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veneto - Alluvione Casalserugo.net

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APPENDICE 1<br />

I CONTROLLI: UN ACCORDO “STORICO”<br />

CON LA GUARDIA DI FINANZA<br />

La volontà di garantire il migliore e più corretto utilizzo delle risorse assegnate ha indotto il Commissario<br />

delegato a sottoscrivere con il Comando regionale della Guardia di Finanzia, rappresentato dal<br />

Generale Walter Lombardo Cretella un Protocollo affinché la massima collaborazione tra le Istituzioni<br />

diventasse garanzia per il cittadino. È da rilevare che si tratta del primo accordo di questo genere: dunque,<br />

davvero un fatto “storico” che rappresenta un esempio di lavoro comune tra Istituzioni diverse.<br />

Il protocollo è stato firmato l’1 febbraio 2011 e ha di fatto consentito la più corretta individuazione<br />

di eventuali anomalie e degli strumenti necessari alla risoluzione dei casi o al recupero, qualora se ne<br />

ravvisi la necessità, delle eventuali risorse erogate ma non dovute, come inevitabile ad esempio nel caso<br />

di acconti dati sulla stima del danno dichiarato.<br />

La risposta di tutte le istituzioni e del mondo imprenditoriale <strong>ve<strong>net</strong>o</strong> è stata quella di lavorare assieme,<br />

ricercando il modo più equo per assegnare le risorse disponibili, entro i limiti delle leggi e delle<br />

ordinanze. I primi mesi sono stati caratterizzati dalla complessità e dall’ampia diffusione del danno, con<br />

la diversità di casistiche patrimoniali e personali, le complicazioni burocratiche ‘tipiche’ del nostro Paese<br />

– dove si dice che l’unico ufficio che funziona sempre è quello della “complicazione affari semplici” –,<br />

l’obbligo introdotto dal “Milleproroghe” di sottoporre al controllo preventivo della Corte dei Conti tutte<br />

le ordinanze commissariali, la necessità di avere risposte formali dall’Unione Europea sulla compatibilità<br />

degli aiuti, la rigidità sulle risorse rese disponibili e così via.<br />

APPENDICE 2<br />

LA NECESSITÀ DI ASSICURARSI<br />

La grande alluvione che ha devastato il territorio del Ve<strong>net</strong>o è stata anche una severa maestra, che<br />

ha fornito molti insegnamenti per affrontare meglio il futuro. Ha fatto capire che servono modalità<br />

nuove di risarcimento del danno rispetto all’attesa di un intervento pubblico che sarà sempre più condizionato<br />

da vincoli di bilancio stringenti.<br />

Occorre perciò passare da un sistema di supporto finanziario di tipo pubblico, “a posteriori” e più<br />

o meno a pie’ di lista, ad un sistema di tipo preventivo, basato sull’assicurazione contro i rischi derivanti<br />

da calamità naturali. Tale sistema dà una sorta di difesa automatica sotto il profilo finanziario e, soprattutto<br />

se ben organizzato, ha un costo molto contenuto rispetto a beni come la casa e l’impresa, che spesso sono<br />

il frutto del lavoro di una vita. Soprattutto, esso evita di trovarsi senza supporto alcuno qualora le risorse<br />

pubbliche non ci siano o siano terminate.<br />

Il soggetto attuatore, ing. Mario Martinuzzi, ha il compito di individuare le condizioni per poter<br />

attivare prodotti assicurativi che difficilmente il singolo cittadino potrebbe trovare nel mercato delle<br />

assicurazioni mentre, visti su larga scala e quindi in un’ottica mutualistica, sarebbe possibile ottenere<br />

con costi contenuti. Tutte o quasi le abitazioni sono ad esempio assicurate contro i danni da rottura di<br />

condotte idriche o contro le scariche elettriche e, con un investimento già ora limitato, dell’ordine di<br />

qualche decina di euro, ci si può tutelare anche per altre calamità, come ad esempio gli eventi atmosferici.<br />

Si stanno approfondendo due ipotesi, che riguardano sostanzialmente l’ampliamento di polizze già<br />

esistenti sulle abitazioni, come quelle contro gli incendi, in modo da estenderne l’operatività anche a danni<br />

causati da catastrofi naturali, dietro pagamento di un contenuto premio aggiuntivo rispetto alla polizza<br />

originaria. Le ipotesi riguardano l’obbligatorietà o la semi-obbligatorietà di questo tipo di assicurazione.<br />

Nel primo caso, l’obbligo di assicurarsi verrebbe imposto con legge regionale alla generalità dei proprietari<br />

di abitazione. Nel secondo caso, l’obbligo varrebbe per i cittadini che hanno già stipulato una polizza<br />

contro gli incendi o che intendono stipularla. Si stanno valutando i possibili costi di tali coperture.<br />

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