Progetto di un capacimetro a microcontrollore per fotodiodi SPAD
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3.6 Alimentazione<br />
CAPITOLO 3. <strong>SPAD</strong>CAPMETER<br />
Dal momento che si vuole usare la com<strong>un</strong>icazione USB, provvista <strong>di</strong> <strong>un</strong>a linea<br />
<strong>di</strong> alimentazione, che può fornire 5 V erogando <strong>un</strong>a corrente massima <strong>di</strong> 500 mA,<br />
si può progettare la sezione <strong>di</strong> alimentazione <strong>per</strong> rendere il circuito in<strong>di</strong>pendente<br />
dalla rete elettrica. Purtroppo questa tensione non basta, in quanto <strong>per</strong> generare<br />
la sinusoide, la circuiteria necessità <strong>di</strong> alimentazione negativa in quanto l’onda in<br />
uscita dal filtro passa banda precendetemente descritto deve essere centrata in zero<br />
e varierà da <strong>un</strong> valore massimo <strong>di</strong> 100 mV e <strong>un</strong> valore minimo <strong>di</strong> -100 mV. Un altro<br />
motivo è che il comparatore deve rilevare il passaggio <strong>per</strong> lo zero, quin<strong>di</strong> anche<br />
lui necessita <strong>di</strong> <strong>un</strong>’alimentazione duale. Per evitare <strong>di</strong> complicare l’utilizzo <strong>di</strong> tale<br />
sistema, si è cercato <strong>un</strong> metodo <strong>di</strong>verso <strong>per</strong> alimentare il circuito da quello classico<br />
trasformatore+stabilizzatore. Dal momento che si ha a <strong>di</strong>spozione <strong>un</strong>a tensione<br />
continua (i 5 V dell’USB) <strong>un</strong>a soluzione efficiente è quella <strong>di</strong> usare <strong>un</strong> circuito<br />
DC-DC, cioè <strong>un</strong>a rete elettrica in grado <strong>di</strong> convertire <strong>un</strong>a tensione continua in<br />
ingresso in <strong>un</strong>’altra in uscita.<br />
La configurazione più semplice <strong>per</strong> realizzare questo tipo <strong>di</strong> sistema <strong>di</strong> alimen-<br />
tazione è usare <strong>un</strong>a pompa <strong>di</strong> carica mostrata in Fig. 3.23.<br />
Per semplicità, si può immaginare che tale rete sia composta da <strong>un</strong> circuito<br />
fissatore seguito da <strong>un</strong>o rettificatore. Data <strong>un</strong>’onda quadra in ingresso, più preci-<br />
samente generata dal PIC e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ampiezza 0-5 V, la prima sezione mo<strong>di</strong>fica<br />
questo segnale spostando il suo valor me<strong>di</strong>o da 2,5 V a -1,8 V. Ciò è possibile<br />
in quanto durante il TON dell’onda il <strong>di</strong>odo è polarizzato <strong>di</strong>rettamente e fissa la<br />
tensione ai suoi capi, nel p<strong>un</strong>to (1), a 0,7 V. Di conseguenza sul condensatore<br />
si ha <strong>un</strong>a d.d.p. <strong>di</strong> 5-0,7=4,3 V. Durante il successivo TOF F il condesatore non<br />
può scaricarsi istantaneamente e quin<strong>di</strong> la tensione in (1) si porta al valore -4,3 V<br />
dato che in ingresso la tensione si è portata a 0 V. Tale valore viene mantenuto in<br />
quanto D1 risulta polarizzato inversamente. In questo caso si nota che D2 risulta<br />
polarizzato <strong>di</strong>rettamente e in uscita trasferisce la tensione in (1) a meno della<br />
c.d.t. ai sui capi, cioè -3,6 V. Durante il TON invece è spento e C2 mantiene la<br />
tensione costante. In realtà la corrente prelevata da questo sta<strong>di</strong>o tende a scarica-<br />
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