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Liceo Scientifico ''Leonardo da Vinci' - Euclide. Giornale di ...

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Francesco venne poi, com’io fu’ morto,<br />

Per me; ma un d’i neri cherubini<br />

Li <strong>di</strong>sse: “Non portar; non mi far torto.<br />

Venir se ne dee giù tra’ miei meschini<br />

Perché <strong>di</strong>ede ‘l consiglio frodolente,<br />

Dal quale in qua stato li sono a’ crini;<br />

Ch’assolver non si può chi non si pente,<br />

Né pentere e volere insieme puossi<br />

Per la contra<strong>di</strong>zion che nol consente”.<br />

Oh me dolente! Come mi riscossi<br />

Quando mi prese <strong>di</strong>cendomi: “Forse<br />

Tu non pensavi ch’io loico fossi!”.<br />

Riportiamo, inoltre, una breve parafrasi del passo:<br />

Poi, quando fui morto, Francesco venne a prendermi; ma uno degli angeli neri<br />

gli <strong>di</strong>sse: “non portarlo con te; non mi fare un torto. Se ne deve venire giù tra i<br />

miei schiavi, perché <strong>di</strong>ede il consiglio fraudolento, e <strong>da</strong>l momento in cui l’ebbe<br />

<strong>da</strong>to gli sono stato alle costole; <strong>da</strong>to che non si può assolvere chi non si pente,<br />

né ci si può insieme pentire e volere (ciò <strong>di</strong> cui ci si pente), perché non lo consente<br />

il principio <strong>di</strong> contrad<strong>di</strong>zione”. Oimè dolente! Come mi riscossi quando<br />

mi prese <strong>di</strong>cendomi: “forse tu non pensavi che io fossi così ferrato in logica!”.<br />

In<strong>di</strong>chiamo con , e rispettivamente le proposizioni<br />

e rappresenta l’elemento generico<br />

dell’insieme universo, rappresentato <strong>da</strong>ll’insieme <strong>di</strong> tutti gli uomini. Pertanto<br />

rappresenta In<strong>di</strong>chiamo con Guido <strong>da</strong> Montefeltro. Il ragionamento<br />

esposto <strong>da</strong> Dante si traduce così:<br />

“questi <strong>di</strong>ede il consiglio fraudolento”;<br />

“assolver non si può chi non si pente”;<br />

“né pentere e volere insieme puorsi”.<br />

Tenendo presente che quanto detto vale per ogni uomo e che Guido e un uomo, <strong>da</strong><br />

ciò si deduce che:<br />

Guido non può essere assolto perché non si è pentito;<br />

Guido non può pentirsi e contemporaneamente essere ancora legato al<br />

peccato.<br />

Con l’utilizzo delle tavole <strong>di</strong> verità, che adesso omettiamo, si può dedurre che:<br />

Questo corrisponde a <strong>di</strong>re che Guido non può essere assolto c.v.d.<br />

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