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Dario Ponti per la pace - ATS pro Terra Sancta

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11 aprile 2010<br />

“La <strong>Terra</strong> Santa è veramente una frontiera. È una terra di incontro e anche di scontro, dove<br />

conuiscono le ricchezze dell’Oriente e dell’Occidente, creando una sinfonia molto bel<strong>la</strong>, ma<br />

a volte anche un grido, un urlo terribile di dolore… Noi cerchiamo con molta umiltà, senza<br />

presunzione, di rimanere, di restare, molto semplicemente. E di fare quello che è possibile,<br />

giorno dopo giorno.”<br />

padre Pierbattista Pizzabal<strong>la</strong><br />

Quinto giorno<br />

Gerusalemme<br />

E’ domenica e ci rechiamo al Santo Sepolcro <strong>per</strong><br />

assistere al<strong>la</strong> santa messa; un francescano gentile<br />

ci guida attraverso cappelle varie che un tempo<br />

erano refettori dei pellegrini e ci fa assistere ad una<br />

messa in italiano; nel<strong>la</strong> parte alta del<strong>la</strong> cappel<strong>la</strong> c’è una <strong>la</strong>pide<br />

giordan<br />

Getsemani<br />

Mar<br />

Morto<br />

che ricorda il pranzo in quel luogo tra l’ im<strong>per</strong>atore Francesco Giuseppe e il Sultano<br />

<strong>per</strong> il rispetto dei pellegrini nei Luoghi Santi: una nota di umanità che si aggiunge<br />

al<strong>la</strong> gura del sovrano asburgico. Usciamo poi dal<strong>la</strong> città attraverso <strong>la</strong> Porta dei<br />

Leoni -<strong>la</strong> sera prima l’itinerario<br />

è stato ben studiato- e ci<br />

dirigiamo verso il Getsemani;<br />

è una giornata molto afosa e<br />

camminiamo a fatica in salita;<br />

su<strong>per</strong>iamo il cimitero ebraico<br />

e guardiamo Gerusalemme dal<br />

punto in cui Gesù pianse <strong>per</strong><br />

<strong>la</strong> sorte del<strong>la</strong> città che dopo<br />

pochi giorni l’ avrebbe ucciso.<br />

Lo spettacolo è magnico e<br />

notiamo che <strong>la</strong> cupo<strong>la</strong> d’ oro<br />

del<strong>la</strong> Moschea è ormai parte integrante e caratterizzante di Gerusalemme.<br />

La chiesa Dominus evit e il Getsemani chiudono a mezzogiorno e dovremo<br />

aspettare il pomeriggio <strong>per</strong> visitarle; rientriamo in città e cerchiamo di mangiare<br />

nel quartiere ebraico; nessuno ci dà indicazioni su qualche locale dove assaggiare<br />

<strong>la</strong> cucina ebraica, così al<strong>la</strong> ne optiamo <strong>per</strong> un ristorantino che ci <strong>pro</strong>pone le<br />

solite fa<strong>la</strong>fel e di ebraico ha solo il prezzo, molto più alto che nel quartiere arabo!<br />

E’ il momento di visitare il Muro del Pianto: <strong>la</strong> preside ci spiega che le

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