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SUPERviSioNE SU<br />
aNToNio L.<br />
(Classe IV B) (14-<strong>Dicembre</strong>-<strong>2012</strong>)<br />
Sabrina Cela<br />
Giulia: la supervisione è come una verifica che fanno<br />
i maestri per valutare i cambiamenti, però è fatta da<br />
tutti gli alunni in gruppo.<br />
Davide: serve anche a noi stessi per fare un test sul<br />
nostro modo di vedere.<br />
Fatto: Antonio è migliorato molto negli ultimi tempi.<br />
Come era partito?<br />
Antonio L: mi isolavo sempre, stavo sempre solo,<br />
ogni volta mi mettevo in un angolo e giocavo da solo.<br />
Gabriele: non era bravo a scuola, non giocava con noi<br />
durante la ricreazione, spesso sbatteva la testa contro<br />
la porta. Non partecipava alle feste di compleanno e<br />
alle gite.<br />
Davide: non socializzava con noi perché non si<br />
fidava. Si tratteneva a giocare con le penne. Gli altri<br />
non lo giudicavano intelligente.<br />
Michela: parlava poco e stava spesso in silenzio e<br />
aveva la testa fra le nuvole.<br />
Giulia: parlava da solo. Non partecipava alle attività<br />
di gruppo.<br />
Marco: non voleva mai la nostra compagnia, era<br />
svogliato. Non scherzava mai. Dava sempre la colpa<br />
a noi.<br />
Giusy: diceva che ci odiava. Non faceva mai i compiti.<br />
Come è adesso?<br />
Antonio L: adesso lavoro di più, socializzo con gli<br />
altri e partecipo di più ai lavori di gruppo.<br />
Raffaele: a merenda gioca con noi e si fida di più<br />
della maestra Sabrina.<br />
Michela: lui ha un cuore grande e giustifica sempre<br />
tutti anche quando gli fanno del male. Sta uscendo di<br />
più la sua specificità.<br />
Ester: non dice più che ci odia. Non sta più nel suo<br />
angolo a parlare da solo.<br />
Giusy: prende voti alti perché studia di più.<br />
Gabriele: viene più ai compleanni. Io scherzo sempre<br />
con lui.<br />
Giulia: va alle case degli altri a giocare e a studiare.<br />
Per...corsi<br />
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21<br />
Rossana: si è sciolto un po’ di più. Ha meno paura di<br />
farsi toccare.<br />
Marco: è più generoso. Scambia la merenda con noi.<br />
La sua intelligenza è più evidente. Ci ha invitato al<br />
suo compleanno ed era la prima volta che lo festeggia<br />
con noi. Ha capito come è fatta la scuola<br />
Da una situazione difficile di chiusura<br />
come si passa ad aprirsi<br />
Antonio G.: l’ho riconosciuto come amico durante<br />
un Punto di Ascolto.<br />
Giusy: ha partecipato ai Punti di Ascolto prima<br />
con nonna Rosa e poi con i suoi genitori, con la sua<br />
famiglia.<br />
Michela: nella sua famiglia il padre non lo assilla più<br />
sui compiti e su come si comporta a scuola.<br />
Giulia: nella sua famiglia gli danno un po’ più retta.<br />
Antonio L: no, faccio ancora tutto da solo. Vorrei<br />
essere aiutato nelle cose più difficili. Mi è difficile<br />
salire sui gradini del camion.<br />
Giulia: il suo corpo è imbalsamato ancora come<br />
quando non riusciva ad accendere il computer.<br />
Antonio P: è cambiato perché anche noi amichetti<br />
gli diamo più attenzione. Quando è venuto a casa<br />
mia io l’ho aiutato molto anche nei compiti. A casa<br />
mia ci sono tanti animali che a lui piacciono tanto e<br />
ci siamo divertiti perché abbiamo giocato.<br />
Tutti: ha partecipato ai gruppi teatrali che facciamo<br />
nelle case e a scuola.<br />
Michela: nei Punti di Ascolto quando facevamo<br />
teoria su di lui e quando io ho iniziato ad abbracciarlo.<br />
Giulia: lo abbiamo tante volte stimolato con degli<br />
schiaffetti.<br />
Marco e Michela: quando nel Punto di Ascolto lo<br />
abbiamo fatto piangere tanto.<br />
Ester: durante la supervisione di coppia a casa della<br />
maestra Sabrina. A casa della maestra, loro stavano<br />
separati e allora noi abbiamo chiamato Franco e lui<br />
ha detto le cose alla maestra Sabrina. Lui le ha detto<br />
che lo assillava perché mangiava solo le cose fritte<br />
della mamma. Poi, la maestra Sabrina ha detto a<br />
Franco che era come Antonio L. che era chiuso come<br />
lui. Poi Franco ha detto che Antonio L. e lui volevano<br />
dire una cosa. Ha detto che loro si volevano mettere<br />
seduti per terra e che si volevano far abbracciare da<br />
tutti. Noi ci siamo tutti buttati addosso ad Antonio<br />
L. e a Franco. Poi , la maestra Sabrina ha letto una<br />
cosa della maestra Nicoletta di Ancona che aveva<br />
fatto fare i pensieri musicali e la maestra Sabrina le<br />
ha detto ciò che faceva con noi.