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L'INDIPENDENTE - Journaux d'Alexandre Dumas

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Document Società des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong><br />

Cicdo dir adoperando il piui'ipui tifila pru h nza e delta<br />

«linieri/ione le -| in,Ui/e d'Italia sai anno realizzale.<br />

i Linaiole emise nni voce cosi cupa che aliluamo potuto<br />

raicglieie lui: poche frasi. Ci parve pelò che siasi fatto dilemure<br />

dell'opusiolii : (tur si ioni iin/cnfi di Massimo d'Aie-<br />

«ii«>. il" 1<br />

clini in oi re Ino, e propagatosi su tutte le cillà, è diverso .1.1 ed il Governo ne profilln per «pendere secondo il suo muntene, ma le Camere Inglesi hanno resa finalmente<br />

P altro, partilo dal bassa ali allo ed efualin ale propagatosi. capriccio, e senza norma o misura. Il deputato Bruito, Ginstizia. — Avrete veduto anche la requisitoria del<br />

Nel mezzodì vi suuo dilbcollà gran, lo non appunto le in- rio in eloquente e vivace discorso In rimproverò ni Mi­ generale I «marmora contro l'amministrazione del Mi<br />

l'-n/ioni delle persone; duo di più che nel corso alluale delle nistero e gli dimostrò, pur troppo con troppo fondo di nislro Fanti metallo «Ae più ti indura quanto più si<br />

cose chi può alleluiare che la l,.iza sii ssa dello statuto . non verità, che è ben lontano per la ina amministrazione batte. Dopo il discorso di Carnai inora diventa quali<br />

fu IVIi attaccalo dal presidente del Consiglio e dal v. ug.i ali,,-volita e t..i»' anche tolta ? Come si fa a trasportare di meritare la fiducia del Paese. L'articolo di legge un'impudenza il conservare il portafoglio della guerra.<br />

ileputalu \Il llllOl. )<br />

le quisliom di tutte le parti d Italia in quest'assemblea e Irai- venne votato con una clausola sospensivn però n ri­ Ma I arili non lo lascerà. Dal nuovo ministro di Grazia,<br />

l.e parole del presidente ilei Consiglio son divelti tarle e discutei le '' 1.' alimi scoi su a libiamo discusso due giorguardo di un preleso diritto nello Provincie Lombarde e Giustizia speriamo molte cote ; modificazioni al co­<br />

. ••• i i si i io. Se la stella il Italia min si ollusei, si vada ni per l'abolizione dell' università di Cagliari.<br />

per In percezione di i-erte spose che nnli-riornieiile eradice Penale ora Iroppo feroce, cambiamento della leg­<br />

pine a lioma. Queste Doluti conliade, che leunero allo<br />

Si traila di volgersi ail unpcialorc dei francesi. Ma io non no n carico delle Provincie, spese che i deputali Coni ge di Pubblica sicurezza, introduzione lo Lombardia<br />

siilo della i igoncia/uitto italiana , compiei alino questo nubile vedo nella tribuna diplomatica t' ambasciatore francese; le re­ bauli vorrebbero che dovessero pesar tulli'a carico del codice di Procedura Penale e dei giurali, come in<br />

sacrifìcio '<br />

lazioni saranno sospese vasi, moumen/e, per essere l'urse più delle antiche Provincie. Con quanta giustizia non sa- Piemonte, libero esercizio della professione di Avvoca­<br />

Kaccio voti che il conte di Cavour sia indovino come per strelle. (UaitUi liisoiuiiia non bisogna lilarsi della >lipluina/ia. premimi certo indicarlo.<br />

lo, modificazioni ni endice di Procedura Civile Iroppo<br />

10 passalo e lo plauso al suo programma.<br />

Aliliiauio perduto Meiitone, Roi cubi una. Cose inognilieanli Tutti i giornali esteri , e N'azionali, si preoccupa no in p;,slii.ciato, abolizione dei coti detti Procuratori,<br />

Ilolieompagnl. (ili interessi della eivili.'i richicggnuc ma quello che mi dispiace si e che il principio stabilito è •Ielle probabilità di prossima gueriaedi un attacco da t nvoue ) addottando invece il sistema vigente io Lom­<br />

che cessi il ilo io tempio 'le dei pmilelici. Lo si discute an­<br />

parte dell'Austria. Che qualche intenzione vi potesse bardia. Questo almeno e subito.<br />

fora . ma in sostanza non uve più e gli si possono applieue i Se f imperatore dei francesi riconosce lu stalo attuai . essere, certo noi noi neghiamo. L'Austria vede benis­ Del resto non è gli uomini che si vogliano cambiati,<br />

due versi del poeta :<br />

tabi cnme soggetta a Viilono Emanuele II, potrebbe darsi simo che tulio il tempii che passa è in danno suo. e n quanto il sistema. Il Picmonlismo, come il Potere lem.<br />

« II poveretto non se n'era accorto<br />

che prendesse per se u Roma o Venezia; se non lo ricouo vantaggio nostro Nel mentre che a noi dà mezzo di pura le debbo aver fallo il suo tempo eoe è ora Ve­<br />

« Andava cmiiliatienilo ed o'a morto. •<br />

ed alluni non capisco la cessione di Mentirne e Roccabriin. organizzarci, all'Austria A causa di rovina finanziaria, dremo so avremo speralo invano, e Dio voglio non ci<br />

I iitl. cliniii che .un. la pace della cristianità e che desi­ Non voglio né accelerare, uè ritardare questa spedinoli, -, lui per mantenere un furie esercito sul piede di giieirn. inganni la speranza. i. v. li<br />

derano gli interessi della ('.Illesa , devono essere convinti di voluto s.dl.n.lu un III re sotto gli ocelli della Camera la leq.un- Ma dalla intenzione al fallo, corre un gran trailo, dice<br />

sahililà del governo, clic inni vuol far riforme e vuol compier il proverbio Italiano, e questo fallo avrà forse, nd •Ionia, 26 mnrzo — Il Papa lenno Concistoro. i; a|.<br />

I nulli sono le riforme per ipi mio sieno glandi, qualora non I olimi.i gioco andando a Roma.<br />

aspettarsi ancora qualche tempo, perchè contro le vel­ locuzione che vi pronunciò, lasciando da parlo le vee­<br />

muti il governo II le ninnilo sono sincere e ne segue I esau- Venendo a parlare del discorso del signor presidente *-l leità guerriere del pnrtitn militare Vustriaco.souvi lui le menti ed irose parole e le allocuzioni ingiuriose oud è<br />

tin aniellln ,|o, | l'ipn muti .,, ! jll.i lilirll.'l , o non lo sono c Consiglili, dichiaro i he io non intesi alcuna rivelazione di lui. le interne difficoltà, e le nuovo si gonze del nuovo go­ piena, si riassumo nella sentenza che i priocip i della<br />

il. v i.ii.i ics aie i governi stessi che le emanai.olii<br />

Le i oiidi/i sotto le quali il governo vuole andare a Roma verno costituzionale, che non permettono cer'i colpi civiltà moderna, ossia i priocipii dell'8!), sono io coo-<br />

I itte le pan, 'l II il,.i dalle Alpi all'estrema Sicilia hanno possono lulursi spedalininle a quattro :<br />

di Salta come nel lSal». Le dissidenze con 1 Unglierin Iraditinne coi principi! della religione cattolica, che<br />

1 i ino di eoUilinrsi a nazione Noi alinomi.i l'oldiligu .li allel­ I. A condizione di considerai Roma capitale dell' Italia ; tono iiiii'aliro che appianale, e per quanto al i aprile all' (-sincizio di quella religione e indispensabile il douiale<br />

questo duina ali Eliiopa , I iddìi go iiiciuuhe al Minisle- i. A condizione di giungere a Roma d'accordo culla Fran- vi sia l'apertura della dieta a linda,non ti sà ancora se minio temporale del Papa,c che questi non può né deve<br />

rn, Incombe al l'ai lamento.<br />

. ia. . be umi vuole;<br />

l'Imperatore andrà ad aprirlacse dee seguirne la funz'o- rinunciare ad un palmo di terreno di questo dominio,<br />

l'ero non dobbiamo farci illusione di tutte le difficili., che 3. Ili marciar d'accordo coi HÌO milioni di canoini la masne dell'incoronazione. Anzi alandosene alle ultime noti­ poiché non n' è padrone ma depositario. Lette poi una<br />

esistono per andare a Roma ; e quand'anche non ci fosse alsima parte dei quali non lo vuole;<br />

zie pare che non vi andrà e che vorrà prima vedere qua­ lettera del cardinale Deaugelis, il quale scrive da Tocun<br />

pencolo, non potremo però far mostra d'ingratitudine ver- -I. A condizione del più profondo e più limitalo rispetto verle sarà l'altitudine che prevederli Sul bei principio la rino che Parlamento e Governo sperano colà nella morsu<br />

i geoorosi nostri alleati , che hanno combattuto al cauto so il piiucipio ed il dogma della chiesa cattolica, apostolica, dieta I ugarese verso il governo centrale di Vieuna. Voi ie dell'attuale Pontefice , polendosi oelP interregno<br />

romana. ( /t/eee inferiuiione )<br />

ben sapete come finora u Vienna siati rifiutato di ac­ meglio euelluare di fatto la fparaiione dei due poteri.<br />

Ilei resto noi dobbiamo armare , armare e poi sempre ar­ Consideriamo Roma cune la capitale d Italia. Si dice gecedere alle domande dell'Ungheria di riconoscere tulle Lesse finalmente un brano di lellera di Pio VII a Namare,<br />

come se non si facesse assegnamento sulla lulliirnza neralmente che sia essa la puma necessità, il centro, la sede, le leggi del 1S4S. Voi sapelc come non si intenda per poleone I, relativa alla necessitai in cui è il Papa di<br />

deli ,.piu,uuo pubblica euiopea.<br />

" occhio.<br />

nulla di dare un Ministero sepurnlo per IT ngheria, e conservare il suo dominio temporale. Tanto nel prò-<br />

. l'i uva -in i e -.ivanionle che l'umlà .1 Italia inni è incompa­ l'osso assicurale che tulli vogliono Roma por capitale ; io come si voglia, che anche l'Ungheria elegga i suoi denunxiare P Allocuzione che nel leggere quei due docutibile<br />

culla indipendenza della Chiesa , chiamando l'opinione a conosco nessuna soluzione, e quello scritto a cui si alluse putali al Consiglio dell'Impero, e che soltanto II Conmenti parve preso da contrazioni nervose usò voce e<br />

contraila assai Strana, quella opinione che ci figura come i me poi nini bltoj cicliti a nel pensino stesso del sig. conte siglio dell'Impero sin chiamato a volare lo imposte, e modi violenti.<br />

lami E rostrati 1.<br />

le leve militari, gli l ngbereti paro non sieno disposti<br />

Per isfuggire ni pericolo di esagerare in causa pro­<br />

La questione è dilhcilissinia , ma le ddlieollà stanno più I otti vogliono Roma, i federalisti, i pontefici, gli imperato­ a transigere, e lo dolili.-razioni della dieta lo dimostrepini<br />

poiché P allocuzione papale, coi principù che<br />

dalla parte degli uomini che dalla natura stessa delle cose. li' Austria, di Spagna, perchè Roma è la capitale d'Italia, ranno, allora che rimarrà al Governo di Vienna ? di<br />

contiene, fisserebbe uno stalli I/IIO perniciosissimo a noi<br />

Se il l'iuitilice dicesse : i lo voglio rendere all'Italia la sua penile là avviene ed avvenne la incoronazione. Tutti s'inchina­ sciogliere la dieta, e di iiU|iorro colla forza ciò die<br />

Romani specialuieulo, non farò alcuna osservazione su<br />

libertà, alla Cinemi la sua indipendenza • qual grido di gioia no umilmente e diciamolo anche ipvcnlamenle (risa pralun-non<br />

si vorrebbe sul terreno legale Ma questa risoluzio­<br />

quanto vi ho dello ; e mi limiterò a notare che il cur-<br />

si eleverebbe da lutto il mondo « attuilio, qoale omaggio va- I/ole) verso Roma.<br />

ne di Menna come sarebbe nccolto in I ngheria * non<br />

dinnlo Denngelis è uno dei più vecchi ed utili struicbbe<br />

tallo al cattolicismo !<br />

II Petrarca ossequioso a Callo IV di Germania,scrisse una potrebbe r mimare la storia del ISIS, si vcJe cioè gli<br />

menti della Camarilla clericale. Voi vedete che questa<br />

Propone il seguente ordine del giorno :<br />

lellera se convenga di unire Roma all' Italia, lo quel tempo Ungheresi prendere le armi por difendere la loro co.<br />

uno se ne serve male a proposilo per mantenere 11 Papa<br />

« La Camera, udite le dichiarazioni del Ministero , conti era Roma derelitta, il Pontefice in Avignone, il caltulicismo sliliitinne, il loro Ile di Ungheria, contro l'Imperatore<br />

nella sua ostinazione. Ad un uomo nervoso come esso<br />

t dando che. assicurata l'indipendenza, la dignità e il decoro pesava di essa eppure il Petrarca voleva Roma unita all'Italia. di Austria 1 non vi ha duhaio clic ciò potrebbe succe­<br />

é immaginale voi qual potentissimo eccitante contro<br />

» del Pontefice, e la piena libertà della Cbirsa abbia luogo di Ebbene, il signor presidente del Consiglio continua nel sidere ed allora non vediamo come possa il governo Au­<br />

l'Italia sia stala la parola del cardinale, die gli ha si­<br />

. concerto colla Franca l'applicazione del principio del imi. ima del Petrarca. ( /lisa prolunyatissime II conte C'aiour striaco avventurarti ad una guerra in Italia colla prognificalo<br />

come per fare più agevolmente P unità italia­<br />

• intervento, e che Itomi , capitale acclamala dall'opinione ride sgangheratamente).<br />

babilità di una rivolta alle tic spalle, sul Danubio,<br />

na si desideri la morte di lui. Passiamo ad alito.<br />

• nazionale, sia resa all'Italia, passa all'ordine del giurilo. > 10 sono federalista, ma pure desidero Roma : io sono fede­ questo considerazioni ci fanno credere, non cosi vicina<br />

Precidente. Vennero presentali altri due ordini del gnu le ma anco il governo, il gabinetto alluale mi è siuq.allus­ una agresione sul Pò e sul Mineri, ma ripetiamo ciò Mentre il Papa sostiene in Concistoro eh' egli deve<br />

i.o, nnc del Spulalo Greco . I" altro dal deputalo Ricciardi , alo, come lo è a tulli i federalisti. Rifalli come è composto che abbialo sjmpre detto, che troppo molivi vi sono di seguitare conte t/ne unite, a dominare temporalmente<br />

dei quali do lettura.<br />

gal ito •> Diede I" allr'ieri la sua dimissione, ed ora nuo­ guerra, in tutti i punti della Europa, perché questa tu' Romani, questi non lasciano occasione per dimo­<br />

« La Camera , persuasa prolondameiile al pari d' Italia vamente formalo, ci presenta la vera idea della federazione. — possa avran pure da un momento all'altro, e l'I strare CIM- non vogliono più saperne del snodominio<br />

• tutta , la sede del Parlamento e del Governo italiano dovei Manca però la sola Lombardia, dunque vedete che nessun le-<br />

i deve trovarsi preparala, e disposta e far valere i terreno, e reclamano come meglio possono, di apparte­<br />

« essere in Roma , afferma innanzi al mondo questo sole • ' rale sarà ne ittico al governo, pruicipiu di lederà stane. suoi diritti.<br />

nere al Regno Italiano di Vittorio Emmanuele II Vi<br />

« diritto , questo desiderio concorde della nazione , e passa Si vuole andar a Ruma d amido colla 1 rancia. Lo sappia­<br />

fu scritto della dimostrazione fitta luslo che si seppe<br />

« all'ordine del giorno. »<br />

mo: era inutile richiamarci che siamo sotto il giogo della Ieri partirono per Caprera le deputazioni delle varie averlo il Parlamento proclamalo Re d'Italia. Le iscri­<br />

Ricciardi Francia. È necessario, lo conosco, ma non c'era bisogno di pro­ Società operai e dello Slato per andar a far visita al zioni a vernice e a stampa oran tanto sui muri, le car­<br />

Hlrrlardl l'ornando la parola.<br />

clamarlo. La Francia che sostenne sempre il partito guelfo, ci loro Presidente onorario Giuseppe Garibaldi ; erano toline tricolori, colla leggenda ; Vira littorio t'ma-<br />

« La Camera, udite le spiegazioni date dal Presidente del -nsigha ora eziandio di conservar Roma al ponlelicc. una trentina circa, e l'aspettiamo di ritorno nei pruni miele II re W Italia, inliorarono così le strade di Ru­<br />

« Consiglio , e riconoscendo ed all' uopo gnarciileridii la pulc- Si vuol andar a Roma d accordo coi ìVtì milioni di callidi- giorni della cullante sellini.ma dio ci daranno notizie ma, the non bastando i gendarmi a cancellare le prime<br />

« sta spirituale del Puntelli e . proclama Roma capitale del . Sussiste forse una minaccia nella Spagna e nel Pulogallo, del nostro grande cittadino , Italiano , dell'eroi- della e a raccogliere lo altre, fu tutta uscire dalle caseime<br />

« legno d Italia un divisibile, invila il Ministero ad in- convengo, ma queste potenze da due secoli non s ingei iscunu democrazia Europea E. II. circa Ioli antimeridiane la truppa di liuea e obbligala<br />

. votare in nume .Mia nazione da S .M.l'Imperatore Napoleone in Ile cose nostre. Pei cui questi cattolici si riducano a quelli<br />

all' ufficio di cassare e raccogliere. Era pur bello ve­<br />

ti III lo sgombero delle truppe francesi dalla provincia ro dell' Austria, inquanlocliè gli alni spaisi su (ulta la faccia del Genova 23 marzo. — Ieri olirò il battaglione del dere gli sgherri e i Soldati papali obbligali dall' aulo-<br />

• inana, in conloiiiiità del principio di non intervento da esso globo, non sanno neppure dove sia collocala Roma.<br />

i2. ' reggimouto so ne imbarcava per Napoli altro del ril.i stessa a curvarsi davanti al nome del re d'Italia,<br />

• sapientemente adottalo, e passa all' ordino del giorno. • Mi ripugna entrare nella discussione del potere temporale c 18.", anch'esso destinato alla forma ione delle nuo­ la spontaneità poi e l'unanimità culla quale la dimo­<br />

Greco. minale dei poi,telai Si paria d incoiiqialib.lilà ira I" uno ve brigale che devono costituire il \ I corpo d'armata. strazione prosegui nei luoghi pubblici, nell' università<br />

Ferrari. Senza essere assolutamente contrario ai voli I' altro : ma an Inolio d' acconta per lo secoli , 0 signori. Giunsero ieri da Messina il vapore la filli- ile Iyun e nei licei nella mattina fu maravigliusa Le scuole<br />

espi essi da questa assemblea, vuglio invocate la voslra alti li­ Il altronde si tratta delia s.-ppi essi..ne del govesnu poiililìcio. che aveva a rimorchio li fregala onoraria Des Gene/s, della Minerva e della Pace furono, a cagione dello<br />

none su una sene di considerazioni.<br />

1 conviene adunque ugual dare il govei no pontilicio nelle carica di materiali da guerra. I due legni contenevano strepilo fattone, chiuse per ordine superiore; il profes­<br />

Che si vada a Roma tulli lo desiderano , e se dovessi par­ iplni condizioni del momento, lo accetto tulle le censure gran numero di artiglieri ed altri militari del corpo di sore Sarti volendo salvare se slesso, ha salvalo P Aclare<br />

di me innanzi a voi , dovrei dolimi aie che io sono il poi e al sol o punlelice, ma non bastano per ucciderlo nel suo operazione. Anche il II. piroscafo Moir-ambano recò cademia di san Luca dalla chiusura, poiché fece rap­<br />

antico soldato di questa in usa guerra civile che l'Europa polere, anzi indeboliscono la nostra causa, io non dico che<br />

III snidati d'artiglieria. I.'aspetto di questi bravi miporto che la dimostrazione era avvenuta per fallo di e-<br />

la al puntitelo, lo sempre ho volulo andar a Roma, ma per deliba essere, confermalo il sommo pontefice ; no certo; i pnnlilari era mollo macilente a causa delle durale fatiche; sica noi e oon degli studenti.<br />

sempre, Come vi deve andai e la puma nazione del mondo. qui del governo ecclesiastico a in Hi et tulio una trasforma/ione. i loro uniformi logori e rolli in più parli<br />

A proposilo dell' Accademia di San Luca voglio rac­<br />

lo suini però un po' dive) gente, ma sono divergenze da a Pio IX, od il suo sue essoie, potrà ceder, a Napoleone III,<br />

contarvi questo aneddoto. Nella mattina del Iti si uni­<br />

miro. In voi rei che il sig. Presidente del Consiglio non au cine Clemente VII a Callo V . ma i un argomento questo Corriepondenxa particolare deW INUIPKNDKNTE. vano i Piofessori io Consiglio. Uno di essi, facendo Ire<br />

.lasse a Ruma un' ora sola prima di quella stabilita dal destino che torna in favore del dominio leuq.oiale , perchè da Cle­<br />

umilissimi inchini prese la parola dicendo che essen­<br />

- ilarità i. ma d' allionde vorrei che non ritardasse. mente VII in poi ha pur sempre vissuto. Nel seno della chic CHIO 26 marzo IS6I — So io modo positivo che al dovi nelle sale dell'Accademia delle figure oscene, e<br />

In' impazienza , un frenili" generale ione dalle Alpi alio sa si possono su'lgcie aliena immensi: rivoluzioni. degnissimo Professore Zappetta è contrastata la c lle- dispiacendo ciò ni Papa, un buon cattolico si nitriva<br />

Stretto.<br />

Gli iniziatori del muto alluale, i Rosmini ed i Gioberti si dra di Diritto l'enale alla vostra Università Dopo Fan- di comperarle e di dare in ambio Unii quadri di Santi<br />

Si tratta d un aiguinenlu solenne della repubblica cattolica, fermarono innanzi a Ruma come i re longobardi convertili ; inaio da voi dato della probabile nomina a quelia I quadri che il buon cattolico voleva per sé erano nien­<br />

della più vasta delle associazioni che siensi slabilile sulla in Ruma troviamo il trullo proibito, vi troviamo la scomuui- diedra, mi pareva impossibile dovessero sorgere tali temeno che la celebre Fortuna di Guido, la Lucrezia<br />

t.na. lo vorrei che ,i indagasse eoi. quale disegno il l.ovcn.o i. (lìiinwri)<br />

il illiceità da renderla cggi dubbia. Il rifiuto dello slesso del Cagnacci di bellezza sublime, due Veneri del Ti­<br />

vuol ginng.re a Roma.<br />

La sede di Roma è pestifera per i re il Italia. Napoli,me Professore all'onorifico poslo ili Presidente della Corte ziano, ed altri<br />

I... stato a . in appai leniamo cimiiiieiava questa iniziativa e mi in esilio , inulti altri morirono sotto I colpi della s. omu- Criminale, nel tempo che piova il disinteresse e la mo-<br />

si'HCialuiciitr al r„ i„ ->u di Paiig i disse il signor pi. ci. Non vogliale rudere che questo possa avvenne all'aldesliu dell' uomo illustre , mi pare debba in certo<br />

Come polrle Immaginare la proposta fu accolla con<br />

idi, ngu die si possa giungere a Roma, ma perchè vi sia­ modo obbligare Governo ed intriganti a non mettere<br />

isdegno dai Professori. E siccome lo sdegno poteva sR)-<br />

vo regno d'Italia l. Il piano In adunque di formare un fascili mo so-pinli da un online di idee diverse ila quelle svolle in ostacoli nel far dono alla vostra Università dei talenti<br />

gaisi in amare parole, co.i per deviare il discoisoil<br />

d, lune le province .1 Italia sino a che unii si giungesse a questo Parlamento ; da un online di idee venuteci dalia I lan­ di questo benemerito Cittadino. Si dovrebheuna volta,<br />

segretario professor Belli, or liberale, or clericale, pre­<br />

Ruma. Ouesti, piano fu cominci ito colle annessami. Tale di ca, il.e iii-lle su,- ni,-,- è stabili: più dell Ausliia, dell'lnghil- almeno, nelle cariche le quali n n iuvolgono ingerenza<br />

se nd esternare la propria soddisfazione e quella di al­<br />

.segno .' il cuiictllo del governo.<br />

tena .slessa. Fu questo il luitcnli: che ino V'oliane , Rous­ governativa, seguire i dettami della giustizia e del buon<br />

cuni frai suoi colleglli, perché i giovani dell' Accade­<br />

La magia del successo due sta' In ho sempre reso omagseau, la rivoluzione dell' 8'd, e rovesciò corone e tesle. l'.on- senso e non avere di mila se non il merito della persomia<br />

si Tossero serbali immuni dallo tpirilo demegogigio<br />

ai capi che reggevano il Piemonte ; ma vi era qualche rbè questi principi! vogliano la soppressione del ddunii.u lemna die si dove nominare, il lustro che può derivare alco<br />

( cosi egli chiama In aspirazioni nazionali della ^o-<br />

cosa di più putente , di più vasta , di più predisposto. IJuesli por a le, il guvernt li addotta per interessi del niouienlo. Noi l' impiego degnamente coperti e la pubblica opinione.<br />

venlù i il quale aveva invasalo l'Università e le altre<br />

l'atti stavano tulli nella rivoluzione del ad Voi aveie assistilo non vogliamo i consigli della Francia, ma dobbiamo però ri- Queste tono le norme direttive di ogni governo anche<br />

scuole. Non aveva Unito di parlare che venne al Con­<br />

ali inaugurazione della statua di Manin Voi couoscete la vila coniar, i che una cai .une deve da si trarre la propria indipen­ luediocreuienle illuminalo, come può essere il Piemonsesso<br />

la notizia della dimostrazione clamorosa che sta<br />

di Manin, In grande per aver risorto Venezia nella più antica denza; dalle nazioni finitime non deve prendere che le idee le te, nonno seguile anche dai dispotici. Ma coi nostri go­<br />

va compiendoti nell' Aeradetnia. Immaginate se 1 Pro­<br />

l'urina lepubblicana. nuin.li vi i inunziò penhè lo abbaiidovaiw quali inni hanno patria, {bene).<br />

vernanti dobbiamo finalmente persuaderci (lanle e si<br />

fessori ne ridessero 1<br />

gli alleali poi volsi cupo il guardo di Koscolo su questa<br />

frequenti sono le prove) che una fede di nascila datata<br />

Piemonte e disse : sia i" Italia, se no . no. Ma Manin uou La plebe di Francia alla repubblica di febbraio disse: • Ti da Cavorelto o da Moncalieri il titolo più brinante, e<br />

teretsa, 2i marzo. — Bencdcck era ieri a Mantova<br />

eia il primo , vi fu un' altra voce forse più magica nel IXltn nido tre mesi di miseria per far questo. » L' Italia accor­ litiasi sempre onnipuleule per ottenere ciò che, si vuo­<br />

e passavi, in rivista quel corpo i' armala che si fa am<br />

la i|ii. le dn.se lo slessu. aggiungendovi lo slr.sso te no , no da di più al governo; ma allora non si resti cosi.<br />

iti non vi glio credere che r. T'orino si voglia cominci<br />

montare a .Hi mila uomini. Tenne loro un lungo di­<br />

E peri lo'-mai il nume di Giuseppe Mazzini, pronuncialo m " i„/„o„ .rispondendoa Ferrarli dice che il principi" ino lere anche questo enorme errore, benché i umilissimi<br />

scorso, die non fu compreso da alcuno, mene dai coui-<br />

lune le assemblee d' Europa non lo si dovrà pronunciale io co è talmente coiupeiielralo col principio popolale , che e quotidiani che vediamo consumali non ci autorizzino<br />

ponenli lo Stato maggiore che lo attorniavano.<br />

può immaginale littorio Emanuele a Ruma senza elic­ a sperar bone. Ma se il Governo, per imperato caso,<br />

.si attendono 40,la;U croati Ua cifra pare un po' esa­<br />

Tavolar immisi!,,) lina pure,<br />

li popolo gli ciog-i la lumie della corona ilaliaua. Rei resto con volesse dare una prova, senno di chiaroveggenti, algerala,<br />

ma potrebbe essere I vi noli veggono con pia­<br />

ferrar! lo non .uno i . iemali.n, nippuie quando e--. un discorso sull'in, ni.menti' lungo, dimostra la necessità di semeno di imparzialità,egli potrebbe avere, da parie sua,<br />

celi-totali apparali del governo austriaco, e sperano<br />

parare il dominio temporale dallo spirituale, | .orlando |' aulo- I' appoggio universale, istituendo semplicemente un<br />

cosi più vitina la soluzione del loro quesito.<br />

-I ,.- nbmgale 1 Mi dls-.-r i/iat linei p- M.I//U Il è qui , i là di II aule Alighieri.<br />

concorso pubblico dal quale e fuori di dubbio che usci­ La polizia di Verona l'altra oolle faceva visilare<br />

iindaiiiialu a morie, e questa panda toglie mollo al prestigli. 11 suo discorso venne applaudito.<br />

rebbe vincitore il chiarissimo voslro Zuppella Per lo tulli gli alberghi,.' si obbligarono lutti i forestieri a<br />

lìalenga propose la chiusura ma poi fu ritirala.<br />

meno noi éeabiauio tentai e di melici e r Aiuminislia- levami da letto, ed a mostrare i loro citelli che furono<br />

La seduta è levata allo Ole ti.<br />

none sulla buona strada, e por ciò voi farete opera di lutti perquisiti.<br />

Romani vi sarà tornata al tocco, poslo all'ordine del giorno buon italiano se vorrete procurare di raddrizzare, se iNon pochi ebbero lata spavento, da doversi Irallo<br />

seguito della interpellanza Auibnol sugli all'ari di Roma. non lo gambo almeno la visla di chi è destinato a sce­ nere all' indomani nelle loro camere perché assalili<br />

gliere fra i più degni<br />

dalla febbre.<br />

con quali idee ci andate ' liiiliiaru eli. ..- gnu.giano. ,-, |;,„ Wj<br />

culle .-Le.lei governo loinnamo uno stalo provvisorio. Saia<br />

un,, - .. aggiunta, io-, -ivi.mo il disordine. ^ ^ _<br />

pesare sul governo. Invece che esservi un'armata, ve ne sono<br />

due; l io non voglio accusare nessuno per questo ). ma pule<br />

tempii, cogli auro, con altre ni<br />

sussiste, ma mime le due alili<br />

ne, pei thè questo molo che pi<br />

suuo in uuu .-lalu -1 rliiili/,olo<br />

dall'alto e pacato da 01 re­<br />

Cor itpondenxe riate ept dell' I<br />

_l.e interpel :.- Mas..,<br />

ièri, furono invece rimandate a Martedì venturo, giorno<br />

a cui vi necci iinviate le sedute della Cimiero, per<br />

ilaie le vaconze Pasquali ai Signori onorevoli. Ieri invece<br />

ni discusse sovra un arlu'ol" di legge con cui si<br />

fa facoltà al Governi! di liscio.lece le imposto per tutto<br />

il Regno sino ni .'Il giugno venturo. L'autorizzazione<br />

provvisoria chi-n.èva gii avuta spirava col corrente<br />

n oso di marzo, se la volle perciò far prolungare per<br />

alte. Iriiiu sire, lu tempi normali invece .li queste prov<br />

visorie o I porarie autorizzazioni dovrebbe il Coverno<br />

presentare i regolari bilami , onde non fareste le<br />

spese al di là del volalo Mail pi eccezionali die<br />

corrouo, uon permisero ancora di dar mano a bilanci,<br />

2<br />

Avnle veduto verificala la mia notizia, che il signor<br />

iNiutU sarebbe entrato al Ministero Ma il siguor Cavour,<br />

il quale si trovava benissimo cosimi colleglli autulli<br />

Ministri, non ha licenziali! se nun quelli dei quali<br />

non era completamente sicuro, per ciò uon ringraziò il<br />

signor Catsinis il quale fa la guerra a ehi non pensa<br />

polilicaii.eule comi- lui. I. cou questo la farsa Miniato,<br />

riale è terminala. — Avrete vedalo Palio di accusa di<br />

Sirtori contro il governo a proposito di-li'esercito Meridionale.<br />

— Il discorso di Priori, benché interdillo<br />

lilla Camera, e ...ivcrsulmeulc applaudili da tulio il<br />

nostro pai-se, o spei ialineule dugli anici di Garibaldi.<br />

Voi vedete die s- si evito U guerra civile uuu in si ile<br />

ve alla sapienza del sig Cavour al quale uon sarebbe<br />

spiaciuto un /m di sangue sparso, ma all' ottimo cuore<br />

ed al vero amore di patria del l,rn

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