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Dispensa, sitografia e allegati corso autismo - Direzione Didattica II ...

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“Autismo: qualità o quantità, deficit o disordine? Il radar starato!”<br />

Piero Crispiani:<br />

Docente Università di Macerata, pedagogista clinico<br />

Presidente federazione italiana pedagogisti<br />

tratto da: “Il Bollettino dell’Angsa”<br />

Associazione nazionale genitori Soggetti autistici<br />

n.6 - 2004<br />

Benchè in molti casi la sindrome autistica si accompagni a ritardo mentale e ad altre<br />

minorazioni funzionali, il tratto caratteristico dell’<strong>autismo</strong> è la natura qualitativa del<br />

disturbo, quindi la diversità in luogo della minorazione.<br />

Non solo l’emergenza della tipologia dei soggetti autistici ad alta funzionalità, che<br />

hanno consegnato alla letteratura e al colloquio clinico il senso radicale dello stato<br />

cognitivo autistico, ma nondimeno l’analisi contestualizzata delle condotte più<br />

generali, accreditano oggi la categoria della diversità nei processi generali umani<br />

coordinati a livello centrale, quindi nei processi cognitivi. Questa considerazione, del<br />

resto, non è nuova, se rapportata alla breve storia teorica e clinica di questa patologia.<br />

Diverso è il modo di percepire la realtà, di organizzare in parallelo le percezioni<br />

(sinestesia), di coordinare la motricità e le prassie (disprassia), di decodificare i<br />

messaggi verbali e di articolarli, di comporre la sequenza dei suoni in una parola<br />

(cinema - cimena, spettacolo - skepatolo), di coordinare le strutture frastiche, di<br />

governare le emozioni e le motivazioni, di immaginare, simbolizzare, muoversi nel<br />

tempo e nello spazio ecc. Naturalmente per effetto di una condizione personale,<br />

talvolta iper-complessa, le funzioni possono esibire anche minorazione quantitativa,<br />

che si tende a indicare come ritardo o minorazione o deficit.<br />

L’<strong>autismo</strong> infatti, ovvero lo stato di Disturbo pervasivo dello sviluppo, in realtà gli<br />

autismi, può presentarsi in diversi stati.<br />

a) In cerebrolesioni: qui il ritardo mentale e le altre minorazioni funzionali sono<br />

di tipo quantitativo e misurabile con gli strumenti convenzionali (parziali<br />

comunque).<br />

b) In co-morbilità psichiche: associato a patologie neurologiche o psichiche, o a<br />

disfasia, disprassia ecc. gravi, in tal caso il ritardo mentale può essere presente,<br />

unitamente alle forme più svariate di diversità funzionale.<br />

c) In forma specifica, allorchè in assenza di altre patologie o minorazioni si<br />

evidenziano i tratti autistici essenziali. In questo caso il ritardo mentale non è<br />

condizione primaria, talvolta non c’è, altre volte esprime particolari abilità o<br />

attitudini (isole di abilità, in genere connesse a condotte rituali o al pensiero<br />

radicale). Altre volte ancora il ritardo mentale si struttura per effetto del<br />

disturbo funzionale, della deprivazione, del mancato esercizio e, soprattutto,<br />

della carente o assente comunicazione sociale. Ad ogni caso, l’<strong>autismo</strong>

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