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Meditazione e infiammazione - Accademia di Medicina Biologica

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La risposta è stata positiva!<br />

E' risultato che rilassamento e me<strong>di</strong>tazione influenzano l'espressione dei<br />

geni coinvolti nell'<strong>infiammazione</strong> o nella morte cellulare programmata,<br />

ma anche nella reazione dell'organismo ai ra<strong>di</strong>cali liberi.<br />

Tecniche mente-corpo che sollecitano una risposta <strong>di</strong> rilassamento (RR)<br />

sono utilizzate nel mondo da millenni per prevenire e trattare le malattie.<br />

La risposta <strong>di</strong> rilassamento è caratterizzata da <strong>di</strong>minuzione del consumo<br />

<strong>di</strong> ossigeno, aumento dell’emissione <strong>di</strong> ossido nitrico e riduzione<br />

della tensione psicologica.<br />

Si ritiene rappresenti l’opposto speculare della risposta <strong>di</strong> stress che mostra<br />

una ben definita correlazione fisiologica e profilo <strong>di</strong> trascrizione genica.<br />

– Riporto dal suddetto stu<strong>di</strong>o:<br />

“Abbiamo ipotizzato che la risposta <strong>di</strong> rilassamento desse luogo ad una<br />

peculiare mo<strong>di</strong>ficazione dell’espressione genica che potesse essere misurata<br />

ed utilizzata per monitorare le risposte fisiologiche indotte dal<br />

rilassamento in modo chiaro e neutrale.<br />

Sono stati valutati i profili trascrizionali su sangue intero <strong>di</strong> 19 soggetti<br />

sani che praticavano da lungo tempo tecniche <strong>di</strong> rilassamento (Gruppo<br />

M), 19 controlli sani (Gruppo N1) e 20 in<strong>di</strong>vidui che praticavano da sole<br />

8 settimane tecniche <strong>di</strong> rilassamento (Gruppo N2).<br />

Duemila209 geni erano espressi in modo <strong>di</strong>verso nel Gruppo M rispetto<br />

al Gruppo N1 (p=0.05) e 1561 geni nel Gruppo N2 rispetto al Gruppo N1<br />

(p=0.05)”.<br />

Interessante rilevare che 433 dei rispettivamente 2209 e 1561 geni<br />

espressi in modo <strong>di</strong>verso, erano con<strong>di</strong>visi dal Gruppo <strong>di</strong> praticanti <strong>di</strong> vecchia<br />

data (M) e dai neofiti (N2).<br />

Analisi <strong>di</strong> ontologia genica e <strong>di</strong> set genici arricchiti rivelano significative alterazioni<br />

del metabolismo cellulare, della fosforilazione ossidativa, generazione<br />

<strong>di</strong> specie reattive dell’ossigeno e risposta allo stress ossidativo, sia nei<br />

praticanti le tecniche <strong>di</strong> rilassamento da più tempo che nei neofiti.<br />

Ciò può ostacolare il danno cellulare da stress fisiologico cronico.<br />

Un numero significativo <strong>di</strong> geni e <strong>di</strong> vie <strong>di</strong> attivazione genica sono stati<br />

confermati in un set <strong>di</strong> validazione in<strong>di</strong>pendente contenente 5 controlli<br />

N1, 5 N2 breve termine e 6M praticanti da lungo tempo.<br />

– Questo stu<strong>di</strong>o costituisce una prova inconfutabile del fatto che la risposta<br />

<strong>di</strong> rilassamento induca mo<strong>di</strong>ficazioni dell’espressione genica nei praticanti<br />

da lunga data così come nei neofiti. I risultati <strong>di</strong>mostrano cospicue<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni dell’espressione genica che risultano dalla risposta <strong>di</strong> rilassamento<br />

e che potrebbero scatenare effetti fisiologici a lungo termine.<br />

• Questo stu<strong>di</strong>o può stimolare nuove ricerche sull’applicazione dei profili<br />

trascrizionali per misurare accuratamente la risposta <strong>di</strong> rilassamento<br />

e la risposta da stress in svariati contesti clinici.<br />

LA MEDITAZIONE POTREBBE MIGLIORARE<br />

NOTEVOLMENTE LA CAPACITÀ DI RIPARTIRE L’ATTENZIONE<br />

La me<strong>di</strong>tazione potrebbe migliorare notevolmente la capacità <strong>di</strong> ripartire<br />

l’attenzione e <strong>di</strong> cogliere particolari che solitamente non vengono<br />

registrati dal cervello come, ad esempio, eventuali veloci cambiamenti<br />

nelle espressioni del viso <strong>di</strong> chi ci sta <strong>di</strong> fronte.<br />

Marcel Marceau. Foto <strong>di</strong> Jack Mitchell.<br />

http://www.jackmitchellphotographer.com/Marcel-Marceau.jpg<br />

LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2009<br />

Lo afferma uno stu<strong>di</strong>o della University of Wisconsin – Ma<strong>di</strong>son, pubblicato<br />

sulla rivista on-line PLoS Biology, che ha <strong>di</strong>mostrato come un periodo<br />

intenso <strong>di</strong> me<strong>di</strong>tazione riesca a migliorare la capacità <strong>di</strong> prestare<br />

attenzione a più particolari contemporaneamente.<br />

– Quando due immagini passano davanti agli occhi, una <strong>di</strong> seguito all’altra,<br />

nel giro <strong>di</strong> mezzo secondo, la maggior parte delle persone riesce<br />

a cogliere solo la prima delle due immagini, perdendo la seconda.<br />

Questo meccanismo è chiamato “attentional blink”.<br />

“L’attenzione s’interrompe momentaneamente” – spiega Richard Davidson<br />

– Coor<strong>di</strong>natore dello stu<strong>di</strong>o e Professore <strong>di</strong> Psicologia e Psichiatria<br />

presso la University of Wisconsin – Ma<strong>di</strong>son School of Me<strong>di</strong>cine.<br />

“L’attenzione si fissa sul primo target e manca il secondo”.<br />

Ma la capacità <strong>di</strong> alcuni in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> cogliere occasionalmente anche il secondo<br />

stimolo ha convinto Davidson che questa limitazione potesse essere<br />

soggetta a qualche tipo <strong>di</strong> controllo mentale.<br />

Per verificare questa ipotesi, 17 volontari si sono sottoposti – per un periodo<br />

<strong>di</strong> tre mesi – ad intensa (10-12 ore al giorno) me<strong>di</strong>tazione Vipassana,<br />

focalizzata sulla riduzione delle <strong>di</strong>strazioni mentali e sul miglioramento<br />

della consapevolezza sensoriale.<br />

Altri 23 volontari, durante gli stessi tre mesi, hanno praticato 20 minuti<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>tazione Vipassana al giorno.<br />

All’inizio ed alla fine dei tre mesi, tutti i volontari sono stati sottoposti ad<br />

un test in cui dovevano guardare uno schermo ove era proiettata una sequenza<br />

<strong>di</strong> lettere ed identificare due numeri frapposti alle lettere.<br />

Nel frattempo l’attività cerebrale dei volontari è stata registrata grazie<br />

ad alcuni elettro<strong>di</strong>. Talvolta, i numeri potevano comparire in serie a meno<br />

<strong>di</strong> mezzo secondo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza l’uno dall’altro.<br />

Il Gruppo <strong>di</strong> Ricerca (quello sottoposto a me<strong>di</strong>tazione intensiva), ha mostrato<br />

un netto miglioramento nella capacità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i due numeri<br />

a pochissima <strong>di</strong>stanza l’uno dall’altro.<br />

Inoltre, è stata registrata una minore attività cerebrale associata alla visione<br />

del primo numero. “Questa <strong>di</strong>minuzione pre<strong>di</strong>ce la precisione della<br />

loro capacità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il secondo numero”, spiega Davidson.<br />

Il miglioramento ottenuto suggerisce, secondo i ricercatori, che l’allenamento<br />

me<strong>di</strong>tativo ha provocato un cambiamento durevole nel modo <strong>di</strong><br />

ripartire le risorse mentali. La capacità <strong>di</strong> migliorare la propria capacità <strong>di</strong><br />

concentrazione e, quin<strong>di</strong>, la scoperta della flessibilità dell’attenzione, apre<br />

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