10. Evoluzione della scrittura e Scala E di Ajuriaguerra - Per gli altri
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<strong>Evoluzione</strong> <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> e scala E <strong>di</strong> <strong>Ajuriaguerra</strong><br />
Lena Silvio<br />
Docente <strong>di</strong> Grafologia dell’Età Evolutiva – Università <strong>di</strong> Urbino<br />
1
Da<strong>gli</strong> inizi dell’appren<strong>di</strong>mento la <strong>scrittura</strong> continua a mo<strong>di</strong>ficarsi a causa <strong>di</strong> numerosi<br />
fattori tra i quali citiamo l'età, il sesso, le con<strong>di</strong>zioni socio-familiari, la motivazione, la<br />
motricità fine.<br />
I cambiamenti più significativi si notano tra 6 e 10 anni: <strong>di</strong>minuzione <strong>della</strong> <strong>di</strong>mensione,<br />
superamento delle principali <strong>di</strong>fficoltà grafomotorie, aumento <strong>della</strong> precisione, <strong>della</strong><br />
regolarità del gesto e <strong>della</strong> continuità nel movimento e soprattutto il cambiamento nella<br />
strategia del controllo motorio: dalla prevalenza dell'utilizzazione delle informazioni<br />
visive e tattilo-cinestetiche (definita comunemente controllo occhio-mano) alla<br />
rappresentazione interna del movimento, con la messa a punto <strong>di</strong> programmi motori che<br />
vengono attivati per l'esecuzione delle lettere e delle parole (Zesiger, 1995). Dopo i 10-12<br />
anni aumenta l'efficienza, con maggiore fluenza e la ricerca <strong>di</strong> una <strong>scrittura</strong> più personale.<br />
Secondo <strong>Ajuriaguerra</strong> e i suoi collaboratori (1971) l'evoluzione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> passa<br />
attraverso tre gran<strong>di</strong> tappe:<br />
- nella fase precalligrafica (fino a circa 8 anni) vengono superate le principali <strong>di</strong>fficoltà<br />
grafomotorie (interruzioni <strong>di</strong> tracciato, deviazioni e torsioni);<br />
- nella fase calligrafica (9 anni circa) il ragazzo raggiunge una maggiore precisione perché<br />
ha superato le principali <strong>di</strong>fficoltà grafomotorie;<br />
- nella preadolescenza ha inizio la fase postcalligrafica, con la graduale acquisizione <strong>di</strong> una<br />
<strong>scrittura</strong> personale.<br />
R. Saudek (1978) osserva che nelle prime fasi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> l'unità <strong>di</strong><br />
esecuzione è la lettera o una parte <strong>di</strong> essa (from stroke-impulse to letter impulse), per cui il<br />
ragazzo tende a fermarsi dopo aver eseguito ogni tratto; in seguito <strong>di</strong>venta la parola (word<br />
impulse) e nell'età adulta la frase intera, con presenza <strong>di</strong> legamenti aerei e continuità nel<br />
movimento <strong>della</strong> penna che prosegue nella sua traiettoria anche ne<strong>gli</strong> spazi che separano<br />
le parole pur senza toccare la superficie <strong>della</strong> carta.<br />
Stu<strong>di</strong> sull’evoluzione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> sono stati compiuti da Ursula Avé-Lallemant,<br />
Pascal Zesiger, Alois Legrün, Jacqueline Peugeot e numerosi <strong>altri</strong> autori che citiamo in<br />
bibliografia.<br />
Ne<strong>gli</strong> anni 1991-97 l'Istituto <strong>di</strong> Grafologia dell'età evolutiva, sorto presso la Scuola <strong>di</strong><br />
Stu<strong>di</strong> Grafologici dell'Università de<strong>gli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Urbino, ha condotto una ricerca sul<br />
significato dei segni grafologici e sull'evoluzione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> da 6 a 19 anni (Lena, 1998-<br />
99).<br />
Presentiamo alcuni risultati relativi all'evoluzione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> da 6 a 19 anni. Essi<br />
sono stati pubblicati sulla rivista Scrittura e nel volume L’attività grafica in età evolutiva:<br />
- aumento <strong>della</strong> flessibilità nei tratti curvilinei;<br />
- <strong>di</strong>minuzione dell'intensità <strong>della</strong> pressione dopo la prima elementare;<br />
- aumento delle variazioni ritmiche <strong>della</strong> pressione: con <strong>di</strong>minuzione nei tratti ascendenti e<br />
aumento in quelli <strong>di</strong>scendenti;<br />
- aumento <strong>della</strong> nettezza e <strong>della</strong> precisione del tratto;<br />
- <strong>di</strong>minuzione <strong>della</strong> <strong>di</strong>mensione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> da 6 a 9 anni;<br />
- progressivo aumento <strong>della</strong> rapi<strong>di</strong>tà;<br />
- aumento <strong>della</strong> regolarità del rigo <strong>di</strong> base;<br />
- aumento <strong>della</strong> presenza delle aste concave a sinistra e delle torsioni pubertarie (aste con<br />
concavità accentuata a sinistra) nel periodo che va dai 9 ai 12 anni;<br />
2
- aumento del numero e <strong>della</strong> precisione dei collegamenti;<br />
- passaggio dal collegamento ad arcata (come si nota nella lettera “n”) a quello a ghirlanda (come<br />
la “u”) o all'alternarsi tra arcata e ghirlanda;<br />
- aumento dell'accuratezza e <strong>della</strong> precisione <strong>della</strong> grafia;<br />
- aumento <strong>della</strong> regolarità nell'uso dello spazio grafico;<br />
- progressiva personalizzazione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong>;<br />
- aumento dell'abilità grafomotoria.<br />
Facciamo presente che, in base ai dati <strong>della</strong> ricerca, il numero dei soggetti caratterizzati<br />
dalla presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà grafomotorie, definite comunemente <strong>di</strong>sgrafie, non <strong>di</strong>minuisce<br />
con l'età: questo significa che nella maggioranza dei casi i <strong>di</strong>sturbi permangono o<br />
ad<strong>di</strong>rittura si aggravano con il passare del tempo. Si rende quin<strong>di</strong> necessario un<br />
tempestivo intervento <strong>di</strong> rieducazione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> per superare le <strong>di</strong>fficoltà e permettere<br />
al bambino acquisire maggiore scioltezza nel gesto e la personalizzazione <strong>della</strong> grafia.<br />
Presentiamo l’evoluzione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> <strong>di</strong> Fausto da 6 a 10 anni.<br />
Fausto è irrequieto, ha <strong>di</strong>fficoltà a concentrarsi, non va mai avanti e incontra problemi<br />
nella <strong>scrittura</strong>, nel linguaggio verbale, nella lettura, in aritmetica. In seconda elementare si<br />
è constatato un peggioramento e sono stati rilevati anche <strong>di</strong>fetti alla vista a un occhio.<br />
Dopo le scuole me<strong>di</strong>e ha aiutato il padre che ha iniziato a vendere bibite e acqua<br />
minerale e successivamente ha collaborato con lui nella gestione <strong>di</strong> un bar.<br />
3
Figura 1 - In prima elementare si notano alcune <strong>di</strong>fficoltà: tratti ripassati, sinuosità del rigo <strong>di</strong> base, irregolarità ne<strong>gli</strong><br />
spazi tra parole e tra lettere. Nel complesso la <strong>scrittura</strong> denota però una sufficiente padronanza <strong>della</strong> motricità fine. Si<br />
noti il <strong>di</strong>segno del trattore senza persone.<br />
4
Figura 2 - Dopo due mesi non si nota alcun mi<strong>gli</strong>oramento: aumentano le incertezze, la <strong>di</strong>mensione è più irregolare e si<br />
notano <strong>di</strong>fficoltà anche nel linguaggio.<br />
Figura 3 - Alla fine <strong>della</strong> prima elementare si nota l’aumento <strong>della</strong> tensione, con irregolarità, tratti ripassati e rigo<br />
piuttosto ondulato.<br />
5
Figura 4 - In seconda elementare (mese <strong>di</strong> aprile) la <strong>scrittura</strong> sembra più infantile: aumenta la <strong>di</strong>mensione e si nota<br />
anche un aumento dell’angolosità, connessa al grado <strong>di</strong> tensione e allo sforzo che il bambino deve compiere per<br />
concentrarsi nella <strong>scrittura</strong>. Una caratteristica che permane è il continuo ripasso <strong>di</strong> lettere, in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> insicurezza ma<br />
anche e soprattutto dello sforzo che il bambino deve compiere per riconoscere le lettere.<br />
Figura 5 - Al termine <strong>della</strong> seconda elementare la <strong>scrittura</strong> presenta un notevole peggioramento: aumentano le<br />
irregolarità, sono frequenti i tratti ripassati e si notano <strong>di</strong>fficoltà anche nel <strong>di</strong>stinguere le parole. Si noti anche l’estrema<br />
povertà del <strong>di</strong>segno, legato sia alla situazione familiare sia alla carenza <strong>di</strong> motivazione.<br />
Figura 6 - In terza elementare (mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre) si nota la permanenza delle <strong>di</strong>fficoltà già rilevate: la <strong>scrittura</strong> non è<br />
caratterizzata da una positiva evoluzione e si notano numerose lettere ripassate oltre a irregolarità nella <strong>di</strong>mensione, nel<br />
6
igo <strong>di</strong> base, nell’utilizzazione dello spazio. Si noti anche la <strong>di</strong>fficoltà nella conversione fonema-grafema, con errori (p-q)<br />
e correzioni.<br />
Figura 7 - Nel mese <strong>di</strong> marzo la stanchezza, l’attenzione e la motivazione <strong>di</strong>minuiscono e la <strong>scrittura</strong> denota vistose<br />
irregolarità, oltre alle correzioni <strong>di</strong> lettere. Il ragazzo incontra <strong>di</strong>fficoltà anche nel copiare un testo.<br />
7
Figura 8 - All’inizio <strong>della</strong> quarta elementare la <strong>scrittura</strong> non presenta variazioni <strong>di</strong> rilievo: permangono le <strong>di</strong>fficoltà già<br />
messe in evidenza nel corso dell’anno precedente.<br />
Figura 9 - A metà <strong>della</strong> quarta elementare la <strong>scrittura</strong> sembra più faticosa: essa richiede un notevole sforzo da parte del<br />
ragazzo che fa fatica a concentrarsi e non è motivato allo stu<strong>di</strong>o. Si noti anche la <strong>di</strong>fficoltà ad esprimere il proprio<br />
pensiero e le proprie esperienze.<br />
8
Figura 10 - All’inizio <strong>della</strong> quinta elementare la <strong>scrittura</strong> sembra meno tormentata. <strong>Per</strong>mangono le <strong>di</strong>fficoltà nella<br />
conversione fonema-grafema.<br />
Figura 11 – In febbraio, con l’aumento <strong>della</strong> stanchezza e la <strong>di</strong>minuzione <strong>della</strong> motivazione, si nota che la <strong>scrittura</strong><br />
presenta ancora irregolarità nella <strong>di</strong>mensione, nell’inclinazione de<strong>gli</strong> assi letterali e soprattutto nel ripasso <strong>di</strong> alcune<br />
lettere, caratteristica costante fin dalla prima elementare.<br />
9
Figura 12 - Alla fine <strong>della</strong> quinta elementare si nota un mi<strong>gli</strong>oramento nella scioltezza del gesto, ma permangono le<br />
<strong>di</strong>fficoltà precedenti, soprattutto i ripassi e le correzioni delle lettere.<br />
Fig. 13 – Il <strong>di</strong>segno eseguito lo stesso giorno presenta forme geometriche, frequenti nei ragazzi che incontrano <strong>di</strong>fficoltà<br />
a livello <strong>di</strong> esecuzione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> e nella rappresentazione de<strong>gli</strong> oggetti e delle persone. Come abbiamo notato anche<br />
nel <strong>di</strong>segno eseguito in prima elementare, si nota l’assenza del guidatore.<br />
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Ne<strong>gli</strong> anni '60 l'équipe <strong>di</strong> <strong>Ajuriaguerra</strong> è partita da<strong>gli</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> H. de Gobineau e R.<br />
<strong>Per</strong>ron (1954) e ha messo a punto la scala “E” per calcolare l'età grafomotoria e valutare se<br />
una <strong>scrittura</strong> è in sintonia con l'età, presenta ritardo o anticipo. La scala dovrebbe essere<br />
aggiornata, tenendo conto anche dei cambiamenti del modello presentato a<strong>gli</strong> alunni e<br />
de<strong>gli</strong> strumenti usati per scrivere, ma riteniamo opportuno offrire questo strumento utile<br />
per l'esame dello sviluppo grafomotorio.<br />
Facciamo presente che sono state messe a punto numerose altre scale, ma che esse non<br />
sod<strong>di</strong>sfano le esigenze dei rieducatori <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> che vo<strong>gli</strong>ono valutare il livello<br />
grafomotorio <strong>di</strong> una <strong>scrittura</strong>. La scala “E” quin<strong>di</strong>, nonostante l’età, può essere ancora<br />
considerata uno strumento utile.<br />
La scala è formata da 30 item sud<strong>di</strong>visi in due gruppi: <strong>gli</strong> item F (forma) e M (motricità).<br />
<strong>Ajuriaguerra</strong> ha proposto <strong>di</strong> utilizzare la cosiddetta “lettera all’amico”, piuttosto breve.<br />
Possiamo però utilizzare anche un altro testo a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> valutare il grado in<br />
proporzione alla sua lunghezza. <strong>Per</strong> calcolare l'età grafomotoria è necessario:<br />
- rilevare nella <strong>scrittura</strong>, vergata su fo<strong>gli</strong>o senza righe, il grado <strong>di</strong> presenza <strong>di</strong> ogni item. <strong>Per</strong><br />
ognuno <strong>di</strong> essi viene dato il punteggio <strong>di</strong> 0 (assenza o presenza irrilevante), 0,5 (presenza non<br />
elevata) o 1 (presenza accentuata);<br />
- moltiplicare il punteggio per il coefficiente <strong>di</strong> ponderazione (1, 2 o 3), calcolato da <strong>Ajuriaguerra</strong><br />
per ogni item in base alla sua maggiore o minore <strong>di</strong>minuzione con l'età. Alcuni item infatti<br />
sono presenti fino al periodo adolescenziale (ad esempio i collages), mentre altre <strong>di</strong>fficoltà<br />
vengono superate dopo i primi anni delle scuole elementari.<br />
- sommare i punteggi complessivi de<strong>gli</strong> item F;<br />
- confrontare i punteggi de<strong>gli</strong> item F con le me<strong>di</strong>e in<strong>di</strong>cate dall'équipe <strong>di</strong> <strong>Ajuriaguerra</strong> e calcolare<br />
l'età grafomotoria relativamente alla progressiva acquisizione <strong>di</strong> forme personali;<br />
- sommare i punteggi de<strong>gli</strong> item M;<br />
- confrontare i punteggi de<strong>gli</strong> item M con le me<strong>di</strong>e e calcolare l'età grafomotoria relativa allo<br />
sviluppo grafomotorio e al progressivo superamento delle <strong>di</strong>fficoltà;<br />
- sommare i totali de<strong>gli</strong> item F e M;<br />
- confrontare il punteggio ottenuto con le me<strong>di</strong>e calcolate da <strong>Ajuriaguerra</strong> e calcolare l'età<br />
grafomotoria globale.<br />
Se il punteggio ottenuto corrisponde alle me<strong>di</strong>e calcolate per i ragazzi o le ragazze <strong>della</strong><br />
stessa età, lo sviluppo grafomotorio è adeguato; un punteggio più basso in<strong>di</strong>ca anticipo<br />
nello sviluppo, mentre un punteggio più alto, che corrisponde a maggiore presenza <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fficoltà grafomotorie, in<strong>di</strong>ca ritardo. Quando esso è limitato a<strong>gli</strong> item M si tratta <strong>di</strong><br />
ragazzi che non sanno controllare i movimenti fini <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong>, talvolta <strong>di</strong> <strong>di</strong>sgrafici;<br />
quando si nota un ritardo solo ne<strong>gli</strong> item F si nota abilità grafomotoria, unita però a scarsa<br />
personalizzazione <strong>della</strong> grafia che conserva caratteristiche infantili.<br />
La scala <strong>di</strong> <strong>Ajuriaguerra</strong> si arresta all'età <strong>di</strong> 11 anni, ma può servire anche in seguito per<br />
rilevare la presenza <strong>di</strong> item che dovrebbero essere scomparsi.<br />
Presentiamo l'elenco de<strong>gli</strong> item <strong>della</strong> scala <strong>di</strong> <strong>Ajuriaguerra</strong>, la scheda <strong>di</strong> rilevazione e i<br />
punteggi ottenuti da <strong>Ajuriaguerra</strong> età per età e con ulteriore <strong>di</strong>stinzione in base al sesso.<br />
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Item <strong>della</strong> scala E <strong>di</strong> <strong>Ajuriaguerra</strong><br />
Gli item EF (forme infantili) prendono in considerazione l'aspetto generale <strong>della</strong><br />
<strong>scrittura</strong>, l'esecuzione delle lettere e i legamenti.<br />
F1 <strong>scrittura</strong> infantile (i tratti rettilinei presentano curve, deviazioni <strong>di</strong> tracciato, scarsa<br />
sicurezza del tratto).<br />
F2 <strong>scrittura</strong> <strong>di</strong>latata orizzontalmente (alcuni occhielli <strong>della</strong> zona me<strong>di</strong>ana e le asole <strong>della</strong> zona<br />
superiore o inferiore si estendono orizzontalmente per maldestrezza, non per<br />
desiderio <strong>di</strong> personalizzare la <strong>scrittura</strong>).<br />
F3 assenza <strong>di</strong> movimento (la <strong>scrittura</strong> è statica, manca il movimento corsivo e si notano<br />
saldature e collages).<br />
F4 <strong>scrittura</strong> con calibro alto (si dà 1 punto se la <strong>di</strong>mensione <strong>della</strong> zona me<strong>di</strong>ana è superiore a<br />
mm. 3,5; 0,5 punti se compresa tra 2,5 e 3,5 e 0 se uguale o inferiore a mm. 2,5).<br />
F5 lettere “m” e “n” aderenti al modello calligrafico (il ragazzo appesantisce l'arcata delle<br />
lettere “m” ed “n” con ammaccature, incertezze).<br />
F6 ta<strong>gli</strong> “t” calligrafici (il ta<strong>gli</strong>o delle “t” è piccolo, posto in alto, parte spesso dall'asta ed è<br />
vergato in modo poco personale).<br />
F7 lettera “p” aderente al modello calligrafico (la lettera “p” è vergata secondo le norme<br />
calligrafiche, con asta e arcata).<br />
F8 lettera “a” in due tratti (il ragazzo traccia prima l'occhiello e poi, dopo aver staccato la<br />
penna dal fo<strong>gli</strong>o, il tratto finale).<br />
F9 lettere “d”, “g” e “q” in due tratti (vale la norma in<strong>di</strong>cata per F 8).<br />
F10 maiuscole tracciate in modo maldestro (il ragazzo si sforza <strong>di</strong> seguire il modello, ma le<br />
maiuscole rivelano maldestrezza e presentano ammaccature).<br />
F11 saldature (sosta tra il tratto finale <strong>di</strong> una lettera e quello iniziale <strong>della</strong> seguente per<br />
l'incapacità a collegare le lettere).<br />
F12 collage (il tratto finale <strong>di</strong> una lettera termina contro la lettera seguente. I due tratti<br />
devono avere <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong>versa, ad esempio il tratto finale <strong>di</strong> una “d” che termina<br />
contro l'occhiello <strong>di</strong> una “o”).<br />
F13 spazio irregolare tra le righe (<strong>gli</strong> spazi tra una riga e l'altra sono irregolari. Deve essere<br />
preso in considerazione l'inizio del rigo, non il termine <strong>di</strong> esso o la presenza <strong>di</strong><br />
ondulazione).<br />
F14 zone mal <strong>di</strong>fferenziate (la <strong>di</strong>mensione <strong>della</strong> zona superiore, me<strong>di</strong>ana e inferiore presenta<br />
sproporzione e si nota confusione tra zone).<br />
Gli item EM (motricità) riguardano il progressivo superamento delle <strong>di</strong>fficoltà<br />
grafomotorie.<br />
M15 tratti <strong>di</strong>scendenti interrotti e ripresi (per incapacità a eseguire senza interruzione l'asta<br />
delle “d”, “p”, “q”, “t” si ferma e poi riprende il tracciato.<br />
M16 lettere con ritocchi (alcune lettere o parti <strong>di</strong> esse possono essere corrette per<br />
mo<strong>di</strong>ficarne la forma, non per correggere errori <strong>di</strong> ortografia).<br />
M17 tratto sbavato e impastoiato (il tratto presenta scarsa nettezza e bor<strong>di</strong> sbavati a causa<br />
<strong>della</strong> scarsa padronanza <strong>della</strong> penna).<br />
12
M18 deviazioni nelle aste delle “d”, “t”, “p”, “q” (le aste presentano contorsioni e deviazioni<br />
per incapacità a tracciare con sicurezza un tratto rettilineo).<br />
M19 ammaccature de<strong>gli</strong> occhielli (per incapacità a eseguire curve flessibili, <strong>gli</strong> occhielli<br />
presentano angoli e bruschi cambiamenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione).<br />
M20 maldestrezza nelle asole <strong>della</strong> zona superiore o inferiore delle lettere “g”, “f” ecc. (nelle asole<br />
<strong>della</strong> zona superiore o inferiore si possono trovare ammaccature, angolosità,<br />
restringimenti).<br />
M21 tremore (la <strong>scrittura</strong>, vista con lente <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento, rivela tremore e piccole<br />
deviazioni <strong>di</strong> tracciato).<br />
M22 tracciato vacillante (il tratto è esile, le lettere mal strutturate; si notano irregolarità nella<br />
<strong>di</strong>mensione, nella <strong>di</strong>rezione de<strong>gli</strong> assi delle lettere, nel rigo <strong>di</strong> base delle parole).<br />
M23 <strong>scrittura</strong> a sbalzi, sacca<strong>di</strong>ca (il movimento verso destra è caratterizzato dalla presenza<br />
<strong>di</strong> angoli a contatto con il rigo <strong>di</strong> base e filetti <strong>di</strong> collegamento a 45°).<br />
M24 lettere addossate (la <strong>di</strong>fficoltà nel movimento verso destra causa riduzione de<strong>gli</strong> spazi<br />
tra lettere, collisioni e addossamenti).<br />
M25 rigo spezzato (il rigo presenta una o più deviazioni <strong>di</strong> tracciato, può essere <strong>di</strong>scendente<br />
e poi risalire bruscamente o viceversa).<br />
M26 sinuosità del rigo <strong>di</strong> base delle parole (si notano ondulazioni del rigo ma senza<br />
deviazione brusca).<br />
M27 rigo <strong>di</strong>scendente (il rigo <strong>di</strong> base è <strong>di</strong>scendente rispetto all'orizzontale. Si dà 1 punto<br />
quando la <strong>di</strong>scendenza supera 6°; 0,5 quando è minore; 0 quando il rigo è orizzontale<br />
o ascendente).<br />
M28 parole danzanti sul rigo (il rigo <strong>di</strong> base delle parole è sinuoso: alcune lettere sono<br />
spostate verso l'alto, altre verso il basso).<br />
M29 irregolarità nella <strong>di</strong>mensione (le lettere <strong>della</strong> zona me<strong>di</strong>ana presentano irregolarità. Si dà<br />
1 punto quando alcune lettere sono la metà o il doppio <strong>di</strong> altre; 0,5 punti quando le<br />
<strong>di</strong>fferenze sono meno accentuate e 0 quando si nota leggera irregolarità).<br />
M30 irregolarità nella <strong>di</strong>rezione (si notano <strong>di</strong>fferenze nell'inclinazione de<strong>gli</strong> assi delle lettere).<br />
Nella casella relativa al punteggio si in<strong>di</strong>cano 0, 0,5 o 1 punto in base alla maggiore o<br />
minore presenza dell’item. Questo punteggio va moltiplicato per il coefficiente <strong>di</strong><br />
ponderazione e nell’ultima casella a destra si in<strong>di</strong>ca il punteggio complessivo. I totali<br />
parziali (EF o EM) vanno confrontati con le me<strong>di</strong>e statistiche calcolate da <strong>Ajuriaguerra</strong> che<br />
riportiamo nella seguente tabella.<br />
13
Punteggio me<strong>di</strong>o per <strong>gli</strong> item F ed M separati e per il totale<br />
(<strong>Ajuriaguerra</strong>)<br />
Età ITEM EF ITEM MF Totale<br />
anni mesi M F M F M F<br />
6 26 23 30 23.5 55 48<br />
6 6 24 20.5 22 18.5 47 40<br />
7 22 18 17.5 15 39 33<br />
7 6 19 16 15.5 13 34 30<br />
8 17 14.5 13.5 11.5 29 27<br />
8 6 15 13.5 11.5 10 27 24<br />
9 13.5 13 9.5 8.5 25 21<br />
9 6 14 13 9.5 8.5 24 20<br />
10 15 12.5 9 8 23 19<br />
10 6 12 <strong>10.</strong>5 8 6 19 16<br />
11 9 9 6.5 4.5 16 13<br />
Presentiamo ora una scheda che può essere utilizzata per la rilevazione dell’età<br />
grafomotoria.<br />
<strong>Scala</strong> “E” <strong>di</strong> <strong>Ajuriaguerra</strong><br />
Scheda <strong>di</strong> rilevazione<br />
Item EF<br />
Punteggi<br />
o<br />
Coeff.<br />
Pond<br />
F 1 Scrittura in superficie, infantile 2<br />
F 2 Scrittura dodue (<strong>di</strong>latata, grassoccia) 1<br />
F 3 Assenza <strong>di</strong> movimento 2<br />
F 4 Calibro alto 2<br />
F 5 Lettere m ed n calligrafiche 2<br />
F 6 Ta<strong>gli</strong> t calligrafici 2<br />
F 7 Lettera p calligrafica 1<br />
F 8 Lettera a in due tratti 3<br />
F 9 Lettere d, g, q in due tratti 2<br />
F 10 Maiuscole tracciate in modo maldestro 3<br />
F 11 Soudures (suture o saldature) 3<br />
F 12 Collages 1<br />
F 13 Spazio irregolare tra le righe 3<br />
Punteggi<br />
o<br />
compless<br />
14
F 14 Zone mal <strong>di</strong>fferenziate 2<br />
Me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> riferimento (EF): Totale EF<br />
Item EM<br />
M 15 Tratto <strong>di</strong>scendente interrotto e ripreso 3<br />
M 16 Lettere con ritocchi e correzioni 3<br />
M 17 Insieme impastoiato, con sbavature 3<br />
M 18 Deviazioni delle aste delle d, t, p, q 1<br />
M 19 Ammaccature de<strong>gli</strong> occhielli 3<br />
M 20 Maldestrezza delle asole delle g, f ecc 2<br />
M 21 Tremore 3<br />
M 22 Tracciato vacillante 2<br />
M 23 Scrittura a sbalzi, sacca<strong>di</strong>ca 2<br />
M 24 Lettere addossate (urti, addossamenti) 2<br />
M 25 Rigo spezzato 2<br />
M 26 Rigo sinuoso 1<br />
M 27 Rigo <strong>di</strong>scendente 1<br />
M 28 Parole danzanti sul rigo, scattante 2<br />
M 29 Irregolarità nella <strong>di</strong>mensione 3<br />
M 30 Irregolarità nella <strong>di</strong>rezione 1<br />
Me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> riferimento (EM): Totale EM<br />
Me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> riferimento (Tot.): Punteggio<br />
complessivo<br />
15
Osservazioni<br />
Come abbiamo già fatto notare, la scala dovrebbe essere aggiornata tenendo conto dei<br />
cambiamenti intervenuti nei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> insegnamento <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> e ne<strong>gli</strong> strumenti<br />
adottati per scrivere e anche de<strong>gli</strong> stu<strong>di</strong> effettuati sull’evoluzione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> e sul<br />
significato psicologico dei segni grafologici.<br />
Le lettere addossate, per esempio, sono attribuibili all’ansia e nelle scritture italiane sono<br />
più frequenti nelle scritture caratterizzate da maggiore accuratezza e sarebbero necessari<br />
item relativi all’utilizzazione dello spazio grafico. L’aggiornamento <strong>della</strong> scala richiede<br />
però un numero elevato <strong>di</strong> soggetti e la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> numerosi ricercatori, con<strong>di</strong>zioni<br />
oggi <strong>di</strong>fficili da ottenere.<br />
L’unico tentativo <strong>di</strong> aggiornamento è quello dell’ARIGRAF che ha cercato <strong>di</strong> adattare la<br />
scala <strong>di</strong> <strong>Ajuriaguerra</strong> all’attuale modello calligrafico italiano. Le me<strong>di</strong>e statistiche calcolate<br />
ne<strong>gli</strong> anni ‘50 da de Gobineau-<strong>Per</strong>ron e ne<strong>gli</strong> anni ‘60 da <strong>Ajuriaguerra</strong> sono state<br />
confrontate con quelle de<strong>gli</strong> anni ‘90: e sono scaturite ipotesi <strong>di</strong> aggiornamento.<br />
Tra le osservazioni citiamo quelle relative alla <strong>di</strong>mensione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong>, che è<br />
maggiore in Italia rispetto alle grafie francesi. Sono inoltre più frequenti <strong>gli</strong> item M19<br />
(ammaccature), M21 (tremore) ed M23 (gesti sacca<strong>di</strong>ci). L’item M24 (addossamenti,<br />
telescopages) è meno frequente in Italia e si nota un aumento con l’età, per cui non risulta<br />
utilizzabile: la sua presenza deve essere attribuita all’ansia.<br />
Si fa presente, anche se la ricerca ARIGRAF non ha preso in esame questo aspetto, che<br />
l’item M17 (impastoiamenti) attualmente è meno frequente e soprattutto meno accentuato<br />
per la <strong>di</strong>versità dello strumento grafico utilizzato. Quando è stata messa a punto la scala<br />
<strong>gli</strong> studenti, oltre alla matita, usavano il pennino flessibile o la stilografica. A nostro avviso<br />
sarebbe opportuno mo<strong>di</strong>ficare il sistema <strong>di</strong> punteggio, in quanto la <strong>di</strong>fferenza tra assenza<br />
<strong>di</strong> un item e presenza massiccia (da 0 a 1) è poco significativa.<br />
Facciamo presente, insieme a J. Peugeot (1985) che l’item 37 <strong>di</strong> De Gobineau-<strong>Per</strong>ron,<br />
relativo all’assenza dei margini, non è stato considerato significativo dall’équipe <strong>di</strong><br />
<strong>Ajuriaguerra</strong> per un errore metodologico. I bambini scrivono generalmente senza margini<br />
e solo nel periodo <strong>della</strong> preadolescenza e soprattutto dell’adolescenza si nota presenza <strong>di</strong><br />
un margine modesto. L’équipe <strong>di</strong> <strong>Ajuriaguerra</strong> ha fatto copiare il testo ai bambini dei<br />
primi anni delle scuole elementari mentre ne<strong>gli</strong> anni seguenti il testo è stato dettato. I<br />
bambini più piccoli hanno copiato anche l’impaginazione, mentre in seguito<br />
l’impaginazione è risultata più spontanea.<br />
Nonostante queste osservazioni, la scala risulta ancora oggi utile per valutare<br />
l’evoluzione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> e auspichiamo che essa venga rivista e aggiornata oppure<br />
sostituita da una scala più valida.<br />
16
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assiale), 109, 27-38; 5. (Legamenti, profilo delle lettere, ricci, uso dello spazio, sviluppo<br />
grafomotorio), 110, 8-18; 6. (Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> alcune combinazioni), 111, 8-17.<br />
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