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Gli Oblati al confine tra Stati Uniti e Messico - Missionari OMI

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MISSIONI <strong>OMI</strong><br />

n. 1-2/2011 22<br />

IL RITRATTO DI UNA SPIRITUALITÀ<br />

Due missionari del Texas ci spiegano la spiritu<strong>al</strong>ità oblata<br />

Erano gli anni della<br />

Rivoluzione messicana<br />

e delle leggi anticleric<strong>al</strong>i<br />

adottate d<strong>al</strong><br />

governo C<strong>al</strong>les: requisizione<br />

dei beni ecclesiastici,<br />

chiusura delle<br />

scuole cattoliche, soppressione<br />

degli ordini<br />

religiosi. Erano gli<br />

anni dell’opposizione<br />

cattolica, con l’<strong>al</strong>a pacifica<br />

della “Lega Nazion<strong>al</strong>e<br />

per la Libertà<br />

Religiosa”, e quella<br />

favorevole ad azioni<br />

violente, animata dai<br />

famosi “Cristero”. Era<br />

il tempo della pubbliche<br />

esecuzioni di<br />

cristiani accusati anche<br />

soltanto di professarepubblicamente<br />

la fede cattolica.<br />

Anche padre Joseph<br />

si trovò nell’occhio<br />

del ciclone. Si s<strong>al</strong>vò<br />

due volte per miracolo.<br />

La prima si face<br />

passare per un commerciante<br />

tedesco, la<br />

seconda indossando<br />

un’uniforme di uffici<strong>al</strong>e<br />

della marina.<br />

Questa seconda volta venne addirittura scortato<br />

d<strong>al</strong>la polizia fino <strong>al</strong>la sua nave. Sapevano che qui<br />

si nascondeva un prete. Lo cercarono invano, con<br />

l’aiuto dei passeggeri, invogliati d<strong>al</strong>la taglia che pesava<br />

sulla sua testa. Una volta che la nave uscì d<strong>al</strong>le<br />

acque territori<strong>al</strong>i messicane, l’uffici<strong>al</strong>e cambiò d’abito<br />

e indossò la veste e il crocifisso oblato lasciando di<br />

stucco i passeggeri.<br />

Padre Joseph Rose era nato a Bonn, in Germania, il<br />

24 gennaio 1877. Una volta diventato Oblato ricevette<br />

la sua prima obbedienza per il <strong>Messico</strong>. Ne era felicissimo.<br />

“La gioia che provo nel ricevere l’obbedienza<br />

per il <strong>Messico</strong>, scrisse <strong>al</strong> suo superiore, è ineffabile.<br />

Come sono grato a Dio che mi sceglie per prendere<br />

parte a una fondazione nuova. Oh, sì, lo ringrazio<br />

e lo ringrazierò ogni giorno della mia vita” (3 mar-<br />

zo 1902). Pochi giorni<br />

dopo gli riprendeva:<br />

“Ve lo dico e lo ripeto,<br />

che andrò volentieri in<br />

<strong>Messico</strong> per far parte<br />

d’una fondazione, perché<br />

so che il buon Dio<br />

mi ha chiamato at<strong>tra</strong>verso<br />

la vos<strong>tra</strong> persona.<br />

Ho pregato molto<br />

perché il Buon Dio mi<br />

doni la grazia necessaria<br />

per compiere i miei<br />

doveri di stato” (20 marzo<br />

1902).<br />

Partì con libri e bagagli<br />

come tutti gli <strong>al</strong>tri, ma<br />

in più aveva con sé una<br />

cassa di articoli da fotografo.<br />

Era infatti un artista!<br />

Lo avevano scoperto<br />

presto durante gli anni<br />

della sua formazione in<br />

Germania. Il suo superiore,<br />

p. Leynhecher, nel<br />

1898, <strong>al</strong>la vigilia degli<br />

ordini minori, scriveva<br />

di lui “La sua intelligenza<br />

ha sb<strong>al</strong>ordito; non<br />

si aspettavano che riuscisse<br />

così bene <strong>al</strong>lo<br />

Scolasticato. A volte è<br />

P. Joseph Rose <strong>OMI</strong><br />

un po’ ingenuo. Artista<br />

(notevole t<strong>al</strong>ento per il<br />

disegno)… Cuore tenero e sensibili, riconoscente per<br />

natura… è pieno di ardore per la sua perfezione. Di<br />

s<strong>al</strong>ute cagionevole e tuttavia sano”.<br />

È un ri<strong>tra</strong>tto che rimarrà in<strong>al</strong>terato lungo tutta la<br />

sua vita. Sempre fragile di s<strong>al</strong>ute, accusa m<strong>al</strong> di testa,<br />

stanchezza…, uno di quelli che sembra siano<br />

sempre per morire, eppure capace di arrivare a 80<br />

anni senza mai venir meno ai suoi impegni di missionario<br />

in mezzo <strong>al</strong>la gente. Sensibile e semplice, sa<br />

affrontare situazioni difficili e guidare le comunità.<br />

E soprattutto, artista: musicista, pittore, fotografo. È<br />

di lui come artista che voglio parlare.<br />

Non lo conoscevo fino a quando non ho visto la riproduzione<br />

di uno dei suoi quadri a Sarita, nel sud del<br />

Texas, e poi l’origin<strong>al</strong>e negli archivi di San Antonio. È<br />

il ri<strong>tra</strong>tto di uno dei missionari più famosi del Messi-

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