Elaborato 26 Valutazione Incidenza - Provincia di Padova
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Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio <strong>Valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>Incidenza</strong><br />
Comune <strong>di</strong> Baone (PD) 2010<br />
pestici<strong>di</strong> [parametri supplementari in falde artesiane profonde,<br />
in acquiferi protetti della bassa pianura]<br />
alachlor, atrazina, metolachlor, terbutilazina<br />
Questo elenco è integrato con i parametri in<strong>di</strong>viduati dai singoli Dipartimenti ARPAV <strong>Provincia</strong>li, sulla base della conoscenza<br />
della realtà locale e delle criticità presenti nel territorio <strong>di</strong> propria competenza. La frequenza <strong>di</strong> misura prevede due<br />
campagne l’anno (fine aprile/ maggio e primi <strong>di</strong> novembre).<br />
Le analisi sono utili per evidenziare la presenza <strong>di</strong> inquinamento <strong>di</strong> origine antropica (civile o produttiva) o <strong>di</strong> origine naturale.<br />
La presenza <strong>di</strong> azoto ammoniacale può derivare da un inquinamento <strong>di</strong> origine civile, dall’uso <strong>di</strong> concimi <strong>di</strong> sintesi a base <strong>di</strong><br />
urea ed essere un inquinante naturale in acquiferi specifici; la presenza <strong>di</strong> azoto nitrico è in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> inquinamento organico<br />
(civile ed industriale) ed agricolo (fertilizzanti, zootecnia, <strong>di</strong>lavamento); i cloruri sono in<strong>di</strong>catori del fenomeno della<br />
salinizzazione, infatti sono abbastanza comuni nelle zone costiere dove le falde <strong>di</strong> acqua dolce possono venire a contatto<br />
con quelle marine; la presenza <strong>di</strong> metalli o <strong>di</strong> composti organoalogenati rappresenta un segnale della presenza <strong>di</strong><br />
immissioni, da parte <strong>di</strong> sorgenti e processi <strong>di</strong>fferenti, <strong>di</strong> sostanze inquinanti tossiche; i pestici<strong>di</strong> provengono principalmente da<br />
attività agricole o zootecniche.<br />
All’interno del comune <strong>di</strong> Baone non sono presenti pozzi per il monitoraggio qualitativo della risorsa idrica. I pozzi più vicini al<br />
territorio comunale <strong>di</strong> cui si hanno a <strong>di</strong>sposizione i dati sono i seguenti:<br />
Numero pozzo X_GBO Y_GBO Comune Quota P.R. Quota P.C. Acquifero Profon<strong>di</strong>tà<br />
80 1710772.979 5003<strong>26</strong>9.055 VILLA ESTENSE 6.51 5.56 freatico 5.16<br />
82 1714383.657 5008333.188 MONSELICE 6.99 5.89 freatico 4.5<br />
83 1718616.54 5009349.42 POZZONOVO 5.16 4.99 freatico 4.25<br />
85 1709106.177 5010720.909 ESTE 11.23 10.19 freatico 4.9<br />
Dalla lettura dei dati si osserva che tutti i pozzi presi in esame presentano contaminazioni, anche se occorre rilevare che in<br />
taluni casi tale contaminazione risulta <strong>di</strong> origine naturale (in<strong>di</strong>ce SCAS pari a 0 – pozzi n. 82 e 83). In generale l’impatto<br />
antropico risulta rilevante e le caratteristiche idrochimiche scadenti. Si ritiene utile ad ogni modo sottolineare come le acque<br />
sotterranee monitorate da ARPAV siano nella totalità dei casi appartenenti ad acquiferi freatici, quin<strong>di</strong> a quelli più superficiali<br />
e privi della protezione determinata dagli strati a minore permeabilità che, a vari livelli, caratterizzano invece il sottosuolo<br />
nella porzione della bassa pianura veneta. L’inquinamento rilevato è ad ogni modo significativo ed evidenzia un impatto<br />
antropico elevato sulla componente indagata.<br />
4.4.3 Sorgenti<br />
La falda acquifera può emergere localmente in superficie, formando sorgenti o fontanili. Relativamente alle sorgenti presenti<br />
nell’ambito indagato si osserva che, nel complesso, si tratta <strong>di</strong> forme sorgentizie <strong>di</strong> tipo perenne, caratterizzate da modesti<br />
valori <strong>di</strong> portata (da 0.2-0.3 litro/sec. a circa 1 litro/sec.) e da valori <strong>di</strong> temperatura tipiche <strong>di</strong> sorgenti fredde (da 8°-9° a 12°-<br />
13°). Da uno stu<strong>di</strong>o effettuato dall'Università <strong>di</strong> <strong>Padova</strong> ("Il sistema idrotermale Euganeo-Berico" - 1976), si constata che il<br />
regime delle sorgenti risulta molto variabile e strettamente legato alle precipitazioni meteoriche locali.<br />
Nel territorio comunale, secondo l’”Atlante delle sorgenti del Veneto”, sono presenti tre sorgenti. Esse sono:<br />
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