La Bohème [file PDF 3,43 MB] - Teatro del Giglio di Lucca
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Il <strong>Teatro</strong> <strong>del</strong> <strong>Giglio</strong>, anche per la stagione lirica 2006-2007, ha inteso<br />
proseguire nell’ambito <strong>del</strong>le linee progettuali che hanno animato le proposte<br />
degli ultimi anni, ovvero la riproposizione, a seguito <strong>di</strong> un attento<br />
stu<strong>di</strong>o ed approfon<strong>di</strong>mento <strong>del</strong> repertorio pucciniano, dei capolavori<br />
<strong>del</strong> più noto compositore lucchese, il consolidamento dei rapporti<br />
con i Teatri <strong>di</strong> Tra<strong>di</strong>zione italiani e l’investimento su giovani artisti <strong>di</strong> talento<br />
finalizzato alla loro crescita e ad un loro debutto ragionato.<br />
<strong>La</strong> Stagione viene aperta con il titolo pucciniano forse più amato dal<br />
pubblico: <strong>La</strong> bohème, <strong>di</strong> cui quest’anno ricorre il 110° anniversario non<br />
solo <strong>del</strong>la prima assoluta, ma <strong>del</strong>la prima a <strong>Lucca</strong>, nel settembre 1896.<br />
Un capolavoro che non <strong>di</strong>mostra la sua età come svelerà il nuovo allestimento<br />
ideato da Aldo Tarabella, quest’anno nella doppia veste <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore<br />
artistico e regista.<br />
Altro classico, questa volta <strong>del</strong> repertorio ver<strong>di</strong>ano, è il Falstaff, nel<br />
nuovo allestimento curato da Stefano Vizioli per il <strong>Teatro</strong> Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pisa,<br />
titolo da molto tempo assente dal nostro teatro.<br />
Nel 2007 il nostro <strong>Teatro</strong> proporrà i lavori <strong>di</strong> due autori che, se pur<br />
molto <strong>di</strong>versi tra loro, furono contemporanei <strong>di</strong> Giacomo Puccini:<br />
Ariadne auf Naxos <strong>di</strong> Richard Strauss, nella produzione <strong>del</strong> <strong>Teatro</strong> <strong>di</strong><br />
Bolzano, garanzia questa <strong>di</strong> attenzione e sensibilità nell’allestimento <strong>di</strong><br />
opere in lingua tedesca, e Iris <strong>di</strong> Mascagni, nel nuovo allestimento <strong>di</strong> Federico<br />
Tiezzi, che ha debuttato poche settimane fa al <strong>Teatro</strong> Goldoni <strong>di</strong><br />
Livorno con grande successo <strong>di</strong> pubblico e critica.<br />
Accanto ad opere <strong>di</strong> ‘repertorio’ – naturalmente presenti come si ad<strong>di</strong>ce<br />
ad un teatro <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione quale il nostro – si è inserito nel cartellone,<br />
nell’ambito <strong>del</strong> Progetto Opera Stu<strong>di</strong>o, ormai consolidatosi, due<br />
titoli <strong>di</strong> autori contemporanei, forse meno noti al grande pubblico ma