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CULTURA DAI ROMANZI AI FILM<br />
IL POSTINO SUONA<br />
SEMPRE DUE VOLTE<br />
<strong>il</strong> libro di James Mallahan Cain<br />
Capolavoro di Cain, è un classico<br />
del noir erotico. È la storia di un<br />
delitto con castigo nella provincia<br />
americana. Lui è un vagabondo<br />
che trova impiego come manovale<br />
in una stazione di servizio. Lei è<br />
splendida, è sexy ma è la moglie<br />
del capo. Diventati amanti progettano<br />
<strong>il</strong> delitto perfetto, ma qualcosa<br />
va storto e i sensi di colpa affiorano.<br />
Romanzo breve ma ricco di<br />
suspense e con una carica erotica<br />
impressionante. Fatto per <strong>il</strong> cinema<br />
più volte (a destra, Jack Nicholson<br />
e Jessica Lange nel 1981), ma<br />
senza grande passione.<br />
L’ASSASSINO CHE È IN ME<br />
<strong>il</strong> libro di Jim Thompson<br />
Il romanzo più malato e inquietante<br />
di Thompson, sceneggiatore<br />
di Kubrick per Orizzonti di gloria<br />
e Rapina a mano armata e autore<br />
di romanzi pulp, fortemente nich<strong>il</strong>isti.<br />
Non è per tutti, ma scrive<br />
da Dio. L’assassino che è in me<br />
– rifatto per <strong>il</strong> cinema malamente<br />
l’anno scorso (a destra, Casey<br />
Afflek nei panni di Lou Ford;<br />
sotto, insieme a Kate Hudson) – è<br />
un racconto in prima persona<br />
di un vicesceriffo psicopatico e<br />
delle sue “imprese”. Non manca<br />
la violenza, anche esibita, ma non<br />
manca neanche <strong>il</strong> dolore nello<br />
scavo di un personaggio, solo con<br />
se stesso e reietto dalla società.<br />
APPUNTAMENTI IN NERO<br />
<strong>il</strong> libro di Cornell Woolrich<br />
Il più straziante. È in pratica un<br />
melodramma combinato con le<br />
atmosfere del noir. E lo scrive<br />
Woolrich, autore assai prolifico<br />
di noir e di giallo, amatissimo dal<br />
cinema. Capitolo finale di una<br />
tetralogia di romanzi neri, è <strong>il</strong><br />
racconto di un giovane sul punto<br />
di sposarsi che, perduta l’amata<br />
per un crudele scherzo del destino,<br />
decide di vendicarsi col mondo<br />
e di far patire ad altre coppie la<br />
sua stessa sofferenza. Splendido e<br />
struggente, mette in crisi <strong>il</strong> lettore<br />
che non sa più se commuoversi<br />
per la vicenda del k<strong>il</strong>ler addolorato<br />
o per i poveracci che ammazza.<br />
sportello aperto perché Terry Lennox lasciava<br />
penzolare <strong>il</strong> piede sinistro come se avesse<br />
dimenticato di possederlo. Aveva un volto<br />
giovan<strong>il</strong>e, ma i capelli di un bianco calcinato.<br />
Bastava guardarlo negli occhi per capire<br />
ch’era saturo d’alcool fino alla radice dei<br />
capelli, ma per <strong>il</strong> resto aveva l’aria di un<br />
qualsiasi simpatico giovanotto in abito da<br />
sera che si fosse lasciato vuotare <strong>il</strong> portafogli<br />
in un locale esistente solo a tale scopo».<br />
Ecco: la storia di Terry e Ph<strong>il</strong>ip Marlowe,<br />
<strong>il</strong> detective protagonista di tutti i<br />
romanzi di Chandler. Una storia di amicizia,<br />
di uno che cerca di tirare fuori dai<br />
guai l’altro incasinato coi soldi, con le don-<br />
42 | 27 luglio 2011 | |<br />
Il noir è sempre una storia di amicizia, l’indagine è volta non solo a<br />
cercare <strong>il</strong> colpevole, ma a capire perché donne e sogni ci fregano sempre<br />
ne-squalo, epperò bellissime, di cui non si<br />
può fare a meno.<br />
Il noir è sempre una storia di amicizia,<br />
in cui l’indagine è volta non solo a cercare<br />
<strong>il</strong> colpevole di un omicidio o di un ricatto,<br />
ma a capire perché le donne e i sogni ci fregano<br />
sempre e perché sentiamo, nonostante<br />
tutto, <strong>il</strong> bisogno di credere: nell’amore,<br />
nell’amicizia, in una fedeltà che duri per<br />
sempre. Il tutto raccontato, spesso in prima<br />
persona, in uno st<strong>il</strong>e profondamente realistico<br />
che va subito al sodo. Appunto hardbo<strong>il</strong>ed.<br />
In molti hanno visto nel noir <strong>il</strong> corrispettivo<br />
metropolitano del western, l’altro<br />
genere letterario e cinematografico fondante<br />
la cultura americana. L’ambienta-<br />
zione cambia, ma le dinamiche personali<br />
sono le stesse: l’amicizia vir<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> rapporto<br />
con la donna, la presenza del male nel<br />
mondo. La differenza, almeno rispetto al<br />
primo western, quello del primo Ford, sta<br />
nello sguardo cupo e pessimista sul mondo.<br />
I fantasmi del passato<br />
Se <strong>il</strong> western celebrava <strong>il</strong> mito della Frontiera,<br />
cioè <strong>il</strong> mito dell’America per tutti, anche<br />
per quelli non proprio lindi e puliti (in<br />
Ombre rosse John Wayne difendeva e voleva<br />
bene a una prostituta, suscitando scandalo<br />
tra i benpensanti), <strong>il</strong> noir è <strong>il</strong> racconto<br />
di chi non ce l’ha fatta. Di chi ha ceduto al<br />
Lato Oscuro ed è rimasto indietro. Di chi ha