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L'INDIPENDENTE - Journaux d'Alexandre Dumas

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TCcTIméTit^odéTédes Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong><br />

Inno I. \iimero 141 UFFIZIO Strada Chinltimono 33 Martedì 2 Aprile 1801<br />

<strong>L'INDIPENDENTE</strong><br />

Pili ZZO DI ASSOCIAZIOVK<br />

l'Ili //;> Ol ISSIMM/IOM<br />

Napoli (consegna) n domicilio D. 3.<br />

Pro?inde ( franco di potili 3.40 fi.<br />

I atei<br />

Tutto quanto concerne la redazione deve esaere In-<br />

(Urinalo franco di porlo al tif. A. I»I n IS, Direttore<br />

dell'Indipendente.<br />

Gli originali che si mandano alla Direzione, ove non<br />

siano accettati non si restituiscono.<br />

NAPOLI, 1 APRILE<br />

IL FLAGELLO DI NAPOLI<br />

Napoli ha un bel Cielo, un aria limpida, un<br />

mare azzurro — a parie il suo vento del Nord<br />

ed il »uo vento del Sud — la ina atmosfera è<br />

quasi senza rimprovero.<br />

Napoli ha la sua punta di Posilipo, il suo<br />

Golfo di Baia, le sue ostriche del lago l'usarti<br />

all' occidente — Napoli ha il suo Vesuvio ,<br />

Pompei , Castellammare , Sorrento, all'oriente.<br />

Ma Napoli ha un flagello che disonora tutto<br />

ciò.<br />

E questi forse il Tifo, il Colera, o la Febbre<br />

gialla 1<br />

Queste sono pesti, ed io ho detto un flagello.<br />

Napoli ha la mendicità.<br />

Oh! il paradiso lerreslre con la mendicità di<br />

Napoli, sarehhe un inferno.<br />

La prima cosa che salta alla gola del viaggiatore<br />

che tocca alla ripa della dogana è la mendicità.<br />

Voi non la riconoscerete subito, tanto che<br />

voi non siete nella strada Toledo o a Santa Lucia,<br />

essa si maschera con molta acutezza.<br />

In primo luogo, Ilo un doganiere.<br />

11 doganiere che apre la vostra valigia vi<br />

tende la mano.<br />

Poi viene un soldato.<br />

Il soldato che fa sembiante di presentarvi<br />

l'armi, se avete un pezzetto di fettuccia all'occhietto<br />

del vostro soprabito — o solamente un<br />

paletot di panno, o dei stivali verniciali — Vi<br />

tende la mano.<br />

Il facchino che di viva forza s'impadronisce<br />

dei vostri bauli, e gli porta alla vostra carrozza,<br />

Vi tende la mano, altri dieci se ne presentano<br />

i quali tutti affermano avere ajutato il facchino<br />

che portava i bauli, e tulli tendono la<br />

mano.<br />

Il Cocchiere infine, per quanlo gli diale doppiamente,<br />

triplicatamente quello che gli spella<br />

perchè voi non conoscete la tariffa, e vi lasciale<br />

rubare, non si contenta di rubarvi, e vi tende<br />

la mano.<br />

Alla porla della locanda finisce il vostro martirio,<br />

questi garzoni così ben vestili, cosi ben<br />

mantenuti, cosi ben arricciati non vi lendetanno<br />

la mano che nel momento della partenza.<br />

Cccovi dunque contenlo, eccovi dunque felice<br />

dopo una traversata un poco sbattuto, voi avete<br />

messo il piede in terra ferma, la terra vi<br />

sembra bene aver un poco conservato il movimento<br />

del battello, ma la vostra ragione vi dice<br />

che questo è impossibile, che la terra ha in<br />

vero un doppio movimento, il suo movimento<br />

sopra essa stessa, ed il suo movimento intorno<br />

al sole, ma l'esperienza vi ha imparato che<br />

questi movimenti sono insensibili. Voi vi ras-<br />

Appendice deU'IudipeiiuVule<br />

OCL 2 APRILE 1861.<br />

PASQUALE BRUNO<br />

ISTORIA SIGILI AVA<br />

PER A. DUMAS<br />

Certo, ed è perchè non bo voluto che un facchino<br />

pari tuo si vantasse di avere tassato la liberatila del<br />

principe di Bufera, ed invece delle due cento oncie<br />

che mi chiedevi, ve ne ho messe trecento.<br />

Qualunque sia la somma che vi è piaciuto di prestarmi,<br />

eccellenza, essa vi sarà fedelmente restituito.<br />

10 dono e non presto, rispose il principe.<br />

l'Iti io prendo ad imprestilo o rubo, ma non mendico,<br />

aggiunse Bruno Riprendete la vostra bona, Eccellenza<br />

; io ini rivolgerò al principe di \ enlimiglia o del.<br />

la Cattolica.<br />

Milione 1 sia pure , disse il principe, la non ho mai<br />

veduto bandito più capriccioso di te ; quattro bricconi<br />

doliti tua tempera mi farebbero perdere il cervello ,<br />

perciò me ne vado. Addio I<br />

Addio, Eccellenza, che Sauta Rosalia vi abbia nella<br />

sua santa guardia I<br />

11 principe si allontanò con le mani nelle tasche della<br />

sua sodo veste di pelle di daino , fischiando !a sua<br />

aria favorita. Bruno restò immobile guardandogli dietro,<br />

e non fu che quando l'ebbe perduto di vista die<br />

«nell'egli si ritirò mettendo un profondo sospira.<br />

L indomani il padrone dell'albergo incendialo ricevè<br />

GIORNALE POLITICO LETTERARIO<br />

I e Journal, «jae va fonder snoai ani Donaaa, porterà le ber a a (tire d'IXDÉPKWDAlVT et<br />

meriterà «l'aniuni mleox re titre qn'll frapperà anr mol tuoi le premier , al Jaoaala Je<br />

«earte de naca devolra d'enfant dn peaple et de aoldat hunanltalre.<br />

G. Q ARIDAl.lsi.<br />

sicuratc adunque, voi aprite la vostra finestra,<br />

e vi mettete al vostro balcone e poi ripetete le<br />

parole Sagramentali, di secolare tradizione.<br />

YKOI NAPOLI K POI MORI.<br />

Povero turista, tu mi fai pietà '<br />

Perdono, Caro viaggiatore. M'avvedo che vi<br />

ho dato del tu, e non vi conosco, bisogna perdonarmi,<br />

è l'amore del mio prossimo che mi<br />

ha trascinato, è la pietà che mi ha destata la<br />

vostra innocenza che mi ha fallo commettere<br />

questa indiscrezione.<br />

Voi siete dunque al vostro balcone guardando<br />

il Cielo, guardando il mare, guardando il<br />

Vesuvio, guardando Portici, guardando le case<br />

di Castellamare che brillano in riva al mare<br />

e quelle di Sorrento che biancheggiano in mezzo<br />

agli Aranci, lassù arresto per un momento<br />

i! vostro sguardo, voi p mante a Tiberio, a<br />

Hudson Lowe, al generale l.aniarque, alla Crolla<br />

azzurra- Oliando, lutto ad un tratto, sotto la<br />

voslra finestra, nel profondo della strada, voi<br />

sentile un mormorio che non è ne quello del<br />

ruscello sgorgando dolcemente fra gli alberi,<br />

ne quello delle foglie agitale dal vento. Questo<br />

mormorio ha un non so che di monotono, e di<br />

lamentevole che voi non avete inteso in nessun<br />

altro luogo, voi abassate gli occhi, e vedete una<br />

mezza dozzina di poveri che vi tendono, l'uno<br />

una gamba rotta, l'altro un braccio amputalo,<br />

l'altro un pezzo di cappello.<br />

Questo mormorio è una preghiera nella quale<br />

voi siete chiamato Eccellenza, e supplicato di<br />

gettare una moneta.<br />

È la prima volta che siete chiamato F.ccelienza.lì<br />

titolo sorride al voslro orgoglio, voi pensale<br />

che tale politezza vale almeno due solili.<br />

Voi geliate una moneta bianca,dieci grana e<br />

— Per tutti —<br />

incantato che voi siete di far vedere a lolla<br />

questa canaglia , quel che pure avete fatto vedere<br />

ai doganieri , alla sentinella al padrone<br />

della locanda e suoi garzoni, cioè, che voi sapete<br />

l'italiano. 1 vostri sei poveri si precipitano<br />

sulla voslra moneta, si urlano e si buttano a<br />

lerra , invece di dividerla, il più forle la conserva<br />

per lui, ciò cangia il mormorio in lempesta.<br />

Allora tulli insieme si rivolgono a vostra Eccellenza,<br />

tulli implorano , tutti gridano, ludi<br />

piangono , lotti gemono , lutti si lamentano,<br />

quest'insieme schifoso, formiccica, si contorce,<br />

si aggruppa, si rotola, con tali contorsioni che<br />

vi da un'idea anticipata della famosa Ge/ienm<br />

del Vangelo. Voi avete pietà di tutta quesla miseria,<br />

ma come nello stesso tempo essa vi disgusta,<br />

voi gettate un secondo carlino, dicendo,<br />

sempre in italiano , lanlo vi è dolce di parlare<br />

la lingua, dove il *ì mona.<br />

Per mia fede, accomodatevi insieme ! e voi<br />

chiudete la fenestra, trovando gli orizzonti di<br />

Qualche tempo dopo la scena che abbiamo narrala, Bruno<br />

seppe cliemi convogliodi danaro scortalo da quattro<br />

carabinieri ed un Brigadiere, stava per lasciar Messina<br />

e portarti in Palermo. Era 11 riscatto del principe di<br />

Moncada Paterno, il quale in seguilo di una combinanaziooe<br />

finanziaria, che faceva il più grande onore<br />

all'immaginazione di Ferdinando quarto, veniva ad impinguare<br />

l'erario napolitano, invece di andare, come<br />

era primieramente destinato ad ingroasareillesorodella<br />

( asatiba. Ecco del resto, il fatto tal quale mi è stalo<br />

racooutato sui luoghi stessi in cui è accaduto; siccome<br />

èciiriosoqtianloaulentico,crediamo che meriti di essere<br />

riportato ; d'altronde, esso darà un'idea della maniera<br />

semplice e legale con la quale si esigevano i dazi in<br />

Sicilia.<br />

Noi abbiamo narralo nella prima parie di quest'istoria,<br />

in qual modo il principe di Moncada Paterno era<br />

stato presodai corsari barbari sdii non lungi dal villaggio<br />

di l'ego Ila ritornando dall'isola di Pantelleria; egli<br />

tu condotto con tulio il suo seguilo ad \uteri, ed ivi<br />

venne amichevolmente stabilito il prezzo del suo riscatto,<br />

non che quello del tuo seguilo sulla complessiva<br />

somma di cinque cento mila piastre i 2,.'>00,U00 franchi<br />

di Francia i mela pagabile prima della sua partenza<br />

metà esigile dopo il suo ritorno in f il iti.<br />

Il priocipo scrissi)ai suo inlendeule per dargli parte<br />

della posizione in cui ti trovava , e per ingiungergli<br />

d' inviargli con ogni maggior sollecitudine<br />

le due cento cinquanta mila piastre in cambio<br />

delle quali doveva ricuperare la sua liberili. Siccome<br />

il principe di Moncada Paterno era uno dei più ricchi<br />

ignori della Sicilia fu facile completare la somma<br />

richiesta e spedirla in Africa ; fedele allora alla sua<br />

promessa, da vero seguace del profeta, il dey rilasciò<br />

il principe di Paterno, su la sua parola di onore, cioè<br />

di spedire prima che compisse le residuali duecento<br />

cinquanta mila piastre. Il principe ritornò in Sicilia e<br />

ore si occupava a riunire il denaro necessario pel secondo<br />

pagamento , quando un ordine di Ferdinando<br />

quarto, basato sul motivo, che essendo in guerra con<br />

la Reggenza, non voleva che i suoi sudditi arricchissero<br />

I suoi nemici venne a mettere ostacolo ai voleri del<br />

principe e ingiungendogli di versare le due cento cinquanta<br />

mila piastre in questione nel tesoro di Messina.<br />

Il principe di Paterno, ch'era nel tempo stesso uomo di<br />

onore e suddito fedele, obbedì all'ordine del suo sovra<br />

no e alla voce della sua coscienza ; di modochè il ri<br />

scatt» gli costò settecento cinquantamila piastrine due<br />

leni del quale furono inviati al corsaro infedele, e<br />

l'altro terzo versalo a Messina, nelle mani del principe<br />

di Carini, mandatario ilei pirati) cristiano.<br />

Quesla era la somma e he il viceré mandava a Palermo,<br />

sede del governo, sotto la scorta di quattro carabiuieri,<br />

e di un brigadiere ; quest'ultimo era in oltre,<br />

incaricato, di rimettere per parie del principe una lettera<br />

alla sua amante di Comma, ch'egli invitava di andarlo<br />

a raggiungere a Messina, ove gli air.,ri del governo<br />

1' obbligavano di restare ancora qualche mese.<br />

I.asera incui il rouvegl io doveva passare vicino a Bauso,<br />

Bruno sciolsei suoi quattro cani corsi,traversi) con loro<br />

il Villaggio, di cui era diventilo Signore,ed andò ad imboscarsi<br />

su la strada.fra i)ivietooSpadafora;egli vista-<br />

italla (franco di porto) 15 fr. 2fi Ir. M tV.<br />

Per Kit altri Stali più la pania<br />

Le associazioni e gli annunzi! ed affisi ti ricevono<br />

io Napoli all'iilfizin del giornale strada del Chiniamone,<br />

33. Nelle Provincie presso Piimcio delle posi" » a<br />

mandalo e lettera franco al signor ». «JOUJO* aie.<br />

ministrato re.<br />

i<br />

Napoli deliziosi, sur leu premieri pian* , come credo si voglia piuttosto sciogliere un ruiitialto Ila l'aulolill<br />

si dice in piltura, orridi.<br />

Andiamo a vedere gli Orizonli, voi dite a voi<br />

stesso.<br />

civile e relign.si. I ti angioli) principe parlò di filli Leonina,<br />

di lista civile, lo accelU-ict tal soluzione , purché ledesse i<br />

principi! ih hheii'i ed uguaglianza. Ma una vera e non precaria<br />

liduziont- consiste nel rendere al Ponteltce l'autorità ino­<br />

Voi sonate,il Cameriere monta, Voi domanrale ebe pur troppo egli ba perduto.<br />

dale ima Carro/za.<br />

Le parole del vangelo : rendete a Cesare •/nello che è di<br />

Fra dieci minuti, eccellenza, risponde il ('.a- Celare , non panno disgiungersi dalle altre : rendete » .''•»<br />

(juello che è ili fio.Vi sono uomini liberali, che stimano utili<br />

Voi impiegate questi dieci minuti a fare il<br />

nodo della vostra Cravatta, a dare una certa<br />

grazia ai vostri capelli, e ad assicurarvi che il<br />

alla liberti, le leggi cb« vincolano Iautomi religiosa, il clero<br />

salarialo, ed il gendarme accanto all'altare.<br />

10 per vero dire non sono di quest'avviso. Ilo parlato più<br />

sopra di contratto : infatti I aulonll civile prestò alla religiosa<br />

lorynon si fissa con solidezza nelP arcata del le sue carceri, la sua forza materiale, l'autorità religiosa pre­<br />

voslro sopraciglio.<br />

stò a sua volta alla civile la sua forza morale, e spesso i suoi<br />

Vi si viene a dire che la Carrozza è pronta<br />

voi scendete.<br />

Allora non sono più sei accattoni che vi<br />

confessionali.<br />

Vera base del contratto è il dominio temporale dei l'eidetici.<br />

Quando i pontefici erano indipendenti, la voce che usciva<br />

dalle catacombe e saliva alle croci, era motto piti polente di<br />

as|ietlano, ma un'armata d'accattoni che vi mi­ quella che discende ora dal soglio e dai tribunali.<br />

naccia si è sparsa la voce che v'era alla tale lo­ Non 6 questo il luogo di fare una lunga discussione ivlicanda<br />

un KOHASTIKRI. che faceva l'elemosina— JSO-politica. Una delle conseguenza ivgic.lie di questo uilaii-<br />

e tulle le Confraternita de Cute de l'atte di<br />

connubio fu la santa im|io>i/ioiie ed il Saul ufliciu.<br />

Li riforma fu combattuta eolia violenza ; perlina si ordinò<br />

leprosi, e di cicchi, sono accorse. Voi non siele<br />

di pungere la lingua agli crtl-ci con spilloni ardenti. Euri<br />

più eccellenza. Questo titolo è troppo volgare, IV dovette accettare la semenza. Ma da ciò ne sorse torve<br />

e poi si dà a tutti. Voi siete Principe.<br />

la vera religione? No, ne sorso l'indifferentismo. il raziona­<br />

Qnesta nuova qualificazione vi tira una nuolismo, ne sorsero invece i principii liberali dellK'J.<br />

va moneta d'argento dalla saccoccia,<br />

Non vi può esser libertà vera , se lo slato non si divide<br />

Da questo momento in poi voi siele perduto.<br />

Voi avete praticato una delle virtù Cristiane.<br />

Voi avete seguito le leggi del Vangelo. Voi<br />

dalla chiesa. Chiunque confonde il regno della coscienza con<br />

quello della forza falsifica il concetto dello stato e il conce ilo<br />

della religione.<br />

Infranto il potere temporale, la religione salir! a quei tem­<br />

avete fallo l'elemosina.<br />

pi in cui i Leoni ed i Gregorii combatterono per la libertà dei<br />

Napoli sarà per voi la decima bolgia del­ popoli , in cui il Papa con un gesto , una parola fermò Attila<br />

l' inferno Della quale Dante non ha ardito scen­ alle porle di Roma.<br />

dere- A. DI Mas.<br />

I pontolici non pronunziarono allora mai il famoso timi paiiMtu.v,<br />

solo !o pronunciano adesso, che slanno per perduro le<br />

ro ricchezze ammassale a scapito dei popoli.<br />

ITALIA<br />

Napoleone III compirà la più grande impresa dei secoli<br />

moderili : vincerà una battaglia più grande di Magenta e Solferino,<br />

perchè colla distruzione del poltre temporale uu/u-ià<br />

Tarino, S7 Mario.<br />

'- 'ibertà della Chiesa.<br />

)a un lato veggo moasig.D Affre morire sulle barricate di<br />

PARLAMENTO NAZIONALE<br />

igi; dall'altra veggo un pontefice mandare la sua apostoli-<br />

«nedizione a chi mise a sacco un'infelice città. Chi Ira<br />

CAMERA DEI DEPUTATI questi due rese maggior servino al cristianesimo ?<br />

Si vuol far credere che la rivoluzione italiana sia mossa<br />

Seduta del 26 marzo — Presidenza Raitazil. dal desiderio d'una riforma religiosa. Coniluil-ndo il domino<br />

Prpoll. Itcn disse il presidente del Consiglio , quando temporale gl'italiani vogliono fon-lare la nazione per mettere<br />

dieluaió li questuiti.- r a tu una d Ile piti grandi ipie-ioni •'lUba sul Campi loglio, non per rovesciare il potere spi, -<br />

che siano stale agitale.<br />

"ale dei Papa. Oh italiani non M la-ciaroiio e non ai lasci-<br />

Gli acerbi dibattimenti che sorsero nei diversi Parlamenti nino sedune da socieii bibliche, da mene di protestanti.<br />

europei mostrano lai vero.<br />

Indarno la diplomazia voiià due alla quivi une italiana al­<br />

Noi dal.Inaino spogliarli d'ugni falso orpello , e discutei la ia soluzioii- di quelli eh.- dcsideiano tulli gli italiani ; la<br />

calmi e iimilerali.<br />

ola vera soluzione è questa.<br />

Mi senio però in dolute di protestare rcnlro le accuse e le Ieri la Camera asjietlava dal signor presidente del Cons;calumile<br />

di tilt In fallo segni il in iviui-ntii italiano, e spei . il- : io rivela/toni di l'alti ; si ebbero invece rivela/ioni di pun­<br />

>nte coiilro coloro che dichiararono il .suffragio onivi-r.ule tini ; le quali però raosl:'erautio a ÌW „;.:„„„ ,], ,,,u„;„ ,<br />

nelle lloiu igne ess, re avvenuta solili Miniacela e forza. piai palle Ma moderazione e la venta ; esse ci schiuderanno<br />

La provincia di Viterbo invece, o signori, tirila quale ebbi le porte di Roma.<br />

nore di presentarvi una petizione dimostrò il contrario. Per vincere la pubblica opinione, io vorrei che i rappreseti-<br />

Eppure si osò patiate di congiure, mli ighi ed oro piemoniti della nazione si assonassero a questi pnncipu.<br />

tese. SI, il Re ha congiuralo coll'llalia a Coilo , Palestro, 11 principe Napoleone al Senato francese disse : llramerei<br />

° " irlino , arrischiando vita e corona . lenendo alta la ban- t lie dal l'ariani italiano sorgesse una voce eh» dicesse :<br />

nationale. Qual meraviglii che l'Italia sia divenuta di fiducia. Santi) Padre, fiduciu nella liberta . I'luli.1 Iitera<br />

Casa Savoia . se Casa Savoia Iti dell' Italia nei giorni della assicurerà la voslra indipendenza . (.III/I/UUJI).<br />

lenturiTM^oaim)<br />

Torelli. Ilo domandalo la parola, min per aggiungere altre<br />

In nessun luogo veggo uniti di nazioni fondate per magna­ prove a quelle che vennero esposte, ma per esternare un imo<br />

ni,Il e generes-tJ di principi , rome l'unità nostra. pensiero. La splendida e succosa orazione del presidente 1.1<br />

Ci si parla di trattati. Abbattendo il dominio temporale, aglio ha rafforzata maggiormente la fede italiana.<br />

i da un ora circa quando intese lo stridere delle mote<br />

uo carro odi passi di una truppa di cavalieri liuai.ló<br />

( in carabina era ben carica, si assicurò che il pugnale<br />

non fosse troppo aderente al fodero, fischiò ai cani<br />

die vennero a strisciarsi ai suoi piedi,ed aspettò dritto<br />

iu metto alla strada quei che attendava. Alcuni miou.<br />

dopo, ilcon voglio apparse alla voltata di uno scutipro,<br />

si avanzò Uno alla disianza di cinquanta passi circa<br />

da colui che l'aspettava; allora i carabinieri scorgendo<br />

un uomo gridarono :<br />

Chi viva T<br />

Pasquale Bruno, rispose 11 bandito.<br />

E ad un fischio particolare, i cani, addestrati a codesta<br />

manovra, ti slanciarono tu la piccola truppa.<br />

Al nome di Pasquale Bruno, i quattro carabinieri<br />

avevano prete la fuga ; ed i cani, per istinto naturale,<br />

avevano inseguito quei che fuggivano. Il brigadiere,<br />

restato solo, mise mano alla sciabola ed investi il bandito.<br />

Pasquale portò la carabina 4.Ila spalla con lo slesso<br />

sangue freddo e la slessa lentezza che si fosse preparato<br />

a tirare al bersaglio, deciso a lasciare il colpo soltanto<br />

quando il cavaliere non sarebbe più che a dieci<br />

passi di dislauza, ed al momento in cui appoggiava il<br />

dito sul grilletto, il cavallo ed il cavaliere precipitarono<br />

nella polvere ; Ali che aveva seguito Bruno a sua<br />

insaputa, vedendolo investito dal brigadiere, aveva strisciando<br />

sulla strada come un serpente, tagliato il garretto<br />

del cavallo col suo jatagao ; quanto al brigadiere,<br />

non avendo potuto raltenersi, tanto la caduta era<br />

slata rapida ed inattesa, aveva battuta la tosta sul lastrico<br />

ed era restalo svenuto.<br />

(il seguilo a domani) 4. utniv


Document Società des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong><br />

Cicdo dir adoperando il piui'ipui tifila pru h nza e delta<br />

«linieri/ione le -| in,Ui/e d'Italia sai anno realizzale.<br />

i Linaiole emise nni voce cosi cupa che aliluamo potuto<br />

raicglieie lui: poche frasi. Ci parve pelò che siasi fatto dilemure<br />

dell'opusiolii : (tur si ioni iin/cnfi di Massimo d'Aie-<br />

«ii«>. il" 1<br />

clini in oi re Ino, e propagatosi su tutte le cillà, è diverso .1.1 ed il Governo ne profilln per «pendere secondo il suo muntene, ma le Camere Inglesi hanno resa finalmente<br />

P altro, partilo dal bassa ali allo ed efualin ale propagatosi. capriccio, e senza norma o misura. Il deputato Bruito, Ginstizia. — Avrete veduto anche la requisitoria del<br />

Nel mezzodì vi suuo dilbcollà gran, lo non appunto le in- rio in eloquente e vivace discorso In rimproverò ni Mi­ generale I «marmora contro l'amministrazione del Mi<br />

l'-n/ioni delle persone; duo di più che nel corso alluale delle nistero e gli dimostrò, pur troppo con troppo fondo di nislro Fanti metallo «Ae più ti indura quanto più si<br />

cose chi può alleluiare che la l,.iza sii ssa dello statuto . non verità, che è ben lontano per la ina amministrazione batte. Dopo il discorso di Carnai inora diventa quali<br />

fu IVIi attaccalo dal presidente del Consiglio e dal v. ug.i ali,,-volita e t..i»' anche tolta ? Come si fa a trasportare di meritare la fiducia del Paese. L'articolo di legge un'impudenza il conservare il portafoglio della guerra.<br />

ileputalu \Il llllOl. )<br />

le quisliom di tutte le parti d Italia in quest'assemblea e Irai- venne votato con una clausola sospensivn però n ri­ Ma I arili non lo lascerà. Dal nuovo ministro di Grazia,<br />

l.e parole del presidente ilei Consiglio son divelti tarle e discutei le '' 1.' alimi scoi su a libiamo discusso due giorguardo di un preleso diritto nello Provincie Lombarde e Giustizia speriamo molte cote ; modificazioni al co­<br />

. ••• i i si i io. Se la stella il Italia min si ollusei, si vada ni per l'abolizione dell' università di Cagliari.<br />

per In percezione di i-erte spose che nnli-riornieiile eradice Penale ora Iroppo feroce, cambiamento della leg­<br />

pine a lioma. Queste Doluti conliade, che leunero allo<br />

Si traila di volgersi ail unpcialorc dei francesi. Ma io non no n carico delle Provincie, spese che i deputali Coni ge di Pubblica sicurezza, introduzione lo Lombardia<br />

siilo della i igoncia/uitto italiana , compiei alino questo nubile vedo nella tribuna diplomatica t' ambasciatore francese; le re­ bauli vorrebbero che dovessero pesar tulli'a carico del codice di Procedura Penale e dei giurali, come in<br />

sacrifìcio '<br />

lazioni saranno sospese vasi, moumen/e, per essere l'urse più delle antiche Provincie. Con quanta giustizia non sa- Piemonte, libero esercizio della professione di Avvoca­<br />

Kaccio voti che il conte di Cavour sia indovino come per strelle. (UaitUi liisoiuiiia non bisogna lilarsi della >lipluina/ia. premimi certo indicarlo.<br />

lo, modificazioni ni endice di Procedura Civile Iroppo<br />

10 passalo e lo plauso al suo programma.<br />

Aliliiauio perduto Meiitone, Roi cubi una. Cose inognilieanli Tutti i giornali esteri , e N'azionali, si preoccupa no in p;,slii.ciato, abolizione dei coti detti Procuratori,<br />

Ilolieompagnl. (ili interessi della eivili.'i richicggnuc ma quello che mi dispiace si e che il principio stabilito è •Ielle probabilità di prossima gueriaedi un attacco da t nvoue ) addottando invece il sistema vigente io Lom­<br />

che cessi il ilo io tempio 'le dei pmilelici. Lo si discute an­<br />

parte dell'Austria. Che qualche intenzione vi potesse bardia. Questo almeno e subito.<br />

fora . ma in sostanza non uve più e gli si possono applieue i Se f imperatore dei francesi riconosce lu stalo attuai . essere, certo noi noi neghiamo. L'Austria vede benis­ Del resto non è gli uomini che si vogliano cambiati,<br />

due versi del poeta :<br />

tabi cnme soggetta a Viilono Emanuele II, potrebbe darsi simo che tulio il tempii che passa è in danno suo. e n quanto il sistema. Il Picmonlismo, come il Potere lem.<br />

« II poveretto non se n'era accorto<br />

che prendesse per se u Roma o Venezia; se non lo ricouo vantaggio nostro Nel mentre che a noi dà mezzo di pura le debbo aver fallo il suo tempo eoe è ora Ve­<br />

« Andava cmiiliatienilo ed o'a morto. •<br />

ed alluni non capisco la cessione di Mentirne e Roccabriin. organizzarci, all'Austria A causa di rovina finanziaria, dremo so avremo speralo invano, e Dio voglio non ci<br />

I iitl. cliniii che .un. la pace della cristianità e che desi­ Non voglio né accelerare, uè ritardare questa spedinoli, -, lui per mantenere un furie esercito sul piede di giieirn. inganni la speranza. i. v. li<br />

derano gli interessi della ('.Illesa , devono essere convinti di voluto s.dl.n.lu un III re sotto gli ocelli della Camera la leq.un- Ma dalla intenzione al fallo, corre un gran trailo, dice<br />

sahililà del governo, clic inni vuol far riforme e vuol compier il proverbio Italiano, e questo fallo avrà forse, nd •Ionia, 26 mnrzo — Il Papa lenno Concistoro. i; a|.<br />

I nulli sono le riforme per ipi mio sieno glandi, qualora non I olimi.i gioco andando a Roma.<br />

aspettarsi ancora qualche tempo, perchè contro le vel­ locuzione che vi pronunciò, lasciando da parlo le vee­<br />

muti il governo II le ninnilo sono sincere e ne segue I esau- Venendo a parlare del discorso del signor presidente *-l leità guerriere del pnrtitn militare Vustriaco.souvi lui le menti ed irose parole e le allocuzioni ingiuriose oud è<br />

tin aniellln ,|o, | l'ipn muti .,, ! jll.i lilirll.'l , o non lo sono c Consiglili, dichiaro i he io non intesi alcuna rivelazione di lui. le interne difficoltà, e le nuovo si gonze del nuovo go­ piena, si riassumo nella sentenza che i priocip i della<br />

il. v i.ii.i ics aie i governi stessi che le emanai.olii<br />

Le i oiidi/i sotto le quali il governo vuole andare a Roma verno costituzionale, che non permettono cer'i colpi civiltà moderna, ossia i priocipii dell'8!), sono io coo-<br />

I itte le pan, 'l II il,.i dalle Alpi all'estrema Sicilia hanno possono lulursi spedalininle a quattro :<br />

di Salta come nel lSal». Le dissidenze con 1 Unglierin Iraditinne coi principi! della religione cattolica, che<br />

1 i ino di eoUilinrsi a nazione Noi alinomi.i l'oldiligu .li allel­ I. A condizione di considerai Roma capitale dell' Italia ; tono iiiii'aliro che appianale, e per quanto al i aprile all' (-sincizio di quella religione e indispensabile il douiale<br />

questo duina ali Eliiopa , I iddìi go iiiciuuhe al Minisle- i. A condizione di giungere a Roma d'accordo culla Fran- vi sia l'apertura della dieta a linda,non ti sà ancora se minio temporale del Papa,c che questi non può né deve<br />

rn, Incombe al l'ai lamento.<br />

. ia. . be umi vuole;<br />

l'Imperatore andrà ad aprirlacse dee seguirne la funz'o- rinunciare ad un palmo di terreno di questo dominio,<br />

l'ero non dobbiamo farci illusione di tutte le difficili., che 3. Ili marciar d'accordo coi HÌO milioni di canoini la masne dell'incoronazione. Anzi alandosene alle ultime noti­ poiché non n' è padrone ma depositario. Lette poi una<br />

esistono per andare a Roma ; e quand'anche non ci fosse alsima parte dei quali non lo vuole;<br />

zie pare che non vi andrà e che vorrà prima vedere qua­ lettera del cardinale Deaugelis, il quale scrive da Tocun<br />

pencolo, non potremo però far mostra d'ingratitudine ver- -I. A condizione del più profondo e più limitalo rispetto verle sarà l'altitudine che prevederli Sul bei principio la rino che Parlamento e Governo sperano colà nella morsu<br />

i geoorosi nostri alleati , che hanno combattuto al cauto so il piiucipio ed il dogma della chiesa cattolica, apostolica, dieta I ugarese verso il governo centrale di Vieuna. Voi ie dell'attuale Pontefice , polendosi oelP interregno<br />

romana. ( /t/eee inferiuiione )<br />

ben sapete come finora u Vienna siati rifiutato di ac­ meglio euelluare di fatto la fparaiione dei due poteri.<br />

Ilei resto noi dobbiamo armare , armare e poi sempre ar­ Consideriamo Roma cune la capitale d Italia. Si dice gecedere alle domande dell'Ungheria di riconoscere tulle Lesse finalmente un brano di lellera di Pio VII a Namare,<br />

come se non si facesse assegnamento sulla lulliirnza neralmente che sia essa la puma necessità, il centro, la sede, le leggi del 1S4S. Voi sapelc come non si intenda per poleone I, relativa alla necessitai in cui è il Papa di<br />

deli ,.piu,uuo pubblica euiopea.<br />

" occhio.<br />

nulla di dare un Ministero sepurnlo per IT ngheria, e conservare il suo dominio temporale. Tanto nel prò-<br />

. l'i uva -in i e -.ivanionle che l'umlà .1 Italia inni è incompa­ l'osso assicurale che tulli vogliono Roma por capitale ; io come si voglia, che anche l'Ungheria elegga i suoi denunxiare P Allocuzione che nel leggere quei due docutibile<br />

culla indipendenza della Chiesa , chiamando l'opinione a conosco nessuna soluzione, e quello scritto a cui si alluse putali al Consiglio dell'Impero, e che soltanto II Conmenti parve preso da contrazioni nervose usò voce e<br />

contraila assai Strana, quella opinione che ci figura come i me poi nini bltoj cicliti a nel pensino stesso del sig. conte siglio dell'Impero sin chiamato a volare lo imposte, e modi violenti.<br />

lami E rostrati 1.<br />

le leve militari, gli l ngbereti paro non sieno disposti<br />

Per isfuggire ni pericolo di esagerare in causa pro­<br />

La questione è dilhcilissinia , ma le ddlieollà stanno più I otti vogliono Roma, i federalisti, i pontefici, gli imperato­ a transigere, e lo dolili.-razioni della dieta lo dimostrepini<br />

poiché P allocuzione papale, coi principù che<br />

dalla parte degli uomini che dalla natura stessa delle cose. li' Austria, di Spagna, perchè Roma è la capitale d'Italia, ranno, allora che rimarrà al Governo di Vienna ? di<br />

contiene, fisserebbe uno stalli I/IIO perniciosissimo a noi<br />

Se il l'iuitilice dicesse : i lo voglio rendere all'Italia la sua penile là avviene ed avvenne la incoronazione. Tutti s'inchina­ sciogliere la dieta, e di iiU|iorro colla forza ciò die<br />

Romani specialuieulo, non farò alcuna osservazione su<br />

libertà, alla Cinemi la sua indipendenza • qual grido di gioia no umilmente e diciamolo anche ipvcnlamenle (risa pralun-non<br />

si vorrebbe sul terreno legale Ma questa risoluzio­<br />

quanto vi ho dello ; e mi limiterò a notare che il cur-<br />

si eleverebbe da lutto il mondo « attuilio, qoale omaggio va- I/ole) verso Roma.<br />

ne di Menna come sarebbe nccolto in I ngheria * non<br />

dinnlo Denngelis è uno dei più vecchi ed utili struicbbe<br />

tallo al cattolicismo !<br />

II Petrarca ossequioso a Callo IV di Germania,scrisse una potrebbe r mimare la storia del ISIS, si vcJe cioè gli<br />

menti della Camarilla clericale. Voi vedete che questa<br />

Propone il seguente ordine del giorno :<br />

lellera se convenga di unire Roma all' Italia, lo quel tempo Ungheresi prendere le armi por difendere la loro co.<br />

uno se ne serve male a proposilo per mantenere 11 Papa<br />

« La Camera, udite le dichiarazioni del Ministero , conti era Roma derelitta, il Pontefice in Avignone, il caltulicismo sliliitinne, il loro Ile di Ungheria, contro l'Imperatore<br />

nella sua ostinazione. Ad un uomo nervoso come esso<br />

t dando che. assicurata l'indipendenza, la dignità e il decoro pesava di essa eppure il Petrarca voleva Roma unita all'Italia. di Austria 1 non vi ha duhaio clic ciò potrebbe succe­<br />

é immaginale voi qual potentissimo eccitante contro<br />

» del Pontefice, e la piena libertà della Cbirsa abbia luogo di Ebbene, il signor presidente del Consiglio continua nel sidere ed allora non vediamo come possa il governo Au­<br />

l'Italia sia stala la parola del cardinale, die gli ha si­<br />

. concerto colla Franca l'applicazione del principio del imi. ima del Petrarca. ( /lisa prolunyatissime II conte C'aiour striaco avventurarti ad una guerra in Italia colla prognificalo<br />

come per fare più agevolmente P unità italia­<br />

• intervento, e che Itomi , capitale acclamala dall'opinione ride sgangheratamente).<br />

babilità di una rivolta alle tic spalle, sul Danubio,<br />

na si desideri la morte di lui. Passiamo ad alito.<br />

• nazionale, sia resa all'Italia, passa all'ordine del giurilo. > 10 sono federalista, ma pure desidero Roma : io sono fede­ questo considerazioni ci fanno credere, non cosi vicina<br />

Precidente. Vennero presentali altri due ordini del gnu le ma anco il governo, il gabinetto alluale mi è siuq.allus­ una agresione sul Pò e sul Mineri, ma ripetiamo ciò Mentre il Papa sostiene in Concistoro eh' egli deve<br />

i.o, nnc del Spulalo Greco . I" altro dal deputalo Ricciardi , alo, come lo è a tulli i federalisti. Rifalli come è composto che abbialo sjmpre detto, che troppo molivi vi sono di seguitare conte t/ne unite, a dominare temporalmente<br />

dei quali do lettura.<br />

gal ito •> Diede I" allr'ieri la sua dimissione, ed ora nuo­ guerra, in tutti i punti della Europa, perché questa tu' Romani, questi non lasciano occasione per dimo­<br />

« La Camera , persuasa prolondameiile al pari d' Italia vamente formalo, ci presenta la vera idea della federazione. — possa avran pure da un momento all'altro, e l'I strare CIM- non vogliono più saperne del snodominio<br />

• tutta , la sede del Parlamento e del Governo italiano dovei Manca però la sola Lombardia, dunque vedete che nessun le-<br />

i deve trovarsi preparala, e disposta e far valere i terreno, e reclamano come meglio possono, di apparte­<br />

« essere in Roma , afferma innanzi al mondo questo sole • ' rale sarà ne ittico al governo, pruicipiu di lederà stane. suoi diritti.<br />

nere al Regno Italiano di Vittorio Emmanuele II Vi<br />

« diritto , questo desiderio concorde della nazione , e passa Si vuole andar a Ruma d amido colla 1 rancia. Lo sappia­<br />

fu scritto della dimostrazione fitta luslo che si seppe<br />

« all'ordine del giorno. »<br />

mo: era inutile richiamarci che siamo sotto il giogo della Ieri partirono per Caprera le deputazioni delle varie averlo il Parlamento proclamalo Re d'Italia. Le iscri­<br />

Ricciardi Francia. È necessario, lo conosco, ma non c'era bisogno di pro­ Società operai e dello Slato per andar a far visita al zioni a vernice e a stampa oran tanto sui muri, le car­<br />

Hlrrlardl l'ornando la parola.<br />

clamarlo. La Francia che sostenne sempre il partito guelfo, ci loro Presidente onorario Giuseppe Garibaldi ; erano toline tricolori, colla leggenda ; Vira littorio t'ma-<br />

« La Camera, udite le spiegazioni date dal Presidente del -nsigha ora eziandio di conservar Roma al ponlelicc. una trentina circa, e l'aspettiamo di ritorno nei pruni miele II re W Italia, inliorarono così le strade di Ru­<br />

« Consiglio , e riconoscendo ed all' uopo gnarciileridii la pulc- Si vuol andar a Roma d accordo coi ìVtì milioni di callidi- giorni della cullante sellini.ma dio ci daranno notizie ma, the non bastando i gendarmi a cancellare le prime<br />

« sta spirituale del Puntelli e . proclama Roma capitale del . Sussiste forse una minaccia nella Spagna e nel Pulogallo, del nostro grande cittadino , Italiano , dell'eroi- della e a raccogliere lo altre, fu tutta uscire dalle caseime<br />

« legno d Italia un divisibile, invila il Ministero ad in- convengo, ma queste potenze da due secoli non s ingei iscunu democrazia Europea E. II. circa Ioli antimeridiane la truppa di liuea e obbligala<br />

. votare in nume .Mia nazione da S .M.l'Imperatore Napoleone in Ile cose nostre. Pei cui questi cattolici si riducano a quelli<br />

all' ufficio di cassare e raccogliere. Era pur bello ve­<br />

ti III lo sgombero delle truppe francesi dalla provincia ro dell' Austria, inquanlocliè gli alni spaisi su (ulta la faccia del Genova 23 marzo. — Ieri olirò il battaglione del dere gli sgherri e i Soldati papali obbligali dall' aulo-<br />

• inana, in conloiiiiità del principio di non intervento da esso globo, non sanno neppure dove sia collocala Roma.<br />

i2. ' reggimouto so ne imbarcava per Napoli altro del ril.i stessa a curvarsi davanti al nome del re d'Italia,<br />

• sapientemente adottalo, e passa all' ordino del giorno. • Mi ripugna entrare nella discussione del potere temporale c 18.", anch'esso destinato alla forma ione delle nuo­ la spontaneità poi e l'unanimità culla quale la dimo­<br />

Greco. minale dei poi,telai Si paria d incoiiqialib.lilà ira I" uno ve brigale che devono costituire il \ I corpo d'armata. strazione prosegui nei luoghi pubblici, nell' università<br />

Ferrari. Senza essere assolutamente contrario ai voli I' altro : ma an Inolio d' acconta per lo secoli , 0 signori. Giunsero ieri da Messina il vapore la filli- ile Iyun e nei licei nella mattina fu maravigliusa Le scuole<br />

espi essi da questa assemblea, vuglio invocate la voslra alti li­ Il altronde si tratta delia s.-ppi essi..ne del govesnu poiililìcio. che aveva a rimorchio li fregala onoraria Des Gene/s, della Minerva e della Pace furono, a cagione dello<br />

none su una sene di considerazioni.<br />

1 conviene adunque ugual dare il govei no pontilicio nelle carica di materiali da guerra. I due legni contenevano strepilo fattone, chiuse per ordine superiore; il profes­<br />

Che si vada a Roma tulli lo desiderano , e se dovessi par­ iplni condizioni del momento, lo accetto tulle le censure gran numero di artiglieri ed altri militari del corpo di sore Sarti volendo salvare se slesso, ha salvalo P Aclare<br />

di me innanzi a voi , dovrei dolimi aie che io sono il poi e al sol o punlelice, ma non bastano per ucciderlo nel suo operazione. Anche il II. piroscafo Moir-ambano recò cademia di san Luca dalla chiusura, poiché fece rap­<br />

antico soldato di questa in usa guerra civile che l'Europa polere, anzi indeboliscono la nostra causa, io non dico che<br />

III snidati d'artiglieria. I.'aspetto di questi bravi miporto che la dimostrazione era avvenuta per fallo di e-<br />

la al puntitelo, lo sempre ho volulo andar a Roma, ma per deliba essere, confermalo il sommo pontefice ; no certo; i pnnlilari era mollo macilente a causa delle durale fatiche; sica noi e oon degli studenti.<br />

sempre, Come vi deve andai e la puma nazione del mondo. qui del governo ecclesiastico a in Hi et tulio una trasforma/ione. i loro uniformi logori e rolli in più parli<br />

A proposilo dell' Accademia di San Luca voglio rac­<br />

lo suini però un po' dive) gente, ma sono divergenze da a Pio IX, od il suo sue essoie, potrà ceder, a Napoleone III,<br />

contarvi questo aneddoto. Nella mattina del Iti si uni­<br />

miro. In voi rei che il sig. Presidente del Consiglio non au cine Clemente VII a Callo V . ma i un argomento questo Corriepondenxa particolare deW INUIPKNDKNTE. vano i Piofessori io Consiglio. Uno di essi, facendo Ire<br />

.lasse a Ruma un' ora sola prima di quella stabilita dal destino che torna in favore del dominio leuq.oiale , perchè da Cle­<br />

umilissimi inchini prese la parola dicendo che essen­<br />

- ilarità i. ma d' allionde vorrei che non ritardasse. mente VII in poi ha pur sempre vissuto. Nel seno della chic CHIO 26 marzo IS6I — So io modo positivo che al dovi nelle sale dell'Accademia delle figure oscene, e<br />

In' impazienza , un frenili" generale ione dalle Alpi alio sa si possono su'lgcie aliena immensi: rivoluzioni. degnissimo Professore Zappetta è contrastata la c lle- dispiacendo ciò ni Papa, un buon cattolico si nitriva<br />

Stretto.<br />

Gli iniziatori del muto alluale, i Rosmini ed i Gioberti si dra di Diritto l'enale alla vostra Università Dopo Fan- di comperarle e di dare in ambio Unii quadri di Santi<br />

Si tratta d un aiguinenlu solenne della repubblica cattolica, fermarono innanzi a Ruma come i re longobardi convertili ; inaio da voi dato della probabile nomina a quelia I quadri che il buon cattolico voleva per sé erano nien­<br />

della più vasta delle associazioni che siensi slabilile sulla in Ruma troviamo il trullo proibito, vi troviamo la scomuui- diedra, mi pareva impossibile dovessero sorgere tali temeno che la celebre Fortuna di Guido, la Lucrezia<br />

t.na. lo vorrei che ,i indagasse eoi. quale disegno il l.ovcn.o i. (lìiinwri)<br />

il illiceità da renderla cggi dubbia. Il rifiuto dello slesso del Cagnacci di bellezza sublime, due Veneri del Ti­<br />

vuol ginng.re a Roma.<br />

La sede di Roma è pestifera per i re il Italia. Napoli,me Professore all'onorifico poslo ili Presidente della Corte ziano, ed altri<br />

I... stato a . in appai leniamo cimiiiieiava questa iniziativa e mi in esilio , inulti altri morirono sotto I colpi della s. omu- Criminale, nel tempo che piova il disinteresse e la mo-<br />

si'HCialuiciitr al r„ i„ ->u di Paiig i disse il signor pi. ci. Non vogliale rudere che questo possa avvenne all'aldesliu dell' uomo illustre , mi pare debba in certo<br />

Come polrle Immaginare la proposta fu accolla con<br />

idi, ngu die si possa giungere a Roma, ma perchè vi sia­ modo obbligare Governo ed intriganti a non mettere<br />

isdegno dai Professori. E siccome lo sdegno poteva sR)-<br />

vo regno d'Italia l. Il piano In adunque di formare un fascili mo so-pinli da un online di idee diverse ila quelle svolle in ostacoli nel far dono alla vostra Università dei talenti<br />

gaisi in amare parole, co.i per deviare il discoisoil<br />

d, lune le province .1 Italia sino a che unii si giungesse a questo Parlamento ; da un online di idee venuteci dalia I lan­ di questo benemerito Cittadino. Si dovrebheuna volta,<br />

segretario professor Belli, or liberale, or clericale, pre­<br />

Ruma. Ouesti, piano fu cominci ito colle annessami. Tale di ca, il.e iii-lle su,- ni,-,- è stabili: più dell Ausliia, dell'lnghil- almeno, nelle cariche le quali n n iuvolgono ingerenza<br />

se nd esternare la propria soddisfazione e quella di al­<br />

.segno .' il cuiictllo del governo.<br />

tena .slessa. Fu questo il luitcnli: che ino V'oliane , Rous­ governativa, seguire i dettami della giustizia e del buon<br />

cuni frai suoi colleglli, perché i giovani dell' Accade­<br />

La magia del successo due sta' In ho sempre reso omagseau, la rivoluzione dell' 8'd, e rovesciò corone e tesle. l'.on- senso e non avere di mila se non il merito della persomia<br />

si Tossero serbali immuni dallo tpirilo demegogigio<br />

ai capi che reggevano il Piemonte ; ma vi era qualche rbè questi principi! vogliano la soppressione del ddunii.u lemna die si dove nominare, il lustro che può derivare alco<br />

( cosi egli chiama In aspirazioni nazionali della ^o-<br />

cosa di più putente , di più vasta , di più predisposto. IJuesli por a le, il guvernt li addotta per interessi del niouienlo. Noi l' impiego degnamente coperti e la pubblica opinione.<br />

venlù i il quale aveva invasalo l'Università e le altre<br />

l'atti stavano tulli nella rivoluzione del ad Voi aveie assistilo non vogliamo i consigli della Francia, ma dobbiamo però ri- Queste tono le norme direttive di ogni governo anche<br />

scuole. Non aveva Unito di parlare che venne al Con­<br />

ali inaugurazione della statua di Manin Voi couoscete la vila coniar, i che una cai .une deve da si trarre la propria indipen­ luediocreuienle illuminalo, come può essere il Piemonsesso<br />

la notizia della dimostrazione clamorosa che sta<br />

di Manin, In grande per aver risorto Venezia nella più antica denza; dalle nazioni finitime non deve prendere che le idee le te, nonno seguile anche dai dispotici. Ma coi nostri go­<br />

va compiendoti nell' Aeradetnia. Immaginate se 1 Pro­<br />

l'urina lepubblicana. nuin.li vi i inunziò penhè lo abbaiidovaiw quali inni hanno patria, {bene).<br />

vernanti dobbiamo finalmente persuaderci (lanle e si<br />

fessori ne ridessero 1<br />

gli alleali poi volsi cupo il guardo di Koscolo su questa<br />

frequenti sono le prove) che una fede di nascila datata<br />

Piemonte e disse : sia i" Italia, se no . no. Ma Manin uou La plebe di Francia alla repubblica di febbraio disse: • Ti da Cavorelto o da Moncalieri il titolo più brinante, e<br />

teretsa, 2i marzo. — Bencdcck era ieri a Mantova<br />

eia il primo , vi fu un' altra voce forse più magica nel IXltn nido tre mesi di miseria per far questo. » L' Italia accor­ litiasi sempre onnipuleule per ottenere ciò che, si vuo­<br />

e passavi, in rivista quel corpo i' armala che si fa am<br />

la i|ii. le dn.se lo slessu. aggiungendovi lo slr.sso te no , no da di più al governo; ma allora non si resti cosi.<br />

iti non vi glio credere che r. T'orino si voglia cominci<br />

montare a .Hi mila uomini. Tenne loro un lungo di­<br />

E peri lo'-mai il nume di Giuseppe Mazzini, pronuncialo m " i„/„o„ .rispondendoa Ferrarli dice che il principi" ino lere anche questo enorme errore, benché i umilissimi<br />

scorso, die non fu compreso da alcuno, mene dai coui-<br />

lune le assemblee d' Europa non lo si dovrà pronunciale io co è talmente coiupeiielralo col principio popolale , che e quotidiani che vediamo consumali non ci autorizzino<br />

ponenli lo Stato maggiore che lo attorniavano.<br />

può immaginale littorio Emanuele a Ruma senza elic­ a sperar bone. Ma se il Governo, per imperato caso,<br />

.si attendono 40,la;U croati Ua cifra pare un po' esa­<br />

Tavolar immisi!,,) lina pure,<br />

li popolo gli ciog-i la lumie della corona ilaliaua. Rei resto con volesse dare una prova, senno di chiaroveggenti, algerala,<br />

ma potrebbe essere I vi noli veggono con pia­<br />

ferrar! lo non .uno i . iemali.n, nippuie quando e--. un discorso sull'in, ni.menti' lungo, dimostra la necessità di semeno di imparzialità,egli potrebbe avere, da parie sua,<br />

celi-totali apparali del governo austriaco, e sperano<br />

parare il dominio temporale dallo spirituale, | .orlando |' aulo- I' appoggio universale, istituendo semplicemente un<br />

cosi più vitina la soluzione del loro quesito.<br />

-I ,.- nbmgale 1 Mi dls-.-r i/iat linei p- M.I//U Il è qui , i là di II aule Alighieri.<br />

concorso pubblico dal quale e fuori di dubbio che usci­ La polizia di Verona l'altra oolle faceva visilare<br />

iindaiiiialu a morie, e questa panda toglie mollo al prestigli. 11 suo discorso venne applaudito.<br />

rebbe vincitore il chiarissimo voslro Zuppella Per lo tulli gli alberghi,.' si obbligarono lutti i forestieri a<br />

lìalenga propose la chiusura ma poi fu ritirala.<br />

meno noi éeabiauio tentai e di melici e r Aiuminislia- levami da letto, ed a mostrare i loro citelli che furono<br />

La seduta è levata allo Ole ti.<br />

none sulla buona strada, e por ciò voi farete opera di lutti perquisiti.<br />

Romani vi sarà tornata al tocco, poslo all'ordine del giorno buon italiano se vorrete procurare di raddrizzare, se iNon pochi ebbero lata spavento, da doversi Irallo<br />

seguito della interpellanza Auibnol sugli all'ari di Roma. non lo gambo almeno la visla di chi è destinato a sce­ nere all' indomani nelle loro camere perché assalili<br />

gliere fra i più degni<br />

dalla febbre.<br />

con quali idee ci andate ' liiiliiaru eli. ..- gnu.giano. ,-, |;,„ Wj<br />

culle .-Le.lei governo loinnamo uno stalo provvisorio. Saia<br />

un,, - .. aggiunta, io-, -ivi.mo il disordine. ^ ^ _<br />

pesare sul governo. Invece che esservi un'armata, ve ne sono<br />

due; l io non voglio accusare nessuno per questo ). ma pule<br />

tempii, cogli auro, con altre ni<br />

sussiste, ma mime le due alili<br />

ne, pei thè questo molo che pi<br />

suuo in uuu .-lalu -1 rliiili/,olo<br />

dall'alto e pacato da 01 re­<br />

Cor itpondenxe riate ept dell' I<br />

_l.e interpel :.- Mas..,<br />

ièri, furono invece rimandate a Martedì venturo, giorno<br />

a cui vi necci iinviate le sedute della Cimiero, per<br />

ilaie le vaconze Pasquali ai Signori onorevoli. Ieri invece<br />

ni discusse sovra un arlu'ol" di legge con cui si<br />

fa facoltà al Governi! di liscio.lece le imposto per tutto<br />

il Regno sino ni .'Il giugno venturo. L'autorizzazione<br />

provvisoria chi-n.èva gii avuta spirava col corrente<br />

n oso di marzo, se la volle perciò far prolungare per<br />

alte. Iriiiu sire, lu tempi normali invece .li queste prov<br />

visorie o I porarie autorizzazioni dovrebbe il Coverno<br />

presentare i regolari bilami , onde non fareste le<br />

spese al di là del volalo Mail pi eccezionali die<br />

corrouo, uon permisero ancora di dar mano a bilanci,<br />

2<br />

Avnle veduto verificala la mia notizia, che il signor<br />

iNiutU sarebbe entrato al Ministero Ma il siguor Cavour,<br />

il quale si trovava benissimo cosimi colleglli autulli<br />

Ministri, non ha licenziali! se nun quelli dei quali<br />

non era completamente sicuro, per ciò uon ringraziò il<br />

signor Catsinis il quale fa la guerra a ehi non pensa<br />

polilicaii.eule comi- lui. I. cou questo la farsa Miniato,<br />

riale è terminala. — Avrete vedalo Palio di accusa di<br />

Sirtori contro il governo a proposito di-li'esercito Meridionale.<br />

— Il discorso di Priori, benché interdillo<br />

lilla Camera, e ...ivcrsulmeulc applaudili da tulio il<br />

nostro pai-se, o spei ialineule dugli anici di Garibaldi.<br />

Voi vedete die s- si evito U guerra civile uuu in si ile<br />

ve alla sapienza del sig Cavour al quale uon sarebbe<br />

spiaciuto un /m di sangue sparso, ma all' ottimo cuore<br />

ed al vero amore di patria del l,rn


TCcTuTent Società des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong><br />

I' Austria di'essa può preparare I fonili necessari!<br />

nello spazio ili una nulle, coi turchi 1 Un altro paia di<br />

maniche, sarehhe, s' ella dovesse pagare la monda so-<br />

Lai Galletta di Milano ha II seguente Indirizzo dei<br />

mantovani al re d'Italia :<br />

A Vittorio F.mmanuele II Re tritatiti<br />

Slrel<br />

Oppressi, ma nen domi dallo straniero, che Tra I»<br />

guardale mura insolente ri irride dalla infelice terra<br />

natia fatta sanguinoso aliare di tanti martiri, cui Tu solo<br />

detitlo il pensiero di una libera patria, I cilladini di<br />

Mantova vi salutano, o Sire, quale legittimo re, esclamando<br />

con giubilo :<br />

Sia bene, litio il primo re d'Italia I<br />

Consci del voslro senno e del valore di quella spada<br />

che terribile e gloriosa brillo sui campi di Palestra e<br />

San Martino, atlendono fidenti che sorrida l'aurora del<br />

finale riscatto. Il Dio degli eserciti protegge la .aula<br />

impresa. Ardite, o Sire, e la vittoria è con voi.<br />

Questo é I' ardente voto di un popolo, è questa la<br />

quotidiana sua preghiera Accettatela, o Sire, e nel vostro<br />

cuore risuoni siccome il cantico della speranza che<br />

preludia agli inni dell ultimo voslro trionfo.<br />

Medena., '.0 marzo. — Ieri, si scrive al Diritto,<br />

tini no onomattiro dell' eroe Giuseppe Garibaldi, ebbe<br />

luogo un' imponente dimostrazione di esultanza.<br />

In ogni angolo delle strade, sulle colonne, vedevaosi<br />

affissi dei manifriti che eccitavano a fare una dimostrazinne<br />

di giubilo , degli indirizzi al campione dell' iodi,<br />

pendenza italiana, degli evviva all' armata nazionale,<br />

delle poesie dedicate dal garibaldini modenesi al loro<br />

Tutte le finestre lungo le vie della città erano ornate<br />

a festa colla brani iern nazionale. Alla sera un concerto<br />

di garibaldini suonando maestrevolmente l'inno di Garibaldi<br />

ed altre marcie nazionali, unì lotto un'immensa<br />

folla di popolo die percorse tutte le vie rallegrando gli<br />

animi colle fragorose grida di evviva al Re, a Garibaldi,<br />

all'unione ilaliana.<br />

Tutta la città era maestosa mento illuminata ed in<br />

special modo la piazza ove risiedo il Comitato di prò'<br />

redimento.<br />

Più tardi una gran parte della folla rrovavasi al teatro,<br />

ove replicalameule fece accompagnare dull' orchoslra<br />

P inno di Garibaldi: ivi segui una pioggia di indirizzi<br />

e manifesti , fra le clamorose ovazioni che non<br />

avevano mal fine.<br />

Il contegno e l'ordine con cui si condusse io tale circostanza<br />

la popolazione fu ammirabile, e null'allro traspariva<br />

al sembiante di ogni cittadino che la conlentezza<br />

e l'entusiasmo.<br />

Questa dimostrazione promossa da qualche benemerito<br />

patriota, fece realmeule onore al paese, e diede a<br />

conoscere io faccia alle altre città che Modena certa<br />

mente pei sentimenti di spirilo nazionale non può figurare<br />

fra le ultime.<br />

Paduv a, 2i marzo. — A festeggiare I anniversario<br />

della rivoluzione di Venezia si radunarono il 22 marzo<br />

piò di 70 signori al caffè Pedrocchl Dopo uaa mezz'ora<br />

entravano boriosamente due ufficiali, e lotto le tignare<br />

di pieno accordo eacirono dal caffè.<br />

Verso le nove della sera in piazza del Signor e precisamente<br />

rimpetio alla gran guardia ove s sta r aliando<br />

una delle colonne esìstenti , ti sentivano alcune<br />

esplosioni ; erano piccoli petardi ma bastarono a mettere<br />

l'allarme nel corpo di guardia ; ai slaccarono pattuglie<br />

die a baionetta spianala percorsero ripetutamente<br />

la piazza ove non era nessuuo ; poco dopo rientrarono<br />

nella gran guardia, accompagnali da un sonoro<br />

< Ivllavee-rhla, 2» — Il vapore Stella è quigiunlo<br />

questa mattina per Irasporlaro a Trieste, come vi scrissi<br />

ieri. i2i0 circa i soldati austriaci al servizio del<br />

Papa. Questo vapore sta ora inarcando diverse casse<br />

di vestiario militare, e più fr 360,000 del Denaro di<br />

S. litico.<br />

Sempre disposta la S. Sede a favorirei veri birbanti,<br />

ha diminuito di olio anni la pena di quelli dia ti trovano<br />

in quella galera per delitti comuni , la maggior<br />

parla ladri. Sono più di .'(INIquelli che vanno a liberlà<br />

a tulli appartenenti alle provincia dell' Umbria, Marca<br />

e Romagna : ed in fine di questa grazia ti è d'inviare<br />

nelle Provincie emancipate genie di mal affare, per<br />

creare imbarazzi al Coverno italiano.<br />

Civile..» del Tronto<br />

Ecco alcune notizie istoriche sulla piazza di Civitcllu<br />

del Tronto.<br />

Essa fece una lunga tesislenza durante la guerra di<br />

Tronto d'onde gli è venuto il suo soprannome, guerra<br />

fatta dalla Francia e dal papa Paolo IV, a Filippo il<br />

re di Spagna, che possedeva il regno di .Napoli.<br />

Appendice dell'Indipendente<br />

BUI. 2 AMI LE 1861<br />

IL DOTTOR BASILIHS<br />

Hozaaaza la Ira Telatati<br />

•I Al IKNnDHO DI •AH •<br />

VOLUME TERZO<br />

CAPITOLO VI.<br />

I Malesi si erano alzali eoa un movimento simultaneo ;<br />

l'inquietudine che eccitava in essi il rumore ebe avevano<br />

inteso trionfare della loro passioue per i racconti limili a<br />

quello che taceva loro Harrutb. tulli i sguardi erano rivolli<br />

dalla parie di mare.<br />

La fiamma del rogo , dopo aver fallo vari giri per qualche<br />

momento li era svincolata dal fumo a saliva ad una ventina di<br />

piedi emettendo tulle onde il suo sanguigno riverbero.<br />

Un secondo rumore . simile al pruno e venendo come lui<br />

dalle profondili dell'orizzonte, risuonò in meno al silenzi» che<br />

teneva tulli i tespiri affannosi.<br />

Allora ai semi la voce d'uno dei luogotenenti di Noungal<br />

che gridava.<br />

Gli olandesi hanno sorpresi i nostri incrociatori.—Perchè<br />

aule acceso questo fuoco malgrado i Matti ordini T £<br />

questo fuoco che indica ti biatchi la nostra posizione. Spegnete<br />

questo rogo «I p'ìi presto.<br />

In questo fretteiupo Harruch aveva profittalo della inattenzione<br />

dei pirati , e lenendo fermo il pugnale sotto il<br />

suo natio, aveva segale le corde che menavano i tuoi pulii,<br />

e le sue mani libere, sì era Linimento tolto i ceppi delle<br />

* *• tal aaa, ti<br />

Nd 1 il;'; il duca di Guisa ne cominciò l'assedio.<br />

Egli balle la piazza con una batteria, che era riuscito<br />

a collocare nel lungo, ove si trova dalla parte di Levante<br />

il convento di S.Maria, solo punto delle viciuan<br />

ze che sia elevalo, senza però raggiungere l'allessa<br />

della cittadella<br />

Il Guisa, impaziente, volle tentare un assalto -, ed<br />

aveva già aperta una breccia ; ma gli assediali nvenn<br />

preparalo dei massi di roccin che spinti verso gli assa<br />

lilori, ne Srhiarciaron molli e misero io fuga gli altri,<br />

la Cronaca dice che vi furono 200 morii e altrettanti<br />

feriti II duca volle di poi impadronirsi della cillà che<br />

ti tro-.a sullo la cittadella. Egli provò un nuovo scacco<br />

e levò il la maggio P assedio che era stalo poslo il l!><br />

aprile. Civilella fu riguardola come cauta della salvezza<br />

del regno. A motivo di ciò essa fu per quarantanni<br />

esente d'imposizioni.<br />

Nel 1800 vi fu un nuovo assedio per parie dei Francesi.<br />

Essa era siala allora fortificala di nuovo. Il generale<br />

Fregeville con fi mila nomini l'investì nel mese<br />

d' \prile e pervenne ad impadronirsi della città. Reslava<br />

il forte poslo sulla sommila. Esso fu bloccalo e<br />

presso due mesi dopo il cominciamenlo dell assedio.<br />

Civilella e inaccessibile dalla parie del Nord e dell* tivest.<br />

È sopra uno scoglio ha 2>0 metri d'altezza sopra<br />

il torrente di Sallnello.<br />

Dalla parie di Levante e del Mezzogiorno è accessibile<br />

solitolo per mezzo di un pendio molto ripido.<br />

In questo pendine una spianata sulla quale si trova il<br />

convento che fu sempre cambiato in batteria quando<br />

vi fu un attedio. La cillà fa faccia da quatta parte. Al<br />

di sopra, a piombo ita la Cittadella che e armala di 22<br />

cannoni. \|<br />

ESTERO<br />

FRANCIA<br />

(Corrispondenza sociale dell' INUIPKNOKNTB;.<br />

Parlc-l, 28 marzo 1861. — Mentre il Gallinoti,,<br />

Piemontese si occupa attivamente del riordinamento<br />

dell'esercito,! giornali semi-officiali di Vienna ci giungono<br />

con articoli sempre più bellicosi.<br />

Il Gabinetto di Madrid ha formalmente dichiaralo<br />

clic non riconoscerebbe \ illorio Emmanuelo come re<br />

d'Italia.<br />

Si assicura die il signor Do Ralabiue non ha fallo<br />

presto il Gabinetto di Vienna la dimanda die si dice<br />

sulla insurrezione doli'Ileitegovioa. In quanto alla<br />

nota della Russia al principe di Montenegro è impossibile,<br />

perchè le tribù che sono insorta appartengono all'impero<br />

Ottomano.<br />

Ciò che vi è di vero e che il signor di Baiatone ha<br />

caldamente raccomandala al sovrano del Montenegro<br />

la prudenza e la più completa neutralità.<br />

Il 6 aprile s'inaugurerà il ponte stabile tul Reno e<br />

la strada di ferro die congiungerà Strasburgo e Kebl.<br />

I nostri soldati haooo ottennio una nuova vittoria<br />

Cocincina e si tono impadronito di Millo punto molto<br />

importante d'onde potranno dirigere le susseguenti<br />

operazioni.<br />

II Governo d'Inghilterra ha comunicalo a tutti i governi<br />

slrnuieri che una esposi/ione universale delle<br />

arti e della industria avrà luogo a Londra il I maggio<br />

ìHIV> e che le domande relative all'esposizione degli<br />

oggetti dovranno essere indirizzali ai commissari!.<br />

Domani si vendono al laltersal del quartiere Beuion<br />

i cavalli del Re Francesco II.<br />

Il Confcdrrè dice che l'ev-re Francesco II ha l'inlenzione<br />

di comprare un castello in Svizzera, e che ha già<br />

dato gli ordini a questo riguardo ad uno dei suoi ex ofliciali<br />

svizzeri.<br />

IJI Duchessa di l'arma risiede al suo castello di<br />

Warlegg, vicino Sland, sol lago di Costanza, i suoi figli<br />

dei quali uno a la anni e l'altro 11, ricevono una<br />

educazione severissima. La sua casa, comprese ì maestri<br />

di casa, le dame d'onore ammontano ad una trentina<br />

di persone.<br />

Si coniano sempre molte moneto d'argento, all' hotel<br />

da ,0.10 borse<br />

( .1,7:41,0(10 franchi | siano pagale all'armala ed<br />

liontri pubblici sul resto che è dovuto loro.<br />

I lavori per il taglio dell' Unni di Suez stanno in<br />

buona via; immensi materiali sono riuniti i cantieri si<br />

popolano di fella/is, lutto fà credere che la promessa<br />

del sig. di Leasept all' assemblea generale del 15 Mag<br />

fio 1S60 sarà tenuta cel primi mesi del 1862.<br />

II nostro gran cantante G Duprei, la cui scuòla lirica<br />

è divenuta un vivajo per lutti i teatri, sta alla<br />

vigilia di porre io esecuzione un progetto che può avere<br />

i più felici effetti per l'arte musicale in Francia.<br />

Egli ha scelto, nella sua scuola alcuni dei tuoi allievi,<br />

che tono dà degli artisti di prim'ordino, ed il mese<br />

prossimo, deve andare, con essi a dare nello principali<br />

città ilei mezzogiorno della Francia una serie di sedule<br />

roeali e drammatiche di musica francese ed italiana.<br />

Prenderà parte egli stesso a queste sedute, che saranno<br />

delle vere rappresentazioni, poiché avranno luogo<br />

sulla scena con decorazioni e costumi.<br />

Vi è sempre abbondanza di opuscoli ecco gli ulti<br />

pubblicali da due giorni.<br />

Panaria, lettera a S. il. Alessandro II da J V<br />

bori—« // Pa/>a, re al Vaticano, Vittorio Emmanuel e<br />

re al Quirinale. È la parafrasi del discorso del priucice<br />

Napoleone.<br />

Oli,-riu al Osilo del generale Garibaldi<br />

PRUSSIA<br />

La Gabella prussiana riporta il testo della propesta<br />

presentata alla camera dei deputati prussiana dal signor<br />

\ie nlevv-ki a nome della frazione polacca.<br />

• La camera dei deputali è invitala a decidere:<br />

r Considerando che le stesse potenze segnatane del<br />

trattalo di Vienna . allorché non fu loro date di pervenire<br />

alla risoluzione già progettala del ristabilimento<br />

della Polonia andarono d'accordo nel riconoscere che<br />

la pace e la tranquillità d'Europa esigevano inconlesta<br />

IliImento che fossero almeno i polacchi siati riconoteiuti<br />

come membri distinti della famiglia dei popoli<br />

europei, e che hanno riconosciuta e garantita la loro<br />

nazionalità , le diverse parli dell'antica Polonia come<br />

formanti un complesso politico e nazionale , dividendolo<br />

In tre regni ;<br />

Considerando che la posizione particolare accor<br />

data mediante tale stipulazione ai popolo polacco nella<br />

famiglia degli slati ed il diritto pubblico europeo<br />

debbe essere riguardalo come il minimi m dell'esistei!<br />

za politica di un popolo ;<br />

- Considerando iuflue die il cousideievoie numero<br />

di vittime e di martiri polacchi constatano la loro vitalilà<br />

nazionale e politica che anmmeiila indubitatamente<br />

all'Europa la necessità dell'espiazione die hanno sopportata,<br />

ed almeno l'effeltiinzione delle concessioni che<br />

furono fatte nell'interesse della pace e della tranquilliti<br />

europea ;<br />

< La camera invila il governo mi adoperare lutti<br />

quei mezzi di cai può disporre , perchè almeno l'unità<br />

territoriale dell'antico stalo polacco del 1772 , garantito<br />

dal diritto delle genti, come pure i diritti nazionali<br />

lutine vide una forma una che. s'uni omelie va Ira due siepi<br />

e si avvicinavi a lui strisciando sul ventre.<br />

Egli chiami Mafai, e la pantera si avvicinò al cavallo che<br />

t'inalberò di spavento.<br />

Harruch allentò la briglia il cavallo e le lisciò fuggire a<br />

luna cosi, pei «naso cut avendo ritrovalo il ite padrone, li<br />

pantera non penseiebbe più chi l seguirlo, ali in dopo pochi<br />

minuti, allorché li volse, non li vide più.<br />

Dovette tornare in dietro, egli la ritrovò nel luogo ovt l'illeso<br />

furioso da uni indociliti alla quale Maha non l'aveva<br />

ibduato, egli lanciò conlro di essa il suo end che aveva conservalo<br />

alla cmlura ; non la colpi, ma a questa pruova della<br />

collera del suo pjdrone.si rovesciò sul dorso gettando dei gemiti<br />

lamenlevoll verso l'interno della foresta.<br />

Gli istanti di Harruch erano contali : a qualunque costo voleva<br />

fruirla ; saltò dal suo cavalla, raccolse il suo pugnale, e<br />

inanimendo la sua cavalcatori che , ali odore della pallina,<br />

fremeva su i suoi garretti, agitala da un fremito convulso pervenne,<br />

prendendo Malia per la nuca, ad alzarla sulla sella;<br />

allora ti slanciò dietro, e profittando della vertigine che questa<br />

tenibile vicinanza cagionava al suo cavallo, contii tu lo.i<br />

di sostenere Malia, lasciò la sua cavalcatura correre di un galoppo<br />

furioso col quale sperava sbarazzarsi del suo spaventevole<br />

fardello.<br />

Mafai diede un grido rauco e lainnntetuleclie lisuonó in Ioli-<br />

A questo grido un altro grido simile, ma più potente e più<br />

sonoro, tispose dal fur-do del bosco , Harruch che sosteneva la<br />

paniera, la senti tremare sotto la sui mano.<br />

Qualche momento dopo , il guebro credette sentire agitarsi<br />

•I fogliame de. bostliciti che circuii.lavano il sentieri) che egli<br />

ieguisa nella sua corsa pazza, portò gli ocelli da quella parte<br />

; vide un enorme animale dal pelo ligrale eba galoppava ai<br />

canto al rivallo, ed in questo animale riconobbe nn altra pan-<br />

-n e delle più grandi.<br />

Per quanto inliepido fosse ilguebro, egli tremò, prese il suo<br />

erid e ne diede ripetuti colpi nei liinchi del sto corsiere per<br />

rendere i suoi slanci più lapidi.<br />

Ma la gran (Muterà accelerò ugualmente la sua corsa; i suoi<br />

\* Patrie pubblica lini lettera del generale Klnpka<br />

sulle accuse dirette dalla stampa francese conlro lo<br />

Spirilo di iniclleran/a e di esclusione degli ungheresi<br />

verso i loro fratelli israeliti. Eccone i passi più ».i-<br />

i La sola arma che l'Ungheria possegga uggiolai<br />

conilo il governo di Vienna è la costituzione del ISls.<br />

Quota co.Minzione che ci serve ili puulo di partenza<br />

e di base Indispensabile per operare In noslra ricostituzione,<br />

contiene sgraziatamente alcuni avanzi di leggi<br />

antiche, la cui soppressione -uni senza dubbio uni, dei<br />

primi alti, coni' è il primo dovere, dell'nssemhlen i,nzinnali<br />

1<br />

che deve convocarsi il 2 aprile.<br />

« Una delle più importanti fra le questioni die avrà<br />

a trattare la Dieta, sarà l'emancipazione completa de.<br />

gli israeliti, la quale saria siala già da gran I po proclamala<br />

ini ngheria,«niI nostro mmiiunnlinlel ISis Vi<br />

non fosse stalo soffocato dalle baionette straniero.<br />

i Si persiste ad accusare i comitali elettorali ili non<br />

aver oggi accordato agli istradili il volo elettivo, e non<br />

si ridette che I'agir diversamente era un commettere<br />

un allo d' illegalità che I' Austria variasi certo olirei<br />

tata a iovocare per violare a tua volta le leggi del<br />

paese.<br />

• I capi politici dell' Ungheria hanno quindi voluto<br />

lasciar sospesa la questione tino al convocarsi dell' asaemblea,<br />

solo potere legislativo ebe possa riconoscere<br />

e consacrare in modo irrevocabile la più perfetta eguaglianza<br />

fra i cilladini<br />

i Essi han credulo d'altronde, e con ragioni;; poter<br />

conlare sul patriottismo illuminalo de'loro compatrioti<br />

europei, sapendo che questi ultimi ade. irebbero volentieri<br />

a tale sagrilìcio nell' interesse della causa comune,<br />

e differirebbero i loro legittimi reclami, per non<br />

impedire la graod'operu della rigenerazione uazionale .<br />

BRASILE<br />

Corrispondenza particolare tfetttNOi»tms>s,rTTe.<br />

Si legge tutto questo Ululo nel lìcerpool Daily l'osi :<br />

Mercoledì sera, la li. 1<br />

Rio-Janeiro , 24 febbraio 1861. - La pubblicazione<br />

di un decrelo del 2.» gennaio ultimo, che determina<br />

le condizioni, che rendono indispensabile linler<br />

dìvitiooe del corpo dei carabi­ vento di un sensale nelle transazioni di banco di effetti<br />

nieri volontari del Lancashire ( Edge-Hill) ha offerto a pubblici e di credilo qualunque, decrelo firmalo dal<br />

Riccioli! Garibaldi, figlio del generale Garibaldi, il gran ministro della giustizia a risveglialo il commercio e<br />

patriotia Italiano , una completa armatura militare portalo ad'un alto grado di esasperazione le cattive di­<br />

compoilo di una tracolla di un cinturone, di una tunisposizioni conlro il sig. Eerrnz.l negozianti, direttori di<br />

ca, e di vari altri oggetti con degli ornamenti in ai geo banca in capo, intendevano all' unanimità che secondi»<br />

lo In discorso pieno d entusiasmo per la causa Italiana il sento dell'articolo primo del decrelo qualunque<br />

ed 11 suo eroe dice il giornale, è slato pronunciato a transazione di credilo commerciale non si poteva più<br />

questo proposilo da uno del corpo Tre saire di applau­ Tare senza l'intervento del sensale. L" interpretazione<br />

si sono stali provocali dal Capitano Brighi per Rie del governo è al contrario, che, secondo il decreto l'in­<br />

ciotti Garibaldi e tuo padre, i cui nomi sono slati l'ugtervento dei sensali non è indispensabile, allro che<br />

gello di una vera<br />

quando hanno luogo per un terzo e non quando si tratta<br />

di duo parli interessale , trattando direttamente tra di<br />

loro Quantunque la Borsa abbia diretta una rimostranza<br />

all' Imperatore e che la polemica continui ancora<br />

mollo viva sù questo soggetto Ira I' opposizione ed il<br />

governo, il decrelo così interpretali», non avendo nulla<br />

di repressivo ned'inquisiloriale rientra nella categoria<br />

di quelli ai quali la classe commercialo finirà por abituarsi.<br />

E buono che si sappia in Europa, che la cicuta, die<br />

sin dai tempi antichi, cagiona annnualmenie nell antico<br />

mondo degli errori cosi fatali,si trova pure in America<br />

probabilmente n titolo d'emigrala, secondo i dotti, nei<br />

continenti isolali dai mari, nessuna specie animali 0<br />

vegetale è originariamente identica.<br />

A Pelolas, città importante della provincia di S. IV<br />

dro do Sul , il 27 gennaio , un intero Milo di orrane,<br />

composto di quattro direttrici e 32 giovanetti-, è italo ,<br />

per un terribile sbaglio del cuoco, avvelenato con della<br />

cicuta. La superiore el una fanciulla di quattro anui<br />

tono sole sfuggilo al veleuo. Tulle hanno crudelinento<br />

sofferto, un'orfana è moria, la città allarmala si e re<br />

cala io massa al soccorso delle povere maiale. e,l l,a<br />

fallo gli onori di una brillante esequie a quella die<br />

Si prepara una seconda spedizione per un viaggio di<br />

lungo corso e d'istruzioni! navale. I.a corvetta Bohiauna,<br />

che prende a bordo venliretle allievi di marina ,<br />

uiiardas marinhas, dopo aver toccalo un porlo dell' \<br />

merica del Nord deve dirigersi verso l'Europa.<br />

Col vapore Sainlange, entralo ieri, 23 febbraio, ab<br />

hiamo delle notizie di Monlevideo di liuenog-Ajres I 1;<br />

l'arau.ago Paraguay •».<br />

La notizia più importante di Monlevideo è quella<br />

dell' apertura delle camere il la di questo mese.<br />

scintillavano nell ombra come due carbonchi, non era sii<br />

di Harruch non sul guebro, non era su di una preda che i suoi<br />

n'cfai si lissavano, era sulla pantera nera, erano le emana/ioni<br />

:he questi lasciava dietro di se eoe la bestia feroce aspirava<br />

.un srdore<br />

Maha, per parte sui, sembravi allenta i tutu i<br />

del compagno che avevano trovalo snlla loro «il.<br />

mori che essa «veva del sto padrone . renai la potè le fui .a<br />

con la quale questi li fissava sul eolio dai cavallo . ec<br />

rebbe slanciala nel sentiero, ma si corleativa di gemere dolcemente<br />

e d' interrompere di Unto in Unto i suoi gemiti con una<br />

esplosione di quegli urli rauchi che sembravano avere attiralo<br />

rso di essa mi animale della sua specie.<br />

Ogni vola die uno di questi urli sfuggiva dal petto frein.iidi<br />

Maha, egli sembravi trovare un eco . tu allro uno a<br />

guiva, oia lontano, ora virino.<br />

Ileopresto llamiih vide nell'ombri incontro a lui due niinlucì<br />

sfavillanti die lo aspettavano; il gruppo passò coni, ni a<br />

nomila innanzi a quei due carboni ardenti , ma indie questa<br />

volta, guardando indietro, il guebro vide i due caibom anicini<br />

che galoppavano dietro di lui.<br />

" a seconda paniera li seguiva,<br />

ora Malia raddoppiò i suoi lamenti a piuttosto le passionale<br />

chiamate e le bestie feroci sembravano uscire da terra<br />

zoccoli del cavallo di Harruch. e ds ogni ville, da ogni<br />

da dietro agni roccia osci si slanciò, balzò ui ' animale<br />

-pene di Valla, ,-he prendendo 'luogo ne! tei! I- I - •gio<br />

n.isi hiava i suoi rugiti si rugiti dei primi giunti. "<br />

Lo spavento , l' emozione di Harruch erano completamele<br />

Il viso ragiavi di una gioja infernale ,<br />

0 pedo dila<br />

sembrava aver pena a contenere il suo cuore ; il suo occhio<br />

girava cou un orgoglio indichile stila spavenu-voie annuirà ohe<br />

. uiva; rgli procurava di -tomai la , univa le sua grida di<br />

amore di Maha ed ogni volta che una nuova pantera ingrossa-<br />

'i le fila egli gettava al vento della nolte i scoppi di un riso<br />

limoso.<br />

(Il seguito a domani)


Document Società des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong><br />

Il presidente, contro l'aspi-ttaliv.i generalo , nel Suo<br />

discorso ili apertura parlatili-Ile relazioni della Ke/ii/b<br />

litica dell'I'ragnaj e dell'Impero del Brasile in terni in!<br />

misurali e pacifici die danno In speranza di vedere ben<br />

preslo ristabilite le buone reluzieni Ira questi due vi.<br />

cini die interessi cosi grandi dovrebbero tenere continuamente<br />

strettamente di accordo.<br />

» l.e difficoltà die si «ino elevate, disse il Presidente,<br />

relntivamenie al Imitato di cambio di territorio sono<br />

spnrile o quasi. Quelle relative al traltnto di mudili<br />

«azioni del ISJ7 sono risolute con vantaggio delle due<br />

parli i- il richiamo della legazione del Brasile non lia<br />

alterato i buoni rapporti tra gli Stali ; e nulla /uni altri<br />

urliatteso die le qiiistinni ancora pendenti sono poro<br />

numerose e di una facile soluzione... •<br />

Nella repubblica argentina i parliti si agitano in un<br />

modo minaccevole ; i tre persenaggi influenti della confederazione<br />

die si dicevano essersi messi cosi bene di<br />

accordo nella loro celebre conferenza, sembrano sul<br />

punto di dividersi profondamente.<br />

Il cnmliatliuiento di fan pincilos ove più ili IMI cil<br />

ladini di S. Giovanni hanno perito è sialo seguii,, dalla<br />

esecuzione del Presidente Mierestam restalo prigioniero,<br />

e che, l'indimani e slato fucilato. Il vincitore, colonnelol<br />

Saa, padrone della provincia di S. Giovanni è<br />

ristabilito le autorità e l'ordine delle cose che esistevano<br />

prima della rivoltn conlro Vi raserò e l'assassinio<br />

Il generale Metre governatore di Buenos-Ayres avreblie<br />

voluto die il governo generale della confede,<br />

raziono rinnegasse gli alti del Colonnello Soa. Prima<br />

il Presidente Derqui sembrava disposto a seguire que<br />

sta via ; ma poco dopo, influenzato da l'rqinza, ha dato<br />

In sua approvazione alla condotta di questo colonnello,<br />

ingiungendogli tuttavia di procedere criminalmente<br />

cunlro il colonnello Cloven secondo gltordini del<br />

quale il governatore Aboreslain era stato fucilato. Metre<br />

esasperato, denuncia, in un violente proclama il<br />

massacro di S. Giovanni e l'esecuzione d'Aberestein<br />

corno delitti che violano la costituzione e tutte le leggi<br />

civili ed umane ne fa appello al congresso.<br />

le province di Corrienles e di Calamarka continuavano<br />

a resistere all'ordine del governo centrale relativo<br />

all'elezione di nuuvi deputali a questo stesso congresso.<br />

La situazione si presenta ogni giorno sotto un'aspetto<br />

più oscuro. CU antichi rancori si risvegliano ed i gotei<br />

umili cominciano a non sapere più dote dare di lesta.<br />

Nulla al Paraguay merita di essere segnalato.<br />

V A R I E T À<br />

I mi mm.it % ioni mi. 1.1 ÌFI-OM .<br />

L'escursione del general Montanhan al Giappone c 1<br />

invita a dare alcune notizie sul Governo di questo curioso<br />

impero.<br />

II Gi«ppone possiede dHO imperatori, ma, in fatto, è<br />

governate da' prr.no ministro di uno di essi.<br />

Questi due sovrani sono il Mhado,0 imperatore spi<br />

rituale , che risiede a Mi/alo, o il Tailoun che risiede<br />

a Yedo.<br />

in origine il Giappone avea per unico capo il Milado,<br />

ma abili luogotenenti generali, i futuri Bailouni, - la<br />

cui politica fu presso a poco , simile a quella di Pipino<br />

d'iloislal, e di Carlo Marinilo ) pervennero a spogliarlo<br />

di ogni autorità, seguendo una Indica, presso a poco<br />

, infallibile : mostrarono al loro sovrano il più gran<br />

rispetto , lo paragonarono ad una divinila , e gli fecer<br />

capire che un Dio non può abbassarsi fino alle occupazioni<br />

volgari della direzione degli altari , e lo trasformarono,<br />

a poco a poco, in un idolo ridicolo.<br />

Da quel tempo vi furono al Giappone due potenze,<br />

una delle quali, cioè quella del Taìloun, fu assolula.e<br />

l'altra, quella del Mikailo puramente nominale o onorifica.<br />

I Taitimm ressero dunque lo Stalo , decisero<br />

della pace e della guerra , e restarono soli padroni del<br />

Giappone per molli secoli;tua da parecchi anni ha luogo<br />

unfaltoi-streniamenterimarchevole: questi lail,,un*<br />

già sempre pronti ad operare , a marciare alla lesta<br />

delle milizie, ad occuparsi delle più piccole cure dello<br />

Stalo , sono adesso , talmente , imbarazzali dai vincoli<br />

d'una etichetta, di giorno in giorno più melicolosa.elusi<br />

considerano di so slessi incapaci di dirigere il governo,<br />

e se ne discaricano sul loro principale ministero<br />

il qutairo. Cosi il vero capo del Ciappolo- diventa, in<br />

sensibilmente , il ,/,i/ tiin> che, ad imitazione degli anli-<br />

•-hi mi'Otiris, colma d'nnoii l'imperatore, lo tra.torma<br />

in Semidio , e paralizza così tutta la sua autorità tem-<br />

Ecco dunque I' esposizione della posizione singolare<br />

degl'Imperatori al Giappone \ Mi/nLit un sovrano spirituale,<br />

riguardalo da tutti come una divinità incarnata,<br />

e che è, per cosi dire, prigioniero sul suo trono ; a<br />

) nlii un imperatore temporale, annicliilalo, quasi coni<br />

plet.mienle , dal suo primo ministro, e eli non è nienti<br />

perciò veneralo dal suo popolo.<br />

Il Sovrano, die, nello spirilo di tulli i giapponesi .occupava<br />

ancora il primo posi» , il M,/.,/4 Si couferiva iminanimenti<br />

I' Ispettore di Polizia di quel commessaria<br />

lil.l'OMTOliKM-:il\l.li in Njp.,1, presso il lliiiii.r Smiili<br />

„, ir e vs ina il. inai.' urne MICA ,i ,,„.„„ di as la «raion<br />

ni,, litfeaM . Il" t»e . '><br />

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