalla s<strong>in</strong>istra, dai socialisti e dal partito<br />

liberale pre-fascista (escluso E<strong>in</strong>audi). I primi mal consideravano l’idea di un organo che si<br />

ponesse al di sopra del Parlamento e della «democrazia», per essere giudice e pensavano,<br />

come affermava Togliatti, che potesse essere l’espediente usato per frenare “una possibile<br />

maggioranza, «espressione libera e diretta delle classi lavoratrici »” 481 . I secondi <strong>in</strong>vece<br />

avrebbe preferito mantenere la struttura dello stato esistente affidando tale compito alla Corte<br />

di Cassazione.<br />

Ulteriori problemi apparvero al momento della def<strong>in</strong>izione della composizione di tale<br />

organo. Da un lato vi era il desiderio di trasformarlo <strong>in</strong> un organo legislativo, prevedendo solo<br />

nom<strong>in</strong>e parlamentari, dall’altro esclusivamente giurisdizionale, con nom<strong>in</strong>e delle sole alte<br />

magistrature. Prova di quanto fosse osteggiato è che, nonostante la Costituzione entri <strong>in</strong><br />

vigore nel 1948, l’elezione del Parlamento si abbia nello stesso anno, la Corte <strong>in</strong>izia ad<br />

operare solo nel 1956.<br />

7.2 Governo/ Parlamento: pr<strong>in</strong>cipali o players?<br />

Considerati i compiti attribuiti alla Consulta (vigilare sul rispetto della Costituzione, dirimere<br />

i conflitti emergenti tra Stato e regioni ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e giudicare le accuse mosse contro il Presidente<br />

della Repubblica 482 ) e tenuto conto dell’effetto che tale potere delegato può avere sull’attività<br />

legislativa e sull’operato di un Governo, è divenuta una necessità comprendere la tipologia del<br />

rapporto Governo/Parlamento-Corte.<br />

Se <strong>in</strong>izialmente è stato catalogato come un rapporto pr<strong>in</strong>cipale-agente, come già<br />

avvenuto con le autorità <strong>in</strong>dipendenti, ben presto ci si è accorti del carattere peculiare di tale<br />

rapporto e si è preferito, anche <strong>in</strong> questo caso, connotarlo come un trust. Ciò che si affida è,<br />

<strong>in</strong>fatti, un monopolio sul controllo di costituzionalità, difficilmente scalfibile, date le<br />

maggioranze qualificate necessarie per una revisione costituzionale 483 .<br />

Tale fatto e l’<strong>in</strong>esistenza di altre forme di controllo portano a considerare il Governo ed<br />

il Parlamento, secondo Sweet, più come giocatori, entro lo spazio delimitato<br />

dall’<strong>in</strong>terpretazione offerta dalla Corte, che come dei veri e propri pr<strong>in</strong>cipali. A livello teorico<br />

non è sufficiente il partecipare al processo di nom<strong>in</strong>a ed il diritto di revisione costituzionale<br />

per potere essere dei pr<strong>in</strong>cipali, mancando mezzi effettivi di controllo e d’<strong>in</strong>centivo.<br />

Se si considera, però, l’effettivo operare della Corte, prendendo come riferimento il<br />

nostro paese, Volcansek 484 osserva come l’<strong>in</strong>terpretazione del rapporto, sopra menzionato,<br />

possa ben rientrare nello schema pr<strong>in</strong>cipale-agente e come, a ben guardare, dietro il ruolo di<br />

controllore della costituzionalità si celi, quello <strong>in</strong>diretto, di terzo fautore del processo<br />

legislativo. “If <strong>in</strong> exercis<strong>in</strong>g review authority, the judges simply controlled the <strong>in</strong>tegrity of<br />

parliamentary procedures, and not the substance of legislation, the judges would be relatively<br />

m<strong>in</strong>or policy makers, ak<strong>in</strong> to Kelsen’s ‘negative legislator’. But the judges possess<br />

jurisdiction over rights that are, by def<strong>in</strong>ition, substantive constra<strong>in</strong>ts on law mak<strong>in</strong>g<br />

powers” 485 . Un potere che, secondo Volkansek, porterebbe la Corte ad essere il terzo veto<br />

players 486 istituzionale, the “third chambers to the legislative process” <strong>in</strong>dicata da Tsebelis 487 .<br />

Un ruolo che ha svolto:<br />

481<br />

Ibidem, pag. 9. Un’idea quest’ultima non completamente <strong>in</strong>fondata <strong>in</strong> quanto la democrazia cristiana vedeva<br />

tra le altre cose nella corte un baluardo contro la tendenza rivoluzionaria della movimento operaio.<br />

482<br />

Costituzione della Repubblica Italiana, Sezione I – La Corte costituzionale, Titolo VI, Art. 134.<br />

483<br />

“Le leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad <strong>in</strong>tervallo non<br />

m<strong>in</strong>ore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti nella seconda votazione”.<br />

Costituzione della Repubblica Italiana, Sezione II, Titolo IV, art. 138, comma1.<br />

484<br />

M.L.Volcansek, Constitutional courts as veto players: Divorce and decrees <strong>in</strong> Italy, European Journal of<br />

Political Research, 39 (3), (2001), 347-372.<br />

485<br />

A. S. Sweet, op. it., pag. 90.<br />

486<br />

Si ricorda che “a veto player is any actor of the legislative process whose agreement is needed for chang<strong>in</strong>g<br />

the policy status quo”. M. Santoni e F. Zucch<strong>in</strong>i, 'Does policy stability <strong>in</strong>crease the Constitutional Court’s<br />

94


- direttamente attraverso:<br />

a. le sentenze creative 488 , sostituendo l’<strong>in</strong>tervento<br />

legislativo che si sarebbe ritenuto necessario <strong>in</strong> seguito a<br />

riconosciute <strong>in</strong>costituzionalità con un suo <strong>in</strong>tervento;<br />

b. le sentenze monitorie 489 , assumendo un ruolo<br />

propositivo;<br />

c. l’uso del controllo sulla ragionevolezza delle leggi, usato<br />

non solo per valutare la legittimità di merito di una norma<br />

“ma per esercitare un vero e proprio s<strong>in</strong>dacato sull’eccesso di<br />

potere legislativo, un tipo di controllo che …la stessa Corte<br />

non ha mai ritenuto di poter affermare, <strong>in</strong> quanto considerato<br />

lesivo della sfera politica riservata al legislatore” 490 .<br />

- <strong>in</strong>direttamente attraverso il peso che la sua presenza ha nel processo negoziale degli altri<br />

due veto players.<br />

Il fatto è che, oltre questo straripare di poteri 491 , si assiste anche ad un uso di tale ruolo<br />

per fiancheggiare, osserva Volkansek, alternativamente gli altri due veto players, <strong>in</strong> tal caso<br />

veri pr<strong>in</strong>cipali. Un fenomeno avvenuto sia nel caso della legge Fortuna-Basl<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>troducente<br />

<strong>in</strong> Italia l’istituto del divorzio, sia per il problema della riproposizione di decreti legge 492 non<br />

convertiti entro i 60 giorni previsti, un fenomeno che, sebbene proibito, è stato il mezzo<br />

maggiormente usato dal Governo per legiferare soprattutto nei periodi <strong>in</strong> cui maggiori erano<br />

gli ostacoli riscontrati per le approvazioni delle leggi <strong>in</strong> Parlamento.<br />

Nel primo caso, <strong>in</strong> opposizione al Governo, la Corte appoggiò la visione favorevole del<br />

Parlamento e nel secondo caso, <strong>in</strong>vece, passò da lunghissimi periodi di accettazione del<br />

fenomeno (1967-1988, 1992-1996) a brevi periodi di opposizione dello stesso. Un<br />

comportamento anomalo, ma non unico, dato che la Corte è rimasta al fianco del Governo<br />

anche <strong>in</strong> altre occasioni, attraverso un’<strong>in</strong>terpretazione ad hoc dell’art. 75, dichiarando<br />

l’<strong>in</strong>ammissibilità dei referendum sgraditi al Governo, o quando, con propria giurisprudenza,<br />

riconobbe il ricorso al debito come mezzo ammesso di copertura della spesa, liberando il<br />

Governo dai v<strong>in</strong>coli di determ<strong>in</strong>azione dei mezzi di copertura imposti dall’art. 81 ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />

quando, avvallando, sempre ovviamente <strong>in</strong> violazione dell’articolo sopra menzionato, i<br />

tentativi di Governo e Parlamento di perseguire i propri <strong>in</strong>teressi elettorali, favorendo gruppi<br />

<strong>in</strong>dependence? The case of Italy dur<strong>in</strong>g the First Republic (1956–1992)', Public Choice, Vol.120, 2004, pag.<br />

440.<br />

487 G. Tsebelis, 'Decision Mak<strong>in</strong>g <strong>in</strong> Political Systems: Veto Players <strong>in</strong> Presidentialism, Parliamentarism,<br />

Multicameralism, and Multipartyism', British Journal of Political Science, 1995, 25, pag. 307.<br />

488 Si tratta di sentenze che, comprese nelle sentenze def<strong>in</strong>ite manipolative, dichiarano “l’illegittimità di una<br />

disposizione «nella parte <strong>in</strong> cui non prevede» una certa norma (…<strong>in</strong>troducendo la norma mancante) o nella parte<br />

<strong>in</strong> cui prevede una certa norma «anziché» un’altra ritenuta conforme a Costituzione (…sostituendo la norma<br />

caducata con quella ritenuta costituzionale)”. E. Cheli, op.cit., pag. 73.<br />

489 Sentenze <strong>in</strong> cui nel dichiarare <strong>in</strong>ammissibile una questione di costituzionalità, si esprime una<br />

raccomandazione, un avviso o addirittura i criteri da perseguire nel regolare una certa materia ( sentenze-<br />

comando) o attraverso la tecnica della doppia pronuncia, annunciando <strong>in</strong> sentenze di rigetto la possibilità di<br />

nuovi <strong>in</strong>terventi non assolutori <strong>in</strong> caso di prolungata <strong>in</strong>erzia del legislatore <strong>in</strong> certi campi.<br />

490 E. Cheli, op.cit. pag. 78.<br />

491 In un’<strong>in</strong>tervista a D’Alema, quest’ultimo afferma: “le pr<strong>in</strong>cipali decisioni le prendono il Tar del Lazio e la<br />

Corte. È come se fossero loro a governarci. Alcuni dei provvedimenti più importanti di questo governo, lodo<br />

Schifani, legge Lunardi, condono edilizio, sono nelle mani della Consulta. Che f<strong>in</strong>irà, pezzo dopo pezzo, col<br />

demolire il programma di Berlusconi”. S. Brusadelli, 'La Consulta può demolire il programma di governo ',<br />

Panorama, 2 ottobre 2003.<br />

492 “Il Governo non può, senza delegazione delle camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ord<strong>in</strong>aria.<br />

Quando <strong>in</strong> casi straord<strong>in</strong>ari di necessità ed urgenza, il governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti<br />

provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle camere…i decreti perdono<br />

efficacia se non sono convertiti <strong>in</strong> legge entro 60 giorni”. Costituzione della Repubblica Italiana, Parte II:<br />

Ord<strong>in</strong>amento della Repubblica Titolo I: Il Parlamento, Sezione I: Le Camere,art. 77.<br />

95


particolari, concentrati e politicamente organizzati e visibili, attraverso “le legg<strong>in</strong>e”, le rese<br />

ammissibili ammantandole con il pr<strong>in</strong>cipio della generalità 493 .<br />

Tali fatti comportano il domandarsi se effettivamente questi organi siano <strong>in</strong>dipendenti, e<br />

la risposta che Shapiro dà è che nessuna Corte è <strong>in</strong>dipendente, poiché ogni giudice dipende<br />

“of those for whom he holds the office” 494 .<br />

Se andiamo a considerare anche quest’aspetto, notiamo che cont<strong>in</strong>ua a permanere un<br />

dubbio sul grado d’<strong>in</strong>dipendenza <strong>in</strong> quanto dei 15 giudici (5 di nom<strong>in</strong>a parlamentare, 5<br />

nom<strong>in</strong>ati dal Presidente della Repubblica ed altri 5 nom<strong>in</strong>ati dalle alte magistrature: di cui 3<br />

da parte della Corte di Cassazione, 1 dal Consiglio di Stato e 1 dalla Corte dei Conti) previsti<br />

per la nostra Corte, per 10 di essi, rispettivamente di nom<strong>in</strong>a parlamentare e del Presidente<br />

della Repubblica, si è assistito ad una spartizione politica delle nom<strong>in</strong>e 495 f<strong>in</strong>o al 1994, anno<br />

<strong>in</strong> cui si è passati ad un sistema alternato delle nom<strong>in</strong>e tra il centrodestra e il centros<strong>in</strong>istra 496 .<br />

In generale si osserva, evidenziando le differenze esistenti per tipo di nom<strong>in</strong>ante, il seguente<br />

grado di conoscenza degli schieramenti di appartenenza dei giudici 497 , da cui traspare<br />

l’elevata politicizzazione delle nom<strong>in</strong>e parlametari e presidenziali.<br />

493 Si veda per maggiori chiarimenti G. Eusepi e A. Cepparulo, 'Guarantor of the Constitution or Defender of the<br />

Government? Lobby<strong>in</strong>g <strong>in</strong> the Italian Constitutional Court', draft preparato per la presentazione al Public Choice<br />

Society Meet<strong>in</strong>g, Nashville, Tennessee, 21-23 Marzo 2003.<br />

494 M. Shapiro, Courts: a comparative and political analysis, University of Chicago Press, 1981.<br />

495 F. Bon<strong>in</strong>i, Storia della Corte Costituzionale, La Nuova Italiana Scientifica, Roma, 1996, pag. 103.<br />

“La Corte costituzionale era rimasta quasi al riparo, visto che era il Parlamento a eleggerne buona parte dei<br />

membri, e il Pci era sempre <strong>in</strong> m<strong>in</strong>oranza. La svolta la realizzò Oscar Luigi Scalfaro..nom<strong>in</strong>ò giudici<br />

costituzionali soltanto uom<strong>in</strong>i impostigli dalla s<strong>in</strong>istra. Il primo fu Gustavo Zagrebelsky, il 9 settembre del 1995.<br />

L’altro Guido Neppi Modona, di Tor<strong>in</strong>o come il primo, il 4 novembre del 1996. Premiò anche Piero Alberto<br />

Capotosti, democristiano da sempre e vic<strong>in</strong>o al Ppi: lo trasferì direttamente dal Csm, dove era vicepresidente,<br />

alla Corte costituzionale il 4 novembre del 1996.[…] Ma il capolavoro fu la nom<strong>in</strong>a, fatta sempre da Scalfaro, di<br />

Fernanda Contri. […] Scalfaro da quel momento diventava l’arbitro assoluto della Corte costituzionale… Se ai<br />

quattro di nom<strong>in</strong>a scalfariana si aggiungono Valerio Onida, Franco Bile e Giovanni Maria Flick, la maggioranza<br />

è assicurata per almeno i prossimi quattro anni. Cesare Ruperto, l’attuale presidente, serve a garantire lo status<br />

quo <strong>in</strong> attesa dell’ultima spallata. Un processo quasi irreversibile, costruito da tempo e che servirà a<br />

controbilanciare una eventuale sconfitta elettorale della s<strong>in</strong>istra”. 'Avanti popolo, alla Consulta…', il VeL<strong>in</strong>o,<br />

Anno III, supplemento al n. 60/12, 30 Marzo 2001, http://www.virusilgiornaleonl<strong>in</strong>e.com/vel<strong>in</strong>_05.htm<br />

496 “Fatto questo che ha creato una strana situazione <strong>in</strong> quanto ad esempio il rapporto di forze è oggi 8 o 9 voti<br />

centros<strong>in</strong>istra contro 5 o 6 centrodestra e potrebbe spiegare, rafforzando l’idea di una connotazione politica delle<br />

sentenze, il motivo di una tendenza della corte ad opporsi all’attività di Governo”. S. Brusandelli, 'In corsa per<br />

l'Alta corte', Panorama, 5 luglio 2004.<br />

Fatto che lascerebbe ben comprendere perché “negli ultimi mesi le pronunce della Consulta sono sempre state<br />

rivolte contro provvedimenti varati dal governo Berlusconi (il condono edilizio, il falso <strong>in</strong> bilancio, la legge<br />

Bossi-F<strong>in</strong>i sull'immigrazione)”. M. Tortorella, 'Canta un Gallo a s<strong>in</strong>istra. Onida Presidente', Panorama, 22 luglio<br />

2004.<br />

Di non m<strong>in</strong>ore <strong>in</strong>teresse è “la decisione del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi di scegliere tra i<br />

giudici di nom<strong>in</strong>a quir<strong>in</strong>alizia due ex m<strong>in</strong>istri: Giovanni Maria Flick e, nel settembre scorso, Franco Gallo”. Una<br />

tendenza che sembra essersi presto diffusa se “ha preso quota l’ipotesi di un accordo tra DS e Forza Italia per<br />

l’elezione alla Consulta di Luciano Violante e Donato Bruno: proprio i due parlamentari che, nei rispettivi<br />

Schieramenti, hanno <strong>in</strong>carnato negli ultimi anni le posizioni più oltranziste”. … “C’è chi ipotizza addirittura un<br />

conflitto di <strong>in</strong>teresse: con quale serenità d’animo e garanzie per i cittad<strong>in</strong>i ex m<strong>in</strong>istri ed ex parlamentari possono<br />

decidere sulla costituzionalità di provvedimenti di cui sono stati artefici od oppositori?”. G. Fasanella, 'Quando i<br />

togati hanno le gambe Corte', Panorama, 27 Gennaio, 2005.<br />

497 I dati sono ottenuti sulla base delle <strong>in</strong>formazioni raccolte sui giudici avvicendatisi dal 1956 al 2005.<br />

96


Tav. 9 Percentuale di giudici, con affiliazione politica nota, ripartiti per nom<strong>in</strong>ante<br />

1<br />

0 20 40 60 80 100 120<br />

Un dato <strong>in</strong>teressante che assume un valore ancor maggiore se si associa ad esso il fatto<br />

che esiste, sulla base di quanto f<strong>in</strong>o ad ora osservato (tav. 10) , una relazione tra tipo di<br />

nom<strong>in</strong>ante e possibilità di ricoprire la carica di presidente e vicepresidente della Corte tale da<br />

favorire per la carica di presidente della Corte i giudici di nom<strong>in</strong>a parlamentare o<br />

presidenziale e per quella di vicepresidente quella presidenziale o delle magistrature.<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

Tav. 10 Relazione tra nom<strong>in</strong>anti e ruolo dei nom<strong>in</strong>ati all’<strong>in</strong>terno dell’ istituto<br />

Alte magistarture Presidente della<br />

Repubblica<br />

Un aspetto che è di una certa rilevanza soprattutto per la prima carica dato che <strong>in</strong> “ caso<br />

<strong>in</strong> cui vi sia parità di voti, il suo voto vale doppio” e che, sebbene sia considerato primus <strong>in</strong>ter<br />

pares, ha come potere essenziale “la ripartizione fra i giudici dei compiti di relatore sulle<br />

97<br />

% di giudici nom<strong>in</strong>ati<br />

dalle Alte Magistrature<br />

% di giudici nom<strong>in</strong>ati<br />

dalPresidente della<br />

Repubblica<br />

% di giudici nom<strong>in</strong>ati dal<br />

Parlamento<br />

Parlamento<br />

Presidenti<br />

Vicepresidenti<br />

Giudici


cause” e la fissazione dei calendari dei lavori (il "ruolo" degli affari trattati <strong>in</strong> ogni seduta)” 498<br />

e qu<strong>in</strong>di determ<strong>in</strong>ante nel caso si voglia assicurare l’appoggio di tale istituto.<br />

Connesso a tale fenomeno è poi quello dei ritardi nelle nom<strong>in</strong>e. Non è un caso che tali<br />

ritardi var<strong>in</strong>o a seconda dell’organo nom<strong>in</strong>ante. In particolare il più ridotto lasso di tempo è<br />

quello solitamente necessario al Presidente della Repubblica, per decidere i nom<strong>in</strong>ati, con un<br />

ritardo medio, rispetto a tutte le nom<strong>in</strong>e effettuate dalla nascita della Corte ad oggi, pari a 26-<br />

27 giorni, seguito da quello delle alte magistrature di 30 giorni ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e da quello del<br />

Parlamento di 184-185 giorni.<br />

Si deve comunque notare che l’atteggiamento sostenitore delle cause governative,<br />

manifestato dalla Corte, ha subito un’improvvisa <strong>in</strong>terruzione nel 1993, l’anno delle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />

di mani pulite e del processo di rimpasto dei partiti. Una possibile spiegazione di tale<br />

fenomeno si ha se si considera come elemento rilevante delle scelte dei giudici, il desiderio di<br />

questi, di assicurarsi, per il periodo successivo al mandato costituzionale, un reddito almeno<br />

pari a quello goduto f<strong>in</strong>o a quel periodo. La consapevolezza di non essere riconfermati ed il<br />

fatto che lo stesso standard retributivo, non <strong>in</strong>teso solo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i monetari, ma come<br />

costituito da una componente monetaria e una sociale: il prestigio, corrisposto solo attraverso<br />

nuovi <strong>in</strong>carichi, sp<strong>in</strong>gerebbe i giudici a cercare di guadagnare l’appoggio del Governo 499 . Un<br />

compito non facile, dato che la peculiare durata del loro mandato, a cavallo tra due legislature,<br />

fa nascere il problema di dover scegliere quale Governo conquistare o lus<strong>in</strong>gare per ottenere<br />

l’appoggio.<br />

Come i protagonisti del ciclo di vita di Modigliani, avendo quale obiettivo ultimo il<br />

reddito permanente, sono chiamati a dover decidere, s<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio del proprio mandato, la<br />

giusta comb<strong>in</strong>azione del b<strong>in</strong>omio consumo – risparmio corrispondente al b<strong>in</strong>omio<br />

<strong>in</strong>terpretazione sottomessa a f<strong>in</strong>i politici – applicazione rispettosa della Costituzione.<br />

Un desiderio ancor più sentito, se si considera come sia cambiato il panorama delle età<br />

dei giudici nom<strong>in</strong>ati, il numero di giudici con un’età <strong>in</strong>feriore ai 60 anni al momento della<br />

nom<strong>in</strong>a è, <strong>in</strong>fatti, andato via via crescendo.<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

Tav. 11 Evoluzione del numero di giudici di età ≤ 60 anni<br />

1955<br />

1957<br />

1959<br />

1961<br />

1963<br />

1965<br />

1967<br />

1969<br />

1973<br />

1976<br />

1978<br />

1982<br />

1984<br />

1986<br />

1988<br />

1991<br />

1993<br />

1996<br />

1999<br />

2001<br />

2003<br />

Un’idea confermata dato che il 71,43% di coloro che hanno svolto il ruolo di Presidenti<br />

della Corte, il 10 % dei vicepresidenti ed il 7,41% dei giudici ha ricoperto, al term<strong>in</strong>e del<br />

498<br />

Cos’è la Corte Costituzionale, pag. 7, http://www.cortecostituzionale.it/ita/lacorte costituzionale/cosaelacorte/<br />

pag_07.asp<br />

499<br />

Ci riferiamo alla realtà italiana e qu<strong>in</strong>di immag<strong>in</strong>iamo che esistano due coalizioni: centrodestra e<br />

centros<strong>in</strong>istra che si possono alternare nella guida del Governo.<br />

98


mandato, un’ulteriore <strong>in</strong>carico pubblico 500 ; mentre il 41,38% di coloro che hanno svolto il<br />

ruolo di presidenti, il 22,72% dei vicepresidenti ed il 40,54% dei giudici hanno già ricoperto<br />

un <strong>in</strong>carico statale.<br />

Per dimostrare che tale <strong>in</strong>terpretazione dei fatti può essere adeguata, procediamo ad una<br />

formalizzazione dei comportamenti degli attori partecipanti e osserviamo il processo delle<br />

loro scelte <strong>in</strong> una realtà semplificata, ideata sulla base dell’esperienza italiana, sottol<strong>in</strong>eando il<br />

ruolo svolto dalla mutata capacità previsionale della Corte, rispetto all’andamento dei<br />

Governi, data la presenza, durante il suo mandato, di un’elezione politica.<br />

Dall’osservazione dell’andamento delle nom<strong>in</strong>e e delle dimissioni, notiamo,<br />

<strong>in</strong>nanzitutto, come, all’<strong>in</strong>terno della Corte, non si è mai verificato un contemporaneo r<strong>in</strong>novo<br />

del mandato per tutti e 15 i giudici (da questo momento <strong>in</strong> poi <strong>in</strong>dicheremo il numero totale<br />

dei giudici con n), ma solo di una parte di essi. Si può sempre del<strong>in</strong>eare, <strong>in</strong>fatti, la presenza di<br />

due gruppi di cui uno n1 già <strong>in</strong> carica quando l’altro n2 entra <strong>in</strong> attività.<br />

In un generico istante t e su un <strong>in</strong>tervallo temporale di 9 501 anni si potrà osservare allora: <strong>in</strong> t<br />

l’<strong>in</strong>gresso del gruppo n2, <strong>in</strong> t+5 la f<strong>in</strong>e del mandato degli n1, sostituiti dai nuovi entranti , la<br />

f<strong>in</strong>e della legislatura ed il potenziale avvicendarsi di due Governi ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e a t+9 la f<strong>in</strong>e del<br />

mandato del gruppo n2.<br />

Tav. 12 Relazione tra il gruppo n1 e n2 nell’arco di 9 anni<br />

n 2 fa il suo<br />

<strong>in</strong>gresso nella<br />

Corte mentre n 1 è<br />

già presente<br />

n 1 term<strong>in</strong>a il mandato ed è<br />

sostituito da un nuovo gruppo<br />

n 1<br />

t t+5 t+9<br />

Ciascun giudice, nella ricerca di nuovi <strong>in</strong>carichi, cercherà di usare tutte le <strong>in</strong>formazioni a<br />

propria disposizione per prevedere al meglio quale possa essere il Governo che sarà al potere<br />

al momento della f<strong>in</strong>e del suo mandato, sulla base del quale decidere il comportamento da<br />

tenere, tra tre opzioni: mostrarsi favorevole al Governo (f), <strong>in</strong> opposizione ad esso (nf) e<br />

neutrale 502 (n).<br />

E’ ovvio ritenere che un Governo sia più propenso a nom<strong>in</strong>are, per il futuro, chi nel<br />

presente lo ha favorito. Tale semplice relazione trova un ostacolo, <strong>in</strong> questo caso, essendo<br />

impossibile dist<strong>in</strong>guere l’operato della Corte nella sua <strong>in</strong>terezza e quello dei s<strong>in</strong>goli giudici.<br />

Infatti, le decisioni, se pur prese a maggioranza, appaiono, all’esterno, come unanimi, dato<br />

che non è pubblico il voto dei s<strong>in</strong>goli giudici. Elemento decisivo per il Governo, al f<strong>in</strong>e di<br />

proporre ulteriori <strong>in</strong>carichi, è l’operare dell’organo collettivo.<br />

500<br />

In l<strong>in</strong>ea con quanto sopra detto è la rosa di nomi proposti dai due poli per la sostituzione del presidente<br />

dell’Autorità garante per le comunicazioni, dove troviamo “Cesare Ruperto e Cesare Mirabelli, proposti<br />

dall’Unione, … e Carlo Mezzanotte, dall’altra. ….Massimo Vari, gradito anche da parte della Margherita”. A.<br />

Baccaro, Corriere della Sera, 18 Marzo 2005, http://www.corriere.it/edicola/<strong>in</strong>dex.jsp?path=<br />

ECONOMIA&doc=UNO<br />

501<br />

La lunghezza del mandato dei giudici costituzionali, orig<strong>in</strong>ariamente di dodici anni, è stato ridotto a nove da<br />

una riforma costituzionale del 1967.<br />

502<br />

Una scelta che deve essere letta come un tentativo di non esposizione, evitando qu<strong>in</strong>di di esprimersi su<br />

argomenti <strong>in</strong>teressanti per il Governo, favorendo piuttosto la soluzione di problematiche marg<strong>in</strong>ali.<br />

99<br />

n2<br />

term<strong>in</strong>a il<br />

mandato


Tenuto conto del fatto che <strong>in</strong> ogni istante nella Corte sono presenti i due gruppi sopra<br />

n<br />

menzionati, e osservato che il gruppo n1 ha una composizione tale che n 1 < dove n = n1+n2,<br />

3<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

1955<br />

1957<br />

Tav. 13 Evoluzione di n1 nella Corte Costituzionale dal 1955 al 2001<br />

100<br />

1959<br />

1961<br />

1963<br />

1965<br />

1967<br />

1969<br />

1971<br />

1973<br />

1975<br />

1977<br />

1979<br />

1981<br />

1983<br />

1985<br />

1987<br />

1989<br />

1991<br />

1993<br />

1995<br />

1997<br />

1999<br />

2001<br />

si può allora ritenere le decisioni della Corte come espressione del solo gruppo di<br />

maggioranza n2, i cui giudici sono, per semplicità, considerati tutti uguali e perfettamente<br />

razionali.<br />

Il Governo e l’opposizione (potenziale futuro Governo), allora, possiamo supporre che<br />

propongano alla Corte un trust game. Il Governo (l’opposizione) s’impegna ad offrire<br />

<strong>in</strong>carichi post mandato <strong>in</strong> cambio di un sostegno da parte della Corte.<br />

Se le scelte della Corte, o meglio del gruppo n2, sono solo due, una per il periodo t-t+5<br />

(a.1) e l’altra per il periodo t+5-t+9 (a.2), possiamo determ<strong>in</strong>are l’<strong>in</strong>sieme delle possibili coppie<br />

di decisioni della Corte.<br />

Indicando con i primi pedici f, n e nf le tre possibili scelte di comportamento di ciascun<br />

giudice, estese di conseguenza anche alla Corte nella sua <strong>in</strong>terezza, ord<strong>in</strong>iamo tali coppie <strong>in</strong><br />

base alla possibilità connessa di ricevere un <strong>in</strong>carico post mandato, rispettivamente dal<br />

Governo attualmente <strong>in</strong> carica (seconda colonna della tabella seguente) e dall’attuale<br />

opposizione (potenziale v<strong>in</strong>citore alle successive elezioni, quarta colonna).<br />

Tav. 14 Azioni della Corte e relative probabilità di nuovi <strong>in</strong>carichi post-mandato<br />

offerti dal Governo attualmente <strong>in</strong> carica o dal potenziale successore<br />

Governo ora <strong>in</strong> carica Potenziale Governo futuro<br />

Azioni della Corte<br />

j(a.1; a.2)<br />

Probabilità di esser<br />

nom<strong>in</strong>ato al term<strong>in</strong>e<br />

del mandato<br />

Azioni della Corte j(a.1; a.2)<br />

Probabilità di esser<br />

nom<strong>in</strong>ato al term<strong>in</strong>e<br />

del mandato<br />

a f 1 a f 2 b a nf1 a f2 h<br />

a f 1 a n 2 c a n1 a f 2 l<br />

a n 1 a f 2 c a f1 a f 2 m<br />

a n 1 a n 2 d a nf1 a n 2 n<br />

a f 1 a nf 2 e an1 a n 2 p


a nf1 a f 2 e a f1 a n 2 q<br />

a n1 a nf 2 f a nf1 a nf 2 r<br />

a nf1 a n 2 f an1 a nf 2 s<br />

a nf1 a nf 2 0 a f1 a nf 2 0<br />

con b>c>d>e>f>0 e h>l>m>n>p>q>r>s>0<br />

Il primo giocatore, <strong>in</strong> questo trust game, a dover compiere le mosse è la Corte. Mentre la<br />

decisione sulla prima mossa della Corte si fonda sulla fiducia che ripone sulle promesse<br />

fattele e sulle possibilità di vittoria alle successive elezioni, la seconda mossa dipenderà dal<br />

comportamento tenuto dal Governo (aG) al tempo t+5 quando gli n1 lasceranno la Corte.<br />

E’ da notare che entrambi i giocatori non hanno nessun <strong>in</strong>teresse a comportarsi<br />

slealmente. Il Governo, se decidesse al tempo t+5 di non rispettare le promesse, otterrebbe <strong>in</strong><br />

cambio, <strong>in</strong> caso di vittoria alle successive elezioni, un comportamento ostile della Corte per il<br />

periodo t+5-t+9.<br />

La Corte, dal canto suo, chiamata nuovamente a giocare, dovendo scegliere il tipo di<br />

comportamento da tenere nel secondo periodo, non avrà alcun <strong>in</strong>teresse a manifestare ostilità<br />

al Governo (nel caso di v<strong>in</strong>cita da parte di questo delle elezioni) dopo un comportamento leale<br />

del Governo <strong>in</strong> t+5, <strong>in</strong> quanto vedrebbe ridotta la possibilità di assicurarsi un <strong>in</strong>carico post<br />

mandato alla f<strong>in</strong>e del periodo t+9.<br />

Dimostriamo allora come, considerata la funzione di utilità del Governo e di un giudice<br />

rappresentativo, vari il comportamento della Corte <strong>in</strong> seguito al cambiamento della<br />

probabilità di vittoria alle elezioni del Governo attualmente <strong>in</strong> carica (nel 1993, <strong>in</strong>fatti, oltre al<br />

rimpasto dei partiti, si è persa la certezza sui risultati delle elezioni politiche. Si è passati da<br />

una condizione <strong>in</strong> cui si poteva essere sicuri di quale fosse il partito che avrebbe ricevuto la<br />

maggioranza dei voti: la DC, ad uno stato d’<strong>in</strong>certezza).<br />

Se la funzione di utilità del Governo è la seguente<br />

Y Y<br />

Y Y<br />

Y N<br />

V = v ( a.<br />

1)<br />

+ p δ v [ a.<br />

2 ( aG<br />

)] + ( 1−<br />

p ) δV<br />

dove Y rappresenta l’essere il Governo <strong>in</strong> carica<br />

Y<br />

p rappresenta la probabilità del Governo di essere nuovamente eletto al tempo t+5<br />

Y<br />

v rappresenta l’utilità del Governo <strong>in</strong> carica<br />

δ è un fattore di sconto<br />

N<br />

V è la funzione di utilità dell’opposizione<br />

N N<br />

N Y<br />

N<br />

V = v ( a.<br />

1)<br />

+ p δ V + ( 1 − p ) δ<br />

dove N <strong>in</strong>dica l’essere una coalizione di opposizione<br />

N<br />

p rappresenta la probabilità che l’opposizione v<strong>in</strong>ca le future elezioni, con<br />

Y N<br />

p > p<br />

N<br />

v rappresenta l’utilità dell’opposizione<br />

δ un fattore di sconto<br />

a e a rappresentano le azioni possibili rispettivamente nel primo e secondo periodo<br />

. 1<br />

. 2<br />

e si risolve il sistema<br />

⎧<br />

⎨<br />

⎩<br />

Y<br />

V<br />

Y<br />

Y Y<br />

Y<br />

= v ( a.<br />

1)<br />

+ p δ v [ a.<br />

2 ( aG<br />

)] + ( 1−<br />

p ) δ V<br />

N<br />

V<br />

N<br />

N Y<br />

= v ( a.<br />

1)<br />

+ p δ V<br />

N N<br />

+ ( 1−<br />

p ) δ V<br />

101<br />

V<br />

N<br />

N


che diviene:<br />

V<br />

V<br />

Y<br />

N<br />

v<br />

=<br />

Y<br />

v<br />

=<br />

N<br />

Y Y<br />

N<br />

Y N<br />

( a.<br />

1)[<br />

1−<br />

( 1−<br />

p ) δ ] + p δv<br />

[ a.<br />

2 ( aG<br />

)][ 1−<br />

( 1−<br />

p ) δ ] + ( 1−<br />

p ) δv<br />

( a.<br />

1)<br />

N<br />

Y<br />

1−<br />

δ + p δ ( 1−<br />

δ + p δ )<br />

N<br />

N<br />

N Y<br />

N<br />

N 2 Y Y<br />

( a.<br />

1)[<br />

1−<br />

( 1−<br />

p ) δ ] + p δv<br />

( a.<br />

1)[<br />

1−<br />

( 1−<br />

p ) δ]<br />

+ p δ p v [ a.<br />

2 ( aG<br />

)][ 1−<br />

( 1−<br />

p<br />

N<br />

Y<br />

1−<br />

δ + p δ ( 1−<br />

δ + p δ )<br />

e si immag<strong>in</strong>a di essere <strong>in</strong> Italia prima del 1993, il che implica una vittoria quasi certa<br />

Y<br />

dell’attuale Governo alle successive elezioni, p prossimo ad 1, si ottiene:<br />

Y Y<br />

Y<br />

V =<br />

v ( a 1)<br />

+ δv<br />

[ a.<br />

2 ( a<br />

e<br />

V<br />

N<br />

N<br />

v ( a.<br />

1)<br />

=<br />

1−<br />

δ<br />

Il Governo, allora, per massimizzare la propria utilità sarebbe favorevole a<br />

comportamenti leali e qu<strong>in</strong>di manterrebbe le promesse fatte alla Corte.<br />

Nella medesima circostanza, la Corte, la cui funzione di utilità, espressa tramite quella<br />

di un giudice rappresentativo, è la seguente<br />

U<br />

=<br />

p<br />

Y<br />

+ ( 1−<br />

p<br />

2<br />

δ j<br />

Y<br />

2<br />

) δ<br />

Y 2<br />

[ a ; a ( a ) ] u(<br />

w ) + p δ 1−<br />

j[<br />

a ; a ( a ) ]<br />

. 1<br />

. 2<br />

OP<br />

{ 1−<br />

j[<br />

a ; a ( a )] } u(<br />

w )<br />

. 1<br />

G<br />

. 2<br />

n<br />

G<br />

nn<br />

102<br />

N<br />

) δ ]<br />

Y 2<br />

OP<br />

{ } u(<br />

w ) + ( 1−<br />

p ) δ j [ a ; a ( a ) ]<br />

. 1<br />

. 2<br />

w n rappresentativo del reddito (somma del prestigio e della componente monetaria)<br />

percepito <strong>in</strong> caso di nuovo <strong>in</strong>carico<br />

wnn rappresentativo del reddito che il giudice otterrà <strong>in</strong> caso ritorni all’<strong>in</strong>carico<br />

precedente alla nom<strong>in</strong>a come giudice, dato w n > wnn<br />

troverà conveniente assumere un atteggiamento favorevole al Governo <strong>in</strong> entrambi i periodi,<br />

essendo così massima la probabilità di ricevere un <strong>in</strong>carico post mandato.<br />

0:<br />

Se <strong>in</strong>vece la probabilità di vittoria dell’attuale Governo è remota,<br />

V<br />

V<br />

N<br />

. G<br />

Y<br />

v<br />

=<br />

v<br />

=<br />

N<br />

Y<br />

N<br />

( a.<br />

1)<br />

+ δv<br />

( a.<br />

1)<br />

1−<br />

δ<br />

Y<br />

( a ) + δv<br />

( a )<br />

. 1<br />

2<br />

1−<br />

δ<br />

)]<br />

. 1<br />

G<br />

nn<br />

. 1<br />

. 2<br />

Y<br />

p è quasi pari a zero<br />

G<br />

u(<br />

w<br />

n<br />

)


per il Governo non sarà determ<strong>in</strong>ante mantenere le promesse e per il giudice l’azione migliore<br />

sarà assumere un atteggiamento sfavorevole al Governo nel primo periodo e favorevole nel<br />

secondo, con una probabilità h di nom<strong>in</strong>a post-mandato.<br />

Y<br />

Se <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e p = 0.<br />

5 , condizione corrispondente allo stato successivo al 1993, il Governo<br />

riterrà opportuno mantenere le promesse mentre il giudice massimizzerà la sua utilità<br />

assumendo un comportamento neutrale nel primo periodo e favorevole al Governo nel<br />

secondo.<br />

Conclusioni<br />

Tre sono gli aspetti che emergono da questa analisi:<br />

- un basso livello di <strong>in</strong>dipendenza voluto dal legislatore e manifestato dai requisiti<br />

fissati per la scelta dei membri delle autorità e nelle modalità di funzionamento di<br />

queste ultime,<br />

- un ancor m<strong>in</strong>ore grado di <strong>in</strong>dipendenza manifestato nell’effettivo operare delle<br />

autorità<br />

- l’uso da parte del Governo degli strumenti solitamente usati nel controllo degli agenti.<br />

Se qu<strong>in</strong>di l’<strong>in</strong>dipendenza dalle pressioni politiche sembra non essere stata assicurata<br />

rimane per il futuro il desiderio di andare ad analizzare se e <strong>in</strong> quale misura sia stata <strong>in</strong>vece<br />

protetta l’<strong>in</strong>dipendenza dagli altri pr<strong>in</strong>cipali stakeholder: i soggetti regolati.<br />

103


APPENDICI<br />

Composizione delle Authority nel tempo<br />

Autorità dell’energia elettrica e del gas<br />

4/12/1996 27/11/2003 Luglio 2004<br />

P. Ranci O. Alessandro Alessandro<br />

G. Ammassari F. Pistella Pistella Si dimette<br />

S. Garribba T. M. Fanelli Fanelli<br />

07/11/1990 11/11/1994 11/11/1997 01/01/1998<br />

F.Saja<br />

(31/07/1994<br />

decesso )<br />

G. Amato<br />

Autorità di garanzia per la concorrenza e del mercato<br />

Amato<br />

G. Tesauro<br />

L. Cafagna Cafagna G. Bern<strong>in</strong>i Bern<strong>in</strong>i<br />

F. Gobbo<br />

G. Militello<br />

Gobbo<br />

Militello<br />

M. D'Alberti<br />

M. Grillo<br />

D'Alberti<br />

Grillo<br />

F. Romani Romani G. Palmerio Palmerio<br />

104<br />

25/11/1999*<br />

10/12/1999** 16/02/2000<br />

Tesauro<br />

Bern<strong>in</strong>i*<br />

Si dimette<br />

D'Alberti<br />

Grillo<br />

Palmerio**<br />

Si dimette<br />

Garante per la protezione dei dati personali<br />

Tesauro<br />

N.C.<br />

Occhiocupo<br />

D'Alberti<br />

Grillo<br />

C. Santagata<br />

de Castro<br />

1997 2001 16/3/2005<br />

C. Manganelli M. Paissan Paissan<br />

U. De Siervo G. Rasi F. Pizzetti<br />

S. Rodotà S. Rodotà G. Chiaravalloti,<br />

G. Santaniello G. Santaniello G. Fortunato<br />

11/11/2004<br />

30/12/2004<br />

Tesauro<br />

18/2/2005<br />

Tesauro<br />

Catricalà<br />

Occhiocupo Occhiocupo<br />

D'Alberti*<br />

f<strong>in</strong>e mandato<br />

G. Guazzaloca<br />

Grillo*<br />

f<strong>in</strong>e mandato<br />

A. Pilati<br />

Santagata de<br />

Castro<br />

G. Guazzaloca<br />

A. Pilati<br />

Santagata de<br />

Castro


12/02/1993<br />

20/09/ 1995<br />

3/06/1997<br />

21/03/ 2001*<br />

2/08/2001**<br />

G. Rey Rey Rey A. Zuliani*<br />

C. Bat<strong>in</strong>i<br />

Bat<strong>in</strong>i<br />

Bat<strong>in</strong>i<br />

AIPA-CNIPA<br />

105<br />

31/01/2002*<br />

18/10/2002**<br />

Zuliani *<br />

Si dimette<br />

Bat<strong>in</strong>i<br />

R. Benzi Benzi Benzi Benzi<br />

25/07/2003*<br />

9/05/2003**<br />

5/8/2003***<br />

22/09/2003****<br />

1/10/2003*****<br />

2004<br />

Zoffoli * Zoffoli<br />

Bat<strong>in</strong>i***<br />

Si dimette<br />

M. Mart<strong>in</strong>i*****<br />

R. Benzi****<br />

F<strong>in</strong>e mandato<br />

Mart<strong>in</strong>i<br />

F. Pierantoni Pierantoni Pierantoni C. Manganelli** Manganelli Manganelli Manganelli<br />

1996<br />

E. Berlanda<br />

Aprile 1997<br />

T. Padoa<br />

Schioppa<br />

M. Onado Onado<br />

S. Bragant<strong>in</strong>i<br />

Bragant<strong>in</strong>i<br />

Isgrò Isgrò<br />

1998<br />

Aprile *<br />

26 Giugno**<br />

22 Luglio***<br />

18 Dicembre****<br />

Padoa Schioppa*<br />

Si dimette<br />

L.Spaventa**<br />

Onado ***<br />

Si dimette<br />

Cavazzuti****<br />

Bragant<strong>in</strong>i<br />

CONSOB<br />

2001<br />

14 Giugno*<br />

Ottobre**<br />

Aprile ***<br />

Spaventa<br />

Isgrò**<br />

Si dimette<br />

Aprile 2002<br />

Spaventa<br />

Cavazzuti Cavazzuti<br />

Brigant<strong>in</strong>i*<br />

Si dimette<br />

E. Cervone**<br />

Cervone<br />

Ridolfi** Ridolfi<br />

2003<br />

Giugno *<br />

Ottobre**<br />

Spaventa*<br />

Si dimette<br />

P. di Benedetto*<br />

Cavazzuti**<br />

Si dimette<br />

Cervone<br />

2004<br />

di Benedetto<br />

Cervone<br />

A. Zurzolo L. Cardia Cardia Cardia Cardia Cardia Cardia<br />

M. di Lazzaro<br />

Decesso<br />

Dicembre<br />

R. Rordorf Rordorf Rordorf***<br />

C. Rabitti<br />

Bedogni<br />

Rabitti Bedogni<br />

Rabitti<br />

Bedogni


29 Sett.1995<br />

13 Gen.<br />

1996<br />

M. Bessone Bessone<br />

1999<br />

Bessone<br />

Si<br />

dimette<br />

2000<br />

3 Aprile**<br />

22 Marzo*<br />

G. Marbach A. Rizzi Rizzi Rizzi<br />

A. Aronica Aronica<br />

Aronica<br />

Si<br />

dimette<br />

COVIP<br />

2001<br />

Gennaio*<br />

Maggio **<br />

Settembre***<br />

106<br />

Marzo 2002<br />

Nov. 2003<br />

L. Francario** Francario Francario Francario<br />

Rizzi ***<br />

Si dimette<br />

A. Pandolfo Pandolfo Pandolfo Pandolfo Pandolfo<br />

D. Pace Pace Pace Pace<br />

2004<br />

Aprile*<br />

2 agosto**<br />

Francario<br />

F<strong>in</strong>e mandato<br />

L. Scimia**<br />

E. Boni Boni<br />

F. Ortolani* Ortolani Ortolani Ortolani Ortolani<br />

Pace *<br />

Si dimette<br />

Mangiatordi**<br />

Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici<br />

29 gennaio 1999 16 settembre 2002<br />

F. Garri Garri<br />

S. Luce Luce<br />

Pandolfo<br />

Si dimette F. Seganti Seganti<br />

Mangiatordi Mangiatordi Mangiatordi<br />

Gennaio 2004*<br />

4 agosto 2004**<br />

Garri*<br />

A. Rossi Brigante**<br />

Luce*<br />

A. Botto**<br />

V. Ricciuto G. Moutier Moutier<br />

A. Coletta Coletta<br />

R. Rizzo Rizzo<br />

Coletta*<br />

L. Giampaol<strong>in</strong>o**<br />

Rizzo*<br />

G. Brienza**


2001<br />

G. Manghetti<br />

Commissione di vigilanza sul diritto allo sciopero.<br />

1996 26 Aprile 2000 Dicembre 2002<br />

G. Giugni Giugni A. Martone<br />

M. V. Ballestrero Ballestrero G. Di Cagno<br />

G. P. Cella Cella M.Figurati<br />

L. Galant<strong>in</strong>o Galant<strong>in</strong>o V.Lippolis<br />

G. Ghezzi Ghezzi M.Magnani<br />

S. Magr<strong>in</strong>i Magr<strong>in</strong>i M.Tiraboschi<br />

G. Prosperetti Prosperetti G. Proia<br />

U. Rescigno C. P<strong>in</strong>elli A.Vallebona<br />

F. Santoni Santoni L.Melica<br />

2002<br />

Aprile*<br />

Maggio**<br />

Manghetti* Si dimette<br />

G. Giann<strong>in</strong>i**<br />

ISVAP<br />

107<br />

2003 2004<br />

Giann<strong>in</strong>i Giann<strong>in</strong>i<br />

A.M. Busnelli Busnelli Busnelli Busnelli<br />

Grosso Grosso Grosso Grosso<br />

A. Lusi Lusi Lusi Lusi<br />

V. Nastasi Nastasi Nastasi Nastasi<br />

G. Alpa Alpa Alpa<br />

A. Marotti Marotti Marotti


Autorità per le garanzie nelle comunicazioni<br />

Febbraio 1998 Luglio 1999 Dicembre 2004* Aprile 2005<br />

E. Cheli Cheli Cheli<br />

P. Manacorda Manacorda Manacorda M. Lauria<br />

S. Traversa Traversa Traversa G. Innocenzi<br />

V. Monaci Monaci Monaci R. Napoli<br />

G. Gargani G. Sangiorgi<br />

Si dimette<br />

A. Meocci Meocci Meocci<br />

A. Pilati Pilati A. Pilati*<br />

Si dimette<br />

A. Luciano Luciano Luciano<br />

M. Lari Lari Lari<br />

108<br />

Sangiorgi S. Mannoni


Attività dei componenti delle Authority prima e dopo il mandato<br />

Incarichi precedenti all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA ED IL GAS<br />

1974-1980 Consulente del M<strong>in</strong>istero dell'Industria<br />

1992-1993 Consulente della Presidenza del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri<br />

1975-1988 Direttore generale delle fonti di energia al M<strong>in</strong>istero<br />

dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato<br />

1988-1996 Direttore generale della produzione <strong>in</strong>dustriale al M<strong>in</strong>istero<br />

dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato<br />

È stato <strong>in</strong>oltre membro della Giunta esecutiva ENI e INA, dei Consigli<br />

di amm<strong>in</strong>istrazione di IRI, Assitalia e altre società m<strong>in</strong>ori.<br />

1987-1993 Direttore per le tecnologie dell’energia, la ricerca e lo<br />

sviluppo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, presso l’OCSE a<br />

Parigi<br />

1994-1996 Direttore del Dipartimento energia dell’Ente nazionale per<br />

le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA)<br />

Direttore Generale per l’Energia e le Risorse M<strong>in</strong>erarie al M<strong>in</strong>istero<br />

Attività Produttive; Presidente della CCSE (Cassa Conguaglio per il<br />

Settore Elettrico), Membro del Govern<strong>in</strong>g Board dell’AIE, Membro<br />

del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, Membro della Commissione<br />

tecnico-scientifica del Dipartimento della Protezione Civile,<br />

Membro del Comitato scientifico della Sog<strong>in</strong>.<br />

Direttore Generale dell’ENEA (Ente per le Nuove tecnologie,<br />

l’Energia e l’Ambiente); Presidente della f<strong>in</strong>anziaria pubblica REL;<br />

Membro del Consiglio Direttivo dell’AIRI (Associazione Italiana per<br />

la Ricerca Industriale) e dello IEFE (Istituto di Economia e Politica<br />

dell'Energia e dell'Ambiente); Presidente dell’APRE (Agenzia per la<br />

Promozione della Ricerca Europea) e del CERSE (Comitato Esperti<br />

per la Ricerca nel Settore Elettrico); Consigliere di Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

del GRTN e del CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali); Sub-<br />

Commissario del CNR; Consulente del M<strong>in</strong>istro della Pubblica<br />

Istruzione.<br />

Ha svolto la sua carriera presso l’ENEA (Ente per le Nuove tecnologie,<br />

l’Energia e l’Ambiente) ed il M<strong>in</strong>istero Attività Produttive, prima<br />

come responsabile della segreteria tecnico-operativa e poi come<br />

Direttore Generale per l’Energia e le Risorse M<strong>in</strong>erarie. Tra i<br />

pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>carichi: Membro del CERSE (Comitato Esperti per la<br />

Ricerca nel Settore Elettrico); Consigliere di Amm<strong>in</strong>istrazione del<br />

GRTN e della Sog<strong>in</strong>; Presidente del Consiglio Interm<strong>in</strong>isteriale per i<br />

problemi relativi all’impiego pacifico dell’energia nucleare, del<br />

Comitato nazionale per la sicurezza degli approvvigionamenti di gas<br />

naturale, del Comitato tecnico per la ristrutturazione della rete di<br />

distribuzione carburanti.<br />

109<br />

Corrente<br />

politica<br />

Membri<br />

Ranci<br />

Centros<strong>in</strong>istra 58<br />

Ammassari<br />

Garibba<br />

Ortis<br />

Età al momento<br />

della nom<strong>in</strong>a<br />

56<br />

Centros<strong>in</strong>istra 60<br />

Centrodestra<br />

Pistella<br />

Fanelli<br />

59<br />

47<br />

Incarichi successivi<br />

all’<strong>in</strong>carico presso<br />

l’autorità<br />

2004 Direttore generale al<br />

M<strong>in</strong>istero delle Attività<br />

Produttive<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Luglio 2004 Presidente del<br />

CNR (Consiglio Nazionale<br />

delle Ricerche).<br />

Ancora <strong>in</strong> carica


AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO<br />

Incarichi precedenti all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

Giudice Corte Costituzionale<br />

Ha anche ricoperto <strong>in</strong>carichi amm<strong>in</strong>istrativi negli uffici della programmazione<br />

economica alla Comunità economica europea<br />

Inoltre è stato vicepresidente del CIRIEC<br />

Docente universitario<br />

110<br />

Corrente<br />

politica<br />

Socialista<br />

Centros<strong>in</strong>istra<br />

Centros<strong>in</strong>istra<br />

Presidente della Commissione m<strong>in</strong>isteriale di studi per i problemi della<br />

concorrenza istituita nel 1986 dal M<strong>in</strong>istro Zanone<br />

Il M<strong>in</strong>istro Battaglia presenta un disegno di legge ispirato dallo studio Romani Liberale<br />

1983 -1987 Sottosegretario della Presidenza del Consiglio<br />

1987- 1989 M<strong>in</strong>istro del Tesoro<br />

1992 -1993 Presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri<br />

Deputato e M<strong>in</strong>istro per il Commercio con l’Estero s<strong>in</strong>o al 1995<br />

Presidente dela Commissione per l'<strong>in</strong>novazione amm<strong>in</strong>istrativa (1997) e ha fatto<br />

parte delle Commissioni per l'attuazione della legge sul procedimento<br />

amm<strong>in</strong>istrativo (1991) e per la modernizzazione delle istituzioni (1985).<br />

Consigliere del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro e componente<br />

della Commissione per la garanzia dell'<strong>in</strong>formazione statistica.<br />

Ha collaborato con istituti e centri di ricerca italiani (Cer-Irs, Ceris) <strong>in</strong> materia di<br />

politiche <strong>in</strong>dustriali e della concorrenza ed è stato coord<strong>in</strong>atore del progetto di<br />

ricerca "Industria bancaria e concorrenza" presso l'Ente per gli studi monetari,<br />

bancari e f<strong>in</strong>anziari "Luigi E<strong>in</strong>audi" di Roma. E'’ stato membro del Consiglio<br />

Scientifico dell'Istituto di Ricerca sull'impresa e lo sviluppo (Ceris) di Tor<strong>in</strong>o<br />

Centros<strong>in</strong>istra<br />

Centrodestra<br />

Centros<strong>in</strong>istra<br />

Centros<strong>in</strong>istra<br />

Membri<br />

Età al<br />

momento<br />

della<br />

nom<strong>in</strong>a<br />

Saja<br />

Cafagna<br />

Gobbo<br />

Militello<br />

Romani<br />

Amato<br />

Bern<strong>in</strong>i<br />

D’Alberti<br />

Grillo<br />

75<br />

56<br />

49<br />

45<br />

Incarichi successivi<br />

all’<strong>in</strong>carico presso<br />

l’autorità<br />

Muore durante il<br />

mandato<br />

1999-2000 Docente<br />

universitario<br />

Docente universitario<br />

1998 Coord<strong>in</strong>atore<br />

DS per lo studio delle<br />

professioni<br />

1999 Parlamentare<br />

DS<br />

2001 FIOM CGIL<br />

2002 Muore<br />

1998-1999 M<strong>in</strong>istro<br />

per le riforme Costituzionali<br />

2000-2001Presidente<br />

del Consiglio<br />

2002 Studio Bern<strong>in</strong>i<br />

associato Backer &<br />

Mckenzie<br />

2003 Presidente della<br />

rete ferroviaria<br />

italiana<br />

1996 Presidente dell’ISCO Palmerio Ord<strong>in</strong>ario LUMSA<br />

Ottobre 1988 - Marzo 1998 Membro della Corte di giustizia delle Comunità<br />

europee, <strong>in</strong> qualità di Avvocato Generale<br />

Rettore dell’Università degli Studi di Parma<br />

Docente universitario<br />

Commissario dell’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni<br />

Presidente dell' Associazione macellai di Bologna e dell' Associazione<br />

commercianti di Bologna.<br />

1986-1999 Presidente della Confcommercio dell' Emilia Romagna;<br />

1991-1998 Presidente della Camera di commercio di Bologna e Presidente<br />

nazionale della Federcarni;<br />

1999 S<strong>in</strong>daco di Bologna<br />

Presidente e componente di collegi amm<strong>in</strong>istrativi, ha collaborato con l'Ufficio<br />

legislativo della Presidenza del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri ed è stato Capo di<br />

Gab<strong>in</strong>etto e Consigliere giuridico nei M<strong>in</strong>isteri.<br />

Segretario Generale dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.<br />

Segretario della Presidenza del Consiglio nel secondo Governo Berlusconi<br />

Tesauro<br />

Centros<strong>in</strong>istra 56<br />

Occhiocupo<br />

64<br />

Santagata De Castro<br />

65<br />

A. Pilati<br />

Centrodestra 57<br />

Centrodestra<br />

G. Guazzaloca<br />

60<br />

Antonio Catricalà<br />

53<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica


Incarichi precedenti all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

AIPA-CNIPA<br />

111<br />

Corrente<br />

politica<br />

Membri<br />

Età al momento<br />

della nom<strong>in</strong>a<br />

Direttore Generale dell’Autorità per l’<strong>in</strong>formatica nella Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Dicembre 2001-Agosto 2002 Capo del Dipartimento per l’Innovazione<br />

e le Tecnologie<br />

Zoffoli<br />

Agosto 2002-Luglio 2003 Direttore del Centro Tecnico presso la<br />

Presidenza del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri<br />

61<br />

1997-2001 Componente del Collegio del Garante per la protezione dei<br />

Manganelli<br />

dati personali.<br />

1966-1970 Centro europeo di ricerca nucleare<br />

1970-1974Ing. C. Olivetti & C.<br />

66<br />

1974-1976Rizzoli Editore<br />

1976-1980 Mc K<strong>in</strong>sey<br />

1980-1993 Banco di Roma<br />

1993-1998 Amm<strong>in</strong>istratore delegato Società <strong>in</strong>terbancaria per l’automazione<br />

Mart<strong>in</strong>i<br />

1998-1999 Direttore generale presso la Consob<br />

1999-2003 Presidente e amm<strong>in</strong>istratore delegato presso la Società per i<br />

servizi bancari<br />

Membro di vari comitati e gruppi di lavoro del M<strong>in</strong>istero dell'In-<br />

62<br />

novazione e delle Tecnologie, del M<strong>in</strong>istero della Pubblica Istruzione<br />

e di altri organismi governativi. Membro del Comitato di valutazione<br />

dei progetti e-Governement e della Commissione <strong>in</strong>verm<strong>in</strong>iste-<br />

Ridolfi<br />

riale sullo sviluppo e l'impiego delle tecnologie dell'<strong>in</strong>formazione<br />

per le categorie deboli.<br />

69<br />

1980 -1993 Presidente dell’ ISTAT<br />

1981-1982 Presidente della Commissione <strong>in</strong>caricata di <strong>in</strong>dividuare le<br />

l<strong>in</strong>ee di evoluzione del sistema <strong>in</strong>formativo del M<strong>in</strong>istero delle<br />

F<strong>in</strong>anze<br />

1995 Presidente del gruppo di studio per l’ elaborazione di nuovi<br />

Rey<br />

57<br />

<strong>in</strong>dici di lavoro degli uffici giudiziari presso il M<strong>in</strong>istero di Grazia e<br />

Giustizia<br />

Settembre1981-Dicembre1982 Capo del Dipartimento per l'analisi e la<br />

verifica del programma di governo presso la Presidenza del Consiglio<br />

dei M<strong>in</strong>istri<br />

Aprile1981-Maggio 1989 Componente del Comitato degli esperti<br />

presso la Presidenza del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri<br />

Gennaio1981-Giugno 1989 Componente del Consiglio Superiore di<br />

Statistica<br />

Luglio1987-Luglio1989 Componente del Comitato amm<strong>in</strong>istrativo<br />

dell'Istituto centrale di statistica<br />

Zuliani<br />

Febbraio1981-Maggio1993 Presidente della Commissione di garanzia<br />

per l'<strong>in</strong>formazione statistica presso la Presidenza del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri e, <strong>in</strong> tale veste, componente del Consiglio dell'Istituto<br />

Nazionale di Statistica<br />

Maggio1993-Aprile 2001 Presidente dell'Istituto nazionale di statistica<br />

Agosto1993-Aprile 2001 Presidente della Commissione per la<br />

def<strong>in</strong>izione dei collegi elettorali<br />

1982-1990 Membro della Commissione per l’automazione della Pubblica<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione del Provveditorato generale dello Stato, per la<br />

61<br />

quale ha coord<strong>in</strong>ato il lavoro di diverse commissioni per l’esame<br />

tecnico e la valutazione di congruità tecnico economica per lo sviluppo<br />

dei sistemi <strong>in</strong>formativi di diversi m<strong>in</strong>isteri. E’ stato membro di un<br />

gruppo di lavoro per la def<strong>in</strong>izione di standard per il processo di<br />

sviluppo di sistemi <strong>in</strong>formativi per la Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione.<br />

Presso il Provveditorato generale dello Stato ha svolto attività di<br />

Bat<strong>in</strong>i<br />

sperimentazione e valutazione di metodologie. È’ stato membro del<br />

Comitato per la Bioelettronica del M<strong>in</strong>istero della Ricerca Scientifica.<br />

1992-1993 Presidente della Commissione nom<strong>in</strong>ata dal M<strong>in</strong>istero del<br />

Tesoro per la verifica della produttività virtuale del sistema<br />

<strong>in</strong>formativo della Corte dei Conti. Esperto a tempo parziale della<br />

Presidenza del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri nell’ambito della attività del<br />

Commissario straord<strong>in</strong>ario per l’Informatica.<br />

47<br />

1993-1995 Consulente della Presidenza del Consiglio presso il<br />

Benzi<br />

Dipartimento dei Servizi Tecnici Nazionali 44<br />

1992 Collabora con il Centro Alti Studi Difesa (CASD) e con il<br />

CeMiSS per studi e analisi nel settore dell’Information Warfare e delle<br />

Guerre Incruente.<br />

Isgrò 57<br />

Pierantoni<br />

Incarichi successivi all’<strong>in</strong>carico<br />

presso l’autorità<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Marzo 2002 Presidente del<br />

Consorzio per lo sviluppo<br />

delle metodologie e delle<br />

<strong>in</strong>novazioni nelle pubbliche<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

2004 Membro della Commissione<br />

m<strong>in</strong>isteriale di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e<br />

sull'open source<br />

Consigliere tecnico del M<strong>in</strong>istro<br />

per l’Innovazione e le<br />

Tecnologie.<br />

Presidente dell’ICE Informazione<br />

Telematica s.p.a.


AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI<br />

Incarichi precedenti all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

Presidente della Società di consulenza Reseau, specializzata nell'ICT.<br />

Per due anni Assessore all'organizzazione del Comune di Milano. DS<br />

Presidente e amm<strong>in</strong>istratore delegato dell'Istituto Luce per un triennio,<br />

ed consigliere di amm<strong>in</strong>istrazione di C<strong>in</strong>ecittà Hold<strong>in</strong>g e di C<strong>in</strong>ecittà<br />

Servizi .<br />

1997-1999 Consulente della SIAE, Società italiana autori ed editori,<br />

occupandosi tra l'altro, della tutela del diritto d'autore <strong>in</strong> rapporto alle<br />

nuove tecnologie della comunicazione multimediale.<br />

Svolge studi di compatibilità e sperimentazione <strong>in</strong> Italia per i sistemi<br />

I.S.D.N., AIRSPEIN, VIDEO ON DEMAND, ed M.D.S. Collabora<br />

con U.T.C.(United Technology Consultant) e D.C.S. Consulente<br />

STET, SNAM PROGETTI, COMERINT e AQUATER. Consigliere di<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione di AGRAL e FIGEA.<br />

1955 - 1993 E’ stato alla RAI, dove ha ricoperto, tra l'altro, il ruolo di<br />

Direttore Tecnico e di Direttore della pianificazione aziendale.<br />

Per 15 anni è stato anche membro del Consiglio superiore tecnico delle<br />

Poste e Telecomunicazioni, e per sette anni vicepresidente di<br />

Telespazio.<br />

1993-1997 Ha svolto attività di consulenza.<br />

Giornalista televisivo (conduttore del Tg1), è stato Parlamentare nella<br />

XII Legislatura.<br />

Membro della Commissione bicamerale di vigilanza sulla RAI e della<br />

Commissione speciale per il riord<strong>in</strong>o del sistema radiotelevisivo.<br />

1990-1993 Assessore alla cultura e allo spettacolo del Comune di<br />

Verona, dove è stato anche Vicepresidente dell'ente lirico.<br />

Ha ricoperto anche la carica di Consigliere di amm<strong>in</strong>istrazione<br />

dell'Istituto Luce Italnoleggio C<strong>in</strong>ematografico.<br />

In Italia è consulente ai progetti <strong>in</strong>formatici della Italsider del Banco di<br />

Roma, della Banca d'Italia e di altre grandi istituzioni.<br />

1978-1993 Amm<strong>in</strong>istratore Delegato e presidente della System &<br />

Management S.p.A.<br />

1994-1997 Presidente della EDS Italia S.p.A.<br />

Direttore dell'Istituto di Economia dei Media della Fondazione Rosselli.<br />

Consulente nei settori della Comunicazione<br />

Consigliere di Stato, Segretario generale dell'Istituto per la<br />

documentazione e gli studi legislativi, è stato Segretario della<br />

Presidenza del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri.Ha percorso l'<strong>in</strong>tera carriera del<br />

funzionario parlamentare f<strong>in</strong>o alla carica di segretario generale<br />

aggiunto alla Camera dei Deputati.<br />

1987-1996 Giudice della Corte Costituzionale.<br />

Ha partecipato a varie Commissioni m<strong>in</strong>isteriali per la redazione di<br />

progetti di legge <strong>in</strong> tema di editoria, diritto all' <strong>in</strong>formazione, sistema<br />

radiotelevisivo. Nel 1997 ha presieduto la Commissione m<strong>in</strong>isteriale<br />

che ha preparato la riforma del M<strong>in</strong>istero per i Beni Culturali e<br />

ambientali.<br />

1972-1994 Deputato al Parlamento<br />

1979-1984 Sottosegretario al M<strong>in</strong>istero di Grazia e Giustizia e<br />

Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati,<br />

responsabile del Dipartimento Stato, Istituzioni e Giustizia della Dc e,<br />

successivamente, del PPI<br />

112<br />

DC<br />

AN<br />

Corrente<br />

politica<br />

Centrodestra<br />

CCD<br />

Rifondazione<br />

comunista<br />

Forza Italia<br />

R<strong>in</strong>novamento<br />

italiano<br />

Diess<strong>in</strong>o<br />

Centrodestra<br />

Membri<br />

Manacorda<br />

Sangiorgi<br />

Luciano<br />

Lari<br />

Meocci<br />

Monaci<br />

Pilati<br />

Traversa<br />

Cheli<br />

Gargani<br />

Età al<br />

momento<br />

della<br />

nom<strong>in</strong>a<br />

51<br />

58<br />

57<br />

64<br />

63<br />

Incarichi successivi<br />

all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

Membro dell’Autorità garante della<br />

concorrenza e del mercato.<br />

Eletto al Parlamento Europeo.<br />

Presidente della Commissione Giuridica<br />

e per il Mercato Interno. E' il<br />

Responsabile del Dipartimento di<br />

Stato, Istituzioni e Giustizia di Forza<br />

Italia ed è membro per l'Italia<br />

dell'esecutivo del Partito Popolare<br />

Europeo.


È stato responsabile della selezione e della formazione del personale<br />

alla R<strong>in</strong>ascente, poi all'Alfa Romeo; <strong>in</strong> seguito ha assunto l'<strong>in</strong>carico di<br />

Direttore delle Relazioni esterne del Gruppo Volani.<br />

Già Direttore dei servizi giornalistici di Canale 5, Italia 1 e Rete 4, nel<br />

Gruppo F<strong>in</strong><strong>in</strong>vest. Amm<strong>in</strong>istratore Delegato della Titanus Spa e della<br />

Odeon Tv. Imprenditore nel settore della produzione e comunicazione<br />

televisiva e c<strong>in</strong>ematografica.<br />

Nella XII Legislatura alla Camera dei deputati è stato membro della 9a<br />

Commissione permanente trasporti, poste e telecomunicazioni e della<br />

Commissione speciale per le politiche comunitarie<br />

Coord<strong>in</strong>atore Regionale di Forza Italia per il Trent<strong>in</strong>o-Alto Adige.<br />

Eletto nel 1994 nella lista di Forza Italia nella VI Circoscrizione<br />

Trent<strong>in</strong>o-Alto Adige<br />

Sottosegretario al M<strong>in</strong>istero delle Comunicazioni Secondo Governo<br />

Berlusconi<br />

1985 -1990-1995 Consigliere del Comune di Bologna In questo<br />

periodo è stato <strong>in</strong>oltre capogruppo della DC e poi del CCD nel<br />

Consiglio comunale di Bologna.<br />

1992 Membro del Comitato dei Garanti dell'USL Bologna Nord.<br />

1992 - 1994 Partecipa al Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione degli Istituti<br />

Ortopedici Rizzoli di Bologna <strong>in</strong> rappresentanza del M<strong>in</strong>istero del<br />

Lavoro.<br />

1994- 2003 Membro dell’ Assemblea della Fondazione Cassa di<br />

Risparmio <strong>in</strong> Bologna (<strong>in</strong> rappresentanza degli enti territoriali).<br />

1997-2002 Partecipa al Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione di F<strong>in</strong>emiro<br />

Banca S.p.a (gruppo IMI San Paolo).<br />

2000- 2002 ha fatto parte del Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione di SEABO<br />

di Bologna.<br />

Dal febbraio 2003 è Sottosegretario di Stato al M<strong>in</strong>istero<br />

dell'Economia e delle F<strong>in</strong>anze del Governo Berlusconi.<br />

E' attualmente governatore dell'IFAD (Fondo <strong>in</strong>ternazionale per lo<br />

Sviluppo Agricolo).<br />

Deputato nella XII legislatura, ex dirigente di Alitalia e poi<br />

vicepresidente dell'Alicos<br />

Professoresse ord<strong>in</strong>ario di Storia delle costituzioni moderne<br />

Sottosegretario di Stato per le comunicazioni (Governo Amato-II)<br />

Dalla X alla XIV legislatura Senatore della Repubblica<br />

Ex capo dell'ufficio legale di Fass<strong>in</strong>o, ex capo di gab<strong>in</strong>etto di<br />

Meccanico, magistrato del tar della Campania<br />

Senatore nella XIII legislatura<br />

Responsabile del settore piccola <strong>in</strong>dustria presso la Conf<strong>in</strong>dustria, per<br />

oltre dieci anni.<br />

Responsabile dei rapporti con le Regioni e gli Enti Locali presso<br />

l'Ente Nazionale Idrocarburi, per oltre c<strong>in</strong>que anni. Dal gennaio<br />

1977 Direttore generale della Federazione Italiana Editori Giornali.<br />

Rappresentante della FIEG negli organismi pubblici italiani -<br />

competenti nell'applicazione delle leggi sull'editoria - ed <strong>in</strong>ternazionali<br />

- rappresentativi del settore.<br />

Consigliere del CNEL nella VI Consiliatura.<br />

113<br />

centrodestra<br />

centrodestra<br />

An<br />

Innocenzi<br />

Magri<br />

Savarese<br />

Mannoni<br />

60<br />

50<br />

52<br />

centrodestra 39<br />

Lauria<br />

Centros<strong>in</strong>istra 63<br />

centros<strong>in</strong>istra<br />

udeur<br />

D’Angelo<br />

Napoli<br />

Sort<strong>in</strong>o<br />

55<br />

Centros<strong>in</strong>istra 67


Incarichi precedenti all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

COVIP<br />

114<br />

Corrente<br />

politica<br />

Membri<br />

Età al<br />

momento della<br />

nom<strong>in</strong>a<br />

Incarichi successivi<br />

all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

Incaricato dal Governo di costituire una società <strong>in</strong>formatica a totale<br />

partecipazione del M<strong>in</strong>istero dell’Economia, la Consip, di cui<br />

divenne prima Amm<strong>in</strong>istratore unico poi Presidente del Consiglio<br />

d’Amm<strong>in</strong>istrazione, ne ha gestito la trasformazione (per <strong>in</strong>carico<br />

del M<strong>in</strong>istro del Tesoro Amato e poi Visco) nell’azienda che<br />

attualmente si occupa della centralizzazione degli acquisti di beni e<br />

servizi per conto delle Amm<strong>in</strong>istrazioni Pubbliche .<br />

Dopo questi <strong>in</strong>carichi, si è dedicato ad attività private, assumendo la<br />

presidenza di varie società ed entrando <strong>in</strong> molteplici Consigli di<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione di imprese assicurative, immobiliari e di gestione<br />

del risparmio.<br />

Scimia<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Organico Cisl Boni Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Docente universitario<br />

1985-1994Membro dei Comitati di consulenza del Consiglio Nazionale<br />

delle Ricerche<br />

Lo stesso è stato tesoriere della Uil con delega alla previdenza<br />

complementare<br />

Economisti de Cer<br />

Economista del Cer<br />

Consigliere del M<strong>in</strong>istro del Lavoro<br />

Organico Cisl<br />

Rizzi<br />

Ortolani<br />

Centros<strong>in</strong>istra<br />

Aronica<br />

DS<br />

Pace<br />

Pandolfo<br />

Docente universitario Marbach<br />

Membro eletto dal Parlamento del Consiglio Superiore della<br />

Magistratura e Presidente della Commissione per la riforma<br />

giudiziaria e l’amm<strong>in</strong>istrazione della giustizia dello stesso Csm.<br />

Dal 1987 Commissario della Consob (Commissione nazionale per le<br />

società e la borsa).<br />

E’ Presidente dal 1991 della Commissione Consob per le Marche<br />

dei Promotori f<strong>in</strong>anziari E’ stato nom<strong>in</strong>ato nel 1995, con decreto del<br />

M<strong>in</strong>istro dell’Industria, Amm<strong>in</strong>istratore Straord<strong>in</strong>ario del Gruppo<br />

Arena di Verona E’ stato nom<strong>in</strong>ato con decreto del 27.03.97 del<br />

M<strong>in</strong>istro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali, subcommissario<br />

dell’Azienda di Stato per gli <strong>in</strong>terventi nel Mercato<br />

Agricolo (AIMA, organismo pagatore della U.E.), carica che ha<br />

rivestito s<strong>in</strong>o alla riforma dell’Organismo pagatore. E’ stato<br />

nom<strong>in</strong>ato con decreto 4 agosto 1999 componente del Consiglio di Ulivo<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione della Società FINAGRA SPA <strong>in</strong> rappresentanza<br />

del M<strong>in</strong>istero per le Politiche Agricole, f<strong>in</strong>o al completamento delle<br />

operazioni di riord<strong>in</strong>o e di accorpamento <strong>in</strong> "Sviluppo Italia".<br />

Ha seguito per il M<strong>in</strong>istero dell’Economia i lavori per il varo delle<br />

direttive europee su servizi di <strong>in</strong>vestimento e fondi pensione<br />

2000 Direttore Esecutivo della Banca Inter-Americana di Sviluppo<br />

Consigliere comunale a Trieste e membro della Commissione per il<br />

Fondo Trieste. Assessore con le attuali competenze dal giugno<br />

2001. Lega nord<br />

DS<br />

Bessone<br />

Francario<br />

Magiatordi<br />

Seganti<br />

48<br />

63<br />

55<br />

Docente universitario<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Presidente consulenze istituzionali.<br />

Membro della Commissione<br />

per la valutazione<br />

degli effetti della legge n°<br />

335/95 e successivi provvedimenti"<br />

(nom<strong>in</strong>ata con Decreto<br />

m<strong>in</strong>isteriale del 18 luglio<br />

2001<br />

Componente della Commissione<br />

m<strong>in</strong>isteriale per la<br />

verifica degli effetti della<br />

legge 335 del 1995 che ha<br />

riformato il sistema previdenziale<br />

Varie commissioni governative<br />

In qualità di esperto ha<br />

partecipato a diverse Commissioni<br />

di studio presso il<br />

M<strong>in</strong>istero della Funzione<br />

Pubblica, il M<strong>in</strong>istero della<br />

Pubblica Istruzione e il M<strong>in</strong>istero<br />

dell’Industria. È’ stato<br />

membro della Commissione<br />

Giann<strong>in</strong>i per la soppressione<br />

degli enti <strong>in</strong>utili.<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica


Incarichi Governativi precedenti all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

Funzionario PCI per il settore assicurativo<br />

1988- Marzo 1994 Vicedirettore, poi condirettore generale ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />

direttore generale di Assitalia.<br />

1994 Amm<strong>in</strong>istratore delegato dell'Ina, dove guida la fase<br />

straord<strong>in</strong>aria della privatizzazione vissuta dall'Istituto con la<br />

scissione delle attività pubbliche e la quotazione alle Borse di<br />

Milano, Londra e New York.<br />

Diventa poi Amm<strong>in</strong>istratore delegato di Assitalia. Cura per l’Ina<br />

l’acquisizione del controllo del Banco di Napoli, diventando<br />

consigliere sia della Hold<strong>in</strong>g che della Spa, nonchè presidente della<br />

Bnl Vita. Diviene poi consigliere di amm<strong>in</strong>istrazione della Nuova<br />

Tirrena (gruppo Toro-Fiat), Fata (Generali) e Bnl Vita (F<strong>in</strong>soe-<br />

Holm e Unipol).<br />

1982-1987 Membro della Commissione per le Scienze sociali e<br />

degli studi comparti di legge della Fondazione Europea delle<br />

Scienze.<br />

Membro del gruppo di ricerca sulla responsabilità medica <strong>in</strong> Europa<br />

promosso dal la Fondazione Europea delle Scienze<br />

Membro del Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione della "Fondazione<br />

Cassa di Risparmio" di Livorno.<br />

Membro della Commissione di ricerca per la bioetica press oil<br />

M<strong>in</strong>istero della Giustizia<br />

Membro della commissione di studio promossa dall’Isvap<br />

1977 Membro della Commissione M<strong>in</strong>isteriale Giann<strong>in</strong>i per la<br />

soppressione degli enti <strong>in</strong>utili<br />

1981 Membro della Commissione M<strong>in</strong>isteriale Mirabelli per la<br />

discipl<strong>in</strong>a della privacy e le banche dati<br />

1989 Membro della Commissione Presidenziale Palad<strong>in</strong> per la<br />

riforma del CSM<br />

1986-1993 Membro della Commissione consultiva della Consob<br />

1994 Membro delle Commissioni presso il Dipartimento degli<br />

Affari sociali sulla pubblicità comparativa e sui contratti dei<br />

consumatori<br />

1994-1997 Membro del Consiglio Consultivo degli Utenti<br />

1995 Membro della Commissione INAIL per la riforma della<br />

discipl<strong>in</strong>a degli <strong>in</strong>fortuni sul lavoro<br />

1995-1997 Membro della Commissione di esperti presso l’Autorità<br />

per l’<strong>in</strong>formatica della Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione. Membro della<br />

Commissione presso il M<strong>in</strong>istero della Giustizia sull’arbitrato dei<br />

consumatori<br />

ISVAP<br />

115<br />

Corrente<br />

politica<br />

PCI<br />

CCD<br />

Membri<br />

Manghetti<br />

Giann<strong>in</strong>i<br />

Busnelli<br />

Alpa<br />

Età al<br />

momento della<br />

nom<strong>in</strong>a<br />

63<br />

66<br />

50<br />

Incarichi successivi<br />

all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

2004 Presidente Cassa di<br />

Risparmio di Volterra spa<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Presidente del Consiglio<br />

Nazionale Forense<br />

Alto burocrate Lusi Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Candidato s<strong>in</strong>daco<br />

2001 Membro del collegio s<strong>in</strong>dacale di Rai Hold<strong>in</strong>g<br />

Luglio 2002 Membro del collegio composto da 5 revisori<br />

ufficiali dei conti nom<strong>in</strong>ati d'<strong>in</strong>tesa tra i Presidenti dei due rami del<br />

Parlamento, <strong>in</strong>dividuati tra gli iscritti nel registro dei revisori<br />

contabili, per il controllo dei rendiconti di esercizio dei partiti e<br />

movimenti politici<br />

DS<br />

Nastasi<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Grosso Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Marotti<br />

PRI 66<br />

Membro del Consiglio di<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione dell'Ente<br />

Banca CR Firenze


Incarichi precedenti all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

Presidente di sezione della Corte dei Conti e già Capo di Gab<strong>in</strong>etto<br />

del M<strong>in</strong>istro della Salute<br />

Consigliere di Stato e già Capo di Gab<strong>in</strong>etto del M<strong>in</strong>istro della<br />

Funzione Pubblica nonché Segretario Generale dell’Autorità per le<br />

Comunicazioni<br />

Docente universitario già parlamentare europeo dell’U.D.C. e<br />

rappresentante del Governo Italiano <strong>in</strong> Albania<br />

Presidente di sezione della Corte dei Conti e già Capo di Gab<strong>in</strong>etto<br />

del M<strong>in</strong>istro delle Attività Produttive<br />

Già Consigliere dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici e<br />

Consigliere della Confederazione Regionale degli Ingegneri della<br />

Toscana<br />

AUTORITÀ GARANTE PER I LAVORI PUBBLICI<br />

116<br />

Corrente<br />

politica<br />

UDC<br />

Membri<br />

Rossi Brigante<br />

Botto<br />

Brienza<br />

Giampaol<strong>in</strong>o<br />

Moutier<br />

Consigliere di Stato supplente Luce<br />

Docente universitario<br />

FI<br />

Ricciuto<br />

Docente universitario Rizzo<br />

Componente della Commissione per il Regolamento <strong>in</strong> attuazione<br />

della legge Merloni Ter<br />

Procuratore generale della Corte dei conti<br />

Coletta<br />

Garri<br />

Età al<br />

momento della<br />

nom<strong>in</strong>a<br />

66<br />

47<br />

Incarichi successivi<br />

all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Consiglio superiore dei<br />

trasporti pubblici M<strong>in</strong>istero<br />

delle Infrastrutture<br />

Presidente onorario della<br />

Corte dei conti


COMMISSIONE DI GARANZIA DELL'ATTUAZIONE DELLA LEGGE<br />

SULLO SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI<br />

Incarichi precedenti all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

117<br />

Corrente<br />

politica<br />

Membri<br />

Età al momento<br />

della nom<strong>in</strong>a<br />

Di Cagno<br />

Incarichi successivi<br />

all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

Avvocato, già membro laico del Consiglio Superiore della<br />

Magistratura. DS Ancora <strong>in</strong> carica<br />

1983 Responsabile dell’Ente Relazioni Industriali Gruppo Fiat.<br />

1996-1999 Direttore Generale della Federmeccanica<br />

Professore straord<strong>in</strong>ario di Diritto Pubblico Italiano e Comparato<br />

presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Federico II di<br />

Napoli. Già vice-segretario generale della Camera dei Deputati.<br />

Docente universitario<br />

Docente universitario<br />

Docente universitario<br />

Docente universitario<br />

Figurati Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Lippolis Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Magnani<br />

Tiraboschi<br />

53<br />

Centrodestra 37<br />

Proia<br />

Centrodestra 43<br />

Vallebona<br />

51<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Consigliere CNEL<br />

1969 Presidente della Commissione Nazionale per lo Statuto dei<br />

Lavoratori.<br />

1983 Senatore nelle liste del P.S.I.. Diviene, <strong>in</strong> seguito, Presidente<br />

Martone Ancora <strong>in</strong> carica<br />

della Commissione per il lavoro e la sicurezza sociale e membro<br />

della Commissione Parlamentare Inquirente sulla Loggia Massonica<br />

P2.<br />

1987 Senatore e Presidente della Commissione per il lavoro e la<br />

sicurezza sociale. In seguito diviene membro della Commissione<br />

Giugni<br />

Parlamentare per le Riforme Istituzionali.<br />

1993- Novembre 1994 Presidente nazionale del P.S.I.<br />

Aprile1993-Maggio1994 M<strong>in</strong>istro del Lavoro e la Sicurezza<br />

Sociale presso il Governo Ciampi.<br />

Marzo1994 Deputato nelle file del Partito Socialista,<br />

successivamente, membro della Commissione per l’impiego<br />

pubblico e privato.<br />

Novembre1994 Presidente del gruppo dei Socialisti Italiani<br />

Docente universitario<br />

1984-1996 Collabora con la Commissione delle Comunità Europee<br />

<strong>in</strong> qualità di esperto sull'applicazione delle direttive comunitarie <strong>in</strong><br />

materia di parità tra uom<strong>in</strong>i e donne <strong>in</strong> materia di lavoro.<br />

Membro del Comitato nazionale pari opportunità presso il M<strong>in</strong>istero<br />

del Lavoro, nonché vicepresidente della Commissione regionale<br />

pari oppotunità della Regione Liguria.<br />

Socialisti<br />

Italiani<br />

Prosperetti<br />

Ballestrero<br />

69<br />

49<br />

Docente universitario<br />

Docente universitario<br />

1995 Responsabile scientifico del progetto: "Prospettive e evoluzioni<br />

delle relazioni <strong>in</strong>dustriali nell’U.E.: quattro paesi a confronto<br />

(I,F,D,DK)" e membro del comitato scientifico dell’unità italiana<br />

Cella<br />

Docente universitario<br />

alle attività dell’ European Industrial Relations Observatory.<br />

54<br />

Docente universitario Galant<strong>in</strong>o Docente universitario<br />

Docente universitario<br />

Docente universitario<br />

Ulivo<br />

Ghezzi<br />

Magr<strong>in</strong>i<br />

58<br />

Docente universitario<br />

Docente universitario P<strong>in</strong>elli Docente universitario<br />

Docente universitario Ugo Rescigno<br />

Docente universitario<br />

Francesco Santoni<br />

47<br />

Docente universitario


Incarichi precedenti all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

CONSOB<br />

118<br />

Corrente<br />

politica<br />

Membri<br />

Età al<br />

momento<br />

della nom<strong>in</strong>a<br />

1968 Assunto nella sede di Milano della Banca centrale.<br />

1979-1983 Direttore generale per gli affari economici e f<strong>in</strong>anziari nella<br />

Commissione delle Comunità Europee.<br />

1984 Vicedirettore generale della Banca centrale.<br />

Co-segretario del Comitato Delors per lo studio dell'unione economica e<br />

monetaria europea, Presidente del comitato consultivo bancario della<br />

commissione delle comunità, Presidente del gruppo di lavoro sui sistemi di<br />

Padoa Schioppa<br />

pagamento delle banche centrali della comunità europea, membro<br />

supplente del consiglio dell'Ime.<br />

1993 Presidente del Comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria.<br />

56<br />

Berlanda<br />

1979 Senatore della Repubblica<br />

1987 Senatore della Repubblica 65<br />

1980 Capo di Gab<strong>in</strong>etto presso il M<strong>in</strong>istero delle Partecipazioni statali,<br />

1987 Capo di Gab<strong>in</strong>etto presso la Presidenza del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri<br />

1988-1989 Capo di Gab<strong>in</strong>etto del M<strong>in</strong>istro del Bilancio e della Programmazione<br />

Economica,<br />

1978-1979 Capo di Gab<strong>in</strong>etto presso il M<strong>in</strong>istero del Turismo e dello Spettacolo<br />

Giugno1994-Gennaio1995 Capo Ufficio Legislativo presso il M<strong>in</strong>istero del<br />

Tesoro<br />

Gennaio1995-Maggio1996 Sottosegretario di Stato e di Segretario del<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri,<br />

E’ stato più volte ViceCapo di Gab<strong>in</strong>etto presso la stessa Presidenza del<br />

Consiglio e presso il M<strong>in</strong>istero delle Poste e Telecomunicazioni<br />

Ha percorso l'<strong>in</strong>tera carriera <strong>in</strong> Banca d'Italia s<strong>in</strong>o al grado di Condirettore<br />

Centrale.<br />

Ha fatto parte del Comitato di gestione del Mercato telematico dei titoli di<br />

Stato (MTS) e del Comitato di gestione del Mercato telematico dei depositi<br />

<strong>in</strong>terbancari (MID); è stato membro del Consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione della<br />

Cassa di compensazione e garanzia e poi del Collegio s<strong>in</strong>dacale della Cassa<br />

stessa.<br />

1988-1999 Vice Presidente della Montetitoli spa, successivamente<br />

Presidente carica <strong>in</strong> cui è stato riconfermato nel 2001<br />

1973-1985 Ufficio Fidi e poi Direzione Affari Legali della Sede del Banco<br />

di Napoli.<br />

Gennaio1985-Gennaio1994 Funzionario presso la Consob e poi dirigente.<br />

Marzo2000-Luglio2002 Amm<strong>in</strong>istratore delegato di SIM Poste spa, Società<br />

di Intermediazione Mobiliare del gruppo Poste Italiane.<br />

Marzo2000 Amm<strong>in</strong>istratore delegato, con i più ampi poteri di<br />

rappresentanza e gestione, di BancoPosta Fondi spa SGR, Società di<br />

gestione di Fondi Comuni di Investimento del gruppo Poste Italiane.<br />

Docente universitario<br />

Consulente di Società e gruppi <strong>in</strong> materia societaria e del mercato<br />

f<strong>in</strong>anziario.<br />

E' stata, tra l’altro, per più di dieci anni nel consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

di una delle più importanti società di gestione di fondi comuni di<br />

<strong>in</strong>vestimento; Presidente della Commissione Regionale per l'Albo dei<br />

Promotori F<strong>in</strong>anziari dell'Umbria; membro della Commissione per la<br />

riforma del diritto delle società di capitali e della Commissione per la legge<br />

delega di modifica della legge fallimentare e membro della Commissione<br />

per il Testo Unico delle Assicurazioni<br />

1976-1983 Deputato al Parlamento Italiano<br />

1988-1989 Presidente del Comitato scientifico-consultivo sulla gestione del<br />

debito pubblico istituito dal M<strong>in</strong>istro del Tesoro<br />

Settembre1992-Aprile 1993 Coord<strong>in</strong>atore del Consiglio degli esperti presso<br />

la Direzione generale del Tesoro<br />

Aprile 1993-Maggio 1994 M<strong>in</strong>istro del Bilancio e della Programmazione<br />

Economica<br />

1997-1998 Presidente del Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione della Banca<br />

Monte dei Paschi di Siena s.p.a.<br />

Centrodestra<br />

Cardia<br />

Rordorf<br />

Cervone<br />

Di Benedetto<br />

69<br />

64<br />

56<br />

Rabitti Bedogni<br />

Bragant<strong>in</strong>i<br />

Area di s<strong>in</strong>istra<br />

DS<br />

Spaventa<br />

Onado<br />

Direttore generale IRI Zurzolo<br />

1983-1996 Senatore della Repubblica<br />

Cavazzuti<br />

1996-1998 Sottosegretario di Stato al M<strong>in</strong>istero del Tesoro Centros<strong>in</strong>istra<br />

Preside della Facoltà di Economia e commercio della Luiss-Guido Carli<br />

Di Lazzaro<br />

1987 M<strong>in</strong>istro per il Turismo e lo spettacolo. DC<br />

52<br />

63<br />

Incarichi successivi all’<strong>in</strong>carico presso<br />

l’autorità<br />

Membro del Comitato esecutivo della Banca<br />

Centrale Europea<br />

1998 Presidente del Collegio commissariale<br />

e rappresentante legale della Cassa conguaglio<br />

per il settore elettrico<br />

Vicepresidente vicario del Banco popolare di<br />

Ancona<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Amm<strong>in</strong>istratore delegato Centrobanca<br />

Consigliere CNEL(esperto di nom<strong>in</strong>a del<br />

Presidente della Repubblica)<br />

Membro del comitato controllo <strong>in</strong>terno della<br />

Telecom<br />

Vice presidente di Capitalia<br />

Presidente dell’Organismo Italiano di<br />

Contabilità<br />

Docente universitario<br />

Muore durante il mandato


GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI<br />

Incarichi precedenti all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

1987-1994 Docente universitario<br />

1986-1992 Consigliere dell’Agenzia per il Mezzogiorno<br />

1994-1997 Consigliere di amm<strong>in</strong>istrazione della Telecom Italia Spa<br />

1995 Nom<strong>in</strong>ato M<strong>in</strong>istro per il Commercio Estero e le Politiche<br />

Comunitarie dal Presidente del Consiglio D<strong>in</strong>i r<strong>in</strong>uncia all’<strong>in</strong>carico<br />

1996-2001 Deputato nella XIII legislatura, Vice-presidente della X<br />

Commissione “Attività produttive” della Camera<br />

1999-2001 Vicepresidente del Gruppo Parlamentare italiano per lo<br />

Spazio<br />

Professore ord<strong>in</strong>ario<br />

1992 Eletto deputato <strong>in</strong> Toscana e confermato nelle due legislature<br />

successive nel collegio di Pisa.<br />

Per nove anni vicepresidente della Commissione parlamentare di<br />

vigilanza sulla Rai, e poi per c<strong>in</strong>que anni Presidente del Gruppo<br />

Misto.<br />

1978-1988 ABI<br />

1989-1994 Direttore Centrale presso la CR di Calabria e Lucania<br />

1995-1997 Vicepresidente del Consorzio Telcal<br />

1976-1985 Componente della Commissione parlamentare di<br />

vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti e sugli istituti di previdenza.<br />

1987-1996 Garante per l’editoria e la radiodiffusione.<br />

E’ stato, tra l’altro, Commissario del Governo per la regione Umbria;<br />

Capo di Gab<strong>in</strong>etto nel M<strong>in</strong>istero della Sanità e nel M<strong>in</strong>istero delle<br />

F<strong>in</strong>anze; Consigliere giuridico nei m<strong>in</strong>isteri del Commercio Estero,<br />

della Riforma Amm<strong>in</strong>istrativa e della Ricerca Scientifica.<br />

1979 Deputato nelle liste del PCI come <strong>in</strong>dipendente di s<strong>in</strong>istra e<br />

membro della Commissione Affari Costituzionali.<br />

1983 Deputato e Presidente del Gruppo parlamentare S<strong>in</strong>istra<br />

Indipendente.<br />

1987 Deputato e membro della Commissione della Camera per gli<br />

Affari Costituzionali, Affari della Presidenza del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri e Affari Interni.<br />

1989 M<strong>in</strong>istro di Grazia e Giustizia nel gab<strong>in</strong>etto ombra del PCI<br />

1992 Deputato, Presidente del gruppo parlamentare alla Camera del<br />

PDS e vicepresidente della Camera dei Deputati.<br />

1993 Membro della Commissione permanente della Camera per gli<br />

Affari Costituzionali, Affari della Presidenza del Consiglio dei<br />

M<strong>in</strong>istri, e Affari Interni; membro della Commissione Bicamerale<br />

sulle Riforme Istituzionali; rappresentante al parlamento del<br />

Consiglio d'Europa a Strasburgo; membro all'Assemblea dell'UEO<br />

(Unione dell'Europa occidentale).<br />

Uno degli autori della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione<br />

Europea, approvata al Consiglio d’Europa di Nizza nel dicembre<br />

2000.<br />

2000-Marzo 2004 Presidente del Gruppo dei Garanti europei per la<br />

privacy e membro dell’ European Group on Ethics <strong>in</strong> Science and<br />

New Tecnologies e del Legal Advisory Board for Market<br />

Information della Commissione Europea.<br />

119<br />

Corrente<br />

politica<br />

AN<br />

Centros<strong>in</strong>istra<br />

Membri<br />

Rasi<br />

De Siervo<br />

Paissan<br />

Manganelli<br />

Santaniello<br />

Rodotà<br />

Età al<br />

momento della<br />

nom<strong>in</strong>a<br />

74<br />

55<br />

54<br />

62<br />

81<br />

68<br />

Incarichi successivi<br />

all’<strong>in</strong>carico presso l’autorità<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

2002 Giudice costituzionale<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Membro dell’AIPA<br />

Presidente del Comitato<br />

tecnico nazionale sulla sicurezza<br />

<strong>in</strong>formatica e delle telecomunicazioni<br />

nelle pubbliche<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni.<br />

Ancora <strong>in</strong> carica<br />

Ancora <strong>in</strong> carica


E’ stato membro del Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione dell’ERI,<br />

del Consiglio Superiore della Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione.<br />

Febbraio 1981-1985 membro della Commissione statale di<br />

controllo sulla Regione Piemonte.<br />

Agosto 1987-Aprile 1988 Consigliere per gli Affari<br />

Istituzionali del Presidente del Consiglio Goria.<br />

1985 - 1992 Consigliere comunale di Tor<strong>in</strong>o e dal 1990 al<br />

1992 è stato Vice S<strong>in</strong>daco della città.<br />

1996 –1998 Consigliere per gli Affari istituzionali del<br />

Presidente Prodi.<br />

E’ stato Consigliere per il coord<strong>in</strong>amento della riforma<br />

amm<strong>in</strong>istrativa del M<strong>in</strong>istro Bassan<strong>in</strong>i.<br />

1996 -1998 Segretario della Conferenza Stato-Città-Autonomie<br />

locali e co-segretario della Conferenza Unificata.<br />

Dal 1998 è Presidente della Commissione per le Intese con le<br />

Confessioni Religiose diverse dalla Cattolica.<br />

Marzo 1998 - Aprile 2001 Direttore della Scuola Superiore della<br />

Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione e membro del Comitato Scientifico<br />

dell’EIPA.<br />

1998-2001 Membro del Comitato Scientifico dell’EIPA di<br />

Maastricht.<br />

Dal marzo 2001 è membro del Consiglio di Presidenza della<br />

Giustizia Amm<strong>in</strong>istrativa.<br />

E’ stato Pretore titolare a Crotone e, dal ’76, Consigliere Pretore<br />

Dirigente a Catanzaro.<br />

1991 E’ assegnato alla Procura Generale presso la Corte d’Appello<br />

di Catanzaro con funzioni di Avvocato Generale, e svolge anche di<br />

fatto e a lungo le funzioni di Procuratore Generale.<br />

Dal 3 luglio 1997 è <strong>in</strong> carica quale Procuratore Generale presso la<br />

Corte d’Appello di Reggio Calabria<br />

Agosto 2003 Presidente della Regione Calabria<br />

E’ stato consigliere comunale di Napoli, poi difensore civico della<br />

Regione Campania e Presidente dell'Associazione Nazionale<br />

Difensori Civici d'Italia<br />

120<br />

Margherita<br />

Centrodestra<br />

Pizzetti<br />

Chiaravalloti<br />

Fortunato<br />

59<br />

71<br />

AN 47


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essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati. Istituzione<br />

della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge e della legge 11 aprile 2000, n. 83<br />

modifiche ed <strong>in</strong>tegrazioni della legge 12 giugno 1990, n. 146, <strong>in</strong> materia di esercizio del<br />

diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e di salvaguardia dei diritti della persona<br />

costituzionalmente tutelati, http://www.commissionegaranziasciopero.it/<br />

Decreto Legislativo 25 gennaio 1992, n. 74, come modificato dal Decreto Legislativo 25<br />

febbraio 2000, n. 67, Attuazione della direttiva 84/450/CEE, come modificata dalla direttiva<br />

97/55/CE, <strong>in</strong> materia di pubblicità <strong>in</strong>gannevole e comparativa, http://www.agcm.it/<br />

Decreto Legislativo 12 febbraio 1993, n. 39 (come modificato dall'art. 176 D. Lgs. 30.06.03<br />

n.196), Norme <strong>in</strong> materia di sistemi <strong>in</strong>formativi automatizzati delle amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

pubbliche, a norma dell'art. 2, comma 1, lettera mm), della L. 23 ottobre 1992, n. 421,<br />

http://www.cnipa.gov.it/site/_contentfiles/01377700/1377760_Decreto%20Legislativo%2012<br />

%20febbraio%201993%20n%2039.pdf.<br />

Decreto Legislativo del 21 Aprile 1993 n. 124, Discipl<strong>in</strong>a delle forme pensionistiche<br />

complementari, a norma dell'articolo 3, comma 1, lettera v), della legge 23 ottobre 1992, n.<br />

421 (<strong>in</strong> vigore dal 28 aprile 1993), http://www.covip.it/documenti/PDF/LeggiDecreti/DAL_<br />

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legge_481.htm<br />

Legge 31 dicembre 1996, n. 675, Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al<br />

trattamento dei dati personali, (testo consolidato con il d.lg. 28 dicembre 2001, n. 467),<br />

http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=28335<br />

Legge 31 luglio 1997, n. 249, Istituzione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e<br />

norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo, http://www.agcom.it/L_naz/<br />

L_249.htm<br />

Legge 29 luglio 2003, n. 229, Interventi <strong>in</strong> materia di qualità della regolazione, riassetto<br />

normativo e codificazione, Art. 12 (Analisi di impatto delle funzioni di vigilanza e<br />

regolazione delle autorità amm<strong>in</strong>istrative <strong>in</strong>dipendenti) comma 1, Gazzetta Ufficiale, n. 196,<br />

(25 agosto 2003).<br />

Legge 20 luglio 2004, n. 215, Norme <strong>in</strong> materia di risoluzione dei conflitti di <strong>in</strong>teressi,<br />

http://www.agcm.it/.<br />

Legge 23 agosto 2004, n. 239, Riord<strong>in</strong>o del settore energetico, nonché delega al Governo per<br />

il riassetto delle disposizioni vigenti <strong>in</strong> materia di energia, Gazzetta Ufficiale, n. 215, ( 13<br />

settembre 2004).<br />

Progetti di legge ed Interrogazioni parlamentari<br />

XIII Legislatura, Progetto di legge N. 4867, Disegno di legge N. 4213, Progetto di Legge N.<br />

6970, Disegno di legge N. 4584, Progetto di Legge N. 6476, Progetto di legge N. 5984,<br />

Progetto di legge N. 5436, Progetto di legge N. 5683, Disegno di legge S. 3778 Progetto di<br />

legge N. 2592, Progetto di legge N. 5859, Progetto di legge N. 6197, Progetto di legge N.<br />

6512, Disegno di legge N. 2047, Progetto di legge N. 5859.<br />

XIV Legislatura, Disegno di legge N. 11, Disegno di legge N. 2703, Disegno di legge<br />

N. 2469, Disegno di legge N. 2461, Progetto di legge N. 121, Progetto di legge N. 2052,<br />

Disegno di legge N. 956, Progetto di legge N. 2224, Disegno di legge N. 2666, Progetto di<br />

legge N. 1810, Progetto di Legge Costituzionale N. 1143, Disegno di legge N. 3561.<br />

XIII Legislatura, Senato, Interrogazione a risposta orale 14 /07/1998; Camera, Interrogazione<br />

a risposta orale, 6/12 2000, Interrogazione a risposta orale, 14/12/2000, Interrogazione a<br />

risposta scritta, 8/11/1999, Interrogazione a risposta scritta, 8/11/1999.<br />

XIV Legislatura, Camera, Interrogazione a risposta scritta, 13/01/2001.<br />

130

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